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IL CLVARTO
LIBRO
DELL'ARCHITETTVRA
Di Andrea Palladio.
vìe l qt^il si d e s e \i y o-xio,
e fi figurano i Tempij antichi , che fono in Rjma }
ET ALCVNI ALTRI, CHE SONO
in Italia, e fuori d'Italia.
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IL QVARTO LIBRO
DELLARCHITETTVRA
DI ANDREA PALLADIO.
Proemio a i Lettori.
E I N fabrica alcuna è da eflerpofta opera, &induftria, accioche ella con
bella mifiira, e proportione fia compartita, ciò fenza alcun dubbio fi deue fare
ne i Tempij, ne' quali elfo Fattore, e Datore di tutteie cofe DIO O. M.
deue effere da noi adorato, & in quel modo, che le forze noflrèpatifcono,
lodato, & ringratiato di tanti à noi continuamente fatti beneficij. Perilche
fé gli huomini nel fabricarfi le proprie habitationi ufano grandisfima cura per
ritrouare eccellenti,e periti Architetti, &fofficienti artefici, fono certamente obligati adufar-
2a molto maggiore nell'edificar le Chiefe i Et fé in quelle alla commodità principalmente atten
donoiin quefte alla dignità, & grandezza di chi ha da elferui inuocato, & adorato deuono ri-
guardare i ilquale effondo il femmo bene, e la fomma perfettione ; è molto conueneuole, che
tutte le cole a lui dedicate in quella perfettione fiano ridotte che per noi fi polla maggiore. E
Meramente confiderando noi quella bella machina del Mondo di quanti merauigliofiornamen
ti ella fia ripiena;& cornei Cieli co'lcontinuo lor girare uadino in lei le ftagioni fecondo il na-
turai bifogno cangiando, &con la foauisfima armonia del temperato lor mouimento fé lleslì
conleruinojnon posfiamo dubitare, che douendo elfer limili i piccioli Tempij, che noi faccia-
mo ; à quello grandissimo dalla lìia immenfa bontà con una fua parola perfettamente compiuto,
non fiamo tenuti à fare in loro tutti quelli ornamenti, che pernoifiano posfibili j & in modo,
e con tal proportione edificarli, che tutte le parti inficine una foaue armonia apportino àglioc-
chide'riguardanti,& ciafcunadaperfe all'ufo,alqualefaràdeltinata conueneuolmenteierua.
Per laqual cola, benché di molta lode fiano degni coloro, iquali da ottimo fpirito guidati, han-
no già al fommo DIO Chiefe, e Tempij fabricati, e fabricano tutta uia. Nondimeno non pa-
re che fenza qualche poco di riprenfione debbiano rimanere, fé non hanno ancho lludiatodi
farli con quella miglior e più nobil forma,che la condition noftra comporti. Onde perche gli An
tichiGreci eRomani nelfariTempij ài lorDei, pofero grandisfimolludio,& con bellisfima
Architettura li compofero,accÌoche esfi con que' maggiori ornamenti,& con quella miglior prò
portione follerò fatti, che allo Dio, alquale erano dedicati, fi conuenilfe ; io fon per dimo-
iar in quello libro la forma, e gli ornamenti di molti Tempij antichi, de quali ancora fi ueggo-
^o le ruineje fono da me flati ridotti in difegno : accioche fi polla da ciafcuno conofcere con qual
forma fi debbiano, & con quali ornamenti fabricar le chiefe. Et benché di alcuni di loro fé ne ueg
§a picei ola parte in piede fopra terra, io nondimeno da quella pieciola parte, confiderate ancho
lefondamenta, che fi fono potute uedere ; fono andato conietturando quali douelfero effere,
quando erano intieri. Et in queflo mi è flato di grandisfimo aiuto Vitruuio : percioche incon-
trando quello ch'io uedeua, con quello, ch'egli ci infogna, non mi è flato molto difficile uenire
sn cognitione,e de gli afpetti, e delle forme loro. Ma quanto à gli ornamenti,cioè bafe, colon-
ne,capitelli,cornici,ecofefimili,nonuiho poflo alcuna cofa del mio, ma fono flati mifùrati da
*&e con fomma confideratione da diuerfi fragmentiritrouati ne' luoghi,oue erano esfi Tempij.
AAAA 2 Enon
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4                                        PROEMIO.
E non dubito che coloro, che leggeranno queftolibro,e confidereranno diligentemente i dife-
gni i non fiano per prendere intelligenza di molti luoghi,éhe in Vitruuio fono riputati difficilisfì
mi,& per indrizzar l'intelletto al conofcer le belle, & proportionate forme de Tépij, & per cauar
ne molte nobili e uarie inuentioni, delle qualià luògo, e tempoferuendofipoifano far cono-
scere nelle opere loro,come fi debba, e porla uariare lenza partirli da' precetti dell'atte, & quan-
to fimiluariationefia laudabile, e gratiofa, Maauantiche fi uengaa'difegni,io breuemente,
come fon folito j dirò quelle auertenze, chenell'edifieare i Tempij fi déuono olferuare, hauen-
dole tratte anch'io da Vitruuio e da altri huomini eccellentisfimi iqualidifinobil'arte hanno
icritto.
DEL
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Q_ V A R T O.                                              5
D E L S ITO, C H E SI DE VE
ELEGGER E PER EDIFICARVI I
TEMPII.
                      Gap. Primo,
A TOSCANA fu non folo la prima àriceuere come foreftiera l'Architet-
tura in Italia, onde l'ordine, che Tofcano fi chiama, hebbe le lue milure ; ma
ancho quanto alleco fé de gli Dei, che la maggior parte del Mondo, in cieco
errore uerfìmdo, adorauaifu maeftra de' Popoli circonuicini, e dimoflrò qual
forte diTempìj,& inqualluogo,& con quali ornamenti fecondo la qualità
____________ degli Dij, fi douelfero edificare rlequali offeruationi,tutto che in molti Tem-
pi) fi ueda, che non fi fono hauute in confiderationei io nondimeno racconterò breuemente, fi
corae ci fono fiate dalli fcrittorìlafciatejaccioche coloro,che delle Antichità fi dilettano; riman-
gano in quella parte fodisfatti > & accioche fi fuegli, & infiammi l'animo di ciafcuno a porre ogni
conueneuolcuraneiredifkar le Chiefe: perciò cheè molto brutta, &biafimeuolcofa, che noi,
iqaaìi il nero Culto riabbiamo ; fiamo fuperatiin ciò da coloro,che nelfun lume haueano della uè
rità Et perche ìluoghi,ne' quali s'hano daporre i facri Tempijdbno la prima cofa,che fi dcue con
fid erare, io ne parlerò in quello primo capo. Dico adunque, che gli antichi Tofcani ordina-
rono che à Venere, à Marte, & à Vulcano, fi faceffero i Tempij fuori della Città, come à quel-
li, che moueffero gl'animi allelafciuie,alleguerre,&àgliincendijj& nella Città à quelli, che
alla Pudicitia, alla Pace, & alle buonearti erano prepofli : &che à quelli Pei, nella tutella de
qn ali fpecialmente folte pollala Città ; & à Gioue, & a Giunone} & a Minerua, iquali teneua-
no che foìfero anche esfidifenfori delle Città, fi fabricalfero Tempij in luoghi altisfimi, nel me-
zodellaterra, e nella rocca. Et àPallade,à Mercurio, & alfide? perche à gli artefici,& alle
reercantie erano prefidenti; edificarono i Tempij uicino alle Piazze,& alcuna uolta fopra le Piaz
ze iftelfe; ad Apollinea à Bacco preffo al Theatro;ad Hercole, uicino al Circo,& allo Amfithea
tro. Ad Efculapìo, alla Salute, & a quelli Iddij, per le medicine de' quali credeuano che molti
liuomìni rìfanàffero, fabricarono inluoghifommamente fani,& uicino ad acque falubri,accio-
che co'l uenire dall'aere cattiuo, e peflilente al buono, & fano, & col bere di quelle acque, gli
infermi più predo, e con minor difììcultà fi fanaffero, onde fi accrefceffe, il zelo della religione »
E cofi al rimanente de gli altri Deipenfarono conuenirfi il ritrouar i luoghi dafabricar i lor Tem
pij, fecondo le proprietà, che a quelli attribuirono, & alle maniere de' facrifieij loro. Ma noi,
che fiamo per la gratia fpecial di Dio da quelle tenebre liberati, hauendo lafciata la lor uana,e fai
fa fuperftitione ; eleggeremo quei fiti per i Tempij, che faranno nella più nobile, & più celebre
parte della Città, lontani da' luoghi dishonefti $ e fopra belle, & ornate piazze, nellequali molte
ftrade mettano capo ; onde ogni parte del Tempio poffa effer ueduta con fua dignità, 8c arrechi
diuotione, &merauigliaà chiunque lo ueda e rimiri. E fé nella Città ui faranno colli, fi eleg-
gerà lapiu alta parte di quelli. Manonuieffendo luoghi rileuati} fi alzerà ilpiano delTempio
dal rimanente dcHaCittà, quanto faràeonueniente ; e fi afcenderà al Tempio per gradi xoncio-
iia che il falire al Tempio apporti feco maggior diuotione, & Maeflà, Si faranno le fronti de'
T empij, che guardino fopra grandisfima parte della Città ; accioche paia la Religione effer po-
ftacome percuftode,&protetrice de'Cittadini. Ma fé fi fabricheranno Tempij fuori della
Città, all'hora le fronti loro fi faranno, che guardino fopra le ftrade publiche, òfopra i fiumi» fé
appreffoquellifi fabricherà : accioche i paffaggieripoflano uederU3e fare le lor falutationi, e ri-*
uerenze dinanzi la fronte del Tempio:»
DELLE
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6                                           LIBRO
DB L LE FORME D  E' T E M P II,
ET DEL DECORO, CHE    IN CL.V E L L I
SI DEVE OSSERVARE.       GAP. II.
TEMPII fi fanno ritondi ; quadrangulari ; di fei, otto, e più cantoni,
iquali tutti finifcano nella capacità di un cerchio ; àCroce ; & di molte altre for
me, e figure, fecondo le uarie inuentionide gli huomini : lequali ogni uolta
che fono con belle,& conueneuoli proportioni, & con elegante,& ornata
Architettura diftinte ; meritano di effer lodate. Ma le più belle, e più rego-
late forme, e dalle quali le altre riceuono le mifure ; fono la Ritonda,& la qua-
drangulare ; e però di quefte due fòlamente parla Vitruuio, & ciinfegna come fi debbano com-
partire ; come fi dirà quando fi tratterà del compartimento de' Tempij. Ne' Tempij, che ri-
tondi non fono,fi deue offeruare diligentemente ; che tutti gli angoli fiano uguali, fia il Tempio
di quattro, ò di fei, ò di più angoli, e lati. Hebbero gli Antichi riguardo à quello, che fi con-
ueniffeàciafcunode'loro Deinonfolo nell'eleggere iluoghi, ne'qualifidoueffero fabricare i
Tempij, come è fiato detto di fopra, ma ancho nell'elegger la forma : onde al Sole, & alla Lu-
na, perche continuamente intorno al Mondo fi girano, & conquefto lor girare producono gli
effetti àciaicuno manifefti,fecero i Tempij di forma monda : ò almeno che alla rotondità fi aui-
cinaflero, & cofi ancho à Vefta, laqual diflero effer Dea della Terra ; ilquale Elemento fappia^
ino eh'è tondo. A1 Gioue, come patrone dell'Aere, & del Cielo, fecero i Tempij feoperti nel
mezo co' portici intorno, come dirò più difetto. Ne gli ornamenti ancora hebbero grandisfi-
ma confideratione àqual Diofabricaffero ; per laqual cofa à Minerua, à Marte, & ad Hercole fé
cero iTempij di operaDorica:perciocheàtaliDeidiceuanoconuenirfiper la militi a, della qua
le erano fatti prefidenti,le fabriche fenza delicatezze, e tenerezze. Ma à Venere, à Flora, al-
leMufe,&alle Ninfe,&allepiùdelicateDee,diifero douerfi fare i Tempij,che alla fiorita,
e tenera età Virginale ficonfaceirero,onde à quelli diedero l'opra Corinthia: parendo loro,
che l'opere fattili,e floride, ornate di foglie, & di uolute fi conueniffero à tale età. Ma à
Giunone, à Diana, à Bacco, & ad altri Dei, à iquali ne la grauità de' primi, ne la delicatezza
de' fecondi, pareuache fi conueniife ; attribuirono l'opere Ioniche ; le quali tra le Doriche, e le
Corinthie tengono il luogo di mezo. Cofi leggiamo che gli Antichi nell'edifìcarei Tempijfi
ingegnarono di feruareil Decoro,nel quale confitte una bellisfima parte dell'Architettura.
E però ancora noi, che non habbiamoi Dei falfi, per feruareil Decoro circa la forma de'Tem-
pij, eleggeremo la più perfetta, & più eccellente $ e conciofiache la Ritonda fia tale,perche fo-
la tra ratte le figureè femplice,uniforme,eguale,forte,e capace,faremo iTempij ritondijà
quali fi conuiene masfimamente quefta figura, perche eifendo effa da un folo termine rinchiu-
fà, nel quale non fi può ne principio, ne finetrouare,ne l'uno dall'altro diftinguere; & hauen-
do le fue parti fimili tra di loro, e che tutte participano della figura del tutto 5 e finalmente ri-
trouandofì in ogni fua parte l'eftremo egualmente lontano dal mezo ; è attisfimaadimoftra-
re la Vnità, la infinita Effenza,la Vnifòrmità, & la Giuftitia di DIO. Oltra di ciò non fi
può negare, che la fortezza, e perpetuità non fi ricerchi più ne' Tempij, che in tutte le al-
tre fabriche , conciofia che esfi fiano dedicati à DIO O. M. & fi conferuino in lo-
ro le più celebri, &le più degne memorie delle Città; onde , & per quefta ragione anco-
ra, H deue dire, che la figura ritonda, nella quale non è alcun'angolo; à iTempij fomma-
mente ficonuenga. Deuono ancho eifere iTempij capacisfimi, acciò che molta gente com-
modamente ui porta ftare àiDiuini officij;e tra tutte le figure, che fono terminate da equa-
le circonferenza ,niuna è più capace della Ritonda. Sono anco molto laudabili quelle Chie-*
fé, che
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Q_ V A R T G.                                            j
fé, che fono fatte in forma di Croce, lequali nella parte, che farebbe il piede della Croce, han-
no l'entrata•■> & all'incontro l'aitar maggiore , & il Choro :& nelli due rami,che fi eftendò-
no dall'uno , & l'altro lato , come braccia ; due altre entrate , ouero due altri altari ; perche
effendo figurate con la forma della Croce rapprefentano à gliocchi de'riguardanti quel le-
gno , dal quale liete pendente la falute noftra. Et di quella forma io ho fatto la Chiefa di
San Giorgio Maggiore in Venetia.
' Deuono hauere i Tempij i portici ampij, & con maggior colonne di quello, che ricerchino le
altre fabriche,&flà bene che esfi fiano grandi, e Magnifici (manon però maggiori di quel-
lo, che ricerchi lagrandezza della Città)&con grandi,ebelìe proportioni fabricati. Impe-
roche al Culto Diuino, per ilquale esfi fi fanno, fi richiede ogni magnificenza, e grandezza.
Deuono efler fatti con bellisfimi ordini di colonne, e fi deue à ciafcun'ordine dare i fuoi proprij,
e conuenienti ornamenti. Si faranno di materia eccellentisfima, & della più preciofa ; ac-
cioche conia forma, con gli ornamenti, & con la materia fi honori quanto più fi può la Di-
uinità:e fé posfibil foife, fi doueriano fare, c'haueifero tanto di bellezza, che non fi poteffe
imaginare cofa più bella ;& cofiinogni loro parte difpofti, che coloro che ui entrano fi mera-
uiglialfero, & ftelfero con gli animi fofpefi nel confiderare la gratia, e uenuflà loro. Tra tutti
i colori niuno è, che fi conuenga più a i Tempij, della bianchezza : conciofiache la purità
delcolore,edellauitafiafommamente grata à DIO. Ma fé fi dipingeranno, non ui daran-
no bene quelle pitture, che con il lignificato loro alienino l'animo dalla contemplatione del-
le cofe Diurne jpercioehe non fi dobbiamo nei Tempij partire dalla grauità,& da quelle co-
fe , che uedute da noi rendano gli animi noltri più infiammati al Culto Diuino, & al bene >
operare.
DE G L I A S P E T T I DE I
TEMPII.               GAP. II I.
SPETTO s'intende quella prima inoltra, che fa il Tempio di fé à chi
àlui fi auicina. Settefonoipiù regolatile meglio intefi Afpetti dei Tem-
pij, de'quali mi è paruto comenecelfario,il por qui quel tanto, che ne di-
ce Vitruuio al capo primo del primo Libro ; acciò che quella parte, laquale
perla poca oiferuanza delle Antichità,è fiata da molti riputata difficile ,&
da pochi fin'hora benìntefa; fi renda facile, e chiara per quello che io ne dirò,
oc peri difegni, che feguiranno, iquali faranno effempio di quanto egli ci infegna;& ho uolu-
to ufare anchoi nomi de'quali egli fi fertie, accioche coloro, che fi porranno alla lettura di
eflb Vitruuio jallaquale eforto ciafcuno j riconofcano in quello i medefimi nomi, e non paia
loro di legger cofe diuerfe. Per uenire dunque al propofito noflro, i Tempij fi fanno, ò con
i portici, ò lenza portici. Quelli, che fenza portici fi fanno ; poffono hauer tre afpetti : l'uno
fi nomina in Antis,cioè faccia in pilaftri: perche Antefi chiamano i pilaftri, che fi fanno ne
gli angoli, ouero cantoni delle fabriche. De gli altri due, uno fi dice Proftilos, cioè faccia in
colonne ; e l'altro Amphiproftilos. Quello, che in Antis è nominato, hauerà due pilaftri ne i
cantoni, che uoltano ancho da i lati del Tempio,& tra detti pilaftri nel mezo della fronte due co
lonne, che fportino in fuori, e foftengano il frontefpicio, che farà fopra l'entrata. Quell'al-
tro, che Proftilos è detto, hauerà di più del primo ancho nei cantoni le colonne rincontro ài
pilaftri, & dalla deftra, e dalla finiftra nel uoltar de cantoni due altre colonne, cioè una per ban
da. Ma fé nella parte di dietro fiferuarà lo ifteflb modo di colonne, & di frontefpicio, ne
rifulterà l'afpetto detto Amphiproftilos. De due primi afpetti di Tempij a noftri giorni non
fi ha reliquia alcuna; e però in quello libro non ui faranno gliefempi. Ne mi è paruto bifo-
gnodi farne i difegni,eflendodi ciafcuno di quelli afpetti figurata la pianta, e'1 fuo diritto
nel Vitruuio
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t                                              LIBRO
nel Vitruuio commentato da Monfignor Reuerendisfimo Barbaro. Ma fé à i Tempij fì fan-
no i portici, all'hora, ò fi fanno intorno à tutto il Tempio, ò nella fronte folamente. Quelli
c'hanno i portici folo nella facciata dauanti,fì può dire che anch'esfi riabbiano l'afpetto det-
to Proftilos. Ma quelli, che fì fanno con i portici intorno, poffono farfì di quattro afpetti ,•
percioche ò fi fanno con fei colonne nella facciata dauanti,& in quella didietro ,•& con un-
dici colonne ne' lati,computandoui le angularije quefto Afpetto fì chiama Peripteros,cioè
Alato à tórno : e uengono i portici intorno la Cella a efler larghi quanto un'intercolunnio. Si
Ueggono Tempij Antichi, c'hanno fei colonne nella facciata ; e non hanno però portici intor-
no ; ma ne'muri della Cella,nella parte di fuori, ui fono meze colonne, che accompagnano
quelle del portico ; & hanno i medefìmi ornamenti ; come à Nimes in Prouenza : & di quefta fot-
te fì può dire che fìa in Roma il Tempio di ordine Ionico ; che boraèlaChiefa di Santa Maria
Egittiaca. Uche fecero quelli Architetti per fare piùlargala Cella, e per ifcemare la fpefaj
. rimanendo nondimeno il medefìmo afpetto dell'Alato à torno à chi uedeua il Tempio per fian-
co. Ouero ripongono à i Tempij otto colonne per fronte, equindecidai lati con leangu-
Jari : quefti uengono ad hauere i portici intorno doppij ; e però l'afpetto loro è detto Dipteros,
" cioè Àiàto doppio. Ouero fi fanno bene i Tempij, c'habbiano, come il fbpradetto ; otto co-
lonne per fronte;e quindici ne' lati ; mai portici intorno non fifanno doppij, perche fi toglie
ùia un'ordine di colonne i onde esfì portici uengono adeftere larghi quanto fono due interco-
lunnij, & una groffezza di Colonna ; et fi chiama il loro afpetto Pfeudodipteros, cioè Fal-
lo alato doppio. Quefto Afpetto fu inuentione di Hermogine antichisf imo Architetto ; liqua-
me in quefto modo fece i portici intorno al Tempio larghi, e commodi, aleggeri la fatica, & la
fpelà, e non leuò cofa alcuna dall' afpetto. Ouero finalmente fi fanno, che nell'una, & l'al-
tra facciata ui fianodiece colonne,&i portici intorno doppij, come in quelli, c'hanno l'afpet-
to Dipteros. Quefti Tempij nella parte di dentro haueuano altri portici con due ordini di
colonne uno fbpra l'altro, & erano quefte colonne minori di quelle di fuori; il coperto ueni-
ua dalle colonne di fuori a quelle di dentro ; & tutto lo fpatio circondato dalle colonne di
dentro era fcoperto : onde l'afpetto di quefti Tempij fi dimandaua Hipethros, cioè difco -
perto; Si dedìcauano quefti Tempij à Gioue come à Patrone del Cielo , e dell'Aere : &
nel mezo del Cortile fi poneua l'Altare : Di quella forte credo che foffe il Tempio, delqua-
le fi ueggono alcuni pochi ueftigi in Roma fopra Monte Cauallo ; e che foffe dedicato à Gio-
ue Quirinale, & fabricato da gli Imperatori : perche a i tempi di Vitruuio (come egli dice)
non uè ne era alcuno.
DI C IN CLV E SPECIE DI
TEMPII.           C A P. I I I I.
S A R O N O gli Antichi (come è flato detto di fopra) di fare i porti-
ci à i loro Tempij per commodità del Popolo ; accioche egli haueife doue tra
tenerfi, e patteggiare fuori della Cella ; nella quale fi faceuano i facrificij : &
per dare maggior Maeftà, e grandezza à quelle fabriche. Onde perche fi
poffonfargli interualli,che lontra colonna,e colonnari cinque grandez-
ze, fecondo quelle diftingue Vitruuio cinque fpecie, ò maniere di Tem-
pij: delle quali fono i-nomi: Picnoftilos, cioè di fpefle colonne: Siftilos, più larghe :Diafli-
ìos, ancora più diftanti : Areoftilos, oltra quello, che fi conuiene lontane : & Euftilos, c'ha ra-
gioneuoli, & comi enienti interualli. Di tutti iquali intercolunnij come fiano, & qual propor-
tione debbano hauere con la lunghezza delle colonne, è flato detto di fopra nel primo Li-
bro^: pollii difegni : però non mi occorre dir qui altro ; fenon, che le quattro prime maniere
fono difettofe. Le due prime ; perche effendo gli intercolunnij di un diametro,e mezo,ò di due
diametri
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diametri di colonna ; fono molto piccioli, e ftretti ; onde non poiTono due perfone entrare ne i porti-
CI al pari} ma bifogna che vadino à fila, vna dietro l'altra : & le porte,& i loro ornamenti non iì polìgo-
no veder di lontano : e finalmente perche per la ilrettezza de gli fpacij è impedito il caminare d'intor
no al Tempio. Sono però quefte due maniere tollerabili, quando fi fanno le colonne grandi ; come
« vede in quafi tutti i Tempi; Antichi. La terza,'perche potendoli porre tra le colonne, tre diametri
di colonna; uengono ad eiferegli intercolunnij molto larghi ; onde gli Architraui per la grandezza
de gli fpacij fi fpezzano. Ma à quello difetto fi può prouedere facendo fopra l'Architraue, nella al-
tezza del Fregio, Archi,ouer Remenati,che fonftentino il carico, e lafcino libero l'Architraue. La
Suai-tamaniera,benchenonpatifèa il difetto dellafopradetta,perche non fivfano gli Architraui di
Pietra,nè di Marmo ; ma lopra le colonne fi pongono le traui di legno ; fi può nondimeno dire ancor
ella dìfettofa ; perche è baifa,larga,& humile,& è propria dell'ordine Tofcàno. Di modo che la più
oella,&ele gante maniera di tempij è quella, che Euftilos è detta : laquale è quando gli intercolun-
nij fono di due diametri di colonna,& vn quarto ; percioche ferue ottimamente ajl'vfo, alla bellezza,
& alla fermezza. Io ho nominato le maniere de' Tempij con quegli iftefsi nomi che mette Vitrù-
nio , come ho fatto ancho gli aipetti; fi per la caufa detta di fopra; fi ancho perche tali nomi paiono
già effer flati riceuuti dallanoftralingua,e da ciafcuno s'intendono ; e però mi feruirò ancho diloro
ne i difegni de i Tempij, che feguiranno.
DEL COMPARTIMENTO DE I TEMPII.
Cap. V.
E N C H E in tutte le fabriche fi ricerchi, che le parti loro infieme corrifpondano,
&habbianotalproportione,cheneffunafia,con la quale non fi polla mifurare'il
tutto, & le altre parti ancora : Quello nondimeno con eftrema cura fi deue òfferua
re ne i Tempij, percioche aftrDiuinità fono confacrati, per honore, & offeruanza
Q2£?^irai della quale fi deue operare quanto fi può di bello, e di raro. Elfendo adunque
^i>rilli| le più regolate forme de' Tempij la Ritonda, &la Quadrangulare,io dirò come eia
icuna
—««a. di quelle iì debbano compartirei e porrò ancho alcune cofe appartenenti ài Tempij, che noi
Chriftiani vfiamo. I Tepij ritondi fi faceuano anticamente alcuna volta aperti,cioè fenza cella,con
Colonne chefolleneuano la cupola,come quelli,che fi dedicauano à Giunone Lacinia, nel mezo de
quali fì. poneua l'altare,e fopra quello il fuoco, il quale era ineflinguibile : quelli in tal modo fi com-
partifeono. Si diuide il diametro di tutto lo fpacio,che deue occupare ilTempio in tre parti eguali :
vna fé ne dà à i gradi,cioè alla falita fui piano del Tempio,e due rimangono al Tempio, & alle colon-
ne,lequali fi pongono fopra piedeflili, e fono alte con bafe,e capitello, quanto è il diametro del mi-
nor giro de i gradi,& grolfe per la decima parte della loro altezza.L' Architraue, il Fregio ,& gli altri
ornamenti fi fanno fecondo è llato detto nel primo libro, coli in quella come in tutte l'altre forti di
"Tempij. Ma quelli,che fi fanno chiufi,cioè con la cella,ò fi fanno conle ale àtomo, ouero con vn por
tìcofolamente nella fronte. Di quelli c'hanno le ale à torno le ragioni fono quelle; prima a tomo à
torno fi fanno due gradi,e fopra fi pógono i piedeflili,fopra i quali fono le colonne ; le ale fono larghe
perla quinta parte del diametro del Tempio ; pigliando il diametro nellaparte di dentro de i piede-
ftili.Le colonne fono lunghe quanto è larga la cella,e fono grolfe la decima parte della longli ezza.La
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corto,ma non però che giamai fia meno lungo di tre quarti della larghezza del Tempio ; e nonlì farà
più largo della terzaparte della fualunghezza. Ne i Tempij quadrangulari i portici nelle fronti fi fa-
ranno longhi quanto farà la larghezza di efsi Tempij : E fé faranno della maniera Euftilos,che è la bel
Ja,& elegante,in tal modo fi compartiranno/e l'afpetto fi farà di quattro colonne, fi diuiderà tutta la
facciata del Tempio, (lafciatifuoraglifportidelle bafe delle colonne, che faranno nelle cantonate )
in undeci parti e meza ; & una di quelle parti fi chiamerà modulo,cioè mifura, con la quale fi mifure-
ranno tutte le altre parti; perche facédofi le colonne grolfe un modulo; quattro fé ne daranno à quel-
le ; tre all'intercolunnio di mezo ; e quattro e mezo à gli altri due intercolunnij,cioè due, & vn quarto
per uno : fé la fronte farà di fei colonne,!! partiràin deceotto : fé di otto,in uentiquattro e meza ; & fé
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io                                               LIBRO
di diece in trent'vna: dando Tempre di quefte parti, una allagroffezzadellecolonne,treaI uano di
mezo,& due,& un quarto à ciafcun de gli altri uani. L'altezza delle colonne fi farà fecondo che fa-
ranno ò Ioniche,ò Corinthie. Come fi debbano regolare gli afpetti delle altre maniere de" Tempi],
cioè della Picnoftilos,Siftilos, Diaftilos, & Areoftilos s'è detto à pieno nelprimo libro, quando hab
biamo trattato de gli intercolunni; : Oltra il portico fi troua l'Antitépio,e da poi la Cella : Si diuide la
larghezza in quattro parti, e per otto di quelle fi fa la lunghezza del Tempio, & di quefte, cinque fi
danno alla lunghezza della Cella,includendoui le mura,nelle quali fono le porte ; e le altre tre riman
gono all'Antitempio ; il quale da i lati ha due lati di mura continuati alle mura della cella, nel fine del
le quali (i fanno due anti, cioè due pilaftri grofsi quanto le colonne del portico : e perche può eifere
che tra quelle ale ui fia,e poco,e molto (patio : fé farà la larghezza maggiore di uenti piedi, fi douran-
no porre tra i detti pilaftri,due colonne,e più ancorafecondo richiederà ilbifogno,al dritto delle co-
lonne del portico ; l'officio delle quali farà feparare l'Antitempio dal portico ; & quei tre, ò più uani?
che faranno tra li pilaftri fi ferreranno con tauole,ò parapetti di marmo : lafciandoui però le apriture >
per le quali fi porta" entrare nell'Antitempio ; e fé la larghezza farà maggiore di piedi quaranta, bifo-
gnerà porre altre colonne dalla parte di dentro all'incontro di quelle,che faranno pofte tra i pilaftri, e
fi faranno dell'altezza delle efteriori,ma alquanto più fottili; perche l'aere aperto leuerà della grof-
fezza à quelle di fuori : & il rinchiufo non lafcierà difcernere la fottigliezza di quelle di dentro, e co-
fi pareranno eguali : E benché il detto compartimento rieica àpuntonei Tempij di quattro co-
lonne, non però uiene la medefimaproportione ne gli altri afpetti,e maniere, perche bifogna che i
muri della cella fcontrino con le colonne di fuori,& fiano a una fila, onde le Celle di quei Tempij fa- ,
ranno alquanto maggiori di quello,che fi è detto. Cofi compartirono gli Antichi i loro Tempij, co-
me ci infègna Vitruuio, e uolfero che fi faceflero i portici,fotto i quali ne i cattiui tempi poteffero gli
huomini fchifar il Soleda pioggia,la grandine,e la neue ; & ne i giorni fòlenni tratenerfi fin che uenif-
fe i'hora del facrificio : ma noi, lafciati i portici intorno, edifichiamo li Tempij, che fi afsimigliano
molto alle Bafiliche, nelle quali, come è flato detto, fi faceuano i portici nella parte di dentro, come
noi facciamo hora nei Tempij ;ilche è auuenuto percheli primi che allanoftra religione fi diedero
dalla uerità illuminati ; erano foliti per timor de i Gentili raccoglierti nelle Bafiliche di huomini pri-
llati : onde uedendopoi che queftaformariufciuamolto commoda,percioche fiponeuacon molta
dignità l'altare nelluogo del Tribunale,& il Coro ftaua acconciamente intorno all'altare ; & ilrima-
nenre era libero per il popolo ; non fi è più mutata,e però nel compartimento delle ale che noi faccia-
mo nei Tempij fì. auuertìrààquello ch'è ftato detto quando trattammo delle Bafiliche. Si aggiu-
gne alle noftre Chiefe vn luogo feparato dal rimanente del Tempio che chiamiamo Sacrefìia, doue|
fìferuano le ueftifacerdotali,iuafi,&i libri facri,& l'altre cofe neceffarie al culto Diuino,& doue £
apparanno i facerdoti ; & appreflò fi fabricano le torri,nelle quali fi appendono le campane per chia-
mare il popolo à i Diuini uffici j ; le quali non fono ufate da altri, che da' Chriftiani. Appretto il Teifl.
pio fi fanno le habitationi perii facerdoti, le qualideono efier commode confpaciofi chioftri, e co&
bei giardini,e fpecialmente i luoghi per le facre Vergini deono effere ficuri, alti, e lontani dalli ftre-,
piti,e dalla ueduta delle genti. È tanto bafti hauer detto del Decoro,de £li afpetti,delle maniere,^ j
del compartimento de i Tempij : Hora io porrò li difegni di molti Tempij Antichi, ne i quali oifer- '
nero quell'ordine ; prima porrò i difegni di quei Tempij,che fono in R orna ; dapoi di quelli,che fono
fuori di Roma,e per la Italia, & vltimamente di quelli che fono fuori di Italia ; E per più fàcile intel-
iigenza.,e per fuggir la lunghezza,?! tedio, il quale potrei apportare a' Lettori, s'io uolef si dire min^1
tamente le mifure di ciafcuna parte,le hp pollate tutte con numeri nei difegni.
IL PIEDE Vicentino,co*l quale fono flati mifurati tutti ifeguenti tempij, è nel Secon-
do Libro à numero 4.
Tutto il piede fipartifce in oncie dodici, e ciafcun'onciain quattro minuti.
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CLV ARTO.                                           ir
DE ì DISEGNI DI ALCVNI TEMPII ANTICHI CHE SONO
in Roma 3 e prima di quello della Pace. Cap. VI.
OMINCIEREMO adunque con buono' augurio da idifegni del Tempio già
dedicato alla Pace, del quale ii veggono i veftigij vicino alla Chiefa di Santa Ma-
ria Nuoua, nella via Sacra, e dicono gli ìcrittori, ch'egli è nell'ifteifo luogo, doue
prima fu la Curia di Romolo, & Hoflilia ;poi la cafa di Menio, la Bafilica Portia, e
la cafa di Cefare,& il portico, che Augufto gettata à terra la detta cafa di Cefare pa
rendogli machina troppo grande e fuperba, fabricò,e chiamolo dalnome di Liuia
^'ufillafuamogliera. Quefto tempio fu cominciato da Claudio Imperatore, e condotto à fine da-
veipafiano, poi eh'egli tornò vittoriofo dalla Giudea, nel quale egli conferuò tutti i vali, Scorna-
temi, che portò nelfuo trionfo deiTempiodi Gerufalem : Si legge che quefto Tempio era il più
grande,il più magnifico, & il più ricco della Città, e veramente ifuoi veftigij coli rouinati come fo-
no rapprelèntano tanta grandezza, che troppo bene fi può giudicare quale egli era effendo intiero.
Auanti l'entrata v'era vna loggia di tre vani, fatta di pietra cotta, &ilreftoera muro continouo per
guanto era larga la facciata ; ne i pilaftri de gli archi della loggia nella parte di fuori v'erano colonne
pofteperornamento, l'ordine delle quali feguiua ancho nel muro continouo : fopra quella prima
*^ggiaveneeravn'altrafcoperta,co'lluo poggio,& al diritto di ciafèuna colonna vi douea effer po-
fta vna ftatua. Nella parte di dentro del Tempio v'erano otto colonne di marmo di ordine Corin-
tio groife cinque piedi,e quattro oncie,e lunghe cinquantatre con bafe, e capitello. L'Architraue
il Fregio,e la Cornice erano dieci piedi emezo,e fofteneuano il uolto della naue di mezo. La Bafa
di quelle colonne era più alta della metà del diametro della colonna, & haueua l'orlo più grolfo del-
laterza parte della fua altezza, il che forfè fecero, parendo loro, che cofi poteife meglio reggere il
pefo,che le andaua pofto fopra : il fuo fporto era per la fella parte del diametro della colonna : Lo Ar
chitr aue, il Fregio, & la Cornice erano intagliati con affai bella inuentione ; il Cimacio dell'Archi-
*raue è degno di auertimento per efler diuerfo da gli altri, e fatto molto gratiofamente : La Cornice
ha i Modiglioni in vece di Gocciolatoio : Le caffè delle rofe,che fono tra i Modiglioni, fono quadre,
&cofi fi deuono fare, come ho offeruato in tutti gli edificij antichi. Dicono glifcrittori che quefto
Tempio fi brugiò al tempo di Commodo Imperatore, ilche non veggo come poffa effer vero,non ui
eifendo parte alcuna di legname, ma potria elfere facilmente ch'eglifuffe flato ruinato per terremo-
tò ò per altro fimile accidente, e poiriftaurato in altro tempo che le cofe dell'Archittettura non fi in-
tendeuano cofi bene, come al tempo di Vefpafiano : il che mi fa credere il uedere che gli intagli non
fono cofi ben fatti,& con quella diligenza lauorati,che fi ueggono quelli dell'Arco di Tito,e d'altri
edificij, che furono fatti a i buoni tempi : i muri di quefto Tempio erano ornati di ftatue, e di pitture,
& tutti i uolti erano fatti con compartimento di ftucco,ne ui era parte alcuna che non foffe ornatifsi-
ma. Di quefto Tempio ho fatto tre tauole.
NELLA Prima ui è difegnata la Pianta.
NELLA Seconda il diritto della parte di fuori,e di dentro della facciata, &della parte di den-
tro del fianco.
NELLA Terza ui fono i membri particulari.
A, ElaBafa.             -,
C,' Architraue,Frè<no f delle colonne,chefoftengono la naue di mezo.
& Cornice.           ->
D, Compartimento diftuccofatto nei uolti.
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15
DEL TEMPIO DI MARTE VENDICATORE.         Cap. VN.
PPRESSO la Torre de' Conti fi ueggono le ruine del Tempio edificato gii da
Augufto à Marte Vendicatore,pel voto ch'egli fece quando infieme con M.Anto-
nio effendo in Farfaglia contra di Bruto, eCafsio per far vendetta della morte di
Celare fece fatto d'arme, & uinfe. Per quelle parti che ne fono rimale fi compren-
de che quello era un'ornatifsimo,& merauigliofo edificio, e molto più mirabile lo
douea rendere il foro che gli era dauanti, nel quale,fi legge,che portauano le infe-
gne della uittoria, & trionfo quelli,che uincitori, e trionfanti tornauano nella Città ; & che Augufto
nella fua più bella parte pofe due tauole,nelle quali era dipinto il modo di far battaglia, & di trionfa-
re^ due altre tauo'e di mano di Apelle, in una delle quali 6'era Caftore,e Polluce, la Dea della Vit-
toria, & Aleflandro Magno ; nell'altra una rapprefentatione di battaglia, & un'Alelfandro. V'erano
due porticene i quali elio Augufto dedicò le ftatue di tutti coloro, che trionfanti erano tornati in Ro
ma. Hora di quello foro non fé ne uede ueftigio alcuno,fe forfè quelle ale dimuro,che fono da i lati
del Tempio non folfero parte di elfo, il che è molto uerifimile per li molti luoghi da ftatue, che ui fo-
no. L'afpetto del tempio è lo alato à torno,il quale di fopra habbiamo chiamato co'l nome di Vitru-
uio Peripteros; e perche la larghezza della cella eccede uenti piedi, ui fono polle le colonne tra le
due anti,ò pilaftri dell' Antitempio rincontro à quelle del portico cornee flato detto di fopra che fi
dleue fare in fimil calo : Il portico non continoua intorno tutto il tempio : Et ancho nelle ale de i muri
aggiunti dall'uno,e dall'altro lato,non è offeruato nella parte di fuori lo ifleffo ordine,benche di den
*ro tutte le parti corrifpondano. Onde fi comprende che di dietro,&à canto ui douea effere laftra-
dapublica,8c che Augufto fi uolfe accommodare al fito per non difagiare, ne tuorre le cafe uicine à i
padroni. La maniera di quello tempio è la Picnoftilos,i portici fono larghi, quanto gli intercolun-
ni] : Nellaparte di dentro,cioè nella Cella non fi uede indicio né ueftigio alcuno,nè meno fono mor-
fe nelle mura, onde fipoffa fermamente dire, che ui follerò ornamenti, & tabernacoli ] nondimeno
perche è molto uerifimile che uè ne folfero, io uè ne ho fatto di mia inuentione. Le colonne de i por
tici fono di opera Corinthia. I capitelli fono lauoratià foglie di oliuo,hanno l'Abbaco molto mag-
giore di quello che fi uegga ne gli altri di tal ordine,hauendo rilpetto alla grandezza di tutto il capi-
tello : Le prime foglie fi ueggon gonfiare alquanto preflo al loco oue nafcono,il che dà loro grandifsi
ma gratia : Hanno quefti portici bellifsimi foffitti,ò uogliam dir lacunari, e però ho fatto il lor profilo,
& il loro afpetto in piano : Intorno à queflo tempio u'erano muri altifsimi di Peperino,iquali nellapar
te di fuori erano di opera ruftica,& in quella di dentro haueano molti tabernacoli, & luoghi da pomi
delle ftatue : Etacciò cheli ueggaperfettamente il tutto,ne ho fatto fette tauole3
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l6                                                LIBRO
NELLA Prima ui è in forma picciola tutta la pianta,e tutto il diritto di quanto fi uede di queir©
edificio cofi nella parte di fuori,come in quella di dentro.
Nella Seconda iu è il diritto del fianco del portico, e della cella.
Nella Terza ui è il diritto di meza la facciata,con parte delle mura,che fono da i lati del Tempio.
Nella Quarta uè il diritto dellaparte didentro del portico, & della cella, con gli ornamen-
ti,ch'io Ui ho aggiunti.
Nella Quinta ui fono gli ornamenti del portico.
G, E II Capitello.
H, L'Architraue, il Fregio, & la Cornice.
I, I Lacunari del portico, cioè i Soppalchi.
Nella Sefta è difegnato il Soffitto delportico,&come uoltanelle anti, ò pilaftri dell'antitempio.
M, Il foffitto dell'Architraue tra le colonne.
Nella Settima ui fono gli altri membri.
A,  E' la bafa delle colonne del portico, la quale continoua ancho nel muro intorno al tempio.
B,  E la Cauriola,dalla quale cominciano,le diuifioni de i quadri fatti per ornamento nel mu-
? ro fotto i portici.
C,  E'iapiantadellecolonnepofteperornamentodeitabernacolinellacella.
p, ElafuaBafa.
E,  E'il Capitello.
I quali ornamenti di dentro fono (lati aggiunti da me,prefi da alcuni fragmenti antichi trouati ui-
cino a quefto tempio.
F,  E' la Cornice che fi uede nelle ale delle mura,che fanno piazza dailatidel Tempio.
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DEL TEMPIO DI NERVA TRAIANO. Gap. Vili.
jPPRESSO il detto Tempio edificato da Augufto fi veggono i ueftigij d el Tem-
pio di Nerua Traiano, l'afpetto del quale è il F roftilosda iua maniera è di fpeffe co
lonne. Il portico infieme con la Cella è lungo poco meno di due quadri : Il fuolo
di quefto Tempio s'alza da terra con un bafamento, che gira intorno à tutta lafa-
brica, e f afponda à i gradi, perii quali fi fale al portico ; nelle eftreme parti di que-
ftefpondeueranodueftatue,cioèvnaperte;ftadelbaramento. La Bafa delle co-
lonne è Attica,diuerfa in quefto da quella che ciinfegna Vitruuio,& che io ho porta nel primo libro,
che in lei ui fono due tondini di più,uno fotta il cauetto,&l'altro fqtto la Cimbia. Le lingue del ca-
pitello fono intagliate à foglie di oliuo,e fono quefte foglie ordinate a cinque,à cinque;come fono le
dita nelle mani de gli huomini : & cofi ho ofieruato,che fono fatti tutti i capitelli antichi di quefta for
|e>e riefcono meglio,& con più gratia di quelli?ne i quali f\ fanno le détte foglie à quattro à quattro.
Heir Architraue fono bellifsimi intagli che diuidono vna fafcia dall'altra, & qùefti intagli, e quefte
diuifioni fono da i lati del tempio {blamente: perche nella facciata l'Architraue,& il Fregio fumo fat
ti tutti a un piano per poterai porre commodamente la infcrittione, della quale fi ueggòìio ancora
queftepoche lettete,benche tronche ancor efte,&guàfte dal tempo.
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IMPERATOR NERVA CAESAR AVG. &©%T. MAX.
TRIB. POT. II. I M P E RAT O. R 11^ :P R OG O S>
La Cornice è molto bene intagliata, & ha bellifsimi,e molto conuehienfi fgorti. Sono l'Architraue,
il Fregio,& la Cornice tutti iniieme per il quarto della lunghezza delle cotenne. Le mura fono fatte
diPeperino,& erano inueftite di marmo. Nella Cellalungo le mura loho pofto dei Tabernacoli
con ftatue,come per le ruine pare che ui foflero. Era dauanti àquèftoTempio una piazza,nel mezo
della quale era pofta ftatua di detto Imperatore,e dicono gli fcrittori che tanti erano, & cofi mera-
fcigliofi i fuoi ornarnentijche porgeuano ftupore à quelli,che li rimirauano giudicandoli fattura non
di huomini, ma di Giganti .Onde effondo uenuto Coftanzo Imperatore à Roma prima fi merauigliò
della rara ftruttura di quefto edificio,poi riuolto ad un fuo Architetto diife che uoleua fare in Coftan
enopoli un Cauallo fimile à quello di Nerua in memoria fua, à cui rifpofe Ormifida (cofi hauea nome
quell'Architetto) che era prima bifogno farli una dalla fimile moftrandoli quefta piazza. Le colon-
ie che le fono intorno non hanno piedeftilo,ma nafcono da terraje fu molto ragioneuole che'lTem-
pio fiifiTe più eminente dell'altre parti ,• fono ancor quefte di opera Corinthia,& al diritto loro foprala
Cornice u'eranopilaftrelli, fopraiquali doueanoefferpofte delle ftatue; né fi merauigfierà alcuno
che io ponga tanta copia di ftatue in quefti edifici), perche filegge che tante ne erano in Roma, che
Parcuano un'altro popolo. Di quefto edificio ho fatto feiTauole.
NELLA Prima u'è la metà della facciata del tempio.         T, E la entrata che gli è per fianco.
Nella Seconda uè l'alzato nella parte di dentro, &appreffou'è la pianta del Tempio, e dellapiaz-
za infieme. S, E il luogo oue era la ftatua di Traiano.
Nella Terza u'è il diritto del fianco del portico,& per gli intercolunnij'fi uede l'ordine delle colonne
' che erano intorno la piazza.
Nella Quarta u'è la metà della facciata della piazza rincontro al Tempio.
Nella Quinta ui fono gli ornamenti del portico idei Tempio. A, F il baiamèhtò di tutta la fabrica.
B, E'la bafa. C, L'Architraue. ;D, IIFregio. E, La Cornice. F, Il Sof-
fitto dell" Architraue intra le colonne»
,*.
Nella Sefta ui fono gli ornamenti ch'erano intorno ia piazza. G, E1 la Bafa. H, E' l'Archi-
traue,
         I, Il Fregio,quale era inragliato àfigure di baffo rilieuo. k, E'la Cornice.
L, I pilaftrelli foprai quali erano pofte delle ftatue.
              M, Gli ornamenti delle porte
quadre che erano nella facciata dellapiazza rincontro al portico del Tempio.
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PEL TEMPIO D'ANTONINO E DI FAVSTINA.         Gap. U.
IGINO al Tempio della Pace porlo di fopra fi uede il Tempio di Amorino, e di
Fauftina;onde è opinione di alcuni che Antonino fulìè pofta da gii Antichi nelnu-
mero de'loro Dei, però che hebbe il T empio, hebbe i Sacerdoti Salij, &i Sacer-
doti Antoniani. Lafacciatadi quefto Tempio è fatta à colonne, lamaniera fua è
laPicnoftiìos :ilpiano,òfuolo del Tempio s'alza da terraper la terza partedell'al-
tezza delle colonne del portico ; & à quello fi alcende per gradi, à i qua! fanno
fponda due baf mienti,che continuano col loro ordine intorno tutto ii Tempio. La Bafa di qiefìi ba
lamenti è grotta più della metà della Cimacia,& è fatta più fchietta, & coli ho offeruato che gì anti-
chi fecero in tutti i bafamenti fimili,& anco ne' piedeftili che fi pongono fotto le colonne, conmolta
ragione, conciofiache tutte la parti delle fabriche quanto fono più appreffo tcrra,tanto debbano ef-
ferpiùfode. Nell'eftremaparte di efsi al diritto delle colonne angularidelportico, u'erano due fta-
tue,cioè una per tefta di bafamento. La Bafa delle colonne è Attica. Il capitello è intagliato àfoglie
di Ol ìlio . L'Architraue, il Fregio, & la Cornice fono per il quarto, & un terzo di detta quarte parte
dell'altezza delle colonne. Neil'Architraue fi leggono ancora quefte parole.
DIVO ANTONINO ET
DIVAE FAVSTINAE EX S. C.
Nel Fregio fono intagliati Grifoni i quali l'uno all'altro uolgono la faccia, e pongono la zampa da-
uanti fopra candellieri della forma,cheufauano nei facrifieij. La Cornice non ha il dentello inca-
uatòjSc è fenza modiglioni: ma tra il dentello, & il gocciolatoio ha un'Ouolo affai grande. Nonfì
iiedeche nella parte di dentro di quefto Tempio ui fuffe alcuno ornamento j pure mi dò à credere
confideràta la Magnificenza di quegli Imperatori che uè ne doueffero efiere, e però ui ho pofto del-
le ftatue. Haueua quefto tempio un cortile dauanti, il quale era fatto di Peperino : nella f ùa entrata
rincontro al portico del tempio u'erano bellifsimi archi,e per tutto d'intorno u'erano colonne, & mol
ti ornamenti,de' quali hora non fé ne uede ueftigio alcuno : & io ne uidi effendo in Roma disfare una
parte,che ancora era in piedi. Da i lati del Tempio u'erano due altre entrate apert e,cioè fenza archi.
Nel mezo di quefto cortile u'erala ftatua di Bronzo di Antonino àcauallo,la quale hora è nellapiaz-
za del Campidoglio. Di quefto Tempio ho fatto cinque tauole.
NELLA Prima è l'alzato per fianco nella parte di fuori : per gli intercolunnij del portico fi uede
l'ordine delle colonne,& de gli ornamenti che erano intorno il cortile.
Nella Seconda ui è il diritto di meza la facciata del Tempio,&del uoltare del cortile.
Nella Terza è l'alzato del portico, e della cella nella parte di dentro.
B, E' il muro,che diuide ilportico dalla cella. A canto ui è difegnata la pianta del Tempio,
e del cortile.
A, E'il luogo doueoue era la ftatua di Antonino.
Q;_ E' l'entrata per fianco del Tempio.
R, L'entrata rincontro al portico del Tempio.
Nella Quarta è l'alzato della metà dell'entrata,che era àfronte del Tempio.
Nella Quinta fono gli ornamenti del portico del Tempio.
A,  E'il bafamento.
B,  LaBafe.
C,  Il Capitello.
D,  L'Architraue dou'è la inicrittione.
E,  IlFregio.                                                                                                          .
F,   Il Dentello non intagliato,
G,  E' vna Cornicietta pofta ne i lati del Tempio nella parte di fuori.
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DE I TEMPII DEL SOLE, E DELL A LVNA.         Cap. X.
ICIN O ali* Arco di Tito nell'orto di Santa Maria Noua fi ueggono due Tempij
di una medefima forma,e con gliiftefsi ornamenti,i'uno de quali però che è pollo à
Leuante fi crede che fufte il Tempio del Sole: l'altro perche guarda uerfo Ponente
della Luna, fumo edificati quelli Tempij, & dedicati da T. Tatio R e de' Romani j
e fi auicinano alla forma ritonda perche fono cofi larghi come lunghi, il che fu fat-
to hauendo rifpetto al uiaggio de detti pianeti,il quale è circolare intorno del Cie-
lo. Le loggie cn'erano auanti l'entrata di quefti Tempij fono tutte ruinate,ne fi ueggono altri orna-
menti che quelli,che fono ne i uolti,i quali hanno compartimenti di ftucco lauorati molto diligente-
mente,e con bella inuentione. I muri di quefti Tempij fono grofsifsimi ; & tra l'un Tempio,è l'altro
per fianco delle capelle grandine quali fono rincontro all'entrata, fi ueggono i utftigij di alcunefca-
le,ehe doueano portare fu'l tetto. Io ho fatto le loggie dauanti;& gli ornamenti di dentro come mi
fono imaginato che douefsìno eifere hauuta confideratione a quello che fi uede hora fopra terra, & à
quel poco che fi è potuto uedere de i fondamenti. Di quefti Tempij io ho fatto due Tauole.
NELLA Prima uifono le piante di tutti due, come fono congiunti infieme .-efiuededouefono le
Scale, che io ho detto che portauano fopra il tetto. Appreffo quelle piante ui fono gli alzati
di fuori, e di dentro.
Nella Seconda ui fono gli ornamenti ,cibè quelli dei uolti, che gli altri fono rouinati, e non le ne ue-
de ueftigio .& gli alzati di dentro per fianco.
A,  Sono i compartimenti dellecapelle che fono ricontró alle porte, e fono per cialcutìa do-
deci quadri.
C,  E'il profillo,&facoma di detti quadri,
B,  Sono i compartimenti della naue grande,8e è diuiia innoue quadri.
D,  E il profillo,& modano dei detti quadri.
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LIBRO
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CL *V A R T O.
39
DEL TEMPIO VVLGARMENTE DETTO LE GALLVCE,
Capitolo           XI.
P P R E S S O i Trofei di Mario fi uede il fèguente edificio di figura ritonda, il qua-
le dopo la machina del Pantheon,è la maggior fabrica di Roma di Ritondità.
Quefto luogo uolgarmente chiamano le Galluce, onde alcuni hanno detto, che
quiui era la Bafilica di Caio,& di Lucio, la quale infieme con un bel portico fece fa
reAuguftoànomediCaio, & di Lucio fuoi nepoti;il che non credo eifer uero
perchequefto edificio non ha alcuna di quelle parti, che fi ricercano nelle bafili-
che,lequali come fi face/fero ho detto di fopra nel terzo libro, quando fecondo quello che ne dice
VitruuiodiuifaiiluoghidellepiazzeiEperòiocredoch'eglifuifeun Tempio. E'quefto edificio
tutto di pietra cotta,e doueua effere inueftito di marmo,ma hora è tutto fpogliato.La Cella di mezo,
la quale è ritonda perfetta,è diuifa in dieci faccie, & in ciafcuna faccia ha una capelJa cacciata nella
grolfezza de i muri, fuor che nella faccia, oue è l'entrata. Le due Celle, che fono da i lati doueuano
cflereornatifsime, perche ui fi ueggono molti nicchi, & è uerifimile che ui fufleró colonne, & altri
ornamenti, i quali accompagnando i detti nicchi doueano fare belìifsimo effetto. Quelli, che or-
dinarono à San Pietro la capelladeH'Imperatore,& quella del Re di Francia, le quali fono ftate poi
ruinate, prefero l'efempio da quefto edificio,il quale hauendo da tutte le fue parti,membri, che fono
in luogo di contraforti,èfortifsimo,& già tanto tempo è ancora in piedi. Di quefto Tempio per-
che ( come ho detto) non ui fi uede ornamento alcuno ho fatto una tauolafola, nella quale è la pian-
ta^ l'alzato di dentro.
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Q_V A R T O.
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DEL TEMPIO DI GIOVE.            Cap. XII.
E L Monte Quirinale,hoggi detto Monte Cauallo,dietro le cafe de i Signori Co-
lonna fi ueggonoiueftigidell'edificioj.chefegue, il quale fi dimanda il Frontefpi-
cio di Nerone. Vogliono alcuni che quiui ruffe la Torre di Mecenate, e che da
quefto luogo Nerone con tanto fuo diletto uedeffe abbrugiare la Città diRoma;
fopra di che fi ingannano molto, percioche la Torre di Mecenate era nel Monte
Efquilino non molto lontano dalle Terme di Dioclitiano. Sono flati alcuni altri,
c'hanno detto,che quiui furono le cafe dei Cornell;. Io per me credo, che quefìofuife un Tempio
dedicato a Gioue : percioche ritrouandomi in Roma uidi cauare doue era il corpo del Tempio,& fur
no trouati alcuni capitelli Ionichi, i quali fèruiuano alla parte di dentro del Tempio, & erano quelli
de gli anguli delle loggie,perche la parte di mezo per mia opinione era fcoperta. Lo afpetto di que-
fto Tempio era il fallo alato detto da VitruuioPfeudodipteros. La maniera fuaera di fpeffe colon-
ne . Le colonne de i portici di fuori erano di ordine Corinthio. L'Architraue, il Fregio, e la Corni-
ce erano per la quarta parte dell'altezza delle colonne. L'Architrauehaueuailfuocimacio di molto
bella inuentione. Il fregio ne i lati era intagliato à fogliami,ma nella fronte,la quale è minata ui do-
ueuano efier le lettere della infcrittione. La Cornice ha i modiglioni riquadrati^ uno di efsi uiene al
diritto del mezo della colonna. I modiglioni,che fono nella cornice del Fronteipicio fono diritti à
piombo, e cofi fi deono fare . Nella parte di dentro del Tempio ui doueuano effere i porti-
ci , come io ho difegnato. Intorno à quefto Tempio u'era un Cortile ornato con colonne , e
ftatue, & dauanti u'erano i due caualli, che fi ueggono nellauia publica,da quali elfo monte ha pre-
fo il nome di Monte Cauallo; fumo fatti l'uno da Prafitele,e l'altro da Fidia. V'erano Scale commo-
difsime,che afcendeuano al Tempio,e per mia opinione quefto doueua effere il maggiore,& più or-
nato T empio,che fufle in Roma. Io ne ho fatto lèi tauole.
NELLA Prima u'è la pianta di tutto l'edificio con la parte di dietro oue erano le fcale, che falendo
una (opra l'altra portauano ne i Cortili, che erano da i lati del Tempio. L'alzato di quella ma-
niera di Scale con la pianta in forma maggiore è flato pofto da me di fopra nel libro primo doue
io tratto delle diuerfe maniera di Scale.
Nella Seconda u'è il fianco del Tempio di fuori.
Nella Terza u'è la metà della facciata di fuori del tempio.
Nella Quarta u'é la parte di dentro ;& in tutte due quelle tauole fiuedeuna particella de gli orna-
menti del Cortile.
Nella Quinta u'èiì fianco della parte di dentro.
Nella Serta ui fono gli ornamenti.
A, E l'Architraue,ilFregio,e la Cornice.
C,  E'IaBafa.
E,  Il Capitello delle colonne del portico.
D,  La baia de i pilaftri,che rifpondono alle colonne.
. *, B, La Cornice che è intorno i cortili.
F,  E'laAcroteria.
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LIBRO
4*
DEL TEMPIO DELLA FORTVNA VIRILE. Cap. XIII.
P P R E S S O il Ponte Senatorio , hoggi detto di Santa Maria, fi uede quafi
integro il Tempio, che fegue, & è laChiefa di Santa Maria Egittiaca. Non fi sa
certo come anticamente fi dimandarle : alcuni dicono ch'egli era il tempio della
Fortuna uirile, del quale fi legge per cofamarauigliofa, che brucciandofi con tut-
to quel ch'era dentro, fola la ftatua di legno indorata, che ui era di S eruio Tulio fu
trouatafalua,e da neifuna parte guafta dal fuoco.Ma perche regolarmente itempij
alla Fortuna il faceuano ritòndi,alcuni altri hanno detto,ch'egli non era tépio, mala Bafilica di C.Lu
ciò ; fondado quefta loro opinione in alcune lettere,chetii fono ftate ritrouate ; il che per mio giudi-
ciò nò può eifere,fi perche quello edificio è piccolo ,& le Bafiliche erano edificij gradi neceifariamé
te per la quatità delle perfone,che ui negociauano : fi ancho perche nelle Bafiliche fi faceuano i porti
ci nella parte di dentro,& in quefto tépio nò ui è ueftigio alcuno di portico:onde io credo certo ch'e-
gli fuife un tempio. Iliuo afpetto è ilFroftilos,&hameze colonne ne i muri della cella nella parte di
fuori, che accompagnano con quelle delportico,&hanno i medefimi ornamenti : onde à quelli, che
lo ueggono per fianco rende l'afpetto dello alato a torno. Gli intercolunnij fono di due diametri, &
un quarto,!! che la fua maniera è la Siftilos. Il pauimento del tempio s'alza da terra fei piedi e mezo,
e ui afeende per gradi, à i quali fanno poggio i bafamenti, i quali foftentano tutta la fabrica. Le
colonne fono di ordine Ionico. Labafa è Attica,con tutto che paia,che doueife effere anch'ella I o-
nica,fi come è il Capitello ; maperò non fitrouain alcuno edificio, che gli Antichi fi feruiifero della
Ionica decritta da Vitruuio. Le colonne fono candiate, & hanno uentiquattro canali. Le Volute
dei capitelli fono ouate,8d capitelli, che fono ne gli angoli del portico, & del tempio fanno fronte
da due parti : il che non so d'hauer ueduto altroue, e perche mi è paruta bella, e gratiofa inuentione
io me ne fon feruito in molte fabriche, & come fi faccia apparirà nel difegno. Gli ornamenti della
porta del tempio fono molto belli,e con bella proportione. E tutto quefto tempio è fatto di Peperi-
no, & è coperto di ftucco. Io ne ho fatto tre tauole.
NELLA Prima uè la pianta con alcuni ornamenti.
H, E'labafa. ?
I, Il Dado.         C delbafamento, che foftiene tutta la fabrica.
k, LaCimacia. •*>
L, E' labafa delle colonne fopra ilbafamento.
F,  Gli ornamenti della Porta.
G,  La Cartella di detta porta in maeftà.
Nella Seconda tauola u'è la facciata del Tempio.
M, E' 1 Architraue,il Fregio,& la Cornice.
O, La fronte.
                  n
&B&                   (delCapitello.
R, Il uiuofenza la Voluta. J
Nella Terza u'è il fianco del Tempio.
M, E* parte del Fregio,che gira con tali intagli intorno tutto il Tempio.
S3 E la pianta de i capitelli angulari,per la quale fi conofee facilmente come efsi Sfacciane
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LIBRO
DEL TEMPIO DI VESTA.               Cap. XIIII.
EGVITANDO lungo la riua del Teueie appreifo il detto Tempio fi troua
un'altro Tempio ritondo, che hoggi fi dimanda Santo Stefano. Dicono che egli
fu edificato da NumaPompilio,& dedicato alla Dea Vefta, & lo uolfe di figura ri,
tonda afimiglianza dell'elemento della Terra,per la quale fifoftienelageneratio_
ne humana,& della quale diceuwno,che Vefta era Dea. Quefto Tempio è di or-
dine Corinthio.Gliintercolunnij fono di un diametro emezo.Le colonne fono lun.
ghe con bafa,e capitello vndici tefte (tefta s'intende,come ho detto altroueul diametro della colon-
na da piede) Le bafe fono fenzaZoccolo,ouer Pado,ma il grado ouepofano,ferue per quello: ilche
fece rArchitetto,cherordinò,accioche l'entrata nel portico fuffe manco impedita, eifendo la ma-
niera fua di ìpeife colonne. La cella computandoci ancho la groflezza de i muri ha tanto di diame-
tro,quàto fono lunghe le colonne. I capitelli fono intagliati à foglie di Oliuo. La Cornice non ui fi
uede i ma è ftata aggiunta da me nel difegno. Sotto il Soffitto del portico ui fono bellifsimi lacuna-
ri. La porta,& le fineftre hanno molto belli ornamentij&fchietti. Sotto il portico, & nella parte di
dentro del Tempio ui fono le cimacie che foftengono le fineftre,& girano per tutto intorno, facendo
l'afpetto di un bafamento, fopra il quale fia fondato il muro,e fopra il quale pofa la Tribuna. E' que-
fto muro nella parte di fuori,cioè fotto i portici, diftinto à quadri dalla detta Cornice fin'al foffitto,&
nella parte di dentro è polito ; & ha una cornice al pari di quella de i portici, che foftenta la Tribuna.
Di quefto Tempio ho fatto tre tauole.
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CL V A R T O.
NELLA Prima, che è l'antepofta è]difegnata la Pianta.
NellaSecondal'Alzato coli della parte di fuori come di quella di dentro.
Nella Terza fono i membri particolari.
A j E' la Baia delle colonne.
B,   E'il Capitello.
C,  L'Architraue, il Fregio,"& la Cornice.
D,  Gli ornamenti della porta.        \
E,  Gliornamentidellefìneftre.
F,  La Cornicietta di fuori intorno la celiatila quale cominciano i quadri.
G,  La Cornicietta di dentro fopra lacuale è la foglia delle fìneftre.
H, Il foffitto del portico.
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CL V A K T O.
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DEL TEMPIO DI MARTE.           Cap. XV.
LLA piazza detta uolgarmente dei Preti, la quale fi troua andando dalla Riton-
da alla colonna di Antonino, fi ueggono le reliquie del feguente tempio; il quale
fecondo alcuni fu edificato da Antonino Imperatore,& dedicato al Dio Marte. Il
fuo afpetto è lo alato à torno.La maniera è di fpetfe colonne. Gli intercolunnij fono
un diametro e mezo. I portici intorno fono tanto più larghi d'uno intercolunnio
__________quanto di più {porgono fuora le rifalite delle anti del rimanente dei muri. Le co-
lonne fono di ordine Corinthio. La bafa è Attica,& ha un baftoncino lotto la cimbia delia colonna;
la cimbia,ò liftello è lottile molto,e cofi riefce molto gratiofa; & fi fa cofi fottile ogni uolta che è con-
giunta con un baftoncino fopra il toro della bafa detto anch'eflo baftone,perche non è pericolo che fi
ipezzi. II capitello è intagliato à foglie di Olino ,.&èbenifsimointefo. L'Architraue in luogo di
intauolatohaunmezoouolo,&fopraunCauetto,&ilCauetto ha molto belli intagli, e diuerfida
quelli del tempio'della Pace,& del tempio che habbiamo detto ch'era nel monte Quirinale dedica-
toàGioue. IIfregiopendeinfuoriunadelleottopartidellafuaaitezza,&è gonfio nel mezo. La
cornice ha il modiglione riquadrato,e fopra quello il Gocciolatoio ; & non ha dentello ; come dice
Vitruuio, che fi de fare ogni uolta che fi pongono i modiglioni,la qual regola però fi uede effer fia-
ta offeruata in pochi edifici; antichi . Sopra la Cornice ne i lati del Tempio , ui è vna Corni-
cietta la qual uiène col fuo uiuo , al uiuo de i Modiglioni, & era fatta per porui fopra le fia-
tile , acciò fi uedeffero tutte intieramente , e non fuifero i piedi, è le gambe loro afcofi dal-
la proiettura della Cornice . Nella parte di dentro del Portico uè un'Architraue dell'altezza
<ii quello di fuori, ma in quello diuerfo, ch'egli ha tre f'àfcie. I membri che diuidono l'una fafcia
tlall'aitra fono intauolati piccioli intagliati a fogliette,& archetti, & la fafcia minore è intagliata à
doglie ancor effa ; oltra di ciò in luogo di intauolato, quello ha un fufaiolo, fopra una gola diritta la-
vorata a fòglie molto delicatamente. Quello Architraue foftiene i uolti de i portici. L'Archi-
traue, il Fregio, e la Cornice fono per una delle cinque parti e meza della lunghezza delle colon-
ie benché fiano meno della quinta parte riefcono nondimeno mirabilmente., & con molta grada.
I muri nella parte di fuori fono di Peperino, &Jdentro del Tempio ui fono altri muri di pietra cotta,
acciò foifero più atti àfoftenere il uolto, il quale era fatto con bellifsimi quadri lauorati diflucco.
Èrano quelli muri inueftiti di marmo,& ui erano nicchi e colonne intorno per ornamento. Si uede
di quello Tempio quafi tutto un fianco, nondimeno mi fono sforzato di farlo uedere intiero per
quello c'ho potuto ritrarre dalle fue rouine,& da quello che ci infegna Vitruuio. E però ne ho lat-
to cinque Tauole.
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(If'A R T 0.
A Prima che è la antepofta ui ho difegnato la pianta,
:condarimpiededellafacciatadauanti,
erza una parte del lato di fuori.
uarta unaparte del lato del portico, e tempio » di dentro*
uinta ui fono gli ornamenti del portico.
"A, ElaBafa.
B,  Il Capitello.
C,  L'Architraue.
D,  li Fregio.
E,  La cornice.
F,   La cornicietta che fa piede alle flatue.
G,  Il Soffitto dell'Architrauetrale colonne.
H, L'Architrauenellaparte di dentro dei portici3 chefòftieneiuoltl.
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DEL BATTESMO DI COSTANTINO- Gap. XVI.
DISEGNI, che feguono fono delBattefimo di Coftantino, il quale è àSan
Giouanm Laterano. Quello Tempio per mia opinione è opera moderna fatta
delle fpoghe di edificij antichità perche èbellainuentione, & ha gli ornamenti
molto bene intagliati.^ con uarie maniere di intagli,onde fé ne potrà l'Architetto
( ^^ feruire in molte occafioni ; mi è parato come neceifario il porlo infieme con gli an-
■-^^^B tichi, e tanto più che da tutti e tenuto per antico. Le colonne fono di porfido, &
di ordine Compoiito. La bafa è comporta dell'Attica,& della Ionica,ha i due baftoni dell'Attica,&
i due Cauem della Ionica : ma in uece di due Aftragali, ò Tondini, che fi fanno tra i Cauetti nella lo-
H!ca,quefta ne ha un folo, il quale occupa quello fpacio,che occuperebbono tutti due. Tutti quelli
membn fono benifsimo lauorati, & hanno bellifsimi intagli. Sopra le bafe della loggia ui fono fo-
glie, che foftengono 1 fufti delle colonne ; il che è degno di auertenza,& è dalddareilgiudiciodi
quell'Architetto,!! quale fi feppe cofi bene accomodare, non hauendo i fufti delle colonne lunghi
fjuanto faceua bifogno ; fenza leuare all'opera alcunaparte della fua bellezza,& maeftà. Di quella
tnuentione mi fon feruito ancor io, nelle colonne c'ho pollo per ornamento alla porta della Chiefa di
oan Georgio Maggiore in Venetia : le quali non giugneuano con la loro lunghezza fin doue faceua
<li meftien ,• e fono di cofi bel marmo, che non meritauano di elfer lafciate fuori di opera. I Capi-
telli fono comporti di Ionico,e di Corinthio, i quali come fi deono fare è flato detto nel primo libro,
& hanno le foghe di Acanto. L'Architraue è benifsimo intagliato, il fuo cimacio ha in luogo della
'^ola nuerla un fufaiolo,& fopra un mezo ouolo. Il Fregio è fchietto. La cornice ha due Gole di-
ritte una.fopra l'altra, cófa che fi uede rade uolte effer fiata fatta, cioè che fiano porti due membri di
«na ìitefìa forte l'uno fopra l'altro, fenza qualche altro membro di mezo oltra illiftello, ó gradetto.
Sopra quefte Gole uè il Dentello,e poi il Gocciolatoio conl'intauolato,& ultimamente la Gola di-
ritta ; & cofi m quefla cornice olferuò l'Architetto di non farai modiglioni, facendomi Dentelli.
Di quefto tempio ho fatto due tauole.
NELLA Prima ui è difegnato la pianta, & l'alzato cofi dellaparte di fuori, come di quella di den-
Nella feconda ui fono i membri particolari.
A,  E'la Bafa.
B,   Il Capitello.
C,  L'Architraue, il Fregio, & la Cornice.                                              %
D,  Il loffitto dell' Architraue tra una colonna, e l'altra.
E,  Il piede diuifo in dodici oncie.
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DEL TEMPIO DI. BRAMANTE. Cap, XVII.
OIC H E la grandezza dell'Imperio Romano cominciò à declinare pelle conti-
nue inondationi de Barbari ; l'Architettura, fi come ajl'hora auenne anche di tutte
l'altre Arti,e Scienze 5lafciata la fuaprimiera bellezza, & uenuflà andò fempre
peggiorando fin che non eflendo rimala notitia alcuna delle belle proportioni, &
della ornata maniera di fabricare,fi ridulìe à tal termine, che à peggior non pcsteua ;
peruenire. Ma perche, effendo tutte le cofehumane in perpetuo moto, au^ne;
chehoraì'alganofinalfommodellaloroperfettione,echehora feendano fin aU'eftremo della lcroii
imperfettionej l'Architettura a tempi de' noftri padri, &aui,uleita di quelle tenebre, nelle quali-
era ftata lungamente come fepolta ; cominciò a lafciarfi riuedere nella luce del Mondo. Percioche
fotto il Pontificato di Giulio II. PontificeMafsimo, Bramante huomo eccellentifsimo, & oflerua-
tore de gli Edificij Antichi fece bellifsime Fabriche in Roma ; e dietro à lui feguirono Michel' An-
gelo Buonarruoti, Iacopo Sanfouino,B&ldaffar da Siena, Antonio da San Gallo, Michel da Sah
Michele, Sebaftian Serlio, Georgi© Vafàri, Iacopo Barozzio da Viguola, & il Caualier Lione ; dtV
quali fi uedono fabriche marauigliofe in Roma, in Fiorenza, in Venetia, in Milano, & in altre Cittkx
d'Italia; oltra che il più diloro fono flati eccellentifsimi Pittori, Scultori, e Scrittori infieme; edi
queftine uiuehoggi parte ancora,Ìnfieme con alcuni altri, i quali per non elferpiù lungo hora non
nomino. Conciofia adunque ( per tornare al propofito noftro) che Bramante fia flato il primo à
metter in luce la buona, e bella Architettura, che da gli Antichi fin'à quel tempo era ftata nafeofa,
m'è parato con ragione douerfi dar luogo fra le antiche alle operefue;e però ho poflo in quello li-
bro il feguente Tempio, ordinato da lui fopra il Monte Ianiculo : e perche fu fatto in commemora-
tone di San Pietro Apoftolo, il quale fi dice efre quiui fu crocifilfo, fi nomina San Pietro Montorio.
Quefto Tempio è di opera Dorica cofi di dentro,come di fuori. Le colonne fono di granito, le ba-
fe > & i capitelli di Marmo, il rimanente tutto è dipetra Tiburtina. Io ne ho fatto due tauole.
NELLA Primau'èlaPianta.                H
Nella Seconda u'è l'Alzato dellaparte di fuori,& di quella di dentro.
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LIBRO
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CL V A R T O.
DEL TEMPIO DI GIOVE STATORE.
Cap. XVIII.
R A il Campidoglio, & il Palatino appreffo il Foro Romano fi ueggono tre colon-
ne di ordine Corinthio, le quali fecondo alcuni erano di un fianco del Tempio di
Vulcano, e fecondo alcuni altri del Tempio di Romolo ; non manca ancho chi di-
ca ch'elle erano del Tempio di Gioue Statore, e coli credo che fiilfe uotato daRo-
molo quando i Sabini hauendo per tradimento prefo il Campidoglio, & la Rocca,
quafi uittoriofi s'erano inuiatiuerfo il Palazzo. Altri fono flati, c'hanno detto che
quellecolonneinfieme con quelle,che fono fotto il Campidoglio,erano d'un politiche fecefar Ca-
ligala per paffare dal Palatino al Campidoglio: la quale opinione fi conofce effere in tuttolontana
dalla verità, perche per gli ornamenti fi uede che quelle colonne erano di due diuerfi edmcij,& per-
che il ponteihe fece far Caligula era di legno,&^^
                                              Mapertorna-
re al propofìto noltro/uifero quelle colonne di qual Tempio fi uoglia,io non ho ueduto opera alcu-
mnWio ,epiù delicatamente làuorata; tuttiimembrihannobellifsimaforma, &ionobeniisimo
intefi & Io credo che l'afpetto di quello Tempio fuffe il Peripteros, cioè alato à torno,& la maniera la
Picnoftilos. Haueua otto colonne nelle fronti,& quindeci ne ilati,annouerandoui quelle de gli an-
odi. LeBafefonocompolledell'Attica,& della Ionica. I capitelli fono degni di confideratione
perlabellainuentionedegliintaglifattinell'Abaco. L'Architraue^lFirgio^elaCorniceionoper
la quarta parte della lunghezza delle colonne. La cornice fola e alta poco manco dell architraue, 5c
fregio ini ieme,cofa che in altri Tempij non ho ueduto. Di quello Tempio ho fatto tre tauole.
NELLA Prima uè l'Alzato della facciata.
Nella Seconda uè difegnata la pianta.
NeUaTerz^imembri|articolari.                                ^ Fparte ddSoffittoddrArchi_
B', IlCapitelìo.                                                trauctralecolonne.
C, L'Architraue, il Fregio,
& la Cornice.
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L I B R O
DEL TEMPIO DI GIOVE TONANTE. Cap. XIX.
I VEGGONO alle radici del Campidoglio alcuni ueftigi del feguente Tem-
pio, il quale dicono alcuni, che era di Gioue Tonante, & che fu edificato da Au-
gufto per il pericolo, ch'egli pafsò quando nella guerra Cantabrica in un uiaggio
ch'egli faceua dinotte, fu la Lettiga doue egli era dentro, percoffa da unafaetta,
dallaqualefumortounferuo,cheu'eraauanti,fenzafarpunto dioffefa alla perfo-
___           na di elfo Augufto. Del che io dubito alquanto, perche gli ornamenti, che ui fi
ueggonofonoiauoraLÌdc4icatifsimamenteconbellifsimiintagl!3&ècofamanifeftachea i tempi di
Augufto le opere fi faceuano più lode, come fi uede nel Portico di Santa Maria Ritonda edificato
daM. Agrippa, che è molto femplice,&in altri edifici) ancora. Vogliono alcuni che le colonne,
che fono quiui, foflero del ponte, che fece fare Caligula,la quale opinione ho moftrato qui appref-
fb come è del tutto falla. Lo afpetto di quello Tempio era quello, che fi dice Dipteros, cioè alato»
doppio, è ben uero che nella parte uerfo il Campidoglio non ui era portico. Ma per quello, elio
olferuato in altri edifìci) fabricati uicino a i monti, mi dò à credere che in quella parte egli furie fatto
come dimoftra la Pianta ; cioè ch'egli hauelfe un muro grofsifsimo, il quale chiuderle la Cella, &i
Portici, & lafciatoui alquanto di ipacio un'altro muro con contraforti, che entralfero nel Monte.
Percioche in taicafi faceuano gli Antichi il primo muro molto grolfo,accioche l'humiditànon pe-
netrale nella parte di dentro dell'Edificio,& faceuano l'altro muro con contrafòrti, accioche fuffe
atto à reggere il continuo carico del monte ; e lafciauano il detto Ipacio tra l'uno, e l'altro dei detti
muri ; perche l'acque,che dal monte fcendelfero ini raunate hauelfero libero il corfo loro, & in tal
modo non faceffero alcun danno alla fabrica. La maniera di quefto Tempio era la Picnoftilos. Lo ^
Architraue,& il Fregio nella fronte erano ad un piano, acciò poteffe capire l'intaglio deli'infcrittio-
ne,& ancora ui fi ueggono alcune lettere. L'ouolo della cornice fopra il fregio è diuerfo da quanti
io ne habbia ancora ueduti, & quefta uarietà, elfendoui in quefta cornice due mani di ouoli, è fatta
molto giudiciofamente. I Modiglioni di quefta cornice fono coli difpofti che al diritto delle colon-
ne uiene un campo, & non un modiglione, come anchoin alcune altre cornici : tutto cheregolar-
mentefidebbafare,chealdirittodelmezodellecolonneuenga un modiglione. E perche per li
difegni de i paffati Tempi; fi comprendono i diritti ancho di quefto ; io ne ho fatto folo due tauole.
NELLA Prima u'è la Pianta.
A,  E'ioipaciotrali dui muri.
B,   Sono i contraforti, che entrano nel Monte.
C,  Sono i fpacij tra i contrafòrti.
Nella Seconda i membri particolari delportico.
A,  ElaBafa.
B,   Il Capitello.
C,  L'Architrauc, il Fregio, e la Cornice.
D,  Il Soffitto dell'Architraue tra le colonne.
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0_ V A R Tì O.                                          73
DEL PANTHEON HOGGI DETTO LA RITONDA. Gap. XX.V
R A tutti i Tempij,che fi ueggono in Roma niuno è più celebre del Pantheon «og-
gi detto la Ritonda,ne che fia rimafo più intiero, effendo ch'egli fi ueda quafi nel-
l'effer di prima quanto alla fabrica,ma fpogliato di ftatue, & d'altri ornamenti.
Egli fu edificato fecondo la opinione di alcuni da M. Agrippa circa all'anno di
Chrifìoxiiij. maio credo che il corpo del Tempio furie fatto al tempo della Repu-
-----------„ Mica, e che M. Agrippa ui aggiungente foto il portico ; il che fi comprende dalli
ouerroncefpicij che fono nella facciata. Fu quello Tempio chiamato Pantheon, percioche dopo
^loue fu confecrato à tutti gli Dei : òpure ( come altri vuole) perche egli è di figura del Mondo,cioè
Kitonda,che tanto è la fua altezza dai pauimento fino all'apritura onde egli riceue il lume, quanto è
per diametro la fua larghezza da un muro all'altro ; e come hora fi fcende al fuolo, ouer pauimento,
coh anticamente ui fi faliua per alquanti gradi. Tra le cofe più celebri, che fi legge , ch'era-
no dentro del Tempio u'era unaftatuadi Minerua di Auorio fatta da Fidia, & un'altra diVenere^
w quale haueaperpendente di orecchia lameza parte di quellaperla, che Cleopatra fi beuuè in una
cenaperfuperarelaliberalitàdiM. Antonio: Quefta parte fola di quefta perla,dicono ch'ella fu Ai-
tata 250. miiia ducati d'oro. Tutto quello Tempio è di ordineCorinthio coìì nella parte di fuo-
fi, come in quella di dentro. Le bafe fono compofte dell'Attica, & della Ionica. I Capitelli fono
^tagliati à foglie di oliuo, gli Architraui, i Fregi, e le Cornici hanno bellifsime facome,ò modani,e
iono con pochi intagli. Per la groffezza del muro,che circonda il Tempio ui fono alcuni uacui fatti
Jccioche i terremoti meno nuocano à quefta fabrica, e per rifparmiare della fpefa, & della materia.
«aquefto Tempio nella parte dauanti un bellifsimo portico, nel fregio del quale fi leggono auefte
paiole.
                               ,i                                                                      . b n
M. AGRIPPA L. F. COS. III. FECIT.
>atto le quali, cioè nelle fafcie dell'Arche
10 come Settimio Seuero, & M. Aurelio Imperatori lo rìftaurarono confumato dal tempo.
IMP. CAES. SEPTIMIVS SEVERVS PIVS PERTINAX
ARABICVS PARTHICVS PGNTIF. MAX. TRIB. POT.
XI. COS. III. P. P. PROCOS. ET IMP. CAES. MARCVS
AVRELIVS ANTONINVS PIVS FELIX AVG. TRIB.
POT. V. COS. PRÒCOS. PANTHEVM VETVSTATE
CVM OMNI CVLTV RESTITVERVNT.
Nella parte di dentro del tempio ui fono nella grettezza del muro fette capelle Con nicchi, ne ì
<juali ui doueuano eifere ftatue ; & tra una capella,e l'altra ui è un tabernacolo, di modo, che uengo-
r'0 ad eiferui otto tabernacoli. E' opinione di molti,che la capella di mezo, che è rincontro all'en-
^ata^on fia antica,perche l'arco di eflauiene à rompere alcune colonne del fecondo ordine : ma che
al tempo di chriftiani dopo Bonifacio Pontefice, il quale primo dedicò quefto tempio al culto Diui-
fio,ella fia fiata accrefciuta come fi conuiene ài tempii di chriftiani dihauere un'altare principale, e
J^aggiore de gli altri. Ma perche ioueggocheeJlabenifsimo accompagna con tutto il refto dei-
opera, & che ha tutti i fuoi membri benifsimo lauorati, tengo per fermo ch'ellafuffe fatta al tempo,
£ 'he fu fatto ancho il refto di quefto edificio. Ha quefta capella due colonne,cioè una per banda,che
inno rifalita,& fono canellate ; & lo fpacio che è tra un canale, e l'altro è intagliato à tondini molto
P alitamente. E perche tutte le parti di quello tempio fono notabilifsime acciò che tutte fi uegga-
.%>, 10 ne ho fatto dieci tauole.
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NELLA Prima u'è la pianta. Le Scale,'che fi ueggono dall'una, e dall'altra parte dell'entrata
portano fopra le capelle in una uia fègreta, che uaper tutto intorno il Tempio, perla quale fi uà
fuori ài gradi per falire fino alla fommità dell'edificio per alcune Scale, che ui fono intorno.
<*; Quella parte di edificio che fi uede dietro del Tempio, &èfegnata M, è parte delle Therme M
Agrippa.
Nella Seconda u'è la metà della facciata dauanti.
Nella Terza u'è la metà della facciata fotto il portico." Come fi uede in quefte due tauole,quefio
Tempio ha due Frontefpicij ; l'uno del portico, l'altro nel muro del Tempio.
Doue è la lettera T,fono alcune pietre che efcono alquanto in fuori,le quali non mi fo imaginare à
che feruifiero.
< Le Traui del portico fono fatte tutte di tauole dibronzo.
Nella Quarta tauola, è l'alzato per fianco nella parte di fuori.
* X, E: la cornice fèconda,che gira tutto intorno il tempio.
Nella Quinta è l'alzato per fianco nella parte di dentro.                                                            :.
Nella Sefta ui fono gli ornamenti del Portico.
A,  E'IaBafa.
B,   11 Capitello.
C,  L'Architraue, il Fregio, & la Cornice.
D,  E' la facoma de gli ornamenti fatti? fopra le colonne^ e i pilaftri nella parte di dentro
del portico.
T, I pilaftri del Portico,che riipondono alle colonne.
V, Gli auolgimenti dei caulicoli dei capitelli.
X, Il foffitto dell'Architraue tra una colonnare l'altra.
Nella Settima u'è parte dell'alzato nella parte di dentro rincontro all'entrata, oue fi uede come fiar
di(pofte,& con quali ornamenti le capelle,& i tabernacoli, e come fiano compartiti i quadri ' i
uolto,i quali è molto uerifimile che folfero ornati di lame di argento per alcuni uefligi, eh m
fono,perche fé fuflero flati tali ornamenti di bronzo, non è dubbio che farebbono flati tolti
cho quelli bronzi,che, come ho detto, fono nel portico.
Nella Ottaua in forma alquanto maggiore ui è difegnato uno dei Tabernacoli in maeftà con parte
delle capelle,che li fono da i lati.
Nella Nona fono gli ornamenti delle colonne,e de i pilaftri della parte di dentro.
L, FlaBafa.
M, IlCapitello.
N, L'Architraue, il Fregio, e la cornice.
0, Gli auolgimenti de i caulicoli de i capitelli.
P, Le incanellature dei Pilaftri.
Nella decima ui fono gli ornamenti de i Tabernacoli /che fono tra le capelle ; ne i quali è da auertiif
ilbelgiudicio,c'hebbeÌ'Architetto,ilqualenelfarricingererArchitraue,ilfregio3&lacorni' '
di quefti Tabernacoli, non eflendo i pilaftri delle capelle tanto fuori del muro, che potefièr e;
pire tutta la proiettura di quella cornice, fece folamente la Gola diritta, & il rimanente de
membri conuertìin una fafeia.
E, E la facoma de gli ornamenti della porta.
V, Il difegno de i feftoni,;che fono da un lato,e dall'altro di detta porta.
E CON quefto Tempio fiapofto fine àidifegni de iTempij che fono in Roma.
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DE I DISEGNI DI ALCVNI TEMPII, CHE SONO FVORI DI ROMA,
ejper Italia, e prima del Tempio di Bacco.
               Cap. XX i.
VORI della Porta hoggi detta di Santa Agnefa, e da gli antichi chiamata Vimi-
nale dal nome delMonte,oue ella è polla fi uede affai intiero il tempio, che fep ue,il
quale è dedicato à S. Agnefa. Io credo ch'egli fuife una fèpultura,percioche°ui fi è
trouato un calfone grandifsimo di Porfido intagliato molto bene di uiti,e di fanciul
li che togliono dell'uua,il che ha fatto creder ad alcuni che ei f uffe il tempio di Bac-
i-^Bs^aa—a,» co ,• e perche quella è la commune opinione, &hora ferue per chiefa, io l'ho pollo
infra i tempij. Auanti il fuo portico fi ueggono i ueftigi di un cortiletti forma oUata,il qual credo che
tulle ornato di colonne, & ne gli intercolunnij Mero nicchi, nei quali doueano effere le filettarne.
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La loggia del tempio, per quello, che fi uede,era fatta àpilaftri, & era di tre uani. Nella parte di
dentro del tempio ui erano le colonne pofte à due, à due, che fòfteneuano la cuba. Sono tutte que-
fte colonne di granito, & le bafe,i capitelli, e le cornici di marmo, Le bafe fono all'Attica, i capitelli
fono bellifsimi di ordine Compofito :& hanno alcune foglie, che efcono dalla Rofa, dalle quali par
che nalcano le Volute molto gratiofàmente. L'Architraue, il Fregio, & la Cornice non fono trop-
po ben lauorati,il che mi fa credere,che quefto tempio non fìa ftato fatto à i buoni tempi, ma al tem-
po degl'Imperatori più profsimi à noi. Egli è molto ricco di lauori, e di compartimenti uari j, parte
di belle pietre,e parte di mufaico,cofi nelpauimento,come ne i muri, & ne' uolti. Di quefto tem-
pio ho fatto tre tauole.
NELLA Prima è la pianta.
Nella Seconda l'alzato.
Nella terza fi uede come fono ordinate le colonne che fòftentano gli archi, lopra i quali è la tri-
buna.
A,  FlaBafa.
B,   Il Capitello.
C,L'Architraue, il Fregio, e la Cornice.
D,  II principio de gli archi.
E,  Il piede col quale fono mifurati i detti membri.
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$8                                            LIBRO
DEL TEMPIO I CVI VESTIGI SI VEGGONO VICINO
aUaChiefadiSantoSebaltianolbpralauiaAppia. Cap. XXII.
V O RI della Porta a Santo Sebastiano, la quale anticamente fu detta Appia dalla
famofifsima uia con mirabile arte,e ipefa fatta da Appio Claudio, fi ueggono i ue-
ftigij delleguente edificio uicino à detta Chiefa di San Sebaltiano. Per quello,
che fi può comprendere egli era tutto di pietra cotta. D elle loggie che fono in-
torno il cortile è unaparte in piedi. La entrata in detto cortile haueua le loggie
doppie, e da una parte, e dall'altra di detta entrata u'eranoftanze, che doueuano
èruire all'ufo dei Sacerdoti. Il tempio era nel mezo del cortile,& quella parte c'hora fi uede,& fi
alza da terra, fopra la quale era ilfuolodeltempio,èoperafodifsima,enonpiglialumefe non dalle
porte,e da fei fineftrelle, che fono nei nicchie però è alquanto ofcuro,comefono quali tutti i tempi)
antichi. Nella parte dauanti di quello tempio rincontro all'entrata nel Cortile ui fono i fondamenti
del portico,male colonne fono Hate leuate uia ; io nondimeno le ho polle della grandezza,& dillan-
za,che per li detti fondamenti fi conofee che erano. E perche di quello tempio non fi uede orna-
mento alcuno,io ne ho fatto folo una tauola, nella quale è difegnata la Pianta.
A,  E'il piano,òfuolo del tempio,& del portico, dal quale doueuano cominciare ad al-
zarli le colonne.
D, La Pianta del tempio,& delportico nellaparte fotto detto piano.
B,   Sono ipilaflriangulari del cortile.
Cy Sono gli akripilaftrij chefannole loggie intorno.
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LIBRO
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Cap. XXIII.
DEL TEMPIO DI VESTA.
TIVOLI lunge da Roma Tedici miglia fòpra la caduta del fiume Amene, hoggì.
detto Teuerone,fi uede il feguente tempio ritondo, il quale dicono gli habitatori
di quei luoghi che era iattanza della Sibilla Tiburtina: la quale opinione è fenza
alcun fondamento, peròio credo per le ragioni dette di fòpra,ch'egii fuffe un tem-
pio dedicato alla Dea Vefta. Quefto tempio è di ordine Corinthio. Gli interco-
lunni) fono di due diametri. Il fuo pauimento fi alza da terra per la terza parte del-
a lunghezza delle colonne. Lebafenonhannozoccolo,acciochefulfepiùefpedito,e più ampio il
luogo da palleggiar (otto il portico. Le colonne fono tanto lunghe, quanto à punto è larga la cella,
& pendono al di dentro uerfo il muro delia cella, dimodoché! uiuo di fopra della colonna batte à
piombo fu'l uiuo della colonna da baffo nella parte di dentro. I Capitelli fono benifsimo fatti, e fo-
no lauorati afoglie di oliuo, onde credo ch'egli fuffe edificato a i buoni tempi. La ma porta, &le fi-
neftre fono più ftrette nella parte di fopra, che in quella di fotto,com e ci infegna Vitruuio che fi deo-
no fate ai Cap. vj. del iiij. lib. Tutto quefto tempio è di pietra Tiburtina coperta con fgttilifsimo
ftiiccojonde pare tutto fatto di marmo, Ho fatto di quefto tempio quattro tauole.
NELLA Prima è difegnata la Pianta.
Nella Seconda u'è l'Alzato *
Nella Terza fono i membri del portico.
A,  E'il Bafamento che giratutto intorno il Tempio.
B,  La bafa delle colonne.
C,  Il Capitello.
Dj L'Architraue^lFregioje la Cornice.
Nella Quarta fono difegnati gli ornamenti della porta 3 & delle fineftre.
A,  Sono gli ornamenti della porta.
B,   Gli ornamenti delle fineftre nella parte di fuori.
C> Gli ornamenti delle fineftre nella parte didentro-
Le "Fafcie de gli ornamenti della porta,e delle fineftre fono diuerfe dall'altre che fi fòglion fare.
Gii Aftragali,che fono fotto le cimacie> auanzano oltrale dette cimacie3 cofadamenonpiìr
tìéduta in altri ornamenti.
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LIBRO
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DEL TEMPIO DI CASTORE, E DI POLLVCE. Cap. XXIIII. j
N NAPOLI in una bellifsima patte della città infra la piazza del cartello,& la
Vicaria fi uede il Portico di un Tempio edificato, e confecrato à Caftore, e Pollu- ;
ce da Tiberio Giulio Tarfo,&da Pelagon liberto di Augufto, come pare nella iua j
infcrittione fatta con quelle lettere Greche,
i «TlBEPIOS IOYAIOS TAPSOS AiOSKOirPOiS
KAlTHi nOAEI TON NAQN-KAITA EN TOt
NAHi
nEAAraN xebastoy m&aèy@epos kax;
EniTPonos synteaesaS-ek tun iaihn
KA0IEPOSEN*           cioè'
TIBERIVS IVLIVS TARSVS IOVIS; FILIIS, ET VRBI, TEMPLVM,
et qvae in templo.
PELAGON AVGVSTI LIBERTVS ET PROCVRATO.R PERFICIENS
% EX PROPRIIS CONSECRAVIT.
Le quali nVnificano, che Tiberio Giulio Tarfo cominciò à fabricar quello temolo, e quelle co-
fe che ui fono dentro ài figliuoli di Gioùe, ( cioè à Caftore,& àPolluce) & alla citta : & che Pelagon
liberto,e commcflàrio di Augufto lo finì co i propri) denan,& lo confacro. Quello portico e di ordi-
ne Corinthio.Gli intereoiunnij fono più di un diametro e mezo,e non arriuano a due diamemXe ba
fefonofatteall'Attica. Icapitellifono^^
te. Emoltobellalainuentionedeicaulicoli,chefonofottolaroia, 1 qualifi legano infieme, epar
chenafchanofuoridellefogliecheueftononellapartedifopragli[altri caulicoli,! quali foftengono
lecornadelCapitello: Ondecofidaquefto,comedamoltialtriefempifparfiper quello libro iico-
*ofce che non è uietato all'Architetto partirli alcuna uolta dall'ufo commune, pur che tal uanatione
iìagratiofa,&habbiadelnaturale. NelFrontefpicioèfcolpitounfaaihaodibafforilieuo,dima-'
no di eccellentifsimo Scultore. Dicono alcuni che quiui erano due Tempi] uno Ritondo, e 1 altro
Quadrangulare : del Ritondo non fé ne uede ueiligio alcuno, & il Quadrangulare:per;opinionrmae
moderno ; e però lafciato il corpo del Tempio ho pollo folamenteil diritto della facciata del porti-
co nella Prima tauola, & Nella Seconda ifuoi membri.
A,  E'IaBafa.
B,  Il Capitello.
C,  L'Architraue, il Fregio, & la Cornice.
D,  Ilpiede diuifo in dodeci onde, col quale fono mifurati i detti membru
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DEL TEMPIO CH'E1 SOTTO TREVI.          Cap. XXV.
R A Fuligno, e Spoleti fotto Treui, fi troua il Tempietto del quale fono i difegni,
che feguono. Il bafamento che lo fofticne è alto otto piedi, e mezo j à quella altea*
zafiafcendeperlefcalepofteda i lati del portico,le quali mettono capo in due i
porticipiccioli,che efcono fuori del rimanente del Tempio. Lo afpetto di que-<
(lo Tempio èilProftilos. Lama maniera è di fpeffe colonne. LaCapellach'è rin- |
contro all'entrata nella cella ha bellifsimi ornamenti, e le colonne hanno le canel-
lature tortele co fi quelle, come quelle de ì portici fono di ordine Corinthio lauorate delicatamente,
e con b ella varietà d'intagli ; onde cofi in quefto,come in tutti gli altri Tempi) fi conofce apertamen- I
te che è vero quello,c'ho detto nel primo libro, cioè che gli Antichi in fimil forte di edifici), e mafsi-
me ne ipiccioli,poferograndifsimadiligenzanel polire ciafcuna parte, e far loro tutti quegli orna-
mentijche folfero pofsibili,e che fteifero bene ; ma nelle fabriche grandi come Anfitheatri, e limili,
polirono folamente alcune particelle, lafciando il rimanente rozo per fchifare la fpefa, & il tempo
che ui farebbe andato à volerle polire tutte ; come fi vederà nel libro de gli Anfitheatri che fpero do-
uer mandar toflo fuori. Ho fatto di quello Tempietto quattro tauoìe.
NELLA Prima u'è la Pianta doue è il fuolo del Tempio, fegnata A.
B, E' laPianta del portico fotto il detto piano.
/^* T "lì -f"                                                                                                                                                                          1
d' l^C**" ' J del bafamento che circonda e foftiene tutto il Tempio.
E,  La Bafa delle colonne della facciata dauanti.                                                  -<*f
F,   La Baia. -,
G,  Il Capitello, e > delle coione e pilaftrì de portici piccioli,oue mettono capo le leale» [
la Cornice, j
H, E1'Architraue,il Fregio, e la Cornice.
NellaTerza u'è il diritto della metà della parte di dentro.
L, Il Capitello del portico.                                                                                 j
Nella Quarta è l'Alzato del fianco.
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EHEOTE
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CL V A R T O.
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DEL TEMPIO DI SCISI.                Cap. XXVI.
L T E M PIO, che fegue è fopra la piazza di Scifi Città dell'Vmbria, & è di ordi-
ne Corinthio. Sono in quefto tempio degni di auertenza i piedeftili polli lotto
le colonne del Portico ; percioche, come ho detto di fopra, in tutti gli altri tempij
antichi fi ueggono le colonne de i portici,che arriuano fino in terra ; né io ne ho ve-
duto alcun'altro che habbiai piedeftili. Infra un piedeftilo,e l'altro ui fono i gra-
dinile afcendono dalla piazza alportico. I piedeftili fono alti,qUanto è largol'in-
tercolunnio di mezo, ilquale è due oncie piùlargo de gli altri. La maniera di quefto tempio è quel-
la che Vitruuio dimanda Siftilos, cioè di due diametri. L'Architraue, il Fregio, &la Cornice in-
fieme fono per la quinta parte dell'altezza delle colonne, & qualche cofa di più. La Cornice, che fa
frontefpicio in luogo de modiglioni ha alcune foglie,& nel rimanente è in tutto fimile à quella che ca
mina diritta fopra le colonne. La Cella del tempio è lunga la quarta parte più della larghezza.
Io ne ho fatto tre tauole.
NELLA Prima è la Pianta.
Nella Secondal'Alzatodellafaccìatadauanti.
Nella Terza fono gli ornamenti.
A,  Eil Capitello, l'Architraue, il Fregio, &la Cornice.
B,   Il piedeftilo, & la bafa delle colonne.
C,  La cornice che fa il frontefpicio.
D,  11 piede diuifo in dodeci oncie.
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£>E I DISEGNI DI ALCVNI TEMPII, CHE SONO FVORI D'ITALIA,
!                         & prima de'due Tempij diPola,              Cap. XXVIL
N P O L A città deH'Iftria, okra il Theatro, & Anfiteatro, & un'Arco, edifici) bel
lifsimi, di ciafcuno de' quali fi dirà, & riporranno idifegni à fùo luogo ; ui fono fò-
pra la Piazza da vna ideila parte due Tempij di una medefima grandezza, & con li
medefìmi ornamenti diftantil'uno dall'altro cinquanta otto piedi,e quattro oncie ;
de' quali fono i difegni, che ieguono. Lo a/petto loro è il Proftilòs. La maniera
è quella, che fecondo Vitruuio ho di fopra chiamata Siftilos,che hagli intercolun-
«ij di due diametri ;& lo intercolunnio di mezo è di due diametri, & un quarto. Gira intorno à
quelli tempij un bafamento all'altezza del quale efsi hanno il lor fuolo,ò uogliam dirpauimento, e ui
^lafcende per gradi pofti nella facciata dauanti, come fi è uifto in molti altri Tempij. Le bafe delle
colonne fono all'Attica, & hanno l'orlo grolfo quanto è tutto il rimanente della bafa. I Capitelli
iono a foglie di oliuo lauorati molto politamente. I Caulicoli fono ueftiti di foglie di Rouere, la
qual uarietà in pochi altri fi uede, & è degna di auertenza. Lo Architraue è diuerfo ancor egli dalla
maggior parte de gli altri, percioche la fua primàfafcia è grande, la feconda minore, e la terza fotto
ilCimacioèanchopiupiccÌola:&queftefafciefaltanóin fuori nella parte inferiore, il che fu fatto
acciochel'Architraueueniffeadhauerpoco fporto, & cofi non occupante le lettere, che fono nel
fregio nella fronte, le quali fono qu effe
ROMAE ET AVGVSTO CAESARIS INVI. F. PAT. PATRIAE.
Et i fogliami fatti nel detto fregio intorno le altre parti del Tempio. La Cornice ha pochi membri,
j & è lauorata con gli intagli {oliti. Gli ornamenti della Porta non fi uedono ; io nondimeno gli ho
Fatti in quel modo che mi è parfo che doueffero elfere. La Cella è lunga la quarta parte più della
fua larghezza. Tutto il Tempiacomprefoui H portico eccede in lunghezza due quadri. Di que-
liti tempij ho fatto tre tauoie.,
NELLA Prima è difcgnata la Pianta.
B, E' il piedeftilo, fopra il quale è labafa delle colonne.
Nella Seconda u'è l'Alzato della facciata dauanti.
E, E TArchÌtraue,ilFregio,e la Cornice fopra le colonne.
P, Sono gli ornamenti della porta fatti di mia inuentione.
Ofelia Terza è lo Alzato del fianco.
D, E la campana del Capitello.
V} La pianta di detto Capitello.
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Q_V A R T O.
in
DI DVE TEMPII DINIMES, E PRIMA DI QVELLO,
ch'è detto la Mazon Quaree. Gap. XXVIII.
N NIM E S Città di Prouenza, la quale fu Patria di Antonino Pio Imperatore, fi
ueggono tra molte alte e belle antichità, i due Tempij ,che feguono. Quefto pri-
mo è chiamato da gli habitatori di quella città la Mazon Quaree,perche è di for-
maQuadrangulare, e dicono cheeravnaBafilica (quaifufferole Bafiliche, àche
feruirTero,e come fi faceflero, è flato detto nel terzo libro,fecondo quello, chene
dice Vitruuio ) onde perche elle erano di altra forma, credo ch'egli fuffe neramen-
te vn Tempio. Quale fia lo afpetto, & maniera fua per quello che fi è detto in tanti altri Tempij è af-
fai manifefto. Il piano del Tempio s'alza da terra dieci piedi,e cinque oncie ; gli fa baiamento intor-
no un piedeftilo,fopra la cui cimaciafono due gradi,ch e fo Mentano la bafa delle colonne, epotriaef-
fere facilmente,che di tai gradi intenderle Vitruuio, quando al fine del iij.cap.del iij.lib.difle,che fa-
cédoh il poggio intorno del tempio fi debbano fare fotto le bafe delle colonne li fcamili impari,i qua
li ridondino al dritto del uiuo delpiedeftilo,che è fotto le colonne, & fiano àliuello fotto la bafa del
la colonna,& fopra la Cimacia delpiedeftilo ; il qual luogo ha dato da confiderare a molti. La bafa
di quefto bafamento ha manco membri, & è più groffa della cimacia, come è flato auertito altroue
che fi de fare ne' piedeftili. La bafa delle colonne è Attica,ma ha di più alcuni baftoncini,onde fi può
direCompofita,&conueniéteall'ordineCorinthio. IcapitellifonolauoratiàfogliediOliuo,&lian
no l'abaco intagliato. Il fiore pofto nel mezo della fronte del capitello occupa l'altezza dell'abaco,
& l'orlo della campanari che ho auertito che è flato ofieruato in tutti i capitelli antichi di quella for-
te. L'Architraue, il Fregio, e la Cornice fono per la quartaparte della lunghezza delle colonne, e
fono tutti i loro membri intagliati con bellifsima inuentione. I modiglioni fono diuerfi da quanti io
ne ho ueduti ,.e queftaloro diuerfità da gli ordinarij è molto gratiofa ; &benche i capitelli fiano à fo-
glie di oliuo ; efsi nondimeno fono intagliati à foglie dirouere. Soprala Goladiritta in uece di orlo
U'èl'ouolo intagliatoci che fi uede in rare cornici. IlFrontelpicioè fatto a punto come rie infegna
Vitruuio alluogo fopradetto. Perche delle noue parti della lunghezza della cornice unane è meflà
P altezza del frónteipicio fotto la fua cornice. Le erte, ò pilaftrate della Porta fono groffe in fronte
|>er la fefta parte della larghezza della luce. Ha quefta porta molto begli ornamenti, e molto bene
intagliati. Sopra la fua cornice al diritto delle pilaftrate ui fono due pezzi di pietra lauorati à guifa di
Architrauij i quali auanzano fuori di detta cornice, & ih ciafcuno di loro è un buco quadro largo per
ogni uerfo dieci oncie, e meza,ne i quali credo che poneffero alcune traui,le quali arriuaflèro fino in
*erra, &uifufìefattaunaportapofticciadapoterleuare,eporrejlaqualedoueaefierfattaàgelofia,
3;cciò il popolo ftando di fuori poteffe uedere quello, che fi faceua nekempio fenza dare impedimen
*o à i Sacerdoti. Sono di quefto Tempio Cd tauole.
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NELLA Prima ch'eia pre-
ferite è'difegnàta la Pianta.
Nella Seconda il diritto della
facciata dauanti.
Nella Terza il diritto pertian-
co.
Nella Quarta uè parte de i
membri.
A,  E lab afa delle colonne.
B,  Lacimacia.-> delpiedeltl
C,  Labafa. J lo.
&appreffoui è difegnàta la
quarta parte dell'impiè,
& della pianta del capi-
tello.
Nella Quinta u'è 1* Architraue,
il Fregio,e la Cornice.
Nella Seftafono gli ornamen-
ti della porta,
                  tff
E, E il pezzo di pietra fora-
to poftofopra la cornice
della porta al dritto del-
le pilaftrate, che efcefuo
ri di quella.
I fogliami che ui fono fo-
pra,fono delfregio, che
gira fopra le colonne in-
torno tutto il Tempio»
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n8                                            LIBRO
DELL'ALTRO TEMPIO DI NIMES.             Gap. XIX.
DISEGNI, che feguono fono dell'altro tempio di Nimes,il quale dicono quel
li della città che era il Tempio di Vefta, il che permiogiudiciononpuò effere, fi
perche à Vefta fi faceuano iTempij ritondi à iimiiitudine dell'elemento della Ter-
ra, della quale diceuano ch'ella era Dea: Si ancho perche queiio Tempio da tre
parti hauea gli andidi intorno chiulì con muri continoui, ne i quali erano le porte
da i lati della Cella,& la porta di ella Cella era nella fronte ; di mo do ch'ella non pò
teua riceuer lume da alcunaparte: ne fipuò adurre alcunaragione che à Veftafi doueilero fareitem-
pijofcuri; e per quefto io credo più tolto ch'egli fulfe dedicato ad alcuno de i loro Dei infernali.
Nella parte di dentro di quefto tempio ui fono Tabernacoli,ne i quali doueano ellere delle ftatue.La
facciata di dentro rincontro alla porta è diuifa in tre parti ; il fuolo,ò pauimento della parte di mezo è
ad un piano col rimanente del Tempio : l'altre due parti hanno il loro fuolo alto all'altezza de i pie-
deftili ; & à quello fi afcende per due Scale che cominciano ne gli andidid quali,come ho detto,fono
intorno quefto tempio. I piedeftili fono alti poco più della terza parte della lunghezza delle colon-
ne. Le bafe delle colonne fono compofte dell'Attica,e della Ionica, & hanno bellifsima facoma. I
capitelli fono ancor efsi compofti, e ìauorati molto politamente. L'Architraue, ilTregio, e la Cor- ?
nice fono fenza intagli ; & fono fimilmente fchietti gli ornamenti pofti ne i Tabernacoli, che fono in-
torno la Cella. Dietro le colonne,che fono rincontro all'entratale fanno,parlando à noftro mododa
capella grande,ui fono pilaftri quadri,i quali hanno ancor efsi i capitelli compofti, ma diuerfi da quel
li delle colonne,e fono differenti ancho tra di loro ; perche i capitelli de i pilaftri che fono immediate
appretto le colonne hanno intagli differenti da gli altri due; ma hano tutti cofi bella,e gratiofa forma,
e fono di cofi bella inuentione, che non fo di hauer ueduto capitelli di tal forte meglio, e più giudi-
ciofamente fatti. Quefti pilaftri toglionofufo gli Architraui delle capelle dalle bande, alle quali fi
afcende,comehodettoperlefcaledagli Andidi,e però fono per quella uia più larghi di quel che
fìano grotte le colonne, il che è degno di auertenza. Le colonne che fono intorno la Cella fo (tenta-
no alcuni archi fatti di pietre quadrate, e da vno di quefti archi all'altro fono pofte le pietre, che fan-
no la uolta maggiore del Tempio. Tutto quefto edifìcio è fatto di pietre quadrate, & è coperto di
lafte di pietra pofte in modo che vna andaua fopra l'altra, onde la pioggia non poteua penetrare. Io '
ho ulatograndifsima diligenza in quefti due Tempij, perche mi fono parfi edificij degni di molta
confideratione, e da quali fi conofce che fu come proprio di quella età l'intenderfi in ciafcun luogo
il buon modo di fabricare. Di quefto Tempio ho fatto cinque tauole.
NELLA Prima è difegnata la Pianta.
Nella Seconda è la metà della facciata che è rincontro alla Porta,nella parte di dentro.
Nella Terza vi è il diritto di parte del fianco.
Nella Quarta, & Quinta vi fono gli ornamenti dei Tabernacoli, delle colonne, & dei foffitti3
i quali tutti fono contrafegnati con lettere.
A,  E' l'Architraue, il Fregio, e la Cornice fopra le colonne.
B,   Il Capitello delle Colonne.
P, Lafua Pianta.
D,  Il Capitello de i pilaftri, che fono a canto le colonne.
E,  Il Capitello de gli altri Pilaftri.
F,   La Bafa delle Colonne, & de i Pilaftri.
G,  EilPiedeftilo.
H, Sono gli ornamenti de i Tabernacoli, che fono intorno il Tempio.
S, Sono gli ornamenti che fono al Tabernacolo della capella grande.
M, R, & O, Sono i compartimenti del foffitto della detta capella.
La Sacoma difegnata appretto il Dado del Piedeftilo è dell' Architraue, del Fregio, e della
Comicietta che fono fopra i pilaftri} & è quella che nel difegno del fianco è fegnata C,
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DIME ALTRI TEMPII DI ROMA, E PRIMA DI
quello della Concordia. Cap. XXX.
L TR A i Tempij polli di fopra, quando fi trattò di quelli,che fono in Roma ; fi uè-
> dono alle radici del Campidoglio, uicino air Arco di Settimio,oue era già il prin-
cipio del Foro Romano,le Colonne del portico del Tempio,che fegueril quale
fu per uoto edificato da F. Camillo, & dedicato fecondo alcuni alla Concordia.
In quefto Tempio fpefle uoltefi trattauano le cure, elefacendedel publico, dal
che fi comprende ch'egli eraconfegrato ;percioche ne tempij confegratifolamen
tepermetteuanoifacerdotichefipotefleraunareil Senato per trattar delle cofe £ubliche; & folo
quelli fi confegrauano, ch'erario edificati con augurio; onde quelli coli fatti tempij fi chiamauanc
anco Curie. Tra molte ftatue delle quali egli era ornato fanno mentione i Scrittori di quella di La-
tona, che haueua in braccio Apolo, e Diana fuoi figliuoli, di quella di Efculapio, e di Higiafua fi-
gliuola, di quelle di Marte, di Minerua, di Cerere, e di Mercurio, & di quella della Vittoria, ch'era
nel Frontefpicio del Portico, la quale fu nel confolato di M. Marcello, e di M.Valerio pereoffa dal
fulmine. Per quanto dimoflra la inlcrittione che fi uede ancora nel Fregio, quello tempio fu mi-
nato dal fuoco, e dapoi rifatto per ordine del Senato, e del popolo Romano, onde io mi dò à crede-
re,ch'egri non fu(Te ridotto alla bellezza,& alla perfezione diprima. Lafuainfcrittioneèqueita.
S. P. Q^R. INCENDIO CONSVMPTVM RESTITVIT.
Cioè il Senato, & Popolo Romano-ha rifatto quello tempio confumato dal fuoco. Gli Interco-
Ianni j fono meno di due diametri. Le bafe delle colonne ibno compofle dell'Attica,e della Ionica ;
fono alquanto diuerfe da quelle che fi logliono fare ordinariamente, ma però fono fatte con bella
maniera. I capitelli fi poi fono dir ancor efsi mefcolati di Dorico, e di Ionico, fono benifsimo lauo-
rati. L'Archi traue,& il Fregio nella parte di fuori della facciata fono tutti à un piano, né ui è dillin-
tióne fra loro, il che fu fatto per poterai metterla infcrittione : Ma nella parte di dentro, cioè lotto il
Portico,fono diuifi, & hanno gli intagli, che fi uedono nel lor difegho"... . La cornice è fchietta, cioè
fenzaintagli. Dei muri della cella non fi uedeparte alcuna antica; ma fono fiati poi rifatti non
troppo bene ; fi conofce nondimeno come ella doueua elTere. Di quefto tempio io ho fatto tre
tauole.
NELLA Prima è difcgnatala Pianta.
Gj E' rArchitraue,ilFregio,,chefono fotto il portico.
Nella Seconda u'è l'Alzato della fronte del Tempio.
Nella Terza fono i Membri.
A,  E'il bafamentò, che giraua tutto intorno il Tempio.
B,   E labafa delle colonne.
C,  E ; la fronte: -,
le Volute. J                                                                       
F, ETArchitraue, il Fregio, & la Cornice.
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ni                                            L I B R O
DEL TEMPIO DI HETTVNO,           Gap. XXXI.
INCONTRO al Tempio di Marte Vendicatore, del quale fono flati pòfti i di-
fègni di fopra jnel luogo , che fi dice in Pantano , che è dietro à Mortorio*
era anticamente il Tempio, che fegue : le cui fondamenta fumo fcoperte ca-
uandofi per fabricar una cafa ; & ui fu ritrouato anco una quantità granduli -
ma di Marmi lauorati tutti eccellentemente. Non fi fa da chi egli foffe edifica-
to > ne à qual Dio folte confegrato : ma perche ne' fragmenti della Gola diritta del
la ma eòi nice fi uedono de' Delfini intagliati ; & in alcuni luoghi tra l'un Delfino e l'altro ui fono de'
Tridenti ; mi dò a creder che egli fofle dedicato à Nettuno. L'afpetto fuo era l'Alato àtomo. La
fua maniera era di fpeife colonne ♦ Gli intercolunni) erano la undecimaparte del diametro delle co
lonne meno di un diametro emezo:ilche io reputo degno di auertimento, per non hauer ueduto
intercolunnij cofi piccioli in alcun altro edificio antico. Di quefto Tempio non fi uede parte alcu-
na in piedi : ma dalle reliquie fue, che fono molte ; s'è potuto uenir in cognitione de gli uniuerfali »
cioè della Pianta, & dell'Alzato ; 8? de' fuoi membri particolari, iquali fono tutti lauorati con mira-
bile artificio.
           Io ne ho fatto cinque tauole,
NE LL A Prima, è la Pianta.
Nella Seconda, è l'Alzato della metà della fronte, fuori delportico.
D,  E il modeno della porta.,
Nella Terza, è l'Alzato della metà della fronte , fotto il portico , cioè leuate uia le prime co-
. tenne»
                                                                               ';i •" .
A,  E il profilo de' pilaftri che fono intorno alla Cella del Tempio, all'incontro delle co-
! lonne de'portici.
E,  E1 il profilo del muro della Cella nella parte di fuori.
Nella Quarta fono ì Membri particolari, cioè gli ornamenti.
~~A, Elabafa.
B,   E' il Capitello ; fopra ilquale fono l'Architraue, il Fregio, e la Cornice.
Nella Quinta fono i compartimenti, & gli intagli de foffitti de' portici ch'erano intomo alla
Cella.
F,  E'il profilo de'foffitti.
G,  E ilpiede diuifo in dodici oncie.
H? E' il foffitto dell'Architraue tra un capitello e l'altro.
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FINE DEL QJV ARTO LI B R O
DELL'ARCHITET T V R A D I
ANDREA PALLADIO.
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IN V E N E T l A,
APPRESSO DOMENICO DE' FRANCESCHI,
AL SEGNO DELLA REGINA.
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