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LEONARDO DA VINCI

QUADERNI D\'ANATOMIA

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TREDICI FOGLI BELLA ROYAL LIBRARY Dl WINDSOR

RESPIRAZIONE - CUORE - VISCERI ADDOMINALI

PUBBLICATI DA

OVE C.L.VANGENSTEN, A.FONAHN, H.HOPSTOCK

con traduzione inglese e tedesca

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CHRISTIANIA
CASA EDITRICE JACOB DYBWAD
MCMXI

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COMUNICAZIONI

DELLO

ISTITUTO ANATOMICO DELL\' UNIVERSITÀ DI CHRISTIANIA

(PROF. DR. KR. SCHREINER)

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LEONARDO DA VINCI

QUADERNI DANATOMIA

I

TREDICI FOGLI BELLA ROYAL LIBRARY Dl WINDSOR

RESPIRAZIONE ~ CUORE - VISCERI ADDOMINALI

PUBBLICATI DA

OVE C. L. VANGENSTEN, A. FONAHN, H. HOPSTOCK

con traduzione inglese e tedesca

"^raversicei

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CHRISTIANIA
CASA EDITRICE JACOB DYBWAD
MCMXI

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Edizione di 248 esemplari numerati
oltre 2 in carta giapponese

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PUBLISHED WITH PERMISSION MOST GRACIOUSLY GRANTED

BY

H. M. KING GEORGE V

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LA PRESENTE EDIZIONE E DEDICATA ALLA MAESTA

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DELLA

REGINA MAUD

QUALE RISPETTOSO E AEEETTUOSO OMAGGIO

DAGLI EDITORI GRATI

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Casa Editrice: Jacob Dybwad, Christiania.
Eliotipie del „Norsk Lystryk og Reproduktionsanstalt", Christiania.
Tipografia: Det Mallingske Bogtrykkeri, Christiania.

Proprietà letteraria.
Tutti i diritti sono riservati per tutti i paesi.
Copyright MCMXI by Jacob Dybwad;
for the reproductions
by The Royal Library, Windsor

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Comenta talie pai^ole perche sono confuse
(Leonardo da Vinci)

II

M

i ii

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INTRODUZIONE

La Royal Library di Windsor conserva religiosamenta la maggior parte degli studi anatomici di
Leonardo da Vinci.

üesistenza di questi fogli, contenenti tes to e dise gui deïï Anatomia di Leonardo, era si conosciuta
da molto tempo; ma soltanto col lav or o di J. P. Richter: The Literary Works of Leonardo da Vinci.
London i88j, l\'opéra anatomiea di Leonardo fu resa accessibile al mondo scientifico ; non del tiitto perb,
perche il Richter ha reso pubbliche soltanto delle osservazioni sparse d\'alcuni libri delVAnatomia, toUe qua
e là dai fogli sciolti.

Alla richteriana seguï la magnifica edizione di Teodore Sabachnikojf e di Giovanni Piumati, apparsa
nel i8ç8 e içoi in due volumi, che si sogliono designare col titolo di Fogli A. e Fogli B.

Questi due volumi riproducono in tutto sessanta fogli délia ricca collezione di Windsor in fassimili,
accompagnati da una trascrizione diplomatica e da una traduzione in f ranee se.

Hella prefazione ai Fogli B. si accennava dal Sabachnikoff a una promessa, che fossero cioe per
segmre altri volumi dei manoscritti di Windsor \\ sennonche durante i died anni oramai trascorsi nulla fu
piu messo in luce deWAnatomia leonardesca.

Vero è che nel içoi, per opera deW editore Rouveyre a Parigi apparvero died volumi dei fogli
anatomid di Windsor in fas simile, piq non trascritti ne tradotti; e che tale edizione, arbitraria, del Rouveyre,
fatta senza il permesso della
Royal Library, oltre non contenere tutti i fogli anatomid inediti, da fassimili,
per piu cause, insodisfacenti e inadatti a scopi scientifid

Dopo il iQoi troviamo qua e là, nella letteratura, qualche brano Anatomia, quasi tutti tolti
parte dal Richter parte dalla menzionata edizione del Rouveyre.

In lavori anatomici, medico-storid ed in altri su Leonardo, venuti alla luce negli ultimi anni vediamo
espresso di frequente il desiderio duna edizione scientifica compléta dei manoscritti leonardeschi inediti.

Rivoltid pertanto agli studiosi, che potevamo supporre occupati in tale lavoro, domandando loro se ne
preparassero la pubblicazione, da tutti avemmo ricevuta risposta negativa-, di modo che d siamo assicurati,
per quanto è stato possibile, che al compito nostro non si è aiteso contemporaneamente da altri.

Allora parve a noi venuta Vor a daccingerei a tale opera, certi di fare cosa grata al mondo scientifico,
che aspetta ansioso d\'avere tra le mani Vintero tesoro letterario di Leonardo.

E\' nostro proposito di pubblicare via via in fassimili, accompagnati da una trascrizione diplomatica
del testo e da traduzioni inglese e tedesca, i fogli anatomid esistenti a Windsor e finora non pubblicati in
questo modo.

^ Come esempio della pochtzza di questa edizione a scopo scientifico, basti citarc la lezione, che si trova in un lavoro d\'tmo

studioso autorevole di questioni Leonardesche, dove si legge: i-Il foglio e accompagnato da questa nota misteriosa: delemistice

colle dita del morton, e non poteva leggere diversamente, mentre da una riproduzione chiara risulta facile la lezione giusta, cioè:
da Ie mjsure colle djt-a del morto.

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Neir agosto içio, per mezzo di S. M. la Regina Maud di Norvegia, abbiamo ottenuto il permesso
da S. M. Britannica Re Giorgio, deseguire la collazione necessaria sui manoscritti originali di Windsor, di
fotografarli e di pubblicarne le riproduzioni.

Nel presentare ora il primo volume dei Quaderni d\'Anatomia ci siamo consentite due parole siU metodo
da noi seguito.

Da che furono fatte le negative per 1\'edizione del Sabachnikoff (probabilmente nel i8gß) Farte fotografica
ha cost progredito che è le cito credere come, per mezzo delVeliotipia, si pos sano ottenere riproduzione ancora
piîi chiare.

I manoscritti anatomici di Leonardo nella Royal Library di Windsor si trovano adesso quasi tutti
riuniti in una cartella col titolo:
Leonardo da Vinci, Manuscripts only; mentre alcuni sono a parte, montati
su cartone. Nella busta i singoli quaderni, per quanto pare a noi, furono in genere correttamente ordinati
da G. P. Richter e in seguito riordinati da G. Piumati.

La busta, che pubblichiamo nel presente volume, contiene veitti fogli sciolti e sette frammenti, in
tutto ventisetti fogli, 7te pubblichiamo ora undid fogli oltre a due 7nontati su cartone. Questi tredici
fogli, a quel che pare, formarono originariame?ite un quaderno, com\'è provato : dalla qualité della carta
duguale grossezza e per alcuni fogli duna filigrana rappresentante im bulbo ; dalVesser nove di essi segnati
da mano antica con le maiuscole A—I; dalla scrittura e dalFinchiostro. Degli altri fogli e frammenti
riuniti nella medesima busta si sappia inoltre che: tre sono in carta piii grossa e senza filigrane; tre sono
in carta piii sottile con righe trasversali, abbastanza strette, senza filigrane; quattro sono in carta alquanto
piu grossa, benche di qualita simile a que lia dei primi undid, ma con fibre del tutto diverse ; e che di tre
piccoli frammenti non è facile precisare la carta ; in quello di no. 182, la carta è la stessa dei Fogli A, con filigrana.

Per le stesse ragioni appartengono originariamente al medesima quaderno dei detti undid fogli i
tre fogli grandi su cartone e conservatz nella raccolta leonardesca di disegni che è in iscatole di latta
federate d\'asbesto. Qui ne pubblichiamo due soli (v. Fol. 11 e 12). La grandezza originale di questi fogli
era probabilmente di 4.Ç0
X 3^7 I pik furono piegati in due, poi staccati; molti sono anche pik o

meno tagliuzzati lateralmente.

Ancora: il fol. i è segnato con A, recto, mentre al verso, in basso, reca il numero 220, di mano piu
7^ecente ; misura 28s
X IÇ? / alquanto tagliato nei lati con taglio netto, senza filigrana. I disegni sono
a inchiostro nero con qualche tratto a inchiostro scuro, e il testo : I a inchiostro scuro, III parte nero e parte
scuro (maffi-m& e le parole seguenti), II nero e IV scuro, V nero meno le tre ultime righe; ma ha il verso bianco.

Il fol. 2 è segnato con B recto, al verso, in basso, a destra con mano piîi recente ha il numero iß7,
e in lapis 40; misura 288
X 213 mm., con filigrana, ed è dhichiostro scuro.

Il fol. 3 è segnato con C, recto, e in basso a destra reca il numero 181-, misura 2çi X 2iß mm., senza
filigrana, ed e d inchiostro scuro. Ceinte tracce (di cucitura?) neWestremo del margine far ebber o supporre
che il «rectos fosse il \'.\'.verso-» e viceversa.

Il fol. 4 è segnato con D, recto, mentre al verso, in basso, reca il numero 164; misura 2Ç4. X 211 mm.,
senza filigrana ed è d\'inchiostro scuro.

Il fol. 5 è segnato con E, recto, e in basso reca il 7iumero 166; misitra joß X 203 mm., senza filigrana,
ed e d\'inchiostro scuro.

Il fol. 6 è segnato con F, recto, e in basso ha il numero i6ç; misura 2ço X 210 mm., senza filigrana,
ed e d^inchiostro scuro.

Il fol. 7 è segnato con G, recto, ed in basso reca il numero 200, al verso in lapis \'f-ß ; misura 2ç8 X 210 imn.,
con filigrana, ed è dinchiostro scuro.

Il fol. 8 è segnato con H, recto, al verso, in basso reca il numero 218^-, misura 286 X 202 mm.,
senza filigrana, ed è dinchiostro seppia alquanto pik chiaro ; ma ha il verso bianco.

Il fol. 9 è segnato con I, verso, mentre al recto, in basso, ha il numero isç; misura 283 X 199 mm.
con filigrana, ed e d\'inchiostro scuro; ma ha il verso bianco.

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LEONARDO DA VINCI

II fol. 10 ha la 7îumerazione i6ß, recto, al verso in lapis 31; misura 273 X 200 mm., senza filigrana, ed è
dinchiostro, par te nerissimo, quasi della Cina, parte scuro; la figura femminile^ e gli altri disegni al verso in lapis.

II fol. II reca la numerazione moderna 12.280; foglio intefo di ^po X 327 mm., senza filigrana ed è
d\'inchiostro scuro; nel recto disegni geometrici con testo corrispondente. Ne pubblichiamo il solo verso con
una figura anatomiea quasi identica a quella del foglio seguente, ma senza alcun testo.

Il fol. 12 ha la 7iumerazio7te moderna 12.281, a^ttica 4.5; misura 486 X 327 7nm.\\ composto di quattro
pezzi di carta della so lit a qualita, alquanto tagliuzza^ti. Seguendo i contorni della figura, la carta è stata
punteggiata, di modo che al verso la figura è visibile per mezzo di questa punteggiatura, che non segue
perb esattamente i contorni originali. Vi è pure chiaramente riconoscibile Vimpronta d.\'un dito, che con
tutta probabilità è contemporanea al disegno. Il foglio è senza filigrana, d\'inchiostro piuttosto 7ierastro, in
parte con toni tra grigio-verde-giallo.

Il fol. 13, recto, reca il numero 167, in lapis3; originariamente misurava 320 X 228 mm., attiialme7îte
mancante d\'un gran pezzo tagliato nella parte destra. Da certi dati e probabile credere, che questo pezzo
fosse già tagliato e la carta strappata, quando Leonardo vi scrisse sopra le sue note: per esempio la partizione
delle parole e il fatto che non vien tolta nessima parte del testo. E\' filigranato, dHnchiostro scuro.

Quanto alla trascrizione del testo, proposito nostro è stato quello di riprodurlo anche tipograficamente
nel modo piît f edele possibile, cosichè i lettori possano a primo sguardo vederlo tal quale fu lasciato da
Leojzardo, e seguire, parola per parola, il pensiero, il 7netodo, la mano di lui, fino il pro ceder e del suo
pensiero durante il lavoro secojido permette la scrittura originale. A taie scopo ci siamô serviti dei seguenti
mezzi tipografici: per il testo di Leonardo si e adoperato il carattere
tondo; per le parole 0 frasi cancellate
da Leonardo il
corfivo; per le correzioni e aggiunte sopra la rig a usiamo lo spazieggiato. Le parole
mancanti di lettere o sbagliate sono riprodotte nella forma buona, ma distingidamo le lettere da 7toi aggiunte
O corrette col
normanno

Altri segni convenzionali sono : la parentesi (--per i cancellati, mentre una parentesi piîi tonda

(--) indica le frasi di Leonardo stesso messe tra parentesi; le parentesi quadre [— —] sono

adoperate, specialmente nelle traduzioni, per indicare parole che non si trovano nelVoriginale, ma che sono
ne ce s sar ie per renderne il senso; e le ^— ■—^ indicano parole superflue 0 scritte due volte.

Per segnare la totale assenza delV apostrof o nella scrittura di Leonardo abbiamo adoperato una line-
etta invece delV apostrof o per indicare Velisione della finale -
(coll-aiuto), mentre per Velisione delViniziale
lo abbiamo conservato
(se\'llj. Abbtamo scwlto le abbreviature, sempre perb indicandole mediante il corsivo

I numerali romani [I], [II], ecc. che precedono i paragrafi del testo rimandano ai numerali corri-
spondenti che si trovano nella ca7^ta t7^asparente coprente il rispettivo fassi^nile, di modo che il lettore possa
sempre facilmente ritrovare il passa e controllare la nostra lezione. Sulla medesi7na carta traspa7^ente si
trovano trascritte le lettere dei disegni.

Per quanto riguarda le traduzioni ci sia7no propasti di rendere il piîi fedelmente possibile, 7tonchè il
senso aîtche le espressioni caratteristiche, i costrutti spesso aspri, fino gli stessi anacoluti di Leona7^do,
rinunciando al compito infinitam.ente più gradevole e facile di rendere il co7îtenuto generale per mezzo d\'una
traduzione un po" libera.

Circa poi il contenuto del presente volume — Quaderni d\'Anatomia I — ci restringia7no per ora alle
cose seguenti. Nei fogli da itoi ptibblicati co7ne in tutte le apere letterarie e scietitifiche di Leoriai^do troviamo
sparse osservazio7ti nonche di mate7\'ia anatomiea e di questio7ti di medicina, anche su fnaterie disparatissiine.
In modo speciale sono trattati la respirazione, il 77ioto alternante del diafratnma e del mirac, il passaggio
del cibo per il ca7tale digestive, e piît ampia7nente il cuore e le sue funzioni. Nel prossi7no volmne che

^ Vi sono certi particolari che collegano questa figura, coprente con la mano il grembo, a due figure femminili del foglio segnato
J 2.642 della medesima raccolta. La carta pero ne del tutto differente.

2 Fer es. un medesimo, dove Leonardo ha scritto umedesimo, mentre abbianto per tutto lasciato illui per in lui forma analoga a nollo

XIII

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pubblichereino, è trattata, in un modo molto esteso, Vanatomia e la fisiologia del more: sarebbe percib affrettato
discorrere ora, e giudicare, sulle cognizioni di Leonardo intorno il problema fondamentale della circolazione
del sangue. Lo stesso si ptib dire per tante altre materie: in og7ii pagina, quasi, si trovano importanti
osservasioni su questioni trattate altrove piii abbondantemente.

Allora dunque soltanto, che siano pubblicati tutti i fogli anatomici rimanenti, si potrà commentarli, e
sara concesso formare un giudizio maturo, positivo sulVintera reliquia di Leonardo da Vinci anatomico.

Riguardo la parte dp azione del lavoro tra i collaboratori, bastera si sappia questo: durante lo studio
delVopera scientifica del Grande, il dott. H. Hopstock, prosector d\'anatomia nelVIstituto anatomico del-
runiversità di Christiania, ebbe da anni in mente di pubblicare Vopera anatomica di Leonardo in una edizione
compléta; e a questo proposito si rivolse al dott. A. Fonahn, che viveva allora aWestero in missione con-
feritagli dalla 7iostra unwersita, per istudiare la storia della medicina, e che in seguito fu incaricato della
docenza di storia della medicina nelFuniversità. Quando si passa ad effettuare la vagheggiata pubblicazione,
si vide indispensabile la cooperazione dun filologo romanzo, che fu Ove C. L. Vangensten, incaricaL
della docenza ditaliano nelVunitiersita, il quale, richiesto, aderï.

Il presente volume è dunque risultato di continua, intifna collaborazione, e sarebbe difficile segnare limiti

nei campi speciali dei collaboratori; il testo fu stabilito con frequenti conferenze tra Fonahn e Vangensten

in modo perb che Vangensten assume la responsibilith della parte filologica specialmente, mentre Ie traduzioni
sono frutto di lavoro collettivo.

Lafondazione Professor Fredrik Petersen ha reso possibile la presente pubblicazione mediante
generoso susstdio.

Con molta cortesia il dott. Giuseppe Lesca professore a Firenze ci ha reso pregevole \'servizio sia
nellmterpretazione di alcuni passi oscuri del testo sia in altro modo. Con gentilezza squisita e con cura
metuolosa e somma dottrina i signori dott. Karl Sudhoff professore neWuniversità di Lipsia, e dott.
M. Holl, professore neWuniversith di Graz, hanno riveduto Ie bozze della traduzione tedesca, prof William
Wright, M. B., D. Sc., F. R. CS., decano del London Hospital Medical College, quelle deWinglese
contrzbuendovi pure dott. E. F. Bashford, direttore deWImperial Cancer Research Fund, e suo collaboratore
prosector dott. M. Haaland A tutti quelli signori siamo debitori di profonda gratitudine.

Infine rivolgiamo i nostri sinceri ringraziamenti alia Sigmrina Marie Fougner, dama donore della
Regina Maud, al Hon. J. Fortescue, the King\'s Librarian a Windsor Castle, a Sir Henry Knollys
ai professori dott. Pagel di B er lino e dott. Schreiner dt Christiania, a J. Thüs, direttore della Galleria di
Belle Arti a Christiania, al signor Barry e al signor Troan, come coloro, che in diversa maniera et
hanno perb aiutato., interessandosi grandemente aWopera nostra.

La casa editrice Jacob Dybwad mérita ricordo speciale, per aver data al contenuto leonardesco una
ediztone cost degna.

Christiania. Luglio içii.

OVE C. L. VANGENSTEN. A. FONAHN. H. HOPSTOCK.

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folio 1 recto
delle machine

[I.] perché natura non puo (/) dare moto alli anjmalj fança itrxxmentx machinali, | chôme
p^r me fi djmofftra in queffto libro, nell-op^re motiue da effa natura j fatta nelli anjmali. e p^r
quefto io ho chonpoffto le reghole nelle
4 po|te;ztie dj natura, fança le qualj nie;2te p^r effa
5 po dare moto lochale a e|ffi anjmali; {a) adunque deffcriueren pnma d-effo moto lochale,
s ] chôme lui partoriffcie ed è partorito da ciaffcuna dell-altre tre pote;^tje ; | dj poj deffcriuerre?«
de! pefo naturale,
{ancho) anchora che no;^ fi poffa | neffun pefo dire effere altreme^^ti
che accide^ztale, ma chofi è piaciuto dj | nomjnarlo
per fep^rarlo dalla força che è dj natura
dj pefo in tutte fua | opération!, e per quefto è nomjnata pefo accidej^tajle, e cquefta tal
10 força è pofta per la pote^ztia | di natura o^er naturata; {perche che) la quar|ta e \\ltima
pote^tia fia detta pé^rchuffione, coè [termine o inpedjmento dj moto; e dire;« prijma che ongnj moto
lochale i^zsenfibile è gienejrato dal motore fe^fibile, come nell-orilogio il
j contrappefo tirato {da)
in alto dall-omo fuo motojre. anchora Ii d^menü fchacciano ö ttiran l-u|no 1-altro, come fi \\ede
1-acqua fcacciar dj fe I-ari|a e \'1 focho entrato
per chalore ne\' fondi delle | chaldare, e ffe

75 ne fuggie per Ii
1-aria, e il chaldo del
con jffpeffa e graVe

A

20

matricie fi ramjfichino in effa | matricie, e cquali
e cqualj
ion che ffi ro;«pano nella

bollori fup^rfitiali dell-acqua bollente. e anchora la fiama tira a ffe

foie tira in alto 1-acqua in forjma d-umjdo Vapore, il quale poi j richade
pioggia. Ma lia p^rchuffione | hè la in(y)me^fa potentia
[che) \\ delle

chofe che fi gieneri ào-n tro alli elemewti-

[II.] "Vene maffime | della donna.

[III.] Vene maffime ] del figlolo nella matricie.

[IV.] Da notitia chôme le uene della
e qua^^te fon, che penjtrino alla fecho;2djna,

fep(3;rajtione che fifa il figliolo dalla matricie.

[V.] Tal mifftione di contattj anno Ie uene e arterie della matrice della donna colle
ftreme "Vene | dell-onbilicho del fuo figliolo in a b, Quale ha;? Ie Vene mjferaice ramifichantj
nel feghato cholla ra|mjfichatione delle Vene che nel medefimo feghato djffcie^^dano dal chuore,
e come
{Ie ff) Ie | ramjfichationj delle \\ene del polmone cholla ramjfichatione della trachea
che 11e rinfreffcano. | Ma Ie uene del figliolo
non fi ramjfichano nella fufftantia della
matricie dj fua madre, ma nella fechondjna, la quajle fta in locho di chamjcia dentro alla
30 matricie che 11a \\efte, ed è a cquella conglunta (ma non è Vnita) {da) medjante | li chotilidonj

ec-

16 in forma] L: iforma, 20 maffime] L: maffme. 30 medjante] L: nedjante.

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On Machines.

[I.] Why Nature cannot without mechanical instru-
ments give motion to animals, as is shown by me
in this book, in the works of motion made by
Nature in the animals. And therefore I have laid
down the rules of the four Powers of Nature, without
which nothing can, through her [Nature], give local
motion to these animals. We shall therefore first
describe this local motion and how it produces and
is produced by each of the three other Powers. Then
we shall describe the natural weight although no
weight can be termed otherwise than accidental-, but
so it has pleased [us] to call it, to distinguish it from
the force which is, in all its operations, of the nature
of weight and is, therefore, called accidental weight;
and this is set up as the Power of Nature or
the one produced by Nature. The fourth and last
Power shall be called percussion, i. e. end or im-
pediment of motion. And we shall first mention that
every local involuntary motion is produced by the
voluntary motor, like the counterpoise of a clock
lifted up by its motor, Man. Furthermore, the Ele-
ments mutually repel or attract each other, as one
sees that water expels the air and the fire entered as
heat into the bottom of the caldrons and escapes
through the bubbles on the surface of the boiling water.
And again the flame attracts the air, and the heat
of the Sun draws up the water in the form of moist
vapour, which afterwards falls down as inspissate
and heavy rain; but percussion is the immense Power
of things which is produced in the Elements.

[II.] The «vene massime» of woman.

[III.] The «vene massime» of the child in the uterus.

[IV.] Explain how the veins of the uterus ramify
in this uterus, and which and how many they are,
and which enter the placenta, and which of them are
torn asunder in the separation of the child from the
uterus.

[v.] The veins and arteries of the uterus of woman
have such a mixture of contacts with the extreme veins
of the navelstring of her child in
ab, as the «vene
miseraice» ramifying in the liver, have with the
ramification of the veins which descend from the
heart into the same liver, and as the ramifications of
the veins of the lung have with the ramifications of
the trachea, which refresh them. But the veins of
the child do not ramify in the substance of the
uterus of its mother, but in the placenta, which takes
the place of a shirt in the interior of the uterus,
which it coats, and is connected (but not united) to
this by means of the cotyledons etc.

Über die Maschinen.

[I.] Warum die Natur ohne mechanische Hilfsmittel
den Tieren Bewegung nicht geben kann, wie es von mir
in diesem Buche demonstriert wird, in der Bewegungs-
arbeit, die in den Tieren von der Natur ausgeführt wird.
Und deshalb habe ich die Regeln von den
4 Natur-
kräften zusammengestellt, ohne welche nichts durch sie
[die Natur] diesen Tieren lokale Bewegung geben kann.
Also zuerst werden wir diese lokale Bewegung beschrei-
ben und wie sie erzeugt und erzeugt wird von jeder der
drei anderen Kräfte. Nachher werden wir die natürliche
Schwere beschreiben, obwohl keine Schwere anders als
akzidentiell genannt werden kann; aber so hat es ge-
fallen sie zu nennen, um sie von der Kraft zu unter-
scheiden, die in ihren sämtlichen Operationen von der
Natur der Schwere ist und deshalb akzidentielle Schwere
genannt wird; und diese wird als die dritte Naturkraft
oder von der Natur erzeugte aufgestellt. Die vierte und
letzte Kraft wird Perkussion genannt werden, d. h. Schluss
oder Verhinderung von Bewegung. Und zuerst werden
vrtr erwähnen, dass jede lokale unwillkürliche Bewegung
durch den willkürlichen Motor hervorgebracht wird,
gleich dem durch seinen Motor, den Menschen, in die
Höhe gezogenen Gegengewicht in der Uhr. Ferner
stossen sich ab oder ziehen sich gegenseitig an die
Elemente, wie man sieht, dass das Wasser die Luft und
das als Wärme in den Boden der Kessel eingetretene
Feuer von sich jagt und durch die Blasen an der
Oberfläche des siedenden Wassers entflieht. Und fer-
ner zieht die Flamme die Luft zu sich, und die Hitze
der Sonne zieht das Wasser in der Gestalt feuchten
Dampfes in die Höhe, welcher nachher in dichtem
und schwerem Regen herunterfällt; aber die Perkus-
sion ist die immense Kraft der Dinge, welche in den
Elementen erzeugt wird.

[IL] A. Die «vene massime» des Weibes.

[III.] Die «vene massime» des Kindes in der
Gebärmutter.

[IV.] Zeige, wie die Venen der Gebärmutter in
dieser Gebärmutter sich verzweigen, und welche und
wieviele es sind, welche in die Plazenta hineindringen,
und welche es sind, die zerreissen bei der Tren-
nung, die das Kind von der Gebärmutter vornimmt.

[V,] Eine solche Mischung von Berührungen haben
die Venen und die Arterien der Gebärmutter des Weibes
mit den extremen Venen des Nabelstranges ihres
Kindes in
ab, wie die «vene miseraice» sie haben, die
sich in der Leber verzweigen, mit der Verzweigung der
Venen, die vom Herzen in dieselbe Leber herabsteigen,
und wie die Verzweigungen der Venen der Lunge mit
der Verzweigung der Trachea haben, welche sie
erfrischen. Aber die Venen des Kindes verzweigen sich
nicht in der Substanz der Gebärmutter seiner Mutter,
sondern in der Plazenta, welche an Stelle eines
Hemdes im Innern der Gebärmutter, die es auskleidet,
ist, und mit dieser durch die Kotyledonen verbunden
(aber nicht vereinigt) ist usw.

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FOLIO 2 RECTO
ordine del libro

[I.] Queffta mja figuratione del corpo \\mano ti farà djmoftra non altrejmenti che
ffe ttu aueffi 1-omo naturale inna;zti, e 11a rago% fi è che, fe ttu \\oi bejne conoffcere le parte
dell-omo natomjçato, tu lo Volti, o lluj o 11-ochio tuo, p^^r dj|Verfo affpetto quello co^^fiderando
5 dj fotto e dj fop^^a e dalli lati, Voltandollo, e ccerchando 1-origine dj ciaffcu;^ {b) me^^bro, e
in tal modo la notomja najturale t-à faddjffatto alia tua notitia. Ma tu ai a inte^edere
che
ttal notjjtia non ti laffcia faddjffatto, co^zcofiachè lia gra^zdjffima chonfufione, che j refulta
della mjftione dj pa;mjchuli, mjfti co;^ uene, arterie, neruj, corde, (m) muffcoli, offi, \' fangue,
il quale tignie dj fe ognj parte d-un medefimo colojre; e lie Vene che dj tal fangue fi
/o Votano non fono cognoffcute (./) p^r la lor djmjjnuitione; e 11a integrità dellj pannjchuli, nel
derchare le parte che dentro a Ijloro
{fi ce) f^includano, fi ue/^gano a ronp^?re, e 11a lor
traffparentla tinta dj fangue [ non ti laffcia cognoffciere le parte {che fon fotto a) co/^rte da
lloro
per la fimjlitu[djne del lor colore infanguinato, e non poi {fare) aA^ere la notitia dell-u?2
che ttu I
non confonâa. e defftruggha 1-altro // adunque è neceffario fare più natomje, | delle qualj
IS 3 te ne bifogna p^r auere piena notitia delle Vene e arterie, j) [ defftruge;«do con foma

delli pannjchulj, e 3 per le

djligentia tutto il rimane^zte, e altre 3 per auere la notitia
B corde e muffcoli e llegame^^tj, e
3 p^r li offi e car|tilaginj,\' e 3 ^^r\'la natomja\' delle
offa, l8 quali f-anno a ffegare e djmofjftrare quale è bufo, e cquale no, quale è mjdollofo,
quale hè fpugno|fo, e cquale hè groffo dal fori al dentro, e quale è ffottile, e alcuno à inn
aljchuna parte gra;^ fottiglieça, e in alchuna è groffo e in alcuna bufa o piena [ d-offo o
mjdollofa o ffpugnofa. | e chofi tutte quefte cofe farano alcuna Volta trojVate \'n-u;^ medefimo
offo, I e alcuno offo fia che non à neffuna, j e
3 te ne bifogjna fare p^r la donna, nella
quale è gran mjfterio medjante la matrice e ffuo feto.

Adunque per il mjo djfegnjo ti fia noto ognj parte e ognj tutto medjante la

25 dj|moftratione dj 3 djVerfi afipetti dj cialcuna parte, perché quando tu arai Veduito alcun

menhro dalla parte djnançi con qualche neruo, corda o >ena, {che la) che | nafca dalla oppofita

parte, {ttt) e\' ti fia dimoftro il medefimo menhro \\olto per lajto o djrieto, non altreme^^tj

che ffe ttu aueffi in mano il medefimo me;2bro e andaf|filo Volta^do dj parte in parte, infino

a ttanto che ttu aueffi piena notjtia di che ttu defideri fap^re; e cofi fimjlme^^te ti fia

JO poffto innanti {alii och) in tre o 4 djmoftrationj dj ciafcu;^ me^^bro per djuerfi affpetti, in

modo che ttu refterai con [ Vera e piene notitia dj quello che ttu A/oi fapere della figura
dell-omo-

4 volti] L: voli — djverso] : djversoj 13 la 1 imjlitudjneJ Z; a lit
21 medesimo] L: mëdesimo quando] L: quanta ^c? in mano] L: imano.

L: djversoj v la fimjlitudjne] L: a limjlitudjne e 3] L : e 3 e 3 — 3] Z.- la corretto in 3
indo]
L: quanta 38 in mano] L: imano.

-ocr page 24-

Order of the Book.

[L] This my illustration of the human body shall be
demonstrated to you, not otherwise than if you
had a real man before you, and the reason is that
if you want to know thoroughly the parts of a
dissected person, you must turn him or your eye,
examining him from different aspects, from below, from
above, and from the sides, turning him and investi-
gating the origin of each member, and in this way
the natural dissection has satisfied you as to your
knowledge. But you must know that such a know-
ledge does not leave you satisfied on account of the
very great confusion resulting from the mixture of
«pannichuli» with veins, arteries, nerves, tendons,
muscles, bones, and blood, which colours with itself
every part with the same colour; and the veins, emp-
tied of their blood, are not recognized on account of
their diminution; and the integrity of the «pannichuli»
is broken in searching for those parts that are in-
cluded in their interior, and their transparency, co-
loured with blood, will not allow you to recognize
the parts covered by them on account of the simi-
larity of their bloodcolour, and you can have no
knowledge of one without confounding and destroying
the other. Therefore it is necessary to make several
dissections, of which you want
3 to acquire complete
knowledge of the veins and arteries, destroying with
very great diligence all the remainder, and
3 others
to acquire knowledge of the «pannichuli», and
3 for
the tendons and muscles and ligaments, and
3 for
the bones and cartilages, and
3 for the anatomy of
the bones which must be sawed through, and demon-
strate which is perforated and which is not, which is
medullary, and which is spongy, and which, from with-
out to within, is thick, and which is thin, and which
at one place has great thinness and at one [place]
is thick, and at one is perforated or full of bone
or medullary or spongy, and thus all these things
will sometimes be found in the same bone, and there
may be a bone which has none of them, and
3 you
must make concerning woman, in whom there is great
mystery on account of her uterus and its foetus.

Accordingly through my design every part and every
whole will be made known to you by means of the
demonstration of
3 different aspects of each part, as,
when you will have seen a member from the front
with what nerves, tendons and veins, take their origin
from the opposite side, the same member shall be
demonstrated to you, turned round on the side, or
from behind, not otherwise than if you had the same
member in your hand and went on turning it round
bit by bit, till you had acquired full knowledge of
what you want to know; and thus it will similarly
be laid before you in three or
4 demonstrations of
each member, through different aspects, so that you
will have true and full knowledge of what you want
to know of the shape of man.

Anordnung des Buches.

[I.] Diese meine Darstellung des menschlichen Körpers
soll dir demonstriert v/erden, nicht anders, als ob du
den natürhchen Menschen vor dir hättest, und der
Grund dafür ist, dass, wenn du die Teile des anato-
mierten Menschen gut kennen willst, du ihn oder dein
Auge drehen musst, ihn von verschiedenen An-
sichten, von unten, von oben und von den Seiten
betrachtend, ihn drehend und den Ursprung jedes
Teils («membro») suchend; und auf solche Weise hat
dich die natürliche Anatomie in deiner Kenntnis
zufrieden gestellt. Aber du musst wissen, dass solche
Kenntnis dich nicht befriedigt wegen der sehr gros-
sen Verwirrung, hervorgebracht durch das Gemisch
von «pannichuH» mit Venen, Arterien, Nerven, Sehnen,
Muskeln, Knochen und Blut, das durch sich jeden Teil
mit einer und derselben Farbe färbt; und die Venen, die
sich ihres Blutes entleeren, werden wegen ihrer Ver-
kleinerung nicht erkannt; und die Integrität der
«pannichuli» wird beim Aufsuchen der Teile, die in
ihrem Inneren eingeschlossen sind, zerrissen, und
ihre Durchsichtigkeit, von Blut gefärbt, lässt dich nicht
die von ihnen bedeckten Teile wegen der Gleichheit
ihrer Blutfarbe erkennen, und du kannst von dem
einen keine Kenntnis haben ohne das andere zu
konfundieren und zu destruieren. Darum ist es not-
wendig mehrere Anatomien zu machen, von denen du
3 brauchst, um volle Kenntnis von den Venen
und Arterien zu haben, mit grösster Sorgfalt alles
übrige destmierend, und andere
3 um Kenntnis von
den «pannichuH» zu haben, und
3 in betreff der Sehnen
und Muskeln und Ligamente, und
3 in betreff der
Knochen und Knorpel, und
3 in betreff der Ana-
tomie der Knochen, welche zersägt werden müssen,
und zu demonstrieren, welcher durchlöchert ist und
welcher nicht, welcher markig ist, welcher schwam-
mig ist, und welcher, von aussen nach innen, dick
ist, und welcher dünn ist, und welcher an einer Stelle
grosse Dünne hat und an einer [Stelle] dick ist und
an einer [Stelle] durchlöchert oder voll Knochen oder
markig oder schwammig; und also werden bisweilen
alle diese Dinge in demselben Knochen gefunden
werden, und es kann einen Knochen geben, der
deren keines hat, und
3 musst du machen in be-
treff des Weibes, in welchem ein grosses Mysterium
wegen seiner Gebärmutter und deren Foetus ist.

Also durch meine Zeichnung wird jeder Teil und jedes
Ganze dir bekannt werden mittels der Demonstration
von drei verschiedenen Ansichten jedes Teils, da,
wenn du einen Teil von vorne betrachtet hast mit
irgendwelchen Nerven, Sehnen oder Venen, die von
der entgegengesetzten Seite entspringen, derselbe Teil
dir demonstriert werden soll, auf die Seite umgedreht,
oder von hinten, nicht anders, als ob du den-
selben Teil in der Hand hättest und ihn Stück für
Stück umdrehtest, bis dass du volle Kenntnis von dem,
das du zu wissen wünscht, erhieltest; und gerade so
wird dir in drei oder
4 Demonstrationen jedes Teils
in verschiedenen Ansichten vorgelegt werden, sodass
du wahre und volle Kenntnis haben wirst von dem, was
du über die Gestalt des Menschen zu wissen wünscht.

-ocr page 25-

(d) Adunque quj con 15 figure intere ti farà mofftro la coffmografia del mjnor | mondo
col medefimo ordjne, che Inanç\'i a me fu ffatto da ttolomeo nella fua coffmo|grafia; e cofi
djuidero poi quelle
menhra, j come lui djujfe il tutto in proVince, | e poi djro 1-ufitio delle
parti
per ciaffcu?^ \\erfo, mette^zdoti djna/ïti alii ochi la notitia | dj tutta la figura e \\alitudjne
5 dell-omo, in qua?2to à | moto lochale medjante le fue parte.

E ccofi piaceffi al noftro altore, che io poteffi djmofftrare la natura dellj omjni e loiro
cofftumi nel modo che io deffcriVo la fija figura-

o

E ricordoti che 11a notomja delli neruj non ti darà la fituatione dj loro {me) ramj|fatione,
nè in quali muffcoli effi fi ramjfichino medjante li corpi djffattj in acqua | core?2te o in
acqua
10 dj calcina, perché, anchora che ti rjma;^gha la origine de\' lor naffcimmentj | fança tale acqua,
[tu) come c.on 11-acqua, le ramjficatione loro pel corfo dell-acqua fi | Vengano a Vnjre, non
altreme;?tj che fll facci il lino o chanapa pettinata
per filare [ tutta in \\n faffcio, in modo che
inpoffibile è a ritroVare, in quali mufcoli o
con quale | o con qua/^te ramjficatione li neruj
f-infondino ne\' pr^detti mVffcoIi-

15

are.

delle

mawgha corretto in

della mano dj de/ztro

pa [IL] * Quando tu comi^ci la mano dj de^tro, fa j prima l-offa tutte fpichate alqua;2|to 1-uno
offo dall-altro, acioche fi [ poffa efpeditame^te cognoffcere | la Vera figura dj ciafcuno offo
da I la parte djmefticha della mano, e | ancora il uero numero e ffito | dj ciaffcuno, e fanne

alcu;^ fega|ti per lo meço della fua groffeça, coè | per lo lungho, accochè fi poffa djmoftr

quale è Vacuo e quale è pi|eno. facto quefto e ttu mettj j * infieme effi offi alii lor

tatti, e ffigura tutta la man di den|tro bene aperta. Di poi po|nj tutts le figure
prime le|*gature delle offa; 1-altra djmo ftratione fia delli mufcoli che lie

ueri con

gano

infieme la rafetta e \'1 pettine; | *la qui^eta djmofterra le corde ce | moVano le prime gunture
*6 delle | * dita; la fefta quelle corde che | moVano le feconde gunture de|*lle dita; la
2S quella che moue | le terge gunture d-effe dita; | la djmofterra li nerui\' che [ * dallo il
fentime;zto; la nona | =^dimofterra le Vene e arterie; | la decima mofterra la mano | intera e
ffinjta colla fua pelle | * e lie mifure fue, le quali mj|fure fieno ancora fatte nele | offa, e cquel
che ttu fFai
per que|fto Verfo della inano^ fallo an|cora per li altri tre affpettj, | coé dalla
parte djmefticha, [ dalla parte del dorfo, dalla | parte filuefftra, e dalla fua | faccia\' fopradette;

z quj] Z.- que corretio in quj 8 ramjfatione] L: ramjfacione corretto in ramjfatione zo rjma«gha] L: ro
rjmawglia ig djmostr|are]
L: djmostr|strare 2S quella] L: qua.

i

-ocr page 26-

Accordingly the cosmography of the Microcosmos
(«minor mondo») will be demonstrated to you here
through 15 full figures in the same order as was done
before me by Ptolemy in his cosmography. And
then I shall likewise divide those members, as he di-
vided the Whole into provinces, and then I shall
describe the function of the parts from every side,
laying before your eyes the knowledge of the whole
shape and «valitudine» of Man, as far as it has local
motion by means of its parts.

And might it so please our Creator, that I were
able to describe the nature of Man and his habits
in the way in which I describe his shape.

And I remind you that the dissection of the ner-
ves will not give you the situation of their branches
nor into what muscles they ramify, by the use of
the bodies dissolved in streaming water or in lime-
water, because, although the origin of their derivation
remains [known] to you without such water, as with the
water, their ramifications, through the streaming of the
water end by joining together, in the same way as
flax or hemp, hackled for spinning becomes quite a
bundle, so that it is impossible to make out again
into what muscles, or with what, or how many ramifi-
cations the nerves enter the same muscles.

On the Hand from the Inside.

[II.] When you begin the hand from the inside,
then first set all the bones a little apart, one bone
from the other, so that the real shape of every bone
from the palmar side of the hand may be easily
recognised, and further the real number and place
of each one, and prepare some sawed through at the
middle of their thickness, i. e. lengthwise, in order
that you may demonstrate which is empty and which
full. This done, put together these bones at their
real surfaces of contact, and show the whole hand
right open from the inside. Then put down all the
figures of the first joints of bones. The second
demonstration should be that of the muscles which
join the carpus to the rest of the hand. The fifth
shall demonstrate the tendons which move the first
joints of the fingers. The sixth those tendons which
move the second joints of the fingers. The
7th those
which move the third joints of these fingers. The
8th shall demonstrate the nerves which give it the
sense of feeling. The ninth shall demonstrate the veins
and arteries. The tenth shall show the entire hand
and finished with its skin, and its measures, which
measures let them be also taken of the bones. And
what you do on this side of the hand, do that also
from the three other aspects, i. e. from the palmar
side, from the dorsal side, from the extensor side and
from its aforesaid surface.

Also wird dir hier durch 15 ganze Figuren die
Kosmographie des Mikrokosmos («minor mondo») de-
monstriert werden, in derselben Ordnung, wie es vor
mir von Ptolemaeus in seiner Kosmographie getan
wurde. Und ebenso werde ich dann diese Teile
zerlegen, wie er das Ganze in Provinzen zerlegte,
und nachher werde ich die Funktion der Teile
von jeder Seite beschreiben, indem ich vor deine
Augen die Kenntnis von der ganzen Gestalt und
«vaHtudine» des Menschen, insoweit er lokale Be-
wegung mittels seiner Teile hat, bringe.

Und möchte es unserem Urheber so gefallen, dass
ich die Natur der Menschen und ihre Betätigungsweise
zeigen könnte in der Weise, dass ich seinen Körper
beschreibe.

Und ich bringe dir in Erinnerung, dass die Ana-
tomie der Nerven dir die Situation ihrer Verzwei-
gungen nicht geben wird, auch nicht in welche Muskeln
sie sich verästeln, mittels der in strömendem Wasser
oder in Kalkwasser aufgelösten Körper, weil, obwohl
der Ursprung ihrer Herkunftswege dir ohne solches
Wasser wie mit dem Wasser [bekannt] bleibt, ihre
Verzweigungen durch das Strömen des Wassers dazu
kommen sich zu vereinigen, nicht anders wie der
Lein oder der Hanf, gehechelt zum Spinnen, ganz in
ein Bündel sich zusammenlegt, sodass es unmöglich
ist wieder zu finden, in welche Muskeln oder mit
welchen oder mit wie vielen Verzweigungen die Ner-
ven in die erwähnten Muskeln eindringen.

Uter die Hand von inrien.

[IL] Wenn du an der Hand von innen anfängst,
mache zuerst alle Knochen den einen Knochen von
dem anderen ein wenig getrennt, damit man die
wahre Gestalt jedes Knochens von der Beugeseite der
Hand bequem erkennen kann, und ferner die wahre
Zahl und Lage eines jeden, und mache einige durch
die Mitte ihrer Dicke, d. h. der Länge nach, durch-
sägt, damit man demonstrieren kann, welcher leer
und welcher gefüllt ist. Wenn dieses getan ist, setze
diese Knochen mit ihren wahren Berührungsflächen
zusammen, und stelle die ganze Hand von innen recht
offen dar. Lege nachher sämtliche Figuren der ersten
Knochenverbindungen zurecht. Die zweite Demonstra-
tion sei die der Muskeln, die die Handwurzel mit der
übrigen Hand verbinden. Die fünfte soll die Sehnen,
die die ersten Gelenke der Finger bewegen, demon-
strieren. Die sechste die Sehnen, welche die zweiten
Gelenke der Finger bewegen. Die 7te die, welche
die dritten Gelenke dieser Finger bewegen. Die 8te
soll die Nerven, die ihr die Empfindung geben,
demonstrieren. Die neunte soll die Venen und die
Arterien demonstrieren. Die zehnte soll die Hand in
ihrer Gesamtheit, und mit ihrer Haut versehen, und
ihre Maße demonstrieren, welche Maße auch an den
Knochen festgestellt seien. Und das, was du an
dieser Seite der Hand tust, tue es auch von den
drei anderen Ansichten aus, d. h. von der Beu-
geseite, von der dorsalen Seite, von der Streckseite
und von ihrer erwähnten Fläche.

-ocr page 27-

e chofi I nel capitolo de la mano fi | farä quaranta djmofftra|tionj; e coffi fi de fare in
ciaffcu;^ menbro--

ec-

e con quefto modo fi darà | piena notitia

farai (>) poi \\n djfcor|fo delle mani dj ciafcu|n anjmale per moftrare | in che fi uariano,
5 come | nell-orfo,
(c/ie uaria) che | agugne la lecatura de|lle corde de\' djti del pis | fopra il
collo d-effo piedj-

-ocr page 28-

And thus in the chapter on the hand, you shall make
forty demonstrations, [and] the same must be done
with each member.

And in this way full knowledge will beacquired etc.

Then you shall make a discourse on the hands of
every animal, to show in what they vary, as with
the bear
{che varia) in which the ligations of the
tendons of the toes of the foot connect over the
neck of the said foot.

Und so soll man im Kapitel über die Hand
vierzig Demonstrationen machen, [und] ebenso soll
man es an jedem Teile tun.

Und auf diese Weise wird sich volle Kenntnis
ergeben usw.

Du sollst nachher einen Diskurs über die Hände
eines jeden Tieres machen um zu zeigen, worin sie
variieren, wie [sich] beim Bären (che varia) ^der>
die Verbindung der Sehnen der Zehen über dem
Hals des Fusses ansetzt.

-ocr page 29-

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irfum rfs\'.wprtto

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A \'

-ocr page 31-

FOLIO 2 VERSO

[L] delli mufcoli che aiutano fbauiclare e ffofpirare
e djlatare il polmone in tutte fua
fuperchle djlatatio"i

La fup^rchia djlatatione dell ponmone, qua;2do fbaViglia o ffofpira, non na|fcie dal
djaframa, p^rchè la fua potentia non è
{ofütiente algare e djlatare | Ie cofte congunte al

del dorfo medjante Ie corde

5 torace. Ma fon li mufcoli apichati alj fupr^(/)mj fpondilj

fortifime che infra effi muffcoli e llj fpondjlj | d-effo dorfo fi\' co;^gungano, e li detti mûfcdi
fon fei e fon dj figura tra peffcijna e oVale e fono ftabilitj e ffermi fopra le fei \\ltime cofte
più alte;
de/) \\ e deti fej mufcolj fon partiti 3 dj qua e 3 dj la, coè 3 da defftra e 3 da
finjftra; | li quali muffcoli racorta^zdofi fi tirano contro all-apichatura fupmore delle | lor corde
/o e portano in alto le cofte, doVe fo;^ conguntj, e ttiran con fecho il torajce, molto più che non
è il lor moujme;zto
per effere effi mufcolj più \\icinj al | (/) fermame^ïto delle cofte collo
fpo;2djle, che non è effo torace | per la delle ]ie|>e pofta quj in margine, coè quarto
1-afte bc alla corda che lia moue lega|ta più preffo al b che al c, tanto arà magor moto
c che a, adunque | perché lo ffpatio ^ è più vicino al b la parte che il c (ei/), c fi
75 moVelrà 4 tanti più che (z/) Ho a. e cquefto tal djlatare~del polmone
acqui|fta~ alteça nel
alçarfi de (/) cop^rchio che lli fan la parte fupmore d-effe coffte; | e oltre a dj queffto el
djaframa, che è portato in alto colli fua lati anteriorj, fi
j Viene a djfcoftare dallo ftomaco e
altri inteftini, e p
^r quefto tal djaframa j pô col fuo meço djfcendere più baffo e creffcere lo
fpatio dell-alteça | ch-è dal djaframa all-ultime coffte_

20

delli muffcoli che tornano in baffo le
coffte e lie rimettano a il lor primo fito.

[IL] Li neruj dj qVefti mufcolj fo% | ramj de\' nerVj reVerfiuj-

[IIL] li 3 nerui no% fentano fe no;^ il | pefo del torace colle cofte, | p^rchè il pefo
delle fpalli e
hraci | fi foftengano alli ner|\\i del collo dj djrieto alle | fpina__

[IV.] II tenton per tal moto f-inalga | e ffi allargha, e prouafi cofi; | fia che l(^^r)la
corda re^ mo|Va la cofta ^ infino all-alte|sa ella f-è algata collo | b tutta l-alte?a

r- V ^ I ^^ adunque bn è l|l-alteça ch\'ell-à acquifftata

il moto dj quefte 3

{e ü

e \'1 ^ è 11a djlatiation|e nella quale f-è anplïata, , „ „ ______ ^^ ^

corde I puó effere Vnjforme e pó | effere i;^nequale, Vniforme | fia,\' qua/^do 1-un rliufcolo dra
jo qu|a?2to 1-altro, e inequale, | qua%do 1-un mufcolo tira men | che 11-altro; e fe \'1 moto fia Vnjiforme,

J- sbauiclare] L: sbauichare corretio in sbauiclare ij an] Z; aggiunto
L: lumuscolo.

la

2S tenton] L: tento 2g I-un muscolo]

-ocr page 32-

[I.] On the muscles which help to yawn and sigh
and dilate the lung in all its excessive dilatations.

The excessive dilatation of the lung, when it
yawns or sighs, does not spring from the diaphragm,
because its power does not suffice to raise and dilate
the ribs joined to the thorax. But the muscles are
attached to the upper dorsal vertebrae by means
of the very strong tendons, which connect between
these muscles and the dorsal vertebrœ; and the said
muscles are six and of a shape between pisciform and
oval and are established and firm on the last six
upper ribs. And the said six muscles are distributed,
3 on this side and 3 on that side, i. e. 3 to the
right and 3 to the left, which muscles, shortening
themselves, draw themselves towards the upper attach-
ment of their tendons, and raise the ribs, where they
are attached, and draw the thorax with them much
more strongly than their [own] motion is, as these
muscles are closer to the attachment of the ribs to
the dorsal vertebrae than the thorax is through the
of the levers here put in the margin, i. e. the
nearer the arm
bc is attached to b than to c on the
cord
an, which moves it, so much greater motion <;
will receive than
a. Thus, as the space ab is nearer
to
b by one fourth than c, c will move four times
more than
a. And this dilatation of the lung acquires
height through raising of the cover which the upper
part of these ribs forms to them. And besides the
diaphragm which is raised up with its anterior sides
comes to remove itself from the stomach and the other
intestines, and therefore this diaphragm with its middle
part can descend farther downwards and increase
the space of the height which exists from the dia-
phragm to the last [upper] ribs.

I

\' î

On the muscles which move the ribs downwards and
bring them back into their first position.

[II.] The «nervi» of these muscles are branches
of the «nervi revessivi».

[III.] The 3 «nervi» feel nothing but the weight
of the thorax with its ribs, because the weight of the
shoulders and of the arms finds its support on the
«nervi» of the neck on the back of the spine.

[IV.] The tendon raises and enlarges itself by
such motion, and thus it is proved. May the
[ner)
cord («corda») rg move the rib ge up to the height
gb,^ [then] it has raised itself with the b the full
height
nb and has removed itself from the line fd
to the line ac; accordingly bn is the height it has
reached, and mb is the dilatation to which it has en-
larged itself-, and the motion of these 3 tendons can be
uniform and it can be unequal; uniform it is if one
muscle draws as much as the other, and unequal
if one muscle draws less than the other, and if the

[I.] Über die Muskeln, die zum Gähnen und Seufzen
und Ausdehnen der Lunge in ihrer ganzen, übermässigen
Dilatation dienen.

Die übermässige Dilatation der Lunge, wenn sie
gähnt oder seufzt, entsteht nicht durch das Diaphragma,
weil seine Kraft zum Heben und Diktieren der mit
dem Thorax verbundenen Rippen nicht ausreichend ist.
Sondern die Muskeln sind an den obersten Rücken-
wirbeln mittels sehr starker Sehnen, die zwischen
diesen Muskeln und den Rückenwirbeln - sich ver-
binden, befestigt; und der erwähnten Muskeln sind
sechs und sind von einer Gestalt zwischen fischförmig
und oval und sind angeordnet und befestigt an den
letzten sechs obersten Rippen. Und die erwähnten
sechs Muskeln sind verteilt, 3 diesseits und 3 jen-
seits, d. h. 3 rechts und 3 links, welche Muskeln,
indem sie sich verkürzen, sich -gegen die obere Be-
festigung ihrer Sehnen ziehen und die Rippen in die
Höhe ziehen wo sie vereinigt sind, und den Thorax
viel stärker mit sich ziehen, als ihre [eigene] Bewe-
gung ist, weil diese Muskeln näher an der Befesti-
gung der Rippen mit den Wirbeln sind, als der Thorax
ist durch den 2ten der hier in margine angebrachten
Hebel, d. h. je näher der Arm
bc an b als an c an
der Schnur
an, die ihn bewegt, befestigt ist, desto
grössere Bewegung wird c erhalten als
a. Also, weil
das Spatium
ab Mm ein Viertel näher an b als an c ist,
wird
c sich viermal mehr als a bewegen. Und diese
Dilatation der Lunge erwirbt Höhe beim Heben der
Bedeckung, die der oberste Teil dieser Rippen bil-
det. Und ausserdem kommt das Diaphragma, das
mit seinen vorderen Teilen in die Höhe geführt wird,
dazu, sich vom Magen und den anderen Eingeweiden
zu entfernen, und deshalb kann dieses Diaphragma
mit seiner Mitte weiter nach unten hinabsteigen und
das Höhen-Spatium vom Diaphragma bis zu den
letzten [obersten] Rippen vergrössern.

Über die Muskeln, die die Rippen abwärtz führen
und sie in ihre erste Stellune zurückbringen.

[IL] Die «nervi» dieser Muskeln sind Zweige der
«nervi reversivi».

[III.] Die 3 «nervi» fühlen nichts als das Gewicht
des Thorax mit den Rippen, weil das Gewicht der
Schultern und der Arme an den «nervi» des Halses
hinten an der Wirbelsäule seinen Halt findet.

[IV.] Die Sehne hebt sich und erweitert sich aus
durch diese Bewegung, und es wird so erwiesen.
Es sei, dass die (ner) Schnur («corda») rg die Rippe
ge
bis zur Höhe gb bewegt, [dann] hat sie sich mit dem b
um die ganze Höhe nb gehoben und hat sich von der
Linie
fd bis zur Linie ac entfernt; also ist bn die Höhe,
die sie erreicht hat, und das
mb ist die Dilatation,
in welcher es sich erweitert hat; und die Bewegung
dieser 3 Sehnen kann gleichmässig und ungleichmässig
sein; gleichmäs-sig wird sie sein, wenn der eine Muskel
ebenso viel als der andere zieht, und ungleichmässig,
wenn der eine Muskel weniger als der andere zieht,

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LEONARDO DA VINCI

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li fpati delle cofte refta|no equali ne loro alçarfi, e | fe \'11 ti(»rare fia inequale, | li fpati dj
tal cofte fara^^o inejqualj ec-

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motion is done uniformly, the spaces between the ribs
remain equal during their elevation, and if the drawing
is done unequally, the spaces between the ribs will
become unequal etc.

und falls die Bewegung gleichmässig geschieht, bleiben
die Abstände der Rippen gleich bei ihrem Heben,
und falls das Ziehen ungleichmässig geschieht, werden
die Abstände der Rippen ungleich werden usw.

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folio 2 verso

[11]

[I]

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[iii]

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FOLIO 3 RECTO.
delli "V^^trichuli del core.

[I.] II core à quattro \\entrichuli, coè due {defftri e due finjftri) inferi|ori e {due
fuperiori)
nella fufta;^tia del core e due fupmorj for della fufta^ltia {^fuperiore) del core, e
di quefti n-è due defftrj e due fmjfftrj ; e llj | deftri fon affai magiori delli finjfftri; e llj
5 fupmori fon fep^;^ti da certi | \\fcioli (o>^r porte del core) dalli Ventriculi inferiori; e
Iii "Ventriculi | inferiori fono fep^ïratj da
\\n pariete porofo, per il quale pénétra il fan|gue del
ue^ztriculo deftro nel ue/etriculo finjfftro; e qua>^do effo deftro Ve;2|triculo (/z) inferiore fi
ferra el fmiftro inferiore f-apre e ttira a ffe | il fa^gue che il deftro gli
{prieme in corpo)
porge//, e Iii "Ventriculi fupmori | al continuo fanno fruffo e refruffo col fangue che al con-
10 tinuo è ti|rato o fofpinto {dal tmo ala le dallj) per Ij \\entnculi inferiori dallj fup^Hori; | e
perché effi Ve^etriculi fupmori
{non le) fon più atti {a c) a caciare dj fe il fa^ejque, che Iii
djlata, che a ttirarlo a ffe, | natura à ffatto, che
per il ferrare | delli Ve/ztriculi inferiori (li qualj
per fe medefimi fi ferrano), che il fangue | che dj loro fi fugge fia quello che djlata li uen-
triculi fupmori, li qua|li,
per effere lor conpofti dj mufcoli e pannjculo carnofo, fono attj
IS a djlatarfi e riceuere quanto fangue illoro è fofpinto, od etiam attj | con poteMi mufculi
{alli) a riftrignerfi con j^^peto e cacciare il fangue dj } fe nelj uei^^triculi inferiori delli quali,
qua;«do
l-un f-apre e 11-altro fi ferra, | e il fimjle fanno li ueMriculi fupmori in modo taie, che
ç[uando il ueMri|culo deftro inferiore fi djlata, il fmjfftro fupgriore fi co;^ftrigne, e cquanido
il finifftro >entriculo inferiore f-apre, il deftro fup^?riore fi ferra, e cofi con taie | fruffo
20 e refruffo, fatto con gran celerità, il fangue fi rifcalda e ffi affittigli|a e ffaffi dj tanta caldeça
che, ffe
non fuffi \'1 fochorfo dal matece, {eÂe) detto pol|mone, il quale {prieme) tira 1-aria {nel)
freffca nel fuo djlatarfi e lia | prieme e ttocha le uefte delle ramjficatione delle \\ene e lie
rinfrefca, | effo fangue \\errebbe in tanta caldeça che foffocerebbe il core e llo pri|>erebbe dj

ujta- Riffpofta dell- auerfario contro al numéro delli >e;2tricu|li, dicej^do quelli effere

2 e non 4, perché {/o) effi fon continuati e "Vnjjti infieme, | li 2 defftri in fe, | e fïaffene \\n
medefimo, e ffimjlme^te fa il finj|ftro / quj fi rifponde che, ffe li defftri e finjftri Ventriculi
fono "Vn fol | deftro e
\\n fol fmjftro Ventriculo, egli è {ue) neceffario che in un medefi mo
te;«po effi faccino Vn medefimo \\fitio e
non nel lato deftro "Vfiti co;2trari, come fi malnjfefta
nel lor fruffo e refruffo; e ancora fe\'|ll è un medefimo, e\'
non u-acha|de li uffcioli neruofi
jo che Iii fe(/^)perino \\-un dall-altro e, ffe \'11 è \\n medefi|mo, e\' non achade, che, qua/zdo Vna

s da] Z; di da £0 gran] L: gra 22 prieme] L: priene 2S vn medesimo] L: vmedesimo 27 vn sol] L: vsol — un medesi[mo
L: umedesimo 2C): idem.

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On the ventricles of the heart.

[I.] The heart has four ventricles, i. e. two (right
and two left) lower ones (and two upper) in the sub-
stance of the heart, and two upper ones outside of
the substance (upper) of the heart, and of these two
are right ones and two left ones; and the right ones
are much larger than the left ones; and the upper
ones are separated by certain openings (or gates of the
heart) from the lower ventricles; and the lower ven-
tricles are separated by a porous wall, through which
the blood of the right ventricle penetrates into the
left ventricle; and when this right lower ventricle
shuts, the left lower one opens and draws in the
blood which the right one (presses into) gives it.
And the upper ventricles continually make flux and
reflux with the blood which is continually drawn or
pressed (from one into another of the) through the
lower ventricles from the upper ones; and as these
upper ventricles are more able to drive from them
the blood which dilates them, than to attract it to
themselves, Nature has made it so, that by contrac-
tion of the lower ventricles (which shut of their own
accord) the blood which escapes from them is that
which dilates the upper ventricles, which, being com-
posed of muscles and «panniculo carnoso,» are able
to dilate themselves and to receive as much blood
as is pressed into them, or also able, by means
of powerful muscles, to contract themselves with
impetus and drive out of themselves the blood into
the lower ventricles, of which, when one opens, the
other shuts; and the same do the upper ventricles
in the way that, Avhen the right lower ventricle dilates
itself, the left upper one contracts itself, and when the
left lower ventricle opens, the right upper one shuts,
and thus, by such flux and reflux, made with great
rapidity, the blood is heated, and subtilizes, and be-
comes of such heat, that, but for the help of the bel-
lows called lung, which by dilating itself draws fresh
air and presses it and touches the coatings of the
ramifications of the veins and refreshes them, this blood
would become of such a heat that it would choke the
heart and deprive it of life.

Reply of the adversary against the number of the
ventricles, saying that these are 2 and not 4, because
these are continuous and joined together, the 2 right
ones to each other, and make one and the same, and
similarly does the left. Here is replied, that, if the
right and the left ventricles form one sole right and
one sole left ventricle, it is necessary, that at one and
the same time these perform one and the same func-
tion, and not opposite functions on the right side, as
manifests itself in their flux and reflux; and further, if
it is one and the same, it is not necessary that the
sinewy openings should separate them, one from the
other, and if it is one and the same, it is not neces-

Über die Ventrikel des Herzens.

[I.] Das Herz hat vier Ventrikel d. h. zwei
(rechte und zwei linke) untere (und zwei obere) in
der Substanz des Herzens und zwei obere ausserhalb
der Substanz (oberen) des Herzens, und von diesen
sind zwei rechte und zwei linke; und die rechten
sind viel grösser als die linken; und die oberen
sind durch gewisse Öffnungen (oder Pforten des
Herzens) von den unteren Ventrikeln getrennt; und
die unteren Ventrikel sind durch eine poröse Scheide-
wand getrennt, durch die das Blut vom rechten Ven-
trikel in den linken Ventrikel hinein dringt; und
wenn dieser rechte untere Ventrikel sich schliesst,
öffnet sich der linke untere und zieht in sich das
Blut, das der rechte ihm gibt (einverleibt). Und die
oberen Ventrikel machen fortdauernd Flut und Ebbe
mit dem Blut, das fortdauernd gezogen oder ge-
stossen wird (aus dem einen in den . . . von den)
durch die unteren Ventrikel aus den oberen; und
weil diese oberen Ventrikel mehr fähig sind, das Blut,
das sie diktiert, von sich zu jagen, als es zu sich zu
ziehen, hat die Natur es so gemacht, das beim Zu-
sammenziehen der unteren Ventrikel (welche sich von
selbst schliessen) das Blut, das aus ihnen entflieht,
dasselbe ist, das die oberen Ventrikel dilatiert, welche
dadurch, dass sie aus Muskeln und «panniculo car-
noso» zusammengesetzt sind, dazu fähig sind, sich zu
diktieren und so viel Blut aufzunehmen, als ihnen
zugetrieben wird, oder auch fähig, mittels kräftiger
Muskeln sich mit Heftigkeit zusammenzuziehen imd
das Blut von sich in die unteren Ventrikel hinein
zu stossen, von welchen der eine sich öffnet, wenn
der andere sich zusammenzieht; und desgleichen
tun die oberen Ventrikel in der Art, dass, wenn der
rechte untere Ventrikel sich dilatiert, der linke obere
sich zusammenzieht, und wenn der linke untere Ven-
trikel sich öffnet, der rechte obere sich schliesst, und
also, durch solche Flut und Ebbe, mit grosser Schnel-
ligkeit gemacht, wird das Blut erhitzt, und es verfeinert
sich und wird einer solchen Hitze, dass, wäre nicht
die Hilfe des Blasebalges, Lunge genannt, die bei
ihrer Dilatation frische Luft anzieht und sie presst
und die Bekleidungen der Verzweigungen der Venen
berührt und sie erfrischt, dieses Blut in eine solche
Hitze kommen würde, dass es das Herz ersticken
und ihm das Leben rauben würde.

Erwiderung des Gegners gegen die Anzahl der
Ventrikel, indem er sagt, -dass diese 2 sind und
nicht 4, weil diese zusammenhängend und vereinigt
sind, die 2 rechten untereinander und einen und
denselben ausmachen, und der linke es ebenso mache.
Hier erwidert man, dass, wenn die rechten und die
linken Ventrikel einen einzigen rechten und einen
einzigen linken Ventrikel bilden, es notwendig ist,
dass diese in einer und derselben Zeit eine und
dieselbe Funktion leisten und nicht, auf der rechten
Seite, entgegengesetzte Funktionen, wie es sich in
ihrer Flut und Ebbe manifestiert; und ferner, falls er
ein und derselbe ist, es nicht nötig wäre, dass die
sehnigen Offnungen sie trennen, den einen von dem
anderen, und falls er ein und derselbe wäre, es nicht

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parte f-ap^^-e 1-altra fi ferra {inper)\\ e anco|ra è proVata nella effentia delli {corpi) menbri, che
\\n medefimo menhro è detto j quello che in medefimo tenpo fa \\n medefimo Vfitio: come
il corpo del ma?«|tace o della piua, il quale
(pare), ancor che paia \\n medefimo col corpo
Vma|no, qua^/do effa è confiata da lluj, e\' non è
perö che fieno Vnjti nè faccino \'n un j mede-
5 fimo tempo il medefimo Vfitio; | inp^?rochè, qua;?do il polmo;« dell-omo fi uo|ta della fua
aria, il facho della piua nel medefimo
tenpo f-enpie della mejdefima aria; adunque è co;zclufo,
li uentriculi fup^riori del core effer ua|ri inellj loro Vfiti e nelle loro fuftantie e nelle loro
nature da cqjquelli dj fotto e d-effere djuifi da cartilagine e \\arie fuftantie interpoffta | infra
1-uno e 11-altro, coè il paniculo neruofo e la molta pinguedine.
lo Li ue;?trichuli fupmorj del core no;^ fi djlata;? da ffe, ma (on dilatati da altri, ma 11a
cofftritione
(è generata dalli loro fmi/fmli) è generata da fe medjante li mufcolj, | dj che
eifo — per djuerfe [ine) obbliquita e concatenatione o teffuto | fanga alcuna carnofita injfra loro
intermjfa
{e po/on), | e (fon tali muffcoli fanga alcu;^ ujli, acciochè fieno attj [ a (tenóerü
in lu;2gega, {a 1/fo dj ujfcio) fecondo che richiede la foprabondanga del fangue j che alcuna
15 Volta achude ell panjculo efteriore che uefte tali muffcoli — è pelliculofo carnofo | e molto
djlatabile-

[II.] próVa come li ue^triculj fupmori
non fono "Vn medefimo Ventriculo
colli Ventriculi inferiori-

é neceffario che in medefimo
nati da inte^^tione rettame^zte
tenpo tutto fachia Vn medefi|mo efifecto e
non
contraria, come far fi uede al uen^ztriculo

20 non pó ftare \'n-un medefimo ten\\po \'n-un medefimo fubbietto due | moti contrari, coè
pentime^^to | e Volontà. adunque fe Ij uenjtriculj deftro fupmore e infelriore fono Vn med-

C efimo, ellj
due effettj

defftro (eol /) fujp^^riore collo inferiore, inp^rt?|chè, cqua^zdo lo inferiore fi riiftrigne, il fupmore
25 fi djlata I e ff-incorpora il fangue,
(da lluj | fcacca) che da effo Ventricujlo inferiore fu fcacc-
ato; e [ fimjlme;ete fa il uentriculo
j fupmore, quando refrette il | fangue [^àciel7^lto che)
a chi I con quello lo percoffe, aiutando il natural refreffo col fuo | rifftrignjme;2to quella
qual|cofa; il moto fi fa più Velojce nel refruffo del fa^^gue | nel ritornare nel uentriculo
del core donde (ƒ) prima | fu fofpinto-

JO E il medefimo balço fa nel | ricadere del core [ creato dajl-inpeto del moto che per-

il cosstritione] L: cosstitione 20 un medesimo] L: umedesimo 21 uentriculj] Z; uentriculo corretto in uentriculj ss che L: cha.

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sary, that, when one part opens, the other one shuts.
And further it is proved in the essence of the (body)
members that one and the sam.e member is called that
which at the same time performs one and the same
function, like the body of the bellows or the bagpipes,
^which^ although it seems one and the same with
the human body, when it is inflated by it, it is
not so however that they are united, nor do they
at one and the same time perform the same func-
tions; for if the lung of man is emptied of its air,
the bag of the bagpipes is at the same time filled
with the same air. Thus is concluded that the upper
ventricles of the heart in their functions and in their
substances and in their nature are different from the
lower ones, and thai they are separated by «cartila-
gine» and several substances which are interposed be-
tween one and the others, i. e. «paniculo nervoso»
and the great quantity of fat.

The upper ventricles of the heart do not dilate
themselves spontaneously, but are dilated by others;
but the contraction (is generated by their muscles) is
generated by themselves by means of the muscles;
wherefore this [heart] is — on account of several obli-
quities and enchainment or texture without any «car-
nosità> placed between them, and these muscles are
v/ithout any fibres that they may be apt to extend
themselves lengthwise, according as the superabundance
of the blood requires, which sometimes incloses the
outer «paniculo» that coats these muscles, — pelli-
cular, sarcous, and very dilatable.

[II.] Prove how the upper ventricles are not one and
the same ventricle with the lower ventricles.

At one and the same time in one and the same
subject two contrary motions can not take place, i. e.
repentance and desire; therefore, if the upper and lower
right ventricle are one and the same, it is necessary
that at the same time the whole should make one and
the same effect and not two effects derived from directly
contrary intention, as one sees in the case of from the
right upper ventricle with the lower one, as, when the
lower one contracts itself, the upper one dilates itself
and incorporates in itself the blood which was driven
out of this lower ventricle; and similarly does the
upper ventricle, when it drives back the blood to the
one which pressed it into it, helping the natural reflux
with its contraction that something; the motion takes
place more rapidly at the refluxof the blood in
streaming back into the ventricle of the heart from
which it previously was driven out.

And the same jump it makes at the falling-back
of the heart, created by the impetus of the motion
nötig ist, dass, wenn ein Teil sich öffnet, der andere
sich zusammenzieht. Und ferner ist es erwiesen im
Wesen der (Körper) Glieder, dass ein und dasselbe
Glied dasjenige genannt wird, das in derselben Zeit
eine und dieselbe Funktion leistet, wie der Körper
des Blasebalgs oder der Sackpfeife, ^ welcher, ^
obwohl er ein und derselbe mit dem menschlichen
Körper zu sein scheint, wenn sie von ihm ange-
blasen wird, es doch nicht so ist, dass sie vereinigt
sind, auch nicht so, dass sie in einer und derselben Zeit
dieselbe Funktion leisten; denn wenn die Lunge des
Menschen sich ihrer Luft entleert, füllt sich gleich-
zeitig der Sack der Sackpfeife mit derselben Luft.
Also wird gefolgert, dass die oberen Ventrikel des
Herzens in ihren Funktionen und in ihren Substanzen
und in ihren Naturen von den unteren verschieden
sind, und dass sie durch «cartilagine» und verschie-
dene Substanzen, die zwischen dem einen und dem
anderen angebracht sind, d. h. «paniculo nervoso»
und das viele Fett, getrennt sind.

Die oberen Ventrikel des Herzens diktieren sich
nicht von selbst, sondern werden anderswoher diktiert;
aber die Zusammenziehung (wird von ihren Muskeln
erzeugt) wird von ihnen selbst erzeugt mittels der
Muskeln; darum ist dieses [Herz] — wegen verschie-
dener Obliquitäten und Verkettung oder Gewebe
(«tessuto») ohne irgendwelche unter ihnen angebrachte
«carnositä», und sind diese Muskeln ohne irgend-
welche Fasern, damit sie fähig seien, sich in die Länge
dehnen zu können, je nachdem der Überfluss des
Blutes, den der äussere «paniculo», der diese Muskeln
bekleidet, bisweilen einschliesst, es verlangt •— häutig,
fleischig und sehr dehnbar.

[II.] Beweise, wie die oberen Ventrikel nicht ein und
derselbe Ventrikel mit den unteren Ventrikeln sind.

In einer und derselben Zeit können in einem und
demselben Objekte zwei entgegengesetzte Bewegungen
nicht stattfinden, d. h. Reue und Wille; also, wenn
der obere und der untere rechte Ventrikel ein und
derselbe sind, ist es notwendig, dass das Ganze in
derselben Zeit einen und denselben Effekt macht und
nicht zwei Effekte, erzeugt von direkt entgegengesetzter
Intention, wie man sieht, dass es geschieht vom
rechten oberen Ventrikel mit dem unteren, weil, wenn
der untere sich zusammenzieht, der obere sich diktiert
und das Blut, welches aus diesem unteren Ventrikel
getrieben wurde, in sich einverleibt; und desgleichen
tut der obere Ventrikel, wenn er das Blut demjenigen,
der ihm dieses hineintrieb, zurückschleudert, indem der
natürliche Rückprall, mit seiner Zusammenziehung,
dazu hilft; die Bewegung geschieht schneller bei der
Ebbe des Blutes beim Zurückströmen in den Ventrikel
des Herzens, von welchem es vorher ausgetrieben
wurde.

Und denselben Sprung tut es beim Zurückfallen
des Herzens, bewirkt durch die Heftigkeit der Be-
wegung, die den Boden des unteren Ventrikels
trifft, woher, in der Zeit, in welcher es von diesem

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cote I il fondo dello inferiore Ve#|triculo, donde, nel tenpo che [ effo rifalta da effo fondo,
il I core fi reftrigne e aVme;2ta | il moto che fa il fangue all-a|ltra p^rcusjone del cop^rchio
del fup^riore uei^triculo. E ff|e tu djrai, che magior p^rcuffiolne fia quella che dà il
fangue | che djfce/zde al fondo dello inferior | Ve;ztrichulo, che cquel che p^rcote | il coper-
5 chio del ue^triculo fup^rio|re, perché l-u;^ moto è naturale e ll-al|tro no, qui fi rifponde, che
Ijqujdo I nel liqujdo non pefa- [III.] fe
non quan\\t-è la p^r|cufrio|ne che ] lui genera.

[IV.] fe ttu djrai queffti 4 Ventriculi e|fer 2, perché ognj binario mette | l-u;^ nel altro,
jo djro che ttutte le | \\ene
{e//e) fien una medefima, p^r|chè 1-una mette nel altra, e cofi
le
j inteftine, perché me fon djuifi da ufciolj che queffte..

10 [V.] fe ttu dj che | li 2 Ventriculj | fup^Hori e inferio|ri fieno \\n mede|fimo, (per)
ancor co\' foi ] tali uffciolj pofti nejlle lor parietj fien fe|p^?rati, io djro ancora che 11a

>na j porta pola.

camera e 11a [ {pmça) fala fia Vna mede|fima p^r | efer fo|l fepera|te da
[VI.] \\olta carta.

I esso] L: ess lo inferiori] L: inferiri ii sien] L: sie.

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which percusses the bottom of the lower ventricle,
from which, in the time that it springs back from this
bottom, the heart contracts itself and increases the
motion which the blood makes at the next percession
of the cover of the upper ventricle. And if you will
say the percussion which the blood makes descending
to the bottom of the lower ventricle, is greater than
the one which percusses the cover of the upper ven-
tricle, because one motion is natural and the other
not, here is replied that liquid in liquid has no
weight. — [III.] except as much as the percussion is
which it generates.

[IV.] If you will say that these 4 ventricles are 2,
because each track (? «binario») leads from one into
the other, I will say that all the veins are one and
the same because one leads into the other likewise
the intestines, because they are separated by openings
as these.

[v.] If you say that the two upper and lower
ventricles are one and the same, although they are
separated by ^their^ such openings set in their walls,
I will further say that the chamber and the room
are one and the same, because they are -separated
only by a small passage.

[VI.] Turn the page.

Boden zurückschnellt, das Herz sich zusammenzieht
und die Bewegung, die das Blut beim nächsten Stossen
der Decke des oberen Ventrikels macht, vermehrt.
Und wenn du sagen wirst, dass derjenige Stoss
grösser ist, den das Blut beim Herabströmen zum
Boden des unteren Ventrikels macht, als derjenige, der
die Decke des oberen Ventrikels stösst, weil die eine
Bewegung naturgemäss ist und die andere nicht, wird
hier erwidert, dass Flüssigkeit in Flüssigkeit kein
Gewicht hat, — [III.] ausgenommen soviel als der
Stoss ist, den er erzeugt.

[IV,] Wenn du sagen wirst, dass diese 4 Ven-
trikel 2 sind, weil jedes Paar («binario») von dem
einen in den anderen leitet, so werde ich sagen, dass
alle Venen eine und dieselbe sind, weil die eine in
die andere leitet und ebenso die Gedärme, weil sie
mir durch Öffnungen getrennt sind, wie diese.

[V.] Wenn du sagst, dass die 2 oberen und
unteren Ventrikel ein und derselbe seien, obwohl
sie durch ^ ihre ^ solche in ihren Wänden angebrachte
Öffnungen getrennt sind, so werde ich dagegen sagen,
dass die Kammer und das Zimmer ein und dasselbe
sind, weil sie nur durch eine kleine Pforte getrennt
sind.

[VI.] Wende das Blatt.

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FOLIO 3 VERSO.

Del ue/?triculo defftro

auendo il defftro \\entriculo inferiore più a rendere del fangue prefo che rritenerne,
è ordinato le tre fue porte, le qualj fi ferra;? dj dentro, infino che effe non fi ferri;?
j mai
co;? p^rfetto ferrame;?to, fe nno;? qua;?do il uentriculo nel fuo riftrignerfi
(non a) fi troVa
5 auere riferuato quella qua;?tità di fangue che llui Vol ritenere; e aljlora effendo interam.«^^
ferrate effe tre porte, | allora le pariete fi fera;?no ^on ta;.|ta potentia intorno al rima-
ne;?te del fugito fangue, ch-elli è fforça che
gran parte dj j quello fi fugha d-effo \\e;?trichulo
e penjtri
per li meati del parie(^^)te dj meço e ppejnjtri nel fmiftro Ventrichulo, il quale,
affottigliato nella penetratione dellj [ ftretti meati, fi conVerte (çua/i) in jffpiriti Vitali laffci-
lo ando ongnj groffeça | in effo defftro Ve;ztriculo la quai groffeça . ._

della gro{fe{fa) Viffciiofità dj fangue
che fi ragVna nel defftro Ve^triculo.

II: :

In >

J1 fangue del deftro Ventriculo che rimane della fottiglieça del fangue che j pénétra nel
uentriculo
(de/ßro) fmjfftro è Vifcio, | e cqualce parte fe ne co;?jpone in mjnute fila a ssimjli-
75 tudjne del uermo del ue;?triculo dj meço al cer|Vello; e cquefte tali fili fi multiplicano a modo
di groffa e cor ta ftoppa, e al lungho andare (m
modo) e\' ff-aVi[luppano intorno
alle corde de\' pan;?jculi | che fferano il uentriculo defftro, | in modo che nella Vechieça delli
anjmalj la porta )
j no fi po hen ferrare, | e gran parte del fangue, che doVea penetrare le
ftrette porofità del pariete | di meço nel finjftro Ve;?triculo alla creatio;? de\' predetti fpiriti,
fi fugge p^r le | porte no;? ben ferrate (e) nel deftro Ventriculo fupmore, } e p^r quefto
allj I Vechi ma;?cano tutti li fpiritj, | e ffpeffo (/) moiano parlando_

dell-ufitio dello inferiore e ffup^Hore
Ventriculo defftro-

- L-ufitio del(»lo inferiore e ffupmore Ventriculo defftro. lo inferiore | da in djpofito
il fangue al fup^^Hore, | il quale proibiVa illuj il rifftringnerfi, | e
non fi potrebbe maj poi
djlatarfi, | fe no;? riaueffi il fangue, che prima | rienpieua la fua capacita dal uentriculo
fupmore. II quale è atto a riftri;?|gnerfi, p^rché non pó auere aria, che llo rie;?pieffi, e llaria
che fochorre il | locho che ochupaua il uentriculo fupmore, | quando tenea in djpofito il
fa;?|gue del riftretto Ventriculo inferiore, | corre a rienpiere il loco del j Ve;?triculo fupmore,
j-o qua;?do fi rifftrigne, | ed è dj quella della caffula del | core, e effa caffula, dando della fua
aria al locho lafciato dal rijftrignere d-effo fupmore Ve;?triculo, | è reftaurata dal tirare
per

2 infino] L: info 14 con|pone] Z; con[ponj coM in conjpons del(»lo] Z; del(»llo il j locho] Z; il|ilocho.

-ocr page 46-

mm

On the right ventricle.

The right lower ventricle having more to give than
to retain of the blood received, its three valves
(«porte») are arranged, which shut from within, only
that they never shut completely, except when the ven-
tricle in its contraction is found to have reserved the
quantity of blood which it will retain; and then, these
three valves being entirely shut, then the walls con-
tract themselves about the remainder of the escaped
blood, with such a force, that it is necessary that
great part of it escapes from this ventricle and pene-
trates through the pores («meati») of the middle wall
and penetrates into the left ventricle, which, subtilized
by penetrating the narrow pores, converts itself into
spiritus vitales, leaving every grossness in the right
ventricle, which grossness . . .

On the {thickness) adhesiveness of the blood, which
gathers in the right ventricle.

The blood of the right ventricle which remains from
the subtileness of the blood which penetrates into the
left ventricle is adhesive, and part of it composes
itself into minute fibres, like the worm of the middle
ventricle of the brain-, and these fibres multiply
like thick and short oakum and in course of time
they wind themselves round the «corde» of the «pan-
niculi,» which shut the right ventricle in the way that
at the advanced age of the animals the valve can
not shut well, and great part of the blood which
should penetrate through the narrow porosities of the
middle wall into the left ventricle for the creating
of the above mentioned spiritus, escapes through the
not well shut valves into the right upper ventricle-,
therefore in old people all spiritus are lacking and they
often die in speaking.

right ven-

On the function of the lower and
tricle.

The function of the lower and upper right ven-
tricle. The lower one gives in the way of deposit
to the upper one the blood which prevented its con-
traction; and it would never afterwards be able to
dilate itself, if it did not get back the blood which
first ■ filled its capacity from the upper ventricle.
This is able to contract itself, because it can not get
air which should fill it, and the air which succors
the place which the upper ventricle occupied, when
it kept in deposit the blood of the lower contracted
ventricle, streams forth to refill the place of the
upper ventricle when it contracts itself; and it is that
of the capsule of the heart, and this capsule, giving
out of its air to the place left by the contraction

Über den rechten Ventrikel.

Da der rechte untere Ventrikel mehr von dem auf-
genommenen Blut abzugeben als zurückzuhalten hat,
sind seine drei Klappen («porte») angeordnet, welche
sich von Innen schliessen, bis dass sie sich mit
vollständigem Schlüsse nie schliessen, ausgenommen
wenn der Ventrikel in seinem Zusammenziehen be-
funden wird, die Blutmenge, welche er zurückhalten will,
reserviert zu haben; und wenn nun diese drei Klappen
vollständig geschlossen sind, dann ziehen die Wände
sich mit solcher Kraft um das vom entflohenen
Blut Zurückbleibende zusammen, dass es notwendig
ist, dass ein grosser Teil desselben aus diesem Ventrikel
entflieht und durch die Poren («meati») der Mittel-
wand dringt und in den linken Ventrikel hineindringt,
welcher [Teil], verfeinert beim Durchdringen durch die
engen Poren, sich in Spiritus vitales umbildet, alles
Dicke in dem rechten Ventrikel hinterlassend, welches
Dicke ....

Über die [Dicke] Klebrigkeit des Blutes, welche sich in
dem rechten Vejitrikel ansammelt.

Das Blut des rechten Ventrikels, welches von dem
Verfeinerten des Blutes, das in den linken Ventrikel
hinüber dringt, zurückbleibt, ist klebrig, und ein Teil
desselben setzt sich zu feinen Fäden zusammen, gleich
dem Wurm des mittleren Hirnventrikels; und diese
Fäden vervielfältigen sich wie dicker und kurzer Werg,
und im Laufe der Zeit wickeln sie sich um die
«corde» der «pannicuh», die den rechten Ventrikel
schliessen in der iVrtj dass im h.öh.eren A.ltGr der Tiere
die Klappe sich nicht gut schliessen kann, und ein
grosser Teil des Blutes, der die engen Porositäten
der Mittelwand in den linken Ventrikel hinein zur
Bildung der oben erwähnten Spiritus durchdringen
sollte, durch die nicht gut geschlossenen Klappen in
den rechten oberen Ventrikel entflieht; und deswegen
fehlen bei den Alten alle Spiritus, und oft sterben
sie im Sprechen.

Über die Funktion des unteren und oberen rechten
Ventrikels.

Die Funktion des unteren und oberen rechten Ven-
trikels. Der untere gibt dem oberen das Blut zur Auf-
bewahrung, das seine Zusammenziehung hinderte; und
nie würde er sich nachher diktieren können, wenn er
nicht das Blut, welches zuerst seinen Hohlraum vom
oberen Ventrikel aus füllte, erhielte. Dieser ist fähig
sich zusammenzuziehen, weil er nicht Luft, die ihn
füllen sollte, bekommen kann, und die Luft, die
zu dem Platz hinströmt, "den der obere Ventrikel ein-
nahm, wenn er das Blut des unteren zusammenge-
zogenen Ventrikels zur Aufbewahrung innehatte, strömt
hin, um wieder den Platz des oberen Ventrikels aus-
zufüllen, wenn er sich zusammenzieht; und sie stammt
von der [Luft] der Kapsel des Herzens, und diese
Kapsel gibt von ihrer Luft an den Platz, der frei
wird beim Zusammenziehen des oberen Ventrikels,

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LEONARDO DA VINCI

la I trachea più aria nel polmone, che non era il fuo folito, e per quefjfto fenpre 1-aria
che ffi tira nel polmone
non pö effere equale-

p^rchè 1-aria che ffi tira nel polmone
no po fenpre effere d-equale mjfura

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of the upper ventricle, is restored by drawing in
more air through the trachea into the lung than was
its custom, and therefore the air which is drawn into
the lung, can not always be equal.

Why the air which is drawn into the lung can not
always be of equal measure.

und wird durch das Heranziehen von mehr Luft durch
die Trachea in die Lunge hinein restauriert, als es
seine Gewohnheit war, und daher kann die Luft, die
in die Lunge gezogen wird, nicht immer gleich sein.

Warum die Luft, die in die Lunge gezogen wird,
nicht immer gleicher Menge sein kann.

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FOLIO 4 RECTO
del core

[I.] fe \'1 uentrichulo defftro inferiore nel fuo riaprirfi

tira a ffe {il) tutto il fangue del ue^triculo deftro fupmore o nno.

Tutto il fangue che dette in djpofito il ue^triculo deftro inferiore al fuo deftro >en-
5 triculo fupmore, | quando fi ftrinfe, li è reduto da effo fupmore, qua;^do lo \'nferiore
{/-all)
fi djlata coll-aiuto de\' mufcoli fua {tr) longitudjjnali e coll-aiuto de\' mufcoli trafuerfali e
obbliqui d-effo Ventriculo fupmore, che lo reftringano e priemano il ffa^^gue. // E 11a
Vena del | chilo in tal
tenpo non li {rende) porge del fuo fangue, perché fi darebbe Vacuo,
nè etiaw il polmone, che à Ha fua Vena che fejrra li uffcoli in tal te^^po dj fori in dentro
io inuedo la bafa del core; nè gliene dà il fegato,, perché bifo|gnerebbe ch-effa traeffi, | ma
fol gliene dà il ue^triculo fupmore, il quale fta djrittamente ap^rto fopra | la bocha d-efo
inferiore e glelo prieme in corpo col fuo reftringnerfi. Ma perché il core nel fu|o reftrignere
integralmente li fua Vffcioli, quando lui f-allugho e premè il fangue che llj ref|ftaVa I nel
fmjfftro Ventriculo
per li ftretti meati, effo {eore) Ve;2triculo deftro non è integralme^ïte
IS rienpiuto, co|me era ina^çi che fi ferrafi,
{e elli) e li muffcolj longitudjnali rifanno il mede-
fimo Vfitio che
j far foleano nel riaprire {nel riaprire il loro) del lor Ve;^triculo inferiore,
e perché fi darebbe Vacuo,
{fe) il quale è j^|pofibile {natura), neceffità tira del fangue del
fegato
per tanta {çuanàYà) qua/^to fu quella, | che fu fofpi^ta dal defftro nel fmiftro Ventri-
chulo
{£ ffenpre non tira l/na mede)-

;

2o

D.

{co « * /) el deftro Ventriculo {non tira) inferiore non tira
a ffe fenpre Vna medefima qua^^tità di fangue del polmone.

Quando fi fco;2tra che in V^ medefimo tenpo il polmone {fi re/tringha) fi dilatj, quando
il deftro Ventrijculo inferiore
{fi dilata f) ancora luj fi dilata, | allora il polmone creffcie
dentro alla djajframa e ftrignie e prieme del fangue
{che infra lia) della Vena del chilo,
25 che infra effo polmo|ne e lia fpina del dorfo fi rinchiude, | e dj quefto tal fanghe {en i)
entra in effo deftro Ventri|culo inferiore, | e ttanto quanto effa Vena Verfa in tal Ventriculo,
tanto me;^ fe ne tira | della gibbofità del feghato—_-

come elli è inpoffibile che refti del fangue nel ue^etri-

culo defftro fup^Hore, qua^îdo il fuo Ve;ztriculo i;2ferior f-apre.

■eggendolo poi in sinjsstro 28 ue«|triculo

3-0 {Trovo effere) inpoffibile hè che alcuna parte dj fangue rima^egha nel deftro Ve;?triculo

II quale] L: quali ij llj] Z; lljli 14. sinjsstro] Z; ha cominciato collo scrîvere de cort
L:
ue«|tricule.

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On the heart.

[I.] If the right lower ventricle in its reopening
attracts all the blood of the upper right ventricle
or not.

All the blood which the right lower ventricle
gave in deposit to its right upper ventricle, when it
contracted itself, is given back to it by the upper
one when the lower one dilates itself by means of
its longitudinal muscles and by means of the trans-
verse and oblique muscles of this upper ventricle
which contract it and press the blood. And the
vena cava during this time gives it none of its blood,
because a vacuum would be produced, nor does the
lung, which has its vein, which during the same
time shuts the openings from without to within in the
direction of the base of the heart, nor does the liver
give it any of it, as it would be necessary, that it
should attract; but only the upper ventricle which
opens just above the mouth of the lower one, gives
it [some] of it and presses it into it by its contrac-
tion. But because the heart by the complete contrac-
tion of its openings, when it lengthened itself and
pressed the blood which remained to it through the
narrow pores into the left ventricle, this (heart) right
ventricle is not completely filled again, as it was
before it shut itself; and the longitudinal muscles
again perform the same function as they used to do
in the reopening of their lower ventricle, and be-
cause there would be a vacuum, which is impossible,
Necessity draws blood out of the liver, as much as
that (quantity) was which was driven out of the right
into the left ventricle. (And always one and the
same does not draw . . .)

fCa » ii sj The right lower ventricle does not always
draw to itself one and the same quantity of blood out
of the lung.

When it happens that at one and the same time
the lung (contracts itself) dilates itself, when the right
lower ventricle (dilates itself) also dilates itself, then
the lung grows into the diaphragm and presses and
forces blood out of the vena cava which is included
between the said lung and the spine, and of such
blood [some] enters the right lower ventricle, and as
much as this vein pours into the ventricle, so much
the less is drawn from the gibbosity of the liver.

How it is impossible that any blood remains in the
right upper ventricle when its lower ventricle opens itself.

(I find that it is) It is impossible that any quantity
of blood remains in the right upper ventricle when its

Über das Herz.

[I.] Ob der rechte untere Ventrikel bei seinem Wieder-
öffnen alles Blut des oberen rechten Ventrikels an sich
zieht oder nicht.

Alles Blut, das der rechte untere Ventrikel seinem
rechten oberen Ventrikel zur Aufbewahrung gab, wenn er
sich zusammenzog, wird ihm von dem oberen zurück-
gegeben, wenn der untere [Ventrikel] sich dilatiert mit
Hilfe seiner longitudinalen Muskeln und mit Hilfe der
transversalen und obliquen Muskeln dieses oberen Ven-
trikels, die ihn zusammenziehen und das Blut pressen.
Und die Vena cava gibt ihm nichts in dieser Zeit von
ihrem Blut, weil ein Vakuum erzeugt würde, auch nicht
die Lunge, die ihre Vene hat, die in derselben Zeit die
Öffnungen von aussen nach innen in die Richtung
des Basis des Herzens schliesst, noch gibt ihm die
Leber etwas davon, weil es nötig sein würde, dass
sie zu sich zöge; sondern nur der obere Ventrikel, der
gerade oberhalb der Mündung des unteren [Ventrikels]
offen steht, gibt ihm davon und presst es ihm
bei seinem Zusammenziehen hinein. Weil aber das
Herz bei seinem vollständigen Zusammenziehen seiner
Öffnungen, wenn es sich verlängerte und das Blut,
das ihm übrig blieb, in den linken Ventrikel durch
die engen Poren hineinpresste, wird dieser (Herz)
rechte Ventrikel nicht vollständig wieder gefüllt,
wie er war, bevor er sich schloss; und die longi-
tudinalen Muskeln leisten wieder dieselbe Funktion,
wie sie beim Wiederöflfnen ihres unteren Ventrikels zu
leisten pflegten, und weil es ein Vakuum geben würde,
was unmöglich ist, zieht die Notwendigkeit Blut aus
der Leber, [und zwar] soviel als die (Menge) war,
die aus dem rechten in den linken Ventrikel hinein-
getrieben wurde. (Und immer zieht nicht eine und
dieselb . .)

(Co * sj Der rechte untere Ventrikel zieht nicht
immer eine und dieselbe Blutmenge aus der Lunge an sich.

Wenn es eintrifft, dass in einer und derselben Zeit
die Lunge (sich zusammenschnürt) sich dilatiert, wenn
der rechte untere Ventrikel (sich dilatiert) gleichfalls
sich dilatiert, dann vergrössert sich die Lunge gegen
das Diaphragma hin und presst und drückt Blut aus
der Vena cava, die zwischen dieser Lunge und dem
Rückgrat eingeschlossen ist, und von solchem Blut tritt
[etwas] in den rechten unteren Ventrikel hinein, und
ebenso viel als diese Vene in den Ventrikel ergiesst,
sowiel weniger wird aus dem Höcker («gibbositä»)
der Leber gezogen.

Wie es unmöglich ist, dass Blut in dem rechten
oberen Ventrikel zurück bleibt, wenn sein unterer Ven-
trikel sich öffnet.

(Ich finde, dass es ist) Unmöglich ist es, dass irgend ein
Teil von dem Blut in dem rechten oberen Ventrikel zu-

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mm

fupmore I quando il fuo Ventriculo inferiore fi djlata, e cofi fi proVa. Senpre la natura dj-
cano ho|p^^re li fua effetti
per la piV facile Via e bréVità dj tenpo che (o) fia poffibile; | adunque
efendo nel | tenpo della djlatatione delo inferiore \\entriculo
a{â)pertj li ufcioli, {c^e rite) che ffi
facea;2 bafa ] e foftegno del fangue
{de) riferuato da fuo fupmor Ve/2triculo, egli è neceffario
5 che
{il core) tal \\en|triculo inferiore fi rie/2pia prima del fangue che Hi è in contatto, che dj
quel che gli è remoto, fta^edo | ri/zchiuso nel feghato, | ed è necefario che effo fi rie^zpia più
prefto dj quel fangue che effo fu|pmore Ventriculo
per largho tranfito li pHeme e fofpigne
in corpo, | che d-altro fangue remoto, il
qua^e f-abbia a efftrare e fucia(/)re per fora delle
Vene capilla(/)re
{pofte) infufe nella gibofità del fegato. | Effe ttu djrai che ttali Ventriculi fupmori
IO fie« folo (/) generati per ritenere il fangue fup^Hluo, | il quale alcuna Volta fi genera in
quefta parte, | ti farà rifpofto
{tu auere po) effere inpoffi|bile, perché, fe cofi fuffi, il core
rie/?pierebbe il fuo defftro Ventricule dj quel fangue che gli è più | comodo, il quale, com-è
detto, I fi riferua nel fuo fupmore Ventriculo; [ e qua;^do effo inferiore Ve;2|triculo fuffi pieno
del fangue che gli è dato e premuto dj fopra, | il core no# potrebbe più tirare del | fangue
15 gibofità de fegato, e cofi, fe molte Volte continue acadeffi tale efetto {l~omo p), \\ la
vita I farebbe defftrutta. | e farebbe
hen poffibile, che per poche battiture dj core fi ftribuiffe
qualche | parte dj fup^rchio fa;2gue,
j il quale rimanefi in effo Ventriculo fup^nore., | perché
effo deftro Ventriculo | inferiore lo fpignerebe nel ue;?triculo finjftro inferiore, | e in quel
t&npo
{n)
il fegato non darebbe {a.n\\gue al core-

fe il {polmone) fegato fi rifcalda da ffe o è rifcaldato da altri.

II {polm) feghato non fi po fe medefimo riffcaldare ma è rifcaldato da altri coè dall-arteria
che entra
per la porta d-effo feghato la qual gli da Vita_

fe \'11 è più caldo la {/ deftra o piii parte) il polmone ce\'l core o più fredda.
^che Ila finjfftra.)

20

25 perché il calore del core è generato dal ueloce e continue moto che fifa il fangue {dal f) colla
confrega|tio;2 fatta in fe medefimo dalle fue reVolutioni, ed etiam colla confregatione che effo
{/angue) fa colle cellulofe {celulofa) pariete del deftro Ve;«tri|culo fupmore, {dele) nele qual fenpre
con i;2peto entra e efcie, e cquefte tali confreghatione
{dj) fatta dalla VeIo|cità del uifciofo
fangue, lo ua riffcaldando e affottiglia;2do e ffallo penetratiVo
per li fottilj meati, e dà {Ij)

I quando] L: quandu ,? delle] Z; delle le possibile] L: possibi ^^ qual] L: ual assotiglia«do] Z; assotigliande

iHMi

-ocr page 54-

lower ventricle dilates itself, and so it is proved.
Nature, it is said, always works its effects in the
easiest way and in the shortest time possible; there-
fore, as during the time of the dilatation of the
lower ventricle the openings are opened which formed
base and support of the blood reserved by its upper
ventricle, it is necessary that the lower ventricle
should fill itself earlier with the blood that is in
contact with it, than with that which is remote
from it, being included in the liver; and it is
necessary that it should be more quickly filled with
that blood which this upper ventricle through a
wide passage presses into and incorporates in it
than with other remote blood which must be drawn
and sucked out of the capillary veins («vene capil-
lare») poured into the gibbosity of the liver.

And if you will say that these upper ventricles are
only generated to retain the superfluous blood which
is sometimes generated in this part, it shall be re-
plied to you that it is impossible because, if it were
so, the heart would replenish its right ventricle with
that blood which is most convenient to it, which, as
mentioned above, is kept in its upper ventricle; and
if this lower ventricle were full of the blood which
is given it and pressed into it from above, the heart
could not draw more blood from the gibbosity of the
liver, and thus, if this effect happened many times
continually, life would be destroyed, and it might be
possible that through a few beatings of the heart part
of the superfluous blood which remains in the upper
ventricle would be distributed, because the right lower
ventricle would press it into the left lower ventricle,
and during that time the liver would give no blood
to the heart.

If the {lung) liver heats itself spontaneously or is
heated by others.

The (lung) liver can not heat itself but is heated
by others, i. e. by the artery which enters through
the gate of the liver, which gives it life.

If it is warmer {the right or several parts), the lung,
than the heart or colder (^han the left one^.

Because the warnith of the heart is generated
by the quick and continuous motion which the blood
makes by the friction caused in itself through its
revolutions, and also by the friction which it (blood)
makes on the dimpled («cellulose») walls of the right
upper ventricle, into or out of which it always streams
with impetus, and these frictions, which are made
by the velocity of the adhesive blood, heat it and
subtilize it and make it to penetrate through the small
rück bleibt, wenn sein unterer Ventrikel sich dilatiert,
und das wird so erwiesen. Die Natur, sagt man, tut
immer, ihre Wirkungen auf dem bequemsten Wege und
in der kürzesten Zeit, so weit es möglich ist; also, wenn
in der Zeit der Dilatation des unteren Ventrikels die
Öffnungen offen sind, welche Basis und Stütze des von
seinem oberen Ventrikel reservierten Blutes bildeten,
ist es notwendig, dass der untere Ventrikel sich früher
mit dem Blut wiederfüllt, das mit ihm [recht, ob. V.]
in Kontakt ist, als mit dem, das, in der Leber ein-
geschlossen, fern vom ihm ist; und es ist notwendig,
dass dieser sich schneller mit dem Blut füllt, das dieser
obere Ventrikel durch einen weiten Durchgang in ihn
hineinpresst und einverleibt, als mit dem anderen ent-
fernten Blut, welches aus den im Höcker der Leber
eingegossenen Kapillarvenen («vene capillare») heraus-
gezogen und gesaugt werden muss.

Und wenn du sagen wirst, dass diese oberen
Ventrikel allein dazu geschaffen sind, das überflüssige
Blut, das bisweilen in diesem Teil entsteht, zurück-
zuhalten, so soll dir erwidert werden, dass es un-
möglich ist, weil, falls es so wäre, das Herz seinen
rechten Ventrikel mit dem Blut, das ihm am be-
quemsten ist, wieder füllen würde, welches, wie er-
wähnt, in seinem oberen Ventrikel aufbewahrt wird;
und wenn dieser untere Ventrikel des Blutes, das ihm
von oben her gegeben und eingepresst wird, voll
wäre, würde das Herz nicht mehr Blut aus dem
Höcker der Leber ziehen können, und so, wenn
dieser Effekt viele Male hintereinander einträfe, würde
das Leben zerstört werden, und es wäre wohl möglich,
dass durch wenige Herzschläge ein Teil des über-
flüssigen Blutes, das in dem oberen Ventrikel verweilt,
sich verteilen würde, weil der rechte untere Ventrikel
es in den linken unteren Ventrikel hineintreiben würde,
und zu der Zeit würde die Leber dem Herz kein Blut
geben.

Ob die (Lunge) Leber sich V07i selbst erwärmt oder
durch anderes erwärmt wird.

Die (Lunge) Leber kann sich nicht selbst erwärmen,
sondern wird durch anderes erwärmt, d. h. durch die
Arterie, die durch die Pforte der Leber eintritt, welche
ihr Leben gibt.

Ob wärmer ist (der rechte oder mehrere Teile) die
Lunge als das Herz oder kälter (flls der linke\').

Weil die Wärme des Herzens durch die schnelle und
fortdauernde Bewegung entsteht, die das Blut bei der
von ihm selbst durch seine revolvierenden Bewegungen
(«revolutione») bewirkten Reibung macht, und ferner
bei der Reibung, die es (Blut) an den mit Grübchen
versehenen («cellulose») Wandungen des rechten oberen
Ventrikels macht, in welchen es immer mit Heftigkeit
ein- und ausströmt, und diese Reibungen, die durch
die Schnelligkeit des klebrigen Blutes entstanden sind,
dasselbe erwärmen und verfeinern und es zum
Durchdringen durch die feinen Poren fähig machen,

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i: I ^

Vita I e ffpirito a ttutti li menhri dove f-jnfonde. II che interVenire non p6 al fegato, il quale e
ffa^ea moto e | riceue in fe pichola qua;?tita d-effo fangue rifcaldato, col quale lui fi riffcalda,
e non po ritenere | effo fegato tanta calde^a
quanta il core, per effere di fuftantia men de^^fa
ce\'l core, e me;^ denfo del fegato e 11a milga, e meno che 11a mil^a e il polmone—_

5 [II.] no« abreuiatori ma j obbliatori fi de djre | a cquelli che abreVia« | tali op^re quali
{on quejfte.

M

i

^ n
k

I intervenire] Z; intervenre

:: J -

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pores, and give life and spiritus to all the members
it enters. This can not occur with the liver, which
is without motion and receives in itself a small part
of this heated blood, with which it heats itself, and
this liver can not retain so much heat as the heart,
being of a less dense substance than the heart, and
less dense than the liver is the spleen, and less
than the spleen is the lung.

[II.] Not abbreviators but obliators should be called
those who abridge such works as these are.

und Leben und Spiritus an alle Teile geben,
wo es eindringt. Dies kann nicht bei der Leber
vorkommen, die ohne Bewegung ist und in sich
einen kleinen Teil dieses erwärmten Blutes aufnimmt,
durch das sie sich erwärmt, und diese Leber vermag
nicht soviel flitze zurückzuhalten als das Herz,
weil sie von einer weniger dichten Substanz als
das Herz ist, und weniger dicht als die Leber ist
die Milz, und weniger als die Milz ist die Lunge.

[II.] Nicht Abbreviatoren sondern Obliatoren soll
man die nennen, die solche Werke wie diese abkürzen.

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FOLIO 4 VERSO,
del core

L] Se lia natura potea fare magore il defftro Ventriculo
(e II) e llafciare il fuo Ventriculo fup^riore o nno
Nefuna cofa è fup^rchia e neffuna cofa ma/2ca a cqualu^zclie fpetie d-animali e prodotto
5 dalla | natura, fe \'11 djfetto
non ujene dal meço cho% che effa produce // adunque feguita che
il dejftro Ventriculo fupmore fu necieffaria per il fruffo e refruffo del fangue, il quale medj
antte l\'aiuto di tal uentriculo fi genera,
per il quale {moto il) fruffo e refruffo del fangue,
e
per 1-inpetuofo {mol/) fuo moVi|me;?to dall-u;? Ve;?triculo nell-altro, delli quali, qua^do l-un
Ve;2triculo lo chaccia, 1-altro | lo riceVe, e cquel che 11-à riceVuto lo rjffpinge
{di djfcorrerè) in quel
JO che prima {glielo dette) lo fcacca, e coffi tra giùje ffu fuceffluame/zte {rantando/i)raglran-
dofi, mai non refta {d/ ragirarfi) di fcorrere per le cauernofe cellule intelrpofte infra Iii
mufcoli, che riftringhano effo fupmor Ve;?tricuIo
{e cquefio è lia eau), e lia | reVolitione, che
ffa il fangue in fe medefimo ragira/^dofi
con djuerfe reVertigini, e lia con|fregatione, che effo
fa
per le pariete, e p^rcuffionj in effe cellule, ïon caufa dj riffcalda|re effo fangue e ffarlo
75
{/oit) di groffo e Vifciofo fottile e penetratiuo e atto | a fcorrere dal deftro al finjftro \\entn-
culo per le iftrette porofità del pariete interpo fto infra effo defftro e finjftro Ventriculo inferiore.
E cquefto
non poteua accaîdere, fe nel lato deftro era Vn fol Ventriculo, concofia che, qua;?do
lui fi fuffi reftretto, | e\'
non potea riftrignerfi fe non Vna picola quantità di fpatio, il quale era
fimile
i al fangue, che di lui fuffi fugito nel uentriculo deftro, e altrettanto fi farebbe rijaperto,
20 e con altrettanto fangue tirato del fegato reftauraVa la riacquiftata fua j capacità, e cofi non
acadeua fruffo e refruffo dj fangue, perché tanta daua dj fe | fangue al deftro Ventriculo,
quant-era quello che effo riceuea dal fegato; e ttal | moto di fangue
{era era d) faceua a
ffimjlitudine
{d-un fiume che entra e ef/ca \\ per 1/n lagho il quale tanto) d-un lagho, per il
quale paffa Vn fiume, che tta;?to acqujifta d-acqua da un llato, qua^eto effo ne p^rde dall- altro;
25 ma fol fi uaria, che \'1 moto del | fa/egue è djffcontinuo, e cquel del fiume, che paffa
per il
lagho, è continuo.
e per quefto | tal ma;?camento dj fruffo e refruffo effo fangue non fi
rifcalderebbe, e
per confeguei^tija li fpiriti Vitali non fi potrebo;? generare, e per quefto la
ujta farebbe diftrutta

ancora feguita, che nel fugire del fangue, che ffst {il) dallo inferiore al fupmjore \\entri-
JO culo, infin che lie fua (V) porte fi poffo;? congungnere alla lor p^rfetta | ferratura, egli V-è

4 ma«ca] Z: ma«! 6 medj|antte] Z: medj|atte 8 movime?zto] Z: movime/^ — qua«do] L: quâldo 14 p^rcussionj] Z; p^rcussione
corretto in p^/-cussionj — esso] L: essosso 18 quantità] L: qualità 22 quant-era] L: quentera 24 acqu|ista] Z: acqu|sta — un llato]
L: ullato 2S quel] Z; que — il lagho] Z; iJagho 26 ma«camento] Z: mawcameto 27 conseguentia] L: coseguentia — generare]
Z: gnenerare

-ocr page 60-

On the Heart.

[I.] Whether Nature could make the right ventricle
larger and abandon its upper ventricle or not.

Nothing is superfluous, and no thing is wanting,
in any species of animals and product of nature, if
the defect does not come from the means with which
it produces.

Hence follows that the right upper ventricle was
necessary for the flux and reflux of the blood, which
is generated by means of this ventricle; through which
flux and reflux of the blood and by its impetuous
motion from one ventricle into the other, of which,
when one ventricle drives it out, the other receives
it, and the one which has received it, drives it back
into the one which first drove it out, and thus be-
tween whirling round up and downwards successively, it
never ceases to stream through the cavernous depres-
sions set between the muscles which contract the
upper ventricle. And the revolution which the blood
makes within itself whirling round in diverse whirls,
and the friction which it makes against the walls and
the percussions in these depressions, are the cause of
heating the blood and of making it from thick and
adhesive subtile and penetrative, and apt to stream
from the right into the left ventricle through the nar-
row porosities of the wall which is placed between
the right and the left lower ventricle. And this could
not take place, if there was on the right side only
one ventricle, because, when it had contracted itself
it could not contract itself, except for a small quantity
of space, correspondent to the blood which had esca-
ped from it into the right ventricle, and should have
reopened itself again as much, and with as much
blood, drawn from the liver, have restored its re-
acquired capacity: and thus flux and reflux of the
blood would not take place, because it gave out from
itself to the right ventricle as much blood, as was
that which it received from the liver; and this mo-
tion of the blood behaved like (a river which flows
through a lake in and out which so much) a lake
through which a river flows which from one side recei-
ves as much water as it loses at the other side; but
the only difference is that the motion of the blood is
discontinuous, and that of the river flowing through
the lake, is continuous. And on accoimt of this want
of flux and reflux this blood would not be heated, and
consequently the spiritus vitales could not be generated,
and therefore life would be destroyed.

Moreover follows that at the escape of the blood
which takes place from the lower into the upper ven-
tricle, until its valves can join at their complete shut-

\'i
. -\'A

Über das Herz.

[I.] Ob die Natur den rechten Ventrikel grösser machen
konnte und seinen oberen Ventrikel auslassen oder nicht.

Nichts ist überflüssig, und nichts fehlt bei irgend-
welcher Art von Tieren und Produkt der Natur,
falls der Mangel nicht von dem Mittel, womit sie pro-
duziert, herrührt.

Also folgt, dass der rechte obere Ventrikel für die
Flut und Ebbe des Blutes nötig war, welche mit Hilfe
dieses Ventrikels erzeugt werden; durch diese Flut
und Ebbe des Blutes und durch seine heftigen Be-
wegungen aus dem einen Ventrikel in den anderen,
von denen, wenn der eine Ventrikel es fortjagt, der
andere es aufnimmt, und der, welcher es aufgenom-
men hat, es in denjenigen, der es zuerst aus-
schleuderte, zurücktreibt; und indem es auf diese
Weise ab und auf sukzessive sich umwirbelt,
hört es niemals auf durch die cavernösen Räume
zu strömen, die zwischen den Muskeln angebracht
sind, die den oberen Ventrikel zusammenschnüren.
Und die revolvierende Bewegung, die das Blut in
sich selbst macht, indem es mit vielerlei Wirbeln
sich umwirbelt, und die Reibung, die es an den
Wänden macht, und die Anpralle («percussioni») in
diesen Einbuchtungen sind der Grund dafür, das Blut zu
erhitzen und es aus dickem und klebrigem in subtiles
und durchdringbares zu machen, und fähig, aus dem
rechten in den Hnken Ventrikel zu strömen durch
die engen Porositäten der Wand, die zwischen den
rechten und linken unteren Ventrikel gesetzt ist. Und
dies könnte nicht stattfinden, falls auf der rechten
Seite nur ein einziger Ventrikel wäre; denn, wenn
er sich zusammengezogen hätte, könnte er sich nicht
zusammenziehen ausser einer geringen Quantität
von Raum entsprechend dem Blut, das aus ihm in
den rechten Ventrikel entflohen war, und er sich
ebensoviel geöffnet haben würde, und er mit ebensoviel
Blut, aus der Leber herangezogen, die zurück erhaltene
Kapazität restaurieren würde: und auf diese Weise
Flut und Ebbe von Blut nicht einträfe, weil er soviel
Blut dem rechten Ventrikel von sich gäbe als dasjenige
war, das er aus der Leber empfing; und diese
Bewegung des Blutes gliche (einem Flusse, der durch
einen See ein- und ausströmt, welcher soviel) einem
See, durch welchen ein Fluss fliesst, der von einer
Seite soviel Wasser erhält, als er von der anderen
verliert; aber darin allein unterscheidet es sich, dass
die Bewegung des Blutes diskontinuierlich ist, und
die des Flusses, der den See durchströmt, kontinuier-
lich ist; und [eben] wegen dieses Mangels an Flut
und Ebbe würde dieses Blut nicht erwärmt werden,
und infolgedessen könnten die Spiritus vitales nicht
gebildet werden, und deswegen würde das Leben
zerstört werden.

Ferner folgt, dass beim Entfliehen des Blutes, das
es aus dem unteren in den oberen Ventrikel macht,
bis dass seine Klappen sich bis zu ihrem vollständigen
Schliessen aneinanderlegen können, es ein Zeitintervall

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interuallo dj tenpo, {né) il quale, agunto col tenpo nel quale | fi fa 1-affpulfione del fangue
dal defftro al fmjfftro >e/2triculo,
facrej e col tenpo | il quale f-a(_^)crefcie nel refruffo che
ffa il uentriculo fupmore,
{/an) f-alungha | tanto il tenpo che IIa parte inferiore del fegato po
rendere tanto dj fangue alla | fua {/u) parte fupmore, qua;?to fu quella, che prima da effo
5 defftro \\entricu|lo gli fu leuata, e cofi è probata la utilità doppia di taie fupmore \\Q.ntn
culo, coè dj rifcaldare il fangue
per il fruffo e refruffo e per dare tenpo al fegajto {di) e
aile "Vene mjferajce di creare e dj rendere alla parte gibbofa del core [ quella parte del fangue
che effo defftro "Ventriculo li tolfe-

10

come al defftro Ventriculo non fu agunto il fupm-
ore Ventriculo,
perché riceueffi il foprabo^dante fa;?gue

Non fi piglia fup^rchio fanghue dal defftro Ventriculo, perche lui è cquello che \'1 tira | e
non tira fe non la quantità dj che luj è capace, e ttaie qua;?tità illui entra quai è [ la
quantità dello fpatio da lluj generato nella fua djlatatione // e in tal tenpo il uen|triculo
fupmore è priuato dj fangue, inp^rochè fe illuj ne fuffi, | piià facile era a effo
j Ventriculo
75 inferiore tirar prima del fangue d-effo fupmore che della parte gibbojfa del fegato
per le
iftrette ramjficatio;? delle Vene cappillare, e ancora
per neceffijtà tira prima il fangue del
uentriculo fupmore che del feghato, perché effo fangue fujpmore è Vnjto e co^ztinuato
con
gra;?de fpatio chon effo fangue inferiore; e tta^to ma;?cha la ca|pacità a ttal Ventrichulo
fupmore, quanto è lia quantità del ianguQ che dj luj effce | cadendo nel uentricule inferiore,
20 pmchè tal uentriculo fi rifera dirieto al fa;?|gue da lluj premuto medjante li fua muffcoli-

come il core fol {/i re/trignê) f-alargha nella morte dell-omo
fança mutation? dj fito (nella fua bafa)-

Allarghafi e racortafi il core nella morte dell-omo, perché li mufcolj fua trafjVerfalj fi
djfte;?dano, e lli lo;?gitudjnali fi attraghano, e cofi fol la parte injferiore f-inalça e
non la
25 fupmore-

del djaframa incurVato f-ell-è naturale o nno

li

fe \'1 djaframa non fuffi incurVato in modo che nella fua parte concaVa potelffi riceuere
lo ftomaco e 11-altre inteftine, | effo no potrebbe poi ritirarfi e djfte;?|derfi e
per força priemere
e inteftine e caciare il cibo dello ftomaco a effe inteftine [IL] feguita quel ce mznca dj
JO fotto, I e non potrebbe aiutare alli mjufcoli del corpo ferrare e | priemere le intefftine alla

12 ttaîe] L: t(/)taquale jj che] L: de.

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ting, there is an interval of time which together with
the time in which the expulsion of the blood from
the right into the left ventricle takes place, and together
Vvdth the time which increases during the reflux which
the upper ventricle causes, ^the time^ is so much pro-
longed that the lower part of the liver can give as
much blood to its upper part as that which was first
taken from it by the right ventricle. And thus the
double utility of the right upper ventricle is proved,
i. e. to heat the blood through the flux and reflux,
and to give time to the liver and the «vene miseiaice»
to create and to restore to the gibbous part of the
heart that part of the blood of which this right ven-
tricle robbed it.

How the upper ventricle was not added to the right
ventricle that it might receive the superabundant blood.

Superfluous blood is not received by the right ven-
tricle, because this is the one which attracts it —
and attracts only the quantity for which it is capacious,
and such quantity enters it as is \' the amount of the
space produced by it through its dilatation ; and in
such a time the upper ventricle is robbed of blood,
because, if there were any of it in it, it would be
easier to the lower ventricle to draw sooner blood
from the upper one than from the gibbous part of
the liver through the narrow ramifications of the capil-
lary veins, and further it necessarily sooner draws blood
from the upper ventricle than from the liver, because
this upper blood is united and continuous, through a
large space, with this lower blood; and as much as
the capacity in this upper ventricle is wanting so is
the quantity of blood which streams out it of falling
down into the lower ventricle, because this ventricle
contracts itself behind the blood which is pressed out
of it by means of its muscles.

How the heart only enlarges itself at the death of
man withoid any chaneg of site in its base.

The heart enlarges and shortens itself at the death
of man, because its transverse muscles extend them-
selves and the longitudinal ones contract themselves,
and thus only the lower part raises itself and not the
upper.

On the curved diaphragm, if it {the curve] is natural
or not.

If the diaphragm were not curved in the way that
it could receive the stomach and the other intestines
in its concave part, it could not afterwards retract
and distend itself and forcibly press the intestines and
drive the food from the stomach into the said inte-
stines, [II.] ^follows what lacks below) and it could
not help the muscles of the body to squeeze and press
ist, welches mit der Zeit zusammen, in der das Aus-
treiben des Blutes vom rechten in den linken Ven-
trikel geschieht, und mit der Zeit zusammen, die
während der Ebbe, die der obere Ventrikel macht,
zunimmt, ^die Zeit) sich soviel verlängert, dass der
untere Teil der Leber soviel Blut an seinen oberen
Teil abgeben kann als das ist, welches vorher von
dem rechten Ventrikel ihr entzogen wurde. Und somit
ist der zweifache Nutzen des rechten oberen Ventrikels
erwiesen, nämlich das Blut durch die Flut und Ebbe
zu erhitzen, und der Leber und den «vene miseraice»
dazu Zeit zu geben, dem höckerigen Teil des Herzens
die Blutmenge zu schaffen und zu geben, die dieser
rechte Ventrikel ihm raubte.

Wie dem rechten Ventrikel der obere Ventrikel nicht
beigefügt wurde, aufdass er das überflüssige Blut auf-
nehme.

Überflüssiges Blut wird nicht von dem rechten
Ventrikel aufgenommen, weil dieser derjenige ist, der
es zieht — und nur die Quantität an sich zieht, die
er fasst, und solche Quantität in ihn eintritt, wie die
Quantität des von ihm bei seiner Dilatation erzeugten
Raumes ist; und in dieser Zeit wird der obere Ven-
trikel des Blutes beraubt, weil, wenn etwas davon in
ihm wäre, es dem unteren Ventrikel leichter wäre, eher
Blut aus dem oberen [Ventrikel] zu ziehen als aus
dem höckerigen Teil der Leber durch die engen Ver-
zweigungen der Kapillarvenen, und ferner zieht er
notwendigerweise eher Blut vom oberen Ventrikel als
von der Leber, weil dieses obere Blut vereinigt und
kontinuierlich ist durch einen grossen Raum mit diesem
unteren Blut; und soviel fehlt dem oberen Ventrikel
an Kapazität, als diese Blutquantität beträgt, die aus ihm
herausströmt und in den unteren Ventrikel hinein fällt,
weil dieser Ventrikel sich hinter dem Blut zusammen-
zieht, das aus ihm mittels seiner Muskeln herausge-
presst wird.

Wie das Herz sich im Tode des Menschen nur er-
weitert ohne Lageveränderung an seiner Basis.

Das Herz erweitert und verkürzt sich im Tode
des Menschen, weil seine transversalen Muskeln sich
ausdehnen und die longitudinalen sich zusammen-
ziehen, und auf diese Weise erhebt sich nur der
untere Teil und nicht der obere.

Über das gewölbte Diaphragma, ob sie [die Wölbung]
naturgemäss ist oder nicht.

Wenn das Diaphragma nicht in der Weise ge-
wölbt wäre, dass es den Magen und die anderen
Gedärme in seinen konkaven Teil aufnehmen könnte,
könnte es sich nachher nicht zurück ziehen und sich
dehnen und mit Kraft die Gedärme pressen und
die Speise aus dem Magen in diese Gedärme treiben,
[IL] ^folgt das, was unten fehlt:) und es könnte nicht
den Muskeln des Körpers helfen die Gedärme zu

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effpulfione delle inclufe fu|p8rfruita, e non potrebbe | nel fuo djftenderfi creffce|re lo ffpatio
doue fta il poljmone e coftrignerlo alia fu|a djlatatione la quale è ffata, | p^rchè poffa
attrarre a ffe | l-aria
con che fi rinfref|chi le uene, che il core info|nde in lui-

[III.] fa >n djfcorfo della re|pre«fione che fi richie|de alii fcolari inpe|djtori delle notomje | e
5 abreViatori dj
j quelle-

[IV.] non fi po piglare fup^rchio | fangue dal deftro Ve«tri|culo, perché lui è cquel
che I tira, e
non tira fe non la | qua^tità dj che lui è capajce, la qual qua«tità iljlui entra
qualè la
j qua^tità de lo fpatio da lui genejrata nella fua djla|tatione

possa] l: porssa j» info|nde] l: mfo|de.

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the intestines to the expulsion of their inclosed super-
fluities, and it could not by its distending enlarge the
space where the lung is situated and force it to its dila-
tation, which is made that it may draw to itself the
air with which the veins, which the heart sends into
it, are refreshed.

[III.] Make a discourse on the reprimand which is
required to the scholars, impeding the anatomy and
to abbreviators thereof.

[IV.] Superfluous blood can not be received by the
right ventricle, because this is the one which attracts
and only attracts the quantity for which it is capacious,
which quantity enters it, as is the amount of the space
produced by it in its dilatation.

drücken und pressen zum Hinaustreiben ihres über-
schüssigen Inhalts, und es könnte nicht beim sich
Dehnen den Raum vergrössern, wo die Lunge liegt
und sie zu ihrer Dilatation zwingen, welche in der
Absicht geschieht, damit sie die Luft an sich ziehen
kann, mit der die Venen, die das Herz in sie
hineinsendet, sich erfrischen.

[III.] Mache einen Diskurs über den Tadel, der
erforderlich ist gegen die Schüler, Impeditoren der
Anatomie und Abbreviatoren derselben.

[IV.] Überflüssiges Blut kann nicht von dem
rechten Ventrikel aufgenommen werden, weil dieser
derjenige ist, der zieht und nur die Quantität an-
zieht, die er fasst, welche Quantität in ihn hinein
tritt [so gross], wie die Quantität des Raumes ist.
die von ihm bei seiner Dilatation erzeugt worden ist,

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18

FOLIO 5 RECTO.

Del core

[L] fe le uene del polmone non- rimettano il fangue nel core,
qua^ïdo fi fftrigne nel caciar fori 1-aria

[IL] Quando li muffcoli che fftan fotto le tette apichati alle coffte ftringano effe | choffte,
5 allora il djafram^wa forte fi concäVa e fftrignefi ne\' fua termjnj ch-e|(^:i^)gli à colla cartilagine
o\\er punte delle coste ec

[III.] il djaframma à figura | a ffimjlitudjne d-un chuchijaro affai conca\\ato [a/)

[IV.] 6 troVato corne neceffità fortificha le cartilaginj, doue fi congugne | i labri an-
terior! del djaframma, quando effa fi djlata e ffpigne in baffo la | gibbofità delle intefftine
10 per creffcere lo fpatio nella caffa del polmone, accochè | in quefta effo polmone pofa rite-
nere l-aria da Ilui rapita, la quai cofa | tal djaframa
(non) far no^ potrebbe, fe lli muffcoli
interiori del petto non fi
j ritiraffino infieme con quelli del collo djrieto e djna^^çi (al /o) al
djlatame^îto e | fofftenjme^^to dj tal cartilagine, come fj \\ede ne\' muffcolj dina?2çi
n m o p | -e
in quelli djrieto f g m r, pé\'rchè Volendofi ritirare il muffcolo detto | djaframa
(me) dal meço
inVer Ij fua circunfere^ztiali ftremj, nollo po | fare, fe tallj ftremj non fono
(ôo) bene ftabilitj,
perché,
(/e co) fe taie ftabi|lità non uj fi troVa, li ftremj del djaframa \\erranno inVerfo
il fuo mejço, e cofî fi tirerebe djrieto le cortilagine, e
per confegue;2ça le punte delle
coffte e lia torage a cquelle chongunta;
per la quai cofa il petto si riftrijgnerebbe in locho
della neceffaria fua djlatatione Onde natura j proVide collj fopradette 4 poffte dj lacertj e
20 muffcolj collj qualj non che
del djafrajma, ma è ap^rto
llacertj

il petto fi riftringha e fi è tirato in dentro dalla cofftritione
e ffbarrato con
anplla. dilatatione dalli predetti muffcoli | e

del

e per la de força è proVato quel che dj fopra fi co;?tiene coè che ffe la força

panjculo del djaframa non pó fpingere in gù le inteftine col fuo afftenderfi, | che allora tal
25 djaframwa tirera a ffe i lati
(da) dou-effa co fua ftremj fi co;«lejgha // s fia il djaframma
h. a. b., la quale è collegata
(aile) co fua ftremj aile | ponte delle coffte m c b he m f h, djco
che ffe ttal diaframa fi ritjrerà in fe co ] le fue forçe
per diffare la fua curuità h a b e djri-
çarfi, che ffe lie farà proibi|to dalla globbosità delle intefftine,
(ail ci) doue effa f-apoggia e
doue effa foffpigne, | che allora tal djaframa
(fegu) procedendo il ritirarfi colla força che

II cosa] L: cosajsa is inver] L: inve 21 musscoli] L: mussco 27 ritjrerà] L: riterera corretio in ritjrerà.

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On the Heart.

[I.] If the veins of thie lung do not return the blood
to the heart when it contracts itself on driving out the air.

[II.] When the muscles that are below the mammse
fastened to the ribs, compress these ribs, then the dia-
phragm makes itself strongly concave and contracts
itself in its circumference (« termini »j which it has with
the cartilage or ends of the ribs &c.

[III.] The diaphragm has the form like a very
hollow spoon.

[IV.] I have found how necessity strengthens the
cartilages, where the front lips of the diaphragm
conjoin, when this dilates itself and drives down the
gibbosity of the intestines to enlarge the space in the
chest, that in this the lung may retain the air taken
by it, which this diaphragm would not do if the
interior muscles of the chest did not retract together
with those of the neck, in front and behind, for the
dilatation and support of these cartilages, as is seen
in the front muscles
n m o p and in the back ones ƒ g
m r, because, when the muscle named diaphragm would
retract from the middle towards its extreme circum-
ference, it can not do so, if these extremities are not
well fastened, because, if this stability is not there,
the extermities of the diaphragm would come towards
the middle of it, and thus would pull the cartilages
after it, and in consequence the ends of the ribs and
the thorax, united with these, wherefore the chest would
contract itself, instead of its necessary dilatation -, whence
Nature provides, through the above mentioned 4 arrange-
ments of tendons and muscles, through which the chest
does not only contract itself and is drawn inwards at
the contraction of the diaphragm, but is opened and
stretched out with ample dilatation by the above men-
tioned muscles and tendons.

And by the 5 th of the forces it is proved what
is contained above, i. e. that if the force of the «pani-
culo» of the diaphragm can not force down the in-
testines by its distending itself, that then this dia-
phragm will attract to itself the sides where it is
fastened with its extremities ; and let the diaphragm be
h a b, which with its extremities is fastened to the ends
of the ribs
m c b and m f h\\ to wit that if the same
diaphragm retracts into itself with its forces, to destroy
its curve
h a b and straighten itself, that if this were
prevented by the gibbosity of the intestines on which
this [diaphragm] rests and on which it presses, that
the diaphragm then in the process of its retraction
with the force which remains to it — that it will

Über das Herz.

[I.] Ob die Venen der Lunge nicht das Blut zum
Herzen zurücksenden, wenn sie beim Austreiben der Luft
sich zusammenzieht.

[II.] Wenn die Muskeln, die unter den Mammae
an den Rippen befestigt sind, diese Rippen zusam-
menziehen, dann wölbt sich das Diaphragma stark
und schnürt sich in seiner Periferie («termini»), die
es an den Knorpeln oder den Spitzen der Rippen hat,
zusammen usw.

[III.] Das Diaphragma hat die Form gleich einem
stark ausgehöhlten Löffel.

[IV.] Ich habe gefunden, wie die Notwendigkeit
die Knorpel verstärkt, wo die vordersten Lippen des
Diaphragmas sich vereinigen, wenn dieses sich dik-
tiert und die Kuppe der Gedärme nach unten treibt
zur Vergrösserung des Raumes des Brustkastens, damit
die Lunge in diesem die von ihr erraffte Luft
zurückhalten kann, was dieses Diaphragma nicht würde
tun können, falls die unteren («interiori») Brustmuskeln
sich nicht zurückzögen samt denen des Halses
vorn und hinten zur Dilatation und Stützung dieser
Knorpel, wie es sich zeigt bei den vorderen Muskeln
71 m 0 p und bei den hinteren / g m r, weil, wenn
der Muskel, genannt Diaphragma, sich von der Mitte
bis zu seinem äussersten Umkreis hin zurückziehen
will, er es nicht zu tun vermöchte, falls diese äussersten
Teile nicht gut befestigt sind, weil, wenn diese Stabi-
lität dort nicht wäre, die äussersten Teile des Dia-
praghmas gegen die Mitte desselben kommen würden,
und auf diese Weise die Knorpel hinter sich
ziehen würden, und infolgedessen die Spitzen der
Rippen und den mit diesen verbundenen Thorax, wes-
halb die Brust sich zusammenziehen würde, statt ihrer
notwendigen Diktation; deshalb hat die Natur Für-
sorge durch die oben erwähnten 4 Anordnungen von
Sehnen und Muskeln getroffen, durch welche nicht nur
die Brust sich zusammenzieht und bei der Zusammen-
ziehung des Diaphragmas ins Innere gezogen wird, son-
dern geöffnet und aufgesperrt wird mit geräumiger Dilata-
tion durch die obengenannten Muskeln und Sehnen.

Und durch die 5te der Kräfte wird erwiesen, was
oben enthalten ist, d. h. dass, wenn die Kraft des
«paniculo» des Diaphragmas die Gedärme mittels
seines Abfiachens nach unten zu treiben nicht ver-
mag, dass dieses Diaphragma dann die Seiten, wo
es mit seinen äussersten Teilen befestigt ist, zu sich
ziehen wird; und sei das Diaphragma
h a b, das mit
seinen äussersten Teilen an den Rippenbögen
m c b und
m f h befestigt ist: ich sage, dass, wenn dasselbe
Diaphragma sich in sich mit seinen Kräften zurück
ziehen würde, um seine Krümmung
h ab aufzuheben
und sich gerade zu strecken, dass, wenn dies durch
die Kuppe der Gedärme, worauf sich dieses [Dia-
phragma] stützt und worauf es drückt, würde ver-
hindert werden, dass das Diaphragma dann beim
Fortschreiten seiner Zusammenziehung mit der Kraft,
die ihm übrig ist — dass es die Spitzen
h b der

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11-àVança, j che ella tirerà a ffe le punte {delle co) delle coffte m f h he m c b, e ttire-
raljle
per la linja a b he a h, e cofi riftrignerà lo sspatio h b, ma la natura à pro\\e|duto
colli muffcoli r f he r c, li quali pigliano effe coffte e lie alçano dal
m c b j in m c n e
dal m f h in m f g, e in quefto modo la caffa del polmone fi djlata | e faffi capace infieme
5 col polmone, il quäle creffce collei, perché no^ fi dà Vachuo e |
per ie;2piere effo \\acuo 1-aria
entra nella djlatatione del polmone—--—

chi tiene il djaframa che no;^ fi djlati,

quando le i;2teftine {ca.con dj fe le lor fup^^rfluità

gra.n djlatatione acquifterebe il djaframma, quando le inteftine fon riftrette e premute
10 dallj I mufcoli trafuerfali per ifcaccar fori dj fe le fup^rfluità, fe non. fuffi li muffcolj a n m o r
li quali ftringhano Ie coffte infieme
con gran potentia, in modo che refiftano alla djlajtatione
d-effe cofte, e
per confegue?«ça alla djlatatione d-effo djaframa, per la quai cofa el dj|aframa
fi ferra in fe qua??to po e ripreme in gù î-acrefcime?2to delle inteftina, | il quale quiui ricorre
effendo premute dj fotto da effi mufcoli traffuerfali,
per la ] quai cofa le fup^rfruità fugano
75 di sotto--

I punte] L: pune 2 natura] L: natu Jo dallj] L: dal dj corretto in dallj J2 djaframa] L: djafrlama.

i

-ocr page 70-

attract to itself the ends hb oi the ribs m f h and m c b
and draw them along the line a b and a h and thus
contract the space
h b; but Nature has provided for
this by means of the muscles r ƒ and r which take
these ribs and raise them from
m c b io m c n and
from
mfk to mfg, and in that way the chest dilates
itself and makes itself capacious together with the lung
which increases with it, because there is no vacuum-,
and to fill this vacuum the air enters at the dilatation
of the lung.

Who holds the diaphragm that it may not dilate it-
self when the intestines drive out their superfluities.

The diaphragm would acquire great dilatation when
the intestines are contracted and pressed by the trans-
verse muscles to expel the superfluities, if it were not
for the muscles
a n m o r, which draw the ribs to-
gether with great force in such a way that they resist
the dilatation of these ribs, and consequently the dilata-
tion of the diaphragm, on account of which the dia-
phragm contracts itself into itself as much as pos-
sible and presses down the increase of the intestines,
which [increase] recurs there, being pressed, below, by
these transverse muscles, through which the superfluities
escape downwards.

Rippen m f h und m c b nach sich ziehen würde und
sie längs der Linie
a b und a h ziehen und auf
diese Weise das Spatium
h b verengern würde;
aber die Natur hat [diesem] durch die Muskeln
r f
und r c, welche diese Rippen ergreifen und sie von
m c b auf m cn und von mfh auf mfg heben, ab-
geholfen, und auf diese Weise dilatiert sich der Brust-
kasten und macht sich geräumig samt der Lunge,
die mit ihm wächst, weil es ein Vakuum nicht gibt;
und um dieses Vakuum zu füllen tritt die Luft ein
bei der Dilatation der Lunge.

Wer das Diaphragma fest hält, damit es sich nicht
dilatiere, wenn die Gedärme ihre Überschüsse von sich
jagen.

Grosse Dilatation würde das Diaphragma erfahren,
wenn die Gedärme durch die transversalen Muskeln
zusammengeschnürt und gepresst werden um die Über-
schüsse aus sich hinauszutreiben, wären nicht die Muskeln
anm 0 r, welche die Rippen mit grosser Kraft zu-
sammenziehen in der Weise, dass sie der Dilatation
dieser Rippen, und infolgedessen der Dilatation des
Diaphragmas, widerstehen, weshalb das Diaphragma
sich möglichst viel in sich zusammenzieht und das
Wachsen der Gedärme nach unten zurückpresst, welches
[Wachsen] dorthin zurückkehrt, indem sie unten von
diesen transversalen Muskeln gepresst werden, wes-
halb die Überschüsse nach unten entweichen.

-ocr page 71-

folio 5 recto

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FOLIO 5 VERSO
del mufcolo detto djafragma e fua goVame/zti

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\'I.] Li \\fiti del djafragma fon quattro, el primo s perché effo fia principio della | djlatatione
del polmone col quale f-attrae 1-aria. J1 2° p^rchè effo prie|ma lo fftomwacho da Hui copmo
e ne cacci il cibo djgeftito
fa//j interior) allj / inteftinj | 3° p^rchè ftringha e aiuti priemere
5 Ie inteftine infieme col | mjrac a ffcaciarne fora Ie fup^rfruità. perché fepd^ri li menbri
fpirijtualj dalli natural]. Li quatro
(\'\\fiti) pr^detti Vfiti efercitati dal (pol) \\ djaframma fon da
lui fatti
per una medefima chaufa, la quale è ffol per la | fua aftenfione e attractione E per
11a afftenfione (fi fcacca) fi fcacca | fori il ue;«to del polmone, la quale afftenfione non è fatta
da effo djafra|gma, ma daHa rarefatione del ue^^to che prima fi
condenfo nelle intefftina,
10 quando il djaframa fi ritiró e acrebbe la capacità del polmone tirando|fi djrieto 1-aria (ç),-
e cqua^do tal diaframa f-allenta e\' non era foffitiente |
per fe medefimo a incuruarfi e ffare
la gran concaVità fe He premu|te intefftine noj^ fi djlatauano e acreffceVano fotto effa
djafrawma, j e in tal tenpo effe inteftine priemano lo fftomacho dj fotto in fu contro al
djafragma | e Ho cofftringhano a ma;zdar fori parte del chilo che Hluj fi genera; dj poj,
75 qua^zdo il djaframa fi ritira, effo prieme lo fftomacho dj fopra in gù e anjcora lo coftrigne
a mawdare fori qualche parte d-effo chilo. E ffe ttu | djrai non effere poffjbile che il uento
fi co«;denfi neHe inteftine premute | da effo djaframa, p^rchè, fe "Vno inteftino è premuto di
fopr^, effo fi djlata | p^r il traVerfo, onde 1-aria
non fi condenfa; a la qual cofa fi rifpo/zde, la
djlataltione effere proibita p^r Ie pariete delle inteftine, Ie qual, fe ben fi djla|tano, effe
20 ripriemano in dentro effe inteftine col ritirarfi che ffa il | mjrac, poichè He inteftine I-anno
afftefo, e che il ue;2to f-è in loro condenfajto. Ma il reftrignere dello ftomacho dj fotto
in fu contro al djaframa che | li fa cop^rchio non è dj tal potentia qual-è quella che prieme
dj fopra j in gù, perché nell-effere premuto dj fotto in fu il diaframwa f-alenta e Hafci|afi
fpignere all-acreffcime/ïto del uento delle budella, e
non troua dj fopra oftajchulo, p^rchè
25 il polmone è in fe dj fuftantia leuiffima, e Hi meati al continujo ftano ap^rti, donde 1-aria
con facilità d-effo polmone fi fugie-

j» sstomwacho] L: sstomwacha S sup^rfruita] Z; sup^i>-fluità corretto in sup^^fruità ó quatro] L\\ qutrd\' /j" anjcora] Z; a|cora
16 posfibile] Z; poslibile

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On the muscle named diaphragm., and its utility.

[I.] The functions of the diaphragm are four.

The first is that it be the source of the dilatation
of the lung, by which the air is attracted.

The 2nd that it press the stomach covered by it
and drive from it the digested food into the intestines.

The 3rd that it contract and help to press the inte-
stines, together with the wall of the abdomen to drive
out the superfluities.

The 4th that it separate the spiritual organs from
the natural ones.

The four above mentioned functions exercised yb
the diaphragm are produced by it from one and the
same cause which consists only in its ascent («asten-
sione») and descent («attractione»). And through the
ascent the wind is driven out of the lung, which
ascent is not produced by this diaphragm, but through
the rarefaction of the wind which first condensed it-
self in the intestines when the diaphragm retracted and
enlarged the capacity of the lung, drawing the air be-
hind it. And when this diaphragm relaxes it was
not in itself sufficient to curve itself and form the great
concavity, if the pressed intestines did not dilate them-
selves and increase in size below this diaphragm, and
at such time the intestines press the stomach from below
upwards against the diaphragm and force it to emit
part of the chyle which generates itself in it -, then, when
the diaphragm retracts, it presses the stomach from
above downwards and further forces it to emit part
of this chyle. And if you will say that it is not pos-
sible that the wind should condense itself in the in-
testines pressed by the diaphragm, because, if an inte-
stine is pressed from above, this dilates itself per
transversum, wherefore the air does not condense
itself, to this is replied that the dilatation is prevented
by the walls of the intestines, which, even if they dilate
themselves, press inwards the intestines at the retraction
which the wall of the abdomen makes, because the
intestines have stretched them out and the wind has
condensed itself in them.

But the pressing of the stomach from below up-
wards against the diaphragm, which forms a cover to
it, is not of such a force as that which presses from
above downwards, because, in being pressed from
below upwards, the diaphragm relaxes and suffers
itself to be forced to increase in dimension by the
wind of the intestine and does not find any hinderance
above, because the lung in itself is of a very light sub-
stance, and the passages [of the air] («meati») are con-
stantly standing open, wherefore the air easily escapes
from this lung.

Über den Muskel, Diaphragma genannt, und seinen
Nutzen.

[I.] Der Funktionen des Diaphragmas sind vier.

Die erste ist, dass es der Anfang zur Dilatation
der Lunge sei, wodurch die Luft herangezogen wird.

Die 2te, dass es den von ihm bedeckten Ma-
gen presse und die verdaute Speise aus ihm in die
Gedärme hineintreibe.

Die 3te, dass es die Gedärme zusammenschnüre
und pressen helfe nebst der Bauchwand zum Heraus-
treiben der Überschüsse.

Die 4te, dass es die spirituellen Teile von den
natürlichen scheide.

Die vier eben erwähnten, durch das Diapraghma
geleisteten Funktionen werden von ihm durch eine
und dieselbe Ursache bewirkt, die bloss wegen seines
Hinaufsteigens («astensione») und Herabsteigens («at-
tractione») da ist. Und durch das Hinaufsteigen wird
die Luft der Lunge herausgetrieben, welches Hinauf-
steigen nicht durch dasselbe Diaphragma bewirkt wird,
sondern durch die Verdünnung der Luft, welche sich
zuerst in den Gedärmen kondensierte, wenn das Dia-
phragma sich zurückzog und die Kapazität der Lunge
vergrösserte, die Luft hinter sich ziehend. Und wenn
dieses Diaphragma erschlafft, war es nicht zum Wöl-
ben und die grosse Konkavität zu bilden durch sich
selbst hinreichend, falls die gepressten Gedärme
sich nicht unter diesem Diaphragma diktierten und
wuchsen, und in dieser Zeit pressen diese Gedärme
den Magen von unten nach oben gegen das Dia-
phragma und zwingen ihn zum Abgeben eines Teils
des Chylus, der in ihm sich bildet; nachher, wenn
das Diaphragma sich zurückzieht, presst es den Magen
von oben nach unten und zwingt ihn wiederum zum
Abgeben eines Teils dieses Chylus. Und wenn du sagen
willst, dass es nicht möghch ist, dass der Wind sich
in den vom Diaphragma gepressten Gedärmen kon-
densiere, weil, wenn ein Darm von oben her gepresst
wird, dieser sich per transversum diktiere, weshalb
die Luft sich nicht kondensiere, wird darauf erwidert,
dass die Dilatation durch die Wände der Gedärme
verhindert wird, welche, obwohl sie sich diktieren,
die Gedärme einwärts drücken beim Zurückziehen,
das die Bauchwand macht, weil die Gedärme sie aus-
gesperrt halten, und der Wind sich in ihnen konden-
siert hat.

, Aber das Pressen des Magens von unten nach
oben gegen das Diaphragma, das ihm ein Dach
bildet, ist nicht von solcher Kraft wie die, welche
von oben nach unten presst, weil beim Gepresst-
werden von imten nach oben das Diaphragma erschlafft
und sich zum Wachsen durch den Wind des Darmes
treiben lässt und oben kein Hindernis findet, weil
die Lunge an sich von einer sehr leichten Substanz
ist, und die [Luft]wege («meati») fortwährend offen
stehen, weshalb die Luft mit Leichtigkeit aus dieser
Lunge entweicht.

-ocr page 75-

fe\'1 uento che ffi fugge della trachea fi condenfa
nel fuo tranfito o nno-

Tutta 1-aria che entra nella trachea è d-equal quantità in tutti li gradj j che fi generano
della fua ramjficatione a ffimjlitudjne de\' ramj nati | nelli annuali delle piante, li quali ognj
5 anno, tutte le groffeçe de\' fua | ramj conpiute effendo infieme gunti fono equali alia groffeça
del fufjfto della fua pianta. Ma 11a tracea fi reftrigne nell-epigloto per conden|fare
1-aria che ne pare uiVa dal polmone alia creatione dj djuerfe ge|neationj dj Voce ed etiam
a priemere e djlatare li djuerfi meati
{der) | {ce) e VentricuH del ceruello, inp^rochè, ffe 11a
trachea fteffi cofi dj|latata nel fuo fine fupmore, com-ella Ij è nella gola, 1-aria non fi
10 potrebbe condenfare e ffare dellj \\fiti o^er benjfiti neceffari alia j \\ita e all-omo, coè nel
parlare e cantare e fimilj ; e il fubito Vento j ma;«dato fori dal polmone nel generare li grandi
foffpiri Vien dal]l-aiuto del mirac che ftrigne le inteftine e alçano il djafra?;2ma che prie
me il polmone-

[II.] Lo ftomacho non fi | moue da ffe alia fpujlfione del chilo, ma | è moffo da altri,
IS cojè dal fruffo e refru[fo che à li fpiriti, il moto del ] diafragma col mj|rac, - coè
qua^^do ] il mjrac dra e il | diaframa alle;2ta, | e cqua^zdo il mjrajc alle;«ta, il djajframma
dra, e c|cofi fan fenpre ejcetto che nella | efpulflone del|le fup^rfuità fca|ciate dalle
intelfdne, alle qua|li concorre la pojtentia del mjra|c e del diafrawjma \'n un medefi|mo tenpo,

nel I quale il polmo|ne (non fa l-ufitf \\ fuo) perde il fuo "Vlfitio-

20 e fe ttu djrai li mjVfcoli longitudjjnali e trafuerfa|li delo ftommaco, | li quali,
quando | li longitudjnali | drano il cibo, li | trafuerfali (ti) | ritenghano; e\' | fi rifponderà | che
ongnj z#tef|dna e ognj co|fa ch-è atta
{a r\\riten) allarjgharfi e rif|ftrignerfi à | li fili
trafuer|fali e longitu|djnali, come fi ] \\ede nelle tel|le del pano e cq|quefto è fatto |
perché
neffuna po tenda traVerfajle o lo^zgitudjnale | o obbliqua la pofj | ro;2pere o fftracare--

4 conden]sare] L: condejsare i8 \'n-un medesimo] L: numedesimo 20 delo] L: de delo 24 ro«p^^e] L: ron^ero

-ocr page 76-

If the wind which escapes from the trachea con-
denses itself in passing or not.

All the air which enters the trachea is of the
same quantity in all the degrees which arise from its
ramification, like the produced branches in the annual
circles of the plants which every year, if the total size
of their computed branches be joined together, are
equal to the size of the trunk of their plant.

But the trachea contracts itself in the larynx to
condense the air which seems living from the lung to
the creation of various kinds of voice and also to
press and dilate the different passages and ventricles
of the brain, because, if the trachea at its upper end
were thus dilated in the way that it is in the throat,
the air could not condense itself and perform the func-
tions or benefits necessary to life and to man, i. e. in
speaking and singing and the like; and the sudden
wind, driven out of the lung, at the generation of the
deep sighs, proceeds from the help of the wall of the
abdomen, which presses the intestines, and they raise
the diaphragm, which presses the lung.

[II.] The stomach does not move by itself at the
expulsion of the chyle, but is moved by others, i. e.
through the flux and reflux which the spiritus have
— the motion of the diaphragm with the wall of the
abdomen — i. e. when the wall of the abdomen con-
tracts itself, and the diaphragm relaxes, and when the
wall of the abdomen relaxes, the diaphragm contracts
itself, and so they always do, except at the expulsion
of the superfluities, driven out of the intestines, to
which the force of the wall of the abdomen and of
the diaphragm contributes at one and the same time,
in which the lung (does not perform its function)
loses its function.

And if you will say that the longitudinal and trans-
verse muscles of the stomach, which when the longi-
tudinal ones attract the food, the transverse ones hold
it back^ it shall be replied that all the intestines and
every thing that is adapted to enlargement and con-
ti action, has transverse and longitudinal fibres, as is
seen in the texture of cloth; and this is done that no
transverse or longitudinal or oblique force may break
or tear it.

Ob die Luft, die aus der Trachea entweicht, sich
bei ihrem Durchgang kondensiert oder nicht.

Die ganze Luft, die in die Trachea hineintritt,
ist von gleicher Quantität in allen den Stufen, die
aus ihrer Verzweigung entstehen, gleich den Ästen,
in den Jahrringen der Pflanzen entstanden, v/elche
jedes Jahr, wenn die totale Grösse ihrer vollendeten
Äste zusammengenommen werden, gleich der Grösse
des Stammes ihrer Pflanze sind.

Aber die Trachea zieht sich zusammen im Kehl-
kopf, um die Luft zu kondensieren, die belebt scheint
von der Lunge zur Erzeugung verschiedener Arten
von Stimmen und ebenso um die verschiedenen
Gänge und Ventrikel des Gehirns zu drücken und
zu diktieren, weil, falls die Trachea in ihrem oberen
Ende derart dilatiert wäre, wie sie in dem Schlund
ist, die Luft sich nicht kondensieren und dem Leben
und dem Menschen die notwendigen Funktionen oder
Wohltaten erweisen könnte, d. h. beim Sprechen
und Singen und ähnlichem; und die plötzliche Luft,
aus der Lunge hinaus getrieben, beim Hervorbringen
der tiefen Seufzer, kommt durch die Beihilfe der
Bauch wand, die die Gedärme presst, und sie heben
das Diaphragma, welches die Lunge presst.

[IL] Der Magen bewegt sich nicht von sich
selbst beim Heraustreiben des Chylus, sondern wird
durch anderes bewegt, d. h. durch die Flut und Ebbe,
die die Spiritus haben — die Bewegung des Dia-
phragmas samt der Bauchwand— d. h. wenn die Bauch-
wand sich zusammenzieht, und das Diaphragma er-
schlafft, und wenn die Bauchwand erschlafft, das Dia-
phragma sich zusammenzieht; und so tun sie immer,
ausgenommen beim Hinaustreiben der Überschüsse,
aus den Gedärmen herausgetrieben, wozu die Kraft
der Bauchwand und des Diaphragmas beiträgt zu einer
und derselben Zeit, zu welcher die Lunge (nicht ihre
Funktion leistet) ihre Funktion verliert.

Und wenn du sagen wirst, dass die longitudi-
nalen und transversalen Muskeln des Magens, welche,
wenn die longitudinalen die Speise ziehen, die trans-
versalen zurückhalten, soll erwidert werden, dass alle
Gedärme und alles, was zum Erweitern und Zusammen-
ziehen befähigt ist, transversale und longitudinale
Fasern habe, wie man sieht am Gewebe des Tuches;
und dieses wird gemacht, damit keine transversale
oder longitudinale oder oblique Kraft es zerreisen
oder zerfetzen könne.

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FOLIO 6 RECTO,
natomja

fe il core muta fito per la fua morte o nno

[I.] La mutatione del core per la fua morte è equale alla mutatione che effo fa neljla effpul-
fione del fuo fangue, e equal che cofa meno. Quefto fi manjfefta qua^^do fi "Vede li porci
5 in tofcana, li qualj Paffano il core alii porci con
nno ftrume/^to de(/)tto fpillo, con il qualle
fi trae il
mn dells botti; e cofi aro\'Verfciaj^edo il porcho e ffermatolo bene li paf|fano il lato
deftro infieme col core
con tale fpillo s mettendolo in dentro adjrittujra; e ffe tale fpillo paffa
il core, qua^^do è allu^zghato, il core nella fua efpulfione | del fangue fi racorta e ttira la
ferita in alto infieme colla pu^ta delio fpillo ;
(e ffe) | e ttanto qua/^to elli alça la pxmta dello
10 fpillo di dei^tro, tanto abbaffa il manico dello fpijlo dj fora; e poj quando il core fi djfte/?de
e fpigne in baffo effa ferita, allora la parte | dj fori d-effo fpillo fa moto contrario alla parte
dj dentro, che ffi mo\\e infieme col mojto del core; e cofi fa molte Volte, in modo che
al fine della Vita effo fpillo efteriore ri mane in meço allj ftremj, doue era^ li ultimj moti con-
trari del core, qua?«do era Vi|Vo ; e qua^^do il core
fia interame^te freddo, elli fi ritira A^na
IS mjnima parte e ffi racorta | per quarto era lo fpatio ochupato dal caldo, pé?rchè il caldo
creffcie o dimjnuifce quel corpo, j doV-egli entra o effce
[E fia la figti)\\ e cquefto ô Veduto
pill Volte e ô offeruato ] tali mjfure e llafciato ftare tale ftrume??to nel core in fin che tale
anjmale è ffparato

Sia adunque il core djftefo h a e il core racortato h o, e cquefto hè qua/edo l-anim.a|le
20 è in Vita; e ffe llo fpuntone, oVero fpillo, troVa il core afftefo, quando lo paffa in [ collo fpillo
f a, qua;«do il core fi rachorta, la
punta dello fpillo a è portata in b, | s lia parte dj fori del
manjco (ƒ) d-effo fpillo dal f djfce??de in g, e qua;2do il core è | morto, lo ffpillo refta in

meço, o circha, alii dua moti ftremi coè in op.-

ed è dal magore al minore moto del core d-effo anjmale circha la grofeça d-un dito,
2S {de) I e in fine il core rimane colla fua punta for de fuo (/ Ultimo) ordjnario fito cirjcha la
groffeça d-un meço djto, e auertiffci che non t-ingannj nel tor tal mjfura, j perché alcuna Volta
non farà mutatione il manicho dj tale fpello dalla ujta alia morte del core; e cquefto

6 il lato] L: ilato 13 vita] L: vite 14 sia] L: si.

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Anatomy.

If the heart at its death changes site or not.

[I.] The change of the heart at its death is equal to
the change which it makes during the expulsion of its
blood, and a little less. This manifests itself, when
you see the pigs in Tuscany, where they [literally
«which»] pierce the hearts of the pigs by means of
an instrument called piercer by which the wine is
drawn out of the casks. And so turning the pig over,
and having tied it well, they pierce its right side to-
gether with the heart by means of such a piercer,
and pushing it straight in, and if this piercer passes
through the heart when it is lengthened, the heart
shortens itself during its expulsion of the blood and
draws the wound upwards together with the point of
the piercer; and as much as it raises the point of the
piercer within, so much it lowers, the handle of the
piercer outside; and afterwards, when the heart distends
itself and drives the said wound downwards, then the
outside part of the said piercer makes a motion, con-
trary to that of the inside part, which moves itself
together with the motion of the heart; and this it
does many times in such way that at the end of life
the said exterior part of the piercer remains in the
middle of the extremes, between which were the last
contrary motions of the heart when it was alive; and
when the heart is entirely cold, it withdraws itself a
very small part and shortens itself whatever was the
space occupied by the warm one, because the heat
increases or diminishes that body, where it enters or
leaves; and that I have several times seen and have
observed such measurements and have let such an in-
strument remain in the heart till the animal was cut up.

Thus the distended heart be h a, and the shortened
heart
h o, and this is when the animal is alive; and
if the spontoon or the piercer hits the extended heart
when it pierces it with the piercer
f a, if the heart
shortens itself, the point of the piercer
a is carried
to i, and the outside part of the handle of the said
piercer descends from
f to g, and when the heart is
dead, the piercer remains in the middle, or so, of the
two extreme motions i. e. in
o p. And from the greatest
to the smallest motion of the heart of this animal
there is [a space of] about the thickness of a finger,
and at last the heart remains with its point out of its
usual site at the distance of about the thickness of
half a finger; and notice that you are not mistaken
in taking such a measurement because sometimes the
handle of such a piercer will make no change from
life to death of the heart. And this takes place when
the heart is wounded in the middle of the pathway

Anatomie.

Ob das Herz durch seinen Tod [den] Situs ver-
ändert oder nicht.

[L] Die Veränderung des Herzens durch seinen
Tod ist der Veränderung gleich, die es während der
Austreibung seines Blutes macht, und etwas geringer.
Dies manifestiert sich, wenn man die Schweine in
Toscana -
«icht,/ wo man [eig. welche] den Schweinen
das Herz mittels eines Instruments, Fassbohrer ge-
nannt, womit man den Wein aus den Fässern heraus-
zieht, durchbohrt. Und so wendet man das Schwein,
bindet es recht fest, bohrt die rechte Seite nebst
dem Herzen mittels eines solchen Fassbohrers durch,
und indem man ihn in gerader Richtung einführt;
und falls dieser Fassbohrer durch das Herz, wenn es
verlängert ist, hindurchgeht, verkürzt sich das Herz bei
seinem Austreiben des Blutes und zieht die Wunde
nebst der Spitze des Fassbohrers aufwärts; und soviel
als es die Spitze des Fassbohrers drinnen hebt, eben-
soviel senkt es draussen den Griff des Fassbohrers;
und nachher, wenn das Herz sich dehnt und seine
Wunde abwärts treibt, dann macht der draussen be-
findliche Teil des Fassbohrers eine Bewegung, der-
jenigen des inneren Teils entgegensetzt, welcher sich
mit der Bewegung des Herzens bewegt; und so ge-
schieht es viele Mal in der Art, dass am Ende des
Lebens der äussere Teil des Fassbohrers in der Mitte
zwischen den Extremen bleibt, wo die letzten entgegen-
gesetzen Bewegungen des Herzens waren, solange es
am Leben war. Und wenn das Herz vollständig
abgekühlt ist, zieht es sich um einen minimalen Teil
zurück und verkürzt sich entsprechend dem von dem
Warmen okkupierten Spatium, weil die Wärme den
Körper, wo sie ein- oder austritt, vergrössert oder
verkleinert; und dies habe ich mehrmals gesehen
und solche Messungen beobachtet und ein solches
Instrument im Herzen stehen lassen, bis dass das Tier
aufgeschnitten wurde.

Es sei also das gedehnte Herz h a, und das ver-
kürzte Herz
h o, und dies heisst, wenn das Tier
am Leben ist; und wenn der Sponton oder der Fass-
bohrer das gedehnte Herz trifft, wenn er es mit dem
Fassbohrer ƒ
a durchbohrt, wenn das Herz sich ver-
kürzt, wird die Spitze des Fassbohrers
a bis b geführt,
und der äussere Teil des Griffes des Fassbohrers
steigt von ƒ bis
g herab, und wenn das Herz tot ist,
bleibt der Fassbohrer in der Mitte, oder so ungefähr,
dieser beiden extremen Bewegungen, d. h. in
o
stehen. Und von der grössten bis zur kleinsten Be-
wegung des Herzens dieses Tieres ist ungefähr eine
Fingerbreite, und am Schluss bleibt das Herz mit
seiner Spitze ausserhalb seines gewöhnlichen Situs in
einer Entfernung von ungefähr einem halben Finger
stehen; und gib acht, dass du beim Nehmen eines
solchen Masses dich nicht täuscht, weil bisweilen der
Griff eines solchen Fassbohrers keine Änderung vom
Leben zum Tod des Herzens erfährt. Und dies
geschieht, wenn das Herz verwundet wird in der Mitte

-ocr page 81-

acade, quando il core è ferito nel meggo del camino del fuo | racortame;?to {lla\\ nel quale
F refta, quando è morto. E alcuna Volta effo manjjco fa la mutatione magiore, e cquefto aujene,
quando il core è fferito nella magojre o mjnore fua lu^zghega, e cofi fara tante uarieta dj

djfta?2tie qua/zto fon Varie le

lungheçè o breujtà del core, qua^^zdo è ferito. Ancora farà effo
5 manjco magore | o mjnore mutationj fecondo che lia punta dello fpillo è piià o ra^n pene-
trata nel core; perché, fe 11a punta del ferro paffa tutto il core, ella fa mjnor moto dal
ce/^tro
{del uo) del fuo moto, coè dalo ftato, ch-ella non farebbe, qua/zdo tale ferro aueh fol j
ferito il core nella parte djnançi nel fuo primo pariete
{e dj)] e in quefto piu no;^ mj | affte;^-
dero,
perché dj quefti tal moti è ffatto Vn trattato VniVerfale nel Xxhro 20° delle pojtentie delle
10 lieue; e ffe ttu ftima(/\')ffj che, effendo paffato tutto il core, <che> 11a | lungeçça dello fpillo non
poteffi offeruare il predetto moto
per effere lui inpedito j dal primo pariete del core, tu ai a
inte^dere, che nella aftenfione e djlatatione del | core, effo tira
{n) o ffpigne la punta dj tal ferro
infieme col fuo moto; e il ferro | che ffi troua nella prima pariete djlata tra ffu e gù la fua
ferita,
o\\er moVe a djr me|glio, perché la retondità della groffeça del ferro non djlata, pé^rchè
IS non taglia, ma por|ta con feco la ferita prima dell core, condenfando la parte del core che

ora dalla parte dj fopra alia fedjta, ora dalla parte dj fotto, e ttale rare-
fatio|ne e co^^denfatione è fatta con facilità da effo core, qua/zdo è caldo, perché e più raro.
c o è il cofftato, b m a n è il core-

li è in contatto,

[IL] qui fe \'1 core fi moue fu e gii, | la ferita p non fi moVe de fi|to ch-è lia pu^zta
del ferro [ nella ferita o, ma 11a fer|ita m fi moVe infieme | col ferro. E ffe il ma|njco
del ferro e moVe lu|i, il core effo
{allar) moue|rà la ferita; p fi mouerà | e cofi la la
ferita m, ma più | p che m
per \\ effer piV remo|ta dal o inmobile ec

6 perché] Z; pe-rche is esso] Z: ess ij seco] L: secoo — condensando] Z; condeiisondo

-ocr page 82-

of its shortening, where it remains when it is dead.
And sometimes this handle makes the greater change,
and this is the case when the heart is wounded in
its greater or smaller length, and thus it will make
as many varieties of distances as the length or the
shortness of the heart vary when it is wounded.
Further the handle will make greater or smaller chan-
ges according as the point of the piercer has pene-
trated more or less into the heart, because, if the
point of the iron pierces the whole of the heart, it
makes a smaller motion from the centre of its motion,
i. e. from the place, than it would do, if the iron had
wounded the heart only in the front part of its anterior
wall", and on this I will not further expatiate, because
a complete treatise has been made on these motions
in the 20th book on the forces of the levers; and if
you should estimate that the whole heart having been
pierced, ^that) the length of the piercer, could not ob-
serve the above mentioned motion because it would be
impeded by the front wall of the heart, then you must
understand that the said heart in its extention and di
latation draws or drives the point of this iron along
with its motion; and the iron which is in the front
wall, enlarges its wound upwards and downwards or,
better, moves it, because the roundness of the thick-
ness of the iron does not enlarge, since it does not
cut, but carries with it the front wound of the heart,
condensing the part of the heart which is in contact
with it, now from the upper part of the wound, now
from the lower part, and such a rarefaction and con-
densation is easily made by this heart when it is
warm, because it is less dense.

c o is the region of the ribs, b m a n the heart.

[II.] Here, if the heart moves up and down, the
wound p does not move from the site which is the
point of the iron in the wound <?; but the wound m
moves together with the iron. And if the handle of
the iron 8 moves it, the heart ^this) will move the
wound;
p will move and also the wound 711, but p more
than
7n, because it is farther from the immovable &c.

des Weges seiner Verkürzung, wo es stehen bleibt,
wenn es tot ist. Und bisweilen macht dieser Griff
die grössere Änderung, und dies tritt ein, wenn das
Herz in seiner grösseren oder kleineren Länge ver-
wundet wird; und also wird er so viele Verschieden-
heiten von Distanzen machen, als die Länge oder
Kürze des Herzens, wenn es verwundet wird,
verschieden sind. Ferner wird der Griff grössere
oder kleinere [Lage-]Veränderungen mache.n, je nach-
dem die Spitze des Fassbohrers mehr oder weniger
[tief] ins Herz eingedrungen ist. Denn, wenn die
Spitze des Eisens das ganze Herz durchbohrt, macht
diese [eine] kleinere Bewegung vom Zentrum ihrer
Bewegung aus, d. h. von der [Mittel-]Stellung aus,
als sie es tun würde, wenn das Eisen das Herz nur
an der Vorderseite in seiner vorderen Wand ver-
wundet hätte; und darüber werde ich mich nicht ferner
ausbreiten, weil über diese Bewegungen ein universeller
Traktat im 2oten Buche betreffend die Kräfte der
Hebel gemacht worden ist. Und falls du glaubtest,
dass, wenn das ganze Herz durchbohrt wäre, ^dass) die
Länge des Fassbohrers die obenerwähnte Bewegung
nicht befolgen könnte, weil er von der vorderen Wand
des Herzens verhindert wäre, so musst du verstehen,
dass das Herz in seiner Dehnung und Dilatation die
Spitze dieses Eisens zieht oder treibt bei seiner Be-
wegung; und das Eisen, das sich in der vordersten
Wand befindet, diktiert seine Wunde aufwärts und
abwärts oder, besser gesagt, bewegt sie, weil die Rund-
ung der Dicke des Eisens nicht diktiert, da sie nicht
schneidet, sondern die vordere Wunde des Herzens
mit sich führt, indem es den Teil des Herzens, der
mit ihm in Kontakt ist, verdichtet, bald im oberen
Teil der Wunde bald im unteren Teil; und solche
Verdünnung und Verdichtung wird von diesem Herzen
mit Leichtigkeit gemacht, wenn es warm ist, weil es
[dann] lockerer ist.

c 0 ist die Rippengegend, b 7n a 7t ist das Herz.

[IL] Hier, wenn das Herz sich auf und ab bewegt,
bewegt sich die Wunde
p nicht von [ihrer] Stelle,
welche die Spitze des Eisens in der Wunde
0 ist;
aber die Wunde
771 bewegt sich mit dem Eisen. Und
wenn der Griff des Eisens 8 es bewegt, wird das
Herz ^dieses) die Wunde bewegen;
p wird sich be-
wegen und ebenso die Wunde
771, aber p mehr als
771, weil sie von dem unbeweglichen
0 weiter entfernt
ist usw.

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FOLIO 6 VERSO.
anathomja

come il notrime^to de 1-omo effce a ffalti dello ftom?;2a-
cho fuo djffpenfatore-

i.

J1 nutrime/2to del corpo delli anjmali [äff) fuggie o>ero è ffoffpincto | dallo ftom;;2acho
5 fuo djffpenfatore a ffcoffe, o \\oglan djre a inpeti djjVifi da quiete. E cquefto è caufato dal
{moto delld) {incidente del) djaframwa nel fuo ] moto incidente e dal moto refreffo del
mjrac. proVafi cofî

come il djafragma non à (/) da ffe altro che \\n moto
J1 djafragma non à da ffe fe non \\n moto, il quale è cquel che llo fa ] fuggire dal
10 polmone, quando effo polmone li corre djrieto; e il | fecondo moto fècrj è nato da altri, il
qual è quel che fa corre djrjeto al polmone, quando fi fugge, e cquefto che lli dà la fuga
è nato 1 dal mjrac ; e cofî fi djmoftra el moto naturale
{cAe ge) che ffi | genera nel djafragma
n m f, e da effo (m) n m f al n g f, e llajfcierebbe di fe \\acuo lo ffpatio ^ fe il pol-

mone non llo rienpieffi nel j Tuo acreffcimento, quando 1-aria lo rienpie; e in quefto tenpo
75 il mirac | f h 8 fi fugge in f c 8, e lie inteftine .b., che ffon cacciate dello fpajtio a, fi ri-
fughane nello fpatio c, coè quando le inteftine a ] djfcendano in. b. dj quelle dj djfcendano
dj fotto nello fpatio .c. hojra.
{la incur) la pocha incuruatura del djafragma. n g f. non
pó I creffcere
per fe medeffma inella incuruatura maggor dj prima, co|è n m f; {ad)
perché
1-ufitio de\' mufcoli è dj tirare e non dj ffpignere; on|de f-slla entra nel fito n m f,
20 egli è neceffario ch-ella fia aiujtata incurVare da altra incuruatura, che fi ritiri e djstenda |
in minore curVatura, e cquefto farà il mjrac il quale, effendo j ftato dinançi foffpinto dall-
aftenfione del djaframa dal f h
a in j f c 8 al prefente ritornerà in djrieto aftendendofi (c)
in f h 8 I e caccerà il diafragma n g f in el fito n m f; e cofî quefti due mojti contrari
a
\\{o dj fruffo e refruffo fatto dal djaframwa contro | al mjrac e poi dal mjrac contro al

25 djafragma {ma)-

qual fu prima che lï-aftefe nel corpo \\ma-
no
{el dj) o lia incuruatura del djafragma
o lia incuruatura del mirac, e equal fia \\ltima

Delli due motori del cibo e dell-aria dentro al corpo Vmano il prijmo fu il djaframma
JO che ffi tiro 1-aria djrieto medjante l-acreffci|mento del polmone [e) diriçandofi e fftrinfs le

6 refresso] L: refressosso entra] L : entrare 27 o lia L : alla

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Anatomy.

[I.] How the food of man by jerks leaves the stomach,
its distributor.

The nourishment of the body of the animals escapes
or is expelled from the stomach, its distributor, by
jerks or, let us say, with impetus with intervals of
quiet. And this is caused by the diaphragm in its
descending motion and by the backward motion of the
wall of the abdomen. Thus is demonstrated.

Hoiv the diaphragm of itself only makes one motion.

The diaphragm of itself has only one motion, which
is that which makes it withdraw from the lung, when
this lung follows behind it; and the second motion is
produced by others, which is that which makes the lung
retreat when it withdraws, and the one, which makes
it withdraw, is produced by the wall of the abdomen ;
and thus the natural motion is demonstrated which
generates itself in the diaphragm n m f and from
this
n m f to n g f and would leave the space a
behind it vacant if the lung did not replenish it by
its increasing when the air refills it, and in that time
the wall of the abdomen
f h^ withdraws to f c and
the intestines
h which are expelled from the space a
withdraw into the space c, i. e., when the intestines
a descend to b, of those of b descend downwards into
the space c; now the inconsiderable curvature of the
diaphragm
n g f và not able of itself to increase into
the former greater curvature, i. e.
n m f because the
function of the muscles is to draw and not to drive,
wherefore, if it enters the site n tn f it is necessarry
it should be helped to curve itself by another curve,
.that it may retire and stretch itself into the smaller
curvature, and this the wall of abdomen will do, which
having been shoved forwards through the flattening of
the diaphragm from
f h % to f c ^ will presently turn
backwards, extending itself into
f h and will drive
the diaphragm
n g f into the site n m f and thus
these two contrary motions like flux and reflux, are
made by the diaphragm towards the wall of the ab-
domen, and then from the wall of the abdomen to-
wards the diaphragm.

Which was the first which extended itself i7i the
human body, the curvature of the diaphragm or the cur-
vature of the wall of the abdomen, and which the last.

Of the two motors of the food and the air within
the human body the diaphragm was the first which
drew the air behind it, in straightening itself by means
of the increasing size of the lung, and forced the in-

Anatomie.

[I.] Wie die Nahrung des Menschen aus dem Magen,
ihrem Verteiler, stossweise hinaustritt.

Die Nahrung des Körpers der Tiere entweicht
oder wird gestossen vom Magen, ihrem Verteiler,
stossweise oder, kann man sagen, mit heftigen durch
Ruhe[-pausen] getrennten Bewegungen. Und dies wird
durch das Diaphragma in seiner herabsteigenden Be-
wegung und durch die zurückwerfende Bewegung der
Bauchwand bewirkt. Dies wird also erwiesen.

Wie das Diaphragma von selbst nur eine Bewegung hat.

Das Diaphragma hat von selbst nur eine Bev;e-
gung, welche diejenige ist, die es vor der Lunge aus-
weichen lässt, wenn diese Lunge hinter ihm her-
läuft; und die zweite Bewegung wird anderswoher
erzeugt, welche diejenige ist, die die Lunge zurück-
laufen lässt, wenn sie entweicht, und das, was sie zum
Entweichen bringt, wird von der Bauchwand erzeugt;
und also wird die natürliche Bewegung demonstriert,
die sich im Diaphragma
n m f erzeugt, und [zwar]
von diesem
n m f hl?, n g f, und sie würde hinter
sich das Spatium
a leer lassen, falls die Lunge es
nicht bei ihrem Wachsen wieder füllte, wenn die Luft
sie wieder füllt; und in dieser Zeit entweicht die
Bauchwand ƒ /? 8 bis ƒ ^ 8, und die Gedärme
b, die
aus dem Spatium
a getrieben werden, entweichen in
das Spatium
c hinein, d. h, wenn die Gedärme a bis
b hinabsteigen, steigen [die] des b nach unten in das
Spatium ^ hinab. Nun vermag die geringe Krüm-
mung des Diaphragmas
n g f nicht von selbst zu
wachsen bis zur früheren grösseren Krümmung, d. h.
n m f, -weil es die Funktion der Muskeln ist zu
ziehen und nicht zu treiben, weshalb, falls es in
die Stellung
n m f hineintritt, es notwendig ist, dass
es in seinem Krümmen von einer anderen Krüm-
mung unterstützt wird, dass es sich in eine kleinere
Krümmung zurück ziehe und dehne; und dies wird
die Bauchwand veranlassen, die durch das Abflachen
des Diaphragmas von
f h ^ bis f c \'s., nach vorne
gedrängt, nun nach hinten zurückkehren wird, indem
sie sich bis ƒ a dehnt, und das Diaphragma
n g f
bis zur Stellung n m f treibt. Und also diese beiden
Bewegungen, entgegengesetzt wie Flut und Ebbe,
werden gemacht von dem Diaphragma gegen die
Bauchwand und danach von der Bauchwand gegen
das Diaphragma.

Welche die erste war, die sich menschlichen Kör- ,
per abflachte, die Krümmung des Diaphragmas oder die
Krümmung der Bauchwand, und welche die letzte sein
wird.

Von den beiden Motoren der Speise und der Luft
im menschlichen Körper war der erste das Diaphragma,
das die Luft hinter sich herzog, indem es sich abflachte,
mittels des Wachsens der Lunge, und die Gedärme

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inteftine adoffo al mjrac, il qual | mjrac {inm ne) fu (/) nel medefimo tenpo [incur^ato)
coftretto alla incuruatione, e nel feconjdo tenpo fi diriço e rendè la {incur) prima
(incur\\alura) rottundità al dj|afragma, e cofi farà fucceffiuamente tutta la ujta con tal
fruffo e refruffo fucedetton, e 1-ultimo | motore farà il mjrac
{cÂe rende re) che djffac-
5 ci endo in fe la
j fua accidentale incur\\atura, che prima li dette il djafragma | fi djriçerà
1-ultima Volta e reftitujraffi a la prima fua naturale | incurVatura al djafragma in
etterno ec—---

conclufione, per quel ch-è detto, come il cibo effce
dello ftommacho a inpeti-

lo per quel ch-è detto {^poffi) fi pó concludere con certeça, che ttal fruffo {e ff)e refrufjfo
{dj potentia) dalle 2 potentje creato dal djafrawma e dal mjrac {e fi fac) fian quellj
che cofftrin ghino effo ftowmacho alla effpulfione interrotta, coe a inpetj djuifi dalla quiete
con pocho {interuallo) fpatio dj tenpo, e nel qual fi caccia e ritiene il cijbo dal(/t?)lo fto-
maco e non pó tornare in effo ftomaco, perché il portinaro | fi riferra nel tenpo del
{ri)
75 fruffo fatto dalla riacquiftata potentia del {mjrac) djaframma | e il riferrare di tale porti-
naro è aiutato dallo sc—-

il djró pure dal mjrac, che caccia il uento dj fotto in fu, perché prima fi riferra il
mjrac dj fotto, dou-à meno fpatio infra \'1 pettine e lie rene ch-è dj fopra
{da) a rifcontro j
allo ftommaco, e p^r quefto le torture del duedeno f-apogiano nel fondo dello [IL] fto^n-
20 maco e coftringano 1-ujna 1-altra, e in tal modo [ fi riferano adoffo al portinaro-

III.] Queffti talj motj fon conten|porani e contenporalmente | finjfcano a il primo {nat)
mo|to naturale comjnca nel | djafragma, e \'1 fecondo mo|to naturale finjfce nel mjjrac, ma
finjfcano in me|defimo tenpo, coè che \'1 | mjrac finjfce | il fuo moto natujrale nel ritirarjfi
quando il djafrajma del tiratofi ff-alenta

14 stomaco] L : stama. 17 mjrac] L : mjra 18 mjrac] L : mjra.

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testines against the wall of the abdomen which wall
of the abdomen at the same time was forced to curve
itself and in the second tempo straightened itself and
gave to the diaphragm the first rounding; and so will
it successively act all through life with such successive
flux and reflux, and the last motor will be the wall
of the abdomen, which, giving up its accidental curva-
ture which the diaphragm, first gave to it, will at last
straighten itself and return to its first natural curva-
ture ^to the diaphragm) in eternity etc.

Conclusion from what has been said how the food-
escapes by jerks from the stomach.

From what has been said we may with certainty
conclude that such flux and reflux (of power) of the
2 powers created by the diaphragm and by the wall
of the abdomen, are those which force the stomach
to interrupted expulsion, i. e. by jerks separated by
times of rest with little (interval) space of time, and
in which the food is expelled and retained by the
stomach and cannot return into the said stomach be-
cause the pylorus shuts itself at the time of flux pro-
duced by the reacquired power of the (wall of the ab-
domen) diaphragm, and the shutting of such pylorus
is aided by the . . . etc.

That I shall also say of the wall of the abdomen
that it drives the wind from below upwards because
the wall of the abdomen first contracts itself from
below, where it has a smaller space between the pubes
and the reins that are above opposite the stomach, and
therefore the curvatures of the duodenum support
themselves at the back of the [II] stomach and com-
press one another, and in this way they press against
the pylorus.

[IIL] These motions are contemporaneous, and
finish contemporaneously ^with). The first natural mo-
vement begins in the diaphragm, and the second na-
tural movement finishes in the wall of the abdomen;
but they finish at the same time, i. e. that the wall
of the abdomen ends its natural movement in its dra-
wing back when the diaphragm relaxes from its con-
traction.

gegen die Bauchwand drängte, welche Bauchwand zur-
selben Zeit zur Krümmung gezwungen wurde und
im zweiten Tempo sich abflachte und dem Diaphragma
die erste Rundung zurück gab; und also wird es das
ganze Leben [hindurch] sukzessive mit solcher Flut und
Ebbe geschehen, und der letzte Motor wird die
Bauchwand sein, die, indem sie ihre akzidentielle
Krümmung, die das Diaphragma ihr zuerst gab, aufhebt,
sich zuletzt abflachen und ihre erste natürliche Krüm-
mung wiederherstellen wird ^dem Diaphragma) in
Ewigkeit usw.

Konklusion aus dem, was gesagt worden ist, wie die
Speise stossweise aus dem Magen hinaustritt.

Aus dem, was gesagt worden ist, kann man mit
Gewissheit folgern, dass solche Flut und Ebbe (der
Kraft) der beiden Kräfte, erzeugt durch das Dia-
phragma und durch die Bauchwand, es sind, die den
Magen zur unterbrochenen Hinaustreibung zwingen,
d. h, durch Stösse, durch Ruhe[-pausen] kleinen (Inter-
valls) Zeitintervalls getrennt; und dabei wird die
Speise vom Magen getrieben und zurückgehalten und
kann in diesen Magen nicht zurückkehren, weil der
Pförtner sich schhesst zur Zeit der Flut, bewirkt
durch die wiedererlangte Kraft des (Bauchwand) Dia-
phragmas, und das Schliessen solchen Pförtners wird
unterstützt von dem . . . usw.

Das muss ich doch von der Bauchwand sagen,
dass sie den Wind von unten nach oben treibt, weil
die Bauchwand sich zuerst von unten her zusammen-
zieht, dort wo weniger Raum zwischen dem Schambein
und der Lende, die dem Magen oben gegenüber-
steht, und deswegen stützen die Windungen des Inte-
stinum duodenum sich an den Grund des [II] Magens,
und es presst die eine die andere, und auf diese
Weise bedrängen sie den Pförtner.

[III.] Diese derartigen Bewegungen gehen gleich-
zeitig vor sich und enden zurselben Zeit ^als). Die
erste natürliche Bewegung beginnt im Diaphragma,
und die zweite natürliche Bewegung endet in der
Bauchwand; aber sie enden\'zurselben Zeit, da näm-
lich die Bauchwand ihre natürliche Bewegung in ihrem
Zurückziehen endet, wenn das Diaphragma von seiner
Zusammenziehung [wieder] erschlafft.

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FOLIO 6 VERSO

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FOLIO 7 RECTO,
nathomja

perché nello {ftriti) coftrignere le inteftine alia efpullione
delle fup^rfruità da llor contenute effe fup«?rfluità non tor
nano cofi in djrieto come andare innançi-

5 J1 cibo che djfcende dallo ftom;nacho alle intefftine non ritorna in djrieto dalle intefftine |
alio ftowmacho, quando effe inteftine fon coftrette alia expulfione delle fupé?rfluità
{per
che)
da llor contenute, perché nel tenpo d-effa efpulfione lo fftomaco è cofftretto infraj\'1
djaframma e effe intefftine, e dj lluj
{fi r) fi fuggie del cibo qualche parte {fori) p i ii dell-or]
djnario piùtofto che fia atto a ritirare in djrieto le cofe da lluj cacciate, perché ] dimjnuifce
lo capacità, ed è moffo da cquella cofa che prima lo moffe, coè il djajframa com-è provato nella
penVltima dj quefto; la quale è magore potentia che cquejla del
{diaframa) mirac contra
d-effo djaframa, com-è proVato nella penultima detta;
perchh molto | più potentia {f)
fare il djaframa contro a mjrac, che non à chi gli dja locho alia fugha delle cojfe che
djrieto a lluj fi contengano, com-à il mjrac contro al djaframa, il quale à dopo fe 1-aria | del
75 polmone, la qual con faciljtà dj luj fi fugge fança alcuna
{rjtegno) ritentione; adunque la pojtentia
del diafragma prieme e coftrigne lo fftomacho alia efpulfione di qualche parjte dj cibo, e il
mjrac coftrigne le inteftine effo cibo a refrettere in djrieto
\'m\\{çua)n alquanto picholo fpatio,
Ma
perché egli è più potente, il motor che genejra il moto incidente che il motor che genera
il moto refreffo, coè il djaframma | è più potente (com-è pro\\ato) che \'1 mjrac, eggli è
20 neceffario, che il moto incijdente fia più potente e più lungho che \'1 moto refreffo; e per quefto
feguita, che d-ogni grado che il cibo fi fuge | dallo ftomacho, effo ritorna in djrieto Vna parte
d-effo grado^ la qual parte è tanto mago|re o mjnore fecondo la mjnore o magore
{capa)
largheça dj quello inteftino, doVe { tal cibo {fi trol/a inclufo) fi moVe. e ffe per 1-auerfario fi dice
che lie inteftine abino | li Vili lungitudjnalj o trafuerfali, delli qualj li longitudjnalj
{fieno) abin
potentia effpulfiua | del cibo, e lli trafuerfali fien d-effo cibo ritenitiVj, quefto non pó ftare
tenpo, perché li è inpofibile che ffuga e retentione fien inniftante, perché,
e\' fi proiberebbe il moto al cibo dallj fupmori allj inferiori efftremj, perché

e quiete in jftante genera niente, perché niente h è dj tal cofa fi troVa in natura-

(j \'n-un medefimo
fe cofi fuffi,
{il)
moto

e p^ro o ftudianti ftudjate le matematiche e non edjficate fança fundamenti-

s sup^rfruità] L: snp^rfrluita — supiîrfluità] L: sup^rflutà 7 sstomaco] L: sstoma 12 perché] L: -çer 22 tanto] L: tanto e.

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Anatomy.

Why in compelling the intestines to the expulsion of
the superfluities contained in them, these superfluities do
not return, like they advance.

The food which descends from the stomach into
the intestines, does not return backwards from the
intestines into the stomach when these intestines are
constrained to the expulsion of the superfluities con-
tained in them, because at the time of this expulsion
the stomach, is compressed between the diaphragm
and these intestines, and a part of the food more
than ordinary escapes from it sooner than it should
be apt to draw back what has been expelled from it,
because it diminishes [its] capacity and is moved by
what formerly moved it, i. e. the diaphragm, as is
proved in the last but one of this [—?—]; this is a
greater power than that of the wall of the abdomen
against this diaphragm, as is proved in the last but
one [—?—] mentioned, because the diaphragm can use
far greater power against the wall of the abdomen
than that one has which gives it room at the escape
of the things which are contained behind it, just as
the wall of the abdomen has against the diaphragm,
which has the air of the lung behind it, which easily
escapes from it without any retention; thus the force
of the diaphragm presses and constricts the stomach
to the expulsion of some part of the food, and the
wall of the abdomen constricts the intestines to re-
flect backwards this food into a somewhat small space.
But because that one is more powerful, the motor
which generates the descending motion, than the mo-
tor which generates the reflecting motion, i. e. the dia-
phragm is more powerful (as has been proved) than
the wall of the abdomen, it is necessary that the de-
scending motion be more powerful and of longer dura-
tion than the reflecting motion, and from that it fol-
lows that for every degree which the food escapes
from the stomach, it turns back a part of this de-
gree, which part is so much greater or less accor-
ding to the smaller or greater (capa . . .) size of that
intestine in which such food (finds itself enclosed)
moves itself. And if it is said by the adversary that
the intestines have the longitudinal and transverse
fibres of which the longitudinal ones (are) have the
power of expelling the food, and the transverse ones
of retaining this food, this can not take place at one
and the same time, because it is impossible that
escape and retention should be simultaneous, because
if it were so, the motion of the food from the upper
extremes to the lower ones would be prohibited, be-
cause motion and rest, at the same instant, do not
effect anything, because nothing ^is) of this kind is
found in Nature.

And therefore, o students, study mathematics and
do not build without foundations.

Anatomie.

Warum beim Zusammenziehen der Gedärme zum
Hinaustreiben der in ihnen enthaltenen Überschüsse, diese
Überschüsse nicht ebenso rückwärts kehren, wie sie iwr-
wärts gehen.

Die Speise^ die aus dem Magen in die Gedärme
herabsteigt, kehrt nicht aus den Gedärmen in den
Magen hinein zurück, wenn diese Gedärme zum Hin-
austreiben der in ihnen enthaltenen Überschüsse sich
zusammenziehen, weil zur Zeit dieses Hinaustreibens
der Magen zwischen dem Diaphragma und diesen Ge-
därmen zusammengeschnürt wird, und aus demselben
ein etwas grösserer Teil der Speise als gewöhnlich ent-
weicht, eher als er fähig wäre, das aus ihm Gestos-
sene zurück zu ziehen, weil er [seine] Kapazität ver-
mindert und durch das bewegt wird, was zuerst ihn
bewegte, d. h. das Diaphragma, wie erwiesen wird
in der vorletzten von diesem [—?-—]; dies ist eine
grössere Kraft als die der Bauchwand gegen dieses
Diaphragma, wie erwiesen wird im erwähnten vor-
letzten [—?—], weil das Diaphragma viel grössere
Kraft gegen die Bauchwand entwickeln kann, als die
hat, welche ihm Platz zum Entweichen der Dinge
gibt, die hinter ihr eingeschlossen sind, wie sie die
Bauchwand gegen das Diaphragma besitzt, das die
Luft der Lunge hinter sich hat, welche mit Leichtig-
keit aus ihr ohne irgendwelches Zurückhalten entweicht.
Also presst und drückt die Kraft des Diaphragmas
den Magen zusammen zum Hinaustreiben eines Teils
der Speise, und die Bauchwand zwingt die Gedärme
diese Speise in einen etwas kleinen Raum zurück zu
werfen. Weil aber der Motor kräftiger ist, der die
herabsteigende Bewegung erzeugt, als der Motor, der
die zurückwerfende Bewegung erzeugt, d. h. das
Diaphragma kräftiger ist (wie erwiesen worden ist)
als die Bauchwand, ist es notwendig, dass die herab-
steigende Bewegung kräftiger und längerdauernd ist
als die zurückwerfende Bewegung, und daraus folgt,
dass in demselben Grade, in dem die Speise
aus dem Magen entweicht, diese einen Teil dieses
Grades rückv/ärts kehrt, welcher Teil um soviel grösser
oder kleiner ist je nach der kleineren oder grösseren
(Kapa . , . .) Weite des Darmrohres, in dem solche
Speise (eingeschlossen sich befindet) sich bewegt. Und
wenn vom Gegner gesagt wird, dass die Gedärme die
longitudinalen und transversalen Fasern haben, von
denen die longitudinalen (sind) eine die Speise heraus-
treibende Kraft haben, und die transversalen diese
Speise zurückhaltend sind, kann dies in einer und
derselben Zeit nicht stattfinden, weil es unmöglich
ist, dass Entweichen und Zurückhalten gleichzeitig
seien, weil, falls es so wäre, die Bewegung der Speise
von den oberen bis zu den unteren Enden sich ver-
bieten würde, weil Bewegung und Ruhe, gleichzeitig,
nichts erzeugt, weil nichts solches ^ist) in der Natur
sich findet.

Und deshalb, o Studierende, studieret die Mathe-
matik und bauet nicht ohne Fundamente.

UM

-ocr page 93-

Ma e\' po ben troVarfi \'n-nn medefimo mç.nhro (y) >na Virtu effpulfma e Vna Virtià
inpeditiua \'n-un medifimo ftante, chè
gra.n difereMia è da ritenere a i;2pedjre, perché
ritenere è integralme;?|te termjne dj moto, e inpedjre è alleujame/zto dj moto e
non priVatio^
{dy moto), come | la faetta che pénétra il legnjo con magore faticha medjante la materia che
5 inpedjlfcie (/) e ritarda [pzie) piii che no;^ fa 1-acqua o 11-aria penetrata dalla medefima
fa ] etta-

come il fruffo e refruffo delli \\entr) 2. "Ve^

triculj fupmori colli 2 inferior! fon caufa dj man-

dare il nutrime^zto del fa;egue per le uene a ffcoffe e i^^terotto

10 J1 fruffo che ffi genera dal core medjante li due Ventriculj fup^riori cholli due "Ve^tricujli
inferiori fon caVfa, che il nutrimento fia
{dj quantita) dj moto djfcontinua in tutte le pajrte
■ notrite dal fangue in el corpo Vmano; e cquefto chiarame;?2te fi manifefta
j in tutti 1-inbellichi
de\' puttj che morano nelle
if) matrici infieme colla madre, | ed etiam poi che fon natj, he ttal
nutrimento è poffti

8 2] aggiunto sopra la riga ii nutrimento] L : nutrimeto.

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But there may easily be found in one and the
same organ an expulsive virtue and an impeding
virtue at one and the same instant, because there is
a great difference between retaining and impeding,
because retaining is entirely a term of motion, and
impeding is alleviation of motion and not privation, (of
motion) like the arrow which penetrates wood with
greater fatigue on account of the material which im-
pedes and retards more than does water or air pene-
trated by the same arrow.

How the flux and reflux of the (4 ventr . .) 2 upper
ventricles with th-e 2 lower ones are the cause of the sending
the nourishment of the blood through the veins, by jerks
and interruptedly.

The flux which is generated by the heart by means
of the two upper ventricles with the two lower ven-
tricles, is the cause that the nourishment (of quantity)
may be of discontinuous motion in all the parts
nourished by the blood in the human body; and this
manifests itself distinctly in all the navelstrings of the
children who die in the uterus, together with the mo-
ther, and even after they have been born, and such
nourishment is placed . . .

Aber es kann sich wohl in einem und demselben
Organ eine heraustreibende Kraft und eine hemmende
Kraft finden in einem und demselben Augenblick, weil
ein grosser Unterschied ist zwischen Zurückhalten und
Hemmen, da Zurückhalten ganz und gar Schluss der
Bewegung ist, und Hemmen Milderung («alleviamento»)
der Bewegung uftd nicht Verlust (der Bewegung) ist,
wie der Pfeil, der das Holz mit grösserer Beschwer-
lichkeit durchdringt wegen der Materie, die mehr als
von demselben Pfeil durchdrungenes Wasser oder Luft
^tut) hemmt und aufhält.

Wie die Flut und Ebbe der {4 Ventr .,) 2 oberen
Ventrikel mit den 2 unteren die Ursache der stossweisen
und unterbrochenen Sendung der Nahrung des Blutes
durch die Venen ist.

Die Flut, die durch das Herz mittels der beiden
oberen Ventrikeln samt den beiden unteren Ventrikeln
erzeugt wird, ist Ursache, dass die Nahrung (an Quan-
tität) an Bewegung diskontinuierlich ist in allen vom
Blut im menschlichen Körper ernährten Teilen; und
dies manifestiert sich deutlich in allen Nabelsträngen
der Kindlein, die in der Gebärmutter mit der Mutter
zusammen sterben, und auch nachdem sie geboren
sind; und solche Nahrung ist gelegen . . .

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FOLIO

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- {ijifÄiffff WAfrt-zi \'éfnvi \'l«»« «ffr^^^

S^ .„rtv^.«. »ft-^M v«-. ,

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FOLIO 7 VERSO,
inteftine

che caufa è cquella, che proibiffce che \'1 cibo non ritorna
per il portinaro in djrieto nello ftomaco, quawdo fi fa la effpul
fione delle fup^rfluità inclufa in nelle intefftine-

5 Quando le inteftine fon (/r) riftrette e premute dj fop;^ {e dalli la) dal djaframa, e
da\' lati e dinançj | dalli muffcoli traffuerfaîi, egli è neceffario che lia materia che in lor
f-include fi fuggha
j {di taie intefftine) per quelli lochi che 11-è dato 1-efito, coè dallo ano;
Ma ch^ proibiffce che dj tal ma|teria non ritornj in fu nello ftomacho trouando parato

1-efito con comodo tranfito?-

10 rifpondefi che lie interiore, fup^riori e Vicine, come il duodeno e il deiuno, effendo le
prime
{dj) | abitate da materia più molle, fon quelle che prima fi uotano efendo Vicine alio
ftomacho ch-è lor
j ferato adoffo dal djaframa; e in tal tenpo lo fftomaco non fi pô Votare,
p^^chè il fuo portinaro | fi rinchiude fotto dj lui infra lie inteftine e llo ftomacho, o cquefto
e il duodeno, il quale
per il p^-elmere, quarto piii fi pneme, più llo fftomacho fe lli ferra
15 addoffo {e piii li \\ota)

pi^rchè lo inteftino detto djguno è fenpre trdVato pie« dj ue«to

per quel ch-è detto dj fopra feguita lo inteftino Votarfi fubito della fua materia e
mandarle nel|li altri inteftinj djrieto alla fugha dell-altre fup^rfruità a rie«piere parte delle
lochi donde ta|li fup^rfluità fgo«brorono; e cquefta è lia propia caufa della euacuatione
20 dello inteftino djguno

6 trassuersali] L: trassuersa — necessario] L : necesessario 8 nello] L: nelello

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Intestines.

What cause that is ivhich prevents the food returning
through the pylorus into the stomach when the expulsion
of the stiperfluities, enclosed in the intestines, is made.

If the intestines are pressed and squeezed from
above by the diaphragm and from the sides and in
front by the transverse muscles, it is necessary that
the contents which are inclosed in them (from such
intestines), escape through the places which are given
them as exits, i. e. through the anus. But who prevents
that some of such contents returns upwards into the
stomach, finding the exit ready with convenient passage?

It is replied that the upper and contiguous entrails,
as the duodenum and the jejunum, being the first
occupied with softer materia, are those which first
empty themselves, being contiguous to the stomach
which is pressed against them by the diaphragm; and
at such a time the stomach can not void itself, because
its pylorus is enclosed below it between the intestines
and the stomach or this and the duodenum, which by
the pressing, the more it is pressed, the more the
stomach presses itself against it (and the more it
voids them).

Gedärme.

Welches die Ursache ist, die verhindert, dass die
Speise durch den Pförtner in den Magen zurückkehrt,
wenn die Heraustreibung der in den Gedärme7i ein-
geschlossenen Überschüsse vor sich geht.

Wenn die Gedärme gedrückt und gepresst werden
von oben von dem Diaphragma und von den Seiten
und vorne von den transversalen Muskeln, ist es
notwendig, dass der Inhalt, der in ihnen einge-
schlossen ist (aus solchen Gedärmen), durch jene
Stellen, die ihm [als] Ausgang gegeben worden sind,
d. h. aus dem After, entweicht. Aber wer verhindert,
dass etwas von solchem Inhalt aufwärts in den Magen
zurückkehrt, da es [doch] den Ausgang mit bequemem
Durchgang bereit findet?

Es wird erwidert, dass die oberen und benachbarten
Eingeweide, wie das Duodenum und das Jejunum,
die die ersten mit weicherem Inhalt versehenen sind,
diejenigen sind, die sich zuerst leeren, da sie dem
Magen, der auf sie durch das Diaphragma ge-
presst wird, benachbart sind; und in solcher Zeit
vermag der Magen sich nicht zu leeren, weil sein
Pförtner unter ihm zwischen den Gedärmen und dem
Magen oder diesem und dem Duodenum eingeschlossen
wird; je mehr dies durch das Drücken gedrückt wird,
desto mehr drückt sich der Magen auf es herab (und
desto mehr leert er sie [die Gedärme]).

Why the intestine called jejunum, is always found
full of wind.

From what has been said above, it follows that the
intestine suddenly voids itself of its contents and
sends them into the other intestines, after the escape
of the other superfluities, to replenish part of the places
from which such superfluities have been removed, and
this is the real cause of the evacuation of the intestine
jejunum.

Warum der Darm, Jejunum
Wind gefunden wird.

genannt, immer voll

Aus dem, was oben gesagt worden ist, folgt, dass
der Darm sich seines Inhalts plötzlich entleert und
ihn in die anderen Gedärme hinein nachschickt, nach
dem Entweichen der anderen Überschüsse zum Füllen
eines Teils derjenigen Stellen, woher solche Über-
schüsse entwichen. Und dies ist die wahre Ursache
der Ausleerung des Intestinum jejunum.

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folio 7 verso

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FOLIO 8 RECTO,
che "Vfitio faccino li muffcoli delle choffte

Li muffcoli delle choffte attendano alla djlatatione e alçamento loro // alla djla|tatione
fon dedjchatj li fe\' muffcholi dj fotto, li quali nel tirare moVano Ie cartilaginj | pieghabili
poffte nelle puncte delle choffte, e nello alçare fon chonfftituitj li tre
j muffcholj fupmori,
5 e cquefti nel lor tirare alççano le 3 chofte alle quali effj
ion | chongiuntj, tirando chon effe
1-altre chofte inferiori, poichè ffi fono apé-rte e djla|tate e acquifftate chapacità; e cquj fi
mofftra che
non bafta la djlatatione delle chofte | inferiori all-aprire il polmone, fe elle non
f-inalççano inuer la gibbofità fua, cioè del pol|mone, il quale alçare è ffacto
per Ij muffcolj
fupmori; e
nnon baffta a ttali muffcojli fupmori lo alçare dj tutte Ie coffte, fe ttali choffte
10 non fuffino allarghate e dilatate | dallj muffcholj inferiori; e cofî abbian trouato chi apre e
alça le chofte nello alj [tare e \\incie la potentia dell-attratione e rifftrignjmento che ffanno li
muffcholj I
(de/) lateralj del djaframma, quando effo djaframa djriçça la fua gibbofità e cref
fcie in giu lo fpatio, doue creffcîe el polmone nell-enpierfi d-aria e priemere e | V^rfare
(z7)
a fforfi il cibo inclufo nello fto;nmacho e (mand) e ffarlo djffciendere nelle ] baffe intefftine
75 giù dj mano in mano fuccieffiuamente ec-

H

s Ij] l: lo corrctto in Ij

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-.Vi:-: y». .

What function the muscles of the ribs perform.

The muscles of the ribs attend to the dilatation and
to their raising ; to the dilatation the six muscles below
are dedicated which in pulling move the flexible carti-
lages, placed at the tips of the ribs; and for the
raising the two upper muscles are constituted, and
these, in their pulling, raise the 3 ribs to which they
are conjoined, drawing with these the other lower
ribs, after they have opened and dilated themselves
and acquired capacity; and here it is shawn that the
dilatation of the lower ribs does not suffice for the
dilatation of the lung, if they do not raise themselves
against the gibbosity, i. e. of the lung, which raising is
made by the upper muscles. And the raising of all
the ribs does not suffice for such upper muscles, if
such ribs were not widened and dilated by the lower
muscles ; and thus we have found who opens and raises
the ribs in respiring, and overcomes the power of
attraction and contraction, which the lateral muscles
of the diaphragm exert, when the said diaphragm
straightens its gibbosity and increases downwards the
space in which the lung increases at its replenishing
itself with air and and presses and pours, by gulps,
the food enclosed in the stomach and makes it de-
scend into the lower intestines, downwards, by de-
grees, successively etc.

Welche Funktionen die Muskeln der Rippen leisten.

Die Muskeln der Rippen besorgen die Dilatation
und ihr Heben; der Dilatation sind die unteren
sechs Muskeln gewidmet, welche beim Ziehen die
biegsamen Knorpel, angebracht an den Enden der
Rippen, bewegen, und für das Heben sind die drei
oberen Muskeln konstituiert, und diese heben, bei
ihrer Verkürzung, die 3 Rippen, mit welchen sie ver-
bunden sind, die anderen unteren Rippen mit diesen
mitziehend, nachdem sie auseinander gegangen und
dilatiert sind und Kapazität erworben haben; und
hier zeigt sich, dass die Dilatation der unteren Rippen
nicht zum Öffnen der Lunge genügt, falls sie sich
nicht gegen ihre Wölbung, d. h. die der Lunge, heben,
welches Heben durch die oberen Muskeln bewirkt wird.
Und das Heben sämtlicher Rippen genügt nicht solchen
oberen Muskeln, falls solche Rippen nicht durch die
unteren Muskeln erweitert und dilatiert würden; und
auf diese Weise haben sie gefunden, wer die Rippen
beim Atmen auseinander zieht und hebt und die Kraft
der Anziehung und des Zusammenziehens, das die
lateralen Muskeln des Diaphragmas bewirken, über-
windet, wenn dieses Diaphragma seine Wölbung ab-
flacht und nach abwärts den Raum vergrössert, in wei-
chen die Lunge hineinv/ächst, indem sie sich mit Luft
füllt und presst und die im Magen eingeschlossene
Speise schluckweise ausgiesst und sie in die unteren
Gedärme herabsteigen lässt, abwärts, nach und nach,
allmählich usw.

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FOLIO 9 RECTO.

perché tuttj ii muffcoli anno moto djlatatiuo e afftenfmo. nota nel fare } della natomja,
quali fono li neruj
{Ii qtid) — che entrano infra il meri | s lia fpina del collo ine\' mufcoli poftj
nel detto locho, li quali colla loiro djlatatione ftrincano con jftrignjme^ïto con ferramento
fucceffiVo il detto meri,
<\\u(in\\ào per lo fuo ftrecto canale fpignje bo) il cibo allo ftomacho,
5 e cofi I in quefto tal chafo\'fia djligente a notare
ongnj mjnjma circu;?ftantia. | Ma prima che ttu
faccj tale notatione, \\edj e djfinjffci bene l-ufitio [ della trachea e in che modo effa fi djffpongha
alla creatione della Voce acujta, medjocre e graVe, e quali fono li mufcoli che a ttale Vfitio
f-adop^rano, e [ co;?fidera, fe lli dettj mufcoli interpofftj infra lia fpina del collo e \'1 meri | dj-
mofftraffino attione alcuna neloro ingroffame/eto dj potere ftrignere | il meri incontro alla
10 parte piegabile {del/a interpoftd) della trachea, la j quale fupliffce al mancame;«to interiore
delli fua anuli; e ancojra riguarda bene, fe ttal moto, che ffa la largeça dj tal trachea
nello ftrjignerfi fuffiffi, creato dalli mufcoli laterali della gola; E 11a ca|Vfa della djlatatione
de\' detti anulj
non cercheraj, p^rchè ella non è fori della | loro fufftantia, la quale
è 11a loro denfità, che è caufa dj riaprire [ a Vfo dj molla quel che prima fu rifftretto dalla
IJ djlatatione de\' circun|fl;anti muffcoli, la qual djlatatione ancora l^aume;?ta più che lia loro
i
naturale anplitudjne col racortare la trachea, come ian {chi) que\\li che ffanno li chontribaffi,
che rachortano tanto più la ghola qua?«jto effi più fan la Voce baffa, e cofi non abandoneraj
tale fpecula|tione dj uoce e dj trachea colli fua mufcolj, infino che ttu {aèó) acqujjfti
piena notitia dj tutte effe parte circuftantj a effa trachea, e ttu^\' j li loro Vfiti fatti dalla
20 natura
per {de)lla Variatione d-effa Voce e dj quejfto farai particolare notatione djfegnando e
djfputando tutte Ie par\'®

6 ufitio] L: ufito 7 sono] Z: sonj 18 trachea] L: tracha — muscolj] L: muscorj corretto in muscolj parte] L: patrte.

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Why all the muscles
motion.

have dilating and extending

Note in dissecing which are the nerves which, be-
tween the oesophagus and the cervical vertebrae, enter
the muscles situated at the place mentioned, which
by their dilatation compress with contraction [and] with
successive squeezing the said oesophagus when it drives
the (bit) food through its narrow channel into the
stomach, and thus, in this case, be careful to notice
every minute circumstance. But before you make this
note, observe and define well the function of the tra-
chea, and in what manner it disposes itself to the
creation of the high, medium and deep voice, and which
are the muscles which are used for this function, and
consider if the said muscles, situated between the cer-
vical vertebrae and the oesophagus, in their thickening
should show any action of being able to press the
oesophagus against the flexible part of the trachea
which takes the place of the internal deficiency of its
rings. And besides observe well, if such a motion
as the largeness of this trachea makes in contracting
itself, might be created by the lateral muscles of the
throat. And the cause of the dilatation of the said
rings you shall not seek, because it is not outside of
their substance, which is their density, which is the
cause of the re-opening, like a spring, of that which
was first compressed by the dilatation of the surroun-
ding muscles, which dilatation again is augmented
more than their natural amplitude by the shortening
of the trachea, as those do who make the deepest bass
voices, who shorten the larynx as much more as they
make the voice deeper; and thus you shall not abandon
this speculation on the voice and on the trachea, with
its muscles, till you acquire full knowledge of all those
parts surrounding this trachea, and of all their functions
made by Nature through the variation of this voice;
and of this you shall make a special note, drawing
and discussing all the parts.

Warum alle Muskeln dilatatorische wid astensive
Bewegung haben.

Merke im Machen der Anatomie, welches die
Nerven sind, die zwischen dem Ösophagus und der
Halswirbelsäule in die an der genannten Stelle an-
gebrachten Muskeln hineintreten, welche durch ihre
Dilatation mit Zusammenziehen [und] mit Schliessen
sukzessive den erwähnten Ösophagus schnüren, wenn
er durch seinen engen Kanal (den Bissen) die Speise
zum Magen treibt, und so, in diesem Falle, sei sorg-
fältig, jeden kleinsten Umstand zu notieren. Bevor du
aber diese Notiz machst, betrachte und definiere wohl
die Funktion der Trachea, und in welcher Weise diese
sich zum Schaffen der hohen, mittleren und tiefen
Stimme anschickt, und welche die Muskeln sind, die
zu dieser Funktion benutzt werden, und überlege, ob
die erwähnten Muskeln, die zwischen der Halswirbel-
säule und dem Ösophagus angebracht sind, in ihrem
Dickwerden irgend welche Aktion zeigen sollten, den
Ösophagus gegen den biegsamen Teil der Trachea
pressen zu können, welcher den hinteren Mangel ihrer
Ringe suppliert. Und betrachte ferner wohl, ob eine
solche Bewegung, die die Weite solcher Trachea in
ihrem Zusammenschnüren bewirkt, durch die lateralen
Muskeln des Schlundes geschaffen wäre. Und die
Ursache der Dilatation der erwähnten Ringe sollst
du nicht suchen, weil diese nicht ausserhalb ihrer
Substanz ist, -welche ihre Dichtigkeit ist, die, gleich
einer Feder, die Ursache des Wiedereröffnens dessen
ist, was zuerst durch die Dilatation der umliegenden
Muskeln zusammengeschnürt wurde. Diese Dilatation
ferner vergrössert sich mehr als ihre natürliche Weite
durch die Verkürzung der Trachea, wie die machen, die
die tiefsten Baßstimmen anwenden, welche desto mehr
die Kehle verkürzen, je mehr sie die Stimme ver-
tiefen. Und auf diese Weise sollst du diese For-
schung über die Stimme und die Trachea mit ihren
Muskeln nicht aufgeben, ehe du volle Kenntnis von
allen diesen, die Trachea umgebenden Teilen und
ihren sämtlichen Funktionen erwirbst, gemacht von
der Natur für die Variation dieser Stimme. Und
über dies sollst du eine besondere Notiz machen,
sämtliche Teile zeichnend und erörternd.

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FOLIO 10 RECTO

[L] La qua;2tità del orina mofftra la qua^ïtità del fangue che naffce | e che Va a\' rognonj,
ma
prima bifogna paffare per li ufcioli del core ] e {per quefto djren che), ma non tutto,
perché gxan parte del fangue è cquella che | djfce;?de per la Vena del chilo e Va a\' rog
nonj,
{o) e cquefto non paffa per il ^co) {q) core.

5 [IL] ftrume;?ti interiori del fangue, coè la ramjficatione dj tutte le uene Vedu|ta per
4 affpetti, coè djna^^ti dirieto da defftra e ffinjfftra, con tutte le mj|fure e fatte Vn pocho
rare, coè djlatati, pé^rchè effe fieno più in|telligibile, e poi ne fia fatta Vna fola in faccia
colla propia figura e ffituatione, coè fegnata a rifco^tro a che cof|fte o a cquale fpo;»?djlo ell-è
a riffcoMro e a che dj|ftan(^\'^?)tia
{lallato) effa fi djfcoffti dall cen|tro della fpina del dorfo.

10 [IIL] faraj il feghato | nella enblione Vajriato da cquel | dell-omo, coè ejquale cofi nella
parte deftra cho|me nella finjfjtra-

[IV.] Ma farai prima la | notomja dell-o|Va coVate-

[V.] dj come in 4 me|fi el figliolo è lia ] meta della fua | lungheza, coè | 8 Volte dj
m.\'^n pe|fo che qua^zdo he\' | naffcie-

[VI-] deffcriVi quali e quanti fieno | li muffcholi, li qualj mVoVano lo ] epigloto nella
creatione della
I Vocie-

[VIL] la cofa che ffi raffredda per il moto.

[VIIL] {be) Le intefftine fon | fitutate infra lie Vene | magiori a e la Vena | che f-afte;?de
all-onbelicho
j dalla porta del fegha|to .b.—-

2 bisogna] L : bisagna S segnata] Z : sgnata dalla] Z ; alla.

-ocr page 110-

[I.] The quantity of urine shows the quantity of
the blood which is produced and goes to the kidneys
but is first obliged to pass through the openings
of the heart (and therefore we will say that), but
not all, because a great part of the blood is that
which descends through the vena cava and goes to
the kidneys, and this does not pass through the heart.

[II.] The internal «strumenti» of the blood, i. e.
the ramification of all the veins, seen from
4 points of
view, i. e. from the front, from behind, from the right,
and from the left side, with all the measurements and
a little rarified, i. e. dilated that they may be more
intelligible, and then let a single one, seen from the
front, with its own shape and situation, be made, i. e.
designed, opposite to which ribs or which vertebra it
is opposite to, and at what distance it is from the
centre of the spine of the back.

[III.] You shall make the liver in the embryo
different from that of man, i. e. equal as well in the
right as in the left part.

[IV.] But you shall first dissect the hatched eggs.

[V.] Say how in 4 months the child is half of its
length, i. e. 8 times less weight than when it is born.

[VI.] Describe which and how many are the muscles
which move the larynx in the creation of the voice.

[VII.] That which is cooled down by motion.

[VIII.] The intestines are situated between the
larger veins a and the vein which stretches itself to
the navel from the port of the liver
b.

[I.] Die Quantität des Urins zeigt die Quantität
des Hutes, welches entsteht und zu den Nieren geht,
aber zuerst nötig hat durch die Öffnungen des
Herzens zu passieren (und deshalb werden wir sagen,
dass), aber nicht alles, weil ein grosser Teil des Blutes
derjenige ist, der durch die Vena cava herabsteigt
und zu den Nieren geht, und dies geht nicht durch
das Herz.

[II.] Die inneren Einrichtungen («strumenti») des
Blutes, d, h. die Verzweigung aller Venen, von 4 An-
sichten aus gesehen, d. h. von vorne, von hinten, von
rechts und von links, mit allen Maßen und ein wenig
spatiös, d. h. auseinander gezogen, damit sie ver-
ständlicher seien; und nachher sei eine einzelne, von
vorne gesehen, in ihrer speziellen Gestalt und Lage,
gegeben, d. h. gezeichnet, gegenüber welchen Rippen
oder gegenüber welchem Wirbel sie liegt, und in
welchem Abstand sie sich vom Zentrum des Rück-
grats entfernt.

[III.] Du sollst die Leber im Embryo von der
des [erwachsenen] Menschen verschieden machen, d. h.
gleich sowohl in ihrem rechten als in ihrem linken Teil.

[IV.] Aber du sollst zuerst die Anatomie der be-
brüteten Eier machen.

[V.] Sage, wie im 4. Monat das Kind die Hälfte
seiner Länge hat, d. h. von 8 mal weniger Gewicht,
als wenn es geboren ist.

[VI.] Beschreibe, welche und wieviele die Muskeln
sind, die den Kehlkopf bei der Bildung der Stimme
bewegen.

[VII.] Das, was durch die Bewegung sich abkühlt.

[VIII.] Die Gedärme sind gelegen zwischen den
grösseren Venen
a und der Vene, die sich bis zum
Nabel von der Leberpforte
b erstreckt.

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FOLIO 10 RECTO

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FOLIO 12 RECTO.

[L] fa quefta djmoftratione ancora Veduta per lato, | accochè fi dja notitia qua;?^to
1-una parte fia djrijeto all-altra, e poi nne fa Vna djrieto, accochè fi dja notitia delle Vene
ochupate dalla fpina | e dal core e Vene magori.

[IL] figura come e cquale rajmjficatione delle uene | del fegato entri 1-una fotto

5 1-altra-

[III.] 1-ordjne tuo fia col comjncare alia | formatione del putto nella matrice, | djcendo
qual parte prima dj luj fi co;^pojne, e chofi fucieffiuame;2te {da) pone;^jdo le parte d-effo
feco;?do li
tenpi della injgraujdatione infino al parto, e j come fi notrifce inpara^edo in parte
da I 1-oua che fanno i pollicinj-

[IV.] Tu mondjno che dj che Hi uafi fpe|rmatic {della) 6\\rer tefftichulj non \\ gittano
\\er2i femenga, ma fol gitta ] Vn certo homore "Iciliuale, il | quale la natura ha ordjnato a dj:
lectatione del choito della fewmjna; | alia qual chofa, fe chofi fuffi, non j bifognjaVa che llj
{l/afi) naffcime;2|ti dellj Vafi fpermaticj naffceffi|no nel medjfimo modo nelle fe;;2mj|ne che
ne\' maffcj.

10

V^] ^^ pieno dello inteffti;^ retto effendo denfo è mai^da|to fori integralmente dal
uento I inclufo nel colon, e ognj fecjcia, delle quale 1-intefftin fi fgon|brano,
{/e) fono quafi
integral
I mente foffpinte da effo Vento, | il quale genera ftrepito, fe j lui è fuperfruo al
rienpijmento del uachuo euachujato dalle pr^dette fup^rflujità-

VI.] le uene del cilo e dell-arte|rie : è neceffario in quanjto a cquella parte, doue
20 lor rigano la ffciena, | figurarle da riuerfcio, | coè farle uedere dal la|to, doue effe tochan
la ffciena,
perché le uene mj|nore che no(^\'r)triffcan | li offi della fciena non fi | poffan
djmoftrare neljla figura djmoftrata

[VII.] omo more e ffenpre rinaffce in parte
. . . le Vene ne mjferaice, le quale fon radjce
25 ... ento Vitale More
per le (Ve) arterie
. . . rate fenpre con effe Vene mjferaj
... a piglia e 11-altra rende 1-una pigla
. . . altra rende la morte la qual fi de
... e ffi mjffta nelle {/r) fupé?rfruità Ve
JO . . . e intefftine alle quale apicha quel
. . . che apichare fole 1-ultima entera
. . . alla fepolture-

[VIII.] femjne dj mefer iacomo ] alfeo e lleda ne\' frabri

4 rajmjficatione] Z; ra|ramjficatione 10 mondjno] Z; modjno 17 superfruo] Z; superfrluo ^^ figura] Z; figurata. La carta
e stata tagUata, in modo che e tolto il principio delle 7-ighe sj—

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[I.] Make this demonstration also seen from the
side, that knowledge may be given how much one
part may be behind the other, and then make one
from behind, that knowledge may be given of the
veins possessed by the spine and by the heart, and
greater veins.

[II.] Draw how and what ramification of the veins
of the liver enters, one below the other.

[III.] Your series shall be with the commencement
of the forming of the child in the uterus, saying which
part of it first composes itself, and thus placing succes-
sively its parts according to the periods of pregnancy
till the birth, and how it is nourished, learning partly
from the eggs which the hens make.

[IV.] You, Mondino, who say that the vasa sper-
matica or testicles do not excrete real semen but only
a certain saliva-like humor, which nature has ordained
for the lust of woman during coition, whence, if it
were so, it would not be necessary that the origin of
the vasa spermatica should be in the same way in
woman as in man.

[v.] The fulness in the intestinum rectum, being
dense, is driven out entirely by the wind contained in
the colon, and all the faeces of which the intestines
empty themselves are almost entirely driven out by
this wind which makes noise, when it is superfluous
for the replenishing of the vacuum, evacuated of the
afore-said superfluities.

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[VI.] The vena cava and arteries: It is necessary^
as to the part where they follow the spine, to picture
them from the reverse, i. e. make them seen from the
side where they touch the spine, because the smaller
veins which feed the bones of the spine can not be
demonstrated in the figure demonstrated.

[VII.] ^ . . . Man dies and always partly generates
again

. «the vene miseraice» which are root
. living. Dies through the arteries
, always with these «vene miseraice»
. one takes and the other gives, one takes
. the other gives, the death which
. and mixes itself with the superfluities «ve»
. intestines to which [it?] attaches that which [it?]
is accustomed to attach; the last one enters the se-
pulchre.

[VIIL] The females of Messer lacomo Alfeo and
«Lleda ne\' Frabri».

^ Here in [VII] the paper has ben cut.

[I.] Mache diese Demonstration auch von der
Seite gesehen, damit Kenntnis gegeben werde, wieviel
der eine Teil hinter dem anderen liege, und mache
nachher davon eine von hinten, damit Kenntnis ge-
geben werde von den Venen, umfasst von dem Rück-
grat und dem Herzen, und von grösseren Venen.

[II.] Zeichne, wie und welche Verzweigung der
Venen der Leber eintritt, die eine unter der anderen.

[III.] Deine Anordnung soll sein mit dem Anfang der
Bildung des Kindleins in der Gebärmutter, indem du
sagst, welcher Teil von ihm zuerst sich zusammen-
setzt,. und indem du auf diese Weise sukzessive seine
Teile je nach den Zeiten der Schwangerschaft bis zur
Geburt anbringst, und wie es ernährt wird, lernend
zum Teil aus dem Ei, das die Hühnchen legen.

[IV.] Du, Mondino, der du sagst, dass die Vasa
spermatica oder die Testikeln nicht wahren Samen
ausgiessen, sondern nur eine gewisse dem Speichel
ähnliche Flüssigkeit, welche die Natur zur Lust des
Weibes beim Koitus geschaffen hat, wozu, falls
es so wäre, es nicht nötig gewesen wäre, dass die
Entstehungen der Vasa spermatica in derselben Weise
bei den Frauen als bei dem Männern vor sich gingen.

[V.] Der Inhalt des Intestinum rectum, indem er
fest ist, wird vollständig von dem im Kolon einge-
schlossenen Wind hinausbefördert, und alle Faeces, deren
sich der Darm leert, werden fast vollständig durch diesen
Wind getrieben, welcher Geräusch erzeugt, wenn er
überschüssig ist zum Füllen des leeren Raums, hervor-
gebracht durch das Ausleeren der erwähnten Über-
schüsse.

[VI.] Die Vena cava und die Arterien: Es ist
notwendig, was den Teil anbelangt, wo sie dem Rück-
,grat folgen, von der Kehrseite sie abzubilden, d. h.
von der Seite gesehen, wo sie das Rückgrat berühren,
weil die kleineren Venen, die die Knochen des Rück-
grates ernähren, in der demonstrierten Figur nicht
demonstriert werden können.

[VII.] ^ . . . Mensch stirbt und wird immer teil-
weise wiedergeboren

. . . die «vene miseraice», welche Wurzel sind
. , . lebend. Stirbt durch die Arterien
. . . immer mit diesen «vene miseraice»
. . . die eine nimmt und die andere gibt, die eine
nimmt

... die andere gibt den [?] Tod, der sich
. . . und mischt sich in die Überschüsse «ve . .»
. . . Gedärme, an welchen [es?] das anhängt, was
[es?] anzuhängen pflegt; die letzte geht ins Grab.

[VIII.] Messer lacomo Alfeo\'s Weiber und «Lleda
ne\' Frabri».

\' Im Abschnitt [VII] ist das Papier beschnitten.

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LEONARDO DA VINCI

33

FOL. 13 RECTO.

[I.] perché 1-omo è djVifo dal ceruello, dj aftalif | e inforchatura, labri, nafo, \\ergha e
a nulo e polmone e
non ftomacho e "Viffcicha

[II.] come fa 1-omo a lle\\arfi | in piedj fta^do a ffedere | in terra piana.

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[I.] Why man is separated by the brain by the
rectum and by the fork [opening of the legs], lips,
nose, membrum, anus, and lung, and not stomach and
bladder.

[II.] How man behaves in rising to the feet from
a sitting position on the level ground.

[I.] Warum der Mensch geteilt ist durch das Gehirn,
durch den Mastdarm und die Beingabelung, Lippen,
Nase, Rute, Anus und Lunge und nicht Magen und
Blase.

[II.] Wie der Mensch es macht, um sich aus
sitzender Stellung am ebenen Boden auf die Füsse
zu erheben.

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FOL. 13 VERSO.
[I.] fa tradurre avicena de\' gdVame;??tj.

[IL] Ochiali col cartone, | accarolo e forchetta e gama\\t, | carbone, äffe e fogli e llapif
e bia^^cetto e cera, | tanagle e topo da vetri, fegha da offo di fottil de^tatura, fcarpello
calimaro, tenp^ratoio, çerbe e agnol benedetto; | fa d-äVere Vn teffcio, noce moftada.

[IIL] guarda le porofità della Mtanltla. del cerVello, doue 1 piV o mcn;
fa quefta per 3 affpetti \'n-una medefima facca.

5

iv.] fcriVi la lingha del pichio | e IIa maffcella del cocodrillo.

[V.] li nerbi reVerjfiuj fon piega|ti in fu, fol | perché fi ronpe|rebono nel | grscn moto
che I à il collo nel | djluwgarfi djnaj^jçi, e ancora chè | porti
con fego in | parte la trajchea
ro con tajli neruj.

[VL] Vene mjferaice.

[VIL] Le cofe menta|li che non ion pajffate per il fenfo | fon Vane, e nulla | Verità
partorifcano | fe
non danofa, | e perché tal djfcorfi | naican da {deboleça | dj g) pouertà
«^j
I gegnjo, poueri j fon ienpre tal | difcorfori, e | fe iaran nati ri|chi e\' morira;^^ po|Veri
IS nella lor Ve|chieça, perché pare | che lia na|tura fi ue;2|djchi con q|uelli che [VIIL] Voglian
far mjraculi, | abbin
men che li altri o|mini più quieti, e cqquellj che Voliano ajrichire \'n-Mn di
ViVi|no lungho te^po in |
gran poVertà, co|me interViene e | interVerà in etter|no alli archi-
mjfti
1 cercatorj dj cre|are oro e argento, [ e alli gegnieri che j Voglian che \\-a\\cqua morta

dja j Vita motiua j a ffe medefima | con coj^tinuo | moto-

20 e al fomo ftoljto negromante | e i/ïcantatore

[IX.] da le mjfure colle djta j del morto

[X.] jfiglolo madre

[XL] finalme;^te | il po\\mon re|fta armato | delle cofte che | lo priema|no (el) mejdjante
il re|ftrignere | delli mufco|lj, de\' quali | (d^^ « « ) 5 n-è | pofti djrie|to da deftra | fotto
25 la deftra j fpatola e ci;2[que a fmjftra, j e a cofi a ri|fco;2tro 5 n\'è | poffti fotto | la
mam-
mela | deftra e 5 | alla fmjftra | che m foma | fon Ven|ti fortiffi|mj muffco|li e cordj; | e il
curbo li a doffo

[XIL] Li muffcoli {d) che iieran le cofte fon fattj, | p^rchè nel fare la força del leuare
i pefi, I il ue;2to che ingroffa li muffcolj
per ra|cortarlj, il qual nafce dal polmone che
JO fpignie li fpiritj Vitali che coma^ïdano | allj neruj, fia fermo con bon fermalmento nel pol-
mone, il qual polmo|ne è neceffario che ff-apoggi in locho | ftabile, e che ll-aria, che
ff-include nel | polmone, fia premuta
(e) riftretta e | condenfata; e il polmone per fe non
Ve;2do muffcoli nol pó fare, onde è nejcefario che ffia fatto da altri; allora | li
(neru) muf-

/j- Yoglian] L: voglia i6 abbin] L: abbi j8 voglian] L: voglia 23 priemano] L: priemamo che] L: che che.

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[I.] Have Avicenna translated: «On the utilities?.

[II.] Spectacles with cardboard, steel and fork and
bistoury, charcoal, drawing board and sheets of paper,
and pencil and pipeclay and wax, thonges and quarrel,
small toothed bonesaw, chisel, inkstand, penknife,
«çerbe» and «agnol benedetto». Try and get a skull,
nutmeg.

[IIL] Examine the porosities of the substance of
the brain where there is more or less of them. Do
this from
3 points of view in one and the same surface.

[IV.] Describe the tongue of the wood-pecker and
the jaw of the crocodile.

[v.] The recurring nerves are bent upwards, only
because they would be broken in the great movement
which the neck has in extending itself forward, and
further because it partly carries with itself the trachea
with such nerves.

[VI.] The «vene miseraice».

[VII.] The mental matters which have not passed
through the sense are vain, and they produce no other
truth than the injurious one; and as such discourses
spring from poverty of genius, such discoursers are
always poor, and if they are born rich, they shall die
poor in their old age, because it seems that Nature
revenges itself on those, who [VIII.] have a mind to
work miracles, that they shall have less than the other
more quiet people; and those, who want to grow rich
in one day, shall live for a long time in great poverty,
as it happens and will in eternity happen to alchemists,
seekers of creating gold and silver, and to the engi-
neers who would have the dead watergive motive
life to itself with continuous motion — and to the
supreme fool necromancer and enchanter.

[IX.] Give the measurements of the dead [man]
with the finger-s.

[X.] Child Mother.

[XL] Finally the lung remains protected by the ribs
which compress it by means of the contraction of the
muscles,
5 of which are situated behind on the right
side, below the right scapula and five on the left
side, and also right opposite
5 of them are situated
below the right mamma and
5 at the left one, which
are in all twenty very strong muscles and tendons;
and the curvature is on the dorsal surface.

[XII.] The muscles which compress the ribs are
made that at the creation of the force for lifting the
weights, the wind —^ which thickens the muscles to
shorten them, which originates from the lung that drives
the spiritus vitales that command the nerves — may be
retained with good tenacity in the lung, which lung it
is necessary that it leans against a stable place, and
that the air which is enclosed in the lung, may be
compressed, restrained and condensed; and the lung,
of itself having no muscles, is not able to do so, whence
it is necessary that it should be done by others.
Therefore the longitudinal and transverse muscles of

[I.] Lasse übersetzen Avicenna: «Über die Nutzen»,
[II,] Brillen mit Karton, Wetzstahl und Gabel und
Bistouri, Kohle, Zeichenbrett und Blätter und Blei-
stift und Kalkweiss und Wachs, Zangen und Glas-
brecher, Knochensäge mit feiner Zahnung, Meissel,
Tintenfass,Federmesser, «çerbe» und «agnol benedetto» ;
mache dass du erhältst einen Schädel, Muskatnuss.

[IIL] Beachte die Porositäten der Substanz des
Gehirns, wo sie grösser oder minder sind. Tue dies
von
3 Ansichten aus in einer und derselben Fläche,
[IV.] Beschreibe die Zunge des Spechtes und den
Kiefer des Krokodils,

[V.] Die reversiven Nerven sind nach aufwärts
gebogen, nur weil sie zerrissen werden würden bei
der grossen Bewegung, die der Hals dadurch macht,
dass er sich vorne verlängert, und ferner, weil er
teilweise die Trachea mit solchen Nerven mit sich
führt.

[VI.] Die «vene miseraice».
[VII.] Das Geistige, das nicht durch die Sinne
gegangen ist, ist nichtig und erzeugt keine andere
Wahrheit als die schädliche; und weil solche Dis-
kurse aus Geistesarmut entstehen, sind solche Dis-
kursoren immer armselig, und falls sie reich geboren
werden, werden sie arm in ihrem Greisenalter sterben,
weil es scheint, dass sich die Natur an denen rächt, die
[VIII.] Wunder machen wollen, sodaß sie sollen weniger
haben als die anderen ruhigeren Menschen, und jene,
die sich in einem Tage bereichern wollen, sollen lange
Zeit in grosser Armut leben, wie es den Alchymisten
geschieht und in Ewigkeit geschehen wird, die Sucher
sind nach dem Schaffen von Gold und Silber, und den
Ingenieuren, die da wollen, dass totes Wasser be-
wegendes Leben mit dauernder Bewegung an sich
selber geben soll — und dem allertörichsten Nekro-
manten und Zauberer.

[IX,] Gib die Maße des Toten mit den Fingern.

[X.] Kind Mutter.

[XL] Schliesslich ist die Lunge von den Rippen
umpanzert, die sie durch das Zusammenziehen der
Muskeln pressen, deren
5 hinten rechts unter der
rechten Scapula und fünf links angebracht sind, und
deren
5 ebenso gerade gegenüber angebracht sind
unter der rechten Mamma und
5 bei der linken,
welche zusammen zwanzig sehr starke Muskeln und
Sehnen sind; und die Krümmung ist auf dem Rücken,
[XII.] Die Muskeln, die die Rippen drücken,
sind gemacht, damit, beim Schaffen der Kraft zum
Heben der Gewichte, der Wind, der die Muskeln
durch ihre Verkürzung dick macht, welcher aus der
Lunge entsteht, die die Spiritus vitales treibt, welche
den Nerven ihre Befehle erteilen, mit guter Festhaltung
in der Lunge festgehalten sei, welche Lunge nötig hat sich
auf eine stabile Stelle zu stützen, und dass die Luft, die
in der Lunge eingeschlossen ist, gepresst, zusammen-
gedrängt und kondensiert sei. Und die Lunge, die
an sich keine Muskeln besitzt, vermag dies nicht zu
machen, weshalb es notwendig ist, dass es durch anderes
gemacht werde. Darum also pressen die longitudi-
nalen und transversalen Muskeln des Körpers die

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coli longitudjnali e traf|>^rfalj del corpo ferano le inteftine; | e il ue#to che in effe intefftine
[al conti\\nuo) fi riftrinche, e condenfa, e ffpigne j il djaframa contro al polmone, e lli | muff-
coli delle cofte dirieto e dinançi | riftringano infieme le cofte,
{che che 1/e) \\ nelle quali f-apoga
il polmone, e allo|ra tal polmone f-aficura dj non jfpeçajrfi contro a ttanta Violença dell-aria
5 che I m luj fi co^^denfa

[XIII.] il libro della fcie;«tia | delle machine Va ina^jçi al Ijbro de\' go\\ame;^tj.
fa legare li tua libri dj no^

fti\\ali gua;^ti

calcetti

io pettine palpiri

fcugaco da fcarto

camjce ccj

ftringhe carbonj

fcarpe

jj te^^paratoio

penne

Vna pelle al petto

[XIV.] e ttu che dj effer me|glio il uedere fare [ la notomja che uedejre talj difegnj
djreifti bene fe fuffi
{àe) | poffibile Veder tujtte quefte cofe che | in tal djfegnj fi dj
20 mofftrano in una | fola figura, nella | quale con tutto il tu|o ingenjo no>^ uedra|i e non
araj la no|titia fe
non d-alqua/?|te poche Vene, de j le qualj io per aVer|ne (V) Vera e piena
notitia, ó djffatti | piV dj dieci cojrpi Vmani
j deftrugendo ognj | altri menhri, confijmando
con mjnutijfime partichule | tutta la carne che | djntorno a effe 1 Vene fi troVaVa ] fança
infanguilnarle fe non d-jnjfenfibile infan|guinamei^to delle Vene capillare, e |
{altrettantte)
25 e Vn fol corpo no;^ baftaVa a ttanto te;^po, che bifo|gnaVa procedere dj mano imano | in
tanti corpi fhe fi finjffi la inte|ra cognjtione, la qual (/) ripri|cai (4) 2 Volte
per uedere le
djferentie

[XV.] e ffe ttu arai 1-amore a ttal cofa, | tu faraj forfe inpedjto dallo | ftomaco; e
fe quefto
non ti inpedjjfce, tu farai forfe inpedjto dal|la paura [nê) coll-abitare nelli t&n\\pi
JO notturnj in co^pagnja dj talj | mortj fquartati e fcorticati e | fpaVenteVolj a Vederlj; e fe
cquefto no;^ t-ii^pedjfce, forfe ti ma^che|rà il djfegnjo bono, il qual f-apa|rtiene a ttal figura-

tione ; s

e ffe farà

fe ttu araj il djfegno, e\' non farâ ] aco;zpagnato dalla prefpettiVa;
aco^pagnato, | e\' ti ma;2cherà 1-ordjne | delle djmoftratio% geojmetrice e 11-ordjne | delle cal-
culation delle I forçe e Valime^to de\' | mufcoli; o fforfe ti | ma-;2cherà la patie^tia,^ fhe | tu
jj no;^ farai djlige^^te; delle | quali, fe in me
{fe i) tutte quefte | cofe fono ftate o nno, {libi)
^io) cento 20 libri da me j conpofti ne dara;^ fentei^|tia {dj) del fi o del no, nelli | qualj
non fono ftato inpedj|to nè d-auaritia o neglige;^tia |[ ma fol {da//a >d) dal tenpo //Vale

6 Ijbro] Z: labro corretto in Ijbro 3S in me] Z: ime.

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the body compress the intestines, and the wind which
compresses itself in these intestines, is condensed and
forces the diaphragm against the lung, and the muscles
of the ribs behind and in front draw together the ribs
on which the lung leans, and then the lung secures
itself against bursting at such violence of the air which
condenses itself in it.

[XIIL] The book on the science of machines
precedes the book: «On the Utilities».

Have your books rebound.

Boots. Gloves.

Stockings

Comb. Bag-

Towel. paper.

Shirts. Coal.

Laces.

Boots.

Penknife.

Pen.

A skin at the chest.

[XIV.] And you who say that it is better to see
the dissection than such drawings, you would speak
well if it were possible to see all these things which
are demonstrated in such drawings in a single speci-
men in which you with all your genius will not see
and will not obtain knowledge except of a few veins ;
for having the true and full knowledge of which I
have dissected more than ten human bodies, destroy-
ing all other organs, consuming with very minutest
particles all the flesh which surrounded these veins,
without making them bloody except with insensible
sanguinification of the capillary veins; and one body
did not suffice for so long a time, so that it was
necessary to proceed by degrees with so many bodies,
that the complete knowledge might be completed, which
I twice repeated to in order see the differences.

[XV.] And if you have love for such matter, you
will perhaps be impeded by the stomach, and if
that does not impede you, you will perhaps be im-
peded by the fear of living in the night hours in the
company of such quartered and flayed corpses fearful
to look at; and if this does not impede you, you will
perhaps lack the good draughtsmanship which belongs
to such demonstration, and if you have the draughts-
manship it will not be accompanied by the perspec-
tive; and if it is accompanied, you will lack the
order of the geometrical demonstrations and the order
of the calculation of the forces and power of the
muscles; and perhaps you will lack patience so that
you will not be diligent.

As to whether all these things have been in me
or not, the hundred and 20 books composed by me
will furnish sentence Yes or No, in which I have not
been impeded by avarice or neghgence, but only by
time.

Vale!

Gedärme, und der Wind, der in diesen Gedärmen
zusammengepresst wird umd sich kondensiert, ^und^
treibt das Diaphragma gegen die Lunge, und die Muskeln
der Rippen hinten und vorne drängen die Rippen
zusammen, auf welche die Lunge sich stützt, und
damit sichert sich die Lunge vor dem Zerspringen
gegen solche Gewalt der Luft, die sich in ihr kon-
densiert.

[XIII.] Das Buch über die Maschinenlehre geht dem
Buch: «Über die Nutzen» voran.

Lasse deine Bücher aufs neue einbinden.

Stiefeln. Handschuhe.

Strümpfe.

Kamm. Tütenpapier.

Handtuch.

Hemden. Kohlen.

Schnürbänder.

Stiefeln.

Federmesser.

Federn.

Ein Fell für die Brust.

[XIV.] Und .du, der du sagst, dass es besser sei,
das Anatomieren als solche Zeichnungen zu sehen,
du würdest richtig reden, falls es möglich wäre, alle
diese Sachen, welche in solchen Zeichnungen demon-
striert werden, an einer einzigen Figur zu sehen, an
welcher du mit deinem ganzen Verstand nichts sehen
und erkennen wirst als etliche wenige Venen, um
deren wahre und volle Kenntnis zu erhalten ich mehr
als zehn menschliche Körper seziert habe, alle anderen
Teile zerstörend, in den winzigsten Teilchen alles
Fleisch vernichtend, das sich rings um diese Venen
befand, ohne sie blutig zu machen ausser mit un-
merklicher Kapillarvenenblutung; und ein einziger
Körper war nicht für so lange Zeit hinreichend, so
dass man der Reihe nach an so vielen Körpern
fortfahren musste, damit inan die volle Kenntnis zu
Ende führe, was ich zweimal wiederholte, um die
Unterschiede zu sehen.

[XV.] Und wenn du Liebe zu solcher Sache
hast, wirst du vielleicht durch den Magen verhin-
dert; und wenn dieser dich nicht hindert, so wirst
du vielleicht verhindert durch die Furcht des Zusam-
menwohnens zu nächtlichen Zeiten in Gesellschaft
solcher gevierteilter und geschundener und schreck-
lich anzusehender Leichen; und wenn das dich nicht
hindert, fehlt dir vielleicht das gute Zeichnen, das
zu solcher Darstellung gehört; und wenn du das
Zeichnen hast, wird es nicht von der Perspektive
begleitet sein; und wenn es [auch] davon begleitet
ist, wird dir die Ordnung geometrischer Demonstra-
tionen und die Ordnung der Berechnung der Kräfte
und Fähigkeiten der Muskeln fehlen; oder vielleicht
wird dir die Geduld fehlen, dass du nicht sorgfältig
sein wirst.

Darüber, ob in mir dies alles gewesen ist oder
nicht, werden die Hundert und 20 von mir verfassten
Bücher Urteil in Ja oder Nein abgeben, in denen ich
weder durch Habsucht noch durch Nachlässigkeit bin
gehindert worden, sondern allein von der Zeit.

Vale!

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folio 13 verso

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BREVE INDICE AI SINGOLI FOGLI DEL QUADERNI D\'ANATOMIA I.

Fol. 1 recto.

Corne la natura dà agli animali capacità di moto, 4 forze della Natura. Gli elementi acqua, fuoco e aria. Evaporazione
dell\'acqua — pioggia. «Vene massime» della donna e deU\'embrione. «Vene meseraices. Utero e placenta. Vasi del cordone
ombellicale. Vasi del fegato, dei polmoni e del euere. Cotiledoni. Vasi deU\'embrione,

Fol. 2 recto,

«Ordine del libro», Descrizione del corpo anatomizzato. Le membra del corpo. Metodi di dissezione, Disegno e dimo-
strazione delle singole parti. Tolomeo: «Cosmographia». Dissezione dei nervi. Anatomia della mano dell\'uomo e degli animali.

Fol. 2 verso.

Muscoli respiratori, Dilatazione dei polmoni. Polmoni e diaframma. Nervi récurrentes.

Fol. 3 recto.

Ventricoli, uscioli, flusso e riflusso del sangue. Muscolatura, Trabiccoli. Polemica, Polmoni comparati a un mantice o a
una piva. ^

Fol. 3 verso.

Ventricoli destri superiore e inferiore. Valvole, moto del sangue, viscosità del sangue, septum, spiritus vitales. Ventricolo
sinistro. Il «vermo del ventricolo di mezzo al cervello». Valvole del cuore degli animali in éta avanzata. Pericardio. Respirazione,

Fol. 4 recto.

Ventricolo destro. Moto del sangue. Vacuo nel cuore, Muscolatura, Septum. Ventricolo sinistro. Vena cava, Polmoni,
Fegato, «Vene capillare». Calore del cuore, dei polmoni e del fegato. Polemica, Spiritus vitales. Abbreviatori — Obbliatori.

Fol. 4 verso.

Nella natura niente è superfluo. Ventricolo destro. Moto del sangue. Calore del cuore. Septum. Ventricolo sinistro,
Sangue, Spiritus vitales. Il cuore nella morte deU\'uomo. Fegato. Relazione del diaframma con gi\'intestini e con i polmoni, Abbreviatori.

Fol. 5 recto.

Se i polmoni rimandano del sangue nel cuore. Muscoli respiratori. Diaframma. Relazione del diaframma con i polmoni e
con gFintestini. Dilatazione dei polmoni e del torace. Compressione addominale.

Fol. 5 verso.

Quattro funzioni del diaframma. Polmoni. Fisiologia della trachea. Voce. Ventricoli del cervello. Moto alternante del dia-
framma e della parete addominale. Spiritus vitales. Fisiologia dei muscoli longitudinali e trasversali.

Fol. 6 recto.

Esperimento su cuore di porco (quando si uccide porci in Toscana). «Trattato delle potentie delle lieve».

Fol, 6 verso.

Diaframma e parete addominale e la loro relazione coll\'evacuazione del contenuto dallo stomaco e dagl\'intestini.

Fol. 7 recto.

Diaframma e parete addominale e la loro relazione coll\'evacuazione dallo stomaco e dagl\'intestini. «Studiate la matematicas.
Fisiologia degli organi. Corso del sangue e nutrizione discontinua delle membra del corpo. Nutrizione deU\'embrione.

Fol. 7 verso.

Passaggio del contenuto per gi\'intestini.

Fol, 8 recto.

Movimento delle costole. Fisiologia del diaframma.

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Fol. 9 recto.

Dissezione del collo. Nervi del collo. Esofago. Laringe. Trachea. Faringe. Formazione della voce.

Fol. 10 recto.

Orina. Sangue. Reni. Cuore. Vena cava. Ramificazione delle vene. Fegato neU\'embrione e neU\'aomo fatto. Anatomia
delle uova covate. Dimensioni dell\'embrione. Laringe e voce.

Fol. 12 recto.

Dimostrazioni anatomiche. Vene del fegato. Sviluppo dell\'embrione. Polemica contro Mondino: Testes e vasa spermatica,
sperma, coito della donna. Contenuto del retto. Vena cava ed arterie. lacomo Alfeo. «Leda ne\' Frabris.

Fol. 13 recto.

Sito delle singole parti del corpo. Transizione dalla posizione seduta alia verticale.

Fol. 13 verso.

Avicenna: «De\' giovamenti». Pro memoria. Cervello. Lingua del picchio e mascella del coccodrillo. Nervi récurrentes.
«Vene meseraice». Le cose mentali ed i sensi. Povertà di spirito. Alchimisti. Perpetuum mobile, «Dà le misure colle dita del
mortoj. Embrione e madre, Costole e muscoli costali. Spiritus vitales e nervi. Polmoni, compressione addominale, II libro
della scienza delle macchine. Anatomia contra disegni, Qualità dell\'anatomista capace.

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BRIEF TABLE OF CONTENTS OF THE TEXT OF THE FOLIOS
OF
QUADERNI D\'ANATOMIA L

Fol. 1 recto.

How Nature gives animals capability of motion. 4 powers of Nature. The elements water, fire, and air. Evaporation of
water — rain. "Vene massime" of woman and embryo. "Vene meseraice". Uterus and placenta. Vessels of the navelstring.
Vessels of the liver, lung, and heart. Cotyledons, Vessels of the embryo.

Fol, 2 recto.

"Order of the book". Representation of the anatomized corpse. Parts of the body. Methods of dissection. Drawing and
demonstration of the parts. Ptolemaeus: „Cosmographia". Dissection of the nerves. Anatomy of the hand of Man and animals.

Fol. 2 verso.

Respiratory muscles. Dilatation of the lung. Lung and Diaphragm. Nervi récurrentes.

Fol. 3 recto.

Ventricles and openings of the heart. Flux and reflux of the blood. Muscles. Trabecles. Polemics. Lung; Comparison
with bellows or bagpipes. ^

Fol. 3 verso

Superior and lower right ventricles of the heart, valves, movement of the blood, adhesiveness of the blood. Septum. Spiritus
vitales. Left ventricle. The worm of the middle ventricle of the brain. Valves of the hearts of animals of advanced age. Peri-
cardium. Respiration.

Fol. 4 recto.

The right ventricle. Movement of the blood. Vacuum in the heart. Muscles, Septum, Left ventricle. Vena cava. Lung,
Liver, "Vene capillare". Heat of heart, lung and liver. Polemics. Spiritus vitales, Abbreviators — obJiators,

Fo], 4 verso.

Nothing superfluous in Nature. Right ventricles. Movement of the blood. Heat of the heart. Septum. Left ventricle.
Blood. Spiritus vitales. "Vene capillare". Heart of Man at death. Liver, Relation of diaphragm to intestines and lung, Abbreviators,

Fol, 5 recto.

Whether the lung sends blood back into the heart. Respiratory muscles. Diaphragm. Relation of diaphragm to lung and
intestines. Dilatation of lung and thorax. Abdominal press,

Fol. 5 verso.

The four functions of the diaphragm. Lung. Physiology of the trachea. Voice. Ventricle of the brain. Alternate move-
ment of the diaphragm and the abdominal wall. Spiritus vitales. Physiology of the longitudinal and transverse muscles,

Fol. 6 recto.

Experiments on the heart, on pigs (by killing pigs in Toscana). "Treatise on the forces of the levers".

Fol. 6 verso.

Diaphragm and abdominal wall, their relation to the evacuation of the contents of the stomach and intestines,

Fol. 7 recto.

Diaphragm and abdominal wall, their relation to the evacuation of the contents of the stomach and intestines. Study
mathematics. Physiology of the organs. The course of the blood and the discontinuous nutrition of the parts of the body. Nutri
tion of the embryo.

Fol. 7 verso.

Passage of the contents through the intestines.

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Fol. 8 recto.

Movement of the costae. Physiology of the diaphragm.

Fol. 9 recto.

Dissection of the neck. Nerves of the neck. Oesofagus. Larynx. Trachea. Generation of the voice.

Fol. 10 recto.

Urine, Blood. Kidneys. Heart. Vena cava. Ramification of the veins. Liver of the embryo and full-grown Man, Anatomy
of hatched eggs. Measure of embryo. Larynx and voice.

Fol. 12 recto.

Anatomical demonstration. Veins of the liver. Development of embryo. Polemics against Mondino : Testes and vasa sper-
matica, semen, coition of woman. Contents of the rectum. Vena cava and arteries, lacomo Alfeo. "Leda ne\' Frabri",

Fol. 13 recto.

Site of the various members of the body. Transition from a sitting to an upright position.

Fol. 13 verso.

Avicenna: "On the Utilities". Memorandum, Brain, Tongue of the wood-pecker and jaw of the crocodile, Nervi récur-
rentes, "Vena meseraice". Mental matters and sense. Poverty of brains. Alchymists. Perpetuum mobile. "Give the measurements
of the dead [man] with the fingers\'^ Embryo and mother. Costae and costal muscles. Spiritus vitales and nerves. Lung.
Abdominal press. Book on the science of machines. Anatomy versus drawings. Qualities of the capable prosector.

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KURZES INHALTSVERZEICHNIS DES TEXTES DER EINZELNEN FOLIEN

DES QUADERNI D\'ANATOMIA /.

Fol. 1 recto.

Wie die Natur den Tieren Bewegungsfähigkeit verleiht. 4 Naturkräfte. Die Elemente Wasser, Flamme und Luft. Ver-
dampfu.ig des Wassers — Regen. Die «Vene massime» des Weibes und des Embryos. Die «Vene meseraice». Uterus und Plazenta.
Gefäße des Nabelstranges. Gefäße der Leber, Lunge und des Herzens. Kotyledonen. Gefäße des Embryos.

Fol. 2 recto.

«Anordnung des Buches». Darstellung des anatomierten Körpers. Teile des Körpers. Zergliederungsmethoden. Zeichnung und
Demonstration der Teile. Ptolemäus: «Cosmographia». Anatomieren der Nerven. Anatomie der Hand des Menschen und des Tieres.

Fol. 2 verso.

Respirationsmuskeln. Dilatation der Lunge. Lunge und Diaphragma. Nervi récurrentes,

Fol. 3 recto.

Ventrikel und Öffnungen des Herzens, Flut und Ebbe des Blutes. Muskulatur. Trabekeln. Polemik. Lunge; Vergleich mit
einem Blasebalg oder einer Sackpfeife,

Fol. 3 verso.

Der rechte obere und der rechte untere Ventrikel des Herzens. Klappen, Blutbewegung, Klebrigkeit des Blutes, Septum.
Spiritus vitales, Linke Ventrikel. Wurm des mittleren Hirnventrikels. Herzklappen im höheren Alter der Tiere. Pericardium.
Respiration.

Fol. 4 recto.

Die rechten Ventrikel, Blutbewegung, Vakuum im Herzen. Muskulattir. Septum. Linke Ventrikel. Vena cava. Lunge.
Leber. «Vene capillare», Wärme der Herzens, der Lunge und der Leber. Polemik. Spiritus vitales. Abbreviatoren — Obliatoren.

Fol. 4 verso.

Nichts Überflüssiges in der Natur, Die rechten Ventrikel. Blutbewegung. Wärme des Herzens. Septum. Linke Ventrikel.
Blut. Spiritus vitales, «Vene capillare?, Herz beim Tode des Menschen. Leber. Verhältnis des Diaphragmas zu den Gedärmen
und zur Lunge. Abbreviatoren.

Fol. 5 recto.

Ob die Lunge Blut zum Herzen zurücksendet. Respirationsmuskeln. Diaphragma. Verhältnis des Diaphragmas zur Lunge
und zu den Gedärmen, Dilatation der Lunge und des Brustkastens. Bauchpresse.

Fol. 5 verso.

Die vier Funktionen des Diaphragmas. Lunge, Physiologie der Trachea, Stimme, Ventrikel des Gehirns, Alternierende
Bewegung des Diaphragmas und der Bauchwand, Spiritus vitales. Physiologie der longitudinalen und transversalen Muskeln.

Fol. 6 recto.

Herzversuche an Schweinen (beim Schlachten in Toscana). «Traktat der Kräfte der Hebeh.

Fol. 6 verso.

Diaphragma und Bauchwand und deren Verhältnis zur Entleerung des Inhaltes von Magen und Darm.

Fol. 7 recto.

Diaphragma itnd Bauchwand und deren Verhältnis zur Entleerung des Inhaltes von Magen und Darm. Studiere die Mathe-
matik! Physiologie der Organe. Blutstrom und diskontinuierliche Nahrung der Körperteile, Das Ernähren des Embryos.

Fol. 7 verso.

Durchlauf des Inhaltes durch die Gedärm.e.

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Rippenbewegung. Physiologie des Diaphragmas.

Fol. 9 recto.

Sezieren des Halses. Halsnerven. Ösophagus. Larynx. Trachea. Pharynx. Stimmbildung.

Fol. 10 recto.

Urin. Blut. Nieren. Herz. Vena cava. Verzweigung der Venen. Leber des Embryos und des erwachsenen Menschen.
Anatomie bebrüteter Eier. Maße des Embryos. Kehlkopf und Stimme.

Fol. 12 recto.

Anatomische Demonstrationen. Lebervenen. Entwicklung des Embryos. Polemik gegen Mondino: Testes und Vasa sper-
matica, Samen, Koitus des Weibes. Inhalt des Rectums. Vena cava und Arterien. lacomo Alfeo. «Leda ne\' Frabri

Fol. 13 recto.

Situs einzelner Körperteile. Übergang aus der sitzenden in die aufrechte Stellung.

Fol. 13 verso.

Avicenna: «Über die Nutzen». Erinnerungslisten. Gehirn. Zunge des Spechtes und Kiefer des Krokodils. Nervi récur-
rentes. Die «Vene meseraice». Das Geistige und die Sinne. Geistesarmut. Alchymisten. Perpetuum mobile. «Gib die Maße des
Toten mit den Fingern». Embryo und Mutter. Rippen und Rippenmuskeln. Spiritus vitales und Nerven. Lunge, Bauchpresse-
Buch über Maschinenlehre, Anatomieren contra Zeichnungen, Eigenschaften des tüchtigen Prosektors.

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