IL SECONDO
LIBRO
DELL'ARCHITETTVRA
Di Andrea Palladio. NELQVALE SI CONTENGONO I
difègni di molte cafe ordinate da lui
dentro,e fuori della Cittì, ET l D I S E G 711 DELLE
cafe antiche de' Greci3& de' Latini.
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IL SECONDO LIBRO DELL ARCHITETTVRA
DI ANDREA PALLADIO.
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DEL DECORO, O* GONVENIEN
fi deue olferuar nelle fabriche priuate. Cap. |
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ZA, CHE
Primo.
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O efpofto nel palfato libro tutte quelle cofe,che mi fono parfe più degne di confi-
deratione per lafabricade gli edifici) publici, & delle cafe priuate, onde l'opera rieica bella, gratiofa, e perpetua : & ho detto ancho, quanto alle cafe priuate, al- cune cofe pertinenti alla commodità, alla quale principalmente farà quell'altro libro indrizzato. E perche commoda fi deuerà dire quella cafadaquale farà con- ueniente alla qualità di chi l'hauerà ad habitare,ele fue parti corriiponderanno il tutto, e frale fteife. Però douerà l'Architetto fopral tutto auertire, che (come dice Vitruuio nel >rimo, e fello libro ) a Gentil'huomini grandi, e masfimamente diRepublica fi richiederanno cafe :on loggie, e fale fpatiofe, & ornate : acciò che in tai luoghi fi polfano trattenere con piacere quel- li, che afpettaranno il padrone per falutarlo, ò pregarlo di qualche aiuto,e fauore :Et a' Gentil'huo mini minori fi conuerranno ancho fabriche minori, di minore Ipefa, e di manco adornamenti. A' Catodici, &Auocati fi do ueràmedefimamentefabricare , che nelle lorcafe ui fiano luoghi belli da paleggiare, & adorni : accioche i clienti ui dimorino fenzaloro noia. Le cafe de' mercatanti ba- lleranno iiuoghi, oue fi ripongano le mercantie, riuolti à Settentrione, & in maniera difpofti, che i padroni non habbiano a temere de i ladri. Siferberà anco il Decoro quanto all'opera, fé le parti ri- sponderanno al tutto,onde ne gli edificij grandi ; ui fiano membri grandi ; ne' piccioli, piccioli, e he i mediocri,mediocri : che brutta colà certo farebbe, e difcóueneuole,che in unafabrica molto gran de folfero fale,e ftanze picciole: e per lo contrario in una picciola folfero due,o tre ftanze,che occu- |
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,j^.
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lto il tutto. Si deuerà dunque ( come ho detto ) per quanto fi poifa, hauer rifguardo, & a quel-
ogliono fabricare, e non tanto à quello, che esfi polfano, quanto di che qualità fabrica Io- ne: e poi che fi hauerà eletto ; fi difporranno in modo le parti, che fi conuengano al tutto, Ite : & ui fi applicheranno quelli adornamenti, che pareranno conuenirfi : Mafpeffe uolte ,i ili' Architetto accommodarfipiu alla uolontà di coloro,, che fpendono, che a quello,che oì , olferuare. |
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DELLE
I I. |
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DEL COMPARTIMENTO
ftanze, & d'altri luoghi. Gap.
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! C CIO C H E le cafe fiano commode all'ufo della famiglia, fenza laqual com-
modità farebbono degne di grandisfimo biafmo ; tanto farebbe lontano che fof- fero da elfere lodate ; fi deuerà hauer molta cura, non folo circa le parti principa- li , come fono loggie, fale, cortili,ftanze magnifiche, & fcale ampieducide, e fa- cili à falire ; ma ancora che le più picciole,e brutte parti fiano in luoghi accomoda tiperferuigio delle maggiori e più degne : Perciochefi come nel corpo humano fono alcune parti nobili,e belle ,& alcune più tolto ignobili, e brutte, che altramente, e ueggiamo nondimeno che quelle hanno di quelle grandisfimo bifogno, ne fenza loro potrebbono (lare ; coli ancho nelle fabriche deono elfere alcune partiriguardeuoli, & honorate, & alcune meno elegan- ti : fenza lequali pero le fudette non potrebbono reftar libere, & cofi perderebbonoin parte della lor dignità, & bellezza. Maficomelddio Benedetto haordinati quelli membri noftri, che i più belli fiano in luoghi più elpofti ad elferueduti,&i meno honefti in luoghi nafcofti; cofi ancor noi nel fabricare; collocheremo le parti principalijeriguardeuoliin luoghi fcoperti, e lemen belle in luoghi più alcoli a gli occhi noftri che fia posfibile : perche in quelle fi riporranno tutte le brutezze della cafa, e tutte quelle cofe, che potelfero dare impaccio, & in parte render brutte le parti più bel le. Però lodo che nellapiùbalfa parte della fabrica, laquale io faccio alquanto fotterra ; fiano dilpo fte le cantine, i magazini da legne, le dilpenfe, le cucine,i tinelli,i luoghi da lifcia,o bucata,i forni,e gli altri fimili,che all'ufo quotidiano fono neceflarij : dal che fi cauano due commodità : l'ima che la parte di fopra refta tutta libera, e l'altra, che non meno importa ; è, che detto ordine di fopra diuien fanoperhabitarui,effendoilfuopauimento lontano dall'humido della terra :oltra che alzandoli ; AA 2 ha
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4 LIBRO
ha più bella grada ad effèr ueduto,& al ueder fuori. Si auertiràpdi nel refto della fabrica,che ui fia-
no ftaze grandi,mediocri,e picciole : e tutte l'una àcato araltra,onde poffano fcambieuolmenté ter uìrfi. Le picciole fi amezeranno per cauarne camerini, oue fi ripongano gli f tudioli, ò le librarie, gli arnefi da caualcare,& altri inuogli,de' quali ogni giorno riabbiamo dibifogno, e no fta bene che fliano nelle camere,doue fi dorme,màrìgia,e fi riceuono iforeftieri. Appartiene ancho aìlacómodi tà,chele ftanzeper la eftate fiano ampie,efpaciofe, eriuolte à Settentrione ; e quelle per lo inuerno à Meriggile Ponente,e fiano più tolto picciole che altramente : percioche nella eftate noi cerchia- mo l'ombre, & i uenti, e nell'inuerno i S oli,& le picciole ftanze più facilmente fi fcalderanno che le grandi.Ma quelle,delle quali uorremo feruirci la Primauera,e l'Autunno ; faranno uolte all'Oriéte, e riguarderanno fopra giardini,e uerdure. A quefta medefima parte faranno anco gli ftudij,ò libi a- rie:perche la mattina più che d'altro tempo fi adoperano.Ma le ftanze grandi con le mediocri,e que fte con le picciole deono elfere in maniera copartite,che(come ho detto altroue)una parte della fa- brica corrifponda all'altra, e cofi tutto il corpo dell'edificio habbia infe una certa cóuenienza di me bri,che lo réda tutto bello,e gratiofo.Ma perche nelle città quafi fempre,òi muri de' uicini,o le ftra- de,e le piazze publiche affegnano certi ,terminioltra iquali non fi può l'Architetto eftédere ; fa dibi fógno accomodarli fecondo l'occafione de' fiti : alche daranno gran lume(fe non m'inganno)le pian te,e gì'alzati che feguono : iquali feruiranno per efempio delle cofe dette ancho nel parlato libro. DE I DISEGNI DELLE CASE DELLA CITTA'. Cap. III.
Ó mi rendo ficuro, che appreflo coloro, che uederanno le fotto pofte fabriche, e
conofcono quanto fia diffidi cofa lo introdurre una ufanzanuoua, masfimamen- te di fabricare, dellaqual profesfìone ciafcuno fi perfuade faperne la parte fua j io farò tenuto molto auenturato, hauendo ritrouato gentirhuomini dicofinobile,e gcnerofo animo,& eccellente giudicio, c'habbiano creduto alle mie ragioni, e fi fiano partiti da quella inuecchiata ufanza di fabricare fenza gratia, e fenza bellez za alcuna ; &c in uero io non polfo fé non fommamente ringratiare Iddio ( come in tutte le noftre at- tieni fi deue fare ) che m'habbia predato tanto del fuo fauore, ch'io habbia potuto praticare molte di quelle cofe, lequalicon mie grandissime fatiche per li lunghi uiaggi c'ho fatto, e con molto mio ftudio ho apprefe. E perche le bene alcune delle fabriche difegnate non fono del tutto finite ; fi può nondimeno da quel che è fatto comprendere qual debba effer l'opera finita ch'ella fia ; ho pofto à ciafeunàiinome dell'edificatore, & il luogo douefono ■> affine che ciaicuno uolendo poffa uedere in effetto come eiferiefeano. Et in quefta parte farà auertito il lettore, che nel ponere i detti dife- gni i io non ho hauuto rifpetto ne a gradi, ne à dignità de' gentil'huomini,che fi nomineranno : ma gii h o polli nel luogho,che mi è uenuto meglio : conciofia che tutti fiano honoratisfimi. Ma uenia- rao hormai alle fabriche, delle qualila fottopoftaè in Vdene Metropoli del Friuli, & è fiata edifica ta da' fondamenti dal Signor Floriano Antonini gentil'huomo di quella città. Il primo ordine del- la facciata è di opera ruftica : le colonne della facciata, della entrata,e della loggia di dietro fono di ordine Ionico. Le prime ftanze fono in uolto ; le maggiori hanno l'altezza de' uolti fecondo il pri- mo modo pofto di fopra dell'altezza de' uolti ne i luoghi più lunghi, che larghi. Le ftanze di fopra fono in folaro, e tanto maggiori di quelle di fotto, quanto importano le contratture, ò diminutioni de' muri,& hanno i folari alti quanto fono larghe. Sopra quefte ui fono altre ftanze : lequali poffono feruire per granaro. Lafala arriua con la fua altezza fotto il tetto. La cucina è fuori della cala, ma però commodisfima. I cesfi fono a canto le fcale,e benché fiano nel corpo della fabrica ; non ren- dono però alcun cattiuo odore : perche fono pofti in luogo lontano dal Sole, & hanno alcuni fpira- gli dal fondo della foifaper la groffezza del muro, che sboccano nella fommità della e afa. ^ ( \ i
QV ESTÀ Linea è la metà del piede Vicentino, co'l quale fono fiate mifurate le foglienti
fabriche. T V T T O il piede fi partifèe in oncie dodici 3 e ciafeun'oncia in quattro minuti.
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S I CO N D Ò.
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IN VICENZA fopra la piazza, che uolgarméte fi dice l'Ilbla ; ha fabricato fecondo la inuen
tione,che fegue,il Conte Valerio Chiericato,cauallier & gentil'huomo honorato di quella città.Hà queftafabricanellapartediibtto unaloggia dauanti, che piglia tutta la facciata : il pauimento del primo ordines'alza da terra cinque piedùil che è ftato fatto fi per ponerui (òtto le cantine,8j altri luo ghi appartenenti al commpdo della cala, iquali non fariano riufciti fé foffeio flati fatti del tutto fot- terra ; percioche il fiume non è molto difcofto ; fi ancho accioche gli ordini di fopra meglio godef- fero delbelfito dinanzi. Le ftanze maggiori hanno i uolti loro alti fecondo il primo modo dell'altez ze de uoltidc mediocri fono inuoltate à lunette ; & hanno i uolti tanto alti quanto fono quelli delle maggiori. I camerini fono ancor esfiin uolto, e fono àmeZati.Sonó tutlì quefti uoltiornatidi com- partimenti di ftucco eccellentisfimi di mano di Meffer Bartolameo Ridolfi Scultore Veronefe; & di pitture di mano di Meffer Domenico Rizzo, & di Meffer Battifta Venetiano, huomini fingolari in qucfte profesfioni. La fala è di fopra nel mezo della facciata ; & occupa della loggia di fotto lapar- tedimezo. La fua altezza è fin fotto il tetto; e perche efceralquanto in fuori ;hafotto gli Angoli le colonne doppie, dall'una e l'altra parte di queftafala uifono due loggie,cioè una per bandadequali hanno ifoffitti loro, ouer lacunari Ornati di bellisfimi quadri di pittura, e fanno bellisfima uifta. Jlprimo ordine della facciata è PoricojS? il fecondo è Ionico. % |
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S E G V E il difegno di parte della facciata in forma maggiore,
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T13IS E G NI, che feguono ; fono della cafa del Gontèlfeppo de Porti famiglia nobilisfìma
della detta Città, Guarda quella cafa fopra due flrade publiche ; e però ha due entrate, lequali han Ho quattro colonne per cialcuna, che tolgono fufo il uoitoi e rendono il luogo di ibprafìcuro. Le ftanze prime fono in uolto. L'altezza di quelle, che fono a canto le dette entrate ; è fecondo l'ulti- mo modo dell'altezza de1 uolti. Le flanze feconde,cioè del fecondo ordine, fonoinfolaro : E eolile prime, come le feconde di quella parte di fabrica, ch'è Hata fatta ; fono ornate di pitture,e di ftucer» bellisfimi di mano de' fopradetti valent'huomini ; & di Melfer Paolo V eronefe Pittore ec- cellentisfimo, Il cortile circondato daportici, alquale fi uà da dette entrate per un'andito ; hauerà ìe colonne alte trentalei piedi e mezo,doè quanto è alto il primo,e fecondo ordine. Dietro a que- fìe colonne ui fono pilaftri larghi un piede,e tre quarti ; e grosfì un piede,e due oncie, che loflente- ranno il pauimento della loggia di fopra, Quello cortile diuide tutta la cafa in due parti : quella da- manti feruirà ad ufo dei padrone, e delle Tue donne : e quella di dietro farà da metterui i foreftieri : onde quei di cafa, & i foreftieri refteranno Uberi da ogni rifpetto : alche gli antichi,e masfimamen- te i Greci riebbero grandisfìrno riguardo. Oltra di ciò feruiràaneo queftapartitione in cafo che i di fendenti del fudetto gentirhuomo «oleifero hauere i fooi appartamenti feparati. Ho uoluto poner le fcale principali fottol portico, che rispondano à mezo del cortile : accioche quelli, che uoglio- iio faìir di fopra ,-lìano come affretti à ueder le più belle particella fabrica ; & ancho accioche effen- do nel mezo poffano feruire all'una^ all'altra parte. Le cantine, e i luoghi limili fono fotterra. Le • ftalle fono fuori del quadro della cafa : 6? hanno l'entrata per fotto la fcala. De' difegni in forma grandei ilprimoèdi partedella facciata,^ilfecondodi parte delcortile. |
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SECONDO.
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L A f abrieachefegue è inVerona,e fu cominciatadal Conte Gio.Battifta dallaTorre Gentirhuo-
1110 di quella Città : il quale foprauenuto dalla morte ; non l'ha potuta finire : ma ne è fatta vna buona Parte. Si entra in quella cafa da i fianchi, oue fono gli anditi larghi dkee piedi : da i quali fi peruiene ne i Cortili di lunghezza ciafcuno di cinquanta piedi,e da quefti in vna Sala apertala quale ha quat- to colonneper maggior ficurezza della Sala di fopra. Daquefta Sala fi entra alle Scale :lequaiifo- n(> ouate, e uacue nel mezo. Idetti Cortili hanno i Corritori, ò Poggiuoli intorno, al pari del piano «elle feconde ftanze. Le altre Scale feruono per maggior commodità di tutta la cafa. Quello compartimento riefee benifsimoin quefto fito : il quale è lungo, e ftretto 3 & ha la ftrada maeftra da vna delle facciate minori. -' |
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BB a Idifegni
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i* LIBRO
I DIS E G NI che feguono fono di una fabrìcain Vicenza del Conte Ottàiùo de' Thìeni, fu del
Conte Marc'Antonio : il qual le diede principio. E qtìefta cafa fituata nel mezo della Città>vÌcino al la piazza,e però mi è parfo nella parte ch'è uerfo detta Piazza difponerui alcunebotteghe ; percioche deuc l'Architetto auertire ancho all'vtile del fabricatof e,potédofi fare c5módamente,doue refta fito grande à fufficienza. Ciafcuna bottega ha (opra di fé vn mezàto per ufo de' botteghieri ; e fbpra ui fono le Itanze per il padrone. Quefta cafà è in Ifbla, cioè circondata da quattro ftrade » La entrata principale, ò uogliam dire porta maeftra ha vna loggia dauanti,& è fbpra la ftrad a più frequente del- la Città. DifoprauifaràlaSalamaggiore:laqualevfciràinfiioital paro della Loggia. Due altre entrate ui fono ne' fianchi, lequali hanno le colonnenelmezo,cheui fono pofte non tanto per orna- mento,quanto per rendere il luogo di fbpra ficuro, e proportionare la larghezza all'altezza. Da que fte entrate fi entra nel cortile circondato intorno da loggie di pilaftri nel primo ordine ruftichi, e nel fecondo di ordine Compofito. Ne gli angoli ui fono le ftanze ottangule,che riefcono bene, fi per là formaloro,come per diuerfi ufi, à' quali elle fi poffono accommodare. Le ftanze di quefta fabrica c'hora fono finite ; fono fiate ornate di bellifsimi ftucchi daMeifer Aleffandro Vittoria, & Meffer Bar tolomeo Ridolfi j e di pitture da Meffer AnfelmoCanera.,&Meifer Bernardino India Veronefi^non fecondi ad alcuno de'noftri tempi. Le Cantine, e luoghi fimili fono fottoterra : perche quefta fa- brica è nella più alta parte della Città,oue non è pericolo,che l'acqua dia impaccio. |
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DE I DISEGNI che lèguono in forma maggiore5 ìl primo è diparte
della facciata j il fecondo di parte del Cortile della foprapoftafabrica» |
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.HANNO;
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HANNO ancho nella fo-
pradetta Città i Conti Valmara- na Gentil'huomini honoratifsimi per proprio honore , & commo- do , & ornamento della loro pa- tria fabricato fecondo i difegni,che feguono: nella qual fabrica efsi non mancano di tutti quegli ornamenti, che fé le ricercano, come fiacchi, e pitture . E' quefla caia diuifain due parti dalla corte di mezo:in-i torno la quale è vn Corritore,ò Pog giuolo,che porta dalla parte dinan- zi à quella di dietro . Le prime ftanze fono in uolto :le feconde in iblaro, e fono quefle tanto alte, quanto larghe. Il Giardino che fi troua auanti che fi entri nelle flalle ; è molto maggiore di quel ch'egli è fegnato : ma fi ha fatto cofì picciolo perche altramente il foglio non fa- ria flato capace di effe flalle, e cofì di tutte le parti. E tanto bafli ha- uerdetto di quefla fabrica, eifen- do che, come ancho nelle altre, ho poflo ne i difegni le mifure della grandezza di ciafeuna parte. |
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I L D I S E G N O in forma
grande, che fegue >cdi meza la facciata. |
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FRA MOLTI
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FRA MOLTI honorati Gentil'huomini Vicentini fi ritroua Monfignor Paolo Almerico huó-
mo di Chiefa,e che fu referendario di due Sommi Pontefici Pio UH, & V, & che per il fuo ua- lore meritò di efler fatto Cittadino Romano con tutta cafa fiia, Quefto Gentil'huomo dopo l'hauer vagato molt'anni per defiderio di honore > finalmente morti tutti i lùoi ; uenne à repatriare, e per fuo diporto fi riduffe ad un fuo fuburbano in monte, lungi dalla Città meno di un quarto di miglio : oue ha fabricato fecondo l'inuentione,che fegue : la quale non mi è parto mettere tra le fabriche di Villa per la uicinanza ch'ella ha con la Città,onde fi può dire che flanella Città iftelfa. Il fito è de gli a- meni,e diletteuoliche fipolfanoritrouare : perche è fopra un monticello diafce(afacilifsima,&èda vna parte bagnato dal Bacchigliene fiume nauigabile, e dall'altra è circondato da altri amenifsimi colli,che rendono l'afpetto di un molto grande Theatro,e fono tutti coltiuati, & abondanti di frutti eccellentifsimì3& di buonifsime viti : Onde perche gode da ogni parte di bellifsime uifte,delle quali alcune fono terminate,alcunepiulontane,&altre,che terminano con l'Orizontej ui fono ftate fatte le loggie in tutte quattro le faccie : fotto il piano delle quali, e della Sala fono le iìanze per la com- modità,& ufo della famiglia. LaSalaènelmezo,&è ritonda,e piglia il lume di fopra. I camerini fònoamezati. Sopra le ftanzegrandi,lequa!i hanno iuolti alti fecondo il primo modo, intorno la Sala ui è un luogo da paffeggiare di larghezza di quindici piedi, e mezo. Nell'eftremità de i pie- deftili,che fanno poggio alle fcale delle lpggìej; ui fono flatue di mano di Meffer Lorenzo Vicentino Scultore molto eccellente. |
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HA ANCORA
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20 L I B R O
HA ANCORA il Signor Giulio Capra dignifsimo Caualiere,& Gentirhuomo Vicentino
per ornamento deUafua patria più tolto che per proprio bifogno preparata la materia per fabricare, & cominciato fecondo idifegni, chefeguono in vn bellifsimo iìto fopra la ftrada principale della Città. Hauerà quella Cafa Cortile, Loggie, Sale, e Stanze, delle quali alcune faranno grandi, al- cune mediocri,& alcune picciole. La forma farà bella, & uaria, e certo quello Gentil'huomo haue- rà cafa molto honorata, e magnifica, come merita il fuo nobil'animo. |
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C, Corte difcoperta.
D, Corte Umilmente difcoperta.
L, Cortile. S, Sala che nella parte di fotto ha le colonne,e di fopra è libera,cioè fenza colonne. |
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SECONDO.
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LIBRO
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F E CI al Conte Montano Barbara*
no per vn Tuo {ito in Vicenza la prefen* te inuentione : nell a quale per cagiori del fito non feruai l'ordine di vna parte, ancho nell'altra. Hora quello Gentil'* huomò ha comprato illito uicino ; onde lì feruaTifteilò ordine in tutte due le par ti; e fi come da una parte ui fono le dalle* e luoghi per Cernitori, ( come fiuedeneì difegno) coli dall'altra ui uanno Ilanze cheléruiranno per cucina, e luoghi da donne,& per altre commodità. Si ha già cominciato à fabricare, & li fa la fac- ciata fecondo il dileguo che fegue in for ma grande. Non ho pollo ancho il di- fegno della pianta, fecondo che è flato ultimamente conclufo , e fecondo che fono hormaiftate gettate lefondamen- ta, per non hauere potuto farlo inta- gliare à tempo , che li potefle {lampa- re. La entrata di quella inuentione ha alcune colonne, che tolgono fufo il volto per le cagioni già dette. Dalla delira, e dallafiniftraparte ui fono due flanze lunghe un quadro e mezo, & ap- preso due altre quadre, & oltra quelle due camerini. Rincontro all'entrata ui è vn' andito, dal quale lì entra in una log-" già fopra la corte. Ha quello andito un camerino per banda, e fopra mezati, à' quali ferue la {cala maggiore, e princi- pale della cafa. Di tutti quelli luoghi fono i uolti alti piedi uentiuno e mezo. La Sala difopra, e tutte l'altre ilanze fo- no in lolaroi camerini foli hanno i uol- ti alti al paro de i folàri delle Ilanze. Le colonne della facciata hanno fotto i pie- deilili, e tolgono fufo vn pogginolo : nel quale lì entra perla foffitta; non £ fa la facciata a quello modo (come ho det- to ) ma fecondo il dilegno, che fegue in forma grande. |
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Cap. IIII.
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DELL'ATRIO TOSCANO.
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A P OI c'ho pofte alcune di quelle fabriche,ch'io ho ordinate nelle Città; è molto
conueneuole che per feruare quanto ho prometto, ponga i dilegni di alcuni luoghi principali delle cafe de gli Antichi : e perche di quelle l'Atrio era una parte nota- bilifsima ; dirò prima de gli Atrij,& in confequenza de i luoghi a lui aggiunti : poi uerrò alle Sale. DiceVitruuio nel vj. libro, che cinque forti diAtrij erano ap- prendo gli Antichi, cioè Tofcano, di quattro colonne, Corinthio, Teftugginato, & Difcoperto,del quale non intendo parlare. Dell'Atrio Tofcano fono ifeguentidifegni. La lar- ghezza di quefto Atrio è delle tre parti della lunghezza le due. llTablinoè largo due quinti della larghezza dell'Atrio ; e medefimamente lungo. Da quefto fi paffa nelPeriftilio, cioè nel cortile cofl portici intorno : ilquale è un terzo più lungo che largo. I portici fono larghi, quanto fono lunghe le colonne. Dai fianchi dell'Atrio ui (i potrebbono far Salotti, che guardalìèro fopra giardini : e ft cofi fi faceffero, come fi uede nel difegno ; le loro colonne farebbono di ordine Ionico lunghe uent'i piedi, & il portico farebbe largo quanto gli intercolunnij,di fopra ui farebbono altre colonne Colin thie, la quarta parte minori di quelle di fotto : tra lequali ui farebbono feneftre per pigliare il lume Sopra gli anditi non ui farebbe coperta alcuna :jna intorno haurebbono i poggi : e fecondo il fito fi potrebbono fare più, e meno luoghi di quel c'ho difegnato, e fecondo che faceife dibifogno all'vfc? e commodo di chi ui haueffe ad habitare. |
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SEGVE
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SECONDO.
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Segue il difegno di quell'Atrio informamaggiore.
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B, Atrio.
D, Fregio, ouero traue limitare.
G, Porta del Tablino.
F, Tablino.
I, Portico del Periftilio.
k9 Loggia auantil'Atrio, che potremo chiamare Veftibulo.
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VD DELL'ATRIO
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SECONDO. 37
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DELL'ATRIO DI QVATTRO COLONNE. Cap. V.
L DISEGNO che fegue ; ha l'Atrio di quattro colonne : ilqualé è largo delle
cinque parti della lunghezza le tre .Le ale fono per la quarta parte della lunghez- za. Le colonne fono Corinthie : il loro diametro è per la metà della larghezza del le ale : il difcoperto è la terza parte della larghezza dell'Atrio : il Tablino è largo per la metà della larghezza dell'Atrio, & m'edeiimamente lungo. Dall' Atrio per il Tablino fi palfa nel Periftilio : il quale è lungo un quadro e mezo : le colonne del primo ordine fono Doriche , & i portici fono tanto larghi, quanto fono dette colonne lunghe : quel- le di fopra, cioè delfecondo fono Ioniche, la quarta parte piùfottili di quelle del primo, & hanno lotto di fé il poggio, ò piedeftilo alto piedi due,e tre quarti. A, Atrio.
B, Tablino.
C, Porta del Tablino.
D, Portico del Periftilio.
E, Stanzeapprellbl'Atrio.
F, Loggia perlaquale fi entra all'Atrio.
G, Parte fcoperta dell'Atrio co' Poggiuoli intorno.
H, Ale dell'Atrio. I, Fregio della Cornice dell'Atrio,
k, Il pieno che è fopra le colonne. L, Mifura di diece piedi. |
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DELL'ATRIO
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L I B R O
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♦4+-H-W-M+4-
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^SS3^^5SS<*ISSSWJ^# ^
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|^5S3^^3f^mW3#^^^
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SECONDO. 29
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DELL'ATRIO CORINTHIO. Gap. VI.
A SEGVENTE fabrica è del Conuento della Carità :doue fono Canonici Rer
golariinVenetia. Ho cercato di afsimigliar quella cafaà quelle de gli Antichi: e però ui ho fatto! Atrio Gorinthio : il quale è lungo per la linea diagonale del qua- drato dellalarghezza. Le ale fono vna delle tre parti, emezadella lunghezza: le colonne fono di ordine Compofito grolfe tre piedi e mezo, e lunghe trentacinque. Lo (coperto nelmezo è la terza parte dellalarghezza deHAtrio:Sopra le colóne ni è vn terrazzato {coperto al pari del piano del terzo ordine dell'Inclauftro, oue fono le celle de i Frati. Appretto l'Atrio da vna parteèlaSacreftia circondata da vna Cornice Dorica, che tol fufoil uolto: lecolonne che ui fi ueggono ; fbftentano quellaparte del muro dell'Inclauftro, che nella parte di fo- pra diuide le camere, ouer celle dalle Loggie. Serue quefta Sacreftia per Tablino ( coli chiamaua- no il luogo, oue poneuano le imagini de' maggiori ) ancora che per accommodarmi ; io l'habbia po- fta da vn fianco dell'Atrio. Dall'altro fianco è il luogo per il capitolo: il quale rifponde alla Sacre- ftia . Nella parte appreifo laChièfa ui è vna Scala ouata uacua nel mezo, la quale riefce molto com- moda, e uaga. Dall'Atrio fi entra nell'Inclauftro : il quale ha tre ordini di colonne vno fopra l'altro : il primo è Dorico, le colonne efcono fuori dei pilaftri più che la metà : il fecondo è Ionico, le colon- ne fono perla quinta parte minori di quelle delprimo : ilterzo è Corinthio,& ha le colonne la quinta parte minori di quelle delfecondo. In quello ordine in luogo de Pilaftri, ui è il muro continuo,& al diritto de gli Archi de gli ordini inferiori ui fono feneftre che danno lume all'entrar nelle celle : i uol- ti delle quali fono fatti di canne, accioche non aggrauino i muri. Rincontro all'Atrio & Inclauftro oltralacallefitrouailRefettoriolungoduequadri, & alto fin al piano del terzo ordine delllnclau- ftro : ha vna loggia per banda, e fotto vna Cantina fatta al modo, che fi fogliono far le cif terne,accio- che l'acqua non uipofla entrare. Da vn capo ha la cucina, forni, corte da Galline, luogo da legne, <ialauarei panni, &vn giardino affai bello : e dall'altro altri luoghi. Sono in quefta fabrica tra fore- ftarie., & altri luoghi, che feruono à diuerfi efetti,quarantaquattro ftanze 3 e quarantafei celle. |
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DE I
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DE I DISEGNI che feguono, il primo è di parte di quefto Atrio in forma
maggiore, Scilfecondo di parte deU'Indauftro. |
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DELL'ATRIO
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SECONDO. 33
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DELL'ATRIO TESTVGGINATO, E DELLA CASA PRIVATA
de gli Antichi Romani. Cap. VII. L T R A le fopradette maniere d'Atri; vn'altra apprefTo gli Antichi fu molto in yfó,
e da loro detta teftugginata: e perche quella parte è difficilifsima per l'ofcurità di Vitruuio, & degna di molta auertenza; ione dirò quel che ne credo, aggiungen- doui ancho la difpofitione de gli Oeci, ò Salotti, Cancellane, Tinelli, Bagni, & altri luoghi in modo che nel feguente difegno fi haueranno tutte le parti della caia priuata polle ne' luoghi fuoi fecondo Vitruuio. L'Atrio è lungo per la diagonale del quadrato della larghezza, & è alto fin lotto il traue limitare, quanto egli è largo. Le ftanze, che gli fono a canto, fono manco alte fei piedi: e loprai muri che le diuidono dall'Atrio; ui fono alcuni pilaftri, che tolgono fufo la teftudine s ò coperta dell'Atrio : e per le diftanze, che fono fra quelli egli riceue il lume : e le ftanze poi hanno fopra un terrazzato fcoperto. Rincontro all'entrata è il Tabli- no : il quale è per una delle due parti e meza della larghezza dell'Atrio : e feruiuano quefti luoghi, comealtrouehodetto,àriporleimagini,eftatuede' maggiori. Più aliatiti fi troua il Periftiìio : il quale ha i portici intorno larghi quanto fono lunghele colonne. Le ftanze fono della medefìma lar- ghezza , e fono alte fino all'importa de' uolti, quanto larghe, & i uolti hanno di frezza il terzo della larghezza. Più forti di Oeci fono deferirti da Vitruuio, (erano quefti Sale, ouer Salotti, ne i quali fi faceuano i conuiti, e le fefte, e ftauano le donne à lauorare) cioè i Tetraftili, coli detti perche ui era- no quattro colonne : i Corinthij,i quali haueuano intorno meze colonne .-gli Egitti; :i quali fò- pra le prime colonne erano chiufi da vn muro con meze colonne al diritto delle prime,e la quarta par te minori: ne gl'intercolunnij erano le feneftre, dalle quali riceueua lume il luogo di mezo: L'altez- Xadelleloggìejch'eranod'intornojnonpairaualeprimecolonne, e fopra ui era difeoperto, &un corritore,òpoggiuolo intorno. Di ciafeuno di quefti faranno polli i difogni da perfe. Gli Oeci quadrati erano luoghi da Ilare al frefeo la Eftate : e guardauano fopra giardini, & altre uerdure. Vi iifaceuano ancho altri Oeci, che chiamauano Giziceni : i quali feruiuano ancor efsi ài commodi fo- pradetti. Le Cancellane, e Librarie erano in luoghi conueneuoli uerfo l'Oriente ; & i Ticlini, i quali erano luoghi doue mangiauano. Vi erano ancho i bagni per gli huomini, e per, le donne : i quali io gli ho difegnati nell'ultima parte della cala. |
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A, Atrio.
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A, Atrio. •
B} Tablino. C, Perillilio.
D, SalotiCorinthij.
E, Saloti di quattro colonne.
F, Baùlica.
G, LuoghiperlaEftate.
H, Stanze. k, Librarie.
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IL DISEGNO che fegue è di quefto ifteffb Atrio in forma maggiore.
D, Atrio.
E, Feneftre che danno lume all'Atrio.
F, Porta del Tablino.
G, Tablino.
H, Portico del Cortile.
I, Loggia auanti l'Atrio.
k, Cortile.
L, Stanze intorno all'Atrio.
M, Loggie.
N, Traue limitare,ouer fregio dell'Atrio.
O, Parte delle Sale Corinthie.
P, Luoco difcoperto fopra il quale uiene illtime nell'Atrio.
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DELLE SALE DI QVATTRO COLONNE. Cap. Vili.
L SEGVENTE difegno è delle Sale, che fi diceuano Tetraftili, per-
cioche haueuano quattro colonne. Quefte fi faceuano quadre, e ui fi faceuano le colonne per proportionare la larghezza all'altezza, e per ren- dere il luogo di Ibpra ficuro : il che ho fatto ancor io in molte fabri- che , come s'è uifto ne i difegni pofti di fopra 3 e fi uederà in quelli, che fèguiranno. |
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Cap. IX.
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DELLE SALE COR1NTHIE.
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E SALE Corinthie fi faceuano in due modi, cioè ò con le colonne che nafceua-
nodaterra,comefiuedeneldifegnoprimo,oueroconle colonne fopra i piede- ftili, come nel difegno fecondo. Ma coli nell'vno, come nell'altro fi faceuano le colonne apprelfo il muro, e gli Architraui,i Fregi, e le Cornici fi lauorauano di ftucco, ouero fi faceuano di legno, e ui era un'ordine (biodi colonne. Il uoltofi faceua ò di mezo cerchio,ouero à ichiffo, cioè, che hauea tanto di frezza, quanto era il terzo della larghezza della Sala, e fi doueua adornare con compartimenti di ftucchi, e di pit- ture . La lunghezza di quefte Sale farebbe molto bella di un quadro, e due terzi della lar- ghezza. |
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DELLE SALE EGITTIE.
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Cap. X,
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L DISEGNO che fegue è delle Sale Egittie : le quali erano molto fimili alle
Bafiliche, cioè luoghi, oue fi rendeua ragione,delle quali fi dirà>quando fi tratterà delle piazze :perciochein quefte faleui li faceua un portico facendofi le colonne di dentro lontane dal muro, come nelle Bafiìiche;e fopra le colonne u'erano gli Architraui, i Fregi,ele Cornici. Lo (patio frale colonne, & il muro era coperto _ daunpauimento,&quefto pauimento era (coperto,e faceua corritore,òpoggiuo- lritorno. Soprale dette colonne eramuro continuato con meze colonne di dentroda quattapar- le minori delle già dettele fra gli intercolunnij u'erano le fineftrejche dauano lume alla Sala, e per le SUah da detto pauimento (coperto fi poteua uedere in quella. Doueuano hauer quefte Sale una grandezza mirabile sì per l'ornamento delle colonne,fi ancho perla fua altezza : Percioche il foffìtto andaua fopra la Cornice del fecondo ordine,e doueuano riufcir molto commode quando ui fi face- vano fefte,ò conuiti. |
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SECONDO. A3
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DELLE CASE PRIVATE DE' GRECI. Cap. XI.
GRECI tennero diuerfb modo di fabricare da i Latini : percioche ( come dice
Vitruuio) lalciate le Loggie,e gli Atrij fecero la entrata della eàfa angufta,e ftretta, e dall'vna parte pofero le Italie de' caualli,e dall'altra le ftanze'per li portinari. Da auefto primo andito fi entraua nel Cortile : ilquale haueàda tre parti i portici, e
alla parte uoltaàmezo giorno ui faceuano due Anti,cioèpilaftri, che reggeuanO le traui de i fbìari più a dentro : percioche lafciato alquanto difpatio dall'vna,el'al- tra parte ; erano luoghi molto grandi deputati alle madri di famiglia,oue fteflero co i loro ferui,efer- Ue » Et al pari di dette anti erano alcune ftanze : lequali noipofsiamo chiamare Anticamera, Came- ne Poftcamera,per efTer una dietro l'altra : intorno i portici erano luoghi da mangiare,da dormire,e ^a altre cofi fatte cofe necelfarie alla famiglia. A quello edificio uè ne aggiungeuano un'altro di mag gior grandezza, & ornamento con più ampij cortili: ne'quali ouero fi faceuano quattro portici di ugualealtezza,ouero uno di maggiore,cioè quello ch'era uoltoal Meriggie,&il cortile, c'haueua quefto portico più alto fi dimandauaRhodiaco, forfeper elferuenuta l'inuentionedaRhodi. Ha- ueuano quefti Cortili le loggie dauanti magnifiche, e le porte proprie,e ui habitauano folamente gli ^uomini. Appretto quefta f àbrica dalla deftra,& dalla finiftra faceuano altre cafe,le quali haueuano *e porte proprie particolari, e tutte le commodità appartenenti all'habitarui, &in quelle alloggiag- li foreftieri .-perche era quefta ufanza appreffo quei popoli, che venuto vn foreftiero ; il primo giorno lo menauano à mangiar fèco,e poi gli aflegnauano vno alloggiamento in dette cafe, e li man- dauano tutte le cole necelfarie al uiuere : onde ueniuano i foreftieri ad efler liberi da ogni rifpetto, & efler come in cafa fua propria. E tanto balli hauer detto delle cafe de' Greci,& delle cafe della Città. Le parti della cafa de i Greci.
À, Andito.
4.1..: B, Stalle. C, Luoghiperliportinari.
D, Cortile primo.
E, Luoco per doue fi entraua nelle ftanze.
F, Luoghi oueftauano le Donne àlauorarc.
G, Camera prima grande, che direfsimo Anticamera.
H, Camera mediocre. I, Camerino.
k, Salotti da mangiami dentro.
L, Stanze.
M, Cortile fecondo maggiore del primo.
N, Portico maggiore de gli altri tre dal qualeil Cortile è chiamato Rhodiaco,
O, Luogo per il quale fi paflaua dal cortile minore nel maggiore.
P, I tre portici che hanno le colonne picciole.
Q^ Triclini Ciziceni, e Cancellarle, ouero luoghi da dipingere.
R, Sala.
S, Libraria.
T, Sale quadrate, doue mangiauano.
V, Le cafe peri foreftieri. ,
X, Stradelle che diuideuano le dette cafe da quelle del padrone.
Y, Corticelledifcoperte.
Z, Strada principale.
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S E CO N D O. 45
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DEL SITO DA ELEGGERSI PER LE FABRICHE
di Villa. Cap. XII. E C A S E della Città fono uerarnente al Gentil'huomo di molto fplendore, e
commodkà,hauendo in effe ad habitare tutto quel tempo, che li bifognerà per la amminiftratione della Republica, e gouerno delle cofe proprie : Ma non minore vtilità, e confolatione cauerà forfè dalle cafe di Villa, doue il reflo del tempo lì paiferà in uedere, & ornare le fue poffefsioni, e con induftria, & arte dell' Agricol- tura accrefcerlefacultà,doueancho per l'efercitio, che nella Villa fi fuol fare à Pledi,& à cauallo,il corpo più ageuolmente conferuerà la fu a fanità, e robuftezza, e doue finalmente f animo fianco delle agitationi della Città, prenderà molto riflauro, e confolatione, e quietamente potrà attendere à gli fludij delle lettere,& alla contemplatione; come per quello gli antichi Saui fo- f euano fpef fé uolte vfare di ritirarfì in fimili luoghi, oue uifìtati da' vertuof 1 amici, e parenti loro,ha- Uendo cafe, giardini, fontane, e fimili luoghi follazzeuoli, e fopra tutto la lor Vertù \ poteuano fa- cumenteconfeguìrquellabeatauìta,chequàgiùfi può ottenere. Per tanto hauendo con l'aiuto del Signore Dio efpedito di trattare delle cafe della Città ; giufta cofa è che pafsiamo a quelle diVil- *a • nelle quali principalmenteconfifte, ilnegotio famigliare, e priuato. Ma auanti che à' difegni di quelle fi uenga ; parmi molto à propofito ragionare del iìto ,o luogo da eleggerfiper effe fabriche, e delcompartimento dì quelle :perciochenon effendonoi (come nelle Cittàfuole auenire) daimuri I Publici, ò de' uicini fra certi, e determinati confini rinchiufì, è officio di faggio Architetto con ogni l°Hìcìtudine, & opera inueftigare, e ricercare luogo commodo, efano, ftandofìinVillaperlopiù pel tempo della Efiate : nel quale ancora ne i luoghi molto fàni i corpi noftri per il caldo s'indebolì- fcono,& ammalano. Primieramente adunque eleggerafsiluogo quanto fìapofsibile commodo al '? poffefsioni, enei mezo di quelle : accioche il padrone fenza molta fatica poffafcoprire, e meglio- j|fre i fuoi luoghi d'intorno, e i frutti di quelli polfano acconciamente alla cafa dominicale elfer dal l'auoratore portati. Se fi potrà fabricare fopra ilfiume ;farà cofa molto commoda,e bella : percioche e*e entrate con poca fpefa in ogni tempo fi potranno nella Città condurre con le barche, e feruirà a gli ufi della cafa,e de gli animali, oltra che apporterà molto frefco la Eftate, e farà bellifsima uifta, e con grandifsim a utilità,& ornamento fi potranno adacquare le poffefsioni, i Giardini,e i Bruoli, che *°nofanima,e diporto della Villa. Ma non fi potendo hauer fiumi nauigàbili; fi cercherà di fabrica- re appreffo altre acque correnti, allontanandoli fopra tutto dalle acque morte , e che non corrono: Perche generano aere cattiuifsimo : ilche facilmentefchiueremodèfabricheremo in luoghi eleuati, & allegri : cioè doue l'aere fia dal continuo fpirar de' uenti moffo ; e la terra per la fcaduta fìa da glihu 11:iidi,e cattiui uapori purgata : onde gli habitatori fani,& allegrie con buon colore fi mantengano ; e non fi lenta la moleftia delle Zenzale,& d'altri animaletti,che naicono dalla putrefattione dell'acque niorte,e paludofe. E perche le acque fono neceffariifsime al uiuere humano, e fecondo le uarie qualità loro uarij effetti in noi producono ; onde alcune generano milza, alcune gozzi, alcune il mal di pietra,& alcun'altre altri malijfì uferà grandifsima diiigeza,che uicino à quelle fi fabrichi,le quali n°n riabbiano alcuno ftrano fapore,e di niun colore partecipino : ma fiano limpide,chiare,e lottili, e ^efparfe fopra un drappo bianco non lo macchino: perche quelli faranno fegni della bontà loro. Molti modidafperimentarefel'acquefonobuoneci fono infegnati da Vitruuio.-imperoche quel- J acqua è tenuta perfetta che fa buon pane.e nella quale i legumi preflo fi cuoceiiOje quella, che bol- htanonlafciafecciaalcunanelfondodeluafo. Sarà ottimo inditio della bontà dell'acqua, fé doue el*a paiferà non fi uedrà il mufco,nè ui nafeerà il giunco : ma farà il luogo netto, e belio con fabbia, ò |
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ghiara in fondo, e non fporco,o fangofo. Gli animali ancora in quelle foliti beuere daranno inditio
"ellabontàjefalubritàdell'acqua/e faranno gag]iardi,forti,robufti,egrafsi,e non macilenti,e debo- i. Ma quanto alla falubrità dell'aere,oltra le fbpradette cofe ; daranno inditio gli edifici) antichi, fé |
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non faranno corrofi,e guafli: fé gli arbori faranno ben nodriti,belli,nó piegati in alcuna parte da' veti,
e non f arano di quelli,che naicono in luoghi paludofi. E fé i fafsi,ò le pietre in quei luoghi nate, nel- la parte di fopra non appareranno putrefatte : & ancho fe'l color de gli huomini farà naturale,e dima- nderà buona temperatura. Non fi deue fabricar nelle Valli chiufe fra i monti : percioche gli edifici] tra le Valli nafcofli,oltra che fono del ueder da lontano priuati, e dell'elfer ueduti, & fenza dignità, e maeftà alcuna ; fono del tutto contrari)' ali a fanità : perche dalle pioggie,che ui concorrono fatta pre- gnala terra j manda fuori uapori àgli ingegni,& ai corpi perliferi; effendo da quelli gli fpiriti inde- boliti^ macerate le congiunture,& i nerui : e ciò che ne' granari fi riporràper lo troppo humido cor- romperafsi.
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rornperafsi. Oltradiciòfeu'entferàilSoleperlariflefsionede'raggiiui faranno eccefsiui caldi; e
fé non u'entrerà per l'ombra continua diuenteranno le perfone come ftupide,e di cattiuo colore * I uenti ancora fé in dette ualli entreranno,come per canali riftretti troppo furore apporterai no, e fé non ui foffieranno, l'aere iui amalfato diuenterà denfo, e mal fano. Facendo di meftieri fabricare nel monte ; eleggali un fìto,che à temperata regione del Cielo fia riuolto,e che né da monti maggio- ri habbia continua ombra,nè per lo percuoter del Sole in qualche rupe uicina quafì di due Soli Tenta l'ardore : perchenell'vno,e nell'altro cafo faràpefsimo l'habitarui. E finalmente nell'eleggere il fito per la fabrica di Villa tutte quelle confìderationi fi deono hauere, che fi hanno nell'eleggere il fito perleCittà:conciofiachela Città non fia altro che una certa cafa grande, e per lo contrario lacafa vna città picciola. DEL COMPARTIMENTO DELLE CASE
di Villa, Cap. XIIL IT R 0 V A T 0 11 fito lieto, ameno, commodo, e fano fi attenderà all'elegante, e
commoda compaitition fua. Due forti di fabriche fi richiedono nella Villa : l'vna per l'habitatione del Padrone, e della fua famiglia : l'altra per gouernare, e cuflo- dire l'entrate, &gli animali della Villa. Peròfidourà compartire il fito in modo che né quella àquefta,nè quefta à quella fia di impedimento. L'habitatione del padrone deue effer fatta, hauendo rilguardo alla fua famiglia, e conditione, e fifa come lì ufa nelle Città, e ne habbiamo di fopra trattato. I coperti per le cofe di Villa fi faranno ha- uendo rifp etto alle entrate>& àgli animali, & in modo congiunti alla cafa del padrone, che in ogni luogo lì poifa andare al coperto: acciò che né le pioggie,nè gii ardenti Soli della State li fiano di noia nell'andare à uedere i negotijfuoi: il che farà ancho di grandifsima vtilità per riporre al coperto le- gnami^ infinite altre cofe della Villa, che fi guafterebbono perle pioggie, e per il Sole : oltra che quelli portici apportano molto ornamento. Si rilguarderà ad allogare commodamente, e fenza ftr ertezza alcuna gli huomini all'vlb della Villa applicatagli animali,le entrate,e gli iftrumenti. Le ftanze del Fattore, del Gaftaldo,e de' lauoratori deono effere in luogo accommodato, e pronto alle portè,& alla cuftodia di tutte l'altre parti. Le Italie per gli animali da iauoro, come buoi, e caualli deono elfer difcofte dall'habitatione del Padrone, accioche da quella f ìano lontani i letami : e fi por ranno in luoghi molto caldi,e chiari. I luoghi per gli animali,chef ruttano,come fono porci, peco- re,colonibi,pollami,e fimili,fi collocherannofecondo le qualità,e nature loro : & in quello fi deuerà auertire quello,chein diuerfìpaefificoftuma. Le Cantine fi deono fare fbttoterra, rinchiufe, lonta- ne da ogni iìrepito,e da ogni humore,e fettore,e deono hauere illumedaLeuante,ouero da Setten- trione :perciochehauendolo da altra parte, oue il Sole polla fcaldare^iuini, che ui fi porranno dal calore ribaldati ; diuenteranno deboli,e fìguafteranno. Si faranno alquanto pendenti al mezo, e c'habbiano il fuolo di terrazzo, ouero fiano lafìricate in modo, che {bandendoli iluino; poffa effer raccolto. I tinacci, doue bolle il uino lì riporranno lotto i coperti,che fi faranno appreffo dette can- tine^ tanto eleuati,che le loro fpine fiano alquanto più alte del buco fuperior della Botte ; accioche ageuolmente per maniche di coro, ò canali di legno fi poffa il uino di detti Tinacci mand ar nelle bot ti. I Granari deono hauere il lume uerfo Tramontana : perche à quello modo i grani non potranno coli prefto riscaldarli: ma dal uento raffreddati ^lungamente fi conlerueranno, e non ui nalceranno quegli animaletti,che ui fanno grandilsimonocumento. Il fuolo, òpauimento loro deue elfere di terrazzato,potendofìhauere,ò almeno di tauole: perche perii toccar della calce il grano fi guafta. L'altre laluarobe ancora per le dette cagioni alla médefima parte del cielo deono.rilguardare. Le Teggie perii fieni guarderanno al Mezogiorno, ouer al Ponente : perche dal calore del Sole lec- cati non farà pericolo , che fi fobbollifcano, & accendano . Gli inanimenti, che bifògna- no à gli Agricoltori., fiano in luoghi accommodati fotto il coperto a Mezodì. L'Ara doue fi trebbia il grano deue effer efpofta al Sole, fpatiofa , & ampia, battuta , & alquanto colma nel mezo -, & intorno , ò almeno da una parte hauere i portici : accioche nelle repentine pioggie fi pollano i grani condurre prefto al coperto : e non farà troppo uicina alla cala del Padroneperla poluere ; ne tanto lontana, che non polfa effer ueduta. E tanto baffi hauer detto in uniuerfale dell'elettione de' fiti,e del compartimento loro. R ella ,cheCcomeioho promeffo ) io ponga i dife- gni di alcune f àbriche,che fecondo diuerfe inuentioni ho ordinate in Villa. |
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S E C O N D O.
DE I DISEGNI DELLE CASE DI VILLA DI ALCVNI
nobili Venetiani. Cap. XIIII. |
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A FABRICA, che fegue è in Bagnolo luogo due miglia lontano da LonigoCa
flello del Vicentino,& è de' Magnifici Signori Conti Vittore,Marco,e Daniele fra felli de' Pifani. Dall'vna,e l'altraparte del cortile ui fono le dalle, le cantine, i gra- narie limili altriluoghi per l'ufo della Villa. Le colonne de i portici fono di ordi- ne Dorico. Lapartedimezodiqueftafabricaèperl'habitatione del Padrone:il pauimento delle prime ftanze è alto da terra fette piedi .-fottoui fono le cucine, & a^ri fimili luoghi per la famiglia. La Sala è in uolto alta quanto larga,e la metà più : à quefta altezza &lugne ancho il uolto delle loggie : Le ftanze fono in folaro alte quanto larghe : le maggiori fono lun ghe un quadro e due terzi : le altre un quadro e mezo. Et è da auertirfi che non fi ha hauuto molta coniiderationenelmetteriefcaleminoriinluogo,chehabbianolumeviuo (come riabbiamo ricor- dato nel primo libro) perche non hauendo effe à feruire,fe non à i luoghi di fotto, & à quelli di fopra, * quali feruono per granari oiier mezati ; fi ha hauuto rifguardo principalmente ad accommodar be- nef ordine di mezo : il quale è per l'habitatione del Padrone,e de'fòreflieri : e le Scale,che à quell'or dine portano ; fono porle in luogo attifsimo, come fiuede neidifegni. E ciò farà detto ancho per auertenza del prudente lettore per tutte le altre fabriche feguenti di un'ordine fblo :percioche in quelle,che ne hanno due belli,& ornati ; ho curato che le Scale fìano lucide,e pofte in luoghi commo di : e dico due ; perche quello^che uà fotto terra per le cantine, e fimili ufi, e quello che va nella parte di fopra,eferue per granarie mezati non chiamo ordine principale,per non darfi all'habitatione de' Gentil'huQmini. |
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LA SEGVENTE
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4§ L I B K O
LA SEGVENTE fabrica è del Magnìfico Signor Francefco Badoero nel Polefine ad vn luo
go detto la Frata, in vn fito alquanto rileuato,e bagnata da un ramo dell'Adige, oue era anticamen- te vn Cartello di Salinguerra da Efte cognato di Ezzelino da Romano. Fa bafa à tutta la fabrica vn piedeftìlo alto cinque piedi : a quefta altezza è il palamento delle ftanze : lequali tutte fono in fo- laro,e fono ftate ornate di Grottefche di bellifsima inuentione dal Giallo Fiorentino .Di fopra hanno il granaro, e di fotto la cucinale cantine,& altri luoghi alla commodità pertinenti : Le colon- ne delle Loggie della cala del padrone fono Ionicb e : La Cornice come corona circonda tutta la ca- fa. Il frontefpicio fopra loggie fa vna bellifsima uifta : perche rende la parte di mezo più eminente dei fianchi. Difcendendo poi al piano fi ritrouano luoghi da Fattore, Gaftaldo, ftalle, & altri alla Villa conueneuoli. |
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SECONDO. 49
1 IL MAGNIFICO Signor Marco Zeno ha fabricato fecondo la inuentione,chefegue in Ce-
&ito luogo propinquo alla Motta, Gattello del Triuigiano. Sopra vn bafamento, il quale circonda ^tta la fabrica, è il pauimento delle ftanze : lequali tutte fono fatte in uolto : l'altezza de 1 uolti delie Maggiori è fecondo il modo fecondo delle altezze de volti. Le quadre hanno le lunette ne gli an- golini diritto delle fineftre : i camerini appreflo la loggia,hanno i uolti à fafcia,e cofi ancho la lala : il volto della loggia è alto quanto quello della fala,e fuperano tutti due l'altezza delle ftanze. Ha que- sta fabrica Giardini,Cortile,Colombara,e rutto quello,che fa bifogno all'ufo di Villa. |
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NON MOLTO
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5o LIBRO
NON MOLTO lungi dalle Gambarare fopra la Brenta è la Tegnente fabrica delli Magniftf1
Signori Nicolò,e Luigi de' Fofcari. Quefta fabrica è alzata da terra undici piedi, e fotto ui fono ci* cine,tinelli,e fimili luoghi,& è fatta in uolto coli difopra,come di fotto. Le ftanze maggiori hanno 1 uolti alti fecondo il primo modo delle altezze de uolti. Le quadre hanno i uolti à cupola : fopra i c3 merini vi fono mezati : il uolto della Sala è à Crociera di mezo cerchio : la fua importa è tanto alta dal piano,quanto è larga la S ala : la quale è fiata ornata di eccellentifsime pitture da Meffer Battifta Ve' netiano. Metter Battifta Franco grandifsimo difegnatore à noftri tempi hauea ancor eflo dato prifl > cipio a dipingere una delle ftanze grandi, ma foprauenuto dalla morte ha lafciata l'opera imperfetta* j La loggia è di ordine Ionico : La Cornice gira intorno tutta la cafa,e fa frontefpicio fopra la loggia,e I nella parte oppofta. Sotto la Gronda vi è vn'altra Cornice, che cantina fopra ifrontefpicij : Le cà'1 ! mere di fopra fono come mezati per la loro baifezza,perche fono alte lolo otto piedi. |
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LA SOTTOPOSTA
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SECONDO. 51
LA SOTTOPOSTA fabrica è à Mafera Villa vicina ad Afolo Cartello del Triuigiano, e i
*^°nfignor Reuerendifsimo Eletto di Aquileia, e del Magnifico Signor Marc'Antonio fratelli de' arban. Quella parte della fabrica,che efee alquanto in fuori ; ha due ordini di ftanze, il piano di Snelle di fopra è à pari del piano del cortile di dietro,oue è tagliata nel monte rincontro alla cafa vna fontana con infiniti ornamenti di ftucco,e di pittura. Fa quelta fonte vn laghetto, che ferue per pe- schiera : da quello luogo partitati l'acqua feorre nella cucina,& dapoi irrigati i giardini,che fono dal- *adeftra.,efinifì:raparte della ftradaJa quale pian piano afeendendo conduce alla fabrica; fa due pe- schiere co,i loro beueratori fopra la iir ad a co miri un e: d'onde partitali ; adacqua il Bruolo,ilquale è §randifsimo,e pieno di frutti eccellentifsimi,e di diuerfe feluaticine. La facciata della caia del pa- lone j^ quattr0 colonne di ordine Ionico : il capitello di quelle de gli angoli fa fronte da due pam: j quai capitelli come fi facciano ; porrò nel libro de i Tempij. Dall'vna,e l'altra parte ui fono loggie, ^51ua^neireftremitàhanno due colombare,e lotto quelle uifono luoghi dafareiuini,eleftallej e t&altriluoghiperl'vfo di Villa. |
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GG 2 LA SEGVENTE
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52 LIBRO
LA SEGVENTE fabrica è apprelfo la porta di Montagnana Cartello del Padoano,e fu edi-
ficata dal Magnifico Signor Francefco Pifani rilquale parlato a miglior uita non la ha potuta finire. Le ftanze maggiori fono lunghe un quadro e tre quarti : i uolti fono àfchiffo, alti lecondo il lecondo modo delle altezze de' uolti :le mediocri fono quadre,& inuoltate à cadino : I camerini,e l'andito fò nodi uguale larghezza : i uolti loro fono alti due quadri : La entrata ha quattro colonne,il quinto più fottili di quelle di fuori : lequali Ibftentano il pauimento della Sala,e fanno l'altezza del uolto beliate fècura. Nei quattro nicchicene ui fi ueggono fono ftatilcolpitii quattro tempi dell'anno da Melfer Aleffandro Vittoria Scultore eccellente : il primo ordine delle colonne è Dorico, il fecondo Ionico. Le ftanze di fopra fono in folaro : L'altezza della Sala giugne fin fotto il tetto. Ha quella fabrica due ftradedaifianchi,douefonodueporte5fopralequaliuifono anditi, che conducono in cucina > e luoghi per feruitori. |
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LA FABRICA
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SECONDO. $3
LA F A B RIC A, che fegue è del Magnifico Signor Giorgio Cornaro in Piombino luogo di Ca-
«el Franco. Ilprimo ordine delle loggie è Ionico. La Salaèpoftanellaparte più adentro dellacalà, ^cciochefia lontana dal caldo,e dal freddo: le ale oue fi ueggonoi nicchi fono larghe la terzaparte Qella fua lunghezza: le colonne rifpondono al diritto delle penultime delle loggie, e fono tanto di- ttanti tra ^quanto alte : le ftanze maggiori fono lunghe un quadro,e tre quarti ; i uolti fono alti focon **° il primo modo delle altezze de' volti: le mediocri fono quadre il terzo più alte chelarghe; i uolti fono à lunette :foprai camerini vi fono mezati. Le loggie di ibpra fono di ordine Corinthio:lé co- lonne fono la quinta parte più fottili di quelle di fotto. Le ftanze fono in folaro,& hanno fopra alcuni mezati. Da vna parte ui è la cucina, e iuoghiper malfare, e dall'altra i luoghi per feruitori. |
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LA SOTTOPOSTA
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54 LIBRO
LA SOTTOPOSTA fabrica è del Clarifsimo Caualier il Signor Leonardo Mocenico ad
vna Villa detta Marocco, che fi ritroua andando da Venetia à Treuigi. Le Cantine fono in terreno, efopraha^iodavnaparteigranari,edairaltralecommodità per la famigliale fopra quelli luoghi vi fono le ftanze dei padrone,diuife in quattro appartamenti : le maggiori hanno i volti alti piedi ven tiuno,e fono fatti di canue,accioche fiano leggieri : le mediocri hanno i uolti alti quanto le maggio- ri : le minori, cioè i camerini hanno i loro uolti alti piedi dicefette, e fono fatti à crociera. La loggia di'fotto è di ordine Ionico : Nella Sala terrena fono quattro colonne,accioche fiaproportionata l'al- tezza alla larghezza. LaloggiadifopraèdiordineCorinthio,&hailpoggio alto due piedi, etre quarti. Le leale fono porle nel mezo,e diuidono la fala dalla loggia, e caminano vna al contrari o del l'altra : onde e dalla dellta,e dalla finiftra fi può afcendere,e difcendere, e riefcono molto commode, e belle,e fono lucide àfufficienza. Ha quella fabrica dai fianchi i luoghi da fare i uini,le ftalle, i por- tici,& altre commodità all'vfo della Villa appartenenti, |
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A FANZOLO
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SECONDO. 55;
A FANZOLO Villa del Triuigiano difcoflo da Caflelfranco tre miglia, è la fòttopofta fabri-
ca del Magnifico Signor Leonardo Emo. Le Cantine, i Granari, le Stalle, e gli altri luoghi di Vil- la fono dall'vna,e l'altra parte della caia dominicale,e nell'eflremità loro vi fono due colombaie, che apportano utile alpadrone,&ornamento alluogo, e pertutto fi può andare al coperto :ilche è vna delle principalcofe,che fi ricercano ad vnacafa di Villa, cornee flato auertito di fopra . Dietro à quefta fabrica è vn giardino quadro di ottanta campi Triuigiani : per mezo il quale corre vn fiumicel 1° a che rende il fito molto bello, e diletteuole. E' fiata ornata di pitture daM.Battifla Venetiano. |
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DEI
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5<S LIBRO
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DE I DISEGNI DELLE CASE DI VILLA DI ALCVNI
Gentil'huomini di Terra Ferma. Gap. X V. D VN luogo del Vicentino detto il FINALE, èia feguente fabrica del Si-
gnor Biagio Sarraceno: il piano delle ftanze s'alza da terra cinque piedi: le ftan- ze maggiori fono lunghe vn quadro, e cinque ottaui, & alte quanto larghe,e fono • infolaro. Continua quefta altezza ancho nella Sala :i camerini appreifo la log- gia fono in uolto: la altezza de'uolti al pari di quella delle ftanze: di fotto vi fono le Cantine, e di fopra il Granaro : il quale occupa tutto il corpo della cafa.Le cuci- nefono fuori di quella; ma però congiunte in modo che riefcono commode. Dall' vna,e l'altra par- te ui fono i luoghi all'vfo di Villa neceflarij. |
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I DISEGNI
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SECONDO. 57
I DISEGNI che feguono fono della fabrica del Signor Girolamo Ragona Gentil'huomo
v icentino fatta da lui alle Ghizzole fua Villa. Ha quefta f abnca la commodità ricordata di fopra, «oe che per tutto ftpuò andare al coperto: il pauimento delle ftanze per vfo del padrone è alto da ferra dodici piedi :fottoquefte ftanze ui fono le commodità per la famiglia, e di fopra altre ftanze, «e nonno leruire per granan,& ancho per luoghi da habitarui,venendo l'occafione : le Scaie princi- pali iono nella facciata dauanti della caf à,e rifondono fotto i portici del cortile. |
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IN POGLIANA
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58 LIBRO
IN POGLIANA Villa del Vicentino è la fottopofla fabrica del Caualier Pogliana : le Tue
ftanze fono fiate ornate di pitture,e fiacchi bellifsimi daMefler Bernardino India , & Meffer Anfel- moCanerapittoriVeroneiì,edaMelfer Bartolomeo Rodolfi Scultore Veronefe:le ftanze grandi fono lunghe vn quadro,e due terzine fono in uolto : le quadre hanno le lunette ne gli angoli : fbpra i camerini uifonomezati:laaltezzadellaSalaèlametàpiùdellalarghezza, e uiene ad elfereal pari dell'altezza della loggia : la fala è inuoltata à fafcia,e la loggia à crociera : fbpra tutti quefli luoghi è il Granarò,e fottole Cantine, e la cucina :percioche il piano delle ftanze fi alza cinque piedi da terra: Da vnlato ha il cortile,& altri luoghi per le cole di Villa, dall'altro vn giardino,che corrifponde a det to Cortile,e nella parte di dietro il Bruolo,& una Pefchiera, di modo che quefto gentil'huomo, co- me quello che è magnifico,e dinobilifsimo animo,non ha mancato difare tutti quegli ornamenti, & tutte quelle commodità che fono pofsibili per rendere quello fuo luogo bello, diletteuole, & com- modo . |
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A USJERA
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SECONDO.
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19
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A LISIERA luoco propinquo à Vicenza è la feguente fabrica edificata già dalla felice memo
ria del Signor Gio.Francefco Valmarana. Le loggie fono di ordine Ionico : le colonne hanno lot- to vnabafa quadratile gira intorno à tutta la cafa.-à quella altezza è il piano delle loggie, e delle flati ze,le quali tutte fono in folaro : ne gli angoli della cala ui fono quattro torri : le quali fono in uolto : la lala anco è inuoltata à falcia : Ha quella fabrica due cortili,vno dauanti per ufo del padrone, e l'altro «i dietro,oue fi trebbia il grano3& hai copertane'quali fono accommodati tutti i luoghi pertinenti all'ufo di Villa. |
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HH 2 LA SEGVENTE
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éo L I B R O
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LA SEGVENTE fabrica è fiata cominciata dal Conte FrancefcOje Conte Lodouico fratel-
li de' Trifsini à Meledo Villa del Vicentino. Il fito è bellifsimo ; percioche è fopra un collegi quale ; è bagnato da vn piaceuole fiumicello, & è nel mezo di vna molto fpaciofa pianura, & à canto ha vna affai frequente {brada. Nella fommità del colle ha da eiferui la Sala ritonda, circondata dalle danze, e però tanto alta che pigli il lume fopra di quelle. Sono nella Sala alcune meze colonne, che tolgo-, no fufo un pogginolo., nel quale fi entraper le ftanze difopra ; lequaliperche fono altefolo fette pie- di jferuono per mezati. Sotto il piano delle prime ftanze ui fono le cucine, i tinelli, & altri luoghi.; E perche ciafcima faccia ha beUifsime uifte; ui;uanno quattro loggie di ordine Corinthio: fopra i fronteipicìj delle quali forge la cupola della Sala. Le loggie,che tendono alla circonferenza fanno vn gratifsimo alpetto ; più preifo al piano fono i fenili,le cantine,le ftalle,i granarci luoghi da Gaftal- do,& altre ftanze per vfo di Villa : le colonne di quelli portici fono di ordine Tpfcano : fopra il fiume ne gii angoli del corrile ui fono due colombare. |
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LA FABRICA
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SECONDO. 61
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LA FA BRIGA fottopofta è in Carnpiglia luogo del Vicentino, & è del Signor Mario Repe-
ta,ilqualeha efequito in quellafabrical'animo della felice memoria del Signor Francefcofuo padre. Le colonne dei portici fono di ordine Dorico: gli intercolunnij fono quattro diametri di colonna: Ne gli eftremi angoli del coperto,oue fi ueggono le loggie fuori di tutto il corpo della cafa,ui uanno ■due colombare,& le loggie. Nel fianco rincontro alle Italie ui fono ftanze,delle quali altre fono de- dicate alla Continenza, al tre alla Giuftitia,& altre ad altre Virtù con gli Elogij, e Pitture, che ciò di- :moilrano, parte delle quali è opera di Melfer Battifta Maganza Vicentino Pittore,e Poeta Angolare : ilche è (iato fatto affine che quefto Gentirhuomo,ik|ualericeue molto,uolentieri tutti quelli, che vanno à ritrouarlo ;poffa alloggiare i fuoi foreitieri,& amici nella camera di quella Virtù, alla quale efsi gli pareranno hauer più inclinato l'animo. Ha quella fabrica la commodità dipotere andareper •tutto al copertoi e perche la parte per l'habitatione delpadrone,e quellaper l'ufo di Villafono di vno ifteffo ordine ; quanto quella perde di grandezza per non eifere più eminente di quella i tanto que-, ila di Villa accrefce del fuo debito ornamento,e dignità,facendofi vguale à quella del Padrone con bellezza di tutta l'opera. |
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LA SEGVENTE
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6% LIBRO
LA SEGVENTE fabrica è del Conte Odoardo,& Conte Theodoro fratelli de'Thieni,Ìti
Cigogna fua Villa, la qual fabrica fu principiata dal Conte Francefco loro padre. La Sala è nel mezo della cafa,& ha intorno alcune colonne Ioniche/oprale quali è vn poggiuolo al pari del piano delle ftanze di fopra : Il volto di quefta Sala giugne fino fotto il tetto : le ftanze grandi hanno i uolti à fchiffo,e le quadrate à mezo cadino,e fi alzano in rnodo,che fanno quattro torricelle ne gli angoli del lafabricaà camerini hanno fopra i loro mezati : le porte de' quali rifpondono almezodellefcale. Sonolefcalefenzamuronelmezo,eperchelafalaperriceuereillumedifbpraè luminofifsima, effe ancora hanno lume à baftanza,e tanto più che elfendo uacue nel mezo ; riceuono il lume ancho di fo- pra : in vno de' coperti,che fono per fianco del cortile ui fono le cantine,e i granarie nell'altro le ftal- ìe,e i luoghi per là Villa. Quelle due loggie,che come braccia,efcono fuor dellafabrica ; fono fatte per vnir la cafa del padrone con quella di Villa : fono appreffo queftafabrica due cortili difabrica vec ehia con porticiJ'vno per lo trebbiar de' grande l'altro per la famiglia più minuta. |
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LA SEGVENTE
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SECONDO. 63
LA SEGVENTE fabrica è del Conte Giacomo Angarano da lui fabricata nella fua Villa di
Angarano nel Vicentino. Ne i fianchi del Cortile vi fono Cantine, Granari, luoghi da fare i nini, luoghi da Gaftaldo : ftalle,colombara,e più oltre da una parte il cortile perle cofe di Villane dall'altra yn giardino : La ca(à del padrone pofta nel mezo è nella parte di fotto in uolto, & in quella di fbpra *J* folaro : i camerini cofi di fotto come di {opra fono amezati : corre appreifo quella fabricala Brenta nume copiofo dibuonifsimipefci.E' quefto luogo celebre per ipreciofiuinij che ui fi fanno,e per li frutti che ui vengonoje molto più perla cortefia del padrone. |
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I DISEGNI
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64 LIBRO
I 'DISEGNI, che feguono fono della fabrica del Conte Ottauio Thiene à Quinto fùa Villa.
fu cominciata dalla felice memoria del Conte Marc'Antonio fuo padre, e dai Conte Adriano Tuo Zio :ilfito è molto bello per hauer da una parte la Tefina, e dall'altra vn ramo di detto fiume affai grande : Ha quello palagio vna loggia dauanti la porta di ordine Dorico : per qùefta fi palla in vn'al- tra ioggia,e di quella in vn cortile : il quale ha ne i fianchi due loggie : dall'vna, e l'altra tefta di quefte loggie tòno gli appartamenti delle ftanze>delle quali alcune fono ftate ornate di pitture da Meifer Giouanni Indemio Vicentino huomo di bellifsimo ingegno. Rincontro all'entrata fi troua vna loggia limile à quella dell'entrata,dalla quale fi entra in vn'Atrio di quattro colonne, e da quello nel cortile, il quale hai portici di ordine Dorico,eierueperl'vibdi Villa. Non u; è alcuna (cala princi- pale corrifpondente àtutta la fabrica : percioche la parte di fopra non ha da f eruire, fé non per falua- robba^e per luoghi da feruitori. |
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IN LONEDO
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SECONDO, £5
IN LONEDO luogo del Vicentino è la feguente fabrica del Signor Girolamo de' Godipo-
ftaropravncolledibellirsimauifta,&acantounfiume,chererueperPerchiera. Per rendere quello fito commodo per l'vfo di Villa ui fono flati fatti cortili, &ftradefopra uolticon non picciola fpela. Lafabricadimezoèperrhabitationedelpadrone,&dellafamtglia. ,Le flanze del padrone hanno il piano loro alto da terra tredici piedi,e fono in folaro,fopra quelle ui fono i granari, & nella parte di fotto, cioè nell'altezza de i tredcci piedi ui fono difpofle le cantine,i luoghi da fare i uini, la cucina, & altri luoghi limili. LaSalagiugne con la fua altezza fin lòtto il tetto, &hadueordini di feneftre. Dall'vno e l'altro lato di quello corpo di fabrica ui fonoi cortili, & i coperti per le cofe di Villa. E' ftata quefta fabrica ornata di pitture di bellifsima inuentione da Melfer Gualtiero Padouàno,da Mef ferBattilla del Moro Veronefe, & da MeiferBattiftaVenetiano; perche quello Gentrl'huomo, il- quale è giudiciofìfsimo, per redurla a quella eccellenza &perfettione,che fia pofsibile s non ha guar dato afpefa alcuna,& hafcelto i più fingolari3& eccellenti Pittori de" noftri tempi. |
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II A SANTA
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66 LIBRO
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A S ANTA Sofialuogo vicino à Verona cinque miglia è la feguente fabrica del Signor Conte
Marc'Antonio Sarego pofta in vn bellifsimo fito, cioè fòpra vn colle di alcela facilifsima,che difcuo- pre parte della Città,& è tra due Vallette : tutti i colli intorno fono amenifsimi, e copiofi di buonifsi-* me acque ; onde quefta fabrica è ornata di giardini,& di fontane marauigliofe. Fu quefto luogo per la fua amenità le delicie de i Signori dalla Scala,e per alcuni ueftigij,che ui fi ueggono, fi comprende che ancho al tempo de' Romani fu tenuto da quegli antichi in non picciola ftima. La parte di quefta fabrica,che fèrue all'vfo del padrone,& della famiglia, ha vn cortile : intorno al quale fono i portici $ le colonne fono di ordine Ionico, fatte di pietre non polite,come pare che ricerchi la Villa, alla qua- le fi conuengono le cofe più toftofchiette,efemplici,che delicate :uannoquefte colonne à tuoriufò la eftrema cornice,che fa gorna,oue piouono l'acque del coperto,& hanno nella parte di dietro, cioè fotto i portici alcuni pilaftri, che tolgono fufo il pauimento delle loggie di fopra ; cioè del fecondo fo laro. I n quefto fecondo folaroui fono due fale, una rincontro all'altra:la grandezza delle quali è moftrata nel dilegno della pianta con le linee^che fi interfecano,e fono tirate da gli eftremi muri della fabrica alle colonne. A canto quefto cortile ui è quello per le cofe di Villa, dall'vna 3 e l'altraparte del quale ui fono i coperti per quelle commoditàjche nelle Ville fi ricercano. |
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LA FABRICA
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SECONDO.
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58 LIBRO
LA FABRICA, che fegue, è del Signor Conte A nnibale Sarego ad vn luogo del Collognefe
detto la Miga. Fa bafàmento à tutta la fabrica vn piedeftilo alto quattro piedi, e mezo ; & à quefta altezza è il pauimento delle prime ftanze,fotto le quali ui fono le Cantine, le Cucine, & altre itanze pertinenti ad allogar la famiglia : le dette prime ftanze fono in uolto,&ie feconde in folaro : appref- fo quefta fabrica ui è il cortile per le cofe di Villa, con tutti quei luoghi che a tal uioficonuen- gono. |
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DELLA
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S E € O -N Di O. 69x
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DELLA CASA DI VILLA DE GLI ANTICHI. Cap. XVI.
O FIN QVI pofto i difegni di molte fabriche di Villa da me ordinate:refta
ch'io ponga ancho il d ifegno della cafa di Villa,che,fecondo quello,che ne dice Vi truuiojlbleuano fare gli Antichi: percioche in elio fi uederanno tutti i luoghi appar tinenti all'habitatione,& all'vfo di Villa collocati alle regioni del Cielo, che a loro fi conuengono : né mi eftenderò in referire quello,che ne dice Plinio : perche hora il mio principale oggetto è {blamente di moftrare come fi debba intendere Vitru- |
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fta parte.
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La faccia principale è uolta à Mezog iorno,& ha vna loggia, dalla quale per uno
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andito fi entra nella cucina : laquale riceue il lume fopra i luoghi à lei uicini,& ha il camino nel mezo.
Dalla parte finiftraui fono le Italie de iBuoide cui mangiatore fono riuolte al fuoco, & all'Oriente: dalla medefimaparte fono ancho i bagni : i quali perle ftanze,che efsiricercano, fi allontanano dalla cucina al pari della loggia. Dallapartedeftrauièiltorchio,&altriluoghiperrogliocorriipondenti ài luoghi de ibagni,e uengono ad hauere l'Oriente, Mezogiorno, e Ponente. Di dietro ui fono le cantine.lequali uengono àpigliare illume da Settentrione,& elfer lungi dallo flrepito,e dalcalor del Sole : fopra le cantine ui fono i granarci quali hanno anch'efsi il lume dalla medefima region del Cie Io. Dalla deftra,e finiftra parte del Cortile uifono le Italie per caualli,pecore,& altri animali ; & i fe- nili, e i luoghi per li pagliari,&ipiftrini .-tutti i quali deonoeffere lontani dal fuoco. Di dietro ui fi uederhabitationedelpadrone,lafacciaprincipale,dellaqualeèoppofiaalla facciata della cafa di Villa : Onde in quelle cafe fatte fuori della Città veniuano ad effere gii Atrij nella parte di dietro. In elfa fi offeruano tutte quelle confiderationi,delle quali s'è detto di fopra, quando fi pofe ildifegno della cafa priùata de gli Antichi : e però hora habbiamo folamente confiderato la parte della Villa. ■ Io ho fatto in tutte le fabriche di Villa, & ancho in alcune della Città il Frontelpicio nella facciata
dinantij nella quale fono le porte principali : percioche quelli tali Frontefpici acculano l'entrata d ella cafa,&feruono molto alla grandezza,e magnificenza dell'opera ; facendoli in quello modo la parte dinanti più eminente dell'altre parti : oltra che rieicono commodifsimi per le Infegne, obero Armi de gli H dificatori, le quali fi fogliono collocare nel mezo delle facciate. Gli ufarono ancho gli An- tichi nelle loro fabriche,come fi uede nelle reliquie de i Tempi), & di altri publichi Edifici] ; i quali, per quello c'ho detto nel proemio del primo libro, è molto uerifimile, che piglialfero la inuentlone, & le ragioni da gli edificij priuati,cioè dalle cafe. Vitruuio nel fuo terzo libro al cap.vltimo,ci infegna come fi deuono fare. |
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DI ALCVNE
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h l B R o
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SECONDO. 71
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DI ALCVNE INVENTIONI SECONDO DIVERSI SITI. Cap. XVII.
IA INTENTIONE era parlar folo di quelle fabriche, le quali ouero fbflero
compiute,ouero cominciate,e ridotte à termine che prefto fé ne poteffe fperare il compimento : ma conofcendo il più delle volte auènire\ che fia dibifogno accom- modàrfi à i fiti, perche non fempre lì fàbrica in luoghi aperti ; mi fono poi perfuafo non douereffer fuori del propofitonoftro, lo aggiugnere a difegni polli di fopra _ alcune poche inuentioni fat- te da me a requifitione di diuerfì Gentil'huo- mini, le quali efsi non hanno poi efequito per .quei rifpetti, che fogliono auenire. Percio- che i difficili fiti loro , & il modo c'ho tenu- to nell'accomodar in quelli le ftanze , & altri luoghi c'haueffero tra fé corrifpondenza, epro- portione j faranno (come io credo) di non pio-- ciola vtilità. fito di quella prima inuentione èpirami-
' kla bafa della Piramide viene ad efler la principale" della cafa : la quale ha tre colonne, cioè il Dorico, il ionico, PTnthio : La entrata è quadra, & ha quat- jkmne : le quali tolgono fufo il uolto , e Suonano la altezza alla larghezza : dal- FTe l'altra parte ni fono due ftanze lunghe juadro, e due terzi; alte fecondo il primo fdo dell'altezza de' uolti : apprefio ciafcuna Mi è vn camerino, e fcala da falir ne i mezati : in capo dell'entrata io ui facea due ftanze lunghe vn quadro e mezo , & appreffo due camerini dellamedefima proportione,conlefcale , che portaifero ne i mezati : e più oltra la Sala lunga vn quadro e due terzi con colonne vguaii à quel le dell'entrata : appreffo ui farebbe ftata vna lo ggìa, nei cui fianchi farebbono fiate le fcale diformaouale,epiùauanti la corte y acanto la quale farebbono fiate le cucine . Le fecon- de ftanze , cioè quelle del fecondo ordine haurebbono hauuto di altezza piedi uenti, e quelle del terzo xviij. Ma l'altezza dell'vna, e l'altrafalafarebbe ftata fino fotto il coperto; e quelle fale haurebbono hauuto alpari delpia- no delle ftanze fuperiori alcuni pogginoli, c'ha- urebbonoferuitoad allogar perfone dirifpetto al tempo di felle, banchetti,e fimili follazzi. |
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FECI
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L I B R O
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FECI pervnfitoinVenetialafbttoppfta
inuentione: la faccia principale ha tre ordini di colonne, il primo è Ionico, il fecondo Co- rinthio,& il terzo Compofito. La entrata elee alquanto in fuori : ha quattro colonne vguali, e umili à quelle della facciata. Le ftanze, che fono dai fianchi hanno i uolti alti fecondo il primo modo dell'altezza de' volti : oltra que- fte ui fono altre ftanze minori, e camerini j fcale, che feruono a i mezati. Rincontro i l'entrata ui è vn'andito, per il quale fi entra is vn'altra Sala minore, la quale da vna parte ha vna corticella, dalla quale prende lume,e dal- l'altra la fcala maggiore,e principale di forma ouata, euacuanelmezo, con le colonne in- torno, che tolgono fufbi gradi: più oltre pejj^ vn'altro andito fi entrainunaloggia,lecui* " lonne fono Ioniche vguali a quelle dell' ta. Ha quefta loggia un'appartarne^ " banda, come quelli dell'entrata : mai ch'è nella parte Anidra uiene alquante? nuito per cagion del fito : apprefib uii corte con colonne intorno, che fannef tore, il quale fer uè alle camere di dietro^ ftarebbonoledonne,eui farebbono le ci ne. Lapartedifopraèfirmìe à quella di to, eccetto che la fala, che è (òprala entrata" non ha colonna, e giugne con la fua altezza fi- no fotto il tetto,& ha vn corritore,ò poggiuo- lo al piano delle terze ftanze, che feruirebbe ancho alle fmeftre di fopra : perche in quefta Sala uè ne farebbono due ordini. La Sala minore haurebbe la trauatura al pari de i volti dellefecondeftanze,efarebbono quefti uolti altiuentitrepiedi:le ftanze del terzo ordine farebbono in folaro di altezza di diceotto piedi. Tutte le porte, e fineftre s'incontre- rebbono,e farebbono una fopra l'altra ■> e tutti i muri haurebbono la lor parte di carico : le Cantine ,i luoghi da lanari drappi, & gli altri magazinifarebbono flati accommodati fot- to terra. |
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FECI
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SECONDO. 73
FECI giàrichiefto dal Conte Francefco3 & Conte Lodouico fratelli de' Trifsini, per un loro fi-
to in Vicenzalafeguenteinuétione:fec5dolaqualehaurebbe hauuto la cafa un'entrata quadra di- uifa in tre {pacij da colonne di ordine Cormthio,accioche il volto fuo hauelfe hauuto fortezza,e pro- portione. Dai fianchi ui farebbono fiati due appartamenti di fette fianze per vno, cornputandoui tre mezati, a quali haurebbono feruito le fcale, che fono à canto i camerini. L'altezza delle ftaiìze maggiori farebbe fiata piedi ventifette : e delle médiocri,e minori deceotto. Più à dentro fi farebbe ritrouatala corte circondata daLoggie di ordine Ionico. Le colonne del primo ordine della fac- ciata farebbono fiate Ioniche,& uguali à quelle della corte ; e quelle del fecondo Corinthìe. La Sa- la farebbe fiata tutta libera,della grandezza dell'entrata,& alta finfotto il tetto: al pari del piano del- la foffitta haurebbe hauuto un corritore : Le ftanze maggiori farebbono fiate in folaro ; le mediocre picciole in uolto. A canto la Corte ui farebbono fiate ftanze per le donne, Cucina, & altri luoghi ; fotterra poi le Cantine, i luoghi da legne,& altre commodità. |
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kk LA INVENTIONE
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LIBRO
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S E C O N D O.
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LA INVENTIONE qui
pofta fu fatta al Conte Giacomo An garanoperunfuofito pur nella det- ta Città. Le colonne della faccia- ta fono di ordine Compofito. Le ftanze à canto l'entrata fono lunghe un quadro, e due terzi : appreifo vi è un camerino, e fopra quello un me- lato. Si paflà poi in una corte cir- condata da portici: le colonne fono funghe piedi trentafei,& hanno die- dro alcuni pilaftri da Vitruuio detti * araftatice, che fomentano il paui- ttiento della feconda loggia : fopra « quale uè ne è vn'altra difeoperta al pari del piano dell'ultimo folaro «ella cafa, & ha i poggiuoli intprno. ■» ni oltre fi ritroua un'altra corte cir- condata fimilmente da portici : il pri tt>o ordine delle colonne è Dorico, ft fecondo Ionico j& in quefta fi ri-" .. tremanole Scale. Nellaparte op- pofta alle Scale ui fono le Italie, e ut «potrebbono far le cucine, & i luo- ghi per feruitori. Quanto alla par-, te di fopra ; la Sala farebbe fenza co- lonne, & il fuo folaro giugnerebbe fin fotto il tetto : le ftanze fàrebbono tanto alte quanto larghe, e uifareb- bono camerini, e mezati come nella parte di fotto . Sopra le colonne della facciata fi potrebbe fare un poggiuolo: il quale in molte occa- sioni tornerebbe commodifsimo. |
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IN VERONA
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ìj6 LIBRO
IN VERONA à'portoni detti volgarmente d ella Bràjfitonotabilifsimo, il Conte Gio.Bat-
tifta dalla Torre difegnò già di fare la fottopofla fabrica : la quale haurebbe hauuto,e giardino, e tut^ te quelle particelle fi ricercano à luogo commodo,e diletteuole. Le prime ftanze fàrebbono fiate in uolto,e fopra tutte le piccioleui fàrebbono flati mezati,a quali hauerebbono feruitole Sale piccio- le. Le feconde flanze,cioè quelle di fopra fàrebbono fiate in folaro. L'altezza della Sala farebbe aggiunta fin fbtto il tetto,& al pari del piano della foffitta ui farebbe flato vn corrittore, ò poggiuolo, e dallaloggia3e dalleflneflre meffeneifianchihaurebbeprefo illume. |
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SECONDO.
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FECI ancora al Caualic
ro Gio.Battifta Garzadore Gentirhuomo Vicentino la tegnente inuentione, nel la quale fono due loggie, vna dauanti, & vna di die- tro di ordine Corinthio. Quefte Loggie hanno ifof fitti, e con" ancho la Sala terrena : laquale è nella par te più a dentro della cafa, acciochefiafrefca nella E- ftate 3 & ha due ordini di fi- neftre : Le quattro colon- ne, che ui fi ueggono,fo- mentano il foffitto, e ren- dono forte, e ficuro il paui- mento della Sala difopra: laquale è quadra, e fenza colonne,e tanto alta quan- to larga, e di più quanto è lagroifezza della Cornice. La altezza de i volti delle ftanze maggiori è fecondo il terzo modo dell'altezza de volti : i volti de i Ca- merini fono alti piedi fedi- ti . Le ftanze di fopra fono in fblaro : le colonne delle feconde Loggie fono di or- dine compofito ; la quinta parte minori di quelle di lotto : Hanno quefte log- gie i Fronteipicij : i quali (come ho detto di fopra) danno non mediocre gran- dezza alla fabrica, facen- dolapiù eleuata nel mezo, che nei fianchi, & feruono a collocare le infegne. |
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FECI
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6*T L I B R Qi ___________________________
PECI à requifitione del Clarifs.Caualieril Sig.Leonardo Mocenico lainuentione,chefegueper
vn Tuo Iìto fopra la Brenta. Quattro loggie : le quali come braccia tendono alla circonferenza; paiono raccoglier quelli,che alla cafa iì approfsimano,à càto à quefte loggie ui fono le ftalle dalla parte d inati, che guarda fopra il fiume ; & dallaparte di dietro le cucine, & i luoghi per il Fattorej&per il Gaftaldo. La loggia che è nei mezo della facciata,è di fpefle colonne Jequali perche fono alte xl.piedi ; hanno di dietro alcuni pilaftri larghi due piedi,e grofsi vn piede & un quarto,che foftentano il piano della fecon da loggia,e più a dentro fi troua il cortile circondato da loggie di ordine Ionico : I portici fono larghi quanto è la lunghezza delie colonne,meno un diametro di colonna: Della ifteifa larghezza fonoan- cho le loggie,e le ftanze,che guardano fopra i giardini : acciò che'l muro , che diuide un membro dal- l'altro fia pofto in mezo per foftentare il corno del coperto. Le prime ftanze farebbono molto commo de al rnangiare,quando ui interueniife gran quantità di perfone : e fono diproportione doppia.Quelle degli angoli fono quadre,& hanno i uolti à fchirfo,alti alla impofta,quanto è larga la ftanza ; & hanno di freccia il terzo della larghezza. La Sala è lunga due quadri, e mezo, le colonne ui fono pofteper proportionare la lunghezza^e la larghezza3airaltezza,e farebbono quefte colonne folo nella Salater- rena,perche quella di fopra farebbe tutta libera. Le colonne delle loggie di fopra del cortile, fono la quinta parte più picciole di quelle di fotto,e fono di ordine Corinthio. Le ftanze di fopra fono tanto ake,quanto larghe. Le Scale fono in capo del cortile,& afcendono una al contrario del l'altra. |
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E CON queftainuentione fia alaude di DIO pofto fine àquefti due libri, ne'quali con quella
breuità che fi è potuto maggiorami fono ingegnato di porre infieme, & infegnare facilméte con paro le,e con figu!-e,tutte.quelle cofcche mi fono parfe piùnecerfarie,& più importanti per fabricar bene,& fiecialmente per edicare'le"eafepriuate3cheinfecontenganobel!ezza,&fianodinome, & di com- moditààgli edificatori. IL FINE DEL SECONDO LIBRO.
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