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Z) OCT
Mise, jurid. Oct. n° tj- ij- ø |
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RI G E R C HE
SULL' ORIGINE E SULLA NATURA
DEL CONTRATTO Dl CAMBIO
DA PIAZZA A PIAZZA.
Coli' applicazione dei risultati alle azioni dei
Traenti, Rimettenti, Giratarj, Presentanti,
Accettanti e Pagatori dette Lettere di Cambio |
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GIOVANNI DAYIpE WEBER.
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IN V Å Í Å Æ É Á
DA' TORCHI PALESIANI
J 8,i a
Pressa Bonvcccliiato, Librajo a Rialeo..
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PRËFAZIONE.
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Se
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1 e lo scopo essenziale del Cambio da Piazza
'a Piazza non diversifica presso le diverse na- zioni cornmercianti, e se la natura del Contrat' to Cambiario è da per tutto la stessa , ne ver- ra in conseguenza , che non devono -variara presso alcuna IL principj cardinali di DirictO chff η emanano, e che servonö di nor ma alle azio- Jii dei contraeriti^ Ecco gli argomenti, che io esamino nei presentl fogli cou rigorosa analisi,. ajfine di stabilire le summenzionatç importanti consegue/ize l La cognizione analitica del Contratto di Gain·
bio sparge la massima lu ce non solo salle Leg- gi relative, ma ben anche sullo scioglimento dei numerosi casi, li quali, per essere il prodotto d' indicibili cambiamenti di rapporti f è combi' nazioni di nuovè circostanze, non possono da- quelle essere del tutto abbracciati, e cià ne fa conoscere sopra tutto Τimportanza ^ Moltissime e volenti opère esistóno sul Cort-
ii'atto Cambiario , ma il maggior hutnero di es- a m se |
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se si occupa a trattarne in relazione a Leggi
e costumi particolari, lo che présenta agli stu- diosi dei veri principj universali un lab erin to , in cui il pensier loro facihnente si smarrisce ; altre, che sarebbero pik soddisfacenti, s'esten- dono in soverchie digressioni, per lo che spaven- tano col volume , e fanno perdere un tempo prezjoso ia speculazioni inutili. Su tali riflessi , è. sêguendo gl' impulsi del
genio, che da molto tempo anche per relazione d' affari mi guida in tale studio, non che in- coraggito dal favorcuole accogUmento, che il pubblico donó a due consécutive edizioni d' un insufficiënte mio Saggio sul Contralto di Cam- hio<j io m'accingo a presentare ai giovani stu- diosi, in covipendio, li risultati delle nuove mie applicazioni , basate sul centra di sopra enun- ciato . Ιό divido la mia Operetta in quattro 'Ca-
pi principaîi ■ Nel primo patio del Cambio da Piazza a Piazza in generale, srabilisco breve- mente le idee e ne spiego li nomi tecnici. Nel secondo tratta deü' origine del Camhio., e mi tratttvgo a rinvenirla net primitivi sviluppi del Cpmmerjdo ; sosleugo che Jiomani e Greci ne ebbero già cQgjiizione ; e che le naziani moder- ne, alle quali s'attribui Vinvenzione, non l'han-t no che piit perfezionato. Le mie brevi digres- sioni storirfve, serviranno β reader la materia, mène
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hieno arida, e piü interessante. Nel terzo Capo cerco di determinare lo scopo e la natura del Contratto di Cambio ; esamino li mezzi ; parto dcgli utüi, e deduco ßá protezione di legge che gli è Üï-íÀßÀá . Nel quarto in fine do V applica- zione dei principj universali di Gius-Cainbiario alle azioni che ordinariamente accadono > dal principio sino alla consumazione del contratto . Se il picciol mio lavoro non soddisfarà alle as^ pettative, io mi lusingo alnieno di ottener in* dulgenza, a titolo d'essermi occupato nella rï· cerca d' ntili veriea. |
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IMP
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ÇAPITOLO PRIMO . Del Cambio da Piazza a Piazza
in generale . ARTICOLO I.
Definizione del Cambio da Piazza a Piazza, ll Cambio ch' è Γ oggetto del Contralto, dî
cui esaminero in questo scritto Γ origine, a la oatura, viea©, distintivamente da ogni altr3 Cambio, chiamato: Cambio da Piazza a Piaz- za', il quäle si puo deJinire una permatuziane di denaro presente in, una certa Piazza di Commercio, verso V equivalente assente , o da riceversi in altra Piazza di Commercio. Questa definizione, che mi sembra la piü
adeguata e précisa, è dellq Scaccia (i): Cam- hiurn quod fit de pecunia presenti, cum pecu- nia absenti, ma per maggior chiarezza bo sti- jnato di doyerla alquanto piu esteadere. Alcuni scrittori del Gius-Cambiario nomi-
na-
O) Sigism. Scaccia Tract, de Çpnwnerçiis et
Çambio §. χ, çpest. 5. a 4 |
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nsrono questo Cambio reale, per distingüerltf
dal futizio o secco, sotto la cui veste s'ascon- de di soyente 1'usura; codesto attributo pero non fa conosCere la differenza del Cambio da Piazza a Piazza, da quello délie Monete, chia- mato anche Cambio minuto , che si fa in una « Hella stessa Piazza, e che è egualmente realé i ARTICOLO II.
Idea generale délie Lettere di Cambio «
Xér éseguire Ia pérmutazione del denaro pa-
igabile în altro paese, la parte permutante che "né ha la disposizione, munisce il dator délia "valuta presenté, ô quello che in di lui vece viene assegnai«, d'i?rui Lettera diretta alla per- sona, che in altro piese <îovc farne l'esborso, affinchè questa éntro il période determinato, rilasci Γ equivalente permutato, o cambiato, all' esibitore nominato nella lettera stessa ; il quale esibitöre puo eisere anche nao sostituto pèr cessione, ed una tale carta chiamasi Lettera di Caml/io » |
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ARTICOLO III
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Nomi tecnici co' quali si distinguono Ie persone,
che hanao azioni nel Gambia, per mezzo di Lettere. Il Datorë délia Jettera , che dispone del de-
naro assente, viene chiamato Traente . Il Permutante o Dator della valuta presente ,
s' appella Iiimettenté.
Il Sostituto del Rimettente, indicato sul dor- so della leïtera , porta il nome d' Indos- sato . Giratario , si chiama quelle , ch' eseguiscé ua
indosso sulle cambiaü. L' Esibitore dellâ Iettëra, aüiorizzato a cercar-
ne il pagamento, si distingue col nome ai Presentante. Trassato viene chiamato quello, che nella let-
tere è indicato corne pagatore del denaro assente, ed Äcccttante tanto il Trassato, da che promet-
te il pagamento, quanto qualunque altrd che in di lui vecè lo promettesse . Dietro tutto cio s' intende facilmente che le parole Tràtta e Rimessa altro non indica-
no, che la stessa lettera di canihio conside-
rata relatiyamente al Traente e Trassato, ö
ßimettente ; e che li »oini Giro , ed Indosso ,
h'i
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ÉÏ
si riferiscono alla cessione praticata successi-
vamente sulle medesime ledere di cambio.
Autori son tutti li Cessionarj precedenti inclu-
sive sino al Traente. Obbligati anteriori sono tutti li Cessionarj pre-
cedenti al possessor attuale, e quelli che lo seguono sono paturalmeote posteriori. |
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ÇA*
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ÇÀPITOLO SECONDO,
Origine del Cambio da Piazza a Piazza*
-Xiffine di analizzare lo scopo e Ia natura di
questo Camtio, ία d'uopo di rimontar alla sua origine, ο per dir meglio alle cause f.ella sua origine; e poichè queste cause deano nscessa- riamente aver il loro germe nel commercie , il quale non, è altro che l' esercizio del cambio dl merci ec. , cosi conviene riyolgersi alla storia dello sviluppo di quello ; io ne darô nei se- guenti Articoli un. compendioso quadro, ed ad- ditero di mano ia mano, Ie n^zioni che han- no contribuito maggiormente allo sviluppo stes- so , ed al perfezionamento del canxbio per lettere . ARTICOLO I.
Origine naturale del Commercio, e del Denaro,
base del prezzo comune delle cose. J-l bisogno d'una qualohe derrata, ed il so-
pravanzo di qualch' altra , causo fra gli uomi- jïi la permutazione. delle superflue, o meno |
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ne-
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ïiecessarie, verso le più abbondanti ê neces-
sarie. Il bisogno da dunque la norma delle quantità relative delle derrate ch'entrano in permutazione, e ne stabilisée il prezzo. Tale fu di Fatti il commercio nella sua infanzia pres- so tutte Ie nazioni, e se anche non si potesse dimostrarlo storieamente, la semplice ragione ei persuaderebbe abbasfnnza. Esseridosi dappoi accresciute Ie reciproch»
ïicerche, e Ie offerte delle vsrt'e derrate, s'ando anche stabilindo Ivo, li popoli il Prezzo coma- ne delle cose ( o sia quello, chè serve di ba- se più stabile a vaititare gU altri oggetti ) in. quelle derrate o merci, che furono maggior- inente e da tutti ricereäte , e queste *i prese- ro all'uópo in iscanibio dell' altre. Le mero1 pero maggiorjxtente ricercate , e che servifdno di base al prezzo comune , dovévano aver gli attribut! di essere: priino facilmënte trasporta- bili, zdo poco o niente susceuihili a guastarsi, 3»o CLtte alla partizione, senza perdere di va- lore. Ora sicconle li nfetalli è li più nobili speoialmente, riuniscono in essi in eminente crado tutte codeste prérogative, ne nàeque che furono generalmente preferiti ad ogni merce particolare, e servirono in fine per base del prezzo Comune di quelle, sieche essi metalH divennero la Merce universale, come ben n ragiûne li chiamo il profondo sig. Co: Pietfo^ Ver-
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Jferti , nelle di lui meditazioni'suit Econamia
politica: Già Aristotele (1) dimostra che sotto tal natura furono iatrodotti nel commercie : e la Genesi al Capo 28 ei somministra una pro- va di fatto » Abramp compero da Efron il luo- >] go di sepoltura , per Sara di Jui sposa , » al prezzo di 400 Sicli d'argento, pesati {%) » ia presenza de' figli di Heth , e riconosciuü » qual uioneta pubblicamente approvata«; del che si puo dedurre, che l'Autorità pubblica avesse sino d' allora , considerati li metalli per merci universal:, e percio muniti di contrasse- gni, che del loro valore intrinseeo fede fa- cessero : cosi si trova Γ origine del denaro, il quale fu in appresso soltanto nella forma este-
(ι) Aristot. Politica Libro \. Capo 6, (2) Ebbero gli Ebrei la moneta ed il Siclo, tarç,- to in ragione di peso pubblico ; quanto in ragione di pubblica moneta. Vedi Guarnacci, Origini Itali- che . Tom. II. Lib. 6. Cap. 3. e Waser de Anti- quis nurn. Heb. Lib. 2. Cap. 3. Varj nutori antichi, e moderni che Γ origine del
denaro investigarono, sostengono che la Parola J*e- ounia, dériva dall' impronto d'aiiimali stilli pezzi di métallo , che il valor ne rappresentavano ; ciö appoggia perfettamente il sopraesposto. Chi bra- masse una compendiosa inforniaziorie su tel mate- ria la troverà nel Syntagma de Ponderibfis et men- furis di Bon. Beve/ini . Luca 1711. prolus. |
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esteriore e nel peso maggioriuente perfezio»
nato. Coli' introduzione del denaro , il coramercio
si trovo dunque notabilmente facilitato , men· tre là dove non poteva aver luogo il cambio d' altre merci, quello subentro à farne il com- penso . ARTIGOLO II.
Effetti del Commercio autnentato ; Influenza
dei tnercati, e d' altre relazioni simili ; Oc- casioni a Coiivenzioni translative ; nel che: si trova li principj motori del Cambio per Lettere . Jt-jssendosi dilatato maggiormente il commer-
cio £ra li popoli, ed crames tati in conseguen- za li debiti β crediti reciproci, derivanti dallo squillibrio fra ricerche ed offerte delle derrate o merci, doveva anche rendersi piu sensibile. Γ incomödo dell' accresciuto trasporto dei rae- talli da dar in compensó, particolarmente per causa del pericoló che vi si trovo unito , eet eccó che si fece conoscera il bisogno d' evi- tarlo possibilmente. Ceiehiamo quali mezzi si potevano a cio offrire , ed a tal fine rappró- sentiamoci in primo luogo di gia introdntti li Mërcati o ßere ( la cui origius non è forse. trop-
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troppo distante dalla formazioue délie Société
civili , e&sendo essi di somma nécessita per centrar faci.lmente le ricerche ed offerte délie merci e derrate), e tröveremo, corne in vista dell' incomodo trasporto délia merce univer- sale si poteva stabilir in talî occasioni délia convenzioni reciproche, che quelli p. e. di un paese A , che avessero un avvanzo o Cré- dite presso akri d' un paese Β , Ιο esigessero dai loro vicini in A, che fossero ugualmente debitori a quei di Β ; Tali convenzioni di traslazioni pertanto; supplir potevano benissimo alli trasporti dei metalli stessi. Ma supponiamo stabilité relazioni maggiori é più stase, e ren- diamo l'effetto più intelligibile con un altro G&ezt-pio, che possa nello Stesso tempo farci conoscere Π vantaggi sommi risultanti da tali traslazioni, quando vi sia una distanza consi- dérable da luogo a luogo : * Cajo in Roma è debitore a Sempronio in Atene d'una sum- ma di denaro che converrebbe gliela mandasse in effettivo, nello stesso tempo ch' Eusebio pur in Ateae deve a Marco in Borna una summa supponiam eguale, da doversi traspor- tar effettivamente d' Atene a Roma . Ora per evitare i[ pericolo e la spesa d'ambï li tras- porti di denaro, da un paese nll' altro ; essi con^engono, ch' Eusebio paghi à Sempronio îii Atens la somma dovuta, e che Sempronio or-'
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ordini ia iscritto al suo debltore Cafo a Roma, che invece di spedirgü la stessa somma di danaro , la passi a Marco, ed ecco per Γ in- teresse loro reciproco risparraiati trasporti, spese, pericoH . Dunque da convenzioni simi- li avrebbero potuto derivare gli ordini in iscrit' Co, col cui mezzo li crediti dei metalH da αα all' altro luogo venissero trasportati. Ma altre relazioni di commercio ancora 'potevart' arér dato motivo a questi ordini di Cambio _ Sup* pongasi ua popolo che per cagione délie sue fisiche circöstanze ηοα avesse potuto riceverô in Cambio délie sue derrate particolari che la sola merce universale —< immaginiamoci inol- tre che gl'individui di codesto popolo avesser dato a credito ad altri, in paese divarso lé loro derrate o merci particolari, per esserne entro d'un determinato tempo risarciti colla liierce universale ; allora essi pote^an' accor- darsi coi loro debitori, che a quello , ehe a suo tempo présentasse la loro disposizione in iscritto fosse consegnato il denaro dovutoli pel loro credito ; ** ora il portatore délia loro dis- posizione poteva tanto essere una persona, che senza trovarsi interessata nel cambio, null'altro. fftcesse che trasportar il denaro ai Creditori , e questa persona doyrà essere considerata, non corne formante un cambio reciproco, ma solo incombenzato dell' esecuzioas ai quello stabi-, litQ
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lito prima, corne poteva essere d' una terza. nazione più vicina alla débitrice del denaro,
e coiunierciante cou quella che avesse date le merci particolari, suppostochè la créditrice délie merci particolari, relativamente a questa persona délia terza nazione si trovasse nei sum- Hientovati rapporti, cioè di doyerle dare mer- ce universale verso merci particolari ; Gpmun- que ciô fosse, è pero evidente, che il biso- guo di disporre e di ritirare in qualche ma- niera il proprio denaro, doveva dar motivo a fali Ordini ; v' è poi tutta Γ apparenza, che cel progresso del tempo, in vista degli ostacolï trovatï nel trasporto de' metalli, β molto più in contemplazione di un guadagno, sia in- sorta una classe di negozianti, li quali fa- cendosi medjatori fra debitori, e creclitori di varj paesi, di cui s'assunsero Π èsplorazione et' particolari sommamente difficile, si sieno piantati per centro di reciproca riccrrenza fra di essi, e ciô verso un preimo analogo, e si facessero cedere in iscritto lî diritti al- la riscossione di somme pagabili in altri paesi, sborsandone il valore ai çessionarj, come pure si assumessero il ripagamento di somme in al' tri paesi, o piazze di commercio, ricevendoae l'équivalente dai debitori, 0 trasferindosi dap» poi nei paesi stessi, per liquickre. e soddisfare le pretese recjprocbe; un taie cQmmereio do- t> ., yeya |
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1.8
veva riuscir tanto più proilcue per essi, quan- tochè riunendo in loro azioni reciproche di debitori e creditori, potevan' evitar almeno ia gran parte Γ incomodo trasporto del métallo stesso, benchè d'altronde ne venissero cprn- pensati cos na premio analogo al trasporto supposto realmente seguito; v'hti qualche pro- babïlità che li Campsori,- é Collybisti degli An,- tichi, si prendessero simili ingerenze. ÀRTICOLO III.
Stato del Cambio da Piazza a Piazza pressa'
le Nazioni più rinamate deiï Antichità » JJenchè non si possa dimostrar con prove ai'
rette e formait, che presso H popoli commer- cianti délie più rimote età , fosse in uso il il Cambio esterno per mezzo di Lettere , è pero facile il dedurre , quando si rifletta ai varj rapporti, che possono aver luogo fra commercianti di paesi divers.i ( e dei quali ab- biamo menzïonati alcuni nel Capitolo précé- dante), che gli Egizi e Fenici, ed in appres- so , H Cartaginesi lo abbiano in qualche ma- niera esercitato - Le tante relazioni siabilj dî quest'ultime nezioni, colla loro colonie nell' isole d«l Mediterraneo ν e nei Porti più COnsiderabili deïl'Asia, Affncav ed Europa,, tanto di qua |
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fehe ai là délie colonne d'Ercole, doveanö
loro iadispertsabilmente somministrar molti
motivi ά tali Ciimbi . Ε ritornandó ai Ti- rj i basta uno sguardo sul qüadrd di Commer- cio., che il Projeta Ezechiele al Cap. 27. con colori tante vivi ci rappresenta ; per indurre «jualunqne, che li necëssâr/ légami commercia- li conosce , a efedere farraainerite > che il Carabio esterno presso di essi, e presso le na- zioni che cod lord negoziaya, fosse conosciu- to. Di più, sarebbe mai presumibiîe che riei
rinomati mercati délia Gracia, cioe a Corïnto ed Atene, non si avessero concertate pefmii· tazioni simili? no, noi degraderessiino la ιίο- stra ragïone nel snpporlo. Che che pero si pd· tesse öpporre al nostró assuntOj à indubitabUe e provato, che ai tempi di Cicerone, é presso Ji Romani, e presso li Greci, il Cambia da Piaz- za a Piazza era in usd ; esisèonö molta sue Lettere , che da al tri e particolarmente dall* Hineccio sond state citate^ (1) ma ve n'è una fra quelle dirette εί süoamico Attico, che leva ogni iricertezzä sul fattd ; rf'eli' Epistola XiV. del Librö XV. égü eosï s' fesprime. ■>-> Qua-
(1) V. Heineccii Elementa Juris camb. Cap. Γ.
î 7.
ha.
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2 O
« Quare velim eures ( nee tibi essein mo~
i lestus si per alium hoc agere possein ) : tu 2 pcrmutetur Athenas, quod sit in annuuin χ siunptua» ; ei scilicet Eros numerahit ; ©jus » rei causa Tiiüuem misij Curabis igitur etc. « iL quäle passo dal dottissimo nostro Chiari da Pisa è stato ridotto nella nostra volgare fa- veiia come segue : » Bramerei ( nè vi ados- :i serei tal fatica , se potessi importa ad al-
» tri ), che voi faceste girare , per via di » Cambio, in Atene tanti denari, che suppli- » scano alle spese d'un anno, i quali Erote » non lasoeri di pagare ; Questo motivo mi « ha indotto a mandar Throne} Di ciô dumpe » prendetevi pensiero etc. « Veggo che taluno mi dira , ma dove sono
le lettere di Cambio? lo rni riservo a rispon- d-ere in un altro Capitolo a questa debolt; obbie- zione, e conohiuderö intanto col Hoydiger(i): 3i Che gli afiari cambiarj da Piazza a Piazza , ■» non potevitii' esser igaoti agli antichi popoH » «ommercianti, benchè se ne trovi metjo trac- ■» cie del »ome, che del fatto. « |
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AR-,
(ι) Einleitung zum gründlichen Verstande des
Wechselrechts, Cap. IV. |
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A fi Τ I C O L. O IV.
Staio dei Cambio da Piazza a Piazza pressa lé
nazioni, aile quali comuiiùmente se ne ascris· se ί invenzione , Ε prima presse gli Ehrei·. Âbb uiniD veduto nei Capitol; précèdent!, qua-
ii fossero li principal} m o tori del gradato , e ne· t;essario svituppo del Cambio, e fu piov.-.r.o che presse Romani β Greci, ai ternpi di Cicerone si pratico di già un carnbio simile al π9· stro; cadono dunque le opinion! vaghe , che assegnano Γ invenzione assauts nd epoche po* Sterîori , e si cotnprende che soltsnto L· h'f- ficoltà di trovar m prmcipio alla cercata ori- gine del Carnbio, fece avanzare per niera coa- gettura ad alcûni scrittori. fra' <juali a Gio- vanni F'Ulani FifentinO j ed al Savari (i) che gli Ebrei avessero inventato il Cambio per Luc- iere, o nel 640. sotto Dagoberto primo Re di Franoia, o nel Ji8i. sotto Filippo Angusto, o nel ι5ι6. sotto Filippo il Lungo . L' indeci- sione dell' epoche distantissime tra di loro , manifesta facilmente , la vaghezza θ 1' incon- gruenza dell' esposizione ,· ma non percià si do- vrà
(1) Encyclopedie, ort Dictionaire raisonné des sciences des Arts et des M. publié par Diderot et d' Alemb, Art. Lett. de Change - h 3
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vrà concludere, che gli. Ebrei fors'anco secpîi
prima, non aver-sero avuto cognizione düi no- stro Cambio; corne l'accorda con varie auto- ritâ anche il Sig. Museo (1). Codesta nazioue, che sembra aver portato corne innato, di gene- razione in generazione, lo spirito pel Çomnier- cio di Cambio , ad onta (d'esser stata sempre perseguitata e dispersa fra tutte le altre del globo , avrà , appunto a mot ivo délia sua yita vagante , eserçitato di buon'ora , ο sott'una forma o sotto 1'altra, il Cambio del quale par- liaino. Qik co' Fenici , gli Ebrei fecero un commercie esleso particoltfrmente per Γ Italia , del che fanno 'prova incontrastabile alcuni tratti che pel sopraccitato Capitolo 27. del Profeta Ezechiele si ieggono —< Dali'Orazioiie di Cice- rone a favor di Flaeco (a) risuila inoltrë, che gli Ebrei esigettero del denare- ia Italia per trasportarlo a Gerusaleuime ; ed è probabile, che Ie relazioni di Commercio d'allora., 1'ab- biano indotti a farlo per mezzo di Cambio ; |
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AR-
(j) Muskus Wechselrecht, I'lamb. 1799. §· ;iS. (2) Ciceron Orat. pro 'Flaeco , T. 2, pa". 35o. Lugd j585. |
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Ά
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Α R Τ Ι G Ο L Ο V.
Stato del Cambio presso U Firentini.
Jl Big. de Puibis , Pag. a49· della sua Storia
della Citta di Lione, ayanzo 1'opinioiie, che Î' invenz'ione del contratto delle lettere di Cam- ino appartieae ai Firentini, i quali all'occasio· ne della guerra civile £ra il partito Guelfo, e Ohioellino, in Francia si rifugiaroeo. E pre- sumibile, bencliè non ne faccia menzione Γ uu- tore, che egli abbia trovate le prime traccie della esistenza in Francia sino da guel tempo di Gambiatori Er^niJni ; e valendosi forse delle congetture, che già nel Secolo XV. dal Cotrugli Ragüseo (O , e dai suoi contem- poranei, erano state esposte, arrive- egli irgnca- mente a eoaeludere, che la Guerra civile su- detta, abbia inotivata presso li Firentini Γ in- venzione delle lettere di Cambio. Il Du Puis, quello stesso, che ne nego il merito agiiEbrei, nella supposizione ch'essenao esiiiaîi dalla Fj*<an- cia , non potevano più ritirar il ioro denara, giacchè non evrebber^) trovato , chi in contrav- Venzione agîi ordini Reali yoîesse assisterli ri- . ce-
ii) Catrugli Seneuetto J>eîla msreatvra 4-kibri S*critti nel 1460. 'cïr. stampati a Teaezia neb 15j,3% Cap. de Car.ibj . b ·4
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ceveadolo in deposito , gueljo stesso Du Puis f-
io dico, tiene per buona Γ opinione del de Rubis; senz' accorgersi che li Firentini ^silia- ti, potevano trovarsi nel medesimo caso degli Ebrei ; è questa dunque un' inconseguenza aperta, che Jascierebbe dubitare sull' imparzia- lità dell' Autore - Pur anche il buon Manni (i) segue le pedate medesime, sulla sola autoeîà del Du Puis, e si consola moltissimo , ai po- ter aanoverare anche gnesta, fra le invenzioni fatte dai Firentini ; Dietro di lui venne una caterva di ripetitori, che non si presero cura di niaggiorraenle esaminar l'esposkione del de ïlubis , e Du Puis , tenendola per irrefraga- bile. Io" non vogîio già contrastare, che li Fi-
rentini non esercitassero il Cambio da luogo a luogo fin dal Secolo decimoterzo. Consta dal frammento di Copia Lettere dall'egreggio Doc- tor Targioni Tozzecti ritrovato , e prodotto dall' insigne sig. Azzuni , nell' introduzione al suo Dizionario di Giurisprudenza commerciale, che ai Firentini il Cambio per Lettere si α dai ιοηζ* era familiarissimo ; ma eonsta egual- mente > che ai tempi di Cicerone già Roirfani e Greci esercitarono il Cambio da Piazza a Piazza, e se il Cotrugli congetturù diyersamen- te
ζι) Manni D.M. de florentinis i.nvei3ti$. Cap. bz< |
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zà
ie conviene compatirîo, né pTretendere , ehe egli ed i suoi contemporanei dovessero svol- gere , e por attenzione alle carte degli Anti- chi> che al loro tempo non er»no ancor rese coniuni colla stampa; quando-che all'incontrQ se gli présenté un facile scioglimento délia questionej nella fama inveterata acquistatasi dai Firentini, nelle decisioni di questioni oivili, e commerciaU particolarraente, d'onde ikuità, esser loro da gran tempo Γ affar del Cambio familiare in modo , die ne furo» creduti au- tori (a). I] Villani perô Firentino, i cui serit- ti al Gotrugfi saranno stati ignoti, in luogo di dar il vanto dell' invenzione ai suoi patrio- ti, come ben per ogni ragiooe, se fosse stata fondera, doveva farlo, cita al contrario per inventori gli EbreÎ, θ pure quai Scrit'tore pià del Villani, poteva esser a portata di discor- ïere degli avvenimenti interessanti, riguardanti li partiti Guelfi e Ghibellini, e qual' altro in fatti s'è occupato d'un dettaglio irfeiggiore dei successi loro prosperi ed avversi ? egli ei ha perfin istruiti sul Bando dato ai presratori Firentini negli anni 1277 e 1291. come di cosa nocevolissima ai commercianti Firenti- ni (J-i), locohè tutto concorre a provare chö anche
(a) Ammirato Stor. Fior. Lïb. i5.
lb) yillani Croniche, Art. sudd.
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anche ai teropi del Viliaa l'inrenzione del
nostro Çontratto di Cambio, era attribuita per mttra. eongettura agli Ebrei scacciati dalla Fran- cäa , ma che realmente la di lui origine staya nascosta nella cali'eine dei tempi. Sul proposito} mérita di essere adotto il
ragionamento d'un eoltissimp β inoderno Scrit- tore Firentino (1). ν Credesi çomunemente , ( die' egli ) «Λβ
*> 1' invenzione dellö Lettere di Cambio deb- »' basi attribüire o agli Ebrei, perseguitati in
■» Inghilterrâ β in Francia nel Secolo XII. owe- « ro ai fuorusciti Fiorentini nel Secolo XIIL » per causa délie fazioni fra Guelfî e Ghibel- a lini, affiné di salvare cûn un tal mezzo le ■>■> loro ricchezze, è trasportarîe in quei paesi » nei quali si rifugiavano , Convengo io pure » che potessero essér messe in opera, più fre- » qùentementet in queste congiunture, che in » altre, le Lettere di Cambio dai rifugiati, ma » nön saprei persuadermi che yi fosse stato bi- 5) sogno d' una persecuzione per inventorie. Ba- 5) Staya, secondo me, che si desse la non rara » corn-
(I) Deila Décima e di varie altrè gravezze impo-
ste dal Comune di Firenze . Délia Moheta e délia ^îerçatura dei Firentini
sino al Secolo XVI. Lisbona é Lucca 1765. T. a, Sez. 6. Cap. primo .
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3> coiribinazione, che un negozîante, od altra » persona avesse del credito in un paese, d'on- » de non potesse, ritirarlo, sénza qualche di- » sagio, rischio, e spesa, e che se gli presen- » tasse Γ incontro d'un altro, a cui como- « dasse risçuoterlo, acciô si formasse subito » un trattato fra questi due ; il primo riscuo- » tesse dall' altro il denaro , e gli eonsegnasse 3; una Lettera eontenente Γ online, e 1'attesta- « to al suo corrispondente lontano del paga- » mento, e délia cessione del çredito. « Alcuni autori , fra i quali particolarmente
il Bergero e Y Eineccio (a) che çonobbero be- nissimo le cognizioni del Cambio de' Romani e Greci , esternarono Γ opinione : che quelle naziodi non esercitarono il Cambio simile al moderno , ciocohè diede lnogo ad altri (b) di dire , che il lofo Cambio fraternizzo con quel dei moderni ç>pîamente, Esaminiamo adunque, in che realmente si trovi tal differenza : Forse Greci e JRomani non avranno conosciuta V arte di conferir ad altri fer mezzo di Lettere gli Or- dini ai pagamenti délie somme permutate ? Chi mai potrebbe ciô supporre , senz' incolparli d'estrema sterilità d'immaginazione? Dunque le loro
Ca) Heineccii, Elcm. Juris Caml>. Cap. J ·, § "j. (.b) KiUtlassaroni , Leggi e Costuriii tleî CambiQ Prefaz, §· 2. 3. |
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îoro lettere di Cambio s ar anno state assai dif-
férend da quelle introdotte dalli Firentini, dopo Γ espulsione darivata dalla guerra civile? anche tal questione sarà diluculata, benchè qualunque ne fosse il risultato, caderebbö il contrasto più sulla forma che sul fauo. Le Lettere di Cambio sino al terminar del Seeolo XV, non porcavano alcuna forma differente dalla solita epistolare, e senz alcun indosso andavano al pari di quelle , al loro destino , chiuse sigilla- te, ed indirizzate al di fuori a aueilo che do·
veva pagarle ; Io mi rairirnento d' â'verne ve- duto di simili, anni sono, in un arohiyio , ma non rai limiterô percio a citais la mia propria osseryazione, prego in vece il lettore di cerearne la confenna tanto nel Buoninse- gni (a), quanto nello Scaccia (b): e per quelii che non si volessero prendere tal briga , io copier« esattamente l'esempîare d'una Lettera di Cambio, descritto nel Trau, d' Arameiica ec. di fra Luea Päcciolo di Borgo Santo Sei polcro, stamparo a Veneria nel j49<4? ma farô/ per maggior illustrazioue , précéder« quel cho ne dice il detto, in materie mercantiü esper- tissimo, autore » II Cambio reale è quello che » è ve-
(a) Boninsegni : Tractât, de Camb. Cap. 1.
(b) Scaccia î Tractât. Je C. et Camb, §. t,
quest. 2. ia. |
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» è verarfiente 1'acqua clella nave mercantesca,
» perché senza lui sarebbe impOssibüe ben. traf- #'ficare, e costumasi far per Lettere, ehe sono α cbiamatô Lettere di Cambio, ed intendasi » sempre che la lettera yada dove se dirige » ( cio che non è nel Cambio secco ) : o Lon- « dra, o Brügges , o Anversa ovvero Lione. « Segue la Lettera di Cambio. i4g4· adi 9 Agosto in Venezia.
» Pagate per questa prima nostra , a Lod,
» de Francesco de Fabriano e Gompag. Once m cento d' Oro napoletane in su la prossiiua » fiera di Fuligni , per la valuta d' altritanti « ricevuti qui dal magnif. Homo Messer Do-
5) nato da Lege, qu. Messer Priamo. E pone- » te per noi : Iddio da mal vi guardi. Vostró Paganino de Pagani da
Brescia » E nelja Soprasoripta de /ore si dice ia
questo modo. Domenico Alphano de Alphanis
e Compag. in Ρ en> sei a
»-Έ fa-
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So
» E facta la soprascripta subito de fore a
> pie délia Lettera porrai il tuo segno ( ossia » sigillo ) ■ Or ίο dimando , cosa vi potesse e&sere di
t)iu semplipe d'una taie Lettera di Gambio, perché gli antichi non àvessero avuto l'ïngegno di formarla? forse la parola , prima', non po- teva naturaiments derivaïe da qualehe stnar- rimento di Lettere a fine d'evitare il paga- mento d'un duplicato? ma, io lo ripetÖ, nella forma dell' Ordine di pagamento, non poteva stare il merito deli'invenzione, benst nella ma- niera di concertare il Gambio —ι Ma forse si vorrà attribuire aile nazioni moderne, ed alla Firentina particolarmente, il perfezionamento deîla legislazione cambiaria , riguardo alle mi- sure rigorose suil' esecuzione del Contratto : anche allora si trattarebbe d'vin fatio estraneo alla nostrà questione .... Comunque pero ciô sià, pende ancor indeciso, se i Lionesi od altre nazioni abbiano in tal punto la priraazia : e nei seguenti Capitoli io procurera di sparge~ re un maggior lume suïl' argomento : oferto è perô , che il pagamento d'una Cambiale, dé- rivante da un credito liquido, dovevà esser in ognî temp© un sacro punto d'onore pressa li negozianti ; calcolatori délie funeste conse- guenze, in caso di mancanza ~< Vedremo in 4ppres30, quanda la forma e Γ Estesa dellei Letj
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Ol
lettere di Canrbio realinentê cominciö d cam*
hiare; vedremo cotne colla gradata perfèzione di esse, figüa d' inconyenienti anteriormepte successi, si perfezionà anche» e direi quasi si atabili nel raondo Commerciale, il Gius Cam- biario. ARTICOLO Vi.
Inveierata Cognizione del Cambio pressa
U Lionesi. Oe il sig, (4 Rubis , avesse. voïwto investiga-
re 1'uso antichissimo del Cambio da loco a loco , stabilito a Lione sua patria, 'non gli po- teyano in qualitä di Reggio Procurator Gene- rale mancar li niezzi opportuni, cio perö nori sembra che appartenesso alla di lui Sfera; ma i'accesso ai monumenti antichi, allé bibliote- ch,e ed agli archivj era1 ugualmenté libero al suo compatriotta Dupuis rinomato ia materia di Cambio, e perciô' aon si rende tollerabile a sentirlo ripetere l'espoi&izioae del primo, re- latitaniente alli banditi Cambiaiori Firentini, sulla sola ragione, inarcata nel paragrafo 5. Gap- II. del suo trattato'. Per dare ai miei ïettori uns concis« Idea
deU' esteso commercio , praticato anticamente a Licne, in grazia délia yantaggiosa sua situa- zione.
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zione, io gli presente qui V Estratto deli' Espo-
sizione dell'Autore rinomato, des Antiquités de la Taille de Lyon, ou Explication de ses plus anciens monumens, Vedi îoin. I. pag. i35. » G'etoit dans la Ville de Lyon, que se
» voiturojent de toutes parts , par la Rhône, ?> par la Saône, par Γ Iser par le Doux, pas » la Loire même, et par la Seine, les" plus ?) précieuses marchandises des Gaules, de l'Ita- 5J lie^, de l'Espagne, de l'Afrique, et de l'Orient: » C'est de Lyon comme d'un centre commun, » qu' elle se repandoient dans toutes les par- » ties du monde connu, c'est la remarque que » Strabon fait par deux fois dans son quatrie- *») me livre : C'est la le sens du terme Grec dont « il se sert, er. c'est aussi ce qu'on a expres- « sèment martpjè dans la constitution de l'em- » pereur Honorius. —> Nous n'avons qu'à cou- » sulter avec un peu d'attention les marb*es » antiques, que se conservent encore· heu- > reusement dans cette ville et dans le pro- 5) vinces voisines. Nous y trouverons cent cu- 5> rieuses inscriptions, qui nous rappellent dans 5> un detail des plus interessans, les noms des » nations, et des particuliers qui traffi<lu0'eni à » Lyon, les differens négoces qu'ils y faisoient, » les droits qu'ils payoient au prince, et les hon- w neurs qu'ils rendoient a ceux qu'ils regardoieut » corne le?'protecteur de leur commerce. « t-er-
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S5
Perciô è ben lieve ad imniagïnaïsi, che in an taie centro di negoziazione Europee , li rapporti di commercio, de'quali ho tratïato nel Art. *, del Cap. II. , clovevono cola più che altrove esternarsi, e che il Cambiö da Piazza a Piazza yï si sarà stabilko assai per tempo. Il Du Chesne (l) ha provato, che cola esistevano sin dal tempo dei Piomani délie fie- re rinomate, le quali, benchè in appresso modi- ficate, si sono pero sempre conservate in gran riputazione. —, Il Péri, nel suo Negoziante, lo conferma in più luoghi, ed alla parte 4ta ^el Cap. 3g. dice precisaraente : » Che le fiere di Cambio di JLione, ebber origine moltî secoli pri- ma di quelle di Bisenzotie. r— Dunque uho dei scopi principati di queste fiere era il Cam- bio y e chi sa se ivi Ie fiere di Cambio pro- priamente dette, non nvessero la loro culla ? θ non abbieno ricevuta dai Lionesi quell'orga- nizzazione, che le rese rispettabiü , sino ail' in- troduzione degl' Iqdossi, e posteriormente an· cora. |
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AR-
(0 And. Du Chesns, Recherches des Antiquités
des Villes de Fntjice. c |
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H
ARTICOLO Vif.
Ësefcizio antico del Camhio da Piazza
a Piazza pressa li Veneti. Oe , corne abbiamo fatto redere, H Romani
ai teiiipi di Cicerone, oonobbero il nostro Cam- bio, non v'è dubbio che li Veneti di terra lo abbiano esercitato nei loro grandi Emporj dl
Aquileja , Âltino , Concordia , e Padova , sull'
esteso cornmercio de'quali Strabone, Erodiano, Guiliano Imperatoré e ira li moderni scrittori gli egregj nostri Goncittadini Antonio Zanon e Carl' Antânio Marin, hanno dato dei luminosi quadri. Έ. cosa notoria , cbe li primi Veneti marii-
timi sieno stati in gran parte Cotnmercianti ri- fugiati da quei luoghi in queste lagune, per salvare possibilmënte le loro proprietà dalF iru- zione dei Barbari successa dopo il 4°°· c*rca> e per continuât quivi il loro traffico ; non è questo perô il luogo di descrivere eome per moite fortunate combinazioni, e per Γ industrie. délia rinomata nazione commerciante , s'estese in poco tempo per ogni dore, e s'ingiganti la la loro negoziazione ; montre chi di cio brama piena informazione r si trorerà piacevolmente sodisfiuto nella lettura délia, preziosa Storia del Com-,
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Commercie Veneto del sullooató ribstro Marin; A me brist« di far déduire ; che il Cambio da Piazza a Piazza non doveva esser ignoto ai no- stri primi Veneti isoluni ; Che se ciô non fos- se accordato , e se fra le moderne nazioni tut- iavia si volasse cercare l'origine délie Lettere di Cambio) io otterrei allora campo aperto per sostenere , bhe ai Veneziani appartiene pró- priamènte l'inyenzione, giàcchè niiin'altra na- zione più délia Venezîana esibir pua memoria cotàhto vetusta ed autentica déll" esercizio del Cambio da Piazza a Piazza, per mezzo di let- tere : Abbiamo im Decreto del Maggior Con- SigllO del 1372. i5. Décembre acceniiato àfl- che nel Cap. a. Lib. Szb Vol 5îo délia pre- loflata storia di Cari'Antonio Marin, nel quä- le resta vietato ai Veneti di porter metalli preziosi, o Cambiali, in cambio délie merci condotte in Ponente . Il Sanudo, nella Vita ciel XXXII- Dog©
délia Veneta iiepubblica racconta che nel 1171, per maucanza di denaro, onde éöaiinuar la guerra contro i Greci, stabilirono li Veneziani una Camera di prestanza , nella quala li par- ticolari poriarono il loro denaro, ed il Gover- no diede ioro dei Biglietti, che /» rappresert' lavano, i quali erano negoziahiU. Duncjue se prima non fossero state note le Lettere di ^ambio , questi Viglietti avrebbero potuto som- e 2 mi- |
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jninistrariie idea . L' Einecoio (a) ed il Raum- burger (b) non congetturarono percio fuor di proposito dia ai Veneziani appartener potesse 1'invenzione delle Lettere di Cambio. Pri- ffïcggi percio fra Ie moderne commercianti, J' illustre nazione Veneta , colle memorie posi- tive suil' esercizio del cambio per lettere , ed unisca cjuesto yanto a quello d'esser stata in- ventrice dei Banclii di Giro , clella Doppia «Scrittura β di tant' .ütri utiiissiini istituji di Commercip . ARTICOLO VIII.
Qenevesi .
JLii Commercianti Genovesi frequentando for-
se più che altra nazione Ie famose fiere di. Lione, ebberc occasione d' osservar da vicino qual pro venisse alla circolazione d' un paese çommerciante, che tenesse fiere di Cembi ; di oiö gelosi, ed intenti mai sempre a portare al massimo splendore il loro commercio, s'in- sinuarooo presso Carlo V. (c) e colla *ua au- to-
(a) Heiaecü Eleni. fur Camb. Cap. ί. §· 8.
(b; Rauiqburjer: Just, select. Gent. Eutop. Ctp. 2.
(c) Raf. della Torre; TrattafO di Cambio Disput,
prima qnest. 4· e Peri, Ncgoziante Par. 2. Cap. a g. |
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torità, sotto la direzïone d'alcuni negozianii
cercarono a divergere la concorrenza. dei ne- gozianti europei dalle fiere ai Liene , a quel- le nuoye da loro istituite à BisenzoUè-, Kiusci lorö in fatti di avvicinaf a Otnoi-a codeste fiere , celei'iAte prima a Ciàmbcri poi a Nà-Oi e seconda Γ opportutiità de' tempi ad Asti e Piacenza (a) sempre pero sotto il no:ne di Jtere di Bisenzone, è questé si resera tanto più irtspettabili, quaîJto clîo con bttimi regolamenti béuTibiar|, fc con rigorosa, esecuzibne avev»no cercati di sostenërle . Per far conoscere Γ in- fluenza firiuefica délie fiere stesse sul commer- CiO de' Geriovesi sentiuioo cosa ne Aies il !(?-
ru Coinpatrïotà Péri al Cap. 19. del Libre 2.
àh\ su«» Negoziante . » Denarose esser sbgliono quelle città &
» nazioni, nelle quali il Cambio délie fiere si a pratica : dicalo la Genovese, dalla cjuale ii ■" Caïubi délie fiere (di Bisenzone) hanno avu- '3 f:o la loro culla ed/ il loro ingrandimento ! » non è stimata questa la pifi ricca d'oro e » d'argentb ? Se li Regnanti vogliono, per pro- -> vedere ai loro bisogni, fondai monti, con· 5î chiuder assenti, e far qualsiyeglia provision >> ne di denai», noa si fanno le tratte m Ge- 3) nova, e con Genoyösi ? e se in questa «*■* » ta
(a) Dette Péri; P.u·. 1. Cap. %%. C 3 |
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?? ta da alcxmi aani in poi sono aJqaantô 'spa- o) mate le ricchezze in alcuni particolari, non » è cio principalmente dalla cessazione di tali ?> contratti proceduto? « Ê difficile di farsi un' idea del giro profi-
cuo che li Gerjovesi più che altri seppero pro- curarsi in tali fiere, ma un occhiata ai coa- tratti di denaro dato a Cambio dai Geno- vesi , puô istruir suPficientemente sul prtfposi- to . V. Scaçpia %· .1. (juekt. 5. Dappoichè de gran tempo soltanto nelia
fiere de' Çambi s'equilibrarono li Debiti e Cre- dit! reciproci délie nazioni commercianti , do- vea natural m e η te formatai negl' iotervalli tra fiera e fiera un ristagno di circolazione con- ducente di sua indole all'aggiotaggio ed ail' usu- ra ; Che cio fosse scorsiamo da una torma di scritti maldigesti e peggio intesi che sortirouo particoiarmente dalla penna d' uomini dedicati alla Chiesa^ fra'quali si distinsero, il Paare Tom- maso Mercaio di Semiglia, ed il Teologo Mae· stro Fabiano Genovese li cuj scritti ebbero per iscopc di contrariare l'usura, coperta per ogni dov© colla veste del Cambio di Bisenzone ; Ma srcio si poteva dédiirre cjie le fiere di Cambio fossero imevoli quali le fece il Dott. Antonio M.erenda nel grazioso carteg-
gio tenuto'sopra cio col Péri, che si trova per intieio nel Ltôro terzo del di lui già citato Ne- |
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gôziante, e quest'ultimo ebbe tulta la ragione
a difonderne Γ ingiuste accuse, provando che un oggetto, cagione di tanti beni al commer- cio , non doveya essere sradicato per alcuni pochi raali, che Γ abuso in ogni buona istitu- zione quasi necessariamente sepo cönduce. Già che Ie fiere di Cambio, e quelle di Bi-
senzone partieolarmente, formano una parte interessante nella Steria del Commercio gene- rale , raerita bene a rinvenire le cause della gradata loro decadenza. Ho fattQ rimarcare di s«pra , che gl' intervalli tra fiern e fiera dovet- tero naturalmente produrre un ristagno di cir- colazione, or questi sarà stato tanto maggiore quanto più si sarà aumentato il commercio stesso ; io trovo pero un altro e non meno importante, motivo deiiu loro decadenza nell'ac- cumulamento suceessivo di leggi dirigénti l'eser- cizio del Çambio neue fiere ; che coa ciô fu re- so pià pesante ai fieranti. Le Cambiali allora non erano munite d' Indosso ma simili bens\ a quelle che dal Paccialo è stata da me ripor- tata. ().}. Egli è probabile che se anche li Ge- novesi avessero ïdeati gl' Indossl, foasero poi destri abbastanza , per non metterli in uso ; ben yedendo che questjt dovevano derogare , e far perire le fiers cotanto yantaggiosa , al- la (0 V, Cap. 2. Art. Γ. c 4
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4°
la nazione che la dirigera 5 tîa un altro cany
to sembfa che il tempo destinât» alla durata. délie fiere stesse fosse di troppo ristretto, per le pratiche comandate dalle leggi : di dover far e le nansuzioni cambiarie, colla précédente presentazione délie procure, secondo il Gins Ro- mano (a) le quaîi anteriormente dovevano esa- minarsi, cosa, che quantunque fosse quasi ne- cessaria per prévenir gran inganni nati, rie· SCÏ perô di sommo fastidio a molti , ed eCcO
che a poco a poco, s'ando iiitroduceodo fra :a
gente di buona fede l'esercizio del Cainbio sel·- za procura, ed è da ciô, ch'ebbe origine Ist famosa clausola S. P. conosciuta ancor :u quest* ultimi tempi, benchè da molti dirersi- meiiïe interpretata ; sopra cui l'Avvocato Rorm- no Giuseppe Gkio (b) d'Vde alla luce a Roiaa nel îyjz. un ragionatissimo trattato, nel <jua- le diffusamente suli' inutilità ai nostri ^iorni di tal clausola discorre. Tutto ciô contribui alla decadenza délie fie-
re di Bisenzone, ma non lo fece meno la di- ramasione di tali fiere, in altri paesi commer- cianti. Gelosi H Veneziani, i Milanesi, e li F»- rentini, délia concorrenza commerciale aile fiera isti-
(a) Péri Negoziant« Par. i. Cap. *5:
(b) Ghio Gius délia clausola aU'ord. S. P. Ro»
ma 1788, pag, lyQffî.
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4*
istituite dai Genovesi > cercarónö à devïarle .
Li Veneziani particolannente, che si videro ànchè posposti nell' elezioai in qualità di Gon- siglieri dei magistrati di fiere, pensarono d'isti- tuir in Verona fiere egüali a quelle di Bi- senzone, corne pur fecero anche li Firenti- hi a Rimini, del che appunto si duole il Péri al Libro primo Cap. XXII. del suo Negozian- te , ma chiude colla Speranza » che la nego- » ziazione in âmpiezza di giro réunit*, cam- « minera sempre con maggior facilita, e che » percio in breve resteranno con sodisfaïione » universale ridotte le fiere di Bisenzone nel » pristino ed entico loro stato , oosi egli dice, » piaccia alla Divina bontà prosperarle per ser- ai vigio délia Cristianità, con accrescimento del- » le hizende delli negozianti. II buon ùomo si mostra qui »ppassionato, per U decadenza. délie fiere , β percio fa »tato. sopra d'un par*- dosso dilucidato dal tempo. |
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rAR-
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4*
ARTICOLO IX.
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Cessazione dell' Istituzionc primordiale dette fiere
di Cambio t e perfezionamento universale delle Camhiali, prodotto dai Giri ossiano In· dossi illimitati : Spirito ed Utilùà di essi. Oottratto essendosi gradatamente il commer-
do cambiario dai suoi vincoli primieri, taa- to in forza «lelie vieppîù. accresciute relazio- ni coramercidi dell'Europa, quanto particolar- mente in grazia delli trasporti e comunicazioni ovunque facilitati , anche colla sistoniazione più regolare delle poste, non vi voleva meno, che il costume sanzionato dalla pratica, a poco a poco da per tutto introdotîa, di poter con- tiattare cambiarrnente, anche sema Procura per dar caœpo anche all'amissione dei Giri, ossiano Indossi, e mandare le Lettere di Cambio li- beramente ovunque, senza précisa nécessita ds ricorrere alle fiere — Allora ogni piazza com· luerciante divenne fiera di Cambio perpétua, ed ogn' una dovette regolare coa leggi apposi- te il buon andamento del commercio carobia- rio ; da qui nacque la diversità délie costitu- zioai cambiarie, che *' avvicinarono tanto mag- giormente alla perfezione, quanto più estese erano le cognizioni pratiche dei Casnbi délie varie nazioni. Egli è peio osservabile , che sino
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&1RQ al termine del secold ilecîmosesto il nu·
iriero dei Giri in iscritto ossiano indossi, era li- rnitflto ove ad un solo , ove a a o 3, ed in slcuni luoghi tutto al più al numero di 4 (a)> e ciô ad oggetto d' evitare Γ intralcietezza ed il-danno, che produr potevano al traente, al caso di ritorno in protesto delle Carabiali , mentre ogni giratario, chiedeva dal suo autore cssia cessionario il giusto compense- dei dan- ni eausatigli dalla manoanza del pagamento. Ma essendosi dappoi riconosciuto çhe la coar- tazione dei giri pone un ostacolo alla libéra circplazione delle Lettere di Carnbio, e che allora non potrebbero più servir al pari di de- naro per livellere li reciproci eccessi dei de- biti e crediti delle varie nazioni, e che sareb- bero stati di gran lunga più nocivi gli effetti della circolazïone impsdita, di quelli dei Ri- torni accumulati, fu riuovata aisurd^, e le- vata a poco a poco ovuncjue, la coartazione o limitazione dei giri od indossi ; mentre questi in sostanza altro non sono, che Atti d'istituzio- lie, coi quali il rirncttente sul dorso della Cam- hiald comunica ad un altro, o colla clausola all' ordine, a chi da quello fosse nominato , il diritto di esiger dovutamentt il denaro indieaco nella Luttera di Cambio . Gl'In-
(a) G. A Siegel, Corpus Juris Camb. V. Reg.
Giro . |
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Gl' Indossi indispensabili nel perfetto corrt.
raercio cämbiario , portarono, e portano ine- rente ua altro vantaggio : essi garäntiscono ai compratori delle cambiali, di mano in raano , la verità della Erraa del traente , ogni qual- Volta eia nota quella dei giraterj, e in virtu di eesi si riconosee il veto proprietäriö delle Catnbfali . Se le Cambiali fossero semplice- mente all' ordine di chi le présenta sarebbe fa- cilissimo, perdendöle, che altri potessero int- possessarsi iudebitamente del denaro, lo che fa conoscere Γ inammi-isibilùà dei Giri fn biaiico. Dippiù, quanto maggiore è il numero dei Girstarj tanto waggiore è il numero dei Ga- ranti del Càmbio j ed in consegüénza la Caiii- biala acquista ad ogni passo vin niïovo crédité, ciè che tanto più facilita la sua circolaiione . Esïendo adunque Γ indole dei Giri, coine abbiemo veduto, quella di cornnnicar ad altri gli attributi e diritti dei traeöti , per esigeré lè cambiali , non sarà difficile a rileVarne Γ Origine dell' obbligazione in solido, dei ante· riori possessori delle Cambiali , dovüta Verso tutti li posteriori: vale a dire, ciascün vendi- tore garantisce al compratore Γ esecusion® del tontratto caöibiario sulla buona fede , e colli Stessi diritti e doveri del Traente. E qui pertf d'avvertirsi, che ogni Giratario o TUmettente , il quale abbia acquistata una Lettera dr Gam- bie' |
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blo per conto terzo, ossia in qualità di co-
in issioneto , ogni qualrolta provi d' arerla pre- sa f]a pereona sccreditata, e che non ebbi« jiccordato ai suoi coramettenti lo star del ere- ifere , conserva il diritto di risareiiaente Terso li detti cormuettenti, qualor venisse conrenuto cou proteste del régresse, e oha gli mancass« poscia il rilieyo dai suoi ausori . |
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CÂ-
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CAPÎTOLO TERZO.
Scopo t Natura, Esecuzione ed Utilita del
Contvatto di Cambia da piazza a piazza. ARTICOLO I.
'Delcrminazione précisa dello Scopo universale
inerente al Contralto di Cambio : Esame dei mezzi per conseguirio} ossia Considéra· zioni sullo Spirito delle Lettere di Cambia con deduzioni ulteriori salla natura del Co-..·■ tratto . J_je ricerche sulla origine e suïlo sviluppo del
Cambio da piazza & piazza, contenute nei due Capitoli precedenti, guidano direttamentë alla conclusione : che lo Scopo del Cambio fa ed è in'ogni tempo quello, di f ar passare reciproca- mente, nel modo piii facile, sicuro, ed econo· mico, il denaro da una piazza all'altra ; men- tre tanto intéressa a quello che ha un crédita di denaro in altro paese, di ritirarlo, colla massima facilita, e di valersene, in somma di disporre délia sua proprietà, corné interessar deve a quello che ha un debito , di saldarlo j col f ar girare nel paese dell' altro il denaro οΰ- cor*
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eorrente . Tale scopo semplicissimo per se stes; so, ma primordiale e yero mètore délie più
coeiplicate azioni cambiarie, non deve mai perdersi di vista attraverse delle circostanze ineritabili, fra cui il contratto prosegue, ben- chè modificat· il suo caramino, giacchè queste circostanze possono bensi sfigurarlo, ma non mai privarlo délia sua indole . Esaminianio ora li mezsi necessarj per con-
seguire lo scopo cambiario, val' a dire rintrac- ciamo V esscnza é lo spirite delle lettere di cam- bio tnnto rapporto al traente e trassato , quan- to al rimetterite e céssionarj, ed a tal fine ricapitöliamo alcurte dimostrazioni anteriori . Athiamo veduto che la maniera più faeile e sicuia per eseguir il trasporto del denaro da un paese all' altro, è quella di cedersi reci- pröcamente debiti e crediti ; Che tali cessioni següir derono per consènso reciproco , di pas- sare in eiascun paese la valuta a quello che la deve ricevere, e ché cio si puo effettuare con un ordine in iscritto, dirètto a quello che tiene la valuta disponibile ; Consta, che s'appartiens la facoltà di rilasciare quèsti or» dini traslativi ,· a colui che ha là libéra dispo- sizione del denaro in altro paese ,■ val a dire ai creditore ; ma li creditori sono ( se si ec- cettui il caso dell'Articolo a. Cap. a. marcato cou dus ** ) reciproci tanto in un paese che neir
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neu' altro ( Vedi detto Articolo marcato con
un * ) parerebbe dunque che anche reciproci doyessero essere gli ordini , cio noa regge pero in fufto, mentre per la distanza dei pae- si, li debitori e creditori rispettivi non si possono rintracciar viceiid«volmente, in con- seguenza di che, e per convenzione nécessa- ire , Cormene che restino intesi chi di loro debba eseguire la tratta ? e chi attendere la rimessa ? ™i S enta pero ulteriormente tratte- • nerci con tali considera*ioni , ritorniano al nûitro proposito . Se riguardianio la lettera di câmbio relativamente al traente ed al trassato élla non è altro, che un ordine del primo, diretto al secondo, affinchè paghi al dalou della valuta* presente, o chi per esso , la som- ma indicata, e percio deye essere concepito in forma itnperativa ( pagatc ) —> Se poi la considerïamo relativamente al rimettente , ella ha uaa natura diversa. Se questi esborsa il suo denaro affiné d' ottenere il compenso m altro paese, conviene che la parte che riceve il de- naro , ossia il traente, ed in conseguenia il venditore della Lettera di Cambio ch# gü su<> cedesse, lo garantisca dell'equivalente compen- f,o ; tale forza obbligatoria necessarissima risie- der deye nelk cambiale , che vieuo rilasciat* ; ed è percio da rijnarcarsi, che F estesa della Cambiale, Bençhè concepita imperativamente |
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in relazione al Trassato, porta peio altres'i real-
mente inerente un obbligo e pioinessa per nar- te del traente verso il rimetteate, per 1' ef- fettuazione sicura del pagamento da farsi in altro paese o piazza ; ed è da cio che dériva la disposizione legislativa, di dover esprinae- re sulla cambiale , in qua! modo siasi passato Γ équivalente. -* Un altra ragione per cui la cambiali, ad onu di codesti riguardi relativi al dator delja. valuta presente, sono concepite iin- perativamente {Pagate) è questa, che il Tiaejs- te costituisce in forza di esse il ri metten te quai suo mandatario , per csigere in di lui vece il denaro lontano. Considerato lo scopo del Cambio, e H mez-
zl per conseguirlo possiamo francamente con- cludere: Che il Gambia da Piazza a Piazza ha inerente: una permutazùme nel genere supremo ditnerce universale, in ispecie pero, una vendi- ta di denaro assen te contro denaro presente, ap- prezsato dalla maggior o minor ricerca di un o o dell''altro; e poichè per ricevere il denaro lon- tano occarre un mandata speciale rintesso nel dator della valuta presente, quindi è chiaro, che la natura del Contralto di Cambio parteci· pa di quello della vendita e di qucllo dol man- daio,, ^ cne dalla giusta applicazione dei diriiii e doveri proprj dei rispettii'i cantratti, dériva- no le régule délie αζ,ίοιύ cambio.rie . d Ve
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5ο
Vediam'ora quali sono le circostanze modî- ficanti del contratto : Le râlazioni di una piazza dicomraercio coll'altra possono essere tali, che> una parte ritrovi délie difficoltà a ritirare dal paese dell' altra il suo denaro, per mancanza di ricerché, e che per giungere all'intento, le convenga' eercare, in altri terzi paesi, chi più ne abbia- il' uopo . Considerando ch© simili rioerche richicdcrebbero comunicazioni conti- nue , e quasi relazioni universal! per via di corrispendenza, per calcolare ove più conven-
ga a permutare' il denaro' disponibile , e ri- Eettendo vice versa che altri terzi paesi' si pos- sono rîtrovare relativamente in situaiioni egua- lir cosî, per evitare le reciproche inconvenien- ze , e la riduzione alle fiere di cambio , nel- Ie cpjali anticàmente vennero rimossi tali osta» coli, non resta altrö partito che cpiello di ri« volgersi a chi, informât© di simili ricerché , e sul calcolo di trovare la convenienza col ri- mettere per terze piazze, possa valersi délie cessioni in lettere di cambio, e perciô ne va di necessaria conseguenzà la Cession* con fa~ coltà di sOstitaùe , ossia ail'ordine . Le difficoltà sopradette petendo essere vi-
cenclevoli ad ogni paese ne segue :' Che ogni paese cambiario, o per meglio dire ogni cam- biatore ( ove non vi sia intelligenza* diversa ) ha il diritto reciproc* di cedere il danaro lon- tan o |
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tano *d altri, éon faeoltà cli sostituire ; dun-
que, per la reciprocità di diritti e doveri, ognu- no che tiene il denaro d' altrui a dispdsizione cambiaria, e non lo paga, si rende résponsabile di tutte Ie consegiienze dannose , risultanti al proprietfirio dal moltiplicatö giro di ritorno con ricambio del denaro non pagato , ë per Ie stesse ragioni ciascun giratario, puo, col protesto legale contro la non seguita esecuzio- ne del conlratto, chiedere in debito tempo il ritorno ] ad ogni cessionario anteriore, a sua elezione ; od al traente direttamente ; colla sola differenzâ peró , che se s' attiene agli an- terior! au tori senza consenso dei posteriori , non gli resta più il regresso contro di qiiesti ) in inancanza di quelli i ÀRTICOLO II.
Délie Accettazioni, óssieno promesse cl i pagure
in generale, e délia nfiuiazioni, e protßsii. Λ-je scadenze determïnate nells Lettere di
Cambio servono non solo per dar tempo suf- ficiënte al Riméttetite, onde possu spedire le Lettere di Cambio direttamente al iuogo del pagamento , 6 negoziarle ad altri per piazze diverse ; m« ben anche per premunire il I*a- gatore, affine che tenga pronto, pel tempo d 2 de- |
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Sa
déterminât«), il denaro da pagur« ; e cio tan- to per suo proprio comodo, quanto per quel- lo di ohi esige il pagamento. Si procura adun- que per lo più di regolare le scadenze in modo , a oio che resti un intervallo congru ο , fra il giorno, délia comparsa délie lettere nel luogo del pagamento, e quelle» délia scadenia stessa . Affine perd di non lasciase· incerta in questo interyallo la sorte délia luttera , egli à d'nso necessarlo , die il trassato , ossia il pa- gatore indicato , dis !a sua promessa, afferman· do , éd accenando , che la -valuta cambiatq esiste nèllc-di lui mani, per essere nel tempo prescritto resa al possessore délia huera, lo che si pratica sulhi Cambiale medesima, coli' espressione accetto . D' allora in poi il posses- sore e H suoi fiutori possono affidarsi tanto a questa promesse o sn,nzione di ricevere il denaro cambiale , quanto a quelle del traente înedeshno , ne Γ accettante puô pià sottrarsi dal pagamento, d'onde dériva la massima uni- versalmente conosciuta , del chi accetta paghi · Che se poi il pagatore non evesse in mano Π denari del traente, sarebbe neces*ario in luogo dell' aceettazione, di rifiutare o ricusare il pagamento , onde il possessore facendolo constare legalmente ed in forma pubblica , possa immediatamente col protesta cautare se stesio , β li »uoi autori; p ricliiedere di ritor- 110
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faö Uno eil' altro Ii cessidnarj il risarciineatö 'del denaro cambiato, ovvero ch iedere una cauzione sufficiënte sino al tempo dolla préci- sa scadenza ; giucchè il possessore deve per pätto espresso attendere tal limite, onde il traente possa ancor ia tempo opportuno forni- re di fondi il trassato, od altri che dores»ero pagare la cambiale . Poichè li ritorni dei canibi in proteste» pof-
tano pèr lo più seco il danno del traeate, o di quello per conto di cui si ïrae, e compro- mettono li cessiönarj, cosi egli è comunemeö« te ammesso di ricevere anche la promessa od fecoettazioni d'altri, ehe volessero eseguire il pugamento iti vece del ttassétó, e la Iopo «e- öettadon· è egüalmenté obbligatoria j ma Staa- te che cjuesta nuova promessa non potrebbe essere d' aggradiiüeato al poss^ssoro o alli ces- siönarj , cosl deve arer luogo egualmenté ii protesto in forma pubblica, qualora non venis- se data una cauzione sufficiënte. Si suole praticare ün'altra specie di pro-
messa sulle Cambiali, chiamata ylvallo, ch' è la garanzia d'un tèrzo, che nou interyiene di- rettamente nel cainbio, e quegïi in forza di questo è obbligato ( al caso di ritorno nelle forme dovute) al pagamento al pari del traen- te —' L'avallo è per aitro di un'origine diver- se, ceine lo dimostra 1'etimologia dei termine, d 3 e ohi |
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κ/.
e chi bramasse in cio più estesamente d' istiuir.. si troverà lumi sodisfacenti nel Negoziante del giâ menzionato Peri al Cap. 19. parto 4ta° A R Τ rcOLO III.
Utilità del Cambio da Piazza a Piazza. JL/ppo çruanto ho esposto anteriormente, po-
trebbe sembrsre superüuo uu articolo apposito dediceto all'utilità del cambio da piazza a piaz- za , ma sicconio 1'oggetto è uuo dei più inte- ressant! alla civile società, e non puô mai es- sor ençomiato abbastanza, mi si perdonerà di Liion grado questa brève digressioue. Si è veduto che il denaro è diveimto la
nierce universale, in virtù dell' utilissime pré- rogative, che sopra d'ogni altra merçe partico- lare lo distinguono, e fia ie di lui prérogati- ve è çertamente la più importante la facilita del trasporto. Le Lettere di Cambio pero f*n- no non solo la vece di denaro, ma concen- îrano la di lui rappresentazione in modo che allontanano del tutto il rischio e le spese del trasporto di quello ; col mezzo di esse molto più che col denaro si estende la comunica- zione, e si accostano le nazioni tutte del mon- do ; dal che risulta la Hioitiplicazione délie idee, Γ accr«sciiiientq délie ricerche, e cor. esse
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esse quelle? dell'agricoltura e.d'ogni altra arte riproduttrice. E quatito non è graude il vantaggio che ne
possono jtrarre li Governi al caso di pronta ese- cuzione d'alcuni loro interessi politici ! Le Let- tere di Cambio offrono ioro un mezzo fkei- le per ottenere speditissimamente délie somme grandiose, che tal ora istantaneamente pel be- ne e la conservazione dello Stato occoiiono. A R Τ I C OL Ο IV.
Procezione di Legge dovuta al Contratto.
di Cambio. e tanto necessario è l'oggetto del nostro con*
tratto, se tanto sono benefici li suoi effetti, e se le ruancanze in tal punto possono essere considerate corne detrazioni positive alla pub- blioa prosperità, ne segue infallanteniente che il saggio législature debba d onargli la piu alta t la più estesa protezione, anche indipendente- menta da quella, che giustamente è dovuta al pagatore del denaro présence, qualor si trovi deluso nel riceviinento délia valuta assente. Di fatti volgiamo lp sguardo alle odierne
costituzioni di cambio di quasi tutti li paesi
couunercianti, e yedremo quanta rispetto si
accorda a quasto contratto, e con quanto ri-
d 4 gore
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gore se ne sostiene Γesecuzione ! GiudicatM^, sommaria : pronto deposito nei casi indecisi : je- questri solleciti : prcferenza nette classi dei credi- tori: pene alli trasgressori, col pubblicar il Ioro nome: arresti perstmali.s queste §Q altre pene analoghe sono nei vuij pnesi li mezzi per far rispettare un taie oontrattoj non v» ha perô niuna piinizione ηϊίι propria, niuna più misu- rata al delitto, di quella délia pubblicazione dei protesti di non pagamento ; questa attacc« di froete ri credito de] trasgressore, e per con·
seguetiz« Γ oggetto délia violazione, e rende guardinghi li uegozianti che ne vengónr infor- mât!; egli è perô altresl d'avvertirsi, che sen- za la massima delicatezza nella estensione di ù fuira nota, si potrebbe facilmente confondére î'innocente col coipevole, β pregiudicare trop· po sensibilrnente q.utîli'onoratezza tal era oppres« se da eircostanze inevitabili, che tumvia mé- rita d'essere rispertata, e percio converebbe edurre nella stampa esattainente li veri motivi del non seguitp pa^nmento. Ma se il contratto di cambïo, fattö per un
oggetto cosi necessario ed utile, goder deve di tanti benefizj, di legge, sarà altresl ragioneTO- ]e , ehe taie protezionç venga circoscritta β tol- ta là dove sotto Ια niaschera del cambio li etmtraenti propongonsi altri fini, ed ecco per- ché li cosi detti Cambi secchi e di/etlosi, pa- ge- |
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β*
gnbili per Ιό piii nel luögo inedesimo d'on-
de eirianand, non godono in iriolti paesi di co- desti benefizj, mentre sl fatti cambi , in luogo di facilitare il cömmercio, servono in graa par- te a coprire le usure \ ed a sostëner per quaU che tempo de' tristi debitori, li quali oreando é portando in circolazione degli effetti appa- renti, fanho aumentare li prezzi delle cöse, eoU'aumento benchè insussistente della specie circulante, « se questa viziosa circolazione alla fine incontra und scöglio, essa fa risentine da lontuno li fuuesti effetti del naufrâgioi Ragionevolmente le summentovate protezio-
ni debboho togliei-e anche, nei casi OVO COlisti, che con noncuranza siasi procedutö nella ese- cuzione del contralto cambiariö, cioè quando si· stata ritardata oltre il tempo stabilito U regolare consumazione, o negletto in qualun- qu· «ltro modo Γ adempimento. É questa op· punto la sorgente della Prescrizione t in forza della quale, dopo spirato il termine prefisso all" accettazione o pagamento, Ie dirette di cambio diventano obbligaaioni di natura differente, ed entrano nella classe dei seniplici Chirögrafi. |
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CA-
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CAPITOLO QUARTO
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Del Gius-Çarnbiario in generale, coli' ap-
plicazione dei principj universali del me- desimo αΐΐ esercixio delle azioniy che or- dinariamente accadono dal principe sino alla çonsumazionc del Contratto. ARTICOLO I.
Deßnizione dcl Gius- Çarnbiario universale. JLl complesso dei diritti e doveri, derivanti dal-
lo scopo universale inerente al çambio di de- naro presente, coli'assente, da riceversi in vir- tù di raandato speciale, è oio che si chiuuia, Gius- Çarnbiario universale. ARTICOLO II.
Essenza del Contratto Çarnbiario.
JLja promessa e Γ obbiigo di una parte di far
jiugare il denaro assente entro ua determi- nato tempo, e la promessa e Γ obbiigo dell'al- tra parte di sborsare Γ equivalente piesente, coli'
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poll' impegno d' adenipire li doveri di manda- tario, per proourare 1'esazione del denaro assen- te , è cio che costituisce à essenza del contrat» ßï cambiario. A R Ô I C O L O III,
Applicazione dei principj universali del Glus·
Cambiario all' esercizio delle azioni, che or- dinariamente accadono dal principio sino ah la consumazione del Coniratco Cambiario, S E Æ I O Í E I.
Rcquisüi delle Lettere di Cambio .
\j na Cambiale deve essenziahnente contene-
re :
Primo. Il nome del trassato.
zdo. Il luogo, ossia la piazza, in cui deve ef-
fettuarsi il pagametito. (á)
3z;o. La summa pagabile „ "·"" 4to. Il
(a) E d' awertire che per lo scopo principale del
cambio, e per li benefizj di legge il luogo della traita dev' essere diverse da quello del Pagamen- to ë y. Exposé des motifs du Tit. 8. L. I. d.u Co- de de comerce, al pantgrafo che comincia: Tous les commentateurs etc. |
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ßï
^to. Il nome <!ß quello al quale, 6 al cui ai·
dine, dev' euere pagata .
ho. Il tempo prefisso al pagamento. f)to. L' indicazione corne siasi cambiató il ãÜ- lorô;
.çôçï. La data délia tratta . 8vo. Se tin prima, seconda, terza ec. ï sola i 9«d. La firnia ed il domicilio del traent« ; S Å Æ É Ï Í Å II.
Oei tempo prefisso al pagamento della Valuta
nel luogo della iraua , ed alla cansegna delle Lettere di Catnbio. \Jaest' è assolutament· modificabile dalle coa-
Venzioai particolari, e dalle circostanze lootil:, S E Æ É Ï Í Å III.
Dell'avviio da darsi al trassato coniempora-
heamente alla tratta. motivi rendon» neoe»»*rio l'avriso del
traente al trassato contenporaneament· alla tratta ; il primo · cfuello di evitare possibil- mente Ie tratte falsa, che senz'avviso sarebbe- ro più lacilmente praticabili : il secondo, per- che espriinendo la letter« d'arriso esattamenr te,
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6ß'
tg, a chi? corne? © quando? la cambiale sia pa- gabile, si prevengono gl» equiyoci e cambia- îiienti, che potessero troversi nell'estesa d?Ha Cambiale tratta : terzo, perché potrebbe darsj il caso, che uno facesse tratta di due Cambiali perfettamente wguali, délie quali una per con- to di persona per cui il trtsmto non eccette- rebbe. S Å Æ É Ï Í Å IV.
Della provvista dei fondi.
JL fondi »' intendono fatti, se il trassato è de-
bitor liquido a quello per conto di cui si trae, tl'una somma almeno eguale alla valuta della Cambiale . L' accettazione suppone egualmente Ð fondi fatti, e ne stabilisée la prova riguardo ai giranti. Il traente per ricusare un ritornp pregiudicato, deve provare, che li fondi esi* stevano in scadenza preseo il trassato. altrimen- ti lo dove garantira. S E Æ I O Í E V.
Storno del Contratto prima della cession«,
delle Lettere di Camino. iS iuaa parte cambiante ha diritto di chiedere
lo storao del contratto, senz* il consenso deü'a.i- tra,
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tra, poichè è supponïbile, che non hanno con- trattato il cambio, che per un interesse reci- proco. Lo Storno del contratto puo solo aver luogo di consenso, quando siavi prova dell'im- posïibilita d' adempirlo ; la parte delusa pero conserva il diritto di domandare il redintegro dei danni derivanti dallö Storno. S E Ζ Ι Ο Ν Ε VI.
Della Cauzione da darsi in caso di pericold
manifesto di non esecuzione del contratto. Ella è di diritto per quel contraente che pos-
sa provare che Γ altro non potrà adèmpire ai àuoi impegni. S È Ζ Ι Ο Ν Ε VII.
Oei duplicati di Cambio da rilasciarsi^ A richiesta non possono essere negati li du-
plicati delle Lettere di Cambio, serrendo esst necessariamènte a prevenire li pregiudizj deri- vanti da disgnidi di posta, o smarrimenti di Lettere. Essi annullano peró 1'effettó degli an- teriori originali, ed ottengono la forza di quel- li, quando li detti anteriori non siano ancor muniti d' accettazione ; mentre in questo caso àùbentra il regolamentof della Sezione 3j. SE-
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S Å Æ É Ï Í E VIIÏ. Reqüisiti del Giro o Indosso,
Oerrendo li giri ; come si è veduto all' Arti-
colo g. del Gapo II. , per indicaro il trasferi- mento di propriété delle Letter« di Cambio ad un àltro, assiême alle facoltà di mandata speciale per à esigënza, cosl davöno contenere il nome di quello, espriraere il modo come siasi fatto il cambio, é marcare la data vera délia cessione. S Å Æ É Ï Í Å IX.
Mellevadoria dei Cedenti Lettere di Cambio J
K^ihi cède Lettere di Cambio è mallevadore dél-
ia verità degli ordini e giri anteriori, corne si è veduto all'Art. 9. Cap. II. Egli pero ha il suo regresso verso gli anteriori cessionarj. S Å Æ É Ï Í Å ×.
Del tempo per la presentazione. Oe nel contratto e nella Lettera di Cambio^
non fosse limitato il tempo della presentazio- »e, il possessore puè; ritener la Cambiale e ne-
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xiegoziarla secondo il suo interesse ñßõ ï tne- no tardi, purchè non passi il tempo della pre- scrizione « S E Æ É Ï Í Å XI.
Delle Lettere spedite per V acceuazione
ad oggetto di precauziçne. -Lie Lettere di Cambio vengono talor spedite
all' accettazione anche prima di estere mu- nite degl' indossi, affinchè, nel caso che non venissero accolte, possino gl' intéressât! pren« dere Ie cauzipni convenienti ed ordinäre, ove fosse d' uopo , V estinzione anche ad altri fuo- ri del trassato: e ciô ad oggetto di ovviare un ritorno tanto maggiormente syantaggioso, quan- tp maggioro si troya il numero dei giri o ces- sioni. Ma è dovere notare sotto Ie Lettere ne- gQziate, presso chi ritrovasi à originale o la copia acoettata , affinchè il possessore di Let* tera di scadenza indeterminata non si preg»1*- dichi dilazionandone l'esigenza. |
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SE-
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S Å Æ É Ï Í E XIL
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Del tempo entro il c/iiale deve seguire
à accettazione. Oe la scadenza viene determinata dal giorno
dall'accettazione , fa d'uopo che questa si ef- fettui, al caso fosse richiesta, nello spazio ai terapo, in cui è snpponibile che possa arriva· re 1'avviso regolare al trassato dal luogo della tratta. Ma se la Lettere perviene posteriormente,
e se la scadenza è déterminât« dalla presen- tazione, allora l'accettazione deve seeuire en- tro la giornata deJl'arrivo, se tal fosse la vo- lonte del possessore. Se poi la scadenza si détermina dalla data,
allora à accettazione puô richiedersi entro il tempo, in cui è ragioneyolmente supponibile che vi sia 1'avviso al trassato inclusive sino al- la scadenza , senza pregiudizio del possessers. S Å Æ É Ï Í Å XIII.
.Delle accettazioni procrastinale dal trassato
qltre li termini legali. 1/ºïç è ammissibiîe un dilazionemento d'ac-
cettazione, doraanclato per parte del trassato e sotto |
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öd
sotto qualunque pretesto, aï di là dei termini
legali ; potendo queste compromettere gl' inte- ressati ; e se il possessore Γ accordasse senza il loro éonsenso, egli si privarebbe del regresso cambiario verso di essi · S Ε Ζ Ι Ο Ν Ε XIV.
Delle accettazioni da darsi da persona nori
domicïlïaté nel luogo del pagamento . JL/e Lettere di Cambio, tratte sopra persone do-
miciliate in piazza diversa'da quella, ove deve farsi il pagamento, potrebbero sembrare incon- gruentiy ed incóinpatibili col coutratto di caul- bio da piazza a piazza, giacchà non è presu- mibile che un trassato straniero alla piazza del pagamento, possa uniforniarsi alle regole d'ac- cettazione e eonsinnazione legale del contratto, con quella precisione, ed entro Io stesso tem- po, in cui lo farebbe se fosse domicilïato, ιηβη- tre il possessore è costretto a domandargli l'ac- cettazione per mezzo di corrïspondenza, cio che rende Faccettazione incerta almeno Uno all'ar- rivo délia risposta ^ Nondimeno ove quest'uso sin ammesso, per altre viste diverse, Faccetta- zione in qualunque tempo dopo la demanda che seguisse, s'intenderebbe naturalmente fat- ta sotto quella data, nella qtiale un dotnicilia- to
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îo nel paese del pagamento la dovesse ësegui-
re, in conseguenza se 1'ordlnaKo che potessa regoîarmente servir di riposta non portasse l'ac- cettazione, ra d'üopo di levar ii proteste. L'accettaaibne degli stranieri deve contem-
poraneamente iudicare i! domiciliato pel paga- mento, il cjuale effettivamehte posséda li fbrsdi. Nota. Ora posto cio si comprende facilinén- te, che, per abbreviare il fatto, sarebbe rriëglio ordinäre a belia prima la trattà su qüello , che possède gli ëifetti deilo strftniê'röj non è dunqué difficile déduire, che ii pägamenti di Codeste cambiali sono per lo piu incerti. Chi va al centro per üna curva , ö che non cono- SC9 la retta ; oppure trova tlegli ostacoli nel cal caria » S Ε Ζ Ι Ο Ν E XV.
Dol modo deli' accectaziane iii generale * J_j accettazione è una promessa del irassato o
d'altrij che si assumorio di sborsare il denaro tratto entro il tempo deterrniuato; Ella s'espri- me sulla Cambiale col Vérbo 'üccétiö, ed è «c- compagnata dalla data > se (Juesta iegola la sca- denza^ |
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SE-
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S Å Æ É Ï Í Å XVI. .
)ella retenzione delle Cambiali presentate p6f.
à aceettazione. vJhi ritiene una Lettera di Cambio, prornet-
tendo a voce A' accettarla, oppur® chi ritiene una Lettera di Cambio al di là del termine legale, in cui il présentante possa cautarsi col protesio contro la ricusa, 4 tetvuto al pagamen- to, quanto se aresjfpe apposta à aceettazione in iscritto · SEZIONE XVII.
Regoïa pel Possessore d' una Cambiale, in caso
gli venisse ricusata V aceettazione . Al Possessore présentante, per provare Ie do-
vute diligenze usât*, e conserrare illesi li di- ritti di regresso verso gli obbligati alla Cambia- le, deve far constare il rifiuto d'aceettazione pon un atto pubblico chiamato proteste-. Vedi Gap. III. Art. 3. |
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SE-
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6g
S Å Æ É Ï Í Å × ÕÉÐ. . Requisiti del dosumento di Protesta.
Primo. i_ja domanda in protesto del Possesso-
re della Cambiale, coi rnotivi.
ado. La trascrizione littérale della Lettera di Cariibio, e dei giri e raccomandazioni ap-
postevi. m
"5zo: La verificazione dei motivi di non àceet-
tazione, fatta dalla persona pubbîica al do-
micilio di chi s' aspetta .
i,to. La riservà di rkarcimehto del capitale, spese e danni.
Sto. La firma del Notajo o délia persona pub- bliea incoiribenzata, e <\éi testimonj é
6to. Il luogo e la data dell'atto. S E î, É Ï Í Å XIX.
Oei mbdo, con cui gl' intereisati alla Cambials
si servoho del documenta di Protesto < -Il documente di Protesto dere farsi retroçra-
dare col priino ordinario di posta dall'uno uil' altro dei cedenti la Cambiale, che si yogliono obbligati al regresso. è 3 SE-
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7°
S Å Æ É Ï Í Å XX.
Forza del docinnento di protesio dl.
non accettazione. J.1 rifiuto d'accettazione rendendo incerta 1'ef-
i'ettuaziune del continuo, col pagamento per paite dei trassato , cosi in forza del docuineu- to di protesto, si puö domandare legalmente cauzioiie o sicurti sufficiënte del valor della Lettera di Cambio. SEZIOtiE XXI.
Delle Cambïali spedüe al trassato per accettazione
sopra lui medesimo. J ! trassato che riçeve Cambïali per accettazio-
ne sopra se medesiiuo , è tenuto, nel caso Ie ricusasse, di protestare legalmente çontro su sïesso, al pari che contre· uu terzo . E trala- sciando di levare il protesto sarebbe considera- to la cambiale corne iiiunita d'accettazione. S E Æ É Ï Í Å XXII.
Instoriiabiluà dell' accettazione ß
J_j accettazione quando sia segnata, ed in fiia-
iio del presentatie, non puo piu essere antiui- lata.
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71 .
lata ne depennata, quand'anche il traente fos* sa fallito dopo la traita, senza saputa dell' ac·
cettante,
g Å Æ É Ï Í Å XXIII.
Delle accettazioni condizioriate.
× utte le accettazioni condiaionate, che lascia*
no incerto il pagamento, coinproraettono gi'in- teressati e non sono percio amraiBsibili. Possono bensi essere condizionate, con re-
strizione relutivuinente alla summa; ed in tàl caso conviene rîceverle a cauzione degl'inté- ressât!, e protestare la summa di supplemento. S Å Æ É Ï Í Å XXIV.
L'accettazione non libéra il traente.
Il traente è obbligato sino alla consumazion©
legale del contratto, che si effettua col paga- mento nei tempo doyuto« |
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e 4 SE-
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s â·.* * õ 'ê Å ÷÷í.
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Megola pel possessore in mancanza d'accetta-
zione di Cambiale spedica a disposizione del 'duplicata giräto, 1er le ragiODi adotte nella Seziöne XL, ed iri
conformità allo spirito dal contratto, risulta ne> cessario, nel caso non venissero accettate la oambiali spedite a disposizione del duplicató girato, di spedire una cópia del protesto al Itfogo d'onde la cambiale proviene, e conser- rarne ua'altra unitamente alla cambiale a dis- posizione del duplicató indossato. S E Æ É Ï Í Å XXVI.
Delle acceuazioni sopra Protesto o per Intervenio
e Qnor di firma . JLi accettazicne di una Lettera di Cambio so-
pra protesto puô eisere d' interesse di tutti gli
obbligati alla med*sima, percio possono darla non solo il présentante od un terzo, ma an- che il trasssto medesimo , se lo fa per onor di Srma di qualche obbligato, ma l'onorante è te-, nuto di tosîo notificare la sua interyenzione a «ruello per cui la fe«e. Il possessore pero del· la letter« di cambio conserva tutti li suoi di- ritti
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ritti verso Iî suoi éabligâti anterior!, ad onta
di qualunque accettazione per interven to, e puo Cftutarsi egualraente col protesto, quaîora non fosse contento dell' interven tore, o non ne ri· ceyesse Gauzione . S Å Æ É Ï Í Å XXVIL
Délia insalvihilità del trassato ed acceptante,
e del càso délia loro morte naturale. Oe Faècettarite faliisce, o morisse naturahnen-
te prima délia scadenza, puo aver luogo un protesto per precauzione di non pagamento, il quale deve spedirsi imnrediatamènte e di rnano in mano a queili che si vogiiouo obbligati; la Cambiale resta pero al possessore sino alla sca- denza, per levare allora, se non segue il pa- gamento , il protesto d' ordine . S Å Æ É Ï Í Å ××ÉÉÉ.
Ordine nella coricorrenta di piü persone, che
'Volessero accettare sopra protesto. Primo. V^Juegli che possiede 1'ordïne del traénte.
»do. Quegli che possiede à ordine della perso-
na , per conto di cüi fu fatta la tratta. Szo. Quegli che accetta per onor di firma del
traente precede a 4ß0· Chi
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^co. Chi accetta per onor dei giretarj ,
5to. Fra varj che concorressero vieae preferilq
quegli ehe libéra più obbligati.
6to. Fra ii presentante ed il trussato, che ao Cettassero per onor del traeute, viene σο- riiunèmente grefarifq il trassato. S Σ Ζ Ι. Ο Ν Ε XXIX.
Dell.i sccicleiiza. délie Cambiale *
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Il termine, ossia la scadenza délie Lettere dî
Cambio varia secondo le circostanza adotte ail' Art. a. Cap. III. Vi puà essere la tratta a vista, od a pia
cere: rjuesta per costume universale vieiie estiu- ta o subito alla presentazione, o poco dopo, secondo le cireostanze locali ; Le scadenze detenuinate a tanti giorni, set-
timane o mesi data, o , a tand di vista, si computano ia alcuni luoghi inclusivamente, e prsncipiando dul giorno délia vista, ο data ; ma essendp ua giorao composto di 24 ore, e petendo il termine délia data, corne pure quel- lo dell' accettazione decorrere in quella manie- ra dopo il termine del giorno solare, cosi non è rigettabile il metodo di principiare a conta- re dal giorno susseguente. L'usa è mia scadeaza. inoâi^cabile tiiato
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dalla distanza dei luoghi della tratta a queili del pagamento, quanto dalle rekzioni di com· iriercio tra una piazza e 1'altra. La meta del mese si preiule comuneuiente
pel giorno decimoquinto. La scadenza a pià mesi data si détermina
coniunemente contando il primo mese per tan- ti giorni, quanti ne lia il mese in cui la cam- biale è tratta, e gli altri coll'orcline dei inesi seguentij alcuni vogliono computare ogni mese per 5o giorni. Le scadenze nei pagamenti délie fiere, di-
pendono naturalmente da particolari regolh men- ti locfili. Vi sono délie cambiali iodicanti un certq
giorno di scadenza, sulle cjuali non cade <jue- stione,. S Ε Ζ Ι Ο Ν Ε XXX.
Del dover Cambiario di dimandar il pagamenLa,
pracisamente alla scadenza. c
Ota nello scopo appunto del contralto il tio-
mandare il pagamento precisainente alla sca- denza o il protestarvi contra, se non seguisse : e g!i obbligati non pçssono esbere tenuci a ga- rantirlo anche posleriornjente, molto ineno, se il ïrasiato o Faccel'Unie fosse impossibilitato u esö-
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eseguirlo. Il ritardd volóntario suppo.ne perciô, che il possessore délia cambiale voglia conser-
vare il denaro per proprio conto, © rischió
presso il trassato *
S E Ζ I O Ν E XXXI.
Della massima : Chi accetta paghi.
JLj accettazione suppone la provvista dei fondi j
come ho fatto osservare all' Art. ». Gap. III. , percio deve immancabilrnerue conseguirsi in for- za d'essa il pagamento della Cambiale, e gl'in- téressât! acquistano coli'accettazione il diritro di tenersi tanto alla promessa dell'accettanté* quantó a quellà del traente · SEZIÖNE XXXII.
Con quali titoli si possano esigere, β pagaré
validamenta Ie Lettere di Cambio « JLa Lettera dere indioare, o nel testo, o nelP
ultimo giro, la persona a cui dere essere fat- to il pagamento. Il pagatore dere conoscera Γ esattore, e li suei titoli legittimi di poter esigere, oppure egli puo riconoscere Γ esntore ia forza della riceruta fatta dalia mano del possessoce della cambiale. Da eià risulta che li
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li giri in bienco sono contrar) aH'crdiae, è possono portare censeguenze sinistre. S E Æ É Ï Í Å ×××ÉÐ.
Delle Cambiali, il cui possessore faüisce
prima della scadenza. Öe quegli a cui Ia LetterR di Gambk
gabile fosse fallito, il pagamento ad ■ rebbe invalido , cessaado col suo felHuici'fc libéra disposizione délie di lui propriété ; li suoi creditori ia massa, posson' ottei coH'autorita pubblica, li titoli richiesti per esi- gere ia sua vees. S E Æ I O Í E XX XIV.
Effetti del ritardo voloritario nella esigenza
di Cambiali accetcate, e scadute. Öe il possessore d'una Cambials accetlata, e
scaduïa nou lei esige in debito tempo , egli perde il diritto di ricorsa verso li suoi eessio- narj in caso di non pagamento, e cosi pure Verso il traeute, ogni qual volta questi po'sa provare, eb» esisteva Ia provrista dei fondi, e riniaugono al possessore seltanto le vie ordi- narie par ciuedere il pagamtnto dall'aecettanta. SE-
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S È Ζ Ι Ο Ν Ε XXXV.
Delle dilazioni di pagamento accordate
arhürariamente dal presentante. O gni dilazione di pagamento delle carabiali
aecordata arbitrariamente dal presentante, sen- za oonsenso degli autori, espone soltar.to il me· desinio , e lo priva, al caso dt non pagamen- to, del diritto di ripetere sopra di essi'. S Ε Ζ Ι Ο Ν E XXXVI.
Delle Cambiali estinte prima délia scadenzdi
-EL/ argomento di gran contrasta· se il pagamen-
to delle Lettere di Cambio , fatto innanzi la scadenza, sia valieO, in qaalità di pagamento cambiario. Da una parts si puo opporre la lit- térale esecuzione del coatratto ; e li creditori di coiui che avesse esatte cambiali prematura- mente, e che venisse ä fallire prima délia sca- denza di esse, potrebbero sostenere : che se il denaro fosse stato pagato alla scadenza , sareb- be rimasto a loro benefizio. Converebbe perô ch' eglino provassero, che il debitore ne aves- sé fatto un usó contrario ai particolari loro in- teressi i-< Dali' altra parte convien riflettere * che il contralto di Cambio porta in se stessö sopra
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sopra ogni altra cosa la certezza del pagamen-' to assente , β che il tempo prescritto ad ese-
guirlo serve piit perché l'àccettante possa pren-
dere le sue misure, che per nna essenzialità di
f itardo.
S E Ζ I O Ν E XXXVII.
Delf esazione di Camhiali perditte. JLn caso di smarrimènto d'una Cambiale, niu-
nita d'accettazione, puè esserne chiesto il pa- gamento (e, sulla negativa, il proteeto ) esi- bindo pero prove di prriprietà, e dando cau- zione; con tutto ciÖ Γ acceptante non è obbli- gato di pagare che in via di deposito, sino a che si* annuHato Tobbligo, derivato dalJa»Gam- biale eccettata. S E ΖΊ O Ν E XXXVIII.
Requisiti del Protesta di non pagamento : i.1 contenuto del Pretesto di non pagamento
non diversifica da quelio di non accettaziona , Sez. i8 ,· che nella descrizione dei fatti. |
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S Å Æ É Ï Í Å XXXIX.
¿âú pagamenti sopra Protesta, e per Jntervento,
e della concorrenza. JLn mancanza del trassato, la Lettera di Cam-
bio puo esser estinta da terza persona, che vo- gua iiitervenire, o pel Traeute, o per uao dei Girataxj e, fra piü persone, che concorresse- ro allo stesso effetto, viene preferita quella ? che produce più liberazioni, corne si è indiea- to alla Sez. 28. Il pagatore subentra in tutti li tliriiti e doveri eambiarj del présentante tanto pel ragresso, che per le formalità da osseryarsi. S Å Æ É Ï Í Å XL.
Dei pagamenti in parte d' una cambiale. C^ervendo li pagamenti di porzione d'una cam-
biale a cauzione di tutti gl' interessati, cosi pos« sono açcettarsi a cpest' oggetto, protestando poi agli obbligati lu summa mancante. S Å Æ É Ï Í E XLI.
Oei dirkti di Rivalsa di Fdtomo.
Xl proprietario d' una Lettera di Cambio non
nagata, accpiista il diritto, in viriù del prote-
stes, |
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sto, immediaUmente comunîcato, di chieder« da qualunque dei suoi autori a sua elezione il nmbprsoAdeHe spese di protesço, porti di let- tere e sensali», oltre d'un çompenso proporzio- nato »Ui suoi incomodi a titolo di provrisione. E perè d' arrertirsi ch* s' egli t' attiene ai pri- m'i obbligati, senza consenso dei posteriori, non jpuo più eonvenire questi, in mancaaza di (juellL $ E Ζ I O Ν E XLII,
Ï>el Ricambio. J_i» domanda di ritorno dell'iropor rare del cara»
Bio non pagato, e délie spese relative, çagiona una nuova traita, chiamata Ricambio. }i Ricambio s'ef/«ttua al «torso della gior-
nata direttainente per la piazza d'onde Ja let- tera dï cambio è stata rimessa, o per la piae- za di domicilio dell'obbligato anteriore eletto. Se non γ' è commercio regolare di cambio per la piazza dell' obbligato al ricambio, allora si puo prendere jl rimborso per una terza piazza, la più vicina e la più yamaggiosa agli obbligati. Se constasse 1' Jmpoesibilita di eseguire il
ricambio, il creditore cambiario puo domande- re «Ui suoi obbligati una nuova rimessa della stessa summa, unitamente alle spesa e pro de- corsi dal giorao del non eseguito pagainento ƒ della |
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délia prima, sino alla scadenza délia seconda
ritnessa.
S Å Æ É Ï Í Å XLIII, ú
jPei rimettenti e giratarj per procura. JLi avere ingère ç za nal cambie per comnrissio--
sie d'altri, e non per conto proprio, non esen- ta dal rilevo personale, chiesto <ïai giratarj po- steriori, resta Ijensi libero il regresso verso il commettante, SEZIONE XLIV.
Delle commissioni, che non fossero conformi,
alla regolare consumazione del Cambio. ue il possessQre di cambiale girata ricevesse
dal suo rimettente, o da uno degl' interessati nel cambio, degli ordini contrarj alla regolate consumazione del contratto cambiario degli a*1- teriori obbligati, non è tenuto ad esçguirli, qualor difiidasse che il commettente non lo potesse all'uopo rilevare dalla sua esposizione; jnentre senza il consenso preciso degl' interes- eati anteriori, egli decaderebba relativamente ad essi dai diritti di regresso, |
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S Ε Ζ Ι Ο Ν E XLV. |
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Dell' esercizio del regresso nel caso che
fossëro falliti tutti gli obbligati. Hu questo uno dei casi più coinplicati é diffi-
cili a sciogliersi. La maggior parte degli auto- ri, che hanno intesa e trattata la proposizio- ïie> non né pronunziarono decisivamente. Vi ê chi vuols, che si possa intentai" 1'azio-
πβ contro tutti gli obbligati in soiido ; altri so* stengôno Γ elezione d' un solo ; sembra che la disparité di opiniôni derivi dalla raria intérpre- îazione dell' obbligaziono in solido stessà ; mi lihiiterô perciè ad espoi-re la mia opinione ap- poggiiita sulli riflessi più importanti relativi ail' oggetto (ι). Affinchè possà conseryarsi illôsa l'obbliga-
fcione in sblidô, giust' alla idea che ne ho da- ta al Cap. II. Att. g. fa d'.uopo, di convenir gli obbligati in modo, che non coatrasti al li- bero « pronto esercizio dëi reciprochi loro di- ritti . Se il possessOre d' una 'Lettera di Gambia,
protestata per non pagamento> *i riyolge nlla massa
Qi) II Dupuis ha dedicato un lunghissimo capito-
lo a questo argomento astruso. V. Trättato délie Lettere di Cambio ,. Cap. XVI. |
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massa del fallftö, del c'iimifô' degli anterior! obbligati, sema areiê il consensö dei posterio- ri , egli si rende incapace di convenir questi ultimi, in mancanza dei priffli ; jnentre come potrà egli sapere, se nel tempo interrhedio, li posteriori non aressero potuto rifcrorare dei mezzi più sicuri di regresto verso gli énteriori? Se il possessore entra direttamente neU'ac» cordo d'uno degli ultimi giratarj obbligati, col- la intenzione di Convenire in seguito uno dei primi, per la somma che son venisse pagata, da uno degli ultimi, egli metterebbe per qual- che tempo in istato d'incertezza la massa, o le niasse degli obbligati anteriori per Υάτητηοη- tare della somma, della quale questi pure haa- no il diritto, di rivalersi sopra i loro autori« Gli obbligati che pagano dalla loro massa
la tangente relatira alla somma della cambiale, o deyono arer la cessione dei diritti totali pel rimborso della cambiale, ö no .... Se si mo- le che la debbano avere, allor« non possono più esercifarsi questi diritti da altrï; se poi »i ammettesse che non li /össero cessi che li di- ritti sopra la tangente da loro paga»a, della quale nella massa d'ürf altro obbligato, non gli potesse entrare, che una porzïone, si sta- bilirebbe il principio: che il pagamento delle Lettere di Cambio dovesse essere completo, e perció di prima classe, e che la massa d'uno degli
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'degli Ultimi giratarj dóvesse portare una per-
dita reale non proporzionata per niun rappor- to a quella degli altri, stante Li differeuza fra gli accordi délie varie masse dei falliti ; di più, allora la ïrtassa di uao degli Ultimi giratarj ob- bligati, potrebbe per caso rivolgersi pel risarei- mento délia tangente da es*a pagata, a quella stesso, che gii da altro fosse stato convenuto pèl rimanente non pagato sulla cambiale, la quai cö'sa porterebbe lia' inonngrufenza di rap- presentszioni di pretese , inammissibile. E da riflettersi in oltre : che mentre che il
possessore délia cambials cerca il sno regresso per la summa non pagata, o dal traente, o dft uno dei prinii giratarj , potrebbe il pagatorö dellà prima tangente rivolgersi na uno dei. gi- ratarj aon conveniiti, per la summa totale, cio che produrrebbe un' uîtra confusion« nell' eser» cizio del regresso competente a questo. E stabilindo in conseguenza dell'antidetto^
che le masse dei primi öbbligati non potessero définir® li rtparti per Γ incertezza delle summe esigibili sülle caulbiali non pagate, si andareb? be incontro ad una procedura «ffatto incampa- tibile cölla soliecituditie generalmente sccordatfi alla ultiuiazione delle pendenze commercial!· Che se poi ei volesse atnmissibile Γ intenta-
gione delle azioni intiere presto tutte le mas- se, allora potrebbe risultame complessivamence ƒ 3 uu |
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im effetto di pagamentp maggiore del ricerca- to ; nè saprei con quäle misura si potrebbe li- partire il soprsvanso eopra li pagatori; ei îoglie» rebbe ad essi il regresso reciproco, poichô niu- no potrebbe venir convenuto due volte, θ si stabilirebbe la massima : che uno degli obbliga- ti solidarj lo dovesse essere in grado raaggiore d'un altro. Queste varie procedure condurrebbero adun-
que in un labiriuto d'azioni assurde, e sembra che nel caso di fallimento ai tutti gli obbliga- ti, l'ôipediente più opportuno al possessore di una cambiale protestata , possa essere : d'eleg- gersi fra gli obbligati uno s e quello da cui fosse sperabile ottenere la sunima maggipre per convenirlo del pagamento, e cedergli li diritti di regresso verso H di lui autori. Aggiunta ail' Articula III. del Cap. II.
J-j Eineccio negli Elementi del Gius civile, se-
condo l'ordine délie pandette, rimarca al titolo quinto del Libro XIII. De Consiituta pecuniaA che aocadde sovente, che li cambisti promisero in assenza ad altri flssenti, di far pagare del denaro a Efeso, che dovevano dare a Roma, senza che taie promessa fosse &&&ee^ita solen- nemente; per ben comune ^uesto contratto fu pero riconosciuto valido, e si accordo la quc- rcla
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rela per Γ azione recepätia, purchâ fosse stat» ooncepito con termini legali β solenni, benchè senza stipulaiione. Da questo passo si puo dedurre, quali fos-
sero gli afiari cambiarj, presso H Romani. Annotazione finale.
IN eil' applicazione dei principj universali di Gîus-
Cambiario., ail'esercizio délie varie azioni cambiari© non sempre con metodo matematico ho citati li principj stessi, perché ho confidato nell' attendions del lettore, a cui dovrebbero essere rimasti impres- si bastanf.emente , dalla lettura del breve mi o trat- tato, pêr poterseli all'uopo rammeritare. In. oltre se avessi altrimenti- operato , mi sarebbe sovente oc- corso, di avermi a riportare a quanto la Giurispru- denza elementare insegna, riguardo ai doveri ine- renti a' contratti in. generale, e specialmente a quel- li di vendita e di mandato ; cognizioni che debbo swpporre ben note a chi s'applica a questo ramp particolare di diritto, per poterie qui omettere . |
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οίεΑ^
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INDICE DELLE MATERIE;
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•Ac
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' ceeltante, sua azione nel cambio . Pag· 9
^lccettazione in generale, sua forza . 51
procrastinala, suoi effetti. 65
di persane non donticiliate net luogo del
pagamento, come debba farsi. 66
condisionata, sua forza . ç é
sopra pro tes to, e per i/ilervento. ç%
jinticJii loro cognizioni cambiarie . i$
jAutori del cambio , che sie/io . é ü
ËíáÀÀï, cosa sia. 53
Mvviso al trassato , conternporaneo alla tratta
sua ragione. 6ö
Cambio da piazza a piazza, sua définizione. Þ
suo scopo . 46
Cambio mzfouto , cosa sia. 8
secco, sua natura . 56
Cauzione in caso ai pericolo évidente di non
esecuzione del contralto . 6a
Cessione ail' ordine, sua derivazione . 5o
Clausula all' ordine S. P. d1onde derivi. 4Ü
Commissioni non conformi alla regolare consu-
inazione del contratto cambiario cûine debbano trattarsi. 82 Contratto di cambio, sua scopo . 46
sua natura. 49
Définizione del Gins cambiario . 5 S
Di-
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Dilazioui di pagamenlo, accordata arbitraria-
mente, loro effetto. Pag. 78
Dupplicati di cambiali, loro forza. 6»
Ebrei, loro rimota coghizione del cambio. ai
JEsaziorié délié cambiali perdute. 79
Estinzione délie cambiali avanti la. scadenza. 78*
Fallimento di tutti gli obbligati cambiarj quai effetto riporti. 85
Fiere di cambio dei Firentini. 4*
dei Genovesi. v?7
dei Lionesi. 33
dei Veneziani. 4l
Firentini, loro antica pratictt del cambio; a5
Genovési, loro stabilimenti cambiarj. 36
Giratar/, loro azione. . g
per conto altrui, loro diritti ed oSblighi; ^S
Giri, loro effetto. 4^ loro spirito . ivi
perfezionaronà il cambio ; 4*
Giro iri bimico, inammissïbile. 44
Jndossato ; sua azione. 9
Indosso, cosd sia. ivi
Insùomabilità dell' accettazionè. 70
Lettere di cambió, idea generale di esse. 8
loró essenza é spirito . 47
lorö forma sin attorno il i5oo. 29
loró rëquisiti. 5g
Lettere di cambio, spedite per accettazionè ad
oggetto di precauzione, 6j4
spedite al trassato* per accettazionè, só-
pra di se medesimo. 70
a disposisione del dupliemto . /jj
Lio-t
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LioWesi, îoro mveterata cógnizione del cam-
bio. Pag. 3i
Mallevadoria dei cedenti cambiarj. 63
Mercati e fiere, loro influenza sul Cambio . i/j.
Nomi tecnici usati nel cambio. g
Obbligati anleriori e posteriori, chi Sieno, lp
Obbligaziohe in solido sua natura. 44
Ordine nella concorrenza di pin ûccettanti. y5
Origine del cambio da piazza a piazza. ι i
del commercio. ivi
del denaro. ivi
Pagamento sopra protesto, ο per intervento. 8o
i/i porziOfiO di cainbiale . ivi
'Présentante, sua azion'S. 9 Prezzo comune, cosa sia . 12 Prescrizione cambiaria, sua sorgeiite ; 57 Protesto cambiario, sua cagione e forza. 70 suoi recjuisiti. 6g corne si debba usarne. ivi Protezione di legge dûDûta al Contratto cam- biario . 5S Provvista dei fondi, corne s'intenda- 6i Retenzione delle cambiuli presentàte per l'ac- cetlazione, suo effetto . 68
Ricambio, cosa sia. S ι
Ricusazione o rifiuto d'accettazione . 5 2
Rùnessa, cosa sia. 9
Rimettente, sua azione . ivi
Rimettenti e giratarj per procura. 44
Ritardo volonteirio nell'esigenza di cambiali ac- cettate, e scadute, suo effetto ; y 7
Rivatsa, cos« sia ι '. · -< St
Sca-
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Scadenza 'delle lettere di cambio S Pag. η\
Storno del contratto di cambio, prima, 'della
cessions delle lettere . gjj
Tempo alla presentazione delle Lettere di Cam-
bio . <5S per Γaccettazione. 65 Titoli necessarj per esigere e pagare valida- mérite le lettere di cambio » 7^ Traente, sua azione nel cambio..· 9 Wrassato, sua azione. lvi gratta, cosa sia. ivi Xftilità del cambio da piazza a piazza. 54 Veneti, loro invcterata cognizione del cambio,, 34 |
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IL FINE
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Edizione posta sotto la salvaguardia della Legge,
avendone adempiute Ie prescrizioni. |
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> j
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Errata Çoniticx
Tag. 11 Un. 9 esercizio d«I eam- «äel carabio, di derrfe
bio di merci eç. t«, merci e«. s S i5piùstese più estese
a g »o negoziara saegoziavano
44 s5 al compratore ai compratori
Bj ï4togliere togliersi
%γ «a dirette lettere
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