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VENTISEI FOGLI DELLA ROYAL LIBRARY DI WINDSOR

VASI - MUSCOLI - CERVELLO E NERVI - ANATOMIA
TOPOGRAFICA E COMPARATA

PUBBLICATI DA

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OVE C. L. VANGENSTEN, A. FONAHN. H. HOPSTOCK

CON TRADUZIONE INGLESE E TEDESCA

CHRISTIANIA
CASA EDITRICE JACOB DYBWAD
MCMXVI

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COMUNICAZIONI

DELLO

ISTITUTO ANATOMICO DELL\' UNIVERSITÀ DI CHRISTIANIA

(DIRETTORE: PROF. DR. KR. SCHREINER)

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LEONARDO DA VINCI

QUADERNI D\'ANATOMIA

V

VENTISEI FOGLI DELLA ROYAL LIBRARY DI WINDSOR

VASI - MUSCOLI - CERVELLO E NERVI - ANATOMIA
TOPOGRAFICA E COMPARATA

PUBBLICATI DA

OVE C. L. VANGENSTEN, A. FONAHN, H. HOPSTOCK

CON TRADU2IONE INGLESE E TEDESCA

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CHRISTIANIA
CASA EDITRICE JACOB DYBWAD
MCMXVI

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Edizione di 248 esemplari numerati
oltre 2 in carta giapponese

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PUBLISHED WITH PERMISSION MOST GRACIOUSLY GRANTED

BY

H. M. KING GEORGE V

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LA PRESENTE EDIZIONE E DEDICATA ALLA MAESTÄ

DEILA

REGINA MAUD

QUALE RISPETTOSO E AFFETTUOSO OMAGGIO
DAGLI EDITORI GRATI

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Jacob Dybwad, Christiania.

Del „Norsk Lystryk og Reproduktionsanstalt", Christiania.
Di
„W. Griggs & Sons", London.
Det Mallingske Bogtrykkeri, Christiania.
H. Hansson, Christiania.

Casa Editrice:
Eliotipie :

Tipografia :
Legatore:

Proprietd letteraria.
Tutti i diritti sono riservati per tutti i paesi.
Copyright MCMXVI by Jacob Dybwad;
for the reproductions
by The Royal Library, Windsor.

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Il ranochio fubito more, quando eli
e forato il mjdollo della fciena; e prima
viuea fanza capo, fanza core, o alcuna
interiore, o inteftine.^ o pelle ; e qui
adunche par che ftia il fondamento del
moto e vita.

Leonardo da Vinci.

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INTRODUZIONE

II presente volume sarebbe dovuto uscire gia al 2 di settembre 1915; ma, scoppiata la guerra nelVautunno

del 1914, non fu piu possible per vaHe ragioni.

NelVautunno del 1915, perb, la casa editrice ci fece sapere, che, malgrado la guerra, avrebbe fatto
tutto il possibile, acciochè la stampa dei due ultimi volumi,
Quaderni V Quaderni VI potesse essere
terminata per il 2 di settembre 1916: compiendo cost il progetto originale, di pubblicare tutti e sei i volumi
entro Vanno 1916. Ci siamo riusciti, malgrado molte difficolta, poiche avevamo incominciato gia dalVautunno
del 1914 la trascrizione dei manoscritti originali, e la preparazione e la stampa delle traduzioni Ma
siamo stati costretti d\'infrangere un pnncipio di metodo, seguüo nelVedizione dei primi quattro volumi:
rinunciare doe in questi due ultimi volumi alla pubblicazione del verso di alcuni fogli, non contenente nei
disegni 0 nel testo materia di indole anatomica. Le descrizioni del manoscritto dei due volumi indicheranno

i fogli, cui il verso non è stato pubbhcato.

18 facsimili: Quaderni V, Fol. l recto, 6 verso, 11 recto-19 recto, 20 verso, 21 recto ^ verso, 22 recto,
^ Quaderni VI, Fol. l recto, 17 recto ^ 23 recto
 stati riprodotti dalla ditta W. Griggs & Sons di

Londra poiche la loro riproduzione, durante lo stesso processo delVeliotipia, necessitava una collazione
frequente
e correzione quasi giomaliera su gli originali a Windsor. La riproduzione dei fogli rimanenti
è stata eseguüa, come prima, dal .Norsk Lystryk- og Reproduktionsanstalt. a Chrzstzama.

La trascrizione dei manoscritti originali, come pure le traduzioni e Vapparato tipografico seguono z
medesimi principi che i precedenti quattro volumz.

I fogli del Quaderni V, eecettuati no. 7 e 26 sono recentemente stati applicati su cartone e registrati
coi numeri indicaü nella descrizione dei singoli fogli; portam inoltre il timbro della R. Biblioteca di

Windsor yfj

I fogli raccolti nel presente volume, evidentemente eseguiti da Leonardo durante un pertodo ptuttosto
lungo della sua produzione — dei quali molti apparterebbero al suo primo periodo fiorentiono —,
formano un\' unita, ma sono stati ordinati dagli editori in gruppi secondo la maniera del disegnare, e
suddivisi poi in gruppi piii piccoli secondo il loro contenuto anatomico.

II fol. I e montato e registrato col no. 12 597. La carta è d\'un grigio giallastro, con macchie
brune a differenti sfumature, con filoni e ver geile. — Al
recto il testo e ad inchiostro nero, la figura è
in lapis e ad inchiostro nerastro; cuore, fegato, milza e rognoni di colore azzurro verdastro, parte
giallognolo. — II
verso, incollato, e bianco. Misura 287 X 200 mm.

II fol. 2 e montato e registrato col no. 12 392. La carta è sottile, di colore bianco-grigiastro, con
filoni e vergelle fitti, e filigrana. II
recto reca il numero 171 (ad inchiostro nero) ed il segno oio.
II testo ed i disegni sono ad inchiostro nero, la figura 2 è in parte ad inchiostro marrone chiaro, le
figure 21 e 22 sono in parte tratteggiate a matita rossa, figura 23 soltanto in matita rossa. — II
verso
M la figura i ad inchiostro marrone sbiadito, le figure 2, 3 e 4. sono ad inchiostro nero alquanto sbiadito.

Misura 291 X 197

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II fol. 3 e montato e registrato col no. 12624-. ^^ carta è di colore bianco grigiasiro, tendente al
bruno, e vi si distinguono chiaramente jilo7ii e vergelle. — II
recto ha il testo ad inchiostro scuro.
Le figure 2, ^ ^ 5 sono ad inchiostro scuro e matita., ^ ^ 3 ^ matita. Vi si scorge una cornice
rettangolare., prodotta dalla colla penetrata dal verso, su cui prima si trovava incollato un foglio piu piccolo;
una figura del verso trasparisce. — II
verso reca il numero 10, il testo e ad inchiostro nerastro, la figura
ha anche de lie leggeri sfumature a matita; [II.] è in lapis; vi sono alcune macchie marrone, e una cornice
rettangolare mostra dove è stato incollato il
fol. 4 (12 6ig). Misura 266 X 18\'j mm.

II fol. 4 è montato e registrato col no. 12 6ig. La carta è di colore bianco grigiastro, con in giro
la cornice piu, scura della colla. — II
recto reca il numero oip, è ad inchiostro nerastro, marrone
giallognolo nel [X.]. Le figure sono ad inchiostro nerastro, marrone e marrone giallognolo, con alcune
tratteggiature a matita. — II
verso e incollato., tranne un piccolo pezzo, dove sono discernibili le vergelle
fitte, vi si vedono pure alcune vaghe tratteggiature, senza che si possa dire, se sia una scrittura. Misura
216
X iio mm.

II fol. 5 ^ montato e registrato col no. 12612; la carta è di color bianco grigiastro, tendente al
bruno; filoni e vergelle sono discernibili. — II
recto è ad inchiostro grigio nerastro, ha alcune macchie
grigio-brune. — II
verso, incollato, e bianco. Misura 210 X ^So mm.

II fol. 6 e montato e registrato col no. 12 6oj. La carta ruvida è di color grigio con una tinta
leggermente giallognola; vi sono dei filoni e delle vergelle vaghe, — II
recto è ad inchiostro scuro; la
figura p in lapis; vi sono delle macchie bruno-chiare. — II
verso reca il numero yp, è ad inchiostro nero ;
[III.] è [IV] a matita rossa un po\' scancellata, le figure i e ^ hanno delle tratteggiature a mxitita rossa,
y e 8 soltanto a matita rossa. Misura 20J X 148 mm.

II fol. 7 recto — reca il numero J77. La carta è di color marrone-giallognolo chiaro, è ad inchiastro
color fango, le figure 3—8 con delle tratteggiature in lapis azzurro-verdastre, dileguate, i e p in lapis
soltanto. — II
verso è bianco. Misura 203 X 200 mm.

II fol. 8 e montato e registrato col no. 12602; la carta è di color bianco grigiastro. — II recto
ha le figure ad inchiostro nerastro; dal verso trasparisce la scrittura, e anche una grande macchia dumido.
— II
verso che reca i numeri .4. e 20 non viene pubblicato, poichè contiene esclusivamente testo e disegni
di materia di fisica. Misura 2y8
X 212 mm^

II fol. 9 e montato e registrato col no. 12628. La carta è di colore bianco grigiastro. Si discerne
una filigrana, come pure filoni e vergelle. — II
recto ha il testo ad inchiostro nero; le figure e le macchie
sono ad inchiostro marrone-giallognolo. — II
verso reca il numero ij ed è segnato oio; il testo e le
figure 2—6 sono ad inchiostro grigio nerastro, la figura i è ad inchiostro grigio-marrone; dal recto
traspariscono chiaramente testo e disegni. Misura 2^/
X i^J mm.

II fol. 10 è montato e registrato col no. 12618. Le carta ruvida è di color bianco grigiastro. —
II
recto è segnato oio, Vinchiostro delle figure è di color marrone verdastro, cosï pure le macchie e la
bordura delVincollamento. — II
verso, incollato, e bianco. Misura 2pi X 226 mm.

I fogli II—14 costituiscono un gruppo nettamente distinto, tanto per via della maniera di disegnare,
quanto per via dei soggetti quivi trattati. Hanno il recto della carta di color azzurro grigiastro, di sfuma-
ture alquanto differenti, preparato per l\'uso dello stilo d\'argento. Le macchie ed i colon sembrano in parte
essere prodotti, col tempo, da un proces so chimico. II verso è di color bianco giallognolo.

II fol. II è montato e registrato col no. 12jy2. — Al recto il colore della carta e alquanto
pik chiaro, con delle macchie marrone rossastre e giallo verdastre; vi sono delle piccole macchie, come pure
delle macchie piii grandi d\'umido. La figura i è ad inchiostro nero, stilo d\'argento, e colore bianco
(«s-biacca-»); vi sono delle tratteggiature ad inchiostro marrone rossastro; la figura 2 è quasi interamente
fatta con lo stilo d\'argento. — II
verso è bianco. Misura 161 X I37 mm.

II fol. \\2 è montato e registrato col no. 12373. Al recto la carta è di colore azzurro-grigiastro
cupo, con numerose macchie, parte scure, parte giallo-verdastre; la figura i e fatta con lo stilo d\'argento.
Nella carta e stata tagliata una specie di finestra ovale, nella quale per mezzo d\'un gancio di carta è stata
rimessa la figura 2, su carta azzurra piii chiara, di una tinta ver dastra; la figura è fatta con lo stilo
d\'argento, colore bianco ed inchiostro grigio nerastro.
II verso che non viene pubblicato contiene alcune
cifre ed una riga con una calligrafia sconosciuta. Misura 182
X 133 mm.

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II fol. 13 è montato e registrato col no. 12374. Al recto la carta è di color azzurro grigiastro,
con de gli sgorbi piuttosto grandi grigio-verdi e color ruggine; la figura i è fatta ad inchiostro quasi nero,
con lo stilo d\'argento
e con colore bianco; la figura 2 è fatta con lo stilo dargento. — II verso ^ bianco.
Misura
182 X 142 mm.

II fol. 14 ^ montato e registrato col no. 12375. II recto ha la carta d^un azzurro piuttosto schietto.
La figura e ad inchiostro nero, stilo dargento e colore bianco, con una tinta marrone-rossastra. — II
verso

e bianco. Misura 173 166 mm.

II fol. 15 ^ montato e registrato col no. 12626. Al recto la carta preparata per Vuso dello

stilo dargento e di color azzurro grigiastro con delle macchie e delle sfumature grigio-chiare; è ad
inchiostro nerastro. Le figure sono fatte con lo stilo dargento, le figure i,
2, 7, p, ^ ^^^ anche ad

inchiostro. — II verso, incollato, e bianco. Misura 300 X 214 mm.

II fol. 16 ^ montato e registrato col no. 12609. — II recto il numero 188, la carta grossa,

ruvida e di color grigio-verde chiaro, con dei segni grigio-marroni delVincollatura, e delle piccole macchie.
La figura i è ad inchiostro nerastro, con lapis e alcune tratteggiature viola, p. es. lungo il contorno del
m. sUrno-cleido-mastoideus; le figure
2 e 4 sono ad inchiostro leggermente scuro, la figura 3 e in lapis, le
figure
5 e 6 sono ad inchiostro grigio-marrone. — II verso che non viene pubblicato non contiene ^altro che

un disegno architettonico. Misura 280 X 200 mm.

II fol. 17 ^ montato e registrato col no. 12608. — Al recto la carta di color azzurro grigiastro
e stata preparata per Vuso dello stilo dargento, gli orli sono ineguali e sfrangiate, vi sono delle
macchie di color verde-giallognolo e ruggine. Le figure sono fatte con lo stilo dargento, in parte
sono ripassate con inchiostro grigio-nerastro e marrone. - Del
verso cKè incollato non si vede altro che
unapiccola apertura rettangolare ritagliata, di
20 X ntm., e recante il segno . C. C".; ^ bianco. Misura
293
X 213 mm.

Al fol. 18 i due disegni sono montati sullo stesso pezzo di cartone e registrati coi numeri 12610 e
12 611. La carta, preparata per Vuso dello stilo d\'argento, è di colore azzurro chiaro, alquanto grigiastro. —
Al recto il disegno i
(12610) h fatto con lo stilo d\'argento e ad inchiostro grigio nerastro. Misura
82 X 79 mm. II disegno 2 (12 611) è fatto con lo stilo d\'argento e ad inchiostro grigio nerastro; ha
delle macchie chiare. Misura
95 X 84 mm. - II verso, incollato, è bianco.

II fol. 19 ^ montato e registrato col no. 12617. II recto ha la carta, preparata per Vuso dello
stilo d\'argento, di una tinta ckiara,
azzurro-grigiastra. Le figure sono parte (6,10) interamente fatte con

10 stilo d\'argmto, parte (3, 4, 11-14) con lo stilo dargento e ad inchiostro tra grigio nerastro e nero,
parte (i,
2, 3, 5, 8, 11) ad inchiostro nerastro; la figura 7 e a lapis. Numerose macchie grigio-brune.

_ II verso, incollato, è biajico. Misura 298 X 210 mm.

II fol\' 20 ^ montato e registrato col no. 12627; ha filoni e vergelle confusi - II recto ha la carta
ruvida grossa, con una certa tinta azzurrognola trasparente dal verso preparate per Vuso dello stilo
d^argmto questa tinta è pii. pronunciata lungo uno degli orli; reca il segno .D.D.; alcune macchte
brune le fi<rure ad inchiostro marrone. - Al
verso la carta e preparata per Vuso dello stdo dargento;
parecchie Lcchie grigie e brune; è ad inchiostro nero, zn parte sbiadito. Del [V.], di quattro righe, sono

visibili soltanto poche parole e lettere. Misura 285 X 219 7nm.

II fol. 21 ^ montato e registrato eol no. 12613. La carta, preparata per Vuso dello stdo dargento,

è azzurra, dura, ruvzda, con numerose macchie, grandi e piecole. Dei filoni appena visibili, delle vergelle

piu distinte; nella carta vi sono alcuni buchi piccolissimi come punte dago; e ad inchiostro nerastro. —

11 recto reca il numero 55, vi si vedono alcune macchie scure, color vino, altre macchie dinchiostro, specie
j-jj __ II
verso reca i segni B .B. (ad inchiostro nero) e 25 (in lapis). La scrittura è piii sbiadita

""nel \'testo, specialmente net [III] e [IV.], che nelle figure\'. Delle figure 8 e 9 sono visibiU soltanto alcuni
tratti ad inchiostro sbiadito. Lasciando cadere obbliquamente la luce i disegni si vedono come solcld 7tella

carta. Misiira 300 X mtn.

II fol. 22 ^ ?no7itato e registrato col no. 12625. - II recto reca il segno 30 D (in lapis); la carta

e di color rosso-marrone; e ad inchiostro nero, nelle figure vi sono delle tratteggiature a matita rossa;

[IX.] è a matita rossa; la prima riga è stata tagliata, di modo che non si riesce a legger e il passo che

a frammenti — II verso, incollato, e bia^ico. Misura 293 X mm.

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II fol. 23 è montato e registrato col no. 12 óji. La carta e di color grigio giallastro. Filoni,
vergelle e filigrafia sono visibili. — II
recto reca il segno S.S. (ad inchiostro scuro sbiadito); Vi sono
alcune macchie brune; il testo è ad inchiostro scuro; le figure sono in lapis piuttosto forte. — II
verso,
incollato, e bianco. Misura igi X 140 mm.

II fol. 24 e montato e registrato col no. 12642; la carta è di color bianco grigiastro. Dei filoni e
e delle vergelle, come pure la filigrana sono visibili. — II
recto è ad inchiostro bruno grigiastro; dal verso
traspariscono il testo e le figure; la figura j è coperta da una macchia grigio-bruna. 4 indica il posto d\'un
piccolo disegno del verso, recante il numero 30, il quale essendo gia stato tolto, quando fu ritrovato fu
di nuovo rimesso al posto debito; questo disegno è quasi identico a quello della Leda., fig\'-^fa 3. —
II
verso non viene pubblicato, poichè, oltre il disegno gia nominato, non contiene altro che testo e disegni
di indole geometrica. Misura 267
X mtn.

II fol. 25 ^ montato e registrato col no. 12 66g; la carta e ruvida, grossa e alquanto ineguale agli
or li; filoni e vergelle sono visibili. — II
recto è ad inchiostro grigio nerastro; dal verso i disegni traspari-
scono a colore marone; anche alcuni passi traspariscono confusamente; [VII.] è stato cancellato.
— //verso
non viene pubblicato, poichè non contiene che testo e figure d\'indole fisico-matematica, con abbozzi di due teste
d\'uomo e di una figura umana. Misura 2^3
X 220 mm.

II fol. 26 ha la carta alquanto sfrangiata agli orli; filoni e vergelle sono visibili. — II recto reca
i numeri 141 e iJ; il testo e le figure\' sono ad inchiostro marrone giallognolo; [I.]—[IV], [VI] e [X]
sono cancellati. — II
verso non viene pubblicato, poichè non contiene altro che alcune figure geometriche
e il numero 33. Misura 303 X 218 mm.

Nel presente volume Leonardo tratta principalmente dei vasi, muscoli, cervello e nervi, accenna al-
Vanatomia topografica e comparata, menziona di passaggio la splancnologia e l\'embriologia.

Sotto <i.albero di ueno^ e \'s.parte spiritual]-» (Fol. i recto) dice: «taglia per mezo core, fegato, e
polmone, e i rognjonj, acciochè tu possi interamente figurare Valbero delle vene»; disegna tali organi con
alcune delle arterie e vene maggiori del corpo, inoltre la milza, un taglio frontale della vescica urinaria
col membrum virile ed urethra. Alcuni vasi sono riprodotti esattamente, altri, piii profondi, sono projettati
alla superficie, altri non sembrano corrispondere alla realta. Vena cava inferior sembra passare al fegato,
e da questo uscire vena cava superior.^

Sotto aanatomja venarum-» (cioè vasorum) {Fol. 2 recto) propone di figurare ü\'albero delle vene in
generale, si come fe\' Tolomeo Vunjversale nella sua Cossmogrofia. Poi si f ara le uene di ciasscun menbro
in particulare, per diuersi aspect]; . . . altrementj non ne daressti vera notitia de le lor ramjficationj, figura
e ssitoD. Bellissimi sono i suoi disegni della vena saphena magna
(Fol. i recto, Fol. 3 recto, Fol. 20 verso),
dei tronchi profondi dei vasi della coscia (Fol. 3 verso), e della vena jugularis externa con gli affluenti
(Fol. 16 recto, Fol. 17 recto).

Profonda è la conoscenza di Leonardo intorno al rilievo che mostrano i singoli muscoli alla superficie
del corpo
(Fol. 3 recto, Fol. 5 recto, Fol. 18 recto, Fol. 22 recto, Fol. 23 recto); bellissimi sono i suoi disegni
di preparati dei diver si muscoli
(Fol. 5 recto, Fol. 11—16 recto). Taglia per mezzo alcuni muscoli superficiali
allo scopo di poter esaminare quelli piii profondi
(Fol. 15 recto); e per poter metter in evidenza la muscolatura
de gli arti inferiori^ e la loro funzione disegna i muscoli
(Fol. 4 recto) come corde: <i<ffa le corde dj fili
dj rame ricotto, e poi li piegha secondo il naturale^^. Quanto sia meticoloso nelle sue ricerche ci dimostra,
tra molti altri, anche il passo seguente: <<~Finjto che ttu ai l\'ossa della ganba, metti il numero dj tutti Ij
ossa, e nel fine delli nervi nomina il numero d\'essi nervi; e\'l simjle far ai de\'musscoli e delle corde e
delle vene e arterie, dicendo: tante na la cosscia, e tante la ganba, e ttanti el piedi, e ttanti li djtj; e
po\'\' djrai: tanti son li musscoli che nascon nelVossa e termjnano neWossa, e ttanti son quelli che nascon

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^ Le parok i.vena cilisD suU\'ureter sinister sono scritte con calligrafia da sinistra a destra e con caratteri che fanno sorgere un
qtuikhe duhbio se provengano veramente dalla mano di Leonardo.

^ Col vocabolo arabo i-alchatin-i, adoperato da Leonardo, in questo luogo, si devc intendere — dietro proposta del professore Holl,
che ritnanda a Hürtl, nDas Arabische und Hebräische in der Anatomieii, pag. 2g — «.l\'osso deU\'ancah anziehe uregio lumbalist:, come
si suoi tradurre f.alchatim>. I disegni dimostrano soltanto l\'osso delPanca, non la regione lombale, e dal coniesto si puo concludere che
con ogni pirobabilita Leonardo intendesse l\'osso delVanca.

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nelVossa e termjnano \'n un altro muscolo; e in tale modo djsscrivi ognj partichula di ciasscun menbro, e
massime delle ramjficationi che ffanno alcun musscoli che generan djverse corde\'» (Fol. 4 recto).

Tratta della condizione del ginocchio e dei suoi muscoli nel piegare e nello stendere (Fol. 3 verso,
Fol. 4 recto),
e dice che la lunghezza del piede ammonia alla meta di quella della gamba (Fol. 4 recto).
Propone di far prima le estremita articolari, in seguito Varticolazione stessa, e di descrivere quali contorni di
muscoli spariscono nelV ingrassare, e quali sporgono nel dimagrire
(Fol. 22 recto).

La grandissima abilita di Leonardo come preparatore, e la sua cognizione delle condizioni anatomiche,
si rivelano splendidamente dalle figure dei
Fol. ii —14, dove disegna muscoli e tendini alla parte distale
del crus, come pure al pes, a una parte del ligamenttim cruciatum e della vagina fibrosa tendinum; e dove
ha provveduto le dita di artigli tolti da un animale
della famiglia felina, forse d\'un leone.

Questi disegni, con la loro combinazione d\'un piede umano con artigli animali, ci rivelano due delle
quanta
pill eminenti di Leonardo: Vimpulso creativo e ricco di fantasia deWartista e Vesigenza di esatezza

nelVindagine.

La manipolazione dello stilo d\'argento e dei colori, e Varte della dissezione e del disegno del prepa-
ratore danno a que ste tavole anatomiche un fascino straordinario. Ai fogli manca il testo; forse ha pensato
Leonardo, che in questo caso Natura, Arte e Dottrina parlano gia una lingua sufficientemente precisa e chiara.

E\' interessante vedere, come Leonardo tratta il si ste ma nervo so: rimandando ai disegni d\'una
cipolla tagliata per meta e al taglio sagittate duna testa umana, fa il paragone seguente
(Fol. 6 verso):
«.y^ ttu tagleraj vna cipolla per lo mezo, potrd vedere e nvmerare tutte le uesste, overo schorze, che\'I cientro
d\'essa cipolla circularmente vesstivano. Simjlmeiite se taglieraj per lo mezo la teza deWomo, tu taglieraj
prima i chapellj, po\' la codjga e IIa carne muscolosa e\'l pericraneo, poi il craneo, e, dentro, la dura madre
e IIa pia madre el cielabro, poi di novo la pia e IIa dura madre e IIa rete mjrabile e IVosso, fonda-

menta di quelle

Leonardo abbozza (Fol. 7 recto) basis cranii interna, basis cerebri, come pure la superficie degli emisferi;
e, in un taglio orizzontale ed in disegni in profilo, raffigura i ventricoli del cervello e le loro congiunzioni
\'reciproche. Parla di tre ventricoli, e i disegni dimostrano che considera come un solo ventricolo i due
veniricoli laterali, i quali, come si vede, sono uniti. La parte inferiore del quarto ventricolo sembra pure

essere riprodotta nella fig. 4.

Per arrivare ad un concetto preciso della forma dei ventricoli, Leonardo fa i seguenti esperimenti

(Fol. 7 recto): In un cervello, levato dal cranio, spreme, per un foro, della cera fusa nel quarto ventricolo,

avendo fatto prima due fori provvisti di canne, uno in ciascuno dei ve^itricoli laterali, \'^acciochè IVaria che

} in essi ventriculi possa spirare e dar locho alia cera>^. Poi leva la materia cerebrale per poter mostrare

la forma del getto dei ventricoli Ripete il medesimo esperimento in un cervello lasciato dentro il cranio,

spremendo, questa volta, la cera per un foro fatto nella basis cranii, il quale probabilmente conduce nel

terzo ventricolo per Vinfundzbulum. Parla del quarto ventricolo come Vorigine 0 congzunzione di .tuttj li

neruj che danno il senso del tatto».

Per quanto si sappia, Leonardo e stato il primo a fare simili getti dei ventricoli del cervello. Dovettero

passare dei secoli prima che questa idea venisse in mente a un anatomico.

Leonardo s\'è anche occupato del sistema nervoso periferico: ha raffigurato parecchi nervi cerebrali
(Fol. 8 recto, Fol. 16 recto, Fol. 17 recto), ed appare chiaramente, come abbia indagato ripetutamente il plexus
degli arti I le ramificazioni del plexus
(Fol. 9 recto ^ verso, Fol. 10 recto, Fol. 15 recto, Fol. 19 recto,
Fol. 21 recto
e verso).

Notevolissime sono le dissezioni topografico-anatomiche di Leonardo del collo con la parte attigua
della testa
(Fol. 15 —Fol. 18, Fol. 20 verso). Leonardo procede da semplici abbozzi alia riproduzione di
preparati elaborati sino nei particolari
(Fol, 15—Fol. 17), per giungere al punto culminante nei due deliziosi
disegni a stilo dargento del
Fol. 18, dove si scorgono le fossae del collo con i muscoli sottostanti attraverso
la pelle senza grasso in due individui anziani. In questi fogli Leonardo riproduce, con intento topografico,
mandibula, columna, os hyoideum con la sua congiunsione col processus styloideus, larynx, trachea, mm.

1 Vedi Holl Untersuchungen über den Inhalt der Abhandlung Roths: -^Die Anatomie des Leonardo da Vinch. Archiv für
Anatomie und Physiologie. Anatomische Abteilung igjo, pag. 342.

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sterno-deido-niastoideus, trapezius, splenius, scaleni, levator scapulae, vena jugularis externa con afjiuentt,
n. vagus col laryngeus sup., n. hypoglossus e la glandula submandibularis, o forse una glandola linfatica.

E\' assai strano che Leonardo in questi disegni regionali del collo umano abbia preso Vos hyoideum e
la laringe da un animale, probabilmente da un cane.

Ancora piu notevoli sono i numerosi tagli a serie dell\'arto hiferiore (Fol. 19 recto, Fol. 20 recto).
Leonardo dev\'essere stato il primo ad eseguire simili dissezioni topografiche e tagli a serie.

Come in altri suoi fogli d\'anatomia, cosi pure nel presente volume Leonardo entra neWanatomia
comp ar ata.

Correlativamente ad un eccellente disegno del ventre e degli arti inferiori d\'un uomo muscoloso,
Leonardo scrive
(Fol. 23 recto): <(.figureraj a quessto paragone le ganbe de^ranochi, le quali anno gran
simjlitudine colle ganbe delVomo, si nelVossa, come ne\' sua musscoli; di poi seguirai le ganbe djrieto
della lepre, le quali son molto muscolose e dj musscoli spedjti, perche non sono inpedjte da grassezza-».

Tra disegni di uomini muscolosi, e della regione bacinale con lo scheletro degli arti inferiori d\'un
uomo e d\'un cavallo
(Fol. 22 recto), Leonardo osserva: nConguntjone de\'mvsscoli carnoso colle ossa, sanza
alcun nervo o cartilagine — e\'l simile farai di piu anjmali e ucelli. — Fa Vomo in punta di piedj,
acciocche ttu assimjgli meglio Vomo allj altri anjmali. — Figura il ginochio delVomo piegato come quel
del cavallo. — Per equjparare Vossatura del cauallo a cquella deWomo faraj Vomo in punta dj piedj nella
figuratione delle ganbe. — Della vicinjta che anno le conformjta delle ossa e musscoli delli anjmali colle
ossa e musscoli delV omoi->.

Deve pure aver fatto esperimenti connessi alle sue ricerche comparate, poichè, al lato d\'un disegno
raffigurante probabilmente la medulla oblongata
(Fol. 21 recto), si trova la nota seguente: i-La ranochia
riserba la ujta alquante ore, sendole tolta la testa e chore, e tute interiore. E se pugnj decto nervo, subito
si djvjnchola e more. — Tutti li neruj d\'anjmali djrivano dj quj; punto questo, subito si more-».

Al verso del medesimo foglio continua la descrizione di queste ricerche sperimentali con le parole
seguenti: <ill ranochio subito more, quando eli è forato il mjdollo della sciena; e prima viuea sanza capo,
sanza core, 0 alcuna interiore, 0 intestine, o ppelle, e qui adunque par che stia il fonda^nento del moto e vita-».

Intestini animali (forse quelli d\'un ranocchio) sono ripetutamente raffigurate (Fol. 20 verso, Fol. 21 verso),
come pure lo scheletro d\'un arto superiore di scimmia (Fol. 21 verso); e la regione bacinale del Fol. 9 recto
dev\' essere stata tolta da un animale, forse da una vacca.

In un disegno leggermente abbozzato vengo7io enumerati (Fol. 20 verso) i vise eri umani: per
procurarsi una conosce7^za esatta degli intestini, Leonardo si serve del procedimento seguente
(Fol. 24
recto):
tRitrai le budella nel loro sito, e braccio a braccio le spicha, legando prima li stremj del levato
e del rimanente; e llevato che IVai, ritrai li labri del misenterio, donde spichi tal parte d\'iritesstino; e
ritratto che ai il sito d\'esso mjsenterio, ritrai la ramjficatione delle sue vene; e cosi segujterai successiua-
mente insino al fine; e comjncerai alio intestino retto, e enter ai in su\' lato stancho nel colon; ma prima
leua via collo scarpello Vosso del pettine e delli fianchi per ben notare il sito dellj intestinj».

Leonardo dice che i ventricoli del cervello e i «-ventricolij> dello sperma stanno alla medesima distanza
da quelli del cuore
(Fol. 2 recto).

In mezzo a disegni e testo, trattanti del problema della cubazione d\'un dato cilindro irrazionale, del
quale Leonardo pensa d\'aver trovato la soluzione
(Fol. 26 recto), torna a tr attare del cuore, le sue valvole,
e la
1.causa del suo moto-». Accenna anche al problema, se nel feto il cuore batte 0 no, e se il feto respira
o no, arrivando alla conclusione che non respira, <iperche, stando esso figliolo \'n un otro pieno dj chiarissima
acqua, s\'elli alitassi, subito annegherebbe-».

Leonardo fa alcune osservazioni trigonometriche (Fol. 9 verso, Fol. 25 recto). Dalla breve noterella
«El sol non si move»
(Fol. 25 recto) pare risulti, che Leonardo non abbia trovato soddisfacente I anttca
dottrina geocentrica, e che invece sia stato sulla strada delVipotesi eliocentrica.

Di pieno diritto avrebbe potuto applicare a se stesso la seguente citazione (Fol. 24 recto) tratta da
Orazio^: aldjo ci vende tutti li benj per prezo di faticha-».

i

1 Co7ne e stato dimostrato dal Solmi (Fonti, pag. 218), Leonardo cita Satira LX, Liber L, verso jç.

iNil sine magito
Vita labore dedit mortalibus.n

I\'1

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Col presente volume V si termina la pubblicazione di tutti quanti i manoscritti anatomici propriamente
detti di Leonardo che sr trovano nella Biblioteca Reale di Windsor. Rimangono alcuni suoi fogli, pur ivi
conservati, e che trattano principalmente le proporzioni del corpo umano e Vanatomia della sua superficie.
Ouanto questi contengono di piïi importante verra pubblicato nel volume VL

Benche Leonardo non fosse anatomzco di professione, dev\'essere perb, per mezzo dei suoi studi ana-
tomici, arrivato assai presto a distinguere tra la scienza della dzssezione anatomica e Vanatomia della
superficie umana, cosï gli e anche chiaro, che i due campi sHntrecciano e si completano a vicenda.
Cw appare tra altri pas st anche dal seguente
(Fol. 23 recto): .djmosstratione seconda, mterposta mfra

Vanatomia e\'l ujuo-».

Per terminare ci preme esprimere la nostra sincera gratitudme verso tutti coloro i quali in diversa

maniera ci hanno aiutato nelVopera nostra :

al signor professore dott. G. Lesca, che ci ha reso pregevole servizio, sia nelVtnterpretazione dt

alcuni passi oscuri del testo, sia in altro modo,

ai Signori professorz dott. M. Holl, dott. K. Sudhoff e dott. W. Wright, z quah con sqmsita

gentilezza, ^con cura meticolosa e somma dottrina hanno riveduto le bozze delle traduzioni tedesca ed inglese,

al Hon. y. W. Fortescue che ha dhnostrato un interesse vivissimo ed attivo per la nostra opera,

ai membri della presidenza della fondazione .Fridtjof Nansens Fond til Videnskabens

Fremme., e delV .Univ er site tets Jubilœumsfond av /p//» che con generostta sollecita hanno

reso possibile la pubblicazione del quinto volume dei Quaderni d\'Anatomia,

al Signor Barry che con oculatezza e massima accuratezza a ha aiutato nel correggere i facsimili,
e alla Casa Editrice Jacob Dybwad per aver data alVopera una edizio7ie cost degna.

Christiania 2 Settembre 1916.

OVE C. L. VANGENSTEN.

H. HOPSTOCK.

A. EONANN.

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The present volume, should have appeared on September 2nd, 1915, but when the war broke out in
the autumn of 1914, for various reasons this plan was not feasible.

However, in the autumn of 1915, the publisher informed us that in order to realise the original

scheme, viz., that all the six volumes of the work should appear before the expiration of the year 1916

he would endeavour in spite of the war to have the last volumes, Quaderni V and Quaderni VI, ready

by the 2nd of September 1916. As we had commenced reading the original manuscripts, and preparing

and printing the translations as early as the autumn of 1914, we have, in spite of many difficulties

succeded in doing so. But in order to do so we have been obliged to break a principle that was observed

in the publication of the first four volumes, having in the last two been compelled to omit the publication

of the backs of the sheets, in cases where they did not contain anything of an anatomical nature, whether

drawings or text. The descriptions of the manuscripts of both volumes will show which of the backs have
not been published.

The following 18 sheets, Quaderni V, Fol. i recto, 6 verso, 11 recto-19 recto, 20 verso, 21 recto
and verso, 22 recto, and Quaderni VI, Fol. i recto, 17 recto and 23 recto, have been reproduced by the
firm Messrs. W. Griggs So^s, London, as these reproductions necessitated an almost daily collation
with the originals at Windsor whilst the actual printing was in progress. The other sheets, as hitherto
were reproduced by the firm .Norsk Lystryk- og Repr 0 duktionsanstalH, Christiania.

The transcription and translation of the original texts, and also the typographical apparatus of the
work
IS in accordance with the principles that were observed in the first four volumes.

The sheets of Quaderni V — with the exception of Fol. 7 and Fol. 26 — have been lately mounted
on pasteboard in the Library of Windsor and registered with the numbers tvhich are given in the descrip-
tion of the manuscript for each sheet. Besides they wear the mark of the Library: ffj

The sheets of the fifth volume which certainly date from a long period of Leonardos production
— many of which may be referred to his first Florentine period — make no uniform totality. The loose
manuscripts of
Quaderni V «r^ disposed in sections according to manner of drawing, and in these sections
they are again disposed in smaller groups according to the anatomical contents.

Fol. I - mounted and registered as number 12591- The paper is yellowish-grey with brown
spots in various shades. Wire-marks and chain-marks visible.
Recto — the ink of the text black. The
drawing with pencil and dark brown ink; bluish-green shades on heart, liver, spleen, and kidneys; the
vessels in partly blue-green, partly yellowish colour.
Verso - mounted, blank. Measures 28^ X mm.

Fol. 2 — mounted and registered as number 12592. The paper is rather thin, greyish-white, with
close wire-marks and chain-marks. Distinct water-mark.
Recto — wears the number 777 (with black ink)
and the mark olo. Text and drawings with black ink; on drawing 2 besides light brown ink. The drawings
21 and 22 partly tvith red chalk, drawing 23 only with red chalk.
Verso — drazving i with faded
brown ink; drawing 2, 5 as 4 with black, somewhat faded ink. Measures 291 X 197 mm.

Fol. 3 — mounted and registered as number 12 624. The paper greyish-white with brozvnish tinge;
distinct wire-marks and chain-marks; water-mark visible.
Recto — the text with brown ink. Drawing

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2, s \'^iih brown ink and pencil, i and ^ with pencil. A rectangular frame is visible which

is caused by the adhesive substance penetrated from the verso, where a smaller sheet was once
mounted; a figure from the verso gleaming faintly through.
Verso — wears the number lo; the
writing with darkbrown ink; likewise the drawing, with faint pencil. Passage [II.] with pencil;
some brown spots. A rectangular frame shows where
Fol. 4 (12 6iç) was once mounted. Measures
266
X iSy mm.

Fol. 4 — mounted and registered as number 12 6i<). The paper greyish-white ; in the circumference
brownish margin from the mounting.
Recto — wears the number oip; the ink brownish-black ; yellowish-
brown in passage [X]. On the figures dark-brown, brown, and brownish-yellow ink, some pencil-strokes.
Verso — mounted with the exception of a small portion, through which close wire-marks may be faintly
seen; besides some weak strokes may be seen, which are so indistinct, as not to allow to decide if they
are writing or not. Measures 216
X no mm.

Fol. 5 — mounted and registered as number 12 612. The paper greyish-white with brownish tinge,
wire-marks and chain-marks visible.
Recto — greyish-black ink; some greyish-brown spots. Verso —
mounted, blank. Measures 210 X 150 mm.

6 __ mounted and registered as number 1260J. The paper rough, grey with faint yellowish
tinge, indistinct wire-marks and chain-marks.
Recto — the ink brown ; fig. 9 with pencil; brownish spots.
Verso — wears the number yg; the ink black; the passages [III] and [IV] with faint red chalk; fig. i
and 4 have shades with red chalk;
7 and 8 wholly with red chalk. Measures 20j X 148 mm.

Fol. 7, Recto — wears the number 777/ the paper light yellowish-brown ; the ink dun-brown;
drawings 3—8 with bluish-green rubbed pencil-strokes; i and g wholly with pencil.
Verso — blank.
Measures 26)
X 200 mm.

Fol. 8 — mounted and registered as number 12602; paper greyish-white. Recto — the drawings
with dark-brown ink; from the verso writing and a large moisture-spot gleam through.
Verso — wears
the numbers .4. and 20; is not published, as it contains only text and drawings on physical matters.
Measures 2j8 X 212 mm.

Fol, 9 — mounted and registered as number 12628; paper greyish-white; zvire-marks and chain-
marks and water-mark visible.
Recto — the text with black ink; the drawings with yellowish-brown ink,
and so the spots.
Verso — wears the number i} and the mark olo ; text and the drawings 2—6 with
greyish-black ink; drawing i with greyish-brown ink; from the verso drawing and text gleam distinctly
through. Measures
277 X ^97 mm.

Fol. 10 — mounted and registered as number 12618 ; paper rough, greyish-white. Recto — wears
the mark olo; the ink in drawings, spots and on adhesion-rim is brownish-green.
Verso — mounted,
blank. Measures 2^1 X 226 mm.

Fol. II —14 — form a distinctly separate group, both as to the manner of drawing and as to
the matter treated; On the recto the paper is — in somewhat varying bluish-grey tinge — washed for
silver-point. Spots and colours seem partly to have been produced in the course of years by a chemical
process. The backs are yellowish-white.

Fol. II — mounted and registered as number I2jj2. Recto — the colour of the paper is somewhat
lighter bluish-grey with reddish-brown and greenish-yellow small spots, and large moisture-spots. Drawing
I with silver-point, black ink and white colour (Macca»)-, shades with reddish-brown ink ; fig. 2 essentially
with silver-point.
Verso — blank. Measures 161 X 137 mm.

Fol. 12 — mounted and registered as number 12 Recto — the paper has a deep bluish-grey

colour, numerous moisture-spots, other partly dark partly greenish-yellow spots; fig. i with silver-point.
In the paper is cut out a window of elliptical form, in which fig. 2^ on lighter blue paper with faint
greenish tinge, is set into the back with a hinge of paper ; the drawing with silver-point, white colour, and
greyish-black ink.
Verso — which is not published, contains figures and a line of text by an unknown hand.
Measures 182 X 133 mm.

Fol. 13 — mounted and registered as number 12}\']4. Recto —■ the paper greyish-blue; large
greyish-brown and rust-coloured patches. Fig. i with almost black ink, silver-point and white colour;
fig. 2 ijuith silver-point.
Verso — blank. Measures 182 X 142 mm.

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Fol. 14 — mounted and registered as number 12375. Recto — the paper has a comparatively pure
blue colour. The drawing with black ink, silver-point and white colour which has a reddish-brown tinge.
Verso — blank. Measures xjj X 166 mm.

Fol. 15 — mounted and registered as number 12626. Recto — the paper is washed for the silver-
point, greyish-blue with light-grey spots and shades. The ink is dark brown. The drawings with silver-
point; on the drawings i,
2, 9, 12, 13, and i6 also with ink. Verso — mounted, blank. Measures
joo X
214 mm.

Fol. 16 — mounted and registered as number 12609. Recto — has the number 188; the paper
rough, thick, of light greyish-brown tinge; greyish-brown adhesion marks and small spots. Drawing i
with dark-brown ink, pencil and violet, e. g. along the edges of m. sterno-cleido-mastoideus; the drawings
2 and 4 with faint brown ink, drawing 3 with pencil, drawings 5 and 6 with greyish-brown colour.
Verso — which is not published, contains an architectonical drawing. Measures 280 X 200 mm.

Fol. 17 — mounted and registered as number 12608. Recto — the paper greyish-blue, washed for
silver-point; the margins partly uneven, indented; yellowish-green and rust-coloured moisture-spots and
other spots. The drc^wings are with silver-point, partly re-drawn with greyish-black and brown ink.
Verso — not to be seen on account of the mounting, with the exception of a small rectangular <s.windowi>
cut out,
20 X /J- mm., where a mark .C.C. is seen; else the verso is blank. Measures 293 213 mm.

Fol. 18 — the two drawings are mounted on the same pasteboard and registered as numbers
12610 and 12611. The paper is light, greyish-blue, and washed for silver-point. Recto —
drawing i (12610) with silver-point and greyish-black ink. Measures 82X79 mm. Drawing 2
(12611) with silver-point and greyish-black ink, has several spots. Measures 95X84 mm. Verso —
mounted, blank.

Fol. 19 — mounted and registered as number 12617. Recto — the paper is washed for the silver-
point in greyish-blue tinge. The drawings partly —
6, 10 — with silver-point, partly — 4^ ^ to
14 with silver-point and greyish-black to black ink, partly — /, 5, 5, 8, and 11 — with black-
brownish ink, drawing
7 with pencil. Numerous brownish-grey spots. Verso — mounted, blank. Measures
298 X 210 mm.

Fol. 20 — mounted and registered as number 12 627. Indistinct wire-marks and chain-marks. Recto
— rough, coarse paper of a somewhat bluish tint which gleams through from the verso which is washed
for silver-point, more strongly blue along one margin. Wears the mark D. D. Some brown spots. The
drawings with brown ink.
Verso — the paper washed for silver-point; several moisture-spots, and other
grey or brownish spots. The ink is black, in many places faded. In the passage [V.J of four lines only
a few words and letters are indistinctly discernible. Measures
285 X 219 mm.

Fol. 21 — mounted and registered as number 12613. The paper washed for silver-point, blue, stiff,
rough with many large and small spots. Hardly discernible wire-marks, distinct chain-marks; in the
paper several holes, tiny as needles points. The ink brown to black.
Recto — wears the number 55; here are
seen a few dark wine-red spots, also black ink-spots, especially on the passage [I.].
Verso wears the
mark B. B. (with black ink) and the number
25 (with pencil). The ink of the text more faded than on
the drawings, especially in the passages [HI.] and [IV]. Of the drawings
8 and 9 only a few faded
ink-strokes have survived; the drawings are else visible as furrows in the paper, when side-light falls
obliquely on it. Measures
500 X 220 mm.

Fol. 22 — mounted and registered as number 12625. Recto — wears mark 30 D (with pencil);
the paper brownish red. The ink black, on the drawings also shades of red chalk. Passage [IX.] with
red chalk; as half of the upper line has been cut off, the remaining text can be read only partly.
Verso —
mounted, blank. Measures 293 X 250 mm.

Fol. 23 — mounted and registered as number 12631. The paper is greyish-yellow. Wire-marks and
chain-marks and water-mark discernible.
Recto — wears the letters S. S. (with faded brown ink). Some
small brown spots. The text with dark brown ink. The drawings with comparatively strong
pencil-strokes.
Verso — mounted, blank. Measures 191 x 140 mm.

Fol. 24 — mounted and registered as number 12642. The paper greyish-white. Wire-marks and
chain-marks and also water-mark distinctly visible.
Recto — the ink greyish-brown; text and drawings

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from the verso gleaming through. Fig. 3 is covered with a light, grey-brownish spot. 4 shows where a
small drawing (with the mark 30) on the verso was cut out, but later found, has been again put
into its place. This drawing is nearly identical with the Leda-drawing fig. 3.
Verso — is not publi-
shed, as, besides the above mentioned drawing, it only contains geometrical drawings and text. Measures

26^ X 19s

Fol. 25 — mounted and registered as number 12669. The paper rough, coarse, somewhat uneven
on the edges; wire- and chain-marks.
Recto — the ink greyish-black; the drawings on the verso gleam-
ing through, with brozun colour; also some passages on the verso gleaming indistinctly through. The
passage [VII.] is cancelled.
Verso — is not published, as it contains only some mathematical and physical
drawings and passages, as also sketches of two heads of men, and one figure of a man. Measures 293 X220 mm.

Fol. 26 the paper somewhat torn on the edges. Wire- and chain-marks visible. Recto —
wears the numbers 141 and drawings and text with yellowish-brown ink; the passages [I.]—[IV.],

[VI.] and [X.] are cancelled. Verso — not published, as it contains only a few geometrical drawings
and the number 33. but is else blank. Measures 303
X mm.

In this volume Leonardo deals especially with vessels, muscles, brain and nerves, touches the domains
of topographical and comparative anatomy, and mentions splanchnology and embryology.

Under ^Tree of the vessels^ and ^Spiritual parts\'^ (Fol. i recto) he says: \'.<Cut through the middle
of the heart, liver, and lung, and kidneys, that you may entirely figure the tree of the vessels^, and he
draws these organs and some of the greatest arteries and veins of the body, furthermore the spleen, and a
frontal section of the vesica urinaria with the membrum virile and urethra. Some of the vessels are
correctly reproduced, some of the more deeply lying ones are projected to the surface, and some are hardly
in accordance with reality. Vena cava inferior appears to go to the liver, from which vena cava superior
appears to have its exit.^

Under «Anatomia venarum» (viz: vasorum) (Fol. 2 recto) he proposes to represent «the tree of the
vessels generally, as Ptolemy did the universe in his cosmography. Then shall be figured the vessels
of each member particularly in diverse aspects; . . . otherwise you would not give true knowledge of their
ramifications, shape and site.^ He very beautifully draws vena saphena magna
(Fol. i recto, Fol. 3 recto,
Fol. 20 verso),
the more deeply situated vascular trunks of the thigh (Fol. 3 verso) and vena jugularis

externa with its confluents (Fol. 16 recto, Fol. 17 recto).

Very intimate is Leonardos knowledge of the relief that several muscles have at the surface of the body
(Fol. 3 recto, Fol. 5 recto, Fol. 18 recto, Fol. 22 recto, Fol. 23 recto), he also beautifully figures the various
muscles in prepared condition
(Fol. 5 recto, Fol. il—Fol. 16 recto). He cuts through muscles lying at the
surface in order to study those more deeply situated
(Fol. 15 recto), and in order to render perspicuous the
musculature of the lower extremities ^ and its action, he draws the muscles as strings
(Fol. 4 recto), and
^make the strings of fire-heated copper-wire, and then bend them to their natural form-». As an instance of
his great accuracy of investigation we may mention the following
(Fol. 4 recto): Men you have finished
with the bones of the leg, put the number of all the bones, and at the end of the tendons name the number of
these tendons; and the same you shall do with the muscles and tendons and veins and arteries, saying: So
many has the thigh, and so many the leg, and so many the foot, and so many the toes. And then you
shall say: So many are the muscles which spring from the hones and terminate in the bones, and so
many are those which spring from the bones and terminate in another muscle. And in this way you
describe every particular of every member, and especially the ramifications which some muscles make which

generate diverse tendons.d

He deals with the condition of the knee and of the knee-muscles in bending and stretching (Fol. 3 verso,

Fol. 4 recto), and mentions that the length of the foot corresponds to half the length of the leg (Fol. 4 recto).

1 The -words ».vena cilis^ on the left ureter were written in righthand letters, the character of which raises some doubt as to

their being Leonardos own writing. u 7 7 i

2 The Arabic word ^alchatin> used by Leonardo is here translated ^htfi-bone^ - ^^^ suggested by professor Holl who refers to

Hvrtl- ^Das Arabische und Hebräische in der Matomie^, page sg - and not by ^regio lumbalis^ as is commonly done. The drawings
\'nly the hip-bone and not the lumbar region, and, judging from the context, Leonardo must in all probability have meant the hip-bone.

show onl

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He proposes first to .make, the articular ends, and then the joints themselves, and also to describe the muscular
contours that disappear in obesity and those that become prominent in emaciation
(Fol. 22 recto).

Leonardo\'s great skill as a preparator and his understanding of anatomical matters is splendidly
shown in the drawings on
Fol. ii—Fol. 14, where he represents muscles and tendons on the distal part
of crus and also of pes, a part of ligamentum cruciatum, and of vagina fibrosa tendinum, and where he
has provided the toes with claws from, some animal of the genus of cats, — possibly a lion.

These drawings, with their combination of human foot and animal\'s claws, show two of the most
prominent characteristics of Leonardo: his richly creative imagination and artistic impulses, and his demand
for exact investigation.

The execution of the drawings with silver point and colours, the brilliant skill of the preparator in

dissecting and his artistic genius give these anatomical plates a singular charm. The sheets are without a

text; Leonardo thought perhaps that Nature, Art and Knowledge did speak themselves a sufficiently distinct
and clear language.

It is interesting to observe how Leonardo deals with the nervous system. Referring to drawings
of an onion cut through and of sagittal sections of a human head, he makes the following comparison
(Fol. 6 verso): Hf you will cut an onion through the middle, you will be able to see and count all the
covers or rinds which circularly clothed the centre of this onion. Similarly, if you will cut through the head
of a man in the middle, you will first cut the hairs, then the coating and the muscular flesh and the
pericranium, then the cranium and, within, the dura mater and the pia mater and the cerebrum, then
again the pia and the dura mater and the rete mirabile and the fundamentum of this, the bone.i>

Leonardo sketches (Fol. 7 recto) basis cranii interna, basis cerebri, and also thl surface of the hemi-
spheres, and in a horizontal section and in profile drawings he represents the ventricles of the brain and their
mutual connections. He speaks of three ventricles, and the drawings show that he considers both lateral
ventricles, that are seen to be connected with one another, as one ventricle. The lowest part of the fourth
ventricle appears to be represented in fig. 4.

In order to obtain a correct conception of the form of the ventricles, Leonardo makes the following
experiments
(Fol. 7 recto): Into a brain that has been removed from the cranium he sprays melted wax
through a hole in the fourth ventricle, having first made two holes, provided with tubes, one in each lateral
ventricle, .that the air which is in these ventricles may escape and give room to the wax.. He then removes
the brainsubstance in order to show the shape of the cast of the ventricles. He repeats the experiment
with a brain that lies in the cranium, in this instance spraying wax through a hole bored through basis
crann, that presumably leads up to the third ventricle through infundibulum. He speaks of the fourth
ventricle as the origin or the junction of .all the nerves which give the sense of touchy.

As far as is known, Leonardo was the first to make such casts of the cerebral ventricles. Several
hundred years were to elapse before an anatomist hit upon the same idea.^

He also occupied himself with the peripheral nervous system. He figured several cerebral nerves
(Fol. 8 recto, Fol. 16 recto, Fol. 17 recto) and it is quite evident that he busied himself to no small extent
with the plexus of the extremeties and their branches
(Fol. 9 recto and verso, Fol. 10 recto, Fol. 15 recto,
Fol. 19 recto, Fol. 21 recto
and verso).

The topographical dissections made by Leonardo of the neck with the adjoining portion of the head
(Fol. 15—Fol. 18, Fol. 20 verso), ar^ especially noteworthy. Proceeding from mere rough sketches to
drawings of detailed preparations
(Fol. 15-F0I. 17), culminating in the two delicate silver-point drawings
(Fol. 18) m which the fossae of the neck and the underlying muscles are seen through the skin devoid of
fat in two elderly people, Leonardo in these sheets has topographically drawn mandibula, columna, os
hyoideum, and its connections with processus styloideus, larynx, trachea, m.
sterno-cleido-mastoideus, trapezius,
splemus, scaleni, levator scapulae, vena jugularis externa with confluents, n. vagus with laryngeus sup.,
n. hypoglossus and glandula submandibularis or a lymphatic gland.

It is remarkable that Leonardo in these regionary drawings of human necks has rendered the hyoid
bone and the larynx from animals, probably from a dog.

i

J Hell: -.Untersuchungen über den Inhalt der. Abhandlung Roths: .Die Anatomie des Leonardo da Vinci. Archiv für Anatomie
und Phystologie. Anatomische Abteilung, igio, page 343. \'

-ocr page 27-

Even more remarkable are his numerous serial sections of the lower extremity (Fol. 19 recto, Fol. 20
recto).
Leonardo was doubtless the first to execute such topographical dissections and serial sections.

As in other of his anatomical sheets Leonardo in this volume also touches upon comparative
anatomy. In connection with a fine drawing of the abdomen and the lower extremities of a muscular
man he writes
(Foi. 23 recto): <iFor this comparison you shall figure the legs of frogs which have great
similarity to the legs of a man, as well in the bones as in their muscles; then you shall let follow the
hind legs of the hare, which are very muscular and with expeditious muscles, because they are not impeded
by fat.\'i

Between drawings of muscular men and of the pelvic region with the skeleton of the lower extremi-
ties of human beings and of a horse
(Fol. 22 recto) Leonardo observes: ^Conjunction of the fleshy muscles
with the bones^ without any tendon or cartilage — and the same you shall make in several animals and
birds. — Represent a man on tiptoe, that you may better compare the man with the other animals. —
Figure the knee of a man, bent as that of the horse. — To compare the structure of the bones of the horse
to that of a man, you shall represent the man on tiptoe in figuring the legs. — On the affinity which the
conformity of the bones and muscles of the animals have with the bones and muscles of Man.»

His comparative investigations zvere accompanied by experiments, for beside a drawing that
presumably represents medulla oblongata
(Fol. 21 recto) he writes: «The frog retains life for some hours
when deprived of the head and heart and all the intestines. And if you prick the said string (\'s.nervo>->)
it instantly twitches and dies. — All the nerves of the animals derive from here; if this [string] is pricked,
it instantly dies».

On the back of the same sheet he continues his description of the experimental investigations in the
following terms: ^The frog instantly dies, when the spinal cord is perforated. And formerly it lived
without head, without heart, or any kind of entrails, or intestines, or skin. It thus seems that here lies
the fundamentum of motion and of life.»

You find several drawings of animal intestines — presumably from a frog — (Fol. 20 verso, Fol. 21
verso),
also the skeleton of the upper extremity of a monkey (Fol. 21 verso), and the pelvic region on
Fol. 9 recto must be that of an animal, perhaps a cow.

In a roughly sketched topographical drawing of human viscera he enumerates the same (Fol. 20 verso),
and in order to obtain a concise knowledge of the relation of the intestines, Leonardo applies the following
method
(Fol. 24 recto): «.Draw the intestines in their position and detatch them ell by ell, first tieing up the
ends of the detached and of the remaining ; and when you have removed them you shall draw the margins
of the mesentery from which you detach such part of the intestine. And ivhen you have drawn the site of
this mesentery you shall draw the ramification of its vessels. And in that way you shall successively go
on to the end. And you shall commence at the intestinum rectum ; and you shall enter on the left side of
the colon; but first take away with the chisel the pubic bone and the bones of the hip to note well the site
of the intestines.»

He mentions that the ventricles of the brain and «the ventricles» of the semen have the same distance
from the ventricles of the heart
(Fol. 2 recto).

Right amongst drawings and text, where Leonardo discusses the problem of the cubature of a given
irrational cylinder, the solution of which he believes to have found
(Fol. 26 recto), he returns to the heart,
its valves, and the cause of its motion. He also discusses the question whether the heart of the fetus beats
or not, and whether the fetus breathes or not. He arrives at the conclusion that it does not breathe, ^because
if it breathed, this fetus, lying in a bag full of the clearest water, would instantly be drowned».

Leonardo makes some trigonometrical observations (Fol. 9 verso, Fol. 25 recto); and from the short
sentence ^The sun does not move»
(Fol. 25 recto) it appears that Leonardo did not find the ancient geo-
centric doctrine satisfactory, but had touched upon the heliocentric hypothesis.

With full right Leonardo might apply to himself the zvords of Horace^-. \'iGod sells us all the good
at the price of fatigue».

^ As shotvn by Solmi in his Fonti, page 218, Leonardo here repeats Horace, Satire IX, Book /, Verse sç:

«.Nil sine magno
Vita lab ore de dit mortalibtts.y>

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With the fifth volume is concluded the publication of what exists from the hand of Leonardo of specific
anatomical manuscripts in the Royal Library at Windsor. There remain a number of his sheets, kept
at the same place, and mainly dealing with surface anatomy and the doctrine of proportion. The essential
contents of these will be published in
Quaderni VI.

Although Leonardo was not a professional anatomist, it is probable that in his anatomical studies he
very soon obtained a full understanding of the difference between real dissection anatomy and contour
anatomy, just as it was clear to him that the two methods often overlap and complete one another.
Amongst other things, the following
(Fol. 23 recto) appears to support this view: <iSecond demonstration
interposed between the anatomy and the living*.

In conclusion we desire to express our warmest thanks to all those who in various ways have assisted
lis in our work:

Professor dr. G. Lesca who has rendered valuable assistance towards the interpretation of various
obscure passages and also in other ways.

The Professors Dr. M. Holl and Dr. K. Sudhoff, Dr. W. Wright, who with exceeding kindness,
minute accuracy, and eminent learning have read through the proofs of the English and German translations
respectively,

The Hon. J. W. Fortescue who has shown our work a vivid and active interest.

The members of the Board of the «Fridtj of Nansens Fond til Videnskab ens Fremm et> and
the members of the Board of the «Universitetets Jubilceumsfond av 1911», who by ready generosity
have rendered possible the publication of the
Quaderni d\'Anatomia V.

Mr. Barry, who with trained eye and great care has assisted us in correcting the proofs of the
facsimiles,

and the publisher, Mr. facob Dybwad, who has given to the work an appearance worthy of the
contents.

Christiania, September 2, 1916.

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Dieser Band sollte eigentlich bereits am 2. September igiß erschienen sein, aber da im Herbst 1914.
der Krieg ausbrach, ließ sich das aus verschiedenen Gründen nicht ermöglichen.

Im Herbst 1915 teilte indessen der Verlag mit, daß er, um den ursprünglichen Plan verwirkhchen
zu können, nämlich sämtliche sechs Bände bis zum Ausgang des Jahres 1916 zu veröffentlichen, trotz des
Krieges tun werde, was ihm möglich sei, damit die beiden letzten Bände,
Quaderni V und Quaderni VI,
am 2. September 1916 im Druck fertig vorliegen könnten. Und da wir mit dem Lesen der Original
manuskripte und mit der Ausarbeitung und Drucklegung der Übersetzungen bereits im Herbst
1914
begonnen hatten, ist dies trotz mancher Schwierigkeiten auch gelungen. Aber um dies zu ermöglichen,
haben wir mü einem Grundsatz brechen müssen, den wir bei der Herausgabe der vier ersten Bände befolgt
haben. Wir haben uns nämlich in diesen beiden letzten Bänden genötigt gesehen, die Veröffentlichung
derjenigen Rückseiten der Blätter zu unterlassen, die nichts Anatomisches, weder in Zeichnungen noch
Text, Enthalten. Aus den Manuskriptbeschreibungen in beiden Bänden wird hervorgehen, welche Rück-
seiten nicht veröffentlicht worden sind.

Folgende 18 Blätter: Quaderni V, Fol. i recto, Fol. 6 verso, Fol. 11 recto-Fol. 19 recto, Fol. 20

verso, Fol. 21 recto und verso, W Fol. 22 recto und Quaderni VI, Fol. l recto, Fol. 17 recto und
Fol 23 recto sind von der Firma W. Griggs & Sons in London reproduziert worden, da ihre
Wiedergabe eine häufige, fast tägliche Nachprüfung und Vergleichung mü den Originalen in Windsor
während des Druckes selbst notwendig machte. Die Reproduzierung der übrigen Blätter ist, wie bisher,
von der Firma .Norsk Lystryk- og Reproduktionsanstalt, in Christiania ausgeführt.

Die Transsknption und Übersetzung der Originalmanuskripte sowohl wie die typographische Aus-
führung im übrigen sind nach denselben Grundsätzen vorgenommen worden, die bereüs in den vorliegenden

ersten vier Bänden befolgt wurden.

Die Blätter des Quaderni V - mit Ausnahme von Fol. 7 und Fol. 26 - sind in der letzten Zeit
in der Bibliothek in Windsor auf Karton montiert und mit den Nummern registriert worden, die man
in der Manuskriptbeschreibung für jedes Blatt angegeben findet. Außerdem tragen sie den Stempel der

Bibliothek: yfj

Die Blätter des fünften Bandes, die sich gewiß aus einem langen Zeitraum in Leonardos Schaffen
herschreiben, — von denen viele wieder aus seiner ersten Florentinerzeit herstammen dürften — bilden kein
gesammeitel Ganze. Die losen Manuskripte sind in
Quaderni V m Abteilungen geordnet nach der
Zeichnungsart und in diesen Abteilungen wieder sind sie in kleineren Gruppen zusammengestellt nach dem
anatomischen Inhalt.

Fol. I - montiert und als Nr. 12597 registriert. Das Papier ist geblich-grau mit braunen
Flecken in verschiedener Tönung. Draht- und Bindelinien sind sichtbar.
Recto — die Tinte im Text ist
schwarz. Die Zeichnung mit Bleistift und schwarz-brauner Tinte;
bläulich-grüne Schattierung auf Herz,
Leber, Milz und Nieren; die Gefäße mit teils blau-grüner, teils gelblicher Farbe.
Verso — aufgeklebt,
leer. Mißt 287
X 200 Mm.

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Fol. 2 - und registriert als Nummer 12592. Das Papier ist ziemUch dünn, grau-weiß

mu drehten Draht- und Bindelinien. Deutliches Wasserzeichen. Recto - Zahl 17x (mit schwarzer

r^nte) und das Zeichen olo. Schrift und Zeichnungen mit schwarzer Tinte; auf der Zeichnung 2 außer-
dem hellbraune Tinte. Die Zeichnungen 21 und 22 teilweise mit Rötel; Zeichnung 23 bloß mit Rötel

Verso - Zezchnung i mit verblichener brauner Tinte; Zeichnung 2, 3 wie 4 mit schwarzer, etwas ver-
bhchener Ttnte. Mißt 291 X igy Mm.

Fol. 3 - und registriert als Nr. 12624. Das Papier grau-weiß mit bräunlichem An-

struh; deuthche Draht- und Bindelinien; Wasserzeichen sichtbar. Recto - die Schrift mit brauner Tinte
Ze^chnung 2, 4 und 5 mit brauner Tinte und Bleistift, z j Bleistift. Ein rechtwinkliger Rahmen
zst zu sehen, der von dem Durchdringen des Klebestoffes eines auf dem Verso früher aufgeklebt gewesenen
kle^neren Blattes hervorgerufen ist; eine Figur vom Verso schimmert schwach durch.
Verso - die

Zahl 10; die Schrift mit schwarz-brauner Tinte; die Zeichnung ebenso, mit schwachem Bleistift Text-
abschmtt [IL] mit Bleistift; einige braune Flecke. Ein rechtwinkliger Rahmen zeigt, wo
Fol. 4 ^x^^zoi
aufgeklebt gewesen ist. Mißt 266 X 187 Mm.

Fol. 4 - und registriert als Nr. 12619. Das Papier grau-weiß; in der Peripherie bräun-

hcher Rand vom Aufkleben. Recto - Zahl 019; die Tinte bräunlich schwarz; gelb-braun^

^m Textabschnitt [X.]. Auf den Figuren schwarz-braune, braune und bräunUch gelbe Tinte, einzelne BM-
stiftstrzche.
Verso - aufgeklebt mit Ausnahme eines kleinen Teiles, durch den man dichte Drahtlimen
durchschtmmern sehen kann; außerdem unterscheidet man hier undeutlich einige schwache Striche von denen
steh nicht entscheidet läßt, ob es Schrift ist. Mißt 216 X iio Mm.

Fol. 5 - und registriert als Nr. 12612. Das Papier grau-weiß mit bräunlichem Ton

Draht- und Bindelinien sichtbar. Recto - Tinte grau-schwarz\', einige grau-braune Flecke. Verso - auf-
geklebt, leer. Mißt 210
X 150 Mm.

Fol. 6 - montiert und registriert als Nr. 12603. Das Papier rauh, grau mit schwachem gelb-

hchen Ton, undeutliche Draht- und Bindelmien. Recto - dte Tinte braun; Fig p Bleistift; bräun-

hche Flecke. Verso - /r^^/ die Zahl 79; die Ttnte schwarz; die Textabschnitte [LH] und [IV] mit

schwachem Rötel; Fig z und 4 haben Schattierungen mit Rötel; 7 und 8 ganz mit Rötel ausgeführt
Mißt 203 X 148 Mm.

Fol. 7, Recto - trägt die Zahl 177; das Papier hell gelblich braun; die Tinte schmutzig braun-
Zeichnungen 3-8 mü blau-grünen, verwischten Bleistiftstrichen; i und 9 ganz mit Bleistift.
Verso - leer
Mißt 263 X 200 Mm.

Fol. 8 - und registriert als Nr. 12602; Papier grau-weiß. Recto _ die Zeichnun<ren

mit schwarz-brauner Tinte; vom Verso schi^tmern Schrift und ein großer, brauner Stockfleck durch
Verso ~ trägt die Zahlen .4. und 20; wird nicht veröffentlicht, da es bloß Text und Zeichnungen über
physikalische Dinge enthält. Mißt 278 X 212 Mm.

Fol. 9 - montiert und registriert als Nr. 12628; Papier grau-weiß; Draht- und Bindelinien wie
auch Wasserzeichen sind unterscheidbar.
Recto - der Text mit schwarzer Tinte; die Zeichnungen mit
gelb-brauner Tinte, ebenso die Flecke.
Verso - trägt die Zahl 13 und das Zeichen olo; Text und die
Zeichnungen 2-6 mit grau-schwarz er Tinte; Zeichnung i mit grau-brauner Tinte; vom Recto schimmern
Zeichnung und Text scharf durch. Mißt 277 x 197 Mm.

Fol. IG - montiert und registriert als Nr. 12618; Papier rauh, grau-weiß. Recto trägt das

Zeichen olo; die Tinte in Zeichnungen, Flecken und auf Kleberand braun-grünlich. Verso - aufgeklebt
leer. Mißt 291 X 226 Mm.

Fol. ii-Fol. 14 - bilden eine deutlich abgesonderte Gruppe, sowohl nach der Zeichnungsart, wie dem
behandelten Gegenstand; auf der Vorderseite ist das Papier - verschieden bläulich grauem Ton -

für den Silberstift besonders präpariert; Flecken und Farben scheinen teihveise im Laufe der Zeit durch
einen chemischen Prozeß hervorgerufen worden zu sein. Die Rückseiten sind gelb-weiß.

Fol. II - montiert und registriert als Nr. 12372. Recto - die Farbe des Papiers ist etwas
heller blau-grau mit rötlich braunen und grün-gelblichen, kleineren Flecken sowie größeren Partien mit Stock-
flecken. Zeichnung i mit Silberstift, schwarzer Tinte und weißer Farbe (.biacca»); Schattierungen mit
rötlich brauner Tinte; Fig 2 wesentlich mit Silberstift.
Verso — leer. Mißt 161 X 137 Mm.

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Fol. 12 — montiei\'t und registriert als Nr. 12373. Recto — das Papier hat eine tief blau-graue
Farbe, zahlreiche Stockflecke und andere teils dunkle, teils grünlich gelbe Flecke; Fig. j mit Silberstift.
Im Papier ist ein Fenster von elliptischer Form ausgeschnitten, in das mit einem Papierstreifen Fig.
2 an
der Rückseite eingefaltet ist, auf hellerem, blauen Papier mit geringem grünlichen Ton\', die Zeichnung ist
mit Silberstift, weißer Farbe und grau-schwarzer Tinte ausgeführt.
Verso — das nicht veröffentlicht wird,
enthält bloß Zahlen und eine Zeile Text von unbekannter Hand. Mißt
182 X I33

Fol. 13 — montiert und registriert als Nr. 12574. Recto — das Papier grau-blau; größere
grau-braune und rostfarbene Flammen. Fig. i mit fast schwarzer Tinte, Silberstift und weißer Farbe;
Fig.
2 mit Silberstift. Verso — leer. Mißt 182 X 142 Mm.

Fol. 14 — montiert und registriert als Nr. 12373. Recto — das Papier hat ziemlich rein blaue
Farbe. Die Figur mit schwarzer Tinte, Silber stift und weißer Farbe, die einen rötlich braunen Ton hat.
Verso — leer. Mißt 173 X 166 Mm.

Fol. 15 — montiert und registriert als Nr. 12626. Recto — das Papier ist für den Silberstift
präpariert, grati-blau mit hell-grauen Flecken und Schattierungen. Die Tinte ist schwarz-braun. Die Zeich-
nungen mit Silberstift; auf den Zeichnungen i,
2, 7, g, 12., 13 und 16 auch mit Tinte. Verso — aufgeklebt,
leer. Mißt
300 X 214 Mm.

Fol. 16 —■ montiert und registriert als Nr. 12609. Recto — hat die Zahl 188; das Papier
rauh, dick, von hellem grau-grünen Ton; grau braune Klebemerkmale und kleine Flecke. Zeichnung i mit
schwarz-brauner Tinte, Bleistift mid Violett, z. B. längs der Ränder von M. sterno-cleido-mastoideus; die
Zeichnungen
2 und 4 mit schwach brauner Tinte, Zeichnung 3 mit Bleistift, Zeichnungen 5 und 6 mit
grau-brauner Farbe.
Verso — das nicht veröffentlicht wird, enthält bloß eine architektonische Zeichnung.
Mißt
280 X 200 Mm.

Fol. 17 — montiert und registriert als Nr. 12608. Rccto — das Papier grau-blau für den
Silber Stift präpariert; die Ränder teils uneben, zackig; gelblich grüne und rostfarbene Stockflecke und andere
Flecke. Die Zeichnungen sind mit Silberstift, teilweise mit grau-schwarzer und brauner Tinte nachgezogen.
Verso _ ist infolge des Aufklebens nickt zu sehen, mit Ausnahme eines kleinen ausgeschnittenen, recht-
winkligen Fensters,
20Y.15 Mm., wo man ein Zeichen .C. C. sieht; im übrigen ist das Verso leer. Mißt
293 X 213 Mm.

Pol. 18 _ die zwei Zeichnungen sind auf demselben Karton montiert und als Nummern 12610 und

12611 registriert. Das Papier ist hell, grau-blau, und für den Silber stift präpariert. Recto — Zeichnung
I
(12610) mit Silberstift und grau-schwarzer Tinte. Mißt 82x79 Zeichnung 2 (12611) mit Silber-

stift und grau-schwarzer Tinte hat mehrere Flecke. Mißt 95x84 Mm. Verso — aufgeklebt, leer.

Fol. 19 — montiert und registriert als Nr. 12617. Recto — das Papier ist für den Silber stift
in hellem grau-blauen Tone präpariert. Die Zeichnungen teils ausschließlich mit Silberstift —
6, 10 —
teils mit Silber Stift und grau-schwarzer bis schwarzer Tinte — 3, 4, 11 bis 14 teils mit schwarz-
bräunlicher Tinte — J, 5, und 11 —, Zeichnung
7 mit Bleistift. Zahlreiche grau-bräunliche Flecke.

Verso — aufgeklebt, leer. Mißt 298 X 210 Mm.

Fol. 20 — montiert und registriert als Nr. 12627. Draht- und Bindelinien undeutlich. Recto —
rauhes, grobes Papier von etwas bläulichem Ton, der vom Verso her durchschimmert, das für Silber stiftzeich-
nen präpariert ist, und zwar kräftiger blau längs des einen Randes. Trägt das Zeichen D. D. Einzelne
braune Flecke. Die Zeichnungen mit brauner Tinte.
Verso — das Papier ist für den Silberstift präpariert;
mehrere Stockflecke, sowie andere graue und bräunliche Flecke. Die Tinte schwarz, an vielen Stellen ver-
blichen. In dem vier zeiligen Textabschnitt [V.J lassen sich nur einzelne Worte und Buchstaben undeutlich

unterscheiden. Mißt 285 X 219 Mm.

Fol. 21 — montiert und registriert als Nr. 12613. Das Papier ist für den Silber stift präpariert,
blau, steif, rauh mit vielen größeren und kleineren Flecken. Kaum sichtbare Drahtlinien, deutliche Binde-
linien\', mehrere nadelspitzgroße Löcher im Papier. Die Tinte braun bis schwarz.
Recto — trägt die Zahl
55; hier sieht man auch ein paar dunkel weinrote Flecke, sowie schwarze Tintenflecke, besonders auf dem
Textabschnitt [I.].
Verso — trägt das Zeichen B. B. (mit schwarzer Tinte) und die Zahl 25 (mit Blei-
stift). Die Tinte der Schrift mehr verblichen als auf den Zeichnungen, besonders in den Textabschnitten
[III] und [IV.]. Von den Zeichnungen
8 und 9 sind nur einzelne verblichene Tintenstriche erhalten ge-

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blieben; die Zeichnungen stellen sich im übrigen bei schräg daraujfallendem Seitenlicht als Furchen im Papier
dar. Mißt joo
X 220 Mm.

Fol. 22 — montiert und registriert als Nr. 1262^. Recto — trägt das Zeichen jo D (mit Blei-
stift); das Papier bräunlich rot. Die Tinte schwarz, auf den Zeichnungen außerdem mehr oder weniger
Rötelschattierungen. Textabschnitt [IX.] mit Rötel; da die Hälfte der obersten Zeile weggeschnitten ist,
kann man den übriggebliebenen Text nur fragmentarisch lesen.
Verso — aufgeklebt, leer. Mißt
2gj
X 2^0 Mm.

Fol. 23 — montiert und registriert als Nr. 12631. Das Papier ist graugelb. Draht- und Binde-
linien sowie Wasserzeichen erkennbar.
Recto — trägt die Buchstaben S. S. (mit verblichener brauner
Tinte). Einige kleine braune Flecke. Der Text mit dunkler brauner Tinte. Die Zeichnungen mit zietn-
lich kräftigen Bleistiftstrichen.
Verso — aufgeklebt, leer. Mißt igi x 140 Mm.

Fol. 24 ■— montiert und registriert als Nr. 12642. Das Papier grau-weiß. Draht- und Binde-
linien sowie Wasserzeichen deutlich erkennbar.
Recto — die Tinte grau-braun; Text und Zeichnungen
vom Verso schimmern durch. Fig. j ist von einem hellen, grau-bräunlichen Fleck bedeckt. 4 gibt an,
wo eine ausgeschnittene, später zviedergefundene kleine Zeichnung (mit der Zahl jo) auf dem Verso wieder
auf ihrem Platz angebracht worden ist. Diese Zeichnung ist mit der Ledazeichnung, Fig. j, fast identisch.
Verso — wird nicht veröffentlicht, da es außer der erwähnten Zeichnung bloß geometrische Zeichnungen
und Text enthält. Mißt 26y
X 195 Mm.

Fol. 25 — montiert und registriert als Nr. 1266g. Das Papier rauh, grob, etwas uneben an den
Rändern; Draht- und Bindelinien.
Recto — die Tinte grau-schwarz; die Zeichnungen auf dem Verso
schimmern durch, mit brauner Farbe; auch einige Textabschnitte auf dem Verso schimmern undeutlich
durch. Der Textabschnitt [VII] ist durchgestrichen.
Verso — wird nicht veröffentlicht, da es bloß einige
mathematische tmd physikalische Figuren und Textabschnitte enthält, sowie Skizzen von zwei Männer-
köpfen und einer Männergestalt. Mißt 2gj
X 220 Mm.

Fol. 26 — das Papier ist an den Rändern etwas angerissen. Draht- und Bindelinien sichtbar.
Recto — trägt die Zahlen 141 und ly; Zeichnungen und Text mit gelb-brauner Tinte; Textabschnitte
[I.]—[IVJ, [VI] und [X] sind durchgestrichen.
Verso — wird nicht veröffentlicht, da es bloß ein paar
geometrische Zeichnungen und die Zahl jj enthält, sonst aber leer ist. Mißt
joj X 218 Mm.

In diesem Band behandelt Leonardo hauptsächlich Gefäße, Muskeln, Gehirn und Nerven, berührt
die topographische und die vergleichende Anatomie und erwähnt flüchtig die Splanchnologie und die
Embryologie.

Unter «.Gefäßbaum-^ und (i.Spirituelle Teile» (Fol. i recto) äußert er: Durchschneide in der Mitte
Herz, Leber, Lunge und die Nieren, damit du den Baum der Gefäße vollständig zeichnen kannst», und
zeichnet diese Organe mit einigen der größten Arterien und Venen des Körpers, außerdem die Milz,
eine frontal durchschnittene Vesica urinaria mit Membrum virile und Urethra. Einige der Gefäße sind
richtig wiedergegeben, einige tief er liegende sind an die Oberfläche projiziert, einige entsprechen kaum der
Wirklichkeit. Vena cava inferior scheint nach der Leber zu gehen, von der wiederum Vena cava
superior auszugehen scheint.^

Unter i.Anatomia venarum» (sc: vasorum) (Fol. 2 recto) schlägt er vor, ^den Gefäßbaum im Allge-
meinen» darzustellen, «wie Ptolemaeus die Welt in seiner Kosmographie darstellte: Danach soll man die
Gefäße jeden Teiles besonders in verschiedenen Ansichten darstellen; . . . sonst würdest du keine wahre
Kenntnis ihrer Verzweigungen, Gestalt
U7id Lage geben». Sehr schön zeichnet er Vena saphena magna
(Fol. I recto, Fol. 3 recto, Fol. 20 verso), die tief erliegenden Gefäßstämme des Schenkels (Fol. 3 verso) und
Vena jugularis externa mit Zuflüssen
(Fol. 16 recto, Fol. 17 recto).

Leonardos Kenntnis von dem Relief, das die einzelnen Muskeln auf der Oberfläche des Körpers geben,
ist sehr intim
(Fol. 3 recto, Fol. 5 recto, Fol. 18 recto, Fol. 22 recto, Fol. 23 recto), ebenso wie er die ver-
schiedenen Muskeln in präpariertem Zustand sehr schön wiedergibt
(Fol. 5 recto, Fol. Ii—Fol. 16 recto).

^ Die Worte i-vena cilis> auf dem Ureter sinister sind mit Rechtshandschrift und mit Buchstaben geschrieben, deren Charakter
einigen Zweifel hervorruft, ob sie von Leonardo selbst herrühren.

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Er dtirchschneidet an der Oberfläche liegende Muskeln, um tief erliegende studieren zu können (Fol. 15 recto),
und um die Muskulatur der Unterextremitäten ^ und ihre Wirkung zu veranschaulichen, zeichnet er die
Muskeln
(Fol. 4 recto) als Stränge, m-nd mache die Stränge aus geglühten Kupferdrähten und beuge sie
dann in die natürliche Form>->. Und wie sorgfältig er bei seiner Forschungsarbeit verfährt, geht u. a.
auch aus dem folgenden
(Fol. 4 recto) hervor: \'i.Wenn du mit den Knochen des Beines fertig bist, gib die
Zahl sämtlicher Knochen an, und beim Abschluß der Sehnen nenne die Zahl dieser Sehnen; und dasselbe
sollst du machen mit den Muskeln und Sehnen und mit den Venen und Arterien, indem du sagst: So
viele hat der Oberschenkel und so viele der Unterschenkel und so viele der Fuß und so viele die Zehen.
Und nachher sollst du sagen: So viele sind der Muskeln, die an den Knochen entspringen und an den
Knochen enden, und so viele sind derer, die an den Knochen entspringen und in einem anderen Muskel
enden. Und auf diese Weise beschreibst du jegliches Detaü jeden Körperteiles, und besonders der
Verzweigungen, die einige Muskeln machen, die verschiedene Sehnen erzeugem.

Er bespricht das Verhältnis des Knies und seiner Muskeln beim Beugen und Strecken (Fol. 3
verso, Fol. 4 recto)
und erwähnt, daß die Länge des Fußes der halben Länge des Unterschenkels entspricht
(Fol. 4 recto). Er schlägt vor, man solle erst die Gelenkenden <(.machen-i> und darauf das Gelenk selbst,
sowie beschreiben, welche Muskelkonturen beim Fettwerden verschwinden, und welche bei Abmagerung
hervortreten
(Fol. 22 recto).

Leonardos große Fertigkeit als Präparator und sein Verständnis für anatomische ^Verhältnisse gehen
in der schönsten Weise aus den Figuren auf
Fol. 11—Fol. 14 hervor, wo er Muskeln und Sehnen auf dem
distalen Teil des Crus sowie am Pes, einem Teil des Ligamentum cruciatum, sowie der Vagina fibrosa
tendinum dargestellt, und wo er die Zehen mit Klauen eines Tieres aus dem Katzengeschlecht, vielleicht

eines Löwen, versehen hat.

Diese Zeichnungen mit ihrer Kombination von Menschenfuß und Tierklauen zeigen zwei der hervor-
tretendsten Seiten bei Leonardo: seinen phantasiereichen, künstlerischen Schöpferdrang und sein Verlangen
nach genauer Forschung.

Die Behandlung der Zeichnungen mit Silberstift und Farben und die Zergliederungs- und Zeichen-
kunst des Präparators geben diesen anatomischen Tafeln einen ganz besonderen Reiz. Die Blätter sind
ohne Text; vielleicht hat Leonardo gemeint, daß Natur, Kunst und Kenntnisse hier dennoch eine hinreichend

deutliche und klare Sprache reden.

Es ist interessant zu sehen, wie das Nervensystem von Leonardo behandelt wird. Hinweisend auf
Zeichnungen einer durchgeschnittenen Zwiebel und von Sagittalschnitten eines menschlichen Kopfes stellt er
folgenden Vergleich an
(Fol. 6 verso): « Wenn du eine Zwiebel in der Mitte durchschneiden wirst, wirst
du sämtliche Hüllen oder Schalen, die kreisförmig das Zentrum dieser Zwiebel umkleideten, wahrnehmen
und zählen können. Ebenso, wenn du den Kopf des Menschen in der Mitte durchschneiden wirst, wirst
du zuerst die Haare, dann die Haut und das muskulöse Fleisch und das Pericranium, dann das Cranium
und innen die Dura Mater und die Pia Mater und das Gehirn, dann wieder die Pia und die Dura Mater
und das Rete mirabile und ihr Fundament, den Knochen, durchschneidem->.

Leonardo skizziert (Fol. 7 recto) Basis cranü interna, Basis cerebri sowie die Oberfläche der Hemi-
sphären, und in einem Horizontalschnitt und in Profilzeichnungen bildet er die Gehirnventrikel und ihre
gegenseitige Verbindungen ab. Er spricht von drei Ventrikeln, und die Zeichnungen erweisen, daß er
\\eide Seitenventrikeln, die, wie man sieht, miteinander verbunden sind, als einen Ventrikel rechnet. Der
unterste Teil des vierten Ventrikels scheint in Fig. 4 dargestellt zu sein.

Um eine richtige Auffassung von der Form der Ventrikel zu bekommen, stellt Leonardo folgende
Experimente
(Fol. 7 recto) an: In ein aus dem Cranium herausgenommenes Gehirn spritzt er geschmolzenes
Wachs durch ein Loch im vierten Ventrikel ein, nachdem er erst zwei, mit Röhren versehene, Löcher gemacht
hat, je eins in den beiden Seitenventrikeln, .damit die Luft, die in diesen Ventrikeln ist, herausströmen
und dem Wachs Raum geben kann.. Darauf entfernt er die Gehirnmasse, um die Form der Abgüsse

1 Da^ von Leonardo benutzU arabische Wort .Alchatin. ist hier - nach Vorschlag von Professor Holl, der auf Hürtl verwerst:
.Das Arabische und Hebräische in der Anatomie., Seüe .9 - mit .Hüftknochen, ühersetzt, nicht mit .Regio lumbalis., .Alchat^n.
meistens übersetzt M Die Zeichnungen .eigen hier nur den Hüftknochen, nickt die Lendenfartie, und in der Verb^ndung, ^n der
das Wort gebraucht wird, muß Leonardo aller Wahrscheinlichkeit nach hier den Hüftknochen gemeint haben.

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von den Ventrikeln zu zeigen. Denselben Versuch wiederholt er mit einem Gehirn, das im Cranium liegt,
wobei er diesmal das Wachs durch ein in die Basis cranii gebohrtes Loch einspritzt, das warscheinlich in
den dritten Ventrikel durch das Infundibulum hinaufführt. Er bespricht den vierten Ventrikel als die
Ursprungs stelle oder die Sammelstelle für «sämtliche Nerven, die den Tastsinn geben».

Leonardo ist, so viel man weiß, der Erste, der solche Abgüsse von den Gehirnventrikeln ausgeführt
hat. Mehrere hundert Jahre sollten verlaufen, ehe ein Anatom auf denselben Gedanken kam}

Auch mit dem peripheren Nervensystem hat er sich beschäftigt. So hat er mehrere Gehirnnerven
abgezeichnet
(Fol. 8 recto, Fol. i6 recto, Fol. 17 recto), und man kann deutlich sehen, daß er in nicht
geringem Umfang mit den Plexus der Extremitäten und den Verzweigungen der Plexus gearbeitet hat
(Fol. 9 recto und verso, Fol. 10 recto, Fol. 15 recto, Fol. 19 recto, Fol. 21 recto und verso).

Sehr bemerkenswert sind die topographisch-anatomischen Zergliederungen, die Leonardo vom
Hals mit dem anstoßenden Teil des Kopfes ausgeführt hat
(Fol.l 5—Fol. 18, Fol. 20 verso). Von losen Skizzen
bis zu Zeichnungen, die bis ins einzelne ausgeführte Präparate wiedergeben
(Fol. 15—Fol. 17), wobei er
den Höhepunkt in den beiden delikaten Silberstiftzeichnungen
(Fol. 18) erreicht, wo man die Fossae des
Halses mit den darunterliegenden Muskeln durch die fettfreie Haut zweier älterer Individuen hindurchsieht,
hat Leonardo auf diesen Blättern in topographisQher Hinsicht Mandibula, Columna, Os hyoideum mit
Verbindung nach dem Processus styloideus^ Larynx, Trachea, Mm. Sterno-cleido-mastoideus, Trapezius,
Splenius, Scaleni, Levator scapulae, die Vena jugularis externa mit Zuflüssen, den N. vagus mit laryngeus
sup., N hypoglossus und die Glandula .submandibularis, oder eine Lymphdrüse, dargestellt.

Ganz eigentümlich ist, daß Leonardo in diesen regionären Halszeichnungen von Menschen seine
Darstellung des Zungenbeines und Kehlkopfes von Tieren geholt hat, vielleicht von einem Hund.

Noch bemerkenswerter sind seine vielen Serienschnitte der Unterextremität (Fol. 19 recto, Fol. 20 recto).
Leonardo ist wohl der Erste, der solche topographische Zergliederungen und solche Serienschnitte aus-
geführt hat.

Wie auf anderen seiner anatomischen Blätter, geht Leonardo auch in diesem Band auf die verglei-
chende Anatomie ein. Im Anschluß an eine vortreffliche Zeichnung vom Bauch und von den Unter-
extremitäten eines muskulösen MaJtnes schreibt er
(Fol. 23 recto): «Zwecks dieser Vergleichung sollst du
die Beine der Frösche zeichnen, welche große Ähnlichkeit mit den Beinen des Menschen haben, sowohl in
den Knochen wie in ihren Muskeln; nachher sollst du die Hinterbeine des Hasen folgen lassen, welche
sehr muskulös und mit deutlichen Muskeln sind, weil sie nicht von Fett behindert sind».

Zwischen Zeichnungen muskulöser Männer und einer Beckenpartie mit dem Skelett der Unterextremi-
täten von Menschen und einem Pferd
(Fol. 22 recto) bemerkt Leonardo: «Verbindung der fleischigen
Muskeln mit den Knochen, ohne irgendwelche Sehne oder Knorpel — und dasselbe sollst du machen bei
mehreren Tieren und Vögeln. — Stelle den Menschen auf den Fußspitzen dar, damit du den Menschen
besser mit den anderen Tieren vergleichen kannst. — Zeichne das Knie des Menschen, gebeugt wie das des
Pferdes. — Um den Knochenbau des Pferdes dem des Menschen anzugleichen, sollst du den Menschen bei
der Abbildung der Beine auf den Fußspitzen darstellen. — Über die Verwandtschaft, die die Konformität
der Knochen und Muskeln der Tiere mit den Knochen und Muskeln des Menschen haben».

In Verbindung mit seinen vergleichenden Untersuchungen hat er Experimente angestellt. Denn auf
den Seiten einer Zeichnung, die wahrscheinlich Medulla oblongata vorstellen soll
(Fol. 21 recto), steht
angeführt: «Der Frosch bewahrt das Leben einige Stunden, wenn der Kopf und das Herz und sämtliche
Eingeweide ihm weggenommen sind. Und falls du diesen Strang («nervo») stichst, krümmt er sich sofort
und stirbt. — Sämtliche Nerven der Tiere entspringen von hier; wenn dieser [Strang] gestochen wird,
stirbt man sofort».

Und auf der Rückseite desselben Blattes wird die Beschreibung der experimentellen Untersuchungen
folgendermaßen fortgesetzt: «Der Frosch stirbt sofort, wenn ihm das Rückenmark durchbohrt wird. Und
vorher lebte er ohne Kopf, ohne Herz oder irgendwelches Eingeweide oder Lntestin oder Haut. Und es
scheint also, als ob das Fundament der Bewegung und des Lebens hier liegt».

^ Holl: n. Unter suchungen über den Inhalt der Abhandlung Roths: ^ Die Anatomie des Leonardo da Vincit. Archiv für
Anatomie und Physiologie. Anatomische Abteilung, zgio. Seite S42\'

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Tiereingeweide (vielleicht von einem Frosch) werden wiederholt abbildet (Fol. 20 verso, Fol. 21 verso),
das Skelett der Oberextremität eines Affen ebenfalls (Fol. 21 verso), und die Beckenpartie aufYoX. 9 recto
muß wohl von einem Tier genommen sein, vielleicht von einer Kuh.

In einem lose skizzierten Situsbild der Eingeweide des Menschen werden diese aufgezählt (Fol. 20
verso),
und um genaue Kenntnisse von den Verhältnissen der Därme zu erhalten, braucht Leonardo folgendes
Verfahren
(Fol. 24 recto): f-Zeichne die Gedärme in ihrer Lage und löse sie Elle für Elle ab, indem du
zuerst die Enden des Weggenommenen und des Übrigbleibenden zubindest; und wenn du sie weggenommen
hast, sollst du die Ränder des Mesenteriums zeich7ten, von welchem du solchen Teil des Darmes loslösest.
U^td wenn du die Lage dieses Mesenteriums gezeichnet hast, sollst du die Verzweigung seiner Gefäße
zeichnen. Und auf diese Weise sollst du nach und nach bis zum Ende fortfahren. Und du sollst mit
dem Intestinum rectum beginnen; und du sollst in der linken Seite am Colon hineingehen; nimm aber
zuerst mit dem Meißel das Schambein und die Hüftknochen weg, um die Lage der Eingeweide tvohl
zu bemerken».

Er erwähnt, daß die Ventrikel des Gehirns wie die «Ventrikel» des Samens den gleichen Abstand
von den Ventrikeln des Herzens haben
(Fol. 2 recto).

Mitten zwischen Zeichnungen und Text> wo Leonardo das Problem des Kubierens eines gegebenen,
irrationalen Zylinders erörtert, und dessen Lösung gefunden zu haben meint
(Fol. 26 recto), kommt er auf
das Herz zurück, seine Klappen und «die Ursache seiner Bewegung». Er erörtert auch die Frage,
inwieweit das Herz beim Fetus schlägt oder nicht, und ob der Fetus atmet oder nicht. Er kommt zu
dem Ergebnis, daß es nicht atmet, «weil, indem dieses Kindlein sich in einem Schlauch voll klarsten
Wassers befindet, es sofort ertrinken würde, falls es atmete».

Leonardo macht einige trigonometrische Beme^\'kungen (Fol. 9 verso, Fol. 25 recto); und aus dem
kurzen Satz: «Die Sonne bewegt sich nicht»
(Fol. 25 recto) scheint hervorzugehen, daß Leonardo die alte
geozentrische Lehre nicht befriedigend gefunden hat, sondern der heliozentrischen Hypothese auf der Spur

gewesen ist.

Mit vollem Recht könnte Leonardo folgendes Zitat aus Horaz\'^-. «Gott verkauft uns alles Gute um
den Preis der Mühe»
(Fol. 24 recto) auf sich selbst anwenden.

Mit diesem fünften Band ist die Veröffentlichung dessen, was sich von der Hand Leonardos an
eigentlichen anatomischen Manuskripten in der königlichen Bibliothek zu Windsor vorfindet, abgeschlossen.
Übrig bleibt ein Teil seiner Blätter, die an derselben Stelle aufbewahrt werden und hauptsächlich die
Oberflächen-Anatomie und die Proportions-Lehre behandeln. Ihr wesentlicher Inhalt wird in
Quaderni VI
veröffentlicht.

Obwohl Leonardo nicht Anatom von Fach war, hat er doch durch seine anatomischen Studien
wahrscheinlich sehr bald sich ein vollständiges Verständnis für den Unterschied zwischen der eigentlichen
Zergliederungs-Anatomie und der Oberflächen-Anato^nie erworben, ebenso wie es ihm klar geworden ist,
daß diese beiden Gebiete oft ineinander übergreifen und sich gegenseitig ergänzen. Hierfür scheint außer
anderen Stellen bei ihm auch folgende
(Fol. 23 recto) zu sprechen: «Zweite Demonstration, zwischengestellt
zwischen die Anatomie und das Lebende».

Wir möchten zum Schluße noch allen denen unseren aufrichtigsten Dank atissprechen, die uns bei
unserer Arbeit in der einen oder anderen Weise behilflich gewesen sind:

Herrn Professor Dr. G. Lesca, der uns bei der Deutung verschiedener schwieriger Textstellen, wie
auch in anderer Weise, wertvolle Hilfe geleistet hat,

den Herren Professoren Dr. M. Holl, Dr. K. Sudhoff und Dr. W. Wright, die 7nit ausgesuchter
Liebenswürdigkeit, 7nit peinlicher Genauigkeit und größter Gelehrsamkeit die deutsche bzw. die englische
Übersetzung in der Ko7\'rektur durchgesehe7t haben,

1 Wie von Solmi nachgewiesen in seinen tFontit, Seite 218, giht Leonardo hier folgende Stelle aus Horaz, Satire IX, Liber I,
Vers S9 wieder :

iNil sine magno

Vita lahore dedit mortalibtis.t,

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dem Hon. J. W. F orte s eue, der unserem Werke ein lebhaftes und tatkräftiges Interesse gezeigt hat,
den Mitgliedern des Vorstandes des .Fridtjof Nansens Fond til Videnskabens Fremmei>,
und den Mitgliedern des Vorstandes des .Univ er site tets Jubilœumsfond av içii», die durch
bereitwillige Freigebigkeit das Erscheinen dieses fünften Bandes der
Quaderni ermöglicht haben,

Mr. Barry, der mit geübtem Auge und größter Sorgfalt uns bei der Korrektur der Faksimilen
geholfen,

und dem Verleger, Herrn Jacob Dybwad, der dem Werke die ansprechende Gestalt, in der es
erscheint, gegeben hat. \'

Christiania, 2. September igi6.

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LEONARDO DA VINCI

FOLIO 1 RECTO

[I.] alb^ro dj uene
[II.] parte fpiritualj

taglia meço core, fegato e polmone e i [rog]|njonj, a cdo tu poffi interame^te "V e

figurare (z7) j 1-alb^ro delle Vene_

[III.] veNA CILIS

J.

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[I.] Tree of the vessels.
[lI.] Spiritual parts.

Cut through the middle of the heart, liver, and lung,
and kidneys that you may entirely figure the tree of
the vessels.

[III.] Vena cilis.

[I.] Gefäfiiaum.
[IL] Spirituelle Teile.

Durchschneide in der Mitte Herz, Leber und Lunge
und die Nieren, damit du den Baum der Gefäße voll-
ständig zeichnen kannst.
[IIL] Vena cilis.

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LEONARDO DA VINCI

FOLIO 2 RECTO

[L] anatomja "Venaru?;^

quj fi farà 1-aIb^ro delle \\ene in generale, fi come fe\' tolomeo | l-unjV^\'rfale nella fua

coffmogrofia; poj fi farà le ue|ne dj ciaffcun menhro in particulare per djuerfi af pectj_

[IL] fa la ueduta della ramjficatione | delle uene djrieto, djna^çi e per lato; j altreme;2tj
5
non ne dareffti \\era notitia [ d e le lor ramjficationj, figura e ffito

[111.] i \\e?2triculi del celabro e Iii Ve/ztriculj della fperjme fono equalme?zte djftante dalli

\\e;2trijculj del core-

[IV.] \\ltime Scale

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QUADERNI D\'ANATOMIA V. — FOL. 2 RECTO

[I.] Anatomia venarum (viz. vasorum).

Here shall be figured the tree of the vessels gene-
rally, as Ptolemy did the universe in his cosmo-
graphy. Then shall be figured the vessels of each
member particularly in diverse aspects.

[II.] Make the view of the ramification of the
vessels from behind, from front, and laterally, other-
wise you would not give true knowledge of their
ramifications, shape and site.

[III.] The ventricles of the brain and the ventricles
of the sperma are equally distant from the ventricles
of the heart.

[IV.] The last scales.

[1] Anatomia venarum (sc: vasorum).
Hier soll man den Gefäßbaum im Allgemeinen dar-
stellen wie Ptolomaeus die Welt in seiner Kosmo-
graphie darstellte. Danach soll man die Gefäße jeden
Teiles besonders in verschiedenen Ansichten darstellen.

[III Mache die Ansicht der Verzweigung der
Gefäße von hinten, von vorne und von der Seite;
sonst würdest du keine wahre Kenntnis ihrer Ver-
zweiflungen, Gestalt und Lage geben.

[III 1 Die Ventrikel des Gehirns und die Ventrikel
des Samens sind von den Ventrikeln des Herzens

gleich entfernt.

[IV.] Die letzten Stufen.

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FOLIO 2 RECTO

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FOLIO 2 VERSO

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LEONARDO DA VINCI

FOLIO 3 RECTO

de corpo \\mano
de corpo e figura \\mana

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QUADERNI D\'ANATOMIA V. — FOL. 3 RECTO

On the human body.

On the human body and figure.

Vom menschlichen Körper.

Von Körper und Gestalt des Menschen.

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FOLIO 3 VERSO

[I.] el ginochio non creffcie | ne djmjnuiffde per pieghar|ri o ddjfftenderfi_

La burella del ginochio | a llarghega facta cholli j tre qujnti della larghej^a di tutto il
ginochio-

La larghe^a di tutto il | ginochio a ochupato li tre | quji^tj dj uerfo la parte fil "Vefftra
dalla larghegga ] della fua burella

[II.] fon . . . . d . . . I te . tagli al . . ] come il guajino contro a | . offiare

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QUADERNI D\'ANATOxMIA V. — FOL. 3 VERSO

[I.] The knee does not increase nor decrease in
bending or extending itself.

The knee-cap («burella») has a breadth which is made
up by three fifths of the breadth of the whole knee.

The breadth of the whole knee has occupied the
three fifths towards the extending side of the breadth
of its knee-cap.

[II.]

[I.] Das Knie nimmt nicht zu, auch nicht ab
beim sich Beugen oder sich Strecken.

Die Kniescheibe («burella») hat eine Breite, die aus-
gemacht wird von den drei Fünfteln von der Breite

des ganzen Knies.

Die Breite des ganzen Knies hat die drei Fünftel
gegen die Streckseite der Breite seiner Kniescheibe
eingenommen.
[IL] . . .

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FOLIO 3 VERSO

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FOLIO 4 KECTO

[I.] molti fono Ij | muffcoli che najfcano dell-offa [ e tterminano | \'n \\n altro mulffcolo----

[IL] fo ffolame;zte il numéro de\' muffcoli | ccn orig[i]ne e ffine, e Iii lochi | doue loro
efftremj fi collegano

[III.] quefta (/) è lia dimoftraltione dellj muffcoli cojlle corde, Ii quali folo | atte^dano

5 alla força | e mo\'Vimei^to--

e ffaranno quattro, | coè djrieto, dina^zçi, m pr|offilo dj fori, e in profjilo dj dentro-

[IV.] Linje dj tujtte le pote^/tie | dell-omo-

[V.] Quanti fono | li mufcoli che | nafcano nel | alchatin, creajti pel moto della | coffcia
[VL] fa quefta ganba | di rilieuo tonda, he | ffa le corde dj fili dj | rame ricotto, e poi
li piegha fecondo | il naturale, e ffatto | quefto tu li potraj | ritrarre
per 4 Verjfi e fituarli

(ƒ) com\\me effi ftanno nel najturale e djre dj loro | li fua \\fiti-

[VIL] le caufa imedjate dellj | (£) moti delle ganbe fono | integralme;?te fep^rate da|lla
caufa inmediate del | moto della coffcia, e | il fimjle fa la po tentia-

[VI1L] finjto che ttu ai 1-offa della ganba, metti il | numero dj tuttj li offa, e nel fine
75 delli ner|\\i nomjna il numero d-effe neruj; e \'1 fimjle | farai de\' muffcoli e delle corde e
delle "Vene | e arterie, djcendo: tante n-a la coffcia, e | tante la ganba, e ttantj el piedj, e
tta;zti li djtj; j e po\' djrai: tanti
ion li muffcolj che naffco% ne[l-offa e ttermjnano nell-offa,
e tta^ti fon quejlli che nafco?^ nell-offa e termjnano \'n un aljtro muffcolo; e in tale modo
djffcriuj ognj | partichula dj ciaffcu;? me«bro, e maffime de|lle ramjficationj che ffanno alcu?z

20 muffcoli che genera;^ djuerfe corde---

10

Quefte quattro ganbe Voglano effere \'n una | medefima facca dj carta, a ccö meglio fi
poffa co^zjplendere li fiti de\' muffcoli e riconoffcierlj
per piia "Vi^rfi

metà della ba dal grinochi o a tterra —

coe

fappi che

[IX.] il piè à lia fua | lungeça per la
dal K al 2 I ch-è tanto q

ua^zto K c ; I adunque il piè [ entra 4 Vol te in c a ; e
25 j quefti tali pi|edj fon laldabi|li per mjfura, perché ] pendano Vn poco | in picholo, che è lia
be|[leç]a della ganba àVere piii tofto picolo che grande

[X.] fa prima quefte | 2 dimoftrati|onj fança le | lor chorde

12. dellj, L: e corretto in j. — 14. nel, L: nenel. — ij. che, L: ne. — \\ quefti, L: cqjquefti.

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QUADERNI D\'ANATOMIA V. — FOL. 4 RECTO

[I.] Many are the muscles which spring from the
bones and terminate in another muscle.

[11.] I put only the number of the muscles with
origin and end, and the places where their extremities
fasten themselves.

[III.] This 2nd is the demonstration of the muscles
with the tendons which only attend to the force and
movement.

And they will be four, i. e. behind, in front, in
profile from outside, and in profile from within.

[IV.] The lines of all the powers of a man.

[v.] How many are the muscles which spring
from the hip-bone («alchatin»), created for the motion
of the thigh?

[VI.] Make this leg in full relief, and make the
strings of fire-heated copper-wire, and then bend them
to their natural form; and when this is done you will
be able to draw them from
4 sides, and place them
as they are in nature, and speak on their functions.

[VII.] The immediate causes of the motions of
the legs are entirely separated from the immediate
cause of the motion of the thigh; and the same
makes the power.

[VIIL] When you have finished with the bones of
the leg, put the number of all the bones, and at the
end of the tendons name the number of these tendons;
and the same you shall do with the muscles and
tendons and veins and arteries, saying: So many has
the thigh, and so many the leg, and so many the
foot, and so many the toes. And then you shall
say: So many are the muscles which spring from the
bones and terminate in the bones, and so many are
those which spring from the bones and terminate in
another muscle. And in this way you describe every
particular of every member, and especially the ramifi-
cations which some muscles make which generate
diverse tendons.

These four legs are to be on one and the same
page of paper, that you may better understand the
sites of the muscles and be able to recognize them
from several sides.

[IX.] The foot has its length in half [the length]
of the leg from the knee to the earth, i. e. from
K to 8, which is as great as K c. Thus the foot
goes
4 times into c 8. And know that these such
feet are laudable as to measurement, because they are
inclined to be a little small, it being the be[aut]y of
the leg to have [the foot] rather small than big.

[X.] First make these 2 demonstrations without
their tendons.

[L] Viele sind der Muskeln, die an den Knochen
entspringen und in einem anderen Muskel enden.

[II.] Ich setze bloß die Zahl der Muskeln mit
Ursprung und Ansatz, und die Stellen, wo ihre Enden
sich anheften.

[III.] Diese 2te ist die Demonstration der Muskeln
mit den Sehnen, welche bloß mit der Kraft und der
Bewegung sich befassen.

Und es werden vier sein, d. i. hinten, vorne, im
Profil von außen und im Profil von innen.

[IV.] Die Linien sämtlicher Kräfte des Menschen.

[V.] Wie viele sind der Muskeln, die am Hüft-
knochen («alchatin») entspringen, erschaffen zur Be-
wegung des Oberschenkels.

[VI.] Mache dieses Bein im Vollrelief und mache
die Stränge von geglühten Kupferdrähten und beuge
sie dann in die natürliche Form; und wenn dies
gemacht ist, wirst du sie von
4 Ansichten zeichnen
können und sie in die Lage bringen, wie sie in der
Natur sind, und über ihre Funktionen sprechen.

[VIT.] Die unmittelbaren Ursachen der Bewegungen
der Unterschenkel sind vollständig getrennt von der
unmittelbaren Ursache der Bewegung des Oberschenkels;
und dasselbe macht die Kraft.

[VIII.] Wenn du mit den Knochen des Beines fertig
bist, gib die Zahl sämtlicher Knochen an, und beim
Abschluß der Sehnen nenne die Zahl dieser Sehnen;
und dasselbe sollst du machen mit den Muskeln und
Sehnen und mit den Venen und Arterien, indem du
sagst: So viele hat der Oberschenkel und so viele der
Unterschenkel und so viele der Fuß und so viele die
Zehen. Und nachher sollst du sagen: So viele sind
der Muskeln, die an den Knochen entspringen und
an den Knochen enden, und so viele sind deren, die
an den Knochen entspringen und in einem anderen
Muskel enden. Und auf diese Weise beschreibst du
jegliches Detail jeden Körperteils, und besonders der
Verzweigungen, die einige Muskeln machen, die ver-
schiedene Sehnen erzeugen.

Diese vi\'er Beine sollen auf einer und derselben
Seite des Papiers sein, damit man besser die Lage
der Muskeln verstehen und sie von mehreren Seiten
wieder erkennen kann.

[IX.] Der Fuß hat seine Länge in der halben
[Länge] des Unterschenkels vom Knie zur Erde, d. i.
vom
K zu 8, die ebenso groß wie K c ist. Also geht
der Fuß
4 Mal in c 8. Und wisse, daß diese solche
Füße lobenswert durch [ihr] Maß sind, weil sie geneigt
sind, ein wenig klein zu sein, indem es die Sch[önhei]t
des Beines ist, [den Fuß] eher klein als groß zu haben.

[X.] Mache zuerst diese 2 Demonstrationen ohne
deren Sehnen.

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[XL] Quando la ganjba fi piega nel gijnochio, allora li [ neruj q p della | gan(/)ba in
proffilo I dj dentro, he r o de | 1-altra ganba in pro|filo dj forj, feruano | (oltre al moujme^^to

to della ganba dal ginojchio in gii) ancora | al mouimento partijcipante del cir[c]unVolu bile
da effo ginochio in gii; | e non opérande quellj, la
gan\\ha djftefa non fi po girare | fança il

re

coffcia, effendo la ganba | diffte;«fa; he | quefto

djfftefa li detti neruj no|n anno lieua fopra 1-offo | dj tal ganba, nel modo che | effa ha, effendo

5 girame^to della

piejgata; e 11a ragon fi e che, | qua^zdo la ganba he diritta, | le {delle) corde tirano la ga^lba
per dirito inuerfo la gu;ztura del ginochio

achade, p^^rchè nella ganba

/. della, L: j corretto in e. — 6. 1-offo, Z; d corretto in 1.

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QUADERNI D\'ANATOMIA V. — FOL. 4 RECTO

[XI.] When the leg is bent at the knee, then the
strings («nervj»)
q p oi the leg in profile from
within, and
r o oi the other leg in profile from without
(in addition to the straight movement of the leg, from the
knee downwards) further serve the movement, participa-
ting in the circumvolution from this knee downwards;
and when these are not operating, the extended leg
cannot revolve without the revolving of the thigh, when
the leg is extended. And this occurs, because in the
extended leg the said strings have no lever-[action]
on the bone of such leg, in the way as this has
when bent. And the reason is, that when the leg is
straight the tendons draw the leg directly towards the
joint of the knee.

[XI.] Wenn das Bein im Knie gebeugt wird, dann
dienen die Stränge («neruj»)
q p des Beines im Profil
von innen und
r o des anderen Beines im Profil von
außen (außer zur geraden Bewegung des Beines vom
Knie abwärts) zugleich zur Bewegung, die an der
rotierenden Bewegung von diesem Knie abwärts sich
beteiligt; und wenn diese nicht tätig sind, vermag
das gestreckte Bein sich nicht zu drehen ohne die
Drehung des Oberschenkels, wenn das Bein gestreckt
ist. Und dies geschieht, weil am gestreckten Beine
die erwähnten Stränge keine Hebel [wirkung] auf den
Knochen solchen Beines haben, in der Weise wie dies
es hat, wenn gebeugt. Und der Grund ist, daß, wenn
das Bein gestreckt ist, die Sehnen das Bein in gerader
Richtung gegen das Kniegelenk ziehen.

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FOLIO 4 RECTO

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FOLIO 6 VERSO

[î.] capellj
codjga

carne {\\acertofà) muffcolofa

pericraneo naffcie dalla dura madré

cranjo, cioè offo

dura madré

pia madri

celabro

capelli

10 codjga

carne
o pe[lle]

[ÎL] capelglj
codjga

15 carne lacertofa

pericraneo
craneo
pia madré
dura madré

20 celabro

[ÎIL] fe ttu taglieraj Vna | cipolla p^r lo meço pojtra\' Vedere e nVme|rare tutte le ueffte
overo fchorçe che \'1 cie;^tro d-effa cipolla cir|cularme?2te \\effti>ano

[IV.] fimjlme;2te fe taglieraj | per lo meço la teça dell-omo, | tu taglieraj prima i chape|llj,
po\' la codjga e lia carne | m\\fcolofa s \'1 pericrane|o, poi il craneo, e de?ztro | la dura madré
25 e lia pia | madré e \'1 cielabro, poj | dj noVo la pia e lia dura j madré e lia rete mjralbile e
11-offo, fo?ïdame^ta dj quelle-

5

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QUADERNI D\'ANATOMIA V. — FOL. 6 VERSO

[L] Hairs

Coating

(Lacertous) muscular flesh

Pericranium, springs from the dura mater

Cranium, i. e. bone

Dura mater

Pia mater

Cerebrum.

Hairs
Coating
Flesh
or sk[in].

[II.] Hairs

Coating

Lacertous flesh
Pericranium
Cranium
Pia mater
Dura mater
Cerebrum.

[III.] If you will cut an onion through the middle
you will be able to see and count all the covers or
rinds which circularly clothed the centre of this onion.

[IV.] Similarly, if you will cut through the head
of a man in the middle, you will first cut the hairs,
then the coating and the muscular flesh and the
pericranium, then the cranium and, within, the dura
mater and the pia mater and the cerebrum, then again
the pia and the dura mater and the rete mirabile
and the fundamentum of that, the bone.

[I.] Haare
Haut

(Lacertöses) muskulöses Fleisch

Pericranium, entsteht aus der Dura Mater

Cranium d. i. Knochen

Dura Mater

Pia Mater

Gehirn.

Haare
Haut
Fleisch
oder Ha[ut].

[II.] Haare
Haut

Lacertöses Fleisch

Pericranium

Cranium

Pia Mater

Dura Mater

Gehirn.

[IIL] Wenn du eine Zwiebel in der Mitte durch-
schneiden wirst, wirst du sämtliche Hüllen oder Schalen,
die kreisförmig das Zentrum dieser Zwiebel umkleideten,
wahrnehmen und zählen können.

[IV.] Ebenso, wenn du den Kopf des Menschen
in der Mitte durchschneiden wirst, wirst du zuerst
die Haare, dann die Haut und das muskulöse Fleisch
und das Pericranium, dann das Cranium und innen
die Dura Mater und die Pia Mater und das Gehirn,
dann wieder die Pia und die Dura Mater und das
Rete mirabile und ihr Fundament, den Knochen,
durchschneiden.

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FOLIO 6 VERSO

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FOLIO 7 RECTO

[I.] dappqjche manjfeftamente abiano \\eduto el uentrichulo | a effere nel fino della
riVcho, doVe riffpondano tuttj li neruj
j che danno il fenfo del tatto, noi potreno gudjcare,
che in tal
j \\entrichulo rifponda effo fentime^^to del tatto, con có fia che | la natura operi in
tutto cofe nel piü brieue tenpo e modo ch-è j poffibile; adunque con piV tenpo andrebbe
il fenfo

[II.] fa 2 ffiatatoi ne\' cornj de\' \\e;^triculi magori, | e metti la cera fonduta collo
fcigatoio, faccendo
\\n b|bufo nel uentrichulo della memoria, e enpi | per tale bufo li 3 >e^tri-
chuli del ceruello; e poi, | (me/l) quando la cera è raffodata, | djffa il ceruello, e \\edrai la
figura delli tre | \'Ventriculi dj pu^^to; | ma prima me|tti le canne | fottili nelli | ffiatatoi, a cjció
10 che 11-aria | che è in effi Ve?2|triculi poffa f|pirare e dar | locho {all-arid) j alla cera che en\\tYa.
in alj Ventriculj

[IIL] figura del fenfo comVne-

5

gittato dj cera pel fondo del|la bafa del craneo pel buco . m, j prima che fi fegaffi
il craneo
75 [IV.] inprenfiua

mmuns

[V.] fenfo co
[VI.] memoria

6. fa, Z.\'fâ

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QUADERNI D\'ANATOMIA V. — FOL. 7 RECTO

[I.] After we have manifestly seen that the ven-
tricle
a is at the end of the neck where concur all
the nerves which give the sense of touch, we may
judge that into such ventricle goes this sense of
touch, inasmuch as Nature in all things operates in
briefest time and way possible; thus the sense would
go with longer time.

[IL] Make 2 air-holes in the horns of the great
ventricles and put the melted wax by means of the
syringe, making a hole in the ventricle of the memoria,
and fill through such hole the
3 ventricles of the
brain; and then, when the wax has curdled, split up
the brain, and you will distinctly see the form of the
three ventricles. But first put the tiny tubes into the
air-holes, that the air which is in these ventricles may
escape and give room to (the air) the wax which enters
the ventricles.

[III.] Figure of the Sensus communis.

Moulded with wax through the hole m, at the bot-
tom of the base of the cranium before the cranium
was sawed through.

[IV.] Impressiva.

[v.] Sensus communis.

[VI.] Memoria.

[L] Nachdem wir deutlich gesehen haben, daß
der Ventrikel a am Ende des Nackens ist, wo sämt-
liche Nerven hingehen, die den Tastsinn geben,
können wir urteilen, daß in solchen Ventrikel diese
Tastempfindung hingeht, weil die Natur auf alle Dinge
in möglichst kurzer Zeit und Weise wirkt; also würde
das Gefühl mit größerer Zeit gehen.

[IL] Mache 2 Luftlöcher in die Hörner der grös-
seren Ventrikel, und bringe das geschmolzene Wachs
mit der Spritze hinein, indem du ein Loch in den
Ventrikel der Memoria machst, und fülle durch sol-
ches Loch die
3 Ventrikel des Gehirns; und nachher,
wenn das Wachs hart geworden ist, mache das Gehirn
auf, und du wirst die Gestalt der drei Ventrikel genau
sehen. Setze aber zuerst die feinen Röhren in die
Lufdöcher hinein, damit die Luft, die in diesen Ven-
trikehi ist, herausströmen und (der Luft) dem Wachs,
das in die Ventrikel hineintritt, Raum geben kann.

[III.] Gestalt des Sensus communis.

Mit Wachs ausgegossen durch das Loch m am Boden
der Basis cranii, ehe der Schädel aufgesägt wurde.

[IV.] Impressiva.

[V.] Sensus communis.

[VI.] Memoria.

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FOLIO 7 RECTO

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FOLIO 9 RECTO

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QUADERNI D\'ANATOMIA V. -— FOL. 9 RECTO

Baum der Stränge oder der Nerven.

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FOLIO 9 RECTO

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FOLIO 9 VERSO

la ft[r]emjtà de Is 2 {tertz) parti dell-afte pofte i bilancia cho:>ztro alla ftermjtà | delle
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QUADERNI D\'ANATOMIA V. — FOL. 9 VERSO

10

The extremity of the 2 parts of the beam, placed
in equipoise towards the extremity of its
3 other
of the whole beam nearer to

parts, will be found J
the [turning-]axis.

Das Ende der 2 Teile des Balkens, im Gleich-
gewicht gegen das Ende seiner
3 anderen Teile an-
gebracht, wird sich um | des ganzen Balkens näher
an der [Drehungs-]Achse befinden.

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FOLIO 9 VERSO

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FOLIO 15 RECTO

[L] i\'o leuato il niVffcholo { a. n., ch-è dj lu;2geça meço hraccio \\ {e rà), e ó djfchopÉTto r.t.;
Ora atte^edj a cquello che refta fotto . m. o.
[IL] memoria

fe[n]fo comune

imprs^fma
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QUADERNI D\'ANATOxMIA V. — FOL. 15 RECTO

11

[I.] I have removed the muscle a which has
a length of half a
braccw, and I have uncovered r t.
Now attend to what remains below*?« o.

[11.] Memoria

Sensus communis
Voluntas
Impressiva
Intellectus.

[I.] Ich habe den Muskel a n, der eine Länge
von einem halben
braccio hat, weggenommen, und
ich habe
r t bloßgelegt.

Nun beschäftige du dich mit dem, das unter m o
übrig ist.

[II.] Memoria

Sensus communis
Voluntas
Impressiva
Intellectus.

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FOLIO 15 RECTO

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FOLIO 20 RECTO

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LEONARDO DA VINCI

12

FOLIO 20 VERSO

[I.] cha^zna del cibo
tra?zfito de 1-aria
p[o]lmone
fpirituale fito
chore
fsgato
ftowmaco
\\entre
belico
Vefficha
milza
ragnjonj
[IL] mufcolo
Vena
ner\\o
lacerto
[IIL] fa/zgue
fa^gue
fegato
ftowmaco
[IV.] mem oria

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[V.]

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QUADERNI D\'ANATOMIA V. — FOL. 20 VERSO

12

[I-]

Oesophagus

Transit of the air

Lung

Situs spirituaUs

Heart

Liver

Stomach

Belly

Umbilicus

Vesica

Spleen

Kidneys.

[IL]

Muscle

Vein

Nerve

Lacertus.

[III.]

Blood

Blood

Liver

Stomach.

[IV.]

Memoria

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Impressiva.

[V.]

Speiseröhre
Durchgang der Luft
Lunge

Situs spiritualis

Herz

Leber

Magen

Bauch

Nabel

Blase

Milz

Nieren.

Muskel

Vene

Nerv

Lacertus.

Blut

Blut

Leber

Magen.

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LEONARDO DA VINCI

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13

FOLIO 21 RECTO

[L] fenfo del tatto

cagio?^ del moto
prencipio de\' ner[ui]
tra^fito dell[a] Virtü anjmalia
[II.] "Virtü gienjtiu[a]

[IIL] la ranochia riferba la ujta j alquas^ts ore, fe^zndole toljta la tefta e chors
iMeriore; E fe pu[gnj decto nerVo, fub[i]|to fi djuj?2chola e mo[re]

[IV.] tutti li neruj d-anj[ma]|li djriuano dj quj; | pu^to quefto | fubito fi m[o]re

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QUADERNI D\'ANATOMIA V. — FOL. 21 RECTO

13

[I.] Sense of touch
Cause of motion
Origin of the nerves
Transit of animal powers.

[II.] Genital power.

[III.] The frog retains life for some hours when
deprived of the head and heart and all the intestines.
And if you prick the said string («nervo») it suddenly
twitches and di[es].

[IV]. All the nerves of the animals derive from
here; if this [string] is pricked, it suddenly dies.

[I.] Tastsinn

Ursache der Bewegung
Ursprung der Nerven
Durchgang der animalischen Kräfte.

[II.] Zeugungskraft.

[III.] Der Frosch bewahrt das Leben einige Stun-
den, wenn der Kopf und das Herz und sämtliche Ein-
geweide ihm weggenommen sind. Und falls du diesen
Strang («nervo») stichst, krümmt er sich sofort und
stir[bt].

[IV.] Sämtliche Nerven der Tiere entspringen von
hier; wenn dieser [Strang] gestochen wird, stirbt man
sofort.

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FOLIO 21 RECTO

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FOLIO 21 VERSO

[L] il ranochio fubito more, | quando eli è forato il mj|dollo della fciena; e pri|ma>iuea
fanga capo, } fanga core, o alcuna injteriore, o inteftine, o ppelle;
j e cquj adunche par che
ftia il [ fondame;^to del moto e \\ita
[IL] mano dj ffcimmja

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5 [IlL] Jn qu[e]fto mode nafcho|no i nerVi del moto | psr fora a c . . . j nodo de la fchiena
[IV.] qualunche dj queftj fia pu?2te | fi perde nello rano

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QUADERNI D\'ANATOMIA V. — FOL. 21 VERSO

14

[I.] The frog instantly dies, when its spinal cord
is perforated. And formerly it lived without head,
without heart, or any entrails, or intestines, or skin.
It thus seems that here lies the fundamentum of
motion and of life.

[II.] Hand of monkey.

[III.] In this manner originate the nerves of move-
ment above ... of the spine.

[IV.] Whichever of these be pricked is lost in
the frog.

[I.] Der Frosch stirbt sofort, wenn ihm das
Rückenmark durchbohrt wird. Und vorher lebte er
ohne Kopf, ohne Herz oder irgendwelches Eingeweide
oder lntestin oder Haut. Und es scheint also, als ob das
Fundament der Bewegung und des Lebens hier liegt.

[II.] Afifenhand.

[III.] Auf diese Weise entstehen die Nerven der
Bewegung oberhalb ... des Rückgrats.

[IV.] Jedweder von diesen, der gestochen wird,
wird im Frosche vernichtet.

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FOLIO 21 VERSO

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LEONARDO DA VINCI

FOLIO 22 RECTO

[I.] conguntjone de\' mVfjfcoli carnofo colle ofjfa, fança alcun nerlVo o cartilagine-

e \'1 fimile farai di ] più anjmali e | ucelli--

[II.] fa 1-omo in punta | di piedj, a ccó che ttu | affimjgli meglio | 1-omo allj altri
mali-

anj

5 [IIL] figura il ginochio | dell-omo piegato co|me quel del cauallo

[IV.] per equjparare l-of|fatura del cauallo a cjquella dell-omo faraj ] 1-omo in pu;»2ta dj

piedj I nella figuratione delle [ ganbe-

[V.] della Vicinjta | che anno le co^^zjformjta delle offa e muffco|li delli anjmajli colle

offa e I muffcoli dell-ojmo-

10 [VL] fa prima 1-ofjfa feperate, co j le faffule, doue fi | co/zgungano, e poi | li co^gugnj
infieme, | e maffimamente la | ffcia
oSier gu?2tura | della coffcia-

fi fco

[VIL] defcriuj quali muf|fcoli fi p^rdano nello i«|graffare, e nel djmagrajre qualj muffcolj

prano

e nota che que\' lochi del|la fup^rfitie del graffo | che ffarà più co;zcauata, | qua72do fi

/5 djffgraffa fia j piii eleuata-

15

[VIIL] doue li muffcolj | fi fep^rano l-u;^ dal|l-altro, farai pjroffili, e doue f|-apichano infieme;
e ttu folame^te pejnegeraj-

[IX.]

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14. deljla, L: deljlla. — 16. infieme, L: infiem®-

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QUADERNI D\'ANATOMIA V. — FOL. 22 RECTO

15

[I,] Conjunction of the fleshy muscles with the
bones, without any tendon or cartilage — and the
same you shall make in several animals and birds.

[II.] Represent a man on tip-toe, that you may
better compare the man with the other animals.

[IIL] Figure the knee of a man, bent as that of
the horse.

[IV.] To compare the structure of the bones of
the horse to that of a man, you shall represent the
man on tip-toe in figuring the legs.

[v.] On the affinity which the conformity of the
bones and muscles of the animals have with the bones
and muscles of man.

[VI.] First make the bones separate with the
sockets where they join, and then join them together,
and especially the hip-joint or the joint of the thigh.

[VII.] Describe which muscles disappear in growing
fat, and which muscles in emaciating are uncovered.

And note that those spots on the surface of the
fat, which will be more concave, will be more promi-
nent, when emaciating.

[VIII.] Where the muscles separate from each other
you shall make profiles, and where they attach them-
selves together; and you shall draw only with the pen.

[IX.] . . .

[I.] Verbindung der fleischigen Muskeln mit den
Knochen, ohne irgendwelche Sehne oder Knorpel —
und dasselbe sollst du machen bei mehreren Tieren
und Vögeln.

[II.] Stelle den Menschen auf den Fußspitzen dar,
damit du den Menschen besser mit den anderen
Tieren vergleichen kannst.

[III.] Zeichne das Knie des Menschen, gebeugt
wie das des Pferdes.

[IV.] Um den Knochenbau des Pferdes dem des
Menschen anzugleichen, sollst du den Menschen bei
der Abbildung der Beine auf den Fußspitzen darstellen.

[V.] Über die Verwandschaft, die die Konformität
der Knochen und Muskeln der Tiere mit den Kno-
chen und Muskeln des Menschen haben.

[VI.] Mache zuerst die Knochen getrennt mit den
[Gelenk]pfannen, wo sie sich verbinden, und verbinde
sie nachher mit einander, und besonders das Hüftgelenk
oder das Oberschenkelgelenk.

[VIL] Beschreibe, welche Muskeln beim Fettwerden
verschwinden, und welche Muskeln bei der Abmagerung
bloßgelegt werden.

Und beachte, daß die Stellen an der Oberfläche
des Fetten, die konkaver sein werden, vorspringender
werden, wenn er abmagert.

[VIII.] Wo die Muskeln sich trennen, der eine von
dem anderen, sollst du Profile machen, und wo sie
sich mit einander befestigen; und du sollst bloß mit
der Feder zeichnen.

[IX.] . . .

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FOLIO 22 RECTO

[IX.]

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[VII.]

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FOLIO 23 RECTO

[L] djmofftratione feco;«da | interpofta infra 1-anatojmia e \'1 ujuo--

figureraj a queffto p|aragone le ganbe de\' rajnochi, le quali anno gran | fimjlitudjne colle
ganbe | dell-omo, fi nell-offa come | ne\' fua muffcoli; dj poj | feguirai le ga/zbe djrieto | della
lepre, le quali fon | molte (/) mufcolofe e dj [ mu\\ffcoli fpedjti,
perchè non \\ fono inpedjte

da graffe(y^)j9^a-

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QUADERNI D\'ANATOMIA V. — FOL. 23 RECTO

16

[L] Second demonstration, interposed between the
anatomy and the living.

For this comparison you shall figure the legs of
frogs which have great similarity to the legs of a man,
as well in the bones as in their muscles; then you
shall let follow the hind legs of the hare, which are
very muscular and with expeditious muscles, because
they are not impeded by fat.

[IL] ...

[I.] Zweite Demonstration, zwischengestellt zwischen
die Anatomie und das Lebende.

Zwecks dieser Vergleichung sollst du die Beine der
Frösche zeichnen, welche große Ähnlichkeit mit den
Beinen des Menschen haben, sowohl in den Knochen
wie in ihren Muskeln; nachher sollst du die Hinter-
beine des Hasen folgen lassen, welche sehr muskulös
und mit deutlichen Muskeln sind, weil sie nicht von
Fett behindert sind.
[IL] ...

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FOLIO 23 RECTO

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FOLIO 24 RECTO

[I.] oratio:

idjo (ck) ci A/ende | tutti li (/) benj per pre|?o dj faticha

[IL] >efcicha

[III.] ritrai le budella nel loro j fito, e a braco a bracco le j fpicba, legando prima li
5 ftremj del le|uato e del rimane;«te; e lleuato | che 11-aj, ritrai li labri del mifente|rio, donde
fpichi tal parte d-intef|ftino; e ritratto che ai il fito d-ef|fo mjfenterio, ritrai la ramj|ficatione
delle fue Vene; e cofi fe|gujteraj fucceffiuame;«te infi|no al fine; e comj-^cerai alio | inteftino
retto, e enteraj in fii | lato ftancho nel colon; ma
prima le|ua Via colic fcarpello (z7
1-offo del pettine e delli fianchi ]
per ben notare il fito dellj {iu) in|tefftinj

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[VI.]

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6. ritratto, Z .• tritratto. — 8. Via, Z .• Vica. — 9. dellj, Z : e corretto in j.

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QUADERNI D\'ANATOMIA V. — FOL. 24 RECTO

17

[1] Horace :

God sells us all the good at the price of fatigue.

[II.] Vesica.

[III.] Draw the intestines in their position and detach
them ell by ell, first tieing up the ends of the de-
tached and of the remaining; and when you have
removed them you shall draw the margins of the
mesentery from which you detach such part of the
intestine. And when you have drawn the site of this
mesentery you shall draw the ramification of its vessels.
And in that way you shall successively go on to the
end. And you shall commence at the intestinum
rectum; and you shall enter on the left side at the
colon; but first take away with the chisel the pubic
bone and the bones of the hip to note well the site
of the intestines.

[I.] Horaz:

Gott verkauft uns alles Gute um den Preis der Mühe.

[II.] Blase.

[III.] Zeichne die Gedärme in ihrer Lage und löse
sie Elle für Elle ab, indem du zuerst die Enden des
Weggenommenen und des Übrigbleibenden zubindest;
und wenn du sie weggenommen hast, sollst du die
Ränder des Mesenteriums zeichnen, von welchem du
solchen Teil des Darmes loslösest. Und wenn du die
Lage dieses Mesenteriums gezeichnet hast, sollst du
die Verzweigung seiner Gefäße zeichnen. Und auf
diese Weise sollst du nach und nach bis zum Ende
fortfahren. Und du sollst mit dem Intestinum rectum
beginnen; und du sollst in die linke Seite am Colon
hineingehen; nimm aber zuerst mit dem Meissel das
Schambein und die Hüftknochen weg, um die Lage
der Eingeweide wohl zu bemerken.

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FOLIO 24 RECTO

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LEONARDO DA VINCI

FOLIO 25 RECTO

[I.] a b c n \\ale a o n c triangoXo | e Vale a n f, portione
[II.] cerchi | fubdu|pli, de\' | quali le 2 portiojnj del magiore Vaglijano 4 del mjnore
[III.] Qui fl dara Vna parte dj [ qualu^che cierchio infra | duo linje paralelle
[IV.] del dare ognj
5 [V.] il
quadrato dj de;2tro Vale quel dj fori

[VI.] che difere;^tia è dalla ] portion del alia | portio;^ dello 8° da | cierchio
[VII.] ogni fup^rfitie quajdrabile chol sopraporfi | è
quadrabi\\& chol torre (e ddare) e
rrendere.

18

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[VIIL] si fol Tion fl moVe

I. triangoXo, L: — S. quadrato, L: □. — 6. portion, L: por\'-ito. — II capo [VII.] è stato cancellato. — 7. quadrabile,,

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QUADERNI D\'ANATOMIA V. — FOL. 25 RECTO

18

[L] a b c n equals a o n c, triangle, and equals
a nf, segment («portione»).

[II.] Search the «subdupli»
ments of the greater one equal

[III.] Here a part of any
parallel lines shall be given.

[IV.] On the giving of every ...

[v.] The quadrate within equals that without.

[VL] What difference is there from the to
the part of a circle-segment?

[VII.] Every quadrable surface in superposing itself
is quadrable through taking off and restoring.

[VIII.] The sun does not move.

of which the 2 seg-
4 of the minor one.
circle between two

[I.] a b C n ist gleich dem Dreieck a 0 n c, und
ist gleich dem Segmente («portione»)
a n f.

[II.] Suche die «subdupli», von welchen die 2
Segmente des größten gleich 4 des kleinsten sind.

[III.] Hier soll ein Teil irgendeines Kreises zwischen
zwei parallelen Linien gegeben werden.

[IV.] Über das Geben von jedem . . .

[V.] Das Quadrat innen ist gleich demjenigen
außen.

[VL] Welcher Unterschied ist es von einem 4tel
bis einem S\'el Kreissegment?

[VII.] Jede quadrierbare Fläche ist beim Auflegen
quadrierbar durch das Wegnehmen und Hinzufügen.

[VIII.] Die Sonne bewegt sich nicht.

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FOLIO 25 RECTO

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LEONARDO DA VINCI

FOLIO 26 RECTO
[I.] (chi ferra e chi apxe le porte del core e chi è ch)

e qual parte del core è quella ch-è chaVfa del ] fuo moto; e ff-ella è intrkfiche o è
fori d-effo core |
(e ffe 7 core fi moye, quando il putto e in corpo alla j (f) [IL] fua madre
0 nno; e f/e fi molje);
e ff-elli è necieffario effo mo|[lII> una, (dallo) e

5 nutrime;.to dal core e >ene della madre, alla quale è Vnjto colla | Vena Vnbilichale; e ffe fi
oroVa quefto, che il cor no;^ batta, e\' non è necieffario che il fangue 1 del core fi rifcaldj,
e no;, fi rifcaldando p.r il continuo mojto, e\' non è ancora neceffario lo alitare e adop.rare
[IV.] 1-ufitio del polmone; Horigliano il djfcorfo p.r il contrario ü a>e;^do noi certega che il
polmone no ffi 1 moVe nel petto del figlolo, p.rchè, ftando effo figliolo \'n un otro pieno dj
/O chiariffima acq^^, f-elli alitaffi, fubijto annegherebbe; la quale acqua è in co/^tatta fa;^ga panjchulo
interpofto infra\'1 figlolo e ll-acqua; | il qual panjchulo, ancora che f-interponeffi, effendo lm
dj fottilita infenfibile, e\' farebbe di bifognjo che j luj fi ro;^peffi nello afftendere delle braccia e
ganbe, quando il figliolo fi Volta, p^rchè le me^^bra afftefe | riciedano [u]no
magiore Vefftime;.to,
che quelle che fono in contatto, 1-una coll-altra, come fi Vede nel | guanto che dal ueftire
75 le 4 djta della mano al no;^ ueftirle inporta j le
6 fup.rfitie de\' 3 contatti de\' 4 djti che
ffono in contatto; e cofi pro|\\andofi che il figliol no pö ahtare dentro al corpo della madre,
I e\' non è neceffario il battere del core, p^rchè fi foffocherebbe, ] no;^ pote^do aVere rin-
freffcame^to dall-aria fredda che ttj|ra il polmone

[V.] ^egola da cubare ognj dato chilindro inrationale | fcie;2tifichame;2te---

[VL] (1/na fronte da 8 cubi)
Vna fro;2te da \\n

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12. braccia, L: fraccia. -
20. una, L : l" corretto in una.

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QUADERNI D\'ANATOMIA V. — FOL.. 26 RECTO

19

[I.] (Who shuts and who opens the valves of the
heart, and who it is who . . .).

And which part of the heart it is which is the
cause of its motion-, and whether it (viz. the cause) is
inside or outside this heart; (and whether the heart moves
when the fetus is in the body [IL] of its mother, or
not; and whether it (viz. the heart) moves); and whether
it is necessary, this mo[III.](tion, or not), receiving life
and nourishment from the heart and the vessels of
the mother, to whom it is united by the umbilical
vein. And if this is proved, that the heart does not
beat, it is not necessary that the blood of the heart
should be heated; and as it is not heated by the
continuous motion, furthermore the respiration and the
exertion [IV.] of the function of the lung is not neces-
sary. Let us investigate the discourse to the contrary:
We have the certainty that the lung does not move
in the breast of the fetus, because, if it breathed, this
fetus, lying in a bag full of the clearest water, would
instantly be drowned. This water is in contact, with-
out a panniculus interposed between the fetus and
the water; which panniculus, even if it were inter-
posed, being of insensible thinness, it would be
necessary that it should be broken at the extension
of the arms and legs, when the fetus turns, because
the extended limbs demand a greater clothing, than
those which are in contact one with the other, as
is seen in the glove, which, from the clothing of the
4 fingers of the hand to not clothing them, implies
the
6 surfaces of the 3 contacts of the 4 fingers,
which are in contact. And as it is thus proved that
the fetus cannot respire within the body of its mother,
the beating of the heart is not necessary, because it
would be suffocated, as it cannot get refreshment from
the cold air which the lung draws in.

The remaining text on this page treats
of mathematical matters. Leonardo here
chiefly discusses the problem of the cuba-
ture of a given irrational cylinder.

He thinks he has found the solution of
this problem.

As, however, the matter treated of is very
remote from us, we prefer not to give any
translation of it.

[I.] (Wer schließt und wer öffnet die Herzklappen,
und wer es ist, der . . .).

Und welcher Teil des Herzens der ist, welcher die
Ursache seiner Bewegung bildet; und ob sie (o: die
Ursache) innerhalb oder atißerhalb dieses Herzens liegt;
(und ob das Herz sich bewegt, wenn das Knäblein
im Leibe [II.] seiner Mutter ist^ oder nicht; und
ob es (o: das Herz) sich bewegt); und ob sie not-
wendig ist, diese Bewe[III.](gung, oder nicht), indem
es Leben und Nahrung von dem Herzen und den
Gefäßen der Mutter, mit welcher es durch die Nabel-
vene verbunden ist, erhält. Und falls dies bewiesen
wird, daß das Herz nicht schlägt, ist es nicht not-
wendig, daß das Blut des Herzens erwärmt wird; und
indem es nicht durch die kontinuierliche Bewegung
erwärmt wird, ist ferner das Atmen und die Anwen-
dung [IV.] der Funktion der Lunge nicht notwendig.
Untersuchen wir den Diskurs in entgegengesetzter Rich-
tung: Wir haben Sicherheit dafür, daß die Lunge
sich in der Brust des Kindleins nicht bewegt, weil,
indem dieses Kindlein sich in einem Schlauch voll
klarsten Wassers befindet, es sofort ertrinken würde,
falls es atmete. Dieses Wasser ist in Berührung ohne
Pannikulus, zwischen dem Kindlein und dem Wasser
angebracht; wenn auch dieser Pannikulus dazwi-
schen angebracht und von unmerklicher Feinheit
wäre, würde er notwendig beim Strecken der Arme
und Beine zerrissen werden, wenn das Kindlein sich
dreht, weil die gestreckten Glieder eine größere
Umkleidung verlangen, wie die, die in Berührung,
miteinander sind, wie man am Handschuh sieht,
der vom Umkleiden der
4 Finger der Hand bis zum
nicht Umkleiden desselben die
6 Flächen der 3 Be-
rührungsseiten der
4 Finger betrifft, die in Berührung
sind. Und indem es auf diese Weise bewiesen wird,
daß das Kindlein im Leibe der Mutter nicht atmen
kann, ist das Schlagen des Herzens nicht notwendig,
weil es ersticken würde, indem es Erfrischung von
der kalten Luft, die die Lunge hineinzieht, nicht er-
halten kann.

Der übrige Text auf dieser Seite handelt
von mathemathischen Dingen. Hauptsäch-
lich erörtert Leonardo hier das Problem
des Kubierens eines gegebenen, irrationa-
len Zylinders.

Er meint eine Lösung dieses Problems
gefunden zu haben.

Da aber die hier behandelte Materie uns
fern liegt, ziehen wir vor, überhaupt keine
Übersetzung zu geben.

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[VII.] fe d f, fronte del chilindro . d . f g h . (ch-è 8 cubi) mj dà la radjce cuba d-effi
otto cubj
(La) in b c parte del chi|lindro, come fi mofftra in f c effere 8° dj . f h .,
adunque la metà d-effa frotte d f mj darà la ^adice cuba nel 4° | della lu;2gheça d-effo cilindro,
coè in ello fpatio f K, e lia 4^ parte dj tal fronte mj darà la radjce cuba dj
2 nella me[tà]
5 della lungheça del chîli^dro; e lia 8® parte della fronte mj darà la radjce cuba dell-ottàVo
del chilindro nel fine d-effo | chilindro; Ma a djre
\\iraccio è intelligibile choll-aiuto dj quel
ch-è detto; djraj : fe ttutta la froi^te del cilindro mj dà la
\'Kadice cuba | di tutto il chilindro
(La meta della fronte darà la metà del chilindro) nello fpatio d-una fro;2te, e la metà d-effa
fro^zte mi darà la ^adice cu|ba della metà del chilindro in due \\olte la froi»2te, e\'1 quarto
10 della fro?ïte mi darà la ~R.adice cuba del del chili;«dro in ello fpatio dj | 4 Volte la fronte, e
11-ottauo d-effa fronte mj darà la ^adice cuba dell-ottaVo d-effo chilindro in 8 Volte lo fpatio
d-effa fronte; [VIII.] e cofî fegujta in j^^finjto

La V^adice dj 8, è in Vna fro;2te La Kadice dj 4, e in meça fro%|[te] la Kadice dj 2, e
in el 40 de la fronte | la
\'Kadice dj e nell-ottaVo della j fronte è lia ^adice é-un meço,
75 e I in Vn 16° della fronte; e cofi | fegujta in j^^finjto nerotto;
j e cofî da radice dj 8 a ra[djce
dj
4 f-è troVato il moldo da dare Vn chubo doppijo a Vn-altro cubo, fcien|tifichame;2te, perché
tale I opi^ratione fi conclude mejntalmente fanza alcujna op^ratione;. ma non fi po nominare,
fe
hanno origijne da Kadici quadrate rationnali
[IX.] perché la linja . d f. . .
20 [X.] fe \'1 taglio dell-ortoghonto fatto nella metà (de) d-un de\' fua lati che co^îtengan
1-angholo retto fatto equalme^^te djfta[n]te all-altro lato

fe farà 1° hraccio, el lato farà due hracäa e farà Kadice à-un chubo {due) detto hraccio
He medjante lo ftremo delle 8 partition! della fronte | del chilintro, io troVo (in due) \'n uno
fpatio di due Volte tal fronte la radice cuba dj 8 (coè nello fpatio f. L), il quale 8 | fon
25 1-otto partitioni di tutto il chilindro . a f. e r g .

[XL] i\' taglio il triangoXo f o 1 | uno fpatio remo]to dalla Radice di 8, il quaf^ç. fpatio è
equale | a Vna frotte n b ; E t|taglio la piramjde | f r g \'n uno fpatio | equale all-ottaVo
d-effa frotte, coè in a b; feguj[t]a
per quefto che ttal | proportione fia da cu|bo a cubo,
quale da | taglio a ttaglio

fua lungheça dall-ottauo

è tagliata nell-ottaVo della

JO la piramide che ffa Radice dj 1°

dellla lungheça della fro;2te del { chilindro

[XIL] (f) cholle date reghole io aro il noto chjlindro

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QUADERNI D\'ANATOMIA V. — FOL. 26 RECTO 20

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BREVE INDICE DEL TESTO AI SINGOLI FOGLI DEL QUADERNI D\'ANATOMIA V.

Fol 1 recto.

Albero di vasi. Parti spiritual!. Vena cilis.

Fol. 2 recto.

Anatomia venarum. Tolomeo. Cosmografia. «I ventriculi del celabro e Hi ventriculj della sperme sono equalmente djstante
dalli ventriculj del core.»

Fol. 3 recto.

«De corpo vmano. De corpo e figura vmana.»

Fol 3 verso.

Condizione del ginocchio nel piegare e nello stendersi.

Fol. 4 recto.

Muscoli e ossa. La potenza del moto. Muscoli delia gamba, Alchatin. Muscoli rappresentati da fili di rame ricotto.
Proporzioni della gamba. La gamba piegata e stesa nel ginocchio.

Fol. 6 verso.

Gli scorzi d\'una cipolla e d\'una testa umana tagligate sagittalmente. Capelli, cute, carne muscolosa, pericranio, cranio, dura
mater, pia mater, e cervello.

Fol. 7 recto.

Ventricoli del cervello. Getti di cera dei ventricoli cerebrali. Impressiva. Sensus communis. Memoria.

Fol. 9 recto.

«Albero delle corde, over nervj.>

Fol. 9 verso.

Distanza delle estremità della trave d\'una bilancia dal pernio.

Fol. 15 recto.

Lo scoprimento di muscoli profondi, tagliando quelli superficiali. Memoria. Sensus communis. Voluntas. Impressiva. Intellectus.

Fol. 20 verso.

Enumerazione degi\'intestini. «Muscolo, vena, nervo, lacerto.» Memoria. «comocio.î Impressiva.

Fol. 21 recto.

«Senso del tatto. Cagion del moto. Prencipio de\' nervi. Transito della virtu anjmalia. Virtu gienjtiua,» Indagini speri-
mentali sulla midolla spinale e sugl\'intestini del ranocchio. /

F\'ol. 21 verso.

Indagini sperimentali sulla midolla spinale del ranocchio. Mano di scimmia.

Fol. 22 recto.

Anatomia comparata. Ossa e articolazioni. Contorni dei muscoli nell\'ingrassare e dimagrire.

Fol. 23 recto.

«Djmosstratione seconda, interposta infra I\'anatomia e\'1 ujuo.»

Fol. 24 recto.

Orazio (citazione) : «Idjo ci vende tutti Ii benj per prezo dj faticha.» Vescica. Intesti.ii. Mesenterio. Rectum. Colon.

Fol. 25 recto.

Note di trigonometria. «El sol non si move.»

Fol. 26 recto.

Cuore. Feto e madre. Moto del cuore e respirazione nel feto. Il problema del cubare un dato cilindro irrazionale.

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BRIEF TABLE OF CONTENTS OF THE TEXT OF THE FOLIOS OF

QUADERNI D\'ANATOMIA V.

Fol. 1 recto.

Tree of the vessels. Spiritual parts. Vena cilis.

Fol. 2 recto.

Anatomia venarum. Ptolemy. Cosmography. «The ventricles of the brain and the ventricles of the sperma are equally
distant from the ventricles of the heart».

Fol. 3 recto.

«On the human body. On the human body and figure».

Fol. 3 verso.

The condition of the knee in bending and stretching.

Fol. 4 recto.

Muscles and bones. Power of movement. Muscles of the leg. Alchatin. Muscles represented by strings of fire-heated
copper-wire. Proportions of , the leg. The leg bent and stretched at the knee.

Fol. 6 verso.

The layers in an onion and in a human head cut through sagitally. Hairs, coating, muscular flesh, pericranium, cranium,
dura mater, pia mater, and cerebrum.

Fol. 7 recto.

The ventricles of the brain. Wax cast of the ventricles of the brain. Impressiva. Sensus communis. Memoria.

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Fol. 9 recto.

«Tree of the strings or nerves».

Fol. 9 verso.

Distance of the extremities of a beam from the axis of rotation.

Fol. 15 recto.

Uncovering of deeper lying muscles by cutting away superficial layer. Memoria. Sensus communis. Voluntas. Impressiva.
Intellectus.

Fol. 20 verso.

Enumeration of the intestines. tMuscle, vena, nerve, lacertus, blood». Memoria. «comocio». Impressiva:

Fol. 21 recto.

«Sense of touch. Cause of motion. Origin of the nerves. Transit of animal powers. Genital powers. Experimental in-
vestigations of the spinal cord and intestines of the frog.

Fol. 21 verso.

Experimental investigations of the spinal cord of the frog. Hand of the monkey.

Fol. 22 recto.

Comparative anatomy. Bones and joints. Muscular contours in obesity and in emaciation.

Fol. 23 recto.

«Second demonstration, interposed between the anatomy and the living». Comparative anatomy.

Fol. 24 recto.

Horace, quotation: «God sells us all the good at the price of fatigue». Vesica. Intestines. Mesenterium. Rectum. Colon.

Fol. 25 recto.

Trigonometrical observations. «The sun does not move».

Fol. 26 recto.

Heart. Fetus and mother. Movements of the heart and respiration of the fetus. The problem of the cubature of a given
irrational cylinder.

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KURZES INHALTSVERZEICHNIS DES TEXTES DER EINZELNEN FOLIEN DES

QUADERNI D\'ANATOMIA V.

Fol. 1 recto.

Gefäßbaum. Spirituelle Teile. Vena cilis.

Fol. 2 recto.

Anatomia venarum, Ptolomaeus. Kosmographie. «Die Ventrikel des Gehirns und die Ventrikel des Samens sind von den
Ventrikeln des Herzens gleich entfernt»,

Fol. 3 recto.

«Vom menschlichen Körper. Von Körper und Gestalt des Menschen».

Fol. 3 verso.

Verhältnisse des Knies beim Beugen und Strecken.

Fol. 4 recto.

Muskeln und Knochen. Die Kraft der Bewegung. Muskeln des Beines. Alchatin. Die Muskeln dargestellt mittels Strängen
aus geglühtem Kupferdraht. Proportionen des Beines. Das Bein im Knie gebeugt und gestreckt.

Fol. 6 verso.

Die Hüllen einer Zwiebel und die eines sagittal durchgeschnittenen menschlichen Kopfes. Haare, Haut, muskulöses Fleisch,
Pericranium, Cranium, Dura Mater, Pia Mater und Gehirn.

Fol. 7 recto.

Die Ventrikel des Gehirns. Wachsabgüsse der Gehirnventrikel. Impressiva. Sensus communis. Memoria.

Fol. 9 recto.

«Baum der Stränge oder der Nerven».

Fol. 9 verso.

Abstand der Enden eines Wagebalkens von der Drehungsachse.

Fol. 15 recto.

Bloßlegung tieferliegender Muskeln durch Durchschneiden der an der Oberfläche liegenden. Memoria. Sensus communis.
Voluntas, Impressiva. Intellectus.

Fol. 20 verso.

Aufzählung der Eingeweide. «Muskel, Vene. Nerv. Lacertus. Blut». Memoria, «comocio». Impressiva.

Fol. 21 recto.

«Tastsinn. Ursache der Bewegung. Ursprung der Nerven. Durchgang der animalischen Kräfte. Zeugungskraftj . Experi-
mentelle Untersuchungen von Rückenmark und Eingeweiden des Frosches.

Fol. 21 verso.

Experimentelle Untersuchungen vom Rückenmark des Frosches. Affenhand.

Fol. 22 recto.

Vergleichende Anatomie, Knochen und Gelenke. Muskelkonturen beim Fettwerden und bei der Abmagerung,

Fol. 23 recto.

«Zweite Demonstration, zwischengestellt zwischen die Anatomie und das Lebende». Vergleichende Anatomie.

Fol. 24 recto.

Horaz, Zitat: «Gott verkauft uns alles Gute um den Preis der Mühe». Vesica. Gedärme. Mesenterium. Rectum. Colon.

Fol. 25 recto.
Trigonometrische Bemerkungen. «Die Sonne bewegt sich nicht».

Fol. 26 recto.

Herz. Knäblein und Mutter. Herzbewegung und Atmen des Fetus. Das Problem des Kubierens eines gegebenen, irratio-
nalen Zylinders.

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