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MEMORIA

SULLO STATO ATTUALE

DELL' AREOMETRIA-

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MEMORIA

SULLO STATO ATTUALE

DELL' AHE OME TRI A

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GIAMBATISTA POLCASTRO

•CON LA DESCRIZIONE DI UN NUÖVO AREOMETRO
DA ESSO INVENTATO.

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IN PADOVA PER GIUSEPPE E FRATELLI PENADA
CO N AFFROVAZIONE.

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DELU AREOMETRIA

I N T R O D U Z 1 O N E

L

ia voce areometria vale, nell' accezione comune ,
arte di prendere il peso spedfieo dei corpi, paragonando
i -loro pesi ai loro volumi, a fine di dedurre li rapporti ,
dei pesi di volumi eguali . Non esprime pero cx
)Si que-
sto nome , egli non indica se non 1' arte di prendere la
densita dei liquidi^ il Sig. Hassenfi-atz propone percio di
sostituirvi quello di
-barisometria come piu addattato alia
scienza universale , significando : -misura del peso relativo
di volumi eguali {^a) :

L'-origine di quest'arte e antichissima j il Cittad. Sal-
Z^erte da una descrizione chiarissima che n^ fa Rkemnius

a ' 2nbsp;Fan-

(('o^ Annales de Chimie de J'aris T. \6.

-ocr page 10-

Fannius Talaemon, che

visse sotto Tiben'o Caligola, e
Claudio 3 la deduce da noi Jontana piü di sedici
secoli (a) .

Dopo uno spazio cosi lungo dl tempo , e ad onta
delli sforzi fin' ora fatti dalli piü celebri fisici, per som-
ministrare a quest^ arte de' strumenti perfetti, coi quali ren-
der facili, precise , ed utili ad alcune arti Ie operazioni del-
la medesima , siamo èncora jsfortunatamente privi di
un
areometro ( o barisometro adottando Ia nuova deriomina-
zione della sclenza generale ) che intieramente soddisfi a
questi var) oggetti- Di fatti ë poco 1'indicare con precisione
la gravita specifica di una soluzione salïna , quando non si
possa dalla sua densita ritrarre la quantita di sale ch' essa
contiene ; non è che soddisfare ift una piccolissima parte
Ie ricerche necessariegt; -quando graduate clie sia lo strumen-
to
sopra una -sola specie di sale, non mostri Ie propor-
iioni inedesime sopra un ïnfinito numero di altri sali;
quando finalmente si debba cambiar strumento, se'Ie pro-
porzïoni dei miscugli che isi vogliono conoscere, sono di
alcool e di acqua , o di un acido con la medesima ; al che
se si aggiuhge che tutti li areometri d' immersione , con
la scala di parti eguali :5ono costruiti su dei cattivi princl-

Pi,

(f aj Annales de Chimie de Paris T. ra; ,pag. 113.

-ocr page 11-

pj, ne 1-isulta che tutti li fin' ora Inventati , benche i«
.gran numero,
so-no piu o men difettosi e insuffidenti. Una
,prova
convincente n 6 1'incessante ricerca per parte di alcu-
■ne arti, e li continui tentativi che vengon fatti per sod-
disfare ad ,essa , con 1' inveazioni frequenti di nuovi areo-

umetri .

Dietro a tali considerazioni , e depo un esame Impar-
,ziale di tutti li areometri , e, particolarmente delli piu usi-
-tati nelk arti , nei laboratorj: di chimica , e nei gabinetti
vdi fisica volli anch' io pormi nei nuJTie.ro delli concor-
r-enti alia soluzione di questo cosi difficile problema, cer-
^cando di avere dai principj fondanientali dell' arte, dai la-
vori degli altri, e dal buono e cattivo delli areometri che
•possediamo , di che trarre partite per I'invenzione di uno
xhe si accosti , almcno piu degli altrj, al ricercato . Se
,non mi sono ingannato nella supposizione sulla quale ho
.fondate le inie ricerche , e I'invenzione del mio areometro,
spero che la .lusinga ch'esso possa sostituirsi
agli altri con
qualche vantaggio , si trovi ben fondata i in modo diver-
se un tentative di piu non puo dispiacere a nessuno . Una
breve esposizione dei principj generali dell'areometria; dei
mezzi ch'essa impiega per arrivare alle conoscenze che le
appartengono , ed un esame delli principal! areometri,

avranno luogo in questa memoria onde avvalorare la mia

sup'

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■lt;4 8

supposizione ; che nell' impossibilita cioè, se non dimo-
strata, sostenuta ahneno fin' ora dal fatto , di poter co-
struire un areometro, che solo supplisca alli moltfplici og-
getti delle arti , e delle scienze; il partito migliore da
prendersi, sia quello della scelta, od invenzione di uno,
che mostrando con precisione e facilita la sola gravita spe-
cifica , possa con il sufraggio di un numero di tavole cor-
xispondenti alli diversi oggetti , servire a procurarsi a colpo
d' occhio quelle conoscenze che si desiderano, ed a formare
delli srrumenti di facilissima costruzione , e di un uso
egualmente facile, per li fabbricatori di sali, e di saponi;
vcndirori e fabbricatori di acque-viti, di acidi amp;c. i quali
strumenti , sebben limitati a delle osservazioni particolari ,
siano perö fondati su
delle conoscenze certe ed invariabili,
che indichino ció che occorre all' artista, e corrispondano
nel tempo medesimo alle conoscenze del fisico , e del chi-
mico . Le indicate tavole mostreranno li rapporti di quan-
tita , che le lt;liverse gravita specifiche danno , secondo Ie
quanrita diverse, o diverse qualita di sali che Ie soluzioni
contengono, non che le proporzioni d' altri miscugli come
di alcool e di acqua , o di un acido con Ia medesima. For-
mando esse una parte integrante del mio strumento, le ho
unite in fine alia descrizione del medesimo , in quel nu-
mero e quali
si trovano nelle .memorie del Sig. Hassenfrat?;

suir

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■quot;I

'VI

9

suil'areometrk inserite iielli Tomi 28 , e degli Annali
di chimica di Parigi ; proponendomi di dare in seguito
quelle di piu che il Sig. Hassenfratz
stcsso pubblichera, e
li risultati delle sperienze che mi propongo di fare in au-
mentazione delle medesime.

ARTICOLO PRIMO

Principj generali dell'Areometria ^ e Leggi che si
possono stahilire relativamente M peso
specifico dci corpi •

M

Si

)i cliiama peso specifico quello che ha un corpo
sotto un volume determinato, o la comparazione del pe-
so al volume del corpi .

Piu un corpo qualunque ha di peso sotto un dato

volume, piu il suo peso specifico è grande.

Quando si potessero ridurre tutti li corpi di un volu-
me uniforme, la loro gravita specifica sarebbe il loro pe-
so assoluto medesimo . Ma tutti non si possono tagliare
deir esatta ügura di un pollice cubo, nè di una sfera di
.un diametro determinato amp;c. si è reso in conseguenza nc-

hnbsp;ccs-

-ocr page 14-

cessarîo un inetodo générale , ed una scelta variata di
mezzi, adattati alla diversa natura de corpi.

Le leggi principal! che si possono stabilire relativamen-
te al peso specifico dei corpi, sono al numéro di quattro .

1.°nbsp;Quando due corpi sono eguali in volume , i lo-
ro pesi specific! sono l'uno ail' altro, comc le loro masse .
Cosi si dice che un corpo
è di un peso specifico doppio
di un altro, quando egli ha due volte la sua massa sotto
il mcdesimo volume.

Dunque li pesi specific! dei corpi eguali , sono come
le loro densità .

2.°nbsp;Le gravita specifiche dei corpi che sono del me-
desimo peso , sono in ragione inversa dei loro volumi .
Cosi la densità di due corpi del medesimo peso sono in
ragione inversa dei loro volumi.

3Li pesi specifici di due corpi sono in ragione
composta délia ragione diretta delle loro masse, e della ra-
gione inversa dei loro volumi.

4.^ Un corpo specificamente più pesante di un flui-
do , perde in questo fluido una porzione del suo peso ,
eguale a quella di un simile volume di fluido.

Si sono immaginate diverse maniéré di prendere le

/

/

gravita specifiche dei corpi , e ciô per adattarsi alla diversa
natura delli medesimi, ed avere per tutti dei metodi di

una

-ocr page 15-

una facile esecuzione . Si sono inventati diversi strumenti
con dei nomi difFerenti , e si è arricchita in tal modo 1'
arte di meZzi per arrivare alle conoscenze che Ie apparten-

gono.

Per render Je osservazioni areometriche comparative ,
e di comune intelligenza , era necessario scegliere una so-
stanza di una gravita specifica costante, e facile da pro-
curarsi ovunque da tutti , onde poter rapportare ad essa Ie
gravità specifiche di tutti li corpi, ed esprimersi con dei
pesi di confronto , paragonando li pesi diversi sempre a
quell-o di questa sostanza
in egual volume del corpo che
si pesa,. L'acqua distilJata ad una temperatura costante,
c
ad una determinata altezza del barometro , é la sostanza
che avcndo Ie quah'tà ricercate, fu presa da tutti
fisici
per termine di confronto , nell' espressione delle diverse gra-
vità specifiche tanto dei solidï, che dei liquidi. E per avé-
ré anche un espressione nirmerica che sï accomodi alla
varietà infinita delli pesi di tutte ie nazioni e paesi, gl'
hanno datt) un valore fittizio, qualunque sia il volume,
o ii peso della naedesima . col quale in sostituzione del peso
reale , si hanno delle quantita proporzionali di comune intel-
ligenza . L' acqua distillata per tal motivo ,
qualunque ne sia
li volume od il peso, si considéra seinpre cguale a looo»
od a loooo.

^ 2nbsp;ar-

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ARTICOLO SECONDO

Mezzi chs f areometria impiega per arrivare
alla conoscenza della gravita
specifica dei corpi-

t-

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I

Ji mezzi che 1'arcometn'a impiega per arrivare al-
la conoscenza del peso dei corpi paragonato a quello d'
un volume eguale di acqua distillata , sono al numero di
quattro; e siccome
li corpi si presentano nella natura sot-

to tre stati differenti; solide, liquido , gazoso , cosi li me-
todi impiegati, e li strumenti che vi servono variano in
ragione delli stati in cui sono
li corpi che si vogliono
pesare.

II primo di questi mezzi consiste nel pesare un cor-
po neir'aria, pesarlo dopo in un. liquido, e determinare
il suo peso di confront© dietro li due avuti. Quèsto meto-
do
è fondato su delle sperienze che provano che un
corpo immerso in un liquidó ne scaccia un volume perfet-
tamente eguale alla sua parte immersa, 2.° che il peso dej

flui-

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fluido scacciato, e perfettamente eguale a quello che il cor-
po perde immergendovisi.

Da cid ne risulta che il peso di un volume di acqua
distillata simile a quello del corpo che si pesa, e eguale al
peso del corpo neH'aria, meno
il peso del medesimo pesato
neir acqua . Di modo che se si chiama
p il peso del corpo
nell'aria, m H peso del corpo nell'acqua distillata, p—m^
P sara quello del volume di acqua distillata.

Li solidi, e insolubili nel liquido in cui s' immergo-
no possono essere piii o meno pesanti di esso. Se sono
piu pesanti del liquido , il loro peso specifico si determina
con questa formula
, p — m differenza di peso del corpo
prima nell' aria, e poi neH'acqua :
p peso del corpo nelf
aria : : 10000 peso fittizio
di qualunque volume di acqua
distillata ad una temperatura costante :
x peso cercato ,

0 p- m: p :: 10000 : a; = ^

p—quot;J '

r

Se li corpi sono piu leggieri, essi non possono es-
sere immersi che impiegando una forza coattiva, e questa
forza puo essere un peso di cui si conosca il valo-
re neir acqua . Se si chiama a questo peso nell' acqua ,
si avra p peso del corpo nell' aria f a peso aggiun-
to — peso neir acqua del corpo e del peso aggiun-
to = P, peso del volume di acqua scacciata dal solo

cor-

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14

eorpo ; e la formula sarà p f a — m • p '• 10000 :

10000 p

pt o, — m

Vi sono pochi corpi assolutamente solubili in tutti i li-
quidi; la maggior parte sono insolubili in uno o in mol-
ti i come per esempio varj sali non sono solubili nell'olio
di terrebentina.

Quando li corpi solubili nell' acqua non lo sono ift
un dato liquido , si puô conoscendo il suo peso specifico
aver facilmente quello dei corpi. Chiamando
5 il peso speci-
fico del liquido, si ha questa proporzione, p — m peso del
liquido scacciato :
p peso del corpo nell' aria : : s gra-
vità specifica del liquido : x peso ricercato,
o p — m :

P s

p : : s : X =-•

p — m

II secondo mezzo è quello di pesare un vaso vuo-
to, empirlo dopo di un liquido, pesarlo in questo stato ,
C confrontât la differenza dei due pesi , a quello dell' acqua
distillata che il vaso contiene.

Si puô con questo processo- prendere la gravita speci-
fica dei liquidi e dei gas. Prendendo il peso specifico dei
liquidi, basta avere il peso del vaso vuoto, il suo peso pîe-
no di acqua distillata , ed il suo peso pieno del liquido che
si vuoi pesare; chiamando
a il peso del vaso, p quello
del vaso pieno di acqua distillata,
b quello del vaso pie-
no

r

t
i
t
/

i

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no del liquido da pesarsi , si ha questa proporzione p — a:

,nbsp;loooo Cb — a)

h a •. loooo ; X ~-!--

p — a

ïi peso dei gas si prende nella stessa maniera, e la
formula é assolutamente la stessa. La sola difFerenza ncll'
operazione consiste nel pesare U vaso vuoto d'aria per poi
cipesario riempito di un
gas,

S'jmpiega il terzo mezzo immergendo nell'acqua di-
stillata un corpo inattaccabile dai liquidi, il qual formi
un volume costante ; caricando questo corpo in xnanicra ch'
egli s' immerga snell' acqua distillata fino ad un segno fisso
sopra un gambo linissirao di cui ia parte superiore al segno
resti sempre fuori della medesima : conoscendo ^ peso dello
strumento ,
e quelle che fu necessario di aggiungere per im-
mergerlo , la lore somma è con precisione il peso dell'
acqua scacciata. Immergesndo lo strumento medesimo in al-
tro liquido di cui si voglia conoscere il peso specifico, ca-
ricandolo di peso acció s' immerga £no allo stcsso segno, si
ha egualmente dal peso dello strumentxi unito al peso ag-
giunto, quello del liquido scacciato .

Come lo strumento non varia nel suo volume, li pe-
si ottenuti sono quelli di due volumi simili, Cosi chiaman-
do a il peso dello strumento , p il peso aggiunto per immer-
gerlo nell' acqua distillata, 3 il peso aggiunto per immer-

. ger-

-ocr page 20-

gerio nel liquido da pesarsi si ha questa proporzione ,

t, I loooo (b f a)
p : h J a loooo : x =- ^ '

pta

II quarto mezzo consiste a dilatare un volume di
aria; conoscerne Taccrescimento prodotto da questa dilata-
zionc ; collocare un corpo indilatabile nello spazio occupa-
to dair aria, dilatarla di nuovo , e misurare una seconda
volta il volume occupato dall' aria dilatata . Piü il volu-
me deir aria è grande piü egli aumenta con la dilata-
zione , meno il volume dell' aria
è grande, meno grande
e r aumentazione assoluta. Ponendo un corpo indilatabile
nello spazio occupato dall' aria , si diminuisce il volume
della' medesima e conseguentemente da una egual dilata-
zione si ha un' aumento minore di volume : egli é dal-
la comparazione di qucsto aumento sotto una dilatazio-
ne eguale che si determina il volume dei corpi . E no-
to in tal modo il volume di un corpo , non si ha che
da paragonare il di lui peso, con quello di un' egual vo-
lume di acqua distillata , per avere la di' lui gravita spe-
cifica .

Una variazione del terzo mezzo ne forma un quin-
to ; perché se il corpo inattaccabile da qualunque liquido ,
é di un peso tale ch'egli
s immerga intieramente in tutti
non eccettuati i piü densi, invece di marcare in esso il

pun-

p

J.

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m

punto della sua immersione nell' acqua distillata per avere
un egual immersione in tutti gli altri liquidi con Taggiunta
o sottrazione dl que' pesi clie ogni uno esige, basterà sapere
una volta per sempre, il peso del volume di acqua ch'egli
scaccia, deduccndolo dalla perdita de! suo peso nella me-
desima , ed aggiungere al peso dell' acqua nelle successive
immersîoni in altri liquidi di densità diverse, quantO egli
si rende più leggero nei più pesanti, o sottrarre dal peso
della medesima quanto gli si aumenta il proprio nei più
leggeri. Chiamando
a il peso dell'acqua scacciata dal cor-
po, è la sola differenza di peso ch'-egli ha in un'altro li-
quido , si avrà per le quantità additive al peso dell' acqua,
nei caso ch' egli perda maggior peso che in essa la proporzio-

dj ,nbsp;10000 a f b ^nbsp;,

1 a : a J I7 : : loooG : X = -^-^^ e per le quan-

d

tità da sottrarsi al peso della medesima , di a a — b : :

10000 fa b J

IOOOO:X =:

a

Il mio areometro è costruito precisamente dietro a
quest' ultimo. Uno scaccia - liquori di cristallo , della figura
di una sfera vuota con un piccolo collo, caricato interna-
mente di un po di mercurio, che lo rende abbastanza pe-
sante per immcrgersi in qualunque liquido della ^ maggior
densità , indi chiuso érmeticamente, muove un indice a oui
^a. appeso, il quale ha uiia posizione costante in cui I'a-

cnbsp;cqua

w

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^ i8

cqua distillata lo tiene mediante I'immersione in essa dello
scaccia - liquori. Questo punto e marcato o, sotto cui sta
scntto il peso reale dell'acqua in egual volume dello scac-
cia-liquori; quando I'indice cammina ascendendo o discen-
dendo , marca il peso preciso che si deve sottrarre o ag-
giungere a quello dell'acqua per trovare con le proporzioni
indicate la gravita del liquido in cui si e immerso lo scac-
cia liquori.

Negl' indicati mezzi sono accennate come si vede ,
anche le specie diverse di strumcnti che servono per. le os-
servazioni areometriche . Indica il primo la bilancia idro-
statica, il
secondo 1' arcometro di Homberg , il terzo quel-
lo di Farenheit , il quarto lo
stereometro di Say , e Ram-
sden nc ha proposto uno che appartiene al quinto come
il
mio .

Fra tutti questi li propriamente detti areometri , per-
che destinati unicamente ad indicare le densita dei fluidi ,
sono quello di Homberg , e quello di Forenheit . Questi
due areometri sono pero usati dai chimici , e dai fisici,
ma
non dagli artisti , nelle mani de'quali e comune un'al-
tra specie di areometri, formati per lo piu di una paIJa
di vetro, caricata nel fondo di un po di mercurio , e sor-
montata da un gambo cilindrico di discreta grossezza , su

cui sta la loro graduazione com' e quello di Baume . Le

al-

-ocr page 23-

altrc specie, o non servono che per i solidi, o sono piü
che areometri, perche oltre alla gravita specifica dei Hqui,
di , si puo prender con essi anche quella dei solidi. Pren-
dono'-allora dei nomi diversi, come
Say ha dato quello
di
stereometro al suo che non serve che per i solidi, e
Guyton ha preferito quello di
gravimetro, per 1'areometro
di
Farenheit che Nicolson prima ha ridotto atto a pesare
anche i solidi, e ch' egli ha portato con delle aggiunte ad
una ;maggior perfezione -,

ARTICOLO TERZO

lEsame delli principal^ Areometri
O Pesa-'itquori *

r.

principal! e proprfamente detti areometri o pe-

saliquori , sono appunto li tre nominati nell'antécédente ar-

ticolo , quello cioè di Homberg , quello di Farenheit, e

quello di Baumé . L' esame cadrà adunque su di essi, es-

sendo alcuni altri della classe medesima , sèmplici modifica-

zioni, non risguardanti Ia loro essenziaJità . U esame di

li

quello di Baumé in particokre ne fcomprcnderà molti che

lt; 2.nbsp;non

-ocr page 24-

20

non hanno di diverse che la graduazione , ed il nome ;
che in ogni uno
è quello del suo inventore.

AREOMETRO DI HOMBERG

Q.

uest'areometro consiste in una piccola, boccia di
vetro a due gole , formate da due sottilissimi tubetti, uno
almeno de'quali termina superiormente in imbuto. Si cono-
sce il peso di acqua distillata ch'essa contiene, empita fino
ad un segno stabile nelli due tubetti c si determinala gra-
vità specifica, dalli pesi
confrontât! dei diversi liquidi ch'es,

sa contiene . ,

La diversa maniera con cui le varie specie di liquidi
aderiscono al vetro , produce in questo areometro , più an-
cora che in tutti quelli d'immersione, delle sensibili varia-
zioni; si rendono incerte per la forza di capillarità le os-
servazioni deir altezza dei liquidi entro ai tubetti, per cui
si perde l'esattezza nel fissar l'eguaglianza dei volumi. Ingt;
noltre tuttochè sembri semplicissimo , e facile ad adoprarsi ,
se si consideri ch' è necessario 1' uso -di una sensibilissima
bilancia ; ch'
è con un calcolo sui diversi pesi, dei liquidi
che si deve determinare la loro gravità specifica, e che
dopo di avcrlo impiegato a pesare un liquore, costa mol-

tj'ssi-

O

-ocr page 25-

tissima pena, attesa la sua costruzione, il pulirlo cosr be-
ne che non rimanga dubbio délia più piccola alterazione
ponendovene un altro, si conVenirà facilmente, che si deb-
ba collocarlo tra i poco utili per îi fisici, e di nessuu uso
per le arti.

AREOMETRO Dï FARENHEIT

u.

n grosso tubo di vetro , can'cato di mercurio nel-
la parte ififeriore, con un sottilissimo gambo alia parte su-
periore, portante un hacinetto per mettervi dei pesi , è 1'
arcometro di Farenheit.

Lo strumento é caricato in maniera cfae il suo peso
totale è minore di quello del liquido ch'egli deve scacciare;
si aggiungono dei pesi nel bacinetto superiore per immer-
gerio fino ad un segno fisso sul gambo , e si determina
il
peso specifics del liquido con il inetodo , e con la formula
indicati nel secondo arficolo appartenenti al terzo mezzo.

II Sig. Brisson , di cui è nota 1' eccellente opera sul
peso speciiico dei corpi, si è servito di questo strumento
per prendere le.gravita specifiche di tutti i liquidi. Per quest'
uso egli é veramente 1' areometro piu semplice i ed il piu
esatto phe abbiamo; il calcolo cfae si deve fare
è sempUcis-

si-

-ocr page 26-

sîmo , e se ci vuole della diligenza, e delicatezza nei ser-
virsene , ciô non è di verun ostacolo alli fisici ed alli chi-
mici, dai quali viene quasi esclusivamente impiegato , perche
già accostumati ail' esercîzio della pazienza, e ad una atten-
zionc
scrupolosa in tutti i loro esperimenti, La diversa ma-
niera d'
aderire al vetro di ogni liquore , che puô rendere
incerta l'osservazione del punto di contatto della superficie
del liquido con il segno sul gambo
dello strumento, lascia
perô sempre qualche scrupolo di errore ; ed innoltre questo
areometro
ha il difetto che qualunque sia la sua grandezza,
ed il suo peso, non puô
servire a prendere che la gravita
specifica di
liquori di una densità poco diversa'- Uno di
questi areometri per esempio allestito per
lo spirito di vino,
volendolo far îmmergere in una soluzione salina, si dovreb-
be caricarlo di tanto peso sul bacinetto superiore che lo
farebbe rovescîare ; lo stesso arriva s' ê allestito per una so-
luzione salina, immergendolo în un acido concentrato amp;c.
Da ciô ne dériva che ne occorrono diversi onde poter pren-
dere a
piacere la gravità specifica , dal più leggîero al più
pesante di tutti i liquidi. Di fatti come si vede nella su
citata opera di Brisson , questo travo fisico se ne ha alle-
stiti cinque, tutti diversi di grandezza, e di peso. Il tedio
di
pesare - il calcolo benchè semplicissimo ma necessario da

farsi, e la di lui fragilità, s'cdi vetro , o la facilita d' ammac-

icarsi

-ocr page 27-

carsi s' è di métallo , ( nel qual caso cambia il suo volu-
me)
lo rendono di poco o nessun uso nelle arti. II Sig.
Lavoisier lia proposto un applicazione di quest'areometro neli'
analisi delle acque minerali, onde apprezzare con esso Ia
quantita di materia salina contenuta dalle medesime ; egli
presaive a quest' oggetto che sia di ottone o d' argento , ç
di una tal grandezza che scacci almeno quattro libbre di
acqua ; ed il Sig. Ratz ne ha proposto un' altro costruito
sulli stessi principj di quello di Farenheit ma di una esecu-
zione cosi difficile , ch'é da credersi che non sarà mai sta-
to adottato da alcuno.

areometro di BAUME'.

L

ia forma semplicissima di questo strumento , è di
una palla di vetro vuota, sulla di cui parte siiperiore, vi
è un gambo lungo di di^creta grossezza ,
diviso in un nume-
ro di parti £guali che chiamansi gradi; ed alla parte infe-
riore della quale, vi è attaccata per un piccolo collo un'
altra palla molto piu piccola , e caricata di un po di mer-
curio . Si giudica della densita dei liquidi dal
numero di
gradi segnati sul gambo che restano
fuori di essi, se sono
piu pesanti dell'acqua, o che vi restanp immersi se sono

più

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più Icggeri ; perché il peso del inercurio aggiunto all' estre-
mità inferiore dello strumento , oltre al fissargli una immer-
Sione determinata nell'acquafa si che stabilendosi in quel-
la parte il centro di gravita del medesimo , si mantiene in
una posizione verticale immerso nei liquidi, ed il suo gam-
bo , che ha una immersione proporzionale alia densita del-
li medesimi serve a portare le division! indicate.

L' invenzione di questo strumento , come di tutti quel-
li d' immersione a gambo graduato, ha per base il princi-
pio ; che se un corpo col solo suo peso non s immerge to-
talmente in un liquido, il volume che ne scaccia , è in ra-
gione inversa della gravita specifica del liquido stesso ; dal
che ne dériva che quanto nieno é pesante il liquore , tanto
più
il corpo vi s'immerge, e tanto n' è minore T immer-
sione quanto è piu denso il liquido . La proporzione tra
ia gravita specifica del liquore , ed il volume scacciatone
dall'areometro, si cambia sempre in modo, che il prodotto
della loro moltiplica , eguaglia in ogni caso il peso costan-
te dell'areometro . Se si chiama adunque F ü volume, e
il peso speeifico, si ha sempre
V Xf ~ P peso dello stru-
mento .

Tre sono li areometri che appartengono al Sig. Bau-
mé , i
quali non diferiscono pero tra loro che nella gradua-

zione del gambo, formata in ogn' uno dalla divisione in

parti

-ocr page 29-

zs ^

parti eguali di due punti diversi trovatl con 1'espericnzasul
gambo medesimo. Ha graduato uno di questi per i sali, uno
per 1 liquori spiritosi,' ed uno per gli acidf. Li due punti
ch' egli prese per
la graduazione del primo, sono I'acqua di-
stillata alia temperatura di dieci gradi , segnata o
all* estre-
xnita superiore del gambo, ed il punto fino a cui s' immerge
in una soluzione di sal marino di 15 parti di sale in 85
di acqua ; la distanza fra questi due punti egli la divide in
quindici parti eguali, e questa prima divisione gli serve di
base per 1' intiera graduazione del gambo , sino all' estremitA
inferiore del medesimo . Li punti dai quali fa egli derivarc
la graduazione del secondo sono indicati da una soluzione
di sal
marine , formata di una parte di questo sale ben scc-
co
, sciolta in nove parti di acqua , che marca il o vicino

alia palla, e 1' acqua distillata che marca 10 sopra detto 0,
divide poi questo spazio in dieci parti eguali con le quali
forma la graduazione di tutto
il restante del gambo fino al
numero di 50 gradi. Quelli finalmente per il terzo sono
1' acqua distillata , la quale come nel primo porta il o all'
estremit^ superiore del gambo,
c 1' acido solforico concen-
tratissimo, per il secondo, dividendo lo spazio di mezzo
in 70 parti eguali.

Neir invenzione delli tre suddetti suoi areometri, egli
oon ha riilettuto certo , ne al prcciso vaiore del principio

Jnbsp;g C'CVC-

-ocr page 30-

generale che il volume dei liquidi ( eguaje che ne sia il
peso assoluto ) è sempre in ragione inversa della loro gra-
vità specifica, come si è detto, nè alla diversa maniera che
r alcool, li sali , e gli acidi si combinano con 1' acqua , o
la diversa loro penetrazione in essa ; perche si sarcbbe ac-
corto sicuramente , che la divisione del gambo in parti egua-
li é in ogni caso direttamente contraria ad esprimere quan-
to
egli si propose , ed enunziô con fiducia d'esservi riusci-
to . Uno fu da lui esposto come capace d'indicare il gra-
do di rettificazione dell' alcool , e la sua gravità specifica ;
il secondo
dovrebbe indicare , a suo modo , la quantità pré-
cisa in centesime di ogni sale sciolto nell' acqua , e la den-
sità della soluzione ; ed il terzo il peso specifico degli aci-
di . Ma sfortunatamente tutti tre questi strumenti , non ser-
vono ad indicare una sola di queste cose neppur per ap-

prossimazione -

Li dieci primi gradi della scala del suo areometro per

conoscere la rettificazione dell'alcool sono tratti dalla difFe-
renza di gravità
specifica tra una soluzione di sal marino ,
e r
acqua distillata . E' vero che tanto nella combina«ionc
del sale che dell'alcool con T acqua vi é penetrazione , ma
essa non
è nè eguale , nè proporzionale ; cosa puô adun-
que esprimere l'intiera divisione del gambo di questo stru-
mento, che non è che una protrazione della prima? Innol-

tre

-ocr page 31-

tre a che serve questo miscuglio di sale e di acqua ? si eb-
bero mai delhquot; miscugli di alcool e di acqua cosi pesanti?
non è egli forse che ogni combinazione di alcool e di acqua
é più leggcra dell' acqua pura ? perché adunque non partir
eghquot; dal termine dell' acqua , al disotto del quale ogni li-
quore , non
è più considerato come alcool ?

Essendo la divisione in parti eguali perché li volumi
lo fossero egualmente, converrebbe che il gambo fosse per-
fettamente cilindrico , cio che non
è che rarissime volte;
ma lo sia , ancora non servirebbe a conoscere li gradi di
rettificazione delf alcool, essendo li gradi di afFondamento
proporzionali alia densità del liquore alcoolico ; e non al
grado di rettificazione , come 1' ha fatto conoscere il Signor
Brisson
. II Signor Baume ha date é vero una tavola che
indica li gradi d'immersione del suo areometro nei diffeVen-
ti miscugli di alcool e di acqua , per mezzo della quale gli
errori del suo strumento
sono un poco rettificati. E' diffi-
cile da credere perd che questa ta\oIa sia esatta, quando si
osservi che in qualcuno dei miscugli , essa marca 1' immer-
sione deir areometro sempre alio stesso grado , sia che que-
sti miscugli si trovino alia temperatura di o , a
5 , a 10 ,
a 15 gradi al di sotto di esso , o sia che siano riscaldati
aSjio,
15, 20, ed anche a 2$ gradi al di sopra del-
la congellazione ; 'quasiche
40 . gradi di differenza nella tem-

d 2nbsp;pc-

-ocr page 32-

peratura di questi liquori , non cagionassero verun cambia-
mento nelle loro densita; cio che non è nè vero nè veri-
gimile .

La poca sensibilité é pure un difetto dell' areometro del
Signor Baumé per 1' alcool . La sua scala quantunque porti
50 gradi non ne ha veramente che
40 : perché li dieci pri-
mi , che sono - il risultato della distanza della densita dell'
acqua salata , a quella dell' acqua pura , non possono servi-
re a niente . Ora innalzando il peso dell'acqua a
10000 ,
si ha 8293 per 1' alcool il più rettificato, e dividendo 1707
ch' è la differenza fra il peso di questi due liquori , ciascun
grado dell' areometro del Signor Baume' non dà il termine
esatto che a
42 parti e mezza, circa , ch' é come si vede
una gran latitudine ; e cio anche in supposizione che le
parti
eguali della scala possano servire ad indicare le gravi-
ta specifiche , cio che non è, come si vedrà .

Per poco di rifflessione che si faccia, si vede che 1'
areometro del Signor Baumé non puo servire a conoscere
le gravità specifiche dei liquori, perche le parti stesse in
più o in meno di un determinato volume di liquido , in-
dicate dalla maggior o minor immersione del gambo dello
strumento , le quali si destinano a formare li gradi, dato
che il peso dell'areometro
è sempre lo stesso , mantengono
la legge dell' intiero volume , e crescono in ragione
inversa

del-

-ocr page 33-

delle gravita specifiche , in modo che quanto piu si allon-
tanano da o sono sempre maggiori una dell' altra nei U.
quori spiritosi , come sono per la stessa ragione una pià
piccola deir altra quanto più si scostano dal punto medesi-
mo quelle dei liquidi più pesanti dell' acqua ; cosicchè dal
liquore più denso al più leggero, si ha una progressione
di divisioni , che rappresentate sopra una sola scala, la pri-
ma di queste è la più piccola, e le successive crescendo in-
sensibilnienté , arrivano ad un' ultima ch' è la maggiore di
tutte. E come appunto nell' areometro del Signor Baumé
sono le porzionCelle dei gambo che di esso s' immergono
in minor o maggior numero , presindendo intieramente dal
corpo dello strumento che resta già sempre tutto immerso
in qualunque h
'quido , che si vorebbero far servire ad indi-
cate le gravità specifiche; il divider questo gambo in parti
eguali ,
é lo stesso che sostenere , che due cilindri di dia-
metro perfettamente eguale, messi uno nell'acqua, e 1'altro
nelfakool, e segnato il punto della loro immersione, cari-
cati dopo di un peso eguale , dovessero scacciare volumi per-
fettamente eguali, e non proporzionali alii precedenti
. Di-
co di aggiungere un peso eguale , perché il risultato è il
medesimo , se invece la sola gravità
specifica è minore ,
giacchè dalla divisione del peso per Ia gravità specifica , si
ha uu quoziente eguale al volume , e percio se il peso non

cam-

-ocr page 34-

cambia , e che sia minore la gravità specifica , il volume
ne deve esser maggiore . La scala formata con la tavola
che il Signor Brisson , ( uno dei primi ad accorgersi della
fallacia della divisione in parti eguali ) dà nel suo diziona-
rio di fisica per Ia graduazione di un areometro d' immer-
sione con cui si possa a prima vista conoscere Ie gravita
specifiche dei liquidi, formata aggiungendo o sottrando dei
pesi da quello dello strumento che segna
1000 immerso
nell' acqua distillata, e ch' egli chiama peso primitivo , é «na
prova di fatto di queste verità.nbsp;■nbsp;,

Quando finalmente dovesse indicare soltanto quest' areo-
metro Ie quantità di alcool e di acqua di un numero este-
so di miscugli di questi due liquidi , la scala dovrebbe es-
sere di parti tutte crescenti 1'una dal!'altra come quella in-
dicata per Ie gravità specifiche; il che
è provato anche dal-
Ie divisioni che il Sig. Hassenfratz stabilisce per un areo-
metro ch'egli propone col nome
di alcogrado (a)» '

Il metodo che il Signor Baume impiega per Ia gra-
duazione del suo areometro per conoscere Ie quantità di sa-
Ie
contenuto-nelle soluzioni saline , è del pari che il pri-
mo sommamente difettoso.. Prima di tutto perche è dimo.

stra-

^aJ Annales de Chimie de Paris T.ó 33.

-ocr page 35-

strato che ua sale non seguc li stessi rapporti sciogïiendosf
neir acqua dalla minore alla massima quantità ch' essa pu6
scioglierne, in secondo luogo perché ciascun sale ha per
r acqua un affinità
differente , ciô ch' egii mostra di avere
ignorato, dal che ne risulta che la divisione in parti eguali
da esso impiegata , non
solo non indica le proporzioni di
tutte le soluzioni saline , ma neppure le quantità di un sa-
le soltanto . E' vcro ch' egli per correggere gli errori delle
ineguaglianze det gambo che si possono
in esso riscontrare,
indica un altro metodo di graduate il medesimo, ch' é quello
dopo messa una libbra di sale in 9 9 di acqua che forma
un grado , di continuare a segnar tutti .gli altri ad uno ad
uno, «linorando sempre 1' acqua di
una libbra, ed accre-
scçndone una di sak , fi^no
che si arriva ail' estremità del

gambo, col quai metodo è anche tolto il primo difetto,
ma non tessa allora di essere tino strumento assai grçsso-
lano., non
indicaado che -delle cenrtesime . Resta poi che
per esser differente T affinità di tutti li
Sâii per l'acqua, ap-
poggiando a questa' correzione , vi vorrebbero tanti areome-
tri .quanti sono li sali, e che ancora nessuno di questi per
le ragioni stesse addotte erM'areometro per l'alcool, non
servircbbero ad indicare com'egli pretende, la gravità speci-
fica
delle sohizioni saline. Il Signor Hassenfratz propone
anche per
i sali uno strumento co| nome di salinoirado

iquot;)

-ocr page 36-

(a) destinato ad indicare le proporzioni nelle soluzioni sa-
line , la scala del quale prova che devesi farla di parti di-
suguali, come quelle indicate del suo alcogrado.

Resta per ultimo da esaminare il terzo , 1' areometro
cioè del Signor Baumé, per conoscere la gravità specifica
degli
acidi . Dopo 1' esposto fin' ora basterà dire che la
graduazione di questo pure è formata di parti eguali, al
nvimero di
7 o dal termine delf acqua distillata , a quello
della minor sua immersione nell' acido solforico concentra-
tissinio, perché ne sia dimostrata 1'impossibilita ch'egli pos-
sa servire a
quest' uso . Anzi questo strumento offre una
prova di fatto da se solo , che le divisioni del gambo de-
vono essere sempre maggiori a proporzione che diminuisco-
no le gravità specifiche . L' esperimento n' è facilissinjo . S'
immerga
quest' areometro in un miscuglio di parti eguali di
acqua, e d' acido solforico concentrato alli
70 gradi, T aci-
do cosl diluito , dovrebbe allora essere a soli ^
5 gradi, cio
che non arriva perch' egli ne segna invece 41. E' vero che
la
perdita di calorico che fa 1'acqua condensandosi nella sua
combinazione con 1'acido solforico , rende minore il volu-
me della medesiuia, per il che la densità del miscuglio re-

sta

(aj Annales de Chimie de Paris T,e 17«

-ocr page 37-

5ta maggiore , ma la differenza é tanto grande , che prova
iiel medesimo tempo che in sostituzione alla maggior gran-
dezza che dovrebbero avere li gradi superiori ise ne sco-
prc un maggior numero da o ch'è
alla parte superiore del
gambo , verso alla parte inferiore del medesimo ,

L' applicazione di questo strumento alla conoscenza
del peso degli acidi ,
è infinitamente più difficile, che per
li sali , e per l'alcool: perche egli
è impossible d'ottenere
tutti questi corpi nello stato di purità , e intieramente pri-
vi di acqua , per combinarîi a differenti quantità di questo
liquido . E' bensi vero che si potrebbero , in ciô impiegare
gli acidi più puri , e eondotti al maggior grado di concen-
trazîone possibile , ma non si conoscerebbe allora che
il
rapporto di una combinazione intima di acqua e di acido

reale , con l'acqua che -si avrebbe aggiunta, e non la vera
quantità di acido .

Succederebbe innoïtre con questo strumento destinato
per gli acidi quello che nasce con 1' altro usato pei
sali ;
egli non potrebbe servîre che per un solo acido , perché
un tal acido non «i comporta con I'acqua come un tal
altîo -

Come li punti spen'mentali per graduare questa specie
di areometri potevano essere determinati in molte manicre
differenti , cosi ciascun chiinico o fisico che ha voluto ave-

enbsp;quot; re

-ocr page 38-

re un' istrumento che gli appartenga , ha fissato questi pun-
ti dfversamente , dal che si é generata una specie di con-
fusione tra gli a'-eoinetri , che nulla ostante rimasero distin-
ti dai nomi def loro fnventori . In questa maniera oitre
quelli di Baume , abbiamo li areometri di Carlier , di Cas-
sebois , Lantenay , Cartier , Boussat , Machi amp;c. Prima di
tutto cambiando in ogni uno li punti sperimenrali , sebbe-
ne siano le loro divisioni in parti eguahquot; , non pamp;ssono es-
sere in verun modo comparabili, e perché costruiti sulli
stessi principj, sono poi per le ragioni addotte , tutti difet-
tosi. al pari di quelli di Baume . La sola cosa nella quale
tutti gl'inventori di areometri si sono combinat i, fu di pren-
dere l'acqua distillata ad una determinata temperatura , e ad
un' altezza costante del barometro per uno di detti punti ,
ed il valore dell' acqua , fu parimenti da tutti convertito in
un peso fittizio di looo, o di ioooo, e cio per ac-
comodarsi , come si è detto alli pesi divers! di tutti
li

paesi , ed avere una maniera d' intendersi ovunque sopra i
diversi pesi specifici presi , o da prendersi,

Nelle tre specie di areometri indicati in quest'artico-
lo, li due primi non sono ordinariamente impiegati che nei
laboratorj di chimica , o nei gabinetti di fisica, perche sono
necessarîe per l'areometro di Homberg , come dissi delle
bilancie , e dei pesi, per l'areometro di Farenheit dei pesi

so-

-ocr page 39-

solamente quando sia ben noto il peso dello strumento . II
terzo non abbisognando di alcun apprestamento perché in-
dicano , secondo 1' universale supposizione le divisioni del
gambo da loro stesse le proporzioni dei miscugli, e le den-
sità , puô essere trasportabile per tutto comodamente, e fa-
cilmente , ciô che gli ha dato un primo titolo di preferen-
za agli altri, negli usi piu comuni.

Una ragione che fece preferire ancora in un gran nu-
mero di circostanze
li areometri a gambo graduato , agli
areometri a pesi, ë che questi ultimi esigono dei calcoli
per dedurre dalle operazioni il peso specifico dei liquidi , e
che li primi avendo una graduazione comparata non abbi-
sognano di verun calcolo .

Ma quante ragioni non vi sono dietro all' esame fat-
to , per rigettare appunto queili col gambo graduato in par-
ti cguali, che sono tra le mani di tutti , ma che nessuno
'da essi potrà
mai trame una verità?

e 2

AR-

-ocr page 40-

ARTICOLO QUARTO

Dell' uso di alcuni altrî strumenti che appartengom

ail' Areometri a »

D

'opo fatta nel precedente artîcolo la separazîonç
dalla massa delli strumenti
areometrici, di quelli che si co-
noscono da tutti col solo nome di areometri , credo utile
anche per oggetto di chiarezza, di considerate gli altri
soltanto come strumenti classificati dal loro nome, dagli usi
ai quaii sono destinati , e formanti ogn' uno una specie di-
versa -, dandone una ristrettissima descrizione, con poche ri-
flessioni, e indicando per chi amasse di più. Je memorie
con le quali furono prodotti dai loro inventori , contenenti
le tavole
incise che li rappresentano . Avrô terminato con
ciô di porre in vista quanto mi parve necessario ad indica-
re lo stato attuale delf arte , principalmente riguardo alli dif-
ferenti mczzi che abbiamo fin'ora di soddisfare agli oggetti
della medesima , e passerô alla descrizione del mio nuovo

areometro , con la lusinga d'essermi giustificato in qualche

ino-

-ocr page 41-

anode con le rîflessionï fatte su gli altri ne! proggetto di
aggiungernc ancora uno , alli tanti fin'ora inventati.

GRATIMETRO DI GUYTON

L

use di questo strumento è più esteso di quello
dei ' precedenti, perché egli serve a misurare oltre
il peso
specifico
dei liquidi, quello ancora dei solidi, per il che por-
ta il nome più generico di gravimetro, 11 Cittadino Guyton

10nbsp;descrive in una sua memoria letta aU'istituto di Parigi,
ed inserita negii Annali di Chimica quot;Francesi
T.° z i, ac-
compagnata da una tavola rappresentante la figura dello
strumento .

E' l' areometro 'di Farenheit ridotto prima dal Signor
Nicolson atto a
pesare anche i solidi , con 1' aggiunta di
una vaschetta attaccata aU'estremità inferiore del grosso ci-
lindro con due sottilissimi manichi, nella quale si fa stare

11nbsp;corpo solido che si vuol pesare nell' acqua, che il Citta-
dino Guyton ha il merito di aver pcrfezionato in due mo_
di i.o col rdargli -grandezza e
proporzïoaiï tali da poter esser
eseguito tutto di vetro , ciô che lo rende suscettibile d'es-
ser impiegato per (ogni specie di üiquido ; con 1' aggiun-
ta

-ocr page 42-

ta di un immersore di vetro che si colloca entro il bacinet-
to o vaschetta inferiore, col quale il gravimetro sta immer-
so neir
acqua distillata fino al segno del sottilissimo gambo gt;
come quando porta sul bacinetto superiore , il peso additi-
vo costante , destinato a dare allo strumento il giusto peso
deir acqua ch' egli scaccia standovi immerso fino al segno
suddetto del gambo . Si ha in tal modo il vantaggio di
poterlo far stare immerso anche
in un liquide di una gra-
vità specifica più che doppia dell'acqua , . senza che si rove-
sci ; servendo benissimo senza 1' immersore per tutti i liquori
piu leggeri della medesima . La sola precauzione da prendersi
servendosene per i solidi , ë che il peso assoluto del corpo
che si vuol provare , sia un poco al di sotto del peso ad-
ditivo per il bacinetto superiore , acciô non accresca I' im-
mersione del
gravimetro , che deve essere in ogni caso man-
tenuta al segno fisso del gambo . Finalmente il Cittadino
Guyton con una ingegnosissima formula, dà il mezzo di
poter impiegare il suo gravimetro per i solidi , senza acqua
distillata , e senza barometro e termometro . Anche in cio
egli ha prestato un gran servigio alli sperimentatori, ai qua-
li sono sempre moleste le troppe restrizioni nell' uso delH
strumenti che loro abbisognano . Questo è assolutamente il
migliore strumento che si possegga in areometria, col qua-
le si possa prendere le gravità specifiche dei liquidi , e dei

so-

f

-ocr page 43-

5olidi, Con quella predsione che richiede un tal genere d'
osservazioni cosi delicate .

Vi é benissimo da osservare ch' egli ha di comune con
rareometro di Farenheit anclie Jl difetto, che la diversa ma-
niera d'aderire al vetro, che ha ogni liquore différente, puô
esser motivo di qualche piccolo errore , attesa 1' incertezza
da essa prodotta di ben osservare il punto preciso di con-
tatto della superficie del liquido col segno sul gambo dello
strumento , e che nei caso che la densità del liquido sia
grande , la differenza potrebbe farsi sensibile ^ Ma
tali er-
rori possono esser ridotti trascurabili da chi abbia fatto mol-
to uso di questo strumento- Due altre sole osservaxioni mi
siano leclte in di lui svantaggio ; la prima che essendo di
una difficilissima e penosa esecuzione , pochi paesi hanno

la fortuna di avere 1' artista capaicé. di un tal lavoro e la
seconda, che volendo far serie d'esperimenti non
é assolu-
tamente
la cosa più pronta dopo ch'e stato in certi liquo-
ri ,
il pulirlo ed asciugarlo tanto bene , che îmmergendolo
in alcuni altri di natura diversa, non lasci verun sospetto
della più piccola alterazione. Innoltre egli non
è che una
bilancia idrostatica, quindi per avere dalle sole gravftà spe-
cifiche , le proporzioni dei miscugli nelle diverse soluzioni
saline, di alcool e di .acqua , -o di un acido con la mede-

sima

-ocr page 44-

sima, si rende necessario anche per lui, V uso delle tavole
indicate nella mia introduzione.

•STEREOMETRO DI SAY

Xl Signor Say nell' invenzione di questo strumento ^
si
è proposto principalmente di darc il mezzo di prendere
Ja gravità specifica di alcune sostanze , che essendo di tal
natura che non si possono immergere in alcun liquido,
senza che il medesimo
sciolga una porzione delle loro par-
ticelle , O ch' esse medesime aggiscano sopra il liquido ,
manca il mezzo di determinare il. loro peso spedfico . E
per togliere questa difficoltà die'egli , ch'io propongo d'im-
piegare uno
strumento , che dovendo dare il volume di un
corpo senza immergerlo in alcun liquido, e senza assogget-
tarlo ad alcuna operazione, che ne alteri Ja com'posizione
oppure la forma , potrà servire a determinate
il peso spe-
cifico di
moite sostanze , che non si possono pesare idro-
staticamentenbsp;rr l .nbsp;-t

-i II principio su cui-è fondato'questo strumento , è che
misurando la capacità di un vaso , o ció ch'è lo stessoquot;,quot;il
volume di aria in esso - rinchiusa, non contenendo
il
vaso quot;un corpo di cui si voglia conoscere il volume,

con-

-ocr page 45-

contenendo il vaso questo corpo ; il volume trovato Ia pri-
ma volta, meno il volume trovato la seconda sarà
il volu-
me del corpo . L' operazione necessaria per misurare il volu-
me di un corpo puo in conseguenza esser cambiata in quella
di misurare
il volume dell' aria contenuta da un vaso , per-
che ripettendo due volte quest' ultima operazione si puo sup-
plire alia prima; cio che appunto forma lo scopo principale
a cui ê dirctto I'uso dello stereometro di Say, Dalla co-
tioscenza del volume di un corpo , si passa a quella del suo
peso specifico trovando con il calcolo il rapporto del peso
assoluto del corpo , con il peso delf acqua distillata in

egual volume del corpo stesso , ed è Con cid compîta 1' o-
perazione^. ^

Lo strumento del Signor Say per 1' uso indicato, con-
siste in un vaso cilindrico di vetro , di fondo piatto, e di
un' altezza minore del suo diametro , nel centro del di cui
fondo vi è
attaccato un lungo tubo pure di vetro che CO-
munica con 1' interno del vaso ; un secondo vaso di vetro dells
stessa figura ma scnza tubo,e piu piccolo, serve a tener il
corpo che si vuol provare dentro al primo vaso , ed un
copcrchio di cvistallo rotondo , adattato a
smeriglio, e leg-
germente unto , serve a chiudere superiormente il vaso gran-
de , in modo che 1' aria esterna non possa avervi accesso ,

Co-

ƒ

-ocr page 46-

Costruito cosi lo strumento , il modo di servirsene è il se-
guente.

Si cerca prima qual sia il volume dell' aria contenuta
dal vaso grande, dentro il quale vi sia anche il più pic-
colo , col mezzo di far soggiacere 1' aria interna del me-
desimo a due pression! diverse e note. Cio si ottiene im-
mergendo il tubo dello strumento in un bagno di mercu-
rio , lasciando aperto superiormente il
vaso finchè si alzi
neU'interno del tubo medesimo il mercurio stando sempre

a Jivello con la superficie esterna di quello del bagno ,
e che
arrivi quasi al fondo del vaso , fino cioè ad un se-
gno fisso sul tubo. Allora si chiude il vaso con il suo
coperchio , c si osserva il barometro la di cui altezza
îndica
la prima pressione alla quale si trova V aria interna
del vaso , registrata la quale se ne ottiene una seconda
alzando il vaso finchè resti sospesa nel tubo una piccola
colonna soltanto di mercurio. L'aria in questo secondo ca-
so
si trova meno compressa, si dilata in conseguenza , e
una porzione di essa va ad occupare lo spazio abbandona-
to dal mercurio ; sottrando la lunghezza della colonna
di
mercurio sospeso, da tutta quella del barometro , si ha nel-
la differenza la seconda pressione , e dalla porzione di aria
entrata nel tubo , l'aumento di volume di tutta
, E corne
1' esperienza insegna
, che due volumi di aria diversamentc

com-

à

-ocr page 47-

compressa sono in ragione inversa deile due pression! , laT
proporzione in conseguenza di questi volumi sarà nota , e
basterà poter misurare la sola parte che ne forma 1' au-
mento , sotto 1' indicata
minor pressione per poterne ri-
cavare 1' intiero
volume che si è dilatato . Come di fat-
to , supponiamo che Ia prima pressione sia doppia della
seconda , o ciô che n' è una conseguenza che il secondo
volume sia doppio del primo ; supponiamo di più che
la loro differenza sia di 5 pollici cubici, egli
è evidente,
e le formule lo dimostrano che il primo volume ê pure
eguale a
5 pollici cubici, e che il secondo è eguale a 10.
Ad oggetto poi di conoscere quanto il volume dell' aria si
aumenta sotto la minor pressione, il tubo è destinato a ri-
cevere solamente queJIa porzionc che ne costituisce il vero
aumento, ed é graduato con una scala che ne indica la
quantità in centimetri cubi
(a) com' è parimenti graduato

ƒ 2nbsp;con

(a) Ilcentimetro è una quantità sottomoltiplice del Metro, ch'èuna misura
ilineare , ossia di sola lunghezza, presa per l'unità fondamentale nel nuovo si»
■stema tnetrico francese, ed eguale ad una diecimilionesima parte del quarto di
meridiano, corrispondente
a Piedi Parigini 3, linee 11, 44. H centimecro cli'
è la centesima parte del metro corrisponde a linee 4, 43 del piede stesso, ed
il centimetro
cubo in conseguenza è un cubetto di linee 4, 33 di lato, Fer la
graduazione del tubo aile divisioni indicate si possono sostituir quelle di un pie-
de qualunque.

-ocr page 48-

con una seconda scala , che serve a misurare in centïmetri
lineari, Ia lunghezza della colonna di mercurio sospesa nel
medesimo , la quale si deve sottrarre dall'altezza der baro-
metro .

Determinato in tal modo il volume di aria contenuto
dallo strumento vuoto s' introduce nel piccolo vaso il cor-
po di cui si vuol trovare il volume ; si i lascia scoperto lo
strumento , e si fa come prima arrivare il mercurio nel tubo
al primo segno vicino al fondo del vaso .
Si chiude nuo-
vamente, e si alza tutto lo strumento , finchè la colonna di
aria che discende nel tubo sia eguale a quella ottenuta con
la stessa operazione Ia prima volta . La quantité di aria con-
tenuta dal vaso dopo 1'introduzione del corpo essendo mi-
nore, perche prenda lo stesso volume della prima conviene
che sia meno compressa , quindi sta sospesa una colonna più
lunga di mercurio nel tubo i la sottrazione da farsi all' al-
tezza del barometro é maggiore, ed
in conseguenza dalla
formula stessa che si deve impiegare in tutti due i casi ne
risulta un volóme più piccolo che sottratto dal primo, dà
nell' avanzo il volume del corpo .

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'i

II Signor Say in una memoria inserita nel T.® 23
degli Annall di Chimica francesi, con la quale descrive il
suo strumento rappresentato da una tavola, dà oltre alla for-
mula semplicissima per Ja facile caJcoIazione dei volumi un' al-

tra

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tra formula ancora , col mezzo della quale si puo dispcnsarsî
dall'uso del barometro sempreché perô, corne in ogmquot; caso
conviene, la temperatura sia costante durante 1' operazione gt;
e non solo rapporto al locale in cui si opera, ma eziandio
al calore che le mani, ed il fiato potrebbero comunicare
alio strumento nel tempo che si deve maneggiarlo , il che
produrrebbe delle alterazioni sensibili nei volumi di aria che
devonsi calcolarc. Per evitare anche questo disordine ha im-
maginato
un sostegno per lo strumento , ch' egli pure de»
scrive, e che la tavola rapresenta ,

Questo strumtoto ha dei difetti rimarcati dallo stesso
Signor Say , chc perciô si devono considerate come inerenti
alla di lui costruzione soltanto, e non corne errori o svi-
ste del suo
înventore . E' taie per 'esempio Ia facilita di
avere dei falsi risultati nelle estimazioni dei volumi , non
per difetto delle formule con le quali essi si devono calco-
lare , ma per le troppe osservazioni necessarie da farsi , e
da ripettersi, deil' aftezza cioè del barometro , dcU' altezza de!
mercurio sospeso nel tubo , e della quantità di aria discesa
nel medesimo , sotto le pressioni minori, nelle quali osser-
vazioni, sebbene in ciascuna separatamcnte presa gli errori
possano esser lievi,
sotto la moltiplica che nel cakolo oc-
corre , di una per 1' altra , d* alcune delle quantità trovate ,
essi si possono ridurre considerabili. E' pure un difetto la

dif-

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difficoltà di mantenere queli' eguaglianza di temperatura che
Sarebbe necessaria per non avere alterazioni incalcolabili nei
volumi . Aggiungasi che oltre allo strumento il sostegno in-
dicato per il medesimo, ed il bagno di mercurio forman»
un corredo necessario di cose , che ne rende incomodissimo
îl
trasporto ; che se non sono difficili sono moiti li calcoli
da farsi, e che poi per un uso limitato com'egli ha, è
compliCato, difficile ad adoprarsi, e dispendioso , e sarà fa-
cile il convenire , che fatto elogio ail' ingegno del suo in-
ventore si puô dispensarsi dal procurarsene di simili senza
calcolarla una perdita.

V' -

AREOMETRO DI RAMSDEN.

^^uesto strumento è formato da una bilancietta com-
posta di una leva sostenuta da un punto d'appoggio ; ail'
estremirà del braccio più corto di essa vi è appesa una pal-
la , ch'eccede in peso
un egual volume di liquido il più
denso , e 1' altro braccio più lungo porta un peso che puô
scorrere per tutta la di lui lunghezza . Questo peso deve
esser taie che situato ail' estremità della leva, faccia equili-
brio alla palla , immersa nel liquido il più leggero . .

Più la densità del liquido nel quale s'immerge la palla

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è grande, più conviene avvicinare il peso per far eqm'übrio.'
E siccome Ia diminuzione del peso della palla
è in ragione
diretta della densità del liquido , ne segue che li pesi per
farie equilibrio sono nello stesso rapporto, e che Ie divi-
sioni della leva corrispondenti a delle densità eguali, de-
vono essere parimenti tra loro eguali.

Ció posto si vede che la graduazione del braccio del-
la bilancia , non esïge che due sperienze d' im.mersione ; si-
tuando il peso in ciascuna
esperienza in maniera ch' egli
faccia equilibrio ; si divide lo spazio fra li due punti in
tante parti eguali quante lo esïge la differenza delli due pesi
specifici. Cosi se le due sperienze sono state 1' immersione
della
palla nelFacqua distillata, e nell'acqua satura di sal
marino , ad una temperatura media ; avendo 1' acqua distil-
lata 1000 di densità , e 1' acqua saturata di sal marino
J2I0 , convien dividere l'intervallo in zi parti eguali, che
si possono ïn seguito continuare da tutte due Ie parti , a
fine d'indicare delle densità più grandi,
e piià piccole.

Stante la sua costruzione l'areometro di Ramsden ha
sopra li pesa-liquori di vetro indicati, 1'avvantaggio di po-
ter esser diviso in parti eguali per indicare dei pesi specifi-
ci , ma poi ha dei svantaggi sotto
alcuni altri rapporti .

Più che la leva è caricata di peso , ciô che arriva
nei liquori piô leggeri, meno
è sensibile.

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48 ^

2.0 Ogn'una delle divisioni indicate , comprende dieci
millésime , e presa 1'acqua per loooo, (come più comu-
nemente si suole ) ciascuna comprenderebbe loo delle se-
conde , latitudine che a dir vero
è un poco forte .

Tuttavia questo strumento in moite circostanze puo

essere utilissimo. (a)

ARTICOLO QUINTO

Conclusîoni che derivano dal precedente esame
delli principali strumenti areometrici
^ e
descrizione del nuovo areometro-

Dietro air esame precedentemente fatto dei migliori
strumenti fin ora inventati per servire aile ricerche varie che
appartengono ail'areometria
. massimamente da che si cerca
di
soddisfare con essa anche a degli Oggetti risguardanti al-
cune arti, credo
di aver ridotto il mio soggetto ad un

pun-

C a; La sua descrizione si trova nel T.o a6 degli Annali di chimica fran-

cesi.

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punto da poterne trarre delle conseguenze fondate , ed ana-
ioghe a quanto mi sono proposto da bel principio ; e m
conseguenza di poter concludere .

Clie restando divisi tutti li strumenti appartenenti
all' areometria in due cîassi distinte dalla natura stessa delli
medesimi, e
dalli oggetti avuti in vista dai loro inventori,
quefli d' immersione a gambo graduato , formanti la prima
di dette classi ; il di cui scopo
è d' indicare Ie proporzioni
delle soluzioni saline, def diversi miscugli di alcool e dï
acqua , e degli acidi con Ia medesima, nei quali
si é anche
falsamente supposta la prerogativa di marcare Ie diverse gra--
vità specifiche, quand' anche potessero servire al primo og-
■getto , essi non valerebbero mai ad indicare neppnr per ap-
prossimazione la gravità specifica di nessun liquido.

2.0 Che r altra classe formata da tutti quelli, Ïa dï
cui istituzione è tale da dover mostrare con Ia possibile
maggior precisione Ie gravità specifiche , sono egualmente
lontani che i primi dal poter servire nel tempo medesimo ,
ad un oggetto secondario , quale sarebbe in loro 1' indica-
zione delle proporzioni negl'indicati miscugli, e ch'essi per-
cio non si devono xisguardare se non come modificazioni ^
O varietà della bilanacia idrostatica .

3.0 Che per una conseguenza delle due precedenti,
dovendosi considérât quasi impossibile di poter conciliate

^nbsp;neir

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neir uso di un solo strumento il rilievo di due conoscenze
di natura diversa , si renda inutile il cerearlo più oltre, e
quindi convenir piuttosto ch' esser possano 1' indicate tavole
esprimenti li rapporti di quantità che le diverse
gravità spe-
cifiche danno , secondo le quantità diverse , o diverse quali-
té di sali che le soluzîoni contengono , non che le propor-
zioni di altri miscugli, come di alcool e di acqua , o di
un'acido con la medesima » il solo mezzo di procurarsi la
conoscenza scambievole delle quantità nei miscugli dalle
gravità specifiche, o viceversa , e che convenga il dirige-
re ogni
sforzo aU' încremento , e maggior perfezione del-
le medesime , appigliandosi alla scelta di uno strumento
il più opportuno per rilevare con precisione , e facilita ,
le gravità specifiche , come la cosa più facile da procurar-
si , e
comune ad ogni sostanza di qualunque natura essa
sia.

Con la scorta di tali principj, ml sono condotto alla
lusinga , che ridotti nel modo indicato tutti gli oggetti dell'
areometria , a poter derivarc dalla sola conoscenza delle gra.
vità
specifiche, si potesse ancora con qualche frutto cercare
una nuova costruzione di areometro , che appartenendo alla
seconda delle indicate classi, fosse una comoda ed esatta bi-
lancia idrostatica, per i liquidi e per i solidi , e specialmen-

ce per li primi , per i quali non servono le propriamente

det-

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51 ^

dette bilancie , ed ho inventato 1' areometro che ora passo a
descrivere »

DESCRIZIONE

DEL NUOVO AREOMETRO

R

_o prima di tutto conservato ii nome di areome-
tro al mio strumento, sebbene possa servire egualmente per
i solidi che per i liquidi , perche ho amato piuttosto di la-
sciargli la denVazione dal
nome dell'arte preso nei senso ge-
na-ico , nei quale non hanno luogo le restrizioni etimolo-

giche della voce areometria, di quelloche addottare quello
di gravimetro impiegato dal Gittadinö Guyton , il quale ab-
benchè esprima con generalità la misura della gravità di ogni
corpo , sia egli solido o liquido, non esprime poi ciô che
mi sembra il piu interessante, vale a dire la natura di que-
sta gravità , a modo che servirebbe egualmente anche per
uno strumento che indicasse il peso assoluto dei corpi mve-
ce del loro peso specifico. Ho in seguito
scckc tutte le par-
ti componenti il mio areometro con la vista che la funzio-
ne che ad o^n'una di esse aspetta , si eseguisca con la mag-i

g 2nbsp;gior

-ocr page 56-

r ■■■

gîor semplicità ed esattezza , per modo che restî per quan^
fo
è possibile questa prerogativa all'insieme di tutte., e alio
strumento compito , e posto in attività.

Le operazioni necessarie per avere con un calcolo sem-
plicissimo la • gr£vità specifica diquot; tutti i liquidi, potendosi
ridurre alla determinazione précisa di un egual volume
di
qualunque liquidoz.° alla conoscenza esatta del peso
di ogni liquido sotto un volume costante;
le parti principa-
li del mio areometro che vi corrispondono sono parimenti
due, Iuno scaccia - liquori di cristallo bastantemenre pe-
sante perché possa immergersi totalmente anche nèl liquido
il più denso ; un vete in forma d'indice che porta lo
scaccia-liquori, e segna con l'estremità del suo braccio più
lungo , quanto perde di peso il detto scaccia-liquori immer^
so nei differenti liquidi.

Mi sono appigliato al mezzo della totale immersione

di un corpo inattaccabile da qualunque liquido , per averne
di ogn'uno un volume perfettamente eguale , come il p/ïi
semplice , e il piu sicuro , ed ho formato il mio scaccia-li-
quori A Fjg. I con una palla di cristallo vuota e di molta
spessezza, con un piccolo collo , caricate nell'intcrno di un
po di mercurio , e chiusa ermeticamente. Il suo peso prima
d'introdurvi il mercurio, chiusa solamente con un po' di
cera è stato di
42,4 grani; ha perduto immergendola nell*

( w

Inbsp;t

IInbsp;1

ac-

-ocr page 57-

àcqua distillata 293 grani , tanto era adunque esatfamente
il peso dcir acqua in un volume perfettamente eguale a
quello della palla , Ia quale resto allora nell' acqua del peso
disoli grani
13 i-Per renderla capace d'immcrgersi in qua-
lunque liquido anche della maggior densità , si trattava so-
lamente d' introdurvi una quantità dî mercurio , bastante a
render il di lei peso assoluto doppio di quello dell' àcqua ,
per il che avrebbe bastato come
è chiaro i6z grani di
mercurio ; ma per avere un' immersione più decisa con un
avanzo di peso , ne aggîunsi invese xSi. Chiudeiidole poi
l'appertura del collo alla îampada , con una palletta di ve-
tro, il suo peso ê cresciuto ancora due grani, e venne per-
ciô tutto compreso del
giusto peso nell'aria di grani 608.
Aumentato anche il di lei volume dalla palletta aggiunta
per chiuderla, scacciô un volume di acqua un pô maggiore
di prima, che divennc , corne lo trovai con la bilancia idro-
statica, ^iel giusto peso -di grani 298. Terminato cosi lo
scaccia - liquori restarono , fissati nei tempo stesso, il volu-
me costante di ogni liquido ch'egli deve scacciare immer-
gendovisi, ed îl giusto peso di un egual volume di acqua
distillata . Ho indicate queste proporzioni con l'oggetto di
dare il metodo di costruire lo
scaccia-liquori, ma fo osser-
vare nei
tempo stesso , che non ê necessario di star con ri-
.gore aile medesîme, «ssendo indifferente ch' egli sia un po'

più

Dt

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più grande o più pkeolo, perché sempre noto il peso dell'
acqua ch' egli scaccia, si puo ridurio al doppio peso della
medesima , introducendovi più o meno di mercurio secondo
occorre per 1' oggetto indicato della sua totale immersione
in qualunque liquido, Quello che si rende indispensabile é
di stabilire il peso dell'acqua ( quando specialmente è com-
pito lo scaccia - liquori ) alla .temperatura di lo gradi di
Réamur , ed all' altezza media del barometro , dovendosi
alla temperatura medesima ed alla stessa pressione , prendere
tutte le gravità specifiche e specialmente delle soluzioni sa-
line , Ie tavole delle quali che ho aggiunte alla fine di
que-
sta memoria, sono pure state formate, alla medesima tem-gt;
peratura, e pressione .

II vete é composto di una carrucola sottilissima di ot-
tone C Fig. I., di due pollici di diametro ,
(a) sopra alla
di cui circonferenza vi è scavato un canaletto , nel quale

puo

(aj Sono pollici Parigini. Ho fatto eseguire il mio strumento sul piede di
Parfgi , perché essendo facile dalla scala di un barometro ( che da per tutto si
trova ) trarsi la misura del pollice Parigino, e da questo il piede, senza altri
ragguagli ciascuao potrà in qualunqne paese farsene costruire uno della mede-
sima grandezza deiiderandolo, ciö ch'è utile per le divisioni del quadrante ,
che quanto più è piccolo sono difficili da farsi, e da dividersi poi
conrocchia
nelle osservazioni , addoperando lo strumento.

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-puô starvî incassato un sottilissimo cordoncino aïquot; seta; di
una freccia d'acdajo D d attaccata fortemente alla carruco-
la ; di una lentina E, fermata sopra la frecda con una
piccola vite, alla distanza di otto pollici dal centro della
carrucola; e di una porzione di arco grosso d'ottone B,
con un gambo d'acciajo a, saldato sulla carrucola nella giu-
sta direzione con la freccia, di una retta che passa per il
centro della carrucola stessa . Un sottilissimo perno d'accia-
jo
g m Fig. II. di un pollice di lunghezza passato per il
centro della carrucola, e bene assîcurato, serve di asse alla
medesima, dove si trova il punto d'appoggio , e centro di
moto di tutto il vete . Questo asse che porta il vete o in-
dice è
sostenuto da un filo di seta passato prima fino alla
sua
metà per un forellino praticato nella carrucola, imme-
diatamente sotto 1' asse medesimo , ed attortigliato poi al
perno corne in
h b d'ambe le parti alla stessa mano, in
modo che la
carrucola puô girare svolgendo o awolgendo
detto filo sopra il
perno medesimo . Le due estremità del
filo passate per li fori ç e delli due regolatori di ottone
d, d, sono assicurate al sostegno del vaso F con le due
piccole viti di ottone ƒ ƒ cosicchè l'indice
resta sospeso so-
pra li due fili f e h, f e çd okre al girarsi intorno al
suo
asse, puô ancora alzarsi, e abbassarsi camminando il di
lui perno per duc tagli delli regolatori d, d, destinât! a

man-

-ocr page 60-

mantenergli una direzione verticale nell'ascendere c discen-
dere. 'Uno di questi tagli si vede bene nel regolator G dis-
segnato in piano nella Fig. I; si vede poi nella Fig. II.
che il taglio del regolator posteriore, è coperto da una su-
stina
I t che impedisce il moto ondulatorio che ayrebbe 1*
indice , per la natura della sua sospensione , stando appog-
giata ad essa l'estremità del suo perno , e serve ancora la
sustina medesima a tener 1' indice vicino
al quadrante quan-
to occorre.
L' arco d'ottone B contrapesa esattamenre la
freccia D d senza la lentina , in modo che l'indice sospeso
sui fili senza la medesima sta orizzontalmente in bilancia
da se, e
la lentina è un peso come si vedrà aggiunto per

r

avere una potenza che tenga sospeso lo scaccia-liquori A
in qualunque liquido . Nel punto
b della carrucola vi é
un forellino al quale è assicurata 1' estremità di un cordon-
cino di sera, portato dalla scanalatura della carrucola stes-
sa, ed. unito nel punto
c ad un ûlo d'oro sottilissimo,
che sostiene lo scaccia - liquori, e mediante il quale si puô
immergerlo in tutti i liquidi , compresi gli acidi i più con-
centrati, senza che niente si guasti. Il vasetto F Fig. II,
è
appoggiato con la sua base / r sopra al sostegno nn nn , ed
ha un perno d'ottone a vite che passa per detto sostegno ,
con un incontro stabile in o, ( parte prominente del qua
drante N R U ) con la quai vite girando
il detto vaso che

SI

-ocr page 61-

si muove in / r, il sostegno n n n n si alza e s'abbas-
53 perperidicolarmente senza girarsi , portando con sè su e
giu l'indice per mezzo dei fiÜ ƒ ^ ƒ ^ ciô che ser-
ve a collocar fadlmente detto indice col suo perno nel pun-
to preciso in Cui deve trovarsi il suo centro di moto, e
per correggere con simile facilita gli allungamenti dei fili,
producendosene dall'azione continua del peso. II detto vaso
innokre è vuoto , si apre
'm a b , t serve di custodia per
lo scaccia - liquori.

L'indice montato nella maniera descritta , fa precisa-
mente 1' ufEzio di una stadera , con la difFerenza dalk co-
muni, che supposto orizzontale il detto indice, la lentina
essendo stabile sulla freccia del medesimo , la quale rappre-
senta il hraccio maggiore d'una di esse
stadere , invece d'
esser portata con la mano ad un tal punto di distanza
orizzontale dal centro di sospensione dell'indice , dove fareb-

be giusto equilibrio con il corpo che si pesa, discende por-
tando seco r estremità del m«lesimo,
il qual dopo fatte al-
cune
oscillazioni si ferma sul punto in cui il centro di gra-
vità della lentina si trova sulla perpendicolare del suddetto
punto d' equilibrio orizzontale. La linea punteggiata P p,
Fig. I rappresenta questa perpendicolare, e mostra cpme per
esem. arrivata la lentina in
p si trova col suo centro di gra-
vità distante da quello di sospensione dell'indice , solamente

önbsp;co-

-ocr page 62-

come P , punto ïn cui si suppone (a freccîa orizzontale )
V equilibrio del corpo con la lentîna medesima . La punta
deir Indice è condotta in tàl modo dalla lentina , a cammi-
nare per un quarto di cerchio , sul quale si trovano le di-
visioni indicanti il peso del corpo , e mostra con precisione
il peso medesimo , togliendo il tedio di trovare a tentone
il punto d'equilibrio , tra il peso ed il corpo che si pesa;
oltre di chc si ha il vantaggio chc le divisioni che sarebbe-
ro pîccolissime su! braccio orizzontale, diventano sul quar-
to di cerchio sempre maggiori , quanto piià scostandosi dalla
perpendicolare del quadrante , si portano verso
V orizzonta-
le , come si vedrà parlando della divisione del quadrante
medesimo .

Perche poî la lentinà serva a sostenere lo scaccia - li-
quori in tutta la serie dei liquidi, dal più denso al più leg-
gero , è necessario che il suo peso sia talc da poter fare e-
quilibrio con il medesimo immerso nel liquido il più leg.
gero, trovandosi nel punto più vantaggioso alla massima di-
stanza cioè dal punto di sospensione delI'indice; perché sic-
come la diminuzione di peso dello scaccia - liquori é in ra-
gione diretta della minor gravità specifica di ciascun liqui-
do , cosi é nel liquido più leggero ch'egli ha il m.aggior
peso . Dietro a questo principio , avendo trovato nelle ta-
vole deir eccellente opera del Signor Brisson sopra il peso

'nbsp;spc-

-ocr page 63-

specifico dei corpi , che l'etere muriatico ^ il liquido della
minor gravità specifica , col di lui peso assoluto in egual
volume dello scaccia - liquori ho potuto stabilire 1' indicato
peso della lentina, facendo l'operazione seguente : Presa 1quot;
acqua distillata per loooo il Signor Brisson ha trovato T
Ctere suddetto 7296; ora essendo la proporzione delle gra-
vità specifiche la medesima di quella dei pesi assoluti sotto
volumi eguali , ed essendo il peso delf acqua in egual volu-
me dello scaccia - liquori , come nella sua descrizione ho in-
dicato di grani 29^, con la quarta proporzionale ho tro-
vato
10000 : 7296 : : 298 : x z= 2,16 ( tra'scurata una
frazione ) peso ricercato dell' etere. Sottratto questo peso da
quello dello scaccia - liquori nell'aria di grani
608, ho avu-
to 1' avanzo di 392 grani per il peso che resta
allo scac-
cia - liquori nell' etere,
e che la lentina deve poter sostene-
re nella posizione indicata , cioè a freccia orizzontale dell'
indice- E perche essa c fissata otto semidiametri della car-
rucola distante dal centro di sospensione dell'indice, e
lo
scaccia - liquori n' è sempre distante uno solo , cosi ho preso
una -ottava parte dell' avanzo suddetto , dividende il 392
per
8 che mi ha dato 49 per il numero di grani che de-
ve pesare la lentina ; ma io la ho ridotta del giusto pe-
so di cinquanta grani per avere qualche vantaggio, con-
templando il -caso di un liquido più leggero ,
0 di un

^ 2nbsp;ete-

T

-ocr page 64-

etere più rettificato di quello che il Signor Brisson si è
procurato.

II quadrante N R. U Fig. I. sostenuto dal suo piede-
stallo K, portando il vasetto F , serve di sostegno all' in-
dice , i di cui regolatori sono pure assicurati sul quadrante
medesimo con due viti lunge di ottone
c e'., che li strin-
gono r un con 1' altro . (a)

L'arco ƒ g del quadrante , sul quale arriva Ia punta
dell'indice, porta le divisioni indicanti la diminuzione di pe-
so dello scaccia - liquori immerso nei differenti liquidi, espres-
sa in grani . E siccome essi
liquidi sono o più leggieri o
più pesanti dell'acqua, e che (essendo eguali i volumi) è

la differenza in f, o in — tra il loro peso, e quello del-
Ia medesima, che basta di rilevare per stabilité il rapporto
dei pesi intieri , e quindi Ia loro gravità specifica; cosi Ia
posizióne nella quale si mette l'
indice da se stesso per so-
stenere lo scaccia - liquori immerso nell' acqua distillata , es-
sendo la temperatura ai 10 gradi di Reaumur, e la pres-
sione dell' armosfera all' altezza media del barometro è se-

gna-

.-4

' ' tnbsp;■ ■ 'nbsp;, t'irt

quot; ' CaJ Per orà ho formato il quadrante con una tavoletta di noce ben sta-
glonata, riservandomi a da'rgli la forma più solidagt; e più elégante , di ua solo
quarto,di cerchio di métallo con due braccia unitç a^ angolo retto, con la
prominenza medesima, facendo eseguire tutto lo strumento di ottone.

-ocr page 65-

gnata o sul detto arco ƒ g del quadrante , al qual o sta
'scritto lateralmente''il numero 298 ch'è il peso in grani
della suddetta . Da questi si deve sottrarre nei liquidi più
leggeri, od aggiungere
nei più densi quel numero di grani
che l'indice mostra con tante parti della divisione sopra det-
to zero,
o al di sotto del medesimo , per avere il peso del
liquido che si prova . Paragonata poi 1'acqua a
10000 con
Ia quarta proporzionale si trova la gravità spacifica del me-
desimo , espressa in diecimillesime com' è di costume. Si
supponga che immerso lo scaccia-liquori in un alcool , 1'
indicé si porti al di sopra di o, verso adunque il lato oriz-
i^ontale /
2, .4 divisioni o gradi, il peso dl quest' alcool
sarà eguale a quello dell'acqua meno
45 grani, ma 1'acqua
pesa come si é detto
2.98 grani, egli ne peserà adunque
253. Questi due pesi paragonati l'uno ail'altro, danno il
rapporto delle
gravità specifiche , dal che ne ségue che pre-
sa r
acqua per loooo, e fatta questa proporzione: 298
stà a 253 , come 10000 stà ad un •quarto termine , si ha
nel 'riledesimo la gravità specifica dell' alcool , che in questo

quot; quot; J ' ' 'î'innp ' ^ 478
caso SI trova essere 8523 —e siccome per evitare le fra-

IJ ij i .nbsp;quot;-.'^v 'nbsp;490

zioni neir espressione delle gravità specifiche, si dà aile me-
desime il valor deU'unità', fallora quando come nel presente
caso, il loro:-aiumeratore è inaggiore della;^ metà del loro

1.,nbsp;de-

-ocr page 66-

denominatore, e si trascurano nel caso opposto, cosi si ha
più
esattamente per la gravità specifica di quest'alcool 8 5 2 4.
Se il liquido poi essendo più denso dell'acqua facesse discen-
dere invece sotto zero l'indice lo stesso numero di parti ,
fatto 298
f 45 == 343, e 298 : 343 • : i

X y sa-

rebbe ;v— 11507 -la gravità specifica del secondo liquido
più
denso .

Vi sono due metodi, l'uno grafico , 1' altro sperimen-
tale o con pesi reali, per divider tutto l'arco ƒ ^ in parti
rappresentanti
ciascuna un grano di peso . Il primo consiste

nel sostituire allo scaccia-liquori un . bacinetto di cart. Qe ,

attaccato con tre fili di seta al punto c, % guisa di .bilan-
cia , ponendovi soprâ un peso sufficiente a tener l'indice
esattamente a o; aggiunger ancora
20 grani sopra il baci-
netto ; segnàr suil' arco in tal modo un secondo punto , e
trasportar poi sopra il lato
t z con due perpendicolari al
lato medesimo questi due punti ; divider lo spazio compreso
tra li medesimi in
20 parti eguali; protraer questa divisio-
ne d'ambe le parti fino aile due estremità del lato suddet-
to , e calar tante ordinate ail' arco ƒ
g quante sono le divi-
sionî; queste lo riducono come si desidera , in parti che
ogni una indica un grano^di peso. Il secondo ch'è quello
di cui mi sono servito come il più sicuro , si eseguisce so*

stituendo , come nel primo, allo scaccia-liquori il bacinetto

di

0000

-ocr page 67-

. ^

di cartone col peso che tiene l'indice esattamentt a o poi
aggiungendo sempre dieci grani, e marcando con esattcz^a
di volta in volta suil' arco ƒ ^ ü punto corrispondente alk
punta deir indice; finchê il medesimo è arrivato a soprapo-
nersi al lato
t z dove si trova perfettaraente orizzontale.
Levato poi tutto
il peso aggiunto al primitivo del bacinet-
to , e ricondotto in tal modo l'indice a o , levando sempre
dieci grani , e segnando di volta in volta come prima fin-
chê terminate il peso, non rimanendo che il solo bacinet-
to , il quale pesa pochissimi grani ,
l'indice si trova quasi
perpendicolare ail' estremità £ dell' arco, sarà divisa anche 1'
altra porzione del medesimo in tante parti rappresentanti
ogn'una dicci grani di peso. Allora si aggiunga cinque soli
grani di peso , e poi dieci ancora per volta continuando
a
segnar sempre sull' arco di volta in volta che si aggiunge
peso, finchê torni l'indice orizzontale , e le divisioni tutte
non
rappresenterano più che cinque grani ogn'una. L'ulti-
ma divisione in cinque di ogn' una di dette parti si rende
-quasi inutile il farlà con Ii pesi, petendo riuscire bastante-
xnente esatta, dando con 1' occhio semplicemente , ad ogn'
una delle cinque parti la proporzione delle prime,
che so-
no sempre maggiori quanto più s'accostano al lato orizzon-
tale . Segnato cosi il primo arco ƒ quot;quot; secondo per faci-
iitar la numerazioue, come
si vede nella tavola, marca il

pe-

-ocr page 68-

peso 'dl dn^ue in dnque grani, un terzo di 10 in iOgt;
UTI quarto finalinerïte marca le centinaja. Da o all' insii la
divisione come si è detto serve per i liquori più leggeri
dell'acqua, e mostra quanti grani cresce di peso in essi lo
scaccia - liquori ; questi grani si calcolano in — per i liquori,
e si sottrano dal peso dell acqua. Da detto o all' ingiù al
contrario, la divisione serve per i liquidi j)iù pesanti dell'
acqua , indica la diminuzione di
peso dello scaccia - liquori ^
li grani si calcolano in f, e si aggiungono al peso della
medesima .

II piedestallo K che porta tutto lo strumento, è più
lungo nella parte posteriore come si vede nella Fig. Ill,
ed ha
il foro r per cui passa una vite d e, is- di cui te-
sta s é fermata nel rovescio del quadrante, in un punto che
corrisponde al dinanzi in S Fig. I ; questa vite serve di per-
no al quadrante stesso , per mezzo del quale puô inclinarsi

qualche cosa a diritta ed a sinistra, e ciô ad oggetto di po-
terlo addattare sopra ogni tavolino , in modo che il suo
lato e z si trovi sempre perfettamente orizzontale ; e la
chiocciola f Fig. III serve a stringere, ed a tener unito
il
quadrante al suo piedestallo .

Si livella il quadrante con la vite dquot; ottone Z O

Fig. I. che passa per il piedestallo in cui sono impegnate

le sue spire , ed ha îa sua estremità Z attaccata alla punta

in

/

-ocr page 69-

inferioretJ del quadrante, in modo che girando il bottoneO
chc la fa avanzare o ritrocedere, conduce seco il quadrante
medesimo , tenendolo poscia fermo quando egli
è orriz-
zontato ,

Un livello dÏ vetro a bolla r s aifôicurato superiormen-
te al
quadrante in m m serve a conoscere quando il ' lato
t X del medesimo è veramente orizzontale. Un bichiere ci-
lindrico di cristallo M serve a tener i liquidi che si voglio-
no
provare con l'immersione dello scaccia - liquori ; ed un
termometro stabile sul' lato perpendicolare del quadrante in
Q, dà il comodo di avere sempre sott'occhio a quai grado
di
temperatura si operà .

La figura principale della tavola rappresenta il mió
areometro tutto unito , e montato con lo scaccia liquori
immerso nelf acqua distillata che tiene l'indice a o, essendo
la temperatura a lO gradi di Reaumur. E'facile il conosce-
re che quest' arcometro quai' c rapprcsentato e descritto, non
serve chc per i liquidi; passerô quindi ti-a poco alla descri-
zione del pezzo chc si deve sostituire allo scaccia - liquori
per servirsene a prendere il peso specifico anche dei solidi,
•facendo ora precedere solo poche osservazioni, e quali le ho
fatte a me
stesso intorno alla sua costruzione, e al di lui
uso
neir atto stesso d'im maginarlo, o di usarne dopo costrut-
to- Non mancai di riflettere prima di tutto sulla sua com-

/ pli-

-ocr page 70-

\

^

plijcazione, della quale me ne sarei fatto un'óbbictto, se
non avessi avuto il conforto di trovare di mano in mano
che lo feci costruire', che al numero delle parti che sono
indispensabili al buon uffizio dello strumento, è di un suf-
ficiënte compense la facilissima esecuzione d' ogni una di
esse , a modochè egli non ha altro difetto a questo riguar-
do, che il
solo costo di qualche lira di più di alcuni degli
altri da me descritti, essendo assai comuni gli
artisti, che di-
retti da chi ne abbia fatta un'esatta conoscenza , dietro alla
descrizione che ne ho data , possono essere al caso di ese-
guirlo con precisione.
Trovai ancora ch'egli non è tascabile
e vero , ma posso assicurare ch' é trasportabilissimo , solo
che si chiuda in una busta addattata possibilmente alla sua
figura ; quand' anche poi qualche cosa si rompesse , o si
sconcertasse tanto nei trasportarlo, che nell' adoperarlo, tut-
to è facile ad accomodarsi
c di poca conseguenza, a ri-
serva dello scaccia - liquori, che a tal oggetto tenni

una spessezza considerabile , cosicchè per rompersi conve-
rebbe
sicuramente ch' egli cadesse da molta altezza , che
se
cio arriva sostituitone uno di nuovo , converebbe rifare
le divisioni del quadrante, ed accrescere o diminuire il pe-
so della lentina con le norme indicate . Rapporto poi ail'
uso, 1' esperienza mi da il coraggio di avanzare ch' egli cor-

rispose pienamente aile mie lusinghe, perché lo trovai di

una

-ocr page 71-

ufla somma mobilità e precfsione, attesa la natura délia so-
spensione
deir indice , il di cui perno non sofFre clie un
leggerissimo sfregamento di seconda specie. Che il non aver
da aggiunger né da levar pesi corne negli altri, fermandosi da
se r indice dopo poche oscillazioni sul punto in cui bilan-
ciato con lo scaccia-liquori, mostra a colpo d'occhio sulle
divisioni del quadrante il maggior o ininor peso del fluido
che si pro va paragonato in egual volume con quello delf
acqua , è di un comodo infinito, che rende costantemente
COSI spedite le operazioni quanto si puô desiderare, cosicché
in pochi minuti parecchie volte presi la gravità specifica di
cinque o sei liquidi difFerenti ; ciô che dipende ancora dalla
somma facilità con la quale levato lo
scaccia-liquori dal
fluido provato , e questo dal vaso che
lo contiene, si pos
sono lavare entrambi, ed asciugar bene în modo che non
resti il più leggero scrupolo d'alterazione per un secondo
fluido che
si voglia provare . Il calcolo poi che occorre per
stabilire le gravità specifiche é cosi semplice , non abbiso-
gnando che di moltiplicar il peso del fluido che si parago^
na air acqua, per loooo, e divider il prôdotto sempre
per 298, che puô farsi da ogn' uno con tutta la
facilità e
prontezza. Dopo tutto questo potrei non essermî inganna-
to , se mf parve cangiato il tedio di
simili operazioni con,
altri strumenti a pesi, in una piacevole prontezza di risul-

f 2nbsp;ta-

-ocr page 72-

tati, egualmente sicuri ed esatti. Anche per ia sua sensibi-
lità mi sembra tale da potersi collocare tra li strumenti di
qualche pregio nel suo genere, perché ogni divisione del
quadrante che indica un grano di peso , rappresenta Ia dif-
ferenza di -il- circa, ma siccome ogni grado per i liquidi

lOOOO

più densi dellquot; acqua puô esser diviso prossimamente ad oc-
chio nudo in quattro parti , e se non tutti quelli sopra ze-
ro, per i liquori spiritosi, li ultimi almeno di
essi ai quali
arriva f indice con un buon alcool, o con un etere, si pos-
sono egualmente dividere in otto parti, cosi risulta che que-

. . 8 1-

sto Strumento è sensibile per li primi a —— , e per li se-

condi fino a —, ch'è quasi la minor latitudine possibile.

lOOOO

- Si ha una egual precisione e facilità nelle operazioni
da farsi con questo
strumento , quando sostituito allo scac-
cia-liquori, il bacinetto d' argento A Fig. IV, attaccato
in c Fig. I al cordoncino di scta medesimo dello scaccia-
liquori, egli è montato per
.sesvirserne a prendere il peso
specifico dei solidi. Questo bacinetto tiene 1' indice esatta-
mente sopra il numero
200 delle divisioni sotto o , cosic-
ché non eccedendo il peso nell'aria del corpo che si vuol
provare questo numero di grani, ponendolo sopra il baci-
netto si puô pesarlo , prima nell' aria c poi nell' acqua di-
stil-

-ocr page 73-

stîlhta. , servendosi delta rimanente graduazione fino , a o
rappresentante li grani
zqo suddetti. Fatto riflesso poi chc
^onendosi prima il corpo sul bacinetto per pesario nell'aria,
egli fa sempre ascendere F indice, e immerso il tutto nel!'
acqua , la sottrazione di peso prodotta da quella scacciatane
lo fa discendere, si vede chiaramente , che per il primo ca-
so Ie divisioni sono inversamente segnate al movimento dell»
indice, che nel secondo partendo detto indice sempre da un
punto diverso sotto o, determinato dal maggior o minor
peso del corpo nell' aria , non é fissabiie il principio delle
divisioni ad un punto costante, e che si rende in conse-
guenza necessario un metodio generale che concilii per tutti
i casi, 1' uso della graduazione suddetta, qual'
ê il seguenté.
Posto ü corpo sul bacinetto, si osservi sopra qual numero
delle divisioni indicate si ferma F indice , sottrisi questo nu-
mero dal 20 0, e si avra il peso del corpo nelfaria; si ri-
petta l'operazionê medesima con il corpo sul bacinetto im-
merso nell' acqua, sottrando prima dal numero marcato, il
peso deir acqua scacciata dal bacinetto , ch' essendo sem-
pre lo stesso basta riJevare una
sol volta per sempre ,
e si avra il peso del corpo nella medesima , e
nella diffe-
renza di questi due pesi, quello dell' acqua scacciata dal
solo corpo . Per, darne un' esempio suppongo che 1' indice
sia portato dal corpo
B Fig. IV posto sopra il bacinetto

neir

r

-ocr page 74-

neir aria ; al numero 80 ; fatta la sottra di questo 80
dal 200, si avrà 120 per il peso del corpo B nell'aria ;
suppongo ancora che immerso il bacinetto con il detto
corpo nell'acqua distillata, 1'indice si fermi sopra il nume-
ro 117 ; da questi sottratto prima il peso dell' acqua scac-
ciata dal bacinetto , che per il descritto A Fig. IV ë di
grani 8 , 5 si avrà 108, 5 d' avanzo che sottrato egli pu-
re dal 200 dà 91, s per il peso del corpo nell'acqua , e
dalla difFerenza delli due pesi, sottrando cioë 9 i, 5 dal 120
peso del corpo nell'aria, si avrà 28 , 5 per Ü peso dell'

acqua scacciata dal solo corpo. Allora facendo

42105, si ha in questo quoziente Ia gravità specifica del

corpo B impiegato.

Presa la gravità specifica di un corpo solido non vi sono
generalmente ulteriori ricerche da farsi derivanti dalla mede-
sima
, (a) come al contrario trattandosi di liquidi sono in-

te-

(aj l\ Cittadino Vincent ha fatto avvanzare 1'arte anche sotto questo
rapporto con 1' invenzione recentissima di uno strumento costruito sulli prin-
cipj del pesa liquori di Nicolson. Col mezzo di questo strumento si dessumue
il titolo delle monete d'oro dal loro peso specifico, e si scopre se sono false.
Il di lui pregio principale e di supplire perfettamente alla bilancia idrostatica
Bella soluzione dél seguente quesito : conoscere se una raoaeta d' oro a cui si

SC-

-ocr page 75-

tercssantissime da sapersi Ie proporzioni tielle quali Ie diver-
se sostanïe solubili nell' acqua , vi si trovano di fatto ndU
medesima, e percio ii rapporto d'alcool e di acqua nei dif-
ferenti miscugli di questi due fluidi ; di un sale con Ia' mede-
sima nelle diverse soluzioni saline, o di uh'acido finalmente
pure con Ia medesima. Le seguenti tavole, che sono Ie già
da me enunziate, servono precisamente a quest' uso, e sono tali
che per Ia loro semplidtà , e Ie note che portano in capo
alle colonne che Ie formano , credo potermi dispensare dal
fame una particolar descrizione. Presa adunque Ia gravità spe-
cifica con r areometro descritto di un miscuglio di alcool e
di
acqua, (come si possono considerate un alcool non ben
rettificato, ed una buona acqua - vire ) o di una soluzione
di un sale, si ricorra aile medesime, e se ne ritrarranno
con prontezza le ricercate proporzioni . Se invece perô di
trovare una delle densità contenute nelle tavole, il peso spe-

ci-

sono levati alcuni grani, è tuttavia di buona fabbrica, ed al titolo legale ; per
jl quai uso non possono servire le semplici bilancie. E' ben vero che lo stru-
mento del Signor Vincent porta due scale, ch'essendo formate sul giusto pe-
so e titolo che deve avere una tal moneta d'oro, egli non puô servire che
per quella sola, ma se ne possono costruire di simili, aîineno per le mone-
te di maggior corso . Si trova descritto negli Annali di Chimica di Parigi
Tomo 4^.

-ocr page 76-

cifico fosse uno dei numeri intermédjarj, mancherebbe allora
nella colonna delle proporzioni del ^ale contenuto in cento
parti di dissoluzione, il numero indicante lâ proporzione che
corrisponde alla gravità specifica ritrovata. In questo caso
devesi ricorrere ad una semphce regok.idi proporzione , con
la quale si potrà ritrovare la quantità. di sale corrispondente,
Cón ^una sufficiënte .esattezza. Suppongasi per esempio di
avere una dissoluzióne di solfato • di ferro il di cui peso
sbêciftco si trovi con
1'areometro 1.1400, ch'è l'inter^

A

mediario tra U i. 1338, e i. 1498 corrispondenti alle due
pro^rzioni zz, e z4 ; «i prenda tra detti due numeri zz, e 24,
un numéro che sia in proporzione come i. 1358, i.
1400,
e 1. 14 9 8 ' Che 's'i tfoverà. con ;q-uesta proporzione :

Z4 — 2Z :ï. 1498 — I-1358 : i X '- 1400-1358,

oppure 2 : 140 : : :nbsp;dunque ^nbsp;o , 6

che aggiunto al 22 dà per proporzione di sale e di acqua,

22, 6 di sale, e 7 7 , 4 di acqua.

La prima delle seguenti tavole non abbraccia tutti li
miscugli d'alcool e di acqua possibili da aversi, le seconde
non contengono che un discretto numero dei tanti sali
che
si conoscono : 1' estendere perció il numero dei primi , il
compierle rapporto alli secondi, ed aggiungerne di ben for-
mate , ed estese per gli acidi, sarebbe il lavoro col quale à

mio

-ocr page 77-

inîa parcre, li ûsici'e li chimici potrebbero prestare un grau
servigio all'arte areomctrfca rendendoîa capace di soddisfare-
alle varie nçerche che le appartengono , cot mezzo di un
solo strumento , iî di cui
usa sia limitât© « preadete iim'ea-
raentî le gravità specifiche^

Vi*»-

-ocr page 78-

Gravità specifiche di miscugli d'alcool e di

acqua, esprcsse in

100000.»»»

Temperatura

gradi

r

alcool

acqua

alcool

acqua

alcool

acqua

alcool

acqua

alcool

acqua alcool

acqua

alcool

1

acqua

di Réaumur

100

0

100

5

100

10

100

15

. lOO

10

lOO

»5

100

30

— 0,9

83890

849^)-

85957

86816

87585

88181

88911

t I , 3

83571

84709

8,-719

86587

87357

88059

88701

3, f

8344?

84539

85507

86361

87134

87838

88481

5 , 8

83114

84310

85177

86131

86907

87613

88

î55

8, 0

81977

8407^

85041

8590»

86676

87384

88030

10 , a

8173^

83834

84801

85664

86441

87150

8779*5

Il , 4

Sîjoo

83599

84568

85430

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87568

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81161

833lt;λ

8433»

85193

85976

86686

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16 , 9

81013

83114

84091

84951

8573^

86451

87105

19, 1

81780

81878

83851

84710

85493

86111

86864

»1 ' 3

81530

81631

83603

S4467

85148

85966

86613

81183

81386

83355

84111

85006

8571.3

86380

aj , 8

81039

81141

83111

83977

847lt;«

85483

86139

18 , 0

80788

81888

81860

83714

84511

8513»

8589«

30, i

8O;43

81643

81618

83478

84162

84984

8561J

A
»-j

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Temperatura

gradi
di Réaumur

Gravità specifiche di miscugli d'alcool e di acqua, espresse in looooo.me
___________................■__

alcool
ioo

alcool
100

acqûà

acqua

aïcool

lOO

acqua
60

acqua

acqua alcool
40 100
alcool'acqua' alcool
IOC jo 100
acqua! alcool
y; 100

— 0,9

900 s 4

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90811

^1141

91É4O

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3. y

89075

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91418

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88849

89396

8990^

90380

90811

9III I

91584

8, 0

89174

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10 , ^

88395

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It, 4

88Ilt;Î9

88710

89131

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89151

: 89695

90104

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ip, I

874'S'Î

88018

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8lt;Î984

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87817

88311

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8^499

87060

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?68I3

87340

87814

88170

88691

89081quot;

VJ

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Gravità specifiche di miscugli d'alcool e di acqua, espresse in looooo.«?

Temperatura

gradi
di Réaumur

! alcool

IÓO

acqua

alcool

100

alcool
100

acqua

alcool

acqua

alcool

acqua

So

100

85

100

90

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alcool
100

acqua
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alcool [ acqua
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100

acqua

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93191

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S94J3

89798

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1

90418

^0718

90991

91151

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Gravità specifiche di miscugli d'alcool e di acqua, espresse in looooo.quot;quot;

Temperatura

gradi

di Réaumur

— 0,

9

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3

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y

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0

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2

(--

alcool

acqua alcool
100 8j

acqua alcool
lOO 90

alcool
70

alcool

61

acqua
100

acqua
ipo

acqua
100

acqua
100

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94484

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94096

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93493

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93076

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91110
91998

91769

94447
94149
94058
93800
936Î8
934J2.

93147
93040

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91613

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91179

91961

91740
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VI

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r I.

alcool acqua alcool
80 100 I 7j

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93749

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94196

94579

94876

93540

93811

94099

94388

94689

93337

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93898

94193

94500

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93413

93i9S

93989

94301

91917

93»oi

93488

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91989

93181

93581

93901

91491

9-^779.

9307Î

93381

93703

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93497

91047

9134«

9%6/^6

91957

93193

-ocr page 82-

Gravità specifiche di miscugli d'alcool e di acqua , espresse in looooo.»'«

Temperatura

gradi
di Réaumur

acqua | alcool
100 1 yo

acqua

alcool

acqua

alcool

lOO

4J

lOO

40

'alcool
3)-

alcool

alcool
SI

alcool
6o

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8, o

lO, î

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7

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îj , 8
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oo
t

acqua

lOO

acqua

lOO

acqua

lOO

acqua

lOO

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96563

96S40

97110

97384

95534

95831

96116

96410

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97184

953S7

95661

95966

9617»

9^575

96887

97181

95181

95494

95804

96111

9^437

9lt;î75i

97074

95000

35318

95635

95961

96188

96610

96959

94813

95139

95469

95801

9^143

96484

96836

94513

94957

95191

95^38

95987

9lt;^349

96708

94431

94768

951H

954^7

95816

96191

96568

94136

94579

94931

95^97

95667

1

96046

9lt;î437

94041

94389

94748

95113

; 95501

95889

96193

93839

94196

945'î3

94944

1 953^8

95717

93^38

93999

1

94368

l

94766

95151

95555

95983

-ocr page 83-

Temperatura

Gravità specifiche di miscugli d'alcool e di

acqua,

espresse

in looooo.ms

gradi
di Réaumur

f

alcool

ly

acqua
100

alcool
10

: acqua
100

alcool

15

acqua
100

alcool
10

acqua
100

alcool
5

acqua
lOO

alcool
0

acqua

JOO

— 0,9

97800

98108

98411

98804

99334

t I , 3

97801

98076

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3 , 5

97737

98033

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99345

100094

ƒ , 8

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98338

98774

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8, 0

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97910

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98745

99316

100058

10 , 1

97JOO

97847

98139

98701

99184

100038

I», 4

97409

97771

98176

98654

99144

100000

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97309

97688

98106

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99194

99950

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98517

99134

99894

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970S6

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97385

97845

98367

98991

997S9

'»3 . lt;5

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97171

97744

98181

98911

99681

15 , 8

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97153

97537

,98185

98

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99S98

aS , 0

96^68

97015

97513

98081

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99501

30, i

96414

96895

97401

97969

98615

99401

A

-ocr page 84-

î

'Peso sfeclfico d' acquêt e di solfato

Proporzione di
sale in loo parti
di dissoluzione

D'Alluminç

Di Potassa

Dl Soda

l.ooStf
.0171
0157

0343

0419
ojiy

1.0047
t.0094
1.0141
X.0189
1.0136

1.0039
1.0078
i.oi i(S
1.0154
l.oips

1.0130
i.oz68

1.0305
1.0344,
1.0381
1.041 5

1.0455

1.051S
1.0J64
1.059S

t
%

3

4

i

6
7

5

9

10

11
it

13

14
IJ
i6

y

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f -

8l ^

specifico d' acqua e di solfato

Proporzione

di salein loo

Di Magnesia

Di Ferro

Di Zinco

Di Rame

part! di dis-

soluzione

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l

10096

10096

10080

10141

4

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10165

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6

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8

10379

10436

10345

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10

10470

10560

10440

10660

la

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1069^

10540

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14

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10961

10790

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10771

II095

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11110

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14

H091

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11410

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11781

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11910

11680

11031 -

llSlO

34

11675

.....

11960

3^

11789

.....

11100

38

11905

11,140

40

11111

11380

41

11161

. ...

11515

44

11301

11680

46

11431

11855

48

12561

13045

50

11683

.....

' 13310

11833

.....

13485

J4

11973

13565

1

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^ 8 z .p»-
Peso specifico dquot; acqua e di muriato

Proporzione
di sale in
loo parti
di dissoluz.

D'

Amrooniaca

Ossigcnato
di potassa

Di Barite

Di Potassa

Di Soda

1

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10047

1

10118

10095

3

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10143

4

10156

10191

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10310

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6

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7

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10338

8

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1038»

9

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10

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11

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16

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18

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10901

lO

11310

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11

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16

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11164

18

11910

11344

ia 100

11410

10073
10146
10117
10189
10360
10430
10503
10575
10647
10710
10919
11014
11309
11504
11700
I1901
11117

11363
11600

10019
10059
10069
loi 18
10149
10179
10109
10139
10169
10300
10358
10416

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10531
10590
10641
10693

looyy
loio;
lOl 50
10193
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10301
10375
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10567

1

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f eU''Specifico'd* at qua e di muriato

\

Proporzione

1

1

di-salein loo
parii di dis-

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' Di Calcé

Di' Zinco

Di Rame

soluzione

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1.0114

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i 1.0136

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1.0106

6 .

i 1.0104

I-P3I9

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1 1.0174

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1.0458

1.0415

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' 1.0540 '

1.OJ40 .

-1.0573

1.0540

1.0^08 .

i.pöjo

1.06S7

1.0653

14

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1.9759

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1.0767

1.Ó870 -

. •! .0966

1.08 81

18

i 1.061.1

1.amp;979

1-1033

1.0995

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i 1.0(^81

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I.II50

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1 1.0^31--

i.im

1-1167

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14

1 ^-^iHo-r

I-I313

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34

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38

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1-4675

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1.51^4
1.5417

1.5700

78

1.5987

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Peso specifico d' acqua e di m'trato

\ ■

I

i
)

d;

Proporzione di
sale in
100 pari
ti di dlssolu-
zione.

Di Potassa

■Di Soda

Di Baritc

I

1.0063

1.0059

1.0061

z

i.oiaj

1.0119

1.0113

3

1.0I86

i.oiSo

i.oiSy

4

1.0144

1.0140

1.0150

5

1.0301

1.0300

1.0310

6

1.0353

i.03ysgt;

1.0409

1

1.0408

1.0419

%

1.0468

1.0480

9

1.0J31

1.0540

19

1.0591

1.0600

12

1.071a

1.0719 ■

14

i.oSjo

1.0840

16

1.0984

1,0960

18

1.1119

1.1081

ao

i-iiBJ

1.1101

1.1389

1.1336

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i.iyio

1.148a

26

* • • • •

i.i6a3

aS

I-I779

30

1.1910

, .....

1.1099

!?4

i.a»?4

mm

-ocr page 89-

Peso specifico d' acqua e di nitrato

1

/

Proporzione di

sale in i oo parti

Di Caice

Di Zilico

Di Rame

di dissoluzione.

i

I

i.ooyi

1.0061

1.00J9

i

1.0104

I.oiiy

i.oi 19

3

i.Oi

1.0189

1.0191

i.oioS

l.OZff

1.0151

I.0i60

1.0310

1.0310

1.0310

1.0387

1.0390

quot; 7

I.OJ^Jl

1.0441

1.0457

S

1.0411

i.oyo^

7.0526

9

1.0481

1.0574

1.0594

I'O

i.oyio

I.0640

1.0655

II

I.0601

1.0786

U0778

H

1.0690

1.0916

1.0918

16

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1.1063

laoóo

iS

1.0864

1.1183

I.IIOI

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i.öpyo

I.I340

1.1350

ax

1.104,4

1. I^fos

i.i 511

I.IIIX

1.1676

1.1716

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i.iigy

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1.191?

1.11^7

l.lOIl

I.IH7

1.1310

1.1180

1.1310

1-1383

1.1348

1.1513

34

i.ijiy

1.17 li

36

1.1683

1.1911

• • • • •

i.iSyi

1.3113

40

i.gozo

1.3310

41

.....

1.3103

1-3533

44

1.339?

1-3749

46

.....

1.3601

ï.3978

48

• • • • •

1.3810

1.4106

50

• • • •

I.4O50

1.4440

5a

.....

1.4171

1.4686

54

.....

1.4494

1.4944

- ...,

^.4717

1.5105

-ocr page 90-

^

Peso specifico S acqua e di acetito

s :

Proporzione di
sale in looparti
di dissoluzione. |

i

Di Calce

i

D' Allumine

^ Di Piombo

»

I

lt.0049

j.0090

1,0070

1.0098

1.0190

1.014O

I.0I47

i.oiSo

I.OIII

1.0197

1.0380

1.0183

■■ 5 ■

1.0147

1.047®

1.0366

6

i.oip7

1.0570

1.0430

■ 7

1.0348

,1.0670

t.0505

8

1.0400

1.0780

1.0580

i9

I.OAÏ3

1.0880

1.0655

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1.0507

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1.0990

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.....

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Peso specifico d' acqua e di acetito

■Hi

Inbsp;I 1

Proporzione di
sale in 100 parti
di dissoluzione.

Di Soda 1

Di Magnesia

Di Ferro

I

1.00x8

I'0041

1.0035

z

1.0058

i.oo8t

1.0075

3

1.0087

1.0114

1.01 IS

4

1.0117

1.0x66

i.oi 50

5

1.0146

1.0108

1.01 «8

1.0176

1.0250

1.0115

7

t.o%o6

1-0193

1.Q164

8

-Z.0237

1-0337

1.0301

9

1.0x67

1-0380

1.0341

10

1.0199

1.0414

1.0380

II

1.0361

I.OJ 11

1.0458

14

1.0414

1.0603

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16

1.0488

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1.0616

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1.0697

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1.0817

1.1180

1.1045 '

18

1.0883

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1.0955

1.1400

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1.1058

44

1.1481

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1.1567

1.1187

48

1.1656

1.1403

50

1.175'y

1.1510

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Peso specifico d'acqua e di tartrito

I I

gt;

proporzione
di sale in loo
parti di dis-
soluzione

Di Soda •

Di Potassa

Fosfato
di
Soda

Boratû
di
Soda

i

1.0034

i.ooyo

1.0040

1.0040

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i.0i02

1.0081

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3

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1.0121

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1.0190

1.02^3

1.0200

6

1.0231

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1.0237

7

1.0272

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8

1-0313 .

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1.3902

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Peso specifico (ï acqua e

1/
fe

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N

Proporzione di sale in
loo parti di dissolti-
, zione.

Di Soda del commer-
cio

Di Potassa d'America.

I

1.0041

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2

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1.0164

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7

1.0310

1.0385

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1.0503

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1.0544

1.0684

14

1.0640

1.0807

16

1.0736

'1.0930

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1.0833

I.1053

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1.0930

1,1179

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1.1031

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1.1345»

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1.1840

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1.198^

34 ... .

1.114»

1.1304

1.2478

40

1.2660

41

.....

1.1882

IN-

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90 ^

V

INDICE

DELLE materie.

Introduzionenbsp;'

Articolo Primo * Principj generali delf Areome-
tria^ e Leggi che si possono stabilire re-

lati'vamente at peso specifico dei corpi' „
Articolo Secondo* Mez,7ii che CAreometria im-
piega per arrivare alla conoscen-za della
gravita specifica dei corpinbsp;,
ï

Articolo Tfrzo. Bsame delli principali Areo-
metri O Pesa ^ liquori ^
Areometro di Homberg,
Areometro di Farenheit.
Areometro di Baurnè,

Articolo Quarto. Dellquot; uso di alcuni altrï stru-
menti che appartengono
-all'Areometria '
Gravimetro di
Guyton*

Stereometro di Say •nbsp;.....

Areometro di Ramsden • ' '

j
\

12

19

20

21

37
40

46

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9J

Ar-

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Articolo Quinto. Çonclusioni che derivano dal
precedente esame delli principali strumenti
areometri ci e descriz^ione dçl nuovo Areo^_
metro.

51

74

Descri'z.ione del nuovo Areometro,
Tavole numeriche a stampa n- i6
Tavola rappresentante il nuovo Areometro y in
Jine-

λ

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VENEZ I A 17 GENNA JO 1803

L' I M P E R I A L REGIO

GOVERNO GENERALE

V.

edute le Fedi di Revisione, e di Censura, Con-
cede Licenza alio Stampatore
Giusepps, e Fratelli Penada
di Padova
di stampare, e pubblicare il Libro intitolato
Memoria sullo stato attuale delf Areometria di Giamba^
tista Pole astro y
osservando gli Ordini veglianti ^in materia
di Stampe , e conSegnando le prescritte tre Copie per 1' Im-
perial Regia Corte, e per le Pubbliche Librerie di Venezia,
e di Padöva.

Per impedimenta di S. E. Commissario Plenipotenziario

G R I M A N I

Per impedimenta del R. S.
V. JVIlSTURA.

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^ntSutti^ojfa iiic.

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