NAVIGABILE
BRESCIANO
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D I
NELLA PROVINOLA. BRESCIANA
E D
all' esecuzione di esso
Β RESGIA i8o3.
dalla tipografia dipartimentale
AL CITTADINO
VICE-PRESIDENTE
DELLA REPUBBLICA ITALIANA
<Se lì Vostri lumi ^ e talenti^
il fa^orcj, ed onore in tutti li tempi alle
lettere ^ e Letterati prestato^ gli stimoli
di gloria né Dotti eccitati, ben degno
frutto di eccelsa generosa ìndole , e
principalmente se il diritto dì Protet-
tote delle scienze ^ ed arti ^ comparti-
tovi dal sommo caricoy che con gloria^
ed unii^ersale soddisfazione^sostenete^ di
Vice-Presidente della Repubblica Italia·^
na j, hanno avvocate a Voi stessa le più
utili produzioni d'ingegno ^ questa ^ cKio
Vi presento^ al par d'ogni altra j, ha giu-
sto titolo 5 e motivo d'appartenere a Voì
solo . Uri opera^ che abbraccia le prove
della possibilità ^ facilità d'esecuzione
e grandi vantaggi d'una intrapresa^ che
ha sempre meritata ΐattenzione del Go-
verno^ e che forma ΐ oggetto degli insa-
ziabili desiderj d'una grande Provincia ^
ad altri non devesi dirigere se non a
chi può conoscerne prontamente tutti li
suoi rapporti , pub distinguerne tutti li
-ocr page 7-gradi di certezza ^ che Vaccompagnano,
può scorgerne Vinsieme con ordine^ e pre^
cisione . Una tal opera ricerca il favo·-
re^ e protezione di chi costituito nella
pili sublime dignità ^ forma la dolce
aspettazione^ che la gloria dì sua riusci-
ta ρ sia ad Esso lui riservata . Felice ^
e contento io potrò chiamarmi ^ se ri^
guardandola Voi con occhio parziale,,
come un prodotto di quel desiderio co-
stante ^ che ini ha sempre animato ad
esser utile alt umanità , avrà la sorte
d'ottenerne lì Vostri suffragi .
vincenzo cigola
-ocr page 8-Nisi utile est quod facimus ^
inanis est φοτία nostra.
Fhide, LIB. Ili FAV. YIL
Q
,uella gloria ^ che eccita lo spi«
rito d'un vero Cittadino alle operazioni
utili , e dirige li suoi lumi nella scelta
degli argomenti all' umana società più
giovevoli 5 e che perciò forma l'onesta
compiacenza , e l'unico premio delle sue
sollecitudini ; quella stessa ha indiriz-
zata la mia mente ad esporre un antico
progetto 5 che per il corso di cinque ^
e più secoli è stato sempre l'oggetto
de' pubblici voti di formare , cioè , nel
cosi detto nostro Naviglio una facile ,
e vantaggiosissima comunicazione con le
altre Città alla nostra confinanti . Il fine
però , che in questa fatica proposto io
mi sono ρ e per il quale unicamente mi
glorio, altro non è, che quello di conser-
vare , ed accrescere ne' miei Goncitta«
dini Futile attività ^ onde facilitar loro
il rispettivo ben essere, e in conseguenza
nel tempo medesimo la pubblica feli-
cità della mia Patria . Due ragionevoli
motivi ni' hanno determinato a por ma-
no quanto prima ad una tale operazione;
primo ^ perchè avendo accidentalmente
bensi , ma non senza diligenti, ed at=
tenta i-icerche delle disperse memorie
patrie, ricuperato dalle mani di un estra«
neo un processetto di Documenti relati-
vi alla materia da esporsi, non ho vo-
luto defraudar la Nazione , col lasciar-
li perir neiroblìo , mentre ^ oltre al som-
ministrar mezzi d' utilità grandissima ,
rendono un testimonio d' onore , di glo-
ria 5 e di lode a benemeriti miei pre-
decessori. Secondariamente poij occasione
più favorevole, ed opportuna per ciò ese-
guire presentar non mi si poteva, quanto
quella ^ in cui , quasi tutte le Nazioni,
li saggi Politici, le Università, ed Acca-
demie impiegano le loro più sollecite
cure nel procurare di render navigabili
I
qiie'FiumÌ, che tali non sono^ ο di cava-
re da essi dei rami perenni d' acque ,
che sieno navigabili. Io non rammemoro
li grandiosi progetti trattati in Inghilter-
ra, ia Svezia^ in Olanda , ed in Fran-
cia ^ noti già , e palesi perfino a più ri-
stretti Commercianti ^ per gF immensi
vantaggi che rendono ali' umana specie
in generale ; ricorderò solo non esservi
Provincia, non Città , non Paese , in cui
non sieno stati fatti, ο si facciano tutt'ora
de' tentativi, e degli sforzi sorprendenti,
per rendere navigabili de' piccoli fiumi ^
che si uniscono a de'grandi: ricorderò le
magnanimi idee, le incessanti premure,
e le provvide cure di quel Genio subli-
me, lì cui lumi hanno reso superiore a
tutti gT altri nel promovere, animare, e
proteggere la Navigazione, li cui pro-
gressi felici hanno un preciso bisogno di
tali Soggetti dalla Natura appostatamen-
te prescielti . Quindi è, che se animato
da tali favorevoli circostanze , io m' av-
vanzo a trattare un argomento analogo
8
alle applicazioni più universali di questi
tempi ^ e diretto principalmente al mag-
gior bene , e vantaggio di questa Provin-
cia , mi lusingo di non essere disprezza-
to 5 e deriso .
Che le scienze tutte, e bell'arti adun-
que sieno necessarie alla nostra felicità ,
e che ad esse debbano una giusta rico-
noscenza e li nostri bisogni, e li nostri
piaceri , penso sia oramai superfluo il
dimostrarlo : Abbenchè però esse abbiano
tra loro una naturai concatenazione , che
soccorrendosi tutte scambievolmente , e
generandosi 5 per così dire, Fone dall' al-
tre sembri esser cosa inconveniente di-
sgiugnerle , e separarle ; pure alcune di
esse sono come la causa necessaria del
rifiorimento di tutte Γ altre , ed ia con-
seguenza esse apportano la maggiore ab-
bondanza, e stabiliscono la più bella glo-
ria 5 e felicità . Queste senza timor d'in-
gannarsi sono l'Agricoltura, il Commer-
cio, e la Navigazione ; anzi queste tre
s'abbracciano così strettamente tra ìoro^
clie formando quasi un vincolo indisso-
lubile, pare, che una di esse mancando,
le altre pure abbiano a venir meno. Tan-
to è vero che se mai addiviene , che
a queste tre sorgenti del nostro bene non
si dia una eguale proporzionata estensio-
ne, ed a misura degli avvanzamenti dell'
-Agricoltura , e del Commercio , non si
estendano ancora li mezzi atti ad avvan-
zare 5 e facilitar la Navigazione, conver-
rà ridursi alla precisa necessità d'aggra-
vare le due prime , con grande perdita,
e disavvantaggio della Nazione. Tale ar-
gomento è stato trattato ^ ed esposto da
molti jllumioati Filosofi , massimamente
del nostro secolo ; ma l'esperienza sopra
tutto ci convince a tutta prova di una
tal verità. Siccome vi sono pochi morta-
li , che sieno in uno stato di trascurare i
soccorsi de' loro simili ; così vi sono po-
chi paesi, che possano bastare a se stes-
si . La Natura dividendo ^ come dice il
Petrarca, i Popoli, e le Nazioni col mez-
zo de' Mari ρ Monti, e Fiumi, li ha uni-
2
-ocr page 14-IO
ti però col mezzo de' loro viceiidevoli bi-
sogni 5 e dando ad essi diversità di genii^
e di climi ha assicurata così la loro mu-^
tua corrispondenza. Una tal massima ap-
plicata al pariicolar argomento, che trat-
tasi 5 ci farà chiaramente conoscere ^ che
se la nostra Nazione superba della sua
abbondanza per le lodevoli sue cure nell'
agricohura, si restringa però in se stessa,
e si limiti a soli suoi proprj prodotti, sen-
za estendere con la interna Navigazione
la tanto necessaria estera corrispondenza,
resterà sempre in uno stato di debolez-
za , e sarà , come un corpo languente ;
che se all' opposto ella s' aigretti ad ac-
crescere ne^ suoi individui Futile loro in-
dustria 5 e per mezzo della Navigazione
cerchi d' unire le sue alle ricchezze stra-
niere 5 e simile a quell' insetto ingegnoso,,
che compone il suo miele dal succo di
tutti li fiorii vada togliendo alle confi-
nanti tutto ciò , che esse hanno di più
utile , in breve si vedrà a mille doppj
prosperare ^ e fiorire. Quanti travagli5 e
I I
quante opere non saranno animate ?
Quante arti, e talenti non saranno rav-
vivati , sostenuti , e ricompensali ? Li
travagli di quelli, che s' interessano per
far venir le produzioni della natura , per
perfezionarle ^ e conservarle, si multipli-
clieranno sostenuti dalla lusinga d' un
cambio vantaggioso , prodotto dal facil
trasporto da un luogo alfaltro, per mez-
zo della Navigazione . Qual differenza
tra la vita , l'attività , la vivacità, e l'ap-
plicazione degli uomini in que' luoghi j,
ove esiste un qualche porto ^ e fiume
navigabile, da quelli ^ che privi sono di
tali vantaggi ? Io veggo le più opulenti
Città piantate sulle sponde de' fiumi , ο
in vicinanza ad essi , essere tenute in
maggiore stima, e credute le più nobili 9
perchè più atte essendo a crescere di
ricchezze , e d' abitatori più facilmente
possono aspirare a più alte imprese . Il
testimonio di Livio non può essere più
decisivo parlando di Roma, ma che può
applicarsi ad ogni altra Città nelle stes-
12
se circostanze costituiia : ,, non sine cau·*
55 sa (cosi egli al lib. v. cJecad. i.') Dìi, ho-
mìnesque hunc Urbi condendm locum
elegerunty saluberrìmos colles ^ flumen
opportunum ^ quo ex mediterraneìs lo-
cis fruges devehantur ^ quo maritimi
commeatus accipiantur ... ad incremen^
tum Urbis natum uni ce locum ^^ : e
non è dubbio , che la grandezza di Roma
fece progressi maggiori a misura de'mag-
giori lumi ^ che acquistò per accrescere
la navigazione , ed in particolare quella
del Tevere . Che ogni colta Nazione ab-
bia compreso Γ esteso vantaggio di uua
tale asserzione ^ io non mi avvanzerò
molto a provarlo ; dirò solo , che que-
sto spirito dominò presso di noi in tutti
i tempi , ed eccettuati quelli ^ pieni di
orrore ^ e di stragi , ne quali la belfa
Italia fu sottomessa dalle Barbare Nazio-
ni sotto delle quali rimase ancora im-
provvisamente sepolto questo lodevole
genio di vicendevole unione , e con esso
la Navigazione j il Commercio^ e 1© Arti;
55
??
in tutti li siissegoenti, quasi tutte le Co-
munità libere si applicarono io varie ri-
prese 5 a rendere navigabili que' fiumi ,
i quali per Γ addietro non si erano sog-
gettati alla Navigazione. Per non dilun-
garmi oltre il doΛ'ere ì:(c1 descrivere li
gloriosi eccitamenti promossi dalle lon-
tanCp e vicine Nazionip per risorgere dalla
miseria col mezzo di artefatti navigabili
Canali , basterà solo ricordare gli mirabi-
li sforzi de' Milanesi ^ quali tra primi ^
comprendendo li sodi5 e permanenti van-
taggi 5 die alla lor patria partorir poteva
Y industria 5 stante la sua situazione^ non
tardarono gran fatto a procacciarseli .
Viddesi allora quella grande , e popola-
ta Città tutta in moto , ed agitazione fre-
nar con regcdate discipline l'indomita fie-
rezza de' loro fiumi , impor loro leggi , e
renderli docili, ed ubbidienti ad arricchir
la Nazione co' generi più stimabili . A
questo spirito comune ^ ed a questa gara
deTopoli di collegarsi tra loro ne pubbli-
ci interessi colla interna Navigazione ρ e
Μ
colla permutazione delle merci, ascriver
si deve il grandioso progetto fatto da no-
stri antecessori, e che sono ora io per es-
porre, di rendere,cioè, il Naviglio, estrat-
to dal Fiume Chiese, navigabile fino all'
Oglio, col pensiere di formare un altra
comunicazione per mezzo d' un altro ar-
tefatto Canale , dalla Città , fino al Lego
d'Iseo; intrapresa utile, e decorosa, e che
tanto in tempo di pace , quanto in tem-
po di guerra non potrebbe , che appor-
tare infiniti comodi, e beneficj sì al Pub-
blico 5 che al Privato.
ι5
Storica Esposizione del Progetto ; Tentativi ,
ed Operazioni eseguite.
iace la Provincia Bresciana, come al-
tre volte indicai (i) in un fertile^ ed ampis-
simo seno 5 formatogli da erti, e scozzesi Mon-
ti ^ che all'Alpi si uniscono, e da quali sca-
turiscono a fecondarne il suo Territorio , ed
a quasi circoscriverne i limiti^ tre grossi Fiu-
mi 5 Oglio 5 Chiese , e Mella . Non mancano
antichissimi autentici documenti dell' indu-
stria, zelo , e fervore de'Cittadini j per cogliere
fino ne' pm remoti tempi tutti i possibili van-
taggi dalla felice sua situazione ; e principal-
mente vedonsi impiegate le loro cure nelF av·
vanzare il proprio commercio alle lontane Pro-
vincie ; (2) e superando le diiBicoltà opposte—
(1) Compendio Storico delie Ragioni della Città di Brescia sopra
li tre Fiumi, Oglio, Chiese, e Mella. In Brescia dalia Tipografia
Nazionale i800i in 4to.
(2) Che la città dì Brescia tenesse la preminenza sopra le vici-
ne per la sua industria, e cemmercioj assai chiaramente lo manife-
ιβ
gli dalla natura medesima co^ grandi interval-
li, intraprendere lo scavamento di canali, on-
de stringersi sempre più in società co' loro si-
mili ^ per goderne li comuni pubblici, e pri-
vati vantaggi - Il più luminoso però è quello,
che ci instruisce della grand' opera intrapresa
per derivare dal Fiume Chiese un Naviglio,
che servisse non solo per la più utile irriga-
zione, ma, spìnto fino sotto gì'occhi della Cit-
tà, e da li incamminato fino a Caneto , ove fa-
cevasi sboccare in Oglio , 'avesse ad assogget-
tarsi alla navigazione, onde con nuovo com-
mercio risorgere dalla miseria, ed emulare la
gloria delle più floride Nazioni. Promotore di
questa sì utile , e decorosa operazione fù il
benemerito Cittadino Vescovo 6erar^v> Maggi,
quaie non mai sazio di spiegare li pacifici suoi
sentimenti, col richiamare in quelle critiche,
e lacrimose circostanze di tratto in tratto li
amati suoi concittadini alla pace , e concor-
dia tra loro , sempre grande, e magnifico nel-
Γ adornare con solide fabbriche, ed utili sta-
bilimenti la sua Patria , si diede a conoscere
saggio Governatore, e vero Politico , eccitane
stono le quattro tavolette di bronzo ritrovate in Zenano terra della
Valtrompìa, dove frequenti sono le miniere^ e lavori di ferro, nel!·,
quali tavolette quattro Città dell'Africa vew^ono a costituirsi nella
clientela di que'Cittadini della Coionia Bresciana, che erano so'
prantendenti, e Prefetti delle Fucine e de' Fabri.
Diie di esse tutt^ora «sistono nel Miì-seo Moscardi di Veroni^ ·
-ocr page 21-i?
tlo nel suo popolo gara, emulazione , attività,
ed industria, col proporre adesso, incomincia-
re, ed avvanzare un Opera di sì grande im-
portanza (i) .
Le felici conseguenze prodotte dall' ecci-
tamento 5 ed esempio di un tale Soggetto tali
furono 5 che uniti in un sol punto tutti li sen-
timenti 5 e cure de' Cittadini, formarono una
legge municipale quale tutt' ora esiste nel Co-
dice Statutario ( Stat. Civil. 218. ο 2 21.) Quod
navigiiim fiat napigabile, (2) Dimenticati per-
ìii]
ii]
(1) Il Prologo delle Provvisioni del Naviglio fatto l'anno 1417:
cosi si esprime : Sapientes , et Deputati super conservatione Navigii
Fluminis Archarum Brixientìuin , cujus ftiìt vasus constitutus ^ et
fabricatus per Populum , et Comune Civitatis Br'y-ice in anno curso ,
seu circa annum a Nativit. D. N. J. Christi 128Ì. ^mpore Dominii,
et per instantlam Hever, Patris in Christo, ed Domini D. Berardi
de Madiis, Divina providentia Ep. Brix. March. Ducis , et Comitis,
fune Civitatis Brix., ejusdemque Episcopatus j et Dìstrictus in spiri-
tuaÌihus ^ et temporalibus Gubernatoris, et Prcesulis generalis ·. Questa
è la vera epoca della derivazione di esso Naviglio ^ mentre il Con--
tratto da me rammemorato a carte 69. del sopraccitato Compendio
storico , erasi fatto per le sole viste della irrigazione , ed oltre a
ciò la disordinata situazione, in cui erasi principiato, non poteva
soddisfare li desiderj di quelli ^ che proposto l'avevano .
(2) Dagli Atti della Pace di Costanza firmati l'anno ii83, e
da molti altri doctimetiti irrefragabili rilevasi , che le Città d'Ita-
lia 5 e principalmente Brescia avevano già molto tempo prima di
essa un volume di Leggi per la buona ordinazione delle Citià me-
desime, quale si chiamò volume di Statuti Municipali. Ciò ragione-
volmente si concepisce ricorrendo col pensiere a que'tempi, ne'quali
reggevansi le Città stesse con civile libertà. Pure la maggiore anti-
chità, che assegnare si può a queste Collezioni di Leggi Municipa-
li, è quella sul finir del secolo duodecimo, in cui per gli Articoli
della Pace suddetta vennero approvate,e confermate ^ principalmen-
te alla Città nostra , le facoltà di poter regolarsi conforme ^ ro-
prie sue Leggi, aggiungendone delle nuove , e cassando le vecvaie :
k}
-ocr page 22-ι8
tanto gl'inveterati odj , che partorivano fre-
quenti discordie^ e non interrotte guerre ci-
vili 5 richiamata l'unione, e conformità dei
pareri , lieti ^ e giulivi intrapresero l'esecu-
zione dello scavamento del Canale già stabi-
lito , e con somma diligenza, e premura av-
vanzarono i lavori accordati. Che se la morte
del suddetto Berardo , le guerre ^ che soprav-
yennerOj, e li frequenti cambiamenti di Gover-
no interruppero così profìcue , e gloriose ope-
razioni , a tal segno da renderne quasi vani
li grandiosi avanzamenti , non estinsero però
il fervore , e coraggio de' Cittadini per rias-
sumerne ad ogni propizia occasione li tenta-
tivi . Ciò si manifesta dal seguente documen-
to deir anno 1372. trascritto da un antico ma-
noscritto 5 quale registra una determinazione ,
che può dar qualche norma per le discipline
da prendersi in avvenire : Proefati Sapientes
unanimiter, et coricorditer, nemine discrepan-
te 5 providerunt, statuerunt, et ordinaverant,
quod nulla arbor de novo plantetiir super ri-
pis Navigli ab utraque parte juxta dictas ri-
pas per quatuor brachia sub pana contrafa-^
denti soUdorum viginti planet, prò qualibet ar-
bore ; et nihilomimis ^ quod dieta arbor remo-
3072.
Cosa, die più volte rilevasi eseguita dalla lettura del preambolo fatto
alla prima edizione dello Statuto stampato da Tommaso Ferrando l'an-
sio 1473: un bellissimo esemplare del quale esiste nella pubblica Bi-
lilioteca .
IC 9
veatur expensìs ilUas, ciijus sit territorìum in*
quo erit, vel piantata f uerit : et hoc a terra de
Galardo , usque ad pontem S. Eufemice , et
a dieta ponte S, Eufernm\ usque ad portum
S.Matthoei^ usque ad S. Paulum Clausuranim
Brixiw, sive de S. Eufemia, et quod quilibet ar-
hor ^ qum sit , vel piantata sit hinc retro juxta
dictas ripas per brachia^quatuor, incidatur per
homines y quorum sunt possessiones uhi pian-
tata est 5 vel sit nata a se , sub pwna prcedi-
età, et nihilojninus dieta arhor incidatur ut su-
pra, et ad terminum statiiendum per judicem
Clausorum èc. &c. L'anno poi 1434. fa chia- ^434·
ramente conoscere le irrequiete cure de' Cit-
tadini d' avvanzare la loro Navigazione , quali
moltissimo dolenti in vedere sospesa l'esecu-
zione di una operazione tanto utile , ecci-
tarono il 7.elo del veneto Governatore della
Città Delfino Veniero a riprendere un così glo-
rioso disegno, ed in un Consiglio generale
presero parte, die con la sua vigorosa assisten-
za si dovesse dar mano all' esecuzione della
scavazione del vaso, dalla Città, fino a Maner-
Lio , servendosi del canale del fiume Molone^,
e di tutte Tacque , che in esso entrano ^ qua-
le scaricandosi nella Meila vicino a Manerbio,
non riconoscevasi neccessità d'altra spesa, che
quella della curazione de'vasi. In conseguen«
za di una tale risoluzione fu commesso alle
Quadre di Bagnolo , e di Manerbio ^ che in
20
vista de' grandi vantaggi, die esse erano per
ricavarne ^ fossero pronte ad imprenderne il
lavorio in quel giorno, che fosse stabilito, or-
dinando la truppg^ de' lavoratori in numero
di 40CO^ ed eleggendo idonei Cittadini per in-
vigilare ^ e per sollecitare le operazioni. Prima
però di più oltre avvanzarsi, conviene riflet-
tere , che siccome nella prima derivazione del
Naviglio fu dato corso alle acque per la stra-
da 5 che da Gavardo discorre per li Territorj
di Gojono , Nigolento , Nigolera , Mazano, Vir-
le^ Rezzato, Cajonvico, e S. Eufemia lino qua-
si sotto le mura della Città, e da indi innan-
zi prossiegue per li territorj di Borgosatollo ,
S, Zeno, Poncarale , Montirone , Ghedi, Mal-
paga , Calvisano , Isorella , Asola 5 Casalro-
mano , e Canetto , dove si facevano sboccare
in Oglio; (i) Così in questa nuova operazio-
ne 5 abbandonato il pensiero di valersi del sud-
detto corso intrapreso per la via di Canetto ,
per non essere quella terra più dipendente
dalla Città , come lo era allora , si divisò di
valersi di un nuovo , prendendo la strada di
1434 Bagnolo per il Fiume Molone , e da esso a
Manerbio per la Mella, quale va a sboccare in
Oglio poco distante da Seniga, terra lontana
circa sei miglia da Pontivico ad oriente (2) .
(1) Prologus Provvisìonum 1417.
(2) Lib. Provis. 2.62.
-ocr page 25-21
Con inesprimibile fervore pertanto , e con
universale desiderio fu posta mano alla cura-
zione , ed allargamento del vaso della Mella
da Manerbio fino all' Oglio, e non risparmian-
do nè incoramodi, nè applicazioni, nè fatiche,
e prestandosi con esibizioni, e volontarie of-
ferte 5 Γ opera si sarebbe con nniversal con-
tentezza avvaiizata a tal termine da sperimen-
tarne in breve felici le prove , se da nuove
tribolazioni afflitta la Città nostra non fosse
stata obbligata a lasciarne imperfetto il trava-
glio. Ad ogni lusinga di pace, in ogni mo-
mento di quiete risvegliavansi gli animi de-
pressi de' Cittadini a riprendere coraggiosa-
mente l'esecuzione d'un'impresa così grande:
tutti li mezzi possibili erano con petto forte
da essi impiegati ; e prova ne fanno le espres-
se deliberazioni fatte in un Concilio generale
Tanno i486: (i) dì voler non solo quanto più
sollecitamente si potesse dar Γ ultima mano
al progetto del primo Naviglio proposto, ma
assumere successivamente Γ esecuzione d' un
altro j che dalla Città comunicasse col Lago
d'Iseo, prendendo parte con voti concordi di
^leggere persone che avessero ad esaminare ,
livellare 9 e far tutto ciò fosse creduto oppor-
tuno, e neccessario per questa nuova intra-
148S.
{0 Lìh. Prov. fol. 97.
-ocr page 26-22
presa (i) . Le variazioni però sopravvenute ,
li tempi calamitosi di guerre, pestilenze , ca-
restie, incendj , discordie interne, ed altri
flagelli ^ elle hanno tormentato per molti lustri
questa Provincia , oltre Γ avere cagionato il
danno dello smarrimento della maggior parte
degli antichi documenti, come prova ne fan-
no gli scarsi avvanzi rimasti da tali naufragj,
hanno per molti anni avvenire fatta quasi pe-
rire la memoria dell' esecuzione di un' opera ,
che in tutti li tempi è stata Γ oggetto de'de-
siderj universali . Conviene pertanto calcare
quelle traccie , che ci sono rimaste, e ttasfe-
i586. rirci all'anno i586. in cui rileviamo, come il
pensiere della navigazione era tuttavia in pie-
na attività.,, Ad instanza degli interessati del
Naviglio (così si esprime il Governatore del-
la Città in un Proclama prodotto li 8. Set-
tembre i588.). Si fa sapere, che con lettere
di 9. Luglio i585, confermate sotto li 27.
Febbrajo i586. fu da sua Serenità commes-
so^ che il Clarissimo Sig. Podestà di Brescia
dovesse cavalcar, per provvedere alli molti
inconvenienti circa il fiume del Naviglio , per
le molte usurpazioni , che sono state fatte
in esso da diversi, dandogli autorità dì far
quelle provvisioni, come meglio gli parerà ;
5;
55
59
55
SJ
55
59
(0 Veggasi la Provvisione posta ne'documenti in fine al num.
-ocr page 27-ed avendo l'Illust. ed EccelL Sig. Alvise Gri-
mani Podestà dignissimo di Brescia, e suo
distretto, cavalcato sul luogo, con questa oc-
casione è stato da S/Sig/lllustr. couosciuto,
che conforme alii ordini , e Statuti di questa
Magnifica Città, saria gran servizio pubbli-
co , non solo della Università, ma della Cit-
tà ^ Territorio, e Valade insieme, che fosse
,5 provveduto , ed accresciuto le acque del
Naviglio per farlo navigabile , e cbe per la
relazione de* Periti , è possibile il provvede-
re , ed augmentare le acque per diverse vie,
tantoché potranno bastare per servizio sì
delle Seriole ^ come della Navigazione , non
solamente in tempo di acqua comune , ma
ancora di acqua magra " (i) - Quali fossero
i risultamenti dì così zelanti, e provvide cure,
indarno le più diligenti perquisizioni m'hanno
lusingato di poterlo conoscere:ho dovuto per-
ciò trasferirmi all' anno 1615. in cui un do-
cumento , eh' io qui trascrivo per intiero di-
mostra Γ unanime e costante massima dello
scavamento delli due canali, e lumi sommini-
stra per stabilire un perfetto , e compito pro-
getto di navigazione Bresciana : Marcus Jnt.
Memo Dei gmtia Dux Venetiarum Nobi-
?9
5J
57
??
??
5;
-55
??
5:?
ij
i
CO Queste ultime parole dovvrebbero preventivamente acquietar
gli animi timidi , gelosi , e falsamente sospettosi d'usurpo degli anti-
olii diritti d'irrigazione.
m
libus j et Sapìentihus Vìrìs llieronìmo Prìolo
de suo Mandato Ρ ole Stalin et Maphceo Michaeli
Capitaneo Brixìoe fidelihus dilectis salutem et
dilectionis affectum. JNel luogo di Palazzolo^
sotto la giurisdizione di Brescia è cavata dal
Fiume Oglio certa quantità di acqua consi-
derabile, la quale con un giro tortuoso , ed
assai impedito da alcuni acquedotti fatti per
comodo d'irrigare terreni ^ capita a Chiari 5
e s' avvicina poi grandemente alla Città di
Brescia. Quest'acqua è in tal quantità, che
riducendosi li acquedotti in tanti Ponti e
Canali 5 e levandosi in conseguenza gF im-
pedimenti presenti dell' Alveo , si ridurrla
navigabile per lo spazio di venti miglia , con
5; grandissimo comodo delli possessori delie
5;, entrate 5 ma assai più delle mercanzie , che
55 transitano per quel tratto 5 che si condur—
55 ranno per acqua con maggior facilità, e di-
minuzione di spesa notabile. Fu discorso di
far quesf opera coii alcuno dalli Magnifici
j, Deputati della Città , e colli Capi del Co-
55 mun di Ciliari patroni dell' acqua , in virtù
di concessioni a loro fatte ; ed il Dilettissi-
mo nostro Nicolò Donato , allora Podestà ,
trovò grandi desiderj nella Città di eiFettuar-
lo; ma negli uomini di Chiari vi era qual-
che diversità circa il modo di darle perfe-
zione 5 mostrando essi qualche gelosia della
riuscita 5 e di pregiudizio delle ragioni pri-
5?
5?
??
ρ·>
J?
59
??
9?
3?
55
25
Tate, a clie , riclucendosi Fopera a conclusio-
ne , facil cosa sarìa trovar il rimedio . Ora
vi coinmettemo col Senato, die servendovi
di quanto è sopraddetto per informazione , e
lume, dobbiate introdurre ragionamento coi-^
li suddetti Magnifici Deputati , e colli uo-
mini di Chiari, e resili capaci del ber.efi-
cio 5 ed utilità, che da ciò deriverebbero
al pubblico 5 e privato , dobbiate intender il
parer loro circa Feseguimento di questa ope-
razione, così quanto al modo/potendosi fa-
re in più d' una maniera , come quanto alla
spesa, e pretenzioni di quelli di Chiari ^
per la patronla , che pretendono ; acciò es-
sendovi facilità j come si suppone, e dispo-
sizione 5 non si differisca l'eseguirlo : e voi
colla vostra prudenza, conoscendo il benefi-
cio, che se ne conseguirebbe , procurarete
di spianare le difficoltà , e facilitarete il ne-
gozio , acciò con soddisfazione si possa ridur-
re a compimento, e ci scriverete ogni par-
ticolare di quello che averete operato , e
che stimarete degno di nostra notizia in
questo fatto , mandandocene, quando la co-
sa pigÌj buona forma;, il disegno del luogo,
e delli modi^ che si potriano usare nel!'ese-
guirla " .
Dat in NJo DP Paìatìo die 21 Octobris in--
dici, decimaquarta i6ió.
Marco Ottobon Seg,
4
26
Nohìlìhus ^ & Sapientibus Viris,
I HleronP Priolo, & Maximo Michaeli Cap.^ Brìxim
Convien dire, die qiialclie sinistro acci-
dente abbia fatalmente interrotti li sopra es-
pressi saggi provvedimenti, mentre riuscitomi
vana ogni più scrupolosa ricerca de' successi—
i656. vi avanzamenti, solo l'anno 1656. mi ha fatto
conoscere l'inutilità degli sforzi del tempo nel
contrapporsi alli concordi pensieri d'una Na-
zione . Jn esso anno un certo Giacomo Ee-
nati da Chiari ( uomo , che nella sua profes-
sione mostrò in varie occasioni acutezza d'in-
gegno ) presentò alli Deputati della Città al-
cune proposizioni, nelle quali dichiaravasi
come mosso da zelo non interessato del pub-
blico beneiicio ^ aveva ritrovato modi , di po-
ter senza spesa, ο altro incommodo della Cit-
tà , render navigabile il Naviglio , che d^ mat-
tina parte capita vicino ad essa Città ; e sca-
varne un' altro dalle Lame d'Iseo a sera , quali
ambidue congiungendosi presso il recinto della
medesima Città avessero a dar corso al ter-
zo dalla parte di mezzodì, che sboccando in
Oglio , e dipoi nel Pò, scorrer potesse fino al
Mare. Tutto ciò compromise egli di fare, pur-
ché gli fosse permesso di poter a nome pub-
blico trattar co' particolari tanto in Città,
07
quanto fuori, cosi parimenti con cliiuncfue in-
teressato si conoscesse nel comodo, ed uti-
lità , die risultarebbe dalli detti Navigli, pro-
por loro partiti , accettar oiferte , che , come
egli asseriva, in grandissimo numero, ed in
grosse somme si erano dichiarate. Conoscendo
però li Deputati al Governo , non esser nuo-
vo il pensiere di quest' opera , quale sarebbe
per essere d'un grandissimo sollevamento 5 ed
ajuto a questa provincia 5 dalle calamitose con-
tingenze de' tempi costituita in un' estrema de-
bolezza , assentirono volentieri alle istanze del
suddetto Renati , con patto , che di tutto ciò,
che fosse per risultare , dasse esatta, e distìn-
ta relazione, onde poter avanzarsi a quegli
stabilimenti necessarj per Γ esecuzione d'un
opera d'innestimabile beneficio . In conformi-
tà di una tale deliberazione , passato qualche
tempo, presentò il suddetto Renati le sue re- ^^'f'·
τ . A . i IT ΤΛ· 20. Sett.
laziom , accompagnandole con un Disegno,
che uniformavasi alìi antichi progetti ^ ben-
ché 9 come esso asseriva ^ a lui non fossero no-
ti . Dichiarò pertanto che dovendosi render
ricca questa Città di tre navigabili fiumi, il
primo di essi , cioè quello ^ che proveniva da
Gavardo , ritrovato Γ aveva già fondato , non
mancandovi altro, che le porte per alzar l'acque
a sostenere le barche, con pochissima sca-
vazione del fondo , senza minimo pregiudizio
delle bocche esistenti alle rive destinate per Γζγ-
28
rigazlotie , anzi con grande utilità per la gros-
sa radunanza delle acque medesime : quello
poi 5 che da questo derivando, procedere do-
veva verso mezzo giorno, richiedeva parimente
poca opera, poiché scorso picciol tramite, ri-
trovava l'imboccatura d'altri fiumicosicché
}3astava fondare alquanto , ed alcun poco al-
largare li vasi: il terzo poi, che doveva per
venire dalle Lame d'Iseo, Lenchè richiedesse
l'operazione dell' intiero scavamento , non in-
contrava dubbiezza alcuna nella sua riuscita,
per le diligenti osservazioni , e neccessarie li-
vellazioni , e misure da esso prese. Tutto il
rimanente della scrittura restringevasi a dover
cautelare tutti quelli ^ che somministrando il
proprio per Γ opera ^ avessero ad essere sicuri
de' loro prò, dopo perfezionati li detti navi-
gli , con li tributi , che se ne caverebbero, a
proporzione di quanto fosse stato da essi con-
tribuito . Esaminate tali proposizioni ^ e diman-
de 5 e riconosciute giuste, ed oneste, non esi-
tarono un momento li nostri Cittadini ad ani-
i66o. metterle, decretando , che ciascheduno tanto
Maggio fQj-estiere , come nazionalequale fosse per
contribuire danaro , vettovaglie , monizioni ,
operar] , ο qualunque altra provvigione per il
bisogno 5 e iacitura della Fabbrica suddetta,
potesse , e dovesse conseguire delle utilità , che
saranno prodotte da essi Navigli , allorché sa-
ranno in istato di rendere li loro prò, a prò-
29
porzione di quanto avessero contribuito , senza
eccezione alcuna , salve sempre le ragioni
della Città 5 non solo per il dominio diretto ^
in virtù de' suoi antichi privilegi, ma ancora
per qualunque altra azione, che gii potesse
in alcun tempo competere j secondo le solite
sue assegnazioni, e disposizioni , avendo a sta-
bilire tutti quegli ordini, e regole di mano in
mano stimate le più convenienti , ed oppor-
tune - Oltre a ciò fu ordinato, che avendosi a
dar animo , e coraggio alli concorrenti per si-
mile operazione, si supplicasse il Veneto Do-
minio a degnarsi , voler dichiarare ^ che tanto
li capitali 5 come li frutti'de contribuenti, non
potessero mai per qualsivoglia causa essere fìs-
cati, sequestrati, uè in alcuna maniera impe-
diti ^ ma restassero liberi, ed intieri al merito^
che avevano contratto, col porgere anticipata-
mente il proprio , per nobilitare, ed arricchi-
re la Città , e Provincia di un tanto prezioso
tesoro. Non solamente lodò il Veneto Principe
lo zelo 5 e fervore de' Cittadini per una tale
fruttuosissima intrapresa, ma desiderando fa-
cilitar loro i mezzi , onde condurla al tanto
sospirato avvanzamento ^ confermò in tutto, e
per tutto le sopradescritte deliberazioni . Ot-
tenuta una tale approvazione li Governatori
della Città impiegarono tutte le loro cure ,
per dare li più forti eccitamenti alla concor-
renza delle pubbliche ^ e private contribuzio-
1662.
Ili, dimostrandosi essi con l'esempio li primi
a far animo agli altri a secondar la loro otti-
ma intenzione. A ritardare un così lodevole
fervore furono pronti fatali, e luttuosissimi
accidenti, quali essendosi nell'anno ιβγΒ. so-
piti 5 e rimossi, viddesi li io= , e 23. Luglio
uscire a stampa un Proclama tutto conforme
alle instrozioni suddette , promettendo a cias-
cheduno con regolate discipline, rassicurazio-
ne del loro offerto danaro; ed aiEncliè con vi-
gore corrispondente all' importanza della na-
vigazione, che si procurava stabilire^ fossero
tolti tutti quegli impedimenti , che potessero
esser d' ostacolo al pàssaggio delle barche , si
commise a tutte le Comunità, e proprietarj
de' beni confinanti col fiume Mella , di tagliar
gli alberi 5 e levar gli impedimenti di qualun-
que sorte esistessero alle rive del fiume, in
larghezza di braccia otto, incominciando dalla
bocca di esso fiume dalla parte di sera da
Seniga, fino al ponte di Pralboino, e dal det-
to ponte 5 fino al ponte di Pavone dalla pa- te
di mattina , e da questo fino a Manerbio dal-
la parte di sera, nella forma prescritta dai
pubblico Perito, cosicché esse rive avessero a
. restar nette , e libere a cavalli, per tirar Tal-
zana delle barche . Questo fu eseguito non
solo riguardo alle rive per il fine suddetto, ma
relativamente ancora all' interno del fiume ,
commettendo al Cittadino Cesare Cigola j come
interessato nella travata, die attraversa il
fiume Mella tra Manerbio j e Cigole, per dar
l'acqua al suo canale, che va a Cigole , di do-
ver del tutto levare ^essa travata , e rimovere
intieramente quelF impedimento incaricando
il Ferito di dover in altra forma assegnare ad
esso la sua ragion d'acqua per Γ irrigazione ,
cosicché, senza pregiudizio della Navigazione,
avesse a continuar nel godimento del benefi-
cio 5 che se gli aspettava . Fu commesso inol-
tre al Perito medesimo di dover divertir l'ac-
qua nel sito , che sotto la travata suddetta
corre di presente verso mezzo giorno ; e ciò a
causa deir impedimento , che rendeva alli ca-
valli di poter tirar le barche 5 rimettendola poi
nei suo diritto corso, con quegli scavamenti,
e tagli 5 che conoscerà necessarj . L'ordine stes-
so di togliere tutti gli ostacoli al libero tran-
sito delle barche alli 22. Agosto susseguente
ο SZtA^OStO
fu dato alle Comunità di Manerbio , Cigole ,
Milzano 5 Seniga, Pralboino , Pavone , e Mil-
zanello . Si avvanzavano intanto le curazioni
de' Fiumi ^ e Γ allargamento de'vasi, e per la
pronta esecuzione delle sopraddette operazioni,
fu eletto, e deputato il Citt. Vespasiano Luz-
zago, che con zelo commendabile del pubbli-
co benefìcio assunse un così gravoso carico,
ì^sso considerando , che non solamente gli ac-
cidenti fortuiti, e le disgrazie sono quelle sole,
die possono interrompere l'avanzamento di
32
queste opere grandi, ma che assai più ad esse
sono di nocumento le opposizioni seerete, che
fatte esser possono per parte di quelle perso-
ne 5 che preferiscono il loro interesse partico-
lare al pubblico bene , onde prevenire al pos-
sibile un simile disordine , insinuò a Pubblici
Rappresentanti di far esporre a comune noti-
zia nella Sala del Palazzo il disegno del Na--
Yiglio da farsi, affinchè ben osservato, ed esa-
minato, s' avessero poi ad ascoltare le doglian-
ze , che potessero farsi. Così in fatti si fece ,
e nella suddetta Sala fu esposta la prima par-
te del disegno, che principiava ai porto a
Cantonmonbello 5 e per la strada di S. Zeno
entrava nella Garza vecchia , con invito gene-
rale, e particolarmente a quelli , che aver po-
tessero interesse ne' beni , e luoghi confinan-
ti , e neir acque, a ben osservarlo , affinchè
senza pregiudìzio di chi che sia , anzi con
universale soddisfazione e contento ^ ai)esse ad
avanzarsi opera così importante. Per maggior-
mente dare un testimonio, ed una prova del-
la loro rettissima intenzione, intrapresero con
tediose, faticosissime cure , ed applicazioni di
portarsi con li Deputati, ingegneri, Periti, ed
altri soggetti intendenti, alia visita de'Iaoghi^
ove doveva farsi il Naviglio stesso, fino a Se-
niga , e viaggio facendo , sentire , ed esami-
nare quanto venisse esposto di preteso danno ^
ed aggravio. Superfluo io giudico di non solo
■Vfi
33
omettere ne' documenti in fine, ma nemnaeno
descrivere il lungo processo, e le moltissime
doglianze esposte da varj Proprietarj , essen-
dosi già ^ come vedremo in appresso 5 per li
detti motivi abbandonato questo primo divi-
samento 5 e cambiato locale : basterà solo il
dire ^ che arrivati a Manerbio , fu per nome
della Comunità di essa terra ad essi presenta-
ta una Scrittura, nella quale di unanime con-^^^^^^·
1. V ΓΛ ^ 1. . 1. 1 O.Settemb.
sentimento di que Comunali si supplica lo sta-
bilimento 5 e perfezione del Naviglio per il fiu-
me Mella j da Manerbio fino all' imboccatura
dell'Oglio^ promettendo, per quanto esso fiu-
me si estende, di far levare tutti gì' impedi-
menti d'alberi, e zappate^ come pure un
sostegno del molino di Cigole , che assoluta-
mente proibiscono. Le molte difficoltà però,
e gelosie grandi di quelli , che possedevano
ragioni d'acque incontrate , ed intese nella
solenne cavalcata sopraddetta, indussero tutti
quei Soggetti a rifiutare il disegno già esposto,
fatto dal Perito Bovio di Lodi , quale segna- 1673.
va la Navigazione da questa Città, fino alla
Mella per la via della Canevrella , Biocco, Ca-
strina vecchia , Garza vecchia, Borgo di Pon-
carale, e per il Molone , che passa per Bagno-
lo. Lo stato delle cose, e molto più le innu-
merabili, e violenti opposizioni de'malconten-»
ti 5 in vece di mandare in oblio ^ (come avreb-
h(ò ognuno creduto) e sopire tanti efficacissi-
.. .
mi desiderj ^ e tante premure ^ e sollecitudiiil
de' Cittadini di buona intenzione , per vedere
innoltrata una cosi vantaggiosissima navigazio-
ne 5 ci fa anzi apertanaente conoscere^ qual sia
la forza dell' unanime conformità ^ e concor-
dia di pareri^ mentre non ebbero difficoltà
d'imprender subito, benché con gravi incom-
modi 5 nuove direzioni , e nuovi viaggi, onde
scoprire altri siti più adattati, e convenevo-
li ad operazione così importante , e cospicua,
quali non avessero a suscitare le gelosie dei
proprietarj, e che ritrovandosi in luoghi lami-
vi 5 ed incolti , verrebbero ad esser bonificati,
β muterebbero la loro sterilità in fruttuosissi-
ma rendita. Ciò eseguito^ senza esitanza^ ed
indugio 5 fu fatto formare dal Capitanio Vin-
cenzo Barattoni di Padova, ingegnere di Pro-
16^/2 f'sssione 5 ed ajutante dell'Ingegnere Moretti
Novembre un nuovo disegno sulla prescrizione de' luoghi
nuovamente fìssati esso dimostra il corso del
vaso dalla Città fino alla Melia per la strada
del Porto, al ponte delia Canevrella, e da es-
so allo stradello de' Parmesani , per il quale
dovrà farsi il nuovo vaso , fino alle Gerole ,
dalle quali si passa a S. Zeno , dipoi alle Chia-
viche, a Montirone , Lame di Bagnolo , Por-.
zano, Leno,^ e Milzanello^, ονσ sbocca il Me-
lone nel fiume Mella. Questo disegno esposto
nel solito luogo della Sala del Palazzo^ fu con
proclami a stampa eccitata la Nazione a por-
35
tarsi ad osservarlo , e proporre le nuove dif-
fic oltà, che vi potesse riconoscere . Fu altresì
accompagnato da una esatta, e giurata rela-
zione degli esami , operazioni, misure, e sin-
ceri sentimenti del suddetto Ingegnere, quale
a pubblica soddisfazione è da me registrata in
fine al n." secondo (i). Due sole cose ommet-
tere qui non si possono, cioè, che inteso a-
vendo la Comunità di Leno, essere stato ab-
bracciato il disegno di condur il Naviglio nuo-
vo di Brescia per la strada del Molone, che
a sera parte passa in poca distanza dalla ter-
ra stessa, e va ad imboccarsi nella Mella,
vicino a Milzanello, in general vicinia con-
gregata , fece l'esibizione di nettare , ove fa-
cesse bisogno^ il vaso , e rive del suddetto
Molone , per quanto s' estende il distretto di
Leno 5 ed occorrendo , di somministrare delle
sue acque , non destinate a beneficio di essa
Comunità . Ciò ella fece, riconosciuto avendo
il beneficio grande, ch'erano per riportare gli
abitanti, quali, per la pessima qualità delle
^i) Usate avendo per più mesi diligentissime , e nello stesso
tempo sempre inutili perquisizioni , per ottenere ^ fosse possibi-
le di ritrovare il Disegno Barattoni , un'impensato, ed estraneo
accidente mi ha presentato sott' occhio la prima esposizione del
disegno medesimo , quale , pieno di giubilo e contento , fatta ri-
durre alla piii possibile ristrettezza di forma da me vien presenta-
ta all'esame, e considerazione de' miei Concittadini, onde colla
scorta della relazione suddetta abbiano per se medesimi a toccar
con mano la facilità di così grande intrapresa .
36
strade impraticabili per la maggior parte del-
l'anno 5 non potevano esitare le loro entrate,
uè provvedere il necessario . In secondo luo-
go poi convien dire, che il disegno come so-
pra esposto, incontrasse la universale approva-
zione mentre non si ritrovano documenti di
doglianze fatte, toltone una del Cittadino Pie-
tro Uggeri, per temuta mancanza, di sue ac-
que ; al quale fu risposto , che sempre sta-
bile essendo la retta intenzione della Nazio-
ne indirizzata ad universal beneficio, e conso-
lazione 5 sarebbe stato conservato , e mante-
nuto illeso il libero godimento dell' acqua a
se spettante , ο col dargliela per un lìocchet-
to, ο chiavica superiore , ο con le acque esi-
bite dalla Comunità di Leno ^ oppure con la
costruzione di un sostegno fabbricato nel va-
so navigabile , per mantenere nell' altezza ne-
cessaria le acque di ragion di sua famìglia , ο
in qualunque altro modo , che la perizia ^ e
considerazione de' luoghi suggerire potesse più
convenevole . Con universale allegrezza j e fer-
vore pertanto fu fatta palese la comune vo-
lontà de' Cittadini in un Consiglio generale,
6. Dicem. numerosissimo oltre il solito, di dar tosto prin-
cipio alle operazioni necessarie per la costru-
zione de'Naviglj , per i quali, oltre il deco-
roso ornamento, si ricavarebbero infìniti'van-
taggi. In conseguenza di ciò furono stabilite
varie opportune discipline^ tanto per la retta
1^73.
Si.Dic.
37
posizione del danaro raccolto, e da racco-
gliersi , e ricognizioni delle persone impiega-
te , quanto per le operazioni da farsi, e per
la giusta, ed ordinata compensazione d'acque^
onde mantenere, e conservare illese le ragio-
ni de' possidenti, die si tenessero aggravati
per la nuova fattura . Di simile natura furo-
no li capitoli^ e convenzioni fatte col Cittadi-
no Gasparo Martinengo 5 e suoi successori, ο g ^
aventi causa da esso . Disposte , e ben rego-
late le cose,, con inesplicabile contento , ed
universali benedizioni li pubblici Rettori, uni- 1673.
tamente alli Deputati, Ingegneri , Sopranten-9·
denti, Guastadori , ed altri opera] , accom-
pagnati da una numerosissima turba di spet-
tatori 5 si portarono ad un luogo destinato ,
per far piantare le palline, e dar principio
allo scavamento del nuovo vaso ^per la comu-
nicazione del vecchio Naviglio a Montirone, col
fiume Molone . Di fausto , e felice auspicio
fu Γ incominciamento , mentre scosse gli ani-
mi ancor più ritrosi a concorrere straordina-
riamente, con esibizioni volontarie di danaro ,
€ di operazioni, alJ' avanzamento sollecito di
opera così grande . Fu approvato con Ducale Η Die.
del Veneto Senato , quanto dalla diligenza , e
zelo de' Governatori erasi ejffettuato, e ricono-
scendo esser il tutto riuscito di universale sod-
disfazione , eccitò nuovamente le loro appli-
cazioni a proseguire con fervore neirincomia-
1673.
38
ciata carriera , per una operazione, che ten-
deva ali'universal beneficio. Con tanto calore,
prontezza , ed attività s'impiegarono gli ope-
raj in tale incontro, che da una relazione data
al Veneto Senato rilevasi, che in nove giorni
fe.OcnnajQ ,. , ·ιι s ^
di lavoro niille persone s avanzarono per un
quinto , nello scavamento necessario ; ed in
una supplica presentata da Deputati alli Ret-
tori, suir indagazione de' mezzi più opportuni
per ritrovar facilmente danaro , per il pron-
to 5 e felice avanzamento dì una tal opera,
1674. cosi sì esprimono. Incamminatasi felicemente
12. Marzo opera cospicua , e grande della Navigazione
di questa Città ^ riputata da Maggiori nostri ,
e dal General Consiglio conosciuta di somma
importanza per il commodo , e beneficio pub-
blico ρ e privato , s attrova in così poco tempo
avvanzata talmente^ che per condurla fino a
S. Zeno 5 meno di tre miglia di quà distante,
altro non vi manca , che terminar il nuovo
vaso, che deve comunicare il vecchio Naviglio
da Montirone con la Mella ^ ed allargare^
ove fa bisogno , cjuello appunto di Montirone,
essendo ridotto l'altro di S. Zeno quasi a tota-
le perfezione ^ come ocularmente si vede.
A ritardazione di tali avvanzamenti, e
vantaggi non mancarono spiriti torbidi , ed
inquieti di disseminare pubblicamente Tinuti-
lità deir esecuzione d'un tale disegno , e Te-
norme dissipamento 5 e dispersione di danaro
impiegato in essa; ma prevalendo il felice pro-
gresso 5 e la somma utilità alla pretesa vanità
dell' opera 5 li zelanti Governatori della Città
s indussero ad assumerne uo' oculare, e di-
ligente esame, con la visita de' luoghi, dopo la
quale riferirono in questi termini al Principe
^^eneto i loro sinceri sentimenti . „ Portatisi
ambidue sul luogo 5 ritrovammo dal fatto di; 1674·
strutta una delle opposizioni divulgate , che
il terreno dalla parte del vaso già scavata
sia giaroso a segno , che le ripe vadano
sgrottando , nè possano sussistere , poiché
le trovammo molto bene consistenti senza
detrimento, e durabili . Dell' acqua sino a
S. Zeno 5 luogo distante dalla Città tre mi-
glia 5 non se ne vede tanta penuria ^ che il
difetto si possa tenere distruttivo del bene,
che si va meditando, al qual effetto valida-
mente coadjuvaranno li sostegni, che si po-
tranno erigere , dove richiedesse il bisogno;
ed abbiamo relazione , che a giorni passati
da Seniga sia venuta sino a Pralboino, che
è strada di quasi quattro miglia^ una bar-
ca carica di vino , la novità della qual
5, comparsa apportò , ed ammirazione , e giu-
bilo a quelli abitanti , per il comodo , che
vedono andarsi più agevolando, di corrispon-
dersi da un luogo all' altro vicendevolmen-
te ciò, che al vitto appartiene. Ancora da
S. Zeno alla Città, dove non è fatto alveo5
j-i
5?
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5J
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55
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■'■Vi .
τ-
Si
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40
59 concordano molti sentimenti , che possa es-
„ servi , ed unirsi acque in quantità sufficien-
te air occorenza, con Γ ajuto pure de' sud-
5j detti sostegni. Parte essenzialissima da con-
5, siderarsi era la spesa, e per la pratica te-
55 nuta da' Signori Deputati , dispostosi Barto-
lomeo Carraro Feltrino ad appaltare l'opera
medesima nelle parti, che mancano sino a
55 questa Città, ne ha loro presentata scrittu-
55 ra 5 con obbligo di supplirvi per la somma
5, di sedici mila Ducati , con le altre condì-
,5 zioni in essa espresse, per ciò, che riguar-
da però solamente lo scavamento del ter—
55 reno, quale scrittura resta qui inclusa per
55 li alti sapientissimi riflessi, che Ser.^^ si
55 compiacesse contribuirglij soggiugnendo, che
55 l'accordato Appaltatore si conehiuderà in mi-
55 nor somma della richiesta in essa scrittura.
^5 Vi sarebbe poi la spesa de' sostegni , che
55 non è in quella inchiusa ; ma ci viene cer-
55 tamente supposto , che non sieno per man-
car Soggetti , che li facciano costruire col
proprio danaro , da risarcirsene con quelle
moderate contribuzioni , che fossero decre--
tate dair Autorità pubblica sopra le barche.
Da alcun interessato in acque , e terreni vien
portata qualche difficoltà, ma non è di sua
natura insuperabile , e con la pratica dell' af-
fare Γ universal bene si potrà andar conci-'
liando con la privata soddisfazione ancora^
??
55
??
41
Noi giudicliiamo di non pìccol profitto Fin-
troduzione del Naviglio di qua a Seniga,
d' onde poi si passa in Oglio , ed a Ponte-
^^ico ; ma considerando che Γ esempio della
sua sperata riuscita dia impulso vigoroso
air incominciamento ancora dì quello da Iseo
a Brescia , e che se non vi fosse altra ra-
gione 5 ne altro beneficio, per questo capo
solo non s' avesse a negligentare , mentre
Taltro d' Iseo scaricarebbe in questo acqua
in copia, che lo terrebbe inesausto per sem-
pre ; e così unito sarebbe il compimento per-
fetto, che costituirebbe questo Territorio per
il più ragguardevole ^ che abbia la S.*^ V.^^
nel suo Stato, per il vantaggio delle condot-
te sino alla dominante delle rendite proprie
non solo , ma delle mercanzie , che maggior-
mente confluirebbero da' paesi stranieri,
mediante la Valcamonica , e la Valtellina,
e giovarebbe insieme ad altri sudditi di
V/^ S.'^, che dal Bergamasco avrebbero fa-
cili le condotte di robe all' imbarco, e ne
riceverebbero da Venezia, da dove pure an-
co i Sali potrebbero per acqua trasportarsi
a dirittura ad ognuno di questi Partiti . E
perchè le Valli di questo Distretto ne sen-
tirebbero rilevantissimi li profitti, special-
mente la Valcamonica, dalla quale si estrar-
rebbero in maggior quantità , per il como-
do continuo in acqua , senza il dispendio ,
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che è maggiore , e l'azzardo di detrimento
„ sopra carra , pietre di valore, e ferramen-
ta 5 che si sviscerano da que'Monti·, concorre-
rebbero perciò di buona voglia a gran parte
del dispendio , che vi bisognasse , e cosi s'ag—
giugnerebbe alle altre prerogative del Bre-
sciano quella , così riputata in ogni luogo ,
della Navigazione, di tanto decoro , ed uti-
lità 5 studiata da tutti li Principi per orna-
mento, e dovizia de' loro Dominii, e ne sa-
rebbero innalzate le benedizioni al grazioso
concorso dei beneplaciti suiFraggi di V/^ S.'^
Una tale relazione, oltre il farci conosce-
re la facilità non solo dell' esecuzione di una
cosi grand' opera , ma ancora il felice suo. a-
vanzameoto, dovrebbe essere un forte stimolo >
per riassumerne con impegno il tanto deside-
rato proseguimento . Li molti, e varj acquisti
di fondi 5 e terreni, fatti nel corso di pochi
mesi deir anno suddetto , fanno palese l'inde-
fessa attenzione, vigilanza, e sollecitudine dei
Deputati nel proccurare di vincere, e su-
perare tutte le difficoltà , ed ostacoli , che
quasi sempre alle utili intraprese si oppon-
gono ; anzi dalla scrittura delF Appaltatore
sopra nominato, e che sarà essa pure in fine
esposta al num. 3. rilevasi , che al compi-
canale , mancassero sole sei mi-
5 e mezzo di scavamento da farsi , per ri-
durre la Navigazione fino alla Città; cioè da©
42
5?
5?
5?
43
miglia circa da Bagnolo a Montirone un ini-
glio da Montirone alle Chiaviche , ed essendo
dalle Chiaviche a S. Zeno Γ operazione già per-
fezionata con la sua soprantendenza , gli altri
tre miglia erano da S. Zeno alla Città, promet-
tendo di darla stabilita nel corso dì tempo di
mesi sei . Gli Atti co' quali io sono per dar
compimento a questo primo Capitolo, non la-
sciano luogo di dubitare, che accordato il sud-
detto Appaltatore, fosse prontamente data ma-
no al rimanente degli scavamenti ; mentre ne'
Proclami esposti li ii. Agosto, per eccitamen-
to della pronta soddisfazione delle volontarie
esibizioni già fatte, dicesi : che non resta più ·
in chi che sia dubbio alcuno di doversi incam-
minare V opera del nuovo Naviglio , approvata
dai beneplaciti del Senato in piìi mani di Du-
cali , e principalmente in quelle dei io. Marzo^
e So. Giugno passati . Che se mai nel tempo
sopra espresso non si è veduta ridotta al suo
compimento , ad altri attribuir non si può la
fatale cagione , che a certi mal' intenzionati,
e ritrosi, a certi spiriti stravaganti, avvezzi a
disprezzar tutto ciò , che non'và loro a genio,
a certi gelosi, ed invidiosi , che alla rimota
vista d'un progetto lodevole , per entrar a par-
te degli applausi comuni, concorrono di buo-
na voglia a far larghe esibizioni, che ricusano
poi di eiFettuare al vicino compimento dell' ope-
ra » Se riuscito mi fosse di ritrovare le infor-
inazioni spedite da' Rettori della Città al Prin-
cipe Veneto ^ qaali accompagnavano le relazio-
ni date ad essi da un certo Proto Contini,
ch'ebbe commissione di portarsi a far Γ esame
delle operazioni, esse dichiararebbero specifica-
mente quanto fosse stato successivamente ese-
guito : il difetto però sarà, compensato dalla
sposizione delle relaziooi suddette , alle quali
per ultimo farò succedere la risposta del Se-
nato alle lettere de' Rappresentanti .
Ecco pertanto ciò , che il detto Contini ri-
ferisce : 5, In esecuzione de' comandi riveriti di
VVj® EE.^% e di VV.re SS> 111.«^« conferitomi
io sottoscritto sopra Γ escavazione del Navi-
glio di questa Città ^ per rivedere le opera-
zioni già fatte 9 osservare quelle, che saran-
no neccessarie da farsi ^ e dire la mia opi-
nione, secondo li miei deboli sentimenti mi
resta per ciò l'obbligo di riferire minuta-
mente, quanto perla revisione medesima, che
di tutto diligentemente ho fatta, conosco
essere commendabile in molte parti, e in
altre degne non meno dei loro prudentissi-
mi riflessi . Portatomi dunque nel fine della
Mella, dove sbocca nel fiume Oglio, per se-
guitare il viaggio dietro il taglio del, Navi-
glio , che si deve distendere fino a questa
Città, ho principiato al medesimo fiume Oglio
venendo in sù, dietro sempre Γ alveo della
Mella 5 fino dove si nnisce al torrente Ma-
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45
Ione 5 ed ho osservato, esservi acqua sufficien-
tissima alla Navigazione, ed in quel sito non
xiii pare, che altro bisogno vi sia , che di
formare la strada, che devono fare li Cavalli
per tirare le barche, qual strada però do-
verà essere a man diritta entrando nell' al-
veo , come si pratica in ogni altro fiume :
Arrivato in bocca del torrente Molone , là
direi , che si dovesse piantare una mano di
Porte ^ con li suoi soradori, per lasciar nel
cavamento Γ acqua sola necessaria per la
navigazione . In questo sito ho scandagliata
l'acqua, quale ho ritrovato di larghezza per-
tiche sei , fonda piedi quattro in circa co-
mnnati, ed essendo sorgente per sua natu-
ra , perciò Γ ho considerata continua, ed in^
deficiente^ venendo da luoghi superiori ed
informatomi co' pratici del Paese , m' aiFer-
mano essi, essere in ogni tempo tal quantità.
Questo torrente Molone, per mio senso, do-
verla esser allargato , e profondato fino all'
alveo Calver , vicino al Moloncello , ove è
principiato lo scavamento , e ciò quanto ri-
cerca il bisogno per il cambiar di due Burchj,
che s incontrassero nella navigazione. 11 ca-
vamento Calver doverà esser più profondo
fino alla strada^ che va da Leno a Porzano
almeno piedi uno , e mezzo, non essendo in
tale stato sufficiente alla navigazione mede-
sima . Ho scandagliata l'acqua nel sito di
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46
detta strada ^ quale ho ritrovato larga Lraz-
za quindici , fonda oncie undici ^ che fan-
55 no brazza quadri tredici, e tre quarti, e
questa pure è sorgente , nata per Toccasione
5, del nuovo cavamente fatto fino vicino al feni-
55 le del Sig. Cazzago : Misurato detto cavamen-
55 to l'ho ritrovato largo in fondo brazza ven-
5, tiquattro, con sue scarpe a pè per pè d'ambe
55 le parti. Quivi stimerei necessaria una ma-
55 no di Porte, circa pertiche venticinque sotto
55 la strada predetta, che và da Leno a Por-
5, zano, nel modo ^ e forma, come le soprad-
55 dette in bocca al Molone. Dal sopraddetto
55 Fenil Cazzago, fino al Canal Montirone vi è
5, da formare un' alveo vergine in longhezza di
miglia due in circa, la maggior parte in ter-
reni, e pascoli bassi, e da per tutto in sor-
tiva d'acqua 5 ed avendo fatta sperienza in
5, cavamento vergine d'un miglio già fatto, ho
55 trovato, che il corpo dell' acqua sorgente è
j5 di brazza quadri nove, e tre quarti, onde
55 calcolo 5 che in due miglia vi saranno fran-
,, caniente brazza quadri diecinove, e mezzo
55 d'acqua sorgente, essendo questi siti più ab-
55 bendanti di sortive di quello sono li terre-
55 ni dov' è stato fatto esso cavamento. Questo
5^ alveo direi per mio debole sentimento do-
55 vesse essere formato con sue scarpe a due
55 pè per pè, con suoi argeni d'ambe le par-
„ ti un poco più lontani dal cavamento già
47
fatto , in riguardo alli terreni giarrosi, fa-
cili da sgrottarsi, con evidente pericolo dell'
atterramento dell' alveo medesimo . Arrivato
al canal Montirone, dove deve sboccare il
nuovo alveo , lio osservato il bisogno , ch'egli
ha d' essere cavato a perfezione ^ fino alle
Chiaviche, ed ivi stimarci necessaria altra
mano di Porte, con suo soradore^ nella for-
ma appunto dell' altre due sopraddette , e
queste per mantenere quell'acqua in altez-
za sufficiente per la navigazione fino a S, Ze-
no, e per non dar peso eccedente d'acqua
alle Porte inferiori . Qui pure ho misurata,
e scandagliata l'acqua nel vaso, e l'ho ri^
trovata di larghezza di hrazza venti , fonda
oncie quindici comunale , tutta acqua sor-
tiva , che è brazza quadri numero venti :
onde faccio il calcolo, che detto cavamen-
to averà da S. Zeno ^ fino alla strada ^ che va
da Leno a Forzano , che è il sito dove è
principiato detto cavamento, brazza quadri
n.'' cinquantatre ^ ed un quarto, tutta acqua
nascente , oltre quella , che si ricaverà nelli
tre miglia da S. Zeno a Brescia , ed altra,
che si va disperdendo nel corso del viaggio,
compreso però l'acqua, che si ricaverà dalle
sortive del cavamento vergine , delli due mi-
glia , acqua perciò sufficientissima , per mio
umile parere, per far tal navigazione, e se
di più ve ne occorresse, in questo caso j mio
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5, sentimento sarebbe , che si profondassero un
piede di più li cavamenti, perchè restereb-
be quel piede corpo, ed altezza d*acqua di
più 5 con la ragione , che dove è sortiva
l'acqua si livella fino a quel segno di dove
,5 sorge 5 e se li cavamenti sono più profondi,
P, sempre a livello della sortiva resta Γ altezza
5; deir acqua; come vediamo questa verità in
55 un pozzo 5 che se è fondato otto , Ο dieci
„ piedi di più sotto la sorgente 5 tutta questa
profondità resta corpo d'acqua. In fine non
resto di dire^ del beneficio , che ho osser-
vato essersi causato alle molte campagne bas-
,, se con questo cavamento, che viene a dar
scolo alle medesime, in modo che vengono a
farsi fertili, d'inutili che erano, onde de-
vo conchiudere, che mentre sieno fatte, e
ridotte le operazioni nella forma propria,
cioè a dire li cavamenti con la dovuta ne-
cessaria petfezione, non potrà, che riuscire
per ogni riguardo questa navigazione, e que-
sto cavamento di beneficio, ed utile incom-
prensibile : e toccarà alla Città a sperimen-
tarne con sua gloria il frutto di si buona
5, opera, favorita, ed animata dalla pruden-
„ za, e dalla protezione dell' EE.^® YV/% alle
quali in profondo ossequio mi umilio.
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167SI.
49
spedita questa relazione dai li Rettori del-
la Città, accompagnata da una informazione 5
al Veneto Senato , Esso sotto li 27. Marzo
1675, rispose ne'termini seguetìti : „ In rispo-
sta alle informazioni spedite dell' incammi«
namento dell' opera , conforme alla relazio-
ne del Proto Contini , siccome rilevasi la
sicurezza della riuscita , così devono andar-
si facilitando li mezzi, per la consecuzione
dell' effetto : Che però primo moto , come
asserite , dovendo essere la provvisione dei
danaro , giuste si riconoscono le istanze di
^jodesti Deputati al Naviglio , d' essere assi-
stiti nell'esazione di que'debitori ; clie aves-
sero con offerte volontarie esibito ; onde a
facilitar dell' affare ^ potrete assistere , acciò
da' Debitori stessi sia soddisfatto a volonta-
ri! doveri ; e die adempito, per quello po-
tesse mancare sino alla somma di sette in
otto mille Ducati , come asserite ricercarsi
j, alla perfezione delF opera , andarete secon-
dando le proposizioni in questo proposito
de'Deputati della Città, per far cadere que-
sto peso ancora sopra quelli, che non aves-
sero con volontarie esibizioni-fatto esborsi ;
e se universale dovesse essere V ìmpοsta\pos-
sa seguir questa, con la bonificazione del-
l' esborsato a volontarii offerenti , cosicché
jj aggravio cada con proporzione alle forze
35 di cadauno ^ per opera che mira al decoro
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della Città; utile , e vantaggio pubblico , e
„ de' sudditi insieme , applaudita , e desìde-
rata daU'universale, come andate esprimen-
5, do nelle suddette vosjtre lettere : e di quel-
y, lo anderà seguendo iti questo grave interes-
55 se 5 ce ne portarete di tempo , in tempo le
notizie più distinte , per quel piti conoscessi*
j;, mo necessario d' aggiungervi.
GIROLAMO GMCOMAZZi
Nod- Ducale
5ι
Utilità, e Vantaggi derivanti
date esposto Progetto,
Chiunque ha avuta occasione di svolge-
re li documenti esistenti ne' nostri archivj ,
per conoscere ciò ^ che potesse aver qualche
rapporto alle cose ricercate , averà altresì più
volte avuta la sorte di leggere con piacere le
frequenti espressioni esistenti" negli scritti fat-
ti al proposito della materia trattata; cioè, di
un Canale con maturità progettato , di. una
intrapresa in tutti li tempi quasi universal-
mente desiderata , e di una operazione , che
sola può far godere a Brescia tutte quelle
prerogativa , che il Pubblico assegna alla si-
tuazione perfetta di una Città . Da questo
unanime consentimento , che per il corso di
tanti anni testifica il desiderio costante di po-
ter avere un Canale navigabile ^ io per ora al-
tro non ritraggo , se nonché siano stati cono-
sciuti di continuo li numerosissimi vantaggi.
52 .
che derivar possono dalla compita esecuzione
di esso . in fatti un Canale , il di cui ogget-
to è di facilitare il commercio, sollevare Ta-
gricoltura , e render le terre fertili , non può
non essere vantaggiosissimo , ed al Governo ^ .
ed alla Popolazione . Li Documenti nel!' ante-
cedente capitolo esposti possono esser suffi-
cienti per far toccar con mano a saggi Γ evi-
denza di una tal verità ; ma perchè sia questa
palese 5 e manifesta a tutti in generale^ ritrar-
rò da essi quanto importa per stabilirne le pro-
ve . Per poco , che attenzione si faccia alla
grandezza, ed estensione del Territorio nostrO;^
senza difficoltà conceder si deve essere que-
sta una delle Provincie^ che il Cielo ha ri-
guardato con occhio favorevole ^ dove spiegò
in più grande copia le sue beneficenze, e do-
ve la terra ajutata dall' industria , ed attività
de' suoi coltivatori , produce in abbondanza
tutte, le cose necessarie alla vita . A grande
avanzamento di sua gloria, felici progressi ha
fatto il commercio , e molte delle antiche ar-
ti 5 e manifatture vi si sono stabihte ^ e mi-
gliorate ; ma siccome il gusto del lusso ha con-
vertito in bisógni fino le più semplici comodi-
tà , così si sono a mille doppj moltiplicate le
consumazioni in tutti li generi. Ragion voleva
però , che a proporzione deiFaccrescimento dei
commercio , estesi si fossero ancora li mezzi
di facilitare li trasporti de'generi. Questo ne-
53
cessai issi Ilio rimedio non essendosi ancora ot-
tenuto, si ha dovuto incontrare la precisa ne-
cessità di aggravare Γ agricoltura, ed il com-
mercio medesimo , restando , come dissi fin
da principio ^ queste molle della pubblica fe-
licità in uno stato di languore ^ e di debolez-
za 5 che non hanno altra forza , che far tutti
li giorni nuovi passi verso il loro deterioramen-
to . Una delle più manifeste prove di una ta-
le asserzione egli si è Γ enorme peso, che ren-
de alla Nazione la sorprendente , e necessaria
insieme , moltiplicazione delle condotte per
terra de' generi , e delle merci ^ per Γ utile
commercio di questa Provincia . Tralascio di
parlare di quelle ancora , che in tempo di
guerra necessarie sì rendono per il trasporto
delle milizie , equipaggi , artiglierie, e viveri
per gli ospitali . Non sono esse forse quelle ,
che tolgono alla campagna una moltitudine
di uomini, e di bestiami ? che rendono vane ^
ed inutili tante spese fatte per Γ aggiustamen-
to delle strade^ distruggendole appena ripara-
te ? che per Γ acquisto del necessario numero
de' bestiami , ei obbliga spendere il danaro in
mano degli esteri ? che accrescono a dismisu-
ra il prezzo de viveri, e delle merci ? Or chi
non vede , che la sola Navigazione esser può
l'unico riparo degli esposti disordini? Este-
sa ch'ella sia a ragione dell' accrescimento del
commercio , quali j e quanti vantaggi non ci
54
va ella apportando ? Per essa si fanno li tra-
sporti con facilità, prontezzae sicurezza: per
essa si restituiscono alFagricoltura^ e uomini,
e bestiami : per essa concorrono in abbondan-
za alla Città le derrate , e diminuendone il
prezzo , coli' accrescerne la consumazione , si
veggono sollevati li poveri Cittadini dalla fre-
quentissima dura necessità di dover , in certa
maniera ^ sforzar la natura per la provvisione
de' viveri. Per essa più esattamente, e più fa-
cilmente sono indotti a pagar le imposte tutti
quelli 5 a quali corre l'obbligo, riconoscendosi
in gran parte risparmiati dalle spese conside-
rabili da farsi per il mantenimento delle stra-
de ; quali spese , tutto che grandi, ed esorbi-
tanti j niente però sono in paragone di quelle,
che il commercio è obbligato di fare per ser-
virsi delle strade medesime, spese di vetture,
di mantenimento d'uomini, e di bestiami, di
ponti , gabelle , trasposizioni , ed altre , che
unite a quelle delle materie trasportate innal-
zano eccessivamente il loro prezzo . Io entrar
non voglio in minuti esami , ne in analitiche
calcolazioni ; pure per dare un maggior rischia-
ramento alla materia ^ facciasi un piccol con-
fronto tra le spese di una condotta per acqua^
con quelle della condotta per terra . QualF e-
norme differenza non ne risulta ? Un carro ti-
rato da sei cavalli, e condotto da due uomi-
ni ^ ordinariamente non porta , che trecento
55
pesi di materia , laddove una barca condotta
da due marinari, e tirata da due cavalli, por-
ta ordinariamente il carico di pesi tremila. Non
si conosce egli da ciò , che una sola barca spa-
ragna j e rende alla coltura delie terre il tra-
vaglio di deciotto uomini, e cinquantaotto ca-
i^aili ?' la diiFerenza sembra appena credibile,
se il calcolo ^ ed ii fatto non la dimostrassero
evidente in tutte le sue conseguenze . Come
mai adunque Γ agricoltura , ed il commercio
possono resistere ad un carico così pesante , e
sostenersi ancora con sì grandi svantaggi ? Co-
me mai non si ha essa da dilatare rapidamen-
te alla vista di un^ Canale , die gli annuncia
il maggiore , e più facile commercio, che gli
rende quegli uomini, che le condotte per ter-
ra gli tolgono y e que'concimi ancora , che per
esse in luoghi lontani ^ ed inutili si spargono ?
Ma più oltre & avanzino li nostri riflessi. Di-
sordine molto pregiudiziale alle finanze , ed
al pubblico erario , e che molto frequente si
riconosce nella nostra Provincia 5 egli è la
permanente dimora in campagna fatta con le
loro famiglie da moltissimi proprietarj ^ non
riducendosi essi in Città ^ che per qualche
pressantissimo affare ; e ciò per le gran diffi-
coltà delle condotte di quanto fa bisogno per
il proprio mantenimento , e per quello de' be^
stiami.Ora chi averà a dubitare, che reso fa-
cile li trasporto dell' occorrente ^ per mezzo
' ir
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1
I !
-ocr page 60-56
della Navigazione, non abbiano tosto a traspor-
tarsi a partecipare de' molti vantaggi, che la
Città somministra ? Se non che avvi ancora di
più. Essendo un canal navigabile, non un mo-
numento d'ostentazione ^ ma un puro oggetto
d'utilità , dall'esempio di quelle Città^ che da
gran tempo ne provano lì benefici effetti, come
non avvremo a vedere noi pure moltissimi oziosi,
che la peste possono chiamarsi degli Stati , a
rendersi con prontezza attivi ^ ed industriosi ?
vedremo molti, indotti dalla comodità del tra-
sporto delle merci , applicarsi alla mercatura,
che resa facile, e sicura per la navigazione
aumenta le facoltà, e fortune delle famìglie ,
richiama gli esteri a stabilirsi dove riconosco-
no di poter vivere più agiatamente : vedremo
li proprietarj attendere con piacere , e van-
taggio da se medesimi all' avanzamento dell' a-
gricoltura, vedendosi per la navigazione ri-
sparmiati di dover fare in estero paese , con
profusione di danaro , frequenti rimesse di be-
stiame 5 per le moltissime condotte consuma-
to , e reso quasi inutile al lavoro, e riconoscen-
dosi sollevati dalle necessarie sovvenzioni a
contadini, per sostenere , pochi, e talvolta- mal-
pratici lavoratori; vedremo quantità di traffi-
canti affidarsi di buona voglia a viaggi , che
rendono cauta , e sicura la loro vita da in-
contri de' ladri , ed assassini, e che nessua
detrimento apportano a generi trasportati. Hè
57
qui s'arrestano l'utilità risultanti da una tale
operazione . Unita alla inferiore Γ esecuzione
della superior navigazione dal lago d'Iseo alla
Città , quale rilevantissimo profitto non si po-
trà da essa ricavare? 11 solo riflesso, che que-
sto superior canale sia per scaricare nelV in-
feriore quella quantità d'acqua suiFiciente per
tenerlo inesausto per sempre , non basta egli
per far comprendere j essere quanto basta per
costituire il nostro Territorio in uno stato rag-
guardevolissimo? Quanti stabilimenti di mani-
fatture^ e quanti luoghi non verranno deco-
rati di fabbriche ^ ed utili edificj ? Quali non
dovranno poi accumularsi li vantaggi prodotti
dalia comunicazione, che ci somministra col
Bergamasco , e colle valli mercantili , e prin-
cipalmente con la Valcamonica , Valtellina , e
Grigioni ? Concorreranno esse Valli a Brescia,
per il maggior loro comodo alla provvisione del
necessario , ed alla vendita de' loro prodotti,
ed il concorso de' compratori tenendo sempre
in credito il valor de' generi, e questo man-
tenendone Γ abbondanza , con facilità ognuno
riconosce , che tutti li generi di merci , che
da que' monti in gran copia si ricavano , pie-
tre di valore , legnami d' opera, ferramento ,
ed altro ^ saranno tradotti alla Città , ed in
maggior quantità , e con interesse maggiore
de' venditori. Prova sicura ne somministra l'e-
sempio del mercato di Desenzano, e d'Iseo^ per
i
-ocr page 62-58
rapporto alle Liade, dorè esse concorrono da
ogni parte, e dove nondimeno sono sempre
esitate a prezzo maggiore di quello si vendo-
no in Città . Tante merci poi, che con gran-
dissimo discapito di esse , e de' commercianti
provengono ordinariamente sopra carri da Ber-
gamo 5 e che passano in Romagna a formare ,
per cosi dire , il più ricco corredo delle Fie-
re di Reggio j-d'Aneona ^ e Sinigaglia , fatto
che sia il Canale , non si condurranno tosto
per esso ^ onde godere di tanti esposti van-
taggi ? Avanziamo più oltre ancora ; e consi-
deriamo tanti altri beni reali ^ die sara .per
recarci resecuzione d' un progetto tanto im-
portante . In più luoglii del primo Capitolo si
averanno lette le premurose istanze fatte da
varie Comunità del Bresciano, e queste unite
a volontarie esibizioni d' operazioni, e danaro,
perchè sollecitamente fosse proseguita una ta·^
le intrapresa : d'onde credesi mai , che un tal
fervore, e prodigalità in gente di scarsi lu-
mi , e di non troppa sensibilità , avesse la sua
origine ? Furono da esse tosto ravvisati li cer-
ti benefici , ed utilità , che questa navigazio-
ne loro apporterebbe ; conobbero poter esse
estendere la navigazione medesima, e comuni-
carla ad altre col mezzo di vasi , ed acque ,
che pur al presente potrebbero esser capaci
di navigarsi ; conobbero l'avantaggìo prodotto
dello scavamento del proposto canale 5 per la
59
Lonificazione d'una grande quantità di terre in-
colte , perchè paludose , e lamive , che oltre
al ridursi a coltura ^ renderebbero l'aria più
purgata, e salubre , e lascierebbero libero il
transito a molti luoghi, che l'acque stagnanti ^
e paludose rendono sequestrati; conobbero l'e-
stimo maggiore de' terreni bonificati, la rnoL·
tiplicazione delle entrate , e la facilità delle
condotte di esse ; conobbero in somma il ri-
novamento , e la fecondità di moltissimi loro
fondi 5 con tutti gli utili , che da essi deriva-
no. Le legne da fuoco , quest'oggetto cosi ne-
cessario , e la di cui riproduzione non è giam-
mai cosi pronta in un paese, dove le arti, ed
il lusso apportano occasioni d'immenso con-
sumo 5 queste legna , io dico , verranno per la
navigazione condotte dal territorio basso alla
Città, e queste suppliranno abbondantemen-
te la scarsa quantità di quelle, che da'Monti,
benché vicini, a noi vengono , a causa del gran
consumo fatto ne'carboni, e così resteranno
sopite le doglianze , e lamenti della povertà^
nel dover j)rovvedersele a' prezzi eccedenti.
Li Sali pure, e li Tabacchi cosi ne cessar],
e de^ quali provasene una considerabile scar-
sezza a causa del loro pesantissimo carico, per
il facilone sicuro trasporto della navigazione,
verranno in abbondanza condotti alla Città.
Né passar devonsi sotto silenzio gli copiosissi-
mi compensi, che sarà per ricavare il Gover-
6ο
no delle sue cure, e sollecitudini concepite per
Testrazione del piombo, dalla miniera esisten-
te in Yalsabbia. Ma quali non sono mai li
comodi ρ vantaggi 5 ed utilità, che da tali in-
traprese si ritraggono? Quanti sollievamenti per
la YÌta , e per il quieto, e tranquillo vivere
per esse a noi provengono ? Io lascio da par-
te tutti gli utili 5 e rendite, che dalla ben ese-
guita operazione sarà per ricavarne la Nazio-
ne intiera. Altri potranno fare il computo de'
proventi da ricavarsi per la costruzione de' mo-
lini, seghe , pestato], ed altre machine^ ed edi-
iizj per diversi lavorii; altri de' pagamenti per
diritti acquistati , e di transito, e d'irrigazio-
ne , e per tutti quelli principalmente fondati
sulla quantità d'acqua , che la porzion supe-
riore sarà per contribuire alla inferiore, e che
potrà considerarsi come il fondamento delle
principali sue rendite. Le somme istesse di
danaro , che saranno impiegate per Γ esecu-
zione di quest' opera , non apportaranno esse
grandi vantaggi alla Nazione? Non si finireb-
be giammai, se tutte per minato considerar
si volessero le utilità, che questo navigabile
canale proccurerà alla Provincia; conchiuderò
però con le parole medesime d uno de' più gran
genii del nostro secolo M.^ de la Lande „ (i7a-
naux de Navig, Paris. ιγγ8. fot. Pref. ).
„ Le plus grand avantage des Canaux, est de
diminuer ies charrois j ou transports des mar-
6ι
cliandises par terre ; et j ai eu plusieiirs fois
occasion d'evaluer l'extreme disproportion
quii y a entre Ics prix des voitures deau,
et de terre----ce qui montre combien il est
important pour la societé humaine , qu ori
emploie les canaux par-tout 5 ou cela est
possible
5?
5?
5?
5?
62
Difficoltà proposte, e scioglimento di esse.
Dopo l'esposizione de'tentativi già fatti,
degli esami, livellazioni, misure, e disegni già
descritti ^ degli avanzamenti felici fino quasi
alla Città, già riconosciuti, degli immensi van-
taggi , utilità 5 e proventi, che dalla esecuzio-
ne del progettato canale derivano; noi dovrem-
mo aver giusto motivo di lusingarci, che nes-
suno avesse a dubitar più della possibilità , e
del prospero successo d* una operazione tanto
interessante , ed nniversalmeute sospirata. Pu-
re siccome la maggior parte degli uomini, ol-
tre Tesser guidata dalli pregiudizj dell' igno-
ranza , parla a norma delle circostanze in cui
si ritrova , e delle passioni, dalle quali è do-
minata , così niente più facile accader può ,
che della riuscita di una tale navigazione, va-
rie 5 e diverse incontrar si possi no le opinio-
ni 5 e moltiplici, e contraddìtti)rj li discorsi .·
Alcuni pensaranno, e parleranno guidati dal
63
solo timore , che nella formazione del canale^
loro sia tolto , ο qualche diritto d'irrigazione^
ο qualche pezzo di terra senza ottenerne la
giusta compensazione : altri malamente prere-
nuti non sapranno acquietare il loro animo
alla vista delia gloria^ e del merito di queXit-
tadini 5 che spiegano utili intenzioni . Molti
spiriti poi sti^avagantij come suole d'ordinario
avvenire, non faranno , che disapprovare , e
sprezzare tutto ciò, che di straordinario intra-
prendesi : non essendo in fine Γ intelligenza di
questi travagli a portata di tutti , molti par-
leranno , come sentiranno parlare li più ^ non
mancando mai a tali intraprese li suoi con-
tradditori . lo in questo capitolo, per quanto
mi sarà possibile , pEocurerò di render soddis-
fatto ciascuno, e di dare quel più chiaro scio-
glimento a tutte quelle difficoltà ^ che già al-
tre, volte sono state poste in campo , e che
pur di presente addur si potrebbero .
Lasciando adunque tutte quelle , che non
meritano il nome di difficoltà^ la prima di es-
se attacca la possibilità della costruzione del
eanale, per le immense spese, che necessarie
si rendono alla perfetta sua esecuzione . Que-
sta difficoltà pare a primo aspetto dover essere
tin' erto , e sorprendente monte da superare ;
nia quando si consideri, che qualunque som-
ma di danaro ^ benché immensa , e superiore
ancora al nostro intendimento, abbisognar pos^
64
sa per il compimento non solo, e perfezione
d'una intrapresa, ma per la manutenzione
ancora di essa , se si dimostri, esser questa
inferiore alli vantaggi , ed utilità, recati dalla
stessa operazione, ogni travedimento si dile-
gua , e svanisce , giacché la prevalenza del mag-
gior bene pubblico esser deve sempre l'uni-
co oggetto dell' umana prudenza . Suppongasi
adunque, che sorprendente esser possa la som-
ma del danaro occorrente per ottenere Γ ese-
cuzione^ e l'adempimento del tante volte pro-
posto progetto ; avanzo con sicurezza, che
questa sarà inferiore sempre a quelle utilità,
e vantaggi , che da esso ricavar si possono ^
come in gran parte riconoscer si può da tut-
to quello, che nell' antecedente capitolo si è
da me così in generale, ed in confuso espo-
sto, e come meglio si averà a riconoscere da
quello, che con più esattezza, e minutamente
verrà descritto da persona, in simili affari di
grandissima attività, in caso , che venghi ap-
provata la tanto desiderata esecuzione . ag-
giunge oltre a ciò , che la provvisione , e ritro-
vamento del danaro necessario non dovrebbe
esser mai un ostacolo, e difficoltà valevole a
ritardare Tavanzamento, ed il termine , essen-
do dalla natura dell' operazion medesima sug-
gerite moltissime facili manie^re , e mezzi at-
ti , ed opportuni pel ritrovamento di quanto
fa bisogno , Concorrenza di offerte di tutti li
* Si vegga raggiunta alla pag. io5.
m
65
corpi sì Ecclesiastici, che Laici ; favorevoli de-
liberazioni di tutte le Comunità, e principal-
mente di quelle , che ricavar ne possono im-
mediati benefici ; stabilimenti di compagnie ,
e d'appalti; imposizioni di gravezze particola-
ri ed in certi casi ancora generali ; lotterie ,
confidate alli più accreditati soggetti della Pro-
vincia , affinchè Γ appoggio della pubblica fe-
de 5 e confidenza eccitar possa alla raccolta di
grandiosissime somme ; queste son quelle sor-
genti 5 che somministrar possono il bisogne-
vole per simili operazioni. Senonchè potreb-
be con qualche ragione qui alcuno soggiugne-
re ^ e perchè adimque dopo tanti mezzi, do-
po tanti felici principj, ed avanzamenti è
stata per tanto tempo ritardata j e non mai
condotta al suo compimento l'operazione , di cui
si ragiona ? Veramente cento, e mille cagioni
possono essere state il giusto, e ragionevol
motivo di un tale interrompimento ; pure per
non perder di vista la proposta difficoltà delle
spese 5 cf^nvien considerare ^ che la riuscita di
molte operazioni non dipende propriamente
dagli sforzi, ancorché validi, di quelli, che le
promovono , e che ad esse sono applicati, ma
il loro avanzamento, e progresso ha un pre-
ciso bisogno del braccio forte de' Governi, de'
Principi, delle Provincie, senza del quale an-
cora le azioni più brillanti periscono nel bujo
dell'oscurità 5 e con l'ajuto di esso, ogni più
Z'
debole intrapresa passa alla posterità più lon-
tana ^ ed acquista una marca d' immortalità.
Nel capitolo primo io ho fatto conoscere le
sollecite attenzioni, le incessanti cure^ e gli'
sforzi continuati de' zelanti Cittadini concorsi
al desiderato avanzamento di così utile ope-
razione : ricche , e copiose offerte di danaro,
e di opere, moltissime porzioni di terreno com-
perate 5 e pagate, ragioni d'acque a possedi-
tori mantenute , conservate , ο ne' giusti ter-
mini compensate, lo scavamenta del canale
quasi intieramente compiuto, eccettuati soli tre
miglia ^ e tutto ciò eseguito, senza un immagi-
nabile concorso, e senza una spesa , ed aggra-
vio del dominante Governo . Per quanto però
sorprendenti riuscissero le premure de' fervo-
rosi Cittadini , conviene assolutamente disin-
gannarsi , e conoscere, che l'ordina ria, e fa-
tal cagione di non veder mai compite, ed ul-
timate simili intraprese, è quella della man—
canza d'assistenza del Governo, ο de' Princi-
pi dominanti. Alcuni esempì faranno conosce-
re la verità della proposizione da me avan-
zata. La più ardita, e più sorprendente delle
intraprese , che gli uomini abbiano eseguito ,
e che porta il vanto deironore sopra ogni al-
tra , e per Finvenzione, e per Fesecuzione, e
per Futilità , ella è stata quella del canal di
Linguadocca. Questo fu progettato sotto tre
Ke differenti ^ Francesco 1. Enrico IV. e Lui-
67
gì XIIL, e dopo aver assorbito immense som-
me di danaro , dopo aver debilitate ^ e quasi
avvilite le forze de' Nazionali, senza poter mai
ottenere l'oggetto contemplato, parve^ che la
Isiatura riserbasse al genio grande, ed ardito
di Lodovico XIV. a sormontare tutte le im-
mense difficoltà 5 e col lavoro d' anni quattor-
dici , e colla profusione di undici millioni di
franchi ^ oltre altri due ^ che importò il ris-
sa rcimento del Porto di Cette, condurre que-
jsta grand' opera all' ultimo termine· Pietro il
grande Imperator di Moscovia non potè in al-
tra guisa fondare il suo vasto Impero, e ta-
glierne la salvatichezza , ed arricchirlo, fuor-
ché coir aprire il regio erario, imprendendo
con immenso travaglio Io scavamento di varii
canali navigabili, quali unendo le forze di tut-
to l'Impero Russo, Γ hanno fatto salire a
quell'ingrandimento, che adi nostri si vede.
Lo stesso anno eseguito li Paesi Bassi dell' Olan-
da, e delle Fiandre. Lo stesso la Svezia per
la comunicazione di varii Laghi tra Stokolm,
e Bahuss ; lo stesso la Spagna per il canal di
Madrid, d'Aragona, e di Murcia. ma perchè
lascio indietro la nostra Italia Maestra pri-
ma (i) di quest'arte ? Da tutte le Istorie ri^
(i) Che la nostra Italia sia stata la prima à diffonder lumi, e
pubblicar solide leggi per l'Idraulica Architettura , benché sia a
tutti noto, pure ometter non voglio il testimonio del varie volte ci-
iato Mr. de la Lande. ^^ Mon voyage d'Italie m'avoit fait connoitre
68
leyasi, come molti accidenti sopravvenuti aÌli
Canali progettati, e tante volte tentati dai
Milanesi, avevano fatto disperar molto tempo
del successo della loro navigazione ; quando
dopo due secoli d'interruzione li soli auspicii
deir Imperatrice Regina , e dell'Arciduca Fer-
dinando , tolte tutte le dubitazioni, contrarie-
tà, e pretese impossibilità, hanno dato com-
pimento ad una cosi vantaggiosa navigazione.
Da tutto ciò chiaramente comprendesi ? che
resteranno sempre interrotte, e imperfette tali
operazioni^ se giunto non sia quel tempo , in
cui la natura unite insieme certe felici com-
binazioni ^ abbi a suscitare soggetti, che con
la singolarità de'lumi, eroico coraggio, e for-
za possente ; capaci sieno d'avanzare, e com-
piere simili intraprese : mezzi validissimi a ciò
ottenere esser possono ^ il promovere coloro,
che tali scienze coltivano , multiplicare il nu-
mero, e gli sforzi di quelli, che ad esse si ap-
plicanO; e principalmente metter mano al pub-
blico erario , per farne Γ imprendimento . Tut-
te le circostanze apportano favorevoli lusinghe
( torno a ripeterlo ) di credere, esser risserba-
to a nostri giorni il vedere ripreso un disegno
tante volte abbandonato , e di sormontarne
tutte le difficoltà .
j, ceux du pays j où est née l'Arcliitecttire Hydrauljque^ et où Γοα
,, a fait les primiers Canaax , clepuis le renoiivellement dea Aris,
j» Prefac. a la fine .
Ma Γ ostacolo forse maggiore ^ al pensar
dì molti, die incontrare si può nelF esecuzio-
ne d' una tair opera , e che toglie ogni spe-
ranza di veder posta mano a così vantaggiosa
intrapresa , egli si è il sospetto, e timore di
rimanere defraudati nelle ragioni, e diritti di
proprietà particolari d' irrigazioni . Io ho già
fatto conos^cere nelle antecedenti mie rifles-
sioni 5 che quelli , che possono aver qualche
interesse nelle irrigazioni prodotte dall'acque,
che formar devono questo canale, hanno sem-
pre poste in campo le chimere più imponen-
ti contro un operazione così onorevole , che
profittevole ; ma ognuno avrà potuto i^icono-
scere altresì, esser sempre ancora fin d'allora
riusciti inutili tutti i loro sforzi fatti per ren-
derne vana Γ esecuzione : in fatti esposte si
sono le provvide cure , e diligenze de Depu-
tati al Governo, ed alla direzione delle acque,
perchè intaccate non fossero le ragioni de'
possidenti , perchè compensati intieramente
fossero, e con vantaggio, allorché la necessi-
tà costringeva a cambiarne la situazione « Si
possono aver presenti le loro sollecitudini, ed
inquietezze per simili cause , ora col chiama-
re chiunque aver potesse qualche lamentela ^
ο doglianza; ora colTabbandonare intieramen-
te il progetto proposto, perchè suscettibile di
molte gelosie ne' proprietarj ; ora col formare
decreti ^ e regolazioni, perchè ciascheduno sia
γΟ
mantenuto , e conservato illeso ne' suoi dirit-
ti (i) . Quello però , che toglie intieramente
ogni dubbiezza di dover sostenere pregiudizio
nelle ragioni d'irrigazione, egli si è, ohe se mai
vi è lusinga, che queste in vece di sminuirsi ^
siano anzi per dilatarsi, ed accrescere, ella è
quella dello scavamento del canal progettato.
Quale accrescimento d' acqua non sommini-
strarà esso , eseguito che sia per la maggior
parte in terreni bassi , paludosi , e che ad
ogni piccol tocco sgorgano rivoli correnti ?
Quanto non sarà essa accresciuta dalle vo-
lontarie esibizioni fatte dalle Comunità, e da
que' particolari , che assai più giustamente
calcolano li beneficii, che sperano ritrarre da
tale navigazione ? Che se riguardar vogliamo
posto ad effetto lo scavamento del canale dal
Lago d' Iseo, chi non vede , e conosce quale
quantità d' acqua non sia egli per sommini-
strare , snffìcientissima ancora per soddisfare le
brame di chiunque si trovasse in circostanze
d'averne bisogno ? Quante lamentele , e do-
glianze non saranno per essa sopite ? Quanti
motivi d'intrighi ^ ladronecci, e discordie non
saranno tolti ^ e levati ? Io farei torto alla sa-
(i) Affinchè ciascheduno possa disingannarsi^ ed acquietar l'animo
suo sulla difficoltà esposta, e riconoscere chiaramente essere sempre
stata massima costante , che l'esecuzione di questo progetto di navi-
gazione non doveva j ne deve apportare pregiudizio immaginabile
alle ragioni d'irrigazione , ho posto vn fine al Num. 4. il Decreto fatto
j>er consolazione dei Gittadino Pier Francesco Uggeri,
71
gaeità , e discernimento de'miei lettori, se più
oltre mi avanzassi a sciogliere questa tante
Tolte proposta difficoltà , mostrando il fatto
niedesimo non aver essa mai apportato un'
immaginabile impedimento, ο ritardo all'avan-
zamento del tanto bramato progetto , come
nel Capitolo primo si è dimostrato . Passiamo
piuttosto ad esaminare le opposizioni e diffi-
coltà esposte da più intendenti , cagionate
dagli effetti terribili de'torrenti, e degli ele-
menti , che attaccar possono senza fine un'o-
pera così grande . Li frequenti temporali , la
violenza de' venti , la rapida discesa dell' ac-
que impetuose , oltre al gonfiare y ed innalzar
fuor di modo le acque ne' canali , atterrati
alberi ^ e fabbriche , violentemente seco con-
ducendo ogni cosa 5 lasciano non vano timore
di render inutile in poche ore ciò , che ha co-
stato tanto oro, e tante fatiche . Quale rissolu-
zione darò io ad una difficoltà, che pur trop-
po l' evidenza del fatto ha mostrato essere in
varii luoghi, e circostanze fatale ? Altro io
non farò , che rispondere con le parole me-
desime dell'altre volte citato rispettabile M/
de la Lande : Qui per appunto , dice egli j
tutte le forze fìsiche , e morali devono riu-
nirsi con perfetto accordo per domar gli ele-
menti, ed opporsi a tante cause di distruzio-
ne : necessarie però sì rendono giornaliere
attenzioni de' direttori ^ e guardie sopra ve-
i
I';
-ocr page 76-. . .
glianti 5 visite stabilite tutti li giorni in certe
proporzionate distanze , per la diligenza del-
le quali molto giovarebbe Γ incoraggiamento
dato con qualche gratificazione a Postieri , e
Padroni di barche ? perchè avvertissero de' di-
sordini 5 che nel loro viaggio avessero potuto
vedere , e conoscere ·, appostamenti di tratto
in tratto de' materiali bisognevoli al riparo
istromenti di legno , e di ferro , e macchine
ancora adattate all' occorrenza . Ciò , che assi-
curerà più la tranquilla continuazione della
navigazione , saranno li moltiplicati diversivi ,
ο sfogato], per dar luogo alla sovrabbondanza
d'acque, e materie da esse condotte, formati
con giuste regole idrauliche ; e dove il corso
del Maviglio venga interrotto da cadute d'ac-
que 5 si farà più attenta riflessione all' arti-
ficio de' sostegni amovibili , per conservare
immutabile quella pendenza di fondo , che è
necessaria alla navigazione . Le annuali cura-
zioni j e le visite frequenti in fine, sfatte esat-
tamente 5 e scrupolosamente metteranno ai
coperto de' pretesi opposti disordini.
h
73
Breve eccitamento all'Esecuzione del Progetto
Τ
JL utto ciò , eh' io ho detto, ed esposto
fin ora , tendendo direttamente a dimostrare il
coraggio de' nostri antecessori j per le imprese
■utili air umanità 5 e quale sia sempre stato l'og-
getto de' loro desiderj , bastar dovrebbe ad ec-
citare la nostra indolenza ad emulare operazio-
ni di tanta utilità : ma comecché facilisissima-
mente succede, che chi suggerisce idee diret-
te air applicazione del ben pubblico, ed al
maggior bene dell'umana società j presso la
cornane popolazione acquista un carattere di
novatore , e perciò combattute vengono eoa
mille dubbiosità, e pregiudizj , conviene però
armarsi di forza , e coraggio per sostenerle ^ e
proteggerle . Qnindi è , che nessuno maravi-
gliar si deve , se cerco io, per quanto mi è
permesso dalla tenuità cV miei talenti, di upa-
re la strada della persuasione , per eccitare li
miei concittadini a pensare seriamente agli van-^
IO
-ocr page 78-74
taggi grandissimi , che sono per ricavare dall'
esposta operazione. Avremo noi forse da in-
vidiare agli antichi li tanti soccorsi, che essi
proccurarono all'agricoltura, al commercio, ed
alla navigazione , noi che abbiamo ( e dicasi
pure air onor del secol nostro) noi , che ab-
biamo tanti mezzi, e tanti lumi di più di es-
si ^ e per le macchine ^ ed invenzioni nuove,
e per le cognizioni idraviliche , e per Γ espe-
rienze , e calcolazioni d' ogni genere? Ella è
certissima cosa, che a misura, che una Na-
zione ha scossa l'industria , ha eccitato il ge-
nio 5 ha protette le arti, ha promossi li reci-
prochi contratti, e premiati i talenti, essa ha
fatto progressi mirabili verso la sua pubblica
felicità ^ e Γ onor suo proprio, ed il suo van-
taggio è andato ο crescendo, ο diminuendo a
misura della promozione , ο negligenza dell'
attività nazionale . In imprese di tale natura
convien scuotere rattaccamento a certi , falsa-
mente chiamati, antichi costumi, che proscri-
ve tutti li nuovi 5 convien innalzarsi al diso-
pra di que' timidi riguardi, sedotti dallo stato
presente, e spaventati dal futuro , che mai
non sacrificano, che con ribrezzo , un debole
vantaggio ad una grande speranza, che assog-
gettando gli uomini ad un giogo d' una imi-
tazione servile , esortandoli a non esser più
saggi de' loro padri, pongono il genio ne' fer-
ri, ed esseri industriosi^ ed indipendenti ren«
75
dono scliìavj, e deLoli . Convien far uso di
que' lumi , ed ajuti, che la natura aLLonde-
•volmente ha trasfusi ne' suoi infaticabili inve-
stigatori . Quale spettacolo, da non cessare
d'ammirarsi giammai^ non forma agli occhi
d' un Filosofo ^ e qual tenerezza non inspira
ad esso il vedere Γ attività, l'industria, l'amor
del travaglio combattere contro le tenebre
dell' ignoranza, e contro Γ audacia imperiosa
dell' errore , per procurare all' umanità il ne-
cessario ed il superfluo! Le prove di una ve-
rità cosi incontrastabile le abbiamo da tutte
quelle Città, che avendo avuto la forza^ ed
il coraggio di formarsi una navigazione per
mezzo dello scavamento di Canali artefatti,
hanno dato Γ anima , e la vita alle loro Pro-
vincie . Felici quelle età, e que' luoghi, ne*
quali la natura suscitò questi suoi emuli ,
questi genj destinati a cavar la felicità de'loro
simili dagli allettamenti dell' istruzione , e dalla
promozioné degli utili stabilimenti. Cittadini,
se mai evvi stato tempo , in cui potessero ot-
tenere una favorevole lusinga d'essere soddis-
fatte le nostre fervide speranze, sopra ogn'al·
tro porta il vanto il presente , nel quale sia-
mo diretti 5 e governati da un Mortale , che
la tenera umanità caratterizza ^ il di cui uni-
co genio , e piacere è quello d'intieramente
occuparsi per renderci tranquilli, e felici. Ma
io col più oltre avanzarmi non voglio far tor-
Γ
-ocr page 80-76
to a que' lumi, che in questi giorni sembrano
sfolgoreggiare , e brillar da ogni parte nel seno
di questa mia Patria , anzi porto ferma spe-
ranza 5 che questi miei riflessi , benché infor-
mi ^ e malamente estesi , possino esser atti a
promovere quanto prima , ad esempio della
grande Kazione^ li preliminari lavori d'una ope-
razione j che ha sol per oggetto essenziale l'uti-
lità comune, il bene della Provincia, e la fé·-
licita , e prosperità dello Stato .
77
E.X libro Provvis. an. i486, die 20. Octóbrìs existente in Cancellarla
Cìvìtatìs Brìxìx fol, 97.
U
t intelligatur melior via , per quam
conduci , et fabricari possit Navigium unum
a Lacu Isei ad banc Civitatem, 5c ejus ex-
pensa , quod quidem liaec Ciyitas sumtnópere
fieri desiderai, tam propter Status 111 D. D. SS.
commodum, 8c assicuratìonem ^ tam propter
commodum ^ & bonum tam prsefatse Civitatis,
quam ejus Territorii : Propterea yadit Pars ,
quod scrutinio eligantur duo Cives, qui dili-
genter examinare , & livellare faciant daas
vias, per quas Navigium ipsum conduci posse
melius visum est per Magnifìcum Potestatem
nostrum, & nonnullos Cives, qui super loco
fuerunt, videlicet per viam paludis Isei, & per
Vallem Terrae de Calino , veniendo Brixiam ver-
sus , alteram vero per plateam Terr^ de Pa-
ratico, seu per Vallem de Paratico , aut per
eas vias, quse magis expedientes dictis Civibus
78
eligendis videbitur , & ipsis ambaLus viis di-
ligenter , & mature examioatis , & livellatis,
cum expeiisa uniuscujusque, Consilio opinio-
nem suam referant, ut intelligi possit , quae
melior erit/cum utriusque impensa. Et capta
est nemine discrepante .
Et facto diligenti scrutinio prò dictis Ci-
vibus eligendis, electi fueruot infrascripti no-
tabiles Cives vid.
D. Thomas de Bai^uieriis Doctor,
L. Aloysius de Capreolo .
Captaque fuit nemine discrepante, quod
dictis Civibus electis fiant expensse victus de
pecuniis Communis nostri, prò eo tempore ,
quo sic ad livellandum occupati stabunt ; qui
accipere possint eos Ingeniarios , & Livellato-
res, qui in hac re peritiores eis videbuntur,
& permittent eos, prout conveniens visum fu^-
rit , & etiam exibere faciant ingeniariis , qui
cum Magn. D. Potestate super loco fuerunt ,
quod bonestum eis videbitur . Et captum est
nemine discrepante,
L, S, Aut. a Curie Cwit. Brixiw Cariceli.
-ocr page 83-79
SCRITTURA BARATTONI PRESENTATA
Γ anno ι6γ3.
JE seguendo io Vincenzo Barattoni Γ in-
carico importantissimo , che Γ E. E. V. V. , e
W.® SS.® Ili·® si sono compiaciute appoggiare
alla mia debolezza , sopra il riconoscere, e di-
segnare li siti 5 per li quali si va divisando
formare il Naviglio inferiore dì questa Nobi-
lissima Città 5 per porgerle la comunicazione
con li fiumi Oglio, e Pò, e con la Dominane
te 5 e perchè sia d' adito , ed apertura ad in-
camminare li ahri superiori , e particolarmen-
te quello del Lago d'Iseo , portatomi più volte
sopra loco ^ osservata , ed esaminata diligente-
mente la condizione de' siti, la qualità de' fon-
di , il livello deir acque ; prese le informazioni
necessarie da' paesani pratici , ed intendenti,
considerate le opposizioni , e li ripieghi , ho
di tutto formato distinto disegno , in cui con
aggiustate misure di passi Veneziani , e ca-
vezzi Bresciani , ben compassate le distanze ,
la lunghezza 5 e laighezza di cadaunsito, con
la direzione della sfera, ho proccurato delinear
8ο
ogni cosa , acciocché più possibilmente appa-
risca air occhio , ed alla considerazione d' ogni
intendente, quanto in carta si può esprimere.
Lo umilio però a V V.^ EE.^, ed a VV.« SS.^ Ili
ed in aggiunta di esso facendogli di tutto una
Breve descrizione, esequirò anco li loro rive-
renti comandi ^ con rappresentargli insieme il
mio debole , ma divoto sentimento .
Raccoglie in se il Disegno medesimo tutto
al tratto, che da questa Città va fino alla Mei-
la 5 ove sbocca Γ acqua del Molone presso Mii-
zanello , che è lo spazio di miglia diecisette
in circa .
Principia il Disegno stesso dal Porto vi-»
cino al canton Mombello della Città, da dove
si estende per il vaso vecchio del i^iavglio fino
al ponte , che comunica con la Canevrella .
Si dovrebbe continuare a dirittura esso vaso ,
che è a parte di mattina della strada regale
di Castenedolo , e pervenuto oltre la Casa, e
Fenile di ragion del Vescovo , tagliar la strada
stessa tra esso Fenile , e la Casa del Sig. Maf-
fio Zanardi, e comunicarlo col vaso vecchio del
Navigho ^ che ha per una parte li beni del
Vescovato , e per Γ altra la strada suddetta ,
sopra della quale, ove resterà tagliata , vi vorrà
la fabbrica d' un ponte capace , per il tran-
sito delle Barche, e per Fuso della medesima
strada.
8ι
Si continuarà il Naviglio per lo stesso vaso
Tecchio, valendosi delle sue ragioni , fino all'
imboccatura del stradello de' Parmesani, che
è a sera parte del Naviglio. Potrebbesi con-
tinuar il cammino per via del medesimo , se-
condo è di presente a dirittura fino a S. Polo,
ed al Ponte alto, ove si volge poi verso le Ge-
role 5 ma la considerazione prudentissima più
volte fatta 5 e maturata con sommo zelo di pie-
tà, e carità da VV.^ EE.^ , e VV.® SS.® 111.™« so-
pra la necessità, che si avrebbe di rovinar più
case, fabbricate con occupazione delle ragioni
del Naviglio, disfar ^ e rifar buon numero de*
Ponti necessari per la comunicazione delle abi-
tazioni 5 e de' beni, occupare con la dilatazion
del vaso gran parte della strada regale ^ distri-
buir le acque a tante bocche^ provvedere ai
canali, che portano Γ acqua per la irrigazione
sopra Γ alveo del Naviglio, e superar la deca-
duta al Molino delli Morandi, di sotto del Pon-
te alto ; ha fatto risolvere ad indirizzare il
cammino altrove , assai più breve , e dove
con somma facilità si può condur felicemen-
te Γ opera .
Pervenuti dico al suddetto stradello de'
Parmesani , si deve volger il Naviglio a man
dritta , abandonato con intestadura livellata,
per rispetto dell' acque , che devono avere le
bocche del vecchio Naviglio , e per lasciar scor-
rere libere quelle ^ che cadono a quella parte
I Ϊ
-ocr page 86-82
in caso d' escrescenze , e piovane , e formare
un nuovo vaso fino alle Gerole , che dovrà ap-
punto chiamarsi Naviglio nuovo, quale vicino
alla casa del Sig. Scaron si riunirà al Navi-
glio vecchio 5 e sarà in lunghezza di cavez-
zi Bresciani mille duecento e cinquanta —
Cavezzi laSo.
Si estende il stradello suddetto , che ha
il principio dalli Parmesani fino passato quel-
lo , che traversa dal Sig. Bianchini alla Breda
Maza j andando a terminare in alcuni Pradi,
e Boscaglie tra Beni de' Signori Migli , e Zo-
ili 5 per dove s' averebbe potuto estendere il
nuovo taglio ; ma quivi incontrandosi quegli
intoppi di cavaletti > ed acque particolari , che
si è avuto mira sfuggire in quest'operazione;
perciò crederei più espediente , e profìcuo va-
lersi di quel pezzo di strada solita esser affon-
data 5 nè praticata, che da confinanti , conti-
nuando il vaso del nuova Naviglio dal stra-
dello de' Parmesani fino all' altra strada, det-
ta il Canedo , bassa , afiFondata , e resa impra-
ticabile 5 la qual s' indirizza alle Gerole j lar-
ga 5 e capacissima per ogni vaso navigabile, e
di terreno facile all' escavazione, toltone qual-
che cavezzo dalla parte confinante alle Gerole.
In tutto questo tratto di strada non vi è, che
una sola canaletta ^ che attraversa , ricevendo
Γ acqua per via de' beni del Sig. Mario Longo
e conducendola sopra quelli del Sig. Pietra
83
Rescatti. Questa se gli può dare col mezzo
de' transiti , per via del bocchetto , che a sera
parte si deverà lasciare all' imboccatura del
stradello Parmesani, contigui alli Beni del Ca«
nonicato dell'IlLma Qttà, ora posseduto da Mon-
signor Canonico Sala. Vi è pure , dove il stra-
dello Parmesani si congiunge con Γ altro, che
attraversa , e va verso la Maza , poca acqua,
che cade dalla parte superiore , e va sparsa
per la strada , la quale poi con cavaletto at-
traversa il stradello 5 che va alla Maza, e gi-
rando verso mattina va poi alle Gerole. Que-
sta si può ricevere nel Naviglio all' unione delle
strade , dove cade essa acqua , per restituirla
ove è destinata verso le Gerole , ο farla cam-
minar fuori del vaso dalla parte , che ora va
verso mattina, rimettendola nel condotto stes-
so 5 al qual di presente s'introduce per mez-
zo del suddetto cavaletto .
Cadono poi nella strada bassa suddetta ^
chiamata Strada di Canedo , le acque , che van-
no al Molino del Bioeco, altra , che si difiPonde
in irrigazione, le quali essendo in sito bassis-
simo, che ricerca poca escavazione in profon-
dar la navigazione , si possono agevolmente ^
ο riceverle nel Naviglio , per restituirle al loro
corso per via di bocchetto , ο pure farle pas-
sare con canaletto sotterraneo : Γ istesso si
può praticare con quei piccoli canaletti, più
vicino alle Gerole , come si è veduto nell' ul-
84
timo sopra luogo fatto da VV,® SS. 111."^% con
Γ intervento , ed assistenza degli interessati ,
onde per interesse d' acque in tutto questo trat-
to di cammino , che è il più difficile , e tra-
vaglioso , per essere il più vicino alla Città ,
lode a Dio , si potrà condurre la Navigazione
senza molestia, nè gelosia d' alcuno . Ben si
dovrà valere in qualche sito più ristretto, per
allargar il vaso del Naviglio a misura del bi-
sogno 5 di qualche particella dei terreni con-
finanti , che saranno per lo più di siepi , ri-
vali ^ cavedagne , e simili ; e sarà pur neces-
sario qualche ponte di legno per la comuni-
cazione de' beni dalF una , all' altra parte , e
delle strade, potendo servire per stradella , e
per sentiero per li Cavalli tiratori da barche,
Γ argine, che con la scavazione del vaso si for-
merà da lina delle parti, che crederei dovesse
essere quella di sotto, cosi per sostener qual-
che piena , come per non impedire il cader
dell'acque superiori nel vaso;
, Arrivati con questo novo Vaso alle Gero-
le , ed ivi congiunto col vecchio , si deve se-
guitarlo fino al Naviglio di S. Zeno , fabbri-
candosi un ponte sopra la strada, che attra-
versa il vecchio Naviglio ^ per andar a Pifione ;
e lasciandosi quelle bocche , quali ricevono
l'acqua del Naviglio medesimo, e cadono in
siti più bassi di esso . Pervenuti alla bocca,
che conduce Γ acqua al Molino di Borsadolo ^
85
bisogna levare rintestadara fatta al Vaso pro-
prio del Naviglio vecchio , e riaprirlo verso
sera , per congiungersi a quello , die ora si
vede a S. Zeno . In questo poco tratto vi tra-
versano li due Canali del Sig. Marchese Mar-
tinengo di Cavernago , il primo detto la Tro-
jana , con acque ^ che servono per irrigazione ,
il secondo detto la Molinara, con acque, che
servono per il suo Molino ^ ed irrigazione
L' Acque di questi due Canali si devono far
passare con Ponti canali sotterranei sotto il
Vaso del Naviglio , fabbricati di lastroni ο
siano lasse di pietra viva inarpiccate ^ con spe-
sa , per il calcolo fatto con periti , ed inten-
denti deir arte , di Ducati cento cinquanta
Γ uno in circa . Ho voluto anco calcolare la
quantità del terreno , che potesse occorrere
per allargare il Vaso del Naviglio , dal Porto
fuori di canton Monbello , fino a S. Zeno , e
trovo, che valendosi delle ragioni del Naviglio,
e delle suddette strade vi vorranno cinque
piò di terra in circa in tutto , dal Porto sud-
detto fino a S. Zeno ^ e sarà per lo più di sie-
pi 5 rivali, cavedagne, e luoghi bassi ^ e simili «
Da S. Zeno alle Chiaviche non vi è biso-
gno 5 che ricavare qualche poco il Vaso , ed
in alcun luogo più ristretto allargarlo, valen-
dosi della strada regale larghissima , la quale
con la scavazione si rialzerà, e sanerà nei luo-
i del suo maggior bisogno, rimanendo il go-
86
dimento , ed uso libero delle ragioni delle ac-^
que , così del Naviletto, ο bocca del Sig. Bona ,
alla parte di mattina, come le bocche de* Si-
gnori Mori 5 ed altri a parte di sera, e mede-
simamente a quelle , che sono al ponte delle
Chiaviche,
Pervenuti alle Chiaviche si doverà seguitar
col Naviglio il Vaso vecchio , e suo naturale
a parte di mattina, il quale fino a Montirone
non dà acqua ad alcuno , ma ben ne riceve
dalla parte superiore, e questo si doverà allar-
gare dove ricercarà il bisogno, valendosi della
strada , che è larghissima . Passa al traverso
di questo Naviglio un Canale assai basso , il
qual porta acqua per irrigazione alla parte di
sotto . Questo pure si può far passare , con
assai maggior facilità di quelli del Marchese
Martinengo , con un ponte canale di sotto il
Vaso del Naviglio, e sarà con opera, e spesa
simile a quella delli due primi suddetti .
Prima di arrivar a Montirone, in distanza
di pochi cavezzi, devesi intestare l'alveo viec-
chio con traversa livellata , e con la riserva
deir acqua , che fosse destinata per le bocche
inferiori , e poi tagliando la strada che va a
Montirone , e Ghedi , sopra della quale si do-
verà fabbricar un ponte , devesi tirar il Navi-
glio a parte di mezzo giorno , con scavar un
nuovo Vaso, che principiara ad un stradello,
posto tra beni del Sig. Giulio Camillo Grotto
87
Acerti, e de' Fratelli Ferrari , e supposta la
concessione del sito necessario ^ avanzar il Vaso
stesso a linea retta in lungliezza di cavezzi
35c. in circa , tra un terreno inculto de' Conti
da Gambara a sera parte , dopo il quale vi è
Γ Arzeno, ove termina Γ acqua della Castrina,
che serve all' irrigazione de' prati del Sig. Gio.
Battista Averoldo, rimanendo a parte di mat-=
tina beni del sopraddetto Sig. Grotto , Signori
Malvezzi , e Locatello ; e si dovrà pur valere
per il Vaso del Naviglio d'un pezzo di strada
bassa ^ e fondata , la qual si rivolge a parte
sera , dove è il Vaso inutile, detto la Seriola
Mora .
Quivi pervenuti col Naviglio , si doverà
tenerlo a man diritta, lasciando a mezzo gior-
no un terreno lamoso de' SS." Brunelli . In
questo luogo principian le sortive dell'acque,
che formano la fontana Cazzaga, per entrar
nella quale, e per schivar tre tortusità bi-
sognarebbe cimare un pezzetto di terreno,
quasi affatto inutile, di ragione del sopra-
detto Sig. Averoldo , facendo un taglietto in
lunghezza di circa quaranta cavezzi Bresciani^
per comunicare il Naviglio con la fontana Caz-
zaga, la qual si estende per linea retta verso
mezzo giorno ^ trapassando la strada, che và
da Ghedi a Bagnolo , ed è fondata in quel
sito^ come piena d'acqua^ ed intransitabile,
e passa Γ altra tra la possessione del Vescova-
88
to 9 ed il Fenil detto della Lama del Sig.
Francesco Cazzago, di sotto del quale vi è
la strada delle lame, che conduce a parte di
mattina al pascolo de' soldati , territorio di
Bagnolo. Sopra queste strade poco frequenta-
te, come anco per la comunicazione delia pos-
sessione Episcopale, si potranno fabbricar pon-
ti di rovere , che sono eterni ^ e di poca spe-
sa . Disotto della strada delle lame di Bagno-
lo deve continuar il Navìglio a linea retta, al-
largando il che è di presente tra beni
lamosi del Sig. Paolo Guerini, e Mr. Paolo
Negrisolo a mattina parte, ed a sera delli eredi
del Sig. Paolo Rosa , di esso Nigrisolo , e di
Mr. Camillo Galvan, dove è il confine tra il
territorio di Porzano^ e di Bagnolo.
Pervenuti nel Territorio di Porzano , do-
ve il suddetto vaso, passando per terreni in-
culti del Sig. Gio. Battista Conforto , si esten-
de verso mattiaa imboceandosi nel Rino acqua,
che sorge dalle Lame ^ e più abbasso unendosi
con altra detta ilLavacullo, vicino al principio
del Calver, passa a Leno , ove serve per un
edifizio di quella Comunità. Per mio debol©
sentimento abbandonerei il suddetto vaso, che
va ad unirsi al Rino , e premessa la necessaria
permissione di esso S.^ Conforto, e del S.' Dot-
tor Rosa , passarci in lunghezza di duecento
nonanta cavezzi in circa , con un taglio a li-
nea retta ^ tra quei loro terreni inculti j
89
alla strada di Forzano, che va alle lame, sopra
della quale vi vorrà un ponte simile a'sopra-·
scritti , per imboccar Γ altra tutta aiFondata
con tanta acqua , che rassembra un condotto
navigabile . Quivi pure in vece di passar col
Naviglio in essa strada , ora occupata in par-
te dair acqua del Rino, e resta perciò del tut-
to abbandonata , ed impraticabile, entrarci,
premessa la concessione dovuta , col Vaso del
ISaviglio in un terreno inculto del Sig. Gio.
Battista Conforto a parte destra , e con altra
linea retta in lunghezza di quattrocento cin-
quanta cavezzi in circa , andare! ad imboccar il
lìame Calver, tra li beni di Mr. Pietro Bordiga ·
Entrati nel Calver, circa tre tornidure so-
pra la Chiesa di S, Antonio dell' Abbazia di
Leno 5 sì dovrebbe allargar il suo Vaso ^ e pas-
sati la strada, che da Leno viene a Forzano,
per uso della quale si doverà fabbricar un
ponte, vi sono verso sera beni del Nob. Pie-^
tro Antonio Martinengo , sotto de' quali il
Calver si congiunge col Moloncello , ed ambi
uniti formano il Molone , Fiume abbondante
d' acque , con Vaso largo , e buone rive , qua-
le va a congìungersi nel Fiume Mella in vici-
nanza di Milzanello , un miglio , e mezzo iu
circa di sotto della zappata, che sostenta Γ ac-
qua della Seriola de' Signori Cigola .
In questo Molone sboccano diverse acque,
e seriole , tanto alla parte di mattina, che di
12
-ocr page 94-90 '
sera, come distintamente si vede dal mio di-
segno . Una sola η esce dalla parte di matti-
• na , e va a Milzanello, ad uso di un Molino
del Sig. Pietro Francesco Uggero, ricevendola
dal fiume Molone in sito , dove si vede fatta
una piccola traversa , la quale se si levasse da
una parte, per lasciar libera la navigazione ,
giudico 5 che, per non esservi decaduta, e con
la navigazione augmentandosi Tacqua, niente
pregiadicarebbe all'uso del suddetto Molino-.
Tuttavia per levar di sospetto anco il Sig. Ug-
geri , proponerei di far ^ prima d' arrivar alla
traversa , un taglio in lunghezza di cinquanta
cavezzi in circa , dalla parte del terreno di
Mr. Giacomo Sarina, dove il Molone verso sera
fa un seno d' acqua , e lasciando a mattina
parte un boschetto , che cagiona un gran giro
air alveo presente , rientrar in esso di sotto
della traversa medesima , onde restarebbe li-
bero al Sig. Uggeri Γ uso di essa , e delF acqua
della Seriola , che viene dalla parte di Leno,
e sbocca nel Molone in faccia del boschet-
to suddetto , pochi cavezzi sopra la detta
traversa .
Una parte del Vaso di questo fiume Mo-
lone doverà essere allargata , curata , e pro-
fondata , per la qual operazione si è già offer-
ta , ed obbligata la Comunità di Leno , col
suo Consiglio generale, a sue spese per tutto
il suo distretto , nè resterà che nettarsi dai
-
4
91
Legni , ed impedimenti quel poco tratto ^ che
comprende il tener di Milzanello fino alla stra-
della .
Alli due Ponti , che di presente sono so-
pra questo fiume costrutti di legno, uno che
serve alla terra di Milzanello , Γ altro vicino
alle case dell' Abbazia di Leno, doveranno al-
zarsi li pali , che di mezzo li sostentano , ed
allargarli al segno del bisogno, per il comodo
del passaggio delle barche .
Air imboccatura, che fa il Molone nella
Mella 5 direi , che dalla parte di mattina si
formasse una palificata alla riva del Molone ^
tirata obliquamente , alla quale poggiando l'ac-
qua del Molone stesso, con la forza del suo
corso tenesse netto il suo letto dalle giare ^
solite portarsi nelle piene della Mella ^ per
renderlo facile ; e capace all' ingresso , ed usci-
ta d' ogni barca , il che servirebbe anco di
riparo alle rive del Sig, Uggeri sopraddetto .
Comunicato questo Naviglio con la Mella,
non occorrono in quel fiume farsi scavazioni ;
ma solamente perfezionar la sua curazione ,
ove non fosse fatta , per rendere libera , e
fuori di pericolo la navigazione , e far levar
gì' impedimenti all' Alzana ^ non restando , che
ravvivar a questo passo alla memoria dell' EE.
"VV.^ e VV.® SS.® Ili me quel particolare essen-
EÌalissimo autenticato da fedi giurate , che li
Periti Agrimensori 9 nelle perticazioni ; che gli
té
92
occorrono di far ne' beni confinanti alla Mella,
eccettuano sempre la misura , e valore di tan-
to spazio di sito in larghezza alle rive di esso
fiume 5 quanto s' estendono sei braccia, ripu-
tato attinente alle sponde , e ragioni del fiume
medesimo .
; Vengo al particolare delle curazioni , e
scavazioni da farsi per il Vaso della naviga-
zione , e dico essere mio umilissimo parere ,
che si debbano principiare dalla parte infe-
riore 5 e venire all' insù, così per dar il scolo
necessario all' acque ^ e lasciar libero dagli im-
pedimenti di esse il lavoro, come perchè ope-
randosi in questa forma , nelF istesso tempo ,
e senza pericolo d' errori , nè dì opere getta-
te 5 si conduce sicuro il livello dell* acque , che
è la regola del profondar più , ο meno il ca-
vamento del Vaso ; oltre di che , ove saranno
acque capaci ^ nelF istesso tempo , che si avan-
zerà il Vaso , s'innoltrerà anco la navigazione
delle barche, e si cominciarà a sentire il co-
modo , e beneficio di essa .
Fatta Γ esperienza necessaria a stabilir la
mercede dei ca\^amenti da farsi , credo asso-
lutamente più vantaggioso senza paragone , e
di sommo risparmio, il dar per appalto la sca-
vazione a cavezzi 5 e brazzi, come sarà stima-
to più proprio , prescrivendo alli Appaltatori
Γ obbligazione di far Γ opera a laudo di Perito ,
senza del qual laudo non doveranno saldarsi .
I
t
93
Nella larghezza del Vaso navigabile, io mi
riporto a quella del Naviglio di Milano : ac-
crescerei bensì la profondità anco a riguardo
dell' acqne , che fossero per introdurvisi con
Γ apertura del Naviglio d' Iseo. Quello di Mi-
lano non ha più di tre piedi Veneti d'acqua,
che è bastante per la navigazione sua . Devesi
avvertire nelF operar nella scavazione di quei
siti 5 che avessero qualche declivio , d' andare
restringendo di quando in quando il Vaso j
per far spalla , e sostegno all' acqua superio-
re , acciò si mantenghi nel!' altezza necessaria
a sostener il peso d' ogni barca carica .
Non mi sono esteso a computare quanto
terreno de' particolari si può occupare col Na-
viglio 5 da Montirone fino al Melone , perchè
tratte alcune poche tornidure de' terreni più
vicini a quella terra, essendo li rimanenti , ο
inculti 5 ο inutili , ο lamosi , e per lo più di
ninna rendita , trovandosene moltissimi per
prezzo-vile , crederei, che li possessori, in con-
cambio del sommo beneficio , che sono per
ricevere, dall' accostarsegli la navigazione, e dal
formarsi il Vaso di essa , che a loro servirà di
Scoladore , per asciugar li proprj beni fosse-
ro per dimostrarsi con generosità , massime
ove si trattasse di poca cosa , e pagandosi a
stima 5 rilevano poco prezzo .
Tutto il cavamento , che occorrerà farsi,
tanto vergine, quanto nell'allargar, e profon-
. .
dar li vasi, che di presente si trovano, calco-
lato con le misure del disegno ^ e con le de-
bite riflessioni, eccettuata la parte assontasi
dalla Comunità di Leno, non eccederà li nove
in dieci miglia in lunghezza, per tutto il trat-
to , che si frappone dalla Città, fino al Molo-
ne suddetto; la spesa della quale operazione
si calcolarà sopra la prima esperienza, che do-
vrebbe farsi: sarà nondimeno di gran lunga
minore di quello porta la fama / e Tappun-
tazione de' sostegni, che fossero necessarj, mi
documenta la qualità de' siti , che pochi, ο
ninno fino a S. Zeno vi possino bisognare ; tut-~
tavia non si può affermativamente di ciò for-
mare opinione, ma attendere l'efifetto della sca-
vazione , e dell'acque, sopra della quale si sta-
bilirà questo punto . Dico bene, che nelle vi-
cinanze di S. Zeno ve ne bisognerà uno, per
levar qualche decaduta all'acqua del Naviglio,
che vanirà della parte di Piffione , e Girole,
ed in ogni maniera si dovrebbe farne alcuno
per ricavarne il frutto a beneficio della Città.
Quanto all' acque, requisito principalissi-
mo, ed importante per la navigazione, dirò col
fondamento delle osservazioni da me fatte occu-
latamente, e col parere insieme de'pratici della
qualità de' luoghi, per li quali si disegna con-
durre il Naviglio, esserne di presente in suf-
ficienza bastante , per quanto si estende la
Mella, ed il Molone fino al Calver; oltre Tesi-
bizione fatta dalla Comunità di Leno, di ac-
crescerle delle proprie , se il bisogno portas-
se ^ conoscendo suo grandissimo capitale il ren-
dere navigabile quel fiume, per il beneficio ,
che spera ritrarne. La scavazione, e dilatazio-
ne del Calver, accrescerà pure acque al suo
bisogno, e quella, che si farà fino alla fonta-
na Cazzaga , e stradella vicino a Montirone ,
essendo il cavamento tutto tra acque, lame,
e sorgenti, ne somministrarà abbondante quan-
tità. L'intestadura del Navìglio vecchio vicino
a Montirone farà un mirabilissimo eiFetto, per-
chè non solo servirà per sostegno alF acqua
necessaria per la navigazione fino alle Chiavi-
che , ma darà livello a quella della fontana
Cazzaga , non più distante dalF intestadura di
cinquecento cavezzi in circa .
Dalle Chiaviche fino a S. Zeno presente-
mente è visibile all'occhio di cadauno la quan»
tità dell' acqua, che indeficiente abbonda in
quel vaso , la quale maggiormente s'accrescerà,
col ricavarlo , ed allargarlo , ove portasse il
bisogno . Sicché si può concludere col fonda-
mento delle cose visibili, e con la pratica
delle diligenze necessarie nelF operare, che ad
ogni beneplacito, fatti li necessarj cavamenti
di sopra descritti , si possa con spesa medio-
cre condur la navigazione del fiume Oglio fino
a S. Zeno, potendo io credere per la qualità
piana de' siti ^ ajutati molto anco dalla traver-
96
sa , che vi è dalle ChiaYiche fino a Montiro-
ne 5 che non vi sarà bisogno di sostegni fino
a S. Zeno ; quando pure nn poco di caduta
neir imboccar delCalver^la (jual si spera po-
tersi superare col nuovo vaso proposto per il
terren inculto del Sig. Gio. Battista Conforto,
contiguo al Bordiga, non obbligasse in quel
sito costruersi un piccol sostegno.
Avanzata la Navigazione fino a S, Zeno ,
con quella mirabile dirittura 5 che si vede de-
lineata dalla Mella fino a Montirone ^ e d'indi
poi seguitata da strade regali, io non vi ho
dubbio 5 che non vi concórra un desiderio uni^
versale di vederla senza ritardo condotta fina
alla Città, alle prerogative nobilissime , e sin-
golari della quale altro non manca, per ren-
derla più famosa , che dottarla di questo re-
quisito importantissimo ^ col quale è per feli-
citarsi maggiormente. L' acqua , che viene giù
per il Naviglio dalle Gerole , e sopravvanza
dopo soddisfatta l'irrigazione delle bocche, so-
stenuta che sia con l'edifizio delle Porte verso
S. Zeno, con l'esempio della Brenta morta, che
per lo spazio di otto miglia serve alla Navi-
gazione di Venezia, con portata di pesantissi-
mi Burchj , dalle porte della Mira, fino a quel-
le del Moranzano 5 nella qual altra acqua non
entra, che quella sola, che esce nelF aprirsi^
e serrarsi delle Porte della Mira ^ quando pas-
sano sù j e giù le barche ; io crederei essere
97
capace per navigarsi da S. Zeno fìno alle Ge-
role air imboccatura della strada, detta di Ca-
neto, per la qual si disegna coodurre il nuovo
I^aviglio.
La qualità di quel sito alquanto più ri-
levato dell' altro , che si estende verso il stra-
dello de' Parmesani darà molto ajuto a soste-
ner Γ acqua fino alla strada regale di Castene-
dolo , e Porto , sin dove basterà una volta
riempirsi il Vaso , che si divisa tenerlo in al-
tezza di sei piedi , a differenza di quello di
Milano 5 che ha tre soli piedi di acqua , per
mantener acqua sufficiente alla Navigazione
delle barche, la quale sarà ajutata da qualche
sortiva ρ che la qualità d' alcun sito , indica
siasi per incontrare nella scavazione del sud-
detto Vaso 5 oltre quella, che si procaccierà
dalla Fossa della Città , riservata la ragione
della Canevrella ; nè mancano acque da com-
prarsi a chi ha danaro. Ck)n ciò, crederei pure
provveduto al bisogno anco dalle Girole, fino
al Porto , sino a tanto , che vi si conduca il
Naviglio d'Iseo ^ al quale necessariamente que-
sto deve servire di Scolatore ; e se quello por-
tasse sovrabbondanza d' acque , non saranno
mai tante, che non si possano impiegar tutte
in irrigazioni ^ ed altri profittevoli servizj , do-
ve pur troppo ve ne è il bisogno .
Conchiudo finalmente , e dico , essere mio
umilissimo sentimento , che la presente propo»
,98
Sta Navigazione sia riuscibile senza molte dif-
ficoltà 5 avendole tutte di sopra raccolte , per
quanto ha potuto comprendere il mio debole
intelletto, nè sarà di molta spesa ^ specialmen-
te fino a S. Zeno, e tutta sarà sempre minore
( senza paragone ) al grandissimo utile , como-
do , e beneficio ^ che ne derivarà al Pubblico,
alla Città ^ ed al particolare ^ con infinite be-
nedizioni 5 a chi sarà stato il Promotore di cosi
regia opera «
Supplico umilmente la clemenza dell' EE.
W.® , e la bontà di VV.« SS.® lil.·"® di ricevere
i parti fiacchi del mio povero ingegno , con
sicurezza di non aver io mancato con lo stu-
dio , e con Γ applicazione a tutte quelle con-
siderazioni , che , neir adempimento de' loro
benigni comandi , ed in materia di tanta im-
portanza , ho giudicato necessarie , e se in al-
cuna parte fossi andato difettivo ( che non cre-
do ) ^ mi protesto , che sarà stata sola involon-
taria ommissione , non difficile ad accadere in
faccenda farraginosa^ come questa . Degnino
graziarmi di benigno compatimento , mentre
con profondo ossequio m' inchino .
Di VV.^ EE.«, e VV.® SS.« III^^
Brescia li 25. Novembre 1673.
Um.® Osseq.^® e Devot Serv.®
Vincenzo Barattoni di mano propria^
con giuramento &:c.
99
SCRITTURA DELL'APPALTATORE GARRARO
..J
lilj^^ SSp Deputati al Naviglio nuovo
di Brescia,
j!^vendo io Bartolommeo Carraro qii. Gio. ,
della Terra di Rocca, Territorio di Feltre Stato
Veneto , prestato il mìo impiego come uno dei
Soprantendenti all' escavazione del Vaso del
Naviglio fattosi , dalle Chiaviche a S. Zeno
( e credo io con pubblica soddisfazione ) , ed
osservando mancare alla perfezione di tal Vaso
il sito di due miglia in circa ancor vergine,
dal territorio di Bagnolo a venir a Montirone ;
Vedendosi pure esser imperfetto ancora il
Vaso disegnato da Montirone fino alle Chia-
viche 5 sito d' un miglio, e mezzo in circa , e
tre altre miglia , da S. Zeno a questa Città ;
però quando VV.® SS.® 111."^® intendino di sta-
bilir nella forma principiata detta scavazione,
m' esibisco io Bartolommeo suddetto tome Γ Ap-
palto sopra di me , ed a mie spese , per quello
ΙΟΟ
riguarda la sola scavazione stessa , senz' altre
fabbriche , nè pagamento di terreni , e pro-
metto di darla stabilita nel tempo di mesi sei,
principiando dal tempo, che sarà stabilito il
presente Appalto , ed accettato da YV.^ SS.®
Ili , con le seguenti capitolazioni però , quali
intendo , che abbiano la sua pontual esecu-
zione 5 pronto esibendomi , per quello riguar-
da la presente obbligazione di dar idonea Piez-
zeria in questa Città di soddisfazione di VV.®
SS.® 111.™® 5 ed umiliss.^® le bacio le mani .
Quali Capitoli sono, cioè :
Che sia obbligato il Conduttore , ed
Appaltatore a dar escavato il Vaso nella lar-
ghezza , ed altezza del già stabilito , con la
sua scarpa d' ambedue le parti, e con la ban-
chetta di brazza tre per parte in ambedue
esse parti , principiando al sito sul territorio
di Bagnolo , ove è rimasto perfezionato il già
fatto 5 continuando perfino a Montirone , ove
si ritrova il Vaso vecchio ^ e ciò nel termine
di mesi due .
Che esso Conduttore sìa pur obbliga-
to scavar j ed allargar esso Vaso vecchio all' al-
tezza , e nella forma che si vede esser stata
principiata , in modo , che venghi a livello ad
unirsi eoa il fondo di quello ^ che è stato fatto
ΓΟί
Chìaviciie , e die va a S. Zeno , e ciò nel
tempo d' un' altro mese .
3.® Che parimente sia il medesimo Con-
dottor tenuto a dar scavato esso Vaso da S. Ze-
no , sino al luogo cliiamato il Porto vecchio ,
sotto Brescia , esclusa però la scavazione del
sito del Porto stesso , nelF altezza, e larghez-
za ^ e con le banchette antedette , e questo pu-
re nel termine d' altri tre mesi , che in tutto
fan mesi sei.
a" Che esso Condattor non ahhi obbligo
alcuno di pagar terreno a chichesia , dove
deve essere scavato , e formato il Vaso .
5." Che sieno consegnati al Condattor al-
meno cento Zapponi, e Picconi, di quelli, che
si sono adoperati ηβΙΓ opera sin' ora fatta , con
obbligo , in fine della medesima ^ di farne la
restituzione pontuale .
6." Che sii promesso all'Appaltatore in pa«
gamento delle suddette scavazioni da Bagno-
lo fino a Montirone , da Montirone fino alle
Chiaviche , e da S. Zeno fino a Brescia, ed al
Porto ut supra^ Ducati sedici mila , da lire sei,
e soldi quattro per Ducato, d' essere sborsati,
e pagati al Conduttor in persona , ο a legit-
timo suo Procuratore , cioè una terza parte
anticipatamente ; la parte in capo d' un
mese, e così di mese in mese l'altra 3/'' parte
sino al compimento d' essi Ducati i6cco. , e
ciò senza alcuna contraddizione ^ nè opposi-
102
zione . E caso , clie gì' SS," Deputati vo-
lessero far vedere , ed osservar dà Periti le
scavazioni suddette , sieno tenuti farle fare di
mese in mese j con l'assistenza anco deli'Ap-
paltator , ο suo legittimo Commesso , e cono-
sciuta esser fatta nella forma descrìtta nel pre-
sente Appalto ^ sia come tale approvata , e non
venendo revista nel tempo prescritto di sopra,
s'intenda pure approvata , e Γ Appaltator di-
sobbligato .
γ.® Che sii proccurato per gl'lll."^^ SS." De-
putati , presso gli Eccell."^^ SS " Rettori la li-
cenza all' Appaltator , e tre Compagni , di
poter portar le loro armi da difesa , ed offesa,
ed archibugi longhi, e curti , permessi dalle
leggi , per sicurezza della loro vita &c.
Alli ai. Giugno 1674:
Presentata, accettata , e trasmessa a Venezia
sotto li Pubblici riflessi.
Ν. IV.
DECRETO PER IL SIG. UGGERI
iSjS. addì 5. Dicembre .
S(
k-7opra li ricorsi fatti agli Eccell."^» SS.'^ Ret-
tori , 111.«^^ SS." Deputati al Naviglio , in pre-
senza anco degli SS." Deputati Pubblici
dal Sig. Pietro Francesco Uggerio, ingelosito,
che con la proposta facitura del Naviglio, per
via del Molone , che sbocca nella Malia vicino
a Milzanello si potesse pregiudicar alF acqua
della Seriola, che si cava dal Molone medesi^
ino , e serve non solo alF irrigazione de' beni
di esso Sig. Uggerio , ma all' uso de' suoi Edi-
fizj, in Milzanello ; sopra di che è stato ascol-
tato lo stesso Sig Uggerio, col suo Perito Ber-
ta , con Γ osservazione del Disegno fatto dal
Capitanio Vincenzo Barattoni , e volendo Η
sopraddetti Eccell SS." Rettori , e SS." De-
putati al Naviglio, in aderenza della loro ret-
ta intenzione , indirizzata all' universal benefi-
e consolazione , e dall' espressioni fatte
CIO
anco nel proclama a stampa de' 24. Novembre
decorso, rendere quieto , e consolato Γ animo
del sopraddetto Sig. Uggerio dichiarano col
presente Decreto ? che intendono assolutamen-
104
te gli sia riservato, e mantenuto il godimento
libero dell' acqua , che di ragione se gli spet-
ta per la suddetta Seriola, ο col dargliela per
via di hocchetto , ο chiavica in sito superiore 9
ο col mezzo delle seriole, ed acque esibite dal-
la Comunità di Leno , liquidata , e stabilita
la quantità di esse, la qual sia sufBciente alla
quantità dovuta per la seriola del Sig Uggeri,
oppure con la costruzione di sostegno nel Vaso
navigabile, per mantenere nelV altezza neces-
saria Γ acqua spettante alla medesima seriola
Uggeri , ο in altro modo , che Γ esperienza ,
perizia , e considerazione de* siti suggerisse
sicuro al servizio del detto Sig. Uggeri , e me-
no dispendioso , come sarà giudicato ragione-
vole , e più proprio dagli Eccell."" Rettori, e
SS." Deputati al Naviglio , Γ ultimo dovendo
esser quello del sostegno , come più dispen-
dioso : Il che tutto restò stabilito, e concer-
tato nella conferenza avutasi con esso Sig. Ug-
geri 5 e suo Perito Berta ; e tUttO sia senza
pregiudizio delle parti &c.
Podestà ►
Capitanio.
Deputato .
Deputato .
Deputato
( ANTONIO CORRER
( TADEO MOROSINI
( FRANCESCO LANA
( LODOVICO CALINO
( ONOFRIO MAGGIO
( VESPASIANO LUZZAGO Deputato :
( ORAZIO BRUNELLO Deputato.
icS
A fine di levare ogni sospetto d'aver io
alla pag. 64. avanzata una decisiva proposizio-
ne senza prove, ο fondamento, ho creduto op-
portuno aggiungere un saggio de'grandi van-
taggi 5 che solo relativamente ad alcuni capì,
dal ministero di Finanza , per Γ esecuzione
della sopraddetta navigazione, ritrarre si posso-
cosi nel tempo, eh* io cerco il comun di-
no
singanno , mi compiaccio di niiostrarmi grato
a chi la memoria seguente somministrommi ·
Memoria .
Neiripotesi d'una navigazione, che dal
fiume Oglio comunicasse con la Città di Brescia,
si accennano li vantaggi, che la Finanza po-
trebbe ri trarne .
Calcolato a sacchi N®. 26000. il consu-
mo annuo de' Sali, importano dì condotta da
Pontevico a Brescia la verosimile somma di
L. 1040C0. Effettuato un simile trasporto per
vìa di acqua, non costerebbe al più , che
L. Scooo, e quindi ne risultarebbe una spe-
sa minore di L. 84000
Ammontano a Balle N®. 2000. le foglie di
Tabacco , che si lavorano nella fabbrica di
Η
4
ic6
Brescia ^ e queste in ragione di pesi otto per
cadauna danno pesi lóooc. di foglie , che si
traducono per via di terra da Pontevico a Bre-
scia 5 col costo ad un di presso di soldi sedi-
ci al peso, che in tutto fanno L. 12800. Tra-
spc^rtata questa quantità di genere, col mez-
zo della navigazione , non vi si converebbe,
che la somma di L. 25oo , ottenendosi un van-
taggio di L. io3oo.
Per questi due articoli, e massime per il
Sale 5 verrebbe ad aversi Γ importante oggetto
altresì di assicurare la condotta in ogni tempo,
ed in ogni incontro, quando viceversa collo,
stradale attuale di notoria impraticabilità nella
stagione invernale rimangono le condotte are-
nate j per impossibilità , e quindi ne derivano
pregiudiziali conseguenze ; ο per lo meno tor-
mentosi imbarazzi :
Anche pei Sali , e Tabacchi diretti al
Dipartimento del Serio diventa questo lo Stra-
dale più economico , e più opportuno . At-
tualmente vi pervengono i generi, ο per la via
del Pò fino a Cremona , poscia per terra fino
a Bergamo , ο per la via del Pò , Ticino, Na-
viglio 5 fino a Canonica, ed indi per terra a
Bergamo ; due siffatti stradali sono sicuramen-
te più dispendiosi, ma non si può con preci-
sione indicare il divario; ritenendo però, che
il Dipartimento del Serio consuma la metà di
quello del Mella, e che potesse risparmiarsi
I
■T
t
107
colla nuova condotta nn quarto del prezzo,
non potrebbe mancare un guadagno almeno
di L. 24,000 Tutte le somme sopraindicate
sono a moneta Bresciana .
Tutte le mercanzie procedenti dalFAdria-
tico 5 e dirette alli Dipartimenti dei Mella , e
del Serio ^ trattone alcune poche trasportate
pel Pò 5 e Mincio fino a Mantova , tengono
ora la strada dell'Adige, con una longa di-
spendiosa, e difficile navigazione fino a Vero-
na . Se avesse luogo dall'Adriatico fino a Bre-
scia una condotta per acqua ? passando per il
Pò, Oglio 5 e per un' artefatto Canale , sareb-
be questa infinitamente più spedita, e di gran
lunga meno costosa, e perciò farebbe tosto
abbandonare li trasporti per Adige. Abban-
donando i riflessi ^ che appartengono al com-
mercio , ed ai vantaggi d'infinite classi della
Popolazione, e limitando le viste a soli og-
getti di finanza, ne deriva, che siccome tutte
le condotte effettuate sull'Adige attualmente
sono di profitto al solo limitrofo territorio Au-
stro-Veneto, poiché tutte le Stallie si effettua-
no su di esso; cosi colla nuova proposta na-
vigazione , le Stallie tutte di Pò ^ Oglio, e del
Canale ; essendo sul territorio della Repubbli-
ca , la Finanza ne ritrarrebbe un vistoso pro-
fitto sui Dazj di consumazione, e singolarmen^
te suir affitto delle osterie, che bordeggiano i
fiumi , sulla vendita di una maggior quantità
J
ιο8
de' generi di privativa, e sulle maggiori esa-
zioni per deposito nelle Dogane , e per il ri-
lascio de' manifesti, che accompagnano i Colli
Altra vista vantaggiosa sarebbe pur quel-
la 5 che ora , attesa la navigazione dell'Adige,
tutti i Colli di merci sono depositati nella
Dogana di Verona Austriaca , e nessun van-
taggio risente la Finanza per quelli, che non
entrano sul nostro territorio, quando in vece
diverebbe Brescia necessariamente il Depo&i-
torio, e perciò anche le merci, che dovessero^
rissortire dallo Stato , sebben tenue, pure an
derebbero soggette a qualche contributo
transito .
ék
1 i
I ,
icg
DE CAPITOLI, E DELLE MATERIE
J) eclicazionè
Frefazione C,^^ S.
Storica Sposizìone del Progetto : TentaVwi, ed
Operazioni eseguite i5.
Utilità , e Vantaggi derivanti del sopraesposto
Progetto C/e 51.
Difficoltà proposte e Scioglimento di esseC.^^ 62.
Breve Eccitamento alV esecuzione del Proget--
to
Ilo
DOCOMENTI RELATIVI AL CANALE.
N.*' L Provvisione i486. ^ relativa al Canale
proveniente da Iseo CS·^ γ γ.
Ν." Π. Relazione dell'Ingegnere Barattoni 1678
C.'^ 79.
N.'' III. Scrittura dell'Appaltatore Carraro 1674
99.
N.*' IV. Decreto fatto dalli Governatori della Git-
tata consolazione del Cittadino Pier Fran-
cesco Uggeri 1673. io3.
Acqua necessaria per la Navigazione trovarsi
sufficientissima in ogni tempo , ed in ogni
situazione C.^^ 45. , e 94. , e seguenti .
Aggravio . Vedi imposta . <
yllberi tutti , che impedir possono la NavigaziO"
ne, per lo spazio di braccia quattro in di-
stanza dalle rive del Canale , devono ta-
gliarsi C/® 18., 19, Altra deliberazione di ta-
gliarli in distanza di braccia otto C.^® 3o,
Barattoni Vincenzo espone il Disegno del corso
del Navìglio da farsi CJ^ ^4. Relazione delle
sue operazioni' i7/«35., e 79.
Bocche deir acqua esistenti alle rim del Cuna"
le^ non devono portar pregiudizìù per la Λα-
pìgauone da farsi Ο , 36. ^ e 37*
ni
Bresciani 9 antiche loro cure nelV avanzare il
proprio commercio C.^^ i5, l6.
Carraro Bartolomeo imprende Vappalto per Te-
secuzione dello scavamento del Canale CS^ 40^
Cigola Cesare ohhligato a levare una sua trava-
ta, senza pregiudizio delle sue \ragioni C, ^^ 3i.
Contini Tommaso riferisce l'esame di tutte le
operazioni fatte ^ e da farsi per ultimar Γ ope-
razione C.^^ 44,
Contribuzioni, Fedi Esibizioni .
Difficoltà proposte, e scioglimento di esse CJ^. 62.
Disegno del Navìglio presentato da Giacomo
Menati Cj^^ Esposizione di parte di esso
al pubblico esame C.^^ Rifiuto di esso per
molte difficoltà C.^^ 33. Jltro Disegno esposto
dal Capitano Barattoni C/® 34.56 79,
Esibizioni volontarie de particolari, cautelate
sopra li proventi della Navigazione C/® 28.
29. Esibizioni della Comunità di Leno C,^^ 35.
Humi ^ hanno la ragione di quà, e di là del-
le sponde di braccia sei d'estensione C ^^ gi.
Imposta, ο aggravio universale, creduto dal
Veneto Senato necessario doversi porre per
il conseguimento della perfezione della Na-
vigazione C.*^^ 49.
Irrigazione non deve esser pregiudicata dall'ese-^
cusione della progettata Navigazione CJ^^Ì*
27, 3i, 3a, 36. 37. 70. io3.
Λ
I
H2
Leno Comunità , sue esibizioni per ΐavanza-
mento della Navigazione 35.
Luzzago Fespesiano eletto Deputato per Γ α—
vanzamento delle operazioni della Naviga-
zione C.^^ 3i .
Maggi Berardo Autore della derivazione del
Naviglio dal Fiume Chiese C/^ i5.
Manerhio sua Comunità presenta scrittura perla
stabilimento^ e perfezione del Naviglio 33i
Martinengo Gasparo Convenzioni fatte con eS"
so C,'^ 37.
Molone Torrente^ in quali luoghi avrebbe bi-
sogno d'essere allargato C/^ 45.
Motivi , che hanno indotto VAutore a scrivere
quest' Operetta C.^^ 6., e 7.
Navigazione ^ Commercio^ ed Agricoltura, sono
tre arti alle quali ^ perchè sieno utili ^ devesi
dare un eguale proporzionata estensione C.^^ B.
9. 52. 53. 54. suoi vantaggi generali C.^^ io.
Vantaggi particolari CS" 5i. e ^e^ Lo spirito
di promover la navigazione è sempre domi-
nato in tutti li tempi presso le pili colte Na-
zioni CJ^ 11.5 e 12.
Naviglio da estraersi dal Lago d'Iseo, pruno "
pensiero di esso 22. 77. Nuova memoria
di sua esecuzione , e 79. Vantaggi
grandi , che apporterebbe CAP 41.
Naviglio prima sua derivazione dal Fiume Chie-
se C.^^ 16. Legge Municipale di renderlo navi-
gabile 17. primo suo corso^ e cambiamento
i\
Ili
di esso ig. Travagli de Cittadini per
Io scavamento del Canale C!^ 3o Usur-
pazìoni d'acque fatte in esso , e pensiere
d'accrescerne la quantità» C/^-22. Proposi-^
zìoni fatte da Giacomo Renati per l'ese-
cuzione di tutti due li Navigli Cj^ 26, ac-
compagnate da disegno CJ^^ 72. Discipline
prese per Vavanzamento di essi CJ^ 3o- 3i.
32. Esposizione di parte di Disegno C.^^ Wi
Esibizioni della comunità di 3ianerbio C ^^ 33.
Rifiuto del disegno esposto. ivi . Esposizione
del nuovo disegno Barattoni C/^ 34. Viene
accompagnato da sue relazioni C.^^ 35. Esi-
hizioni' della Comunità di Leno C^- ivi. Di-
scìpUne prese per le operazioni da farsi 37. ivi
Cavalcata per dar principio allo scavamene
lo del vaso nuovo CJ^^ 2^. Quanto mancasse
alla perfezione di essa operazione C/® ivi Re-
lazione delle fatture eseguite Cs^ 29. Borto-
lo Carrara imprende VAppalto per Vesecuzio-
ne del rimanente C.^^ 40. Relazione dell' esa-
me fatto da Tommaso Contini i e di quanto
rimaneva da farsi 44 , e seguente. Aggra-
vio universale^ che impor si potrebbe 49.
Porte^ e Sostegni necessarj C.^^ 40.
Renati Giacomo fa proposizioni per Vesecuzio-
ne di tutti due li Naviglj C/^ 26, e sue re-
lazioni^ accompagnate da Disegno C.^^ 28.
Statuti Municipali delle Città d'Italia y e prin-
tà
ί
A κ
(
114
cipalmente di Brescia loro orìgine , ed anti"
cfiità C}^ 17. annot. ii.^®
Strada, che devono far li cavalli destinati a
tirar le barche 5 dove far si debba 44 ^ e
seguenti»
Vantaggi generali della Navigazione C,^^ 10.
Vantaggi, ed utilità ricavate dallo scavamen·-
to del Canale C.^^ 49. Derivanti dalV esecu-
zione di questa Navigazione 5i. , e io5.
Veneto Senato suoi eccitamenti , ed appro^
vazioni delle operazioni fatte ^ e da farsi
CJ^^ 22. 24, 29. 33.
Uggeri Pietro Francesco ottiene un pqrticolar
Decreto j uniforme alla costante massima
generale ^ di non essere pregiudicato, per V o-
perazione della Navigazione, nelle ragioni ^
che ha sulV acqua estratta dal Molone, per
suo beneficio C.^^ 36. 70. io3.