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VENTITRE FOGLI DELLA ROYAL LIBRARY Dl WINDSOR

PROPORZIONI - FUNZIONI DEI MUSCOLI - ANATOMIA
DELLA SUPERFICIE DEL CORPO HUMANO

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PUBBLICATI DA

OVE C. L. VANGENSTEN. A. FONAHN, H. HOPSTOCK

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con traduzione inglese e tedesca

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CHRISTIANIA
CASA EDITRICE JACOB DYBWAD
MCMXVI

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COMUNICAZIONI

DELLO

ISTITUTO ANATOMICO DELL\' UNIVERSITÀ DI CHRISTIANIA

(DIRETTORE: PROF. DR. KR. SCHREINER)

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LEONARDO DA VINCI

QUADERNI D\'ANATOMIA

VI

VENTITRE FOGLI DELLA ROYAL LIBRARY Dl WINDSOR

PROPORZIONI - FUNZIONI DEI MUSCOLI - ANATOMIA
DELLA SUPERFICIE DEL CORPO HUMANO

PUBBUCATI DA

OVE C. L. VANGENSTEN, A. FONAHN, H. HOPSTOCK

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con traduzione inglese e tedesca

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CHRISTIANIA
CASA EDITRICE JACOB DYBWAD
MCMXVI

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Edizione di 248 esemplari numemti
oltre 2 in carta giapponese

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PUBLISHED WHH PERMISSION MOST GRACIOUSLY GRANTED

BY

H.M.KING GEORGE V

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LA PRESENTE EDIZIONE E DEDICATA ALLA MAESTÄ

DELLA

REGINA MAUD

QUALE RISPETTOSO E AEEETTUOSO OMAGGIO
DAGLI EDITORI GRATI

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Jacob Dybwad, Christiania.

Del „Norsk Lystryk og Reproduktionsanstalt", Christiania.
Di „ W. Griggs & Sons", London.
Bet Mallingske Bogtrykkeri, Christiania.
H. Hansson, Christiania.

Casa Editrice:
Eliotipie :

Tipografia :
Legators:

Proprietd letteraria.
Tutti i diritti sono riservati per tutti i paesi.
Copyright MCMXVI by Jacob Dybwad;
for the reproductions
by The Royal Library, Windsor.

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Tu aj a figurare nella tua anatomja
tutti li g7^adj delle meitbî-a dalla creation
infino alla fua morte, e infino alla
morte dell\'offa, e quai parte d\'effe
prir/ia fi confima, e quai parte più fi
confertia

Leonardo da Vinci.

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INTRODUZIONE

Nel presente volume Quaderni d\'Anatomia VI vi sono alcune divergenze dai principï generali seguiti
nella pubblicazione dei \'quattro primi volumi, per le quali rimandiamo a quanto abbiamo detto alla prifna
pagina delVintroduzione al
Quaderni V.

Nel Quaderni VI Leonardo tratta sperÂalmente la teoria delle proporzioni, le funzioni dei
muscoli e Vanatomia della superficie del corpo umano, inoltre accenna a questioni fisico-

I fogli del Quaderni VI, eccettuati i fogli 5—12, 21—22, come quelli del Quaderni V, sono recente-
mente stati applicati
SU cartone e regïstrati con z numert tndicatt nella descrizione dei singoli fogli;
portam inoltre il timbra, della R. Biblioteca di Windsor ^f^

Det fogli I —12, trattanti la teoria delle proporzioni del corpo umano, parte sono montati, parte si
trovano raccolti in una filza, i cin singoli fogli recano il segno C. Gli altri fogli sono sciolti e sono stati
disposti nel
Quaderni VI secondo il loro contenuto aiiatomico.

II fol. I è montato e registrato col no. 12 601. La carta, preparata per Vuso dello stilo d\'argento,
e azzurra, alquanto verdastra. — Al
recto vi sono numerose macchie e ombreggiature verdastre eon

pimtini fierï. II testo è ad tnchiostro nero ; la figura i è fatta con lo stilo d^ar^entö _ II verso in

collato, è bianco. Misura 112 X 152 mm.

II fol. 2 è montato e registrato col no. 12607. La carta, alquanto ruvida, è di colore bianco gialla-
stro. — II
recto re ca il segno C. 5; è ad inchiostro nero sbiadito, lungo V or lo vi sono degli sgorbi e delle
macchie d\'umido. — Il
verso, incollato, è bianco. Misura 14s X 137 mm.

Il fol. 3 è montato e l\'egistrato col no. 12 606. La carta è di color grigio. — Il recto è ad inchiostro
nero-grigiastro. — Il
verso, incollato, è bianco. Misura S5 X 50 mm.

Il fol. 4 è montato e registrato col 7io. 12 J04. La carta è ruvida, di una tinta leggermenie marrone,
con ver geile e filoni vaghi — Il
recto reca il seg?io C. 3 ; è ad inchiostro h\'uno, vi sono delle macchie
marrone, piit o meno chiare. Il testo del verso trasparisce vagamente. — Il
verso è ad inchiostro alquanto
più scuro ; vi sono delle macchie marrone. Misura 264.
X 213.

Il fol. 5 ha la carta grigia, quasi una specie di cartone ; filoni, vergelle e filigrana sono visibili. —
Il
recto reca il segno C. 6 (a matita). — Il verso ^ bianco. Misura 168 X 149 mm.

I fogli 6—8 haiîno la carta ruvida, di colore bianco giallognolo; sono ad inchiostro nero sbiadito,
piü scuro (quasi nero) in alcune linee delle figure; filoni e vergelle sono vagainente visibili.

Al fol. 6 il recto reca il segno C. 10 (a ma,tita). SuWorlo superiore un segno (ad inchiostro)
sembra essere tagliato per -meta. Alcune macchie di un marrone giallognolo sbiadito. — Al
verso vi sono
delle macchie come quelle del recto. Misura 217
X 147 mm.

Al fol. 7 recto, sulVorlo destro ve un segno (ad inchiostro), evidentemente tagliato per metà, ed e
corrispondente al segno uguale del
fol. 6 recto, ma è impossibili di riunirli insieme — Il verso è ad
tnchîostro bruno grigiastro. Misura 207
X 125 mm.

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Al fol. 8 recto i segni deWincollatura sono visibili hmgo gli orli. — Al verso rimasta una striscia
di sela per rincollaiura. Misura 208
X I5ç min.

II fol. 9 ha la carta ruvida di colore bianco giallognolo; filoni e vergelle sono \' vagamente visibili;
è ad inchiostro nero sbiadito. — II
recto reca il segno C. 4 (a matita). Lungo gli orli si vedono i segni
deWincollatura; alcune macchie marrone e gialle. — Al
verso una striscia di seta per Fincollatura è rimasta
su uno degli orli. Misura joj
X 230 mm.

Il fol. îo ha la carta alquaitto ruvtda, di colore bianco giallognolo ; filoni e vergelle sono visibili __

Il recto reca il s£gno C. 12 (a matita) e\'il numero 248 (ad inchiostro nero). Al piede del [XIII.] vi sono
due piccoli buchi. E\' ad inchiostro bruno, alquanto sbiadito. Numerose macchie, parte sbiadite, con sfumature
svariate di bruno. I segni deWincollatura sono visibili lungo gli orli, e ad un lato è rimasta parte d\'una
striscia per Vincollatura. — Il
verso, contenente soltanto dei disegni d\'architettura, non viene pubblicato
Misura 434
x 317 mm.

Il fol. II è piegato in quattro parti uguali. La carta è piuttosto grossa, ruvida, di colore bianco
giallognolo, eon filoni, vergelle, e filigrana. E\' ad inchiostro nero, qualche volta piuttosto grigiastro, specie
nelle figm^e; numerose macchie con sfumature svariate di bruno. — Al
recto suWorlo è rimasta una striscia di
seta per rincollatura. Nella metà destra si vedono due cornici contigue, di color marrone, dove erano
già incollati due fogli piu piccoli; a sinistra, in basso, si vede una cornice simile, pik pic cola. Del [I.]
le ultime tre righe sono scancellate — Il
verso reca il segno C. ç (a matita), e il numero 16. Misura
3Ç7
X 27Ç mm.

Il fol. 12 ha la carta dura, di colore giallo-grigiastro, con filoni e vergelle; un piccolo buco vicino a
uno degli orli. — Il
recto reca il segno C. 8 (a matita); lungo gli orli si vedono i segni delV incollatura ;
è ad inchiostro nero. — Il
verso, segnato H e contenente soltanto un disegno di meccanica, non viene pubbli-
cato. Misura 276
X 202 mm.

Il fol. 13 è montato e registrato col no. 12640; ha la carta di colore bianco grigiastro tendente al
giallognolo. — Il
recto è ad inchiostro nero; le figure anche a matita rossa; la figura 5 è a matita
rossa soltanto. — Il
verso, incollato, è bianco. Misura 160 X 153 mm.

Il fol. 14 è montato e registrato col no. 12632; ha la carta grigia tendente al marrone, con
filoni, vergelle, e filigrana. — Al
recto la figura i è ad inchiostro scuro, figura 4 e testo ad inchiostro
nero grigiastro, le figure 2 e 3 a matita leggera. — Il
verso, contenente soltanto poche righe di una mano
sconosciuta, non viene pubblicato. Misura içi
x 144 mm.

Il fol. 15 è montato e registrato col no. 12 633, ha la carta di colore bianco grigiastro. Il recto
reca i numeri 13 (a matita) e 36 (ad inchiostro bruno sbiadito)-, la figura e a matita; vi sono alcune
macchie marrone. — Al
verso le figure i e 2 sono ad inchiostro grigio ?ierastro, tracciato sopra la matita,
le figure 3 e 4 sono ad inchiostro marrone giallognolo; vi sono due macchie viola-rossastro. Misura
174
X 15s mm.

Il fol. 16 è montato e registrato col no. 12634; ha la carta di colore bianco grigiastro, tendente
al marrone, con filoni e vergelle — Il
recto è ad inchiostro scuro, con alcuni tratti a matita, vi sono
alcune macchie, grandi e piccole, color bruno. — Il
verso, contenente solo un passo in latino di mano
ignota, non viene pubblicato. Misura 138 X 137 mm.

Il fol. 17 è montato e registrato col no. 12623; ha la carta color mattone preparata per Vuso dello
stilo dargentû. — Il
recto reca il numero 73 (ad inchiostro nero); è ad inchiostro scuro., alquanto sbiadito;
la figura e a matita rossa e inchiostro scuro;
[ÎL] è a matita rossa, leggera. — Il verso, incollato, è
bianco. Misura 167
X 157 mm.

Il fol. 18 è montato e registrato col no. 1263Ç; ha la carta di colore bianco grigiastro; un pezzo
delVorlo inferior e è stato strappato, e rattoppato poi con un altro pezzo di carta grigia. — Il
recto è ad inchiostro
scuro, le figure i, 2 e 4 sono ad inchiostro bruno-rossastro, la figura 3 anche a matita,
[IV.] ^ la figura 7
a m.atita soltanto. — Il
verso, contenente soltanto il disegno dun viso, il numero 31, e alcune cifre, non
viene pubblicato. Misura 14Ç
X 120.

Il fol. 19 è montato e registrato col no. 12387; ha la carta alquanto ruvida di colore bianco grigia-
stro, con filoni e vergelle. — Il
recto ^ ad inchiostro scuro, alquanto sbiadito nella figura i. — Il verso
reca il numero 17 (ad inchiostro bi-uno) ; le figure sono a matita. Misura 132 X 114 mm.

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II fol. 20 è montato e registrato col. no 12614; ha la carta alquanto ruvida, di colore bianco
grigiastro, con filoni e vergelle. — II
recto è segnato C. i fa matita), e reca il numero 2g (ad inchiosts^o
nero sbiadito); testo e figure sono ad inchiostro scuro, la figura 4 a matita; vi sono alcune macchie marrone^
— II
verso, contefiente soltanto un disegno a matita, di mano sconosciuta, non viene pubblicato. Misura
22g
X 157 mm.

I fogli 21 22 formavano in origine un solo foglio di 410 X 281 mm, e consistosto attualniente di
quattro striscie quasi egtialmente strette che sono state incollate insieme. Per comodita di stampa sono state
riprodotte in due meta:
fogli 21 22. La carta è di colore bianco grigiastro, con parecchie macchie giallo
e bruno con sfumattire svariate, alcune sono molto sbiadite; quelle gialle recano impressioni di dita; filoni,
vergelle e fdigrasia sono visibili; testo e disegni sono ad inchiostro scuro.

II fol. 21 recto reca i numeri 4, S, 13 e 14. — // verso reca i numeri 23^ e 240; [L] è stato
scancellato.

Del fol. 22 il recto non reca nessun numero. — II verso, recante i numeri 238, 23^, 4, 4, e contenente
soltanto alcune note e figure d\'indole fisico-matematica, non vietie pubblicato.

II fol. 23 è moiitato e registrato col no. 12637. H recto ha la carta., preparata per Vuso dello
stilo d\'argento, di colore azztirro, alquanto grigiastro. Le figure sono fatte con lo stilo dargento e colore
bianco. Le macchie color fastgo sono, secondo il Sg. Jens Thiis, dovute alla decomposizione della materia
colorante bianca, poichè eerte irnpurita chimiche delV aria, come sarebbe ad. es. lo
zolfo, distruggono il colore
bianco. B questo un fienomeno ben ?wio negli antichi disegni italiani fatti con la tecnica della ^biacca», su
carta preparata col gesso. Misura 176
X 141

Ci s aspetterebbe forse di trovare la teoria delle p r op or zi on i di Leonardo nel uTraitato della
Pittura», mentre invece questo lavoro contiene hen poco di tale materia. M viene
nettamente sostenuto, chela
natura non ha mai creato un individuo perfettamente simile ad un altro, di modo che non è possibile fare tutte
le figure, secondo una medesima misura. Soltanto alcune poche misure specifiiche sono indicate in questo libro.

I fogli 1—12 del presente Quaderni VI devono contenere la parte più importante della teoria delle
proporzioni di Leonardo, in quanto riguarda Vuomo sviluppato. La descrisione riesce qualche volta poco
chiara, poichè, non di rado, indica semplicemente i punti di misura con delle lettere, senza che apparisca
con esatezza, dai disegni corrispondenti, a quali punti precisi del corpo allude, cosî per esempio al
Fol. 11
verso [VI.].
Per prendere le sue misure, si serve pure di linee e punti di partenza, variabili nei singoli
individui, per. es. la radice dei capelli. Alcuni passi del testo come pure parecchie figure sono oscuri, cosi
per esempio
Fol. 2 recto, Fol. 4 recto [IV.] ^ Fol. 10 recto [IX.]. S^ s.r^;. inoltre di vari termLi per
indicare la stessa cosa: cosï p. es. il sotto-setto del naso viene nominato ^fiine di soto del naso^
(Fol. i recto),
iprincipio del naso» (Fol. 4 recto), e ^nascimento di sotto del naso-» (Fol. 6 recto).

Leonardo, come altri artisti antichi, contemporanei e posteriori s\'è formato un can one, servendosi
come modulo, della lunghezza] della testa, Valtezza della fiaccia, e la lunghezza del piede, e inoltre di
diverse altre misure. Al
Fol. 5 recto raffigura e afferma, la testa e il piede essere della stessa lunghezza;
al
Fol. II verso [I.] la testa ^ più corta del piede\\ Secondo il Fol. 10 recto [L] f? [II.] la lunghezza del
corpo deve ammontare a 4 larghezze di spalle, mentre invece, al
Fol. 6 recto [II.] questa distanza è eguale
alla distanza dalla pianta del piede al sotto-setto del naso. Al
Fol. 12 recto [II.] la testa e la mano hanno la
medesima lunghezza, mentre al
Fol. 9 recto [X.] la mano e il viso sono di eguale lunghezza. . Queste e
simili contradizioni apparenti derivano forse dal fatto, che Leonardo deve avere misurato degli individui di
differente lunghezza di corpo e di membra.

Non è punto facile orientarsi nella teoria delle proporzioni di Leonardo. I fogli presenti appaiono
quale una raccolta di materiale, che forse aveva Vintenzione di rivedere ed elaborare in seguito, qui
come in tanti altri luoghi dei manoscritti lasciati, tratta la medesima materia in differenti fogli,
probahilmente anche in tempi diversi, e rifierendosi a differenti individui, e poi scrive le sue osservazioni
senza coordinarle 0 rannodarle ; percio indica certamente misure tanto individuali, quanto generali : soltanto
cosi si possono spiegare le numerose contradizioni.

Al Fol. 10 recto [I.] si trova la parola «7 trezo», al Fol. 11 recto [IV.] «.trezo». Non sappiamo
cosa mai Leonardo voglia intendere con questo vocabolo. Che sia una metatesi per ter zo non è probabile

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Il prof essore Lesca ci comunica che vicino a Miîano si trova un piccolo villaggio Trezzo, e percià vede la
possibilità che «il trezo. passa signiftcare un individuo da Trezzo. Siccome Trezzo d\'Adda si trova vicino
a Vaprio, dove, com\'è noto, Leonardo fece parecchi soggiorni, sembra lecito concludere, che Leonardo
abbia fatto le sue misure sur un individuo di questo paese.

Abbiamo in parte indagato più a fonda la teoria delle praparzioni di Leonardo, corne si
trova espasta nel
Quaderni VI, ^ comunichiamo alcuni dei risultati ottenuti, per chiarire qualche pmito délia
sua teoria.

Con lunghezza délia testa intende la distanza dal disotto del menta alla sommità del capo;
con altezza délia faccia intende la distanza dal disotto del menta alla radice dei capelli; con
lunghezza del piede intende la distanza dalla parte di dietro del tallone alla punta del pollice
del piede, ovvero del secondo dito del piede; con larghezza delle spalle intende la distanza tra i
contorni dei muscoli deltoidei; alcune volte si serve délia distanza tra de giunture délia spalla^ per indicare
la larghezza delle spalle
(Fol. 8 verso).

Praparzioni délia testa.

La distanza dal cocuzzolo all\'angolo interna delVocchio (\'dagrimatojoj,) ammonia a mezza testa, casï
pure da questo punta al disotto del mento
(Fol. i recto, Fol. lo recto), dal menta all\'angolo mascellare,
dal margine superiore delVorecchio al cocuzzolo
(Fol. 4 recto. Fol. 10 recto), ^ la grossezza del colla dal
davanti al di dietro
(Fol. 4 recto). — DalVapertura délia bocca alla radice dei capelli, tra il menta e la
nuca sono i
f di una testa (Fol. 4 recto), e similmente la maggiare larghezza délia faccia è uguale ai | di
una testa
(Fol. 10 recto). La faccia viene divisa in tre parti uguali: cioè dal mento al sotto-setto del naso,
da questo al ^<principio di sopra del naso, doue principiano le ciglia», da qui alla radice dei capelli
(Fol. I recto, Fol. 4 recto). Mezza altezza délia faccia si ha dal mezza del naso al disotto del mento
(Fol. 4 recto); la distanza dal disotto del mento ail\'apertura délia bocca, dal margine posteriore delVorecchio
alla nuca, dalla punta più sporgente del mento alla laringe
(Fol. 3 recto, Fol. 4 recto. Fol. 9 recto) • la
larghezza délia bocca è uguale a
J délia faccia (Fol. 4 recto). — La distanza dal solco labia-mentoniero alla
radice dei capelli ammonta ai | délia faccia
(Fol. 7 verso) ; dal salco labio-mentaniero al disotto del mento
v\'è
-L délia faccia (Fol. 4 recto); la distanza dalla radice dei capelli al cocuzzolo, e dal sotto-setto del naso
air apertura délia bocca e ^ délia faccia
(Fol. i recto, Fol. 4 verso); dal solco labio-mentaniero alV apertura
délia bocca vè délia faccia
(Fol. 4 recto).

Proporzioni della lunghezza del corpo.

La lunghezza del corpo è uguale a 8 lunghezze délia testa (Fol. 10 recto) — dalla radice dei capelli a
terra sono g altezze délia faccia
(Fol. 10 recto) a 3 valte la distanza dal palsa ail\'altezza délia spalla
(Fol. 7 recto, Fol. 10 recto), a 4 volte la larghezza delle spalle (Fol. 8 recto, Fol. 10 recto), a 4 volte la
distanza dalla linea mediana del corpo alla piega del gomito del braccio abdotto, steso
(F"oI. 7 recto), a 4 cubiti
a 6 valte la distanza dalla radice dei capelli alla fassetta del giugulo
(Fol. 6 recto), ovvero a 12 volte la
larghezza délia faccia, a 12 volte la distanza dalVapertura délia bocca alla radice dei capelli, a ly valte
il diametro del collo in praffila, a valte la distanza dal menta all\'occhio, a 16 valte la distanza dalla
punta del mento all\'angolo mascellare, dal mento aWangolo interno delVocchio, e dal margine superiore
delVorecchio al cocuzzolo
(Fol. 10 recto), a 18 volte la distanza dalVangolo superiore del colla alla fassetta
del giugulo
(Fol. 4 recto), a 42 volte la distanza dal lato dorsale al ventrale del polsa délia mana (Fol. 10
recto),
a 34 valte la distanza dal salca labio-mentaniero al disotto del mento (Fol. 4 recto).

Paragonando alcune di queste misure con quelle delle proporzioni délia testa si arriva ad tma
lunghezza media del carpo variante da 7I a p lunghezze di una testa.

In un uomo inginocchiato la lunghezza dd corpo viene raccorciata d\'un quarto; stando uno in questa
posizione, con le mani sul petto, Vombelico sarà nd centro, rimanendo le punte dei gomiti al livello
delV ombehca. In un individuo seduto i margini sattomammaria e sottoscapolare sono alla stesso
livello, è cioè a uguale distanza dal cocuzzolo e dal disotto delle natiche; e dal sedere al cocuzzolo sarà
danto più che mezo Vuomo, quanta è la grosseza e lungheza de\' testichulj>->
(Fol. 8 recto). Stando uno

^ Il cubito (^chupidoi) è la distanza dalla piega del gomito alla punta del medio nel braccio steso, ovvero la distanza, nel
braccio piegato, dalla punta del gomito alla punta del pollice
(Fol. 7 recto. Fol. 8 recto).

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in piedi, rorifisio deWorecchio, la sommith della spalla, il trochanter maior e il malleolo esterno si trovano
in una linea perpendicolare
(Fol. ii recto).

Proporzioni del tronco.

La larghezza delle spalle è uguale alia distanza dalla fossetta del giugulo alVombelico e 2 volte la
lunghezza di una testa
(Fol. 6 recto, Fol. 8 verso); dalVombelico alia radice della verga vU la lunghezza d\'una
testa
(Fol. 8 verso); dal capezzolo alVombelico (<.<mamolino») v\'è la lunghezza d\'un piede (Fol. 7 recto), ed è
uguale alia distanza dal polso al gomito, e da questo poi alVascella
(Fol. 7 recto). La larghezza delle
spalle è uguale alla distanza dal trochanter maior al ginocchio e da questo alia giuntura del piede
(Fol. 6
verso).
La distanza tra le ascelle è uguale alla larghezza dei ftanchi, e uguale alia distanza dalla giuntura
delle spalle alla sommità delle anche, e ancora uguale alla distanza da questa al disotto del sedere ; la cintura
sta a meta tra la giuntura delle spalle e il disotto del sedere
(Fol. 11 recto).

Proporzioni del hraccio e della gamba.

«Da la punta del più lungo djto de la mano alla giuntura de la spala è 4 manj, o, vuoi, 4 teste»
(Fol. 12 recto [II.]), ovvero 3 piedi (Fol. 5 recto); dal polso alia piega del gomito e da questa aWascella
v\'è un piede
(Fol. 5 recto, Fol. 7 recto); stando piegato il gomito vi è la lunghezza di due teste dalla
sommità della spalla alla punta del gomito, e una distanza uguale da questa alia base delle quattro dita
ulnari
(Fol. 10 recto, Fol. 11 recto, Fol. 12 recto); la distanza dalle punte delle dita alVascella è uguale alla
distanza dalla sommità delVanca alia rotella del ginocchio, e da questa alla pianta del piede e ognuna
di queste distanze ammonia a 2 piedi
(Fol. 6 verso, Fol. 12 recto); similmente la distanza \\alla pianta
del piede alia parte anteriore del ginocchio piegato ad angolo retto e la distanza da qui al di dietro del sedere
ammonia a 2 piedi
(Fol. 11 verso, Fol. 12 recto). Le distanze dal trochanter maior alia giuntura del
ginocchio e da qui alla giuntura del piede sono uguali
(Fol. 6 verso, Fol. 11 verso).

Al Fol. 4 recto ^ verso Leonardo menziona pure alcune proporzioni del cavallo.

Riguardo i muscoli e le loro funzioni, Leonardo osserva:

La spalla ha 3 muscoli principali, b c^ d_, eon i quali sembra volere indicare le tre parti del
muscolo deltoideo, a giudicare delle figure 2 e 3 del
Fol. 13 recto. Guardando la spalla dal lato esterno, dice
che la spalla ha due muscoli laierali, « (probabilmente m. pectoralis maior), e 0 (probahilmente m. teres maior)
Sembra avere un concetto giusto della funzione di tali muscoli. Dichiara che, più il braccio viene piegat\'o
tanto più si raceorciano i muscoli flessori, e tanto più s\'allungano i muscoli estensori
(Fol 20 recto)\'
Leonardo la natura ha fatto si che tutti i muscoli che muovono le dita del piede, hanno origine
dalla gamba e non dalla coscia, poichè, se avessero origine da questa, .non potrebbero sanza grande
difficoltà e faticha provedere alle dita., essendo piegata la giuntura del ginochio; e, secondo Leonardo una
disposizione simile esiste anche per i muscoli della mano
(Fol. 17 recto). Esige, che si chiarisca, perlhè lo
scheletro delVavamhraccio e della gamba consiste di due ossi
(Fol. 22 recto).

Ai fogli 14 recto . 22 recto tratta Vanatomia della superficie del corpo. In un uomo robusto
t muscoh sono spiccatamente visibili, in un uomo di statura meno forte i muscoli appariscono sottili e
^lacertos»; e Leonardo domanda, quali muscoli sono più grossi e più elevati negli
.omjnj poten fi in forze..

Sotto Vintestazione de figura vmana^ domanda squale parte è quella nelVomo che nel suo ingrassare
maj non uj cressce .carne.; infra le parte che ingrassano, quaVè quella che più ingrassa.; e quaVè quella
\'\'Che nel dimagrare deWomo maj non dimagra con djmagration troppo sensibile»; e .quaVè quella che ssi
fa piu magra.. Sotto Vintestazione \'..de pictura» domanda, quali muscoli .si djujdano. nei vecchi e nei
giovano che dimagriscono; dov\'è che la .carne» non cresce mai, .per nessuna qualità di grasseza» nè
dinunuisce .per nessun grado di magreza», e dove le parti molli (.la carne») crescono 0 diminuiLono
nel piegare le membra. Dice che, laddove gli ossi sono sottocutanei, le parti molli non crescono mai- e
alla sommità del fianco, al femore, alla testa della fibula, ai malleoli e al condilo mediale, .maj Vacressci
mento o djmjnuitione della .carne, fa troppa djferentia.. Curiosa è la sua osservazione che la natura ha
posto sul davanti del corpo tutte quelle parti, alla cui percussione Vuomo abbia a sentire dolore, come sarebbe
per es. la fronte, il naso e la tibia, perché, se quelle parti non fossero preparate a percepire tali dolori
allora i numerosi colpi, cui quelle parti sono esposte, sarebbero causa della loro distruzione.

Leonardo indica quanto sia infelice Vinsegnamento di alcuni scultori di .chirchundare con fili i menbri

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delle loro figure, quasi credendo che essi menbri sieno d\'equale retondjtà in qualunque parte da essi fili
circhundati sieno->->
(Fol. lo recto). Paragona certi muscoli della gamba alle sartie delValbero delle navi
(Fol. 21 recto). Un uomo che scende fa passi brevi, perché lascia tutto il suo peso sul piede che rimane
indietro; ma quando sale fa i passi lunghi, perche il peso viene portato sul piede che s avanza
(Fol. i8
recto).
^Desscriuj la natura del menbro genjtali, e quali musscolj o nneruj son quellj che llo moujno al
rizamento suo a sscossei>
(Fol. 22 recto).

Leonardo esige che in un\' ^Anatomiai) si descriva tutti i gradi delle membra, dalla creazione deiruomo
fino alia sua morte, e alia morte delle ossa, come pure <iqual parte d\'esse prima si consuma, e equal parte
più si conserua»
(Fol. 22 recto).

In alcuni fogli Leonardo tratta di materie di fisica e di matematica: Sfiora il problema di
superfici che si coprono parzialmente
(Fol. 19 recto). Alia percussione delle acque la meno forte viene sempre
riflessa
(Fol. 18 recto). La <iprospettiva-» dei colori non deve disarmonizzare con la grandezza degli oggetti
(Fol. 18 recto). Sotto Vintestazione <s.de pictura-» parla di corpi opachi, colorati da raggi luminosi
(Fol. 22 recto). Dimostra come una minore energia applicata a una carrucola durante uno spazio di
tempo prolungato presta lo stesso risidtato che una energia maggiore durante un tempo piii breve ; e come
colui che vuol alleggerire la fatica fisica potrà approfittare di questa legge, aumentando lo spazio di tempo
durante il quale applica la forza muscolare
(Fol. 11 verso [XL]). Dimostra il modo di trovare il sesto
fattore ignoto d\'una leva e dhma carrucola, essendo noli gli altri cinque
(Fol. 21 recto e verso).

La meta che nelVanno içog c\'eravamo prefissa, di pubblicare tutti i fogli anatomici di Leonardo,
conservati nella Biblioteca Reale di Windsor, e che non erano già stati pubblicati da
Piumati e Sabachnikoff
nei Fogli A e Fogli B, sarebbe raggiunta con la pubblicazione di qviesf ultimo volume, Quaderni VI.^
In questa occasione ci sia concesso di esprimere la nostra riverente gratitudine verso
SUA MAESTÄ REGINA MAUD per Vinteresse manifestato verso il nostro lavoro, come pure per
il permesso accordatoci di dedicare a LEI la presente opera.

A SUA MAESTÄ RE GEORGE V esprimiamo la nostra riverente gratitudine per averci dato
il permesso di servirci del materiale conservato a Windsor Castle, un favore senza il quale non saremmo
stati in grado di realizzare la nostra proposta.

Una condizione principale -del buon esito della nostra impresa è stata il vivo interesse, Vassistenza
efficace e Vopera preziosa, dei quali The Hon. J. W. Fortescue, the Kings Librarian, e Mr. F. W.
Barry, Assistant Librarian a Windsor ci sono stati larghi durante gli ultimi sette anni. Per tutto do, e
per la squisita cortesia con la quale ci hanno sempre accolti le molte volte — anche durante la guerra
— che abbiamo consultaîo i manoscritti in Windsor Castle eprimiamo loro i nostri più sentiti ringraziamenti.
Di altrettanta gratitudine siamo debitori ai Signori Professori M, Holl, G. Lesca, K. Sudhoff e
W. Wright, che durante lo stesso periodo e con la stesso. premura instancabile—pure in tempo di guerra

_ hanno rivedute le nostre bozze di stampa nelle rispettive lingue, prestandoci un aiuto scientifico prezio-

sissimo. Siamo pure assai grati verso i membri délia presidenza delle fondazioni -iProf essor Fredrik
Petersens Fond^, \'^Fridtjof Nansens Fond til Videnskabens Fremme^ e «Univérsitetets
jubilœumsfond av içii» per Vappoggio economico per le spese di stampa dei sei volumi. Inoltre
siamo riconoscenti in modo speciale al Sg. Prof Doit. Kr. E. Schreiner, direttore delVIstituto Anatomico
délia nostra Università, per aver permesso che questa opera venga pubblicata come Comunicazione del-
VIstituto Anatomico. Cost ringraziamo cordialmente tutti coloro, Norvegesi e forestieri, che si sono occupati
del nostro lavoro in numerosi periodici e nella stampa giornaliera dei diversi paesi, per le recensioni
dedicatevi.

Ringraziamenti speciali rivolgiamo al Sig. Bertram Dybwad, proprietario délia «Casa Editrice
Jacob Dybwad-», per la sua generosità nel finanziare la pubblicazione di questi sei volumi, e per le tante
cortesie usateci durante tutti questi anni.

Vorremmo anche richiamare Vattenzione al lavoro difficile prestato dal <iNorsk Lystryk- og
Reproduktionsanstalt* e alla prestazione eccellente del ^Mallingske Bogtrykkeri*.

Esaurienti indici sono in preparazione.

-ocr page 21-

Allorquando abbozsammo il piano di questa opera eravamo ben conscii delle difficolta di una tale
impresa:

I manoscritti dei Quaderni d\'Anatomia I—VI in quanto al contenuto non possono essere considerati
tra i più, facili dei numerosi fogli anatomici e fisiologici di Leonardo. Questo contenuto non forma una
unità connessa, nè presenta una esposizione elaborata., consiste invece soltanto di piccole minute e di note staccate,
vergüte durante un periodo di 20—30 anni. E siccome Leonardo tratta della medesima materia a diversi
tempi e su differenti fogli, per conseguenza arriva di sovente a conclusioni divergenti riguardo uno stesso
problema. Aggiungi a cid la forma linguistica complicata e a volte incompleta della quale veste le sue
osservazioni ed i suoi pensieri. Non di rado è stato difficile leggere e intendere il testo ; in molti casi
abbiamo dovuto esaminare e riesaminare un medesimo periodo molte volte; e tal lavoro era anche reso piü
difficile, dove la scrittura in non pochi luoghi è poco chiara, mancando spesse volte lettere e vocaboli interi.

Da tutto cio consegue, che la fissazione del testo e delle traduzioni implica già un commento.

Neppure è stato facile trovare per le traduzioni espressioni adeguate, e il compila nostra non è
stato certo meno difficile per aver tentata di rendere quanta piii letteralmente le locuzioni e le costruzioni
leonardesche, rinunciando a una traduzione piii libera del testo. E\' stata sempre premura nostra di lasciare
agli studiosi i mezzi di poter controllare dovunque indipendentemente il nostra lavoro.

Dairaltra parte abbiamo provato il fascina e la rara gioia di indagare il modo di pensare, le teorie,
l metodo di lavoro, e le strane combinazioni di una degli spiriti piu grandi che siano stati, cosi pure
siamo stati lieti di cogliere Voccasione offertaci di poter approfondir e lo studio della Sua lingua e di poter
rendere accessibile Vesposizione di molteplici e difficili problemi anatomici e fisiologici, finora del tutto
sconasciuta 0 solo imperfettamente nota.

Christiania 2 Settembre igi6.

A. FONAHN.

H. HOPSTOCK.

OVE C. L. VANGENSTEN.

-ocr page 22-

Concerning the divergences in the printing of the Quaderni d\'Anatomia VI from the general prin-
ciples we have followed tn the publication of the first four volumes, we refer to what has been said on
this point on the first page of the introduction to
Quaderni V.

In Quaderni VI Leonardo chiefly treats the theory of proportions; besides he occupies himselj

with the functions of the museles and contour anatomy, moreover he touches also physical and
mathematical subjects.

Like the sheets of Quaderni V even those of Quaderni VI, with the exception of Fol. 5-F0I. 12
Fol. 21
and Fol. 22, have recently been mounted on pasteboard in the Library of Windsor and re^-l
stered with the numbers given in the description of the manuscript for each sheet Besides they wear "^the
mark of the Library: yfj

Fol. i~Fol. 12, treating of the theory of proportions, are partly mounted, partly gathered in a
layer whose several sheets are also marked C. The other sheets are loose and in
Quaderni VI have
been disposed according to their anatomical contents.

Fol. I - mounted and registered as number 12601. The paper, especially washed for silver-
point, IS blue and somewhat greyish.
Recto - numerous spots and shades of greenish tinge with dark
dots. The text in black ink; drawing i with black ink andsilver-point; drawings 2 and 3 with silver-point.
Verso — mounted, blank. Measures 213 x 152 mm.

Fol. 2 - mounted and registered as number 12607. The paper somewhat rough, yellowish-white

Recto - «..«r. the mark C. 5. The ink faded black; spots and moisture spots along the margins. Verso
— mounted, blank. Measures 143 x 137 mm.

Fol. 3 — mounted and registered as number 12606. The paper pure grey. Recto - the ink
greyish-black.
Verso — mounted, blank. Measures 53 X 50 mm.

Fol. 4 - mounted and registered as number 12304. The paper rough with faint brownish tinge
Indistinct wire-marks and chain-marks.
Recto - the mark C. 3; the ink brown larger and

smaller spots, from brown to lighter brown. The text from verso gleaming faintly through. Verso -
the ink somewhat darker brown. Brown spots. Measures 264. X 213 mm.

Fol. 5 -paper grey, more like paste-board M watermark and distinct wire-marks and chain-marks
Recto — wears the mark C. 6 (with pencil). Verso - blank. Measures 168 X 149 mm.

Fol. 6-Fol. 8. The paper of these three sheets is yellowish-white, rough; the ink faded black
in some lines zn the drawings quite black. Indistinct wire-marks and chain-marks.

Fol. 6 recto - the mark C. xo (with pencil). In the top margin a mark (with ink)

apparently cut through. Some faded, yellowish-brown spots. Verso - spots as on recto. Measures
217 X 147 mm.

Fol. 7 recto — in the right corner a mark (with ink), similar to the one on Fol 6 recto and

apparently eut through. Attempts to put together these two marks failed Verso - brownish-grey ink
Measures 2oy x 123

-ocr page 23-

rngsssmmmammmm.

Fol. 8 recto — TnoLvks of tnounttng alojig the fnttTgins. Verso _ otlong one tnav^in u hin^e of

silk for mounting. Me astir es 218 X 159 mm.

Fol. 9 — the paper rough, yellowish-white. Indistiyict wire-marks and chain-marks. The ink faded
black.
Recto — wears the mark C. 4. (with pencil). Marks of mounting along the margins. Some
spots, brown to yellow.
Verso — along one side is a hinge of silk for mounting. Measures 303 y^ 2^0 mm.

Fol. 10 — the paper is yellowish-white, somewhat rough. Visible wire-marks and chain-marks.
Recto — wears the mark C. 12 (with pencil) and the number 248 (with black ink). Two small holes in the
paper below passage
[XIII.]. The ink brownish, somewhat faded. Numerous, partly effaced spots in several
shades of brown. Along the margins marks of mounting; along one margin scraps of a hinge of silk for
mounting.
Verso — only containing architectonical drawings, is not published. Measures 4.34.^^ 31^ mm.

Fol. II — the sheet is folded into four equal parts. The paper rather thick, rough, yellowish-white
with distinct watermark. Wire-marks and chain-marks. The ink black, in some places more greyish, especi-
ally in the drawings. Several brown spots in different shades.
Recto — along one margin a hinge of silk
for mounting. In the right half two yellowish-brown adjacent frames from mounting of smaller sheets; in

left lower quarter a similar smaller frame. The last three lines of passage [I.] are cancelled. Verso _

wears the mark C. g (with pencil) and the number 16. Meastires x mm.

Fol. 12 — the paper stiff, greyish-yellow. Wire-marks and chain-marks. A small hole close to one
margi7t.
Recto — wears the mark C. 8 (with pencil); along the margins marks of mounting; the ink
black.
Verso — which only contains the mark H and a mechanical drawing is not published. Measures
2^6
X 202 mm.

Fol. 13 — mounted and registered as number 12640. The paper greyish-white with yellowish tinge.
Recto — the ink black, the drawings also with red chalk; fig. 5 only with red chalk. Verso ~ mounted,
blank. Measures 160 1^3 mm.

Fol. 14 — mounted and registered as number 12632. The paper grey with brownish ti?ige. Wire-
marks and chain-marks; watermark.
Recto — the ink brown to black in fig. z, greyish-black in fig. 4
and in the text; figs. 2 and 3 with faint pencil
Verso — which only contains a few lines by an unknown
hand is not published. Measures ipi
x 144 mm.

Fol. 15 — mounted and registered as number 12633. The paper greyish-white. Recto — wears the
numbers 13 (with pencil) and 56 (with faded brown ink). The drawing with pencil. Some brownish spots.
Verso — the ink in figs, i and 2 greyish-black, drawn on pencil-lines; in figs. 3 and 4 the ink is brownish-
yellow; two reddish-violet spots. Measures 1^4 X 155 mm.

Fol. 16 — mounted and registered as number 12634. The paper greyish-white, with brown tinge.
Wire-marks and ehain-marks.
Recto — the ink brown; some pencil-Unes; large and small brown
spots.
Verso — which only contains a few latin lines by an unknown hand is not published. Measures
iS8
X 137 mm.

Fol. — mounted and registered as number 12623; the paper brick-coloured, washed for silverpoint.
Recto — wears the number 73 (with black ink); the ink brownish-black, somewhat faded. The drawing with
red chalk and blackish-brown ink. Passage
[II.] with faint red chalk. Verso — mounted, blank. Measures
167
X 157 mm.

Fol. 18 mounted and registered as number 12 63^. The paper greyish-white; part of lower mar-
gin torn off, and a piece of grey paper pasted on.
Recto — the ink dark brown. Figs, i, 2, and 4 with
reddish-brown ink, fig. 3 also with pencil; fig. 7 and passage
[IV.] only with pencil. Verso — which
only contains the drawing of a face, the numbers 51, and some numerals, is not published. Measures
149
X 120 mm.

Fol. 19 — mounted and registered as number 12587. The paper greyish-white; wire-marks and
chain-marks are visible.
Recto — the ink brownish-black, somewhat paler in fig. j. Verso — wears the
number 17 (with brown ink). The drawings with pencil. Measures
152 X Ji4 mm.

Fol. 20 — mounted and registered as number 12 614. The paper greyish-white, rather rough. Wire-
marks and chain-marks.
Recto — wears the mark C. i (with pencil) and the number 2g (with faded
black ink). In text and drawings the ink is dark brown; fig. 4 with pencil. Some brown spots.
Verso —
which contains a pencil-drawing by an unknown hand is not published. Measures 229 X 157 mm.

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Fols. 21 and 22 - originally form one sheet of 410 X of four about equally

narrow parts whieh have been pasted together. By way of expeeiteney the sheet is reproduced in two halves
as
Fol. 21 and Fol. 22. The paper is greyish-white with some spots, yellow to brown in various shades ■
some are effaced; the brown ones show finger-impressions. Wire-marks and chain-marks, and watermark.
Text and drawings with blackish-brown ink.

Fol. 21 recto - the numbers 4, 5, 13 and 14. Verso - the numbers 239 and 240; passage

[I.J ts cancelled.

Fol. 22 recto - numbers. Verso - which wears the numbers 238, 237, 4. and contains

only mathemattcal and physical figures and text, is not published.

Fol. 23 - mounted and registered as number 12637. Recto - the paper, washed for silver-point
ts greytsh-blue. The figures with silverpoint and white colour. The dun-brown spots - according to
Mr. Jens Thiis - «r^ due to the decomposition of the white colouring matter, as certain
chemical impurities of
the atr, probably sulphur, attack the white watercolour. This is a wellknown phenomenon in old Italian drawings
executed with this kind of teenies f«biacca^J on paper primed with plaster. Measures 176
X 141 mm.

We might perhaps have expected to find Leonardo\'s theory of proportions contained in the
.Trattato della Pittura»; but in that treatise we find only a little on this subject. Here it is strongly
argued that Nature never creates one individual completely like another, so that we should not make all
our figures on one measure. Of specific measurements, however, only a few are mentioned in this book

The sheets making up Fols. 1-12 of the present volume apparently contain the essentials of
Leonardos theory of proportions, as far as a grown-t^p man is
concerned His description is sometimes
obscure, not rarely tndtcathtg points of measurement with letters, even where it does not appear distinctly
from the adjoined drawings what definite points of the body he means, as on
Fol. 11 verso [VI.]; he uses
also for his measurements points and lines which vary in
different individuals, e.g. the edge of the haii^s.
Some passages of the text as also some of his drawings are obscure, e. g.
Fol. 2 recto, Fol. 4 recto
[IV.], Fol. 10 recto [IX.].
Besides he uses different names for one and the same part: the end of the
nose below is thus denominated .fine di soto del naso^
(Fol. i recto), .principio del naso.-. (Fol. 4 recto),
and .nascimento di sotto del naso-» (Fol. 6 recto).

Like other older, contemporary and newer art students, Leonardo has formed a canon, and as
module for this he uses the length of head, length of face, and length of foot, but besides L uses a
number of other measurements. On
Fol. 5 recto [I.] he says, as also shown on the drawing, that the head
and the foot are of the same length, on
Fol. 11 verso [I.] that the head is shorter than the foot According
to
Fol. 10 recto [I.] and [II] length of the body makes four breadths of shoulders, according to
Fol. 6 recto [IL] the distance from the sole of the foot to the end of the nose below has the same length.
Head and hand are of the same length on
Fol. 12 recto [II.], Fol. 9 recto [X.] hand and face "are
equally long. These and other similar seeming contradictions may originate from Leonardo\'s having
measured persons of different length of body as of its parts.

It is not at all easy to become familiar with Leonardo\'s theory of proportions. The present sheets
prove to be a collection of materials which he may have intended to elaborate at a later time; for here
— «.f often else in his left manuscripts — he treats one and the same matter on different
keels, prob-
ably at different times and on different individuals, and then he jots down his observations, without
arranging or grouping them; thus he certainly gives both individual
and general measurements, which may
account for the many contradictions.

On Fol. 10 recto [L] the words .il trezo., on Fol. 11 recto [IV.] the word .trezo. What

Leonardo meant with this expression, we do not know. That it should be a metathetis for .il terzo. is
improbable. Professor Lesca has informed us that in the neighbourhood of Milano there is a little village
by name Trezzo, from which he concludes that .il trezo. might possibly mean: .the man from Trezzo..
As this Trezzo dAdda is close to Vaprio, a place where Leonardo is known to have often sojourned, the
inference may be permissible that Leonardo here made measurements on a man from that village.

We have here sifted parts of Leonardo\'s theory of proportions, as it is exposed in Quaderni
VI, and in order to illustrate a few points of his theory give some of the results attained

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The length of head is equal to the distance from below the chin to the summit of the head; the
length of face is equal to the distance from below the chin to the edge of the hairs; the length of
foot is equal to the distance from the back of the talon to the tip of the big toe or the second toe; the
breadth of shoulders is equal to the dista7ice between the contours of the deltoid muscles; he sometimes
indicates the breadth of shoulders as: the distance between <s.the shoulder-joints\'!)
(Fol. 8 verso).

Proportions of the head.

The distance from the vertex to the inner angle of the eye (dagrimatojo») is half the length of a
head, and so from here to below the chin
(Fol. i recto, Fol. lo recto), from the chin to the maxillar
angle, from the upper edge of the ear to the vertex
(Fol. 4 recto, Fol. 10 recto), and so the thickness of
the neck from back to front
(Fol. 4 recto). — Between the fissure of the mouth and the edge of the hairs,
between chin and neck
(Fol. 4 recto) there are f length of a head, the greatest breadth of the face is also
I length of a head (Fol. 10 recto). The face is divided into three equal parts, that is from the chin to
the end of the nose below, from there to dhe beginning above the nose, where the eyebi^ows beginy>, and
from there again to the edge of the hairs
(Fol. i recto, Fol. 4 recto). From the middle of the nose to
below the chin there is ^ length of a face
(Fol. 4 recto); the distance from below the chin to the fissure
of the mouth, from the back edge of the ear to the neck, and from the farthest projecting point of the
chin to the throat there is
1 length of a face (Fol. 3 recto, Fol. 4 recto, Fol. 9 recto); the width of the
mouth is equal to
J of the face (Fol. 4 recto). — The distance from the sulcus labio-mentalis to the edge
of the hairs
2> % of a face (Fol. 7 verso); from this sulcus to below the chin there is ^ of the face
(Fol. 4 recto); the distance from the edge of the hairs to the vertex and from the end of the nose below
to the fissure of the mouth is \\ of a face
(Fol. i recto, Fol. 4 recto); from the said sulcus to the fissure
of the mouth there is of the face
(Fol. 4 recto).

Proportions of the length of a body.

The length of a body amounts to: 8 lengths of a head (Fol. 10 recto), —from the edge of the hairs
to the ground there are
p lengths of the face (Fol. 10 recto), —j times the distance from the wrist joint
to the summit of the shoulder
(Fol. 7 recto, Fol. 10 recto), 4. breadths of shoulders (Fol. 8 recto, Fol. 10
recto),
4. times the distance from the central line of the body to the elbow joint of the extended, abduced arm
(Fol. 7 recto), 4 ells — the ell (<(.chupido-)>) is the distance from the elbow-j otnt to the tip of the middle
finger of the extended arm, or the distance from the elbow joint to the tip of the thumb of the bent arm
(Fol. 7 recto, Fol. 8 recto) —6 times the distance from the edge of the hairs to the fossa of the throat
(Fol. 6 recto), 12 breadths of face, 12 times the distance from the fissure of the mouth to the edge of the
hairs, 15 times the diameter of the neck in profile, 13 times the distance from the chin to the eye, 16
times from the point of the chin to the maxillar angle, from the chin to the inner angle of the eye, and
from the upper edge of the ear to the vertex
(Fol. 10 recto), 18 times from the upper angle of the neck to
the fossa of the throat
(Fol. 4 recto), 42 times the distance from behind to the front of the arm at the
wristjoint
(Fol. 10 recto), 34 times the distance from the sulcus labio-mentalis to below the chin (Fol. 4 recto).

Comparing some of these measurements with those of the proportions of the head, we find a length
of body varying from to p lengths of head.

In kneeling, the length of a body is reduced by one fourth; in this position, with the hands on the
breast, the navel will form the centre, and the point of the elbow be on a level with the navel. In sitting,
the lower margin of the mamma and of the scapula are on a level and equally distant from the vertex and
from the lower side of the seat; and from the seat to the vertex <s-will be as much more than half the man as
is the thickness and length of the testicles»
(Fol. 8 recto). In an upright position the orifice of the ear,
the summit of the shoulder, the great trochanter and the exterior ankle-bone will be in one perpendicular
line
(Fol. 11 recto).

Proportions of the trunk.

The shoulder breadth is equal to the distance from the fossa of the throat to the navel and equal to
two lengths of head
(Fol. 6 recto, Fol 8 verso) from the navel to the root of the membrum is one length
of head
(Fol. 8 verso), and from the nipple to the navel (\'(.mamolinot) the distance is one foot (Fol. 7
recto)
and is equal to the distance from the joint of the hand to the elbow, and again from this to the
armpit
(Fol. 7 recto). The shoulder breadth is equal to the distance from the great trochanter to the knee,

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of k,ps ané e,„a to ,ke „stance front tk. skt^Mer-Joint to tke top of tke >tip. an4 e,ual to tke

fio, toieo^ tk. seat; tke giréle-flace is in tke iet^een tke skouUer^joint anel tke W

of tne seat (Fol. 11 recto)

Proportions of arm and leg.

-.m "V7\' "" "f"" " tke skouUer .s , kantls, or. if ye^

, W» (FoL „co (II.,), (Fo,. 5 ,ecto); ^ristfoint to tke etio^^oMt

one f t. ani so fro,n kere to tke ar,npit (Fol. 5 recto, Fel. 7 recto), W t.itk bent eliot^foint tkere are ,
lengths „ƒ w from tke upper cf tke skouUer to tke point of tke elion, ané tk. „istance front k.re to
tke ase of tke f^our ulnar fingers kas tke santé lengtk
(Fol. to recto, Fol. „ recto, Fol. recto); tke
itstance fron. tke ups of tke fingers to tke armpit is e,ua, to tke elistance front tke top of tke kip to tke
k^e-cap and also e,u.l to tke distance fro,n kere to tke sole of tke foot, and eaek of tkese distantes is
2 feet
(Fol. 6 verso, Fol. recto); .tke distance front tke sole of tke foot ta tke front side
of tke knee ient rectangularly, and tke distance from kere to tke seat
(Fol. ,1 verso, Fol. rec-o)

Tke dtstan^e front tke great trochanter to tke knee-joint, and frcn kere to the ankle-joint is equally great
(fol. 6 verso, Fol. 11 verso).

On Fol. 4 recto and verso Leonardo mentions some proportions of tke karse.
Concerning tke muscles and tkeir functions Leonardo says-

Tke skoulder kas 3 ckief muscles, i . < „kick ke - to judge ky tke dra.oings . and 3 on

Fo . .3 recto - seems to mean tke three farts of tke m. deltoideus. Then observing tke skoulder from the
e^tertor, ke says tkat tke skoulder ha. t«,o lateral muscles, a (pro.aUy M. pectoralis major), and o (proiaUy
M. ures major). He seems to have a correct notion of tke function of tke said tnuscles. Tkus ke ,nen-
ttons th^t tke tnore the arm is bent, tke shorter become tke tending muscles and the longer tke extending
muscles
(Fol. 20 recto). Nature has nutde all tke muscles, ^kick move tk. toes, originate from the bones
of the leg and n.t from tke tkigk; for if tkey originated from tkis one. .key .t^ould not ^itkout great
dtfficulty andfatt^e be able ta serve tkese toes., if tke knee-joint t.ere to be bent, and. accordL to

Leonardo a stmtlar arrangement exists also for tke muscles of tke kand (Fol. ,7 recto). He reauires"tkat
"" "" "" ""

On Fol ,4 recto Fol. 23 recto k. treats of contour anatomy. In a robust metn tke ,nuscles
are promtnent. .n a man less strongly built .key appear tkin and üacertous., anel Leonardo it^uires J«
muscles tncrease and swell most in mon .wko are poUnt in force.

Under tke keading ,0n tke ku,na„ shape, he inquires tn wkick fart in man .on kis fattening tke
.fiesk. never tncreases. - wkick is tke one wMck fattens most. t.kick tn case of tke man\'s
e,nLia.ing „ev r
emactates ^ttk an emactaUan too sensible, and ^kick most etnaciates.. Under tke keaeling .On
ke tn,u,res wktck muscles .separate tkemselves, in old and young persons emaciating, and in Jick p:rts
.the .flesh, never tncreases on account of any quality of fatness - ... the .flesk, e^oer decreases on
f 7 "" ^^f\'P-»^ (^tkeflesk,) increase or decrease in bendin.

elTof\'tk 77\' T -f\'f-^ — .. tke upfer

ty knee .the tncreastng and decreasing of tke .flesk. never nutkes too great difference.. Curious ts Ms
observatton tkat Nature has placed on tke front side of tke body all tkose part7at wkose ks.t717 1
ntust fee patn. e.
g. t,^ forekead. tke nose, and tke tib.a; for tf tkese parts were not prepared7or IZ

r: "" ^^^ ^^ -- ^^ - --- ^^

mm of tnstructton of certain sculptors. u.lte„ tkey .encircle tke

urn of .ke.r figures w.tk wires, as if believing tkat tkese litnbs are of e,ual rotundtty. at tvkutever part
th^^ ^ere enc.rcled by tkese wires.
(Foi. .o recto). He compares certain muscles of tke leg w.t7t e
Shrouds 0 the shtpmasts
(Fol. recto). L^own-hill we take small steps because the weight rests n L
ktndtnost foot. Ht up-kill large steps because it rests on tke foremost foot
(Fo,. ,8 recto) .DescrZ ke

-ocr page 27-

nature of the genital membrum, and which muscles and nerves are those which move it to its successive
erections
(Fol. 22 recto).

Leonardo insists that in the .anatomy^ all the stages of the members from the generating of man to
his death and to the death of the bones shoiild be described, and also .which part of these is first consumed,
and which part conserves itself longert.
(Fol. 22 recto).

On some of these sheets Leonardo treats several physical and mathematical matters: He
touches the problem of superficies partly covering each other
(Fol. ig recto). When the waters run into
each other, the less powerful is always thrown back
(Fol. 18 recto). The .perspectivei> of the colours should
not discord with the size of the objects
(Fol. 18 recto), and under the heading .Paintings he speaks of
the conditions of opaque bodies coloured by rays of light
(Fol. 22 recto). He shows that a smaller
amount of force in a block-andpulley in a longer time gives the same result as a greater amount of force
in a shorter time, and how he who will reduce his physical exertion can derive advantage from this law
by augmenting the time, in which he applies his muscular strength
(Fol. 11 verso [XI.]), and besides he demon-
strates how in a lever and in a block-and-pulley the unknozvn sixth factor is found if the five others are
known
(Fol. 21 recto and verso).

*

The end we aimed at in ipop, the publication of those of Leonardos anatomical sheets which are kept
in the Royal Library at Windsor and which were not previously published by
Piumati and Sabachnikoff
in their Fogli A and Fogli B should now be attained with the publication of this last volume, Quaderni VI.^

On this occasion we beg leave to express our most respectful thanks to

HER MAJESTY QUEEN MAUD for the interest HER MAJESTY has shown our
work, and for the permission to dedicate the work to HER.

To HIS MAJESTY KING GEORGE V our most respectful thanks for the permission granted
us to avail ourselves of the materials at Windsor, without wihch favour we should never have been able
to realise our plan.

An essential condition for the success of our undertaking was the great interest, the active readiness and
the precious assistance of The Hon. J. W. Fortescue, the King\'s Librarian, and Mr. F. W. Barry,
Assistant Librarian, rendered us during the seven years elapsed For all this, and for the amiable way in
which these two gentlemen have met us the many times we have consulted the manuscripts in Windsor Castle
— also during the war — ze;^ bring them our most cordial thanks. The same thanks are due to professors
M. Holl, G. Lesca, K. Sudhoff and W. Wright, who during the same period and with unexhaustible
amiability — also in the years of war — have read through our proof sheets in the different languages, and
rendered us a most valuable scientific assistance. Great thanks are also due to the members of the Boards of
.Professor Fredrik Petersens Fond-», of .Fridtjof Nansens Fond til Videnskabens
Fremme^ and of .Universitetets Jubilceumsfond af igii^ for the amounts granted as a contribu-
tion towards the printing of the six volumes. Besides we express our special thanks to Professor Dr. Kr. E.
Schreiner, the director of the Anatomical Institute of our University, for the permission to publish this
edition as a Communication of the Anatomical Institute. Likewise we are very much obliged to the numerous
Norwegians and foreigners who have reviewed our work in scientific periodicals as well as in the daily
press of different countries for the judgments they have given.

Special thanks we beg to express to the proprietor of .Jacob Dybwads For lag», Mr. Bertram
Dybwadfor the generous manner in which he has financiated the publication of these six volumes, and
for the kindness which the publisher during these many years has shown us also in other ways.

We would also point out the difficult work of .Norsk Lystryk- og Reproduktionsanstalt.
and the distinguished performance of .Mallingske Bogtrykkeri».

When we planned this work we were fully conscious of the difficulties of such an undertaking.

The contents themselves of the manuscHptspublished in Quaderni I—VI hardly be considered among
the easiest of Leonardo\'s anatomical and physiological sheets. Moreover these contents form no connected
whole, no more than a finished exposition, but contain only notes and detached observations which were jotted

^ More minute indices are in preparation.

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down zn the eourse 0/20-30 years; and as Leonardo treats the same matter at different times and on
different sheets, he often arrives at different eonelusions in the same subjeet. To this must be added the
abstruse and incomplete form in whieh he often expresses his observations and ideas. To read and under-
stand hzs text has therefore very often been a difficult task indeed; in many cases it became necessary to
dzscuss a single phrase over and over again, and this work was rendered the more difficult by the circum-
stance that the writing is in many places hardly intelligible, and that sometimes letters and whole words
are missing.

All this has had the consequence that the establishment of his text and the translations include a
commentary.

It has not been easy to find adequate expressions for the translations, nor was the task facUitaded by
our endeavouring to render Leonardo\'s own expressions and constructions as literally as possible, abandoning
the facilitation of rendering the text in a freer translation. We have done our best to give the student an
opportunity of independently testing over work at any point.

On the other side we have strongly felt the peculiar charm and the rare joy of studying the ideas,
theories, working methods and wonderful combinations of one of the greatest spirits that ever existe^
and also by the given opportunity of penetrating into his mastering of Italian language, and of laying
before the public incompletely known, or wholly unknown sides of the treatment of many difficult questions
of the domain of anatomy and physiology by this comprehensive thinker.

Christiania, September 2, içi6.

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In Bezug auf die Abweichungen in der Drucklegung der Quaderni d\'Anatomia VI von den allge-
meinen Regeln, die wir bei der Veröffentlichung der vier ersten Bände befolgt haben, verweisen wir auf
das, was auf der ersten Seite der Einleitung zu
Quaderni V hierüber gesagt ist.

In Quaderni VI behandelt Leonardo vornehmlich die Proportionslehre, außerdem beschäftigt er
sich mit Muskelfunktionen und Oberflächen-Anatomie, im übrigen berührt er noch physikalische
und mathematische Fragen.

Wie die Blätter des Quaderni V sind auch die des Quaderni VI —- mit Ausnahme von Fol. 5—Fol. 12
und Fol. 21 sowie Fol. 22 — erst in letzter Zeit in der Bibliothek zu Windsor auf Karton montiert
und mit den Nummern regütHert worden, die man in der Manuskriptbeschreibung für jedes Blatt
angegeben findet. Außerdem tragen sie den Stempel der Bibliothek yf^

Die Fol. I—Fol. 12, die die Proportionslehre behandeln, sind teilweise montiert, teilweise finden sie
sich gesammelt in einem Faszikel, dessen einzelne Blätter auch mit dem Buchstaben C gekennzeichnet sind.
Die übrigen, losen Manuskripte sind in
Quaderni VI nach ihrem anatomischen Inhalt zusammengestellt.

Fol. I — ist montürt und als Nummer 12 601 registriert. Das Papier, für den Silberstift besonders
präpariert, ist blau, etwas ins Gräuliche übergehend.
Recto — enthält zahlreiche Flecke und Schatten in
grünlichem Ton mü dunkeln Punkten. Der Text mit schwarzer Tinte. Fig. i mit schwarzer Tinte und
Silberstift; Fig. 2 und 3 mit Silberstift.
Verso — aufgeklebt, leer. Mißt 213 x 152 Mm.

Fol. 2 — montiert und registriert als Nr. i2 6oy. Das Papier etwas rauh, gelbweiß. Recto _

trägt Kennmarke C. 5. Die Tinte verblichen schwarz; Flecke und Klebemerkmale längs der Ränder:
Verso — aufgeklebt, leer. Mißt 14.3 X 137 Mm.

Fol. 3 — montiert und registriert als Nr. 12606. Das Papier rein grau. Recto _ Die Tinte

grauschwarz. Verso — aufgeklebt, leer. Mißt ßß X 50 Mm.

Fol. 4 — montiert und registriert als Nr. 12304. Das Papier rauh mit schwachem bräunlichen Ton.
Undeutliche Draht- und Bindelinien.
Recto — trägt die Kennmarke C. 3; die Tinte braun; größere und
kleinere braune bis heller braune Flecke. Der Text vom Verso schimmert undeutlich durch.
Verso —
die Tinte etwas stärker braun. Braune Flecke. Mißt 264. X 213 Mm.

Fol. 5 — Das Papier grau, pappähnlich, mit Wasserzeichen und deutlichen Draht- und Bindelhiien.
Recto — trägt Kennmarke C. 6 (mit Bleistift). Verso — leer. Mißt 168 X 149.

Fol. 6—Fol. 8. Das Papier dieser drei Blätter ist gelbweiß, rauh; die Tinte verblichen schwarz,
fast rein schwarz auf einzelnen Strichen in den Zeichnungen. Undeutliche Draht- und Bindelinien.

Fol. 6. Recto — trägt die Kennmarke C. 10 (mit Bleistift). In der obersten Ecke eine anscheinend
durchgeschnittene Kennmarke (mit Tinte). Einzelne verwischte, gelbbraune, Flecke.
Verso — Flecke wie
auf
Recto. Mißt 217 X 147 Mm.

Fol. 7. Recto — In der rechten Ecke sieht man eine anscheinend durchgeschnittene Kennmarke
(mit Tinte) ähnlicher Art wie auf
Fol. 6 recto. Versuche, diese beiden Kennmarken zusammenzupassen,
gelangen nicht.
Verso — grau-braünliche Tinte. Mißt 207 X 123 Mm.

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Fol. 8. Recto — Klebemerkmale längs der Ränder. Verso
ein Seidenstreifen zum Aufkleben. Mißt 218 X 159 Mm.

Fol. 9 - Das Papier rauh, gelhweifi. Undeutliche Draht- und Bindelinien. Die Tinte verblichen
schwarz.
Recto - die Kennmarke C. 4 (mit Bleistift). Klebemerkmale längs der Ränder Ein-

zelne braune bis gelbliche Flecke. Verso _ befindet sich ein Seidenstreifen zum

Aufkleben. Mißt 303 X 230 Mm.

Fol. 10 - Das Papier ist gelbweiß, etwas rauh; sichtbare Draht- und Bindelinien. Recto - trägt
dze Kennmarke C. 12 (mit Bleistift) und die Zahl 248 (mit schwarzer Tinte). Zwei kleine Löcher im
Papter unter dem Textabschnitt [XIII.]. Die Tinte bräunlich, etwas verblichen. Viele, teüwetse ver-
wischte Flecke zn mehreren Tönen von Braun. Klebemerkmale längs der Ränder; längs des einen Randes
Überbleibsel eines Seidenstreifens zum Aufkleben.
Verso - das nicht veröffentlicht wird, enthält bloß
architektonische Zeichnungen. Mißt 434
X 317 Mm.

Fol. II — Das Blatt ist zusammengefaltet in vier gleichgroße Teile. Das Papier ziemlich dick
rauh, gelbweiß mü deutlichem Wasserzeichen. Draht- und Bzndelinien. Die Tinte schwarz, an einzelnen
Stellen mehr gräulich, besonders auf den Zeichnungen. Ziemlich viele braune Flecke in mehreren
Tönen.
Recto - längs des einen Randes ein SeUenstreifen zum Aufkleben. Auf der rechten Hälfte
zwei grcfiere, aneinander stoßende gelbbraune Rahmen, die vom Aufkleben kleinerer Blätter herrühren;
auf dem linken unteren Quadrant ein ähnlicher, kleinerer Rahmen. Die drei letzten Zeilen des Text-
abschnzttes [I] sind durchstrichen.
Verso - dü Kennmarke C. ç (mit Bleistift) und die Zahl 16

Mißt 397 y^ 279 Mm.

Fol. 12 - Das Papier steif graugelb. Draht- und Bindelinien. Ein kleines Loch in der Nähe
des eznen Randes.
Recto - trägt die Kennmarke C. 8 (rrdt Bleistift); an den Rändern Klebemerkmale;
dze Tznte schwarz.
Verso — das nicht veröffentlicht wird, enthält nur die Kennmarke H und eine mechi
nische Zeichnung. Mißt 276
X ^o.? Mm.

Fol. 13 — montiert und registriert als Nr. 12640. Das Papier grauweiß mü gelblichem Schimmer.
Recto — die Tinte schwarz, die Zeichnungen außerdem mü Rötel; Fig. 3 ausschließlich mü Rötel Verso
— aufgeklebt, leer. Mißt 160 X 133 Mm.

Fol. 14 - und registriert als Nr. 12632. Das Papier grau mü bräunlzchem Schimmer

Draht- und Bzndelznzen; Wasserzeichen. Recto - die Tinte braun bis schwarz in Fzg. i grauschwarz
tn Fzg. 4 und im Text; Fzg. 2 und 3 mü schwachen Bleistzftstrzchen.
Verso - das nicM veröffentlicht
wird, enthalt nur einige Zeilen von unbekannter Hand. Mißt 191 x 144 Mm.

Fol. 15 - montiert und registriert als Nr. 12633- Das Papier grauweiß. Recto - trägt die
Zahlen 13 (mü Bleistift) und 36 (mit verblichener brauner Tinte). Die Zeichnung mü Bleistift Einige
bräunliche Flecke.
Verso - Tznte in Fig. i und 2 grauschwarz, nachgezogen auf Bleistzftstriehen;
zn Fig. 3 und 4 ist dze Tinte bräunlichgelb; zwei rotviolette Flecke. Mißt 174
x 133 Mm.

Fol. 16 - Ä^Vr/ und registriert als Nr. 12634. Das Papier grauweiß mü bräunlichem Schimmer.
Draht- und Bindelinien.
Recto - die Tinte braunschwarz; einzelne Bleistiftstriche; größere und kleinere
braune Flecke.
Verso — das nicht veröffentlkht wird, enthält bloß lateinischen Text von unbekannter
Hand. Mißt 138 X 137 Mm.

Fol. 17 — montiert und registriert als Nr. 12623; das Papier ziegelrot, präpariert für den Silber-
stift.
Recto - trägt dü Zahl 73 (mit schwarzer Tinte); die Tinte bräunlichschwarz, etwas verblichen.
Dü Zeichnung mü Rötel und schwarzbrauner Tinte. Der Textabschnüt [IL] mü schwachem Rötel.
Verso —
aufgeklebt, leer. Mißt 167 X 137 Mm.

Fol. 18 - montiert und registriert als Nr. 12639. Das Papier grauweiß; ein Stück des unteren
Randes ist abgerissen, und hier zst ein anderes Stück graues Papier angeklebt.
Recto - die Tinte dunkel-
braun. Fzg.
I, 2 und 4 mü rotbrauner Tinte, Fig. 3 gleichzeitig mü Bleistift; Fig. 7 ausschließlich mü
Blezstift; Textabschnüt [IV] ebenso.
Verso - das nicht veröffentlicht wird, enthält bloß eine Gesichts-
zekhnung, die Kennmarke 31 sowie einige Zahlen. Mißt 149 x 120 Mm.

Fol. 19 — montiert und registriert als Nr. 12387. Das Papier grauweiß; sichtbare Draht- und
Bindelinzen.
Recto — dü Tinte braunschwarz; auf Fig. i etwas bleicher. Verso — trägt dü Zahl 17
(mü brauner Tinte). Die Zeichnungen mü Bleistift. Mißt 132 X 114 Mm.

längs des eineii Randes befindet sich

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Fol. 20 — montiert und registriert als Nr. 12 614. Das Papier grauweiß, ziemlich rauh. Draht
und Bindelinien.
Recto — trägt die Kennmarke C. i (mit Bleistift) und die Zahl 29 (mit verblichener
schwarzer Tinte\'). Im Text und auf den Zeichnungen ist die Tinte dunkelbraun; Fig. 4 mit Bleistift.
Einige braune Flecke.
Verso — das nicht veröffentlicht wird, enthält eine Bleistiftzeichnung, nicht von
Leonardo. Mißt 22g
X 157 Mm.

Fol. 21 und Fol. 22 •— bilden eigentlich ein Blatt, 410 X 281 Mm., das aus vier, ungefähr gleich-
breiten Teilen besteht, dü zusammengeleimt sind. Aus Zweckmäßigkeitsgründen ist das Blatt in zwei
Hälften reproduziert, als
Fol. 21 und Fol. 22. Das Papier ist grauweiß mit einigen gelben bis braunen,
verschieden abgetönten Flecken; einige davon sind verwischt; die grünlich-braunen Flecke lassen
Fing er ab drücke
erkennen. Draht- und Bindelinien; Wasserzeichen. Text und Zeichnungen haben
schwarzbraune Tinte.

Fol. 21. Recto — trägt die Zahlen 4, 5, ij und 14. Verso — hat die Zahlen 23g und 240; der
Textabschnitt [I.] ist durchstrichen.

Fol. 22. Recto — hat keine Zahlenbezeichnung. Verso — das nicht veröffentlicht wird, trägt die
Zahlen 238, 237, 4, 4 und enthält nur mathematische und physikalische Zeichnungen und Text.

Fol. 23 — montiert und registriert als Nr. 12 637. Recto — das Papier, für den Silberstift präpariert,
ist gräulich-blau. Die Zeichnungen in Silberstift und weißer Farbe. Die
schmutzig-braunen Flecke rühren
— nach der Meinung von Museumsdirektor Jens Thiis — von der Dekomposition des weißen Farbstoffes
her, insofern als gewisse chemische Verunreinigungen der Luft, wahrscheinlich Schwefel, die weiße
Wasserfarbe angreifen. Das ist eine wohlbekannte Erscheinung bei alten italienischen Zeichnungen, die
mit dieser Technik (<.<biacca»J auf mit Gips grundiertem Papier ausgeführt sind. Mißt 176 X 141 Mm.

Man hätte vielleicht erwarten können, Leonardos Proportionslehre in das Buch .Trattato della
Pittura» aufge7tommen zu sehen; aber in diesem Werk findet sich nur wenig hierüber. Hür wird scharf
betont, daß die Natur niemals das eine Individuum völlig gleich dem anderen erschafft, weshalb man seine
sämtlichen Figuren nicht nach einem Maße anfertigen darf Von besonderen Maßen werden in diesem
Buch jedoch nur einige ganz wenige erwähnt.

Die Blätter, die Fol. i—12 des vorliegenden Bandes, Quacterni VI, bilden, enthalten vermeintlich
das Wesentliche von Leonardos Proportionslehre, soweit der erwachsene Mann in Betracht kommt. In
seiner Darstellung ist er bisweilen unklar, indem er nicht selten Messungspunkte mit Buchstaben bezeichnet,
ohne daß aus den danebenstehenden Zeichnungen immer deutlich hervorginge, welche bestimmten Punkte
am Körper er eigentlich meint, wie z. B. auf Yo\\.
11 verso [VI.]; er benutzt auch Punkte und Linien
zu seinen Messungen, die an den verschiedenen Individuen variieren, z. B. den Haarrand, und einzelne
Textabschnitte wte auch einige seiner Zeichnungen sind dunkel, z. B.
Fol 2 recto Fol 4 recto [IVJ
Fol. 10 recto [IX.]. Er benutzt ferner auch verschiedene Namen für ein mtd denselben Ted: das Ende
der Nase z. B. wird bezeichnet als .fine di soto del naso»
(Fol. i recto), als iprincipio del naso» (Fol. 4
recto)
und als .nascimento di sotto del naso» (Fol. 6 recto).

Leonardo hat wie andere frühere, gleichzeitige und spätere Künstler sich einen Canon gebildet,
und als Modul für diesen benutzt er dte Kopfliöhe, die Gesichtshöhe, und die Fußlänge, aber außerdem
auch eine Reihe anderer Maße. Auf
Fol. 5 recto [I.] sagt er, was auch aus der Zeichnung hervorgeht
daß der Kopf und der Fuß gleichlang sind, auf
Fol. 11 verso [I.] daß der Kopf kürzer ist als der Fuß.
Zufolge
Fol. 10 recto [L] und [IT.] beträgt die Körperhöhe 4 Schulterbreiten, zufolge Fol. 6 recto [IT.]
hat der Abstand von der Fußsohle bis zum Ende der Nase dieselbe Länge. Kopf und Hand sind gleich-
lang auf
Fol. 12 recto [IL], auf Fol. 9 recto [X.] sind Hand und Gesicht gleichlang. Diese und andere
ähnliche, anscheinende Widersprüche schreiben sich wohl daher, daß Leonardo Personen mit verschiedener
Länge des Körpers wie seiner Teile gemessen hat.

Es ist keineswegs leicht, sich in Leonardos Proportionslehre zurechtzufinden. Die vorliegenden Blätter
erweisen sich \'\'als eine Sarmnlung von Material, das er wohl später zu bearbeiten sich vorgenommen hatte •
denn hier — wie auch sonst so oft in seinen nachgelassenen Manuskripten — behandelt er ein und dieselbe Sache
auf verschiedenen Blättern, wahrscheinlich zu verschiedenen Zeiten und an verschiedenen Individuen, und dann
zeichnet er seine Beobachtungen nieder, ohne sie zu ordnen oder zusammenzustellen; erführt demnach sicherlich
sowohl individuelle wie generelle Maße an, woraus sich wohl die vielen Unstimmigkeiten erklären lassen.

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Auf Fol. 10 recto [I.J ßnden sM die Worte .il trezo., auf Fol. ii recto [IV.] das Wort .trezo.
Was Leonardo mzt diesem Ausdruck gemeint hat, wissen wir nicht. Daß es eine Metatese für .il terzo.
sezn sollte, zst wohl unwahrscheinlich. Professor
Lesca ... .. Nähe von Milano

etn kleznes Dorf gitt, namens Trezza, weshalb er sich die Möglichkeit denkt, «7

.der Mann aus Trezzo.. Da dieses Trezzo dAdda dicht bei VapHo liegt, einem Ort, wo Leonardo
bekanntluh suh oft aufgehalten hat, kann die Schlußfolgerung ^lässig erscheinen, daß Leonardo hier
Messungen an einem Manne aus diesem Orte vorgenommen hat.

Wir haben einige Abschnitte von Leonardos Proportionslehre teilweise bearbeitet so wie sie
suh tn
Quaderni VI vorfindet, und führen hier kurz einige der von uns erzielten Ergebnisse an, um ein
paar Punkte seiner Lehre zu erläutern.

Die Kopf höhe ist gleich dem Abstand von der Unterseite des Kinnes bis zur größten Höhe des
Kopfes, die Gesichtshöhe gleich dem Abstand von der Unterseite des Kinnes bis zum Haarrand, die
Fußlänge gleich dem Abstand von der Rückseite der Ferse bis zur Spitze der großen Zehe oder der
zweiten Zehe, die Schulterbreite gleich dem Abstand zwischen den Umrissen der Deltamuskeln-
bzsweilen benutzt er für die Schulterbreite die Bezeichnung der Abstand zwischen den .Schultergelenken,
z. B.
Fol. 8 verso.

Proportionen des Kopfes.

Der Abstand vom Scheitel bis zum inneren Augenwinkel (üagrimatojo.) beträgt \\ Kopflänge, ebenso wie
von hur bis zur Unterseite des Ktnnes
(Fol. i recto, Fol. 10 recto), Kteferwinkel und auch

von dem oberen Rande des Ohres bis zum Scheitel (Fol. 4 recto, Fol. 10 recto), Dicke

des Halses von vorn nach hinten (Fol. 4 recto) 1 Kopflänge beträgt. - | Kopflänge ist es zwischen
Mundspalte und dem Haarrand, zwischen Kinn und Nacken
(Fol. 4 recto), die größte Breite

des Gesichtes ebenfalls f Kopflänge ist {Yo\\. 10 recto). Das Gesicht wird in drei gleichgroße Teile eingeteilt,
nämlich vom Kinn bis ans Ende der Nase, von hier bis zum .Anfang oberhalb der Nase, wo die Augei
brauen anfangen>y, und von hier wieder bis zum Haarrand
(Fol. i recto, Fol. 4 recto). Gesichtsllnge
ist es von der Mitte der Nase bis zur Unterseite des Kinnes
(Fol. 4 recto); 1 Gesichtslälge beträgt der
Abstand von der Unterseite des Kinnes bis zur Mundspalte, von dem hinteren Rande des Ohres bis zum
Nacken, wie auch von dem am weitesten vorspringenden Teil des Kinnes bis zur Kehle
(Fol 3 recto
Fol. 4 recto, Fol. 9 recto);
die Breite des Mundes ist gleich J des Gesichtes (Fol. 4 recto). - | dès
Gesichtes beträgt der Abstand von der Lipp en-Kinnfurche bis zum Haarrand
(Fol. 7 verso); 1 des Gesichtes
ist es von der Lippen-Kinnfurche bis zur Unterseite des Kinnes
(Fol. 4 recto); i des GesicLs beträgt der
Abstand vom Haarrand bis zum Scheitel und vom Nasenende bis zur Mundspalte
(Fol. i recto, FoL 4 recto);
xV des Gesichtes von der Lippen-Kinnfurche bis zur Mundspalte (Fol. 4 recto).

Proportionen der Körperhöhe.

Die Körperhöhe ist: 8 Kopf höhen (Fol. 10 recto), -- Haarrand bis zum Boden ist es ç Gesichtshöhen

(Fol. 10 recto) —, j Mal der Abstand vom Handgelenk bis zur Schulterhöhe (Fol. 7 recto, Fol. 10 recto)

4 Schulterbreiten (Fol. 8 recto, Fol. 10 recto), 4 Mal der Abstand von der Mittellinie, des Körpers bis

zur Ellbogenbeugung am gestreckten, abduzierten Arm (Fol. 7 recto), 4 Ellen — eine Elle (.chupido.)

beträgt der Abstand von der Ellbogenbeugung bis zur Spitze des Mittelfingers am gestreckten Arm, oder

der Abstand von der Ellbogenspitze bis zur Spitze des Daumens am gebeugten Arm (Fol. 7 recto, Fol. 8

recto) 6 Mal der Abstand vom Haarrand bis zur Halsgrube (Fol. 6 recto), Gesichtsbreiten, 12 Mal

der Abstand von der Mundspalte bis zum Haarrand, 15 Mal der Durchmesser des Halses im Profil 75

Mal der Abstand vom Kinn bis zum Auge, 16 Mal von der Kinnspitze bis zum Kieferwinkel, vom Kinn

bis zum inneren Augenwinkel und von dem oberen Rande des Ohres bis zum Scheitel (Fol 10 recto)

Mal vom obersten Halswinkel bis zur Halsgrube (Fol. 4 recto), 42 Mal der Abstand von vorn naèh

hinten am Arm beim Handgelenk (Fol. 10 recto), 54 Mal der Abstand von der Lippen-Kinnfurche bis zur
Unterseite des Kinnes
(Fol. 4 recto).

Vergleicht man mehrere dieser Maße mit denen für die Proportionen des Kopfes, so erhält man
mitunter eine Körperhöhe von 7I U7id von ç Kopflängen.

Wenn man kniet, wird die Körperhöhe um ein Viertel verkürzt werden; in dieser Stellung mü den
Händen auf der Brust, wird der Nabel den Mittelpunkt bilden, und die Ellbogenspitze in der Höhe des

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Nabels liegen. Wenn man sitzt, wird die Unterseite der Mamma und des Schulterblattes in gleicher
Höhe liegen, und zwar gleichweit vom Scheitel und der Unterseite des Gesäßes; und vom Gesäß bis zum
Scheitel \'.^wird so viel mehr als der halbe Mensch sein, wie dü Dicke und die Länge der Testikeln beträgt^
(Fol. 8 recto). In stehender Stellung werden Ohröffnung, Schulterhöhe, Schenkelbeinknochen und äußerer
Knöchelknochen in ein und derselben senkrechten Linie liegen
(Fol. ii recto).

Proportionen des Rumpfes.

Die Schulterbreite ist gleich dem Abstand von der Hals grübe bis zum Nabel und gleich 2 Kopf höhen
(Fol. 6 recto, Fol. 8 verso); vom Nabel bis zur Gliedwurzel ist es i Kopflänge (Fol. 8 verso), und von
der Brustwarze bis zum Nabel («mamolino^-,) beträgt der Abstand i Fuß
(Fol. 7 recto) und ist gleich dem
Abstand vom Handgelenk bis zum Ellbogen und von diesem wieder bis zur Armhöhle
(Fol. 7 recto). Die
Schulterbreite ist gleich dem Abstand vom Schenkelbeinknochen bis ans Knie und von diesem bis ans
Knöchelgelenk
(Fol. 6 verso). Der Abstand zwischen den Armköhlen ist gleich der Breite zwischen den
Hüften und gleich dem Abstand vom Schultergelenk bis zur Hüfthöhe, wie auch gleich dem Abstand von
hier bis zur Unterseite des Gesäßes; die Gürtelstelle liegt mitten zwischen dem Schultergelenk und der
Unterseite des Gesäßes
(Fol. 11 recto).

Proportionen des Armes und des Beines.

« Von der Spitze des längsten Fingers der Hand bis zum Schultergelenk ist es 4 Hände oder, wenn
du so willst, 4 Köpfe>\'>
(Fol. 12 recto [H.J), auch 3 Füße (Fol. 5 recto); / Fuß ist es vom Handgelenk
bis zum Ellbogen, ebenso von hier bis zur Armhöhle
(Fol. 5 recto, Fol. 7 recto), und bei gebeugtem
Ellbogengelenk ist es 2 Kopflängen von der Oberseite der Schulter bis zur Ellbogenspitze, und dieselbe
Länge beträgt der Abstand von hier nach der Basis der vier ulnaren Finger
(Fol. 10 recto, Fol. 11 recto,
Fol. 12 recto);
und der Abstand von den Fingerspitzen bis zur Armhöhle ist gleich dem Abstand von
der Hüftspitze bis zur Kniescheibe wie auch gleich dem Abstand van hier bis zur Fußsohle, und jeder
dieser Abstände beträgt 2 Füße
(Fol. 6 verso, Fol. 12 recto); 2 Füße beträgt auch der Abstand von der
Fußsohle bis zur Vorderseite des rechtwinklig gebeugten Knies, ebenso wie der Abstand von hier bis zur
Rückseite des Gesäßes
(Fol. II verso, Fol. 12 recto). Der Abstand vom Schenkelbeinknochen bis zum
Kniegelenk und von hier bis zum Knöchelgelenk ist gleichgroß
(Fol. 6 verso, Fol. 11 verso).

Auf Fol. 4 recto und verso erwähnt Leonardo einzelne Proportionen beim Pferde.

In Bezug aiif die Muskeln und ihre Funktionen sagt Leonardo:

Die Schulter hat 3 Hauptmuskeln, ^ £ 4 womit er — nach den Zeichnungen 2 und 3 auf Fol. 13
recto
zu urteilen — die drei Teile des M. deltoideus zu meinen scheint. Indem er dann die Schulter
von der auswendigen Seite betrachtet, sagt er, die Schulter habe zw et laterale J\\Iuskeln, a (wahrscheinlich
M. pectoralis major) und 0 (ivarscheinlich M. teres major). Er scheint einen richtigen Begriff von der
Funktion der genannten Muskeln zu haben. So führt er an, daß je mehr der Arm gebeugt werde, um
so kürzer würden die Beugemuskeln und um so länger die Streckmuskeln
(Fol. 20 recto). Die Natur
hat alle die Muskeln, welche die Zehen bewegen, von den Knochen des Unterschenkels entspringen lassen
und nicht vom Schenkelbein aus; würden sie nämlich von diesem ausgehen, so würden sie micht ohne
große Schwierigkeit und Anstrengung diä Zehen versorgen können-», wenn das Kniegelenk gebeugt werden
sollte, und eine ähnliche Anordnung besteht auch für die Muskeln der Hand, meint Leonardo
(Fol. 17 recto).
Er verlangt, man solle sich klarmachen, weshalb das Skelett des Unterarmes und des Unterschenkels jedes
aus zwei Knochen besteht
(Fol. 22 recto).

Auf 14 recto und 22 recto behandelt er die Anatomie der Oberfläche. An einem
kräftigen Manne sieht man die Muskeln deutlich, ein weniger kräftig gebauter Mann erweist sich als zart
und idazertös-f, und Leonardo fragt, welche Muskeln zunehmen ^md am meisten bei den Menschen anschwellen,
\\<.die mächtig an Kraft sind-».

Unter der Überschrift i.Über die menschliche Gestalt-» fragt er, an zvelchem Teil beim Menschen
«bei dessen Fettwerden das 1.Fleisch-» nie zunimmt, — welcher am fettesten wird-», welcher nicht abmagert
<i.mit allzu merklicher Abmagerung» beim Abmagern, und welcher am meisten abmagert. Unter der
Überschrift « Über die Malerei-» fragt er, welche Muskeln «.sich voneinander scheiden» bei Alten und Jungen,
die abmagern, und welche Stellen niemals weder ab- noch zunehmen iwegen irgendeiner Beschaffenheit

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des Fettes - oder wegen irgendeines Grades der Magerkeit», und wo die Wezekteile (.das Fleiseh») bei

der Beugung der Glieder zunehmen oder abnehmen. Er sagt, daß, wo die Knoehen subkutan liegen die

Wezehteüe memals zunehmen, und am Hüftbeinkamm, dem Sehenkelbeinknoehen, dem Wadenbeinkopf, den

Knoehelknoehen und dem inneren Knieknoehen .maeht die Zunahme und die Abnahme des .FleiseheL nie

allzugroßen Untersehied». Eigentümlieh ist seine Bemerkung, daß die Natur sämtliehe diejenigen Teüe

vorn am Körper angebragt habe, bei deren Bestoßung der Menseh Sehmerzen fühlen müßte, wie z B die

Stzrn, dte Nase und das Sehienbein; wenn nämlieh diese Teüe nieht auf einen solehen Sehmerz ezngeriehtet

Wären, würden die vielen Stöße, denen diese Stellen ausgesetzt sind, sieher die Ursaehe zur Zerstörung
dieser Körperteile sein.

Leonardo weist auf das Ungünstige bei der Unterriehtsmethode einzelner Bildhauer hin wenn diese

\'<die Teile ihrer Figuren mit Drähten umgeben, als glaubten sie, daß die Teile von gleicher Rundung

seien, an welcher Stelle sie auch von diesen Drähten umgeben werden» (Fol. lo recto) Er vergleicht

gewisse Muskeln am Unterschenkel mit den Wantentauen für die Masten der Schiffe (Fol 21 recto) Die

Anhöhe abwärts macht man kleine Schritte, weil die Schwere auf dem hinteren Bein ruht aufwärts

dagegen große Schritte, weil sie auf dem vorderen Fuß ruht (Fol. 18 recto). .Beschreibe die Natur des

Geschlechtsghedes, und welche Muskeln oder Nerven die sind, die es zu seiner stoßweisen Erektion bewegen»
(Fol. 22 recto).

Leonardo verlangt, daß man in seiner .Anatomie» sämtliche Stufen der Teile von der Erzeugung
des Menschen bis zu seinem Tode und bis zum Tode der Knochen schildern soll, sowie .welcher Teil von
diesen zuerst verzehrt wird, und welcher Teil sich länger erhält»
(Fol. 22 recto).

Auf einigen Blättern behandelt Leonardo einzelne physiologische und mathematische Gegen-
stande: Er berührt die Frage nach sich teilweise deckenden Flächen
(Fol. 19 recto). die Gewässer
gegeneinander stoßen, so wird immer das weniger kräftige zurückgeworfen
(Fol. 18 recto). Die .Perspektive»
der Farben darf in keiner Disharmonie mit der Gr\'öße der Gegenstände stehen
(Fol. 18 recto), und unter
der Überschrift .Malerei» spricht er von dem Verhältnis opaker Körper, wenn sie von Lichtstrahlen
gefärbt werden
(Fol. 22 recto). Er zeigt, daß eine geringere Kraftwirkung an einem Flaschenzug während
eines längeren Zeitraumes das gleiche Ergebnis liefert, wie größere Kraft während kürzere Zeit und wie
derjenige, der seine physische Kraftanstrengung erleichtern will, aus diesem Gesetz Vorteü zLhen kann
durch Verlängerung des Zeitraumes, in dem er seine Muskelkraft wirken läßt
(Fol 11 verso [XI.l) und
ferner zeigt er auch, wie man am Hebezeug und Flaschenzug den unbekannten sechsten Faktor findet \\enn
die fünf anderen bekannt sind
(Fol. 21 recto und verso).

Das Ziel, das wir uns im Jahre içoç gesteckt hatten, nämlich die Veröffentlichung derjenigen von
Leonardos anatomischen Blättern, die sich in der Königlichen Bibliothek zu Windsor befinden und bisher
nicht von
Piumati und Sabachnikoff deren Fogli A Fogli B veröffentlicht waren, sollte nunmehr
mit der Veröfi\'entlichung dieses letzten Bandes,
Quaderni VI, erreicht sein.^

Bei dieser Gelegenheit sei es uns gestattet,

IHRER MAJESTÄT KÖNIGIN MAUD unseren ehrfurchtsvollsten Dank auszusprechen für das
Interesse, das IHRE MAJESTÄT unserer Arbeit entgegengebracht hat, sowie für die uns erteilte
Erlaubnis, dieses Werk IHR zu widmen.

SEINER MAJESTÄT KÖNIG GEORG V statten wir unseren ehrerbietigsten Dank ab für die
uns erteilte Erlaubnis, das Material in Windsor zu benutzen, eine Vergünstigung, ohne die wir niemals
m der Lage gewesen wären, unseren Plan verwirklichen zu können.

Eine wesentliche Bedingung für das Gelingen unseres Unternehmens waren das große Interesse die
tatkraftige Hilfe und die wertvolle Arbeit, mü denen The Hon. L W. Fortescue, The Kings Librarian
sowie Mr F. W. Barry, The Assistant Librarian, in den verflossenen sieben Jahren uns beigestanden haben
Fur alles das, sowie für die liebenswürdige Art und Weise, wie diese beiden Herren die vielen Male

Ausführlichere Wortverzeichnisse werden später ausgearbeitet werden.

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die wir in Windsor Castle mit den Manuskripten gearbeitet haben, uns — auch trotz des Krieges —
entgegengekommen sind, sagen wir ihnen hierdurch unseren allerherzlichsten Dank. Der gleiche Dank
gebührt den Herren Professoren M. Holl, G. Lesca, K. Sudhoff und W. Wright, die während
desselben Zeitraumes und mit derselben unermüdlichen Liebenswürdigkeit — ebenfalls in den Jahren des
Krieges — unsere Korrekturen in den verschiedenen Landessprachen durchgesehen und uns einen äußerst
wertvollen wissenschaftlichen Beistand geleistet haben. Großen Dank schulden wir ebenfalls den Vorständen
des i^rofessor Fredrik Petersens Fondi>, des ^<.Fridtjof Nansens Fond til Videnskabens
Fremme-^-, und des «Universitetets Jubilœumsfond av igii,, für die Geldbeträge, die sie als
Beitrag zur Drucklegung der sechs Bände bewilligt haben. Außerdem sind tvir auch Herrn Professor
Dr. Kr. F. Schreiner, dem Leiter des Anatomischen Instituts unserer Universität, zu großem Dank
verpflichtet, weil er gestattet hat, diese Arbeit als eine Mitteilung aus dem Anatomüchen Institiit veröffent-
lichen zu lassen. In gleicher Weise verdanken wir auch sehr viel den Norwegern und Ausländern, die
unsere Arbeit in Fachzeitschriften und der Tagespresse der verschiedenen Länder angemeldet, für dü
Besprechung, die sie ihr gewidmet haben.

Einen ganz besonderen Dank aber richten wir an den Inhaber von Jacob Dybwad s F or lag»
Herrn Bertram Dybwad, für dü großzügige Art, mü der er dü Herausgabe dieser sechs Bände
finanziiert hat, wü für das Entgegenkommen, das der Verleger in allen diesen Jahren uns auch in
anderer Weise so vielfach erwiesen hat.

Wir mochten noch auf die schwierige Arbeü hinweisen, dü «Norsk Lystryk- og P^eproduktions-
anstalt-» ausgeführt hat, und die vorzügliche Leistung der i<Mallingske Bogtrykkeri-),.

Als wir den Plan zu dieser Arbeü entwarfen, waren wir uns der Schwierigkeiten eines solchen
Unternehmens vollständig bewußt:

Dü in Quaderni d\'Anatomia I—VI veröffentlichten Manuskripten können, was ihren Inhalt an und
für sich betrifft, kaum für dü leichtesten unter den anatomischen und physiologischen Blättern Leonardos
gelten. Zudem bildet dieser Inhalt kein zusammenhängendes Ganze, ebenso wenig wie eine bearbeitete
Darstellung, sondern er besteht vielmehr nur aus Entwürfen und losgerissenen Bemerkungen, dü während
eines Zeitraumes von
20 bh 30 Jahren niedergeschrieben sind; und da Leonardo denselben Gegenstand zu
verschiedenen Zeiten und auf verschiedenen Blättern behandelt, gelangt er häufig zu verschiedenen Ergeb-
nissen bei ein und derselben Frage. Hierzu kommt weiter dü verwickelte und unvollständige Form, in
der er oft seine Beobachtungen und Gedanken zum Ausdruck bringt. Seinen Text zu lesen und zu verstehen,
ist deshalb nicht selten sehr schwierig gewesen; oft hat ein einzelner Satz vielmals erörtert werden
müssen, und diese Arbeü ist auch noch dadurch erschwert werden, daß dü Schrift selbst an nicht wenigen
Stellen undeutlich ist, und mitunter Buchstaben und ganze Worte fehlen.

Alles das hat zur Folge gehabt, daß dü Feststellung seines Textes und dü Übersetzungen einen
Kommentar in sich schließen.

Entsprechende Ausdrücke in den Übersetzungen zu finden, ist ebenfalls keine leichte Sache gewesen,
ebensowenig wie es die Arbeit erleühtert hat, daß wir versucht haben, Leonardos eigene Wendungen und
Wortfügtmgen so wortgetreu wiederzugeben wie möglich, indem wir darauf verzichtet haben, den Text
freier zu übersetzen. Wir haben es uns angelegen sein lassen, dem Leser überall die Möglichkeit einer
selbständigen Nachprüfung unserer Arbeit zu verschaffen.

Anderseits haben wir den eigenen Reiz und dü seltene Freude verspürt, dü uns sowohl das Studium
des Gedankenganges, der Theorien, Arbeitsmethoden und merkwürdigen Kombinationen eines der größten
Geister, wie auch die Gelegenheü verschafften, uns in seine Behandlung der italienischen Sprache zu ver-
tiefen und offen an den Tag zu legen bisher teils nur unvollständig bekannte, teils völlig unbekannte
Seiten der Behandlung vieler und schwieriger Fragen aus dem Bereiche der Anatomie und Physiologie
durch diesen allseitigen Denker.

Christiania, 2. September IÇ16.

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FOLIO 1 RECTO

tanto de\' effare da a b, cioè dal | naffcime^^to djna;2çi de\' capellj, alla j linja della fom-

mjtà del chapo, qua^|to è da c.d., cioè dal fine dj fo|to del nafo alla co^giuMio^ de\'
la|bri djna;2çi della bocha

tanto è dal lagrimatojo dell-ochio | . m . alla fowmjtà del chapo . a qua;2|to è da . m .

S al djfotto del me^^to . 8 . ~ ~

. ^.c . f. b . fono fimjle per ifpatjo, | 1-uno all-altro

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As much it must be from a [to] b, i. e. from the
origin of the hairs in front to the line of the summit
of the head, as is from
c [to] d, i, e. from the end
of the nose below, to the conjunction of the lips of
the mouth in front.

As much it is from the inner angle («lagrimatojo»)
of the eye,
m, to the summit of the head, a, as is
from
m to below the chin 8.

® /; [änd ƒ] b are similar as to space, one
to the other.

So viel muß es von a [bis] b, d. i. vom Ursprung
der Haare vorne bis zur Scheitellinie sein, wie es von
c [bis] d ist, d. i. vom Ende der Nase unten bis zur
Verbindung der Lippen vorne am Munde.

So viel ist es vom inneren Winkel («lagrimatojo»),
m, des Auges bis zum Scheitel, a, des Kopfes, wie
es von m bis unterhalb des Kinnes s ist.

8 c, [c] ƒ [und /] b sind gleich an Abstand, das
eine vom anderen.

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FOLIO 2 RECTO

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in size, except
d which is free.

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an Größe, ausgenommen
d f das [davon] frei ist.

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FOLIO 2 RECTO

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FOLIO 3 RECTO

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a b similar to c d.

a b ist gleich c d.

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FOLIO 4 RECTO

[I.] lo fpatio ch-è infra\'1 (a r la bocha) taglio della bocha e\'1 pri^ecipio del nafo^
a b, è la fettima parte del uolto

lo fpatio ch-è dalla bocha al djfotto del me;zto, c d, fia la quarta parte del uolto — e
fimile alla largega della bocha
5 lo fpatio ch-è dal me^^to al principio dj fotto del nafo, £ f, fia la terga parte del uolto
— 8 ffimjle al nafo e 11a
{testa) fronte

lo fpatio ch-è dal me^o del nafo al djfotto del me;2to, g h, fia la meta del uolto_

lo fpatio ch-è dal principio dj fopra del nafo, doue pri^cipiano le ciglia, i K, al djfotto
del mento fia i due tergi del uolto
IO lo fpatio ch-è infra\'1 taglio della bocha e\'l pri?2cipi[o] del mento di fopra^ 1 m, cioè
dou-effo mei^to finjfcie, termjna;2do cho labro djfotto | della bocha, fia la terga \'parte dello
fpatio ch-è dal taglio d-effa bocha al djfotto del
mento — e 11a Q/entune/ima) dodecima parte
del uolto

dal djfopra al djfotto del me^ïto, m n, fia la fefta parte del uolto — e ffia la cinquanta
75 quatroefima parte dell-omo

da lo ultimo fporto del me^to alla gola, o p, fia fimjle a lo fpatio ch-è dalla bocha al
djfotto del me;2to e 11a quarta parte del uolto

[IL] lo fpatio ch-è dal djfopra della gola al pri??cipio dj fotto, q r, fia la meta del uolto
e 11a djfottefima parte dell-omo
20 dal mento al djrieto del chollo, ^ t, è quel medefimo fpatio ch-è infra 11a bocha e\'1

naffime;2to del chapeglj, cioè | i tre quarti della teffta-

[IIL] dal mento alla ganaffcja, \\ x, è mega tefta, ed è ffimjle alla groffega del chollo
in proffilo

la grofega del chollo entra Vna Volta e | dal ciglio alla nucha
^S P^O il bufto . a . b . fia nel pi[ü] fottile parte .1°. piè; e da . a . b . fia . 2 . piè che
fia .
2 . quadrati

s chavallo, la piV fottile fua parte entra . 3 . Volte nella lu;2gega che fa . 3 . quadratj

a.

fia, Z .• fi\'

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[I.] The space which is between the tissure of
the mouth and the beginning of the nose [below],
a b, is the seventh part of the face.

The space which is from the mouth to below the
chin, c
d, will be the fourth part of the face — and
similar to the width of the mouth.

The space which is from the chin to the beginning
of the nose, below, e ƒ, will be the third part of the
face — and similar to the nose and the forehead.

The space which is from the middle of the nose
to below the chin, ^
h, will be half of the face.

The space which is from the beginning above the
nose, where the eyebrows begin, to below the chin,
i K, will be two thirds of the face.

The space which is between the fissure of the
mouth and the beginning of the chin above, / m,
i. e. where this chin ends, terminating with the
lower lip of the mouth, will be the third part of the
space which is from the fissure of this mouth to
below the chin and\' the twelfth part of the face.

From above to below the chin, m n, will be the
sixth part of the face — and will be the fifty-fourth
part of a man.

From the farthest prominence of the chin to the
throat,
0 p, will be similar to the space which is from
the mouth to below the chin, and the fourth part of
the face.

[II.] The space which is from above the throat
to the beginning below,
q r, will be half of the face
and the eighteenth part of a man.

From the chin to the back of the neck, 8 /, is
the same space which is between the mouth and
the origin of the hairs, i. e. the three fourths of the
head.

[IIL] From the chin to [the angle of] the jaw,
V X, is half a head, and is similar to the thickness
of the neck in profile.

The thickness of the neck goes one and ^U times
from the eyebrow to the nape of the neck.

[IV.] The trunk, a b, will be i foot at the narro-
west part; and from
a [to] b will be two feet, which
will form two quadrates.

And the horse — his narrowest part goes 3 times
into the length which forms
3 quadrates.

[I.] Der Abstand, der zwischen der Mundspalte
und dem Anfang der Nase [unten] ist,
a b, ist der
siebente Teil des Gesichtes.

Der Abstand, der vom Munde bis unter das Kinn
ist, ^
d, wird der vierte Teil des Gesichtes — und
gleich der Breite des Mundes sein.

Der Abstand, der vom Kinn bis zum Anfang unter
der Nase ist, g /, wird der dritte Teil des Gesichtes
sein — und gleich der Nase und der Stirn.

Der Abstand, der von der Mitte der Nase bis
unter das Kinn ist,
g h, wird die Hälfte des Ge-
sichtes sein.

Der Abstand, der vom Anfang oberhalb der Nase,
wo die" Augenbrauen anfangen, bis unter das Kinn
ist,
i K, wird die zwei Drittel des Gesichtes sein.

Der Abstand, der zwischen der Mundspalte und
dem Anfang des Kinnes oben ist, /
in, d. i. wo dies
Kinn endet, an die Unterlippe des Mundes grenzend,
wird der dritte Teil des Abstandes, der von der Spalte
dieses Mundes bis unter das Kinn ist, sein — und
der zwölfte Teil des Gesichtes.

Von oberhalb bis unterhalb des Kinnes, m n, wird
der sechste Teil des Gesichtes sein, — und wird der
vier und fünfzigste Teil des Menschen sein.

Von dem äußersten Vorsprung des Kinnes bis zur
Kehle,
0 p, wird gleich dem Abstand, der vom Munde
bis unter das Kinn ist, und der vierte Teil des
Gesichtes sein.

[II.] Der Abstand, der von oberhalb der Kehle
bis zum Anfang unten ist,
q r, wird die Hälfte des
Gesichtes und der achtzente Teil des Menschen sein.

Vom Kinn bis hinter den Hals, 8 t, ist der nämliche
Abstand, der zwischen dem Munde und dem Ursprung
der Haare ist, d. i., die drei Viertel des Kopfes.

[III.] Vom Kinn bis zum Unterkiefer [-Winkel], v x,
ist ein halber Kopf, und ist gleich der Dicke des
Halses im Profil.

Die Dicke des Halses geht ein und ^/\'i Mal von
der Augenbraue bis zum Nacken.

[IV.] Der Rumpf a b wird an dem schmälsten
Teil I Fuß sein; und von a [bis]
b wird 2 Füße, was
2 Quadrate bilden wird.

Und das Pferd — sein schmälster Teil geht 3 Mal
in die Länge, was
3 Quadrate macht.

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FOLIO 4 RECTO

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FOLIO 4 VERSO

tal groffeça arà la ganba jn . m . a e{{en\\ào raccholta, chôme f-ella fuffi djfftesa-

he effa groffeça . m . a . è ffimjle ha a n, he a [ o . p he a p . r . ; E ffim[i]lme:«te ha a. g
he a . X . 1 .; j s ttutte quefte djfftantie
[fer), oltre all-effere fimjlj, ] anchora fon pichola chofa
magiore della magiore [ largeça della fronte // oltre a dj queffto • h .x . hè j alqua??to magiore
5 dj m . a . e dell-altre fimjlj-

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Such thickness will the leg have in m a, when it
is gathered up, as if it were extended.

And this thickness m a is similar \\.o a n and to
0 p and to p r. And similarly to 8 ^ and to /.

And all these distances are, besides being similar,
even a little bit greater than the greatest breadth of
the front (viz. of the leg). Besides
h x vs, somewhat
greater than
m a and than the other similar ones.

Solche Größe wird das Bein m. m a haben, wenn
es aufgehoben ist, als wenn es ausgestreckt wäre.

Und diese Größe m a ist gleich a n und o p und
\' p r. Und ebenso a g und jjc /.

Und diese sämtlichen Distanzen sind, außer daß sie
gleich sind, überdies ein klein wenig größer als die
größte Breite der Vorderseite (o: des Beines). Außer-
dem ist
h X etwas größer als m a und als die anderen
Ähnlichen.

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FOLIO 4 VERSO

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FOLIO 5 RECTO

[L] tutto il pis entra dal gomjto alla giVntura della mano, e dal gomjto all-apichatura
di dentro del bracio djuer la popa, quando il
hracdo ifta piegato. | J1 piè è ttanto grande
quanto tutto il chapo dell-omo, cioè dal djfotto del mento alla magiore alteça del chapo nel
modo che quj è ffigurato; J1 piè entra 3 Volte | dalla punta del lungo djto infino alla fpalla,
5 cioè la fua giVntura

\'iiH-\';

[II.] J1 nafo farà 2 quadratj, cioè la largheça del nafo nelle anarife enterà 2 "Volte
da la punta del nafo al princjpio delle ciglja, | e ffimjlmente in proffilo tanto fia da la ftrema
parte dell-anarifa, doue fi chongiVgnje cholla guancja alla punta d-effo nafo, quanto il nafo
è largo in fa|cia dall-una all-altra anarifa
10 [IIL] fe djujderaj in . 4. parte equalj tutta la lungeça del nafo, cioè dalla fua punta
all-apichatura delle ciglia, tu troVeraj ] che de le parti entra dal difopra delle anarife al
djfotto della punta del nafo, s lla fup^Hore parte entera dal lagrimatoio dell-ochio all-a|pichatura
delle ciglia, e 11e 2 partj di meço fieno tanto grandj, quanto è 1-ochio dal lagrimatoro alla
choda d-effo ochio

j». dell, L: da!l.

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[I.] The whole foot goes from the elbow to the
joint of the hand, and from the elbow to the attach-
ment on the inside ol the arm towards the mamma,
when the arm is bent. The foot is as great as the
whole head of a man, i. e. from the under side of
the chin to the greatest height of the head in the
way in which it is here figured. The foot goes
3
times from the tip of the long finger to the shoulder,
i. e. to its joint.

[II.] The nose will make 2 quadrates, i. e. the
breadth of the nose at the alae of the nose («anarise»)
will go twice from the point of the nose to the origin
of the eyebrows, and similarly in profile there will
be as much from the extreme part of the ala of the
nose, where it is joined to the cheek, to the point of
this nose, as the nose in front is broad, from one
ala to the other.

[IIL] If you will divide the whole length of the
nose into
4 equal parts, i. e. from its point to the
attachment of the eyebrows, you will find that the ist
of the parts goes from the upper side of the alae
of the nose to the under side of the point of the
nose, and the highest part goes from the inner angle
of the eye to the attachment of the eyebrows, and
the
2 middle parts will be as big as is the eye from
the inner to the outer angle of this eye.

[I.] Der ganze Fuß geht vom Ellbogen zum
Handgelenk, und vom Ellbogen zum Ansatz des
Armes innen gegen die Mamma, wenn der Arm ge-
beugt ist. Der Fuß ist so groß, wie der ganze Kopf
des Menschen, d. i, von der Unterseite des Kinnes bis
zur größten Höhe des Kopfes in der Weise, wie es
hier gezeichnet ist. Der Fuß geht
3 Mal von der
Spitze des langen Fingers bis zur Schulter, d. i. ihrem
Gelenk.

[II.] Die Nase wird 2 Quadrate bilden, d. i., die
Breite der Nase bei den Nasenflügeln («anarise») wird
2 Mal von der Nasenspitze bis zum Anfang der
Augenbrauen gehen, und ebenso wird, im Profil,
ebensoviel vom äußersten Teil des Nasenflügels, wo
es sich mit der Wange verbindet, bis zum Spitze
dieser Nase sein, als die Nase en face, vom einen
Nasenflügel bis zum anderen, breit ist.

[III.] Falls du die ganze Länge der Nase in 4
gleiche Teile teilen wirst, d. i. von ihrer Spitze bis
zum Ansatz der Augenbrauen, wirst du finden, daß
der iste Teil von der Oberseite der Nasenflügel bis
zur Unterseite der Nasenspitze geht, und der ober-
ste Teil vom inneren Winkel des Auges bis zum
Ansatz der Augenbrauen geht, und die
2 mittleren
Teile werden so groß sein, wie das Auge vom inneren
Winkel bis zum äußeren Winkel dieses Auges ist.

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FOLIO 5 RECTO

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FOLIO 6 RECTO

[L] dalle radjci de\' chapegli alla fomjtà del petto, a b, fia la fefta parte dell-alteça
dell-omo ; | e quefta mjfiira fia fimjle

[IL] tanto 8 dall-ultima parte delle fpallj all-altra, quanto è dalla fomjtà del petto | al
belljcho, s cquefta parte entra quattro \\olte dal djfotto del piè al naffcime^zto | di fotto del nafo
[IIL] Jl
hraccio, doue fi fpicha dalla fpalla djna;^çi, entra 6 uolte in ello fpatio ch-è infra
1-uno e 11-altro I ftremo delle fpallj, e 3 >olte nella tefta dell-omo, e quattro nella lungeça del
piè, e tre nella mano dj dentro e fori

5

4.. djfotto, L: dj totto.

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[I.] From the roots of the hairs to the summit of
the chest,
a b, will be the sixth part of the height
of Man; and this measurement will be similar to . . .

[IL] As much it is from the farthest end of the
shoulders to the other, as is from the summit of the
chest to the umbilicus-, and this part goes four times
from below the foot to the origin of the nose, below.

[III.] The arm, where it detaches itself from the
shoulder in front, goes 6 times into the space which
is between one and the other extremity of the shoul-
ders, and 3 times into the head of a man, and four
into the length of the foot, and three into the hand,
inside and outside.

[I.] Vom Ansatz der Haare bis zur Höhe der
Brust, a b, wird der sechste Teil der Höhe des
Menschen sein; und dieses Maß wird gleich . . . sein.

[II.] So viel ist es vom äußersten Ende der Schul-
tern bis zum anderen, als es von der Höhe der Brust
bis zum Nabel ist; und dieser Teil geht viermal [in
den Abstand] von der Unterseite des Fußes bis zum
unteren Ansatz der Nase.

[III.] Der Arm, wo er sich von der Schulter vorne
trennt, geht 6 Mal in den Abstand, der zwischen dem
einen und dem anderen äußersten Punkte der Schultern
ist, und 3 Mal in den Kopf des Menschen, und vier
in die Länge des Fußes, und drei in die Hand,
innen und außen.

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FOLIO 6 RECTO

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FOLIO 6 VERSO

[I.] abc fono equalj, e fon fimjlj allo fpatio ch-è dall-apichatura de[l] braccjo chol petto
e ll-a(^)pichatura~| del me^zbro, e llo fpatio ch-è dalla
punta de\' djtj della mano a fopello
del bracio e al meço del petto ; e ffapi j che - c . b . è lia terça parte che à lia lungeça

de 1-omo dalla fpalla a tterra
5 [IL] d e . f. fon fimjli infra lloro, e fon fimjlj alla magior largeça delle fpalj

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[L] a b [and b\\ c are equal, and are similar to
the space which is from the attachment of the arm
to the chest to^ the attachment of the membrum, and
the space which is from the fingertips of the hand to
the armpit («fopello del bracio») and to the middle
of the chest. And know that f
b is the third part of
the length of a man from the shoulder to the ground.

[II1 d e [and / are between them similar, and
are similar to the greatest breadth of the shoulders.

^ Leonardo : and.

[I.] a b [und b] c sind gleich und sind gleich dem
Abstand, der vom Ansatz des Armes an der Brust
bis ^ zum Ansatz des Membrum ist, und dem Abstand,
der von den Fingerspitzen der Hand bis zur Achsel-
höhle («fopello del bracio») und bis zur Mitte der
Brust ist. Und wisse, daß
c b der dritte Teil der
Länge des Menschen von der Schulter zum Boden ist.

[II.] d e [und e] f sind unter sich gleich und sind
gleich der größten Breite der Schultern.

\' Leonardo: und.

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FOLIO B VERSO

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LEONARDO DA VINCI

FOLIO 7 RECTO

[L] . a . b . c . fono equalj, e ffon fimjlj al piè, e lo fpatjo ch-è dalla tetta al mamolino,

d s, fia la terça parte dj tutto 1-omo

[IL] f. g . è lia quarta parte dell-omo, ed è ffimjle hai g. h . s ffimjle al chupido

I. mamolino, L: ] corretto in o"-

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[I.] a b [and b\\ c are equal and similar to the
foot and to the space which is from the nipple to the
navel («mamolino»).

d s will be the third part of the whole man.
[II.] ƒ ^ is the fourth part of the man and is
similar to
g h and similar to the cubit.

[L] a b [und b] c sind gleich und sind gleich
dem Fuße und dem Abstand, der von der Brustwarze
zum Nabel («mamolino») ist.

d s wird der dritte Teil des ganzen Menschen sein.
[II.] ƒ
g ist der vierte Teil des Menschen und ist
gleich
g h und gleich der Elle («chupido»).

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FOLIO 7 RECTO

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FOLIO 7 VERSO

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J1 piè dal fuo naffcimej^to cholla ganba Jnfino alla ftremjta del djto groffo è ffimjle
allo ffpatjo
j ch-è infra \'1 principio dj fopra del me^^to al naffcimei^to de\' chapeglj, -a-b.,
e fimjpe] a cinque fefti del uolto.

allo, Z : ala allo.

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The foot from its origin on the leg to the extremity
of the big toe is similar to the space which is be-
tween the beginning above the chin to the origin of
the hairs,
a b, and similar to five sixths of the face.

Der Fuß von seinem Ursprung am Beine bis zur
Spitze der großen Zehe ist gleich dem Abstand, der
zwischen dem Anfang des Kinnes oben bis zum Ur-
sprung der Haare ist,
a b, und gleich den fünf
Sechsteln des Gesichtes.

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FOLIO 7 VERSO

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LEONARDO DA VINCI

EOLIO 8 RECTO

[I.] fe \\no f-inginochia, quello ftremerà la quarta | parte dj fua alteça-

ftando 1-omo ginochionj cholls manj al petto, | il belicho fia il meço dj fua alteça, e

ffimjl|mente le punte de\' gomjtj-

J1 meço dell-omo che ffiede, cioè dal federe alla | fommjtà del chapo, fia il djfotto della
5 popa I e \'1 djfotto della fpalla; sffa parte federte, | cioè dal federe al djfopra del chapo, fia
tanto piV che meço 1-omo, quanto è lia | groffeça e llunge(y")ça de\' teftichulj
[IL] meço

2. belicho, L: c corretto in 1.

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[I.] When a man kneels down he will diminish
by the fourth part of his height.

When a man stands on his knees with his hands
to his breast, the umbilicus will be the middle of his
height, and similarly the points of the elbows.

The middle of a man sitting, i. e. from the seat
up to the summit of the head, will be below the mamma
and below the shoulder. This seated part, i. e. from
the seat to the top-part of the head, will be as much
more than half the man as is the thickness and
length of the testicles,
fll.l The middle.

[I.] Wenn Einer niederkniet, wird er sich um den
vierten Teil seiner Höhe verkürzen.

Wenn der Mensch auf den Knien mit den Händen
an der Brust steht, wird der Nabel die Mitte seiner
Höhe sein, und ebenso die Ellbogenspitze.

Die Mitte des Menschen, der sitzt, d. i. vom
Gesäß bis zum Scheitel, wird das Untere der Mamma
und das Untere der Schulter sein. Dieser Teil im
Sitzen^ d. i. vom Gesäß bis zur Oberseite des Kopfes,
wird so viel mehr als der halbe Mensch sein, wie
die Dicke und die Länge der Testikeln beträgt.

[II.] Die Mitte.

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FOLIO 8 RECTO

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FOLIO 8 VERSO

J1 chupido è lia quarta parte dell-alteça dell-omo, ed è fimjle alla magior largeça delle
fpalle

dall-una giVntura delle fpallj all-altra fia due teffte, j e \'1 fimjle fia dalla iomm]tk del
pecto all-onbelicho ; | dalla detta fomjtà al naffcjmewto del
menhro è >na T[effta]

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The cubit is the fourth part of the height of a
man, and is similar to the greatest breadth of the
shoulders.

From one shoulder-joint to the other there will be
two heads, and the same there will be from the summit
of the breast to the umbilicus. From the said umbilicus ^
to the origin of the membrum there is one head.

Leonardo has written sotnniita instead of ombcllico.

Die Elle («chupido») ist der vierte Teil der Höhe
des Menschen und ist gleich der größten Breite der
Schultern.

Von dem einen Schultergelenk bis zum anderen
wird es zwei Köpfe sein, und das gleiche wird es von
der Höhe der Brust bis zum Nabel sein. Von dem
erwähnten Nabelbis zum Ursprung des Membrum
ist es ein Kopf.

^ Leonardo hat sommita statt onibellico geschrieben.

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FOLIO 8 VERSO

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FOLIO 9 RECTO

[I.] Il piè è ttanto piV lung[o] che lia mano, Quanto è lia groffeça del bracio alla
giVntura della mano, cioè dou\' eli è piV fottjle, | ftando in faccja
[IL] braccjo

[III.] anchora troVeraj il piè effere tanto magiore della mano, quanto è dall-apichatura
5 dj dentro del picholo djto del piè all-ultimo | fportamento del djto groffo, tollendo la mjfura
per la lunga djnttura del piè

[IV.] la palma della mano fança le djta entra due Volte in el piè fança le fue djta_

[V.] fe ttu tterraj la mano chon i llia 5 djtj djrittj e fftrettj infieme, troueraj quella
effere larga quanto la magior largeça del piedj, cioè doue | fi congjugnje cho\' fua djtj

[VI.] s ffe ttu mjfuri dalla punta {de/della noce del piè dj dentro alla punta del

10

quanto è ttutta la mano

djto groffo, troVeraj quefta mjfura effere grande

[VIL] dalla giVntura del piè dj fopra all-apichatura de\' fua djti dj fop;^ è tanto quanto
da 1-apichatura della mano alla punta
j del fuo djto groffo

[VIIL] la mjnore largeça (de/della mano è ffimjle alla mjnore largeça del piè
IS mfra lia fua apichatura cholla ganba e \'1 pnncipio de\' djtj fua

[IX.] la largeça del chalchagnjo nel fuo djfotto è ffimjle alla groffeça dello bracio doue
fi giVgnje cholla fua mano dj dentro; E ffimjle | doVe la ganba in facia è piV fottile\'

[X.] lo fpatio che à il piV lungo djto del piè infra \'1 principio della fua djujfione dal
djto groffo alla fua ftremjtà è la quarta parte del piè, | cioè dal meço del fuo polo dj dentro
alla fua punta; Ed è fimjle alla grandeça della bocha; E llo fpatio ch-è infra lia bocha e \'1
mento | È ffimjle allo fpatio ch-è infra le noche delle
3 djta dj meço della [mano] e lie prime
giVnture d-effe, ftando la ma[no] djftefa, | e ffimjle a la nocha del djto groffo della mano al
principio della fua Vnglia, ftando djftefo, ed è la quarta parte [ della mano e del uolto

[XL] lo fpatio ch-è infra lli ftremj de\' polj, dentro e ffori de\' piedj, detti tallonj ouero
burelle de\'
piè, a b fia fimjle allo | fpatio ch-è infra la boga s\'1 lagrimatorio dell-ochio

chon, Z: che. - ... pn„ta, Z: pu«da. - dello, Z: a ....... o. - ^ 7. cholla ^^^T^n^noTIT^J^^

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[I.] The foot is as much longer than the hand
as is the thickness of the arm at the joint of the
hand, i. e. where it is narrowest, standing in front.

[IL] Arm.

[III.] Furthermore you will find that the foot is
as much longer than the hand as is from the attach-
ment of the little toe on the inside to the farthest
projection of the big toe, taking the measurement in
the longitudinal direction of the foot.

[IV.] The palm of the hand without its fingers
goes twice into the foot without its toes.

[v.] If you will hold your hand with its five
fingers stretched and close together, you will find that
this is as broad as the greatest breadth of the foot,
i. e. where it is conjoined to its toes.

[VI.] And if you measure from the point of the
ankle bone on the inside to the tip of the big toe,
you will find that this measurement is as great as is
the whole hand.

[VII.] From the joint of the foot above to the
attachment of its toes on the above side is as much
as from the attachment of the hand to the tip of its
big finger.

[VIIL] The minor breadth of the hand is similar
to the minor breadth of the foot between its attach-
ment at the leg and the beginning of its toes.

[IX.] The breadth of the heel on its underside
is similar to the thickness of the arm where it is
joined to its hand ^ on the inside; and similarly
where the leg in front is narrowest.

[X.] The space which the longest toe has
between the beginning of its division from the big
toe to its extremity, is the fourth part of the foot,
i. e. from the middle of its pole on the inside to its
tip, and is similar to the size of the mouth. And
the space which is between the mouth and the chin
IS similar to the space which is between the knuckles
of the 3 middle fingers of the [hand] and their first
joints, when the hand is extended, and similar to the
[distance from] the knuckle of the big finger to the
beginning of its nail, when extended, and is the fourth
part of the hand and of the face.

[XL] The space which is between the extremities
of the poles of the feet, inside and outside, called
malleoli («tallonj»), or knuckles, or ankle-bones («burelle»)
of the feet,
a b, will be similar to the space which
is between the mouth and the inner angle of the eye.

[I.] Der Fuß ist um so viel länger als die Hand,
wie die Dicke des Armes am Handgelenk ist, d. i.
wo er am schmälsten ist, en face gehalten.

[II.] Arm.

[III.] Ferner wirst du finden, daß der Fuß um
so viel größer als die Hand ist, wie es vom Ansatz
der kleinen Zehe innen bis zum äußersten Vorsprung
der großen Zehe ist, wenn man Maß nimmt in der
Längsrichtung des Fußes.

[IV.] Die Handfläche ohne die Finger geht zweimal
in den Fuß ohne seine Zehen.

[V.] Falls du die Hand mit ihren 5 Fingern aus-
gestreckt und aneinander geschlossen halten wirst, wirst
du finden, daß diese so breit als die größte Breite des
Fußes ist, d. i. wo er sich mit seinen Zehen verbindet.

[VL] Und falls du von der Spitze des Fußknöchels
innen bis zur Spitze der großen Zehe mißest, wirst
du finden, daß dieses Maß so groß ist, als die ganze
Hand ist.

[VII.] Vom Fußgelenk oben bis zum Ansatz seiner
Zehen an der oberen Seite ist es so viel als vom
Ansatz der Hand bis zur Spitze ihres dicken Fingers.

[VIIL] Die kleinste Breite der Hand ist gleich der
kleinsten Breite des Fußes zwischen seinem Ansatz am
Unterschenkel und dem Anfang seiner Zehen.

[IX.] Die Breite der Ferse an ihrer Unterseite
ist gleich der Dicke des Armes, wo er sich mit seiner
Hand^ innen verbindet; und ebenso da, wo das Bein
en face am schmälsten ist.

[X.] Der Abstand, den die längste Zehe zwischen
dem Anfang ihrer Trennung von der großen Zehe
bis zu ihrer Spitze hat, ist der vierte Teil des Fußes,
d. i. von der Mitte seines Poles innen bis zu seiner
Spitze, und er ist gleich der Größe des Mundes.
Und der Abstand, der zwischen dem Munde und
dem Kinn ist, ist gleich dem Abstand, der zwischen
den Knöcheln der
3 mittleren Finger der [Hand] und
deren ersten Gelenken, wenn die Hand gestreckt ist,
und gleich [dem Abstand vom] Knöchel des dicken
Fingers bis zum Anfange seines Nagels, gestreckt
gehalten, und ist der vierte Teil der Hand und
des Gesichtes.

[XL] Der Abstand, der zwischen den Spitzen der
Pole auf der Innen- und Außenseite der Füße, Malleoli
{«tallonj») oder Knöchel oder Knorren («burelle») der
Füße,
a b, genannt, wird gleich dem Abstand, der zwischen
dem Munde und dem inneren Winkel des Auges ist.

^ Leonardo here has arm; should evidently be hand.

^ Leonardo hat hier Arm; offenbar soll Hand stehen,

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FOLIO 9 RECTO

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FOLIO 9 VERSO

[I.] J1 djto groffo del piè è 11a fefta parte d-effo piè, tolgliendo la mjfura in proffilo
dj de^ïtro,
àonde effo djto {fi /pi) nafcie, e | dalla polpa del petto del piè infmo alla fua
ftremjtà a.b; ed è fimjle allo fpatio ch-è dalla bocha al djfotto del
mento

[II.] fe ffaj il piè in proffilo dj fora, fa naffciere il picholo djto ai tre quarti della
5 lungeça d-effo piè; e troVeraj lo fpatio | ch-è dal principio d-effo djto infmo all-ultimo
i^fpatio)
fporto del djto gro[ffo]

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[I.] The big toe is the sixth part of this foot,
taking the measurement in profile on the inner side
from where this toe springs, and from the ball of the
metatarsus («petto del piè») to its (viz. of the foot)
extremity
a b\\ and this is similar to the space which
is from the mouth to the under side of the chin.

[II.J If you make" the foot from the outside in
profile, let the small toe begin at three-fourths of the
length of this foot; and you will find the space which
is from the origin of this toe to the farthest projection
of the bi[g] toe.

[I.] Die dicke Zehe ist der sechste Teil dieses
Fußes, gemessen im Profil an der inneren Seite, wo
diese Zehe entspringt, und vom Ballen des Mittelfußes
(«petto del piè») bis zu seinem (o: des Fußes) Ende,
a b\\ und dies ist gleich dem Abstand, der vom Mund
bis zur Unterseite des Kinnes ist.

[IL] Falls du den Fuß von außen im Profil machst,
lasse die kleine Zehe an den drei Vierteln der Länge
dieses Fußes entspringen; und du wirst den Abstand,
der vom Anfang dieser Zehe bis zum äußersten Vor-
sprung der dick[en] Zehe ist, finden.

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FOLIO 9 VERSO

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FOLIO 10 RECTO

[I.] largeça dj fpalle i del tutto
dalla fnodatura della fpalla alia mano i
dal taglio del labro djfotto all-omero [ della fpalla i« piè
da la fomjtà del chapo al djfotto del me;^to è

dal nafcime^to de\' chapellgli allo mento | è i dello fpatio ch-è da effo nafcime^to a tterra

îa magior largeça del uolto è ffimjle alio fpatio | ch-è da la bocha al nafime;.to de\'
chapellj, ed è | del tutto

da la fomjtà dell-orechio alla fomjtà del chapo fia | fimjle alio fpatio ch-è dal djfotto del
mento al lagrima|toio delli ochi, E fimjle alio fpatio ch-è dalla punta [ del mento a cquella
lo della maffciella, ed è la A | parte del tutto

il pincierolo che ffi troVa infra \'1 (p) bufo dell-orechio | in>erfo il nafo fia i meço infra

11a nucha s 1 ciglio

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[IL] la magiore groffeça dell-omo dal petto alla fciena | //zmjVe) entra 8 Volte nel-

1-omo, ed è fimjle alio j fpatio ch-è dal me^to alia fomjtà del chapo___

IS la magior largeça (del/a) è nelle fpalli, e e«tra 4
a reVagio [IIL] la groffeça del chollo in proffilo è ffimjle | a lo ffpatio ch-è dal me.to alli ochj,

15 Volte in tutto 1-omo

20

e ffimjle alio | fpatio ch-è dal me;zto alla maffchiella e entra.
[IV.] gomjto

[V.] il hracdo piegato è 4 T[efte]

il br^cio dalla fpalla al gomjto | in nel piegarfi creffcie (/-un decimd) | dj fua lungeça cioè
la lungeça | dalla fpalla al gomjto, e effo a|creffcime;^to è ffimjle alla grojfeça del bm.«"^ fu
la gmntura della ma;.., | quando fta in proffilo, e ffimjle
j alio fpatio ch-è dal djfotto del
me^to al ta|glio della bocha; e lia grofeça delle
2 | djta della ma^. dj meço, e lia gra;edeça
della bocha, e llo fpatio ch-è dall-apicha|tura de\' capelj alla fronte alla fomjtà del | capo ■

25 Quefte cofe nomjnato fo;. | fimjlj infra loro, ma no;, fimjli al | fopradetto acrefimento del

hracao

il treço

5

- 6. de\', L : che corretto in de. — iç. 4. ^ dubbio se si debba
24.
alla, L: e lia. — 2s. acrefimento, L: acrefimendo.

S- alio, L: elk.
21. dalla, L: de dalla.

204. — so. in nel, Z.- il nel. —

-ocr page 93-

[I.] «il treco».

Breadth of shoulders J of the whole.

From the shoulder-joint («snodatura») to the hand l.

From the depression of the lower lip to the summit
of the shoulder («omero della spalla») i foot.

From the summit of the head to the under side of
the chin

From the origin of the hairs to the chin is 1 of
the space which is from this origin to the ground.

The greatest breadth of the face is similar to the
space which is from the mouth to the origin of the

hairs.

and is ^^ of the whole.

From the summit of the ear to the summit of the
head will be similar to the space which is from the
under side of the chin to the inner angle of the eyes.
And similar to the space which is from the point of
the chin to that of the jaw, and is the part of
the whole.

The tragus {«pincierolo») which is situated in the
orifice of the ear towards the nose, will be midway
between the nape of the neck and the eyebrow.

[II.] The greatest thickness of man from the chest
to the back goes
8 times into the man, an is similar
to the space which is from the chin to the summit
of the head.

The greatest breadth is in the shoulders and goes
4 [times].

[III.] On the reverse :

The thickness of the neck in profile is similar to
the space which is from the chin to the eyes, and
similar to the space which is from the chin to the
jaw, and goes 15 times into the whole man.

[IV.] Elbow.

[v.] The arm bent is 4 heads.

The arm from the shoulder to the elbow, in bending,
increases in its length, i. e. the length from the
shoulder to the elbow; and this increasing is similar
to the thickness of the arm at the joint of the hand,
when it stands in profile, and similar to the space
which is from the under side of the chin to the
fissure of the mouth. And the thickness of the two
middle fingers of the hand, and the size of the
mouth, and the space which is from the attachment
of the hairs on the forehead to the summit of the
head — these said things are similar between them-
selves, but not similar to the above mentioned increasing
of the arm.

[I.] «il treco».

Schulterbreite J des Ganzen.

Vom Schultergelenk («snodatura») bis zur Hand

Von der Furche der Unterlippe bis zur Schulter-
höhe («omero della spalla») i Fuß.

Vom Scheitel bis zur Unterseite des Kinnes

Vom Ansatz der Haare bis zum Kinn ist es J
des Abstandes, der von diesem Ansatz bis zum Boden
besteht.

Die größte Breite des Gesichtes ist gleich dem
Abstand, der vom Munde bis zum Ansatz der Haare
ist, und er ist jL des Ganzen.

Von der obersten Spitze des Ohres bis zum Scheitel
wird es gleich dem Abstand sein, der von der Unter-
seite des Kinnes bis zum inneren Winkel der Augen
ist. Und gleich dem Abstand, der von der Spitze des
Kinnes bis zu derjenigem des Kiefers ist, und er ist
yV des Ganzen.

Der Tragus («pincierolo»), der sich in der Ohröff-
nung gegen die Nase befindet, wird die Mitte zwischen
dem Nacken und der Augenbraue bilden.

[IL] Die größte Dicke des Menschen von der
Brust bis zum Rücken geht 8 Mal in den Menschen,
und ist gleich dem Abstand, der vom Kinn bis zum
Scheitel ist.

Die größte Breite ist an den Schultern und geht
4 [Mal],

[III.] Umgekehrt.

Die Dicke des Halses im Profil ist gleich dem
Abstand, der vom Kinn bis zu den Augen ist, und
gleich dem Abstand, der vom Kinn bis zum Kiefer
ist und geht
15 Mal in den ganzen Menschen.

[IV.] Ellbogen.

[V.] Der gebeugte Arm ist 4 Köpfe.

Der Arm von der Schulter bis zum Ellbogen nimmt,
bei seiner Beugung, an seiner Länge zu, d. i. die
Länge von der. Schulter bis zum Ellbogen; und
dies Zunehmen ist gleich der Dicke des Armes am
Handgelenk, wenn es im Profil steht, und gleich
dem x\\bstand, der von der Unterseite des Kinnes bis zur
Mundspalte ist. Und die Dicke der beiden mittleren
Finger der Hand, und die Größe des Mundes, und
der Abstand, der vom Ansatz der Haare an der
Stirn bis zum Scheitel — diese genannten Dinge
sind unter einander gleich, aber nicht gleich dem
obenerwähnten Zunehmen des Armes.

-ocr page 94-

[VI.] il piè fança le djta

[VIL] il hracdo dal gomjto alla mano mai | creffcie per piegare o diriçarfi

[VIII.] J1 hracdo dalla fpalla alla giVntura | dj dentro, quand\' è djftefo

[IX.] quando il bè djftefo, p . n . è ffimjjle ha . n . a; E cquando fi piega, | n a

5 fciema i dj fua lungeça, e \'1 | fimjle fa . p. n . ; E \'11 gomjto dj [ fori nel piegarfi creffcie~^~e

quefto nel | fuo piegarfi creffcie e ariVa alla lungeça dj 2 | tefte; E \'1 dentro nel fuo

piegarfi fa, che do\\e effo bW. era dal na|cjmento fuo cholla teça al fuo fine | co la mano

2 teffte e meço, piega|to fciema quella i T[efta] e torna due, | Vna dalla giVntura al fuo
fin colla . . ., j 1-altra mfino alla man^?

[X.] il piegato arà 2 T[efte] dal djfopra j della fpala al gomjto, e 2 da efo

gomjta al nafcjmento de\' quatro djtj | fu la palma della mano; lo fpatio | ch-è da effo naffi-
mento de\'
4 djtj al gomjto j maj fi muta p^r alchuna mutatione | del bracio
[XL] fopel del mento
fiancho

al nafimento del groffo djto
fin del pefcie dj dentro della cofcia
fin de rileuo del fufo della o-anba

O

la mjnore groffeça della ganba entra | 3 nella fua cofcia, ftando in faccja
[XII.] alchunj ano erato a \'nfegnjare allj fcultori [ chirchundare con fili i menbri delle loro
^^ figure, i quafi credendo che effi menbri fieno d-equale retondjtà in qualunque parte da effi
fili
j circhundati fieno

[XIIL] la grofeça del br^^«^ fulla mano | entra 12 Volte in tutto il br^^«^, | cioè dalla
punta de\' djti infino | a la giVntura della fpalla, coè |
3 nella mano e 9 nel br^.a^
[XIV.] a b. entra
4 Volte in . a . c . e 9 in . a. m

la magior groffeça del braccjo in(>^)|fra \'1 gomjt"^ e lla mano entra 6 in a . m ed è
ffimjle ha . r . f. _

la magore groffeça del br^.a. infra lia fpalla s go|mjto entra 4 da c . m ., ed è fimile

u.g --

,, , ^^ d^l fopra \'1 gomjto, x .y, non è ra|djce quadrata, ma è fimjle

IO

15

ha

^ al meço dello fpatio, h . 3, j che ffi troVa infra (1 braccio dj c/enlro) la giVntura del br^...".
dj dentro [ s lla giVntura délia mano

6. nel, Z." ne nel. — ig. entra, L: entre.
2g. g-oinjto, L: gOnijto.

magior, L: magior grore. — 27. magore, L: jn corretto in ag. —

-ocr page 95-

[VL] The foot without the toes.

[VII.] The arm from the elbow to the hand never
increases by bending or straightening.

[VIII.] The arm from the shoulder to the joint on
the inside, when it is extended.

[IX.] When the arm is extended, p n similar
to
n a. And when it is bent, n a loses | of its
length, and so does
p n. And the elbow, on the
outer side, increases ^ in bending; and this one, by
its bending, increases and attains the length of 2
heads. And the inner side in its bending makes that,
where this arm from its termination at the head to
its end at the hand was 2 heads and one half, when
bent, it decreases J head, and again becomes two: one
from the joint to its termination at . . the other to
the hand.

[X.] The bent arm will measure 2 heads from
the above side of the shoulder to the elbow, and 2
from this elbow to the origin of the four fingers on
the palm of the hand; the space which is from this
origin of the 4 fingers to the elbow never changes
through any change of the arm.

[XL] The groove of the chin.

Flank.

At the origin of the big finger.

End of the inner muscle of the thigh («pescie di
dentro della coscia»).

End of the relief of the calf of the leg.

The minor thickness of the leg goes 3 [times] into
its thigh, standing in front.

[XII.] Some have been mistaken, in teaching the
sculptors to encircle the limbs of their figures with
wires, as if believing that these limbs were of equal
rotundity, at whatever part they were encircled by
these wires.

[XIII.] The thickness of the arm at the hand goes
12 times into the whole arm, i. e. from the tip of the
fingers to the joint of the shoulder, i. e. 3 into the
hand, and 9 into the arm.

[XIV.] a b goes 4 times into a c, and 9 into a m.

The greatest thickness of the arm between the
elbow and the hand goes 6 [times] into a m, and is
similar to
r f.

The greatest thickness of the arm between the
shoulder and elbow goes 4 [times] from
c [to] ni and
is similar
to u g.

The minor thickness of the arm above the elbow,
X y, is not the root of the quadrate («radice qua-
drata»), but is equal to the half,
h 3, of the space
which is found between the joint of the arm, on the
inner side, and the joint of the hand.

[VI.] Der Fuß ohne die Zehen.

[VII.] Der Arm vom Ellbogen bis zur Hand nimmt
nie durch Beugen oder Strecken zu.

[VIII.] Der Arm von der Schulter bis zum Gelenk
innen, wenn er gestreckt ist.

[IX.] Wenn der Arm gestreckt ist, ist p n gleich n a.
Und wenn er gebeugt wird, nimmt n a um ^ von
seiner Länge ab, und Gleiches tut
p n. Und der
Ellbogen, an der äußeren Seite, nimmt bei der Beu-
gung um ^ zu; und dieser nimmt bei seiner Beugung
zu und erreicht die Länge von 2 Köpfen. Und die
innere Seite macht bei seiner Beugung, daß da, wo
dieser Arm von seinem Ursprung am Kopf bis zu
seinem Ende an der Hand 2 und ein halber Kopf
war, dieser, wenn gebeugt, um ^ Kopf abnimmt, und
wieder zwei wird: ein vom Gelenk bis zu seinem
Ende an , . der andere bis zur Hand.

[X.] Der gebeugte Arm wird 2 Köpfe von der
Oberseite der Schulter bis zum Ellbogen messen, und
2 von diesem Ellbogen bis zum Ansatz der vier Finger
auf der Handfläche; der Abstand, der von diesem
Ansatz der 4 Finger bis zum Ellbogen ist, ändert
sich nie durch irgendeine Änderung des Armes.

[XI.] Die Furche des Kinnes.

Seite.

Am Ansatz des dicken Fingers.

Ende des inneren Schenkelmuskels («pescie di dentro
della coscia»),

Ende des Reliefs der Wade des Unterschenkels.

Die kleinste Dicke des Beines geht 3 [Mai] in
seinen Schenkel, en face stehend.

[XII.] Einige haben bei der Unterrichterteilung
an die Bildhauer die Teile ihrer Figuren mit Drähten
zu umgeben geirrt, als glaubten sie, daß diese Teile
von gleicher Rundung seien, an welcher Stelle sie auch
von diesen Drähten umgeben werden.

[XIII.] Die Dicke des Armes an der Hand geht
12 Mal in den ganzen Arm, d, i. von der Spitze der
Finger bis zum Schultergelenk, d. i. 3 in die Hand
und 9 in den Arm.

[XIV.] a b geht 4 Mal in a c und g in a vi.

Die größte Dicke des Armes zwischen dem Ell-
bogen und der Hand geht 6 [Mal] in
a m og ist
gleich
r f.

Die größte Dicke des Armes zwischen der Schulter
und dem Ellbogen geht 4 [Mal] von
c [bis] m und ist
gleich
u g.

Die kleinste Dicke des Armes oberhalb des Ellbo-
gens, X y, ist nicht die Wurzel des Quadrates («radjce
quadrata»), sondern ist gleich der Hälfte,
h 3, des
Abstandes, der sich zwischen dem Gelenk des Armes,
innen, und dem Handgelenk befindet.

-ocr page 96-

[XV.] fine d-u;.gie
[XVI.] r c entra 3 in f. m

[XVII.] fe mjfurerai nel br^^«. in profile la magior groffeça infra lo fpatio ch-è . . .
[XVIII.] fe cquefto
hraccio fi djriçerà, elli chalerà il 30 dello j fpatio ch-è infra b n e fe
5 fia djritto e pie|geraffi, creffcierà la metà dj o c ^ —

[XIX.] tanto è dalla fpalla al gomjto, "quanto | è dal pri;.cipio dj dentro del groffo dito
a efo gomjto, | a b c fc\' j

[XX.] la mjnore groffeça del br^.«. in proffil[o], m. n, entra 6 | dal nodel della mano
al fopelo del gomjto djftefo, | e 14 in tutto il br^.a^, e 42 in tutto 1-omo fuo
/o ^ la magiore groffeça del br^../. in proffilo è ffimjle ] alia magiors groffeça del br^...". in

iacia; Ma 1-una | è pofta nel terço de brW da la giVntura alia tetta, 1-altro nel terço dalla
gi Vntura alla mano

[XXL] {lommd)

la mjnore groffeça del hraccio | è nella magiore groffe[ça]
/5 [XXII.] richuocere

nera, gialla, uerdegia^zte, nel fine açura

.jl ; ;

-ocr page 97-

[XV.] Ends of the nails.

[XVI.] r c goes 3 [times] into ƒ m.

[XVII.] If you will measure on the arm in profile
the greatest thickness within the space which is . . .

[XVIII.] If this arm is straightened, it will decrease
one of the space which is between
b [and] and
if it is straight, and is bent, it will increase half of
0 c.

[XIX.] As much is from the shoulder to the
elbow as is from the beginning, on the inner side, of
the big finger to this elbow,
a b [and b^ c.

[XX.] The minor thickness of the arm in profile,
m n, goes 6 [times] from the joint of the hand to the
dimple («fopelo») of the extended elbow, and 14 into
the whole arm, and 42 into its whole man.

The greatest thickness of the arm in profile is
similar to the greatest thickness of the arm in front.
But one is placed at one third of the arm, from the
joint to the breast, the other at one third from the
joint to the hand.

[XXI.] The minor thickness of the arm is in the
greatest thickness . . .

[XXII.] Boil:

Black, yellow, greenish, at last azure.

[XV.] Nagelspitzen.

[XVI.] r c geht 3 [Mal] in ƒ m.

[XVII.] Falls du am Arme im Profil die größte
Dicke zwischen dem Abstand, der . . . ist, messen
wirst . . .

[XVIII.] Falls dieser Arm gestreckt sein wird, wird
er um das 3tel des Abstandes, der zwischen
b [und] n
ist, abnehmen, und falls er gestreckt ist und gebeugt
wird, wird er um die Hälfte von
0 c zunehmen.

[XIX.] So viel ist es von der Schulter bis zum Ell-
bogen, als es vom Anfang, an der inneren Seite, des
dicken Fingers bis zu diesem Ellbogen —
ab [und b] c
— ist.

[XX.] Die kleinste Dicke des Armes im Profil, ni «,
geht 6 [Mal] vom Gelenk der Hand bis zum Grüb-
chen («fopelo») des gestreckten Ellbogen, und 14 in
den ganzen Arm, und 42 in seinen ganzen Menschen.

Die größte Dicke des Armes im Profil ist gleich
der größten Dicke des Armes en face. Aber die eine
ist am Drittel des Armes, vom Gelenk bis zur Brust,
die andere am Drittel vom Gelenk bis zur Hand
angebracht.

[XXL] Die kleinste Dicke des Armes ist in der
größten Dicke . . .

[XXIL] Zu kochen:

Schwarz, gelb, grünlich, zuletz azurblau.

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FOLIO 10 RECTO

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FOLIO II RECTO

[I.] dalla giVntura della fpalla a la punta della maffciella è teffta, | ftando il ujfo
in facia

s pieghi Vna teffta a ffuo modo fopra le fpallj, {ck) chè ffempre infra | lo ffpatio ch-è
infra effe fpalli e lie punte delle maffcielle fia |
2 teffte, e ffe 1-una creffcie 1-altra altretanto
jr djmjnViffcie

[II.] Tanto è 1-omo largo ne\' fianchi, quant-è dal fumo d-effi fianchi | al djfotto delle
natiche, ftando
1-omo dj pari pefo fopra i 2 fua piè, e \'1 medefimo fpatio fia da effa fomjtà
dj fianchi alla giVntura | delle fpallj

[III.] la cintura oV^ro il djfopra de\' fianchi fia in meço infra 11a | giVntura delle fpalle
10 e\'1 djfotto delle natiche
[IV.] treço

tanto è dalla fomità della fpalla alia punta del gomjto, quanto da effa | punta alia
giVntura delle
4 mjnor djta cholla palma della mano, j e ciafcuna parte è 2 T[este]
a . e è ffimjle alia palma della manö

r . f. he . o g . fon fimjli a meça testa { e ciaffchuno entra 4 da .a b . e da . b. c .;
da ■ c . m . è i T[esta]; • m . n . è i T[esta], entra | 6 in c . b . e\'n . b . a

a . b . fciema } dj fua iungeça, quando II hracdo fi | djftende; . c . b . maj fa mVtatione;
o fia fenpre il meço infra . a . g

(o .y . qtid)

20 [V.] y-I" ^ ^^^ polpa del \\^raccio^ ed è Vna tefta, e quando II hraccio fi piega, j sffa
polpa djmjnViffcie e\' | di fua Iungeça

o , a in el piegare djmjnViffcie e ffimjle i o . r .
[VL] a..b. è ^ dj r.c

f. g . fie ^ dj - r. c ; e ciafcuna dj queffte | 2 mjfure fono lo piV groffe del hracdo
25
K. h . è lia piV fottile parte che ffia infra lia fpalla e\'11 [g]omjto, | ed è i dj tutto il
hraccio r . c

o.p.è5djr.l.;c ç entra 13 in r . c

[VIL] [la no) il pulb dell ore(^)chio, la nofe della fpala, | quella del fiancho e del piè
fon p^rpendjchulare linja
jo a n è fimjle ha m . o

[VIIL] tanto è 1-omo fotto i hracd, \\ quanto lo fpatjo de\' fianchi

32, a, Z .• r con-eito in a.

-ocr page 103-

[I.] From the shoulder-joint to the point of the
jaw is I head, when the face is standing in front.

And you bend a head in its way over the shoulders,
then there will always be in the space which is between
these shoulders and the points of the jaws 2 heads,
and if one increases, the other decreases as much.

[IL] As broad is a man in the hips as is from the
summit of these hips to the lower edge of the nates,
when a man stands with equal weight on his 2 feet;
and the same space there will be from this summit
of the hips to the shoulder-joint.

[III.] The girdle place or the upper edge of the
hips will be in the middle between the shoulder-joint
and the lower edge of the nates.

[IV.] «treco».

As much it is from the summit of the shoulder to
the point of the elbow, as from this point to the joint
of the 4 minor fingers with the palm of the hand,
and each part is 2 heads.

« £ is similar to the palm of the hand.

r f and o g are similar to half a head, and each
goes 4 [times] from
a [to] b and from b [to] c. From
c [to] is -1 a head; m n \\ head, goes 6 [times]
into
c b and into b a.

a b decreases ^ of its length, when the arm is
extended;
c b never makes any change.

0 will always be the middle point between a [and] a.

[v.] jv / is the fleshy part of the arm and is
one head; and when the arm is bent, this fleshy part
decreases | of its length.

0 a m bending decreases and similarly o r.

[VI.] a b \\ oi r c.

ƒ 8 be ^ of r and each of these 2 measure-
ments is the thickest of the arm.

K h the narrowest part which is between the
shoulder and the elbow, and is ^ of the whole arm r
c.
p is ^ of r
/; ^ goes 13 [times] into r c.

[VII.] The orifice of the ear, the protuberance
of the shoulder («la nose della spalla>), that of the
hip and of the foot form a perpendicular line.

a n is similar to m 0.

[VIIL] As much measures a man below the arms
as the space of the hips.

[L] Vom Schultergelenk bis zur Spitze der Kiefer
ist es I Kopf, wenn das Gesicht en face steht.

Und biege einen Kopf auf seine Weise über die
Schultern — so werden es immer in dem Abstand,
der zwischen diesen Schultern und den Spitzen der
Kiefer ist, 2 Köpfe, und falls der eine zunimmt, nimmt
der andere immer ebensoviel ab.

[II.] So breit ist der Mensch in den Hüften, als
es von der Höhe dieser Hüften bis zum unteren Rand
der Hinterbacken ist, wenn der Mensch mit gleichem
Gewicht auf seinen 2 Füßen steht; und der gleiche
Abstand wird es sein von dieser Hüfthöhe bis zum
Schultergelenk.

[III.] Der Gürtel oder der Oberrand der Hüften
wird die Mitte zwischen dem Schultergelenk und dem
unteren Rand der Hinterbacken sein.
[IV.] «treco».

So viel ist es von der Schulterhöhe bis zur Ellbogen-
spitze, als von dieser Spitze bis zum Gelenk der 4
kleinsten Finger mit der Handfläche, und jeder Teil
ist 2 Köpfe.

a s ist gleich der Handfläche.
r f und 0 g sind gleich i halben Kopf, und jeder
geht 4 [Mal] von
a [bis] b und von b [bis] c. Von
c [bis] m ist es ^ Kopf; ot n ist l Kopf, geht 6 [Mal]
in c b und in b a.

a b nimmt um von seiner Länge ab, wenn der
Arm gestreckt wird;
c b ändert sich nie.

0 wird immer die Mitte zwischen a [und] g sein.
[V.] y l ist der fleischige Teil des Armes und
ist ein Kopf; und wenn der Arm gebeugt wird, nimmt
dieser fleischige Teil um | von seiner Länge ab.
o a nimmt beim Beugen um ^ ab und gleichfalls 0 r.
[VI.] a b ist ^ von r c.

f s sei -1 von r <:; und jedes von diesen 2 Maßen
ist das Dickste des Armes.

K h ist der schmälste Teil, der zwischen der Schulter
und dem Ellbogen ist, und ist ^ vom ganzen Arm
r c.
ü p ist I
von r l\\ c f geht 13 [Mal] in r c.
[VII.] Die Ohröffnung, der Schulterhöcker («la nose
della spala»), der der Hüfte und des Fußes bilden
eine senkrechte Linie.
a n ist gleich m o.

[VIIL] So viel mißt der Mensch unter den Armen
als der Abstand der Hüften.

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FOLIO 11 RECTO

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FOLIO 11 VERSO

[I.] a d è \\na tefta
c b è Vna tefta

i quatro mjnor djtj fon groffi dal djfopra del ungie al djfotto, groffi a V[n] modo e
fono del piè

[IL] a n b fon fimjlj
end fon fimjlj ; n . c fia 2 piè
n d fia 2 piè
[IIL] è a roVagio

Il capo a . f 1/n) i magiore che n . f

[IV.] la magior groffeça della polpa de la ga;.ba è nel terço della fua alteça a . b, | sd
è piV larga la ue;.tefima parte
[del) che lia magiore largeça del piè
[V.] 1-omo a djaciere j ariVa a J dj fua | alteça

[VL] a c è meça T[efta], ed è fimjle ha d b, s all-apichatura de\' | [quatro) cinque djti e f

g h è

5

10

d . K . djmjnVifcie il fefto in nella ga^ba . g . h
g h è i della tefta

m n creffcie il fefto dj a . c, ed è J tV della tefta
o . p è mjnore
to dj d K, ed è J tt della T[efta]
a fie il meço infra q. b, ed è i dell-omo
r fie i meço jnfra a b

Jl cauo del ginochio dj forj r è piV alto che \'1 chaVo dj de;.tro a | la metà della grof-
feça della ga;.ba da piè

r fi troVa i meço infra il gobo . a e il piano b
V è i meço infra t b

la groffeça della coffcia m facia è ffimjle alla magiore | largeça della fada del uifo, cjoè
J t dello fpatio ch-è j dal mento alla fomjtà del chapo
3 . r . è j f dj 7 .y.
m n è ffimjle ha . 7 .V, ed è i dj r b
X y entra . 3 . in r b e in r . a

6. fon, L: fom.

15

20

-ocr page 107-

[I.] a d 1?, one head.
c b is one head.

The four minor toes are thick, from the upper side
of the nails to the under side, thick in the same way,
and are Jg of the foot.

[II.] a n [and n\\ b are similar.
c n [and «] d are similar; n c will be 2 feet.
n d will be 2 feet.
[III.] Is reversed.
The head
a f \\ greater than n ƒ.
[IV.] The greatest thickness of the fleshy part of
the leg is at the third part of its height
a b, and is
one twentieth part broader than the greatest breadth
of the foot.

[v.] A lying man attains J of his height.
[VI.]
a c is half a head, and is similar to d b,
and to the attachment of the five toes e f.
g h i^ . . .

d K decreases one sixth in the leg [at] g h.
^ is ^ of the head.

m n increases one sixth of a c, and is
the head.

o p is J-Q smaller than d K, and is j®^ of the head.
Be
a the middle between q [and] b, and it is 1
of a man.

Be r the middle between 8 [and] b.
The cavity on the outside of the knee, r, is higher
than the cavity
a on the inside by the half of the
thickness of the leg at the foot.

r is situated in the middle between the protuberance
8 and the plane
b.

V is in the middle between t [and] b.
The thickness of the thigh in front is similar to
the greatest breadth of the face from the front, i. e.
f of the space which is from the chin to the summit
of the head.

J r is I of 7 Z\'.

m n is similar to 7 v, and is J of r b.
X y
goes 3 [times] into r b and into r a.

[I.] a d ist ein Kopf.

c b ist ein Kopf.

Die vier kleineren Zehen sind von der Oberseite der
Nägel bis zur Unterseite in- der gleichen Weise dick
und sind des Fußes.

[IL] a n [und n\\ b sind gleich.

f n [und d sind gleich; n c wird 2 Füße sein.

n d wird 2 Füße sein.

[III.] Ist umgekehrt.

Der Kopf a f \\ größer als n f.

[IV.] Die größte Dicke des fleischigen Teiles des
Beines ist am Drittel seiner Höhe
a b, und ist um
den zwanzigsten Teil breiter als die größte Breite des
Fußes.

[V.] Der liegende Mensch erreicht 1 seiner Höhe.

[VI,] a c ist ein halber Kopf und ist gleich d b und
dem Ansatz der fünf Zehen
s f.

g h ist .. .

d IC nimmt um ein Sechstel ab am Beine [bei] g h.

g h ist \\ des Kopfes.

m n nimmt um das Sechstel von a,c zv^ und ist
des Kopfes.

0 p ist um jL kleiner als d K und ist des
Kopfes.

a sei die Mitte zwischen q [und] b und ist | des
Menschen.

r sei die Mitte zwischen 8 [und] b.

Die Delle am Knie außen, r, sitzt um die Hälfte
der Dicke des Beines am Fuße höher als die Delle
innen,
a.

r befindet sich in der Mitte zwischen dem Höcker
8 und der Ebene
b.

V ist in der Mitte zwischen t [und] b.

Die Dicke des Oberschenkels en face ist gleich
der größten Breite des Gesichtes en face, d. i. des
Abstandes, der vom Kinne bis zum Scheitel ist.

3 r ist von 7 v.

n ist gleich 7 Z/ und ist von r b.

X y geht 3 [Mal] in r ^ und in r 8.

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[VIL] è a roVaço

[VIIL] a . b entra in c . f. 6, e 6 in c n, ed è fimile ha g. h . he a i K
1. m entra 4 in . d . f. ed in . d . n . ; ed è J f del pi[è]
p . q, r . f. entra 3 in d . fe 3 in d . n
5 X y è i dj X f, ed è fimjle ha) n . q

3 7 fie è dj n . f

4 5 fie î\\y dj n. f

Jl

[IX.] \\o fapere qua;2to >no | crefcie leua^zdofi in pu;.ta | dj piè; e nel cinarfi qua;.to
10 p . q djmjnVifcie, e qua;zto n q | crefca, s chofi la piega del piè
[X.] i . f 4 dal caço al djfotto del piè
3
7 è 6 da 3 a 2, ed è fimjle ha .g. h (ed) i.K

[XL] a homjnj 5 cho/ztro a yiille \\ihra | In Vn ora-

b homjnj 1°: In 5 ore

n omo in 25 ore; ] s In quefto modo Va j fenp;>\'e chi

15 d II 50 della força d-u

alegieriffcie j faticha: alunga te^po

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II. i, Z 8, — 14. In, Z ; II,

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[VII.] Is reversed.

[VIII.] a b goes into c / 6 [times] and 6 into c n,
and is similar to g h and to i K.

I m goes 4 [times] into d f and into d n, and is
f of the foot.

p q [and] r s goes 3 [times] into d f, and 3 into d n.

X y is ^ of X /, and is similar to n q.

J 7 be 1 of ƒ.

^ 5 be of n ƒ

[IX.] I will know how much one increases when
raising himself on tip-toe; and how much
q p decreases
on his bending, and how much
n q increases; and
likewise the joint of the foot («piega del piè»).

[X.] i ƒ ^ [goes] 4 [times] from the membrum to
the underside of the foot.

J 7 is 6 from 3 to 2, and is similar to g h [and] to iK.

[XI.] a — 5 men against thousand pounds in
one hour.

b — I man in 5 hours.
d — the 5 th part of the force of a man in
25 hours. And in this way always proceeds he who
lightens the exertion: He lengthens the time.

^ Leonardo has c ƒ; the drawing shows that i f is meant;
no f is to be seen on the drawing.

[VII.] Ist umgekehrt.

[VIIL] a h geht in ^ ƒ 6 [Mal] und 6 in ^ « und
ist gleich
g h und i K.

1 m geht 4 [Mal] in d f und in d n und ist f des
Fußes.

p q [und] r s geht 3 [Mal] in ^ / und 3 in d n.

jc 7 ist ^ von ƒ, und ist gleich n q.

J 7 sei J von n f.

4 S sei jL ^ /■

[IX.] Ich will wissen, wie viel einer zunimmt, der
sich auf die Fußspitzen erhebt; und wie viel
p q beim
sich Beugen abnimmt, und wie viel
n q zunimmt; und
ebenso das Fußgelenk («piega del piè»).

[X.] / ƒ ^ [geht] 4 [Mal] von der Rute bis zur
I Unterseite des Fußes.

j> 7 ist 6 von 3 bis 2 und ist gleich g h [und] i K.

[XI.] a — 5 Menschen gegen tausend Pfund in
einer Stunde.

b — I Mensch in 5 Stunden.
d — das 5tel der Kraft eines Menschen in
25 Stunden. Und auf diese Weise verfährt immer
der, welcher die Anstrengung erleichtert: Er verlängert
die Zeit.

^ Leonardo hat f ƒ; nach der Zeichnung muß i f gemeint
sein ; es gibt kein e an der Zeichnung.

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FOLIO 11 VERSO

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LEONARDO DA VINCI

FOLIO 12 RECTO

[I.] m . n . O . fono fimjlj

[II.] la mjnore groffeça | della ga/zba m faccia e;^tra | 8 Volte dal djfotto del piè j a la
giVntura del ginochio |
{cce\\ e à fimjlitudjne chol hraccio \\ \\n faccia fu 1-apichatura della
mano, e cho la magiore lu;?geça [ dell-orechio, e co\' 3 fpatj | in ch-è diujfo il uolto; e quefta

5 groffeça e^ztra 4 Volte da | la giu;2tura della mano al fine del gomjto__

ta?^to è largho il piè, quarto è | lo fpatio del ginochio i;?fra .a.b; | ta;zto è la padela
qua;eto è la ga^/ba i/efra . r . a

da la punta. del piV lungo djto de la mano | alla {gkia>é) giV/ztura de la fpala è 4
manj, j o Vuoi 4 tefte

10 [IIL] la mjnore groffeça della ga^ba | m proffilo e^tra 6 Volte dal djfocto | del piè
alla giVntura del ginochio, | s à fimjlitudjne chollo fpatio ch-è i[n]fra 11a | choda de l-ochio al
bufo dello orechio, | e cholla magior groffeça del
hraccio \'m profilo, | e co lagrimator de
l-ochio a 1-apichatura de\' cajpellj

a . b . c . fono Mvd. loro equalj per lu?zgeça ; . c . d | s#tra 2 Volte dal djfocto del
IS piè al i del ginochio,
e quel è j medesimo dal ginochio al fiancho

[IV.] .a.b.c. fono equalj, a.b è 2 piedj, j cioè da(^/)l calcagnjo alla pu;?ta del djto
groffo, e chofî

[V.] a-b.c fono equalj, s ciafchuno | interValo è 2 tefte

21

del ginochio.

[VL] ta;«to è \'mn \\n medefimo j homo lo fpatio che è j;«fra | .a.b. qua^^to c . d .

2. djfotto, L : djfofFo. — i6. pu^ta, L : pu«da.

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[I.] m \\o and] n o are similar.

[IL] The minor thickness of the leg, in front,
goes 8 times from below the foot up to the joint of
the knee and has similarity to the arm, in front, at
the attachment of the hand, and to the greatest length
of the ear, and to the 3 spaces into which the face
is divided; and this thickness goes 4 times from the
joint of the hand to the point of the elbow.

As broad is the foot as is the breadth of the knee
between
a [and] as broad is the patella of the
knee as is the leg between
r [and] 8.

From the point of the longest finger of the hand to
the joint of the shoulder is 4 hands, or, if you will,
4 heads.

[IIL] The minor thickness of the leg in profile
goes 6 times from below the foot up to the joint of
the knee, and has similarity to the space which is
from the outer angle of the eye to the orifice of the
ear, and to the greatest thickness of the arm in
profile, and to [the space from] the inner angle of
the eye to the attachment of the hairs.

a b [and c are mutually equal, in length; c d
goes twice from below the foot up to the 1 [viz.
middle] of the knee, and this is the same from the
knee up to the hip («fiancho»).

[IV.] a b [and b] c are equal; <a; ^ is 2 feet, i. e.
from the heel to the point of the big toe, and so . . .

[v.] a b [and a\\ c are equal, and each interval
is 2 heads.

[VI.] As great is in one and the same man the
space which is between
a [and] b, as c d \\s>.

[L] m [0 und] n 0 sind gleich.

[II.] Die kleinste Dicke des Beines en face geht
8 Mal von der Unterseite des Fußes bis zum Knie-
gelenk und ist gleich dem Arm en face am Ansatz
der Hand und der größten Länge des Ohres und
den 3 Abständen, in welche das Gesicht geteilt wird;
und diese Dicke geht 4 Mal vom Handgelenk bis
zur Spitze des Ellbogens.

So breit ist der Fuß, als die Breite des Knies
zwischen
a [und] b ist; so breit ist die Kniescheibe,
als das Bein zwischen
r [und] 8 ist.

Von der Spitze des längsten Fingers der Hand bis
zum Schultergelenk ist es 4 Hände oder, wenn du
so willst, 4 Köpfe.

[III.] Die kleinste Dicke des Beines im Profil geht
6 Mal von der Unterseite des Fußes bis zum Knie-
gelenk und ist gleich dem Abstand, der zwischen dem
äußeren Augenwinkel bis zur Ohröffnung ist, und der
größten Dicke des Armes im Profil und [dem Abstand
zwischen] dem inneren Winkel des Auges bis zum
Ansatz der Haare ist.

a b [und b\\ c sind unter sich gleich an Länge;
c d geht 2 Mal von der Unterseite des Fußes bis zur
ite (o: Mitte) des Knies, und dies ist das Gleiche
vom Knie bis zur Hüfte («fiancho»).

[IV.] a b [und b] c sind gleich; a b vsX 2 Füße d. i.
von der Ferse bis zur Spitze der großen Zehe, und so . . .

[V.] a b [und a] c sind gleich, und jede Distanz
ist 2 Köpfe.

[VI.] So groß ist in ein und demselben Menschen
der Abstand, der zwischen
a [und] b ist, als c d ist.

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LEONARDO DA VINCI

FOLIO 13 RECTO

[I.] 3 fono li muffcolj principalj | della fpalla, coè b c d; he du[e] | fono li laterali che
lla mo\\ano | innangi e in dirieto, coè a o.

a la mo\\e inangi, he o la tira | in (^rieto; e in fu l-al?a b c d; | in fu e inangi abc;
in fu e in d[i]|rieto c d o; e in gü baffta
j quafi il pefo dj fe medefima

[II.] II muffcolo h fi Vnjffce col muffcolo c, quan|do il (/) bracco \\a innangi, e nel
tornare in dj rieto il muffcolo
d f-unjffce col muffcolo c.

22

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j. principalj, L: principoli. — J". Z; d. — ó. Z.- K

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[I.] 3 are the principal muscles of the shoulder,
i. e.
b c d\\ and two are the lateral ones, which move
it forwards and backwards, i. e.
a o.

a moves it forwards, and o pulls it backwards; and
bed lifts it upwards; upwards and forwards a b c\\
upwards and backwards c d and downwards its
own weight is almost enough.

[II.] The muscle b unites with the muscle c, when
the arm moves forwards, and in moving back the
muscle
d unites itself with the muscle c}

^ In [II.] Leonardo has evidently written d for b o^ b for d.

[I.] 3 sind die Hauptmuskeln der Schulter, d. i.
b c d\\ und zwei sind die lateralen, die sie vorwärts
und rückwärts bewegen, d. i.
a o.

a bewegt sie vorwärts, und o zieht sie rückwärts;
und
b c d hebt sie aufwärts; aufwärts und vorwärts
a b c\\ aufwärts und rückwärts c d o; und abwärts ge-
nügt fast ihr eigenes Gewicht.

[IL] Der Muskel b verbindet sich mit dem Muskel
c, wenn der Arm vorwärts geht, und beim Zurück-
b\'ewegen verbindet der Muskel
d sich mit dem Muskel c}

b und b statt d

1 In [II.] hat Leonardo offenbar d statt
geschrielsen.

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FOLIO 13 RECTO

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LEONARDO DA VINCI

FOLIO 14 RECTO

li nudj fortj Voliano efùre mVfcolofi s groffi

quellj che fono dj pocha forteça farano laciertofo e ffottjlj

23

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The robust nudes will be muscular and thick.
Those who are of less strength will be lacertous
and thin.

Die kräftigen Nackten werden muskulös und dick sein.
Die, die von geringerer Kraft sind, werden lacertös
und zart sein.

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FOLIO 17 RECTO

[I.] à fatto la natura tutti li muffcoli ap|partenenti al moto delli ditj apicchati nell-offo
della ganb[a] e non nella coffcja, | p.rchè, quando la guntura del ginochio | fi piegaffi effendo
apichati nell-offo de | la coffcia, effi muffcolj fi richiudere|bono e ffi fererebono fotto la guntufral
del gmochio e non potrebbono fança
j gran djfichultà e faticha ferujre a effe djta de\' piedi-
5 el medefimo achade | nella mano media[n]te la piegatura del | gomjto del bracco-__l^
[II.] Li piedj

Hi\'\':

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\'i.ii;

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[I.] Nature has made all the muscles appertaining
to the motion of the toes attached to the bone of
the leg and not to the thigh, because these muscles,
if attached to the bone of the thigh, would, when
the knee-joint should bend itself, close up and lock
themselves under the knee-joint, and would not without
great difficulty and fatigue be able to serve these
toes. And the same happens with the hand, by means
of the bending of the elbow of the arm.

[II.] The feet.

[I.] Die Natur hat sämtliche Muskeln, die zur
Bewegung der Zehen gehören, am Knochen des Unter-
schenkels und nicht am Oberschenkel festgemacht,
weil diese Muskeln, wenn das Kniegelenk sich beugen
sollte, falls sie am Knochen des Oberschenkels be-
festigt wären, sich zusammenschheßen und sich unter-
halb des Kniegelenkes schließen und nicht ohne große
Schwierigkeit und Anstrengung die Zehen würden
versorgen können; und dasselbe trifft an der Hand
zu bei der Vermittelung der Beugung des Ellbogens
des Armes.

[IL] Die Füße.

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FOLIO 17 RECTO

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FOLIO 18 RECTO

[I.] dell-acque che infra lloro fi | p^rchuotano fenpre la men pojtente refrette in djrieto
[IL] fa che lla proffpectiua de\' | cholori non fi djffcordj | dalle grandeçe dj qualun|che
chofa, cioè che llj | cholori djminuiffchino j tanto della lor natu|ra, quanto djmjnuifca|no li
chorpi in djuerfi | djfftantie della loro j naturale quantità

5 [IIL] Quel che djffciende fa i paffi picholi, p^rchè | il pefo reffta fopra il piè dj djrie|to •

E cquel che ffaglie fa lli pajfi grandj, p^rchè il fuo pefo fta fopra il piè dinanca_!

[IV.] II pa ^ V

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[I.] Of the waters which percuss against each
other the less potent is always repelled.

[II.] Make that the perspective of the colours
does not discord with the size of any object, i. e. that
the colours lose as much of their nature as the bodies
at different distances diminish in their natural quantity.

[IIL] He who descends makes small paces, because
the weight remains on the hinder foot; and he who
mounts makes long paces, because his weight rests
on the foremost foot.

[IV.] . . .

[I.] Von den Gewässern, die auf einander stoßen,
wird immer das weniger Kräftige zurückgeworfen.

[II.] Mache, daß die Perspektive der Farben nicht
in Disharmonie mit der Größe irgendeines Dinges
stehe, d. i., daß die Farben so viel an ihrer natür-
lichen Eigenschaft einbüßen, als die Körper in ver-
schiedenen Entfernungen an ihrer natürlichen Größe
abnehmen.

[III.] Der, welcher herabsteigt, macht kleine Schritte,
weil die Schwere auf dem hinteren Beine bleibt. Und
der, welcher hinaufsteigt, macht große Schritte, weil
seine Schwere auf dem vorderen Beine ruht.

[IV.] ...

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FOLIO 18 RECTO

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FOLIO 19 RECTO

[L] abc fono equalj

[Il.j delle sup^rfitie ochupate, qual-è | la parte che ffi ochupa nel porre | l-una sopra del-
1-altra; maj f-ara no|titia della fua quantjta fe non colli | apreffamenti___

J

qual-è, L : quelle.

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[I.] a i C are equal.

[II.] Of the covered surfaces — which is the part
that is covered in placing one upon the other? Never
will you get knowledge of its quantity except approxi-
mately.

[I.] a b C sind gleich.

[II.] Von den bedeckten Flächen — welcher ist
der Teil, der bedeckt wird beim Drauflegen der einen
auf die andere? Nie wird man Bescheid von seiner
Größe erhalten außer durch die Näherungswerte.

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FOLIO 19 VERSO

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FOLIO 20 RECTO

Quando il hraccio fi piega in a[n]golo nel suo gomjto e genera angulo d-alcuna [ forte,
quanto effo angulo fi farà piV acuto, tanto i mVffcolj
(dj dentro) di dentro | a [e]ffo angolo
piV brieuj, e lli muffcoli opofitj fi faranno dj majgor Iungeça che \'1 lor ordinario, come djre
nello efenplo ace] forte djmjnViranno, he b n forte f-allungerà

s. quanto, L : quento. — 4. 2l, L : b.

-ocr page 145-

When the arm in its elbow is bent at an angle and
forms an angle of any sort — the more acute this
angle will be, the shorter the muscles within this
angle; and the opposite muscles will become of greater
length than their ordinary length, as you might say
in the instance £ will strongly diminish, and
b n
will strongly lengthen themselves.

^ Leonardo has b, evidently by a slip of the pen.

Wenn der Arm in seinem Ellbogen im Winkel ge-
beugt wird und einen Winkel von jeder Art bildet
— je spitziger dieser Winkel wird, desto kürzer die
Muskeln innen in diesem Winkel; und die gegen-
überliegenden Muskeln werden von größerer Länge
als gewöhnlich, wie du sagen könntest im Beispiele
a^ c e sich stark verkleinern, und b n sich stark ver-
längern werden.

^ Leonardo hat b, was verschrieben sein mu^ für a.

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FOLIO 20 RECTO

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FOLIO 21 RECTO

[I.] II polo a è cquello, doue fi bilicha j 1-omo col fuo pefo medjante le cor|de n m he
o p, le quali fanno del | fuffto della ghanba fopra detto polo, | come fan le farte alli albi^ri
delle najVj; e "Vna libra che gitti 1-omo del | fuo pefo per qualu/zche parte fori del | detto
polo a porterà gran pe fo alla oppofita corda, come fi | dimoffterrà al locho fuo, detto de

5 ualime;2to de\' me^zbri_

[II.] fcuopri a grado a grado tutte le parte dinantj dell-omo nel | fare la tua notomia;
e cofi farai infino in full-offa

[IIL] djfcretio;. de\' me^zbri della "Vite e Ilor trauagliame?zti-

dato
10 dato
dato
dato
dato
dato

La ujte dente numéro lieua pefo: fi cercha il motore
il dente
numéro lieua pefo e \'1 motore — La uite
il
vatmero lieua pefo motore e Vite — dente
la lieua pefo motore e "Vite e de;.te — numéro
el pefo motore Vite dente numero — lieua
el motore Vite dente
numero lieua — pefo

15 Quj pone la groçeça della ujte, e lia groffeça del fuo dente, e \'1 j numero dellj de;.ti

che aparifce nella fronte della ujte, e lia lungheça della | lieua che uolta la ujte, e \'1 pefo
alçato dalla ujte, e lia pote;.tia del motore
j

[IV.] Quella rota farà dj più facile moto che arà il fuo polo dj mjnor 1 groffeçça--

[V.] Efercitatione e ^natura de\' menbri delle taglie e llor circu|ftantie-libro

il djamjtro numero polo pefo e corda: fi cercha il motore
il
(polo) numero polo pefo corda e motore — {ilpolo) il diamitro

20 dato
dato
dato
dato
dato
2S dato

il numero
il polo —
il pefo
la corda

el polo pefo corda motore e djamjtro
il pefo corda motore djamjtro numero
la corda motore djamjtro numero polo
il motore diamjtro numero polo pefo

6. L .■ tutte j corrttto in e. — dell-omo, Zn corrctto in d. — 9. cercha, L: cerche.

-ocr page 149-

[I.] The axis a is the one in which a man ba:lances
with his weight by means of the cords
n m and o
which are to the stem of the leg, above the said axis,
what the shrouds are to the masts of the ships. And
one pound of his weight which a man throws to any
side, outside of the said axis
a, will add great weight
to the opposite cord, as shall be shown in its place,
named «On the functions of the members».

[II.] Uncover gradually all the parts on the fore-
side of a man, when you make your anatomy; and
thus you shall do even to the bones.

[III.] Discrimination of the members of a screw and
their workings.

Given: The screw, screwthread, number, lever,

weight — seek: the motor.
Given: The screwthread, number, lever, weight,

and motor — the screw.
Given: The number, lever, weight, motor and screw

— screwthread.

Given: The lever, weight, motor, and screw and

screwthread —- number.
Given: The weight, motor, screw, screwthread,

number — lever.
Given: The motor, screw, screwthread, number,
lever — weight.
Here is put down the thickness of the screw, and
the thickness of its screwthread, and the number
of the screwthread, which appear on the front of
the screw, and the length of the lever, which turns
the screw, and the weight lifted by the screw, and
the power of the motor.

[IV.] That wheel will have an easier motion which
will have its axis of minor thickness.

[v.] Exertion and nature of the parts of the pur-
chases and their relations — 4th book.
Given: The diameter, number, axis, weight, and cord

— seek: the motor.

Given: The number, axis, weight, cord, and motor

•— the diameter.
Given: The axis, weight, cord, motor, and diameter

— the number.

Given: The weight, cord, motor, diameter, number

— the axis.

Given: The cord, motor, diameter, number, axis —
the weight.

Given: The motor, diameter, number, axis, weight

— the cord.

[I.] Die Achse a ist diejenige, in der der Mensch
sich ins Gleichgewicht bringt mit seinem Gewicht
mittels der Stränge
n m und o p, welche für den
Schaft des Beines, oberhalb der erwähnten Achse, das
sind, was die Wantentaue für die Masten der Schiffe
sind. Und ein Pfund, das der Mensch von seinem
Gewicht nach irgendeiner Seite, außerhalb der erwähnten
Achse
a, wirft, wird großes Gewicht dem gegenüber-
gestellten Strang zuführen, wie es an seiner Stelle, betitelt:
«Über die Funktionen der Teile», gezeigt werden soll.

[II.] Lege schrittweise sämtliche Teile vorne am
Menschen bloß, wenn du deine Anatomie machst; und
so sollst du es machen bis auf die Knochen.

[III.] Unterscheidung der Schraubenteile und ihrer
Beanspruchung.

Gegeben: Die Schraube, Schraubenwindung, Zahl,
Hebel, Gewicht — es wird gesucht: der
Beweger.

Gegeben: Die Schraubenwindung, Zahl, Hebel, Ge-
wicht, und der Beweger — die Schraube.
Gegeben: Die Zahl, Hebel, Gewicht, Beweger und

Schraube — die Schraubenwindung.
Gegeben : Der Hebel, Gewicht, Beweger und Schraube

und Schraubenwindung — die Zahl.
Gegeben: Das Gewicht, Beweger, Schraube, Schrau-
benwindung, Zahl — der Hebel.
Gegeben : Der Beweger, Schraube, Schraubenwindung,
Zahl, Hebel — das Gewicht.

Hier wird eingesetzt die Dicke der Schraube und
die Dicke ihrer Schraubenwindung und die Zahl der
Schraubenwindungen, die an der Vorderseite der Schraube
zum Vorschein kommen, und die Länge des Hebels,
der die Schraube dreht, und das von der Schraube
gehobene Gewicht, und die Kraft des Bewegers.

[IV.] Das Rad, das seine Achse von kleinerer Dicke
haben wird, wird eine leichtere Bewegung haben.

[V.] Funidion und Natur der Teile der Flaschen-
züge und ihre Beziehungen — 4ies Buch.
Gegeben: Der Durchmess^ Zahl, Achse, Gewicht
und Schnur — es wird gesucht: der Beweger.
Gegeben: Die Zahl, Achse, Gewicht, Schnur und

Beweger — der Durchmesser.
Gegeben: Die Achse, Gewicht, Schnur, Beweger und

Durchmesser — die Zahl.
Gegeben: Das Gewicht, Schnur, Beweger, Durch-
messer, Zahl — die Achse.
Gegeben: Die Schnur, Beweger, Durchmesser, Zahl,

Achse — das Gewicht.
Gegeben : Der Beweger, Durchmesser, Zahl, Achse,
Gewicht — die Schnur.

-ocr page 150-

Ij menbrz delle taglie dati djfopra fon: il djamjtro delle rotelle | d-effe taglie, e \'1 numero
d-effe rotelle, e lla groffeça del polo che | fta dentro a ciaffcuna rotella, e la quantità del
pefo che ffi foftiene al|le taglje, e lla groffeça della corda
{c/ze ftd) che ttira il pefo, e \'1
motore d-effo pefo, | Le qualj cofe dette fono 6; ora e\' fe ne dà |
5, e ricerchafi la natura
5 della feffta, la quale inuero è fjfottile iriVefftichatione, e non fi farà maj fança la fua teori|cha,

coè della difmjtione delle 4 potentie, come pefo, força, | moto e p^rcuflîone_

nell-arghano la corda fottile è più (>) facile nel tirare che lla corda | groffa, rifpetto che
\'1 centro della fua groffeça è più "Vicino al centro | d-effo arghana, e lla lieua à magore

djferença dalla fua contralieua | ch-ella non arebbe \'n effere la corda groffa __^_

nelle taglie la corda groffa à il centro della fua groffeça più djf|ftante dal centro del
polo delle rotelle che non arebbe {la), effendo la corda | fottile; e per confeguença è più
facile al fuo motore, concôfia che il | polo Viene a reftare
{p) zon maggore djferentia dj
groffeça nel djamj|tro della rota, intendendo effo djamjtro infmo al contatto del centro | della
groffeça della predetta corda--

10

I. Ij, L : e corretto in j.

-ocr page 151-

The parts of the purchases given above are: the
diameter of the wheels of these purchases, and the
number of these wheels, and the thickness of the
axis which is within every wheel, and the quantity
of the weight which is sustained by the purchases,
and the thickness of the cord which draws the weight,
and the motor of this weight — which said things
are 6. Now 5 of them are given, and the nature of
the sixth is sought; this is indeed a subtle investi-
gation and will never be made without its theory,
i. e. the definition of the 4 powers, viz. weight,
force, motion, and percussion.

In a capstan the thinner cord is easier for draw-
ing than the thick cord, from the cause that the
centre of its thickness is nearer to the centre of this
capstan, and the lever has greater difference from its
counterlever than it would have, if the cord were thick.

In the purchases the thick cord has the centre of
its thickness more distant from the centre of the axis
of the wheels than it would have, if the cord were
thin. And consequently it is easier to its motor,
inasmuch as the axis comes to have a greater diffe-
rence of thickness in the diameter of the wheel, if
you understand this diameter up to the contact of the
centre of the thickness of the cord mentioned above.

Die obengegebenen Teile der Flaschenzüge sind:
der Durchmesser der Rädchen dieser Flaschenzüge,
und die Zahl dieser Rädchen, und die Dicke der
Achse, die in jedem Rädchen ist, und die Größe des
Gewichtes, das von den Flaschenzügen getragen wird,
und die Dicke der Schnur, die das Gewicht zieht,
und der Beweger dieses Gewichtes — welche genannten
Dinge 6 sind. Nun werden davon 5 gegeben, und
die Natur des sechsten wird gesucht; dies ist wahr-
haftig eine subtile Untersuchung, und wird nie gemacht
werden können ohne ihre Theorie d. i. die Definition der
4 Faktoren, nämlich Gewicht, Kraft, Bewegung, Stoß.

Am Hebezeug ist die dünne Schnur leichter zu
ziehen als die dicke Schnur, aus dem Grunde, weil
das Zentrum ihrer Dicke näher am Zentrum dieses
Hebezeuges ist, und der Hebel größere Differenz von
seinem Gegenhebel hat, als er haben würde, wenn die
Schnur dick wäre.

An den Flaschenzügen hat die dicke Schnur das
Zentrum ihrer Dicke in größerem Abstand vom Zen-
trum der Achse der Rädchen, als sie es haben würde,
wenn die Schnur dünn wäre. Und infolgedessen ist
es leichter für ihren Beweger, weil die Achse dazu
kommt, größeren Dickenunterschied im Durchmesser
des Rades zu haben, wenn man diesen Durchmesser
bis zur Berührung des Zentrums der Dicke der erwähnten
Schnur annimmt.

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FOLIO 21 RECTO

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FOLIO 21 VERSO

[L] Ognj graue corpo à

J1 centro d-ognj grafußäjue (fo) a corda foffpefo (è nella ffif) è fotto la centrale
d-effa [ corda-

corda. Dato: il pefo, e la lieua, fubbio, polo, e motore, fi ricercha la grojffeça della

5 corda — (che pef), con che fi leua il pefo_

dato la corda, il pefo, fubbio, polo, e motore, si ricercha la lieua.

Jo Ó per iftrumenti dj quefto 4° libro a maneggare 6 cofe : | coè polo, fubbio,

lieua, corda, pefo, e motore-

motore. Dato: il polo col fubbio, e lia lieua, e lia corda col pefo, fi ri|cercha la potentia

del motore d-effo pefo_

polo. Dato : il fubbio, lieua, corda, e ppefo col motore, fi ricercha la | groffeça del polo_

Lieua. Dato: la lieua, e lia corda col pefo, e\'1 polo, e\'1 motore, fi rijcercha la groffeça
del fubbio

Dato: la corda, pefo, e motore, polo, e llieua

[II.] traVagliamenti e natura de\' menhrx apartene^^ti | allo \\fitio dell-argano_

polo . fubbio . lieua . corda . pefo e motore

fi rricercha il motore

- il polo

- fubbio

- Lieua

- (Pfo) corda

- (motore) pefo

10

corda.

dato

il

dato

il

dato

il

dato

il

dato

il

dato

il

il corda pefo motore polo e fubbio

20

Quefte cofe date dj fopra fono (fottile) dj fottile inueftj|gatione a ritrovare quel che ffi
richiede dal datore dellj | mznhA dell-argano e ffue circu/zftantie

4. la, L: li corretto in la. — 7. quefto, L: queftefto. — 23. Queste, L : Questa. — fottile, L: i corretto in e.

-ocr page 155-

[I.] Every heavy body has . . .

The centre of every heavy [body], suspended in a
cord, is found beneath the central of this cord.
Cord. Given: The weight, and the lever, winding-
beam, axis, and motor — sought: the thick-
ness of the cord, by which the weight is lifted.
Given: The cord, the weight, the winding-
beam, axis and motor — sought: the lever.

As instruments in this 4th book I have to
handle 6 things, i. e. axis, winding-beam,
lever, cord, weight, and motor.
Motor. Given: The axis with the winding-beam, and
the lever, and the cord with the weight —
sought: the power of the motor of this weight.
Axis. Given: The winding-beam, lever, cord, and
weight with the motor — sought: the thick-
ness of the axis.
Lever. Given: The lever, and the cord with the
weight, and the axis, and the motor — sought:
the thickness of the winding-beam.
Cord. Given: The cord, weight, and motor, axis,
and lever.

[II. ] Workings and nature of the parts appertaining
to the function of the capstan.

Axis, winding-beam, lever, cord, weight, and motor.
Given: The axis, winding-beam, lever, cord, and

weight — sought: the motor.
Given: The winding-beam, lever, cord, weight, and

motor — the axis.
Given: The lever, cord, weight, motor, and axis —

winding-beam.
Given: The cord, weight, motor, axis, and winding-

beam — lever.
Given: The weight, motor, axis, winding-beam, lever

— cord.

Given: The motor, axis, winding-beam, lever, cord

— weight.

As to these things given above it is a subtle in-
vestigation to make out what is requested by the
giver of the parts of the capstan, and their relations.

[L] Jeder schwere Körpe hat . . .

Das Zentrum jedes schweren [Körpers], an einer
Schnur aufgehängt, befindet sich unterhalb des Zentralen
dieser Schnur.

Schnur. Gegeben: Das Gewicht, und der Hebel, Winde-
baum, Achse, und Beweger — es wird ge-
sucht: die Dicke der Schnur, mittels welcher
das Gewicht gehoben wird.
Gegeben: Die Schnur, das Gewicht, Winde-
baum, Achse, und Beweger — es wird gesucht:
der Hebel.

Als Instrumente in diesem 4ten Buch habe
ich 6 Dinge zu handhaben, d. i. Achse, Winde-
baum, Hebel, Schnur, Gewicht und Beweger.
Beweger. Gegeben: Die Achse mit dem Windebaum,
und der Hebel, und die Schnur mit dem
Gewicht — es wird gesucht: Die Kraft des
Bewegers dieses Gewichtes.
Achse. Gegeben: Der Windebaum, Hebel, Schnur,
und Gewicht mit dem Beweger — es wird
gesucht: die Dicke der Achse.
Hebel. Gegeben: Der Hebel, und die Schnur mit
dem Gewicht, und die Achse, und der Be-
weger — es wird gesucht: Die Dicke des
Windebaumes.
Schnur. Gegeben: Die Schnur, Gewicht und Beweger,
Achse und Hebel.

[II.] Beanspruchung und Natur der Teile, die zur
Funktion des Hebezeuges gehören.

Achse, Windebaum, Hebel, Schnur, Gewicht, und
Beweger.

Gegeben: Die Achse, Windebaum, Hebel, Schnur und
Gewicht — es wird gesucht: der Beweger.
Gegeben: Der Windebaum, Hebel, Schnur, Gewicht

und Beweger — die Achse.
Gegeben: Der Hebel, Schnur, Gewicht, Beweger und

Achse — Windebaum.
Gegeben: Die Schnur, Gewicht, Beweger, Achse und

Windebaum — Hebel.
Gegeben: Das Gewicht, Beweger, Achse, Windebaum,

Hebel — Schnur.
Gegeben: Der Beweger, Achse, Windebaum, Hebel,
Schnur — Gewicht.

In betreff dieser oben gegebenen Dinge ist es eine
subtile Untersuchung herauszufinden, was verlangt
wird vom Geber der Teile des Hebezeuges und ihre
Beziehungen.

-ocr page 156-

[III.] Le hraccia della lieua e co?2tralieua fara/e dj piii facil moto che ffaran foftenute
da polo dj mjnor groffeça-

La lieua e contralieua polo e\'1 pefo, fi ricercha il motore

la contralieua polo pefo e motore —- la lieua

il polo pefo motore e llieua -- la contralieua

il pefo motore lieua e contralieua -- il polo

f/a lieua) il motore (contralieua) lieua contrallieua e\'1 polo — il pefo

dato
dato
5 dato
dato
dato

-ocr page 157-

[III.] The arms of the lever and the counterlever
will have an easier motion if sustained by an axis of
minor thickness.

Given: The lever and counterlever, axis, and the

weight — sought: the motor.
Given: The counterlever, axis, weight, and motor —
the lever.

Given: The axis, weight, motor, and lever — the
counterlever.

Given: The weight, motor, lever, and counterlever

— the axis.

Given: The motor, lever, counterlever, and the axis

— the weight.

[III.] Die Arme des Hebels und des Gegenhebels
werden eine leichtere Bewegung haben, wenn sie von
einer Achse von kleinerer Dicke getragen werden.
Gegeben: Der Hebel und Gegenhebel, Achse und
das Gewicht ■— es wird gesucht: Der Beweger.
Gegeben: Der Gegenhebel, Achse, Gewicht und Be-
weger — der Hebel.
Gegeben: Die Achse, Gewicht, Beweger und Hebel

— der Gegenhebel.
Gegeben: Das Gewicht, Beweger, Hebel und Gegen-
hebel — die Achse.
Gegeben: Der Beweger, Hebel, Gegenhebel und die
Achse — das Gewicht.

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FOLIO 21 VERSO

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FOLIO 22 RECTO

[I.] de figura \\mana

Qual parte è quella nell-omo che nel fiio ingraffa|re maj non uj creffce carne_

qualle è cquella parte che nel dimagrare dell-omo | maj non djmagra con djmagration
troppo fenfibile

5

infra lie parte che ingraffano qual-è quella che piii | ingraffa_

infra lie parte che djmagrano qual-è quella che ffi fa più magra__

degli omjnj potenti in forçe, quali muffcoli fon dj maj gore groffeça e più eleuatj

Tu aj a ffigurare nella tua anatomja tutti li gradj | delle menbra dalla creation dell-omo
infino alla fua | morte, e infino alla morte dell-offa, e qual parte d-effe j prima fi consuma,

IO e I equal parte più fi conferua-

e ffimjlmente dall-ultima magreça all-ultima grafeça
[IL] de pictura

Quali muffcolj fono Quellj che ffi djujdano | nello inuechiare o nne\' gouanj che djmagrano.
Qualj fon li lochi nelle menbra >mane, doue [ per neffuna qualità dj graffeça maj la

75 carne | non creffce, nè per neffun grado dj magreça | maj la carne non djmjnuiffce_

Quel che ffi ricercha in queffta djmanda fia | trouato in tutte le gunture fup^rfitialj
delle I offa, come fpalla, gomjto, gunture delle mani j e delle djta, fianchi, ginochi, chauichie,
e djta de\' piè, | e ffimjle cofe, le qualj fi djranno ai lochi loro

le maggor groffeçe che acquifftino le menbra | (. .) è in quella parte del muffchulo ch-è

20 più djf[tante al fua fermamenti-

La carne non creffce maj in quella parte del|li offi che ffon "Vicinj alla fup^rfitie de\'
menbri-

inbrdacef maj 1-acreffcimento o djmjnuitiojne della carne fa troppa djferentia-

La natura a poffto nel moto dell-omo tutte queljle parte djnantj, le quali p^rcotendo,
25 1-omo abbia a f|fentire doglia; e cquefto fi {uè) fente ne\' fufi del|le ganbe e nella fronte e
nnafo; ed è fatto a chonjferuatione dell-omo
[che)., inp^ró che, ffe tal dolore | non fuffi pr^parato
in effi menbri, cierto le molte | pé^rcuffionj in tali menbra riceuute i-axMero chaufa della | lor
defftructione-

deffcriuj, pigrchè l-offe delle hraccia e ganbe fon do(^)ppi injuerfo delle manj e de\'
30 piedj-

doue la carne creffce o djmjnuiffce nelle piegature [ delle menbra-

17. gunturs, L: a corretto in e. — mawi, L: mara^. — sj. del|Ie, L: dell|le. — 2J. ïnreibero, L: fare.

-ocr page 161-

[I.] On the human shape.

Which part of man is the one in which, on his
fattening, the «flesh» never increases.

Which is that part which in case of the man\'s
emaciating never emaciates with an emaciation too
sensible ?

Among the parts which fatten which is the one
which fattens most?

Among the parts which emaciate which is the one
which most emaciates?

In the men who are potent in force, which muscles
are of greater thickness and more raised?

You shall, in your anatomy figure all the stages of
the members, from the creation of Man till his death,
and to the death of the bones, and which part of
these is first consumed, and which part conserves
itself longer.

And similarly from the extreme leanness to the
extreme fatness.

[II.] On painting.

Which muscles are those which, in growing old,
or in the young who emaciate, separate themselves?

W^hich are the places in the human limbs where
the «flesh» never increases on account of any quality
of fatness, nor the «flesh» ever decreases on account
of any degree of leanness?

What is researched in this question will be found
in all the superficial joints of the bones, as shoulder,
elbow, joints of the hands and of the fingers, hips,
knees, ankle and toes, and similar things, which shall
he mentioned in their places.

The greatest thickness which the limbs acquire is
in that part of the muscle which is most distant
from its attachment.

The «flesh» never increases in that part of the
bones which are near the surface of the limbs.

In b r, da, c e, f the increasing or decreasing of
the «flesh» never makes too great difference.

In the motion of Man Nature has placed in front
all the parts at whose concussion a man must feel pain;
and this is felt in the shins of the legs, in the fore-
head and nose. And this is made for the conserva-
tion of Man because, if [he] were not prepared [against]
such pain in these members, the numerous concussions
received in such members would certainly be the
cause of their destruction.

Describe why the bones of the arms and legs are
double towards the hands and feet.

Where the «flesh» increases or decreases at the
bending of the limbs.

[I.] Über die menschliche Gestalt.

Welcher Teil am Menschen derjenige ist, an dem
bei dessen Fettwerden das «Fleisch» nie zunimmt.

Welcher ist derjenige Teil, der beim Abmagern
des Menschen nie mit allzu merkhcher Abmagerung
abmagert ?

Unter den Teilen, die fett werden, welcher ist der-
jenige, der am fettesten wird?

Unter den Teilen, die abmagern, welcher ist der-
jenige, der am meisten mager wird?

Bei den Menschen, die mächtig an Kraft sind, welche
Muskeln sind von größerer Dicke und mehr geschwellt?

Du sollst in deiner Anatomie sämthche Stufen der
Teile schildern, von der Erzeugung des Menschen
bis zu seinem Tode, und bis zum Tode der Knochen,
und welcher Teil von diesen zuerst verzehrt wird,
und welcher Teil sich länger erhält.

Desgleichen von der äußersten Magerkeit bis zum
äußersten Fettsein.

[II.] Über die Malerei.

Welche Muskeln sind diejenigen, die beim Altwerden,
oder bei den Jünglingen, die abmagern, sich von ein-
ander scheiden?

Welche sind die Stellen an den menschhchen
Gliedern, wo das «Fleisch» nie wegen irgendeiner
Beschaffenheit des Fettes zunimmt, und wo auch das
«Fleisch» wegen irgendeines Grades der Magerkeit
nie abnimmt?

Was man in dieser Frage sucht, wird an den sämt-
lichen oberflächlichen Gelenken der Knochen, wie
Schulter, Ellbogen, Gelenke der Hände und der Finger,
Hüfte, Knie, Knöchel und Zehen und ähnlichen Dingen,
die an ihren Stellen erwähnt werden sollen, gefunden
werden.

Die größte Dicke, die die Glieder erwerben, ist in
dem Teile des Muskels, der von seinen Ansätzen am
entferntesten ist.

Das «Fleisch» nimmt an dem Teile der Knochen,
die nahe an der Oberfläche der Glieder sind, nie zu.

Bei b r, da, c e, f macht die Zunahme oder die
Abnahme «des Fleisches» nie allzu großen Unterschied.

Die Natur hat bei der Bewegung des Menschen
sämtliche Teile, durch deren Gestoßenwerden der
Mensch Schmerz fühlen müßte, vorne angebracht;
und dies fühlt man an den Spindeln der Unter-
schenkel und an der Stirn und Nase. Und dies
ist gemacht zur Erhaltung des Menschen, weil, falls
[gegen] solchen Schmerz in diesen Teilen nichts vor-
gerichtet wäre, die vielen an solchen Teilen empfan-
genen Stöße gewiß Ursache zu deren Vernichtung
sein würden.

Beschreibe, warum die Knochen der Arme und der
Beine gegen die Hände und die Füße hin doppelt sind.

Wo das «Fleisch» zunimmt oder abnimmt bei den
Beugungen der Gheder.

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deffcriuj la natura del menbro genjtali, e qualj

moujno al riçamento fuo a ffcoffe-

[IIL] pittura

La fup^rfitie d-ognj corpo oppacho participa del | colore del fuo obbietto_

5 con tanta magior potentia fi tignie la fup^grfitie del corpo | oppacho del color del fuo
obbietto, quanto li raçj |
{d-eff) delle fpetie dj tali obbietti ferifcano effi corpj | infra angoli
più equali--

E ttanto più fi tigne la fup^rfitie de\' corpj opachi del colore | del fuo obietto, quanto
tal fup^rfitie è più biancha e\'1 colore dello | obietto più lumjnofo o alumjnato

muffcolj o nneruj fon quellj che llo

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Describe the nature of the genital membrum, and
which muscles and nerves are those which move it
to its successive erection.

[III.] Painting.

The surface of every opaque body participates in
the c:olour of its object.

With the greater power the surface of the opaque
body is tinged with the colour of its object, the more
the rays of the species of such objects strike these
bodies at more equal angles.

And the surface of the opaque bodies is the
more tinged with the colour of its object, the more
white such surface is, and the more luminous and
illuminated the colour of the object is.

Beschreibe die Natur des Geschlechtsgliedes, und
welche Muskeln oder Nerven die sind, die es zu seiner
stoßweisen Erektion bewegen.

[III.] Malerei.

Die Oberfläche jedes opaken Körpers nimmt an
der Farbe ihres Gegenstandes Teil.

Mit um so größerer Kraft färbt sich die Ober-
fläche des opaken Körpers mit der Farbe ihres Gegen-
standes, je mehr die Strahlen der Gattungen solcher
Gegenstände diese Körper unter gleichen Winkeln treffen.

Und um so mehr färbt sich die Oberfläche der
opaken Körper mit der Farbe ihres Gegenstandes, je
weißer solche Oberfläche und je leuchtender oder
beleuchteter die Farbe des Gegenstandes ist.

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FOLIO 22 RECTO
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BREVE INDICE AL TESTO DEI SINGOLI EOGLI DEL
QUADERNI D\'ANATOMIA VI

Proporzioni della testa e della faccia,
Proporzioni della testa e del tronco.
Proporzioni della faccia.

Proporzioni della faccia; proporzioni tra faccia e lunghezza del corpo ; tra faccia, testa e collo; tra piede e tronco; proporzioni
del cavallo.

Fol. 4 verso.

Proporzioni del cavallo.

Fol. 5 recto.

Proporzioni tra piede, braccio e testa. Proporzioni della faccia,

Fol. 6 recto.

Proporzioni tra faccia e lunghezza del corpo; del tronco; tra tronco e lunghezza del corpo; tra braccio, testa e piede,

Fol, 6 verso,

Proporzioni della gamba; tra gamba, tronco, mano e lunghezza del corpo,

Fol. 7 recto.

Proporzioni tra braccio, tronco, piede e lunghezza del corpo.

Fol. 7 verso.
Fol. 8 recto.

Proporzioni tra piede e faccia.
Proporzioni nell\'uomo inginocchiato.

Fol. 8 verso.

Proporzioni tra braccio, lunghezza del corpo e larghezza delle spalle ; tra testa e tronco.

Fol. 9 recto.
Fol. 9 verso.

Proporzioni tra piede, mano e faccia.
Proporzioni del piede.

Fol. 10 recto.

«II trezo». Proporzioni tra le varie parti del corpo. Errore di certi scultori nell\'insegnare. Miscela di colori.

Fol. 11 recto.

Proporzioni tra braccio e testa; tra tronco e fianchi. I^a cintura. «trezo». Proporzioni del braccio. Linea perpendicolare
del corpo umano.

Fol. 11 verso.

Proporzioni tra testa e piede ; della gamba ; tra tronco e corpo. Allegerimento del lavoro fisico per mezzo di prolunga
mento del tempo dell\'azione della forza, spiegato col esempio della leva.

Fol. 1 recto.

Fol. 2 recto.

Fol. 3 recto.

Fol. 4 recto.

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Fol 17 recto.

Perché i muscoli delle dita del piede hanno origine dalla gamba, quelli della mano dall\'avambraccio.

Fol. 18 recto.

Le acque. Prospettiva di colori. Psssi lunghi e brevi.

Fol. 19 recto.

Delia grandezza delle «superficie coperte»,

Fol. 20 recto.

Quanto più acuto l\'angolo del gomito, tanto più corti i muscoli flessori e tanto più lunghi i muscoli estensori.

Fol. 21 recto.

Fol. 12 recto.

Proporzioni della gamba; tra gamba, braccio e faccia; tra braccio e testa.

Fol. 13 recto.
Fol. 14 recto.

I muscoli della spalla.
Nudi forti e meno forti.

Paragone di certi muscoli della gamba alle sartie. «Della funzione delle parti». «Anatomia», Distinzione tra le parti della
vite e il loro travagliamento. Carrucola. Leva. 4° libro.

Fol. 21 verso.

Leva.

Fol. 22 recto.

«De figura umana». Magrezza e grassezza. «L\'anatomia». «De pictura». I muscoli nei vecchi e nei giovani, dei quali la
«carne» cresce o diminuisce. Parti sottocutanei delle ossa. Perché la fronte, ii naso e la gamba sono molto esposti al dolore.
Perché l\'avambraccio e la gamba hanno due ossa. La «arne» nell\'inchinarsi. La natura del membro genitale. «Pictura».
Superficie e colore.

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SHORT TABLE OF THE CONTENTS OF THE SINGLE FOLIOS OF THE

QUADERNI D\'ANATOMIA VI.

Fol. 1 recto.
Fol. 2 recto.
Fol. 3 recto.

Proportions of head and face.
Proportions of head and trunk.
Proportions of the face.

Fol. 4 recto.

Proportions of the face; between face and length of the body; between face, head and neck; between foot and trunk; pro-
portions of the horse.

Fol. 4 verso.

Proportions of the horse.

Fol. 5 recto.

Proportions between foot, arm, and head; proportions of the face.

Fol. 6 recto.

Proportions between face and length of the body; of the trunk; between trunk and length of the body; between arm, head and foot.

Fol. 6 verso.

Proportions of the leg; between leg, trunk, hand and length of the body.

Fol. 7 recto.

Proportions between arm, trunk, foot and length of the body.

Fol. 7 verso.

Proportions between foot and face.

Fol. 8 recto.

Proportions of a kneeling man.

Fol. 8 verso.

Proportions between arm, length of the body and breadth of the shoulders; between head and trunk.

Fol. 9 recto.
Fol. 9 verso.
Fol. 10 recto.

Proportions between foot, hand, and face.
Proportions of the foot.

«11 trezos. Proportions between different parts of the body. Deficiency of the method of instruction of some sculptors.
Mixture of colours.

Fol. 11 recto.

Proportions between arm and head; between trunk and hip. The girdle. «Trezo». Proportions of the arm. Perpendicular
line of the body.

Fol. 11 verso.

Proportions between head and foot; of the leg; between trunk and body. Alleviation of physical labour through augmenting
the time of force-effect, explained by the lever.

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Fol. 12 recto.

Proportions of the leg; between leg, arm, and face; between arm and head.

Fol. 13 recto.
Fol. 14 recto.

The muscles of the shoulder.
Powerful and less powerful nudes.

Fol. 17 recto.

Why the muscles of the toes originate from the leg, those of the hand from the forearm.

Fol. 18 recto.

The waters. The perspective of the colours. Short and long steps.

Fol. 19 recto.

On the size of «covered superficiess.

Fol. 20 recto.

The more pointed the angle of the elbow, the shorter the bending-muscles and the longer the extending-muscles.

Fol. 21 recto.

Comparison of certain muscles of the leg to shrouds. «On the functions of the members». «The anatomy». Distinction of
the parts of the screw and their exertion. Block-and-pulley. Lever. 4th book.

Fol. 21 verso.

Lever.

Fol. 22 recto.

«On the human shape». Emaciation and fatness. «The anatomy». «On painting». Muscles in old and young persons, where

«the flesh» increases or decreases. The subcutaneous parts of the bones. Why forehead, nose and tibia are very sensible of pain.

Why the forearm and the leg have two bones. «The flesh» in bending. The nature of the generating organ. «Painting». Surface
and colour.

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KURZES INHALTSVERZEICHNIS DES TEXTES DER EINZELNEN FOLIEN DES

QUADERNI D\'ANATOMIA VI

Fol. 1 recto.

Proportionen des Kopfes und Gesichtes.

Fol. 2 recto.

Proportionen des Kopfes und Rumpfes.

Fol. 3 recto.

Proportionen des Gesichtes.

Fol. 4 recto.

Proportionen des Gesichtes, zwischen Gesicht und Körperhöhe, zwischen Gesicht, Kopf und Hals, zwischen Fuß und Rumpf;
Proportionen des Pferdes.

Fol. 4 verso.

Proportionen des Pferdes.

Fol. 5 recto.

Proportionen zwischen Fuß, Arm und Kopf; Proportionen des Gesichtes.

Fol. 6 recto.

Proportionen zwischen Gesicht und Körperhöhe, des Rumpfes, zwischen Rumpf und Körperhöhe, zwischen Arm, Kopf und Fuß.

Fol. 6 verso.

Proportionen des Beines, zwischen Bein, Rumpf, Hand und Körperhöhe.

Fol. 7 recto.

Proportionen zwischen Arm, Rumpf, Fuß und Körperhöhe.

Fol. 7 verso.

Proportionen zwischen Fuß und Gesicht.

Fol. 8 recto.

Proportionen beim knieenden Menschen.

Fol. 8 verso.

Proportionen zwischen Arm, Körperhöhe und Schulterbreite, zwischen Kopf und Rumpf.

Fol. 9 recto.

Proportionen zwischen Fuß, Hand und Gesicht.

Fol. 9 verso.

Proportionen des Fußes.

Fol. 10 recto.

«11 trezo». Proportionen zwischen verschiedenen Körperteilen. Fehler bei der Unterrichtserteilung einiger Bildhauer. Farben-
mischung.

Fol. 11 recto.

Proportionen zwischen Arm und Kopf, sowie zwischen Rumpf und Hüfte. Der Gürtel. «Trezo». Proportionen des Armes.
Die senkrechte Linie des Körpers.

Fol. 11 verso.

Proportionen zwischen Kopf und Fuß, des Beines und zwischen Rumpf und Körper. Erleichterung der mechanischen Arbeit
durch Verlängerung der Zeit der Kraftwirkung, erläutert am Beispiel des Hebels.

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Fol. 12 recto.

Proportionen des Beines, zwischen Bein, Arm und Gesicht, zwischen Arm und Kopf,

Fol. 13 recto.
Fol. 14 recto.

Die Muskeln der Schulter.

Die kräftigen und weniger kräftigen Nackten.

Fol. 17 recto.

Weshalb die Muskeln der Zehen am Unterschenkel entspringen, die der Hand am Unterarm.

Fol. 18 recto.

Die Gewässer. Die Perspektive der Farben. Kleine und große Schritte.

Fol. 19 recto.

Über die Größe tbedeckter Flächen».

Fol. 20 recto.

Je spitzer der Ellbogenwinkel, je kürzer die Beugemuskeln und je länger die Streckmuskeln.

Fol. 21 recto.

Vergleich gewisser Muskeln des Unterschenkels mit Wantentauen. «tJber die Funktionen der Teile». «Die Anatomie».
Unterscheidung der Schraubenteile und ihrer Beanspruchung. Flaschenzug. Hebezeug. 4, Buch.

Fol. 21 verso.

Hebezeug.

Fol. 22 recto.

«Über die menschliche Gestalt». Magerkeit und Fettsein. «Die Anatomie». «Über die Malerei». Muskeln bei Alten und
Jungen, wo «das Fleisch» zu- oder abnimmt. Die subkutanen Knochenteile. Warum Stirn, Nase und Unterschenkel sehr schmerz-
empfindlich sind. Weshalb Unterarm und Unterschenkel zwei Knochen haben. «Das Fleisch» bei Beugungen. Die Natur des
Geschlechtsgliedes. «Malerei». Oberfläche und Farbe.

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