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LEONARDO DA VINCI

QUADERNI DANATOMIA

III

DODICI FOGLI DELLA ROYAL LIBRARY Dl WINDSOR

ORGANI DELLA GENERAZIONE - EMBRIONE

CHRISTIANIA
CASA EDITRICE JACOB DYBWAD
MCMXIII

PUBBLICATI DA

OVE C. L. VANGENSTEN, A. FONAHN, H. HOPSTOCK

CON TRADUZIONE INGLESE E TEDESCA

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COMUNICAZIONI

DELLO

ISTITUTO ANATOMICO DELL\' UNIVERSITÀ DI CHRISTIANIA

(DIRETTORE: PROF. DR. KR. SCHREINER)

COURONNÉ PAR L\'UNIVERSITÉ DE CHRISTIANIA
AVEC LE PRIX PROFESSOR VOS§

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LEONARDO DA VINCI

QUADERNI DANATOMIA

III

DODICI FOGLI BELLA ROYAL LIBRARY Di WINDSOR

ORGANI BELLA GENERAZIONE - EMBRIONE

CHRISTIANIA
CASA EDITRICE JACOB DYBWAD
MCMXIII

PUBBLICATI DA

OVE C. L. VANGENSTEN, A. FONAHN, H. HOPSTOCK

con traduzione inglese e tedesca

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Edizione di 248 esemplari numemti
oltre 2 in carta giapponese

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PUBLISHED WITH PERMISSION MOST GRACIOUSLY GRANTED

BY

H. M. KING GEORGE V

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LA PRESENTE EDIZIONE t DEDICATA ALLA MAESTÄ

DELLA

REGINA MAUD

QUALE RISPETTOSO E AEFETTUOSO OMAGGIO

DAGLI EDITORI GRATI

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Casa Editrice : Jacob Dybwad, Christiania.
Eliotipie del „Norsk Lystryk og Reproduktionsanstalt", Christiania.
Tipografia: Det Mallingske Bogtrykkeri, Christiania.
Legatore: H. Hansson, Christiania.

Propriété letteraria.
Tutti i diritti sono riservati per tutti i paesi.
Copyright MCMXIII by Jacob Dybwad;
for the reproductions
by The Royal Library, Windsor

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Tutte le femençe anno l-onbelicho. E
fimjlmente anno la matrice e fecondjna.,
came moftraito H erbiglie e ttutte le
femençe che naffcano in guaine.

(Leonardo da Vinci).

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INTRODUZIONE

ISlel presente Quaderni d\'Anatomia III abbiamo proseguito nel metodo dei Quaderni d\'Anatomia
I ^ II
tanto neïla trascrizione e nelle traduzioni del testo quanto nei niezzi tipografici.

^ 12 fogli pubblicati nel Quaderni III non formarono in origine un tutto solo come ifogli del Quaderni II,
ma siccome tutti contengono cose che trattano degli organi genitali o delVembrione vengono qui uniti in un
volume, come si trovano attualmente raccolti in Windsor (con la numerazione [del
Piumati) D. i—D. ii)
aggiuntovi un foglio che reca il numero

Nei fogli presenti è facile distinguere quattro gruppi. A parte sta il fol. i (ijó), il quale deve
appartenere alia serie che
Sabachnikoff-Piumati kanno pubblicata nel Fogli B., dove questo foglio sarebhe
dovuto entrare con altrettanta ragione che il fol. j8, ivi pubblicato, contenente il disegno delle membrane
fetali duna vacca. Questi fogli rimontano circa aUanno I48() (vedi
Fogli B,, fol. 42 recto).

A parte sta anche il fol. 12, edito qui perchè contiene vari disegni degli organi genitali deW uomo
e della donna, appartenente veramente ad altra serie. 11 disegno di una testa virile, che vi si trova, secondo
Vinformazione gentilmente fornitaci dal Sg.
J. Thiis, è uno studio di Giuda del "Cenacol&\\ ed è dattribuirsi
al periodo 141)^—

I due fogli j e 8 {D. I e D. 2) costituiscono un gnippo nettamente distinto e devono essere stati da
Leonardo disegnati e vergaß, durante sezioni di dornte gravide; a questi due fogli viene pure ad aggiun-
gersi il fol. 9 (D. j), i cui disegni e testo si collegano in parte a quelli dei fogli 7 e 8, mentre il resto
del contenuto sembra Ii unisca con i fogli del
Fogli A.

I fogli 2—6, 10 e II (D. 4D. e D. 11) formano un gruppo a parte, come si vede facilmente
dalla maniera di disegnare in essi usata.

Per cagione del carattere eterogeneo di questi fogli, in quanto al formato, la carta, la maniera di
disegnare, e la data, ci è parso opportuno ordinarii secondo il contenuto, in quanto è possibile, designandoli
fol. 1—12. Vengono prima i fogli i cui disegni trattano principalmente degli organi genitali, poi quelli che

contengono specialmente disegni di embrioni, quindi quelli che riguardano altre materie anatomiche, e finalmente

quelli che principalmente trattano di questioni geo^netrico-matematiche.

Net fogh 2 e 4—11 la carta dun bianco alquanto giallastro è sottile e liscia, con vergelle streite e
filoni. La maggior parte di questi fogli appartenevano al volume di Pompeo Leoni (vedi
Quaderni II,
introduzione). Nei fogli che recano una filigrana, essa è un „fleur de l_ys".

La disposizione dei vari capi del testo ci ha cagionato qualche dubbio, presentandosi due metodi
dordinamento, Vuno secondo il contenuto, Valtro secondo Vordine consecutivo ~ dove si pub stabilirlo — nel
quale furono da Leonardo eseguiti. Tanto nel presente
Quaderni III quanto nei due volumi precedenti,
abbiamo cercato di seguire quest\'ultimo metodo, essendo probabilmente il piü corretto.

II fol. I recto — reca il numero 156; la carta è di color bianco giallastro; è ad inchiostro bruno, la
figura
I è ad inchiostro scuro che diventa quasi nero nelle prospettive piii profonde, con leggere ombreggiature
in lapis; nei contorni della figura
2 delle tratteggiature in lapis. — II verso, capo [I] e [II] e le figure
I e 2 sono ad inchiostro scuro, nelle figure 3 e 4. alquanto piii chiaro, il rimanente ad inchiostro marrone
sbiadito. Misura
Jj/ X 190 mm.

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II fol. 2 recto — e segnato con D. 6. e reca i numeri g e i^S; la carta è quasi bianca, senza filigrana;
una macchia d\'inchiostro ha corr o so la carta; ha la figura i ad inchiostro scuro quasi nero con tratte ggiature
in matita rossa, le figure 2 e 3 leggermente tratteggiate in matita rossa, il rimanente è ad inchiostro bruno

sbiadito. — II verso ha le figure ip e 20 in matita rossa, le figure 3, ij, 18 ed i capi [II]_[VII]

ad inchiostro nero, il resto è ad inchiostro sbiadito giallastro. Misura 212 X 284 mm.

II fol. 3. recto — è segnato con D. y e reca il numero ißo; la carta alquanto sudicia è di color bianco
giallastro ed è un poco piü sottile del solito, senza filigrana con dei fiiloni fitti e delle ver gelle; è ad inchiostro
scuro, nei disegni alquanto sbiadito; qua e la delle macchie giallastre, si distinguono i disegni penetrati dal
verso. — II
verso è ad inchiostro scuro con alcune macchie ingiallite; aWorlo superiore si trovano due
piccoli buchi (recentemente rammendati) cui l\'uno prodotto dalVinchiostro corrosivo. Misura 202 Y^ 2^3 mm,

II fol. 4 recto è segnato con D. 5; la carta è di color bianco giallastro, senza filigrana; si distinguono
chiaramente i disegni penetrati dal verso; a 2—3 centimetri dalVorlo si vede come una cornice di color
marrone; è bianco.^)
— // verso ^ segnato con P. e reca il numero 2g in lapis-, è ad inchiostro sbiadito, la parte
superiore della figura i è in lapis, come pure le figure i, 2, 3 e y hanno tratte ggiature in lapis; i capi
[V]—[VII] e la figura J sono ad inchiostro scuro e hanno la scrittura piu sottile, i capi [VIII] e [IX]
hanno la scrittura assai piii sottile. Misura i8p
X mm.

II fol. 5 recto — è segnato con D. 8. e ■/•; la carta è di colore bianco-giallastro, con filigrana; le
figure — con tratteggiature in lapis — sono ad inchiostro bruno sbiadito con alcune ojnbreggiature piii cupe, vi
sono delle macchie brune grigiastre. — II
verso reca il numero ij^. ed e ad inchiostro scuro quasi nero,
numerose macchie brune, la figura 3 è in lapis. Misura iSy
X 262 mm.

II fol. 6 recto — segnato con D. 11.; la carta è di colore bianco giallastro, senza filigrana; è ad
inchiostro bruno giallastro, nella figura i il lapis traspartsce, — II
verso, che reca il numero 212 ed ha
alcune macchie d\'un bruno pik chiaro, è bianco. Misura iSy
X 268 mm.

II fol. 7 recto — e segnato con D. i e reca il numero 152; la carta è di color bia7ico giallastro,
senza filigrana; le figure 3—6 hanno i contorni ad inchiostro scuro, le figure 3 e 4 con le ombreggiature
in matita rossa, la figura
5 ha delle tratteggiature in lapis ed in matita rossa; i capi [II], [V]—[VIII],
[XI]—[XIV] sono ad inchiostro bruno giallastro, [I] e [III] ad inchiostro bruno grigiastro, [IV], [IX]
e [X] ad inchiostro scuro nerastro, cost pure alcune macchie, mentre altre sono piü chiare. — II
verso ha
i capi [II], [IV], [V], [XII] — [XIV], [XVII] e le figure i, 3, 10, 12, 13, ad inchiostro marrone
sbiadito, il rimanente è ad inchiostro scuro, con alcune macchie grigio-marrone. Misura 2iy
X 301 mm.

II fol. 8 recto — è segnato con D. 2 e reca il numero 133-, la carta è di color bianco giallastro, senza
filigrana; i capi [VI], [VIII], [IX], [XII] — [XV] e le figure 7 e p—ii sono ad inchiostro sbiadito,
giallastro; nella figura i il feto ha le ombreggiature in matita rossa con i contorni ad inchiostro nero, il
rimanente e ad inchiostro scuro nerastro. — II
verso ha i capi [I] e [II] in scrittura comune (non mancina);
i capi [XII] (in parte), [XV] — [XVII] e la figura 11 sono ad inchiostro bruno sbiadito, il rimanente
è ad inchiostro scuro nerastro, alcune tratteggiature in matita rossa. Misura 214.
X 301 mm.

II fol. 9 recto — e segnato con D. 3; è bianco; la carta è di color bianco giallastro, senza filigrana.
— II
verso reca il numero 134; è ad inchiostro bruno, i capi [IX] e [XIV] e le figure 3, p e 10 ad
inchiostro sbiadito; la figura J è in lapis. Misura 2oy
X 286 mm.

II fol. ro recto — è segnato con D. 4 e reca il numero 12p; senza filigrana; è ad inshiostro bruno,
forte, la figura in lapis. — II
verso reca l\'antica numerazione P., è ad inchiostro bruno, piuttosto forte;
la figura ƒ è in lapis il capo [I] è in lapis assai scolorito, nelle fiigure traspariscono le tratteggiature
in lapis.y Misura 213
X 2po 7nm.

II fol. II recto — è segnato con D. p. e reca il numero 213; è bianco; la carta è di color bianco
leggermente giallastro, con filigrana. — II
verso è ad inchiostro scuro, le figure i, J—p, 12 e 13 sono ad
inchiostro nero, come pure parzialmente le figure 2 e 16—ip, le figure ly, ip e 20 hanno tratteggiature in lapis.

pagine seguenti sono Manche e percib non sono state rip7\'odotte, fogli 4 R. 6 V. g R. 11 R.

\'\'■) Durante la prepai-azione del capo [VI] ci accorgemmo come in ogni riga le prime lettere stavano alquanto piii in alto che le
seguenti, e ad un esame minuto fu trovato che la striscia di carta contenetite queste lettere dev\'esstre stata strappata e in seguito mal
raccomodata. Rivoltici al direttore della biblioteca di Windsor — the Hon. J. W. Fortescue — questa parte del foglio 10 venne di nuovo
staccata e poi rimessa al posto esattamente.

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II capo [I] e Ie figure anatomiche som ver gate con scrittura pik sottile; nella figura i una macchia d\'inchiostro
ha corroso la carta. Misura 206
X 2^2 mm.

II fol. 12 — ha la carta alquanto diver sa di un tone piu grigiastro, ha ifiloni molto stretti e Ie ver geile
appena discernibili, la filigrana e stata tagliata, di modo che difficilmente si potra identificare; il foglio è
siato piegato; il
recto — è segnato con D. 10 e reca il numero ß; è ad inchiostro bruno sbiadito; la figura i
ha delle tratteggiature in lapis, altre ad inchiostro nero, altre in matita rossa.
Il verso è ad inchiostro
bruno grigiastro con alcune macchie piii chiare. Misura i^ß x 20s mm.

Uesecuzione delle eliotipie del presente volume è stata specialmente difficile a cagione delle numerose
sfumature di colore che si trovano negli originali; perchè i facsimili riproducessero il piü fedelmente possi-
bile gli originali, tanto gli editori come il direttore del „Norsk Lystryk- og ReproduktionsanstaW\', il Sig.
Johnson, si sono recati a Windsor per poter sul posto confrontare Ie riproduzioni con gli originali. Gli
editori, che giornalmente per mesi durante la preparazione dei singoli volumi hanno avuto occasione di seguire
il lavoro intenso ed accurato che la riproduzione eliotipica di ogni foglio ha richiesto, desiderano di esprimere il loro
apprezzamento per V interesse e diligenza dimostrate dal personale del „Norsk Lystryk- og Reproduktionsanstalt\'\'.

II contenuto del Quaderni III ci mostra Ie ricerche di Leonardo intorno agli organigenitali e intorno
al feto, come apparisce tanto dai numerosi disegni come pure dal testo. 11 suo studio zeiante di penetrare
il piu profondamente possibile nel tema si esprime tra altro nel famoso abbozzo di una sezione sagittale
di im uomo ed una donna in congressu
(fol. 2 v. e fol. 3 v.), col quale ha voluto dare probabilmente una
dtmostrazione della posizione degli organi in quel momento, importante tanto per i.!origine della chagione
dj loro essere-f, — cioè degli uomini — quanto per <.<la cagione dj moltj pericholj dj ferite e mallattje->->
(fol. 3 v.).

/ numerosi disegni del membro virile, in posizioni e sezioni diverse, ci parlano assai chiaramente dello
studio profondo e delle sezioni che di quest\'organo Leonardo ha fatto; i disegni e Ie descrizioni dei testicoli,
dei vasa deferentia, delle vesiculae seminales, delV ureter e della vesica urinaria dimostrano cognizioni precise
di queste parti. Disegna e descrive
(fol. 3 r.) nervi che vanno dalla spina dorsale ai testicoli, e menziona
che, se l\'osso pubico durante il coito non prestasse resistenza al membro virile, questo .henterrebe spesse
volte piu nel corpo delVoperante che nello operato-»
(fol, i v.).

Ha osservato Perectio penis negli appiccati e negli asfissiati, ed esprime tale osservazione con Ie parole
seguenti <d\'omo more spesse volte col menbro genitale, il quale è djrittof> ecc.
(fol. 7 r.).

Le genitalia feminina externa non gli sono di certo ignote, di queste dice: <idesscriui Ie menbra
invechiate giovane e mezane>->
(fol. i r.). Inoltre dice, che la distanza tra la simfisi e la punta del coccige
è piii grande nella donna che nelVuomo i^per causa del partorirey,
(fol. 4 v.), e fa notare come nei due sessi
si manifesta un desiderio direttamente contrario riguardo la dimensione degli organi
genitali esterni{io\\. 7 r.).
Paragona la lunghezza del busto della donna con quello della vacca e della cavalla, ed anche la dimensione
del loro membro genitale con quella del loro tronco, arrivando alla conclusione che la lunghezza dei
genitali tn queste tre specie è un quarto di
braccio (fol 71")

Tratta in generale delle condizioni nel chiudersi ed aprirsi delle aperture naturali (fol. i r.); piu
profondamente della vulva e del meccanismo del serramento dell\'ano
(fol. i r.), accennando come non si pub
orinare e defecare «\'n un medesimo principio di tempo-,-,
(fol. 4 v.).

Gli ovari vengono defimti come .uasi spermatid in forma dj testiculi» ed il loro prodotto come seme
(fol. I v ). Parlando della fecondazione di donne nere per mezzo di un uomo o bianco o nero, Leonardo
osserva che il colore della pelle della prole non dipende dalFinfluenza del sole, ma dal colore della
pelle dei genitori, e l\'esprime con le parole seguenti: iche la semenza della madre
a potentia neWenbrione
e quale alla semenza del padre-,-,
(fol. 8 v.).

Pill volte nota che <iuna mente gov erna due corpi,^ e che Vembrione rimane segnato dai cibi che la
madre ha mangiati 0 da impressioni che essa ha subito
(fol. 3 v, fol. 8 r. e v.).

Isuoi disegni di embrio7ii dimostrano che Leonardo ha avuto occasione di anatomizzare delle donne gravide
L\'altezza deWuomo pienamente sviluppato viene valutata tre volte la lunghezza deWembi\'ione maturo, che viene
dichiarato di un
braccio (fol 7 r.). Leonardo ha osservato un\'embrione che <s.era men d\'un mezo braccio e auea
vtctno a 4 mesi»
(fol. 7 v.), e richiama lattenzione al fatto che Vembrione nel ventre della madre ere see pik presto
che tl putto dopo la nascita
(fol. 7 v.). e che il putto dopo il primo anno di vita non ha ancora raggiunto la

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doppia lunghesza dun embrione di g mesi (fol 7. v.). Ha studiato gVintestini dun embrione e cib faccendo
ha diretto la sua attenzione specialmente sulla grandezza della parte sinistra del fegato, menzionandone la
diminuizione dopo la nascita. Cosl descrive pure la riduzione della vena ombelicale nel ligamentum teres
hepatis
(fol. 8 v.).

I disegni del fol. 7 v. provano che Leonardo ha sezionato Furachus e le arteriae umbilicales, cosl
illustra pure il loro rapporto colVombelico e col cordone ombelicale quale è conposto de uene-*
(fol. 8 v.);
il cordone ombelicale dice essere, neltuomo, della medesima lunghezza delVembrione (fol. 7 r. e. v.).

Ramificazioni passano dai grandi vasi della cavita bacinale della madre, alVutero, e da questo
il sangue scorre alia vena ombelicale, che conduce al fegato delVembrione., dove si ramifica
(fol. 7 v.); oltre

10 scopo di servire da canale nutritivo, il cordone ombelicale ha il compito di deviare Vorina delVembrione
(fol. 3 V., 7 r. e V., 8 v.).

üembrione, nel ventre della madre, non pub respirare, poiche allora annegherebbe, poiche sta nel-
Vacqua; e vi sta «.perche le cose gravepesan men nell\'acqua che nelVariaT>
(fol. i v., 7 r.), \'i.e llo alitare non

11 è necessario, perchè luj e vjvifichato e nutrito dalla vita e cibo della madre-» (fol. 8 r.).

Leonardo nega la possibilita che F embrione nelCute7\'o possa piangere o gridare; se si crede sentire la
voce dairutero gravido «quessto è piuttosto qualche sonito dj uento che sboccheyi
(fol. 7 r. e v.).

Oltre rembrione umano, Leonardo ha pure studiato il feto di ruminanti e rembrione gallinaceo; in-
cita ad osservare <icome si notrichano li uccellj nelle loro ova-»
(fol. 9 v.), dice come le uova delle galline
sz possano covare per mezzo dei \'i.fornelli del focko-s>, e come si possa ottenere che il cap one covi le uova
della gallina e custodisca e difenda i pulcini
(fol. 7 r.).

Leonardo dice che I\'embrione umano neWutero è circondato di 3 involucri: ^animus^, «alantoydea*
e c<secondinay>
(fol. 8 v.) probabilmente corrispondenti alVamnios, allantois e chorion del feto animale. Le
sue figure indicherebbero che ha studtato le membrane fetali negli animali, addattando Vesperienze di queste
ricerche al feto umano. La figura 3 al
fol. 8 v. pub difficilmente rappresentare un feto umano, ma si
riferisce piuttosto ad osservazioni delluovo dun uccello. I disegni delVutero con - embrione e membrane al
fol. 8 v., e fol. 9 V. mostrano — riguardo le membrane — fenomeni caratteristici soltanto dei ruminanti

II vocabolo «secondina» ha sig7tificati diver si, sadopera doe tanto nel senso di placenta quanto di
membrane fetali in genere
(fol. 8 r.). Leonardo segue Iantica dottrina che gli embrioni che nascono nel mese
ottavo non possono vivere
(fol. 3 v.). I disegni dellutero rappresentaito sempre la matrice ad ima sola
cavita; non si vede nessuna traccia di un corno uterino.

Anche con queste ricerche sulVorigine del crescere e della nascita delVembrione, Leonardo arriva
una volta ancora a considerare Vuomo — come spesso abbiamo visto nei suoi lavori di ricerche — non
giä come u?i essere a parte nel mondo della natura, ma invece come un tutto solo, come un solo membro della
grande unita di tutti gli esseri viventi, e percib sottoposto alia medesima <i.necessitä», do che la sua vasta
mente esprime con le seguenti memorabili parole: <i.tutte le semenze anno Ionbelicho, il quale si ronpe,
quando essa semenza è matura. E simjlmente anno la matrice e secondina, come mostrano li erbiglie e tutte
le semenze che nasscano in guaine-», ecc.
(fol. 9 v.).

Come gli altri fogli dei suoi manoscritti anatomid gia pubblicati, anche il Quaderni III ci mostra il
metodo caratteristico di lavorare di Leonardo. II suo pensiero instancabile ed irrequieto si occupa contemporanea-
mente di materie disparatissime e viene da lui stesso fissato sulla carta nel momenta dellispirazione, tal
quale gli viene in mente: accanto a studi e disegni riguardanti gli organi genitali e gli embrioni tratta per
esempio della struttura dei polmoni
(fol. io_, 4 v.), dei rapporti della parete addominale e del peritoneo
colla vesdca
(fol. 4 v.), per quale via gVintestini scendono nello scroto (fol. 4 v.), fenomeni topografici del
collo
(fol. 5 V.) e del bacino (fol. 4 v.), misura le budella (fol. 8 v.), e descrive le ramificazioni dei grandi vasi
negli organi della cavita del bacino e nelle coscie
(fol. 7 v.), cuocendo i rognoni mette alio scoperto i vasi renali
(fol. 3 r,), disegna le venae spermaticae internae nei loro rapporti con la vena cava e la vena renalis
(fol. 5 r.), menziona diver si fenomeni della milza (fol. 8 v.); esige la conoscenza dell\'anatomia topografica
dei singoli membri a cagione delle lesioni
(fol. 8 r.), accenna alia topografia del dorso (fol. 3 r.), ed alia
funzione di alcuni muscoli addominali e dei muscoli della coscia
(fol. 7 \'\'•)\' domanda le misure esterne del
corpo nelluomo fatto
(fol. 3 r.) ed indica come si pub far conoscere i tendini e le fasce delVarto della spalla
e di altri arti
(fol. 3 r.). Parla in generale di muscoli policefali (fol. 9 v.), in modo minuzioso descrive m.

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biceps brachii m. brachialis e m. pronator radii teres\\ il m. biceps è considerato da Leonardo come
piegatore e supinatore, il m. brachialis invece soltanto come un forte piegatore, e il m. pronator viene indicato
come antagonista del m. biceps; questi due muscoli
so7to paragonati alle corde dun trapano, che servano a
pronare e supinare la mano
(fol. 7, 9 v.). Vulna viene esplicitamente disegnata come un <ifucile inrevolubile-»
in relatione col radio
(fol. 9 v.).

Leonardo si diffonde inoltre in considerazioni sui rapporti reciproci di grandezza di piani geometrici
(fol. 11 v.), delVoscillazione della \'/.grandezza della ombra primitiva,-, secondo la distanza del corpo ombroso
dal corpo luminoso e della grandezza di questo ultimo
(fol. 8 v.). Disegna il piano di una casa (fol. 12 v.)
parla dei rapporti tra aria «stJ\'-etta» ed aria \'tlargat nelFacqua (fol. 12 x}^, dei rapporti tra levita e gravita
(fol. 12 r.), del movimento airerta d\'un corpo sferico con peso inegualmente distribuito, essendovi posto un
pezzo di piombo, sur una superficie inclinata,
(fol. 8 r.); calcolailpeso specifico delle navi e la loro capacita
(fol. 12 r.), fa degli esperimenti sulle onde nelVacqua e neWaria (fol. 12 v.), e fa delle ricerche riguardo
la prospettiva della pittura vista con ambedue gli occhi 0 con uno solo
(fol. 8 r.). Inoltre spiega perchè il
poeta ed il pittore, nel trattare la loro materia, sono costretti di servirsi di m.ezzi differenti
(fol. 7 r.).

Inpiii fogli {3.^. es. ff. 2 r, e v., 11 v., 12 r.) si trovano numerose figure disparatissime: Vinfrangersi
dt raggi luminosi, misure, leve, bilance, ruote dentate, e numerosi disegni geometrici, come pure ornamenti
di rami di querela con ghiande, e nastri intrecciati.

II Quaderni d\'Anatomia IV di alternato conte7iuto anatomico e fisiologico sara pubblicato possibilmente
nel 1^14.

Per terminare ci preme esprimere la nostra sincera gratitudine verso tutti coloro i quali in diversa
manier a ci hanno aiutato neW opera nostra:

al Signor profes sore dott. G. Lesca, che ci ha reso pregevole servtsio sta nelFtnterpretazione di
alcuni passi oscuri del testo sia in altro modo,

ai Signori professori dott. M. Holl, dott. K. Sudhoff e dott. W. Wright, i quali con squisita
gentile zza, con cur a meticolosa e somma dottrina hanno riveduto le bozze delle
traduzioni tedesca ed inglese,
al Hon. J. W. Fortes cue che ha dimostrato un interesse vivissimo ed attivo per la nostra opera,
ai membri della presidenza della fondazione \'.^Fridtjof Nansens Fond til Videnskabens
Fremniei>, che con generosita sollecita hanno reso possibile la pubblicazione del terzo volume dei
Quaderni d\'Anatomia — secondo il piano originate — un anno dopo la pubblicazione del Quaderni II,

al Signor Barry che con oculatezza e massima accurate zza ci ha aiutato nel correggere i fas simili,
e alla Casa Editrice Jacob.Dybwad per aver data alVopera una edizione cost degna.

Christiania 2 Settembre ipjj.

OVE C. L. VANGENSTEN. A. FONAHN. H. HOPSTOCK.

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Also in the present volume Quaderni d\'Anatomia III we have followed the same principles with regard
to transcription and translations of the original text as well as to the typography as in the
Quaderni I
and II previously published.

The twelve sheets published in Quaderni III did not originally constitute a whole, like that exhibited
by
Quaderni II, but as they all contain matter dealing with either the organs of sex or the fetus they are
here given collected as they are kept at Windsor (with the numeration [by Piumali) D. i — D. iij and
one sheet designated

These sheets fall naturally into four groups. Folio i (156) stands alone, and must belong to the series
of sheets which Sabachnikoff - Piumati published in
Fogli B, to which therefore the present sheet
really should belong, with as much justification as the drawing in
fol. 38, published therein, of the fetal
membranes of the cow. These sheets belong to a period as early as 1489
(q. v. Fogli B, fol. 42 recto.)

In the same manner fol. 12 (Z>. 10) which is here included by reason of a series of drawings of the
male and female organs of sex, really belongs elsewhere, and thus stands alone. The drawing of a man\'s
head contained therein, is a study of Judas for the \'\'Last Supper" which, from information kindly supplied
by Dr. J. Thiis, may be referred to the period g\'].

The two folios 7 and 8 (ID. i and D. 2) constitute a clearly defined group, which must have been drawn
and composed by Leonardo dtiring his dissections of gravids.
Fol. 9 (D. also goes with these sheets, as
far as its drawings and text to some degree belong to the group
fol. 7 and 8, whilst the remainder of its
contents appears to be assignable to the sheets of
Fogli A.

Folios 2—6, 10 and 11 {D. 4 — D. ^ and D. 11) constitute a separate group, as will be readily
seen from the method of drawing employed therein.

On account of the heterogeneous character of the sheets, as regards shape, paper, method of drawing
and date of origin, we have considered it advisable to arrange them as far as feasible according to contents,
in numbering them
Fol. i —12. First of all we have the sheets dealing mainly with the organs of generation,
next those which especially treat of the fetus, then those relating to other anatomical themes, and finally
those which are principally occupied by geometrical-mathematical subjects.

In Fol. 2, 4 — II, the paper is yellowish-white, thin, and smooth, with close wiremarks
and chainmarks. The greater part of these sheets was included in Pompeo Leoni\'s volume
(q. v.
Quaderni II.,
Introduction). The water-mark in those sheets that have one, consists of a "fleur de lys".

The arrangement of the various text passages of each sheet has occasioned some doubt with regard to the
consecutive order of the same, for two methods of consideration are here applicable: either the passages
may be arranged according to their contents, or according to the order - as far as this can be decided —
in which they presumably were written by Leonardo. Both in the present
Quaderni III and in the two
preceding ones, we have attempted to pursue the latter method, as being probably the more correct one.

-ocr page 21-

mm

Fol. i: Recto — bears the number 136] the paper is yellowish-white; brown ink^ fig. i with dark
brown ink, which is almost black in some perspective depths, and indications of pencil shading; we find
pencil strokes in the contours of fig. 2. Verso - passages [I] and
[II] and figs, i and 2 with dark-
brown ink, figs. 3 and somewhat lighter, the others zvith light-brown faded ink. Dimensions
7^7 X 190 mm.

Fol. 2: Recto — marked D. 6, and bears the numbers g and i^S; the paper is almost white, without
water-mark; fig. i, dark, almost black ink, with red crayon marks; figs. 2 and 3 faintly sketched in red
crayon only; the remainder brown, faded ink, an ink-blot has corroded through the paper; Verso - figs. 19
and 20 red crayon, figs. 3,
77 and 18, and also passages [II] — [VII] black ink, the remainder somewhat
faded yellowish ink. Dimensions 212
X 284 mm.

Fol. Recto - marked D. 7, and bears the number 7jo; somewhat soiled paper, yellowish-white in
colour, and somewhat thinner than usual; without water-mark, with close wire-marks and chain-marks; dark-
brown ink which in the drawings has to some extent run and been absorbed by the paper here and there
spotted yellow, drawings that have come through from verso are discernable. Verso - dark-brown ink
with some yellowish stains; on the upper edge two small holes (recently repaired) one produced by corrosive
ink. Dimensions 202
X 213 mm.

Fol. 4: Recto - marked D. s ; paper yellowish-white, without water-mark; drawings that have come

through from verso are clearly discernable; 2 to 3 centimetres from the edge we see a kind of frame of yellow-

brown colour, otherwise blankK Verso - marked P., and bears the number 29 in pencil; faded ink; the

upper portion of fig / in pencil, and the drawings i, 2, 3 and 7 have pencil marks; passages [V] - ]vil]

and fig 7 have dark brown ink and more pointed pen-work; passages [VIII] and [IX] more pointed still.
Dimensions 189
X 277 mm.

Fol. 5: Recto - marked D. 8, and 7.; yellowish-white paper whit water-mark; drawings
exhibit pencil marks, and have brown faded ink, with some darker shading-, greyish brown stains.
Verso - numbered 174, dark-brown, almost black ink; numerous brown stains;
fig. 3 with pencil.
Dimensions 187
X 262 mm.

Fol. 6: Recto - marked D. 11; paper yellowish-white, without water-mark; yellow-brown ink in
fig
7 the pencil marks shine through the ink. Verso- numbered 2x2; some light brown stains, otherwise
blank. Dimensions 187
X 268 mm.

Fol. 7: Recto-marked D. i; numbered 132; without water-mark; paper yellowish-white in colour-
figs. 3-6 have contours in dark brown ink, figs. 3 and 4 ^\'ith shading in red crayon-, fig j has marks
in pencil and red crayon; passages [II], [V
]-[VIII], [XI]-[XIV] yellowish-brown ink, [I] and [III]
greyish-brown ink, [IV], [IX] and [X[ brown-black ink, and also some of the stains, while the others
are lighter. Verso - passages [II], [IV], [V], [XII]-[XIV], [XVII] and figs.
7, zo, zj with
light brown faded ink, the others with dark brown ink, some grey-brown stains. Dimensions 217 x 301mm.

Fol. 8: Recto- marked D. 2, numbered 133paper yellowish-white, without Water-mark\', passages
[VI] [VIIIJ, [IX], [XII]-[XV] and drawings 7 and 9^11 with faded yellowish ink, the remainder
with brown-black ink. Some yellowish-brown stains-, fig . Aas shading deepened by red crayon. Verso-

iTf [XV]-[XVII] and fig .. with brown faded ink; otherwise brown-Uack

ink, some small spots in red crayon; passages [I] and [II] right hand writing. Dimensions 214 X ,07 ..

FoL 9: Recto -marked D. 3, otherwise blank; paper yellowish white, without water-mark. Verso -

numbered 7,, ^IX] and [XIV] and the drawings y, g and 10 faded brown ink

fig. 7 in pencil. Dimensions, 207 X 286 mm. \'

Fol. 10: Recto - marked D. 4, numbered 7.9; without water-mark, strong brown ink- drawin.
in pencil. Verso - has an old mark
-P.; brown, somewhat strong ink; fig. 5 with fensil, passage [II
with pencil, much erased-, pencil marks shine through in the drawings.^ Dimensions 213 x 290 mm

Fol. XX-. Recto - marked D. g, numbered 2x3; otherwise blank; paper white, slightly\'^^ellowish
with water-mark. Verso - dark brown ink, figs, i, 7-g, 12 and 13 with black ink, partly also figs, i

The following pages have not been reproduced, as they contain neither text nor dra-win^s- Fol 4 R 6 V o R-^

D^^-ing the preparation of passage [VIJ it was noticed that the tjre first letters in each line stood higher ihan the other ^Ih
- O. the Piece of paper on which these letters were
wimL Z t a

have been torn off, and subsequently stuc, on ina.cu.c.ely. On appUcation to the Chief Ubrarian f WiX ! 2 Z
7. W. Fortescue - this portion
folio 10 loosened, and then exactly refastened.

-ocr page 22-

and pencil marks in the drawings 77, /p and 20; passage [I] and the anatomical drawings with

more pointed pen-work; in fig. i an ink-blot has corroded through the paper. Dimensions 206 X 2^2 mm.

Fol. 12. — the paper differs somewhat from that of the other folios, being more greyish in tone, with
close wire-marks., and indistinct chain-marks; the water-mark has been cut through, so that it is difficult to
identify it; the sheet has been folded. Recto — marked D. 10, numbered ƒ; faded brown ink; fig. i
contains a number of pencil marks, others in black ink and red crayon. Vers 0 — grey-brown ink, with
some lighter spots. Dimensions 14^ Y. 20j mm.

The printing of the facsimiles of this volume has been specially difficult on account of the numerous shades of
colours found in the originals; in order to make the prints as close to the originals as possible, the editors
and the director of the \'\'Norsk Lystryk og Reproduktionsanstalt", Mr. Johnson, visited Windsor, so that they
were able to compare the prints with the originals on the spot. The editors who daily through months by
each volume have had the opportunity to observe the intense accurate work which the reproduction in collotype
of every singular sheet claims want here to express their apreciation of the interest and diligence shewn by
the staff of \'\'Norsk Lystryk- og Reproduktionsanstalf\'.

In Quaderni III we find an account of Leonardo s investigations of the genitals and of the fetus as
results especially from the numerous drawings but also from the text. His eager endeavours to obtain
the deepest possible insight into the subject find expression, inter alia in the famous sectional drawing
of man and woman in congressu
(Fol. 2 v. and Fol. 3 v.), in which sketch Leonardo probably desired to
give a representation of the position of the organs at this important moment — important both as "the origin
of their — i. e. mans and woman\'s — cause of existence\' and as "the cause of many dangers of ulcers
and diseases"
(Fol. 3 v.).

The numerous drawings of the membrum virile in various positions and in section, are clear evidence
of Leonardo\'s exhaustive study and dissection of that organ. The drawings and descriptions of the testicles,
vasa deferentia, vesiculae seminales, the tireter and the vesica urinaria exhibit a thorough knowledge of
these parts. He draws and describes
(Fol. 3 r.) the nerves that lead from the spinal column to the testicles;
he states that if the pubic bone did not offer resistance during coition to the membrum virile, this would
"oftentimes enter more into the body of the operating person than into that of the operated one"
(Fol. i v.).

He has observed erectio penis in men who have been hanged or suffocated, and expressed these obser-
vations in the follozving words: \'Man oftentimes dies with the genital organ which is erected" etc.
(Fol. 7 r.).

The genitalia feminina externa are also not unknown to him; he says of the same: "Describe the
genitals, old, young, and middle-aged"
(Fol. i r.). Further he states that the distance fro7n the symphysis
to the point of the coccyx is greater in woman than in man, "on account of the parturitiori\'
(Fol. 4 v.), and
emphasises the point that man and woman prove directly opposite desires with regard to the size of the
genital organs
(Fol. 7 r.). He compares the length of the body of a woman with that of a cow and a mare,
and also the size of the genital organs in proportion to the body, and concludes that the length of the genital
organs of these three species is one-fourth of a braccio
(Fol. 7 r.).

He speaks in general of the conditions at the opening and shutting of the natural openings of the
body
(Fol. i r.), and gives a more detailed account of the vulva and the shutting mechanism of the anus
(Fol. I r.), wherein he mentions that "one cannot commence expelling the urine and the residue of food at
one and the same time."
(Fol. 4 v.).

The ovaries are described as "vasi spermatid in the form of testicles\', their products as seed (Fol. i v.).

Referring to the impregnation of black women by white men and black men, he insists that the colour
of the skin in children is not caused by the sun, but depends upon the colour of the pareyits. He sums up
as follows: "The seed of the mother is potent in the embryo equally to the seed of the father"
(Fol. 8 v.).

In several places he observes that "one soul governs two bodies", and that the fetus may be influenced
by what the mother eats or by the impressions she receives
(Fol. 3 v., Fol. 8 r. and v.).

Leonardo\'s drawings of embryos show that he has had opportunities of dissecting gravids.

The length of a full grown human being is estimated as three times the length of a fully developed
embryo, which length is given as one braccio.
(Fol. 7 r.). Leonardo has seen an embryo "that was less
than half a braccio and nearly 4 months"
(Fol. 7 v.), and he draws attention to the fact that the growth

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of the fetus is more rapid than that of the child after birth (Fol. 7 v.), and that the child at the end of
the first year has not yet attained double the length of an embryo of nine months
(Fol. 7 v.). He has
examined the internal organs of the embryo, and directed special attention to the left side of the liver, the
dtmtnishing of which after birth he mentions. He also describes the reduction of the umbilical vein into
the ligamentum teres hepatis
(Fol. 8 v.).

The drawings in Fol. 7 v. prove that Leonardo had observed and dissected the urachus and the arteriae
umbilicales, and he also throws light upon their relation to the ?tavel and the umbilical cord, \'\'which is
composed of vessels\'
(Fol. 8 v.). He says that the length of the human umbilical cord is equal to the
etnbryo
(Fol. 7 r. and v.).

From the great vessels tn the pelvic cavity of the mother, branches run to the uterus, and thence the
blood enters the umbilical vein, which leads to the liver of the embryo, where it ramifies
(Fol. 7 v.). Besides
serving as a nourishment channel the umbilical cord also performs the function of taking off the urine of
the fetus
(Fol. 3 v., 7 r. and v., 8 v.).

The embryo cannot breathe in the womb, since in that case it would be drowned, for it lies in water.
It lies in water because \'\'heavy things weigh less in water than in the air"
(Fol. i v., Fol. 7 r.), and it need
not breathe because it is "vivified and nourished by the life and food of the mother\'\'
(Fol. 8 r.).

Leonardo denies the possibility of the embryo crying or making any sort of sound in the womb. If
people think that they hear noises from the impregnated uterus "this is rather the sound of some flatus\'
(Fol. 7 r. and v.).

Besides human embryos, Leonardo has examined the fetus of ruminates, and the embryos of the
domestic hen. He urges to observe "how the birds are nourished in their eggs\'
(Fol. 9 v ) mentions that
hens eggs may be hatched by the heat from a stove, and how the capon may be made to hatch the hens
eggs and take care of the chickens
(Fol. 7 r.).

Leonardo says that the human fetus in the uterus is surrounded by three membranes, \'\'animus"
"■alantoyded\\ and "secondina"
(Fol. 8 v.), which probably answer to the amnios, allantois, and chorion of the
animal fetus. His drawings indicate that he had examined the fetal membranes in animals and transferred
his results to the human fetus. The drawing 3 on
Fol. 8 v. scarcely represent a human fetus, but
probably refers to observations of birds\' eggs. The drawings of the uterus with embryo and membranes
on
Fol. 8 and Fol. 9 v. far as the membranes are concerned, show conditions that zvotdd be found only
in ruminates.

The word "secondina" is employed in various zvays, both as meaning placenta and fetal membranes
in general
(Fol. 8 r.). Leonardo conforms to the ancient theory that children born in the 8th month can-
not live
(Fol. 3 v.). The draivings the show the uterus as having a single chamber, no hint of a bicorn titerus
being given.

As is often the case in other portions of his investigations, Leonardo again comes to the conclusion
through these investigations of the origin, grozvth and birth of the fetus, that man in no wise stands apart
m the krngdom of nature, but only is a part, a separate member of one great unity of all living beings
and on account of this man is under the same \'\'necessiti^\' as the latter. This conclusion his far-seeing
genius expresses in the following memorable words: "All the seeds have the u.^bU^cal cord, which breaks
when tins seed is mature. And similarly they have the matrix and secundina as the herbs and all the seeds
which grow tn shells show etc."
(Fol. 9 v.).

Like all the sheets of his anatomical notes hitherto published, the Quaderni III show Leonardo s peculiar
methods of work. His restlessly active brain is occupied with the most varied things at one and the same
thne, and his thoughts and ideas are jotted down on the spot, just as they occur to him: In addition to
studies and drawings of the organs of generation and of the embryo, he deals e. g. with the structure of
the lungs
(Fol. 10, 4 v.), the relation between the abdominal wall, the peritoneum, and the bladder (Fol. 4 v.),
how the intestines descend into the scrotum (Fol. 4 v.), the structure of the neck (Fol. 5 v.) and of the pelvL
(Fol. 4 v.). He measures the intestines (Fol. 8 v.) and describes the ramifications of the great vessels to
th. organs in the pelvic cavity, and to the thigh
(Fol. 7 v.), reveals the vessels of the kidney by boiling the
I ney
(P ol. 3 r.) and draws the venae spermaticae internae in their relation to vena cava and vena renalis
(Pol. 5 r.), connected with the milt (Fol. 8 v.), claims a knowledge of topo-

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graphic anatomy of the various members with a view to lesions (Fol. 8 r.) refers to the structure of the
back
(Fol. 3 r.) and suggests the action of some of the-abdominal muscles and muscles of the thigh (Fol. 7 r.).

He asks for the superficial measurements of the adult human being (Fol. 3 r.), and explains how to
unravel the tendons and ligaments in the region of the shoulder-joint and of other joints
(Fol 3 r)

Polycephalmusclesarediscussedingeneral[Yo\\.^v) and the M. biceps brachii, M. brachialis, and M. pronator
radtt teres are described in detail Leonardo considers M. biceps as a jlexor and supinator, M. brachialis
as a potent flexor only, and M. pronator is placed as the antagonist of M. biceps. The two muscles are com-
pared to the cords of the trepan, and serve to pronate and supinate the hand
(Fols. 7, 9 v.). The ulna is
clearly defined as the \'\'irrevolvable bone\' in relation to the radius
(Fol. 9 v.).

Leonardo further reflects upon the mutual proportions of geometrical planes (Fol. 11 v) on the varia-

ttons of the dimensions of the ^^fri^nitive shadow" according to the distance, between the shading body and

the luminary, and the size of the latter (Fol. 8 v.). He sketches the groundplan of a house (Fol 12 v)

dtscusses the relation between rarefied and condensed avr in water (Fol. 12 r.), relation between heavineL

and hghtness (Fol. 12 r.). upward movement of a spherical body with a poise placed unevenly, con-

tatmng a piece of lead, on an oblique plane (Fol. 8 r.). He calculates the specific weight of ships and their

carrying capacity (Fol. 12 r.), he makes experiments on waves in water and air (Fol. 12 v.) and investigates

the perspective of a painting seen with both eyes or with one only (Fol. 8 r.). Furthermore he discusses

more in detail, why a painter and a poet are obliged to rely on different methods of expressing their
subject
(Fol. 7 r.).

Several sheets {e. g. Fols. 2 r. and v., 11 v., 12 r.) ^ of miscellaneous figures: The dis-

persion of light, rules, lifting cranes, balances, cog-wheels, and various geometrical drawings, besides orna-
mental drawings of oak branches with acorns and intertwining ribbons.

The Quaderni d\'Anatomia III with its alternation of anatomical and physiological contents will be
published, as far as can be foreseen, in 1914..

In conclusion we desire to express our warm.est thanks to all those who in various ways have assisted
us in our work:

Professor Dr. Lesca who has rendered valuable assistance towards the interpretation of various obscure
passages, and in other ways.

The Professors Dr Wright, Dr. Sudhoff and Dr. Ho II,who with exceeding kindnes,minute accuracy
and eminent learning have read through the proofs of the English and German translations respectively, \'

The Hon. J. W. Fortescue who has shewn our work a vivid and active interest,

The members of the committee of the -Fridtjof Nansens Fond til Videnskabens Fremme"
who by ready generosity have rendered possible the publication, according to the original plan, of the
Quaderni d\'Anatomia III after the Quaderni d\'Anatomia II,

Mr. Barry who ^th great skilTand care has assisted us in the Lrrection of the proofs of the facsimiles

and the publisher Mr. Jacob Dybwad who has given this volume its attractive appearance

Christiania, September 2nd, IÇ13.

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Auch in diesem Bande, Quaderni d\'Anatomia III, haben wir die Transskription und Übersetzung
des Originaltextes sowie die typographische Wiedergabe nach denselben Grundsätzen vorgenommen wie in
den beiden bereits erschienenen
Quaderni I und II.

Die in Quaderni III veröffentlichten 12 Blätter haben ursprünglich kein Ganzes gebildet, so wie die
Blätter des
Quaderni II; da sie aber sämtlich Dinge enthalten, die die Geschlechtsorgane oder den Fetus
behandeln, erscheinen sie hier in einem Bande gesammelt, wie sie sich jetzt in Windsor befinden, (mü der
Numerierung (von Piumati) D. i — D. 11), zugleich mit einem Blatte, das die Zahl 156 trägt.

Die vorliegenden Blätter lassen sich leicht in vier Gruppen sondern. Etwas für sich bildet Yo\\. i (156),
das der Reihe Blätter zugehören muß, die Sabachnikoff-Piumati in Fogli B heratisgegeben haben, wo deshalb
auch dieses Blatt eigentlich Platz finden sollte mit demselben Rechte wie das dort veröffentlichte
Fol. 38,
Zeichnung der Eihäute der Kuh. Diese Blätter stammen aus einer so frühen Zeit, wie dem Jahre 148p
[vgl.
Fogli B, Fol. 42 recto).

Ebenso gehört Fol. 12 (D. 10), das hier Aufnahme gefunden hat wegen einer Reihe Zeichnungen
von männlichen und weiblichen Geschlechtsteilen, eigentlich an eine andere Stelle und bildet daher etwas für
sich. Auf Grund der Zeichnung eines Männerkopfes, der eine Studie zu der Judasgestalt auf dem
Abendmahlbilde ist, läßt sich das Blatt — nach dem, ims uns Direktor Jens Thiis bereitwilligst mit-
geteilt hat — auf die Zeit 14^5—gy zurückführen.

Eine deutlich begrenzte Gruppe bilden die zwei Fol. 7 und 8 (D. i und D. 2), die Leonardo

während seines Sezierens von Gravidae gezeichnet und beschrieben haben muß; diesen beiden Blättern

schließt sich auch Fol. 9 (D. 3) an, da dessen Zeichnungen und Text teilweise mit denen auf Fol. 7 und 8

zusammengehören, während der Übrige Inhalt des Fol. 9 mit den Blättern des Fogli A in Verbindung zu
stehen scheint.

Die Fol. 2-6, 10 und ii (D. 4-D. g, sowie D. 11) bilden eine Gruppe für sich, was man leicht
aus der auf diesen Blättern angewandten Zeichenweise sehen kann.

Wegen der Ungleichartigkeit der Blätter was ihr Format, das Papier, die Zeichenweise und ihre
Entstehungszeit anlangt haben wir es zweckm.äßiggefunden, sie, soweit tunlieh, nach ihrem Inhalt zu ordnen
indem wtr sie mit
Fol. 1-12 bezeichnen. Zuerst kommen die Blätter, deren Zeichnungen wesentlich die
Erzeugungsorgane behandeln, demnächst die, welche vorzugsweise Feten wiedergeben, darauf die, welche
andere anatomische Gegenstände betreffen, und zum Schluße die, welche sich in der Hauptsache mit geometrisch-
mathematischen Fragen beschäftigen.

Das Papier der Fol. 2 und 4-11 ist gelblich weiß, dünn und glatt mit engen Quer-und Längsrippen.
Die Blätter sind, wenigstens größtenteils, in Pompeo Leonis Band eingeheftet gewesen (vgl.
Quaderni II,
Einleitung). Auf denjenigen Blättern, die Wasserzeichen haben, besteht dieses aus einer ..fleur de lys^y.

Die Anordnung der verschiedenen Textabschnitte jedes Blattes hat zu einigem Zweifel hinsichtlich
da^^ Reihenfolge, in der sie zu stehen haben, Anlaß gegeben. Hier lassen sich nämlich zwei Auffassungs-

\'^Reihenf\'^^\'\'\'\'^- Abschnitte ihrem Inhalte nach angeordnet werden oder in der
et enjo ge, in der sie, soweit sich das feststellen läßt, wahrscheinlich von Leonardo niedergeschrieben worden

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sind. Wir haben in dem vorliegenden Bande wie auch schon in den vorhergehenden Quaderni versucht, das
letztgenannte Verfahren als das vermutlich richtigste zu befolgen.

Fol. i: Recto - numeriert 156; das Papier gelblich-weiß, Tinte braun; Fig i mit dunkelbrauner

Tinte, die in einzelnen Perspektivtiefen fast schwarz wird, und Andeutungen von Bleistiftschattierungen;

in den Umrissen der Fig 2 finden sich Bleistiftstriche. Verso - Textabschnitt [I.J und [IL], Fig. /

und 2 mit dunkelbrauner Tinte, Fig. 3 und 4 etwas heller; das übrige mit hellbrauner, verblichener Tinte-
Mißt 13J X 190 Mm.

Fol. 2: Recto — bezeichnet mit D. 6 und numeriert9und 135; das Papier ist fast weiß ohne Wasser-
zeichen; Fig
I, dunkle, fast schwarze Tinte mit Strichen in Rötel-, Fig 2 und 3 leicht skizziert, nur mit
Rotel-, das übrige mit brauner, verblichener Tinte; ein Tintenfleck ist durch das Papier durchgedrungen.
Verso und 20 sind mit Rötel ausgeführt) Fig 3, 17 und 18 sowie Textabschnitte [IL]—[VII]

mit schwarzer Tinte, das übrige mit etwas verblichener, gelblicher Tinte. Mißt 212 X 284 Mm.

Fol. 3: Recto — bezeichnet mit D. 7, numeriert 130-, das etwas schmutzige Papier ist von gelbweißer
Farbe und etwas dünner als gewöhnlich-, ohne Wasserzeichen mit engen Quer- und Längsrippen-, die Tinte
ist dunkelbraun, in den Zeichnungen etwas ausgelaufen-, hie und da fleckig gelb; man unterscheidet die
Zeichnungen des Verso, die durch das Papier durchgedrungen sind
Verso - dunkelbraune Tinte mit
einigen gelblichen Flecken; am oberen Rande sieht man zwei kleine Löcher im Papier (kürzlich ausgebessert),
von denen das eine durch die ätzende Tinte entstanden ist. Mißt 202
X 273 Mm.

Fol. 4: Recto - bezeichnet mit D. 3; das Papier gelblich-weiß ohne Wasserzeichen; man unterscheidet
deuthch die Zeiclmungen des Verso, die durch das Papier durchgedrungen sind ; 2-3 Zentimeter vom Rande
sieht man gleichsam einen Rahmen von gelbbrauner Farbe; sonst leer, i) Y
qx^o ~ bezeichnet mit P., trägt
die Nummer 29 mü Bleistift; Tinte verblichen; der oberste Teil der Fig. i ist mit Bleistift gezeichnet,
ebenso wie die Zeichnungen /, j und
7 Bleistiftschattierungen aufweisen; Textabschnitte [V.]-[VIL]
sowie Fig. 7 mit dunkelbrauner Tinte und in zarterer Ausführung mit der Feder; Textabschnitt [VIII.J
und [IX.] noch viel zarter ausgeführt. Mißt 189
x 277 Mm.

Fol. 5: Recto - bezeichnet mit D. 8 und -i-; das Papier gelblich-weiß mit Wasserzeichen; Zeich-
nungen - mit Bleistiftstrichen - in brauner, verblichener Tinte mit einzelnen dunkleren Schattieruno-en •

graubraune Flecke. Verso - 17^, dunkelbraune, fast schwarze Tinte; zahlreiche braune Flecke-

Flg. 3 mit Bleistift. Mißt 187 X 262 Mm.

Fol. 6: Recto — bezeichnet mit D. 11; das Papier gelblich-weiß ohne Wasserzeichen; gelbbraune
Tinte; in Fig. i schimmern die Bleistiftstriehe durch.
Verso — numeriert 212; einzelne hellbraune Flecke
sonst leer. Mißt 187
X 268 Mm.

Fol. 7: Recto — bezeichnet mit D.i; numeriert 132; ohne Wasserzeichen; das Papier von <relblich-
weißer Farbe; die Umrisse der Fig 3 -
6 dunkelbrauner Tinte, airf den Fig 3 und 4 Schattierungen
m Rotel-, Fig 3 hat Bleistift- und Rötelstriche; Textabschnitte [II], [V.J-[VIII.J, [XL]-[XIV] gelblich-
braune Tinte, [I] und [IIL] graubraune Tinte, [IV], [IX] und [X] braunschwarze Tinte, ebenso eini<re
der Flecke, während die anderen heller sind
Verso - Textabschnitte [IL], [LV.], [VJ, [XII], [XIIL],

[XIV], [XVII] und die Zeichnungen i, 3, 10, 12 und 13 mit hellbrauner, verblichener ^nte, das übrige
mit dunkelbrauner Tinte; einige graubraune Flecke. Mißt 217 y< 301 Mm.

Fol. 8: Recto-bezeichnet mit D. 2, numeriert 153; das Papier gelblich-weiß,.ohne Wasserzeichen-
Textabschnitt [VL], [VIIL], [LXJ, [XIL]-.[XV.] und die Zeichnungen
7 gelblicher

Tinte, alles übrige mit braunschwarzer Tinte; einige gelblich-braune Flecke; Fig i hat mit Rötel verstärkte
Schattierungen.
Verso - Textabschnitte [XII] (teilweise) und [XV.]-~[XVII] sowie Fig jj mit
brauner, verblichener Tinte; im übrigen braunschwarze Tinte; einzelne kleine Flecke in Rötel; Textabschnitte
[I] und [II] mit gewöhnlicher rechtsgehender Schrift. Mißt 214. X 301 Mm.

^^ - bezeichnet mit D. 3, sonst leer; das Papier gelblich-weiß ohne Wasserzeichen

Verso - numeriert 13^, braune Tinte, Textahschnitte [IX] und [XIV] und die Fig ^ und 10 verbli-
chene braune Tinte; Fig. 7 mit Bleistift. Mißt 207x^286 Mm.

6 V. gl^i

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Fol. 10: Recto — bezeichnet mit D. numeriert 12g; ohne Wasserzeichen; kräftige, braune Tinte;
die Zeichnung mit Bleistift.
V e r s o — hat altes Zeichen -P-; braune, ziemlich kräftige Tinte; Fig. j mit
Bleistift, Textabschnitt [I.] mit Bleistift, sehr ausgewischt; auf den Zeichnungen schimmern Bleistiftstriche durch})
Mißt 215 y^ 290 Mm.

Fol. Ii: Recto bezeichnet mit D. 9, numeriert 213; sonst leer; das Papier weiß, schwach gelblich,
mit Wasserzeichen.
Verso — Tinte dunkelbraun, die Fig. i, 7—p, 12 und ij mit schwarzer Tinte, ebenso
wie teilweise auf den Fig. 2 und Bleistiftstriche auf den Zeichnungen ij, ig und 20; Textabschnitt

[L] sowie die anatomischen Zeichnungen zeigen zartere Ausführung mit der Feder; in der Fig. i ist ein
Tintenfleck durch das Papier durchgedrungen. Mißt 206
X 2^2 Mm.

Fol. 12 — hat ein von den übrigen Blättern etwas verschiedenes Papier in einer mehr grauen Tönung,
sehr enge Querrippen, undeutliche Längsrippen; das Papier ist an der Stelle des Wasserzeichens zerschnitten,
so daß das Zeichen sich nur schwer identifizieren läßt] das Blatt ist umgebogen gewesen.
Recto _ be-
zeichnet mit D. 10, numeriert 3; verblichene, braune Tinte; Fig. i hat einige Striche mit Bleistift, andere
mit schwarzer Tinte, wieder andere mit Rötel.
Verso — graubraune Tinte mit einigen helleren Flecken.
Mißt 143
X 203 Mm.

Der Lichtdruck der Faksimilen dieses Bandes ist besonders schwierig gewesen wegen der vielen ver-
schiedenen Farbenschattierungen, die sich auf den Originalblättern finden; um die Lichtdrucke mit den
Originalen möglichst übereinstimmend zu machen, sind sowohl die Herausgeber des Werkes wie der technische
Leiter der <i.Norsk Lystryk og Reproduktionsanstalt^ Herr Johnson nach Windsor gereist, um die Lichtdrucke
an Ort und Stelle mit den Originalen zu vergleichen. Die Herausgeber, die täglich, monatelang bei jedem
Bande Gelegenheit gehabt haben, die intensive, sorgfältige Arbeit zu verfolgen, welche der Lichtdruck jedes
einzelnen Blattes verlangt hat, mochten gern hierdurch dem Personal der <!.Norsk Lystryk- og Reprodtiktions-
anstalt^ ihre Anerkennung für das Interesse vmd den Fleiß aussprechen, die es hierbei an den Tag gelegt hat.

Der Inhalt des Quaderni III zeigt Leonardos Erforschung sowohl der Generationsorgane wie des
Fetus, was besonders aus den zahlreichen Zeichmmgen, aber auch aus dem Text hervorgeht. Sein eifriges
Bestreben, möglichst tief in das Thema einzudringen, kommt unter anderem in dem berühmten skizzenartigen
Sagittalschnitte von Mann und Weib in congressu
(Fol. 2 v. und Fol. 3 v.) zum Ausdrucke, womit er wahr-
scheinlich eine Darstellung der Lage der Organe in diesem wichtigen Augenblick hat geben wollen, wichtig
sowohl als <!.dem Ursprung ihres - der Menschen — Daseins-Grund», wie als <ider Ursache vieler Gefahren
der Geschwüre und Krankheitem
(Fol. 3 v.).

Die vielen Zeichnungen vom Membrum virile in verschiedenen Stellungen und Schnitten sprechen deutlich
genug von Leonardos eingehendem Studium und Sezieren dieses Organs; die Zeichnungen und Beschreibungen
der Testikel, Vasa deferentia, Vesiculae seminales, der Ureter und der Vesica urinaria zeigen eine genaue
Kenntnis dieser Teile. Er zeichnet und bespricht
(Fol. 3 r.) Nerven, die von der Wirbelsäule zu den
Testikeln gehen; er erwähnt, daß, falls das Schambein dem Membrum virile beim Koitus keinen
Widerstand leistete, dieses 1.oftmals mehr in den Körper des Arbeitenden als in den Bearbeitetem hineindringen
würde
(Fol. i v.).

Er hat E.rectio penis bei Gehenkten imd Erstickten bemerkt und drückt diese Beobachtungen in folgenden
Worten aus: <ider Mensch stirbt oft 7nit dem Geschlechtsglied, welches erigiert ist» usw.
(Fol. 7 r.).

Die Genitalia feminina externa sind ihm ebenfalls nicht unbekannt; er sagt über sie: <(.Beschreibe die
Geschlechtsglieder, gealterte, junge und von mittlerer Lebenszeit-f
(Fol. i r.). Ferner sagt er, daß die Entfernung
zwischen der Symphyse und der Steißbeinspitze beim Weibe größer ist als beim Manne <s.wegen des Gebärensi>
(Fol. 4 V.) und betont, daß sich bei beiden Geschlechtern ein direkt entgegengesetztes Verlangen geltend
macht in bezug auf die Größe der äußeren Geschlechtsteile
(Fol. 7 r.). Er vergleicht die Länge des Stammes
beim Weibe mit dem der Kuh und der Stute, sowie die Größe der Geschlechtsteile i^n Verhältnis zu der
des Stammes und kommt zu dem F.rgebnis, daß die Länge der Genitalien bei diesen drei Spezies ein Viertel
braccio ist
(Fol. 7 r.).

Bei Bearbeitung des Textabschnittes [FI.] bemertitemvir, dafi die ersten Buchstaben anf jeder Zeile höher standen, als die Buch-
staben auf den Zeilen sonst; bei genauerer Nachprüfung zeigte es sich, daß das Stück des Blattes, auf dem diese Buchstaben standen,
früher ehtmal abgerissen worden und darauf ungenau wieder aufgeklebt sein muß. Wir machten den Leiter der Windsorbibliothek, the
Hon. y. W. Fortescue, hierauf aufmerksam, worauf dieses Stück des
Fol, lo wieder abgelöst und dann richtig aufgeklebt wurde.

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Er besprüht im allgemeinen das Verhältnis beim Schließen und Öffnen der naticrlichen Öffnungen

(Fol. i r.); eingehender werden Vulva und der Schließmechanismus am After behandelt (Fol i r) wobei

erwähnt wird, daß man nicht zu urinieren und defäzieren vermag .in einem und demselben Zeit\'anfang.
(Fol. 4 V.). ^

Die Ovarienwerden als .vasi spermatid in Form von Testikeln., ihr Produkt als Samen bezeichnet [Yo\\ i v )

Bei Erwähnung der Beschwängerung von schwarzen Weibern teils durch schwarze, teils durch weiße Männer

betont Leonardo ausdrücklich, daß die Hautfarbe der Abkömmlinge nicht durch die Einwirkung der

Sonne, sondern durch die Hautfarbe der Eltern bedingt ist, was er in folgenden Worten ausdrückt- .daß

der Samen der Mutter einen Einfluß auf den Embryo hat gleich dem Samen des Vaters. (Fol. 8 v)

Mehrere Male bemerkt er, daß .eine Seele zwn Körper beherrscht., und daß der Fetus von dem

was die Mutter gegessen, oder von Eindrücken, die sie empfangen hat, geprägt werden kann (Fol. 3 v ^
Fol. 8 r. und v.). ^ \'\'

Leonardos Zeichnungen von Embryonen beweisen, daß er Gelegenheit gehabt hat, Gravidae zu sezieren
Du Lange des völlig erwachsenen Mensehen wird auf das Dreifache der Länge des völlig ausgetragenen
Embryos geschätzt, die mit
z W (Fol. 7 r.). Leonardo hat einen Embryo

beobachtet, der .kleiner als ein halber braccio und nahe an 4 Monaten, war (Fol. 7 v.), und er macht darauf
aufmerksam, daß der Fetus im Mutterleibe schneller wächst als das Kind nach der Geburt [Yo\\ ^ v) und
daß das Kind nach dem ersten Lebensjahre die doppelte Länge des Embryos von 9 Monaten noch \\icht
erreicht hat
(Fol. 7 v.). untersucht und dabei seine Aufmerksamkeit

besonders auf die linke, große Hälfte der Leber gerichtet, deren Verkleinerung nach der Geburt er erwähnt
Ebenso beschreibt er die Umbildung der Nabelvene in das Ligamentum teres hefatis
(Fol 8 v)

Abbildungen Fol. 7 v. Leonardo den Urachus und die Arteriae umbilicales beob-

achtet und zergliedert hat, wie er auch deren Verhältnis zum Nabel und Nabelstrang .welcher aus

Gefäßen zusammengesetzt ist. (Fol. 8 v.), beleuchtet; der Nabelstrang, sagt er, hat diesdbe Länge wie
der Embryo
(Fol. 7 r. und v.).

Von äen großen Gefäßen in äer BeckenkoUe äer Mutter .erlaufen Zweige .ur Gebär„tter, uni
von dteser „ron,t das Blut in dü Naielvene kinilier, die ,ur Leier des Bmtryos führt, ^o sie sich ver

^ l^\' """ "" - dtenen, Hat der Natelstrang auch die

Aufgabe, den Harn des Fetus abzuleiten (Fol. 3 v., 7 r. und v., 8 v)

Mutterleibe nicht zu \\tmen, weil \\r d^n ertrinken würde, da er in Wasser
hegt; und er liegt in Wasser, .weil die schweren Dinge weniger im Wasser als in der Luft wiegen.
(Fol

I V Fol. 7 r.), und er braucht auch nicht zu atrnen, weil er .durch das Leben und die Spdse der Mutter
belebt und ernährt wird.
(Fol. 8 r.).

Leonardo verneint die Möglichkeit, daß der Embryo in der Gebärmutter ■u.eine oder Schreie ausstoße-

me,nt „an Laute in. schwangeren Uterus .u koren, so »st dies vielmehr ,rgendein Geräusch von Wind.
(rol. 7 r. und v.).

Außer menschlichen Embryonen hnt Leonardo d:n Fetus bei Wiederkä,^rn und den Hühnerembryo
untersucht-, er fordert Beobachtungen auf, .^ie di. Vögel sich in ihren Eiern ernähren.
(Fol „vi erwäL
daß die mhnerHer durch die Wärme des Ofenfeuers ausgebrütet werden können, und J. „an L Kata:n
da.u brtngt, dte E,er der Henne auszubrüten und die Küchlein .u ^.arten unei .u he^en
(Fol , r)

L^eonardo sagt, daß der menschliche Fetus in der Gebärmutter von 3 Hüllen Lgcben Ist: Lmus.
.alantoydea. und .secondina;,
(Fol. 8 v.). die voahrscheinBch Amnios, Allantois und Chorion bei de« Tierfetus
ents,rechen Seine Abbildungen deuten darauf hin, daß er d,e I^äute beim Tier untersucht und die Ergebnisse
duser Stud.en auf den „unscklichen Fetus übertragen hat. Die Zeichnung 3 auf
Fol. 8 v kann kaum
e.nen „enschlühen Fetus darstellen, sondern bezieht sich WahrscheinUch auf Beobachtungen des Vogeleis
D,e Zeuhnungen vom Uterus mit Embryo und Hüllen auf
Fol. 8 und Fol 9 v zeio-en was die Hüll \'
anbelangt, Verhältnisse, die nur auf Wiederkäuerfassen. " \'

Das Wort .sccondina,. ist verschiedentlich gebraucht, und .war sowohl in der Bedeutung Nachgeburt

wte mhä^te^ allgcueinen (VOX. 8 r.). Leonard, huldtgt der alten Lehre, daß Embryonen, de im S mZ

geboren werden mcht leben können (Fol. 3 v.). Die Zeichnungen vom Uterus stellen die Gebärmutter 1
als „nraumtg dar-, man sieht keine Andeutung von e,nem Uterushorn.

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Auch durch diese Untersuchungen über die Entstehung, das Wachstum und die Geburt des Fetus kommt
Leonardo hier von neuem zu der Auffassung vom Menschen, der wir auch sonst öfters in seiner Forschungs-
arbeit begegnen, daß nämlich der Mensch nicht als Sonderwesen im Haushalt der Natur dasteht, sondern
?tur einen Teil, ein einzelnes Glied bildet in der großen Gesamtheit aller Lebewesen und deshalb derselben
i.necessitä\'» wie diese unterworfen ist, was sein weitblickender Geist in den denkwürdigen Worten zum,
Ausdruck bringt: «Alle Samen haben den Nabelstrang, der zerreißt, wenn dieser Samen reif ist Und in
ähnlicher Weise haben sie die Matrix tind Secundina, wie die Strohgewächse und sämtliche Samen die in
Schoten wachsen, zeigen u. s. w.»
(Fol. 9 v.).

Wie die übrigen, bereits veröffentlichten Blätter seiner anatomischen Schriften zeigt auch der
Quaderni III Leonardos eigentümliche Arbeitsweise. Seine rastlos arbeitenden Gedanken beschäftigen sich
mit den verschiedensten Gegenständen gleichzeitig und werden von ihm selbst unmittelbar im Augenblicke
der Eingebung niedergeschrieben, wie sie ihm gerade in den Sinn kommen-. Neben Studien und Zeichnungen
von Generationsorganen und Embryonen behandelt er z. B. den Bau der Lungen
(Fol. 10, 4 v.),
das Verhältnis der Bauchwand und des Bauchfelles zur Blase 4 v.), auf welchem Wege die Eingeweide
ins Skrotum hinabsteigen
(Fol. 4 v.), die topographischen Verhältnisse am Hals (Fol. 5 v.) und im Becken
(Fol. 4 V.); er mißt die Gedärme (Fol. 8 v.) und beschreibt die Verzweigungen der großen Gefäße zu den
Organen der Beckenhöhle und zum Oberschenkel {Fol.
7 v.), legt durch Kochen der Niere die Nierengefäße bloß
(Fol. 3 r.), zeichnet die Ve^iae spermaticae internae in ihren Beziehungen zur Vena cava und Vena renalis {Fol. 5 r),
erwähnt verschiedene Verhältnisse an der Milz {Fol. 8 y), fordert die Kenntnis der topographischen Anatomie
der einzelnen Teile mit Rücksicht auf Läsionen
(Fol 8 r.), weist auf die Topographie des Rückens hin
(Fol. 3 r.) und deutet die Wirkung einiger Bauchmuskeln und Muskeln am Oberschenkel an (Fol. 7 r.).
Er verlangt Angabe des Oberflächenmaßes des ausgewachsenen Menschen (Fol. 3 r.) und erklärt, wie 7nan
sich die Sehnen und Bänder um das Schultergelenk und an anderen Gelenken zurechtlegen soll
(Fol 3 r)
Im allgemeinen werden mehrköpfige Muskeln besprochen (Fol. 9 v.), besonders eingehend werden M. biceps
brachii, M. brachialis tmd M. Pronator radii teres beschrieben; M. biceps wird von Leonardo als Beuger
und Auswärtsr oller, M. brachialis dagegen nur als kräftiger Beuger aufgefaßt, und M. Pronator wird
als Antagonist zum M. biceps aufgestellt; diese beiden Muskeln werden 7nit den Schnüren eines Trepans
verglichen, die dazu die7ien, die Handpronieren und supinieren zu können
(Fol. 7, 9 v.). Ulna wird scharf
als der mnumdrehbare Knochens im Verhältnis zum Radius bezeichnet
(Fol. 9 v.).

Leonardo stellt weiter Betrachtungen an über die gegenseitigen Größenverhältnisse geometrischer Flä-
chen
(Fol. 11 V.), über das Schwanken der Größe des «.primitiven Schattens-^ je nach der Entfernung des
schattenwerfenden Körpers vom leuchtenden, und über die Größe des letzteren
(Fol. 8 v.). Er zeichnet den
Grundriß eines Hauses
(Fol. 12 v.), bespricht das Verhältnis zwischen ausgedehnter und verdichteter Luft im
Wasser
(Fol. 12 r.), das Verhältnis zwischen Schwere imd Leichtigkeit (Fol. 12 r.), die Aufwärtsbewegung einer
Kugel, in deren Innern ein Stück Blei angebracht ist, auf einer schiefen Fläche,
(Fol. 8 r.); er
berechnet das Eigengewicht von Schiffen und ihre Tragkraft [Fol.
12 r.), macht Experimente über Wellen im
Wasser und in der Luft
(Fol. 12 v.) und stellt Untersuchungen an über die Perspektive eines Gemäldes,
mit beiden Augen gesehe7i, oder bloß mit einem
(Fol. 8 r.). Ferner führt er näher aus, warum der Dichter
und der Maler bei der Behandlung ihres Gegenstandes auf die Anwendung gegenseitig verschiedener
Wirkungsmittel angewiesen sein müssen
(Fol. 7 r.).

Auf mehreren Blättern {z. B. Folio 2 r. und v., 11 v., 12 r) findet sich eine Reihe verschiedenartiger
Figuren: Die Brechung der Lichtstrahlen, Maßstäbe, Hebekra^ie, Wagschalen,
Zahnräder und mannigfaltige
geometrische Zeichnungen sowie Ornamente von Eichenzweigen mit Eicheln imd verschlu7igenen Bändern.

Der Quaderni d\'Anatomia IV mit abwechselnd sowohl anatomischem wie physiologischem Inhalt wird
voraussichtlich im Jahre 1914 erscheinen.

Wir mochten zum Schluße noch allen denen unseren aufrichtigsten Dank aussprechen, die uns bei
unserer Arbeit in der einen oder anderen Weise behilflich gewesen sind:

ertn Professor Dr. Lesca, der uns bei der Deutung verschiedener schwieriger Textstellen, zuie auch
m anderer Weise, wertvolle Hilfe geleistet hat.

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den Herren Professoren Dr. Holl, Dr. Sudhoff und Dr. Wright, die mit ausgesuchter Liebens-
würdigkeit, mit peinlichster Genauigkeit und gfcfiter Gelehrsamkeit die deutsche bzw. die englische Über-
setzung in der Korrektur durchgesehen haben,

dem Hon. J. W. Fortes cue, der unserem Werke ein lebhaftes und tatkräftiges Interesse gezeigt hat,

den Mitgliedern des Vorstandes des i^Fridtjof Nansens Fond til Videnskapens Fremme^^,
die durch bereitwillige Freigebigkeit das Erscheinen dieses dritten Bandes der
Quaderni dem ursprüng-
lichen Plane gemäß ein Jahr nach der Veröffentlichung des
Quaderni II ermöglicht haben,

Mr. Barry, der mit geübtem Auge und größter Sorgfalt uns bei der Korrektur der Faksimilen
geholfen,

und dem Verleger, Herrn Jacob Dybwad, der dem Werke die ansprechende Gestalt, in der es
erscheint, gegeben hat.

Christiania 2. September 1913.

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LEONARDO DA VINCI

FOLIO 1 RECTO

[I.] fia djfinito la chaufa, perché nello ferrare | 1-anulo alla femjna f-apre (/a uulua) \\
labH de|lla \\ulua, he al maffcio {fi f) in fimil chafo 1 f-inalça la uergha e gitta 1-orina o il
feme | a inpetj, o \\o\' djre a ffchoffe.-

[II.] figura chôme il neruo del fentime^zto fi ramjficha nel|li muffcholi dell-anulo, e in
5 che modo effo anulo f-apre e f^rra, [ e cquali \\ene e arteria fon quelle che dda;eo nutrLe/zto
e I >ita a effo ftrume;zto, e \'1 fimjle farai della bocha_

[III.] della Vulua

Le grinçe oW (ƒ) rappe della Vulua ci anno infegniato {la ckaufa) il fito del portinario
{dj tale) dj tale rocha, il quale fia {fenpé) fe^^pre troVato, | doVe il co;^chorfo della lungheça
dj tale grinçe fi djriçça. Ma cquefta [ reghola non è
{in) offerVata {nelle) in tutte effe grinçe,
ma ffolo in quel|le che ffon larghe da una parte e fftrette dall-altre, coè piramjdali

[IV.] Difinjtio« dell-op^^-atio^z de\' (ƒ) muf|fcoli dell-anulo

^ Li cinque muffcholi che chi|udano 1-anulo, li qualj fono a. | d. f m. n, Quando fi rachorjtano
fi tiran djrieto la lor [ parte che ffta in comun cho«|tacto del lor circhuito, cio|è la p^rte o.c.
15 {che) dj che ffi cho^^jpone la groffeça d-effo anu|lo, e ttirando allora tal | groffeça che è qua"^
è ll-al|teçça o^, fi Viene a rachor|tare e ingroffare, e llo in[groffame;^to creffcie inVer|fo il
cientro del circhuito | d-effi muffcolj. E ttanto crejffcie che chon gra[n] forteça | ferra 1-anulo,

qua^^do era | djlatato, e cquefto tale if|ftrume«to adop^ran tutti li a|njmali- | {e a lor fi rif)

[V.] e cqVa/zdo il muffcolo | a. ingroffa, e\' fi tira | djrieto (in fu) la par|te dj dentro o c
dj de^ltro, o;^de rachortando|fi dj dentro necieffi|tà (/) djfte^^de la parte | dj fori, la q^
chon 1 chonVeffa gibbofità | fi fa emjnente, chôme | fi dimoftra m margine.

[VI.] p^rchè li mufjcholj dell-anu|lo fono in nu|mero djffpari_

e felli era ne|cieffario la dj|fparità, perché | no;^ furo;^ 3 ho 7 più {prefto) ele|tti che 5__

[VIL] djfinjtione del riferrame/zto de Ie ro%pi|me[n]ti della pelle, cioè | ochi, anari, bocha,
2S Vulua, \\ergh3. | e anulo /-e chore benchè non fia in pelle

[VUL] deffcriui Ie xnQn^ro. inVechiate | gi(2^)oVane e meçane

[IX.] anulo

[X.] anulo djla tato in a b

30

[XI.] anulo re|ftrecto m d f
[XII.] falfo.

S. dda«o, L: dda°. — 21. chôme, L: cheme.

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[I.] Let the cause be defined why in the shutting
of the anus of the female the lips of the vulva open,
and in the male in similar case the penis becomes
erect and ejects the urine or the sperm, with impetus,
or, you may say, by jerks.

[II.] Figure how the sensory nerve ramifies into
the muscles of the anus, and in what way this anus
opens and contracts, and which veins and arteries
are those which give nourishment and life to this
instrument, and the same you shall do with the mouth.

[III.] On the vulva.

The wrinkles or cracks of the vulva have informed
us of the site of the porter of such stronghold («rocca»),
which is always found [there], where the concourse of
the length of such wrinkles direct themselves. But
this rule is not observed in all these wrinkles, but
only in those which are large at one end and narrow
at the other, that is, pyramidal.

[IV.] Definition of the operation of the muscles of
the anus.

The five muscles which shut the anus, which are
a d f m n, when they shorten, pull behind themselves
the part which is in common contact with their
circumference, that is, the part
o c, of which the thick-
ness of this anus is composed; and then attracting
such thickness which is as great as the heights* it comes
to shorten and thicken itself, and the thickening
increases towards the centre of the circumference of
these muscles. And it increases so much that it shuts
the anus with great force, when it was dilated; and
this such instrument all animals employ. [V.] And
when the muscle
a thickens, it pulls behind itself
(upwards) the interior part
o c, inside, whence, when
it shortens inside, necessity extends the part outside,
which makes itself prominent with convex gibbosity,
as is demonstrated in the margin.

[VI.] Why the muscles of the anus are odd in
number,

and if the oddness were necessary, why 3 or 7
were not chosen rather than 5.

[VII.] Definition of the shutting of the fissure of
the skin, that is eyes, nostrils, mouth, vulva, penis
and anus — and heart, although it is not of skin.

[VIII.] Describe the genitals, old, young, and
middle-aged.

[IX.] Anus.

[X.] Anus, dilated in a b.

[XL] Anus, contracted in d f.

]XIL] False.

[I.] Es sei definiert die Ursache, warum beim
Schließen des Afters beim Weibe die Lippen der
Vulva sich öffnen, und beim Manne im gleichen Falle
das Membrum sich hebt und den Urin oder den
Samen mit Heftigkeit oder, wenn man so sagen will,
stoßweise ausgießt.

[II.] Stelle dar, wie der Gefühlsnerv sich in den
Muskeln des Afters verzweigt, und auf welche Weise
dieser After sich öffnet und sich schließt, und welche
Venen und Arterie die sind, die diesem Instrumente
Nahrung und Leben geben, und dasselbe sollst du beim
Munde machen.

[III.] Von der Vulva.

Die Falten oder Rinnen der Vulva haben uns über
die Lage des Pförtners solcher Festung («rocca»),
welcher immer [da] gefunden wird, wohin sich das Zusam-
menlaufen der Länge solcher Falten richtet, belehrt.
Aber diese Regel wird nicht bei allen diesen Falten
beobachtet, sondern bloß bei denjenigen, die an
dem einen Ende breit sind und an dem anderen
schmal, d. i. pyramidenförmig.

[IV.] Definition der Funktion der Aftermuskeln.

Die fünf Muskeln, die den After schließen, welche
adfmn sind, ziehen, wenn sie sich verkürzen, nach
sich denjenigen Teil, der in allgemeinem Kontakt mit
ihrem Umkreise steht, d. i. den Teil
o c, aus weichem
die Dicke dieses Afters sich zusammensetzt; und indem
er nun eine solche Dicke, welche so groß wie die Höhe
0 c ist, zieht, kommt er dazu, sich zu verkürzen und
zu verdicken, und die Verdickung nimmt zu gegen das
Zentrum des Umkreises dieser Muskeln. Und er
nimmt so viel zu, daß er mit großer Kraft den After
schUeßt, wenn er diktiert war; und dies solches Instru-
ment gebrauchen alle Tiere. [V.] Und wenn der
Muskel
a sich verdickt, zieht er nach sich (auf-
wärts) die Innenseite ^ innen, weshalb, wenn er
sich innen verkürzt, die Notwendigkeit die Außenseite
dehnt, welche sich mit konvexer Wölbung hervorragend
macht, wie es in margine demonstriert wird.

[VI.] Warum die Muskeln des Afters an Zahl
ungleich sind,

und falls die Ungleichheit notwendig wäre, warum
nicht
3 oder 7 eher als 5 gewählt würden.

[VII.] Definition des Schließens der Spalten der Haut,
d. i. Augen, Nasenlöcher, Mund, Vulva, Membrum
und After — und Herz, obwohl es nicht in der Haut ist.

[VIII.] Beschreibe die Geschlechtsgheder, gealterte,
junge und von mittlerer Lebenszeit.

IX.] After.

X.] After, diktiert in a b.

XI.] After, zusammengeschnürt in d f.

[XII.l Falsch.

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FOLIO 1 RECTO

y-]

[X.] 3

[XL]

[VIII.]^\'

6.

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4.

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[II.] [VL]

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FOLIO 1 VERSO

[L] Voltafi i figliolo col capo | dj fotto nello fpichar de\' co|tilidonj-
J1 figliolo fta nella ma|tricie circhu^dato dall-ac|qua,
perchè le cofe
nell-acqua che nel|l-aria, e ttanto meno

dj fe col pefo délia | creatura per tutto il | fo?^do e llati délia

[IL] è poffto il naffciimento délia Vergha | fopra dell-offo del pejttine, a cco che po|fa
refiftere aile fo|rçe fue attiue nel | choito; il che, fe ttale | offo
non fuffi, effa | uergha nel tro\\a|re
refifte^ïtia rito|rnerebbe in djrie|to e henterrebe | fpeffe Volte pi\\\' ne|l corpo dell-op^rante | che
nello
operato—-

[III.] matrice che ffi | Vede dentro-

graVe pe

quarto 1-acqua è ppiù Vif|chiofa e graffa.

fan men
E poi

taie acqua conjparte il pefo
5 matricie-^^—

10

[IV.] IVIatrice che ffi "Vede | dj fori-

[V.] Li uafi fpermaticj del maffcio | e della femina fono in contatto j colla parte djrieto
della Vefjfcica, ma piü
conguntj fon que|llj dell-omo.

[VI.] La femjna a lli fua | 2 uafi fpermatici in \\ forma dj tefticuli, e | 11a fua {fpermd)
15
fper|ma è prima fangue come [ quella dell-omo; ma | 1-una e 11-altra tochando li | tefticuli
piglia \\irtü ge|neratiua // ma non Lüna fa^|?a 1-altra, e nè 11-una nè 1-altra fi ferua ne\' tefticulj;
Ma 1-una nella [VIL] matrice e ll-all|tra dell-omo fi j ferua in due | \\e;^triculi a b | che ffono
appj|chati djrieto aljla "Veffcicha.

[VIIL] Vedj qual-è prima nel canale della | orina, o 11e boche de\' Vafi fpermatijcj, o lla
bocha del uafo della orina; ma | io credo che fia prima quella della ] orina
per potere nettare
e lla|\\are, poi la ffperme che in|>ifcia effo canal dell-orina.

i I

4. pefo, L: pepo. — i8, appj|chati, Z; pe corretto in pj.

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[I.] The child turns with its head downwards in
the detaching of the cotyledons.

The child lies in the uterus surrounded with water,
because the heavy things weigh less in water than
in the air, and the less so the more viscous and
greasy the water is. And then such water comparts
its own weight with the weight of the creature over
the whole bottom and the sides of the uterus.

[IL] The origin of the penis is situated on the
pubic bone, that it may resist its active forces in the
coition; for if such bone were not, this penis, meeting
with resistance, would turn backwards and oftentimes
enter more into the body of the operating person
than into that of the operated one.

[III.] Uterus which is seen from within.

[IV.] Uterus which is seen from without.

[v.] The spermatic vessels («vasi spermatici») of
the male and of the female are in contact with the
back part of the bladder, but those of the male are
joined more closely.

[VI.] The female has her 2 spermatic vessels in
the form of testicles, and her sperm is at first blood
like that of the male; but one and the other, touching
the testicles, receive generative virtue, but not one
without the other; and neither one nor the other is
preserved in the testicles, but one in [VII.] the
uterus, and the other, that of the male, is preserved
in two ventricles
a b, which are suspended behind
the bladder.

[VIII.] See which is the first in the urinary canal,
either the mouths of the spermatic vessels or the
mouth of the vessel of the urine; but I believe that
that of the urine is the tirst, to be able to clean and
wash, then the sperm which makes this canal viscous.

[I.] Das Knäblein wendet sich beim Lostrennen
der Kotyledonen mit dem Kopfe nach unten.

Das Knäblein liegt in der Gebärmutter von Wasser
umgeben, weil die schweren Dinge im Wasser weniger
als in der Luft wiegen, und um so weniger, je mehr
das Wasser viskos und fett ist. Und dazu verteilt
solches Wasser sein eigenes Gewicht samt dem Ge-
wicht der Kreatur über den ganzen Boden und die
Seiten der Gebärmutter.

[II.] Der Ursprung der Rute ist am Schambein-
knochen gelegen, damit sie ihren tätigen Kräften beim
Koitus einen Rückhalt geben kann; denn, falls solcher
Knochen nicht wäre, würde diese Rute, indem sie
Widerstand findet, rückwärts kehren und oftmals mehr
in den Körper des Arbeitenden als in den Bearbei-
teten hineindringen.

[III.] Gebärmutter, die von innen gesehen wird.

[IV.] Gebärmutter, die von außen gesehen wird.

[V.] Die Samengefäße («vasi spermatici») des Mannes
und des Weibes stehen in Kontakt mit der hinteren
Wand der Blase, aber mehr verbunden sind die des
Mannes.

[VI.] Das Weib hat seine 2 Samengefäße in Form
von Testikeln, und sein Samen ist zuerst Blut, wie
der des Mannes; aber der eine und der andere,
bei Berührung der Testikel, ergreifen schöpferisches
Vermögen, aber nicht der eine ohne den anderen;
und weder das eine noch das andere wird in den
Testikeln aufbewahrt, aber das eine in [VII.] der
Gebärmutter und das andere, das des Mannes, wird
in zwei Säckchen
a b, die hinter der Blase angeheftet
sind, aufbewahrt.

[VIII.] Siehe, welche zuerst im Urinkanal sind, ent-
weder die Mündungen der Samengefäße oder die
Mündung des Uringefäßes; ich aber glaube, daß die
des Urins die erste ist um reinigen und waschen zu
können, dann der Samen, der diesen Urinkanal klebrig
macht.

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FOLIO 1 VERSO

[II.]

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FOLIO 2 VERSO
[I.] I b è 1-omo.

[IL] 81
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[in.] 2 7

[IV,] tutto. 27
i 74

[V.] 71

[VL] 27

[vni,] 7-3-9.

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[I.] I b ist der Mensch.

[I.] 1 b is the Man.

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FOLIO 2 VERSO

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FOLIO 3 RECTO

[I.] del conofciere i neruj | nella confufa fpalla.

doue tu tmo\\[ piV neruj | che ffi cho;^uertino in legatura | dj ffpalla o d-altra giVntura
d-offa, fpogliera\' effe offa dj detd neruj; | e quellj laffcia fechare, o pure |
chofi freffcj^\'iffileraj,
e\'l tiglio I d-effa iffilatura tj djra, doVe | e cquali neruj fi conVertino | in effa, e doue fi
5 djri^ino, | e doue dj nouo effa carti|lagine fi cho;2uertino i[n] nerjuj-

[II.] qua??do tu faraj queffta fciena, pom prima 1-offa, po\' j 1-offa e llo;?bi, po\' le uene,
poi 1-altre parte in | djuerfe figure

[III.] neruo nato nella fciena che | fi giVgnje alia \\ena de\' colionj

[IV.] qua;2do tu aj finjto dj | creffciere 1-omo, e ttu | faraj la fftatua chon tujtte fue
lo mjfure | — fup^rfitialj--

[V.] niVfcolo della rete

[VI.] diffa \\n rognjone | s llaffcia folame«|te le uene, e cqueffto | faraj fe lo chuocj

[VII.] pafa dj la

[VIII,] torna dj qua

d-offa, L: dottfa. — 4.. tj, L: dj. — 6. llo?2bi, Z; llobri.

-ocr page 47-

[I.] On the knowledge of the tendons in the con-
fused shotilder.

Where you find more tendons which convert them-
selves into shoulder-joint or into other joints of bones,
you shall strip these bones of the said tendons; and
let these dry, or, fresh as they are, ravel them out,
and the fibre of this un-ravelling will tell you where
and which tendons will convert themselves into these,
and where they are directed, and where anew these
«cartilagine» convert themselves into tendons.

[II.] When you will make this back, first place
the bones, then the bones and the lumbar [muscles],
then the vessels, then the other parts in diverse
figures.

[III.] Nerve originated from the vertebral column
which joins the vein of the testicles.

[IV.] When you have finished increasing the man,
—_ and you shall make the statue with all its super-
ficial measurements.

[v.] Muscle of the omentum.

[VI.]^ Dissect a kidney and leave only the vessels;
and this you will do if you boil it.

[VII.] Passes towards the other side,

[VIII.] Returns towards this side.

[I.] Über das Erkennen der Sehnen an der verwor-
renen Schulter.

Wo du mehrere Sehnen findest, die ins Schultergelenk
oder in andere Knochenverbindungen übergehen, sollst
du diesen Knochen der erwähnten Sehnen entkleiden;
und lasse diese trocknen, oder auch, frisch wie sie
smd, sie zerfasern, und die Faser dieser Faserung
wird dir sagen, wo und welche Sehnen in diese
ubergehen, und wohin sie sich wenden, und wo aufs
neue diese «cartilagine» in Sehnen übergeht.

[II.] Wenn du diesen Rücken machen wirst, lege
zuerst die Knochen an, danach die Knochen und die
Lenden[-Muskeln], danach die Gefäße, danach die
übrigen Teile in verschiedenen Abbildungen.

[III.] Nerv, entsprungen an der Wirbelsäule, der
sich mit der Vene der Testikel verbindet.

[IV.] Wenn du es beendigt hast, den Menschen
wachsen zu lassen, — und du sollst die Statue mit
ihren sämtlichen Oberfiäche-Maßen iTiachen.

[V.] Muskel des Netzes.

[VI.] Zerlege eine Niere, und lasse nur die Gefäße
zurück; und dieses wirst du machen, falls du sie
kochst.

[VII.] Geht nach der anderen Seite durch.

[VIII.] Kehrt nach dieser Seite zurück.

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FOLIO 3 RECTO

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FOLIO 3 VERSO

[I.] Jo fchopro [fittattj I) allj omjnj I-origine | della loro fecho/zda, prima o fforfe
feco^da, chagione dj loro effere

[II.] per queffte figure fi djmoffterra | la cagione dj moltj pericholj j dj ferite e mallattje —
[III.] djujfione dalle parte fpjjritualj alle materialj | (djujfjone)
[IV.] qui fi taglia
2 creature | per mego e\'l rimane/2te fi djffcriVe.

5

[V.] nota quello che à ffare i coglionj col coito e ffperme

E chôme il putto alita, | s chôme per lo bellico fi nojtriffcie. E perchè Vn-anjma |
coV^rna 2 corpi, chôme fi ue|de la madre defiderare \\n cibo, | e \'1 putto rimanerne fegnjato
E pé^rchè il putto d-otto | mefi
non ujue-

10 qui a\\iciena Vole | che ll-anjma partorifcha j 1-anjma e \'1 corpo il corpo | e ognj menbro,
per
erata

come i coglionj fono | caufa d-ardjme?2to.

Quali anjmali naffcino | dj qualu^^que parte dj menh>r2. | dell-omo fenplice e mjfts

15

[VI.] bellico
[VII.] matro/^

î. madre, L: madee.

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[L] I display to men the origin of their second
— first or perhaps second — cause of their existence.

[II.] Through these figures will be demonstrated
the cause of many dangers of the ulcers and diseases.

[IIL] Division of the spiritual parts from the ma-
terial ones.

[IV.] Here two creatures are divided through the
middle, and the remains are described.

[v.] Note what the testicles have to do with the
coition and the sperm.

And how the foetus breathes and how it is nou-
rished through the umbilical cord, and why one soul
governs two bodies, as you see the mother desiring
a food, and the child remaining marked by it.

And why the child of eight months does not live.

Here Avicenna pretends that the soul generates
the soul and the body the body and every member —
per errata.

How the testicles are the cause of the ardour.

Which animal [parts] originate in what part of the
organs («membra») — simple or mixed — of Man.

[VI.] Navel.
[VII.] «matron».

[I.J Ich lege für die Menschen den Ursprung
ihres zweiten — ersten oder vielleicht zweiten —
Dasems-Grundes bloß.

^ [IL] Durch diese Darstellungen wird die Ursache
vieler Gefahren der Geschwüre und Krankheiten
demonstriert.

[III.] Trennung der spirituellen von den materiellen
Teilen.

[IV.] Hier werden 2 Kreaturen der Mitte nach
durchschnitten, und das Übrige wird beschrieben.

[V.] Beachte, was die Testikel mit dem Koitus
und Samen zu tun haben.

Und wie das Knäblein atmet, und wie es sich
durch den Nabelstrang ernährt, und weil eine Seele
2 Körper beherrscht, wie man die Mutter sieht eine
Nahrung begehren, und das Knäblein. das davon
gezeichnet bleibt.

Und warum das Knäblein von acht Monaten nicht
lebt.

Hier will Avicenna, daß die Seele die Seele erzeugt
und der Körper den Körper und jeden Teil —
per
errata.

Wie die Testikel die Ursache der Brunst sind.

Welche animalen [Teile] entstehen aus jedem —•
einfachen und zusammengesetzten — Teil der Organe
(«membra») des Menschen.

[VI.] Nabel.

[VII.] «matron».

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FOLIO 3 VERSO

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FOLIO 4 VERSO

[I.] nota bene li \\afi | fpermaticj dalla | origine al fine, cojs dall-arteria e \\e|na infino
alla
{pun) | bocha délia Verghja, e cc^anto effi ion | preffo all-anulo, he | dj tutte. lor moti e

cufta^ztie no;^ ma^^care, [ e p^r qua^^ti coiti | la munjtione | délia fperme | è bafi:ante.

[II.] mjfiira qua^|to il pettine j délia donna hè | mjnor ch \'el pe|tine dell-omo, | coè pi?r
5 caufa j dello fpatio | ch-è dalla | parte i^[ferior|e del | petti|ne allja pu«|ta del|la coda | per
[IIL] caufa del [ partorire.

[IV.] fa \\edere questo pol|mone infieme co^ tuttj ] {il ue) li me;?bri fpirijtualj p^r quattro
affpettj.

[V.] figura quj il mjrac | e ffifac pannjculj, Ij | quali djujdano le inte|ftine dalla \\iffcicha,
10 e figura ^er quai uja { le intefftine | djfcendano | nella borfa | de\' tefftichulj, ] e corne fi fer|ri
la porta de | la Viffcicha.

[VL] non fi puo fpandere l-orina e lia refedentia | del cibo \'n un medefimo principio dj
tenpo, I pi?rchè il piV potente (i) tranfito rifftrignie | e ochupa il m&n pote^^te che lli è in
cho/ztatto

15 [VIL] fa prima la | meta dell offo | fagro dj de;2tro, | e ppoi li dà la j "Veffcicha e
l|l-altre parte

[VIIL] fa quefjfto caffo | dell-offa fa%|ça u[e]f[fcicha]

cir

[IX.] figura "çtrima 1 . . . | della ueffci[ca] | la ueffcich[a] | la

17 e 18. nei capi [VU!.] e [IX.] ogni fin di riga e

3. cquawto, L: j corretto in o. — 7. tuttj, L: tutto corretto in tuttj.
ftata tagliata nel manofcritto.

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[I.] Note well the spermatic vessels («vasi sper-
matid»), from the origin to the end, that is, from the
artery and the vein to the mouth of the penis, and
how close they are to the anus, and of all their motions
and circumstances do not fail anyone, and for how
many coitions the munition of sperm suffices.

[IL] Measure how much smaller the pubic bone of
the female is than the pubic bone of the male, that
is, because of the space which is from the lower part
of the pubic bone to the point of the coccyx, [III.] on
account of the parturition,

[IV.] Let these lungs together with all spiritual
members be shewn from four aspects.

[v.] Figure here the abdominal wall, and peri-
toneum, [and] panniculi, which divide the intestines
from the bladder; and figure by which way the inte-
stines descend into the purse of the testicles, and
how the gate of the bladder is shut.

[VL] One cannot commence expelling the urine
and the residue of the food at one and the same
time, because the more potent passage restrains and
occupies the less potent which is in contact with it.

[VIL] First make half of the sacrum from within,
and then give it the bladder and the other parts.

[VIII.] Make this bone-chest without [the bladder].

[IX.] First describe ... of the bladder, the
bladder .... that. . . .

[L] Merke wohl die Samengefäße («vasi sperma-
tici»), vom Ursprung bis zum Ende, d. i. von der
Arterie und Vene bis zur Mündung der Rute, und
wie nahe am After sie sind, und lasse keine von ihren
sämtlichen Bewegungen und Beziehungen fehlen, und
für wie viele Koitus die Samenmunition genügend ist.

[IL] Miß, wie viel kleiner das Schambein des
Weibes als das Schambein des Mannes ist, d. i. wegen
des Spatiums, welches vom unteren Teil des Scham-
beins bis zur Spitze des Steißbeins ist, [III.] wegen des
Gebärens.

[IV.] Lasse sehen diese Lunge zusammen mit allen
spirituellen Teilen von vier Ansichten.

[V.] Stelle hier dar die Bauchwand und das Bauch-
fell, [und] panniculi, die die Gedärme von der Blase
scheiden; und stelle dar, welchem Weg entlang die
Eingeweide in den Hodensack herabsteigen, und wie
die Pforte der Blase sich schließt.

[VI.] Man kann nicht den Urin und den Rück-
stand der Speise in einem und demselben Zeitanfang
entleeren, weil die kräftigste Durchtrittstelle die weniger
kräftige, die mit ihr in Kontakt ist, schnürt und ok-
kupiert.

[VIL] Mache zuerst die Hälfte des Kreuzbeins von
innen, und gib ihm nachher die Blase und die an-
deren Teile.

[VIII.] Mache diesen Knochen-Kasten ohne [die
Blase].

[IX.] Stelle zuerst dar . . . der Blase, die Blase
.... die ....

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FOLIO 4 VERSO

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FOLIO 5 VERSO

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a. è 1-offo del collo

b. è il meri.

c. è lia tracea-

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5 [11-] quefta djmoftratione fia | fatta in atto-

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a is the bone of the neck.
b is the oesophagus.
c is the trachea.

Let this demonstration be carried into effect.

[I.] The vertebral column.

[IL]

[I.] Die Wirbelsäule.-

a ist der Knochen des Halses.
b ist der Ösophagus.
c ist die Trachea.
[IL] Diese Demonstration werde in die Tat umge
setzt.

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FOLIO 5 VERSO

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FOLIO 6 RECTO

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FOLIO 7 RECTO

[I.] fe non fuffi il muffcolo r^ che è ffermo | nel pecto e in nel pettine n, il pefo
della
j coffcia cholla gamba, la qual mediante | il muffcolo (nm) r^ fi fofftjene in j n, lirerebbe
in baffo il pettine; e | cofi il mufcolo 2_n fofftiene effo | pettine, qua?zdo la ffciena fi piegha
in archo, e che il mufcolo ^ | n l) tira in alto effo pettine n ecc-

5 [II]. e dj quefto faraj effperie^tia in arjchare la fciena allo indjrieto gitta;«|do il petto
ina^^ti.

[III.] Quando il poeta ceffa del figurare colle parole | quel che in natura è in facto,
allora^ il poeta
non | fi fa equale al pictore perchè, fe il poeta, lajfciando tal figuratione,
e\' deffcriVe le parole or|nate e
perfuafiue dj coluj a chi effo Vole fare par|lare, allora egli fi
lo fa oratore e non è piii poeta nè <e no;ï> pictore; e ffe lluj | parla de\' celi, egli fi fa
afftrolagho e filofafo e tte|olagho parlando delle cofe dj natura o dj djo, ma | fe effo ritorna
alla figuratione dj qualunche cofifa, e\' fi farebbe equale al pittore, fe poteffi fadijffare all-ochio
[colle] parole, come fa il pittore | col pennello e co[lore] \\n-armonja all-ochio, come fa [IV.]
la muficha allo orechio \'n ifftante.

75 [V.] La donna >«) comuneme^te ä | \\n defiderio retto contrario a | cquel delLomo;

è cquefto che la | dona am.a la grande^a del menpro genjtale nell-omo dj magnia | qua^titä

che ffia poffibile, e 11-omo defidera il co^jtradjo nel menbro genitale j della donna;

il che nè | 1-un nè 1-altro ä maj | il fuo inte/2to, perchè | la natura, la qua|l non fi pö

biafima|re, ä cofi pro\\edu|to pé^r chaufa del p|artorire; ed ä []]ila donna ma|gore effo me[n]|bro

genjtale im[o]\\/lo magore) ch-|altro anjmal[e] | dj qualu^^che {{p[e]\\ha a propo[r]|tione del fu[o]

buffto, il qual[e] 1 comunemente è d[e] | la fontanella dell-u . .|la all-anulo {jberM) \\n \\ bracaa

dj lunge^a p^r retta li[nea], | e IIa fpetie boujna ä tre VoIt[e] | fuo buffto piü lungho che

effa 1 donna, che multiplicando [cu]|bichame/2te 1-un (óu) corpo per [l-al]jtro tu arefd a dire

3 Vie [3 è 9] I e 3 Via 9 è 27; adunque il [co]|rpo della Vacha è 27 Volte [ma]|gore che
quel della
Q/acha) don[na].

Ma tale multiplicatione no[n ä] qui locho, p^^rchè la uacha arebbe | 7 Volte magore tal
menbro, if|fperie«tia nelle morte moftr[a] [ aVere Vn quarto dj braccio ne[lla] | fua magor
lunghega, fi n[ella] [ donna come nella fpetie boV[ina] | o chaVallina, maffmij a[ni]mali [que]|fti
della noftra eVropa / an[cora] | fi po
per la reghola del 3 djre: fe [Vn] | braccio dj bufto
jo della dona mj da dj braccio [di] j menbro, che mj darä 3 braccia dj b[ufto] | della Vacha.? dira\'

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indjrieto, Z.- indjriete. - fadijffere, Z; fadidjiffare. _ nel, Z; nel nel. _ donna, Z .■ donne, - AW
[V.J ogm ßn dl ngha e stata tagliata nel manofcritto.

-ocr page 67-

[I.] If it were not the muscle n f, which is
firm on the breast and on the pubic bone
n, the
weight of the thigh with the leg, which by means of
the muscle « 8 is sustained in n, would draw the
pubic bone downwards; and thus the muscle 8
n
sustains this pubic bone, when the back is bent in
an arch, and because the muscle
f n draws this
pubic bone 7i upwards etc.

[IL] And of this you shall make an experiment
in arching the back backwards, throwing the breast
forwards.

[III.] If the poet ceases to describe in words
what effectually is in Nature, then the poet does not
make himself equal to the painter; for if the poet,
leaving such description, describes, with ornate words
and persuasive for him to whom he will make [them]
speak, then he makes himself an orator, and he is
no more a poet nor a painter. And if he speaks
of the heavens he makes himself an astrologer, and
philosopher, and theologian, speaking of the things
of Nature or of God; but if he returns to the descrip-
tion of any matter, he would make himself equal to
the painter, if he could [with] words satisfy the eye,
as the painter makes, with the brush and co[lour],
a harmony to the eye — as [IV.] the music to the
ear — instantaneously.

[v.] The woman has generally a desire quite con-
trary to that of the man; this is, that the woman
loves the size of the genital organ of the man of
as big a quantity as possible, and the man desires
the contrary of the genital organ of the woman,
so that neither one nor the other ever attains their
intent, because Nature which can not be blaimed has
thus provided because of the parturition; and the
woman has this genital organ larger than any other
animal of any species in proportion to its body,
which generally is from the «fontanella dell\'u . . la»
to the anus of the length of one
braccio, in a straight
line; and the bovine species has its body three times
longer than this woman, so that, if you would multiply
one body cubically with the other, you would have to
say 3 times
[3 make 9] and 3 times 9 make 27; thus
the body of the cow is
27 times bigger than that
of the woman. But such multiplication does not
take place here, because the cow would have such
organ
7 times larger. Experience with the dead
demonstrates, that it has one fourth of a
braccio in
its greatest length as well in the woman as in the
bovine or horse species, the biggest animals these of
our Europe; further you may say by means of the
rule of three: if one
braccio of the body of the
woman gives me one fourth of a
braccio of organ — how
much will
3 braccia of the body of the cow give me.?

[L] Wäre es nicht wegen des Muskels n f, der
an der Brust und am Schambein n befestigt ist, würde
die Schwere des Oberschenkels mit dem Unterschen-
kel, welcher mittelst des Muskels
n s n aufrecht
gehalten wird, das Schambein abwärts ziehen; und
so hält der Muskel 8 n dieses Schambein zurück,
wenn der Rücken sich im Bogen beugt, und weil der
Muskel ƒ
n dies Schambein n aufwärts zieht u. s. w.

[IL] Und über dieses sollst du einen Versuch machen
beim Beugen des Rückens nach hinten, indem du die
Brust nach vorne wirfst.

[III.] Wenn der Dichter unterläßt, mit Worten
zu schildern, was in der Natur wirklich ist, dann
macht sich der Dichter dem Maler nicht ebenbürtig;
denn falls der Dichter, solche Schilderung unterlassend,
(er) mit zierlichen und für denjenigen, zu dem er [sie]
reden lassen will, überzeugenden Worten beschreibt,
dann macht er sich zum Orator und ist weder Dichter
mehr noch Maler. Und falls er von den Himmeln
redet, macht er sich zum Astrologen, und Filosofen und
Theologen, wenn er von den Dingen der Natur oder
des Gottes redet; falls er aber zur Schilderung irgend-
eines Dinges zurückkehrt, würde er sich dem Maler
ebenbürtig machen, falls er [mit] Worten das Auge
zufriedenstellen könnte, so wie der Maler mit dem
Pinsel und der Fa[rbe] eine Harmonie dem Auge macht
— wie [IV.] die Musik dem Ohre — unmittelbar.

[V.] Das Weib hat gewöhnlich einen dem des
Mannes gerade entgegengesetzten Trieb; dieser ist,
daß das Weib die Größe des Geschlechtsgliedes beim
Manne von so großer Quantität als möglich liebt,
und der Mann nach dem Entgegengesetzten am
Geschlechtsgliede des Weibes verlangt, sodaß weder
der eine noch der andere jemals seine Befriedigung
erreicht, weil die Natur, die nicht getadelt werden
kann, es so wegen des Gebärens eingerichtet hat; und
das Weib hat dieses Geschlechtsglied größer als ein
anderes Tier von irgendwelcher Spezies im Verhält-
nis zu seinem Rumpf, welcher gewöhnlich von der
«fontanella dell\'u . . la» bis zum After von der Länge
eines
braccio, in gerader Linie, ist; und die Spezies
Kuh hat ihren Rumpf dreimal länger als dieses Weib,
sodaß, falls du den einen Rumpf mit dem anderen
kubisch multiplizieren würdest, du
3 mal [3 macht 9]
und 3 mal 9 macht 27 sagen müßtest; also ist
der Rumpf der Kuh 27 mal größer als der des
Weibes. Aber solche Multiplikation ist hier nicht
am Platze, weil die Kuh [dann] dieses Glied
7 mal
größer haben würde. Untersuchung an den Toten
zeigt, daß es ein Viertel eines
braccio in seiner
größten Länge hat, sowohl beim Weibe als bei der
Spezies Kuh oder Stute, den größten Tieren unseres
Europa; ferner kann man durch die Regeldetri sagen,
falls ein
braccio des weiblichen Rumpfes mir ein Viertel
braccio von Glied gibt, was werden mir [dann] 3 braccia
des Rumpfes der Kuh geben? Du wirst sagen, daß,

-ocr page 68-

ch[e], I fe 4 quarti, coè i hracdo, dà (V^) \\n 4° dj menhro alia don[na] che mj darà 12 quarti
alia [\\a]cha? darà/?mj tre quarti dj
hraccio\\ [co]lfi [le) tale anjmale arebbe aVer [V4] j \\iraccio
dj me^ebro a proportione dj donna che n-à Vi

[VI.] La lu^gheçça | del putto | quand-e\' naffcie | è comunemente Vn hraccio^ e comuneme/2|te
5 creffce 3 hraccia, co|è nella mediocre | gra^deça della fpetie Vmana.

[VII.] La lungheça dell-on(^)bilicho | {efen) è equale alia lungeça | del putto in ognj
grado della | fua età^ ma
non quel | deli altri anjmaili.

[VIII.] del piffciare del putto
Vna gra;2 parte della età | (dslla età> del putto | el fuo piffciare | è (.) per 1-onbelIicho;
j e
10 cqueffto naffce, | perchh il chalcha|gnjo del deflftro piedj najffcie infra llo | anulo e \'1 m&nhro
Virile e fferra | il tranfito al tutto | della orina; a la qua|le è fftato proWe|duto dalla natura | chol
fare Vn chanal nel
j fondo della Viffchicha, per i | quale l-orina Va {alla | l^iffcicha) dalla
Viffcicha all-o^bellicho
{f) j e dall-onbellicho alia ] bocha della matricie.

[IX.] J1 figliolo won j refpira in | chorpo alia fua madre, j p^^chè fta nell-ajcqua; e chi
75 alita I nell-acqua inimedjate anniegha.

[X.] {fe il pîi) I fe il figliolo puo piagnjere o ffare alchuna forte | dj Vocie [fi) dentro
al chorpo della fua madre, o
nno.

Riffponden dj no, perché lui non alita, n\'è alchu;^ mojdo di reffpirare, e doue non è
fpiratione non è Vocie.

[XL] 1-omo more Ipeffe | Volte col me[n]bro gejnjtale, iL quale è | djritto—-
quelli che ffi foffogano, | come apichati e ffimjli

41 (j) 2 I 412

20

maffime

[XIL] Dima^zda La moglie dj biajgi;? criVeîli, corne il cappone aîlieVa e coVa 1-ou

ghallina effendo lui inbri

della

acato-

2S [XIIL] fanfi naffcere | i pulcini | colla j fornelli del focho.

[XIV.] L-VoVa che anno del | tondo fanno {/) mafcio | e 11e lu?zghe fan fe^wmina.
Li fua polcini fi danno in guardja a Vn cajpone pelato fotto il corpo e poi orticha to
colla orticha e meffo fotto la ciefta; e | allora li pulcini li
\\an fotto e fi fente gratare da Ie
infocatione e ne piglia piace|re, o;zde poi li mena e co;2batte
per loro.faltando | in aria contro
jo al njbio coi^ feroce djfefa-

; ■

14. refpira, Z.- refpiara.

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You will say that, if 4 fourths, that is, i braccio,
gives one 4th. of organ in the woman — how much
will 12 fourths in the cow give me? They will give
me three fourths of a
braccio. Thus such animal
would have to have [^A]
braccio of organ in propor-
tion to the woman, who has V4 of it.

[VI.] The length of the child when it is born,
is generally one
braccio, and it generally grows 3
braccia, that is, in the medium size of the human
species.

[VII.] The length of the umbilical cord is equal
to the length of the child in every stage of its age,
but not that of the other animals.

[VIII.] On the pissing of the child.

During great part of the time of the child its
pissing is made through the umbilical cord; and this
happens because the heel of the right foot lies be-
tween the anus and the virile organ and completely
shuts the passage for the urine; for this Nature has
provided by the making of a channel at the bot-
tom of the bladder through which the urine goes from
the bladder to the umbilical cord and from the um-
bilical cord to the mouth of the uterus.

[IX.] The child does not respire in the body of
its mother Because it lies in water; and he who
breathes in water is immediately drowned.

[X.] Whether the child in the body of its mother
is able to weep or produce any sort of voice, or not.

It is answered: No, because it does not breathe,
neither is there any kind of respiration; and where
there is no respiration, there is no voice.

[XL] Man oftentimes dies with the genital organ
which is erected — and above all those who suffo-
cate, as hanged persons and the like.

[XII.] Ask the wife of Biagin Crivelli how the
capon rears and hatches the eggs of the hen when
lie is inebriated.

[XIIL] The chickens are hatched by means of the
ovens of the fire-place.

[XIV.] The eggs which have a round form produce
males, and the long ones produce females.

Their chickens are given into the custody of a
capon which has been plucked on the lower side
of the body and urticated with netles and placed
under the basket; and then the chickens go under
it, and it feels that it is scratched by the heat and
finds pleasure in it, whence it afterwards guides them
and fights for them, jumping up into the air against
the goshawk in ferocious defence.

falls 4 Viertel, d. i. i braccio, ein 4tel Glied beim
Weibe gibt, - was werden mir [dann] 12 Viertel bei der
Kuh geben? Sie werden mir drei Viertel
braccio geben.
Also würde solches Tier
[®A] braccio von Glied haben
im Verhältnis zum Weibe, das davon Vi hat.

[VI.] Die Länge des Knäbleins, wenn es geboren
wird, ist gewöhnlich ein
braccio, und gewöhnlich wächst
es
3 braccia, d. i. bei der durchschnittlichen Größe der
Species humana.

[VII.] Die Länge des Nabelstranges ist gleich der
Länge des Knäbleins in jeder Stufe seines Alters,
aber nicht jene der anderen Tiere.

[VIII.] Über das Urinieren des Knäbleins.

Während eines großen Teiles der Zeit des Knäbleins
geschieht sein Urinieren durch den Nabelstrang; und
dies entsteht, weil die Ferse des rechten Fusses zwischen
dem After und dem männlichen Glied liegt, und ganz
und gar den Durchgang des Urins preßt; für diesen
ist von der Natur gesorgt durch das Machen eines
Kanals im Boden der Blase, wodurch der Urin aus
der Blase zum Nabelstrang geht und vom Nabelstrang
zum Muttermund.

[IX.] Das Kindlein respiriert nicht im Körper
seiner Mutter, weil es im Wasser liegt; und wer im
Wasser atmet, ertrinkt sofort.

[X.] Inwieweit das Kindlein im Körper seiner Mutter
zu weinen oder irgendeine Art von Stimme zu bilden
vermag oder nicht.

Es wird geantwortet: Nein, weil es nicht atmet,
auch keine Art von Respirieren da ist; und wo keine
Respiration ist, gibt es keine Stimme.

[XL] Der Mensch stirbt oftmals mit dem Ge-
schlechtsglied, welches erigiert ist — und besonders
diejenigen, die ersticken, wie Gehenkte und ähnliche.

[XIL] Frage die Frau des Biagin Crivelli, wie der
Kapaun die Eier der Henne hegt und ausbrütet, wenn
er berauscht ist.

[XIIL] Die Küchlein werden ausgebrütet mittelst
der Feueröfen.

[XIV.] Die Eier, die runde Form haben, geben
Männchen, und die langen geben Weibchen.

Ihre Küchlein werden in die Pflege eines Kapauns
gegeben, der unten am Körper gerupft und nachher
mit Nesseln gerieben und unter den Korb gesetzt
worden ist; und dann gehen die Küchlein unter ihn
hinein, und er fühlt, daß er durch die Erhitzung ge-
kriebelt wird und findet Behagen daran, weshalb er
sie nachher leitet und für sie kämpft, indem er gegen
den Hühnerhabicht in heftiger Verteidigung in die
Höhe hüpft.

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FOLIO 7 RECTO

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LEONARDO DA VINCI

FOLIO 7 VERSO

[I.] figura quj folame;2te li muffcolj che f^ruano al piegame72to | del hracao a riducerl
in
angolo retto, e cofi li muffcolj che llo [ fanno Voltare la ma[n] da ritte e da riuerfcio;
e non ti inpaciare in altro che figurajre fempliceme^zte li ufiti che ffa;^ li muf|fcoli nati infra
la ffpalla e il gomjto | nati fol fop^^a 1-offo dell-aiutorio-

[II.] il mufcolo a fol ti|ene il hraccio pieghato.

[III.] La fecca che ffi troVa nelle inteftjne delli puttj che ftanno nella
dal fanghe meftruo della madre, il quala W^n | dalle 2® ramjficationj e della \\ena magere
della donna graVida | e paffa ^er l-onbelicho del putto e penetra per la Vena >nbellichale,
la I qual ramjficha nel feghato del putto, e
per la Vena {de/) che Vie;^ | dal portinaro dello
lo ftomacho, Va penetrando allo ftomacho e ffa Ha | djgeftione del fanghe materne cenVertendofi
in chile; e pej feguita | il corfo delle fe(^/^)ccie
per le intefftine {non a/ùfmen) nel medefimo
molde che Hui fa, qua^de è ffora del uentre dj fua madre; ma no;^
con quella j fpeffitudjne
dj te^pe,
perchè le uene mjferaice tirane a ffe gra^ parte della | fuftantia di tale ftsrcho per
ce^perre la quantità d-un putto, il quale cre|ffce melte più alla gornata (tante nel corpo dj
IS fua madre che non fa, | quande è fori del corpo ; e cquefto c-infegna, perchè nel primo anno
ch-ellj fta fo|ri del corpo dj fua madre,
&ver ne\' primj 9 mefi, non radeppia la gran[deça delli
9 mefi che effo ifftette nel corpo dj fua madre, e cofi ne\' 18 [IV.] mefi no|n à radopplata
la gran|deça de\' pri[mi] | 9 mefi che e\' | ftette fori | del corpo | della majdre, e cofi
j in
egnj 9 me|fi Va djmjn[u]jendo la qua;?|tità di tale a|creffcimen|to, infin che | à finjta la | foma
fu[a] I alteçça; | e in quef[to] | cafe il fi[e]|le adop^ra [lo] | fuo Vfitio | nell-effere [ cengunto
[a]|lla Vena | che uie[ne] | dal po[r]|tina[ro].

[V.] tante è fenpre lungha Ia uena | Vnbellicale qua^t-è la lungheça | del putto__

[VI.] la prima ramjficatio|ne delle Vene magen fe|tte alle mulge?ztj è deVe | la fpina
fi cengugne col | alcatim; la 2 feno li | ramj che ffi djujdane p^r nujtrire la ffpina della
25 caluc|da, H terçi è nellj mejftri delle femjne e matrice, H quarti nella Veffcica, l[i] 4 pi|V oltre
{3 dj) Vn djte e | meço Va alli teftichuli, | li 4 {pt) nafca lontani dj | quefti Vn djto e Vn terçe j
e efca fori del fifac e | fi diujdano in due e 1-uno fa la fafena, e 1-altro alla

[VIL] fa il putto fterche, il qual naffce | dal fangue che entra per 1-onbilicho | s entra
nel fegate e dj Ij effce
per la j porta del fegato e entra nelle Vene | mjferaice e fi conV[erte]
in jftercho | e 11e Vene
{. . . r).....Ie ne pigla [VIII.] e portane i nutrime;^to al core,

matrice naffcie

lij, L: llo corretto in lij. - ö. inteftjne, Z; e corretto in j. - z/. poj, Z; pop corretto in poj. - nellj, L: e j.

Nel capo [IV.] ogni fin di riga e ftata tagliata.

5

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[I.] Figure here only the muscles which serve
to the bending of the arm to reduce it to the right
angle, and thus the muscles which make it revolve
the hand forwards and backwards; and do not meddle
with anything but simply figure the offices which
those muscles perform which have arisen between the
shoulder and the elbow, arisen only above the humerus.

[IL] The muscle a only keeps the arm bent.

[III.] The faeces that are found in the intestines
of the embryos, which lie in the uterus, originate from
the «menstrual blood» of the mother, which comes
from the
2 ramifications and from the great vessel
of the gravid woman and passes through the umbili-
cal cord of the child and penetrates through the um-
bilical vein, which ramifies into the liver of the
child; and through the vein which comes from the
pylorus of the stomach it penetrates into the stomach
and effects the digestion of the maternal blood, con-
verting itself into chyle. And then follows the course of
the faeces through the intestines in the same way as
it does v/hen it is outside of the womb of its mother;
but not with such frequency of time, because the
mesenteric vessels attract a great part of the sub-
stance of such excrements, to compose the quantity
of a child, which daily grov/s far more when in the
body of its mother, than it does when it is outside
of the body; and this teaches us why it in the first
year, when it finds itself outside of the body of its
mother, or in the first
9 months, does not double
the size of the
9 months, when it found itself within
the body of its mother; and thus it has not in the
18 ,[IV.] months doubled the size of the first
9 months,
when it found itself outside of the body of the
mother; and thus it is every
9 months diminishing
the quantity of such increase, till it has finished its
greatest height; and in this case the bile performs
its office by being joined to the vein which comes
from the pylorus.

[v.] The umbilical vein is always as long as the
length of the child.

[VI.] The first ramification of the great vessels
below the vessels of the kidneys is where the spine
joins the sacrum; the second are the branches which
divide to nourish the coccyx (? «spina della calucda»);
the third is in the menstrual vessels («mestri») of the
women and uterus, and the fourth in the bladder; the
4th one and a half finger\'s-breadth farther go to the
testicles; the
4 arise one and a third finger\'s-breadth
distant from these and pass out of the peritoneum,
and divide into two, and one forms the saphenous
vein, and the other to the.....

[VIL] The child forms excrements which originate
from the blood which enters through the umbilical
cord. And it enters the liver, and from there passes
out through the gateway of the liver and enters the
mesenteric vessels, and is converted into excrements.
And the «:vene.....» take some of it [VIII.] and

[I.] Stelle hier nur die Muskeln dar, die zum
Beugen des Armes dienen, um ihn zum rechten Win-
kel zu bringen, und ebenso die Muskeln, die ihn
dazu bringen, die Hand nach vorne und nach hinten
zu drehen; und verwickle dich nicht in anderes,
als einfach die Funktionen darzustellen, welche die
Muskeln ausführen, die zwischen der Schulter und dem
Ellbogen entsprungen sind, entsprungen allein ober-
halb des Oberarmbeins.

[IL] Der Muskel a hält nur den Arm gebeugt.

[III.] Der Kot, der sich in den Gedärmen der
Knäblein findet, welche in der Gebärmutter liegen,
entsteht aus dem «Menstrualblut» der Mutter, das von
den beiden Verzweigungen und von dem großen
Gefäß des schwangeren Weibes kommt, und durch
den Nabelstrang des Knäbleins geht und durch die
Nabelvene dringt, welche sich in der Leber des
Knäbleins verzweigt; und durch die Vene, die vom
Pförtner des Magens kommt, dringt es zum Magen
hin und bewirkt die Verdauung des mütterlichen Blutes,
indem es sich in Chylus umbildet. Und nachher folgt der
Gang der Fäzes durch die Gedärme in derselben Weise,
wie es geschieht, wenn es außerhalb des Bauches
seiner Mutter ist; aber nicht mit solcher Häufigkeit der
Zeit nach, weil die Mesenterialgefäße einen großen
Teil der Substanz solchen Kotes an sich ziehen, um
die Quantität eines Knäbleins zusammenzusetzen; dieses
wächst viel mehr pro Tag, wenn es im Körper seiner
Mutter verweilt, als es tut, wenn es außerhalb des Körpers
ist; und dies lehrt uns, warum es im ersten Jahre, wenn
es außerhalb des Körpers seiner Mutter sich befindet,
oder in den ersten g Monaten, die Größe von den
9 Monaten, als es im Körper seiner Mutter sich
befand, nicht verdoppelt; und also hat es in den
18 [IV.] Monaten die Größe der ersten
9 Monate,
während es außerhalb des Körpers der Mutter sich
befand, nicht verdoppelt; und also fährt es fort, alle
9 Monate die Quantität solches Wachsens zu ver-
mindern, bis daß es seine größte Länge beendigt
hat; und in diesem Falle führt die Galle ihre Funk-
tion dadurch aus, daß sie mit der Vene, die vom
Pförtner kommt, vereinigt ist.

[V.] Die Nabelvene ist stets ebenso lang als die
Länge des Knäbleins.

[VI.] Die erste Verzweigung der großen Gefäße
unterhalb der Nierengefäße ist dort, wo das Rückgrat
sich mit dem Kreuzbein vereinigt; die zweite sind
die Zweige, die sich teilen, um das Steißbein (? «spina
della calucda») zu ernähren; die dritten sind in den
Menstrualgefäßen («mestri») der Weiber und Gebär-
mutter, und die vierten in der Blase; die
4ten, um
anderthalb Fingerbreite weiter, gehen zu den Testikeln;
die
4 entspringen, um ein und ein Drittel Finger-
breite von jenen entfernt, und gehen aus dem Bauch-
fell hinaus, und teilen sich in zwei, und die eine bildet
die Saphena, und die andere zu ... .

[VII.] Das Knäblein bildet Kot, welcher aus dem
Blut entsteht, das durch den Nabelstrang eintritt.
Und es tritt in die Leber hinein, und geht von dort
durch die Pforte der Leber hinaus, und tritt in die
Mesenterialgefäße ein, und bildet sich in Kot um. Und
die «vene.....» nehmen davon [VIII.] und führen

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li quale in tal tenpo rvon | batte [e il)-, e cofï tal nutrime^to entra per co^etrarie | Vie {entra\\
effendo il putto nella matrice, a cquello | che e;2tra qua/zdo il putto alita fori d-effa matrice —
~ ffe 11e femjne djcano il putto fentirfi alcuna Vol|[tla piangere dentro alla matrice, queffto

[è] più toffto qualche fonito dj uento che fboche de j......ftrette e ftivate in

5 nel figloio Vno po|. . . . ui pó effere . . . . puó effere........ui ... . [ejntrare.

[IX.] Li nomj delle Vene e muffcoli e offi e pannjculj.

e djmai^da della Vena che ffi cerchö domenjca nel polmone.

[X.] troVamo d chilo | (^z guefto putto ü qua) | e llo ftomacho dj que|fto putto, il
quale | non era Variato da cjq^^lo dell-omo, e il pujtto era me;? d-u;^ me|ço
hraccio e auea
/O Vicino ! a 4 mefi, e gudjcai tal | chilo effere fatto del fagngue meftruo, il quale pigliaVa dal
fegato I datoli dalla Vena Vnbellicale.

[XL] du^zque Ie uene mjferajce ion \\ [q]uelle che dan per Ie fue ramj|[f]icatione quel
che prima | [r]iceVea^ p^r effe ramjficatio|nj, e 11e arterie riceVan
per \\ [l]e ramjficationj quel
che I [p]rima foleuano Verfa|re-

IS [XII.] quefta fi|ghura Va | nella snbh|one e j non la fa|re altro|Ve_

[XIIL] s nota | bene la j Vena Vnjbihchale | dou-ella terjmjna nella | matrice_

[XIV.] fa Vedere | dalla par|te djrieto | la uefcicha | co\' Vafi fpe|rmaticj, a | cció chè fi
da il fito d-effi I Vafi, e dà la | mjfura, | quanto ta|li uafi fien re|moti dallo
(ne) j ano_

ue

[XV.] ^ fia il canale dell cib|o, e\'1 tranfito j della orina, | e aqujfta j due | moti co^|trari,
20 mja non \'n un | medefimo | tenpo, \'

[XVL] graï^de è il fegajto e rognonj

[XVIL] cotilj|doni

[XVIIL] Vnbilicho.

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carry the nourishment to the heart which at such time
does not beat; and thus, while the child is in the
uterus, such nourishment enters by contrary ways to
that [viz. nourishment], which enters when the child
breathes outside of this uterus.

When women say that the child is heard some-
times to weep within the uterus, this is rather the
sound of some flatus which rushes out from.....

[IX.] The names of the veins and muscles and
bones and panniculi.

. And demand about the vein which was searched
on Sunday in the lungs.

[X.] We found the chyle and the stomach of
this child, which was not varied from that of a man;
and the child was less than half a
hraccio and was
nearly
4 months; and I esteemed such chyle to be
made of the «menstrual» blood which it took from
the liver, it being given to it by the umbilical vein.

[XL] Thus the mesenteric vessels are those which
give through their ramification what they at first
received through these ramifications, and the arteries
receive through the ramifications what they at first
used to pour out.

[XIL] This figure aims at the embryo, and do
not make it elsewhere.

[XIII.] And note well the umbilical vein, where it
ends in the uterus.

[XIV.] Let there be seen, from the posterior side,
the bladder with the spermatic vessels («vasi sperma-
tid»), that one may see the site of these vessels and
give the measure of, how far such vessels are remote
from the anus.

[XV.] Let a b be the channel of the food and
the passage for the urine, and acquires two contrary
motions, but not at one and the same time.

[XVL] Large is the liver and the kidneys.

[XVII.] Cotyledons.

[XVIIL] Umbilical cord.

die Nahrung zum Herzen, welches zu solcher Zeit
nicht schlägt; und also tritt, während das Knäblein
in der Gebärmutter ist, solche Nahrung durch Wege
ein entgegengesetzt zu denen [o: der Nahrung], die
hineintritt, wenn das Knäblein außerhalb der Gebär-
mutter atmet.

Wenn die Weiber sagen, daß man das Knäblein ab
und zu innen in der Gebärmutter weinen höre, so ist
dies vielmehr irgendein Geräusch von dem Wind, der
ausbricht aus.....

[IX.] Die Namen der Venen und Muskeln und
Knochen und panniculi.

Und frage nach der Vene, die am Sonntag in der
Lunge gesucht wurde.

_ [X.] Wir fanden den Chylus und den Magen
dieses Knäbleins, daß er von dem des Mannes nicht
verschieden war; und das Knäblein war kleiner als ein
halber
braccio und war nahe an 4 Monaten; und ich
schätzte solchen Chylus aus dem «Menstrualblut» ent-
standen, welches es [o: das Knäblein] aus der Leber
entnahm, indem es ihm von der Nabelvene zugeführt
wurde.

[XL] Also sind die Mesenterialgefäße diejenigen,
die durch ihre Verzweigungen das, was sie zuerst
durch diese Verzweigungen empfingen, abgeben, und
die Arterien empfangen durch die Verzweigungen das,
was sie zuerst auszugießen pflegten.

[XIL] Diese Darstellung paßt für den Embryo,
und mache sie nicht anderswo.

[XIII.] Und merke wohl die Nabelvene dort an,
wo sie in der Gebärmutter endet.

[XIV.] Lasse sehen, von der hinteren Seite, die
Blase mit den Samengefäßen («vasi spermatici»), damit
man den Situs dieser Gefäße sehen kann, und gib
das Maß davon an, wie weit solche Gefäße vom After
entfernt sind.

[XV.] a b sei der Kanal der Nahrung und der
Durchgang des Urins und erhält zwei entgegengesetzte
Bewegungen, aber nicht zu einer und derselben Zeit.

[XVL] Groß ist die Leber und die Nieren.

[XVIL] Kotyledonen.

[XVIII.] Nabelstrang.

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FOLIO 7 VERSO

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LEONARDO DA VINCI

FOLIO 8 RECTO

[I.] corne Ij tre pannjchulj délia | matrice fi colegano infieme j medjante li cotjlidonj.
[IL] madré de\' cotilidonj, | coè cotilidonjo femjna.
[III.] cotilidonjo maffcio

[IV.] i cotilidonj an;2o maffcio e ffemjna; | ora noteraj, f\'el mafcio o lia femjna reffta
5 a|pichato alla matrice délia dona | o nno_

[V.] fatti dare Vna feco;^djna dellj |\\itellj, qua^do nafcano, e nota | la figura de\' cotilidoni,
fe rifer|>ano li cotilidonj maff|ci o fifemjns___

[VI.] noto chôme lia j fecho;zdjna è cho;2|giu^ta cholla ma|tricie, e chôme fi ffpicha da
cquella.

lo

[VII.] cotilidonj

[VIII.] nota chôme li tefftichuli pe|netrano nella matricie la I loro Virtù-

[IX.] fa che lia matricie abibia tante djmoftratio|nj quanto fono li pa«|njchuli di che
(/) effa è c|chonpoftta-

[X.] perché la pittura Veduta co;^ due ochi non fia | djmoftratrice dj tal rilieVo corne
75 il rilieuo | \\eduto co;^ due ochi: || E\' perché la pittu|ra Veduta con
un ochio porrà dj rilieVo
come il propio rilieVo, aue;?te le medifime | quaHtà dj lumj e
d-onhre. [XL] fia il rilieuo c
Veduto da due ochi, | allj qualj ochi (Z^) Vole^jdo
confiderare l-obbie|tto coll-ochio m defftr^" ,
tene^do chiufo il finjfftro .n. | 1-obbietto parrà oVero ochupé^^^à lo ffpatio a, e ffe d^iuderai il
defftro e aprirai il finjfftro 1-obietto och[uperà lo] ffpatio b; e ffe apHrai tutti e due li ochi,
<l-obietto> eff[o] obbietto no;? ochup^rà più a^ ma lo fpatio e r
f

[XIL] a quefto putto no;? batte il core e no alita, | perché al co;?tinuo fta nell-achq^^;
e ffe ahtaffi anege|rebbe, e llo alitare no;? li è neceffario, perché luj | è VjVificato e nutrito
dalla Vita e cibo délia madré; | jl quale cibo notricha non altreme;?ti tal creatura [ ch-ellj fi
faccj l-altre me;?bra délia madré, coè | man piedj e altri me;2bri; e Vna medefima anj ma
goVerna quefti due corpi e llj defiderj e lie | paure e i dolori fon comunj fi a effa creatura
come a ttutti li al[tri] me;?br? anjmatj, e dj quj naf|fcie che lia cofa defiderata dalla madré
fpeffo fon troVate fcolpite in
j quelle me;?bra del figliolo, le quali ten | a ffe medefima la
madré nel te;?po dj ta|l defiderio, e Vn fubita paura amaçjça la madré e \'1 figliolo- adu;?^?..
co;?clude j che Vna medefima anjma goV.rnna [li cor]pi, e Vn medefimo notriffce due [corpi].

13

jo [XIIL] Vedje;?no chôme | le uene magiore | délia madré paf|fino nella matrice,
nella fecondjna,
j e ppoi all-onbellicho.

e ppoi

Ij., Z; le carreuo in Ij. - z7. Volendo, Z; holende. - ^j.. ellj, Z.- a j. _ Hj, Z.- lie llj.

-ocr page 79-

[L] How the three panniculi of the uterus tie
themselves together by means of the cotyledons.

[II.] Mother of the cotyledons, that is, female
cotyledons.

[IIL] Male cotyledons.

[IV.] The cotyledons have male and female; now
you shall note, if the male or the female remains
tied to the uterus of the woman or not.

[v.] Let some one give you the secundines
(«secondina») of the calves when they are born, and
note the shape of the cotyledons, if they keep the
male or the female cotyledons.

[VL] I observe how the fetal membranes («secon-
dina») are joined to the uterus, and how they loosen
themselves from it.

[VII.] Cotyledons.

[VIIL] Note how the testicles penetrate their virtue
into the uterus.

[IX.] Make that the uterus has as many demon-
strations as are the pannicuH of which it is composed.

[X.] Why the picture, seen with both eyes, will
not be demonstrator of such relief as the relief seen
with both eyes: that is because the picture seen with
one eye will set into relief like the relief itself,
having the same quality of light and shade. [XI.]
Let the relief
c be seen with both eyes, to which eyes
— if you will observe the object with the right eye
m, keeping the left one n shut — the object will
appear in, or occupy, the space a, and if you shut
the right one and open the left one, the body [will
occupy the] space and if you open both eyes,
this object will no more occupy
a b, but the space
erf.

[XIL] To this child the heart does not beat, and
it does not breathe because it lies continually in
water; and if it breathed, it would be drowned, and
the breathing is not necessary to it, because it is
vivified and nourished by the life and food of the
mother. This food nourishes such creature not other-
wise than is done with the other portions of the
mother, that is, hands, feet and other members; and
one and the same soul governs these two bodies,
and the desires and the frights and the pains are
common as well to this creature as to all other ani-
mated members; and from this it results that the thing
desired by the mother is often found impressed in
those parts of the child which the mother keeps in
herself at the time of such desire; and a sudden
fright kills the mother and the child. Thus one con-
cludes that one and the same soul governs [the bod]-
ies, and one and the same nourishes the two [bodies].

[XIIL] Do see, how the great vessels of the mother
pass into the uterus and then into the fetal membrane
(«secondina») and then to the umbilical cord.

[I.] Wie die drei panniculi der Gebärmutter sich
untereinander verbinden mittelst der Kotyledonen.

[II.] Mutter der Kotyledonen, d. i. weibliche
Kotyledon.

[III.] Männliche Kotyledon.

[IV.] Die Kotyledonen haben Männchen und
Weibchen; nun sollst du bemerken, wieweit das Männ-
chen oder das Weibchen an der Gebärmutter der Frau
befestigt bleibt oder nicht.

^ [V.] Lasse dir geben eine Nachgeburt («secon-
dina») der Kälber, wenn sie geboren werden, und be-
achte die Gestalt der Kotyledonen, ob sie die männ-
lichen oder weiblichen Kotyledonen bewahren,

JVL] Ich beachte, wie die Eihäute («secondina»)
mit der Gebärmutter verbunden sind, und wie sie sich
von ihr loslösen.

[VII.] Kotyledonen.

[VIIL] Notiere, wie die Testikel ihre Kraft in die
Gebärmutter treiben.

[IX.] Mache, daß die Gebärmutter so viele De-
monstrationen erhält, als die panniculi sind, aus
welchen sie zusammengesetzt ist.

[X.] Warum das Gemälde, mit beiden Augen
gesehen, nicht Demonstratorin solches Reliefs sein
wird, wie das mit beiden Augen gesehene Relief:
deshalb, weil das Gemälde, mit einem Auge gesehen,
ins Relief bringen wird gleich dem eigentlichen Relief,
das dieselbe Qualitäten von Licht und von Schatten hat
[XL] Sei das Relief ^ mit beiden Augen gesehen
welchen Augen, — wenn man den Gegenstand mit
dem rechten Auge
vi betrachten will, das linke n ge-
schlossen haltend, — der Gegenstand im Räume
a
erscheinen oder ihn einnehmen wird, und falls du
das rechte schließest und das linke öffnest, [wird] der
Gegenstand den Raum
b ein[nehmen]; und falls du
die beiden Augen öffnest, wird dieser Gegenstand
nicht mehr
a b, sondern den Raum e r f einnehmen.

[XII.] Diesem Knäblein schlägt das Herz nicht,
und es atmet nicht, weil es kontinuieriich in Wasser
liegt; und falls es atmete, würde es ertrinken; und
das Atmen ist ihm nicht nötig, weil es durch das
Leben und die Speise der Mutter belebt und ernährt
wird. Diese Speise ernährt ein solches Geschöpf nicht
in anderer Weise, als es geschieht mit den anderen
Teilen der Mutter, d. i. Händen, Füssen und anderen
Teilen; und eine und dieselbe Seele beherrscht diese
beiden Körper, und die Wünsche und die Furcht und
die Schmerzen sind gemeinsam, sowohl diesem Ge-
schöpfe als sämthchen anderen belebten Teilen; und
hiervon kommt es, daß die von der Mutter gewünschten
Dinge in jenen Teilen des Kindleins oft eingeprägt
gefunden werden, welche die Mutter selbst zur Zeit
solchen Wunsches hält; und eine plötzliche Furcht tötet
die Mutter und das Kindlein. Also wird gefolgert
daß eine und dieselbe Seele [die Kör-]per beherrscht\'
und em und derselbe zwei [Körper] ernährt.

[XIII.] Man sehe, wie die großen Gefäße der
Mutter in die Gebärmutter und danach in die
Eihaut («secondina») und nachher zum Nabelstrang
gehen.

-ocr page 80-

[XIV.] ponj in ognj menhro \\ qual-è più Vicino alla [ fupé^rfitie del menhro o | li neruj
o lie corde | o lie uene o llj muffco|lj, e cquanto; e | cqz^^jfto ferujrà
{la) alla | profondjtà
delle ferite.

[XV.] Lo ffpericho d[i] pefo Vario | {/e 7 pe/o no), è poffibile che | alqua^to fi moVa
5 all-erta | e fi fermj fopra la più gra|Ve parte dj fe (/e
lluj) \\ no ne fdrucciola-—--

[XVL] o_c è il ce;?tro | natural dello | fpericho, c b | è il perpe;?djcujlare d-|effa pajlla
fopra la linja | rcm; ^ è il centro | del co;?tatto che effa balla | ha col piano; .n. è
pioi^|bo che pefa più che | .^rjo. e farà andare [ la balla alqua;2to in fu | inV^rfo o.

[XVIL] Libro dell-acq?^*« a mef^;r marcho ant[onio].

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-ocr page 81-

[XIV.] Place in every member what is closer to
the surface of the member: either the nerves or the
tendons or the vessels or the muscles, and how
much so; and this will serve in the depth of the
wounds.

[XV.] The spherical body of various weight —
is it possible that it moves somewhat upwards along
the acclivity and stops on its heaviest part [and] does
not slide therefrom?

[XVI.] o c is the natural centre of the spherical body;
<: ^ is the perpendicular of this sphere on the line
m a b is the centre of the contact which this
sphere has with the plane;
n is lead which weighs
more than
a r b and will make the sphere go some-
what upwards towards
o.

[XVIL] Book «On the Water» to Messer Marcho
Ant[onio].

[XIV.] Bringe an jedem Teil das an, was der Ober-
fläche des Teiles näher liegt: die Nerven oder die
Sehnen oder die Gefäße oder die Muskeln, und wie
nahe; und dies wird bei der Tiefe der Läsionen dien-
lich sein.

[XV.] Der sphärische Körper von verschiedenem
Gewicht — ist es möglich, daß er sich etwas die
Schrägfläche hinauf bewegt und auf seinem schwersten
Teil hegen bleibt [und] davon nicht weggleitet?

[XVI.] f ist das natürliche Zentrum des sphä-
rischen Körpers; ^
b ist die Senkrechte dieser Kugel
auf die Linie m o-, ab ist das Zentrum der Berührung,
die diese Kugel mit der Fläche hat;
n ist Blei, das
mehr wiegt
a r b und die Kugel dazu bringen
wird, etwas aufwärts gegen
o zu gehen.

[XVII.] Buch «Über das Wasser» an Messer Marcho
Ant[onio].

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FOLIO 8 RECTO

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[IX.]

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FOLIO 8 VERSO

[I.] quella umbra primitiua che serà (Car) circundata da luminoso | magior^ ch^\'l suo
Corpo Vmbroso serà
(dz) tanto de minore figura | quarto il suo corpo Vmbroso serà più
remoto da suo corpo | Vmbroso

[II.] J1 puto drento a la matrice ha tre pa^niculi che i lo circu^dano; de li quali {el)

S el primo fe domanda [ animuf, el fecu^do alantoydea, el terço fecu^dina; | a la q^^le fecu^dina

la matrice fe co;.iu«ge media^^te | li cotolidony, e ttute fe co;.iu;^gino i« lo u^belico il quale
è co;2[p]ofto de uene.

_ [III ] Quando la uena Vnbelîcare è nella o|p.ratione, alla quale effa fu areata, effa

ottiene il pnncipale fito | dell-omo, coè il meço del bufto, fi p.. [ alteça come p..

lawudjne. Ma cqua.|do tal (/.V. /) Vena fu poi priVata del [ fuo ofitio, effa fi tirô in

djffparte | infieme col fegato da cquella cre|ato e poi notrito. E fu chacciato effa parte

fup.nore della Vena Vn|bellicale della mutatione del meço del | fegato, il quale p.. lo

acreffame;.to del|la mjlça (/) creata nel lato ifftancho, | effo fegato fu foffpinto nel lato defftro

e portonne co;. fecho la parte fupmore \\ {del fegkalo cke ck) della Vena Vnbehchale che co;.
JS lej era
conguntSL-

E lia mjlça che prima era Vna | {acquofa) Viffciofa acquofità piega|bile e fiVeffibile dando
locho a qualunjche cofa la fpigneVa del fuo fito, comi;^|ca poi a rifftringnerfi e co^^denfarfi s
co;^|porfi della fua neceffaria figura; | e bifognia che ella entri in el | locho ch[e] ochupaVa
{la defftra) la ffta^^cha par[te d-ef]|fo fegato, onde effendo pien . . . . | def a-te a ffi] !
[IV.] ritira nella parte defftra e riprieme e condenfa la parte defftra d-effo l\'fegato

Vnjendofi con quella, e cofi taie fegato mancha « li Vs | della parte ftancha, e ffi ritira col
luo meço nella parte defftra co;2|denfandofi in quella_

[V.] delle budella

ho troVato hr. cha à 20 br^.«^ dj budella coè delle bW^ d-effo | putto ec

[VI.] il centro del fegato nelli putti della matrice, qua;.do | fo^ picholj, fta fotto il
centro del core e fopra l-onbe|licho, e cqua^do è nato, il fegato fi tira dal lato deftro |

[VII.] dà prima la co;^peratione nota | dell-ac^^/^ de\'fiumi, e poi della collera | che ua
alio ftomaco co^^tr-al corfo del dbo, | fi come la collera Va | contro al cibo che effce
I dello
ftomaco Volendo e;.|trare in effo ftomacho; | e fon due moti co..trari | che no;, pénétrai ma
jc. dan I locho 1-uno all-altro; co|me fanno h fiumj ne|lle lor contrarie corre^tj, cofi fa la collera
che entra contro all-uffcita | del chilo dello ftomacho.

26. tira, L: r corretto in i, — j>o. ne|lle, L: nel|lle.

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[L] This primitive shadow, which will be sur-
rounded with larger luminosity than its umbrageous
body, will become of so much smaller shape as its
umbrageous body will be more remote from its um-
brageous (1) body.

[IL] The child in the uterus has three panniculi
which surround it, of which the first is called Amnios
(«animus»), the second Allantois («alantoydea»), the
third Chorion (secondina»); with this Chorion the
uterus is conjoined by means of the cotyledons, and
all join in the umbihcal cord, which is composed of
vessels.

[III.] When the umbilical vein is in operation,
for which it was created, it attains the principal site
in Man, that is, the middle of the body, as well for
height as for breadth. But when such vein was
afterwards deprived of its office, it drew itself apart
together with the liver, created and then nourished
by it. And this upper part of the umbilical vein
was pushed through the change of the middle of the
liver, which through the increasing of the milt, created
on the left side <(this liver) was driven into the right
side and carried with it the upper part of the um-
bilical vein, which was joined to it.

And the milt, which was at first a viscous watery
substance, pHable and flexible, giving room to any
thing which drove it out of its site, afterwards com-
mences to retract and condense itself, and to compose
its necessary shape; and it is necessary that it enters
the place which the left part of this liver occupied,

wherefore being full..................

.....[IV.] it retires into the right side and

presses and condenses the right part of this liver,
uniting with this [umbilical vein?], and thus such
liver misses Vs of the left part and retires with its
middle into the right side, condensing itself in this one.

[v.] One the bowels.

I have found that .... has 20 braccia of bowels,
that is, of the
braccia of this child etc.

[VL] The centre of the liver of the embryos in
the uterus, when they are small, lies below the centre
of the heart and above the navel, and when it is
born, the liver draws itself towards the right side.

[VII.] First give the known comparison of the water
of the rivers, and then that of the gall which goes
to the stomach against the course of the food, as
the gall goes against the food which comes out from
the stomach, when it wants to enter into this stomach;
and they are two contrary motions which do not
penetrate but give way, one to the other; as the
rivers do in their contrary currents — so does the gall
which enters against the exit of the chyle out of
the stomach.

[L] Dieser primitive Schatten, der von Leuch-
tendem, größer als sein beschatteter Körper, umgeben
sein wird, wird von einer um so kleineren Gestalt
werden, je mehr sein beschatteter Körper von seinem
beschatteten (!) Körper entfernt sein wird.

[II.] Das Knäblein in der Gebärmutter hat drei
panniculi, die es umgeben, von welchen der erste
Amnios («animus»), der zweite Allantois («alantoydea»),
der dritte Chorion\' («secondina») genannt wird; mit
diesem Chorion verbindet sich die Gebärmutter mittelst
der Kotyledonen, und alle verbinden sich im Nabel-
strang, welcher aus Gefäßen zusammengesetzt ist.

[III.] Wenn die Nabelvene in Tätigkeit ist,
wozu sie geschaffen wurde, erhält sie die vornehmste
Lage im Menschen, d. i. die Mitte des Rumpfes,
sowohl der Höhe als der Breite nach. Aber wenn
solche Vene nachher ihrer Funktion beraubt wurde,
zog sie sich zur Seite zusammen mit der Leber, ge-
schaffen und nachher ernährt durch diese. Und
dieser obere Teil der Nabelvene wurde vertrieben durch
die Veränderung der Mitte der Leber, welche durch
das Wachsen der Milz, geschaffen in der linken Seite,
<diese Leber) in die rechte Seite getrieben wurde,
und führte mit sich den oberen Teil der Nabelvene,
die mit ihr verbunden war.

Und die Milz, die zuerst eine viskose Wässerigkeit
war, faltbar und biegsam, irgend einer Sache, die sie aus
ihrer Lage trieb, Platz gebend, fängt nachher an, sich
zusammenzuziehen und sich zu verdichten und sich
in ihrer gehörigen Gestalt zu bilden; und es ist
erforderiich, daß sie in die Stelle, die der linke Teil
dieser Leber einnahm, eintritt, weshalb voll seiend .

■ ...........[IV.] zieht [sich] in die rechte

Seite zurück und preßt und verdichtet den rechten
Teil dieser Leber, sich mit dieser [Nabelvene?] ver-
bindend, und so fehlen dieser Leber die
Vs des linken
Teiles, und sie zieht sich mit ihrer Mitte in die
rechte Seite zurück, sich in dieser verdichtend.

[V.] Über die Gedärme.

Ich habe gefunden, daß .... 20 braccia von Ge-
därmen hat, d. i. von den
braccia dieses Knäbleins u. s. w.

[VI.] Das Zentrum der Leber liegt bei den Knäb-
lein in der Gebärmutter, wenn sie klein sind, unter dem
Zentrum des Herzens und über dem Nabel, und wenn
es geboren ist, zieht sich die Leber nach der rechten
Seite hin.

[VII.] Gib zuerst den bekannten Vergleich des
Wassers der Flüsse und nachher den der Galle, die
zum Magen entgegen dem Gang der Speise geht, wie
die Galle gegen die Speise geht, die aus dem Magen
austritt, da sie [o: die Galle] in diesen Magen eintreten
will; und das sind zwei konträre Bewegungen die
sich nicht durchdringen, sondern einander Platz machen,
die eine der anderen; wie die Flüsse in ihren kon-
trären Strömungen es tun — so tut es die Galle, die ent-
gegen dem Ausgang des Chylus aus dem Magen eintritt.

-ocr page 86-

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Tl.- ^

LEONARDO DA VINCI

[VIII.] core

[IX.] feghato fegato

[X.] ftomaco

[XL] duodeno

[XIL] Ma^^cha o\\er djmjnuif|fce il feghato nella | parte ftancha | {/>er), qua[n]do è creffjfcuto,
perchè in effa parte cre[fcie] la mjl^a e llo fftomacho | e non nella defftra, | e an[c]ora p^r
dare loco al core.

[XIIL] citrina criftallina in gran qua^titä

[XIV.] feco;edjna
alanchoidea
anjmo

(/) matrice.

[XV.] fl come Vna me^te | goVerna due cor|pi, coè li defidelri e lle paure e Iii

dolori (/) della ma|dre fon comune a|lli dolori (^aure), e | coè doglie corpora|li, e defideri
IS del fi|glolo kante in corpo
j alla madre, fimj|lme;^te il nutrime^[to del cibo ferue | al putto, ed
è no|trito da cquella | medefima caV|fa delli altri
men\\hri della madre, | e Iii fpiriti che fi
pigliano | dall-aria, | anjma | comune
j alla fpe|tie Vma|na e deli | altri | Viue^^ti

[XVI.] DeffcriVi qua|l ramo della Ve|na magore è cquel j con che la madre nu|triffce il
putto per la Ve|na Vnbellicale-

[XVII.] Li neri no^ fon caufati dal fole in eti|opia; perchè fe\'1 nero ingraVida la nera

in jfcitia effa partorifce nero, e ffe\'1 | nero (ne) ingraVida la biancha effa partoriffce bigio, | e

16

i

cquefto moftra che lla femen^a della madre ä potentia | nell-enbrione equale alla feme^ga del
padre-

6. defftro, Z per un evidente lapsus calami ha scritto finjfftra. — 14. a|lli, Z: aljlli.

-ocr page 87-

[VIIL] Heart.

[IX.] Liver. Liver.

[X.] Stomach.

[XI.] Duodenum.

[XIL] The liver is wanting, or is diminished, on
the left side when it is full-grown, because on this
side the milt and the stomach grow, and not on the
right ^ — and furthermore to give room for the heart.

[XIII.] Citrine crystalline [viz. fluid] in great quantity.

[XIV.] Chorion («secondina»).

Allantois («alanchoidea»).

Amnios («animo»).

Uterus.

[XV.] As one mind governs two bodies, that is,
the desires and the fears and the pains of the mother
are common with the pains, that is bodily pains,
and desires of the child which is in the body of the
mother — similarly the nourishment of the food serves
the child, and it is nourished from the same cause as
the other members of the mother — and the spiritus
which are taken out of the air: the common soul of
the human species and of the other living beings.

[XVI.] Describe which branch of the great vessels
is the one with which the mother nourishes the
child through the umbilical vein.

[XVII.] The blacks are not caused by the sun in
Ethiopia; because if the black impregnates the black
in Scythia, she bears black, and if a black impreg-
nates a white woman, she bears grey; and this demon-
strates that the seed of the mother is potent in the
embryo equally to the seed of the father.

[VIIL] Herz.

[IX.] Leber. Leber.

[X.] Magen.

[XI.] Duodenum.

[XII.] Die Leber schwindet oder wird vermindert
auf der linken Seite, wenn sie ausgewachsen ist, weil
auf dieser Seite die Milz und der Magen zunehmen,
und nicht auf der rechten ^ — und ferner, um dem
Herzen Platz zu geben.

[XIII.] Zitronfarbige, krystallklare [a: Flüssigkeit]
in großer Menge.

[XIV.] Chorion («secondina»).

Allantois («alanchoidea»).
Amnios («animo»).
Gebärmutter.

Wie eine Seele zwei Körper beherrscht, d. i.
das Verlangen und die Furcht und die Schmerzen der
Mutter gemeinsam sind mit den Schmerzen, d. i.
körperlichen Schmerzen, und dem Verlangen des Kind-
leins, im Körper der Mutter gelegen — in derselben
Weise dient die Nahrung der Speise dem Knäblein,
und es wird ernährt aus demselben Grunde wie die
anderen Teile der Mutter — und die Spiritus, die
genommen werden aus der Luft: die gemeinsame
Seele für die Species humana und die anderen leben-
den Wesen.

[XVI.] Beschreibe, welcher Zweig des großen Ge-
fäßes derjenige ist, mit welchem die Mutter das
Knäblein durch die Nabelvene ernährt.

[XVII.] Die Schwarzen sind nicht verursacht durch
die Sonne in Äthiopien; weil, falls der Schwarze die
Schwarze schwängert in Skythien, sie ein Schwarzes
gebiert, und falls der Schwarze die Weiße schwängert,
gebiert sie ein Aschgraues; und dies zeigt, daß der
Samen der Mutter einen Einfluß auf den Embryo hat
gleich dem Samen des Vaters.

[XV.]

\' L. hat «linken», was verschrieben sein muß.

^ L. has «left», which must have been miswritten.

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FOLIO 8 VERSO

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FOLIO 9 VERSO

[I.] de Vtilità ftrume/ztale de\' menhri
il mVffcolo ^ ferue a Volare intorno co^ meça reVolutione 1-offo m f ■ | e ffu
fatto doppio nell-origine fupmore p.r caVufa, f-elli accadeffi iP ma;.chame^l^del 1-uno
che 11-altro abbia a ffupplire al moto predetto d-effo bracab-

5

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10

he 1 2» muffcolo rj. è Éfatto çer piegare il hraccio in qualunche forta d-anaulo ed è
djcato nell-offo dell-aiutorio he nel fucile ^ inre>olubile del
hraccio, coè nel fucile
maggore ed è potentiffimo, p..chè à ffopportare gra.djff,mo pefo;
l^E non) j e cqueffta non
po
(g) réVoltare ,1 hraccio intorno chôme {il braccio) il mufcolo abc, e il muffcolo d e in
moto contrano, chôme le corde del trapano, ftrume«to da fforareT~ ^

UoZl f^""\'? \'\'S I effo

-appogga fop^ 1 offo dell-a,utono nella parte K. (/.), dondr{>. „) effo | muffcolo p..

taie appogame«to leua affaj di faticha all-apichatura del mufco|lo, il quale fan a altro meço
mmediate naffce fopra 1-offo del detto aiutorio. ^

[III,] Di tuctj i ^alime[n]ti e >fiti de\' muffcolj del b«.«., | coè quai mufcolo lo uole
IS quale lo piegha. \'

[IV.] Li due muffcholj a_b, li qualj fi unifjfcano in d. e ffi uniffchano collo hofo hf
fon factj p.. Voltare L-hoffo l^f | intorno con meça Volta, girandola | nella conchaujtà dell-offo
po ta ne|La fua fronte 1. Ma ffe il muffcolo fi terrà nella fua propia força

.. Vo tato ,1 decto offo | 1^. dj dentro in forj, alora, achadendo, | il muffcolo c. s. lo TKTolterà
d. forj m denltro; e cqueftj due detti muffcolj fon | ordjnatj dal loro altore p.. p-^ere Volta[rel
la mano da rntto e dal riuerfcio fança | auere a uoltare il ghomjto del Lcco_^

[V.] L-oflb e lli due muffcolj he | c e aVolti in co«trari >e[r]fi (/) delli

ntir ^ come fan 1. fune(5/che uoltano

[VL] Quefta djmofftratio|ne fia facta in 4 aff|petti, cofî djrita come [ piegata
[VIL] torta | intorno

[VIII.] figura a cqueifto medeffimo | b«.«., qua.do la majno mofftra la parte djmeftjcha
e cof, la I filueftra, tene^jdo fermo fanjça alcuna parjte dj reVoluti[one 1-offo del]-ai>torL^

f-elli, Z; c r. _ 6. aiutorio, Z.- ro corretto no. - i». p6, Z: to.

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[I.] On the instrumental utility of the limbs.

The muscle a b c serves to turn round with a half
revolution the bone m /; and it was made double in
the upper origin, because, if the failure of one should
happen, the other has to supply the aforesaid motion
of this arm.

And the 2nd muscle is made to bend the arm
into any kind of angle and arises from the humerus
b n and from the irrevolvable bone of the forearm
of the arm, that is, from the ulna, and it is very
potent, because it has to support a very great weight;
and this one is not able to revolve the arm like the
muscle
a b c and the muscle d e in contrary motion
like the cords of the trepan, an instrument for boring.

[II.] When the muscle r K L raises the ulna h g,
being bent, it supports itself on the humerus in the
part K, whence this muscle through such support raises
with much fatigue at the affixing-point of the muscle,
which with no other means arises immediately from
the bone of the said humerus.

[III.] On all the forces and offices of the muscles
of the arm, that is, which muscle turns it, which
bends it.

[IV.] The two muscles a b, which join in d and
unite with the bone
h f are made to turn the bone
h f round with half a revolution, turning it in the
concavity of the bone
b h, placed at its end h. But
if the muscle
c e keeps within its proper power, then
such tendon — or muscle — will not be able to turn this
bone; and if this muscle
a b d will have turned the
said bone
h f from within outwards, then the muscle
c E will occasionally return it back from without
inwards; and these two said muscles are ordained by
their Author to be able to turn the hand forwards and
backwards without having to turn the elbow of the
arm.

[v.] The bone h f and the two muscles a b d
and c e, wrapped in contrary directions, round [viz. the
radius], of which, if one drav/s and unwraps itself,
the other wraps itself round the bones as the cords
do that revolve the trepan.

[VI.] Let this demonstration be made from four
aspects, both straight and bent.

[VII.] c is twisted around.

[VIIL] Figure on this very arm when the hand
shows the palmar side and likewise the dorsal side,
keeping the humerus firm without any part of revo-
lution whatever.

[L] Über den instrumentellen Nutzen der Teile.

Der Muskel abc dient dazu, mit halber Umdre-
hung den Knochen
m f umzudrehen; und er wurde
doppelt gemacht im oberen Ursprung deswegen,
daß, falls das Fehlen eines derselben sich ereignen
sollte, der andere [dann] die obenerwähnte Bewegung
dieses Armes zu supplieren hätte.

Und der 2te Muskel r p ist gemacht, um den
Arm in jegliche Art von Winkel zu beugen, und er
wurzelt am Oberarmbein
b n und am unumdrehbaren
Unterarmbein des Armes, d. h. am Ellbogenbeine,
und er ist sehr kräftig, weil er sehr großes Gewicht zu
tragen hat; und dieser vermag nicht den Arm herum-
zudrehen, wie der Muskel
a b c und der Muskel d e
in entgegengesetzter Bewegung gleich den Schnüren
des Trepans, eines Bohrinstrumentes.

[IL] Wenn der Muskel r K L das Ellbogenbein
h g hebt, lehnt er sich, weil er gebogen ist, an das
Oberarmbein im Teile K, weshalb dieser Muskel durch
solches Anlehnen mit vieler Mühe an der Anheftungs-
stelle dieses Muskels hebt, welcher ohne andere Ver-
mittelung unmittelbar am Knochen des erwähnten
Oberarmbeins entspringt.

[III.] Über die sämtlichen Kräfte und Funktionen
der Muskeln des Armes, d. i. welcher Muskel ihn
dreht, welcher ihn beugt.

[IV.] Die beiden Muskeln a b, welche sich in d
vereinigen und sich mit dem Knochen h f vereinigen,
sind gemacht, um den Knochen
h f mit halber Dre-
hung umzudrehen, ihn in der Konkavität des Knochens
b h, an seinem Ende h angebracht, drehend. Aber,
falls der Muskel
c e sich innerhalb seiner eigenen
Kraft hält, dann wird solche Sehne — oder Muskel —
diesen Knochen nicht drehen können; und falls dieser
Muskel
a b d den erwähnten Knochen h f von innen
nach außen dreht, dann wird dieser Muskel
c 8 ihn
gelegentlich von außen nach innen zurück drehen;
und diese beiden erwähnten Muskeln sind von ihrem
Altor angeordnet, um die Hand nach der vorderen
und nach der hinteren Seite drehen zu können, ohne
den Ellbogen des Armes drehen zu müssen.

[V.] Der Knochen h f und die beiden Muskeln
a b d und c e, nach entgegengesetzten Seiten [o: um
die Speiche] herumgewickelt, von welchen, wenn der
eine zieht und sich abwickelt, der andere sich um den
Knochen herumwickelt, wie es die Schnüre machen, die
den Trepan drehen.

[VI.] Diese Demonstration sei gemacht von 4
Ansichten, sowohl gestreckt als gebeugt.

[VIL] c ist herumgedreht.

[VIII.] Stelle dar an diesem selbigen Arme, wann die
Hand die Beugeseite zeigt und ebenso die Streckseite,
indem man das Oberarmbein ohne irgendwelchen Teil
des Umdrehens fixiert.

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[IX.] moltj fono li menbri, Ij fon moffj da due mufcojlj nati in djuerfi fiti- e

fl u|njfcano allato a 1-offo che | p.r talj muffcolj fi debo^ mo|\\ere; nel quale l-uno e
Il-ajltro muffcolo co#pongha|no >na medefima corda; j e cqueffto è ffac|to, p.rchè il medeifimo
fito, do|Ve f-apicha tajl
 j corda à effere mofo p^^ du|e moti quafi fimjli

5 fe[co]n|dariame;^te p.r|chè, fe >no ne j fuffi tagIia|to, 1-altro fupjliffca, p.rchè ta|l moto
circu|\\olubile è ffo;;2|mame;2te nece|fario al ciba|rri, perchè le djta che pigliano | il cibo Voltano
la parte (///) del | dorfo alla bocha, | e quando (>) met|tano il cibo alla | bocha, fi uoltano
contrario, in mo|do che lie lor punte | fi diriçano infie![me] col cibo alla [bocha] dell-om[o].

[X.] tutte le feme/^çe anno l-onbelicho, | il quale fi ronpe, quando effa feme;.|ça è
70 matura. E fimjlmente a;^|no Ia matrice e fecondina, com.e mo|ftrano li erbiglie (/) e ttutte
le femençe j che naffcano in guaine. Ma cqelle che | naffcano in noccoli, come noccole,
piftacchi e ffimjli anno I-onbellico lu^gho, il quajle fi moftra nella loro infantia_

[XI.] Ia gua[n]ca fi cho^mette infra\'|I termine del dorfo della j mano e 11a fua fpalla.

[XII.] Vedi come fi notrichano li uccellj nelle | loro oVa__

/5 [XIIL] alanchoidea paffa infra Is manj e He gi;^nochia | del putto, quando fta acrrupito
e pafa fra 11e | bracca e Ha parte filueftra delle coffce | infino a\' fianchi e Hegha e rinchiude
facendofi guaina del putto dalli | fua fianchj in gù_

[XIV.] nota fe He globbofi|tà de\' chotiljdonj fo|no in\\e[r]ffo il cenjtro della matrice | o pel

A moffj, Z; moffti. _ ll-a|ltro, Z.- lla|Ituto. - manj, Z.- e correUo in j. - 11a, Z; 11a 11a.

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[IX.] Many are the limbs which are moved by
two muscles, sprung from diverse sites; and they
unite beside the bone which shall be moved through
such muscles, on which one and the other muscle
form one and the same tendon; and this is made,
because the same site, where such tendon attaches
itself, has to be moved by two almost similar motions;
secondly because, if one of them was cut off, the other-
supplies, because such circumvolvable motion is highly
necessary in feeding, since the fingers which seize
the food turn their dorsal side to the mouth, and
when they put the food into the mouth, they turn
contrarily, in the way that their tips together with the
food direct themselves to the mouth of tlie person.

[X.] All the seeds have the umbilical cord, which
breaks when this seed is mature. And similarly they
have matrix and secundina, as the herbs and all the
seeds which grow in shells show. But those which
grow in nutshells, as hazelnuts, pistachios and similar,
have the umbilical cord long, which shows itself in
their infancy.

[XI.] The chin (? «la gua[n]ca») has its commissure
between the extremity of the dorsal side of the hand
and its shoulder.

[XIL] See how the birds are nourished in their
eggs.

[XIII.] The fetal membrane («alanchoidea») passes
between the hands and the knees of the child, when
it lies curled up, and passes between the arms and
the extensor side of the "thigh as far as the flanks,
and ties and encloses, making itself a shell for the
child from its flanks downwards.

[XIV.] Note how far the globosity of the cotyle-
dons turns towards the centre of the uterus, or con-
trarily.

[IX.] Viele sind die Teile, welche bewegt werden
durch zwei Muskeln, entsprungen an verschiedenen
Stellen; und sie verbinden sich auf der Seite des Kno-
chens, der sich durch solche Muskeln bewegen soll;
an diesem [o: Knochen] bildet der eine und der andere
Muskel eine und dieselbe Sehne; und dies ist ge-
macht, weil dieselbe Stelle, wo solche Sehne sich
befestigt, durch zwei fast gleiche Bewegungen bewegt
werden soll; zweitens weil, falls einer von ihnen ab-
geschnitten wurde, der andere suppliert, weil solche
umdrehende Bewegung beim Essen höchst notwendig
ist, weil die Finger, die die Speise greifen, die Rück-
seite zum Munde kehren, und wenn sie die Speise
in den Mund bringen, drehen sie sich herum, in der
Weise, daß ihre Spitzen sich mit der Speise zusam-
men nach dem Munde des Menschen richten.

[X.] Alle Samen haben den Nabelstrang, der
zerreißt, wenn dieser Samen reif ist. Und in ähn-
hcher Weise haben sie die Matrix und Secundina,
wie die Strohgewächse und sämtliche Samen, die in
Schoten wachsen, zeigen. Aber die, welche in Schalen
wachsen, wie Haselnüsse, Pistazien und ähnliche,
haben den Nabelstrang lang, der sich in ihrer Kind-
heit zeigt.

[XL] Die Wange (? «la gua[n]ca») legt sich hinein
zwischen den Grenzen des Handrückens und seiner
Schulter.

[XII.] Siehe, wie die Vögel sich in ihren Eiern
ernähren.

[XIIL] Die Eihaut («alanchoidea») geht zwischen
die Hände und die Knie des Knäbleins, wenn es
zusammengekrümmt liegt, und geht zwischen die Arme
und die Streckseite des Schenkels bis zu den Seiten,
und bindet und schließt ein, indem sie sich zur Hülle
macht für das Knäblein von seinen Seiten abwärts.

[XIV.] Beachte, inwieweit die Kugelwölbungen der
Kotyledonen gegen das Zentrum der Gebärmutter ge-
richtet sind oder umgekehrt.

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FOLIO 9 VERSO

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FOLIO 10 RECTO

qua^^do tu figuri il polmone, fallo traforato j a do no;? j;?pedjfca chi li è djrieto e lla \'
traforatione fieno tutte le ramjfica|tioni della tracea e Vene dell-arte|ria e del chilo e\' poi for
dj quefti tira
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When you figure the lungs, make them perforated
that they may not impede what is behind them, and
let the perforation be all the ramifications of the
trachea and the vessels of the artery [= aorta] and
of the vena cava, and then, outside of these, draw
a profile round these which shows the true shape, site
and quantity of these lungs.

Wenn du die Lunge darstellst, mache sie durch-
löchert, damit sie nicht das, was hinter ihr ist, hindert,
und die Durchlöcherung seien die sämtlichen Verzwei-
gungen der Trachea und Gefäße der Arterie [= Aorta]
und der Vena cava, und ziehe danach, außerhalb
dieser, ein Profil um diese herum, das die wahre
Gestalt, die Lage und die Quantität dieser Lunge zeigt.

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LEONARDO DA VINCI

FOLIO 10 VERSO
pon prima l-offa, po\' fopra [ pon {nceûuamentç.

[II.] figura prima tutta la ramjficatione | che ffa la trachea nel polmone e p|poj la
ramjficatione dj uene e ar|terie fep«ratame;2te, e poi figu|ra ognj cofa infieme, ma tienj | il
modo dj tolomeo | nella cofmogrofia, contrario: me|ttj
prima le notitie delle parti, e poj
5 fara\' meglio capace dj tutto il | co^zgunto--

[III.] poluere fa damo

[IV.] 1-arteria per effer dopplichata [ dj nerbofitä in moltj lochi [ fa ofitio dj nerVj fenplicj.
[V.] Jl core fta dj pu;?to in mego ] inffra \'1 ceruello e IH teftj|culi-

[VI.] non pó il uento re|freffo dal polmone nel cVore | entrare in effo core, fe effo non
10 à \\ffcita; ad|du:?2que è neceffario due Vie, delle quali, quando | il polmone manda fori 1-aria
per la trachea che anjchora mandj in quel medefimo tenpo 1-aria per u-|na V[i]a nella conchaujtà
del chore, e
per una Q/ia) fe|conda Via l-aria fi fugha del core e ritornj infie|me coll-altr-aria
che fl fuge
per la detta trachea per la uja | del polmone // necefità fa che 11-aria infufa
per Is fpugnofità Vifcere del polmone {che ciaffcuna \\ chè) nell-efere fori premuta che
15 ciaffcuna Viffci|cola fi ferra da cquella parte, onde {primo) prefe | l-ar[ia] .... te e aprefi per

quelle uie donde 11-aria pofl[fa].....e ri . . . . cquali ue.....; e infieme gunte

[VIL] fon molto piti ftrette che lia trachea, onde achade ch-effendo |Vna medefima
quanti[t]à d-aria premuta in pari
tenpo {/caccata) per più ftretta Via, che effa [no]n entra,
che ella fi faccj tanto piV Velo[ce] quanto la uia è piV ftretta, e
per confeguenta tanto
20 piV . . . re qua;?[to] | ell-è più Veloce. -e per quefto ne . . . f . . de che . . eff | ripigl . . .

[VIII.] qui I fl coce | la | f|fperma | e prima era j fanjgue.

. piV I da effe offa fi djfcofta

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[I.] First place the bones, then place upon succes-
sively .... more removes itself from these bones.

[IL] First figure the whole ramification which the
trachea makes into the lungs, and then the ramifica-
tion of the veins and arteries, separately, and then
figure every thing together; but follow the method
of Ptolemaeus in the Cosmography, contrarily: put
first the knowledge of the parts, and then you will
better understand the whole put together.

[III.] Dust makes damage.

[iV.] The artery, by being doubled through «nervo-
sità» in many places, performs the office of simple
cords.

[v.] The heart is exactly in the middle between
the brain and the testicles.

[VI.] Not can the air, sent back from the lungs
into the heart, enter this heart, if it has no exit;
thus two passages are necessary, of which — when
the lungs send out the air through the trachea, that
it then further at the same time sends the air
along a passage in the concavity of the heart, and
by another passage the air escapes out of the heart
and returns together with the other air which escapes
through the said trachea along the passage of the
lungs. Necessity causes that the air infused through
the sponginess — viscera — of the lungs, being pressed
out, that every vesicle shuts itself in that part,
whence it . . . took the air . . . and opens itself

through those passages whence the air.....can .... ;

and joined together [Vll.] they are much narrower
than the trachea, whence it happens, when one and
the same quantity of air is pressed at the same
time through a narrower passage than it enters, that
it becomes so much the more rapid [as] the passage
is narrower, and consequently so much more . . .
as it is more rapid.

And therefore ....

[VIIL] Here the sperm is cooked and was at first
blood.

[I.] Lege zuerst die Knochen an, lege dann
darauf sukzessive .... mehr von diesen Knochen
<sich> entfernt.

[II.] Stelle zuerst dar die ganze Verzweigung,
welche die Trachea in der Lunge macht, und nachher
die Verzweigung der Venen und Arterien, jede für
sich, und stelle darauf jedes Ding miteinander dar;
aber folge der Methode des Ptolemaeus in der Kos-
mographie, umgekehrt: Setze zuerst die Kentnisse
der Einzelteile, und nachher wirst du besser das
Ganze zusammengefügt verstehen.

[IIL] Staub macht Schaden.

[IV.] Die Arterie, dadurch daß sie durch «nervo-
sitä» an vielen Stellen verdoppelt ist, leistet die Funk-
tion einfacher Stränge.

[V.] Das Herz steht genau in der Mitte zwischen
dem Gehirn und den Testikeln.

[VI.] Nicht vermag der Luftstrom, zurückgeworfen
ins Herz von der Lunge, in dieses Herz einzutreten,
falls sie keinen Ausgang hat; also sind zwei Wege
notwendig, von welchen wenn die Lunge die Luft
durch die Trachea ausstößt, daß sie auch zu dieser
selbigen Zeit die Luft durch einen Weg in die Kon-
kavität des Herzens sendet, und die Luft durch einen
zweiten Weg aus dem Herzen entweicht und mit
der anderen Luft zurückkehrt, die durch die er-
wähnte Trachea durch den Lungenweg entweicht.
Die Notwendigkeit bewirkt, daß die Luft, eingegossen
durch die Spongiosität — Eingeweide — der Lunge,
indem sie herausgepreßt wird, daß jedes Bläschen sich
in dem Teil schließt, woher es . . . die Luft nahm
.... und sich durch die Wege öffnet, woher die
Luft........vermag.......; und zusam-
men vereinigt [VII.] sind sie viel enger als die Trachea,
wodurch es geschieht, daß wenn eine und dieselbe
Quantität von Luft zu gleicher Zeit durch einen
engeren Weg gepreßt wird, als sie eintritt, daß sie
soviel schneller wird, [als] der Weg enger ist, und
folglich soviel mehr . . . ., als sie schneller ist.

Und deshalb . . .

[VIIL] Hier wird der Samen gekocht und er war
vorher Blut.

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FOLIO 10 VERSO

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FOLIO 11 VERSO

[L] d-ognj fu(/)p^rfitj e dj qualunche figura | fi darà la meta {o chi) ponendoVj 1 fop?^a
Vn-altra fiip^?-fitie
{la quai /), \\ integralme;2te dj qualunche figura che ffia la fua metà, j e
fia poj la parte
{coperta) délia magore [ fup^rfitie cop^a da effa mjjnore equale {alla) j al
fuo rimane^zte | fcop^rto-

[IL] (s c fon equali)

[IIL] a b fo;^ pari

[IV.] a n è parj allo | b m-

[V.] n m è pari al n o, | feguita che m è par | allo o

[VL] quando 2 fup^rfitie equali in quantité | e inequali in figura faranno in parte
lo 1-una all-altra foprapofta, co[n] che dj lor | fi tocha fia equale in figura {e dj feq) | e in quantité,

E co[n] che dj lor non fi | ^ocha, farà equale in quantité e no|ne in figura_

qua^ïdo la fu dupla fup^7-fitie farà inte|gralme%te foprapoffta alla {dl^ppla) fulp^^^fitie,
i lor contatto fia equale in [ figura e in quantité; e\'1 rimanente | délia magore farà equa(/z)le
alla mjnojre in quantité | e alcuna Volta in | qua;^tité e in figura.

5

75 [VIL] doue fi fe|ra il collo | délia Vefci|cha, e perché.

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IJ. perché, L: p^rchche.

-ocr page 105-

[I.] Of every surface and of any shape one half
will ensue, when another surface is superimposed upon
it, entirely\'of whatever shape its half may be; and
then the part of the larger surface covered by the
smaller becomes equal to the remaining uncovered.

[II.] (e c are equal)

[III.] a b are equal

[IV.] a n equal to the b m.

[V.] n m equal to the n o] \\i results, that m
is equal to the o.

[VI.] When 2 surfaces, equal in quantity and
unequal in shape, one is pardy superimposed on the
other, it will be equal in shape and in quantity to
as\' much of them as touches, and to what of them
does not touch, it will be equal in quantity and not
in shape.

When its double surface [viz. of the smaller surface]
is entirely superimposed on the [viz. larger] surface,
their contact will become equal in shape and in
quantity; and the remainder of the larger [viz, surface]
will be equal in quantity to the smaller [viz. surface],
and sometimes in quantity and in shape.

[VIL] Where the neck of the bladder shuts, and why.

[I.] Von allen Flächen, und von jedweder Ge-
stalt, wird sich die Hälfte ergeben, wenn darüber eine
andere Fläche gelegt wird, die gänzlich von jedweder
Gestalt ihre Hälfte sei; und danach wird derjenige
Teil der größeren Fläche, der durch dieser kleineren
bedeckt ist, gleich ihrem übrigbleibenden unbedeck-
ten [Teil] werden.

[II.] (e c sind gleich).

[III.] a b sind gleich.

[IV.] a n ist gleich dem b m.

[V.] n m ist gleich dem n o\\ folgt, daß m
gleich dem 0 ist.

[VI.] Wenn 2 Flächen, an Quantität gleich und
an Gestalt ungleich, die eine teilweise auf die andere
gelegt wird, wird dasjenige von ihnen, das sich
berührt, an Gestalt und Quantität gleich werden, und
dasjenige von ihnen, das sich nicht berührt, wird
an Quantität und nicht an Gestalt gleich werden.

Wenn ihre [o: der kleinsten Fläche] doppelte Fläche
vollständig auf die [o: größte] Fläche gelegt wird,
werden ihre Berührungsflächen an Gestalt und Quan-
tität gleich werden; und das Übrigbleibende der
größeren [o: Fläche] wird der kleineren [o: Fläche]
an Quantität gleich sein, und manchmal an Quantität
und an Gestalt.

[VII.] Wo der Blasenhals sich schließt, und warum.

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FOLIO 11 VERSO

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FOLIO 12 RECTO

[I.] che djfere;2tia e dal|l-aria largha alia ftre|tta efendo pofta nell-acq?^^?

[II.] aria largha e pefo ftretto | aria ftretta e pefo largho | aria largha | e pefo largho
aria ftretta e pefo ftretto

[III.] dj prima deli eleme;2tj, e che | cofa e graVita e lleVita, | e come il graVe fi fa
5 lie|Ve e i[l]
lie\\e gra\\e medja;2lte i fitj-—

[IV.] del caricare li na|\\ilj, prima in jfcie?2|tia e poi in atto

[V.] fap^re che pjpefo p6 | portare | \\n naVili|o-

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[VI.] fap^re qua%|to in fe pejfa il na\\i|lio infra 1-aria-

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[VII.] non fi puo | gienerare | il graVe, fe | non è co[giu;zto col | lieVe, e [ i^^fieme fi
lo deftrughano.

-ocr page 109-

[I.] What difference is there of the rarefied air
to the condensed, when it is placed in water.

[Il.j Rarefied air and small weight. Condensed
air and great weight. Rarefied air and great weight.
Condensed air and small weight.

[III.] First speak of the elements, and what weight
and lightness are, and how the heavy is made light,
and the light heavy, by means of the sites.

[IV.] On the loading of the ships, first in theory, and
then in practice.

[v.] To know what weight a ship can carry.

[VI.] To know how much the ship in itself weighs
in the air.

[VII.] The heavy cannot be generated without being
joined to the light, and together they destroy each
other.

[I.] Welcher Unterschied ist von der ausgedehn-
ten Luft zur verdichteten, wenn sie in Wasser ge-
bracht ist.

[II.] Ausgedehnte Luft und kleines Gewicht. Ver-
dichtete Luft und großes Gewicht. Ausgedehnte Luft
und großes Gewicht. Verdichtete Luft und kleines
Gewicht.

[III.] Sprich zuerst von den Elementen, und was
Gravitas und Levitas ist, und wie das Schwere leicht
gemacht wird und das Leichte schwer mittelst ihrer
Lage.

[IV.] Über das Beladen der Schiffe, zuerst in der
Theorie, und dann in der Ausführung.

[V.] Zu wissen, welches Gewicht ein Schiff tragen
kann.

[VI.] Zu wissen, wieviel das Schiff an sich in der
Luft wiegt.

[VIL] Das Schwere kann nicht erzeugt werden,
ohne mit dem Leichten verbunden zu sein, und zu-
sammen werden sie vernichtet.

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folio 12 recto

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LEONARDO DA VINCI

FOLIO 12 VERSO

[L] guido cabaddieri
danari-—

ca[mera] — ca[mera]

[II.] carruchole
chiodj

5 corda

Merchurio
tela

Lunedj i domo adj.

[III.] da le mjfure | proportionate.

10 [IV.] ftalla — cucina — fcala — cortj — fa[la] — ca[mera]

[V.] 6 iparlo le mje ore-

(fon generati)

n[e] chi dona won dona [ fua liVrea.

23

[VI.] Va in barcho e ffa il ferraglio (<3;) n | m o p e dentro ponj due pegi d-affe a r he
75 t r, e da lla p^rchuffione a, e \\edj | fe 1-onda rotta paffa colla fua co?zuenj|e[n]te parte infmo in
b c; e quel che | tu fperime/^terai nell-onda tagliata da 1-onda circulare
[tale a) dell-acqua,

ne

tajle intenderaj a\\^re fperime/ztato ne|Ia parte dell-onda dell-aria che paffa | per lo fpirachulo,
donAe. paffa la {uo)sfoce \\ >mana ferrata in cafa, come >ldj|i a chanpi dj quel ch-era ferato

la botte ap^rta nel cuchiume

20 [VIL] pruoVa a gi|ttare la cofa | nel pelagho he j Vedj 1-onda, doue | è rrotta quel ch:
ella fa
in f o.

[VIIL] a b è bocie \\fcita dello fpirachulo c d.

7. tela, L: tola. — 20. 1-onda, L: ondo.

-ocr page 113-

[I.] Guido, the cobbler.

Money.

[IL] Block-and-pulley.

Nails.

- Cord.

Mercury.

Linen.

Monday in the dome on the day . . .

[III.] Give the proportionate measures.

[IV.] Stables.

Kitchen.

Stairs.

Hall, Chamber, Chamber, Chamber.

[v.] I have wasted my hours.

Nor he who gives, does give his livery.

[VI.] Go into a barque and make the enclosure
n 7?i 0 p and put therein two pieces of board 8 r and
and
t r, and give the percussion a and see, if the
broken wave with its convenient part passes as far
as
b e. And what you will experiment with the
wave which is cut off by the circular wave of the
water, you will understand to have experimented in
the part of the wave of air which passes through the
air-hole, through which passes the human voice shut
up in a case, as I heard at Campi from him who
was shut up in the tun, open at the bung-hole.

[VIL] Try and throw the object into the sea, and
look at the wave, where it is broken, what it does
in /
0.

[VIII.] « ^ is a bubble, gone out through the
air-hole
c d.

[L] Guido, der Flickschuster.

Geld.

[II.] Flaschenzug.

Nägel.

Schnur.

Quecksilber.

Leinwand.

Montag im Dom am Tage ....

[IIL] Gib die proportionalen Maße.

[IV.] Stall.

Küche.

Treppe.

Saal, Kammer, Kammer, Kammer.

[V.] Ich habe meine Stunden vergeudet.

Auch wer gibt, gibt nicht seine Livree hin.

[VI.] Gehe in eine Barke und mache die Schutz-
wehr
n m o p und setze darin zwei Stück Bretter
8
r und t r und gib den Stoß a und siehe, ob die
gebrochene Welle mit ihrem konvenienten Teil bis
zum
b c geht. Und was du experimentieren wirst
an der Welle, die von der kreisförmigen Welle des
Wassers abgeschnitten ist, so wirst du verstehen, ex-
perimentiert zu haben an dem Teil der Luftwelle, die
durch das Luftloch geht, wodurch die menschliche
Stimme, in einem Kasten eingeschlossen, passiert, wie
ich in Campi hörte von dem, der in der Tonne, mit
offenem Spundloche, eingesperrt war.

[VII.] Probiere, das Ding ins Meer zu werfen, und
schaue die Welle an, wo sie gebrochen wird, was
sie macht in ƒ o.

[VIIL] a b ist eine Blase, hervorgegangen aus dem
Luftloch
c d.

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folio 12 verso

[iii.]

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4.

5.

13. 12.

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BREVE INDICE AI SINGOLI FOGLI DEL QUADERNI D\'ANATOMIA III

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Fol. 1 recto.

Apertura delle labbra délia vulva nel chiudersi dell\'ano, erezione del membro virile con ejaculatio seminis. Rapporti dei
muscoli, vasi e nervi nell\'ano. Deila vulva. Delia funzione dei muscoli dell\'ano e del loro numero. Il serramento delle aperture
naturali del corpo. Genitali femminili di diversa età.

Fol. 1 verso.

Il capovolgersi deirembrione «nello spiccar dei cotiledoni». Perché l\'embrione nell\'utero sta circondato di acqua. Origine
délia verga daU\'osso pubico. Utero veduto di dentro e di fuori. Rapporto dei «vasi spermatici» nell\'uomo e nella donna colla
vescica. I vasi spermatici délia donna in forma di testicoli, e il loro seme. Virtù generativa dei testicoli. L\'utero come serbatoio
del seme della donna, i vesiculae séminales di quello deU\'uomo, Rapporti dei testicoli con la vescica. La bocca dei vasi spermatici
e del vaso orinario nel canale dell\'orina.

Fol. 2 verso.

Serie numerali.

Foi. 2 verso.

«I b è l\'omo». Serie numerali.

Fol. 3 recto.

Del modo di conoscere i tendini dell\'arto délia spalla e degli altri arti. Figurazione del dorso con i suoi fenomeni topografici
Nervo e vasi che vanno ai testicoli. Misure esterne del corpo. Omento. Vasi dei rognoni. Vasi delle estremità inferiori, •

Fol. 3 verso.

La ragione d\'essere degli uomini. Il coito, cagione di molti pericoli di ferite e di malattie. Divisione nell\'uomo delle parti
spirituali dalle parti materiali. Sezione sagittale di due persona in congressu. Rapporti- dei testicoli col seme e coito. Respirazione
e nutrimento dell\'embrione. Una mente governa due corpi. L\'embrione di otto mesi non puo vivere. Avicenna. I testicoli cagione
d\'ardimento. Origine delle parti animali. Ombelico. «matron».

Fol. 4 verso.

Rapporti dei «vasi spermatici» con la verga e coU\'ano, «e per quanti coiti la munizione del seme è sufficente». L\'osso pubico
piu piccolo nella donna che nell\'uomo «per causa del partorire». Polmone con le parti spirituali. Parete addominale, peritoneo
pannicoli, i loro rapporti con vescica e intestini ; dove gli intestini discendono nella borsa dei testicoli. Serramento délia vescica
L\'orinare e la defecazione non si efFettuano in un medesimo principio di tempo. Illustrazione di fenomeni topografici del dorso.

Fol. 5 verso.

Fenomeni topografici dfel collo.

Fol. 7 recto.

Muscoli dell\'addome e dell\'anca. Poeta e pittore. La donna e l\'uomo hanno un desiderio diametralmente contrario riguardo
la grandezza dell\'organo genitale. La grandezza deU\'organo genitale della donna e degli altri animali in proporzione alia grandezza del
tronco. Lunghezza dell\'embrione. Lunghezza del cordone ombelicale. Dell\'orinare dell\'embrione. L\'embrione non respira e non ha
nessuna specie di voce nell\'utero. Erezione dell\'organo genitale nella morte, specialmente negli asfissiati ed appiccati. La moglie
di Biagin Crivelli. Come il capone cova le uova della gallina. La covatura artificiale dei pulcini per mezzo di calore. Uova rotonde
danno maschi, bislunghe danno femmine.

Fol. 7 verso.

I muscoli del braccio. Le fecci deU\'embrione, La digestione del sangue materno. I vasi mesenterici. II crescere dell\'em-
brione e del putto. La funzione del fiele. La lunghezza del cordone ombelicale. Le ramificazioni dei grandi vasi («vene maggiori»).
La vena safena. Produzione di fecci nell\'embrione. La via del nutrimento nell\'embrione. II cordone ombelicale. «La vena che ssi
cercó domenica nel polmone». Chilo e stomaco deU\'embrione paragonati a quelli dell\'uomo. La lunghezza dell\'embrione di quattro
mesi. «Sangue menstruale», fegato, vena ombelicale, chilo. Fisiologia dei vasi mesenterici e delle arterie. Figurazione dell\'embrione.
Vena ombelicale ed utero. Rapporti dei «vasi spermatici» con la vescica e coll\'ano. Le vie del nutrimento e della orina. Fegato
e mgnoni. Cotiledoni. Cordone ombelicale.

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Fol. 8 recto.

Pannicoli, utero e cotiledoni. Cotiledoni maschi e femmine. Seconda (tsecondina») e utero del vitello. I testicoli traman-
dano la loro virtù nell\'utero. Utero e pannicoli. Occhio e pittura. Funzione del cuore e dei polmoni neU\'embrione ; vita e nutri-
mento dell\'embrione. I grandi vasi («vene maggiori») della madre passano nell\'utero, nelle membrane fetali e ael cordone ombelicale.
Topografia delle membfa e l\'utilità che ne dériva per la conoscenza delle ferite. Moto all\'erta di un corpo sferico sur un piano inchinato.
Libro «DeirAcqua» a Messer Marcho Antonio.

Fol. 8 verso.

Relazione tra corpo ed ombra. L\'embrione nell\'utero. Le membrane fetali: «animus», «alantoydea», «secondina». Cotiledoni.
Cordone ombelicale. Lo stato della vena ombelicale ante et post partum. Ligamentum teres hepatis. Fegato, milza. Misura delle
budella. Cambiamento di sito del fegato neU\'embrione e nel putto. Delle correnti contrarie dei fiumi confrontate con quelle del
fiele e del cibo. Cuore. Fegato. Duodeno. Diminuizione del fegato al lato sinistro per causa della milza dello stomaco e del
cuore. Liquido amnistico «secondina», «alanchoidea», «animo», utero. Come una mente governa due corpi. Madre ed embrione. Vasi
per mezzo dei quali la madre nutrisce Tembrione per la vena ombelicale. II colore della pelle del bambino non è cagionato dai
sole ma da quello dei genitori. — Etiopia, Scizia — il seme del padre e délia madre hanno una potenza tiguale.

Fol. 9 verso.

Anatomia e fisiologia dei muscoli del braccio. Adjutorium. Focile. Focile maius. Rotazione délia mano. Comparazione
del modo di attaccatura di certi tendini con le corde d\'un trapano. Muscoli policefali. Tutte le semenze hanno il cordone ombeli-
cale, «matrice» e «secondina», come »Ii erbiglie e tutte le semenze che nascano in guaine». Sito délia guancia. Come gli uccelli
si nutriscono nell\'uovo. «alanchoidea». Cotiledoni.

Fol. 10 recto.

Figurazione dei polmoni con bronchi e vasi. Trachea. Vena arteriosa (= Arteria pulmonalis). Vena cava.

Fol. 10 verso.

Topografia. Figurazione dei polmoni con bronchi e vasi. Tolomeo. Cosmografia.
arterie. Sito del cuore. Aria nel polmone e nel cuore. II sangue «si cuoce» a seme.

«Polvere fa danno». Fisiologia delle

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Fol. 11 verso.

Rapporto reciproco tra due superfici, Serramento del collo della vescica,

Fol. 12 recto.

Differenza tra aria «larga» e aria «stretta», nell\'acqua. Degli elementi. Gravita e levita. Del caricare delle navi. II grave
ed il lieve.

Fol. 12 verso.

Pro memoria, Guido il ciabattino. Da le misure proporzionate. Piano di una casa, Esperimenti con onde d\'aria e d\'acqua, Campi,

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BRIEF TABLE OF CONTENTS OF THE TEXT OF THE FOLIOS
OF
QUADERNI D\'ANATOMIA III

Fol. I recto.

Opening of lips of the vulva by shutting of the anus. Erection of the penis with ejection of urine or sperm. Muscles,
vessels and nerves of the anus. Of the vulva. The functions of the muscles of the anus and their number. The shutting of the
natural openings of the body. Female genitals at various ages.

Fol. 1 verso.

The turning of the child in "the detaching of the cotyledons". Why the embryo is surrounded by water in the uterus.
Origin of the penis on the pubic bone. Uterus seen from within and from without. Relation of the spermatic vessels ("vasi sperma-
tid") of male and female to the bladder. The female spermatic vessels are in the form of testicles. Female sperm. Creative
\\power of the testicles. Uterus as preserver of the female sperm; vesiculae seminales as preserver of male sperm. Relation of
testicles to bladder. The mouths of the spermatic vessels and vessel of urine in the urinary canal.

Fol. 2 recto.

Series of numbers.

Fol. 2 verso.

■\'1 b is the Man". Series of numbers.

Fol. 3 recto.

Knowledge of tendons of shoulder-joints and other joints. Demonstration and local conditions of back. Nerve and vessels
joining testicles. Superficial measurements of man. The omentum. Vessels of the kidneys. Vessels of lower extremities.

Fol. 3 verso.

Cause of existence of man. Coition the cause of many dangers of ulcers and diseases. Division of the spiritual parts from
the material ones in man. Sectional diagram of two human beings in congressu. Relation of testicles to sperm and coition.
Breathing and feeding of embryo. One soul governs two bodies. Embryo of 8 months cannot live. Avicenna. Testicles as cause
of ardour. Origin of animal parts. Navel, "matron".

Fol. 4 verso.

Relation of spermatic vessels ("vasi spermatici") to the penis and the anus. "For how many coitions the munition of sperm
suffices". Pubic bone smaller in the female than in the male "on account of the parturition". Lung with the spiritual parts. Ab-
dominal wall, peritoneum, panniculi, and their relation to the bladder and intestines. Where the intestines descend into the scrotum
The shutting of the bladder. Urination and defecation cannot commence at the same time. Description of the position of the back.

Fol. 5 verso.

Details of the neck, with their positions.

Fol. 7 recto.

Muscles of abdomen and hip. Poet and painter. Man and woman have contrary desires relative to the size of the genitals.
The size of the genital organ of woman and of other female species compared with the length of their body. Length of the embryo.
Length of the umbilical cord. Pissing of the embryo. The embryo does not breathe, and has no kind of voice in the uterus.
Erection of genital organ at death, especially in those suffocated or hanged. The wife of Biagin Crivelli. How the capon is made
to hatch the eggs and look after the chickens. Artificial hatching of chickens by heat. Round eggs produce males, oblong ones females,

Fol, 7 verso.

The muscles of the arm. The faeces of the embryo. Digestion of the maternal blood. Mesenteric vessels. Growth of embryo
and child. Function of gall. Length of the umbilical vein. Ramification of the great vessels ("vene maggiori"). Vena saphena.
Formation of faeces in the embryo. Passage of nourishment in the embryo. Umbilical cord. „The vein which was searched for
on Sunday in the lung". Chyle and stomach of the embryo compared with that of man. Length of an embryo of
4 months. The
"menstrual blood", liver, umbilical vein, chyle. Physiology of the mesenteric vessels and the arteries. Representation of the embryo.
Umbilical vein and uterus. Relation of spermatic vessels ("vasi spermatici") to bladder and anus. Passage of food and urine.
Liver and kidneys. Cotyledons. Umbilical cord.

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Fol. 8 recto.

Panniculi, uterus, and cotyledons. Male and female cotyledons. Secundines ("secondina") and uterus of calf. Testicles
penetrate their virtue into uterus. Uterus and panniculi. Eye and picture. Functions of lungs and heart of embryo. Life and
nourishment of embryo. Great vessels of mother ("vene maggiori") pass into the uterus, the fetal membranes and the umbilical cord.
Place of each member and value of such knowledge for depth of wounds. Upward movement of a spherical body along an acclivity.
Book "On the Water" to Messer Marcho Antonio.

Fol. 8 ver.so.

Relation of body and its shadow. Child in the uterus. The fetal membranes, "animus", "alantoydea", "secondina".
Cotyledons. Umbilical cord. Relation of the umbilical vein ante et post partum. Ligamentum teres hepatis. Liver, milt. Measure of
bowels. Concerning the position of the liver in the embryo and in the child. Comparison between the contrary currents of rivers
and those of the gall and the food. Pleart. Liver. Stomach. Duodenum. Diminishing of liver on the left side, because of milt,
heart and stomach. Amniotic fluid, "secondina", "alanchoidea", "animo", uterus. How one soul governs two bodies. Mother
and embryo. Vessels through which the mother nourishes the embryo through the umbilical vein. Complexion of child not caused
by the sun, but due to the colour of the parents. Ethiopia. Scythia. The seed of the mother equally potent to that of the father.

Fol. 9 verso.

Anatomy and physiology of muscles of the arm. Adjutorium, Focile. Focile Majus. Turning of hand. Comparison between
the fastening of certain tendons and the cords of the trepan, an instrument for boring. Polycephal muscles. All seeds have the
umbilical cord, matrix and secundina as the herbs and shell seeds show. Position of head. Plow birds are nourished in their
eggs, "alanchoidea". Cotyledons.

Fol. 10 recto.

Representation of the lungs with bronchiae and vessels. Trachea. Vena arteriosa (= arteria pulmonalis). Vena cava.

Fol. 10 verso.

Position. Representation of lungs with bronchiae and vessels. Ptolemaeus, Cosmography. "Dust makes damage". Physiology
of the arteries. Position of the heart. Air in lungs and heart. Blood is cooked into sperm.

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Fol. 11 verso.

Mutual relation of surfaces. Shutting of the neck of the bladder.

Fol. 12 recto.

Difference between rarefied air and condensed, when in water. Of the elements. Weight and lightness. On the loading of a
ship. The heavy and the light.

F"ol. 12 verso.

Memorandum. Guido the cobbler. Give the proportionate measures. Ground-plan of a house. Experimenting with waves of
water and of air. Campi,

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KURZES INHALTSVERZEICHNIS DES TEXTES DER EINZELNEN FOLIEN

DES QUADERNI D\'ANATOMIA III.

Fol. 1 recto.

Öffnung der Lippen der Vulva beim Sclilie"ßen des Afters, Heben des Gliedes beim Urinieren oder bei der Ejaculatio seminis.
Beziehungen der Muskeln, Gefäße und Nerven am After. Von der Vulva. Über die Funktion der Aftermuskeln und deren Zahl.
Das Schließen der natürlichen Offnungen des Körpers. Weibliche Geschlechtsglieder auf verschiedenen Altersstufen.

Fol. 1 verso.

Die Umstürzung des Embryos «beim Lostrennen der Kotyledonen». Warum der Embryo in der Gebärmutter von Wasser
umgeben liegt. Ursprung der Rute am Schambeinknochen. Gebärmutter von innen und von außen gesehen. Beziehung der Samen-
gefäße («vasi spermatici») des Mannes und des Weibes zur Blase. Die weiblichen Samengefäße in Form von Testikeln, und ihr Samen,
Schöpferisches Vermögen der Testikel, Gebärmutter als Behälter des weiblichen, Vesiculi seminales als Behälher des männlichen
Samens, Beziehung der Testikel zur Blase. Die Mündung der Samengefäße und des Uringefaßes im Urinkanal,

Fol. 2 recto.
Fol. 2 verso,
Fol. 3 recto.

Zahlenreihe.

«I b ist der Mensch». Zahlenreihe.

Über das Erkennen der Sehnen am Schultergelenk und an anderen Knochenverbindungen. Darstellung des Rückens mit
seinen topographischen Verhältnissen, Nerv und Gefäße, die zu den Testikeln gehen. Oberflächen-Maße des Körpers, Das Netz,
Nierengefäße. Gefäße an der unteren Extremität,

Fol, 3 verso.

Daseins-Grund der Menschen. Koitus als die Ursache vieler Gefahren von den Geschwüren und Krankheiten. Trennung der spiri-
tuellen von den materiellen Teilen des Menschen. Sagittalschnitt zweier Menschen in congressu. Beziehung der Testikel zum
Samen und Koitus, Atmung und Ernährung des Embryos, Eine Seele beherrscht zwei Körper, Embryo von acht Monaten bleibt
nicht am Leben, Avicenna. Testikel als Ursache der Brunst, Entstehung der animalen Teile, Nabel, «matron».

Fol. 4 verso.

Beziehungen der Samengefäße («vasi spermatici») zur Rute und zum After, «und für wie viele Koitus die Samenmunition genügend
ist». Schambein kleiner beim Weibe als beim Manne «wegen des Gebärens». Lunge mit den spirituellen Teilen. Bauchwand,
Bauchfell, panniculi, ihre Beziehung zur Blase und zu den Gedärmen; wo die Eingeweide in den Hodensack herabsteigen. Schließen
der Blase. Urinieren und Defäkation fangen nicht gleichzeitig an. Darstellung topographischer Verhältnisse am Rücken,

Fol, 5 verso.

Topographische Verhältnisse am Halse.

Fol, 7 recto.

Bauch- und Hüftmuskeln. Dichter und Maler. Das Weib und der Mann haben einen gerade entgegengesetzten Trieb bezüglich
der Größe des Geschlechtsgliedes. Die Größe des Geschlechtsgliedes des Weibes und anderer Tiere im Verhältnis zur Größe ihres
Rumpfes. Länge des Embryos. Länge des Nabelstranges. Über das Urinieren des Embryos, Der Embryo respiriert nicht und hat
keine Art von Stimme in der Gebärmutter. Erektion des Geschlechtsgliedes im Tode besonders bei Erstickten und Gehenkten,
Die Frau des Biagin Crivelli, Wie der Kapaun die Eier der Henne hegt und ausbrütet. Das künstliche Ausbrüten der Küchlein
durch Wärme. Runde Eier geben Männchen, lange geben Weibchen.

Fol. 7 verso.

Die Muskeln des Armes. Der Kot des Embryos, Verdauung des mütterlichen Blutes. Mesenterialgefäße. Das Wachsen des
Embryos und des Kindes. Funktion der Galle. Länge der Nabelvene. Verzweigungen der großen Gefäße («vene maggiori»), Vena
saphena, Bildung von Kot beim Embryo. Der Weg der Nahrung des Embryos. Nabelstrang. «Die Vene, die am Sonntag in der
Lunge gesucht wurde». Chylus und Magen des Embryos im Vergleich zu dem des Mannes. Die Länge eines Embryos von 4 Monaten.
«Menstrualblut», Leber, Nabelvene, Chylus. Physiologie der Mesenterialgefäße und der Arterien. Darstellung des Embryos. Nabelvene
und Gebärmutter, Beziehung der Samengefäße («vasi spermatici») zur Blase und zum After. Die Wege der Nahrung und des Urins.
Leber und Niere. Kotyledonen. Nabelstrang.

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Fol. 8 recto.

Panniculi, Gebärmutter und Kotyledonen. Männliche und weibliche Kotyledonen. Nachgeburt («secondina») und Gebärmutter
beim Kalbe. Die Testikel treiben ihre Kraft in die Gebärmutter. Gebärmutter und Panniculi. Auge und Gemälde. Funktion
des Herzens und der Lunge beim Embryo; Leben und Speise des Embryos. Die großen Gefäße («vene maggioris) der Mutter gehen
zur Gebärmutter, zu den Eihäuten und zum Nabelstrang. Topographie der Teile und ihr Nutzen bezüglich der Läsionen-Kentnisse.
Aufwärtsbewegung eines sphärischen Körpers auf der Schrägfläche. Buch «Über das Wasser» zu Marcho Antonio.

Fol. 8 verso.

Beziehung zwischen Körper und Schatten. Embryo in der Gebärmutter. Die Eihäute: «animus», «alantoydea», «secondina».
Kotyledonen. Nabelstrang, Verhalten der Nabelvene ante und post partum. Ligamentum teres hepatis. Leber, Milz. Maß der
Gedärme. Beziehung der Lage der Leber beim Embryo und beim Kinde. Vergleich zwischen den konträren Strömungen der
Flüsse und den der Galle und Speise. Herz, Leber. Magen. Duodenum. Verkleinerung der Leber auf der linken Seite wegen
der Milz, des Magens und des Herzens. Fruchtwasser, «secondina», «alanchoidea», «animo», Gebärmutter. Wie eine Seele zwei
Körper beherrscht. Mutter und Embryo. Gefäße mittelst deren die Mutter den Embryo durch die Nabelvene ernährt. Die Haut-
farbe des Kindes ist nicht durch die Sonne sondern durch die Farbe der Eltern bedingt — Äthiopien, Skythien — der Samen des
Vaters und der Mutter ist von gleichem Einfluß.

Fol. 9 verso.

Anatomie und Physiologie der Muskeln des Armes. Adjutorium. Focile. Focile majus. Rotieren der Hand. Vergleiche
der Befestigung gewisser Sehnen mit den Schnüren des Trepans. Mehrköpflge Muskeln, Alle Samen haben Nabelstrang, Matrix
und Secundina wie die Strohgewächse und Schotenfrüchte. Lage des Kopfes. Wie die Vögel sich im Ei ernähren, «alanchoidea»
Kotyledonen.

Fol. 10 recto.

Darstellung der Lunge mit Bronchien und Gefäßen. Trachea. Vena arteriosa (= Arteria pulmonalis). Vena cava.

Fol. 10 verso.

Topographie. Darstellung der Lunge mit den Bronchien und Gefäßen, Ptolemaeus. Kosmographie. Staub macht Schaden.
Physiologie der Arterien, Lage des Herzens. Luft in der Lunge und im Herzen. Blut wird zu Samen gekocht.

Fol. 11 verso.

Gegenseitiges Verhalten zweier Flächen. Schließen des Blasenhalses.

Fol. 12 recto.

Unterschied zwischen ausgedehnter und verdichteter Luft im Wasser. Von den Elementen. Gravitas und I.evitas. Über das
Beladen der Schiffe. Das Schwere und das Leichte.

Fol. 12 verso.

Erinnerungsliste. Guido, der Flickschuster. Gib die proportionalen Maße. Grundriß eines Hauses, Experimentieren mit
Wasser- und Luft-Wellen. Campi.

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CORRIGE

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whith

Fol. 2 recto.
Vene dell-arteria
(== aorta).

Vessels of the
artery (= aorta).

ERRATA

Introduzione p. i r. 18: li

Introduction p. 2 r. 22 : whit

Breve indici ecc: Fol. 2 verso^.

s s Fol. 10 recto: Vena

arteriosa (= Arteria
pulmonalis).

Brief table etc. Fol. 10 recto: Vena

arteriosa (= arteria
pulmonalis).

Kurzes Inhaltsverzeichnis u. s. w.

Fol. 10 recto: Vena
arteriosa (= Arteria
pulmonalis).

Gefäße der Arterie
(= Aorta).

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