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COMPENDIO ~
Delia Prigionia,Patimenti,
e Mortc gloriofa
D E'
BEATIMARTIRI
DIGORCOM
D E D I C A T O
AH' Illuftriff.eReuerendiff. Signore
MONSIGNOR
GIOGVALTERO
slv sio
Referendario delPvna , e l'altra Signature>
PreJato dorneftico,eSegretariode' c \ '
Breui di Noftro Signore.
           ^ , 'l
In Roma, Per il Manciui. 1675. Con lie. de'Sup.
-ocr page 3-
ILLVSTRISSIMO ,
REVERENDISSIMO
S I G N O R E.
E la felice memom
di Clemente Nono
appoggiando gli af-
fari piu important!
della RomanaChiefa alia pru-
denza, & integrita di V. S. IU
jf 3         lullrifsima
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iuftriisima: e la Santita diCIe-
xnente Decimo( quale Dio 16-
gamenie conferui ad vtilita, e
canfolatione di tutto il Chri-
ilianefirao ) contirwando, anzi
accrefcendo nell'approuatione
del di Lei fublime merito,e ne
i fauori, chele difpenfaul be-
neficio vniuerfale di tutti,non
haueflero efpofto ai Mondo vn
autentico,& irrefragabile tefti*
moniodelie infigni virtu, &
impareggiabili qualita di V. S.
Illuftriffima: Prenderei qui
occafionemolto opportuna di
iodisfare in parte al gran debi-
todel mio offequio, dilatan-
domi fenza adulatione, oalte-
rations
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ratione veruna negli encomi
veraci, quanto meno ricercati,
tanto piu giuftamente douuti
alledi Lei grandezze. Ma, fi-
come tutto quello, ch io po-
teffi mai efprimere, riufcireb-
be fempre inferiore alle fue_»
pregiatiffime doti, cosi anche
fento gia impormi filentio
daila Sua fegnalata modeftia_,s
quale nelle Attioni Eroichej
da Lei quotidianamente a pro
della Republica Chriftiana—
pratticate,d'altro non fi appa-
ga, che del fodisfaciroento del-
la propria cofcienza, e della-.
fincera intentione, con cui nel
feruigiodi Dio , e del publico
ff 4
              bene
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bene tanto nobilmente s'im-
piega. Propongo dimquefo-
lamentela Caafa , che m'in-
duce a publicare fotto la Pro-
tettione di V. S. lUullriffima..
il prefente Compendio, nel
quale3 raccogliendo in Epi-
logo cio, che richiederebbc*
Voiumi, a I meglio, che ho
faputo, reftringo il racconto
de'patimenti ammirabili, e_«
deila gloriola morte de' Beati
Martiri di Gorcom : Nelia-.
Cauia loro, felicemente con-
dotta al nne,e riufcita tanto ef.
ficace ia benetica affillenza di
V.S, Illultriffima,che, rimi-
rando io quefta publicatidne_>
delie
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delle loro glorie, come effetto
in gran parte del diLeidiuoto
Zelo, e diligentiffimo patro-
cinio ; Holtimato ben ragio-
neuole di (piegare fotto il Sao
Nome in quefti pochi fbgli le
auguftiffime pompe della lo-
ro eflaltatione. Et in veto non
haurei ardito dlnterromperej
le immenfe , e laboriofe ap-
plication! di V. S. Illuftrim-
ma, £e non per renderle £tiu
tofto come fuo, che prefentar-
le vn fafcetto di fiori del Para-
difo, quali ricoperti prima^
d'amari tormenti* & atrociffi-
me pene, germogliarono fi-
nalmente coll'inaffio del fan-
gue
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gue fu'l Terfeno cfella noftra_,
Fiandra, ail'hora piu che mai
fconfolata , &afflitta, per ek
fere poi trapiantati nel bel
Giardino del Cielo. Si de^ni
dunque la generofa Bonta di
V. S. Illuftrifiima prender-
lo, & odorarlo i E fe altro non
vi ritroua di riguardeuole, che
la foaue fragranza delJa Loro
Coftanza Cattoliqj i fi conten-
ti di riflettere, ch'io non gia
prefumo, col mio debole in-
tendimento hauer prodotto
cola degna del di lei Uirnatif-
fmio Giuditio: Ma folo con_i
vna mente diuota a e riueren-
tiflima volonta, cerco publi-
camente
-ocr page 9-
camente. moftrare, per quan*
to potto, vn tenue si t ma fin*
ceriflimo atteftato delle obli-
gation! non ordinarie, che le
profeflo. Emsntre la Nations
Germano- Belgica dalle glo-
riofe fatighe, e gran fapere di
V.S. Illuliriflima decorata_,
la Serafica Religions con gra-
tie, e fauori continui benefica-
ta3 la Curia Romana dal fede*
le,& incolpabile fuo Minifte-
ro accreditata, e tutta la Chri-
ftianita tanto diligentementej
affiftita ,porgeranno voti in-
ceflanti per la longhiffima vi-
ta dicosi Gran Prelato: Miri-
prometto, che l'interceffionej
di
-ocr page 10-
di quefti Beati Martiri faii
fempre applicata per irapetra-
re da Dio i premi piu condegnl
alii fuoi meriteuoli, e virtuofi
fudori. Et io in tanto,rafle-
gnandomi per fempre fotto la
benigniflima Padronanza* di
V.S. Illuftriffima,oon tenerez-
za di vera gratitudine le augu-
ro 1'influenze piu benefiche, e
le ruggiade piu pretiofe da vn
Cielo propitio di Stelle. Ara-
celi 2o.Nouembre 1^75.
Di V.S.IlIuftnflr.eReuerendiff.
HumiliflT. deuocifl. & obligate;
- Seruo
Tr. Ignatio de Broeyer.
-ocr page 11-
Imprimatur,
Si vidchirur Reuerendiifimo Patri
Magiftro Sacri Palatij Apoft.
I. de Atigclis Arch. Vrbin*
Vicefg.
Imprimatur,
Fr. Raymundus Capifucchius
Sacri Palatij Apoft. Mag,
Ord. Praedic.
TAVCX
-ocr page 12-
DF C APITOLI
Che in qucfto Com-
pendio fi conten-
gono.
GAP. t. DeliaPrigionia^t3
Patimenti, e£M.orte glo-
riofa de'Beati M.aniridi Gor-
com.
                          Pag'l>
Cap.2. Nome, e quctlita de'Beati
Mar-
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Martin di Gorcotn, pagl 5.
Cap, 3. Coflan^a, e Forte^a—*
del B. T^ico/b 'Pico
, e degli
altri Beati Martin, pag. 1
8,
Cap. 4. Ingre[fo de'Gheufi irt^,
Gorcotn.
                    pag.2$.
Cap. 5-. Prigionia de'Beati Mar-
tiri,
                        pag.iS.
Cap. 6. De/le Crudelta lifate^t
contro i Beati ^Martiri nelk
Carceri.
                   pap30.
Cap. 7. Crudelta de'Gbeuji con-
tro il Beato TSl^icolb Poppelio
Paroco.
                    pag.$G*
Cap. 8. Fierezza -vfata contro
del 'Beato Fra 'JS^icolb
Ti-
ro,
                           pag.qi.
Cap, p. Patimenti degfi altri
Beati
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Beati Martiri.         f>ag. 5- 3,
Cap, 1 o, fjMlbftQ grande jatto
deBeati Martiri per la via.,
di Br licit e nelle Carceri,p,Go,
Cap, 11. Morte gloriofdi efinale
Trionfo dc' TSeati Marti-
ri.
                           p%>7h
Cap. 12. Miracoli moHran da->
'Dio9 egratie cottceffe a gloria-*
de'Beati Martiri. pag,$i.
COM-
-ocr page 15-
t
COMPENDIO
Delia Prigionia,Patimenti,
e Morte gloriofa
D E*
BEATI MART1R1
DI GORCOM.
CAP. I.
L glori ofo Trionfo de*
Beati Martiri di Gor-
com nella coftantc con-
feflione della Sagratif-
fima Euchariftia , & obedienza_>
alia Sede Apoftolica 5 e Romano
Pontefice con inuicto zelo predi-
A               caca >
-ocr page 16-
2
cata, e ftgillata col proprio fan-
gut; fe dal Cielo fu auualorato, &
accreditato col mezro de'ftupend^c
miracolofi prodigijrfeuidenti cotra-
legni d'holocauftogracoaDio:)e di
ragione>che la Chiefa Santa, per la
quale> e per i fuoi Sagrofiinti Mi-
fteri, hanno cfpofta la vita, eclebri
in eflb rjnouata la fua gloria , & il
Mondorutto ammiri rediuioo J'ef-
fempio di marauigb'ofa 'co'ftanzsu
cmola di quella de' primi Martiri,
& ajtri valorofi Campioni di Chri-
flo.
Accio tutti poflano cauarne mo-
tiuo di lodare il Signore ne' fuoi
Santi>& offerendofi l'occafione, con
chriftiano) ecofaggioib animoimi-
tare i fuoi veftigi; in quefto brieucj
Riftretto raccontero in parte il loro
riguardeuole combattimeto; auuer-
tendo per6,che tanto e piii ineffabi-
le la fua grandezza > qHrtnto e piu
con-
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confiderabile in se fteffa 1' hiftoria *
La pugna dimque di quefti inuit-
tiGueriieri dclla Fede fuccefTe nel
princlpioj chcle Prouincied'Qlan-
da ad'vn tempo ttclTo ribellarono &
alia Chiefa ■> & al Ioro Cattolico
Ke;e doppo che Ja feditione di cent
Settari; > derti comunemente Gheu-
fi, inforta nel ij£6. fcdata, anzi
deprefifa dalla prudcnza» pieta > o
fonezza di Margherita d' Aiiitria_j
Duchelfa di Parma ■> in quel tempo
Gouernatrice della Fiandra 5e Pro-
uincie baffe : Donna di feflTo 5 ma di
fenna j e di gouerno virile: riforio
di nuouo dalle tane> e fcpolchri del-
l'ombre nel 1572. econ tanta tic-
rezza preeipito adanni di quello
Prouincie> che in brieue tempo i
Gheiifi inuafero Brila > Fiifinga 5 ed
Enchufia jCaftelli di mare , quindi
Alcmaria, ed altre Fortezze,pofcia>
quafi a momenti> Dordraco Cicta
A z           rbrt.e,
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forte j e moko confiderabile del-
J'Olanda > diftante da Gorcom folo
(ci hore. Crefceuano ogni giorno
piu di numero» e di forze i pcrfidi
Rebelli; e come Furie infernali pro-
fanando fagri Tempi/ jdeturpando
Monafteri, deuaftando Conuenti di
Regoiari,percuotendoj vccidendo >
& in vari modi tormcntando i
Cattolici} e principal men te gli Ec-
clefiaftici; onde fi v£deuano> 6 in_.
ceppi, 6 fotto le mannaie, 6 in fuga
i Sacerdoti 5 i Clauftrali»i Senatorij
le Vergini ■> dilperfo, afflittos & an-
guftiato il Gregge di Chrifto , con.*
perfecutione piu crudele s che mai
fbffrifle da'piu crudi Tiranni della_>
Gentilita la Santa Madre Chiefa,,
Cattolica Romajia .
CAP,
-ocr page 19-
J         CAP. IX
Nome , e qualita de'
Beati Martiri di
Gorcorn.
"T Mpadronitifi di Dordraco, &
J_ auuicinatifi a Gorcom i Gheufij
parue 5 che quefta Citta Fofle prima
tremante, che feoifrrtanto grande
fii il timore> la confufione, il popo-
lare bisbiglio per gli auuanzamenti
de'nemici di Chrifto , e della Chie-
fa Romana ■> si fieri> e fanguinarij.
Prouidde Dio in tempi tanto cala-
mitofi la fua periclitante Chiefa_»
d'inuitti Eroi.
Era in Gorcom vn Conuento de*
Minori, veri Ofleruanti della Rego-
la di San Francefco > oue C\ trouaua
Guardiano il B.Fr. Nicolo Pico di
A 3          Gor-
-ocr page 20-
6
Gorcom Ante/ignano di quefti Be.i-
ti Martiri, Conuento de' principal!
della Prouincia di Germania infe-
riores la quale ftendendofij e dila-
tandofi per il Brajbance, Olanda > cj
Zelanda, e toccando parte della_»
Frifia5e della Gheldria^on li famo-
fi Conuenti di Brufelles , Anuerfa ,
& altre infigni Citta> fii fempre ma-
dre feconda di Religiofi non rneno
nella fantita , che nella dotcrina il-
luftri.
Mentre I'heretico rurore inondaua
in quelle parti a* danini de'sbigotti-
ti Cattolici, i figli di quefta Santa_»
Prouincia predicando, con/zglian-
do» animando i veri fedeli, u* oppo-
neuano con liberta Chriftiana > &
Apoftolico fpirito a gl'infernali di~
fegni dell'heretica empied; & e in-
dicibile quan-to foffnfrero per il no-
mc di Chrifto, & il fuo auguftifsi-
mo Sagramento,per la Cartolicu.
Fede,
-ocr page 21-
7
Fede , & Apoftoliea Chiefa Ro-
mana» in diuerfe parti;quefti inipri-
gionari> qnelli flagellan, altri feriti,
mold vcciCi, e tutti fatti dcgni di
obbrobfi ■> fcherni > c vaii torrnenti
per amor di Giesu Chrifto } e della
ill a vera Spofa . Sofpendo qui la_.
penna 5 non folo per non efler que-
fto il luogo da. ridire le glorie dt
tanti Eroi 5 ma anco perche epilo-
gate rifplcdono tutte in quefti Bea-
ti, del Martirio de' quali folamente
prendo il racconto 5 mentre altret-
ranti volumi , quanri efli fono, non
baftarebbono ad accennare » non_>
che fpiegare le fegnalare? e pregia-
tiflime virtu, con le quali h" erano
antccedentemente refi degni di co-
si nobile> e gloriofa imprefa .
Sara dunque in quefto Capitolo
la mia penna qual'ape induftriofa3e
fopra quefti fiori del Cielo , raced'
gliendo le ruggiade celefti deilo
A 4               loro
-ocr page 22-
8
Ioro fourahiimane prerogaciue, no
comporra quel mifto> che nello
amarezze del fecolo> rechera(corne
fpero ) a diuoti lettori inafpettatft..
dolcezza.
Quelli valoro/i Carapioni di
Chriftojche dal nominaco Conuero
de'Minori fortirono alia difefa del-
la Cactolica Fede s fono i feguenti.
i. II gia detto BEATO FR .NI-
COLO* PICO Guardiano , Reli-.
giofo di fingolar dotcrina >di benj
fondata humilta >divita integerri-
ma > e d' intrepidezza veramenttu
Cbriftiana in molce imprefe per 1a_j
difciplina Ecclefiaftica, per la Re-
ligiofa offcruanza, & alia fine per ia
vera Fede di Chrifto dimoitrata -
2. I1B.FR.GIROLAMO DA
VVERD di folleciro Guardiano
Vicario fedelifsimo 5 quinquagena-
rio, che dal viaggio fatto a i Santi
JLuoghi della Paleftina>hauendo ri-
porta-
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portato merei pretiofe d'ogni vitth
Chriftiana> e con quefte* e col pro-
jprio fangue compero felicemente ti
Paradifos effendo prima per I'effi-
cace pofTan2ia di fciogliere i malefi-
cij,ed annichilare l'opere dell'Infer-
no> ftato fempre ftimato flagello dc*
Demoni.
3.    II B. FR. THEODORI.CO
EMDENO d' Amerfort, vero, e ri-
gorofo Ofleruatore della Difcipli-
na Regolare > e che nella cuftodia_»
delle {agrate Vergini di Gorcom.ef-
fercitata con eflemplarita di vita >
e fantita di coftumi > fi era femprcj
dimoftrato non mercenaries Con-
dottiero , ma vero Paftore delle Pe-
corelle di Ghrifto.
4.    II B. Fr. N1CASIO HEZIO
pure di 50. anni3 huomo di fueglia-
taprudenza, e di Euangelica per-
fetcione>che ftpendo a memoria-j
quafi tutta la Sagra Scrittura, noii_,
man-
-ocr page 24-
IO
mancaua in ogrii occafione metrer-
la in pratrica, come regoJa di tutte
le Cue artioni eroiche , e con i fcnc-
turali effempij confortar tutti quel-
li, che a domandargli, come ad
Oracolo del CieJo > vcridico confe-
glio, da'propri bifogni veniuano
aftretti.
5. II B. Fr. VVILLEHADO
Danefe 3 vguale di meriro, ma piu
anriano neJJ'eta ( efsendo egli no-
nagenario) fia tutti gli fbldati di
queftaglorioia Compagnia, il qua-
le con la vera femplitira , e purita
di vita>vn'ardente eflercitio di con-
tinua oratione hauendo congionto »
da queft© non pote fe non con la_>
morte effer feparato.
6. II B. Fr. GODEFFIDO
MERVELLANO Cuftode dello
fagre fupellettiii, & in vn tempo
iretfb Depofirario accreditato della
Contritione 3 ePeniceaza de'Fedeli
Catco-
-ocr page 25-
II
Cattolici j Em ben ragioneuole,che
quefti effendo ftato vitiendo molto
ftudJofo di ftampare » e dipingere_j»
Peftigiedel Redentore> e de* fuoi
Santij per accrefcere la pieta , e di-
uotionene'fuoi Penitents a quali \c.
diftribuiua>rapprefentaffc poi mo-
rendo anche in se fteffo vn verace^
ritratto del Grocer! flo ,
7.    II B. Fr« ANTONIO DA
VVERD Predicatore infigne.e fol-
lecito Prbueditore delli fufsidi del-
lapouertaReligiofa* ma cosi a se
fteflo feuero i che con vna impareg-
giabile aufterira,& aftinenza raceua
credere non viuefse in se ftefibi ma
pin tofto ne' Compagni, che tamo
caritatiuamente con le.fue fante fa*
tighe alimentaua.
8.    II B. Fr. ANTONIO DA
HORNAR) nato quefti da poueii
sijtna veramente Catrolici Genitori
nclla feari'ezza de'beni di fortuna ,
dalle
-ocr page 26-
12
dalle ricchifsime virtudi de' Geni-
tori felicemente dotato» riufci nella
Religione Francefcana della parola,
di Dio fegnalaro Miniftro } con-
giongedo coiranimofo difcorfo vn_»
verace efTempio di buone > e fanto
operationi.
9. II B.Fr. FRANCESCO
RODIO> il quale nato nella nobile,
& infigne Citta di Brufelles> rinun-
tiando alle fallacie, e caducita del
Mondo > entro nella Serafica Reli-
gione ;e benche di giouanilc eta >
vfando prudenza di fenno canuto >
gitto qual pianta deftinata per il
Paradifo, radici fortifsime di am-
rairata humilta} & inaffiandofi col*
l'acque de'fuoi Religion* fudori 5 o
satifsimc dottrine produflein brie-
ue tempo copiofifsimi frutti di fer-
uorofe, & vtilifsime prediche. Pro-
mctteuano alia commune fperanza
cofe molto maggiorile fue fingola-
li
-ocr page 27-
, *3
ri prerogariuc; ma piacque a Dio »
che fatto Saccrdote in Terra, d'in-
di a poco foffc oflferto in accettifsi-
mo holocaufto al Cielo.
10. II B. Fr. PIETRO DA
ASCH■> che accoppiando alia fem-
plicita dello ftato Laicale, vna fu-
blimc carinUcon inceflante feruigio
alii fuoiFratelli, merito dal fupre-
mo Rimuneratore in premio delli
fuoi fanri impieghi la corona di vn
si gloriofo Martirio .
                  »
ii. IlB.Fr. CORNELIO DA
VVICH pariraente Laico » gioua-
ne di ecij che da vna rnarauigliofa,
e cieca obedienza, da vna fanta •> &
incomparabile femplicita, e final-
raente dallo fpargimento del pro-
prio fangue riporto triplicata ghir-
landa di gloria.
Nonfupunto difsimile dall'ar-
dore delli fopranominati Eroi quel-
lo col quale accefi vfcirono anche'a
com-
-ocr page 28-
H
combvittere cotro 1'Erefia due Vc-
nerabili Parochi di Gnreoiia cotu,
alcridue valoroii Gueertcri dci San-
to Euangelo,
12. II B. LEONARDO VE~
CHELIO da Bolduch ■> perfonag-
gio nan folo dotato di (incera can-
didezza, di fpetimentato fenno , di
fcgnalata dottrtna ; ma ripicno an-
ehe di fraifurata carina, d' inceffun-
tc pieta > e dVn vero zdo de' pri-
mitiiii Cattojici.
13.     I! B, NIGOLO* POPPE-
LIO da V veldt> infatigabile que-
fti nelli trauagli d'vn ChnrtianoO-
perario > con induftriofa diligenza
ammaeftraua la giouentih e piu col
proprio effempio 5 che con le paro-
le Y incaminaua alia ftrada ficura
dclParadifo.
14.    11 B. GODEFRIDO DV-
NEO da Gorcom huomo integer*
rimo 5 fobrio 5 e confegucnccmentc
pudi-
-ocr page 29-
*5
pudicifsimo »il di cui zelo fpicco
manifeftamente quando con veraci
parole di Seruo di Chn'fto inter-
ruppe publicamente il difcorfo me-
dace d'vn miniftro d' Inferno , che
con facrilega bocca ■> e peftilente in-
tentione ftorceua alii fuoi dannati
errori le verita fupreme delle Diui-
neScritture.
15. II B. GIOVANNI DA
OS.TERVVICH , de'Cimooici Re-
golari di S. Agoftino> dell' Aquila ,
de'Dottoriiiglio ben degnaiclje le-
gislate le fue gran virtu nel pru-
dentifsimogouerno delle Veftali di
Chrifto 5 proud nell'eta di 70. e piu
annieiTaudite Je fue efclamationi,
&adempito l'inferuoraco delio d'vn
coftante , e fottunato martiriojriee-
uendone il trionfo nel medefimo
Juogo> doue con voti folenni haue-
ua ad vna vita perfetdfsirqa dato il
principio.
£per-
-ocr page 30-
1<S
16. E perchc la Religione I)o-
menicana5 quale'conladottrinade'
Tomafi 5 e col zclo de'Pietii, ogni
giorno illuftra , e fortifica la Chie-
fa> non mancafTe di hauer parte iiu>
quefto vittoriofo combattim5to del-
la Fede; ecco il B.GIOVANNI,
che per rimediar'a danni cagionaci
dalla prigionia del Clero di Gor-
corri) e fupplir'aUa mancanza de'
fuoi Santi Operari» accorrendo con
paftorale follecitudine a rincorare»
cconfolare le abbandonate peco-
relle> peruenne nel Martirio con_»
gli altri Gucrrieri della Fede alia
mcta felice della Beatitudine.
17.&18. Che fe gli accennati
figli dell' harnanato Serafino dalle
loroceneri d'humilta riforfero Fe-
nici di Carita, e gloria immortale :
Li BEATI ADRIANO da Hilua.
renbech , e GIACOMO LACO-
PIO da Oudenarda , e per virtu
iingo~
-ocr page 31-
*7
iingolari ,eper zelo infigne feguaci
Jtidegnifsimi del gran Norberto s nel
fangue dell' Agnello Celefte laua-
rono le loro candide ftole.
19. Percoronide del gloriolb
numero de' Beati Martiri viene il
B.ANDREA VVALTERI Paro-
cho di Hainort, ftimato degno dal-
la diuina Prouidenza > di effete >
enella Chriftiana coftanza>
e nella morte gloriofa
loro fido Cotn-
pagno.
f
B               CAP.
L
-ocr page 32-
18 CAP. III.
Coftanza, e Fortezza_>
del B. Nicolo Pico,
e degli altri Beati
Martiri.
TRouandofi fpauentata , & ol-
tre raodo attcrrita la Citta di
Gorcorn per la vicinanza de'Gheu-
fi gia entrati in Dordraco, il B. Fra
Nicolo Pico Guardiano j conuoca-
ti i fuoi Religioflj animofamete lor
difTerperfeueriamo infieme Fratelli;
I fa. 50. Stemusjimul. E chi e mat
l'Auuerfario noftro ? s'e giunto il
tempo di morir per Chrifto in ma-
tenimento della fua Santa Fede > ej
confeflione della Cattolica Chiefs
Romana3 moriamo gloriofi, & «*
-ocr page 33-
19
infer amns crime gloria nojlra I.Mac.
9. e ricordando loro con Apoftoli-
co feruore l'intrepidezza, e coftan-
za degl'innumerabili Martiri, &
Heroi Catcolici > li effortOi animd 5
& inferuoio tutti alia diffefa della
Santa Fede > c dd/derio del Marti-
110 . La Citca iniifteua con il Bca-
to Fra Nicolo, accid ponefTe in fal-
110 i fuoi Fratcllij dando loro liber-
tii j c per aflkurare le Monache al
fuo gouerno foggetteje tramandaf-
ie fuori de'Sagri Monafteri 5 ad ef-
fer cuftodite nelle armate, e muni-
te Fortezze : Rifpofe il Beato > che
non voleua cagionar maggior ter-
rore, e fiacchezza nel Popolo coa_>
quefte fughe, & imbecillita, e dar
maggiore ardire, e baldanza a gl'
infuperbiti nemici di Chrifto: Vera
prudenza d'ApoftolicoCampione.
Vn fuo Nipote molto a Iui caroj
& afTaidilui affettionato 3 abbrac-
B 2           ciando
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20
ciando il Venerando, e coftanto
Zio j lo pregaua di confegnarfi alia
fuga, e fcampo ; e che prouedeffo
alia falute de'fuoi Fratelli, e delle
fue Monache> alia propria,& all'al-
trui vita, eflagerandogli con rnolto
lagritie, epietofe efpteflioni le cm-
delta > che fi vdiuano practicate da
gli Heretici contro Cattolici, &Ec-
clefiaftici > fingolarmente Regolari>
e foura tutti contro de'Fiati Mino-
ri. II Santo Religiofo non s'intc-
ned all'afFetto del fangue, non fi
commofle alle fuelagnme, & al
racconto della crudelta de'nemici
di Chrifto , anzi piu generofo,
anelaua le pugne5 ambiua i conflit-
ti, fofpiraua i martirij. Replied piu
volte gli aflalti il pietofo,& amoro-
fo Giouinettojma fu fempre refbin-
to dall' intrepido Eroe , e fcac-
ciato anche con fanto fdegno,e ze-
lanti rimproueri. Cosi altri con-
gionti
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21
gionti> & amiei lo fupplicauano co
gagliardiflime iftanze } e ftrettiflimi
argomenti? actio firitiraflejs'afcon-
deffe, e prouedeflfe con fegreta fti-
ga alia propria faluezza.Rifpodeua
fempre ch'era Caualiero di Chrifto>
non volcua abbandonare i fuoi Re-
ligion", e Rcligiofe Campioni, &
Amazoni della Militia del Reden-
tore, mentreera tempo di combat-
tere per la Fede} e per la Chiefa_>
Cattolica Romana;e le faro degno,
diceuajdki morire per tanto fublime>
c fegnalata imprefa; Cupio diffblui ■>
& ejfe cum QbriBo
. Continuo fino
all'eftremo con tanto valore a rin-
corarej& animare tutti glialtriBea-
ti Compagnij che vniti perfettame-
te durarono generofi,eperfeueraro-
no intrepidi fino alia morte, e mor-
te di patiboli ignominiofi 5 e dolo-
rofi. Con PiftefTo zelo, e magnani-
mita di ipirito li Beati Leonardo} e
B $ Nico-
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1%
Nicolo Poppelio Parochi dcllo
Cittaihuomini di dottrina, & em-
ditione affai grande > di coftumi e-
gregi, e cclebrara pieta incoraggia*
uanoperlaCitta i Cattolici alia,,
coftanza»animajidoli alia diflfefa^>
come veri Guerrieri dd Cielo cor-
reuano a fortificare per ogni parto
il loro Gregge, quale vedeuano gta
tremante , e quafi fmarrito . Cosi
gli altri Beati Martiri non perdona-
uano a fatica alcunaperimpedirej
l'ingreflb nell* Ouile di Chrifto k
quei lupi rapaci.
GAP.
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CAP. IV.2'
Ingreffo de'Gheufl ia^
Gorconi.
ASpettaua Gorcom 1'aiuto de'
Cattolici per il mantenimen-
todella Piazza j ma riufcendo fol-
leciti gl'Auuerfari, comparfero all'
improuifo per il fiume, che corre a
frangerr? nella Fortezza della Citta,
tredici Naui copiofamente proui-
fle5&armare de'NFemici Gheufi. Si
pofe iivvn tratto la Citta in confu-
/ione} e cercaua ogn'vno 6 la fuga_,
altroue,6 il ricouro nella Fortezza.
AH'hora il Beato Nicold Pico ef-
fendo coftante si, ma Religiofo E-
roe, ne volendo percio temeraria-
mente rentar Iddio3 fatte trafporta-
e nella Fortezza le fupelle ttili>va~
B 4
          fh
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M
fi, Scornamenti fagri, diede in cu-
ftodia alii propri parenti le Sagro
Vergini de'Monafteri, e con fuoi
Religion* ritirofft neH'iftefla Fortez-
zarifoluto» &intrepido finoalk_,
morte5e tutti imperturbati con la^
medefima coftanza lo feguirono;
foli reftando treFrati nel Conuen-
to volontariamente. Ed ecco il prin-
cipio delle memorabili, e gloriofe
Tragedie de'Beati Martiri.
E perche chi rompe la Fede a
Dio piu facilmente la rompe agli
huominijgli empij Aflfalitori fparfe*
ro artificiofo rumore, che efli nonJ
offendeuano gli Ecclefiaftici > e Re-
golari, lafciauano intatte le Vergi-
ni confagrate a Chrifto ,rifpettaua-
no i Senatorij e Cittadini 5 aiutaua-
nolaplebe con prouifioni di fhi-
mento (il che fenza loro difpendio
faceuano cauando aflutamete dal-
le mani de'Mercanti i grani > e no-
drendo
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drendo de'loro Iatrocinij, e rapine i
popoli) e per inoltrarfi con facilid
maggiore fi dichiarauano, benche
fal/amente,di combattere per il Re
Cattolico > e che voleuano fi rino-r
uaflfero al detto Monarca i voti, e_>
giuramenti di fedelra , aificurando
folamente la liberta di cofcienza_.»
e di Religione. Riufci loro ageuo-
le l'ingreffo in Gorcom, C\ come itu
tutte le Citta, e Caftelli d'Olanda ■>
con quefte indorate ipocrifie, & in-
gemmate fallacie . Ma appena en-
trati, depofta la finta mafchera di
manfuetudine> faceuano crudelifli-
me ftragi di quelli, che trouauano
fedeli,e perfeuerauano coftanti nel.
laFede.
CAP-
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2<5
CAR V.
Prigionia de' Beati
Martiri.
SOtto la confident dcgli accen-
nati prerefti, non folo la Citta>
ma la Forrezza purcadde mifera-
mente nellemani de'lcelerati Here-
ticij li quali,benche capitolato > eu
giurato haueffero di concedere li-
bcrta di Religioner di no offender
Perfone Sagre, & Ecclefiaftiche co-
tro laparola data, al primo lngref-
fo loro, imprigionanopcrfidamen-
te li fopranominati Serui di Chri-
rto.
Le ritorte tenaciffime delle funi>
il pelb delle catene,i flagelli,Ie per-
cofle,gPimpeti, & vn'h i difpiezzi>
e clamori ftrepitofid'vny infolento
r                    Sol-
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27
Soldatefca contro degli Apoftolici
Eroi dimoftrauano efler quei perfidi
non huomini, ma 6 lupi famelici, 6
cani arrabbiati, 6 tori infelloniti, 6
altrettante fanguinarieTigri. Pare-
ua rinouata appunto la dolorofaj
Tragedia delle Turbe Hebree con-
tro il medefimo Redentore. Qnal
foflfe il pianto, e fpauento de'buoni
Cattolicb fi rimette alia pia confi-
deratione di chi lcgge; quale poi la
coftanza de'Beati Martiri, da'glo-
riofi progrefli fi manifeftara.
Rinchiufij incatcnatij & inceppa-
ti in Carcere5abbandonati alii rigo-
ri fpietati della fame > e della kte ,
condannati a quotidiane battiture,e
flagellamenti, cosi tormcntati, &
afifitti durarono dalla carceratione
fino all'vltimo fupplicio del loro in-
uitto Martirio: Solo il Venerdi a
fcherno maggiore dell* OfTeruanza
Catrolica gli prefentarono viuande
di
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2$
di carne, quali furono non fblo ri-
gettate, ma abborrite dalli benche
affamati, fempre perd piu coftanti,
& inuincibili Eroi di Chrifto.
II Beato Fr.Nicold a tutri li fuoi
Compagni con energia veramente_>
Apoftolica, difle le feguenti parole:
Eccoci finalmentechiufi nello ftec-
cato, 6 generofi rTgli della Santa..,
Cattolica Romana Chiefa, eccoci
alle ftrette co nemici arroati di fer-
ro; prendiamodunquenoi le armi
di Dio , fuccintt i lombi di verita
Chriftiana, preparati con Santi E-
uangeli, con lo fcudo della Fedcjj
coU'elmo della falute eterna , cOn_,
la fpada dello fpirito, e parola di
Dio ; non temete 1'inimico : Viene
egli con afta»& acciaio , e non nel
nome del Signore > Pugnate corag-
giofi, rifpondete intrepidi, perfeue-
rate coftanti i quefte catene.e quefti
ceppi fono cari>e ficuri pegni di ce-
lefti
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lefti trofei j i tormenti, Ie mannaie,
i patiboli faranno i trionn* : confor-
taceui robufti, pugnate generofi per
Dio, che Dio combatte per noi,col
Sangue fparfo per la Santa Fede_»
s'inaffiano le palme della gloria in
perpetue eternitadi: Durate tan-
tummodo Eratresme'h& virUtter a-
gite-i confortetur cor veftrtim, cjrfpe-
rate in Domino; Con que/h", e fitnili
Apoftolici detci, gli animo *
maggiormente aila pe*fe-
uerante coftanza fi-
noalla mor-
to.
CAP-
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3°C A P. VI.
Deile Crudelta vfate
contro i Beati Mai-
tiri nelle C ar-
ced .
SI rapprefento nel Carcere vna
penofa> e continuata Tragedia
contro i Confeflbri di Chrifto : En-
trauano gli empi Cuftodi nclla Pri-
gione fenza ritegno alcuno, & itu
confufa} e concitata truppa afTaliua.
no i valorofi Piigionieri, c maltrat-
tandolia gara con pugnij calcijba-
froni* puncc di ferro> li vrtauano , e
sbalzauano hor qua hor lajchi ftra-
fcinandoli crudelmente per terra_. ■>
chi ftrappando loro i capclli ■> chi
fucllendo la barba5 akrilaccrando
con
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3*
con vnghie le guancie}altri peftan-
do con flagelli le carnj, talmcnte li
affliflerojche niuna force di tormen.
tij e difprezzi dall'Inferno fuggeri-
ta Iaiciarono impratticata contro
gl'inuitti Fedeli. Soleuano prender
quefto giuoco de'Santi Caualieri di
Chrifto ogni fera> quando il corpo
pieno di cibi> Pammo non era fatio
di crude]ta.
Tra le akre enrrd vna voka vn_j
Friiio Officiate colla fua fquadra5 e
comandd) che rutti i Martin ordi-
nati j e pofti in flla gonriaffero col
proprio fiaco le guancie, edegli a.l
vnoadvno lipercuoteua in effe,
con pugni, e colpi cosifpietati>che
a mold vfciua in gran copia d fan-
gue dalla bocca , ad alrri dalle na-
rici5e dagli occhi. E que/H a,tti cru-
deli accompagnado con akrettanta
ernpieta aizauano ogni volta i Sol-
dati le grida, mifchiando ftrilli, e_>
cachin-
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33
cachinnij ingiuric, evituperi con-
tro la Chiefa Romana t e fuoi fe-
guaci.
Studiaua ciafcheduna fquadr&j
de'Soldati ogni di nuoue inuentio-
ni di ludibrio, e crudelta; e la fera,
fc tutta la notte a gara > finito il tra-
gico giuoco di vna fchiera entraua
Paltra a vicenda per non iftancarfi
mai: incrudcliuano inceflantemen-
te i perfidi, ma i Predicarori di
Chrifto fempre pih coftanti,e ftabi-
li perfifteuano nella vera Fede; chi
di loro a i di/pietati diceua i Hue
eft hora veFtra-> & potef/as tenebraru-i
chi a tutti i colpi replicaua incef-
fantementej Deo gratias-, Deogratias?,
chi ad imitatione del Saluatore ef-
claraauai Domine ignofce illis» quia
wfc'wnt quid faciunW
chi humile s e
flipplicheuole foggiungeuaj Inma-
nus tuas Domine commendo Jjriritum
meum
: Hauria potuto ftimarfi qticl-
ia
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la carcere vn baratro di furie infer-
nali per lc confiifioni, & vrli dcgl'
infieriti Gheufi > fe non foffe ftata_,
cangiatainparadifodi Chori An-
gel ici dalla pied 3 efantevoci de'
Martiri.
Entrarono piii volte portando
fcale5 capeftri, mannaie, & altri di-
uerfi ftromenti di morte obbrobrio-
fa, e crudele, e con volti fieri > con
impero ingiuriofoj e facrilegOjmi-
nacciauano a gl' intrepidi Soldati
di Chiifto varij, e difpietati torme-
ti. Replicarono moke fiate gli atti
dolorofi dcll'atroce Tragedia con
moltiplicaripugni, fchiaffij fputi
fill volco, calci, fpinte, vrtonijtra-
fcinamenti per terra, hora balzan-
doli inaltojhoraripercuotendoli al
baffo con violenza oltre modo bar-
bae e fiera, fin che foprafatti dal-
la ftanchezza,benche fatia non fof-
fe la rabbia loro, li lafciauano po-
C
                co
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24
co merio chc morn", & eftinti
Non mancarono anche di ehia-
maili feparatamente ad vno ad vn ,
e prima colufinghe? poi con grandi
minaccie, procurarono chc i Santi
Serui del Cielo con(egnaffeio,6 in-
fegnaffero li pfopri danari , gli ar-
genti, vafi, tcfori5c fagrc fuppellet-
tili delle Chiefe, e Conucnti ; Ma,
fchernita da i Sana Ja loro ingor-
difsima, & infernale cupidigia , in-
gannati nel ricco bottino, che fi lia-
ueuano prefifTo , non Ci potrebbe a
bartanza fpiegare quanto infclloni-
ti litormentaflero,& in quantc gui-
fe nuouamente li IaceralTero -
Liconduffero poi, 6 ftrafcinaro-
no alia prefenza dc'Prefetti, e Capi
Principal! delle Guardie, ligati,in-
catenati; e quiui gl'incerrogarono
fopra la dignita, e potefta del Pote-
fice Romano, fopra i Mifteri della_»
Cattolica Fede, eprincipalmento
delia
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della Sagrarifsima Euehariftia : Ma
gi'inuitti Campioni diedero rifpo-
fte talha confufione degli empi,che
ben dimoftrarono eflfcr ripieni di
Spirito Santo 5 e che fpecialmento
erano afsiftiti da quel Dio5che dif-
fe a fuoi: Cumfueritis anteReges,&
Yrxfides-i nolitecogitare quomodo
, aut
quid loquamini-, dabitur enim vobis in
ilia, hora quid loquamini, non enim
vo$ ettis-i qui loquimini
> fed Spiritus
Vatris veBri->qui loquitur in vobis.
E perche fpefle voice l'Altifsimo
con mezzi piii bafsi abbatte la_»
maggiore fuperbiai Fu ammirabile
la confufione, che con vna fuccin-
ta>ma fugofa rifpofta reco a gli Ere-
tici il Beato FRA CORNELIO
fcmplicifsimo Laico,il quale inter-
rogato daloro della fua Fede, niet'
akro raai rifpofe iblo che; Credo
quanto crede il mio Padre Guardiano:
Sapeua quefto Seruo del Redento-
C a
             re
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juries 9kt * j4
36
re, effere il fuo Prelato fondatifsi-
mO) & infuperabile Cartolico Ro-
mano ; onde, qual vera pecorella_.j
per deludere l'infidie de'Lupi, fi ri-
porrd fantamente alia voce del fuo
Pa/lore.
CAP. VII
Crudelta de' Gheufi
contro ilBeatoNi-
colo Poppelio
Paroco.
ERa il Beato Nicolo Poppelio
fecondo Paroco della Citta ,
Giouane, ericco5 percio all'odio
degli Eretici con la Cajttolica Fede,
s'aggiunfe negli empi contro que-
fto Seruo di Chrifto, armata furia_.
d'Inferno 5 la diabolica auaritiu :
I'v rta-
-ocr page 51-
k
l'vrtarono dungiie con duplicate
nerezza anfio/i di rapirgli dalle ma-
ni i Tefori > e dal petto il fuo Dio,
la cui Santa Fede publicamente ha-
neua fempre co. grandiffimo feruore
prcdicata,recando non minore con-
f'ufione a- Caluinifti, che rincora-
mento, e confolatione alii sbigot-
titi CattoJici: E perche fperimen-
fauanoeffer vane contro la fua in-
fuperabile coftanza tutte l'arti hV
all'horj fieramente vfate;a fine d'in-
txodurgli neil'intimo del cuore lo
/pauento,fi valfero dVn'impenlato,
e cerribile ftratagemma : Gi'imboc-
carono nella gola vna caricata Pi-
ftola , minacciando abbruciargli co
efla le vifcere , fe non riuelaua le
ricchezze nafcofte, e beffeggiando--
lo di fopra , gli diceiiano : Doiklj
fbnole tue prorcfte tante volte rei-
terate iii'l Pulpito, d'efTerpronto di
morire per ia tua Fede? che dici
C ?
            adeflb
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adefTo del tuo Papa? che profe/fi
horadella rua gran Chiefa Roma-
na ? E giunto il tempo di moftrare
il tuo valore > ingajinato ■> & ingan-
natore Papifta . A tali motteggia-
menti il Santo Eroe tutto lieto, e_j
gioliuodi sibella 5 e fofpirata oc-
cafione, nulla fttmando l'cuidente
pericolo) al meglio che pote, efcla-
mo con Apoftolica arditezza : St
si, che volontieri moriro per la Fede
Cattolica
j ^ affronter o la morte con
ejuella medejima costan&a 3 con la qua-
le fermamente credo ■> e confe/fo, effere
il Romano Vontefice vero Vicario di
ChriJlo>c>che nella Sagrofanta Bucha~
rifiiafotto le fpecie del Pane? e del Vi-
no-tjia realmente il Gorpo
5 e Sangue
del Rcdentore i
Indi afpcttando daU
la barbara mano , che i\iHerraua_>}
l'vltima rifolutionej con alta voce >
chequafiper tutta la Fortezza (i
vdiua ■> foggiunfe : In manus tu:>$
Domi-
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39
"Domine commendo fpiritum meum.
O che qucfte parole fofscro faetto
animate, che ferendo il cuore di
quel perfido Soldato, che teneua la
Piftola,grinftupidifTero il braccio:
6 che Dio> a maggiori dimoftranze
della fua patienza il generofo Cam-
pione riferuandcgli preparafle vni-
ramente altrettanta maggiore mer-
cede di gIoria> non oso quella pro-
fana mano con 1' inftromento di
prcfentanea morte abbattere quel
Santuano di generofita Cattolica_>.
All'hora quelli arrabbiati,ftrappaco
da' fianchi d'vno de' Religion" Fran-
cefcani i! Cordone j facendogliene^
con vna parte vn laccio al collo >
paflfando l'akra fopra il trauicello
della porta delle Carceri, & horaj
tirando a viua forza,hora rallentan-
do con impetos poco meno che non
lo fuffocaronoje poi cosi flrapazza-
to con innumerabili percoffej e bat-
C 4
           titurc
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3Mj*^4|
40
titure> abandonato di forze, e qua-
il die morto, diftefo in terras lo la-
fciano.
Tornando il Beato Marrire a po-
co apoconelrefpiro di quella vita
gia quafi efangue in tanti tormenti,
e dall'inedie> e digiunigia quad
eftinta; porto pertrofci di victoria
tanto fegnalata, fino al trionfo del
patibolo eftremo> i fegni del collo
illuiidito > & in parte fegato dalla_,
rkorta fune; nobilirfimo, ej
generofiflimo Confefso-
re di Chrifto.
CAP.
J
-ocr page 55-
4*
C AP. VIII.
Fierezza vfata contro
delBeato Fra Nico
16 Pico.
TEntarono con fimili afTalti
tutti gli altri inuittiflimi Mar-
tirij ma con maggior fierezza il
Beato Fra Nicalo Pico Guardiano,
contro del quale con pin feroctj
rabbia fi moflero all' hora > cho
s' auuiddero,efferfi circa la di lui
perfona nel modo feguete ingannaf i.
Stimando che il Beato Fra Ge-
rolamo Vicario fofTe il Guardiano3
e Capo degliakrij con pugni nel
volto, ftili al petto, vrti a tutta la_.
vita > crudelmente l'affliflero.
Taceua l'Eroe per non porre iro
rnano
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42
manode'nemici il proprio Superio-
re, perdendo egli il merito de' pill
efquifiti ■> c rigoio/i tormcnti > ma;
1'inuittiflirno Beatopico portando-
(\ a fronte degli enipi-,elclamd; Chi
mal trattace voic* 10 fbno; lafciatej
andarque/ti, e me a.falite ; prende-
te, e flagellate, feme, vccidete, io
fono il Seruo di Giesu Chrifto , cj
della fua Santa Chiefa Cattolica-j
Rotnana.
Allora quafi rabbiofi leoruMafciado
il Vicario, e gli altri,corfero co pre-
cipitate confufioni contro di lui > c
percuotendolo per tutta la vita, o
calpeftandolo5e trabalzandolojftan*
chi alia fine , ma non fatij 51' inter-
rogano imperiofamente de' pretefi
telorij e della Fede. Al primo pun-
to egli rifponde > che ftanno nella_»
Fortezza trafportati, e nelle mani
de'pietofi , e limo/Inieri Cattolici >
poiche i Frati Minori ( diceua) veri
figU
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43
figli delta Cattolica Chiefa, altre_>
ricchczze non hanno, che le pie ele-
mofine 3 foli> e pretiofi tefori dellfu..
pouerta Euangelica. E doppo fanta»
crifolutarifpofta fopra le materia
delta vera Fede, piii non parlo il ge-
nerofo Martire; ma ad imicationo
del fuoSignore; Coram Tundente fc
obmutttiu & non aperttit osfiium
.
Non potendo dunque gl' infieriti
Carnefici cauar da lui piii rifpofta56
parola alcuna, a viua forza lo tira-
no ad impiccarlo; e benche quefti
dicefle non effer di bifogno di cosi
tirarlo •> c che verrebbe egli da fe_>
fpontaneamente ; non percio fattifi
quelli meno crudeli, toltogli pure il
cordone 5 e gittatoglielo al collo> lo
ftrafcinano all'vfcio delle prigioni i
doue5pafTando la fune fopra l'archi-
traue della porta 5 fi pongono a ti-
rarlo violentemente in sih & in giu,
e con vicendeuole tormento, hora_j
alzan-
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44
al/.andolo da terra, hora piomban-
dolo , projongano al Sauto Martire
la vlta3ed vnitamente gli diiFerifco-
no Ja morre de/iata per k Fede Cat-
tolica. Auucnne perd, che logora-
tofbdal corjtinuo tirare ,il cordone
fi ruppe> e tutt'in va tempo il corpo
appefou' cadde in terra . Cosi gia-
ceua proflrato iJ foldato di Chrifto ,
inchinata Ja tefta, tramortito,e fen-
za inditio veruno di vita , quando
quei Barbari, per aflicurar/i fe fofle
veramente morto, 6 per incrudelire
anchenel morto ,'folleuandolo vru,
poco, e ponendolo in atto di fe-
ckre rappoggiano alia muraglia, e
qiu'ui co rTaccoleaccefegrabbrugia-
no la fronte, le guancie , la bocca,
Toj-ecchie, il mento,e tutto il voltoj
e di piu gli fanno con la riamma per
le narici penetrar'il fuoco ijn'al cer-
uello: ne di cio appagati,gli aprono
,viokntemente le fa uch c fpingen-
doni
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45
doui dentro ardente naccola , gli
fcottanodi manieraia lingua, & il
palato, che il giorno feguetite ri-
piene que/ie parti di vefsighe, di-
nlo/lrauano a baftanza alii Compa-
gnr9 come era ftato mala men te crat-
tato da quegrinhumani il Santo lo-
10 Conduttore; la fua faccia diffor-
mata dalle rTamme, le guancie ab-
bmftolite, f'arroft-ita fronte > fenza
cigli) fenza palpebre 3 e quau" fenza
apparenza di vifo humano i moftra-
uano alii fpettatori horribile fcena
di dolorei ed'in vn tempo Vindemo-
niata crudelta di quei Carnefici j li-
uido> e gonfio era il collo>e dal cor-
done,col quale era ftato legato,tal-
mente fcorticato > che vi porto fem-
pre fino alia morte »con li fegni del
gia detto abbruciamento figura di
collana fanguinofa; ae hauendo i
Barbari per mezzo di rantij e tali
ftratij, potuto raccogliere iegno ve-
runo
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46
runo di vita nel noftro Campibne,
dicendo: e Frate > e Frate ,nefiiino
ne parlera, e Frate 3 da chi fara ri-
cercato ? per morto l'abbandonaro-
no. Tal'e l'odio , che portano gli
Eretici a Religiofi; non per altro > fe
non perche quetti fono i veri man-
tenitori della Fede Cattolica> e Di-
fenfori della Santa Chiefa Romana,
tutti i loro errori fcuoprono j e con-
fondono.
Sarebbe facilmente fpirato fra le
braccia di quei felloni il noftro glo-
riofo Martire, (eflendo di gia lungo
fpatio di tempoj & oltre quello che
puola debfclezzadell'humana natu.
ra3priuo di fentimenti) fe non che a
Dio piacqueilprologargli quel f)0-
coauuanzo di vkavicci6>e co publi-
ca confefsione della vera Fede , e
con la ibflferenza di maggiori ob-
brobri > e tormenti, piu fegnalate fi
rendeflero le di lui Eroiche virtii 3 e
preroga-
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47
pj-erogatiue 5 e che vn Perfonaggio
haueffero i Compagni i dal di cui
efIempio> e continue effortationi in-
anitniti > e coafolati in cosi pcrico-
lofa battaglia > ne tcmeffero , ne
mancaflero.
Erano gia vfciti di Carcere gli
empi Gheufi baldanzofi dellc vfate
crudelta concro di lui, quandoegli
con non poca marauiglia degli
Aftanti torno a dar fegni di viti..;
apri gli occhi, c con languidi, ma
piaceuoli forrifi, faluto gli afi'iicri,e
piangenci Compagni, e fcioglicndo
la lingua in quefta guifa parlo: Fra-
telli» leggieri fono i tormenti: alle-
gri dunque>perche i Marririj foffcr-
ti per Chrifto, fonodclitie in Chri-
fto, Giesu e quegli, che porta la_>
Croce> e noi in Croce Ciamo porta-
ti da lui > Tra le mani de'fuoi ne-
mici, che tanto mi lacerarono , o
tormentarono, non ho io pacito>ma
god u-
-ocr page 62-
4^
goduto eftaficare jdeliquij amoro-
Th dolcezze di Paradifo. Quanto,
o Fratelli, quanto e foaue il mo-
lire per Chrifto ! O quanto fono
ineguali di merito i patimenti di
quefto Mondo allc glorie future ■, e
premij dell'Erhpireo! Vna momen-
tanea , e leggiera tribolatione par-
torifce ■> e dona vn prezzo immen-
fo di beata etcrnita . Aetcmnmglo-
rixpondtts opcratur in nobis
. Piacef-
fe a Dio 5 che fi fofle degnatodibe-
rando da cosi vil carcere L'animi-»
mia, accoglierla nelle fue braccia_>;
ma giache cosi non ha voluto5 fia
di me tutto quello, che ne ha gia
decretato: Fra tanto vi afficurcchc
da quanto ho fperimentato , nea-
cerba , ne graue e la pena della_>
Crocejma ( come infegno il Salua-
tore) e leggiero, & e pocoj»iii d'vn
momento durcuole tal doK>re, fc-
guito irfimantinente dallo fueni-
mentO)
-ocr page 63-
49
mentor mancanza de'fenfi: di mo-
do che, per corto fentiero di cosi
lieue fofferenza > c' incamineremo
alia vita eterna > per riceuere iaj
Cielo delJa vera felicita la ghirlan-
da; E chi di voi non volefle con la
moneta di pafTaggierij e fieuoli tor-
inenti fofferti per amore diDiosche
e tutto amorccomprare il teforo di
vna gloria immarcefcibilec' Chi fa-
rebbe quello 5 che per timore di
tranfitori ftratij voleffe perdere5e la
fperanza, & il poflfeflTo della mer-
cede, chegli viene apparecchiata in
Cielo delle agiate fue fatighe?Con
iimili parole, & Apoftolica energia
il vero ConfefTore di Chrifto ( per
quanto ad eflfo toccaua gia fatto
Martire)racconfol6? e rinuigori i
Beati Campioni nella Fcde Catto-
lica } e^fefiderio accefo del Marti-
rio.
All' alba del feguente giorno y
D~
             che
-ocr page 64-
50
die diflipo bensi le tcnebre della_>
notte 5 ma non punto illumino lej
menti acciecate di quei perfidi> en-
trano nuouamente i Carnefici por-
tando mazze per franger le offa_,,
arruotate fcuri per diuider le mem-
bra del fuo creduto Cadauere > &
appenderlene'publici Cantoni» ej
Porte della Citti; ma trouandolo
rauuiuato, e pofloa federe in ter-
ra* dandogli de'calci ne?n"anchi > ej
ncl ventre3 gridauano : E' viuo an-
cora il Frate? ancora e viuo?
Non ii ricordauano gl'ingrati,
che quefto Pellicano della Carita,
altre volte proftrato auiiti fdegnato
Giudicde traedo nofolo parole dal
la boccaj ma anche dairintimo del
cuore zelanti fentimenti > fi era im-
piegato per due de'loro Qompagni
neli'iniquita > che condatjitfti alia
morte, voleuano>rauuedendo/i del
loro errore}riforgerc alia vera vita.
Tra
-ocr page 65-
51
Tra quefte nuuole di patitnenti >
et obbrobri, cinto di raggi d'vnaj
Chri/Hana coftanzaj il Beato Padre
Guardiano fecefi vedere fra gli al-
tri vn Sole di Carita, di zelo •> e di
fanta patienza; Onde entrato nella
prigione il Chirurgo> e vedendoglij
come gia dicemmo, contrafatto or-
ridamente il volto3pofefi a lagrima-
re di compaflione, e chiedendogli il
Guardiano, perche piangeflfe ? Co-
me poflb ( gli foggiunfe il Chirur-
go) aftenermi dal pianto,vedendo-
ti cosi trattato , e mal ridotto ? Et
io ( replied quegli) poco , 6 nulla
(timo tutto cio } che fin'hora per
caufa della Fede Cattolica ho pa-
titorSe Chriftomio Signore ha fot-
fcrto tato pet me,che ni£te di quel-
lo noi fopportiamo fe gli puc> para-
gonarejricuferd io di paflar per leg-
gieri tormemi alle fue braccia»che
per raccogliermi tiene aperte ? No
D a
            ndj
-ocr page 66-
52
nd,Inuentino> & adoprino pur?.'*
contro di me i nemici di Dio nuo-
ui crucij, nuoui dolorij emolto pit!
che li paflfati atroci>e fieri>ch'io fo-
no rifoluto con 1'aiuto fuo» e per
la fua Santa Fede Cattolica_>
fpargere » fe mi fia con-
ceflb, mille volte il
fangue.
f
CAP.
-ocr page 67-
;
CAP. IX.
Patimenti degli altri
Beati Martiri.
/^* On tali, e fempre piu indegni
V-* modi trauagliati furono li
giorni, e Je notri feguenti li gene-
ro fi Guerrieri della Chieia Catto-
lica. Cosi fiere riccuettero lo
guanciate, che a'piii dilorodal-
la bocca, daJJe narici, e da gli occhi
fgorgaua ij fangue. Cosi dureuole
patironola fame, che ad efli cru-
ciati per altra parte da tanti, e fimi-
li tormenti, ctano per inancarc lo
forzc, e la vita .
Vno de'SoIdati, accortofi efiere
vno de'Santi Martiri fuo Compa-
triotto, a guifa di furia Infernalo
ieghauuento addoflb con arruo*
D 3          tato
-ocr page 68-
54
tato ferro alia mano> e diffegli : Io
come buon paeftno voglio regalar-
ti,e doppo varij difprezzijgli fquar-
cid con il coltello tutta la faccia_,»
Altri diquegli empi figitcauano a
pie de'Sacerdoti, e beffartdofi del
Sagramento della Penitenza> ton_.
irriforij fufurri all'orecchio 5 ffnal-
mente predeuano a fchiaffi i Sacer-
doti di Dio ,• e nel capo crudcl-
mente battendoli, & in mold modi
percuotendoli, sfogauano il loro
inteftino furore) e troppo chiara-
mentepalefauano l'odio inuiperito
contro i Diuini Sagramenti, e la_»
Santa Chiefs Romana . Et vno di
eflt genuflefTo a pie del Beato Vec-
chioFra Werdano,doppo hauergli
fimilmente fufurrato all'orecchio,
Tinterrogo : che ti pare ConfefToro
Papifta di quefta mia bella Confef-
fione ? Replico il Beaco Martiro
con volto corapofto > e fereno que-
L
-ocr page 69-
fle parole di carita riplene: Vregari
Dioperte.
Alfhora quell' iniquO
comincio altameqre a gridare, qual
forfennato, e frenetico r til pregar
Dio per rae?Indi come vn'Auuolto-
io fi diede a gra(fiare» e con pugni >
e con calci\a dilacerare quella Can-
dida , e canuta Colomba.
II Bcato Leonardo Paroco defla
Citta richiefto da gli Eretici fe vo-
lontieri hauerebbe publicamentej
predicato > e fpiegato la dottrlna di
Caluino ? con fanta afiutia fugge-
ritagli dal CieIo>accetto l'impegno;
Onde permeffogli v/cire dal Caree-
red prarticar con liberta3 n* raduno
in gran numero il Popolp3e baldan-
zofi i Gheufi afpettando} e creden-
doj cjie predicarTe in loro fauore5 ft
refero molto attend.
Predico il Seruo di Dio con tan-
to feruore, eliberta di fpiritodella
vera FedeCattolica Rottiana}ecorj»
I) 4. uirjfe
L
-ocr page 70-
5*
uinfe con tanta chiarezza l'Here/Ta
di Caluino, e de'fuoi Settarij,& ef-
clamo con tanta diuotione in lode
di Maria fempre Vergine, evera_>
Madre del Figlio di Dio : Che gli
Heretici piu che mai infelloniti lo
deftinarono a nuoua, epiu penofa
prigionia, a raddoppiatb & impen-
fatt tormenri, onde rapitolo nuoua«
mente alle Carceri,faettandolo con
lingue befkmmiatrici s & infami»
percuotendolo con cento maniere
di dishumanata humanita 5 lo fog-
gettarono vnitamente con gli altri
fuoi Compagni a ludibrij e crudel-
ta di Caluiniftica Barbarie.
Molte voltejacciojmentre gl'ini-
quificibauano con abondanti vi-
uandes non mancaflfe alia loro cm-
delta il folito pafto, e nel pafcerfi la
bocca» non reftaffe l'occhio diggiu-
no : Faceuano condurre i Beati an-
guftiati > & afflitti > e per longhifli-
ma
-ocr page 71-
tna media famelici, ad efTere > non j
s6j fc fpettacolo ,6 fpettatori dclle
lautelor menfe ; ma quando pcn-
fauano con quefta inuentione mag-
giormenteaffliggerli, li riftorauano,
poiche nonanelando i Sa'nti Mar-
tiri altro cibo, che d'effer fatiati di
obbrobrio per Chrifto, confohri
reftauano all'hora che ciafchedim
di loro in mezzo a i fcherni3e fifcht
di quegli Empi poteua dire : Et in
mepf&llebanti qui bibebant vinum.
Lapiuvileciurmaglia di quella
peruerfa Soldatefca vna fera a gui-
fa d'infernali Demoni, entro nel
Carcere»e con afpre ritorte ftretta-
mente ligati a due per due i Sana
Campioni 5 li conduffero nella piii
aha parte della Fortezza> e men-
tre per i flagelli piangeuano da tut-
to ilcorpo con riui di fangue> li
coftrinferoa cantar Inni deU'Offi-
cio
-ocr page 72-
5S
cio Eccle/iafHco. Oh quanto vo-
lontieri accettarono Tinuito gli af-
flitri si, ma content! Guerrieri di
Chrifto. Aliegramente ii pofcro
con ie diuine parole in bocca a lo-
dare PAltiflimo, e vedendo/i dalla
Cclefte gratia chiamm al trionfo
del Paradifo ? ne ringratiauano di
buon cuore I' Eterno Rimunerato-
re . Vlulaua> facendo eco alle Jo-
ro fante voci per ie gole di quegli
empi I'lnferno con obbrobri, c_>
fchernii ma non potendo pin fof-
frire al fine i religion* accenti;
inafpriti maggiormente dal canto
diuoto 5 a guifa di Tigris i Carnefl-
ei, chiufero il cantare de'Santi >
con vna tempefta di atrociffimo
baxtiture. Indi precipitofamento
ricondottili in carcere con rabbia
ferina ftrapparono Joro Ie vefti? e
cosi mezzo ignudi lafciandolij ao
crebbefo
-ocr page 73-
19 .
crebbero al roflbrc fanguigno quel*
lo della verecondia , e conhifionc ;
Ma forfe era quefto fanto ftrata-
gcmma del Cielo> accioche gl' in-
uitti Campioni nella pugna con...
quei Demoni combatter doueffcro
ignudi, e folo compariflfero, a giuU
de' Trionfanti> adorni con la
Porpora del gloriofo
lor fangue'.
MP WW
CAP.
-ocr page 74-
6oi
CAP. X.
Ludibrio grande fatto
deBeatiMartiriper
la viadi Brila, e
nelle Carceri.
SI rifolfero gli fpierari foldati
di condurre li Carnpioni Cat-
tolici verfo la Citta di Brila ; ondc
Icgandoii due a due, fpallc a fpaile,
e piegando loro Je braccia, in que-
/taordinanza preeeduti per maggior
affronto dal Carnefice, vna , due, e
tie volte gli cofrrinfero girar'artor-
uo d' vn vicino pari-bolo . Quiui
prefo con le loro fagriieghe mani,
da vna Chiefa Jo flcndardo della_,
Cioce, lo diedero ad vn Conuerfo
Fran-
-ocr page 75-
6i
Francefcano 3 aftringendolo di por-
tarlo al rouerfcio,e con acerbi mot«
teggiamenti, e malediche villanie,
obligarono i Marriri a raggirar/i di
nuouo retrogradi attorno quella_»
Forca; e perche alio fchcrno nulla
mancaffe» sforzano li Rcligio/i a
cantare, ed'intonar Inni Ecclefiafti-
ci > fra le paufe de'quali mefchia-
no flagelli» baftoni , vrti j e pugni;
ed incefifantemente contro quelli,
che o per natural per fieuolezza,e
ftanchezza no alzano la voce. Co-
si trionfanti della barbarie iftefla
de'Perfecutori entrano m Brila into-
nado il Te Deum laudamus i glorio/i
Martiri, eiTendo alcuni di loro per
obbrobrfo maggiore pofti a federe
fopra incrocicchiatepicche; evene-
do, come che erano fcoperti fin' al
pettO)incefTantemente flagellar; con
le sferze roke dagli alberi, quelle*
parti dalle battiture gonfie > ed' im-
brat-
-ocr page 76-
faracratc dal fangue,rendeuano qua-
il impoflibile l'efler tglino ricono-
fciuti dalli fuoi, d amici> 6 Cittadi-
ni; ne fi pud dire con quanta sfac-
ciacaginei e licenciofa liberta quel-
la inhumana ciunnaglia s'adopero
a fchernire i diuini Miniftri:certo ej
the ogn'vnO)bcachc di ba{Tifsima_>j
e vilifmna conditione 5 cercaua con
qualche nuouo ftratio appaganu
l'odio 3 die haueua conceputo con-
tro la Religione 3 e contro le perfo-
ne de'Bcati Martin,
Le voci ignominiofe degli ftirho-
latort>e percuflfori iniquide rifa> e le
fifchiate della gia conotta ■> e de-
prauata Plebe5 erano continue ad
ogni paflbj ad'ogni percofTa ; vdi-
uanfimifchiati i canti de'tormentati
Eroi, con k beftemmie facrileghe_>
de Gheufi 5 & irrifioni di quel per-
uerfo-Popolo. Vi erano tali, che te-
nedo auiiti le loro ported su le fine-
-ocr page 77-
ftrc va.fi d'acque pufride)& immon-
de ripieni, con vna fcopa baghaua-
noj ed' akri in gran copia le g'itca-
uano addotfb a'Paffaggicri del Cic*
Jo) intonando ad alta voce per deri-
fione del Canto Ecclefiaftico il Sal-
mo 5 o. Afperges me Damme byffopv ,
%c. Arriuati in piazza neli1 illetfp
modo flirono trartati, che Ci e detto
eflere loro fiato fatto attorno l'ac-
cennato patibolo.
Etc degno di particolar* ofiTerua-
tionej che tra iReligiofi France-
fcani, vi era chi haueua feifanta > e
chi fettanta anni 5 & vno che poco
difcofto fi trouaua (hlli nouanra_j>
fenza che il riipetto di cosi graue-*
etariteneffe •> 6 ralientafle in modo
veruno la ferocia di quei fceierati.
Stauano gli afflitti Eroi ignudi
fin'al petto > con le earn i per la vec-
chiaia tutte rugofe, e per le conti-
nue batsiture ■> e ftratijianguinofc, e
Iiui-
-ocr page 78-
#4
lfuide>e mentre alcuni li baftonaua-
no crudelmente> altri minacciaua-
no loro la morte» e moftrauano lej>
forche ; ne vi mancauano iniqui
motteggiatori, che fingendofi loro
interceflori 3 diceuano : Fermate:
Ako Signori: quefti pouerelli fono
huomini buoni, bifogna trattarli
bene ; not preghiamo per loro; ba-
fta, habbiatene compaflione 3 per-
chefono huomini buoni.Doppo ta-
li parole s rinouauano fieramentej
le battiture, mentre i glorion" Mar-
tin > 6 raccomandauano al Si gnore
le proprie anime cosi ftranamento
anguftiate, 6,come altrettanti Giob-
bi di patienza,ad ogni percofTa, ad
ogni villania > altro non diceuano,
che : Sia ringratiato il Si gnore; &
alcuni di efli hauendo maggior do-
lore del peccato de'nemici3che delle
propri? piaghe, per la conuerfiono
pregauano de'Perfecutori.
Traf-
-ocr page 79-
Trafportati poi furono i Guer-
rieri della vera Fede ad vna fpor-
chifsima, e bruttifsima prigione s
nella quale 3 come che era I'infima
delle jftanze,per le fiffure de'tauola-
ti delli fopraftanti appartamenti,
veniuano a diftillare •> e radunar-
fi tutte le lordure de gli altri
Carcerati: oltre che il luogo era.,
tanto ofcuro s che anche di mez-
zo giorno non poteuano 1' vn_»
1' altro conofcerfi , fe non alia pa-
rola.
In quefte fuccidiflime fporchezze>
e puzzolentifsimi fetori 5 furono la-
fciati cutti digiunifin'a tre horedop-
po il mezzo giorno; & allora fenza
pure prender'alimenro veruno, trar-
ti di carceie, e condotci alia Cafa
publica della Citta ■> quiui in pre-
fenza del Prefide ( accio non man-
caffc aucorita a quefta apparenza di
eflame^ furono ad vno ad yno ricer-
E
                   cati
-ocr page 80-
1____.___Jl
66
cati cfella loro Rclfgione. Onde ri-
{pondendo con chriftiana animofita
il Beato Leonardo > gli fii da viu
Birro con vna fcure percoflb il ca-
po , mcntre egli: Percuotete,rifpo-
fe 5 percuotcre quefta mia carne a
voftra pofta > finche vi e permeflfo»
pcrchepoco durara quefta licenza ;
quafi che dice/Te colSignorc: quefta
e l'hora voftra 3 c la poffanza delle
tenebre. Allora vn degli altri Birri
dandogli con vn maltello d'armi in
tcfta tralTe dallapiaga copia di fan-
guc
Come di Leonardo» cosi di tutti
gli Beari Compagni, dando loro
Chrifto forzajcfomminiftrando lo-
ro fpiriro inuitto, fii immobile fem-
prejinuincibile,e coftantiflima la di-
chiaratione di credere quello 3 che
la Fede Catrolica,& Ortodofla pre-
fcriue douer'eiTer creduto.
Fatta quefta publica confefllone
dclla
-ocr page 81-
67
della Santa Fede> fono rlcondotti
neli'ifteffo fetidiffimo,& ofcoro car-
cere ; & dccio coll'accelerata morte
no togiieflero a quegli Empi il mo-
do di eifercitare piu lungamente la
loro fierezza, pongono loro dauan-
ti poco pane, & acqua; atfinche coft
tali viuande riftorafTero alia fine i
corpi con tanta fame, fete»fudori»
& altri patimenti trauagliati.
Ma non terminarono qui li ten-
tatiui della loro coftanza,ed'in par-
ticolare del Beato Padre Nicolo
Pico Guardiano > Supenore} e ma-
gnanimo Capitano di tutti: poiche
il proprio fangue in due fratelli cu-
gini (oltre quello , che di fopra s'e
accennato) gli fece guerraj nan con
la fpada* o lancia di rerro> ma ben-
si con la tenerezza dW amor na-
tural e defiderio di liberarlo,o con
preghiere, a con pagamenti dalla
vicina morte * e cosi priuarlo del-
E z l'afpet-
-ocr page 82-
6$
fafpettata Corona del Martirio.
Partiti dunque per queft' effetto
da Gorcom , vennero a Brila 5 e fa-
pendo di certo, che facilmente fa-
rebbe pofto in liberta, e reftituito li
loro fratello, fe lo poteflero indurre
di rinontiar al Papa 3 & alia Fede
Cattolica ; impetrarono in gratia
dal Carcerierodi eftraerlo dalla fe-
tida prigione » e di potcrgli folo a
folo parlare ; onde hauendolo fe-
parato dagli altri Bead Compagni >
tra molti ragionamenti, i quali pe-
ro tendeuano ad vn'i/tetfo fine, G.
sfbrzarono di perfuaderlo ad ab-
bracciare il loro con/iglio 5e che il
feparar/i dal Pontefice Romano, no
era lafciare vn Dio, ma abbando-
jtiare vn femplicehuomo, e con pro-
pontioni da fciocco affetto fommi-
niftraje diceuano: FratelJo habbi
pieta di te fteffo, bai ancor tem-
po quefta notte , pero opem>,
in
-ocr page 83-
69
in modo> che le no/tre fatighe non_»
fiano ftate vane» ricordandorj, che^
quanto ti dichiamo 5 tutto nafceda
amore, e compafsione ; quefto e
certo i che ftando in cotefta tua du-
rezza > non e huomo al mondo> che
poffa liberarti daJJa morte, e di gia
ogni cofa e airordine> accid termi-
ni qui miferamente i tuoi giorni: fa
almeno 5che» fe non vuoi negar la_»
Chiefa, tu difsimuli la tua Fedes
perche non mancarai poi di crede-
re quel che vorrai i fa quefto folo
per hauer la vita» h quale fi deutJ
antcporrea tuttelecofe del mondo,
ti auuifiamo di certo , che fci con-
dannato ad vn'ignominiofo 5 e cru-
delifsimo fupplicio , fe non rinon-
tij alia Fede Cattolica, & alia tua
Francefcana Religione,d fe almeno
non la difsimuli.
Quefte batterie quanto piu di vi-
ciaoj come di carne,e fangue>tanto
E j?
              era-
-ocr page 84-
70
erano piu pericolofe ■> ma non pote«
ronoefpugnarela foftezza del fido»
coftante ■> e valorofo Camp'one di
Chriito, quale non era canna agi-
tata qua,e la da ogni vento* ma
bensi immobile s e fondari<siiria_»
rocca della Fede5munita, protetta, e
difefa dalla gratia di Diot onde co-
nofcendo , chefotto i floriri pretefti
di pareneela giaceua nafcofto l'af-
pide velenofo dell' Ere/ia, con Cat-
tolica rifolutione rifpofe : Fracclli,
io vi rendo moke grade della fati-
ga fatta per me > e dell'affetto j cbxj
moftrate di liberarmi dalla morto,
ma tuttauia voglio piu pre/to ac-
cettarquefta morreiordinata per al-
tro ineuitabilmente dalla narura_,»
che partirmi pur'vn punto dalla Sa- B
grofanta, e Cattolica Fedej ne fa-
ro mai per difsimularla , anzi pu-
blicamente confefsandola, fperero
con indubicaca fiducia> che il mio
lledeu-
-ocr page 85-
Redentorcper hauerloio confeffato
nel cofpetto degli huomini, fara ,
fecondo le fue promefse, per rico-
nofcermi, e premiarrni nel cofpet-
to del Celefte fuo Padre.
Da querte, & altre coitanri rifpo-
fte fcorgendo i fiateJJi efsere Vani-
mo di lui infuperabile>difperarono
di piii guadagnarlo ; indi conchiu-
fero nel dipartirfi dalia fua prefen-
za : feil tuocuorenon e dalla lin-
gua tradito , e veramente hai fifso
nell'animo cid che colle parole pro-
tefti, fappi »che que/to e 1' vltimo
Addio , che noi ti diamo 5 quefto e
l'vltimo fguardo con Cui ti vedia-
mo in quefta vita : Noi flamo co-
ftretti di andarcene 5 e gia ti Iafcia-
mo in potere di quei miniftri, che_>
quantofian crudeli, tu fai; Tra f>o-
che hore farai sforzato di morirej
con gli altri tuoi feguaci, & obbro-
briolamente morire in vn patibolo.
E 4
            Re-
-ocr page 86-
II lift*
72
Replico il Santo Campione conJ
animo inuitto, e ditto ripieno d'in-
finito giubilo : Andate pure* che io»
per feguire i voftri coufigli, mai a-
bandonaro il mio Signore i moriro
piii che volontieri per Iui> che mi
dara vn'altra piu vera, e fempitema
vita > e la mia morte ■> quanto piu
fara obbrobriofa apprefso de gli
huomini •> tanto piu pretiofa riufci-
ra nel cofpetto di Dio. l*artono per
tanto i Fratelli gia vinti }e fciocca-
mente addolorati del la fua coftan-
za. Ma il Beato Padre colmo d'al-
legrezza indicibile per efser' vfcito
vincitore da vn si pericolofo afsal-
to> tomo a gli altn fuoi Compagni»
per profeguire i fperimentati tor-
menth e riportare al fine coll'vltimo
fupplicio il compimento della Co-
rona .
CAP.
-ocr page 87-
73
Voi A Jr. -X. 1.
Morte gloriofa, e finale
Trionfo de'Beati
Martiri.
A
AVuicinauafi il tempo dall Eter-
nita prefifscin cui,lciolte 1 hr
nime inuifte de i noftri glonofifti-
miEroi da i lacci del corpo,volafle-
rofinalmente a trionfare de iupe-
rati nemici nel Campidogljo del
Cielo: Gia fi accingeuano all v ti-
ma proua del loro inuincibile valo-
rcegl'indemoniati Gheufi a sro-
earficontro di loro con l'attoeftre-
mo di vn'odio infernale . Diedero
nondimeno quel peifidi,tante: volte
ri^ettati, e confufi, vn'altro aflalto a
i Combattenti di Chrifto, e tanto
piu
-ocr page 88-
lilMuutf
piu fiero j quanto che doueua efler
iVJtimo. Alia pre/enza di nume-
rofo Popolo j del Pre/ide 5 e d' altri
Joro Capipiu princ/pali j fatto pri-
ma vn lungo appararo di promenejj
lu/inghe> terrori ,e minaccie, inter-
rogano nuouainenre i Beati Martiri
circa la pore/la del Romano Ponfe-
£ce> circa i Sagrofanri mi/teri della
Cattolica Fede9 e principalmente.?
fopra Taugii/WInno Sagramento
dell'AIrare. Ma gl'infuperabili fol-
datidel Paradifb, con vna voce>cort
vn cnore vniramente efcJamarono:
Efler veroVicario di Chrifloil Pon-
tefice di Roma, vnica, fola, e veraj
Ja Cattolica Fede > e fotto le /pecie
del pane> e del vino contener/i real-
men te il vero Cotpo, e Sangue del
Redentore nella Sagrati/fima Eu-
charifria : fremeuano gFinfieriti ne-
mici rodendo/i nelle vifcere, cheu
tutre le machine delle ioro infidio,
e tor-
-ocr page 89-
7$ ,
e tormenti riiifciflfero fempre vane,
& inutili per a-bbattere quelle tor-
tiflfime Ro^he. Accrebbc: loro fow-
mamcnte l'impemerfato furore 1 m-
trepido parlare delBeato Padre Ni.
cold Guardiano, che in vdire l«->
fraudolenti fuggeftioni de gli Empi
animofameme efclamo t Che 10 per
a-nore della vita humana rinieghi la
mia vera, e Cattolica Fede per ab-
bracciare la voftra falfa, & Eretica-.
quefto no > e qual piii graodefcioc-
chezza potrebbe imaginarfi di que-
fta ? raentre di qui a poco > 6 pure ->
in qucft'ifteflb momenco »e quando
anche fi prolongate, alia fine, ho
da morire ? Per tanro volontien a-
deito fofFriro per la Religione Cat-
tolica,quello,chc dalla neceflita del-
la natura mi viene impofto di patir
vna voka, e con la mia mortCjC con
il mio fangue fottofcriuero , e figil-
lero le rate prcdiche ? Cosi parlo <.a
Mar-
-ocr page 90-
76
Martire chi dell a vittoria del Mar-
cirio doueua fra poco raccoglierle
palme . Ne di minor valore fu la_»
gencrofita con la quale ritusd Leo-
nardo di rinontiare al Romano Pon-
teflce, poiche alcuni di quegl' ini-
qui prefenrandogli pugnali alia go-
la : Rinontia (gli differo) rinontia_>»
oftinato Papifta5 al tuo Papa j 6 pur
hora fei morto i ma egli coftanri/fi-
mo: Accetco > di/Ie, accetto volon-
tieri la morte > e godo efler fagrirl-
cato al Cielo per la Confefllone del
Vkario di Chrifto in Terra .
Pofcia riuolgendo/i con caning
fierezza alii due Beati Canonici
Premoftraten/i>li richiefero; che co-
fa mai credeflero del loro pretefo,
e fognato Sagramento? e conteftan-
do con iagrileghe parole sfacciata-
mente arferiuano; alrro non eflere
quell' Hoftia da'Cacrolici adorata>
che iemplicifsimo panet Inorridiro-
-ocr page 91-
77 ,.
no a tali beftemmie i Religion" Eroi5
ma rincorati dA diuino Spirito 5 di
cui erano ripieni: Non e /hipore,ri-
fpofero, che voi priui di Fede, fiate
priiii di riuerenza verlb il primo de'
Sagramenti della Chiefa di Chrifto,
Cj chc dal Demonio acciecati,notw
fappiate riconofcere cio> che per
tanti fecoli infegnarono> e publica-
rono al raondo,in numero cosi gra-
de'Santi, e perfpicacifsimi Dottori;
Sogno e il voftro, e diabolica fug-
geftioncmentre negate nell'Eucha-
riftico Sagramento ritrouar/ila rea-
le efiftenza del vero Corpo ■> e San-
gue di Giesu Chrifto. Quefta veri-
ta infallibile fcrifse 1' Apoftolica_»
penna di Paolo: Qui manducat ■>&
bibit indigne-) indicium fibi manducaty
& bibit, non dijudicans Corf us Domi~
ni
. L'iftefsa fottofcrifsero col pro-
prio fangue tanti gloriofifsimi Mar-
tin, & al numero di quefti» fe dai
Ciclo
ti
-ocr page 92-
7*
Ciclo fiamo giudicati degni 5 anche
noi fofpiriamod'efsereaggionti.
Vcdendofi i Perfecutori vinti
dalli generofi Martiri con ragioni
viuaciifime-) e con intrepidiffirua_»
coftanza,doppo malediche parole }
c bcftemmie indegne contro i Vin-
citori, e contro la Chiefa Cattoli-
ca,che da etfi come tanti Guerrie-
ri i\i Fede veniua difefa •> vogliono
fouerchiarli con la crudelta . II
Prcfide dunque di notte tempo (ac-
tio anciie qui s' auuerarTe quel
motto altre volte detto dal Re de'
Martiri, e da noi inaltra occafione
riferito H<ec eft bora, vejfra 3 & po-
tefias tenebrarum
, pronontia contro
j Santi Perfonaggi dell'vltimo •> &
ignominiofo fupplicio l'ingiuftiffi-
ma fentenza» e che tutti gli Eccle-
fiaftici Prigionieri ad vno ad vno
in queirifteflb punto s'impicchino,
ordina alii fuoi infuriati Miniftri.
S'ac-
-ocr page 93-
S'accfngono quefti ad efleguxre il
fierifluno comando con non di-
fuguale ferocia , &indegnita : Li-
gano a due a due i gloriofi Cam-
pioni, ecosiligatWhora doppo
mezza notte , fuori delia Citta
li conducono . Peruenuti poi
ad vna Cafa a foggia di gra-
naio (reftara fola dclle rouino
del Monaftero Ruggenfe de' Cano-
nici Regolari di Sant'Agoftino da
quegP inhumani poco prima fac-
cheggiato )parucluogo commodo
alii Soldati di Satanaflb , doue a
due traui, che vi erano, fofTero ap-
piccati i forti Antagonifci della^
Fede Cattolica: difponeuano quel-
li a cosi funefto miniftero Ie fcale,
quando quefti alia coftanza nel
fupplicio, ed alia foflfewnza della
morte,lVn l'altro s'effortauano con
parole di Zelo Apoftolico, e di vna
Chriftiana Fratellanza.
Fu
-ocr page 94-
I So
Fii il primo chiamato al fuppli-
icio finale il Beato Padre Nicolo
Guardiano 3 degno Antefignano di
cosi nobile Compagnia, dalla qua-
le egli accomiatandofi, e dando a
tutti baci di pace » con paterna e£-
fortatione li rineordj ricordanda
loro , die reftar douefTeio valorofa-
mente3 e di commune accordo fal-
di> & immobili nella Fede Cattoli-
ca fin'airvltimo fpirito5 accio non_»
veniflero nell'hora eftrema feparati
quelli, che con i legami d'vna fanta
carita fin'all'hora erano ftati dall'a-
more diuino cosi fortemete cogion*
ti; efTere vicino il fine delle huma-
ne miferie > e che indi a poco dalle
mani del Signore,in merce de'fof-
ferti patimentijle Corone di vera_> >
& eterna felicita riceuerebbono.
che con 1'ifterTa allegrezza d'ani-
mo lo feguitafTero , con la qualo
egli li precedeua. Cosi continuo
-ocr page 95-
8i
ad eflbrtare i Compagni il Duco
gloriofo 5 fin che falito sii le fcalo
gli fib con interrompimento della_>
voce? da quelli Camefici tolta har-
baramente la vita .
Credeuano gli Eretici 5 che, ha-
uendo finito di parlare, e di viuere
il Beato Guaidiano,fofTero per ce-
dere, 6auuilirfialmcno peril terro-
redell'vfata crudeltxU i fuoi fegua-
ci; quindi con diabolica aftutia_»
mioue, & infernal! infidie tendono
alii piii giouani; facendo loro lar-
ghe, e lufingheuoli promefle} non
folo della vita, ma di honori > ric-
chezze, ed altri pretefi vantaggi,
fe vogliono folamente rinontiaro
al Papa; ma non manco in tal con-
giontura il Beato Padre Gerolamo
al fuo officio di Zelante, e fedelifli-
mo Vicario, fubentrando opportu-
namente in luogo del fuo martiriz-
zato Superiore , onde vnitamento
F
                 con
-ocr page 96-
Si
con i due Beati Parochi di Gorconi
s'aftatigo per difcuoprire a gl' In-
nocenti i malitiofi inganni de' ne-
micij e femendo di fcudo alia loro
diffefa con petto intrepido>ben fon-
date rifpoftce telefti dottrine, rin-
tuzzauano, e ribatteuano i ftrali
ddl'Eretiche propofitioni.
Rrufci anche oltre modo mirabi.
k la generofa, e fanta induftria del
Beato Padre NicafioHezio . Era_i
ftato egli fin da principio , bencht-*
in mezzo a tormentij aflbrto in vna
foaue, e fereniffima tranquiilita di
cuore partoritagli dal continuo ef-
fercitio, che in tutta la iiia vita ha-
ueua pratticato difante, e celefti
meditationi» ma quafi che da vn_»'
efta/i rifuegliandofi all'vrgente bf-
fogno de'fiioi Cofnpagnis per tron-
care ogni ftrada aJle trame >' e dife-
gni di qnei diabolici miniftri, coro
prudcnte accortezza,eipofe fe ftef-
-ocr page 97-
«3
fo primo di tutti -. come Antemura-
le per gli altri alia fraudolente ma-
litia di quei lupi rapaci5 e rinferran-
do le piu femplici, & idiote Peco-
relle nelmezzo degli altri piii efper-
tiPaftori, le auoerti, che in quel
pericolofo cimento <i contentaflero
di non far'altro , chqvna fempli-
ce,& animofa Confeflione della Fe.
de> fenza arrifchiarfi alle dubbiofe
altercationi con Eretici;& ogni vol-
ta che quegl' iniqui tentauano la_»
femplicita de'piii inefperti ■> con la_,
frequente propofta fe voleuano
campare la vita col folo rinontiare
al Papa di Roma? egli con ardore,
e fpirito veramente Serafko,facen-
doii auanri5 epreoccupando lari-
fpofta efclamaua : Non vogliono •>
non lo faranno:Mai acconfentiran-
no a tal cofa:Hanno gia ftabilito di
morire con noi: A me venite » con
me pariate: lo per loro rifpondo; e
F 2               con
-ocr page 98-
84
con tali rifolutej e coraggiofe pa-
role,non folo auualoro piu che mai
iSanti Seguaci j ma fuordi modo
confuffj e rigettd i peruerfi affali-
tori. Atanta generofita Chriftia-
na 1' inalzo Ja faggia educatione ri-
ceuutaneglianni piu tcneriinvna
Citta, che per l'inalterabile coftan-
zi de'fuoi Popoli neIJa Fede mcri-
lamentevien detta : legia Roma**
Ecdefi* filia-,
c fotto la cura vigi-
lante dell'erudito fuo Zio Theodo-
ricoHezio Arcidiacouo di quella
Catedrale, per la fua pieta > e dot-
triiu adoperato da'Sommi Ponte-
fici ncll'importantiirima carica di
Segretarioj e per le fue eroiche
conditioni altamente celebrato .
Inafpriti danque gl'inhumani Ere-
tici, e rinforzando la loro concitata
ficrezza, penfarono di tuna, impic-
garia a danrii deirinuirco Campio-
nc, poiche vedendolo da gli oechi,
-ocr page 99-
c da tutto il volto fcintillare raggi
di Fede5 e fpirar'ardori di Cattoli-
co inccndio> difegnarono di ftran-
golargli,non folo il corpo» ma, ikj>
haueflero potuto, diflruggergli an-
co il valor dello fpirito3con il quale
contro di loro tanto eroicamcntt-t
combatteua. Non appagandofi per-
cio di quei modi •> benche crudeli»
che contro gli altri haueuano vfati>
con inuentione piu che infernaloj
non gli pofero il capeftro al collo,
ma qual freno glielo adattarono al-
ia bocca, e fortiftimamente ftrin-
gendolojin guifa tale barbaramete
l'appefero. Riu/ciibpra 1'humana
imaginatione fpietato il fupplicio>
nel quale il coftantiffimo Martiro
per otto hore conrinue3dando fegni
di vita5 foffri gli vltimi eccefli della
dishumanata barbarie *
Si riuol(ero poi al generofo Bea-
to Padre Vicarioj e fcorgendo nel-
F 3
               le
-ocr page 100-
8(5
le braccia di ltd effigiati i fegni de*
Santi Vfifteri della no/ira Redentio-
ne, che dal pellegrinaggio di Ter-
ra Santa riportaci haueua5 fecondo
il confueto deila pied de'Fedeli; (i
pofero fpietatamence a Jacerarli
con i coltelli) vnitamente colla car.
ne ftrappandoli, e doppo hauerlo
con quefto Martirio lungamentcj
ftraziato 3 gittatogli al collo vn ca-
peftro a/fierae con li gia nomina-
ti Beati Parochi di Gorcom s e la
Fedele Schiera di tutti gli altri Bea-
ti Religion" Minori, Timpiccarono.
II Beato Padre Giouanni Dome-
nicano Paroco di Hornaer due le-
ghe diftante da Gorcom, merito
anch'egli di eflere afcritto a quefto
gloriofo Catalogo de'Martiri
> poi*
che niente atterrito dalla fama del-
le pratticate fierezze contro gli Ec-
clefiafticij portatodal fuo zelo > &
ardente carita, frequentemente an-
daua
-ocr page 101-
g7
<laua per fupplire, in beneficio dp'
Cattolici>quelle parti, che non po-
teuano effere da gl' imprigionati
Campioni adempitc: Onde cattu-
rato in cosi Santo Viaggio, fii,dop-
po fieriflimi tormcnti, coll' vltimo
iofpendio martirrzzato.
Seguirono li Bern Premoftrar-
tenfi, ii Beato Giouanni da Ofter-
vvich de'Canonici Regolari di Sarit'
Agoftino, & il Beato Andrea Vval-
theri Paroco di Heinort, anch' etfi
impiccati con crudelta tanto mag-
giore j quanto piu intrepida , e gc-
nerofa erafi dimoftrata la loro co-
ftanza.
In quefto modo trattati ad vno
ad vno i Soldati di Chrifto haueiu-
no gia del Martirioriportata la pal-
ma ; reftaua vnico il Beato Gode-
frido Duneoiil quale riuolto a quei
fellonij chc gli offeriuano la liber-
ta, impatieme di tal ritardanza
F 4
             rinui-
-ocr page 102-
38
rmuigprifce contro di fela rerocia
Je* Perfecutori > con tantc mortt
quafi rallentata.Fate pure,efclama>
4 voftra porta col fbfpendermi im-
raantinente, chedalli miei Com-
pagni piu non fia diuifb; gia vedo
apcrti i Cieli, douc quclli, foppor-
tati gencrofamente i ftrati; della
voftra empieta, c barbarie, godono
d'cterne felicita la ricompenfa; e^>
qiial'e il mio difetto, onde debba
1 anima mia piii iongamente trattc-
nerfinel carcere vili/fimo di qucfto
corpo ? Vccidetemi dunque» coro*
natemi col Martirio> e mandatemi
al Cielo: dalle quali/ante parole
irritatijgli chiufero, con vn capeftro
al collo> e le voci> e la vita.
Ne fi appagd con la morte de'
Beati Martiri la crudelta de' Gheu-
fij ma da horribili furie vie piii agi-
tati, fi pongono a fuellerc gli orec-
chi> le narici > e le altre parti •> chc
-ocr page 103-
J9 .
per modeftia fi tacciono > a 1 corpi
di quegl' intrepidi Confeflbri di
Chrifto , che villi non haueuano ,
come alcuni di loro»fopportato tal'
ignommia; e parendo, che mai po-
teflfe renderfi fatia l'infolente fi$-
rezza di quei perfidi > come altrec-
tanti Carnefici 5 fquarciano i glq-
riofi Cadaueiij aprendo loro le v|-
jfcere, e fattane crudele anatomia >
portando come per trofeo nel cap-
pe!lo 5 & in tefta pezzi delle lace-
rate carnijentrano nella Cittas bar-
bari trionfanti.
Sarebbero reftati i Corpi de'Beati
Martiri fu'l Pacibolo efpofti a nuo-
ui» e maggiori vittuperi di quella
gente inhumana, fe noti che, alcuni
Perfonaggi graui, e Cattolici, mofli
dalla barbarie de' Perfccutori > &
inteneriti dalla fanta patienza degli
Afflitti, e con preghiere > e con
iiborfo di danari, otte.nneio da
i                                    clii
-ocr page 104-
90
chi gouernaua hi licenza, che quci-
li foffero fepoki , come fii fttto
nella fegnentenotre ; poiche i Sol-
dati medefirni cauata focro lerraui
vna foflTa, e tagliati i capeftri s fece-
ro cadere in queJJa i Yrenerabili
Cadaueri) che di terra poi ricuo-
prirono.
Cosi in mezzo a'Nemici delJa
vera Chiefa ripofarono lino a i
giorni noftri i Cadaueri de'Beati
Martiri, rTnche l'induftriofa mano
di piii d'vn' infei uorato Cattolico
arricchi con il teforo di si pregia-
te Reliquie i Santuarij delie Chie-
fe, cConuenri in molte parti de/la
Piandra j & altre Prouincie } doue_>
V Onnipotenza Diuina non cerfa
ogni giorno con grade infolite , e
marauigliofi euenti manifeftare al
Mondo Quant fit in confpettu fuo
pr&tiofa mors SanBorum eius
.
CAP.
-ocr page 105-
CAP. XI I9'
Miracoli moftrati da~>
Dio, e gratie con-
cede a gloria de
Beati Mar-
tiri.
NOn folo s'inteflfono Palme 3 e
Coroae nel Ciclo per il
Trionfo de'gloriofi Combattentidi
Chrifto ; Ma vuole anche l'Altiffi-
mo, che venga honorato > e glorifi-
cato in Terra il loro Martirio»men-
tre per il fuonomej e per la fua
Chiefa tanto fedelmentc pugtu-
rono.
Cosi la Vittoria de'Beati Martiri
di Gorcona mirabile per la non piu
vdita
-ocr page 106-
92
vdita crudelti cfegJi EretJcf, per la
fortezza, e fotferenza imficibile di
cffi valoron" Campioni, e per la fpe-
ciale, c manifefta afliftenza >e virtu
del Signore; Fu con atteftationi fb-
pranarurali) econ miracoli grandi»
da Dio publicata} e fpiegata a tutti
i lecoli futuri.
Ncll'hora iflefla del fortunato
Martirio,doppolamezza notte p.
di Luglio 1572. apparueroi Vitto-
riofi Campioni a Matthia Thorano
Cittadino di Gorcom » huomo di
coftumi, & inregrira Cattolica,
mentre sbalzando egJidi!etto3 e
genufleflb su la nuda terra; pregaua
1'Altiflimo a volerfi placare con la
fua Chiefa ; Vidde con Corone in
Tefta, e con Trionfali Palme nelle
maniilBeato Nicold Pico, e gli
altri Martiri Frati Minori, con Pin-
fegnc dell'habico Francefcano tan-
co piu belle? quanto piu lacere fre-
-ocr page 107-
93
giati di perle, cmargarite cele'h'..
Li Bead Martiri, Agoftiniano, Do-
menicanOj c Premoftratenfi, con le
diuifedelleloro Religioni tempe-
ftate di gioie, e li Bean Parochi, c
Sacerdoti Secolari con le venerabi-
li toghe , e candide armelline orna-
te, e cadenti a bello ftirdio, & arti-
ficio dcgli Angioli. Fu la compar-
fa vifibile, reale , e non in fogno;
poiche vegliando, & orando? meri-
to de'canti Martin vedere la rifple-
dente gloria . Nell' ifteiTa mattina
publico la miracoloia vifione neMa
Piazza di Gorcom > dicendo publi-
camente; non vedrai piii 6 Gor-
com i tuoi Beati Martiri in Terra,
poiche nell'hore doppo la mezza
notte fono volati a trionfare nel
Cielo. Narro difrintarnente la vi-
fione, e fu confrontatal'hora con i
riporci, che poi vennero del confu-
matoMarririo.
Con
-ocr page 108-
9%
Con 1'iftefTa gloria > e nell'hora
medefima li vidde Mattia Eflio>
che la maggior parte di quella not-
te veglio » e pregando Dio per la
infelice Olanda , quale vedeua pe-
ricolare nellc mani degl' iniquiffi-
mi Heretici; miro i trionfanti Eroi
andare auanti di lui proceffional-
mente ordinati al Cielo con i loro
habiti illuftrati d'ornamenti di Pa-
radifo>con Palme, e Corone 5 e con
pretiofe ftole> fregiate di queH'oro
incorruttibile5 che no foggiaceagl'
ingiuriofi okraggi del tempo.
Credeuano gli empi d'hauere co
i corpi fepolte anche per fempre le
memorie de'Beati Martiri; ma ben
preftamente Dio li manifefto im-
mortal^ & ammirabili al Mondo ,
poiche,non molto doppo feguito il
Martirio,germogliarono nel luogo
del'a lor Sepoltura candidiflimi
fiorij cosi bellij e cosi nuoui, cho
Fifici,
-ocr page 109-
95
Fifici, Sernplici/ri, c tutti gli altri
Pcriti diflero>no efier qirei fiori mai
/rati vifti3 ne conofciuti da natural!
FiJofon": Fiori mai piu coparfo ne in
quel tcrreno, ne alrroue j Fiori che
come doni del Cielo mai marcifco-
no,e ibno communementechiama-
ti in Olanda : Fiori immortali de'
Beati Martiri di Gorcom. La pieta
di Adriano Antonio da Oirchot
Paroco di Santa Geltrude in Vtre-
che > merito che nelle lire mani ii
aecrefcefle la marauiglia di quello
prodigio 5 poiche hauendone rac-
colto vn ramo di tre >o quattro fio-
ri»e rinferratolo per diuotione in vn
vafe ; doppo due anni ? lo ritroud
miracolofamente moltiplicato in
diecinoue fiori, numefo a pun to
delli diecinoue Campioni della Fe-
de . Quefti fono Fiori» che parto-
rifcono frutti; Flores fruflus par-
turium
j e frutti di etcrna gloria
aDio>
-ocr page 110-
96
a Dio 5 e Sand fuoi.
Domenico Van Linchoucn af-
fiitto longo tempo dal dolore de'
calcoli > con patimenti anche nefri-
tici; n"nalmente5doppo vn' anno di
ficcrefciuteje vehementi infermita,
iron trouaua ripofo > ne quiete alcu-
na: Fatto ch*hebbe>a perfuafione di
lodoco Canonico Harlemenfej vn_»
voto a'Bead Martin di celebrare
©gn'anno il giorno del lor Martirio
con la Santa Confeffionej Commu-
nione} e limoftne a poueri; s'addor*
rnento : e vidde nella quiete del
fonno giunger' a luuaccompagnato
da altri Spirti Celefti , vn' Angiolo
con fcrri,c ftromenti da far'il taglio»
come in effetto fece nel fuo deftro
flanco, & vnitamete gli altri Angio-
li gli cauarono le pietre 5 e calcoli,
nettaronole vifcerce parti interiori,
indij ferrato > e curato il taglio> dif-
paruero: ed'egli fuegliato narro con
giubilo)
-ocr page 111-
97
giubilo 3 c tenerezza tutto il fuccef-
i'o, reftando da quelPhora per fem-
pre fano, & illcfo a gloria de'Beati
Martirijde'quali fi refero miniftri gli
Angioli ftefli -
Egidio Tilmanno Diacono5 dalla
fua fanciullezza pati d'hernia inte-
ftina,e col progreflb de glianni s'al-
largo tanto la rottura »che non ba-
ftauanoj ne fafce^ ne piaftre di ferro
a ritcnere l'efito de gl'inteftini. Sen-
tendo che fi trafportauano i Sanri
Depofiti de' Bead Marti ri al Cartel
diQuefnoy con Proceffione folen-
ne 5 fi fece portar in luogo j dondo
poteffe riuerire le Sagre Reliquie; e
gionto oue principiaua l'ordinanza
della Proceflionej Ci fenti in vn mo-
rn eto liberce iano:onde tolte via le
fa fee s e piaftre di ferro » ando an-
ch'egli proceflionalmente portan-
dolc in mano a publica vifta di tuttj>
come degni trofei d'vn si gran mi-
G
            racolo
-ocr page 112-
9*
racolo. Dell'ifteflb male furono an-
che prodigiofamente fanati alia To-
la inuocationc de' Beati Martiri
Mattia Thorano 5 Bafilio BrieneiL. 5
Giouanni Teodoro» & altri. Ne de-
ne la.
Chriftiana pieta marauigliar-*
fi, che> ad' interceffione de i noftri
Bcati, fiano ftati da iimil male mol-
ti, e molti rifanati> perche, hauendo
alcuni di loro in quefta vita morta-
le foflferto il trauaglio di tale infer-
mita, e cofa piamente credibile,che
fempre volontieri impetrino dalla_j
Diuina Clcmenza l'efficace aiuto3in
tal bifogno , per i loro Diuoti.
Vn nobile Cittadino j e Cattoli-
co di Brila tormentato dalla poda-
gra crudele5 fit al Sepolcro de'Mar-
tiri in vn'infrate per fempre riianato.
Gafparo Braekel da grandi conuul-
fioni, e contrattioni de'nerui libera-
to . Maria Dameronghe da pleuri-
tide ridotta in agonia> auuotita/i a
iglo-
-ocr page 113-
99
\
gloriofi Martin fubitamente rifor-
fe . Adriqna Vanden Heuuel, ha-
nendo rila(Tata>edifciolta vna ma-
no dal braccio, ad vn femplice tatto
delle loro Reliquie rifand. Antonio
Oms da febre etica infanabile fit
guarito. Mechrilde figlia di Gia-
copo Brienen da curuita di ginoc-
chi , e difgiontioni d' articoli. Ifa-
bella de Cok da pericolofo 5 e di-
fperato parto prima, e poi da inuer-
minito apoftema ncl lato finiftro . E
molti altri da diuerfi malori, e do-
iori, che per breuita fi tralafciano.
Oltre la miracoloft liberatione del-
la Citta di Brufelles dalla pefte>che
debaccando con eftraordinaria fie-
rezza foura la fconfolata Citta 5 fu-
bito > che fii terminata la Proceflio-
ne delle Sante Reliquie de' Beati
Martiri, cefso di piu incrudelire >
vedendofi immantinente placata la
Diuina Giuftitia , e rinfoderata la_»
G % fpada
-ocr page 114-
ioo
/pada del celerte cafHgo ."
Conchiudo il mio brieue Somma-
rio col pregiato> e valeuole teftimo-
nio di Guglielmo Eftio, foggetto di
fingolar dpttrina, e di tanto Catto-
lici coftumi, che viffey e mori nella
Citta di Gorcom lafciando di se
fermo concetto> e coftante opinione
di Santiti: Serine egli > che fin da*
fuoi tempi, il luogo del Martirio 3 c
fepoltura di quefti Beatijbeche po-
fto inmezzoanemici tanto impla-
cabili > ad ogni modo con diuota_,
frequenza5e numerofo concorfo ve-
niua vifitato > e venerato da'Catto-
lici > quali ne riportauanp ( come
pur' hoggi 11 vedej nelleloro varie
infermita , & vrgenti bifogni veri
aiuti > & opportune confolationi.
Ma per non potere in quefto riftret-
to Compendio tutti ridire i mira-
coli j e portenti fin'hora veduti, e
che continuamente Ci ammirano
tenm-
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terminoj e nel ligare quefto fafcetto
de'fiori, lafcio per vltimo alia pie-
ta di chi legge, la celefte fragranza,
che nell'aprirfi del loroBeatoSepol-
cro per trafportame in diuerfe par-
ti leadorate Reliquie, fpiro con_»
odore tanto grato> e foaue> che tuo
ti i Circoftanthdando lodi,e bene-
dittioni airAltilfimo lo confeffaua-
no veramente gloriofo 5 e mirabile
ne i Santi fuoi. Bcce quomodo corn-
pumi fttnt inter filios Dei ■> & inter
Swttosfors illorum eft
. Sap.5.
1L FINE.