NUOVA DESCRIZIONE
DEL VATICANO
DIVISA IN DUE TOMI %
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NUOVA DESCRIZIONE
VATICANO
O S É Ë
DELLA SACROSANTA BASILICA DI S. PIETRO
DATa IN L V C E
DA GIO: PIETRO CHATTARD
ACCADEMICO ROZZO
Della Citta di Siena .
TOMO Ñ R É Ì Ï |
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É'Ê ÊÏÌË MDCCLXIL
Per gli Eredi Barbiellini. |
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Con licenza de' Superiori,
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K.
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ALTEZZA REALE
EMINENTimMA »
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AL momento 3 ìn
cui mi propofi di dare ""alle Stampe la preferite Defcrizione del Vaticano 5 ri- * conob*
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conobbi Γ obbligo Indifpenfabile
di farla comparire al Pubblico fotto i glorioii aufpicj di Vo- ftra Altezza Reale Eminen- tissìma . In fatti venendo in effa raccolto quanto dì più bel-» lo , di più raro, e di pili for- prendente ammirali nella ftrut- iura 3 e negli ornamenti di quel- la Augnila Bafilica, ragion vo* lèa ϊ che portaffe in fronte il no- me rifpettabiliffimo di Voftra Altezza Reale, che per tan- ti titoli , e fpecialmente per quelli di Porporato delia Santa Romana Chiefa 5 di Arciprete della fteffa Bafilica , e di Pre- fetto della Reverenda Fabbrica, ne accrefce maggiormente nella fua Real Perfoua lo fplendare > e la gloria. Ne minore impulfo afre-
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a fregiare queft' Opera col fuo
venerati/Emo Nome , recom- mi il riflettere alla inftancabile ed infigne Pietà, con cui V. A. R. efercita nella mentovata Ba- iilica le Sacre Funzioni, alla ci femplariiìlma, e frequente aifri ftenza à Divini Officj, e fopra·* tutto al iìngolare fuo affetto verfo un sì celebre Santuario , che^ fra tanti illuftri monumen- ti di gloria annovera ancor quel- lo di racchiudere le preziofe .ipoglie mortali di Maria Cle- mentina Regina delia Gran Brettagna fua glorioiìffima Ge- nitrice . E qui mi aftengo dal· IJ inoltrarmi negli elogj ben do* vuti agli alti meriti di V. A. R.j perchè fo sfuggir' Effa tan- to di afcoltare le proprie lodi f 2 quajl·
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quanto per altro le fta a cuore
di meritarle > con emulare non meno le luminofe Virtù della defonta Real Madre 3 che quelle ben note a Roma * ed ai Mondo tutto dell' Augufto Reale fuo Genitore 9 tanto be- nemerito della Cattolica Reli- gione . E però alle lodi fofti- tuendo t'oflequia > mi darò fola- mente il vanto di prefentare a V. A. R. nella preferite Opera non già un Dono., ma un Tri- buto della profonda mia vene- razione . Mi riputerò ben av- venturato , fé alla generofa Boti* tà di riceverlo ii degnerà ag- giungere il fuo clementiflimo gradimento 9 unito alla fua Emi- nentiffima . Real Protezione 9 quale umilmente imploro dal |
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magnanimo Cuore di V. A.R*
Fma , neir atto di proftrarmi umilmente al bacio della Sacra Porpora . |
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Dell' A. Vo R. Ema
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SJmilifHrao , De votiamo, eJ ObììgìùMmé
Servidore . Gioì Pietro Chattard.
-* 3 Ρ RE* |
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Ci)
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PREFA ZIONE
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^Accurata fedele deferì·*
zione delle cefe più rimar-* eh e voli, che nel Teatro del Mondo degne fono della uni verfale ammirazione , non può certo negarjì a gran vantaggio tornare delle Genti tutte , e ai» le medefime deferìtte co fé non poco di lu~ flro accrefeere , e di fplendore , Impercioc- ché. ( di quelle cofè parlando , che fenza punto incommodarci poflìam con gli occhi nofiri rimirare , perchè collocati in quel* le città , ove meniamo il noflro foggior* no ) fé una fola occhiata , una vi fi a folat benché alla sfuggita, pure è V'tifato fi ile , onde ammlranfì tante vaghezze ; manife- fia cofa ella è , che le accurate deferi·* zioni per fimigliante modo potranno , e molto pia a queflo termine feorgere quei, che tutte defìano dìfeoprìrne le bellezze ; per- ciocché deve alla prima non abbian ben con» fiderato il tutto , a gran lor agio di poi più ? e più volte riandar pojjono la de- a feri"
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(il)
fcrizìone * finché non ne abbiano tutte U
loro particolari vaghezze ad una ad una, fpezialmente confiderate . Converrebbe aver più occhi di quelli, che alfavolofo .Argo afa tribmrono gli antichi Toeti +per potere tu fa to ad un colpo ammirare la magnificenza di un font nofo Tempio , laflruttura di un Ben intefo Talazzo,. f amenità di un vago Giar* ■d'ino, e tutte riandarne quelle vaghezze, per tu'i veggonfi ali7 ultima perfezione recati ;. tanto è lungi che una fola occhiata ,. una vifia fola b afievole fi a a comprenderne lei loro bellezza. Se poi dì quelle cofe ragioniamo , che
fiando in remote Regioni ammirar non fi poffono , fé non con grave nofi.ro incom- modo, e difpeniio , chi è mai che non conofea dì qual ut^ilc ella fia , e quanto da bramarfi. una ben teff ut λ Defcrizione . in qiale altra giù fa noi potremmo, feri- sca punto dipartirci dalla iwfiva dimora * aver contezza di tante meraviglie , che difperfe nelle quattro parti del Mondo fi /ammirano , fé le particolari Defcrizionl di effe non ce ne rendeffero appieno- in- formati ? Se privi fofi'emo di si fatti li» bri, non dovrebb1 egli, chi defiaffe fapers tali ce fé , andarle vifitando con fuo gra- ve incommodo , e di (pendio , con intrapren* aere lunghi , e difafirofi viaggi ? Certo che sì * Or dunque convien conchiudere, che farà
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(Ili)
farà ella fempre di gran vantaggio una
compiuta Defcrizione , che metta in leg- giadra campar fa tutte di q%el J"og- getto , di cui tratta * le preziofe rarità , l^e qui foltanto canfijlono i p^evj dì una ben ordinata defcrizione ► Al van- tapvìo , che al Mondo arreca , β avzvm* gè il decoro , e lo splendore, in cui con- ferva le medefìme deferitte cofe, tramane dandole così incorrotte alla pia remota,- poflerità . In fatti chi mai farebb<Lj> a tempi <f oggi , che dar ci fapeifo^ contezza del famofo Tempio di Salomo- ne , che divifar ù poteffe i vaghi adorna* menti r che lo abbellivano , fé per Divi- na Trovidenza' non fojfe fiata la nobiltà e forma del medefimo regiflrata nel IV* Libro de Re cap.VI., ed in apprejTo ef- pofla dallo Storico Giuseppe Ebreo nel Lib.VIII, delle Giudaiche Antichità? Co* yne potremmo "ìs^ai aver difiinta idea del Tempio Gerofalimitano incendiato fatto l* Imperlo di Tito , fé lo fi elfo Giuleppe_> Ebreo nel Lib. VI. delia Guerra Giudai- ca , e dopo di lui altri eccellenti Scritto·* ri lafciata non ne aveffero ne Libri loro la memoria ? Quanto poco note farebbero le famo fé Romane .Antichità , fé tanti Va- lenti Vomini non vi aveffero sii dì effe i lor talenti impiegati ? Della ifiejfa ant'l·* ea Vaticana Bajìlica ,. chi mai ridir »e_s poìreb*
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(£V)
potrebbe i fortunati prìncipi ι e<t ' feti-
cismi progredì, fé Pietro Mallio, Maf- feo "Vegio , T'berio Allarano , ed infiniti nitri ^Autori non ce li aveffero individua*1 ti nelle loro defcrizioni. Eglino fono fla·* ti di sì gran numero quelli, che di quefia. hanno laudevolmente trattato , che vano J'embra a prima vifla qualunque altro ra- gionamento , ο defcrizione , che s* impren- da a fare . Conn,ien però , che ben toflo fi ricreda , chi così la difcorre , fé dando benignamente un occhiata a quello che tan* ti celebri, e rinomati Scrittori bau tratta- to , vorrenne dare un giufio e difappaf* fionato giudizio . E per vero dire fra il nu~ merofo fittolo di tanti .Autori, quattro fono quelli 3 i quali ficcome più moderni, così più- Accurati^ diligenti hanno formato la deferì* zlone della Vaticana Β afili e a . il primo fi fu, il Cavaliere Carlo Fontana celebre , e rino- mato ^Architetto . Egli in tal opera portojfi da quel TrofeβΌre ctf era j avendone di taf Edifìzio compoflo con ricercata mae~ firìa , e dato alle pubbliche fiampe un ben grofi'o e copiofo Volume , Con eguale erudizione , e dottrina il P. Filippo Bo- nanni della Comp. di Gesù tutte de- fcrifi'e le vaghezze della, nofira Bafilìca * La deferiffe eziandio Epifanio Gizzj , ma eon lavoro troppo fcarfo , 1 Signori Raf- faellc Sidone, ed Antonio Martinetti fu* rono
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(ν)
rótte gli ultimi , i q'ialì con fomma XoL·
ed appiano impiegarono fu tal lavoro le onorevoli loro fatiche. Tanti* e tali 4u*> tori però , chi Γ crederebbe » non poffonv fodisfare appieno la curiofìtà deT Foreftie* ri, ο perchè troppo [accinti, e di pili , e piti notizie fcarfi y rimandano tal volta ad altri Scrittori la spiegazione de lora /oggetti τ ο perchè troppo proliffi fono i lor volumi di grandiofa mole compofli 9 sd ìncommodi però non poco a Forefiieri „ Sono quefii per natura curiofì di ejfer mi- nutamente iftruìti di quanto vedoiro cogli sechi ; Saper vogliono ilfignificato sì de* Mufaìci,. che delle TÌtture\ e Statue, che la medefima adornano 5 Vaghi fono di fa- pere i nomi decloro veridici ^Autori ; jor* prefì dalla rarità de marmi * defiano in* vefligarne le ftneere qualità ; ^Abbaglia* ti, e foprajfatti dalla maeftà della foda architettura , e fuo buon ordine, ne ri* i§rcaìw le fue veridiche mifure. Quanti ■pa/β nella Bafilica fanno » tanti oggetti meravigliofi a lor fi prefentano , che in Qsce di appagarne la curiofìtà* la confà fione di gran lunga loro accrefcono, e l& fiupore . Di tanti recenti abbellimenti * «muti moderni, de* quali ogni giorno la, Vaticana Bafilica vieti abbellita , ne ad- dimandano il Significato , e /' effenza, e non è chi lor ne fappia dar perfetta con» fez-
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(vi)
té zza , perchè a rx cervo rìtrcvavcnU fono il lavoro . Ter Sodisfare adunque la loro curiofità , appigliaci talvolta alla Descrizione ' del Fontana , ma oltre ali in·* cemmodo , che fejìrcno per la jmìjurata mele del Volume , la tremano in moltijfime refe mancante , tendendo foltanto quefli a disfarne le veridiche mifure . Servonfi dell' Opera del P. Bonanni , ma quefla oltre V incommodo della mole, la trovano troppo diffufa in certe queflioni, che non cu* tanfi di fapere . Epifanio Gizzj αΙΓ incontro è troppo juccìnto , e perciò non è baflevole a fodisfare la loro ben giufia eiiriofità . filtri Untori moderni non refi'ano, fé non che i jo-- pr alo dati Sidone, e Martinetti, ma quefli an- cora neppur baftano ad appagare i loro defi~ derjrgiacché oltre a non effervi ivi deferitte le Ta'rti fiiperiorì della Bafìlica^cioè le volte? Laflrico,l'archivio,ed altro5mancanvì pure tutti gli accrefci?}ienti,e nuovi ornati fattivi dall'anno 175o. fino al prefente giorno , Ora a quel venendo , che fi è il prin-
eipal mio intendimento , ponendo io fnen* te , e meco fleffo col penficr riandando Pit- tile che averebbero avuto i Curiofi Fore» fiieri ι fé un Opera aveflero ,- in cui feb* ben ftnplìcemente , ccn molta efaltezza però, fi unì fi e inficme quel dimeglio , ehe nei quattro Surriferiti Untori fi ritrova , ed dia Vaticana Bcfilica fi aggiunge^ ero tut* te U altre magnìfiche adiacenti Fabbri- che |
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(vìi )
che , determinai di porre in effetto quei
tanto , che con la mente ero andato ima" giuando . Mi accinfì dunque al pericolofo incarico, e a teffere incominciai una nuo- va Dcfcrizione della E afili e a . Ma non andò priva di pentimento la mia foli e ci- ta nfoluzione , tanti furono Γ imbarazzi che io <z>' incontrai. Superatili però feli- cemente m? inoltrai alla dcfcrizione delle fotterranee Grotte Vaticane , quali perchè dal Torrigio deferìtte , e dal Gizzj accenna- te, fono fiate perciò da tutti gli altri ^tutori tralafciate ; Ί^μονα però deferizion di effe mi è convenuto fare , giacché vedonfì in og- gi del tutto cambiate , e quel che al tempo dei detti Scrittori ritrovavafì nel piano A. » ed prefente è fiato collocato nel piano B.. Paffai quindi a deferìvere le fotterranee Chiaviche ; Indi m" inoltrai a teffer dc- fcrizione delle fuperiori Volte, Stanzoni, Corridori, lafirico , e Cupole , ove ap- punto riconefeefi qual fia la mirabil ftrut·* tura di quefio Tempio . Compita la De< fcrizione di tutta la Bafilica, feci a quel» ta paffaggio dei Vaticani Talazzi . DÌ quefii ne ha pienamente trattato il cele- bre mio Concittadino fu Abb: Agoftino Taja Vomo verfatilfimo nelle Belle Lette* tcre , ed oltremodo intendente delle tre Belle oirtì nella fua ben teffuta dcfcri- zione Opera Tofiuma ufeita alle fiampe neWan-
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neW anno 175°· · to mi era fin dal bel
principio , che ροβ mano αΙΓ opera, pre* fiffo , in <vencrazion dell* .Autore , a cui tanto cedo di merito , quanto egli di faen- za mi fupera e dottrina : Mi era diffi prefijfo di formar di ejfa, tale e quale gU tre a poche correzioni, di cui abbifogna- va, atte fé le innovazioni feguite nel gran Cortile di Belvedere, neW .Armerìa , Li-* brerìa, e Giardini , il fecondo Tomo di piìa Defcrizione . Ma ponderato il tutta con maturo configlio di perfone affai illu- minate , e da quefle fattami feorgere la dura rteceffitd, in cui mi ritrovavo d* in- correre la giufla taccia di poco intelli" gente, fé non feguitavo V intraprefo in- carico di deferivere colle medefime mlfurs non meno, che collo fiejfo fifiema quanto nelle Vaticane Abitazioni ritrovafi ; pie gai ι ancorché di mala voglia , a tal peno- fo lavoro V animo mio , e mi accinfi ali9 opera , nella quale , fé in qualche parte divento , 0 mi dilungo da quel tanto , che il fcpracitato Agoltino Taja , ed al- tri di me più efperti hanno fu tal affare riportato , non è già che eriger mi voglia Maeflro del Maeflro mio , ma perchè il diverfo fifiema da me intraprefo lo ri" chiede . Ter ciò poi, che l'ordine rifguarda, e
la efecuzione dell'opera, tutte quefle ma» gnifi"
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gnificbe Fabbriche , le quali infume unite
formano la bellezza del Vaticano , fardn* no dìffufamente giufla nofira debol ροβ'α, nella preferite Opera deferitte . Verrà que·* fla divifa in due Tarti , le quali forme- ranno due Volumi arricchiti di più tavole bici fé in rame. 7JKel primo verrà deferii* to il maeflofo .Anfiteatro , Tiazza , Fac- e-i at a della E afili e a , Ρ interno inferiore , <? fuperior Tonico , Travate , Cupoh , Λΐ- tari, Quadri, ed altri sì fatti ornamene fi, da cui vien abbellita la nofira Bafì- Il e a ; le fotterranee Grotte , Chiaviche, la Sagreflia , Γ archìvio , le Volte , V efler* na gran Cupola : Tutta in frmma quanta ella è la Vaticana Bafilica . Conterrà il fecondo Tomo ì TalazziVa*
ti cani, Γ armerìa , Biblioteca, Musèo , Gallerìa » Cafìni, Giardini, e tutte le a* djacenti Fabbriche , che »*/ Vaticano ap* partengono . O'ò c&e tawfi celebri rinoma·* ti autori , ti/ me affai più efperti » e ca- paci hanno in ben groffi volumi apparta*· tamente trattato, in detti due Tomi ver- rà particolarmente deferitto; cui anche β è aggiunto il continuo accrefeimento di or- nati , e vaghi abbellimenti, chedalij$o, fino al prefente giorno fono flati fatti , e β, vanno continuamente perfezionando . Ciafam Foreflìere fenza /' ai} ut ο , incom- wodo di chi glie ne debba l'Origine addi- tare » |
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tdrct ο il lignificato di quanto nel Fatica·*
no β ammira , colla prefente Opera po*> tra il tutto [correte , da per [e [olo [a" pere, ed invefiigare il tutto . Egli cono» feerà di quanto la gran Cupola della no* fira Baftlica [speri le altre del Panteon , dì S. Sofia, e del Duomo di Firenze in altezza , e grandezza . Quindi compren- derà quanto erronee fìano di coloro le opi- nioni , che affermano effer la Vaticana no- [ira Baftlica di minore efienfìons del fa- m§fo Tempio di Salomone, della Chiefa di S. Sofia di Cofiantinopoli ridotta in og- gi αΙΓufo profano di Ho[chèa , della gran* dio fa Chiefa di S, Paolo di Londra , e_> del tanto rinomato Duomo di Milano - gyial fede prefiar debbafi λ tali opinio* ni, ad evidenza il moflrerà una Tianta» che verrà nel Trimo Tomo inferita con le fue veridiche mifure , Tutto qucflo egli vedrà , ed a confronto de"1 fopraccennati Tempj confedera effer la Vaticana Eajìlica il maggior Tempio , che occhio umano abbia nel Mondo veduto . Quindi ρ afferà ad ammirare la magnificenza de"* Vatica- ni Τ alazzi , contemplerà le alte forpren* denti meraviglie » che in effi racchiufe fi con fervano . La principal cura , che in tutta V'ope-
ra io ho avuto , è fiata q-iella di vedere tutto , minutamente ojfervare » ed inda- gare |
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(χι)
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vare, per poterla al Tublico produrre in
quella guifa migliore , che fiato mi fojfe pqffibile . Se qualche tratto trovafi nella preferite Defcrizione , il qual non ben con- venga col parere , e fentimento de pia dotf ingegni* e che fembri fifcitar pojfa qualche fopita critica , protesomi che non intendo di dar fomento fu tal particolare a nuove quefiioni per lungo tempo dibat- tute ; ma foltanto ^accenno , cjfendo mio particolar ajfunto di defcrivere quanto e nella Bafilica io ritrovo , e ne Vaticani Talazzi , e di dar di tutto efatta contez* za. Ho dunque creduto pregio effer dell'o- pera tralafciare sì fatte controverfìe , di cui hanno altri dìjfufamente trattato. Ed ecco in fuccinto divifata Videa , e il
lavoro di tutta V opera , penofo frutto di quafi due luflri , per lo di cui fpazio ho dovuto le mie benché deboli, non però in- fruttuofe fatiche impiegare privo di tutti quegli ajuti s che al certo mancati non mi farebbono , fé così di ricchezze , co* mc dl coraggio e foffercnza ritrovato mi Mi fo rnito , Torto adunque ferma spe- ranza , che fìa per effere accettevole una ial fatica a tutti » e fpezialmentc a?li ^madori delle Tre Belle Arti , Tittura, Scultura , ed architettura , le quali fi e come il principal pregio fono della no- , fira
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w.
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(X il)
fira BéUca , e Vaticani Palazzi , così
'btnmo 'λ quefla Deferitone di primo fa"!::r- fervilo , e di principale argo- mentv « |
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I N-
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(÷ééé)
INDICE
De Capìtoli contenuti nel prcfente
Volume CAP. I. Della Piazza 5 e fuo Anfitea-
tro . paga. CAP. II. Della Facciata. 14.
CAP. III. Del Portico della Chiefa. 18.
CAP. IV. Della interna Bafilica , e fue_>
parti . 3°* CAP. V. Della Cappella della Pietà, e firn
anneffa Cappelletta del CrdcifiiÌb ; dell' Altare di S. Niccolò di Bari ; del Fonte Battefimale ; e della Colonna Santa . 32. CAP. Ëô1. Arco Primo con i due Depor-
ti d'Innocenzio XIII., e della Regina di Svezia. 4°· CAP. VII. Della Cappella di S. Sebailiano
Martire. 43· CAP. Vili. Secondo Arco con i Due De-
porti del Pontefice Innocenzio XII., e della Conteifa Matilde . 4$. CAP. IX. Della Cappella dell' Augurili-
mo Sagramento : Dell'Altare di S. Mau- rizio ; e Depoiìto di Papa Siilo IV. 49. CAP, X. Arco terzo con iDepofiti de*Pon-
teficiGregorioXIII.,eGregorioXIV. 57. CAP, XI. Dell'Altare di S.Girolamo. 55?.
£AP, Xil, Della Cappella Gregoriana .60,
CAP. XIII.
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( ÷é í)
CAP. ×Éз Dell'Altare dì S. Bafilio . df.
CAP* XIV. Della Tribuna Aquilonare ,
" ove editano gii Altari de' SS. Proceffo ,
e Martiniano, di S. Erainio, e di S. Vviti- cislao. 66· CAP.' XV. Dell'Altare dellaNavicella . 70.
CAP. XVI. Della Cappella , ed Altare di
S. Michele Arcangelo , e fua iovrapo- fta Cupola . _ - º}· CAP, XVII. Dell'Altare di S. Petronil-
la . 74» CAP. XVIII. Dell' Aitare della Tabi-
ta . I6'
CAP. XIX. Depofito di Clemente X. 77.
CAP. XX. Della Tribuna, ove nfiede la
maeftofa Cattedra di S. Pietro , ed ai lati i due Depofiti di Paolo III., e di Urba- no Vili. 70· CAP. XXI. Altare di S. Pietro , che libe-
ra Io ftroppio , conilDepofito di AleiTan- droVili, incontro. 88. CAP. XXII. Altare di San Leone Ma-
go. g*no . •CAP. XXIIL Altare della Madonna» detta
della Colonna, e fua Cupola . 92·
CAP. XXIV. Altare della Caduta diSmion
Mago , e D -polito di Ale.l'andrò VII. di-
rimpetto . . ^3*
CAP. XXV. Della Tribuna Merid-onale ,
•ove rifiedono i tre Altari de' SS. Simone,
e Giuda Apoftoli ; de SS. Marziale , ã
V ai—
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(XV)
Valeria, e dell'Apoftolo S.Tomaifo . 98.
CAP. XXVI. Altare della Crocififfione di
S. Pietro s e Porta della Sagreftìa . 101. CAP. XXVII. Della Cappella Clementi-
na . 102. CAP. XXVIII. Dell'Altare dei SS. Apo-
iloli Pietro , e Andrea . 104. CAP. XXIX. Arco terzo, ove fono collo-
cati i Depoilti di Leone XI., e d'Inno- cenzio XI. 105. CAP. XXX. Della Cappella del Co-
ro . io8a CAP. XXXI. Arco fecondo coti il Depoii-
to d'Innocenzio VIII. 117. CAP. XXXII. Della Cappella della Pre-
fentazione . iip. CAP. XXXIII. Arco Primo, ove efiik_?
il Depofito dellaRegina della gran Bretta- gna . 121. CAP. XXXIV. Della Cappella Ultima.,,,
ove eiìtte iìSacroFonteBattefimale . 122, CAP. XXXV. DellaNavata di mezzo. 116.
CAP. XXXVI. Della interna Cupola Mag-
giore di mezzo , e feguito della Navata Superiore . 136. CAP. XXXVII. Dell'Aitar Maggiore ,e
Sacra Confezione . 147. CAP. XXXVIII. ©die Sacre Grotte Vati-
cane . i6cT, ARTICOLO I. Cappella della Veroni-
ca . 161. b ART,
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( X VI )
ART. II. Corridore , che gira attorno la
Confezione. 165. ART. III. Cappella nominata del Salva-
dorè. 166* ART. IV. Cappella della Madonna Üý
Portico. 157. ART. V. Corridore, ï ila Andito latera-
le , che introduce alla Sacra Conte ilio- ne . 171. ART, VI. Della Cappella della Beatiflìma
Vergine detta comraunemente S. Maria Prxgnantium.. 175. ART. VII. Continuazione del Corridore
attorno la Sacra ConfeiTìone . 180. ART. Vili. Della Cappella di Santo An-
drea . 182. ART. IX. Defcrizione delle Grotte Vec-
chie. 186. AR Ã. X. Della Cappella di San Longi-
no . 195. ART. XI. Seguito dell' Emiciclo delle.-?
Grotte Nuove . ip8. ART. XII. Corridore , ï ila Andito late-
rale , che introduce alla Sacra ConfeiTìo- ne . 201, ART. XIII. Continuazione dell'Emiciclo»
ï ila Corridore . 205. ART. XIV. Della Cappella di Santa Ele-
na . 2Q<5. ART. XV. Continuazione del Corridore ,
ïia Emiciclo, 208. ART.
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(ivi ι)
ART. XVI. Odia Cappella della Confef.
iìoiie. 2ii, CAP. XXXIX. Delle Chiaviche fotterra-
nec , che fervono per lo fcolo delle acque fuperiori della Baimca . 218. CAP. XL. Della Sagreitìa di San Pie-
tro . 225. CAP. XLI. Dell'Archivio del Reveren-
di fiìmo Capitolo . 248. CAP. XLIL Delle Volte Superiori della
Bafilica Vaticana . 266* CAP. XLI1L Ripiano , che conduce all'in-
terna Cupola del Batteiìmo , alla Scala a Lumaca del Campanile , ed al Portico Superiore . 269, CAP. XLIV. Stanza bislunga fopra l'Arco
Primo della Minor Navata . 276. CAP. XLV. Primo Corridore, che gira
attorno tutta la Bafilica , e corrifponde alle prime fineilrc , che illuminano la Chiefa. 277. CAP. XLVI. Diverfe Stanze,che s'incon-
trano nelle grettezze de Muri dal piano delPrimoCorridore fino al fecondo. 289. CAP. XLV1L Secondo Corridore , che-»
corrifponde al Cornicione grande dell'in- terna Bafilica, e fuperiori Finefire . 291. CAP. XLV 111. Lalirico Superiore^
nel Pian© della Cupola fopra le Vol- te . 502. CAP. XLIX. Delle Due Cupole Grego
b ζ riana
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£ xvil é )
riana , e Clementina, e della Cupola-i
Maggiore. # 312· GAP. L. Continuazione del Lailneo . 335.
GAP. LI. Delle Volticelle,che loilengono ìl Lailrico fuperiore , e le Stanze otta- gone finiate nel Terzo Piano delle Vol- te . 34°· GAP. LII. Continuazione delLaftnco Su- periore . 347· GAP. LUI. Del Profpetto Eilerno della-» Baiilica. 35°· GAP. LIV. Confronto della Cupola, e_j» Bafilica Vaticana colle altre Cupole , e Tempj più rinnomati del Mondo · $61 * |
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Ë Ñ-
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APPROVAZIONE.
HO letto con gran piacere la nuova_^,
Defcrizione della Bafilica Vaticana del Signor Gio: Pietro Chattard , e non vi ho trovato efpreffìone contraria alle Cat- toliche Verità, ed al buon coflume . Ha bensì ammirato il Singoiar talento dell'Erti* dito .Autore, dal quale colla pia rigoro- sa diligenza fono/tate raccolte le e ο fé pili notabili, che riguardano la firuttura , ed ornamento d'un sì vafio, e celebre Tem- pio , e che difperfe fi leggono in diverfi Scrittori ; e con buon ordine fono fiat^> defcritte ancor quelle, colle quali nei Tem- pi più Moderni riè fiata accrefcinta la Ma- gnificenza , e la Vaghezza. Sono perciò di fentimento , che pojfa éalle flampe darfi al- la Luce benperfuafo , che riufarà così uti- le al Tubblico , come gradita da quelli, che bramano d'eflere pia precifamente il- luminati della fimttura , e bellezza <f un Santuario cosl Mufire m Cafali i2,Marzo ij6i.
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Aleflfandro Conte Spada #
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h a p«
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APPROVAZIONE.
AVendo per ordine del I{everendifJìmo
Tadre Maeflro del Sacro Talazzo lApoftolìco attentamente letto il libro intito* iato Nuo'/a deicrizione del Vaticano &c. non ho in effo ritrovato cos' alcuna , che alla Cattolica Religione , alle Ordinanza de Trìnclpi , ed ai Buoni coflumi β oppon* ga ; vi ho bensì ammirato una fomma dili- genza in descrivere qualunque , benché mi" nima parte , di sì *Aitguflo, e Rinomato Tempio da me per qualche anno frequen- tato , allor quando era afcritto al ì^eve* rendiìfimo Capìtolo di quefla Bafilìca. Vi ho inoltre rinvenute quelle particolari^ me offervazioni da me fatte in occafione^ the minutamente vìfitaì queflo Tempio in·* [teme con i Celebri ^Architetti Francefi M* du Sflaux , e Cruflillè Tenfionarj di 5"» M> Criflìaniffima per di cui ordine ne fece* ro ejjì il pia efatto difegno ; ma non ac- iennate né dal Coflaguti, ne dalBonanni, ne dal Fontana , ne dal Gizzj, ne dal Chia·* riffìmo Martinetti. Tali ^Autori febbene à queff Opera abbian fomminìflrato gran materia, vengono non per tanto in più luoghi illufiratì non folo , e corretti, ma accrcfciuti eziandio di quei nuovi abbellì" menti, che fino al prefente giorno jì fo- no |
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no fatti tanto per luflro, come per compi-
mento dì un sì grand"1 Edificio , in cui tro-» "vanfi cumulati i "Prodotti eccellenti delle belle lArti, che di fomma , e fquifita per* fezione in effo fi ammirano . Era per tanto neceffarìo rinnuovare una ben ordì* dinata defcrizione , in cui veniffe compì* lato quel tanto , cbe di pia 'vago , e di pili bello in fé contiene quefio venerando Tem* pio, come appunto fi è praticato nella, prefente Opera j Sicché la giudico degna della publica luce, e ne faccio a chi fpet- ta il prefente atte fiato. In fede &c. Ibe- rna dalla Biblioteca Gabrielli quefio dì i$% Marzo. 1762» Orazio Orlandi „
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b 4 i M*
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( × × Ú J )
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IJfPRJMsirVR;
Si videbitur ReverendiMmo Patri
Sacri Palatii Apoft. Magiftro · D. Archiep* Ni comedi ce Ficefg,
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Fr. Thomas Auguft. Ricchinius Sac»
Palat. Apoft. Magift. Old. Pr«* dicatorum * |
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I ^
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ί XXlll)
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INTRODUZIONE.
L Vaticano , uno de Caffé
di Roma , ha la fua ηοη__» ignobile iltuazione all'Oc- cidente di quella celeberri- ma Metropoli, mediante il Tevere, che da una parte li ierpeggia intorno. //' -Pontefice San Leo- ne ir. fu quegli, che nella metà del Nono iecolo Io cinfe di mura , affine di preferi- re dalle fcorrerìe , e invaiìoni de Saraci, ni la Sacra Baillica quivi In onore del Prin- cipe degli Apoibli edificata . Oligli"Scritto. di de baffi fé coli fi fa menzione di un Tem- pio eretto nei Vaticano, che fi vuole ad Apollme confagrato ; altri Autori più re- centi di quelli un altro ne accennano innal- zato in onor di Marte . Ella è opinionq_j> ferma , cd in contrattabile , che tra le altre iabbrrche innalzate nella pianura, che dal 3V onte al Fiume diftendefi , vifotTe il Cer- chio·- ppellato di Cajo , e Nerone . b 5 Era
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( Χ Χ Ι V )
fra quefto di forma quadrilunga, fecondo?
il rapporto che ce ne fa: il Cavaliere Carlo Fontana (i) , e di vaila eifcniìone ; vale a dire la. iua fuperficie conilile.va nella lun- ghezza di. palmi duemila e quaranta,, ed in larghezza di palmi quattrocent >,. compre- li i tre Ordini de Muri , de quali era da ogni parte comporlo (2) ,. Stendeva- il egli per quel· lungo tratto di Ìlto, che dalla Chiefa di S.. Marta fi protrae fino a quel luogo -, ove al.prefente efiilono i pri- mi gradini, per cui alia Bafìlica il afeende (3 > . In mezzo al detto Cerchio eravi il fa*· 3iiofo Obelifco ,. che in oggi il vede innal- zato, n^l centro della moderna Piazza di S„ Fietro·.. Contìguo al m-ntovatoCirco aveva Nerone i fuoi Orti, come ben fi raccoglie da Tacito , il quale afferma, che ilando il Tiranno nel Cerchio diletta.vaii di vedere il. crudele eccidio de Cri inani (4) . Erano nccifi'', dice quello Storico, ed alla morte- loro fcherno aggiungeva]] , e derifione. « xAltri dì pelli dì mentite Fiere ricoperti * erano da Cani divorati, altri alla Crac ζ-» condannati, ed altri alle fiamme ,. e fri quefli alcuni condannati al fuoco Jervivano fer far lume in tempo di notte . Egli ( Ne- rone} Ci) Uh, 1. Gap. <· Tavol.I. Ittr. A.
(t) F. Bonannì Temp. Vat. Cap. I. pag.8„
(3) Tavol. I, Leu.E. Tavolali. Lett.P»
(4) Taeir. Ann. Lib,i$. nuna.ój,
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rone > deflinò gli Orti fmi per un tale fpet*
tacolo ; e frattanto in abito di cocchiere â follazzava nel Circo ï framifchìato al- la rinfufa col "Popolo , ovvero affifo nel Circo medefìmo. n'era lo fpettatore. Poco lungi da quefle Fabbriche eravi il Campo Trionfale , cosi detto , perchè ottenuta^» qualche fegnalata vittoria fi adunava in tal luogo il Popolo per accompagnare il Vinci- tore al Campidoglio .. Nel luogo adunque , ove iìgnoreggiava
il falfo culto de Numi, e la. fiera perleeu- zione diNerone contro i Criitiani vie pia incrudeliva , i primieri Fedeli poco dopo< efercitarono gii Atti della noilra Religione nel privato Oratorio , che ibpra iliepolcro= del. Principe degli Apoiloli S, <Anacleto pri- ma di.alcendere al.Soglio Pontificio , ave- va in venerazione di"elfo eretto. Allora fu che divulgatacene di ciò la fama , non folo é vicini Popoli , ma i: più remoti eziandio, ed i più lontani vennero in gran folla, a. ve» ncrarne il Sacro Corpo . Ìïßßï dalla" iua ringoiar pietà vi accorfe
anche Coflant ino il"Grande , ederelle à au- guro , e venerando·Tempio , che fu da_j>· principio fabricato informa di Croce Latina comporta di cinque Navate e iua Crocerà . La lunghezza di quella grandiofa Mole con- Aiiteva in palmi quattrocento dicci {é)., e in b· 6 pal-
CO T^voJ. I.Lett. Â. Ï; Ñ. Q.
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C ÷ ÷ í é)
palmi duecento ottantacinque di larghezza *
La Navata dimezzo, la quale veniva fo- {tenuta da ventitre groife Colonne per parte·. di diametro.palmi fei e mezzo ,. aveva di larghezza palmi centoquindici (é ^ ,e d* al- tezza palmi cento fettanta .Le due proffime laterali Navate foftenute da altrettante Co- lonne dì minor diametro , avevano di larghezza palmi quarantacinque , ed ottan- tadue d'altezza ; Delle altre ultime due„? laterali Navate la. larghezza confifieva in. quaranta palmi per ciafeheduna 5 e l'altezza in feifantadue ; E finalmente la Navata di Crociera foftenuta da due Colonne per par- te di eitraordinaria groifezza, ed altezza , era larga palmi ottanta, e kmga palmi quat- trocento fettanta . Tutte quelle Colonne inficine con altre quattro , che folìenevano il Ciborio dell' Aitar Maggiore , compiva- no il numero di Cento , non cornprefe le al- tre più piccole di numero, non inferiore , e ira quelle le Dodici di bianchimmo marmo chiamate Vitinee , che ftavano avanti la Confe filone di S, Pietro,. quali poi nella bruttura della Nuova Bafilica furono collo- cate ,, e fervirono di ornamento a. diverfe nicchie , ed Altari , come in decorfo fi accennerà . Frale Porte , per cui il aveva Pingreflb
•alla Vecchia Bafilica cinque erano le cele- bri ï (ì ) Bonan. Cap» -a»
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(÷÷íð)
bri. Tre nella Navata di mezzo, ed una» -per parte nelle due prime laterali Navate . Divenne poi famofa un altra Porta chiamata SanU, ftando aperta per tutto l'anno del Giubileo-, ma l'origine di quella, come può argomentarfi dal Diario di Barcardo* e da altri Scrittori, fembranon eiTer più antica dell1 anno I4P9- Prima di entrare nella Bafllica vede vali
un fpazioio Atrio chiamato Quadriportico , perche da quattro braccj porticali racchiu- i,b (é). Il primo, che alla Facciata fervi va di baie, e dava alla Bafllica PingrelTo , ve» mvafoitenuto da dieci Colonne con altret- tanti Archi , ed aveva di lunghezza--» palmi ottantuno, di larghezza palmi cin- quantatre , e cinquantacinque di altezza : Ú due laterali braccj di lunghezza palmi due- cento cinquantafei foitenuti erano da tredici Colonne uguali per ciafeuna parte ; ed il quarto di lunghezza palmi, ottantuno , da dieci altre Colonne guarnito % ferrava la parte anteriore . Tre Porte efiftevano nel lbpracnunciatoPortico ornate di quattroCo- lonne per ciafeheduna , e difulU di bronzo . Avanti il fudetto Atrio era vi una magnifica Piazza di lunghezza palmi dugento ,· e pai-» mi fettantafei di larghezza tutta ricoperta di grolle ladre di marmo (i) , a pie della qua-
(1) Tavol. I. L«:t.C. K, Bonan. Cap,4·
(a) Tavola I. Lfrtt.L· |
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( χ χ ν i r ì )
quale rimiravanfi trentacinque gradini df.
marmo di.vifi in cinque ripiani. Il Tetto di quella Baillica fu coperto in
tempo di Coflantino il Grande di grolle te- gole di terra cotta (i) . II Papa Onorio /. ve ne fece collocare mate di metallo tol- te col confenio di Eraclio Imperadore dal Tempio di Romolo , in oggi Chiefa de SS» Martiri Cofimo, e Damiano . In appreifo parecchi Sommi Pontefici invigilarono al mantenimento del mentovato Tetto ; Ma Benedetto XII.. il fegnalò nella cura di farlo ri farcire , come appare dalle fu e Let- tere inferite nel Tom. I. del Bollano della Bafilìca Vaticana . Gontuttociò nel fuife- guente Secolo XV. minacciando, rovina Zo« doti co XI. Re di Francia contribuì a ri- fiati railo con fomma coniìderabile. di da- naro mandata al Pontefice Sifio. IV. Molte fìneitre davano,il lume a quello
Edificio 12),. e quelle collocate erano par- te nella Tribuna , nella Navata trafverfa „ nella Navata Maggiore , nelle fue laterali Navate ,. ed anche nella Facciata .. Quelle Fìneilre erano da principio guarnite di me- tallo con vetri ivi, incaiirati di'differentico- lori! ; ma perchè tramandavano poco lume ,.. vi furono foiiituite alcune Colonnette d'a- labaliro ,, e. vetri, bianchi ivi infetti 5 ed. in tal
(0 Tavol. I. Leu. R'.
(i) Benan* Gap, 5. pag. ijv
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tal guifala Bafilica reftò perfettamente ìÌÌ'lh
minata . Finalmente eifendoquelle Fineftre fracaifate da un orrìbil temporale, vennero da Taolo III. del tutto rinnuo vate , ornan- dole collo Stemma della Caia Farnefe.., Sotto le mentovate F ine lire , eccettuate
però quelle della Facciata, nell'anno 827. vi furono fatt* efprimere a colori da S, Gre* gorio JF.diverie Iilorie Sacre . Taccola II r0 che fu affittito.al Pontificato l'anno 1277. vedendo, che quelle Pitture erano dal tempo corrofe , le fece tutte rinnuovare , e ibpra il fregio che pofava fu le giàdeferitte Co» lonne ordinò,che dipinti vi folfero i Ritratti de Pontefici luoi Antec.eifori . Clemente K. ncir anno 13 io, abbellì la detta Chiefa per opera di Gaddo Gaddi celebre Pittore con molti lavori in mufaico .; "Pietro Cavallini Romano Scuolaro di Giotto ( 1) , vi dipinfe i quattro. Evangdifii, ed i Ritratti di San 'Pietro , e S. Taolo nella faccia di dentro del*· la Chicfa d' una mifura oltre il naturale .. Quella cotanto iniìsne Bafilica fu uno de
premurofi oggetti della maggior parte de„> Sommi Ponte liei, i quali il sforzarono di abbellirla fecondo il gullo de tempi , e dotarla di. facri arredi , e prezioiì orna- menti . Ma ella in appreffo oltre eiTer Hata più volte facrilegamente faccheggiata , re- tto anche molto, offe fa dalle ingiurie de te ni"
CO Torrig, Γ. it pag. If$.
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tempi ; onde dopo il lungo corfo di mille 9
e più anni dalla lua prima edificazione ve- dendoK^kotà V, (ι) , che minacciava ro- vina , ne formò una idea nuova , e tutto fi applicò alla nuova Fabbrica, ma la morte la lode li tolfe e l'effetto di una tale imprefa. Giulio IL fu quegli, a cui Iddio ri-ferva- to aveva la gloria di sì nobile e ftupenda_j> imprefa . Si fervi egli in tal congiuntura dell1 opera , e del difegno dell' Architetto Bramante Lazzari preferito in concorrenza eli molti altri Valentuomini, i quali nella di lui età fiorivano . Nella ftruttura della nuo* va Bafilica fi ebbe principalmente in mira di formare una Cupola (2), la quale corrif» pondeife alla magnificenza ed ampiezza di si gran Tempio . 11 detto Bramante adunque gettò i quattro Piloni, che fervir le dove- vano di fondamento, e lotto il dì 18. Aprile dell'Anno 1505.. fu collocata Ja Pietra fon- damentale del Pilone oggi chiamato della Veronica (3.I . Volle il iòpradetto Ponte- fice feendere nello Scavo fatto in perfo- ra per ftabilirvi la prima pietra.. Torto il videro con gran Jollecitudine innalzati i quattro Piloni infino-al Cornicione, avendo- vi fatto voltare il Bramante (4) con fomma- Sollecitudine i quattro Arconi , che foilener dove*
(1) Binati. Cap. ri,
O) Tavol I. Letr.H.
(ì) Grimaldi nel]' Oper. del Veroii, ^g.y^,
(4) Vafaii Γ. jvpag.j?.
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Movevano la gran Cupola. Più oltre non fi
avanzò la Fabbrica per la morte accaduta,, del ibprariferito Tontefice Giulio Π. nel 1513. , e quella altresì dell' Architetto Bramante feguìta il fuiTeguente anno 1514· Affunto al foglio Pontificio Leone Z.voile ΕίΓο profeguirne il lavoro avendone coftitui- ti per fopraintendenti Giuliano da S. Gallo , Fra Giocondo da Verona Domenicano, e_> Hjtffaelle Sanzio da orbino. Elfi offervato avendo quel tanto , che dal Bramante il era operato , furono di concorde parere di do- verfi aificurare con nuovi rinforzi ι deboli fondamenti non atti a foilenere quel gran pelo, che fi era penfato di fovrapporh . be- cero pertanto aprire fra i quattro gran Pi- loni alquanti pozzi capaci, e profondi, ai quali riempiutili di ben faldo muro con- trapofero Archi fortiifimi per impedir m_^ tal guifa qualunque muovi mentovile in così vaila mole foiTe potuto accadere . Più oltre non fu profeguita la continuazione della.,» Fabbrica per la mancanza dei tre furatemi Architetti, eiTendone due di e Ìli, cioè (?*«· liana da S. Gallo nel 1517. » e Kaffasl10 nel 1520. paifati a miglior vita ; ed il terzo, vale a dire Fra Giocoìido partito da Roma . Fu d'uopo perciò, che il Pontefice Leone
foprariferito foftituiiìe a defonti Architetti Baldaffarre Teruzzi da Siena , affine di profeguirne il lavoro . Quelli fenza punto de-
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C χχ χ ti)
demolire la Fabbrica innalzata , attefa l'ira*
pofiìbilità del profeguimento del difegno formato dal Bramante quale richiedeva, e lungo tempo , ed immenfa fpefa , cangiò la pianta della Bafilica , e ridulfela alla for- ma di Croce Greca , cioè a dire in forma_j quadrata . Tal penfiere del Teruzzi però non ebbe il conceputo effetto, attefa la_3 morte del fopradetto Pontefice fopravenu- ta Γ anno 1521. Nel breve Pontificato di ^Adriano IV. fuc-
ceduto al fovralodato Leone X. nulla di ri- marco fu operato per il profeguimento del- l' Edilìzio (1) . Nell'infelice Pontificato di Clemente VII. fol la fabbrica della Tribuna fu profeguita ,rla quale eifendo ftata dal Bra« mante incominciata, fu dal detto Baldaf™ [arre Teruzzi terminata . AiTunto al Soglio Pontificio Γ anno 1534*
Taolo. III., conferì la carica d' Architetto ad sintomo da S„ Gallo Nipote del foprae- nunciato Giuliano, ed avendo qutiK can- giato difegno , il riduffe alla priitina forma di Croce Latina » dando alla Bafilica uw^» nuova efteniìone , molto maggiore , come fi icorge dal famofo modello del medeiimo pollo in esecuzione da ^Antonio Labaco di lui Scuolaro , quale conferva!! nel Salone? dell' Appartamento di Belvedere , detto communementedi Torre de Venti. Secon- do (1) Martinetti Lìb.a, Capai.
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do quello Modello la Chlefa di San Vittf arerebbe avuto di lunghezza mille quaran- ta palmi, e trecento fefifanta di larghezza; Ma la di lui morte feguita Γ anno 154*· interruppe l'efecuzione disi vaga idea_*, cotanto gradita dal Pontefice, e con uni» vertale applauib acclamata. Temendo il favio Pontefice , che una.»
tal opera per tante volte interrotta , e Po- tanti accidenti tralasciata venite a foipen- derfi lungamente, in tanto che dallo Seul- tor Lorenzetto , fé ne continuavano l muri, chiamato da Firenze Michel angelo Buonarroti , incaricoilo di proiegmrnt* Γ Edificio . Dopo aver quefti maturamente efaminato il fopradetto Modello , npro- vollo come infuilìftente ; e per la quantità de' tanti Pilaftri, e Colonne , che oltre l'eccefliva ipefa diminuivano la maeIta del- la gran Mole ; e perche riconobbelo icario di lume cotanto neccuario ne Sacri I empi particolarmente, il riduffe alla forma qua- drata , vale a dire in Croce Greca . Dila- tò egli non folo la Tribuna Maggiore , ma eziandio le altre due Tribune della parte traiveria ? efpreffe una nuova idea della»» Cupola , da ftabilirfì non già (opra Colon- ne , come pensò il Bramante ed il San- gallo, ma {opra muro ben fbdo, cJPa^e di refiftere all'enormiflimo pefo , che io- pra doveva gravitare , pensò egli a forti- |
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(xxstv)
ficar di bel nuovo i fondamenti de* Pilo-
ni CO» E fopra gli Archi eretti già dai Bramante formò di travertino la gran Cor- nice , avendo anche innalzato il Tamburo con i fuoi Contraforti. Dopo ài ciò andan- do fempre più in lungo Tardità irhprefa del- la gran Cupola ; e temendofi eh* eifendo egli in età avanzata , non potette recarla^» tutta ad effetto 5 fu immolato a farne il modello , perche non fi p'erdeflfe Γ idea di sì grand opera : quale dopo averlo forma- to prima in creta , e poi in legno, pafsò all'altra vita nel 1564. V opera fu in appretto continuata da_*
Giulio III. , Vaolo IV., Th IV., e San Tio V., il quale dopo averne fatta fare la Volta , la fece adornare ancor al di fuori di Pietra Tiburtina con la direzione di Giaco- mo Rarozio, detto il Vignola. Nello fpa- zio di ventitre, e più anni, vale a dire- durante il governo della Chieia de fopra enunciati Pontefici, e quello altresì di Gre* gorio XIII. non fi ha notizie certe di alcun profeguimento del menomo lavoro nelliuo gran Cupola ; mentre queiTukimo per la morte feguìta del. Vignola, avendo ibfì> tuito, nella qualità d'Architetto della Fab- brica della Bafilica Giacomo della T@rta, fece con la di lui opera erigere la celebre Cappella chiamata poi Gregoriana dal di lui nome
(1) Vaiar, luog, cir. pag. r£8,, ς i^ |
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nome \ ed avendola fatta adornare di Cu-
pola , e Volta coperta di ftucchi dorati , riveftl le mura , il pavimento , e à Arco a quella contiguo di preziofi marmi . Afcefo alla Cattedra di S Pietro à anno
15:85. Siflo V. ebbe la gloria di vedere nello fpaziodi ventidue mefiti) , cioè dal prin- cipio di Luglio del 15S8. infino alli 14. Maggio 1590. con la direzione di Giacomo della Torta, inalzatala imi furata Mole fi- no all'occhio . L'ottima condotta del favio Architetto , le premure del Pontefice , che fomminiftrò per tale effetto ogni anno cen- tomila feudi d'oro , e la quantità de Manua- li in numero di ottocento, conferirono al ibllecko lavoro della medefima . Seguita la morte di Siflo V. nel mefe d' Agofto de! 1590. fi videro finalmente aggiunte fu la fine del Mefe di Decembre del medefimo anno fotto Gregorio XIV. la Lanterna con la Palla , e Croce al di fopra , e le lamine di piombo di ile fé negli fpicchj della efierior Cupola, ed anche le lamine di rame dora- to çò fette Cofioloni, che eor.rifpondono alla parte orientale . Per cagione del breve Pontificato <f In-
nocenzto IX. non fece alcun avanzamento la grandiofa Mole . In quello bensì di Clemen- te Vili, coli' affluenza e regolamento del iopramentovato Giacomo della Torta fi vi- de (0 Martinetti Ub,i. pag.17.
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( χ χ χνΟ
de ridotta la ftupenda opera allo (lato di per
fezione. Ei coprir fece dtMufaici la interior· Volta della Gran Cupola, e fuoi angoli ; La Volta del Tempio fu adornata , di iluc- chi dorati : Fece alzare il pavimento ladri— candolo di marmi mifchj con ottima firne- trla difporti . Innalzò ad onor del Pontefice S. Gregorio la magnifica Cappella , dal fuo nom: denominata Clementina, di ugual fì- metria , e collocata incontro la Cappellai Gregoriana . E finalmente fece di nuovo ri- ftaurare il Sacro Logo , che fi chiama la__j Confezione , ove ripofano i Corpi de SS. Apodoli Pietro , e Paolo. Nei breviilimo Pontitìcato d'i Leone XI,
non fu operato cos' alcuna , che degna iia^j di rimarco . Ma perchè in queifo. Baili ica mancavano alcuni commodi neceifarj per le Sacre Funzioni, sì ancora perchè una grati parte della Bafilica Antica rimaneva fuori della Nuova con pericolo d'eifer profanata : "Paolo V. rìibl vette d' ingrandire di bel nuo- vo un tal Edilizio non per anche terminato, e facendolo itabilire nello irato primiero , fecondo il difegno del Bramante , lo ridu.fe alla prima figura diCroccLatina . Carlo Ma- derni ne formò Tìdea , e felicemente recol-* la ad efecuzipne fenza cangiarne , ο dimi- nuirne in qualche minima parte PeileniOjed interno adornamento . Per ben comprenderne colile fue giuilc
.-imi lux
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(χχ χ ν ιι )
mifure la perfetta fua dihribuzione , è duo
pò fapere , che il dileguo del Buonarroti era itatodelineato in torma di Croce Greca, la quale era di figura quadrata . Aveva di lunghezza , prendendola dal fuo centro» trecento quindici palmi da ciafeun lato , ciò che formava m tutto palmi leicento trenta . Racchiudeva in le una tal Croce cinque^? gran Circoli , de' quali quel di mezzo cor- ri l'pondeva alla Circonferenza della mirabil Cupola , formando ciafeun degli altri quat- tro i fuoi laterali braccj . Il primo di eiTi era la Tribuna , ov' è polla la Cattedra ; I due altri laterali erano le due Tribune Aquilona- re , e Meridionale , ove fono al prefente tre Altari per ciafeheduna ; Ed il quarto- corriipondeva al lìto che abbracciano le due fopraindicate Cappelle Gregoriana, e C/o mentma , Al dilegno pertanto del Buonar- roti aggiunfe Carlo Mademi un nuovo Cir- colo , eftefe per taje effetto il piano di duecento palmi in circa , e troncato il quar- to braccio, ,che fervir doveva d' ingreifo alla Chiefa, continuolla con tre Navate , l1 una più grande in mezzo , ε du& altre_> laterali minori . Aggiunfe a quella di mez- zo tre maefrofe Cappelle per parte, ciafeu- na delle quali è larga fefianta palmi con i fuoi pilaitri uguali, che hanno di grod'ezza quarantadue palmi, e terminolla con uil„s nobile profpetto finale fiancheggiato dai due
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( × × × V É É 1 )
due ultimi pilailri larghi palmi dodici, averi-
dol* ornato con tre magnifiche Porte al di fotto, e lei gran Fineltre al di Copra . Le altre due Navate laterali non hanno
minor vaghezza . Principiano e de dalle due Copra accennate Cappelle , che com- municaao colle Navate Minori, e ftenderi- do j di Cappella in Cappella vanno a termi- nare con le altre due Porte , una detta del Batiflerlo dalla parte meridionale , e l'altra dairAquilonare parte , che chiamali Torta Santa , Ogni padaggio.ha due Colonne ton- de per parte ne Cuoi ingrefli con fronteCpi- zio , e finellra quadrata di Copra ; Ed ogni Cappella ha una Cupola Ovale tra un paC- faggio, e à altro, che ricca à" oro , e di eccellenti MuCaici, à adorna inCieme , e à abbellifce. E ciò ballerà fin qui aver detto per mag-
gior contezza dell1 origine , e bruttura del- l'Antica BaCilica , e della forma in genera- le della Nuova , che ora con ftupenda am- mirazione di tutti il riiguarda decorata di una vaiti dima , ed ornatiiììma Piazza, dal- la quale noi ade do daremo principio ad una sfatta .Detenzione di tutto il Vaticano. |
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Ì U 0-
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NUOVA DESCRIZIONE
DEL VATICANO,
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CAPITOLO I.
Leila Vìazza , e fuo ^Anfiteatro 1
NO de'più vaghi, e fuperbt
afpetti, che defiderar fi poiTa nell'adornamento di una Cit- tà , fi è quello certamente dei moderno Anfiteatro, che in fronte della gran Bafilica Vaticana fi am- mira (i). E' quefto preceduto da altro notabile fpazio di terra racchiufo dalle due firade felciate , una di Borgo T^uovo , e l'altra di Borgo Vecchio (2) , che a quefta parte conducono , per circa trecento quat- tro palmi di larghezza, e palmi trecento Manta di lunghezza , il quale non rac- chiude in fé cos' alcuna degna di oifer- vazione . Tom.I. A lAlef-
CO TavoUi.Lett.A. Qz~) Ivi Lett.aa. ,
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^T.·*"'·- ■ 'í: ,:'* ;"**?·::: ■■■•: ' ·" V . .;■
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Λ ^mva Definizione
sAUffandro VII.t ( uno de* fette Ponte-
ifici, ί quali fortito avendo i lor natali nel- la Città di Siena mia Patria , celebre oltre- iiiodo la refero, ed' illuftre preifo PU.nl·· vtrfò tutto ) , a cui deve Roma una gran parte della (uà magnificenza,fècoitruireque- llo Anfiteatro , chiamato Tiazza di S.Tie- irò (0 , e vagamente adornollo per opera del Cavaliere Ciò,Lorenzo Bernini. Il dife- gno di queflo confervafi fra le altre rarità , e meraviglie nella gentilizia Libreria del Signor Trencipe D.iAgoftìno Chigi. Quefta Piazza (2) è circondata da due
Portici formati di quattro Ordini di due- cento ottantaquattro gigantefche Colonne dì travertino in forma Ovale , i quali for- mano tre Corsìe (3) , di cui quella dì mez- zo è tanto ampia , che dà comodamente il paifo a uuq grandi Carrozze . Pofano fovra di queile Colonne con pari magnificenza grandiofi Architravi con fregio , e corni- ce foprapoftivijche foftengono nel fuo cir- cuito una Balauftrata (4) adorna di novan- tafei Statue, rapprefentanti i Fondatori di varie Religiosi , e diverfi Santi fcolpiti in pietra Tiburtina per opera degli Scultori , che fiorirono a'tempi dtì detto Pontefice fot-
CO Fontana Temp.Vat.cap,n,lib,4,p,170, CO Tav.II. Lett.D. CO Fontan,tap.4. pag.iS?. (4) Eonan. cap.31. |
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Del Vaticano · $
fotto la direzione del medeiimo Cavaliere
Bernini, Quefti due Portici che formano due braccj di figura fernicircolare, hanno di larghezza palmi ottanradue . Numeranfi in ciaicuno di elfi quarantaquattro Pilaftri, chiamati volgarmente Colonne piane, quali diftribuite nel fuo mezzore negli eitremi fanno un nobile interrompimento ; ed in- oltre cento quarantadue Colonne tutte di travertino , alte comprefa la Bafe , e Ca- pitello palmi cinquanufette e mezzo , L'al- tezza dell'Architrave, Fregio, e Cornice è di palmi quattordici e un terzo . Quella della Balauftrata, che ferve di bafe alle fo- p adette Statue., è di palmi otto e mezzo ; Le Statue poi fono alte ciaicuna palmi quat- tordici ; coficchè tutta l'altezza del mede- fimo confiile in palmi novantaquattro e un terzo, LOrdine di quefto Colonnato è mirto $
mentre ha la Bafe Tofcana , la Colonna Dorica , ed il Cornicione Jonico ; e può in diverfa maniera mifurarfi , perchè le Co- lonne crefeono in groifezza di mano in ma- no , che fi allontanano da Centri Ellittici della Pianta , e per confeguenza il modulo ancora va notabilmente variando . Per tal motivo fi è fcelto l'Ordine del primo re- - cinto verfo la Piazza , come quello che ili tutto in veduta ; ed eccone qui le partico- lari fue mifure . Nel Profpetto del Colon- A 2 nato
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nato il Frontefpizio ha ventifei palmi d'ai·
tezza , L'Ordine Dorico ne ha fettantacin- que, e la Bafe ne ha tre . Nel Piano del medefìmo Profpetto il Pilaftro , ï fia Co- lonna quadra di fuori ha fette palmi di cir- conferenza ; l'Intercolunnio ha dodici pal- mi e un quarto di larghezza non men che di circonferenza ; la Colonna tonda ha di circonferenza fei palmi e trequarti; Ãßç- greflb ne ha ventiquattrore la di lui Colonna tonda fei palmi e mezzo . Il Pilaftro , ï Co- lonna Quadra dalla parte della Piazza ne ha fei palmi e un quarto : la Bafe , ove fono collocate le Statue, ha nove palmi e mezzo di altezza ; e le Statue ne hanno quattordi- ci . Una tal Piazza (i) fino da tempi della S. M. di T>. Benedetto ×ÉÐ. , colla fpefa di feudi ottantotto nàia fomminiitrati dalla Reverenda Fabbrica di S. Tictro fu laftricata di felci a quadrelli (2) con guide di traver- tino tramezzate nella circonferenza, da cui vien attorniato lObelifco da diverfi qua- drelli di porfido , e di ferpentino . Quelle guide parimente furono dalla Rev.Fabbrica- aell'anno 1757· del tutto rinnuovate . Due figure contengoniì in quefta Piaz-
za , Puna Ellittica , Quadra ma irregolare PaltraO). La prima, cioè l'Ellittica , ha il fuo principio da quel notabile fpazio di ter-
æé) Martinetti BafiI.Vat. Iib.2. cap.11.pii7.
òá) Tav.II.Lett.b. £g) Ivi Lett.B.C. |
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Lei Vaticano · ' 5
terra, da cui diflemo di fopra eifer prece-
duta la noilra Piazza, e termina col giro de'due braccj del Colonnato . Dal termine di quefta incomincia la feconda, ο vogliam dire la Quadra irregolare , e fi (tende iìno al muro della Facciata , La lunghezza della prima , prefa la mifura dalle ultime guide di^ travertino della circonferenza, è di palmi mille e venti ; e la larghezza non corapre- fo il Colonnata afcende a palmi mille e fet- tantaquattro . La feconda poi ha di lun- ghezza palmi quattrocento novantafette, e palmi cinquecento quattro di larghezza . Sorge nel mezzo dì quefta Piazza, ove
appunto contienfi la figura Ellittica (1) , uno fmifurato Obelifeo compofto d'un fai pezzo di granito Orientale, che da Idoneo* rèo ile di Egittg (2) fu fatto tagliare nella rupe di Siene, e indi eretto nella Città di Eliopoli (3) . Servì quello di adornamento alla Spina del Circo di Cajo Cefare, e di Kerone, avendolo fatto il primo venire a Roma , fecondo che feri ve "Plinio (4) y e 1 altro avendolo dedicato alla memoria di -xuguflo , e di Tiberio, come il monumen- to m eiTo incifo a chiare note il dimoftra. A 3 Re-
CO Tav.IL Lett.F.
CO Famian.Nardini Rom. Antìc. IÌb^.c.ij.
CO Cav.Fontana Temp.Vat. lib.IH. cap.i. C4) Ρϋα. cap.40.iib.16*
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# JJjìova Deferitone
Redo quefto Obelifco nell'antica fu a fede
del predetto Circo fino all'anno 1583. ei- fendo fituato preilb la Sagreltia della Ba- ili ica Vaticana (1) , daddove per comando di Sìflo F. dal Cav. Fontana (2) trafportato nell'anno appreifo in quella Piazza, fu eret- to fopra aita bafe foftenuta da quattro Leoni di bronzo . Fu quello dal Pontefice dedicato alla Santa Croce , che nell'apice dell'Obelifco a venerazione de Fedeli iu lo (lemma fuo gentilizio fecevela collo- care. Ottocento uomini, e cento felian- U cavalli furono in tal trafporto, e iua erezione impiegati ♦ Tutta la fpefa monto a trentafettemila novecento fettantacinque icudi, non comprefovi il valore del bron- zo 3 con cui furono fufi ia Croce , gli Or- nati , e i quattro Leoni, avendo la Ca- mera Apoftoìica foraminiftrato il metallo* Orazio Cenfore , e Domenico FerraH fecero la Croce dorata con la Stella , e 1 Monti ; € Trofper Brefciano fotto la direzione del Cavaliere Fontana travagliò i quattro Leoni* Le Aquile con i fedoni dorati, che circon- dano l'eftrema parte da bailo dell Obeh- fco,come pure le fedici Colonnette di gra- nito, e sbarre di ferro, che li girano at- torno , furonvi fatte collocare da Inno- eenzio XllL
Que-
(0 Tav.IL Lett.E.
f^) Fontan, lib.lll. cap.4. pag.n?·
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tìet Vaticano. f
Quefto Obelifco ha di altezza palmi cen-
to fette e mezzo , e di larghezza palmi do- dici nei due lati meridionale, e orientale; nel fettentrionale palmi tredici, e nell'oc- cidentale tredici palmi e mezzo . L'altezza dell'Apice di eflfo condite in palmi fei,. e la fua larghezza in palmi otto. La Croce, che fopra fi eftolle , è di palmi dieci di al- tezza : la Stella, e i Monti ne hanno fedi- et : la punta di metallo , che li foftiene, ne ha fei . I Leoni, che fotto il detto Obeli- fco fono pofti, e la Cornice ( larga nella parte fnperiore palmi quindici, e nelF in- feriore palmi tredici ) , fono di altezza pal- mi quattro e mezzo . Il Piedeftallo di gra- nito orientale largo palmi dodici e mezzo ne ha di altezza palmi undici e mezzo . II grande zoccolo fotto di quello, largo palmi dodici e tre quarti, ne ha tredici di al- tezza. L'altro zoccolo, ο prima bafe di marmo bianco , larga veritidue palmi e un quarto , è alta palmi quattro e mézzo t e finalmente i gradini fotto a quefta collocati hanno cinque palmi di altezza. Coficchc unite infieme le foprariferite mifure , com- pongono in tutto cento ottantaquattro pal- mi , elevazione di sì vaila , e ftupenda mo- le . Il fondamento di tal machina è quadra- to : ha quefto di eftenfione feflfanta palmi, e di profondità trentatrè. Ai due lati del fopradetto Obelifco s'in-
A 4 nal-
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t ^uova Deftrizione
«alzano due bellifiìme Fontane (i) di ilme-
tria uguali e di lavoro , alte feÀTanta palmi f>er ciafcuna (2) . Le medefime con copiofo artificiale fgorgo di acque rendon la vifia di sì nobil Teatro vaga oltremodo, e rae- ravigliofa . Sono eile di figura ottangola- re , e corapofte vengono da una gran valca centinaia di travertino , la quale ha di cir- conferenza palmi cento ventifei, e fi eftol- le dal piano della piazza per palmi quattro, effondo attorniata da venti baffe Colonnet- te di travertino alte palmi quattro , e di circonferenza palmi fei, con'isbarre di ferro, che le fervono di riparo . Nel centro del- ia Vafca fi innalza un piedeitallo a otto fac- cie con armi ne' principali fpecchj de' Pontefici, che le hanno fatte coftruire s qual piedeftallo ha di circonferenza palmi trentotto , e di altezza palmi dieci . Pofa iopra di quello una Tazza di granito orien- tale tutta d'un pezzo con fuo piede roton- do , la quale ha di circonferenza palmi fet- tantadue, e di altezza palmi cinque · In mezzo ad efìfa vien collocato altro zoccolo a otto faccie guarnito da altrettanti Car- tocci a guifa di menfole ne' fuoi lati di altezza palmi otto , e di circonferenza pal- mi ventiquattro , quale foftiene un Cappel- lo , ο iìa ornato fatto a guifa de1 coperchi de
(1) B0nan.cap.g2.
(2) Tav.II.iett.G.
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Del Vaticano l S>
de vafi , e lavorato a iquamme di marmo· ,
di circonferenza palmi cinquantaquattro , e palmi tre di altezza. Sovra di tal Cap- pello da ampio imbocco fcaturifcono le ab- bondanti acque, le quali a guifa d'impe- tuofa grandine tutte fpumanti, per pa-lmi trenta da quefto in aria innalzandoli, cado- no nella fopradefcritta ampia Vafca}c van- no indi a perderli in diverfi fotterranei condotti per fornirne la Città . La prima di quelle due Fontane , cioè quella che è più vicina al Palazzo Apoftolico, fu innal- zata da Innocenzio Vili. , in appreffo fu ab- bellita da Carlo Maderni nel Pontificato di Taolo V. , e da Meandro VII. fu rimoifa dal fuo primiero fito } e collocata CO fatto la direzione del Cavaliere Bernini neUuogo, ove al prefente fi rimira , con ordine al- tresì d" innalzarvene un' altra di confimil proporzione dalla oppofta parte , che cor- riiponde al lato meridionale ; ma fu per al- lora interrotta una tale imprefa dalla di- luì morte. All'unto al Soglio Pontificio Clemente X. pofe ogni cura, perchè fi efe- guiffe la nobile idea del fuo Predecetfòre » come in fatti fi vide recata ad effetto nel dì precedente alla Fella de' Gloriofi ΛροβοΗ "Pietro , e Paolo . Gettò quella feconda Fontana gran copia d'acqua , ma non con- tinuò luago tempo per non eiferne fiata ba- A 5 fteyoU
CO Bonautii Temp.Vat, «*Ρ·*£·.
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io ^uova Deferitone
fievolmente fornita . Innocenzio XI* vi fece
fare nuova aggiunta di acqua condottata dal Lago Sabatino , e in tal guifa ne fu pro- Veduta più che a fufficienza s onde cominciò fin da quel tempo a gettarne quella gran co- pia, che con ammirazione di tutti conti- gua tuttora a gettare * Ciafcuna di que- Ìle due Fontane è fornita di trecent'oncie d'acqua , vaie a dire di tanta quantità , che al parere del Cavaliere Carlo Fontana (1) tè baftevole a dar moto a qualffvoglia gran molino. Tutta quell'acqua benché· prove- niente da ibrgenti diverfe vien racchiufa in uno Iteflfo Bottino, e condottata infic- ine alle due fontane . Panando adeffò dalla figura Ellittica al-
la Quadra irregolare ; quefta vien racchiufa da due bracci retti, affano ampi Corridori «opertiC^) ài lunghezza palmi cinquecento ventiquattro , palmi trentadue e due terzi larghi dal vivo de fuoi laterali muri, e pal- mi quarantanove e mezzo dal concavo de Fineilroni , i quali hanno il fuo principio dal termine del Colonnato fopradetto * Porgono ad effi Pingreffò due grandi Por- te , una per parte, fatte ad arco con fuoi Pilailri, alte palmi quarantatre , larghe pal- mi ventuno . Hanno queite avanti di fé due ffroflfe Colonnette , "delle quali quelle della * Po*-,· (O Fontan. lib.4· cap.y.pa|,j^
(2) TavJI.LeU.C.e. |
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Del Faticano» tt
Porta dalla parte aquilonare fono di africa-
no alte palmi cinque e mezzo , larghe- dt diametro palmi.tre; nella loro rotonda fommità vedonfi fcolpite le armi gentili- zie di TaoloV. efprimenti dalla parte ante- riore un'Aquila , che fpiega il volo i e dal- la pofteriore un Drago, terminate poi da maniglia di metallo. Quelle della Porta dalla parte meridionale fono di granito rof- fo orientale alte palmi cinque e mezzo ; e di diametro palmi tre e mezzo · I FuiU della prima Porta fono foderati di metallo quelli della feconda fono ili femplice legna- me formati . Vengono ambedue fiancheg- giate da due colonne di Pavonazzetto d'ar- dine Dorico di diametro palmi quattro , e di altezza con il fuo capitello, e bafe palmi trenta» Softengono quelle due colonne fo- do ornamento comporto di architrave, fre- gio , e cornice alto palmi nove , e mezzo » Sovra di eifo pofano due Frontefpizj, in cui racchiudefi un Quadro di mufaico con due cornici, una attorno , e l'altra fovrapoft* fatta a cappello , e due cartocci ai lati, il tutto dell'altezza di palmi ottanta» e palmi trentafette di eftenfione . Il Mufaico » che racchiudono! due Frontefpizj della.porta» che è a lato del Palazzo Apoftolico , rap- p.refenta l'Immagine della Beatiffima Vergi- ne , e de SS. Ëñïâïßß Vietro , e Taolo , ed è lavoro di Giovanni Battifta Calando fui dt- A t ; , Ib
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%% %tiMa De finzione
fegno del Cavaliere Gìufeppe tf^ArpinV· Sa-
pra i due frontefpizj di quefta porta rifie- dono due Putti di marmo con palme im» bracciate , quali non efiftono nell'altra por- ta dalla parte meridionale , il di cui Mufai- co rapprefenta il Salvatore in atto di chia- mare W4pvflolo S. Tietro. Quefta è fatica di VPietro Spagna, fecondo il modello s che ne fece Ciro Ferri . I due brace}, in cui vien raechiufa la pre-
detta figura Quadra (i) irregolare , con- tengono due gran Corridori , come di fo- pra fi è detto . Terminano quefti al dì den- tro coi due Veftìboli, ο fìano Gallerie con- gionte col Portico della Chiefa, e zi di fuo- ri con i due lati della Facciata . Ventidue Pilaftri al di fuori, e venti al di dentro tra- mezzano a due a due un ordine di grandiofe uneftre in numero di undici per parte . So- pra dei Pilaftri, che efiftono al di fuori, ri- siedono altrettante Statue di pietra Tiburti- iia , le quali rapprefentano diverfi Santi Martiri ; alcune di effe erette furono per compimento dell' opra nel Pontificato di Clemente XI, Nel vailo feno di quefta Piazza fi innalza
la magnifica fcala, per cui alla Bafilica fi afeende, fatta coftruire da Vaolo V*>y e po- icia da ^lejfandro VIL (ι) ridotta a quello fiato
(0 Tav.II. Lett.c. £*) Bonatitticap.gOi |
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Del faticano» 13
fiato , ìn cui al preferite fi ritrova . (1) Di*
vìdei; e(Ta in due fpaziofi ripiani » Il primo ftlciato a quadrelli , e fue guide di marmo, preceduto viene da due ordini di gradini pa- rimente di marmo in numero di fette per ciafcheduno con picco! ripiano fra di eifi ; eiTendo interrotti nella parte anteriore da ! Padiglione fatto a cordoni di travertino , e
da groife laftre di granito orientale nel mezzo comporto ; elfo attorniato reità da fe- dici piccole colonnette di travertino , e due più grandi di fronte di granito orientale . Il fecondo Ripiano ricoperto da fpaziofe la- dre di marmo tramezzate di granito orien- tale non è tanto eftefo, né fpaziofo . Si afeende a quello per via di fette altri gra- dini parimente di marmo » e Ci ha ringreffo all'interno Portico della Bafilica . (2) Rimiranfi ne due angoli appiè di queila
Scafa le due Statue de* SS. "Pietro 9 e Taolù fcolpite per ordine del Pontefice Th II. dal celebre Mino da Fìefole (3) , e dal medefi- mo Pontefice fatte collocare avanti 1' an- tiche fcale della Bafilica. Sono effe elevate fopra uno zoccolo di marmo con doppio piedeftallo. Negli fpecchj del primo fono le armi di Taolo V., nel fecondo quelle di TioII., d'altezza in tutto palmi trenta- cinque incirca * Ha
CO Tav.ir.Lett.m.H. CO Iti LettJL
Ò) Vaiar, Par.*, pag.**f«
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14 1<{uom Defcrizhnc
Ha il primo Ripiano di lunghezza palmi
centoventidue, e palmi trecento quaranta comprefovi il Copra-riferito padiglione ; e di larghezza palmi dugentonovantadue · Dovendo quefto Cpazio Cervire per riceve- re ivi il Sommo Pontefice , gl'Imperadori, ed i Monarchi, qualora vengano con pom- pa alla vifita della Baiilica ; ftimò bene il Bernini di formarvi in mezzo la cordonata per agevolarne ai cavalli la Calita. II fe- condo Ripiano finalmente fi eftende in lar* ghezza di palmi dugento CeiFantaquattro, ed in lunghezza di palmi ottantatrè. CAPITOLO IL
Della Fateiaùa »
L'Intiero Profpetto della.Baiilica s'in-
nalza dal piano della Piazza fino alla cima (i) della Croce , che Copra la gra.n Cupola fi Ccorge,per Ceicento trentaCei pal- mi . Quello la Facciata comprende, e la Cu- pola - La Facciata fatta con diCegno s e di- rezione di Carlo Madernì, la qua.l rifiedQ Copra Ρ ultimo Ripiano della Copradetta, Scala , ha di altezza dugento Cedici palmi» e circa cinquecento quaranta di larghezza * Una tale eftenfione pare, che tolga alla medefima tutta la buona proporzione , e fio?®·
(ι) T*v,IJ, J,0»
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Del Faticano· i$
fimetrìa per eflfere larga una volta e mezzo
di più della fu a altezza : ma ciò che fembra ivi errore , e difetto , è (lato ad arte pra- ticato , sì perchè ivi fi dovevano innalzare i Campanili fecondo il difegno di Carlo Ma- derni(i) : e già ve ne fu innalzato uno con difegno del Cavaliere Bernini in tempo di turbano Vllh (2) , demolito dipoi in tempo Vlnnoctnz'iQ X. Sì ancora perch1 ella fervil- fe di baie alla gran Cupola , che fopra di e fifa agli occhi de' riguardanti maettofa- meate par che pofi. Vien ornata la detta Facciata , tutta di pietra tiburtina , da otto Colonne di Ordine Corintio (5) eh dodici palmi di diametro ,, e di centoventitre d al- tezza , comprefa la baie, e il capitello. Quattro Pilatfri, e fd mezzi Pilaftn d'u- guale altezza infiem con elle foitengono il Cornicione alto palmi ventifei , fovra di cui pofa un Frontefpizio acuto , il quale racchiude nella parte anteriore Tarme del Pontefice Taolo ^.Termina finalmente con un Ordine Attico ornata di uaa Balaufìrata, e tredici gigantefche Statue le fan corona . Abbracciano in primo luogo le dette Co- lonne , e Pilaitri fette aperture diverfa- mente ornate, e dì differenti grandezze» ìniìern con due grandi Nìcchie * Giacque di elle
CO Bonan. cap.s$. In fiae »
CO Cav. Fnntan. cap.8-. pagfc*oy«
CO Ivi pag-iq/u
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15 Tritavi Defirizionc
effe danno l'ingrefifo alla BafiHca, ed al-
le cinque Porte interne del Portico corri* fpondono . Le tre più grandi, di larghezza palmi trentaquattro , alte palmi feiTantuno e mezzo , fono ornate da quattro Colonne ioniche di differenti marmi, come G accen- nerà nel proffimo Capitolo , per ciafeuna, collocate nel vivo de muri, di diametro palmi quattro e tre quarti, e palmi quaran- tafette e tre quarti di altezza con fua bafe e capitello, le quali foftengonoli fovrap- pofti Architravi , e fuperiori ornamenti, che ugualmente corrifpondonosl dalla par- te efterna della Piazza, come anche dall'in- terna del Portico; e le altre due più pic- cole fatte ad arco, larghe palmi quindici ed un quarto, alte palmi trentaquattro, fono da una femplice cornice all'intorno adorne* tutte guarnite di cancelli di ferro maeftre- volmente lavorati. Le altre due più gran- di , nelle eftremità collocate , di un'altez- za , e apertura oltremodo maggiore , vale a dire di palmi trentadue di larghezza , ed alte palmi fettantuno ed un terzo , lono fatte ad arco con fuoi parapetti a balauitru Alcune quadrilunghe fineftre con cornice attorno , e ferrate da vetri , che illumina- no fin-terno Portico , efirtono fcpra le già defcritte Porte, rimirandoiì in quella di mezzo collocato un Baifo rilievo di mar- mo 3 il quale wpprefenu Crifio Ήοβτο si* gtlQ*
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Lei Vaticano» 17
gnorc 1 che da le Chiavi a S. Tietro , opera
di Ambrogio Malvicini Milanefé. Nella par- te fuperiore fotto l'Architrave le fopradet- te Colonne racchiudono cinque gran Bal- coni ornati di altre piccole colonne , fron- tefpìzj , e ringhiere a balauftri interrotti da quattro Nicchie di ugual grandezza. Nel fregio della Cornice leggefi a gran carat- teri eiTere (tata eretta quella Facciata d'or- dine di Taolo V. in onore del Principe de- gli Apoiloìi. L'Ordine Attico fuperiore coirornato della Balauftrata di altezza in tutto palmi cinquantaquattro , Γι vede anch'etto abbellito da ben compofti, e va- ghi riquadri. Le otto fineftre , che ivi fi fcorgono, quattro delle quali adorne al di fopra di frontefpiz] aperti, e conchiglia di rilievo in mezzo > a i lati da menfole , e felloni ; e le altre quattro con femplice cornice attorno, vengono tramezzate da dodici pilaftri, e otto contropilaftri or- nati nella parte fuperiore da capitelli e tette di Cherubini alati, ed al di fotto dalle fue rìfpettive Bafi . Letred/ci gigan- tefche Statue, che alla predetta Facciata fervono di finimento, fono dell'altezza di palmi venticinque, e mezzo . Rappre- fentano eife il Salvadore in quella di mezzo ; S. Gioì Bjttifla in vece di S. Tie~ tro , il quale infiem con S". Taolo rimi- rafi , come Γι è detto di fopra, appiè della Sca-
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iS tfuova Descrizione
Scala della Bafflica: e gì] altri undici Apo-
ftoli. Scorgefi fopra la Facciata la ftupenda
mirabil Cupola 3 la quale comprefa la lan- terna , fua Piramide, e Croce ha di al- tezza palmi quattrocento venti , la di cui efatta deferizione , sì rifpetto alle fue par- ti, come anche a i nobili adornamenti fuoi, e veridiche mifure , farà da noi in appref- fo indicata, allorché faliremo alle Volte fuperiori della Bafilica . CAPITOLO III.
Del Portico della Cbiefa l
Ρ Rima di avanzarci a confiderare le in-
terne magnificenze della noftra BafiÌi- ca, fa d'uopo oflfervare il magnifico Por- tico , che prefiede alPingreiTo della mede- fima ; degno al certo della univerfale am- mirazione per i fuoi ornamenti, e preziofi marmi, de'quali è tutto riveftito · Vanta anch'eÌTo una perfettiilìma proporzione, ed una graziofa fimetria, eifendo opera del fopradetto celebre Carlo Mademi, Il me* defimo ha di lunghezza palmi trecento di- ciotto (ι) , e di larghezza palmi cinquan- tafette (2) . La fua elevazione eonfifte in pal-
CO Tav.VI. Lett. M. (0 Fontan. Ub.f* cap.6. |
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Bel Faticano. 19
palmi novanta, e dividefi in parte inferio-
re , e parte fuperìore (1) . La parte in- feriore alta palmi feffanta ferve di fofte- gno, e d'impoila alla fuperìore. E* or- nata tutt' all'intorno da trentadue Pilaftri con fuoi contropilaftri , che foftengono un Cornicione, il quale da tutte le parti ugualmente ricorre . Un ordine di Colon- ne Joniche di differenti marmi in numero di venti , di diametro palmi quattro e tre quarti, la rendono più vaga infieme, e più maeftofa . Dodici di tali Colonne, cioè due di marmo pavonazzetto , due di afri- cano , e le altre otto di marmo cipollino, fono fituate , come il diife nel Capitolo fu- perìore , nel vivo de' muri de' tre In- greifi della Facciata ; e le altre otto , cioè due di granito roflfo orientafe , e fei di granito orientale nero , vedonfi collocate quattro per parte ne' due IngreiTi de'vi- Cini Veiliboli , ο fiano Gallerie , guar- nite anch'effe con cancelli di ferro · Rìmi- ranfi in profpetto di eifo le cinque magni- fiche Porte , che danno Pingreifo nella Ba* filica^ell'aitezza di trentatrè palmi per cia- fcheduna , e fedici e un quarto di larghez- za . Ve ne fono tra eife tre ornate da una Colonna Corintia per parte di uà delica- ti iTi m ο marmo pavonazzetto col fuo Fron- tefpizio tondo al di fopra; le altre due han-
(O Tav.III.Lett.A.T.
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a o Tfuova Deferì zi òne
hanno li Ili pi ti dritti con frontefpizio acu-
to di ugual marmo , nel di cui mezzo /col- pite fono alcune tede di Serafini alati con fedoni di fronde , e fiori, che ugualmente ricorrono sì negli uni, che negli altri . Quattro fole ftanno aperte, effendo l'altra fempre murata , come fi dirà in appreifo . Tre di effe foao ornate con furti di legno formati dalle Travi (i) della vecchia Ba- filica nel Pontificato di Taolo V., e quella di mezzo con furti di bronzo tutti iftoriati . Quefia è molto antica, e fabbricata d'ordi- ne di Eugenio IV. da Antonie Filar et e dì Fi- renze, e da Simone fratello di Donato , co- nre lo afferma il Va/ari (ι) , ed è l'irtela, che fotto il detto Pontefice fu collocata nella principal Porta dell'antica Baiìlica ; ed ivi vedeii prefentemente , poiché nel Pontificato di Taolo V., terminato il nuo- vo Edifizio della Bafilica , fu quefta, dopo eifere ftata riftorata , ed accrefeiuta nella parte fuperiore, e inferiore , nel prefente luogo collocata . Si vede efpreifa in detta Porta a baiTorilievo la Vergine, i SS.Tìe* tro , e Vaolo , ed Eugenio in ginocchioni , la Crocinone di S. Pietro, e la Decollazio- ne di S.Taolo in tempo di Nerone , con la ftoria di S.Tlautìlla dell'illuftre Gafa Fla- via y rapprefentante quando 5. "Paolo dopo la
(O Bonannì czp.ij. in fin.
(z) Vafari Par.Lpag.154. |
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Bel Faticano » 1ι
la di lui morte (ι) » le reftituì il velo dato-
gli dalla medeiìma . Ivi ancora il icorge icolpita l'iitoria dell'Imperador Sìgìfmondo, quando fu coronato dal Pontefice Euge- nio IV, , e dall'altro lato, quando quelli die- de udienza a diverfe Nazioni dell'Oriente . Sopra di effa efiite un baiTorilievo di mar- mo i'colpito ai tempi -ài orbano Vili, dal ce- lebre Cavaliere Bernini (2). Rapprefentafi in quello il Salvador e in atto di commettere lèi cura del fuo Ovile a.S*Tìetro. La quinta Poeta, e l'ultima a man dritta entrando, la quale, come di (opra fi diflfe , è murata , chiamali (j) Torta Santa, ο del Giubbileo . Apreiì quefta folamente nell'Anno Santo, che viene a cadere ogni venticinque anni una volta , cominciando dalla Vigilia del SSnìo Natale. Nel vano di quefta p.rta mu- rata vedonfi incaitrati altri £1 ipiti di marmo detto Porta Santa , dell'altezza di circa ven- tiquattro palmi*, e due palmi e mezzo di larghe/za, che eiTendo ornati al di fopra di fedo ornamento con cornice attorno , fer- vono di bafe ad un riquadro bislungo con Triregno e chiavi in fronte, e cornice Scan- tonata all'intorno , il tutto dell'altezza cir- ca palmi otto , e quattordici di larghezza. ΕΓι-
ζΟ Torrig. Grott. Vatic.Par.i. pag.ijó. £i) Domenic. Bernini Vit. del Cav. Berni- ni pag.ój. O) Martinetti Baf,Vat,lib,z.pag,4)-.& feg,
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12 'fyiova Defcrìzfone
Efiftono ivi due Lapidi di marmo bianco'
con fue Ifcrizioni incife ; denotanti eifere fiata qu e ita Porta Santa aperta, e ferrata dai Pontefici Benedetto XIII. 1' anno del Giubbileo 1725., e Benedetto XIV. l'anno del Giubbileo 1750. , riportandoci circa l'ufo di eife a quel tanto che fi dichiarerà nel Cap.XL. della prefente Deferitone . In ciafeun anno del Giubbileo rinnuovafi quel- la Croce di metallo, che (là incaflrata nel muro di quella porta x confegnandofi l'al- tra Croce al Cardinale Tre/etto della B^ev» Fabbrica di S. Tietro . In vicinanza delle dette,porte furono in-
caffcrate nel muro tre grandi Lapidi con fua cornice di marmo attorno , e conchiglia in mezzo, al di fólto da gruppo di drappo fatto a fellone dell'altezza il tutto di palmi ventotto e larghezza palmi fedici , la fpie- gazione delle quali farà pregio dell'opera qui accennarla. Si contiene nella prima, cioè in quella , che è più vicina alla Porta Santa, Ja Bolla emanata da Bonifazio Vili, nel dì 2 2. Febbraio igoo., in cui fu concerta Pjndul- genza per ogni anno del Giubbileo · Leg- gonfi nella feconda i verfi elegiaci fatti da CarloMagno^i^in lode del Pontefice*Adri&* no I. Contiene la terza la donazione fatta da S.Gregorio II. a queflroTempio per man- tenervi le lampane di etto . Due di quelle Lapi-
di) Card. Baron*adaa.7pj. n.u. |
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Bel Vaticano * a3
Lapidi, cioè la prima , e la terza ] ebbero
la primiera lor fede nell'antico Atrio . La feconda fu primieramente collocata nel fe- polcro di Adriano L , Gregorio XIII. aven- dola fatta da quello feparare (1) nell'an- no 1574. la fé riporre anch'eira nell'antico Atrio, dal quale poi furono tutte tré nel nvovo Portico trasferite ; ove di prefente fi mirano, Paffando all'altra parte del Portico , in
mezzo a'due Pilaftri vedonfi proflìme aldi lui angolo meridionale tre fìneitrelle lar- ghe palmi due e due terzi, alte palmi cin- que , con piccola Porta fotto di egual lar- ghezza , ed alta palmi cinque e tre quarti · Per quelle fi riceve il lume neceilario , per l'altra fi ha l'ingreifo alia prima piccola Scala a lumaca , per cui fi afcende al fupe- rior Stanzone delle campane , come in ap- preiTo al Cafit.XLVIIU farà meglio divifato. La parte fuperiore del Portico alta palmi trenta contiene la Volta compofìa ai fedici Lunette, ogn'una con fineftra quadra nel mezzo , e due Statue di fìucco ne'lati, che in divedi atteggiamenti rapprefentafio in* fiem con le altre fei finte fineftre di confi- mile ornato collocate nei Lunettoni den- tro, e fuori dei due Vefriboli, i primi quarantaquattro Pontefici, i quali per fan* tità chiari, e per dottrina governarono la Chie-
(0 Alfaran. cap.j, η.ιί. |
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$4 Innova Deferì zione
Cltiefa . I nomi di effi veggonfi a pie di
ciafeuno deferitti. Nel Lunettone ibpra il principale ingretTo della Facciata rimirali collocato il Mufako detto della Travicello- * per efprimere il medefimo la piccola Nave di S.Pietro ondeggiante tra i flutti del ma- re ί fu fatto nel Pontificato di Clemente VL> cioè nell'anno 1340. da Giotto Pittor Fio- rentino (1) , quale vogliono alcuni, che foiTe in ciò aiutato da Vietro Cavallini /^0- mano fuo fcolaro . Tal lavoro collo due- mila duecento Fiorini (2") , quali del pro- prio pagò il Cardinal Stifanefchì allo fteiTo Giotto (3). Fu collocato quello Mufaico nell'Atrio dell'antica Bafilica : rifarcito po- icia da Marcello Provenzale (4) . "Paolo V* Io fé collocare in quel fito , ove rimirali in oggi la Regia Scala del contiguo Palazzo Apoftolico. Nell'anno 1619. fu trasferito per ordine d'iOrbanoVUL^Ì lopra la Porta Maggiore al di dentro della Bafilica , ed ^ilejfandro VII. (6) lo fé riporre nel luogo, ove prefentemente efifte . La Volta di que- fto Portico è ornata di Baflìrilievi di ftuc- co dorati, ed altri ornamenti di cartella- mi (1) Vafar. Par.I. pag.84·
(O Torrig. Par.z. pag-3^· edit.i^.
Cy) Alfaran. pag.37.
ζΟ Biglionipag.394·
*j) Bonannicap xz.
Q6) Fontan.lib.j.cap.iS. pag.ji>?.
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Del Faticano ; sy'
mi attorno , ove fono efpreiTe le Morie de«
gì' Atti Apoftolici, le quali furono opera di varj Autori. il T. Bonanni (i ) la crede epe* ra del folo Gioì Battijta Bjtci da TS(ovara f Ma il Fontana (2) , il di cui parere feguo anch' io , è di pentimento , che ila lavoro di ^Ambrogio Bonvicitw efeguito rifguardo allt micchi colla direzione di Martino Fcrrabof· co . Vede il in oggi quello Portico laftricato di umilimi marmi, ove fono interziate le ar- mi gentilizie di Clemente X. che ne ordinò la beli' opra fotto la direzione del Cavaliere Bernini . Le due Loggie, ο Gallerìe laterali da noi
fopra anche chiamate Veiliboli, fono abbel- lite ancor effe dello fteifo ordine Jonico , ma con diverfa ilruttura., perchè formate a cro- ciera , e di figura quadrilunga . Hanno que- lle palmi feifantafei e mezzo di lunghezza » e di larghezza ne hanno quarantatre , eifen* do uguali di altezza al fopradeferitto Porti- co . Rifpondono con arco aperto ( chiufo bensì da baffo con balaustrata di Travertini, che li ferve.di parapetto aita palmi cinque ) da un lato nella gran Piazza , e dall' altro inori del Recinto della Bafilica . Nelle Nic- chie incavate fotto i foprafefti di quelli Ar- chi fono collocate varie Statue di Travertino dell' altezza di diciotto palmi in circa , rap* Β pre-
CO Bonanni Temp. Vatìc,
C*) Fontan. Lib. 5. cap, 2ÌJ. |
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(5f QuòVa Dcfcrizione
prefentanti diverfe Virtù. Dalla parte del
Palazzo Apoilolico , la figura che rappre» ta la Speranza , è opera di Giufeppe Lironr, la Fede di Gioì Battifla de J\pffì : la Carità di Bernardino Ludwìfi ; la Chiefa di Giufeppe Frafeari. Sotto Γ Arco , che corrifponde al Recinto della Baiìlica, efiile una piccola porta, ed un ampio cancello di legno ; Iìlj prima introduce a due piccole ilanze , Γ una lunga palmi ventotto , Γ altra lunga palmi ventidue e mezzo , larghe amendue palmi fedici, ed alte palmi quattordici 5 ha in que- ile ftanze la fua reiidenza il Fattor generale della Rev.Fabbrica,e quivi anche confervan- ii tutti i Libri al fuo Ufficio appartenenti, le chiavi delle munizioni, e qualunque altr&_j cofa al medeiìmo fpettante . 11 fecondo dà V ingreiTo al recinto della Baiilica da quella parte . Quindi per il tratto di palmi quaran- tacinque di lunghezza , e diciannove ed un quarto di larghezza, che è il iìto dell'Arco* ne laterale occupato da nove gradini, fi fale ad un ripiano , che termina colla proiTima—* Scala Regia, e colProfpetto della Statua Equeftre dell'ilerador Coflantino. La Mo- le di quella maraviglioia Statua s'innalza dal fuolo del ripiano fino a tutto il fello dell* Arco fotto la volta per palmi quarantotto , e tre quarti, dei quali ne ha palmi dodici di altezza, e trenta di larghezza in giro il pie- diflallo di marmo bianco centinaio 9 e inca- vato |
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Del Vaticano. ^y
vato al di fotto con due piccole porte ai Ia-
ti , che danno Γ ingreifo air interna Scala » per cui il va al Cortile del Maresciallo del Conclave, ed al Palazzo Apoftolico 5 ne oc- cupa la detta Statua palmi trenta, e un quar* to di altezza , ed il rimanente il fovrappofto» Ornato , Rapprefenta quella il predetto Im- peradore a cavallo fopra nobile Deilriere , fembrando, che il medeilmo attonito reili , e forprefo nel vedere in aria la Sacrofanta_s Croce , fegno cotanto propizio per le di lui felici vittorie contro il Tiranno Maflfenzio^ riportate . L'Arco è vagamente coilrutto ; e da quello pende il panno di linceo colorito , coli' Imperiai Padiglione , il qual dimofrra il militar Accampamento 5 ciò che accrefce a tal opera nobiltà , e pregio . Fu il tutto in- venzione , e lavoro dello ileiTo citato Cava-* licre Bernini. Volgendo adeflb il guardo infieme , ed ii
pattò alla di contro Gallerìa, vedonil neile_> lue Nìcchie le altre quattro Statue di traver- tino uguali in altezza alle ?ià deferitte di ib* pra , e fono, la Vrudenza fcolpita da Giù* irmi ; la Fortezza da Lorenzo Otto·* ne ; la Giuflizia da Gio: Battila de Hpffi y e la Temperanza da Giufeppe I{afaelli. Nel Pontificato di Clemente XI, fu data Γ ultima mano ad una piccola parte della predetta^ Galleria quale non fenza motivo era rimaita imperfetta, eifendo fiata ornata nella volta Β 2 da
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'•2& tyiÓQd hefcrìzìom
da Lorenzo Ottone di ftucchi dorati, come
ancora tutto ii pavimento fu reftaurato , ed abbellito. Sotto Γ Arco, che rifguarda il rei- cinto della Bafilica, ferrato da baffo da ba- lauftrata di travertino , e da due piccoli can- celli di ferro» eiìftono due branche di Scala , una per parte $ e Γ una, e Γ altra alla prof- uma Sagreftìa , e al fuo rifpettivo fpiazzo conduce . Quivi incontro fi rimira Γ altro Profpetto dittante anch'5 eifo dalla contigua fua Gallerìa per lo fpazio di quarantacinque palmi, ilto, che ferve di communicazione all'annetto Portico laterale. La Statua Eque- ilre , che in eifo innalzata il fcorge,, rappre- fenta Carlo Magno , che premendo il dorfo di bizzarro Coriìero, efce da un Portico in- croilato di marmo bigio antjco, ed ornato da fpaziofo panno di giallo di Siena 5 pofa que* ila fovra bene ordinato piediitallo. La fculr- tura di eifa è tutta di Jigoflino Corna-echini Scultore diPefcia ; ed Campo , che ne for- ma la lontananza efpreflb in Mufaicq,è ope- ra di Tietro fidami. Dal lato di elfo Pro- fpetto ν che rifguarda il recinto della Bafdi- ca, efifte una Loggia aperta fiancheggiata da quattro, piediftalli con golonne joniche , e fuo architrave al di fopra, e ferrata al di fot- te con un Parapetto a balauilri,il tutto di tra- vertino . Ha il.detto Parapetto di altezza.^ palmi cinque, e palmi ventinove di lunghez* z». ; i Piediftalli fono dell' iitelTa altezza del Para»
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bel Faticane." 2p
Parapetto , che racchiudono, avendo di lar-
ghezza foli palmi quattro, e un quarto. Le Colonne hanno palmi quattro e mezzo di diametro , e palmi diciotto di altezza . Nel Lunettone , che pofa {opra il detto Archi- trave vedefi collocata Un Arme di ftucco Co- ite nuta da due Fame , della fteifa materia, di .Aleffandro VII. , facendo conoCcere che la Fabbrica di quello , e degli altri Portici ii deve tutta alle magnanime cure di queifo Pontefice . Nel fondo della volta adorna an- ch' eifa di riquadri di ftucco vi è un altr' Ar- me parimente di linceo d* Innocenzio XIII.·, dinotante efier fiata dal detto Pontefice ordi- nata la cofiruzione del lbpradetto Profpetto» e delia Statua Equeftre, che fu poi terminata nel Pontificato di Benedette XIII. Rirniraniì nei due Sordini di detta volta due Meda- glioni di Itucco Coitenuti da due Angeli alati, e avelliti di clamide , rappreCentanti due_* Baifirilievi ·, in quello fituato Copra la Sta- tua Equeftre di Carlo Magno , fi eCprime da una parte il Pontefice Leone HI, ,cne riceve le chiavi della Potè Uà Pontificia da S, Pie- tro , dall' altra parte il detto Apertolo, che conCegna lo Stendardo a Carlo Magno . Nel dicontro Medaglione fi efprime in BaiTori- bevo Carlo Magno inginocchiato avanti un Sacerdote con Croce inalberata in mano, accompagnato da due Accoliti, i quali por- tano un Candeliere con candela accefa, ecl Β ι joCe^n-
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3 ο "ί<(βονα Defcrìzione
ufcendo dalla Porta della Chiefa, vanno ad
incontrare il Pio Imperadore per introdurlo in eiTa. I detti Baifirilievi fono opera di Zo- renzo Ottone. . CAPITOLO IV.
Della interna Β afille a, e [ne partì.
DOpo aver minutamente oifervato quan-
to di più raro ammirai!, e di più bel- lo nella gran Piazza , Portici , e Facciata , tempo è ornai, che a diviiar ne venghiamo tutte le parti della interna Bafilica . Prima però di ciò fare , (limo pregio eifer dell'O- pera il dare un dettaglio in generale della__a fila lunghezza , grandezza, e parti, che la compongono , acciocché poi internati, che faremo nella ftupenda Baiìlica polliamo con più facilità diftinguerne le fue bellezze . Quella maeftofa adunque , Angolare Baiili* ca è lunga palmi ottocento trenta , prenden- doti tal mifura dalla Tribuna , ove rifiede_j> Γ infigne Cattedra del Principe delli Apollo* li (i) fino alla Porta di mezzo ; Larga poi nella croce trafverfale feìcento palmi. Con- tiene ella tre Navate, una maggiore in mez- zo , e due laterali, La Navata maggiore ha di larghezza palmi cento ventitré , avendo- ne di altezza, dal pavimento fino al fefto de Ι-
Ο) Tavolavi. |
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Bei Vaticano, $1
Iella volta fuperiore duecento fette . Le_j
due laterali, e minori Navate fono larghe palmi ventinove e tre felli, ed alte palmi feflantacinque . Non hanno quelle alcuni^ volta continuata , ma fono interrotte dalle tre Arcate , che le formano tre Cupole per parte ; Onde di eife la lunghezza nella fua fuperficie è circa trecento trenta palmi « Quelle Cupole s'innalzano dal pavimen- to (i) fino a tutta la loro fommità fotto l'oc* chio per palmi cento ottantadue , e un quar- to , avendo di circonferenza palmi feiTanta- cinque nel loro maggior diametro , nel mi- nore cinquantafette , e un fecondo; nel con- vello interno hanno trentafette palmi e un quarto di altezza. Numeranil in quella gran Chiefa trenta Altari, e undici di fotto nelle. Grotte ; e cento quarantaquattro Colonne fra grandi e piccole per ornamento de i detti Altari, e Depofiti, che ivi il vedono coir__* fommo llupore innalzati. Parte di quefte Colonne fono antiche , e parte moderne, come di mano in mano il anderà divifando, l'atte nuovamente pulire , e luilrare d' ordi- ne di Monfìgnor Mar colini Economo della__* Rev. Fabbrica nell' anno 1760 , |
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Β 4 CA-
CO Fontan, Lib. j. pag, 394,
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3,i T^uovabefcrtzione
. CAPITOLO V.
Della Cappella della Tietà , e fua annega
Cappelktta del Crocifijfe . OR la noilradefcrizioneincominciando
dalla minor favata , che al primo in- greifo a mano delira ci li preferita ad ammi- rarli 5 La prima Cappella è quella della Vieta. Fu quella anticamente chiamata (1) del Cro- cìfiffo da un antichi (fimo Simulacro, che nel di lei Altare venerava!!, quale pofcia fu col- locato nelf Altare della proiTima Cappella detta per lo avanti di S. piccolo di Bari. Dicefi in oggi della TietàL, per eitervi fia- ta ripofla nell'anno 17-fp. la Statua di Maria Vergine che tiene ih grembo il fuo divino Figliuolo depoilo dalla Croce . Il nuovo Quadro eretto fopra l'Altare della Cappella del Cora di un tal cangiamento fu la cagione. Due figure devonfi confiderare sì in que- ila Cappella , che nella fua di contro com- pagna ,, le quali vengono occupate da due diverfi fpazj, che formano la minor Nava- ta . Il primo fpazio è di figura quadra -lata, di larghezza dal vivo de' PilalVri palmi ot- tanta , e di lunghezza dall' imbocco dell'Ar- cone fino all' arco della Balauifrata palmi cinquantotto e mezzo . 11 fecondo fpazio è di
(r) Tavol. III. ,Lctr. &.
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V--J*
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bel Faticane. ^
di figura quadra irregolare di larghezza pal-
mi cinquantafei, e ventidue di larghezza » Viene il primo ornato da quattro Pilaftri di altezza palmi feifantafette , compréfa la ba- fe , e cimafa ,· larghi nel loro profpetto cir- ca palmi nove , e da fuoi contropilaitri del- la itelfa itrutturà , quali fervono di bafe ai fovrapoito cornicione , ed angoli, che fo- lle η gemo la Cupola o\rale ivi eminente . So- no e ili rivettiti di Cornici attorno e bafi ài marmo bianco , con fpecchj di Portafanta 3 falcia di bigio , e da capo , e da piedi cori mezzi tondi di breccia di Frància , ed una Colomba di marmo nel mezzo . Sono eflt guarniti da due Ovati'in bailo rilievo di mar- mo , rapprefentanti alcuni' Santi Pontefici' con palme attorno·, e fóitenuti da due Putti parimente di m'arino bianco dell' altezza di palmi otto 5 e da altro· Ovato bislungo cen- tinaio in mezzo dell'altezza di circa palmi dodici con due Putti fvolazzunti in baifori-1 ltevo di marmo , iquali fo(tengono la Tia- ra ? e Pontificie chiavi. I rivolti di detti pi- lailrì con fpecchj di breccia di' Frància fono' rivettiti di tre Ovati' di verde antico, c_> d' una falcia di nero moderno': variando pe- rò altri· pilaftri circa là fpecie de' m'armi mi-; fchj . H pavimento si di queita Cappeiia , come delie altre cinque Cappelle delle due' Navate minori è comporto di fafce di mar-- Kìonero-j e bianco moderno s con tondi', e £r $ ΓΪ-
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34 Ί$βονα Deferì zìonè
riquadri di giallo antico con un Ovato di
Bardiglio , e riquadri di breccia di Saravez- za, marmo bigio, Diafpro affricanato , e giallo antico . Il fecondo fpazio che fi diife eifere di figura quadra - irregolare , è rac- chiufo da un arco, interiìato di diverfi mar» mi mifchj, dell' altezza paltoni quarantacin-* que in circa, e di larghezza palmi ventuno, ferrato nel fuo imbocco da balaustrata di marmo , a' di cui lati fi innalzano due Co- lonne , che foilengono una Cornice archi- travata con frontefpizio acuto fopra . Prima però di confederare l'ornato .di
quella Cappella , e fua Cupola, convìen da- re un occhiata all'effigie àzYCApoftolo S.Tie~ tro , con cornice di diafpro attorno , che_j> rimiraiì efpreifa in mufaico fopra la Porta Santa , ove fu riporta per ordine di Clemen-, t§ X. nell'anno 1575. Quella è lavoro di Gìo, Battifia Calandra fecondo il difegno del Cavaliere Gìufeppe cPtArpìno . Dai lati della detta Porta fi vedono erette due Co- lonne di marmo miichio Cottanello , di dia- metro palmi cinque, e di altezza palmi qua* rantafette , e un quarto, comprefavi la ba- ie , ed il capitello. Soilengono quelle un Architrave con fuo fregio ,.e cornice di al* tézza palmi nove , e frontefpizio tondo fo* pra fl alto col detto Cornicione palmi venti. JLa finelìra , che fopra di quello riilede or* nata di fuo frontefpizio , e cornice attorno , {otto
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Del Faticano . 3 $
lotto gli Arconi , ka di altezza palmi venti-
due , e palmi quindici di larghezza . Pattando adelfo a deferi vere Tornato £i)
della Cupola , e Cappella , molte fono e_j» diverfe le figure lavorate a mufaico , che vedonfi nella \rolta , nelli Angoli della Cu·» pola predetta , e nei vani eziandio delle fi» neilre , detti volgarmente Sordini, ο Lu- nette . Quantunque follerò quelle così di£- potle per relazione all'Altare del Crocififfo , eiTendo del tutto alluiìve al Miilero delia_j. Croce , e a patimenti da Gesù Griffo foffer- ti ; poifono nulladimeno adattarli in qualche modo alla Statua della Vièta, nella quale fi rapprefenta Gesù Grillo già morto a pie del- la Croce . Nel corpo della Cupola fi vede efpreiTa
la viiione avuta da 5". Giovanni Evangelifia. dei quattro Angeli, che fpargendo da per« tutto flagelli, furono avvertiti, di non re* car danno a coloro, quali portaifero nella loro fronte il falutevole fegno . Quindi ri* miranfi alcuni Angeli di fulmini armati, ai· tri intefi a fegnar le fronti de gì' uomini , af* finché follerò immuni da quei flagelli. E' quella una vera figura della Eterna falvezza de' Mortali, la quale proviene foltanto dal- la Croce, e dai meriti di Gesù Criflo . Si- milmente nel primo Triangolo.fi ravvifa_j 'Pipe coir .Arca. Ci rapprefenta il fecondo ..*.·; Β 6 %4bra*
(1) Tavola VI· aum. 2.
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%$. ^uova Dtfcrizwm
sbramò, che obbediente ai Supremi Vole-
ri, conduce al facriiizio.il Tuo diletto figliuo- lo. Ifacco .. Nel terzo fi efprime il Profeta Geremìa ,. che predice la nuova Alleanza y la quale iìabilir fi doveva nella Legge di Grazia . Il quarto ci dimoitra Mosè colle tavole avute fui Monte Sinai da Dio, ove fono regiftrati in lingua Ebraica i Precetti del Decalogo·. , Con pari fignificato proseguono quella
milteriofa allufione. gli altri Mufaici , che collocati rimiraniì nei Sordini della preden- te Cappella . In quei, che fono fopra l'Ar- co più contiguo airAltare fi vedono due Si- bille » la Frigia , e la Cumea con fuoi mot- ti lotto . Quei dalla parte della Cappella di S. Sebaflìano rappreientano due Profeti,. il primo. Zaccaria » il fecondo .Amos. Neglìi altri poi, che pofano fopra la Porta Santa il efprimono parimente due Profeti, de'quali; il primo è Ofea, IT altraifaìa ,.ciafcuno con' detti efprimenti i lor Vaticini. L'Autore di: quelli Mufaici fu Fabio Crìftofarì a tempo di idleifandrò VIL v quali, furono efeguiti fecondo il difegno', che ne aveva incomin- ciato Vietro da Cortona % terminato, poi da £iro Ferri di luifcolaro ». Volgiamo"ora un guardo alla BalauilrataV
che racchiude l'Arco v ove è collocato l'Ai* tare di quella Cappella.. Detta, baiauilrata è •alta palmi quattro è mezzo, lunga palmi »,? ,fljft-.I ; ..;, .veti*
." ' ', ' «.
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Dil Faticano .' 57
ventuno : effa nella fua cimafa, e baie è dì
marmo col fregio di verde antico ; i balau- ftri fono di broccatello , e i pilaltrelli colli fpecchj fono di breccia di Francia . Ai due Iati di ella s'innalzano due Colonne di Mif- chio Cottanello di diametro palmi cinque , alte palmi quarantafette e un quarto con fua bafe , e capitello di marmo , Rimiranfi nel- la Volta dipinte a frefco diverie Iilorie , e Trofei della PaiTione di Gesù Crifto, fra le quali iì oiferva la Croce portata in trionfo dagli Angeli : il lavoro di quella Pittura (i) aferiveii al Cavaliere Giovanni Lanfranch'i * Sull'Altare di quella Cappella è collocata la prodigrofa Statua della Vieta (2) . Fu quella feolpita dal celebre- Michel angelo Bue* ηarroti in età di ventiquattro anni in circa a preghiere, e fpefe del Cardinale della Gre- laja detto di S. Dionigi . Riferifee il Condì" l'i (3) nella vita del Buonarroti, che eiTen- do Irato criticato quefto grand1 Artefice di aver rapprefentato Gesù Crifio in età molto avanzata , e la Beata Vergine molto giova- ne , fu da elfo riipofto „ che quella critica ,5 non fapeva di nulla , anzi che m ciò vi ,, aveva ufata tutta Γ arte „ . Chi vuol ve- dere le molte ragioni, che n' adduce , leg- ga il detto Condivi nella preaceennata vita men^
(0 Fontan. fib. fè<rap. $*«
(*) Tavola VI. num, 3. Q) Man. €ouéiri pag. 14, |
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3 § ^iiova Ώ efcrìzìone
mentre io per brevità le tralafcio . La pri-
miera Sede di quella Statua fu nell'Altare di $. Petronilla (ι) , dopo la di cui demolizio- ne eflendo fiata per alquanto tempo riporta nel luogo volgarmente detto il Segretario , fu ivi trasferita nella Cappella del Coro fab-· bricata da Sìfio IV. » indi ne 11' altra Cappel- la del Coro fuffeguente mente edificata da_» ΦαβΙο F., e per ultimo fu efpoila in quello Altare alla imiverfale ammirazione, ove prefentemente il venera . il Capitolo di S. Pietro ne fece nelP anno 1637. Solenne coronazione a fpefe del Conte ^leffandro Sforza di Tiacenza » A lato di quello Altare » cioè nella parte
del Vangelo s eilile una Cappelletta (2) di forma ovale , lunga palmi trentafei , larga palmi ventuno : Fu quella edificata col dì- légno del Cavaliere Bernini, e iuflfeguente- mente di ilucchi dorati, pilailri, e Colon- ne colorite vagamente negli anni fcoriì ab- bellita . Chiamavaii anticamente di S. IVjV- colò di Bari, per eifer ivi fpecialmente ve- nerato detto Santo . Ebbe la nuova denomi- nazione di Cappella del Crocifilfo , dall'ef- fervi flato trasportato Γ antichiffimo Simo- lacro fcolpito in legno (3) dal pio , e reli- jiolb Uomo "Pietro Cavallini. Quello mi- raco-
(1) ranvln. lib. j, cap.ii.
(2) Tavola VI. num, 4. , „'-,...■
\l) OrJand. A^eced. rittor, pg. 3J7». . |
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Del Vaticano, 59
/acolofo CrocìfiflTo è queir iileilb, che ve«
nera vali fu gli Altari de' SS. Simone, e Giù* da , di S. Tetronilla della vecchia Baiilica, e della Vieta , come di (òpra fu detto . Il Quadro di S, piccolo di Bari efpreflfo irj_?
mulaico , quale in oggi fi rimira lbpra di
altro Altare dalla parte finiitra di quefta Cappella , rapprefenta il Santo Vefcovo in piedi veftito degli abiti Pontificali, al·di cui lato deliro fi vede uno Schiavo parimente in piedi con fottocoppa in mano foftenendoduc ampolle ; dal finiilro lato in una botte rac chiulì forgono tre fanciulli in atto di ringra- ziare il'Santo: E nella parte fuperiore fi fcorge la Vergine Maria col pallio in mano in atto di porgerlo al detto Santo , e Gesù, Crijh con un libro parimente in mano., in atto di prefentarglielo . L' opera di un__s tal mufaico viene afcritta tutta a Fabio Cri* fìofari . ^ Rifiede dirimpetto a quella un altra pia
piccola Cappelletti (1) di forma quadrilunr ga, in eftenzione di palmi trentacinque , larga palmi tredici in circa , ove conferva!! 1' antico Fonte Battefìmale di quefta Bafili- ca , e la Colonna Santa . Il primo era un_» tempo Γ Orna Sepolcrale di Trobo Vinicio Prefetto di Roma , ornata di molte figure in baffo rilievo , le quali da Monfignore'-Bat- telli iono fiate con molta erudizione illuitra- te.
CO Tavolavi . numi 6» |
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ν
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$ο Ifuova Defcriz'ioné
te . La feconda , giuda Γ opinione del Mal*
Ho , del Tanvinio , del Torrìgio>, e di altri Claifici Autori è una Colonna vitinea, detta Santa (, i) , fatta circondare da cancelli di ferro dal. Cardinale Giordano Orfìno, (2) come iì fcorge dalla Ifcrizione latina nel piediilallo di eifa incifa . C A Ρ I TOLO V I;
mèrco Trimo con i dm Depofìti d" Innocèn*
zio XIII., e della Regina di Svezia^ PRofeguendo Γ intraprefò cammino di:
quella Minor Navata , s'incontra un Arco minore lungo palmi ventiquattro, lar-' go palmi ventidue , per curii ha ilpatTaggio alla feconda- Cappella , detta dì S. Sebaflia- no , Vedefi quell'Arco- ornato ne' fuoi Iati da quattro Colonne di mifchio Cottanello .· cioè due per parte di'uguale altezza , e dia- metro alle già deferitte nel ίuperior Capite- lo ; hanno quelle la bafe ,· e Capitello di marmo bianco·, e foilengono un Architra- ve con luo fregio,e cornice dello ileifo mar- mo , fopra dicuie-iìile una fìneilra adorna· di Frontei'pizio , e cornice attorno. Le_/ dette Colonne abbracciano ne' loro refpetti- m vani due Depofìti. ;. uno a deilra conftiten-: (Ο Panvin. Itb, jveap. φ
CO Torrig. 1\ I, p3£, 1(y. e ,^
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Del faticano ." 41
te in un* Urna di ftucco priva d* ogti* altro
adornamento con cartella fotto (i), ledi cui parole ivi impreife indicano effere in tal luogo tumulato il Cadavere della fel. mem. d'Inuocenzio XIII. della Nobiliilìma Fami* glia Conti . La detta Urna riliede ibpra__> una Porta , che da Γ ingreifo a una delle ot- to fcale a lumaca , che fituate in varj luo^. ghi della Bafìlica conducono alle fuperiori Volte , e Cupola di effa . Tre di quelle fo- no larghe di diametro palmi fette , tutte di Travertino ricoperte con numero dugento quaranta gradini per ciafcuna . Le altre cin- que fono larghe di diametro palmi venti, al* te palmi dugento dicci tutte piane , e fatte a cordonata, per commodo di poter far porta* re dalie beftie da fonia i neceifarj materiali per la erezione della Chiefa, e fua fuperior Cupola . Sono effe molto commode , e con bella fimetrìa difpoile . Quella è la prima delle tre fcale minori a lumaca fatte a gradi* ni, e conduce al fineftrone della Bafilica , ed al Laftrico fuperiore . V altro è il Depofito di Criflina Regina
di Svezia (2) , morta in Roma nell* anno 1689. E'quello comporlo di diverfi marmi di differente qualità , e colori, cioè : Il pri- mo piantato di Bigio ; Γ Urna di giallo an- tico 5 il Cufcino , e Γ Ifcrizione di nero ; la
Ci) TavolaVI. mira. 7.
(1) Tavola VI, nw,S. |
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«f.2 Jtytova Defcrizione
la Corona di metallo ; il fondo della Nìcchia
di verde antico ; la cornice , che le gira at- torno, di lumachella ; la fafcia di verde an- tico con fpecchj di giallo antico . Fu tal de- pofito incominciato per ordine d1 Innocen~ zio XII., e neh1' anno 1702. fotto Clemen- te XI. terminato, avendone fatto il difegno il Cavaliere Carlo Fontana. il baiforilievo» che rimirai! nella parte anteriore dell'Urna, è opera di Giovanni Teiidon Francefe, e i due Putti furono fcolpiti da Lorenzo Ottone. Giovanni Giardini gettò in un gran Meda- glione di metallo il Ritratto della detta Re- gina , con Cartella , Morte , Corona, e tutto Γ ornamento » che ivi il vede . Il fur- riferito Bafforilievo rapprefenta la (bienne Profeifione che della Cattolica Fede quella Regina fece in mano di Monfignore Luca oU fìenio (1) ,· deputato fpecialmente dal Pon- tefice ^ileffandro FU. a ricevere in nome di Sua Santità quello religioftiTimo atto, quale fu efeguito ai 3. di Novembre dell'anno 1577. nella Cattedrale d'lnfpruch . Tro- voffi. ivi prefente gran moltitudine di Popo- lo ed anche molti Perfonaggi, fra quali i due Arciduchi di Auftria Ferdinando , e Si- gismondo , rimirandoli quelli iniiem coil_j> altri Gran Signori feolpiti nel fuddetto Baf« forilievo, fotto di cui iéggeii la corrifpon- dente Ifcrizione. CM
(t) Galeaz. GuaU. lib. ;« |
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Del Vaticano.
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43
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CAPITOLO VII.
Della Cappella di S. Sebafliano
Martire. |
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I paifa da quello luogo alla feconda Cap-
pelladiS. Sebaftiano , ornata aneli el- |
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fi della fua Cupola, che le rifiede avan-
ti . Quella Cappella con la fua di contro compagna è di diverfa figura dell' altra trai. - corfa della Vietai laddove quella vien diviia da due diverfi fpazj, quella ne ha un feto. La fua lunghezza dal vivo de'mun , ove ri- fiede l'Altare , fino all'imbocco dell'Arconc della Navata di mezzo , che le ferve d' m- greflò,c di palmi ottantaquattro,e la larghez- za prefa dal vivo de' fuoi interni Pilafln , è di palmi cinquantafei . I predetti pilaftri con fuoi contropilailri fono parimente adorni di ovati in baiforilievo di marmo, come fu detto di fopra al Cap. V., a differenza fol- tanto però , che si in quella, come nella io» guente, che verrà deferirti al Cap. IX* » gh sfondi de'due pilailri di facciata fono di por- ta fanta con riquadri di giallo antico , e fa- ida di nero moderno egualmente che ì^due sfondi, che reflano di qua , e di là dell'Al- tare ; E finalmente li fpecchj grandi dei la- terali sfondi fono diaffricano confafeie di giallo antico , e breccia di Francia .
Qui-.
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44 Ttyuwa Descrizione
Quivi fi ammirano i molti MufaicUche la
medefima adornano . Nel corpo della furri- ferita Cupola rapprefentafi l' Eterno "Pa- dre (i) , come fi defcrive nelPApocaliifc 1 fedente in Trono col mifteriofo .Agnello al- la delira . Vedonfi fotto di effo Santi, e_j> Beati > che tenendo palme in mano , mo- icano di giubilare , e dar gloria ύΧΆΐί'φ- mo . 11 Mufaico collocato nel primo angolo ci rapprefenta ^ibele, che offre a Dio in fa- crifizio un Agnello . Il fecondo ci dimoftra Jfaìa con la fega a lato, iftromento della fua morte . Nel terzo fi fcorge un altro Profe- ta , da altri creduto Geremìa , e da altri Ezechiello, uccifi per la vera Religione da j ciTi foitenuta . II quarto efprime il Pontefi* ce Zaccaria lapidato nel veitibolo del Tem- pio dal Popolo, perchè a ve vaiò de Tuoi mis- fatti fortemente riprefo . Nella Lunetta poi, che è più vicina all'Altare , vedefì da una_* parte il Martirio de"* Sette Fratelli Mac* cabei, e della loro invitta Madre : dall' al- tra il zelantiiTtmo Matatìa (2) , che uccide l'Ebreo Idolatra : Si ravvifa nella feconda il vecchio Eleazaro condannato' a morte da Jtntioco , perchè faldo , e collante nella fui legge non aveva voluto mangiare· delie car~ ni vietate : Ivi parimente ii vedono le due Donne Ebree gettate giù dal muro, per aver (O Tavola Vi, num. 9.
<*} ** Machab. g3%* 2, v. i** |
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'Del Faticano ; 4$;
giuila il rito della loro,legge circondi! ì fi-
gliuoli contro la efpreifa proibizione del.de t« to Re ^Antioco. Rapprefenta la terza Da* nkle gettato nella foifa de Lioni, e i Tre Fanciulli, nella Fornace di Babilonia . Il di- fegno di quello ornato è , fé non iη tutto » almeno .-nella maggior parte , del celebre^ Tietro da Cortona. L'opera dei Mufaici del- la Cupola ii afcrive dal P. Bonanni a Guido Ubaldo Abbatini 5 II Fontana però gli cre- de, lavoro, di Fabio Crifiofarii e Matteo Tic· doni, Ìniìem con quelli de'primi triangoli - gli altri due fono opera del Colombo . Quel- lo collocato nella prima Lunetta, è fatica del fuddetto Criilofari, e quei delle altre Lunette fono flati fatti dal furriferjto Matteo TiccÌQni. Re ila adeflb a confiderariì l'Altare , ove
riiìcde il Quadro in Mufaico (1), in cui iì rapprefenta il Martirio di S. Sebafliano.Fn quello dipinto a frefeo fopra il muro da Do- menico Sampieri, detto volgarmente il Do* weniebino nell'anno,i6zp. lì Cavaliere Tic·' tro Taolo Criflofari nell'anno 1735. ve ne follimi la copia, in Mufaico , e la Pittura fu trasferita nella Chiefa della Madonna degli angeli alle Terme Diacleziane . Le Colon- ne 5 che Hanno ai lati di quello Altare della fteiìa altezza , e diametro delle altre già de- scritte ì fono d'i porta fanta affricanata . .La **) Tavola VI. nujs. io»
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>£ ^uova Defevizione
balauilrata con baie , e cimafa di marmo
bianco , fregio di verde antico , pilailrelli interziati "di bianco e nero , e alabailro , e balauftri di broccatello, la quale racchiuder quello Altare , ha di altezza palmi cinque , lunga in tutto il fuo giro palmi feifantaquat- tro in circa . Di queila ifteifa mifura e fime- trìa fono le altre balauftrate , che vedoniì in. queila Bafilica intorno agli Altari 5 E ciò ballerà averlo detto per queila volta , fen- za eiTere obligati a ripeterlo·, quando in eife e' incontreremo» CAPITOLO Vili.
Secondo *Arco con i Due Deporti del Tontc~
fice Innocenzìo XII. e della Contesa
Matilde.
DAlla detta Cappella inoltriamoci a con-
fiderare il fecondo Arco uguale di fi- metrìa , e mifure all'altro deferitto nel fu·* perior Capitolo VI, Eiiilono quivi due fepol- cri uno incontro l'altro : 11 primo , che è d'Innocenzìo XII,, riiiede fopra una Por- ta , ornata di cornice di giallo antico, In_9 quale da Pingreifo ad una ilanza (1) per fer-
vido della Chiefa.. Il detto Pontefice vi- vente fece erigere in quello iito una mode- lla Urna di marmo fenza alcun adornamen- to , (ij> TavolaVI. fium, ir, |
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Lei Faticano. 4?
to, la quale fervir li doveva di fepolcrodo*
pò morte . Neil' anno 1746. allor quando la eh. me. dell' Eminentìffimo Cardinale Tetra. fi accinte con emerita gratitudine verfo il predetto Pontefice ad erigere in tal luogo il gentil Depofito , fu eiTa tolta, e tra i ma* teriali della R. Fabbrica riporta . Confifte quelli in una nicchia ,. ove rivedono tre ila- tue di marmo bianco, ed un Urna con fua_» Ifcrizione . Il zoccolo , che ferve di pofa- mento alle due ftatue laterali collocate ai la- ti dell' Urna rappreTentanti la Carità Γ una, la Giuftizia l'altra , è tutto .comporto di ver- de antico . Il zoccolo dell' Urna di bianco e nero antico , vcon fafeia di giallo antico in- ternato , forticne la predetta Urna di verde antico con metalli dorati interrotta . L' al- tro zoccolo , fu di cui pofa la ftatua del Pon- tefice che iiede in atto di .bene.dire , è di breccia di fettebafe . Lo sfondo della nic- chia è,ricoperto d'alabaftro roifo a pecorel- la . La cornice, che attorno ia medefima ricorre , comporta viene di giallo antico con fpecchj d'alabaftro fiorito , e fafeia di bigio affricanato . Il tutto fu fcolpito da Filippo Valle (1) : La fpefa occorfavi afeefe a cir- ca nove mila feudi,. Dicontro a quefto Sepolcro feorgefene un
altro, che racchiude le ceneri della Contesa Matilde , fatte qua trafportare dal Monafle-* ro
(0 Martinetti ljb, z, pag. igz, |
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*0 ^uova hefcrizlonè
ro di S. Benedetto preiò alla Città di Man·*
tova per ordine di Orbano VIIL Quefto Se- polcro è tutto comporto di marmo bianco . Kel Baflforilievo deli* Urna fi vede efpreifo ^Arrigo IV. B£ di Germania proftrato a piedi di Gregorio VII. 9 dal quale riceve folenne affoluzione dalla fcomunica in cui egli incor* £e . Il fatto avvenne nel Cartello di Canof- fa, prefenti eiTendovi la detta Contesa, Λζ- zone Mar chef e cf Efie , il Conte .Amedeo di Savoja, /' cibate di Clugnì, ed altri Signo- ri - Quello BaiTorilievo è lavoro di Stefano Speranza e feguito fecondo il di fé gno del Ca- valiere Bernini (i) . Rimiratili .ai Iati deli' Urna due vaghi Putti,de'quali quello a delira fu fcolpito da ^Andrea Bolgio , Γ altro a fini- itra opera fu di Luigi Bernini. Sopra Γ Urna in grandiofa Nicchia il vede collocato il Si- mulacro in piedi della fopradetta Conte (fa , con fua Ifcrizione fotto., il di cui lavoro il attribuifce al mentovata Luigi Bernini, ec- cettuatane però la tefta, che fu incifa dal Ca- caliere Bernini. Softenrano finalmente il di lei Stemma Gentilizio due Putti fatti da Mat- teo Bonarelli. Le quattro Colonne che ri- fiedonp ai lati de'fopraccennati due Depo- fiti fono di marmo mifehip cottanello . |
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CA-
>'C0 .'Domenico Bernini cap.-tf.
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Del Faticano »
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CAPITOLO IX.
Della Cappella deW^uguftiflìmo Sagramene
to : DeW .Altare di S. Maurizio 5
e Depofìto di Tapa Siflo IK
A\ranziamo adeffo il paffc alla terza Cu*
pola , che vedeiì elevata incontro la Cappella del Sagr amento (1) ; E primiera- mente confìderiamone i Muiaici , che ivi ii rapprefentano allufivi al Miite.ro Eucariiln co . In mezzo di ella fi icorge un editare, iopra del quale vedefi fuoco ardente con in* ceniieri, che tramandano profumi in onore dell· lAltiffimo . Nel primo triangolo , cioè in quello a mari finiltra fi vede il I{e MelcbU le dee co in atto di offerire a Dio pane , e vi- no , Nel fecondo fi rimira Elia , che vien_j riitorato con cibo da un Angelo . Il terze* rapprefenta Aronne , che raccoglie la pio- vuta Mannaro, ne riempie di eifa un vafo per· collocarlo dentro Γ ~4rca del Te fiamento . Si oiìerva nel quarto un Sacerdote in atto di di» fpenfare ì Vani della Vropofizione . Pattan- do da triangoli alle lunette , nella prima fi rapprefenta Γ offerta fatta dal Sommo Sacer* dote delle primizie dei Grano , ed in e (fa ri- wiranfi gli Esploratori, i quali ritornati dal· la Terra di Promiifione tengono in mano un. C gro£
(0 TavoI.VI.
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fé Jfyova Defcrizione
gròflfi {fimo grappolo di Uva.NelIa feconda fi
ravvila Ifaìa, cui vengono con ardente car- bone niondate dall'Angelo le labbra; Ed Oza Ancora , il quale neU* atto di ilender la ma- no per riparar Γ Arca dal pericolo di eifer roverfciata, cade morto in terra improvi fa- mente . Vedeil nella terza donata vellito alla militare , che incorre nella maledizione da fuo Padre fulminata , per aver nella fbre* ila guilato un poco di miele contro il divieto del medeiimo 5 Ivi anche rimirati" F Idolo di Dagone fatto in pezzj, e {tritolato in vicinan- za, .dell' <Arca . Guido Ubaldo Abbatini è flato Γ Autore di quelli Mufaici efeguiti fe- condo il difegno φ Vietro da Cortona^ chec- ché ne dica in contrario il T. Bonanni, qua- le afferma , il difegno etfere flato fatto da_> piccolo Formolo, e Giannantonio Sparadl· no . JL\ornato >vdelle lunette fi attribuire a Orazio Manenti, avendone fatto il difegno ^ajfadlo Vanni Sane fé . Paifando adeifo a rimirarne la contigua_s
Cappella del Sagramento, vedeii quella rac- ■diiufajia una belli lììma Cancellata di ferro, e metalli lavorata col difegno del Borromino nel Pontificato ai Orbano Vili. Fiancheg* giano la medeilma due Colonne di mifchio Cottanello, le quali lbttengono un ornamen- to fuperiore con Frontefpizio acuto fopra di di veri! marmi compolto. Quelle Colonne di inguai mjfura delie altre negli antecedenti |
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Bel Faticano . *■ 5:1
Capitoli già defcritte fervono di interrom-
pimento a due quadrilunghe , e fpaziofe fi- neitre munite anch'eOfe di ferrate, e di lucidi criftalli nell'anno 1760. ivi collocati. L'augii* ila Cappella detta del Sagramento (1) , per- chè ivi fi adora Gesù. Crilto Sagramentato,iì, eftende in altezza dal piano del pavimento fi·» no all'occhio del Cupolino palmi ottantafei 9 la fua larghezza è nella fuperficie palmi fe£ fantaquattro, e palmi cento è la lunghezza. Otto Pilaftri ftriati, che in eiTa rimiranfi, coti bafi e capitelli dorati, Frontefpizj d'ordine Jonico , fovra de' quali pofano alcuni Ange* li di ftucco; le Pareti dipinte nell'anno 1759- a broccato giallo lumeggiato a" oro con fon- do color di perla ; Ed il pavimento lailricato di bel nuovo di finjiTimi marmi a fpefe della Rev. Fabbrica , più vaga la rendono , e pia maeftofa . Ergefi in eiTa, in mezzo a due_> gran Porte, grandiofo Altare, fopra del qua- le pofa il maeftofo Ciborio formato a guifa di un piccol Tempio rotondo circondato da, Colonne di Lapislazzuli d'ordine Corintio , con bafi e capitelli di metallo dorato , quali folte ngono il fovrapofto ornamento , e Cu- poletta dello dello metallo , la di cui altezza. prefa dal pavimento a tutta la fua fommità , confifte in palmi' ventotto e mezzo . Ai due lati di e(To efiitono due Angeli parimente del niedefimo metallo dorato in atto di adorazio» C 2 ne
ÌO Tavol, VI. num. 14,
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ne dell' altezza palmi dodici in circa . Pofa*
no quelli fopra due piedeftallidi porta Canta, ed alabaftro compoili, con plinto di verde antico, e fuo zoccolo di marmo bianco e_? nero dell' altezza in tutto palmi undici e mezzo, larghi palmi cinque e mezzo . La itruttura degl'uni, e dell'altro de bb e fi al difegno,edall'aniilenza del Cavaliere Berni- ni (i) nel Pontificato dì Clemente X. In que« ilo Altare collocato rimirali un Quadro di- pinto a frefco con cornice di metallo dorato, e delineato da Tietro da Cortona nel i<55p., il quale rapprefenta le tre Perfone della San- tiifima Trinità . La Balauilrata di marmo , che racchiude quello Altare ha la medeilma altezza , ed eftenfione di quella da noi de- ferta nella Cappella di S^Sebafliano^ ed è delli ileiU marmi comporta . Delle due por- te , in mezzo alle quali rifiede il predetto Altare , quella a finiftra conduce ad una pic- cola Sagreilìa , che ferve per commodo del- ia prefente Cappella ; 1' altra a.delira guida a una Scala fegreta fatta fabbricare da Sifto F, , per potere i Pontefici in qualche occa- fione dal Palazzo Vaticano aver libero , e privato l'ingreifo nella Bafilica . La volta di quella Scala e tutta dipinta a vaghi grottes- chi rinterfiati con le armi del*detto Pontefice in più parti malmenati dal tempo , e corro- iì. Quelle Pitture fecondo il rapporto del {0 Domenico gemini cap, n, in fin.
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Del Vaticano. j"j
T.Bonanrti fono opera di Lattanzio Mainar··
di Bolognefe. Vedeiì eretto a man iiniilra di quefla Cappella (1) , poco lungi dalla prima defcritta Porta , fotto ad un' arco ornato di due pilaftri, e frontefpizio aperto di fopra , un Altare con Quadro dipinto in tela , in cui ii rapprefenta S. Maurizio e fuoi Compagni celebri Martiri, de' quali abbiamo gì' Atti finceri preifo Ityinart. Alcuni vogliono che quello Quadro foffe dipinto dal- Cavaliere Bernini, altri poi da Carlo Tcllegrini. Le Colonne di quello Altare , che foilengono il fuperior ornamento di elfo , fono due delle dodici vitinee di marmo bianco che ilavano nell1 antica Bafiiica . Hanno eife di diame-< tro palmi due , e tre quarti, e di altezza 9 comprefa la loro bafe e capitello, palmi' ventuno. Vicino a quefìo Altare ίϊ fcorge nel pavi«
mento il nobile Sepolcro di Siflo IV. forma- to tutto di metallo (2) . Elfo è rilevato da__» terra palmi tre e mezzo , largo palmi quitt- dici y e lungo palmi venti. Nel piano di fo-* Pra, 0 Ìia coperchio fcorgeil la figura del detto Pontefice giacente fopra nobil cufci* no, e deT Pontificali abiti riveitito , attor- niato da bene intefa cornice interrotta nei quattro angoli dalle Armi del medefimo, e da fette BaiIìrilievU RapprefenUnoeifi di* C 5 ver,-
CO Tavol. VT. num. 1$,
(0 Tavol, VI. nunir ig. |
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54 TtyoQ-a Defcrizhne
verfe Virtù , cioè là Carità, la Speranza ,
la Giuflizia , la Fortezza, la "Prudenza, la Fede con fua Ifcrizione , Neil" inferior par- te centinata fono racchiufi da diveriì cartoc- ciami, e frondi contornati dieci BafTirilievi rapprefentanti la Filofofta , la Teologìa , Geometrìa, Mufica, Trofpettiva , Gram- matica , Pittorica, Dialettica, ^Aflrologìa, ed ^Aritmetica , virtù , e fcienze, ο eferci» tate dal detto Pontefice, ο dal medesimo protette . L' Autore dì tal Sepolcro fu *An* tonio Tollajolo , il quak lo efeguì nelP an- no 1433. per ordine del Cardinale Giuliano della Bavere Nipote del Pontefice Sìflo IV., a cui fucceffe di poi nel Pontificato col nome dì Giulio IL· Ebbe quefto Dcpofìto la fua pri- miera fede nella Cappella del Coro, che fab- bricato aveva il medeilmo Pontefice Siflo IK Fu però di qui rimoifo nel 1609. in oc- caiìone , che fu demolita la fuddetta Cap- pella , eifendovi flato reftituito dopo la nuo- va corruzione di eifa ; ma ficcome la pre- detta mole ferviva d'impedimento all' efer- cizio delle Sacre Funzioni, fu per ordine di orbano FUI. nell' anno 1635. trasferita in quello luogo, ove al prefente fi fcorge . In quefto ifteifo Depofito li 21. Agofto 162?· furono fepolti Giulio IL , il Cardinal Fazio Santorio, ed il Cardinal Galeotto della Κ0* pere. Incontro al detto Altare di S.Maurizio
dalla
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Del Faticano. 5 5
dalla parte oppofta il vede un magnifico Or-
gano (i) collocato fotto un arco, appiè di cui è una porta , che corrifponde alla conti·* ■gua Gregoriana Cappella 5 alla quale indriz- zaremo il noitro cammino , dopo aver data un' occhiata alli ilucchi, che ricuoprono la volta di quefta Cappella del Sagramento « Nel primo ovato a mano ilniltra vi fi vede efprelTa la Trobatica Tifdna . Accanto d_j quello vede il una fin e (tra finta ,- vicino alla quale vi è un BafTorilievo rapprefentante la Aegina Saba, che vifita Salomone^ con mol- ti Putti bianchi parimente in Ballbrilievo'. Rimirai! più appreifo Gesù Criflo , che gua- risce urf Indemoniato :■ Sopra il Corniciornsr feorgefi un angelo s che /caccia dal Tara·* difo Terreflre *Adamo, ed Eva. Eiìfte fopra Γ Arco deir Altare di S,-Maurizio in mezzo a due Fronte fpi ζ jun'ovato folle nuto da due Angeli al naturale efprimente V\dbhndan« %& ν nuovamente fatto. Sopra quefto vi fi vede Salomone y che riceve', ed approva la "Pianta del tempio j accanto al· quale rimi·' ^afi in altraovato· Eva, che porge il potimi 'Vietato ad <Adamo. Quello nella Volta , ac- canto il, Cupolino, rapprefenta Melchifedec*- corche offerifee ad sbramo il pam, ed ilvi*- »<j · Nella facciata poi* dell'Aitare accanto alla fineilra fi efprimc Gesà Criflo + che fcac* va dal Tempio i Mercadanti.. Sopra di que* $0 Tavoi, VS. num. 17*
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5^ ^uóvaDefcrizione
ita nella Volta, il Giudizio di Salomone. Nel
fineftrone fopra V Aitar del Sagramento efi- ile un Baiforilievo bislungo rapprefentante Davidde , che taglia h tefta al Gigante Go- lìa . Dalla detta parte fotto il cornicione 5". Ciò: Battifia , che predica nel Deferto , ac* ccmuyido col dito il Divino agnello . Sopra il cornicione vi è un altro ovato rapprefen- tante un Sagrificio. Efprimeii fopra la por- ta , che da l'ingreffo alla fovraccennata Sca- la del Palazzo , Gesù Criflo , quando entra trionfante in Gerufalemmeifopra. il cornicio- ne , la Creazione di Eva ; e full' Arco dell' Organo in mezzo al Frontefpizio aperto, che riiiede fui cornicione , evvi un ovato foitenuto da due Angeli al naturale , ove ίϊ rapprefenta la Fede. Sopra il medefimo nel- la Volta in ottangolo bislungo Salomone ac- clamato Rè per ordine di fuo Padre . Nel cantone del detto Arco fotto al cornicione , Cesa Crifìo , chefana un Cieco . Sopra il cor- nicione in un tondo, Iddio, che crea *Ada« imo ; Nel mezzo del Voltone, Samuelle^ che unge David I{e d> Ifdraello . Nel cantone? ibtto il cornicione della Facciata incontro Γ Altare , il riforgimento dì Lazzaro . So- pra il cornicione nella Volta , cioè accanto i Pilaftri, che racchiudono la Cancellata di ferro, il Sommo Sacerdote Sadoc, che unge J\e Salomone , In mezzo a i due fovrapoili .Frontéfpizj in una cartella fi efprime la Ca~ |
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Bel Vaticano.- $j
rìtà. Nella Volta fopra la finefìra in riqua-
dro bislungo , lAcabbo ,· che fa uccidere Ì Trofeti , Tutti, queili iluechi, e baiTirilievi iitoriati meiTi a oro f furono efeguiti da Già- comò Verugino col difegno del Cavaliere 'Pietro Berrettini da Cortona, quali riilaura- ti furono * e ravvivati nel!' anno 1758. per ordine della Bgv. Fabbrica Λ\ fuperior Cu- polino , adornato anch' elfo dì ilucchi dora- ti , fu ivi aperto nel fopradetto anno ,- affine ài recar maggior lume a si maeilofa. Cap- pella r CAPITOLO X.
*Arco terzo con i Depofìti de' Pontefici
Gregorio XLll. , e Gregorio XIV, PRofeguendo adeflfo il noilro cammina
verfo la fopramestovataGregoriana__s Cappella , fi palla per un Arco lungo palmi quaranta , largo palmi diciannove , il quale quantunque nel fuo Pròfpetfo Orientale ila del tutto umile agli altri di già defcritti j ri-* ceve non pertanto altro ornato al di dentro : confitte quello in un'ArGo più piccolo di al- tezza palmi quarantafei, e diciannove jdi larghezza 5 ricorre nel fello del medefì·* πιο una cornice , che termina {opra le due^ paralelle impoiie di altezza palmi tre, le ^uali fervono di capitello a due pilailri, ο e $ fa-
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5$ tytóva Defcrizìom
iiano Ìlipiti del detto arco, alti palmi trenta-
due . Sopra di elfo fcorgefi l'Arma d'Inno- cenzio X. foilenuta da due Fame di marmo, opera di Luigi Bernini. ) In quello Arco adunque, in cui termina la
minor Navata , e la nuova Aggiunta fatta da iPaolo V., rimiranfì due Sepolcri, uno in- contro Γ altro , il primo di Gregorio XIII. , di Gregorio XlK (i) il fecondo . Quello a mano delira di Gregorio XIII. tutto di mar- mo bianco compofto , fu fatto dal Cavaliere Camillo Bjifconi per ordine del Cardinale Giacomo Buoncompagni Pronipote del pre- detto Pontefice . Sopra 1* Urna, che vien io- ftenuta da un Dragone parimente di marmo, t ilemma gentilizio di fua cafa,rifìede il Simu- lacro del detto Pontefice, che tiene la delira alzata verfo il Cielo , e dalla finiftra mano un Libro con due chiavi. Ai lati di elfo fi icorgono due Statue oltre il naturale , rap- f>refentanti Γ una la Religione, la Fortezza. Γ altra . Nella parte anteriore dell'Urna ve- dei! efpreiìa in baiforilievo la correzione del Calendario fatta dal predetto Pontefice , per cui efìfo vivendo tra le altre fue operazioni li refe degno dì perpetua memoria. L'Ifcri- zione, che mi fottopoito pìedillallo india fi offerva , è al detto Pontefice allufiva . Incontro al riferito Depofito fi fcorge al-
tro <i) Tavol. VI, tram. 18,
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Dei Faticone ψ ff
tro Sepolcro , ove ripofa il corpo di Grego«
rio XIV. privo d'Ogni magnificenza , e no- biltà di lavoro r eifendo il tutto di ilucco , ed in parte colorito. 11 Nome del medefimo Pontefice a caratteri majufcoli nello fpep. cliio deir Urna incifo , evidentemente il di- moftra . Le due Figure efiftenti nelle profil- ine nicchie più grandi del naturale , e fcol- pite in marmo rapprefentano , una la Fede , e Γ altra la Giuflìzia . Quefìi due Depoiìti in vece di eifer collocati, come i pattati, in> mezzo a due colonne , fono fiancheggiati ix due pilaitri'internati di· giallo antico con ri- quadri di bianco, e nero, alabaitro,. verde antico, e "portafanta, e eonfuoLcontropilaftri di giallo antico , i quali fanno infieme vaga, comparfa » e mobilitano oltremodo queifo· fito.. CAPITOLO XI
Belr altare- di S~ Girolamo ~
PAtfato Γ Arco , in cui eirftono Γ due fò*
pradefcritti Depofiti, fcorgefene un altro più vaito(i) , e fpaziofo di larghezza palmi ctnquantacinque, e palmi ottantuno di lunghezza , il quale dà. Γ ingreffo alla Gre- goriana Cappella. Vedonfi nei lati di elfo in- teliate due delle antiche colonne di marmo C é cipol·
(ι) Tavol· VI. ma» 2<x»
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#α Innova Defcrizione
cipollino , che efifte vano nella vecchia Ba-
iilica . Quivi collocato verfo 1* Oriente nel primo Pilone rimirai! Γ Altare di S. Girola- mo , quale fi vuole eretto quafi nella mede» lima fituazione , in cui era nelP antica Bafi- lica . Po-fa fopra di quello- Altare un Qua- dro rapprefentante il Santo Dottore dipinto da Girolamo Mnzìani » che fu trasferito nella Cine fa della Madonna degli ^Angeli al- le Terme, aliar quando nel 1733. fu foftitui- to in luogo di etfoun Quadro di Mufaico ef- jpretfb felicemente per opera del Cavaliere Crifiofari dall' originale di Domenico Sam- gieri,. che confervafi in oggi nella Chiefa di S. Girolamo-della Carità .. Le "due colon- ne s che fi vedono erette a i, lati del eletto -Aitare , fono di marmo mifchio cottanello » CAPITOLO XII.
D^lla Cappella Gregoriana »
EDeccoci pur finalmente alla Gregorio
naCappellafondsitz'àa Gregorio XIII., da cui ella prefe tal denominazione , larga palmi ctiiquantafei, lunga palmi fettantatrè in circa. Quello Pontefice dopo averla eret- ta ornolla coH'opera di Giacomo della Vorta ^Architetto non iblo di Cupola , e di Volta_* coperta di ilucchi dorati, ma eziandio di pre- &k>& marmi, $fiyquali vedoaflmirabilmen- te |
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Del Faticano . €ι
te riveitite le mura , il pavimento della me*
deiima , e Γ Arco a quella contiguo . Atferi- fce il TorrigioCi) , che la fpeia occorfa per ridurre quella Cappella a quello fiato di per- fezione 5. in cui al prefente il fcorge , oltre- pafsò la fomraa di ottantamila feudi-. La_s Cupola (2), che a differenza delle altre il- eo ad ora deferitte , è di figura rotonda , è fiata prima d' ogni altra compita , vedendoli •adorna di varj. arabefehi, e fogliami tutti dorati. Ella è ugualmente che le altre tre fue compagne , (cioè quella di S*. Michele ^Arcangelo , della Madonna della Colonna , e della Clementina Cappella ) ,■ di figura sfe- rica nella fua prima apertura , ma ottango- lare ai di fopra della di. lei elevazione . Si folleva la medefima fopra gì" ardii ddLa_j Chiefa *i quali- fervono con i quattro contì- gui angoli di foftegno al Tamburo ivi ibvra- pofto , la di cui altezza, comprefo- il piede- fiallo fino alia cima della cornice , è di pal- mi trentaquattro, etfenio il vano del. mede- fimo di palmi fétfantafei e mezzo , Si vede il detto Tamburo ornato di otto finefire dell' altezza palmi dodici r e larghe lei , le qua- li tramezzate venendo da due piiaftri per parte d? ordine Corintio con fue ball,. e ca- pitelli racchiudono in mezzo una bugna· ri- quadrata ., Il piedestallo fopra la cornice, che ferve
{1} Par. z, pag. 1,77..
ìz) TavoI» V L nuau zt». |
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6z *ttyova befcrìzlom
ferve d* impoila a otto coiloloni, è alto pai"
mi fei, e due terzi j E quello contiene al- tre otto fineilre » parte di figura quadrata , e parte di figura rotonda. Sorgono fopra que» fto i fuddetti coiloloni, i quali in altrettanti fpazj ornati racchiudendo la Volta della Cu- pola con fello acuto , di palmi centoièifanta di circonferenza, vanno a finire fotto la cor- nice dell'occhio di circonferenza palmi· qua- rantotto , e fervono di foilegno alla lanter- na fovrapoftavi alta palmi venticinque . Onde tanto quella , quanto le altre tre forni* glianti Cupole * fi folle vano dal piano del pavimento della Baiìlica fin fotto à occhio predetto per palmi cento ottanta fei . Accrefce oltremodo la vaghezza di que»
fla Cappella (i) il nobile Altare, che in ef- fa riiìede tutto arricchito di alabaitr^amatl·- ili, ed altre pietre prezioie fecondo il dife« gno , che ne fece Giacomo della Torta . Ftt quivi collocata nel dì 12. Febbraio 1578. à antichiifima Immagine della Beata Vergi» ne detta del Soccorfo (2) , la quale il vene- rava nella vecchia Bafiiica çåÉà Oratorio di S. Leone L } è la niedefima munita del fuo criilallo, ed adornata di cornice dT argento- attorno. Si rimira al di fopra un vago Bal- dacchino intagliato in legno , e dorato y ne- grannitrafcoril ivi paltò, Neil1 Urna poi del
(0 Tavo!. VI. nom, æ÷,
(,ß) Alfaran, nam» 69,
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Del Faticano. 6$
ilei medefimo Altare fi venera il Corpo di
5. Gregorio Ts^azianzeno , fattovi trafporta- )re dal ìionaflero di S. Maria in Campo Mar-
zo ai 12. di Giugno dell'anno 1580. e ivi ri- porre per ordine del medefimo Pontefice . Le due colonnette di verde antico tutte di un pezzo, le quali foftengono Γ ornamento del predetto Altare ,' hanno di diametro palmi due e mezzo , e di altezza con la fua bafe, e capitello palmi ventuno . La Balauftrata , che a pie di quefto Altare rifiede , è compo- fta di bafe , e cornice di marmo bianco coti fregio di portafanta, pilaftri di brecciami fettebafe,e di marmo nero e bianco interzia- ti, e balauftri di marmo pavonazzo . In eifa ricorrono leifteife mifure accennate alle al- tre di fopra deferitte ; Ed inoltre effendo della mèdefima qualità di marmi, e fue cor- rifpondenti mifure tutte le fufifeguenti balau- Arate , che agli altri Altari della noitra Ba- ili ica fi incontrano, bafterà averle qui ibi tanto indicate . Le due colonne , che fi ve- dono ai lati del medefimo Altare di bigio marmo aifricanato, come altresì le altre due I innalzate accanto Γ Organo , che quivi efi-
fte , fono di portafanta celefte di ugual dia- metro ed altezza alle altre ne' fuperiori ca- pitoli deferitte, Diamo adeifo un occhiata ai Mufaici, che collocati rimiranfi negli angoli » e lunette di quella Cappella. Quei ne' quattro angoli rap- |
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éfy Ttyova Defcrizwne
rapprefentano i quattro Luminari dellaC-hie·»
fa , due Latini, che fono 5". Gregorio Ma- gno , e S. Girolamo ,· e due Greci s cioè S. Baftlio, e S. Gregorio T^azìanzeno . Nella > prima lunetta ii fcorge /'ÌAnnunzìazìone'ht- ta dall'Angelo Gabrielle alla PuriiTima^ Vergine , Rimiraniì nella feconda Ezechiele lo , ed Ifaìa con motti alluiivi alla Verginità di Maria . Quello lavoro fi attribuifce a_? Marcello Trovenzale^à al Calandra in tem* pò di Orbano Vili, eoi difegno nella maggior parte di Girolamo Mnzìani, quantunque^ Gafparò Celio Pittor contemporaneo alTerì-1 fca, che le Immagini de' SS. Baftlio , e Gre* gorio l^azianzeno foifero efeguite da Ce/** re Trebbia<, CAPITOLO XIII !
DeW sAltare di S, Baftlio „
COntigiio alla fopradetta Gregoriana
.Cappella evyi un'Arco lungo palmi ot* tanta, la'rgo pallili cinquantafette , il quale ferve di rifianco· al primo gran Pitone dalla parte aquilonare,- per cui fi palfa alla delira della Navata trafveria,0'fìa crociera di que- llo Tempio . Il V, Bonanni è di opinione ef- fere (lato facto' pefordke di Clemente Vili* Γ ornato del pavimento , e delli ì'tucchi do- rati r che nella Volta di queil' Arco lì ravvi- fano'
€ s,,. ■■·· i
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Del Faticano. 6$
fano : ma ila detto con fua buona pace , ei
in ciò prefe abbaglio, perchè lo (lemma del fopradetto Pontefice Gregorio XUL collo- cato neir éftremità de' pilaftri del medefi-, ino , e la uniformità del lavoro di quello Ti- to, confimile del tutto a quello della trafcor- fa , e profllma Cappella , danno barrante- mente a conofcere , che il pregio tutto de- vefi a Gregorio XUL Nella faccia del fopra- detto primo pilone ricoperta dall' antidetto arco dal lato aquilonare efifte Γ Altare di S> Bafilio Magno (ι) , fopra del quale colloca- to vi Mette per alquanto tempo un Quadro , incominciato prima da Girolamo Mtiziani » e pofcia da Ce)are Trebbia terminato, in cui fi rapprefenta Γ Imperador Valente da alto ftupore foprafatto, e venuto mejao , allora che vide , con qual fingolar maeftà , e reli* gione celebravaniì nel-Tempio dal Santo Vefcovo i divini Uffizj, accorgendofi, che non erano accolti i doni, che egli offerir voleva alla facra Menfa. Quefto medefimo fatto fu efpreifo , con altra idea però, da__» Monfìeur Tietro Subleyras nell' anno 1747.5 quale fucceifivamente efpreifo in Μufaico fotto la direzione del Cavaliere Pier Leone Ghezzi, fu in quefto Altare riporto. Le due colonne , che rifiedono ai lati di elfo , fono di marmo bigio affricanato , avendo effe non Hien,
(t) Tavola Ylt n«m, zj.
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66 ${ΐ40*να D eferìzione
men , che la.balauilrata de' medeiimi mar-
mi eompoila , le ifteife mifure ne' fuperiorì capitoli accennate . Efifte di contro a quefto Altare una Por- I
ta(i), che dà 1' ingreffo a una delle otto leale a lumaca , come fu divifato al cap.6.9 e alla prima fcala a lumaca grande piana, la quale conduce alle fuperiorì volte , e parti- colarmente a due ftanze ottagone . Sopra di quella Porta feorgeii dipinta a frefeo la La* Vanda dei piedi fatta da Gesù Criflo agli *A~ pofloli nell'ultima Cena ► L'opera fu efe·* guita dal Cavaliere Bagliori nell'anno 1630. Vedonfi ai lati di quella porta due colonne di marmo bigio affricanato , conilmiie alle j iòprariferite del fuo dicontro Altare. CAPITOLO XIV.
Bella Tribuna aquilonare, ove efifiono gli
^Altari d£ SS. Troeeffo ,. e Martini ano r di S. Erafmo , e di L Vvincislao , FAiTaiI dal fopradettoarco alla parte de*
lira della Navata trafverfa dilatata dal Buonarroti (2) in forma di femicircolo, di lunghezza palmi cento dickiTette , e larga palmi novantafei, capace di tre Altari, con avervi innalzata la Volta di travertini così , - bene (i) Tavola VL num, 24,
{ζ) Tavola VI. Leu, Z. a. |
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Del Vaticana. 6?
bene uniti, e commefli, che fembravano
un fol pezzo. Furono a feconda dell' idèa_» ài quello Architetto eretti in quello luogo tre Altari (i) . In quello dì mezza veneran- ti i Santi Corpi dei due gloriofi Martiri Pro- cejfo , e Martiniano . Ebbero quelli il loro primiero luogo nell' Oratorio eretto loro da S. Tafqualel. nel Tempio Vaticano, emen- do flati collocati fotto Γ Altare in un Urna__» di porfido . Nel Pontificato di Giulio IL fu disfatto Γ Oratorio fudetto , onde furono trasferiti fotto altro Altare , ove flava il fa- mofiffimo Organo del Mofca, prima che fofc fé nella Cappella del Coro trafportato . De- molito ancor quello Altare per ordine di Taok V. ai 27. di Ottobre 1605. dopo eflfere flati riporti nella Sagreilia fopra l'Altare^ delle Reliquie , furono ai 28. del mefe di Decembre del fuddetto anno con gran pom- pa collocati in quello Altare . Il Quadro in Mufaico, che ivi iì vede rapprefentante il lor Martirio, è opera del Cavaliere Criflofa* ri efpreifa nell' anno 1757. dall' originale in tela fatto da Ivionfiew Valemmo Pittor Fran- cefe , che prima in quello Altare era collo- cato , ed ora conferva!! iniiem con gli altri due Quadri (2) nella feconda fala de' Prin- cipi del Palazzo Apoltolico Quirinale . Le due colonne di porfido, che foftengono Tor- nato |
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(1) Tavola VI. num. 16,
(2} Martinetti iib, 2, caP. 8. $. iv. ael firj. |
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68 Ôîìïíá Defevizione
nato di quello Altare, fono della ileifa mi fu*
ra di quelle già indicate nel!' Altare della_a Gregoriana Cappella 5 E le vaghe colonne ftriate , che riiiedono ai lati del medeiìmo, | fono di giallo antico . Rimangono a confiderarii gli altri due Al-
tari eretti in onore de' SS. Erafmo , e Fvin* cislao in quella iftefla Tribuna , di cui par- lammo di fopra . Quelli due Santi ebbero nella vecchia Bafilica un folo Altare , non così nella nuova . Sull'Altare iituato ali?»_»
delira dedicato a S. Erafmo riiiede un Qua-
dro ( 1) in Mufaico rapprefentante il Santo, efpreflb dal Cavaliere Crifiofari nel]' anno 1739. foiKtuito in luogo dell'originale di- pinto mirabilmente nel i^2p. dal Tuffini. Le piccole colonne-, che foilengono à orna·· mento di quello Altare , fono di giallo anti- co, della ileffa mifura come fopra f E le due colonne elidenti ai lati del medeiìmo, fono di granito orientale roifo . Neil' altro Altare a man finiilra dedicato
a S. fv incisi ao (2) , fcorgeii altro Quadro efpreiTo in Mufaico parimente dal predetto Cavaliere Criflofari nel 1745. dall' origina- le , che ivi prima di quel tempo fi vedeva-* delineato da .Angelo Caro felli nel 16 $o. Le colonnette di quello Altare fono parimente di giallo antico, e le altre due ai fuoi lati fo- no di granito orientale roifo . Degno
(0 Tarol, VI, n.z*. (a) Tavol.VI, n, ti*
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Del faticarti ; · 60
Degno anche di oiTervazione'ii è Tornato
degli itucchi dorati, che nel conveiTo di que- ■fta Volta fi rimirano . Il FanvitelU ne fu Γ Architetto , avendone regolati gli orna- menti giuila.il fiftema di quella mole lavora- ta dal Buonarroti . Conferve» egli le cornici infieme , e gli fpecchj con i riquadri., a cui -fovrapofe i vaghi fettoni di fiori, e frutta , ed altri lavori di ftucco dorato . Vedonfi ne' riquadri della Volta alcuni Putti, che con fa- cri geroglifici alludono alla iloria , che negli fpecchj rotondi fi rapprefenta . Nello fpec- chio di mezzo collocato fopra Γ Altare .de' SS. Troceffo , e Martiuiano vedefi il Prenci- pe degli Apoftoli S. Tletro fatto riferrare in carcere da Erode , e poi dall' Angelo mira- colofamente liberato . Si efprime nel fecon- do fovrapofto all' Altare di S. Erafmo il Po- polo di Lift-ri, che voleva offrir facrificLO a S. Vaolo , e S. Barnaba., quali teneva per Dei, per edere flato dal primo lo Storpio miracolofamente rifanato . Neil' altro coiv rifpondente alP Altare di S. Fmncislao fi rapprefenta 5. Vaolo in atto di predicare^ nell' Areopago . Il lavoro di queft.i ftucchi fi Attribuifce in gran parte airaififtenza noii.-» men , che all' opera .di Giambattifla Maini Scultore, quali fi vogliono efeguiti ad imi- tazione de' difegni di Raffaello da Orbino , che vedonfi efprcflì nel contiguo Apo.ftolico Palazzo, CA-
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-70 · Ήβ&να Defcrlzkne
CAPITOLO XV.
DeW altare della navicella .
NEL fecondo Pilone , il quale foftiene
la gran Cupola , efiftc un' Aitare det- to della navicella . Il medefimo è ricoper- to dal grand'Arco , che al fopradetto Pilone ferve di rifianco (i) , lungo palmi ottanta , largo palmi cinquantafette . Queilo Altare vien così denominato dal Quadro in Mufai- co, che fopradieiTorifiede,rapprefentan^ te una piccola J^ave ondeggiante in mezzo ai flutti, e S. Tietro vicino a fommergeriì, e-da Crifto folle vato. Il lavoro di un tal Qua- dro fi attribuifce alla Scuola del Cavaliere Tietro Taolo Criflofarh eifendo flato efpref- fo ia una copia da Vjccolò Ricciolini (2) , efattamente fatta dall' originale del Cavalie- re Lanfranchì, quale di prefente conferva* fi , febbene non intero , nel portico fuperio- re iella Baiìlica , come meglio farà accen- nato al cap.4.3. Le due colonne , ai lati di quefto Altare collocate, fono di giallo di Siena , volgarmente chiamato broccatello , ivi mede in opera In vece delle antiche di granito roflb , le quali, per eflere in pezzi » furono tolte, e delle medeiime negli anni feor-
j^i) Tavol. VI. num. 28.
ζζ) Martinetti pr. z, cap, ix« $, r.
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Dtl faticane . η τ
fcorfi ne furono fatti li fcalini alle cinque^
Porte della Bafilica . Vedefi dicontro a quello Altare fotto il
medelìmo arco (i) una porta , la quale dà Γ ingreifo alla feconda delle cinque maggio- ri fcale piane a lumaca , che conduce alle_# fuperiori volte , e particolarmente alle due ftanze ottagone , quali fopra il detto arco , e Γ altro proiTimo ritrovanti fituate, Sopra di quella porta feorgefi dipinto a frefeo il Battefìmo (2) dei.due C.uftodi del Carcere Marnertino Tro ceffo , e Martiniano dato lo- ro da S. Tietro, allor quando elfo fu ritenu- to indetto Carcere, lavoro di Andrea Ca- maffei. Le due colonne , che ii follevano ai lati di detta porta, e Pittura., fono di marmo niifchjo cottanel]o. CAPITOLO XVI,
Della Capella 9 ed altare di S. Michele
arcangelo Λ e /mfovrapofla
Cupola,
I)Ocolungi dall'Altare fuddettodella_j
. navicella , efifte la Cappella di S. Mi- chele Arcangelo., larga palmi fettantaquat- &o i lunga palmi fettantaféi, La Cupola-* frettavi giuila il difegno di Michel .Angelo Buonarroti è una delle quattro minori ottan- gola- ri) Tavolavi, nudo.zik (*) ivi. +40
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çé T^UdVd Defcrkione
golari cupole della Baillica , come di fopra
fu accennato al cap. XII. Vedeii eiTa abbel- lita di vaghi Muiaici, che Angeli rapprc- ientano,e Medaglioni me (Ti a oro. Ne'trian- goli il efprimono S. Leone L , S. Bernardo , S, Dionigi <Areopagita , ed un Vescovo Gre* co , quale , fecondo il parere del Sidone , e del clù&nttimo-Martinetti, è S, Flavi ano Vatriarca di Coflantinopoli. Il Cavaliere Fontana., e il v. Bonanni (i) prefero abba- glio , allorché diifero eifere il primo S. Gre·* gorio , dimoftrandone chiaramente à errore la ifcrizione ivi efpreiìa , denotante efìfer quella la Immagine di S. Leone L non già di S. Gregorio . Quelli Mufaici furono efegui- ti dal Calandra giuda il difegno di quattro di veri! ProfeiTori, de' quali à Immagine di S, Leone I. è di Francefco Romanelli·, di Car- lo Pellegrini quella di S. Bernardo , à altra îÀß S. Dionigj di Gm/ììo Abbatini ·, e di ,ëÃë- drea Sacchi 1' ultima . Nel fordino fopra_j à Altare di S. Michele arcangelo, vedeii da una parte un angelo, il quale reca il cibo al Trofeta Ella. Dall'altra parte Tobia accom- pagnato dall' arcangelo Haffaelle , tenendo in mano un Pefce . Neil1 altro fopra l'Alta- re di S, Tetronilla , vedeii S. Tietro , che_^ battezza la medeiìma Santa , e il Sacerdote Tìjcodemo , che la comunica . Quelli ulti- mi Mufaici furono dipinti da Ventura Lam- bir·4 æé) Martinetti Iib. z, cap, p, $., é r, |
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'■'"Ô*^/'
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Del Faticane . , 735
berti, e dal Cavalieri; Marco Benejìal » e di
poi eieguiti dall'Ottavi ani, Clori, Vo , O*/^· /0»/, e Fiani 5 i quali altresì pofero in Mu- faico gì' Angeli, con i Medaglioni , ed al- tri ornamenti della Cupola , con direzione , difegno del fopramentovato Ricciolini. Volgendo adeilb il guardo ai due Altari ,
che in quella Cappella ravvifaniS (1) in vi- cinanza Γ un dell' altro : Nel primo , cioè , quello a mano delira , vi fu per lo pallaio un Quadro in Mufaico rapprefentante Γarcan- gelo S. Michele, efprefifo da Gio: Battiflet Calandra a tempi di Orbano Vili, dall'origi- nale del Cavaliere Celare ff ^irpipo (2) , Quello Quadro eifendo ftato dai fuddetto Calandra rotato a luilro, rmfcì tanto lumi- nofoe rìfplendente , che abbagliava la vi- lla de1 riguardanti ·, lo che fu cagione, che il riferito Pontefice Urbano Vili. tralafciaC- ie il fuoben conceputo penderò di far efprjl·* mere in Mufaico tutti gli altri Quadri di quello Tempio. La %cv. Fabbrica di S. die- tro iempre intenta ad illuilrare con nuovi e pregevoli adornamenti quella facrofanta_» -BalliIca , avendo veduto , che il detto Mu- saico aveva patito qualche nocumento in diverle parti ; (labili di rinnuovare il me- defimo t e in fua vece rapprefentarvi il fa·* mofiflìmo Quadro di S. Michele , che con- ■ . . D fer- ii) Tavola Vi. num. ;r.
Ci) Bonanni cap. ii, nunxe 20Λ |
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»74 ׫ïöë befcriztone
fervafi nella Chieia della SS. Concezione de
ØÔ. Cappuccini, opera infigne di Guido J\p. ni. Fu porto gi* in Mufaico con eccellente maeftrìa dai due virtuofi Mufaicifti Bernar- dino Regoli, e Francefco Piani, fecondo à originale fatto trafportare nello Studio del Jvlufaico Ë e mirabilmente imitato. NelPan- pò i?5p. fu queir ultimo adornato di nobil cornice di metallo dorato, e foftituito in luo- go del primo , ove aj prefente fi rimira . Le due colonnette , che foilengono l'ornato di quefto Altare , fono di porta/anta 5 E le_j due laterali colonne fono di granito orienta» |e nero , CAPITOLO XVII.
De//' altare di S. Tetronilla ,
L' Altro Altare , che in quefto luogo po-
co lungi dal iòvradetto di S. Michele ^Arcangelo (1) rimirafi, è dedicato a 5". Te- tronilla . Rifiede fovra di eifo un Quadro in Mufaico rapprefentante la Santa efpreilb jdal Cavaliere Crifiofari nel 1720. fulle trac- eie dell' originale dipinto dal celebre Gioì Francefco da Cento, chiamato volgarmente il Guerrino, che fu trasferito nella Sala Re- gia del Palazzo Apoftolico nel Quirinale 1 idior quando in luogo di eifo vi fu collocata $>é) Tavola Vi, nqm, j æ,
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Bel Faticano, ή$
la preferite copia in Mufaico . Eravì preifo
alla Vecchia Baiilica un Oratorio, eretto da Taolo ί, (ι) in onore della ibpradetta Santa, di ugual bruttura all' altro fuo contiguo de· dicato a S. Maria della Febbre (2) , in oggi Sagreftìa della Baiilica . QueiF Oratorio era di torma rotonda al di fuori, e di forma ot- tangolare al di dentro , avendo palmi fettan- tacinque di diametro, e di altezza palmi cen* tocinque . Racchiudeva in fé due ingrefli , e fei Altari, uno de* quali dedicato al Salva" tore dal Cardinale Tomajfo Orfini > Altro al- la annunciazione di Maria Vergine da Ma- ria Conti: Altro fenza culto , e fenza no- me : Γ altro di S. Tetrwilla , fotto del qua- le fu collocato il di lei fanto Corpo : Altro fenza nome , fotto di cui furono ripolle mol- te olla fcavate da diverfi Sepolcri ; ed un_* altro parimente fenza nome. La Cappella, ο Ha Altare fopradetto di S. Tetronilla, fu chiamata per qualche tempo de' J\e di Fran^ c[a(ì) 1 non già perchè fole da quei Sovra- ni eretta , e rabbricata, ma perchè fu rifto- rata da Luigi XL con avervi fondato anche ààiQ Cappellanìe . Il fovrariferito Tempio , 0 fia Oratorio , perchè fervi va d7 impedì·* mento alla nuova Fabbrica della Baiilica» fu interamente demolito , e gettato a terra a__* D 2 tem-
(0 Grimaldi litro d* ÌWrom pag. 43. tergi
CO Tavol. i. Ut-. G. F.
(i) Torrig.Gioft. VatiQ. Γ.ι. j>ag. 14$. « feg·
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Þ6 1{Ç0Öá Deferirtene
t^mpo di Giulio IL , ed allora fu che il San-
to Corpo della detta Vergine fu trasferito in uno'degli Altari della Sagreftìa della Basil- ea ,' e di poi per ordine di Gregorio XIII. fotto à Altare detto del Crocififfo , come fi ditte al cap.V. Finalmente ai 15. di Gennajo dell'anno 1606. per comando di VaoloV. (1) fu con {bienne pompa nel prefente luogo ri- porto . Le due colonne ai lati di quello Alta- re fono di granito nero orientale , CAPITOLO XVIII. ·
! DeW ^Altare della Ô abita .
Volgendo ora lo fguardo al fecondo Pi-
lone (2) fiancheggiato da un^ Arco lungo palmi ottantuno, largo palmi cinquan- taquattro , fcorgeiì nella parte occidentale un' Altare detto della Tabita , dal Quadro , in cui ilrapprefenta la defonta Donna richia- mata a vita da 5. Vietro . Tal Quadro fu di- pinto a frefeo da Giovanni Baglioni (3),qua- le, febbene da GhifeppeMontanl ri dorato, ha perduto nondimeno molto della fua primiera virta . Si travaglia in oggi al Mufaico di tal Quadrò, fecondo à e Templare efpreib cir- ca tal foggetto da Tlacido Coflanzi, dai vir- tuoii
(1) Grimaldi luog. cit. pag. 47, 49.
Ci) Tavola VI. num. $3,
i3> Foman. pag. 39?. v ;
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Del Vaticano ,■ yj
tuofi dello Studio del Mufaico , cioè dall'Or*
taviani, Tegoli, Fiani, Talat, Tolverel* li, e Volpini, quale fi fpera nel prefentc-> anno vederi! collocato fui detto Altare , Le due colonne laterali del medeiìmo , fono di grafito nero orientale. CAPITOLO XIX.
Depofito di Clemente A".
SCorgeiì dicontro al già defcritto Altare
il Depofito , in cui fono racchiufe Icj? ceneri di Clemente X.. (i) lì Cardinal Valuz^ %o altieri ereife tal Depoilto. al degniflìmo fuo Zio giufta il difegno del Cavaliere Mat- tia de J\oJJì. E'-quello comporto di divertì marmi coloriti , cioè ; il· primo piantato è di bigio a vena bianco e nero, con fpecchj di giallo antico ; La Cartella di nero ; gli zoccoli delle Figure di diafpro , con fpecchj di diafpro verde ; lo zoccolo , ove riiìede la. Statua del Pontefice , di giallo antico , coni ipecchj di verde antico . Sopra Γ Urna di diafpro rifiede la Statua del Pontefice fcol- pita in marmo·bianco da Ercole Ferrata . Ai lati di cifa vedonfi due Statue dello fteifc marmo , quella della Clemenza a man de-· ftra ", è opera di Giufeppe Mazzuoli Sane fé ; 1' altra della Benignità alla fmillra mano , fu D 3 lavo*
* ÌO Tavola VF, num» $ψ.
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t
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•yS 'º^ìï'àá Defcrìzime
lavorata da Lazzaro Marcelli. Il baiTorilic,
vo dell' Urna , fcolpito in marmo bianco , rapprefenta à apertura dell' Anno Santo nel 1575. vedendovifi efpretfo il Sommo Ponte- fice accompagnato dal Sacro Collegio degli EminentiiTimi Cardinali, dai Veicovi, e da tutto il Clero in atto di gettare a terra , con il martello in mano, la Santa Porta , lavoro di Leonardo' Leti. Reggono il Cartellone^ con fua iicrizione alcuni Putti, {ottenendo due Fame lo Stemma Gentilizio del detto Pontefice » e tanto gli uni, che à altre fono opera di Filippo Carcani. Nella parte iini- ftra del piedeitallo di quefto Depoiìto ßÀ vede una piccola porta, la quale conduce a diver- tì ilanzoni iituati nelle groifezze del prlailro ivi eiìftente per vìa della feconda pìccola^» fcala a lumaca fatta a'gradini della ftelfa for- ma, che è quella deferiti a al fuperior cap.6, Le due colonne , che eiiitono ai lati del fo- vradetto Depofito- * fono di marmo mtlcliia cottanello. |
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CAPI-
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De l Faticati* ·■
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29
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CAPITOLO XX.
Z>ella Tribuna, ove rifiede la maefiofa Catte*
ara di S.Tietro, ed ai lati i due Depofiti di Taolo III., e di Orbano FUI. DOpo aver fcorfa attentamente fa parte
aquilonare della noftra Bafiiica (i) neir ufcire dall' ultimo Arco, ci fi apre l'in* grelTo alla gran Navata Maggiore, in cui ri- chiama la noitra diligente oflervazione ciò , che di più mirabile in eiTa rifiede , voglio dire la maeitofa Tribuna , alla quale aicen- deil per due nobili gradini di porfido , eifen- do quelli i medeiìmi , per cui all'Aitar Mag- giore nella vecchia Baillica fi ialiva . Una_j» gran Mole di metallo dorato compoik , e iopra a piedeiValli di-un raro marmo colloca* ta fi icorge con fomma ammirazione nella Nicchia di mezzo di quefta Tribuna . Ella vien. comunemente chiamata la Cattedra, perchè dentro di eila confervafi" racchiufa__3 quella medefima Sedia , della quale il Glo- rioio S. Tietro, ed i fuoi SucceiTori Pontefi*- ci fi fervirono per lungo tratto di tempo nel- le Funzioni Sacre , come di-Trono fecon- do 1* EcclefiaiHco Rito. Avanti però di pafc Jtlre alla deferizione particolare di" tutta_j» la meravigliofaMacchina, non faràdifea- D 4 ro
CO Tavol. Ili, Un. f nura. j4»
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2α "ΖζαοΦα Deferitone
ϊο il rapportar quivi quella fteifa, che il
Torrigio ce ne fa della vera Cattedra di San Tietro , poiché quella di metallo , la quale , come fòpra fi dille , in fé la racchiude , può e deve chiamarli ideale . Il detto Autore , nei di cui tempi tal Sedia era a tutti viiìbile, e da ognuno confiderai- ii potè a, in tal guifa ee la rapprefenta nei capitelo 21. del fuo opuicolo intitolato : / Sacri Trofei Bimani del Trionfante Trincipe degli ^ipofloli San "Pietro : „ La veneranda Sedia , come da „ me adì 5. di Marzo 1637. ^u niifurata, ,, ed in ogni parte olfervata , e confederata, ,s è nella forma che qui deferivo ; Davanti ,, è larga palmi quattro, ed alta tre e mez- ,y zo j di dietro con Γ appoggio alta palmi ?, lei. E'fitta a colonnette , ed archetti due 9, palmi e mezzo. Dinanzi fonovi intaglia- „ te dicidotto Iftorie di avorio con finiifime ,» efquiiitezze , lavorate con lavorini fotti- j, Jiflimi di ottone ( che però nel Pontifica- to di lAleffandro VII. fu riconofeiuto efi fere oro puriifimo , giufta l'atteiìato, che ce ne fa lo fpelfe volte citato P. Bonan· $, ni ). Intorno fono di rilievo baifo molte „ figurette di avorio. Nell'appoggio è grof „ fa quattro deta ; e perchè per Γ antichità „ andava.mancando » fu cinta di cingolo di „ ferro , e di alcuni legni „ . Nei lati del- la fopradetta Sedia , iiccome atteita Monfi- gnors- Francefco Febei nel fuo libro intitola- |
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Del Faticane!V $$
m delia identità della Cattedra, in cui fede
il primo in \orna S.Tietro ftampato-iì 166&. vi iono due anelli 5 ο maniglie di ferro, af- fine di potervi intromettere le aite, perchè lerviffe ancora di Sedia Geilatoria , Oueiìa Cattedra nei trafcoriì fecoli in-diverti lue ghj sì della Bafilica , che della Sagreilìa fu collocata· ma deaerando *defandrò VII di npork in più degno e maeftofo luogov tintone addofsò iipenfiere al Cavaliere Ber- »«« C 0 , quale fi avvisò efler pregio di fu* ammirabile invenzione il fiilare mquefcu* Inbuna,tutto il-fuo talentar e fapere , co- ine in effetti efegiiì con appiaufo». e meravi- glia umveriale : ed eccone la maniera (2).. 7 VQdQr allevato in fondo all'Emiciclo ua_^ ipazioio zoccolo di bianco , e nero di Fran- ca comporto con fuo piantato· di breccia Paonazza, alto palmi undici e mezzo, e aieirenlione palmi fettantacinq.ue , nelle di cui Uccie sì anteriori-, che laterali fi rimi- dr^nT k, gentilizie Armi-di^ffi^
nJia nm ^zoccolo folle vanii quattro
t0 ^ dl diai>ro forrmati r alti· palmi ot-
mezzore larghi palmi dieci-ed un quar*
W ,.qual1 Poi*no quattro gigantefchc-3
*"ue di metallo dell'altezza di palmi cu- llette e mezzo. Rapprefentano-eifc i Qiiat- 1.0 Dottori della Chiefa, cioè due Latini E> 5, nella
(0 gomena Eernnwcjp. j,%
fc> Tavol. VJ. n. 3S. |
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2% lattava Dqcrizìone
nella parte anteriore ; e fono S.^imhrogio^
e S. OgoftiM ; E due Greci dalla pofterior parte % vale a dire S, ^tanafìo, e S.Giot Grifofiomo é quelli foftengono con atto-oife- quiofoalcuni cartocciami figurati per i piedi della fuperior Cattedra, venendo, quella al di- fetto-adorna da nobil gruppo-di Nuvole dell'" altezza di palmi undici e mezzo in arca .Un vago, zoccolo centinaio gli ferve di fottopfe- det è quello alto palmi quattro e mezzo»* eifendo contornato for)ra, e lotto da gentiL cornice , e di dìverfi fogliami riveftito . La parte da baffo della Sedia alta palmi quattro· « un quarto , è ricoperta tutta di varj, ara- be fchi con una Stella di rilievo in mezzo... R ifiede fopra di ella nobil Cufcino con fuoi fiocchi pendenti da lati, alto palmi uno e_> mezzo ^ La Spalliera dell'altezza di palmi undici, adornata air intorno di cartocciami,. e palme » vien nobilitata con un eccellente baiTorìliev© nel fuofpecchio ,. rapprefentan» •tante Crìfto ^oflro Signore in piedi* che, da la confegna dd fuo Gregge ali1" Up.ojiolo 5V Tieiro ivi profirato ,, due altri ËñïâïÃé in difparte , e diverfe pecorelle-pAfcohnu da bailo, Riceve al di fopra vago ornato di due Putti deli* altezza palmi fette , uno de* qua- li inifeurcio, e rivolto di fchiena , à altro graziofamente aiftfo fu la predetta Spallie- ra , tengono con la delira follevato il Tri- regno Papale , e con la imiftra le Pontificie Chia-
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Bei Faticanti-γ gy
Chiavi foilengono . Ai lati poi di efla miv
ranfi due Angioli veftiti in piedi dell' altez* za palmi otto e mezzo,- che con fpiritofo atteggiamento riandò appoggiati foprà il pk, defcritto Cufcino, fembrano e (fé re di si in- figne Reliquia attenti Cuftodi. Accrefce la maeftà di quella Cattedra h Gloria del Ta» radi forche al di fopraiiapre con gran nume- ro di Angeli ,*e Serafini * i quali con vagala fimetrìa fra di loro confili! in atto di1 venera- zione fu di quella Alfano gli fguardi . Sic- come cadeva il· vano del fovrapofto Fine- llrone nel mezzo della Gloria , il valcnte_y Architetto fé efprimere ne' criftalli di elfo lo Spirito Santo in fembianza di Colomba,, ed in talguifa il: difetto di quello· fervi di mk rabil vantaggio a tutta l'opera . Dietro alla Cattedra comparirono due' Colonne di bi-· gio afiricanato; con capitello ed ornamento iopra, ricoperte in parte da diverfe Kuvo- le ? e lunghi raggj dorati, i quali ali' intor- no ι sì dalla parte fuperìore , die dalle late- fili bande per lungo tratto il fpandono, e^s rendono per vero maeftofa oltre modo si mi- -rabH Macchina . Tutta l'elevazione di e (fa preia dal pavimento fino al gran Cornicione «ella Chiefa, ove fi folle vano gii ultimi rag- gi -> è di palmi cento fette .Quella gran Mo- le fi vide effettuata nello fpazio poco men % che di tre anni, eifendovì fiata racchiufa la Cattedra di S. Tietro lotto il dì il. Gennaio 0 6 1666.,
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84 Ôæçïíá Deferitone
1666,, come coda dagli Atti dei Wotaw
Giufeppe Balanini (i) . Scrive il Cavaliere Fontana (2) , che la fomma del denaro oc- corfovi afeendeife a fc.107551. moneta Ro- mana , e il pefo del Metallo impiegatovi foffe di libbre 219061., delie quali ne ha la Statua di S. ^Ambrogio libre 54023., quella di 5". Ëíïâçï libre 30791.,. à altra di S. Ë- tanafìoìhtt 23652., e 1*ultima di S. Già: Crifoflomo libre 27791 í Tutta quella gran__? Macchina fi vede in oggi ripulita » adorati liftucchi, e ridotta allo iplendor primiero a fpefe della Bgv.. Fabbrica di S. Tìctro . Le quattro predette Statue furono fu fé da Gio vanni Tifcina fotto la direzione del fopralo- %lato Cavaliere Bernini. Sotto alla predetta Mole vedeil eretto un maeftofo Altare di fi- si ifimi marmi compoilo , denominato vol- garmente à ^Altare della Cattedra , il quale follevatoeifendo.dal pavimento da tre fpa- ziofi fcalini, anch' eflfx di marmo, ha in tut- to palmi dieci di altezza y e palmi quindici e mezzo di larghezza . Accrefcono la maeilì di quella gran Mole
>due Sepolcri 9 che ai lati di· ella fi ravvifa- -350 (3 ) . Quello a mano delira racchiude le ceneri di "Paolo HI* (4) il quale flette per ale quaiì-.
(1) Neil5 ArcMv. della Bafilica ,
(é) Fontan: pag. 436· (?) Tavn]. VI: n. 37· (4) Aldi. n. 53. |
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Del Faticane.: : Μ
quanto tempo in quel Ìito , ove ili oggi è la
Statua della Veronica , daddove fu qui tra- sferito net 1528. CO Quello Depofito", che in nobiltà * e vaghezza ogni altro eccede, comporto viene di differenti rari marmi mif- chj, cioè : Il primo piantato di marmo ve- nato , il fecondod? affrieano , il MafcherQ· ne di giallo e nero , Io zoccolo , ove riilede la Statua del detto Pontefice , di marmo bianco con fpecchj di portafanta , e iafce di giallo antico . L'Ifcrizione di nero con letr- te re di giallo antico, lo sfondo delia Nicchia di bigio con fafce di portafanta , fior di per» fico, e alabaftro di montauto * efuoipila^ ilrelli di breccia corallina : Fu fatto da Gia- como della Tetta ( 2) per ordine dei CarduvI ^.lejfandrò Famefe con la fpefa di fc. 24000, Rifiede fopra Γ Urna la Statua di bronzo rapprefentante il Pontefice in atto di benedi- re ; Vcdonft ai lati due Statue di marmo ·, una della Trudenza, e Γ altra delia Giufii" zia coperta per decenza con panneggiamen- to di metallo.. La prima , giuila il riferire di Fioravanti Martinelli rapprefenta il veridi- co ritratto della Madre di detto Pontefice , e l'altra di Giulia f uà Cognata . Ai lati dello zoccolo , ove rifiede il Pontefice, fono pa- rimente aiTifi due graziofi Putti fu due car.- toqcj, i quali racchiudono in mezzo una va- .,. ■ ■ - : ^
(1) Torrig.P. I. psg. rojv
ζί) Vafar. Γ. 3. pag. 130* . |
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t6 1{tf6V4 Defevizione
ga Cartella con ale fopra ,· e Mafcarone in
profpetto, parimente alato .. Valtro poi a man iìniftra è ilDèpoÌlto di
orbano Vili, (i) fatto dal Cavaliere Bernini, j a cui cinque raefi prima , che ceiTaiTe di vi- ■ vere il medeiìmo Pontefice , ne aveva com-
meiTo il lavoro ί Fanne di ciò chiara tedi- monianza Domenico Bernini (2) nella vita del Padre ; checché ne dica in contrario il T. Bonanni (3)» quale è di opinione , ehe_j> queiP opera foiTe incominciata due anni a- vanti'V che monile il detto Pontefice . Ri« conofeefi in quello Depoiìto quello fpirito, die nei Bernini era (Ingoiare . E' parimente il medeiìmo riveitito nel Tuo primo piantato di marmo bigio ; nel fecondo zoccolo di af-· fricano ; Γ Urna è di giallo e nere ; la Car- tella de inferi ζ ione di nero ; Lo zoccolò s fu di cui pofa il Pontefice , di alabaftro di Montauto , con fafeia di bianco e nero ; La - Nicchia di bigio confondi di portafanta,per-
fìcliino T e alabaftro di Montauto 5 Γ arme di nero; il fregio di broccatello ;■ e fuoi pila-· Urini di breccia corallina . Il Simolacro del -Pontefice è di metallo , Γ Urna di Parago-
ne ; E le due Statue ailati, una rapprefen- tante la Carità , la Gin/tizia l'altra, fono dì marmo, bianco . Sopra Γ Urna ίϊ vede fcol- (fi) Tavoli, VT. n. 3$..
(i) Capi ro. in fio.· ìl) Ca^j. n, n. 24Ì |
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Bel Faticanti * 87
pita in metallo Γ Immagine della Morte con
alcuni caratteri d* oro ,· in atto di regiftrare il nome del Pontefice in un aperto volu- me . Il V. Boriarmi (0 racconta * che que- lle due Nicchie , ove fi vedono eretti i fo- pradetti due Depoilti, furono adornate con due belliflime Colonne di marmo Greco ve- nato e d*un Arco per ciafcuna comporto de* marmi tolti dal Tempio del Sole edificato àuVlmperador^Aureliano, come lo aiTerifce il Torrigio , nel Monte Quirinale , ove al: prefente e fitte il vago Giardino delir£cce/- hntiifimo Signor Contefiabile Colonna ; qual· Tempio in parte fu gettato a terra dallo ilei- fo Orbano VUL Γ anno 1630. La Volta di quella maeftofa Tribuna viene·
da vaghi tacili dorati abbellita,ultimamente aggiuntivi fecondo il penfiero del fopramen* tovato Vanmtelli. Neutre fpecchj di eifa fo- no collocati tre baifirilievi. parimente di ime» co, Si rapprefenta in quello di mezzo il Sal- vatore che porge le Chiavi della Pontificia Potetti a S. Tietro , fecondo il mirabil due- gno efpreiTo da Beffati di Orbino in uno de* fuoi Arazzi . La Crocinone del medefimo Apoilolo dipinta con vaga maeftrìa da Guido Seni in unQuadro efiftente nella Chiefa di S. Taolo alle tre Fontane ,.è il foggetto dei fe- condo . Nel terzo por fi ravvila la Decolla- zione di S1. Taolo > copiata fecondo Γ idea. dL
CO Cap, jrv
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• J» ^mva Defcrìzione
di un baiTorilievo dal Cavaliere sigarài ·%
formato in un gran Bacile di argento, il quale fu dal medeiimo regalato al Gran Dw· e a di Tofcana » CAPITOLO XXI,
citaredi S. Pietro , che libera lo ftroppio ;
con il Dapofito di ^éeffandro Vili, in- contro . INcaminkrnoci adeifc alla finiftra Navata
di quello Tempio : Ella ha il fuo princi- pio da un'Arco di uguale mifura, e iimetrìa al fuo di contro corrifpondente Arco , ove , viddem© iìtuati l'Altare della Τ abita , ed il· Depofito di Clemente x. già deferitti ai Cap. 18. e ip. Alla finiftra di queiFArco vedefi un* Altare con due Colonne dì granito nero ©dentale r. con Quadro (i) fopra, in cui fi rapprefenta-il. miracolo fatto da $. Pietro della guarigione dello Stroppio, Lodovico Civoli y che ne fu l'Autore , lo dipinte nel- la Lavagna, avendolo incominciato nel Pon- tificato di Clemente Vili, e terminato fotto -Paolo V. per teiiimonianza del Baglioni (z) Queiio Quadro febbene fia ftato con nuovi colori ravvivato da Giufeppe Montano, fi lcorge nulladimeno deteriorato alquanto , e man*
ίι) Tavoi. VÌ. num.-gS.
(0 Bonan. cap, 31.nmn.25, . ;
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Del Faticano » $9
mancante della fua primiera bellezza . Ef-
fendofi già poile le mani al lavoro in Musai- co dai virtuofi di sì nobile Studio Ottaviam, Talat, Cocchi, ed Embò fecondo il nuo- vo originale fatto da Francesco Mancini, le ne attende la di lui ultimazione , per effer ivi collocato. ■ %
Dirimpetto a quello Altare fi rimira innal-
zato il Depofito di aleftandro Vili. (i) » Comporto è anch'elfo di fquifiti(limimarmi di differenti colori, e metalli dorati in que- lla guifa , cioè : Il primo piantato è di aftn- cano ; lo. zoccolo di alabailro di Montante con fpecchj di verde antico ; lo zoccolo del- ie Figure di Alabailro di Palombaro ; Γ Urna di nero ; lo zoccolo , ove rifiede il Pontefi- ce , di giallo antico -7 ed i riquadri di fior di perfico. Fu fatto quello erigere per ordine del Cardinale Tietro Ottoboni di lui Pronipo- te fecondo il difegno del Co: Carrigo di San Martino . Rifiede in etto il Simulacro di me- tallo del Pontefice in atto di benedire ,, qua-* le fu gettato da Giuseppe Bertoft. Vedonfi al- iati del medefimo due Statue di marmo hl_* piedi, una delle quali rapprefenta la ]{elt- gione , e Γ altra la Trudenza * angelo de Hojjì fu V autore di etfe , e del Baiìbrilieyo r ove fcolpita fi icorge la (bienne Canoniza- zione fatta da quel Pontefice nell'anno 1690. de' SS. dietro Giufliniano, Giovanni da Ca- pirne.·* (1) TavoJ. VI. num» \9* . > - ■■ ■·*
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pò tyiova Deferì zione
pifirano , Giovanni da S. Facondo, Giova-rp*
ni di Dio , e Taf quale Baylon, Le due Co- lonne efiftenti ai lati di quello Depoiito, fo- no di marmo mifchio cottanello . Fra la Co- lonna delira , ed il Pilallro vi è una piccola Porta incaftrata nel muro , perla quale fi fa- le alla terza Scala a lumaca piccola fatta a__3 gradini, che conduce ad alcuni ilanzoni eii* ftenti mi vano del contiguo Pilaiìro„ CAPITOLO XXIL
xAltare dì S. Leone Magno.
NON fi tolto perduto abbiamo di villa il
fopradetto Depoiito, che altro ogget- to ci fi preferita ad ammirare . ET quello li proiTima"Cappella di ugual eftenfione , e_> lunghezza ali* altra fua, di contro corrifpon- dente Cappella di S. Michele arcangelo, da noi deferitta al cap. 16. Contiene ella Γ Al- tare di S. Leone Magno » Γ altro contiguo della Madonna della Colonna y e la fovrapo* fla Cupola una delle quattro minori, come altre volte fu accennato . Il Quadro , che fu Γ Altare di 5". Leone ( i) rifiede* è fingokre, si per la diverfità delia materia, sì per la qualità del lavoro , per cui ne rifveglia una più attenta con fide razione » E' quefto un_* baiTorilievo fcolpito in marmo quafi tutto di' un
0) Tavola VI, num, 4©, |
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».
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Del Faticane. 9l
un pezzo di ilraordinaria grandezza . 1/Au-
tore fu il Cavaliere ^leffandrò sigarài . Rapprefentafi in elfo il Santo Pontefice Leo- ne I. veilito di Abiti Sacerdotali alla teifcus del Clero , e di numerofo fcguito , che co* manda adattila, già in procinto col fuo for- midabile Elercito di veniriene a devaitar Roma, che altrove rivolga il cammino ; hd il fiero Re da timore forprefo fta in atto di retrocedere . Al di fopra i due SS. Ëñïâïß* Tietro , e Taolo , di fpada armati, minac- ciano la morte a quel barbaro, qua or ubbi- dir non voglia al Santo Pontefice . Un tal tat- to vedefi ancora efpreifo in pittura nella fe- conda ftanza dell' appartamento fecondo del Palazzo Vaticano Ci) dal celebre B^affael d$ orbino. Sta efpofto alla pubblica venerazio- ne lotto quefto Altare il Corpo del predetto Santo Pontefice, che dopo etere tato col- locato in vari fiti della Baulica , finalmente fin dall'anno 1715· fu quivi trasferito con o lenne decorofa proceffione,a cui volle anclie intervenire Clemente XL Le due Colonne at lati di quello Altare fono di granito nero Orientale * |
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CAPI*
(1) Vafar, Ã. j. pag.8i? |
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£2 tfuova Deferìzume
CAPITOLO XXII L |
altare della Madonna , detta della Colonna*,
e fua Cupola. PReiTo al già deferitto Altare di $. Leo-
ne (i) avvene un'altro dedicato á__* Marta Santiffima detta della Colonna, per effe re fiata quella dipinta in una delle Co- lonne (2) , che nella vecchia Baiiiica ador- navano à .Altare del Sacramento. Deenan- do Ãé Ñ Onnipotente Iddio-difpenfare molte? grazie al popolo , che frequentemente con-*, correva a venerare la Beatijfima tergine in ( quefta antica Immagine, nel 15 jp. dal Ca* nmico Lodovico Bianchetti (3 ) fu- ivi eret- to-un fontuofo Altare ; ma queilo demolito a tempi di Taolo V., la Sagra Immagine net 1607. divi'fa con fega dalla Colonna , fu tra- sferita nel prefente Altare. // Cardinal Ri&n* chetti fratello del mentovato1 Canonico Lo~ dlovicofà abbellire con preztofi marmi il ri- quadro di mezzo, ove è collocato il prodi- gio fo- Simulacro . Efprime quefto la Beati/fi-? ma Vergine col fuo Divino Figliuolo in brac- cio , coronata {biennemente dal Reverendi/-* fimo Capitolo di S. "Pietro nell1 anno i6tf* Sotto
(1) Ta?oI. VT. tram-. 4r.
(i) Alfaran. num, 46,
(0 Grimaldi Jiiog. cit. psg. 99. e soe* .,
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hel Faticano. 95
Sotto quello Altare fi venerano le Sagre Ce-'
neri de1 Santi tre Pontefici Leone II. III., e IV. (i ) fatti quivi trafportare Γ anno 1607. da TaoloV. dalle fotterrane e Grotte , ove per lungo tempo giacquero , come meglio fi dichiarerà al cap.$%. Ergefi fopra quelli due Altari, e i due correfpettivi Archi una Cu- pola di forma ottangolare di .ugual fimetria * e mifura alle altre deferitte ai cap. 12. e 17. Vien di villi la Volta di eia da otto coitoloni ornati con corniciami tutti dorati, i quali racchiudono otto fpartimenti abbelliti col di* fegno di GiufeppeZobboli fin dall'anno 1757. di diverti Mufaici. In ciafeuno di elfi da ca- po fi feorge un Cherubino efiftente lopra un riquadro bislungo , ove fono efprefli alcuni " Geroglifici allufivi alla Madre di Dio , cioè ? Dom-M aurea : β cut cyprejfus in Monte syon; Tdchrafìcut Luna; Fons "^quarum & e. Di qua, e di là dal detto riquadro pendono al- cune cafeate di giglj » e roie , e lotto di elfo vcggonfi due Angioletti in atto dUbilenerlo, parimente in Mufaico ; Siegue inoltre un' ovato con cornice di travertino dorata, in cui vedonfi efprefli alcuni Emblemi tolti dal» le Litanie della Madonna; e per fine due An- geli più grandi del naturale, efprefli pan- mente in Mufaico foftengono il predetto ovato . Alle fineltrc della Cupola fanno or- namento alcuni fettoni di fiori, parimente in Μ Vi*
CO Torrig. V» a,pag. 144.
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£4 Ί^μονα Defcrizione
Mufaico col reib degli altri ovati, corni-
cione , e cornici tutte dorate . I detti Mu- faici fono opera dell' Ottaviani , Regoli , Piatti, Cocchi, Talat, Fattori, Tolverel- li, e Volpini. Ne* triangoli poi di detta Cu- pola fono efpreilì parimente in Mufaico San Bonaventura Vefcovo Cardinale, S. Tom- waffo d? Aquino, S. Gh: Damafceno, e San Germano Patriarca di Coftantinopoli. I pri- mi tre , come a tutti è ben noto, hanno de- gnamente parlato di Maria Vergine, e per tal motivo furono ivi efpreifi : Il quarto, cioè 5". Germano, è ben meritevole di tal pregio, per i quattro Panegirici da lui com- porti in onore della Madre di Dio, ed inferi- ti nella Biblioteca de' Padri (i) . Giovanni Calandra fu Γ autore di queiti Muiaici , il dilegno de* quali fi deve attribuire a diverfi ; poiché Andrea Sacchi difegnò le due figure di S. Tommajfo, e S. Gioì Damafceno, e le altre due furono difegnate dai Cavaliere Lan- franco . Gon pari lignificato vedonfi efpref- ίΐ nei fordini i Muiaici allufivi a4* pregj Ai Maria Vergine. Ne'primi fordini fi ravvi- la da una parte la Beata Vergine con Gestì Bambino , che dorme ; dalP altra parte-» un .Angelo , da cnivien S. Ghifeppe avver- tito a fuggire in Egitto. In quelli ibpra VjìI- tare di S. Leone vedefi da un lato il i$d Pro- feta |
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£0 Fonran. lib. j. «ap, j<?.
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Del Faticano . ρ 5
fetaDavid, dall' altro Salomone colle pa*
role : ofadetur me ofculo oris (m , Il fo· pralodato Gioì Calandra infieme con Guido» baldo Abbatini efpreflfero i Mufaici giade» fcritti giuda il difegno di Gio: Β aitili a B^-> mxnelli. Le due Colonnette , che foftengo- no Γ ornamento collocato fopra la Sagra Im- magine , fono di giallo antico . Le due Co- lonne grandi ai Iati del detto Altare , fono di granito nero Orientale . CAPITOLO XXIV.
altare della Caduta di Simon Mago «
e Depofìto di .Ale ffandrò VÌI,
dirimpetto .
L'Arco, che nel profeguire il noilro cam-
mino , incontrali, è della flette firne- trìa (1), e mifura di quello, che fu al cap.i$. ddcritto . In mezzo ad elfo , cioè nella fac- cia del terzo Pilone rivolta a mezzo giorno 9 efiite un" Altare con Quadro , in cui iì rap- prefenta la Caduta di Simon Mago , delinea- to da Franccfco Vanni Sane fé (z ), e con be- ile intefo difegno colorito nella Lavagna. Credendo la %<y. Fabbrica, che tal Quadro AveiTe perduto tutto il fuo pregio , per etfer dive*
(0 TavoI.Vf.
{*) Cav. Foatan, l'ib. 5. cap. 30,
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§6 l^uova Defcrizìone
divenuto affatto fcolorito , per ordine della
medefima fu efprelTa in tela, con diveria_j però mirabile idèa , la iteflfa Iiloria dal cele- bre pennello di Vompeo Batoni, uno delli eccellenti Pittori de-1 fecolo prefente . Vide- fi adunque per alquanto tempo-con univerfa* le applaufo, ed ammirazione quivi colloca- to il fudétto Quadro, finché riitorato di nuo- vo l'originale, e ridotto alla primiera fua vifta , fu quello trasferito nella Chiefa di 5". Marta degli angeli alle Terme, ove ai pre- fente efifte a perpetua memoria di un si vìr* tuofo Profeifore , Le due colonne , che {lati- no ai lati del detto Altare , fono di marmo mifchio.cottanello. Incontro al predetto Alt are fcorgeil il De-
porto di sAleffandrò FUI. (i) difegnato, e Scolpito dal Cavaliere Gìo: Lorenzo Bernini nel fine de' fuoi giorni. Rimirali il Simula- cro dei Pontefice gcnufieflfo Copra di un no- bil cufcino di dìafpro, ed il Triregno al lato di elfo fofienuto da jeminente piedeftalio .di verde antico , con falcia di breccia di fette- bafe, ed Ifcrizione di nero con falcia di gial- lo , ove leggeil fcolpito il nome del medefi- mo . Ai due lati del piedeitallo predetto nel- la parte anteriore efinono due Statue di mar* mo oltre il naturale rapprefentanti la Carità* eh ferità: queir ultima eifendo fiata \u.j> gran parte formata nuda , tu poi dallo ile ilo Ber-
ii) TavoJ, VI, «uro. 42«
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Dei faticmo. 97
gemmi (i) per ordine à'innocenzio XL ve«
ftita di metallo tinto di color bianco. Altre due Statue fi offervano nella parte poilerio- re 9 e quelle fono la Gwfiizia r e la Truden- za „ Siccome fotto a quello E)eppfito efifte una Porta ornata di ftipitl di bianco e nero ' di Francia, detta comunemente di Santa. Marta ,»la quale dà Γ ingreffo alla terza Sca- la a lumaca grande , che conduce alle fupe- riori Volte , e fpecialmente a due ilanze p> tagone fituate fopra il già defcritto Arco, ed il prefente ; Γ accorto Profeifore con^' nuova invenzione volle coprire la parte fu- psrjpre della medeiìma con una gran Coltre di diafpro di Sicilia ; vi rapprefentò in elfo la Morte in atto di tenere follevata con una mano la Coltre predetta, e con Taltra un Orologio, quaii che inoltrar vpieife al Pon- tefice eflgr giunto il termine delle pre di fu?, vita .· jLe due Colonne ftriate r che e/Iftonp ai lati del de^to Deppiìto , fpno di marra©' mifchio cottanello.. CAPITOLO XXV.
Peli4 TrìBuna Meridionale, ove rift.edono i
tre altari de? SS. Simone, e Giuda Λρο~ flpli, dé> ss. Marziale,, e Valeria, e.deW Rimane ora a coniìderare la parte effre-
ma di quella Navata trafverfa , ο iìa É Tri-
CO Domenico Btriìiaiesp, ix.
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jtS J^uovd Defcrizione
Tribuna Meridionale , che fu dal Buonar*
roti fabbricata iniìeme , e vagamente abbel- lita . La iua forma uguale , sì alla di lei con- troporta » e defcritta ucap. 14., come al- tresì alla gran Tribuna di mezzo eonfidera- ta al cap.20,, contiene le ifteffe mifure,ed è della medefima ftruttLira. Racchiude ella tre Altari dedicati ai SS. ^poftoli Simone, e Giuda ; ai SS. Marziale , e Valeria ; ed a S. Tom affo vtfpofiolo (1) . L'Altare di mez- zo vien denominato de' SS. Simone , e Giu- da , per ripofare in effo i Sagri Corpi di quefti due Apoitali. Ebbero eifi nella vec- chia Bafilica la primiera lor Sede (2) nell'Ai·* tare fìtuato fra la quinta , e fella colonna^ della Navata Maggiore a man iìninra. Edi* ficaia che fu la nuova Balilica da Taolo V. » dopo effere fiati· il dì 26. Ottobre 16¼5. ef- poiti alla publica venerazione fopra l'Altare della Cappella del Coro, furono nel giorno iufleguente in quello Altare con iblenne^ pompa racchiuii. Il Quadro, che fullrAlt&* re rifiede , fu dipinto in tela da. ^igoftino Ciampelli. Rapprefentanfi in effo i Santi A» ñïßßïÀß,ß quali predicando neHa Periia il Van- gelo , furono meflì in mezzo da quantità di Serpenti radunati da alcuni Maghi (3) * Ma |ÃÁñïßÉï1À non furono in veruna maniera-* ofèfi
(O Tavol. VI. num. 4?.
(1) Alfaran. n. 44.
(3) Mariincni Lib. 2. cap. li, pag, rSf»
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Bel Faticane. 99
offrii da quelle beftte , le quali cernirà gP
iftefli Maghi s'avventarono, fecondo il rao conto , che ce ne fa Tietro issatali nel Ca- talogo de' Santi . Le due colonnette , che_> iòftengono l'ornamento di queito Altare·, fono di porfido ; E le due grandi, contigue Ariate , fono di giallo antico . A mano delira fi rimira un' altro Altare
dedicato ai SS. Marziale Vefcovo , e Vale* ria Vergine", e Martire (i) . Rifiede in_^ elfo un Quadro dipinto in tela da Gio; ^inte- rno Sparadino , in cui ii rapprefenta la Ver- gine Falena, che eifendole flato troncato il _ Capo, lo porta ella fteifa miracolofamen* te al Santo Vefcovo il quale celebrava la Meffa , e poi muore . Di tal fitto ne fa_5 menzione il Gitato Tietro Issatali* Sotto quello Altare fi venera il Corpo del Santo Tontefice Leone IX. Neil' antica Bafilica eb- be quello la fua Sede pretto la Porta Raven- nana fotto un Altare detto de' Morti per ef- fcre uno de' Privilegiati per i Defonti., dal quale fu trasferito ai i-8.Gennajo del 1606» nel prefente Altare . Sfitte amano finita il Terzo Altare di
5. Totoaffo ËñïâïÉï con Quadro dipinto in tela da Domenico T?affignari\ Fapprefentante il medefimo Santo : Quivi ripofa il Corpo di S. Bonifacio-IV, Quello S. Pontefice fu E 2. fe-
CO Tavolt-.VI. aum. 4$*
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úïï Isluova ùefcrìzione
fepolto fra It Porta Ravennìana, e del Giu-
dizio , ove gli fu eretto da Bonifacio VUL un nobile Oratorio , quale dipoi demoli- to per la Fabbrica della nuova Baillica , fu nel 1505. eftratto il Santo Corpo ( 1 ), e_^ «ella Sagrefini ripoflo ; trasferito fucceffi·* vamente da tal luogo il dì 17* Gennaio 1606. con folenne pompa venne racchiu- fo fotto di quefto Aitare - Le Colonnette del medefimo fono di nero , e giallo anti- co , e le due grandi laterali fono di marmo cipollino 'v $ La Volta fuperiore è fiata di recente^
fornata di ftucchi dorati in CQrrifpondenza dell* altra fua compagna , come dicemmo al fopradetto åáñ.14., mediante il difegno , e à opera dei medefimi Artefici * che in quel- -h£ affaticarono . Diverfi però fono i fatti Inorici ne'tre ipecchj rotondi riportati, poi- che in quel di mezzo- vedefi- S- Tietro m ai- ºï éi render grazie ai fuo Divino Ma^firo •per à abbondantiifima pefcagione da elfo fatta contro ogni fua efpettati.va. £fprìme il fecondo a mano delira lo Stroppio miraci)» lofatnente tafanato nella Porti del· Tempi0 diSafonione .. NelterzopoiammfinifirAfi rapprefenta Anania caduto morto per ave? mentito alla $>refenza di S. Ô?ßÖÑ .- .Que$* (fatti.furono.raparefentati ad imitazione de due-
(1) Grimaldi lib. d5 IftiOW. p*g.iÌ9t·
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■ Del Faticane. ' τστ-
difegiii dà Rafael -d'Urbino efpreffinéglr
Arazzi, che ora efiitono nel Palazzo Apo~ italico. (
CAPITOLO XX'VI. >
altare della Crocifìffione di S. Tietro 9
e 'Porta della Sagreftìa-, > NÉirinohràrci alia Cappella Clementina
fi paiTa per un* Arco ( i), il quale cor·* rifponde in tutto e per tutto al]"' altro, dal lato deliro di contro fituato e defcritto nel ftìperipr cap. 13. Racchiude etto da una par·* te un'Altare, e dall'altra la Fotta dèlia Sa-* greitìa di quella Baiìlica. In quella parte del quarto Pilone , che a mezzo giorno è rivol- ta , verteiì un* Altare con fuo Quadro dipin- to fu la lavagna da Domenico Taffignani nel 1507.-5- in cui il rapprefenta hCrocififlìone di S. Tietro , febbene in oggi poco ii diilirv gua per efler tal pittura deformata oliremo*' rio, e malconcia . Neil* anno 1759* fu col- locata fu quello Altare la copia del famofo Quadro, della Trasfigurazione del Signore , dipinto da Rafael <f orbino , che eiiile nella Chiefa di S. Tietro in Mentono,' mirabitt diente efeguita da Stefano Tozzi vktuofo Profeflbre anch' erto di Pittura . Fu dipoi tal copia trasferita nello Studio del Mufaico, af* E 3 ίίη-
Ο) TavoJ, VI. miro. 4?·
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ioa putiva Defmzìone
finché ferva di modello a quei Virtuofi , fd
a fuo tempo poifa eifere in quefta Bafilica ri- porta * . , d ' Dirimpetto a quefto Altare vi e una f or- la ; che conduce alla SagreftU (Ο, e dà an- che Γ ingreifo alla quarta Scala a lumaca grande piana * la quale introduce alle fupe- riori Volte,. e particolarmente a due ilanze ©«agone fituate fopra il prefente Arco, e_j> 1* altro fulfeguente . Sopra la detta Porta n- mirafi dipinto a frefco, S. Vietro in atto.di {cacciare dalla Energumena il Demonio . GioiFrancef'co Romanelli delineo queit ope- ra nel muro della Nicchia , ove al prefente efifte il Depofito àì^lejfandro VlL ,daddo ve fu poi in quefto-luogo trasferita.. Le due Colonne ai lati del fopradetto. A tare fono di granito nero orientale % come altre?! del- la fteifa qualità di marmo fono le altre due^ collocate ai fianchi della Porta della Sa- gre iti a .. CAPITOLO XXVII.
Della Cappella. Clementina,.
PErduto.appena di villa quell'ultimo Ar~
co, ecco che fi prefenta a noftri igua^ di la Cappella Clementina,, cosi detta da Ci- mate UìijàU la edificò . Quefta Capj*£ (i) Tavo!. Vr.nae.49·.
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Bel Vaticane * 103
la circa la fua larghezza , e lunghezza, e
fimetrìa corrifponde perfettamente alla di-* contro GregorianaCappella deferitta al tip» 12. Ella è arricchita di una delle quattro mi* nori Cupole di forma ottangolare', compar gna in tutto e pertutto alle altre già defcrit- te ai cap.iz., 16*, e 33* Sull' Altare.di que« ila Cappella riiiede il Quadro (1) , in cui fi rapprefenta S. Gregorio M4g;»o,allor quando forata avendo con coltello uno dei panni ca- lati fopra i\ Corpo di S.Tietro,ne fcaturì vi- vo ίangue:Sotto il medeiimo ripofa il Corpo dei fuddetto Santo Pontefice , Dal lato de- liro di queft' Altare vedeii una Porta fian-r· cheggiata da due Colonne di granito nero orientale , la quale dà l'ingreflo alla CantQ-; ria de' Muiìci, e air Organo cprrifponden* te nella profuma Cappella del Corone Co- lonnette , che foilengono 1' ornamento di quello Altare fono di verde antico dello llef· fo diametro, ed altezza delle tre già deferita te ; e le due Colonne grandi, che riiicdono ai fuoi lati « fono di granito nero orientale , Diamo adefla un'occhiata'ai Muiaici, che
abbe-llifcono la prefente· Cappella . Nel cor- po delia Cupola non vedonfi ,· fé non che ftn: gliami* e arabeichi, che nulla rapprefenta- flo > Nqh cosi però negli angoli, ove fi rav- vifano i quattro Dottori della Chiefa , due latini,, S, Ambrogio % e S. *Agoftino j e due E 4 Gre-
0> Tavo], VI. num, 4^··
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104 -Tijwvd De finzione
Grecia S. Gioì Grifoftom» con un volitine
aperto in mano delle lue Omelìe . Chi ila à altro, non è potàbile il determinarlo : Si crede però , che ila uno dei primi Dottori della Chiefa Greca , vale a dire, ï S. Gre- gorio It^azianzeno , ï S. Ëßáçáâï , ï S. Ba- silio . Ne' fordini della fineftra fopra l'Alta- ne, da una parte fi ravvifa Maria $anttffimaf allor quando fi portò a viiitare S. Elifabet" ta 5 da 1à altra S. Giufeppe , e Maria Vergi- ne . Nelle parti laterali dell'altra fineftra fo- pra à Organo, due Profeti fi rimirano, uno Daniele affluito dall' Angelo nella Spelonca de* Leoni ; à altro forfè Malachia , accom* pagnato aneli* cifo dall' Angelo. Tutti i fo- praddetti Mufaici, tanto degli angoli, che de* fordini, fono ftati delineati da Crifiofa» no Roncalli, $ lavorati da Marcello- Tr<t» yenzale. CAPITOLO XXVIII.
Dell* altare dei SS. ^ipofloli Tietro ,
e Andrea. Í Elia faccia del quarto Pilone verfol'
Oriente , il quale ferve di rifianco al grand' Arco (i) delia fteifa mifura , e fime- trìa di quello accennato al cap. n., efifte_j à Altare de' SS. Apoftoli Tietro, ed <Andre4, dal
(O Tavola VI. nttiiiè ?<v
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Dei Faticano.- ϊσ$
dal volgo detto comunemente della Bugiai,
dal Quadro , che in elio riiìede. Rapprefen- taii in elio Anania caduto morto dinanzi aS^ Tietro, eS,*dndreu? per aver loro con.men- fogna occultato il prezzo da beni venduti ritratto. Crifiofano Roncalli fu l'autore dell* originale ( i) > avendolo dipinto nelP anno 1507., quale ora ft rimira nella Chiefa del» k Madonna degli angeli alle Terme, per eifere flato coiài trasferito y allor quando nei 1725, vi fu in fuo luogo foftituita in quefto Altare la copia in Mufaico efpreiTa da Tie- tro fidami. Le due Colonne , che Hanno a* lati di queft? Altare *fono di marmo milchio cottanello .. CAPITOLO XXIT.
*Arco terzo, ove fono collocati i Depoftti
di Leone XI. ^e dr Inmcenzio XI. NE1P Arco·, per cui da quefto luogo &
paifa alla vicina Cappella del Coro, termina la Parte fuperiore della Bafilica da Giulio IL disfatta ,. e poi dal medeiìmo'* e dai fuoi. Sueeeifori inilno a Clemente Vili, riedificata . IL rimanente di quello Tempia, come altre volte fi diife * fu da l^aolo V. ma- gnificamente eretto , ed è quello appunto, .che fiamo.cra per;defcrivere ,. Qjxcfc Arco· ri - u E 5 è di (0 Poman» L'ib. j.-cap, gow
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to6. Ô^ìïééá Descrizione·
è di ugual proporzione ,.e fimetrla dell'altro»
profumo zlhCappella del Sagramento,à\ già cjeicritto al cappio. Per quella parte, c,he_j» rifguarda à Altare d<£'SS..'*4Qofl'oli Tietro, e •Andrea ,r vien elfo ornato con due Colonne 4Lmarrno cipollino » le quali', foftenendo un, ornamento con Frqntefpizio. tondo fopra s racchiudono un" altro Arco più piccolo, di altezza palmi* quarantafei,. e diciaifette di larghezza » foilenuto da Pilaftri, di diverfi JBàrmi mifchj compoiH ·, Nella l'uà eftenzione veggonfi due Sepoì-»
-cri (i) ",., uno incontro à altro collocati . Il ø rimo a mano deftra. conferva le ceneri di Leone XLy ripofa nel fecondo il Corpo del: Venerabile Servo di Dio Innocenzìo XL In quello dì Leone XL nobilmente rifkde il Si- mulacro del Pontefice con due Statue ai lati-, una' rapprefentante la Fortezza, Ñ\Abbonr danza. Ñ altra ♦ Nella faccia dell'" Urna efìfte un Baiforilievo , in cui il efprime , allor quando elfo ;, ancora Cardinale col nome di: ËÀåâ andrò* Medici, «eflfendo ftato1 da Clemefa- te VltU fpedito Legato a Latere ad lArrigo lì?. l\edi Francia, ricevè in fue mani dal. fuddetto Monarca la folènne ratifica delle_j> condizioni, che per mezzo dei Reg] Amba- fcjadort erano Hate.al Papa progettate , pri- ma che ne. riportaiTe Ñ ailbluzione deìla^ Scomunica.. Sopra Ñ Urna, m una cartella attore
<i) Tavola "VI, ft*m, -y, « $2., |
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Del Faticane. · 107"
attorniata da due rami di rofe il legge fco'r
pito il nome del predetto Pontefice : l'one- ra di quello Depofito, di marmo bianco tut- to comporto ,; fi attribuifce in gran parte ad Ulejlandrò *Algardì, quale nel 1650. per comando del Cardinale. Roberto Vbaldini vi lavorò il Simulacro del Pontefice , e il Baf~- forilièvo .- La Statua della Fortezza fi vuole efeguita da Ercole Ferrata ; quella delPc/^- bondanza da Giuseppe Veroni r Scolari am- bidne del fuddetto ^ilgardi.-I due pilaftri, che rifiedono ai lati di quello Depofito , To- no di portafanta confpecchj di- affricano ,. giallo antico r e breccia,: con fuoi contropi"* lauri di marmo bigio ·■ ? Volgendo adefio il guardo all'altro di con-
tro Depofito, in cui fi dille , ripofare· il cor- po àrInnocenzÌa XI. erettoli a fpefedi Don Imo Odcfcalcbi ,· vedefi Γ Urna Sepolcrale di marmo nero , foilenuta fopra il dorlb da due Leoni di metallo, quali ( risedendo fo- pra uno zoccolo di affricano ibftenuto dal primo piantato di marmo bigio ), concorro- no a formare lo Stemma gentilizio dell* £c- celkntìffima Cafa Odefealchi.- Pota ibpra^_s un piedefrallo di giallo antico il Simulacro di marmo bianco del dettg Pontefice , con due Statue ai lati parimente dello ifceOfp marmo ,· eiprimentiPuna-Jà Religione ? e Γ altra la Siuftlzia , Scorgefi nello fpecchio.anteriore dei" ibpràdettQ: piede fello- ,uji BaUbriiievo E 6 rap-
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■:ýï% º^ìïÖá Defcrizwne
>apprefentante la m-iracolofa liberazìoiie_>
della Città di Vienna dall' oftinatoattedio eie' Turchi , a vendo vi molto cooperato Ç Santo Pontefice colle Orazioni non meno» che con altre pro vide cure. Nel corpo de IP Urna fi legge a caratteri di bronzo dorato la fua licrizione . Stefano Monot Borgognone fui' Autore di tal* opera. Ìpiìailrr, e con- tropilaitri, che fiancheggiano queiio Depo- rto , fono delPifteda qualità di marmi rive- diti , come gli altri fuoi compagni, nel fu- 'perior paragrafo accennati , Le due Colon- ne in teiùata dell* Arco , che corrifponde al« la.Cappella delCoro,fono di marmo milchio cottanello , Si vede queil' Arco ornato dell* | 'Arma d* /nnocen-zìo X. foilenuta da due Fa·* me di marmo , per aver detto Pontefice or» nata à una , e à altra Navata di marmi, Co- ibiine, ed altri ornamenti più volte defcritti. CAPITOLO XXX.
Della Cappella isl Coro-,.
Ñ Rima di giugnereallaCappelìa detta dei
Coro , volgiamo il guardo alla Cupola ovale, che contigua ad ella s* innalza , ri- coperta diMufaici, quali tutti alludono al Sacrifizio, ed alle lodi, che dai Sacri Mi- aillrì a Dio quotidianamente tributanii. Nella Volta interiore di (jueila Cupola fi fcor-
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Del Faticano. 'top
fcorge gran numero di Santi, 1 quali giuli-
vi , e feilofi par , che rendano mille lodi, e benedizioni (é) al iupremo Facitore del tut- to . Quattro mifteriofi animali' foftengono un maeifofo Trono, fu- del· quale fi affide^ Ñ Eterno Padre . Stanna attorno di Edo gli Angeli, edi Beati, de* quali altri in atto di adorazione r ed altri con Cetere in ma- no , e con armonio il Iftromenti da fuono y cantici di eterna lode indriz zano-^ air Alti uV mo. In mezzo ad eifi firavvifa rirìde, fimbolo di quella perpetua tranquilliifimiu pace , che godono colafsù nel Cielo quei .Beati Comprenfori. Ne* triangoli turano efprefll quattro Profeti del· vecchio Tetta- mento , cioè nel primo Jtbacucco ,_ Daniele nel. fecondo, nel terzo Giona, ed il He Da- vid nel quarto. Nella prima Lunetta Ãé fcor- ge Afose , che prega fui Monte Sinai perii ilio Popolo, ed il Profeta Samuele, che rim- provera a Saul il fuo anticipato Sacrifizio·, La feconda efprime Giuditta, che Vittorio-^ -fi ritorna dal Campo nemico col recito-tef* .chio del· temuto Oloferne ; e Debora , che_j manda a chiamare- Rarac per ekggerloCon- dottiero del· Popolo d* Ifdraele . Nella terza fi ravvifa Geremìa , che piange co'Tuoi tre- ni la dhlruzione di Gerofolima , e poi Debu- ta , e Barac tutti feilofi v e giulivi per la ð- ñï r- CO Tavolavi* cura, $$..
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ne* Innova Defevizione'
portata vittoria ... Filippo Cocchi efprefTe in?
tempo di Clemente XI. i Mufaici della Cu- pola , giuda il difegno di Ciro Ferri, L'ope- ra (i) de'triangoli a feri ve il a Giuseppe Con~ ti ietto Innocenzio XII., avendoli difegnati Carlo Mar atti.. I Mufaici delle Lunette fo- no fatica di Giuseppe Ott ariani. Taccole Ricciolini fu Γ autore del difegno di quei ,· che collocati rimiranfi nella prima Lunetta j degP altri Marcantonio Francefchinm,· Paifiamo adeifo a deferivere la proiTima
Cappella detta comunemente del Coro, per- chè iviil R'everendiiLCapitolo,eClero del- la Vaticana Baiìliea con efemplar divozione celebra i Divini Uffici (2), efercitandovi con maefrofa Liturgìa tutte le folcnni Ec* cJèilailicHe Funzioni.Diceiì ancora Cappella Sifiina »· per edere fiata in queit' iilefib luc- gp , in cui fu prima di Taolo V. > la Cappel- la edifieuta da Stfio ÌV. Ritiene e ila molti di ^uei pregi , ed ornamenti, che aveva la_^ predetta Cappella . Giacomo Grimaldi, che vide l'ima ,,e l'altra:,ne Ha fatto ilconfrori- to v- Sul line dell'anno loop., demolita la predetta Cappella di Stfio iy.yh\ per ordine di Taolo V. principiato f Edilìzio rche poi fu terminato nel 1622. Ella ha la fteifa lar- ghezza , e lunghezza della Cappella dei Sa- cramento deferiti» al fuperior cap,$. Di cu- Ito-
ci) Fonran. cap. %ym. CO,.. TavoJ. III. leu. D, Tavoi. VII aύ ι«ο4· |
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Del'Faticano.. ut
Ìlbdia infième ,. e di. ornato le fervono va«
ghi Cancelli di ferro interziatl di metallo, nuovamente fattila fpefé della ]{ev. Fabbri- canel 1760. Ivi incaftrati. fono lucidi Cri- ftalli, i. quali con 1" interrompi'mento; de' fo- gliami \delle Armi,del:Regnante Pontefice Clemente. XIIL.r e. di; altri adornamenti dL metallo lavorati d' ottimo guito , accrefco- no a tal. Cappella e pregio,e maeiKu Le due Colonne da cui vengono fiancheggiati, non folo i fuddetti. Cancelli „. ma eziandio le due piccole laterali1 porte ferrate con furti di no- ce ,. fono di marmo mifchio cottanello, ugua- li in groifezza 5 e grandezza alle.altre di già: delcritte „, Efiilono in eifà otto Pilafrriitriati d'ordì-·
ne corintio con fue bali, e capitelli dorati t, «mali racchiudono i quattro. Archi ν che ììl-9 detta Gappella rimiranii..Stava., full' unico· Altare di quella umQuadro dipinto; a frefco da Simone Fvert fin dall'anno 1626. nel-Pon- tificato d* "urbano Vili., in cui fi rapprefen- tivx una Croce con diyeiirAngeli , nella_s parte iuperiore fvojazzanti',, ed ai lati della medefimaJl Serafico-.$. Francefco^xS.^An- tonio di Tadova *. Ma dovendoli quello por- rci η Μ ufaico,, fu con diiférente idèa deli- neato da Tìetro.Bianchiγ con efprimervi la. Concezione di Maria Vergine^S.GiouGrl- Mùnto , S, Francesco di ^ijjifi, e S. >Antc-- nk di Tadvva, affine di rinnuovare la pri- ma |
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iti Innova De feritone·
aia idea di Siflo IV.,- il quale fin dall'anni*
I47p. tal Cappella dedicò alla Gloriofa Con* eezione dì Maria ·> e de' medefìmì SS.Fran" eefeo , evtiAntonw , come dalla fua Bolla in tal tempo emanata concludentemente appa- rifee . Per dar luogo al iudetto-Mufaicogià eipreifo'-dall'originale didietro Branchi^ opera dei Vprtuofi di sì nobil arte, fu duopo farne il di (lacco dal muro, come fu fatto da» gli Opera/della I{ev, Fabbrica j-ma quando il Mallo fi allontanava dal muro,- improvi- fàmente cadde in minutiilknipezzi» V ori- ginale del fudetto- Tietro Bianchi fa trasfe- rito nella. Chiefa di S. Maria degli-angeli alle Terme. Sotto a quello Altare ripofa il Corpo ai
$. Ciò: Grifofiomo r trasferitovi per ordine del fu ddetto· Pontefice Orbano Vili, (i) nel dì primo Maggio 1616. con folenne pompa. Quefia Sacra Reliquia fu. venerata, in varj luoghi, e primieramente fu collocata in un' Altare erettoli in fuo onore nel Corridore» per cui dal Tempio di 5", Tetronilla fi patta- va αΙΓ altro della Madonna della Febbre * Demolito il predetto Edilìzio , fu-allora tra» ■ sferito il detto Santo Corpo nell' Altare de' SS. Lamberto^ e Servazioj che è quello-ire£· fo fituato nella Sagreftìa, chiamato delle 2φ*: lìquiec di qui fu trasportato nell'Altare-del- la prefente CappelIa.Melle pareti laterali di . .quc-
ξι) Martinetti' JlB» 2· pag. 204,, |
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Del Vaticane. **ì?
quello Altare leggeil regiltrata· in due tavo-
le di marmo la memoria di quella traslazio- ne , e della Contrazione dell' Altare , rat» tadal Cardinale Scipione Borghefe il dì 22. Luglio del fopradetto anno 1625. in onore_j> dclfa Concezione dì Maria Vergine , de'SS. Gioì Grifojlomo r Francefco , ed .Antonio . Efifte a mano delira fotta uno dei quattro divifati Archi l'antico Organo del Mofca , quale accrefeiuto con altre voci, e di nuovi adornamenti abbellito (1) , fu fatto quivi trasferire dal Pontefice Vrbano VUL con__» fua Cantorìa per i Mufici ; Nel dicontro-Ar- co a mano finiitra fi vede Γ altra fimile Can- torìa . Vedonfi in quella Cappella nobili, e maeilofi fedili diviiì in tre ordini, tutti di noce , abbelliti di varj BaiTirilievi, mppre- fentanti diverie lilorie del Teilaraento vec* chio, con putti, e fogliami all' intorno , e Colonnette Ariate nei iiioi riipettivt fparti- menti . Servono quelli di commodo al Cle- ro Vaticano , che quivi adunali a celebrare i Divini Ufiìcj, compollo , oltre il Cardina* le .Arciprete ( che in oggi è S. Λ. B^ Emi- nentiffima il Signor Cardinale Enrico Bene·* detto Duca d* Jorch , Trefetto della %ev. Fabbrica , *Arcivefcovo di Corinto , e Vef- covo dì Francati, iti cui mirabilmente fein- tillano la Pietà, ed attenzione per il Divi» Culto, Regie avite qualità, della Stuarda-» Pro~
' CO Bonannicap, ti· nura*40.
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114 Innova De/evizione
Profapia ) , ed oltre ancori il Vicario , di
trenta Canonici, trentafei Benefiziati, e_* ventifei Cbierìci Benefiziati vnon comprefi i Cappellani, ed altri Minifiri obligati al fer- vizio del Coro . Diamo intanto- un* occhiata alla Volta di
quella Cappella, ricoperta di ilucchi Moria- ti, e fregiati a oro . A'niano delira fopra la Porticella accanto al Pilairro , che foiliene l'Arco dell' ingreffo y feorgefi fotto il Cor- nicione un'ottangolo bislungo, in cui fi rap- prefenta la fuga di S. Giufeppe, e Maria Santiffima col Divino Figliuolo in Egitto. Sopra il Cornicione efille un' ovato, in cui fi efprime Mosè con le Tavole della Legge. Neil' angolo accanto l'Organo figurai! k~j» Trefentazione: di Maria Vergine- al Tempio » Sopra: a quello in ovato piccolo la Creazione degli animali'.. In mezzo al Frontefpizio del Γ Arco fopra Γ Organo efiile un Meda- glione follenuto da due Angeli, in cui viene efpreifa la Fede ~ Sopra al medeiìmo Mosè t che con la verga, fa fcaturire Γ acqua dalla T?ietra j e di fopra a quello accanto al Cu- polino ,. Oiufeppe, che /piega il Sogno a Fa' raone .. Sotto al Cornicione nel dicontro an- golo accanto· la fmeftra laterale , la vifitade'' ^eMagi ι Sopra quello inorato1 fi rappre- fenta l'Eterno Tadre portato dagli */lngeli-> che'crea il Firmamento . Negji ltipiti della detta fiaellra , da una par,te vedeii il Sacri- fizio |
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Del Faticane . , 11 $
ftzìo di Caino, e ^bele, dall' altra il Sacri-
fizio di T^pè ; Al di ibpra in un tondo per* tetto la Vedova di Sarepta* che prepara il pane al Trofeta Ella ? cuocendolo fotto la cenere, come egli le aveva ordinato . Fra la detta fineftra » ed il pilaftro accanto all' Al- tare fotto il Cornicione in ottangolo , fcor- geii la Circoncifìone di T^pftro Signore ; al di fopra in un tondo la Manna, che piove dal Cielo .Sopra alfineftrone delimitare in qua- dro fcantonato , i Fratelli, che vendono Giù* feppe . Dalla parte dell1 Evangelio fra il Pi- laftro » e la fineftra laterale efprmiefi la 7{a* /cita del Signore . Sopra, al Cornicione , il paffaggio del Mar Hojfo fatto dagli Ifdraeli* ti. Nella fineftra. iuddetta. da uni parte, sbramo-con i treuAngelHa effo rkeuti nel- la, fra, tenia.. Dicontro il medeiTmo sbra- mo , che Sacrifica il fm figliuolo Ifacco « Sopra , Melchifedecco con abiti Sacerdota- li , che offre il pane, e vino. NelP angolo accanto detta fineftra. fotto al Cornicione, fi efprinie la tentazione di Cesa nel Deferto.. Al di fopra Γ Eterno Tadre,, che divide gli Elementi . In mezzo al Frontefpizio del prò Aimo Arco fopra la. Cantorìa in un Me·* daglione foftenuto da due Angeli » vien fi- gurata la Chiefa : Al di fopra,. lafommer- Jìone di Faraone nel Mar Hpjfoi Sopra accan* to.Tocchio del Cupolino, Giufeppe che fpie- ga ì fogni ai Fratelli. Nell'angolo al di fot- |
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Ôú6 º^âïàá Défcrìziòne
to del Cornicione 5 il Eatteflmo dì Gesù
Crtflo\ Aldifopra, la Creazione della Lu- na, Sopra la porticella , che corrifponde_y alla parte dell1 Evangelio, la Difputa del Signore nel Tempio ; e l'opra » Mosè che con la verya opera miracoli avanti Baraone. Àð merzo ai Frontefpizio dell' ingreffo princi- pale , in un Medaglione foftenuto parimen- te da due Angeli, li fcorge efpreifa la I{elì- gione . Nella parte iuperiore della fineftra , che al medefimo riiiede , la manìfeflazione di Giufeppe a' fuoi Fratelli. Il lavoro di quelli fracchi ii aferive a Gioì Battifla I{ic- ci (é) , fecondo il dilegno di Giacomo della: Torta efeguito in tempo di Gregorio XV. Nel pavimento di quella: Cappella fi leg-*-
ge à Ile ri æ ione Sepolcrale ài Clemente XI, il di cui Corpo quivi fotto il medefimo pavi- mento racchiufo giace in una lbtterranea__» Nicchia onrata di itucehi dorati... Volle egli eiTer fepoltain tal gu-ifa . 1 In quella Cappella , iìccome Io fu ancora neh" antica da Siflo /F. edificata , è proibito alle Donne à in gre ilo fotto pena di feomuni- ca di lata fentenza , potendovr elle folamen- re entrare ne' giorni feitivi della Concezio- ne dì Maria Vergine , di S. Franctfco di Ë^ fifi , di S. \Antonio di Vadosa, e di S. Gio: Gnfoflomo , come fi ricava dalla Bolla del fuddetto Siflo IV, emanata il e* 8. Dicem- bre Ci) Boninni etf, ir, nwm. 43·
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Del Vaticano . " -χ 17
bre I47p., e dal Breve di Orbano Vili, pub-
blicato il dì 22. Gennajo 1527. CAPITOLO XXXI. .
.-Jtr co fecondo conti Depoftto
43 Innocenzio Vllh USciti appena, dalla Cappella del Coro ,
ìncontrafi un' Arco di ugual lunghez- za , e fimetrìa (1) dell'altro fuo corrifpois- dente , deferitto al cap. 8. Efifte a mano fi- mitra di quefF Arco il Depofito *T Innocen- zio Vili, tutto formato di bronzo da Ληίο- .nio-Pollaiolo-(z). Vien elfo follevatoda ter- ra dal primo piantato di marmo venate , fo- pra di cui follevafi un grande zoccolo di marmo nero, con Iscrizione parimente di .nero., e cartocci di giallo antico , confafeia iovraeminente di verde.antico , e fpecchj attorno di breccia , alabaitro fiorito , broc- catello^ verde antico , giallo antico , e fior di perito. Rimiranfi in eflb due Statue, «pprcientanti amendue lo iteflfo Pontefice ; * una , che giace diiìefa fopra V Urna Sepol- crale , lo dimoilra già morto : Ρ altra , fé- dente cori il Ferro della Santìfjìma Lancia dalia fmiilra , e con la delira alzata in atto Benedire , ci rammenta jl dono di quella
Sacn>
<0 Tavolavi. ttUm. 56.
^) Vafar. Γ. *. j*g. m, ν
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118 TtyovaDescrizione
Sacròfanta Reliquia fatto da Bajazetto al
detto Pontefice , e da quello regalato alla_j Vaticana Bafiiica . Le quattro piccole Sta· tue, che in altrettante Nicchie ai Iati di queir ultima Statua collocate il vedono , ef« primono le quattro Virtù Cardinali , cioè la "Prudenza, la Giuftizia, la Temperanza , e la Fortezza . Si oilerva nello Ipecchio del fovraeminente ornato in un'ovato acuto, •formata in BaiTorilievo, la Vergine col Di- ■viti Figliuolo in piedi dalla parte finiilra, fo ileaendo dalla delira un Cornucopie di frut- ti ripieno, ai di cui lati due Angeli gcnuflef- & adorano la Sagra Immagine . Incontro a detto Depoiito ( i) il oiTerva_j
una Porta , che dà Γ ingreflb alla Cantoria del Coro , iituata dalla parte dell' Evange- lio , edove fi vertono i Muiìci della Basil- ea . Sopra ai eifa Porta efiile fpaziofa Nic- chia interna , in cui vengono collocati iiu* DepoutQ i Pontefici Defonti, per trafpor-1 tarli dopo al luogo deilinato per loro Tom- ba . Quella Nicchia vien racchiufa neila_j parte anteriore da fodo materiale , nella di I cui fuperficie è notato il folo nome della-* San, mem, di Benedetto XIV, , il Cadavere del quale riierrato in convenevoi calia di calce ricoperta , cai mattoni·, quivi fi con- ferva . Le due Colonne ai lati, sì del nomi- • nato Depoiito , come della Porta predetta ι fono
{0 TavoI.VL pura. $7,
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Del Faticano. 119
fono dì marmo mifchio cottanello, della me*
déiìma mifura delle altre già deferitte 4 CAPITOLO XXXII.
nella Cappella della Trefentazìóne.
Avanziamoci alla Cappella della Tre-
fentazione di Maria Fermine , cosi detta dal Quadro , che nell' Altare di eiTa fi rimira.E'eifadella medefima fimetrU, ed uguale in proporzione alla lìiadicontro Cap- pella di S. Sebafliano s defcritta al fuperior capit. 7. Confideriamone primieramente i Mufaici, de' quali la fovrapofla Cupola è ricoperta, tutti convenienti a pregj dì Ma- ria Vergine (1) , a cui è dedicata la preferi- te Cappella .. Scorgefi rie! corpo della pre- detta ^Cupola ovale-, danna parte J a Regi- na de' Cieli di Stelle coronata , e di gloria^ ricolma nell' Empireo 5 dall' altra il fuper- bo Lucifero cacciato vergognofamente dal raradifo . Nel primo angolo fi vede Aron- ne col turribolo in atto di porgere incenfi all' Arca . Nei fecondo fi rapprefenta T^oè con 1 ArcaΛ Balam nel terzo , che addita la mr- itcnofa Stella di Giacobbe ; Nel quarto poi fi rimira GedeMi tenendo in mano il Vello di Lana dalla rugiada inaffiato , Con pari al- legoria fi ravvifa nella prima Lunetta Giù- . ditta
Vi Tavol. VI, num. jS#
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128 Is^rnva Defcrizione
ditta in atto di troncare il capo ad Oloferne,■ $
e Gioele , che uccide Sifara „ Nella feconda fi rapprelenta Maria foreila di Μ osé , che_j> moftra di gioire per la feguita fommerlìone degl' Egizj nel Mar Roifo , e Mosè , che le- vali dai piedi le fcarpe prima di accollarli al Roveto ardente . La terza efprime Giofitè , che co' fuoi preghi ferma il Sole , é trattie- ne il corfo alla Luna ; Ed Ifaìaàz imporr forprefo-, e maraviglia nel vedere la Nu- voletta , che , dilatandoli ad un tratto , ver- sò copiofe acque . V opera degli angoli fi afcrive a Fabio Criflofari ; quella della Cu- pola , eifendo più recente 9 fi attribuifce_j in parte a Giufeppe Conti, giuda il difegno di Carlo Maratta. Neil1 Altare di quella Cappella e Me un
-Quadro inMufaico (ι) efprimente la Tre- fentazione di Maria Vergine al Tempio, con V oblazione delle due Colombe ; Francefco Romanelli ne dipinfe a frefco fui muro l'ori- ginale , che poi fu trasferito nel 1727. nella Cbiefa di S. Maria degli angioli alle Ter- me , allorché vi fu in fuo luogo foftituita la prefente copia in Mufaico , efpreffa dal Ca- valiere Criflofari. Le due Colonne ai lati di quello Altare collocate , fono di portafanta. Ad iilanza(2), e fuppliche del Duca diMaf fa furono unite a quello Altare le quattro ... Caf'. (1) Tavol. VI. num.fp.
{1} AJfaran. cap. 4. «um. $,8·»
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Del Faticane ; χ$χ]-
Cappellanle fondate da Innocenzio FUI., da
cui prendono la loro denominazione i quat- tro Cappellani Innocenziani, i quali fono obbligati ad affiftere nelle Domeniche , e_> giorni Fefiivi al Coro della Bafilica, ove hanno l'ufo della Cappa a guifa di Beneficia- ti avendo però il loro Stailo dopo di eifi , CAPITOLO XXX11L
\Arco Trimo, ove tfiftc il Depofito della t&*
gin a della Gran Brettagna. DA queih Cappella ù palla ad' un Arco
confimile al fuo dicontro , deferitto al Cap 6. Vedefi ivi il Depofito (i) deUa_, PWma Regina della Gran Brettagna Maria Clementina Sobiefchi Stuarda , in cui con «niverfaJe ammirazione compendiate ύ vi- dero quelle virtù , per le quali fi può giuri- ' gerc a queir alto grado di perfezione , a cui Wlaι pervenne. L'Urna di tal Depofito è di porndo roiTo, coperta da una Coltre di ala- maro di Montauto, tutta adorna all'intor- nio di frangioni di metallo dorato . Pofa fo~ pra di eQa , da una parte una Statua di mar- mo rapprefentante la Carità Divina , che_^ Ritiene wfienie con un Putto collocato dall' riparte l'Ovato, in cui fi vede efpreiTo ; «n Mufaico il volto della defunta Regina * F con
Σ> Tavola VI. nm, cTo.
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tit ^iuova Defcrizlone
con cornice intagliata di metallo dorato at-
torno . Efiftono al di fotte affi fi full' ornato della fottopofta Porta due Putti, parimente /di marmo bianco , che tengono in mano le Infegne Reali. Sollevali dietro all' Urna_j una Piramide di porfido roffo con campo di Mufaico 9 e Nicchia di verde antico. Filip- po Barigioniàitegnò tal lavoro, che fu fpol- pito ai "Pietro Bracci, 11 Mufaico è opera del Cavaliere Crifiofarì . Quefto Depofito fu eretto dalla ^ev. Fabbrica di 5. Vietro al- la memoria di Donna cotanto illuftre 9 colla fpefa di diciotto mila feudi. Sotto al mede- fimo fepolcro vi è una Porta con piantato di portafànta avena., ftipki , Architrave , e Frontefpiziodi portafànta , e sfondi di ver* de antico, che dà Hngreuo alla Quinta fca- ja a lumaca grande , una «ielle otto accen- nate di già al fuperior Capti, |j. Le due^ Colonne ai lati di effo , come anche le altre due dicontro , della medefima grandezza delle altre deferitte al Cap.$,, fono di mar* ino mifchio Cottanello. |
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CAPITOLO XXXIV.
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Della Cappella ultima, ove efifte
il Sacro Fonte Batte firn ale.. |
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A eccoci alla perfine arrivati all' ul-
tima Cappella , ove efiite il. Sacro ™ ■ Fon- |
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Μ
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Dd Fattemi. z£«
Fonte Battefiraale . Queila di uguarmìfura
alla lua di contro corri fpondente della Tie~ t&, è ornata di due Cupole , una edema orale , di cui ora ragionareaao, Γ altra in* terna, quale a ilio.luogo in.appreflfo farà ««lenita . V efterna pertanto è una delle lei ovali Cupole,-accrefeiute nella nuova aggiunta(i), come indetto uCap. y., e- vedeii ricoperta di Mufaiei allufivi al Sagra- mento del Santo Battefimo . Nel conveifo «i ella vi è figurato il triplice Battefimo di Acqua, Sangue , e Defiderio : Il primo col Battefimo di S.Gio. Battifia ; il fecondo coi. ia morte de'Martiri ; ed il terzo colla e/ùet- azione di molti, the defìderano ejfere rive- nevati. Negli Angoli fi ravvifano le quattro | Parti del Mondo, l'Europa, VUfia, Vjtf- Pica, e rimerita. Ne'Sordini fi feorge IGesuCrifto, che amminiilra il Battefimo a
• "Pietro, e da queflo mene ammìniflrato al Centurione 5 da S. Filippo Diacono all' Eu- nuco della \egina Candore 5 e da S. Stivefira a Cojtantino , Vedefi anche Mosè, che fa <j° a prodìgiofa verga fcaturire le acquea Galla Rupe ; e Ttyè con V Iride dopo il Di- i ^uvio. Francefco Trevifani ne fece il dife- so , che fu poi efeguito da Giitfeppe Otta* inani , dal Cavaliere Braghi ,-e da Liborio F«ttorì, fotto la direzione di Niccolò fi/o Violini . I. F 2 Que«
<0 TavoI, Vi, nun, 61.
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Ϊ24 *Νβ6<ΰα befcrizione
Quefta Cappella vien racchiufa dauna_j
balauftrata di ugual fimetrìa , e qualità di marmi, che Γ altra della dicontro Cappella della Vieta, da noi riferita al Cap. V,., con > due Colonne ai iati, di marmo milchio Cot- tanello . Entriamo adunque in effa (ι) , ed ©(ferviamo il Nobil Fonte, che in luogo dell'Altare quivi riiìede . La gran Conca, in cui confervanii le falutevoli acque Batte- iìraali, come anche il Piedeftallo, fono di porfido. Servì quefta gran pietra di coper- chio al fepolcro dell' Imperatore Ottone Ih tumulato nell'Atrio della Vecchia Bafilica , da dove nel 1610. fu trasferito nelle Grotte Vaticane . Dovendoti* a tempo d'Innocen- zìo XII. coftruire il Batifteno per la jSIuova Bafilica, Gianmntonio Tedefchi (2), e Mar* cello Tigersnz formarono di quella pietra la gran Conca 9 fecondo il dìfegno del Cava* liere Fontana, con avervi fovrapofto il co- perchio di bronzo ..dorato , elevato a guifa di Piramide , e adornato di varj fogliami » ed Arabefchi. Ai lati di quello quattro An-, gioii fi icorgono , anch' eiTi di bronzo , due de'quali nella ,parte anteriore foilengonoiin Medaglione efprimente in bafforilievo le Tre Terfone della Santijfima Trinità, gli al- tri due follevano.dalla parte pofteriore altro medaglione , in cui kggeiì il nome del Pon- te^ (r) Tavol. VL-num. 61,
ζζ) Sonarmi cap. xxj, f
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D$l Vaticano „ 12.5
tcfice Innocenzio XIL, e l'anno 169%,-f in
cui fu terminato il lavoro. Nella Ìbnunfcà della Mole fi ravvifa l'agnello, fimbolo'di Gesù Redentore. Giovanni Giardini fu il Fonditore del Metallo, che per tale opera vi occorfe . ^ Fu quello Sacro Fonte per Io addietro
elevato dal pavimento ibpra tre gradini di marmo (i), detto comunemente Lumachel- la; Ma volendo Benedetto XIII. uniformarli in antico rito di conferire il Batteiìmó per immerfionem, ordinò , che foiTe collocato due gradini ibtto al pavimento , formando in tal maniera un vano , in cui poflbno con ogni agevolezza immergerti quei, che il battezzano. · Nelle mura laterali, e di faccia di tal
cappella , efiftono tre Quadri (2) ; Rap. preientafi nel primo S. Gio. Battifia , cheS ammimftra il Battemmo a Gesù Criflo prcflb Γ nV?,^ Glordano · Carlo Maratta ne de« iineo i Originale , che vedefi in oggi nella ZI π S'Maria deSli angeli, per eirervi
^collocata la copia efpreiTa in mufaico ^Cavaliere Crifiofari nel 1722. Efprime il ltcondo> il Battemmo de'due Cuflodf del ^rcere Mamertmo, Vroceffo, e Marti. Tir ■10Γ conferito da S. -Pietro. IL e»*. lCre Gl0' ΖΜ'Φα Brughi nei 1731. ne for- |
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116 'Njiova De]'evizione
ma ilMufaieo dall'Originale dipinto da G/λ*
feppe Tajfari nd 1714. Nel terzo fi ravvila 5* Tictro , che battezza Cornelio Centurio- ne i Γ Originale fu delineato nel 1711. da_s •Andrea Trotaccìnt, efpreffo di poi in mu« faico dal fuddetto Cavaliere Criftofari. Sot- to ai due Quadri elidenti net lati di quella Cappella , vi fono due tavolini di porfido . he due Colonne della contigua Porta della Chiefa > fono anch*€ife di marmo Cotta- nello : CAPITOLO XXXV.
Della Travata di mezzo + SCorfacosì ali*intorno tutu la magnifi-
ca Chiefa , e ben confiderate eifendofi le due Minori Navate ; rimane ora a deferì- venie la Navata di mezzo , ο dir fi voglia Maggiore,. per poi difeendere alle fottera* nee^Grotte (1), vifitare laSagreftìa , e le fuperion Volte della Chiefa , quali tutte_> fanno il degno compleifo- di così ftupendo Tempio.. Potraifi, per maggior chiarezza dividere quefta gran Navata in fuperiore, e inferiore ·7 Quella incomincia dal muro del* la Facciata interna della Chiefa » e termina alle due Cappelle Gregoriana , e Clementi- na 5. quella principia dai pilaftn della terza Ar-
(1) Tavolali!»
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Del Vaticano. jzy
Arcata laterale , e fi eftende fino alla Tri-
buna . Diamo adunque principio dalla fecon- da, cioè dall'inferiore . Il Pavimento di ella fu lairricato di guide di marino bianco· con riquadri di portafanta , affricano , bigio 5 ■ bianco e nero, broccatello , giallo antico , verde antico, Fior di periìco con Fafcie di umili marmi, verde antico , mar-· mo pavonazzo , e Breccia , e tondi di porfi- do roifo ,· granitello , affricano ,. diaipro , e giallo antico , affinchè accompagnaiTe a_^ tutto il rimanente del Pavimento della Ghie- fa deil'ifteiTi marmi comporto, e colla mede- sima fimetrìa,fotto la feorta di Giacomo del· la Tortai e del Cavaliere Lorenzo Bernini, ai tempi di Clemente FUI., e" Iunocenzio X. Nel muro», che le forma aldi dentro la- Fac- ciata , eliilonotre maeftofe Forte,, per cui ii ha dal Portico l'ingreffo in quella Navata, Vedonfi quelle adorne di cornice riquadra attorno di fino marmo, la quale nelle due laterali Porte vien interrotta da un Triregno con palme incrocicchiate , e nella porta di mezzo da una teda di Cherubino, e dalle Uiiavi. Pontificie. Intermezzano queite_> forte grandi pilaftri con fuabafe, e capitela io,r di altezza palmi cento dodici „ Sopra di ciaicuna di eiTe efifte una Lapide di marmo con cornice attorno , e fua Ifcrizione . La apmtù Tè queIla a Illan0 deftra » dichiara
6« abbellimenti,, ed* ornati fatti da Inno- F 4 ceti*
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j 2 8 ^iiova Deferitone
tenzìo X, Quella di mezzo , dà ad intende-
re Taccrefcimento di quella Baiilica fatto da Taolo V., con avervi racchiuib tutto il cir- cuito della Coilantiniana Baiilica . In quel- \ la finalmente a iiniilra ίΐ èfprime la Confa- crazione delia Baiilica fatta da Vrbano VUL-> con altre opere da effo efeguite per fervizio di quello Santuario . Quelle tre Lapidi ven- gono accompagnate di lopra da tre gran_j> fineilroni con cornici di marmo , fue vetra- te , e Balauilri nei parapetti, che corrifpon- dono nel gran Loggione della Benedizione^ ο voglia m dire, Portico fuperiore : I due la- -ferali Λ fono ornati da Fronteipizio acuto fopra , e quello di mezzo , da frontefpizip tondo. Sotto il fineilrone di mezzo fi vede fcolpito lo Stemma gentilizio d' Innocen- zìo X., e fopra di quelli quello di Taolo V, Ricorre al di fopra il gran Cornicione , il quale gira unitamente attorno di tutto il Tempio ; Elfo è comporlo del fuo Architra- ve , Fregio , e Cornice , che s'innalzano tutti iniieme per palmi ventifei. Tre altri Fineilroni corrifpondenti ai di fopra deferit- ti, efiitono fopra il detto Cornicione ; quel- lo di mezzo , di figura bislunga , viene at- tonnato da fpaziofa Cornice , e fotto di el- fo vi il vede lo flemma di Benedetto XIV- · gli altri due in forma di angoli acuti irrego- lari fenza Cornice, e tutti ferrati con grofft vetri 5 danno lume alia Navata predetta. ., . Tutta |
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Bel Faticano r i^a
Tutta quella parte è (lata adornata aino-ilri
tempi di ilucchi dorati con difegno dcLfo- pramentovato Vanmtdlì Architetto della^ Rev. Fabbrica. I Muri laterali poi fono diviii per ogni
parte da quattro Arconi ornati nei lati fopra la Cornice ad loro fello di· due gigantefche figure di linceo , dell'altezza palmi trenta* fei e mezzo. Rapprefentano'e(Te diverfe Virtù ,- lavorate nel Pontificato d* Innocen* zìo X. , come farà a fuo luogo divifato, ri* correndo le medeiime fopra tutti gli Arami della Bafilica . Per effi fi apre l'ingreiìo ad altrettante Cappelle (ι) , come fi è veduto.· Ai muro intermedio fra quelli-Arconi (2), è ornato di Pikilri di marmo ftriati, i quali a- due a due racchiudono due Nicchie (3 ), una interiore , ed una fuperiore .· Ifuddetti Pi- nftri fono tutti di Ordine Corintio ; hanno· «Π di larghezza palmi dodici nel vivo de'' iuoi ipigoli , e di rilievo palmi due ; la; lo- ro altezza poi,- comprefa la baie , ed il ca- rtello , confine in palmi cento dodici e un; ferzo : Queftj. pikitri % come di ς^Γλ & .lUe C4) > foftengono-il già-divifato Corni*
oonc .Le Nicchie , sì interiori, che fupe- r]on s hanno di altezza palmi ventifette .. F 5 Di
(0 Tavola TU. Lerr. B. C. D. Hr
y) Come fopra Lctr. P. CO Lung. cir. Lett. N-O. (4? Tavola III·, JUtt.Q. |
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i^Os *ͺßïíá. De finzione-
Di quelle Nicchie , altre , cioè le inferiore
fono ornate di diverte.· ilatue. di! fino marmo de 1Ãaltezza palmi diciannove in circa, rap- prefentanti i SS.. Fondatori di'alcune Reli- gioni, che s*indicheranno ; e le altre, cioè le fuperiori » rimangono affatto vuote.. Quella è Ã idea in generale, che può darfi
delia gran Navata; Facciamoci· adeifc ad. offervarne minutamente tutte le fue parti, e primieramente confideriamo quella gran pietra sferica dì porfido (é), di circonferen« 2a palmi undici ,. che efifte nel. pavimento incontro la Porta di mezzo. Ferma vanii sii dr quella anticamente grimperadori, allor- ché venivano a coronari! in quello Tempio5 ■Sinché da un Cardinal.Vefcovo erano accom- pagnati alla Sacra Confezione :. In oggi ri- cevono in quello luogo i Sommi Pontefici," nella vigilia de'SS, ËñïâïÉß "Pietro* e Tao* lo 9, il tributo della Chinèa per il Regno di 'Napoli Volgiamo adeiTo il· guardo- ai due primi
Pilaftri dei muri laterali, ih mezzo ai quali, cfiftonoda ambe le parti due belliflìme Con- che di marmo giallo di Siena con due Putti di marmo biancoË che ciafcuna delle dette due Conche foilengono. Confervaiì ih que« ile l'Acqua Santa : Il lavoro di effe aferi ve- li a Giufeppe Lironiy e Francesco Moderati·, e à ornamento, ad; ^igofiìrm Cor.nac.chmi <■ Nel-
(i) TcirJg.Greu. "Vatic. Ã,é* y.ag. $20. |
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Det Faticano ^ x^t
Nelle prime due Nicchie fopra le giit.de-
fcritte Conche efiftenti, cioè in quella ìl_j. mano dritta , fi vede la Statua di S. Terefa Fondatrice deW Ordina CarmelitanoScalzo „, icolpfta da Filippo Falle Fiorentino . Nella dicontro a mano finita, fi rimira la Statua, di SiTietro d^lcantara Fondatore dei In- formati Scalzi di Spagnar {colpita, da Frati' cefco Vergara Spagnolo . Sopra PArcone della Cappella della Ti età, le due Statue di iìucco , che vi fi fcorgono , rapprefentano, la prima una Donna , che tiene da una mano, lo feudo, ed un ramo di alloro dall'altra „, indicante la Fi t tori a , lavoro- di Francesca $ρβ : La feconda , Donna , che in una ma- no tiene un ramo di Cedri, e neir altra, uri' Pellicano,, ilgnificante la Mifericordi astra- vaglio di Domenico %//z, ο Chivìzzani. So- pra il di'contrg Arcone del Batìflerio vedefi una Donna, che tiene imbrandita una Spada di fuoco,, e fofcto i piedi un globo , rappre- fentante la Divina Gmflìzìa , opera di Do* menico Treflinoro :. La feconda, Donna che tiene un fulmine dalla dritta, e le chiavi dal- la mano manca , indicante la Chiefa ,·fattu- ra di Domenico Cenninì. Nell'Arco, della_». Cappella di S, Sebafiìano , la prima , che fi- gura una Donna ,.che ila in atto di guardare il Cielo , indicandolo con una mano , e con Γ altra foftiene un Libro in fé no , rappre- -tentante h Contemplazione , fu fcolpita da·. F 6 Co/i-
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I$.a J{iiova Defcriztone
Cofìmo Fancelli : La feconda , che tiene per
i crini un Leone , e col manto fi ricuopre ,; efprimente la Clemenza, è opera di Frant- cefeo Fancelli . Nel dicontro Arco della Trefentazione, la prima , che figura una Donna, che tiene un CrocifiiTo in mano, ed .un Cane ai piedi. ». rapprefentante la Fedel- tàBgligìofa; e la feconda y Donna, che tiene con una mano un Lioncorno ,. e coll'al» tra una Rofa, indicante la Caflìtà t amendue fono lavoro diT^iccolò Menghini, Gli. altri tdue Piiaftri a mano dritta ,. racchiudono una pietra incaftrata nel muro, fulla quale fora- no tormentati-, educali molti Santi Marti- l'i , chiamata perciò da' Gentili Tietrafce· .levata (j}9 con due altre pietre rotonde di color nero, che itavano legate ai.piedi de* Santi Martiri,. quando pendevano dall' Eoi* leo, come fi legge nella fua anneifa Ifcri- aione . Nella Nicchia a quella fuperiore efi· ile la flatua di S: Vincenzo de Taults Fonda* .tore dei Sacerdoti della Mijfione, e delle Fi- glie della Carità in Francia v fcolpita diLj Tietro BracclF^mano .. I dicontro due pila- uri dalla parte iìniirra-, parimente racchiu- dono una pietra di porfido nel muro affilia, .*on fua grate di bronzo dorata al di fopra , e fua fuperiore Iscrizione a' caratteri gotir ci. Tmpefi Vgonio > Giacomo Grimaldi, Tiberio ^ilfarano * ed altri Autori riportaci dal
<i) Tiber. Alfano» c»|>. γ, αχμι,ρι* |
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Del Faticane í ú3»
dal Torrigìo (é) aiTerifcono ei&r queife la
pietra/opra la quale furono divifi i corpi de* SS. Vetro, eVaolo., Fu quella con vene* razione confervata in più luoghi dell' antica idillica ; dappoi ne li' anno é6$ é. fu fatta ri- porre nelle fotteranee Grotte ; indi nel *725· fu nel prefente iito collocata . Nella Nicchia a quella fuperiore fi vede
collocata la Statua di S. Camillo de Lellis Miniflri degflnfer»
mi Scolpita da Vietro Vacilli Romano . So- prail terzo Arcone corrifpondente alla Cap» pella del Sagr amento rimirati una Donna ,. cfw colla delira tiene un ramo di quercia, e colla iiniilra un morione r e corazza ,. rap- pimentante à Intrepidezza, fatica di laz- taro Morelli.. L'altra con corona di fiori in, teda., e uà Agnello in feno , efprimente la Manfuetudine, aferi veli a GioiBattiflaMar- celli. Nel dicontro Arcone della Cappella ™ Coro 5S k prima , che figura una Donnar che tiene il, Giogo in mano, indicante la Va* ztenza ,- è di Andrea Bolgi ; la feconda r Uonna, cke tiene una palla in mano eoa una mezza Luna intefta ,. fignificante la Scien* *? ·> è di Ambrogio Bonvkini .. Nella infe- fior NJCchÌa dallaparte delira ,, eiìile la Sta- tua di marmo di S. Filippo l^eri Fondatore «f T?.. del? Oratorio , fcolpita da Gio; Bau ma Maini Hilanefe. Nella dicontro a fi? t: niilra„
1 ' rar· ÷ Pa£· f** â Ã. 2»pag. 2jj. e■%>.
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IJ4 *£{tiova. Defevizione:
niftra, ίϊ feorge la Statua di S. Ignazio Fon~
datore della Compagnia di Gesù 9 fcolpita da Cmfeppe Fjifconi Milanefe\ Sopra TArcone della Cappella Gregoriana r la prima figura ' una Donna , che da una mano tiene un Li- bro , e dalP altra una Croce rapprefentante la Fede Crifiiana t La feconda , Donna che tiene un putto al' petto , e due altri attorno, indicante la Carità : tanto F una 97 che 1? al- tra- furono travagliate da Lorenzo Ottone .· Sopral'Arcone della Cappella Clementina , la prima , che figura una Donna, la quale^? tiene da una mano le bilancie , e dall'altra la fpada, efprimente la Giuflizia ; e la fecon- da , Donna che tiene una Colonna imbrac- ciata , rapprefentante la Coftanza 9 fono pa* rimante lavoro del detto Lorenzo Ottone, il quale nel Pontificato di Clemente ^/..trava- gliò le fopraclette quattro Statue ., Sotto Γ ultima nicchia aperta nelPeftre-
ma parte di quella Navata 9, cioè nel Pilone - profilino alla. Cappella Gregoriana „ il feor- ge un Piedeiìalio fatto nuovamente l'anno 1757. di Diafpro di Sicilia r con lpecchj φ Serpentino , cornici di metallo dorato, e_i: zoccolo di' Bardaglio ,. di altezza in tutto cif* ca. fette palmi, l'opra di cui iì rimira collo- cata Γ anti ciuffi ma. Statua di S. Τ tetro v dell' altezza di. palmi quattordici : Ella è tutta di bronzo „ e fecondo l'atteflato che ce ne fa il
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Bel faticane ·. ι%$
ìì Torrìgìo^i) ,, fino dai quinto fecolo della
Chiefa fu fatta per ordine di S.. Leone Ma·* gno . Ebbe quella, la fua primiera fede nel Monaflero di S. Martino ,. da dove fu trasfe- rita dentro l* Oratorio, de* SS..Trocef[o , e Martiniano » pofcìa collocata lotto* L'Organo della Baiiiica . Il Cardinal Riccardo Olivie* π Arciprete della Bafilica le formò Γ antico Piedeftallo * e Vaolo V. fecela trafportare nel luogo ove di; preiente ίϊ venera K Rap- prefenta la detta. Statua il Vrmcìpe degli lApoflolì aififo; fopra. una. Sedia in1 atto di difpenfare larga benedizione ai di voti Car- toli ci, i quali con piena venerazione con- corrono a baciarli i piedi.. Frale altre fé» gnalatifTìme grazie ,.che da quefla Statua ri- cevono i Fedeli, merita fpecial. menzione la prodigiofa guarigione inllantanea. di uno Stroppio ,, come fi narrerà, zi e αρ., 18. Nella Nicchia inferiore del,dicontro Pilone fi ve- de collocata la Statua di S. Francesco di Tao» la Fondatore dell* Ordine der Minimi }J fcol- pi'ta. da Gioì Battifla Maini Milane fé ,. - La Volta di quella inferior Navata (2) 5,
che fiieftolle fopra il Cornicione fino al. fua punto; di-· mezzo per palmi fettantanove , è fatta a caifettoni arricchita diftuccÌTÌ dorati„ altri efeguiti nel Pontificato di Clemente Vili. y ed altri attempo di Taolo F., chia- ram-·
{1 ) Ρ; χ-, paj>. r i&,
(*> Tavoj. III. ictr. R,, |
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ϊ 3 6 Ί{βονα Deferitone
ramente indicandolo lo Stemma del medeii-»·
mo Pontefice , formato ivi in Muiaico da__y Marcello Trovenzale .·
i
CAPITOLO XXXV f, - j
Bella intenta Cupola Maggiore di mezzo s
efeguito della favata fuperiore .· TErmina in quefto luogo la Navata infe*
rìore da noi giù deferitta , e dal termi- ne di quella prende il iuo principio la Navar- ca fuperiore , che ilamo adeffo per deferi- vere . Il Pavimento di quella èincroiìatoili fini marmi della itelfa qualità , e iimetria 9- come fu indicato nel principio- dell''antece-· dente Capii. 3 5. Le di verfe aperture in figu* fa sferica , che in elfo fi vedono ricoperte da grate di bronzo forato, fono· Hate ivi fatte per dar lume alle fotterranee Grotte ,· come di fopra alt' anzidetto-Capitolo accen^ aammo y E qui richiama la noftra attenzione,- e me*
ra viglia la maeftofa Cupola, che quivi·'s'ìb- fialza, 'mirabilmente foltenuta da quattro Filoni gettati dal Bramante : Sono eilì di fi- gura pentagona ma irregolare $ Due kti di elfi (,1) , di lunghezza palmi ottanta , cor- ri fpondono dentro le minori Navate , e vi fanno Angolo} gii altri due lunghi palmi qua- ran-
CO Tavol, VI. Uit^tè
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Del Vati e dm * i$j
rantadue , con pilauri, e Nicchia nel mez-
zo , riefeono nella Navata Maggiore ; e_j Γ ultimo lato di lunghezza palmi fefifanta , rimane dentro la circonferenza della Cupo- la . Dovevano eiTere ornati queiti quattro Piloni di Statue al di fotto, e di Ringhiere al di fopra per cuftodia delle Sacre Reliquie, per Io che il foprariferito Bramante (i), non foto vi lafciò il iito per le Nicchie inferiori, ma formovvi ancora nel vivo deiMaiTi quat- tro pozzi per ifeorta delle Scale , che vi fi dovean ftabilire per afeendere alle parti fb* periori . L'anno 1530. il Cavaliere Bernini adornò di varj marmi le quattro Nicchie (2) inferiori di altezza palmi quarantadue , nel- le quali furono collocati poi altrettanti Simu- lacri di marmo dell* altezza di palmi venti- due , con fuoi piedeftalli alti palmi quindi- ci . Rapprefenta il primo la Veronica. (3} , opera di Francefco Mochi ; l'altro Si LongU no , fcòlpito dal medefimo Cavaliere Berni- ni (4) ; il terzo S: Elena, lavoro di Andrea. B?lgi ; Il quarto S. Andrea Upoflolo, fatica à\francefco Quefnoy detto il Fiammingo. Alludono quelle Statue alle iniìgni Reliquie J {Volto Santo, della lancia* del S. Legno mia Croce > e del Capo di S. Andrea, delle quali
Ci) Domenico Bernini cap.0.
CO Tavol. III. leit.F.
CO Javol. VI. num, ι„$, Ι07, l0$. χο*.
V4) Sonamii cag, ij.
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13 S tyuova Defevizione
quali è arricchita la Baiìlica . Sotto di dette
quattro Statue fi vede una Balauftrata di mar- mo , che gira all' intorno palmi quarantot- to , dell'altezza di palmi quattro 9 la quale j ferve di recinto alle rifpettive Scale -, che_^ alle Grotte fotterranee conducono , Ai lati di ciafeuno de* furriferiti piedeftalli fi feor* gè una porticella alta palmi undici,. larga__s palmi tre e mezzo , la quale per via delle piccole interne Scale a lumaca , alle fupe- riori Nicchie , e Loggie introduce , come meglio fi dirà al Cap. 38. Con pari mae(tria adornò il medefimo Ca-
valiere Berninilt quattro Nicchie fuperiori alte palmi quarantanove, e larghe in fua fu- perficie palmi venticinque . Guarnì egli eia- feuna di< eiTe con maeflofe Ringhiere a ba- laufiri di marmo con cornice e menfole fot- to , alte palmi quindici r e larghe palmi ven- tinove . Ornolle di due Colonne ritorte ai Iati-, che fono appunto quelle medefime 1 che furono collocate dinanzi all'Altare Mag- giore nella Vecchia Bafilica , chiamate Vi- tinee, di diametro palmi tre, alte palmi ven- ti e mezzo .. Pofano effe fopra due piedefial* li, reggendo il fovrapoilo Cornicione » eJ1 Frontefpizio tondo, dell'altezza in tutto, compreìe le dette Colonne , bai!, e capitel- li , di palmi quarantadue j E finalmente vi aggiunfe alcuni Angioli , Corone , BaffiH- lievi» ed altri Simboli a ciafeheduna Reli- *
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Del Vaticane . 119
quia convenevoli. In ogni Nìcchia vi è il fuo-
particolar luogo * ove può- confervaril la Reliquia ad etto corri fpondente , Neil' anno ■ 1606. il Volto Santo , la Sacra Lancia, e_3 la Teita di S* Andrea ΛρφΙο, furono uni- tamente trasferite nella fuperiorNÌcchia del Pilone , ove efiile la Statua della Veronica -, Sebbene il Capo di S. Andrea nel 161 z. fu quindi trafportato nella Nicchia del Pilone , in cui fi rimira quella di sMena; e nel 1629. Orbano Vili, avendo racchiufa in nobile Re·* iiquiario tutto dT argento , e ne' quattro iati della parte anteriore coperto di Lapislazzu- li, una porzione della V'era Croce del Noiìro Divino Redentore , ne fece dono alla Bafili- ca , ad effetto che foffe confervata unita* mente con Ρ altre due mentovate Reliquie infigni, cioè il Volto Santo yzla Sacra Lati* eia » I foli Canonici della Bafilica poifono falire al detto Santuario » dove fi conferva- no quelle tre infigni Reliquie ; e volendo il Pontefice concederne la licenza a qualche-? Perfonaggio, lo dichiara, prima per Bre* ve, Canonico di onore di S. Tietro , come praticò nel 1525. Orbano VHL con il Trin- cìpe VUdislao » che fu poi Re di Polonia 5 ed Innocenzio XII. coi Gran Duca di Tofca» na Cofimo UU Vengono racchiufe le furriferite Nicchie
da fuoi Pilaftri di ugual mifura degl* altri , che offervammo in tutta U Bafilicii >e quelli folle n*
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140 Ί^μονα Dcfcrizione
fofiengono il già divifato Cornicione , che
ricorre all'intorno di tutta la Chiefa: pofano * fopra di eiTo i quattro Angoli della maeftoia Cupola (1) , frapponi fra ì quattro Arconi. % La loro altezza è di palmi feiìantafette , ef- fendi larghi nella parte inferiore palmi qua* rantafer, e palmi centodieci nella fuperio- re . Ivi rimiranti efpreflì in alcuni ovati, con cornice temperata di Stelle dorate , i quattro E varrgeliiti con i loro Simboli, e due Putti in atto di fé fileggiare , al di fopra eoa palme , e fiori ; e lotto il Triregno con lej? chiavi Pontificie intrecciate . Il difegno di queiti Putti fi aferi ve a Criflofaro Roncalli ". La pittura di 5". Giovanni, e S. Luca » a Gio* ni anni de' Vecchi dal Borgo S. Sepolcro : l'al- tra di S. Marco, e di S. Matteo , a Cefare debbia da Orvieto, Sopra i già deferita Arconi, e Angoli ricorre una grandiofa_3 Cornice (2) con Ringhiera fovrapofta di ferro , nel dicui fregio leggonii a caratteri majufcoli le feguenti parole : Tu es Tetrus} ■& fuper bancTetram adificabo Ecclefiam meam, & Ubi dabo Claves B^gni Calorum: formate in Mufarco da Bonaventura Sarafel· imi. Si innalza fopra la Cornice (3) bene intefo zoccolo adornata di di veri! piedeitalli con tette di Leone effigiate in alcuni tondi, col- 1
(0 Tavoi. rrr. ictr.z.
(i) Tavol. Iff. lett. Z, mun, to»
<2> Tavol. li li num. x. |
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r Del Vaticane . 14jg
collocate negli fpecchj de' medefimi ; e ne-
gli fpazj fra à uno , e l'altro, affi fi fopreus certi fettoni di fiori, fi vedono fcherzare ak. cimi Putti graziofamente ivi diiporti (1) . Sopra di quello forge uri'Attico ornato con Colonne piane Corintie, le quali a due a_* due racchiudono fedici proporzionate iìne- ftre contornate da Cornice , adorne al di fo- pra, alcune di Frontefpizio tondo , ed altre di Frontefpizio acuto , e nella parte di fot-, toda divedi cartocciami foftenute (?) . In- di vedefi altro zoccolo , fopra di cui forgo- no fedici Cofbloni piani di color ceruleo 4 rivettiti di varie Stelle dorate, e Teile di Leoni, tutte di rilievo, umilmente ricoper- te d'oro , Stemma gentilizio di Siflo V., i quali piegando dolcemente , e con tutto fe- llo, vanno a terminare -nell'occhio della Cu- pola , ï Collo della Lanterna fuperiore . Negli fpic.chj della detta Cupola , cioèiiv* quei vani, ciae ritrovagli! fra jin Coitolone 5 e à altro, fono efpreife diverfe figure (3) diftribuite in fei ordini nella feguente ma- niera . Nel primo , cioè in quello più prof, limo air occhio , fi ravvifano all' intorno al- cuni Cherubini ; nel fecondo fi rapprefenta- no diverti .Angioli in atto di adorazione . Nel terzo altri Cherubini. Nel quarto altri CO Tavol. ÉÐ. num. t. j.
CO Tavol. III. num. 4, 5> CS) Tavol. Ili, num, ff, |
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úÞ.% 'úîééïíá Defcrizìone
Jingìoil con diveriì Stranienti della Palone
di Crifto in mano . Nel quinto il Salvatore , la Beata Vergine con i Dodici .Apofloli, ag- giuntovi ancora S. "Paolo. "Nel fedo varj Tontefici, e Santi Vefcovi, i Corpi de"5 qua» li ripofano nella Baiilica ^i) . L'orlo della Cupola figura un'alto zoccolo ornato di Cor- nice , sì al di fiotto, che al di {opra ; rac- chiude egli Cedici piccole finellre contornate di femplice riquadro attorno, le quali danno lume ad un corridore, che dentro il vano de5 due muri della Cupola ricorre .Sopra di quello innalzato" la Lanterna , la quale meri- ta di etfere fpecialmente efaminata (2) . Tre Fafcie le girano air intorno, e quelle fervono di pofamento a Cedici pilaftri,i quali tramezzano altrettanti fineilroni fatti ader- to . Sopra di quelli pofa un' alto Cornicio- ne , nel di cui fregio dal Pontefice Clemente Vili, furono fatte Ìcolpire a caratteri maju- icolile feguenti parole latine, cioè , 5. Vetri gloria Sixtus VP. V. Ë. MDXC. Pontifica* tus V. (3) Nella Volta finalmente fi vede-? dipinto con atteggiamento maeftofo il "Padre Eterno, attorniato da diverfi Cherubini, che gli fan corona, opera del Cavaliere Giufep- pe d7 vdrpino , riportata poi in M'u&ico da_s Marcello Provenzale. V ope*
(1) Tavol. III. uom, 7.
(z) Tavol. III. num. 8. $. 0) Bonau, cap. i$% . |
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Del faticano. 143
L'opera de' Mufaici della Cupola, e Lan-
terna attribuifceii ad ^Angelo Sabbatini * Ambrogio Giofi, Ginnafìo Pitale, Tietro Lamberti, Matteo Cruciano , Giambattifla Cataneo, e Cìntio Berna/coni nel Pontifica- to di Clemente Vili, Si vuol ridotta quelta^» grand'Opera a compimento circa Γ anno 16Ό3. Quanto alle mifure, ed altezza di que- lla gran Mole , non convengono fra di loro li Scrittori j Onde in tal dilfonanza di opi- nioni , feguirò le traccie lafciateci dal Ca- valiere Carlo Fontana Architetto della detta Bafilica, affermando egli averne prefe con le proprie mani le più efatte mifure ; e fo- no le feguenti * Il Diametro del Tamburo è di palmi cento novanta e due .terzi ·: Quello dell'occhio è di trentotto palmi e un quarto; e Γ altezza dal pavimento alla Lanterna è di quattrocento cinquantatrè palmi. La Lan- terna è alta palmi fettantuno : Sicché tutta 1' altezza di quefta ftupenda interior Macchi- na afcende a palmi cinquecento ventiquat- tro · L'imbocco poi, ο ila vano de' quattro Arconi fotto la detta Cupola collocati tra vi- vo e vivo de' Piloni, è cento tre palmi ; e l'altezza di elfi dal piano del Tempio fin fot- to il loro fedo , è di palmi dugento . Or ripigliando la defcrizione delle Statue
collocate nelle altre Nicchie di queita fupe- rior Navata , che fummo coftretti tralafcia- ^perefaminarne la Cupola ; nell'Arco a mano
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'Ϊ44 T^uvja Descrizione
mano delira, il quale corrifponde alla Cap-
Ì iella Gregoriana, ii vedono due figure ,
* una , Donna che tiene un cornucopio pie- no di fiori, rapprefentante V ^Abbondanza j e l'altra , Donna, che tiene in una mano una lucerna , e dall' altra uno Struzzo, indican- te la Vigilanza ; opera ambedue del ibpra- nominato Lorenzo Ottone. Nelle Nicchie-* inferiori, e proifime all' Altare di S.Vvh- cislao, riiìedono S. Gaetano Fondatore de' Chierici Regolari Teatini-) travaglio del Aio* naldi. Ed // B.. Girolamo Emiliani Fondato* re de"1 Chierici Bagolari Sommafchì, fatica_> di Tìetro Bracci, Nelle dicontro Nicchie proifinie all' Aitar di S. Erafmo , eiìiìono S. Brunone Fondatore de Monaci Certosini, fcoltura di Monfteur Slos ; ed il B, Giufeppe da Calafanzìo Fondatore de* Chierici B^ego·' lari della Madre di Dio „ detti delle Scuole Tìe , travaglio d'Innocenzio Spinazzi Bi- piano . Neil' Arco a quelle contiguo , e cor* rifpondente incontro al già di fopra deferit- to , da una parte efiile Donna, che tiene in mano una Civetta, rapprefentante la Sa- pienza j dall' altra, Donna con Diadema in teila , e con un ramo di pine in mano 9 efpi'i" mente la Benignità. Nella Nicchia inferiore del Pilone di $>
Elena Ci rimira collocata la Statua di S, EÌU Trofeta Fondatore dell'Ordine Carmelitano* lavoro del Cornac chini χ e nel!' Arco a que- lla |
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Del Vaticano.' 145
ila contiguo il oflTervano, da una parte, Don-
na che tiene in mano un Cuore con fiamme» à altra mano alzata verfo il Cielo , rappre- Tentante 1' Ëìïô Divino 5 e dall' altra Don- na , che tiene una face in mano, e nel!' altra un libro, fignifìcante la Conoscenza, fatica parimente del fopraenunciato Lorenzo Otto* ne. Nella Nicchia proffima al Depofito di orbano FUI,, fi vede la Statua di S. Dome·* meo Fondatore deW Ordine de' TredicatorU opera di Monfieur le Gros ; e nella dicontro picchia vicina al Depofito di Taolo III. la_» Statua di S. Francesco d^JJÌfi Fondatore dc- g? Ordini Serafici, fcoltura del foprariferi- to Monaldi. Sopra à Arco quivi proffimo efiile da un lato Donna , che tiene una palla fiorata da una mano , ed a piedi una Coro- na , dimoltrante la Divinità ; E dall' altro , Donna che tiene in mano un cerchio dorato, l'apprefentante l9 Eternità, amendue trava- gliate dal detto Lorenzo Ottone . Nella Nic- chia proffima del Pilone della Veronica è fi- tuata la Statua di S. Benedetto Fondatore de* Monaci Caffinenfi, travaglio d'Antonio Mon-
tanti , Finalmente nel braccio finiitro della Na-
vata dalla parte di Mezzo giorno , in cui ö itono é divifati già tre Altari di S. Tomajfo , ã SS, Simone e Giuda , e de' SS. Valeria 3 e Marziale 5 fopra 1' Arco contiguo all' Alta- re di s. Tomajfo fi feorgono due Statue di G ituc-
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ß4# Innova Defcriztone
ihicco, rapprefentanti la prima , Donna,
che tiene la Spada in una mano, e dall'altri il Fafcio Confòlare , fignificante il Domi- nio ; la feconda , Donna che tiene un Cali- ce in mano, e yelointelta, ^fprimente la Chiefa : à una e l'altra formata fu dal fopra- detto Lorenzo Ottone. Nelle due Nicchiti proifimè al fovraccennato Altare fifcorge la Statua di marmo di S. Giuli etnei Falconieri dell" Ordine de" Servi di Maria, fcolpita da º>áïÉï Campi, ed un Modello di itucco rap- prefentante S. Norberto Fondatore de" Ca- nonici Bagolari Tremoflratenfì , da fcolpirfi parimente in marmo da Bartolommeo Cava- ceppi . Neil' altre poi dicontro Nicchie en- fienti preifo à Altare de9 SS. Valeria, e Mar* viale , fono collocate le Statue di S. Tietro T^olafco Fondatore dell" Ordine di $. Maria della Mercede denominata della Redenzione, opera del fopradetto Vaolo Campi; e di San Giovanni di Dio Fondatore dell" Ordine de" TT. Fateben-Fratelli, (coltura di Filippo talle . E finalmente fopra à Arco quivi con- tiguo , che dà il paiTo alla Cappella Clemen- tina , vedonfi due Statue di ftucco, cioè , da im lato Donna , che da una mano tiene 1 e_^ Bilancie , e dall' altra la Spada , rapprefai- tante la GinftizU; dall'altro lato, Donna che tiene imbracciata una Colonna , efpn- mente la Fortezza, lavoro del detto Loren·* z. Ottone. . |
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Del Vaticani. f 47
I CAPITOLO X-XXV.IL
Dell' ^iltar Maggiore, e Sacra Confezione %
Giunti fiamo finalmente al]' ultima par-
te , che.refta a defcriverfi di quella^ gran Navata di mezzo, vale a dire Γ «Aitar Maggiore, e la Sacra Confezione, che a pie di elfo fi venera . Sotto adunque la magnifi- ca Cupola da noi di già defcrltta rifiede V^fU tar Maggiore rivolto verfo Oriente, e Tol- lerato dal pavimento per numero fette Sca- lini di marmo, alti ciafcuno tre quarti di pai·* mo. Qui videfi anticamente un' Altare (1) ornato ne' fuoi lati con quattro Colonne di I orfìdo, che Toltene vano un prezlofo Cibo- rio : fu quelli prima da 5". Silveflro, e pofcia nuovamente da Califloll. consacrato per ef-. ier divenuto per i molti fcuotimenti, che le «» lui pietre avevano ricevuto, in qualche^ maniera violato. Clemente FUI. in occafio- nct(2) 1 che alzò il nuovo Pavimento , rac··. chiufe quell'antico Altare dentro al nuovo ,. che vi ereife , avendone fatta folenne confai crazione nel dì 26. Luglio 1594. In quefF Altare vi può Tol tanto celebrare
1 Sommo Pontefice , e (Tendo ciò vietato an-^ clic ai Cardinali 3 vper ί quali, quando occor- G 2 ra,
Ϋ\ £?Γβδ· Turon,delta Glor. de'Mart. c.*S.
V> OJduùi. al Ciaccoli, nella Vie. di Calia.IL |
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'ì-$ tyióva bej'evizione
i*a, che vi cantino {biennemente la Meifa ,
vi vuole un Breve fpeciale del Pontefice ogni volta . Sopra del furriferito Altare (i) con uni-
verfale ammirazione fi feorge un gran Bal- dacchino di metallo, fatto cotlruire da Orba- no Fili. (2) per opera del Cavaliere Gio:Lo~ ren-zo Bernini. Vien egli foftenuto da quat- tro Colonne che pofano fu quattro piedeifol» li quadrilateri, dittanti l'uno dall'altro pal- mi ventitre . Sono quelli di marmo Pario interzato di ferpentino di varj colori, aven*· do d'altezza palmi dodici, e palmi otto (y mezzo di larghezza . Vedonii nelle faccie anteriori fcolpite le gentilizie Armi Bar- berine , Sopra di eifi *fi follevano con lue Bafi ornate di varj intaglj, d'altezza palmi- due , e due terzi, quattro grandi Colonne ritorte , dello fteiìb metallo compofte , a_s tre proporzioni divife da tre Corone di fron- di, che ne individuano gli {paramenti . So< no nel primo fcannellate con tortuofi canali dorati fino alla feconda corona ν e da quella ufeendo alcuni fronzuti arbofeellicon Putti * ed Api, che fra le fronde dorate de medefi· mi fcherzano , ne ri vertono attorno attorno le altre due rimanenti parti. Il Diametro di eife è di palmi quattro e due terzi , l'altez- za ne loro fuili è di palmi quaranta , I Capi* te Hi
(1) Tavolili. Fig.II.
(a) Torrig. Grott, Varie, J>,it Ca^.S. p.47^* |
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Del Vaticana.- 14^
te-Ili d* Ordine Compofito fono rivediti da·
due fila di foglie d'Olivo dorate con volute. Caulicoli, Fiori ,· ed ovoli intagliati, la di cui altezza è palmi cinque ed un fello . So- pra di eifi s'innalza l'Architrave per palmi tre e un terzo , largo da batto palmi quattro, e nella fuperior parte palmi cinque, quale non efce dal vivo della Colonna, per dar luo* go ai pendoni, che fervono di padiglione al Baldacchino. Detto Architrave è comporto di tre fafcie T una lifcia , l'altra ornata di ri- levati mafcheroni dorati , e l'ultima frami- fchiata d'Aftragali, ο Tondini con Coccole* e fufajol-i ivi fcolpiti . Sopra quello eiifte il Fregio d'altezza palmi tre ed'unquarto^or- nato d'uno sfolgoreggiante Sole nelle fue_> faccie , e di uguale eflenfiohe del fottopofto Architrave . Ricorre al medefimo di fopra una Cornice d'altezza palmi cinque , la qua* le nella fola eilremità di palmi uno, e oncie dieci gira attorno da tutte le parti del Bai* dacchino , che da effa pende·. Ella è adorna* ta di dentelli, tondini, feozie , e Cimafe_j intagliate e dorate , e da quella calano alcu^ «i pendoni ornati con i fuoi'fiocchi nelle e- ftreuiità-. In mezzo di eifi r a vicenda ve- «tonfi alcune tette di Serafino alate , e le tre. Api Barberinenel profpctto ellerno} nell'iiifi terno poi fono adornati di Triregni, ed Api, die ranno corona all' interior Cielo, in cui; fi vede effigiato a rilievo il Simbolo dello G 3 Spi*
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j 5 ï Tornita Befcrìzione
Spìrito Santo * attorniato da uh cerchio di
dorati raggj * che tutto il ricuoprono . So- pra la Cornice ,. e negli Angoli, che fpor- gono Ãç fuora , su piccole Baii rifiedono , quattro Angioli in giovanil fembianza , ri- vediti con clamidi, d'alte æ za palmi venticin- que e mezzo r i quali con le mani foilengo- fio alcuni Felloni d'alloro ? che nafcono da profumi cartocciami. Nel mezzo, da cia- fcheduna parte ßú vedono due Putti d'altezza palmi neve , uno de'quali, aiTifofu la det- ta Cornice ,, ibftiene le Pontificie Chiavi, Ã altro , per aria fvolazzando , ne regge il Triregno . I confini ili Putti dalla parte Aqui- lonare ,, e dall' altra fua oppofta parte ,in—> vece di foilenere le Chiavi, tengono ini- 1 bracciata una Spada . Nei quattro lati io- pradeferitti, cioè in mezzo a queftiPutti, ed ai riferiti Angioli, forgpno quattro travi ritorteje quali flringendoii a poco a poco in alto, ne formano la fuperior Corona. La loro altezza T prefa per linea perpendicola- re , coniHle in palmi ventidue e mezzo . So- no efle ornate di Cartocci grandi nell' eftre- tnitàda baifo , e di cartocci più. piccoli nel* lreftremità luperiori ;. Nelle fue rifpettive Faccie fcolpiti ricorrono lunghi arbofcelh con fronde d'Olivo * eneldorlbcon fronde intagliate r e palme fovrapoile . Reftano in fine collegate le medeilme da un piccoi or- namento centinaio, di figura ottagona ,e tut- |
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Del Vaticano »■ " 151
to fcorniciato con intaglj di fronde, e rami
d'alloro nelle feozie , e cimafe , il quale_^ s'innalza per palmi tre e due terzi d'altez- za . Sopra una tal Cornice fi vedono quattro Cartelle in feurcio di vago intaglio ,■ le qua- li fervono di ibftegno, e bafamento alla gran; palla dorata con la Croce ivi fovrapoila , in cui termina l'ornamento di quella Mole, che in tutto s'innalza dal pavimento della Chiefa fino all'è (tremiti, della fopraindicata Croce per palmi centoventitrè e mezzo . Il di lei peloni riferir del Τ,Βοηαηηί(ι)^ diLibbre centottantafeimila trecento novantadue ; E ia ipeia oltrepaifa i centomila feudi.- Qua- rantamila feudi d' oro vi vollero per la fola indoratura . Sarebbe Hata però molto mag- giore la fpefa , fé ii foife dovuta impiegare il denaro nella compra dei metallo. Quello fu prefo dalle Travi di bronzo dell' antico Portico della Rotonda ,- quali con favio pro- vedimento r parte furono impiegate per or- namento dei-Tempio Criiliano,e parte per ii- curezza della Città di Roma , eflendone ila* ti full, per quanto attefla il Torrigio , (2) più di ottanta pezzi d'artiglierìa per coman- do' del medeiìmo Pontefice Orbano Vili., come fi feorge dall'Ifcrizione incifa in inar- co » e collocata nel Portico delia Chiefa detta la Rotonda. Nell'anno 1626., e 1É27. G 4 per
(i> Cap.i^,
0) P.z. p*g.x4j6-
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ϊ 5 % innova Defcrìzione
per teilimonianza ad predetto Torrigio (i )
furono terminate le quattro fmifurateColon- ne fufe da Gregorio deRgffi^àiAmhrogio Lu*> tenti, Tutta la gran Mole fu all'ultima per- fezione ridotta nell'anno 1633., e nel gior- no feilivo de SS.Upofloti Tietro, e P^ofo fu fcoperta alla villa di tutti con ammirazio- ne ed appìaufo univerfale . Palliamo ora a deferi vere la Sacra Coti'
feffìone, che , come il ditte di fopra , a pie del furriferitoAltafMaggiore il venera (2). Col nome di Confezione altro qtù non s'in- tende , fé non che il gìoriofo Sepolcro de SS. *Apoflolì Tietro , e Taolo . Il Pontefice Tao» ίο F. non folo ebbe in mira ultimare la gran Mole del Tempio , ma volle altresì abbellir- ne la Confeffione . Ne formò il difegno Carlo Μ'adenti, con l'affi (lenza di Martino Terrabofco : (3 ) Scorge fi nel piano della Ba· iilica nobile Balauftrata con bafe, e cima- fa di marmo branco, fregio di verde antico, interrotta da fettantaquattro balauilri di broccatello, e da ventiquattro pilailrini eoa ifpecchj interfiati d'Alabailro orientaIe,mar- mo bianco e nero, ed alabailra fiorito a ve" ne : la quale le gira attorno per palmi cento dieci,ed è di altezza palmi quattro e mezzo. Su l'interna fpanda di quella Balauftrata fi vedo-
(1) ΙνίΓ.α. pag.47?·
(2) TavoI.III. Lett.K.
(j) Fontan, Lib.5, Cap.ji» pag.4°Ì*
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. Bel Vaticano \ if$
vedono collocate moltiflìme Lampaned'ar*
gento, {ottenute da Cornucopj di metallo dorato , e foglie della ileifa qualità attorno * ultimamente rifta-urate dalla l\ev. Fabbrica di S. Tietro. QUeile Lampane diftribuite in diveriì fiti de parapetti' dell'interna fcala ,: ed in altre parti in num ero di cento trenta , ardono notte e giorno avanti tal Santuario (i)'.Nel·pavimento del vano interiore,ove fi fcende per doppia fcala a due branche com*- pofte di trentaquattro gradini di marmo gre·» co venato per cìafcheduna, e fiancheggiate dalPìfteiTa Balauftrata ,· e ne muri laterali è riverita di-prezioii marmi, cioè Affricano* giallo , rodo , nero orientale , broccatello* Alabaftrocotognino, ed altri collocati, e difpofti con ottima iìmetrìa. Nella parte an- reriore , ove propriamente è iìtuata la Con- fo filone, ornata anch'eiTa di pietre più rare, e di maggior valore, cioè, di Verde an- tico, ametifti, diafpro ,- e Lapislazzuli 5 fbrgono quattro Colonne di Alabaiìro Coto*· gnino di'gran pregio. Nel merzo , vale a dire dinanzi alla Nicchia ,- evvi una porta v o_fia Cancello di metallo dorato , con uii—r piccol Salvadore con corona regia in tefta>, Tai»j.-feftoni, ed Angeli ; e di ilmil materia fono le due ftatue de SS. ^ipofloli Tietro , e 'Paolo, erette nelle'parti laterali 9 opera di G 5 ^nu-
CO Tavol.III» «um»72i
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154 ¹ìïíá¿âÉ'evizione,
^Ambrogio Bonmcini(ji) .Tutto fece fare il
predetto Pontefice Taolo ^(eccettuato il fi> praenunciato Cancello, fatto rinnuovare da Jnnocenzio III. ),, e perciò vi li vedono le fu& armine muri laterali formate di fini mar-» mi con fua Ifcrizione . Nella parte inferio- re * cioè nel piano di efifa Nicchia, il feorge ima- lamina di bronzo dorato (2), dalla qua- le vien ricoperto tutto il piano della medefì- ma , con uno fportello riquadrato da aprirli «el, di lei mezzo * fegnata fopra con Croce, € fijtto di eifa fono racchjufe le preziqfe \fr Ucpue de SS.. *Afioflolt fopr adetti(3) ..Sopra di' effa Lamina poi v pongonfi dentro nobil Urna d'argento dorato egregiamente lavo- rata ö. e regalata duhfan.mem. dì Benedet- to XIV. (4) , i Fàllj, che i Romani Pontefi- ci trafmettorto agli Arci vefeo vi, e Patriar- chi della. Chiefa Cattolica . Nella Nicchia, trhe propriamente chhma fi Con fedone·,. ve- defi efpretfa ih mulaico un antichiffima Inh maghe'dei' Sahadore in mezzo delle due_j de"SS. lApoflalìy parimente di mufaico . Quelle .furona prima riftorate fotta ImocetP zio ILI., e poi lotto Orbano Vili, ,. avendo- vi fatto mettere lo flemma Gentilizio dì fua Ca(a
CO Torrig. Ã.2„ pag.S.
(2) Martinetti Lib.z. pag'Su ·
(?) Torrig* luog. cit.
(4) Martinetti ivi pag.Sj*
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Del Vaticano * iff
Caia. II vano di quello fotterraneo luogo
quali tutto è fcoperto ,. a ri ferva di quella-*· parte , che per ia maggior vicinanza. alla__* Sacra Confezione , eifendo la più degna, è al di fopra ricoperta da. Volta, forfè ailuii- va. airanticoCiborio io vrappofio alia Came- ra della Confefilone . Nel Gonveifodi quer ilaVoltafonoefpreffi in pittura/' Oratorie erettone! Vatic ano dal Pontefice S.^inacle* to . La Confagrazione dell' Altare di pie- tra fatta da S.. Silveftro \. e Γ immagine di Taolo V. gènufleifoavanti la. Confezione .- Chi'folle di tali pitture l'Autore r è affatto> ignoto . Ne muri laterali proffimi alia.detta Nicchia vi fono due Porte chiufe da. Cancel- li intagliati di legno dorato , per le quali fi apre l'ingreflb , per via di due Corridori al- le Grotte Vaticane 3 delle quali .ora fìamo per trattare.. GAP ITOLO XXXVili..
Delle Sacre Grotte Faticane.
D.Opo aver con matura rifleffione efa-
minato tutto, il più bello,, ed il più va- go di quella ilupenda Bafìlica ,. egli è be,n_a giurto, che noi: difendiamo a vifitare le Sacre Sotterranee Grotte{\)\ Riconofcono elle il. lor principio· dalla. "Prima Bimana. G 6 Ter-
CO TavoI,IILI.etr,L,mjm.i$·
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t$S J^uqva Defcrìzime
Terfècuzione, allor quando perone crude*
liffimo Imperadore efercitò negl'Orti Va- ticani una fiera Carnificina contro dei primi Seguaci della Religione Crifliana , prò- clamandoli bugiardamente Incendkrj della Città di Roma . Prefe in tal maniera occa* jSone di barbaramente incrudelire contro di cifi , e di fi fatto modo andò avanti nella_s fua fierezza » che in poco fpazi'o di tempo rellò il Campo Vaticano di Cadaveri de Cri* fìiani pieno, ivi crudelmente uccifi, Quei primi Padri 3 e Profeliti della noitra Reli- gione , per dar loro convenevol fepokura » non potendo altrove portarli fenza pericolo ili eiierfcopertì;eon divoto affetto nel·prof-* iìmo Monte Vaticano gli trasferirono , col- locandoli dentro a qualche Cava, ο Grotta Arenaria , che ivi· a eafo-iì trovava ,' ο che fu fatta con le loro proprie mani . Tale fu il princìpio delle Vaticane Grotte , le quali polcia furono aecrefciute in maniera j-cjho fervirono non folo ad ufo di Cimiteri, ma eziandìo difotterranee abitazioni, ©ve iicu- ramente fi ricovra vano dalla fiera perfecu- euzione diNerone . Grande fu in quei pri- mi tempi il concorfo delle Genti in quefìo luogo per onorare le Reliquie de' Santi. Martiri ; Ed il medeiìmo Prencipe della—5 Crifliana Religione con numerofo fiuolo di Fedeli qua veniva ad erudirli, pernottando 30 Sante Vigilie , ed efercitandofì in offerir Sagri- .:
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Del Faticane* " ifj
Sagriikj y Battezzare ,,far Ordinazioni, ed
altri ilmili DiviniOfficj.. Ottenutapofcia da* SS. lApofloii Vietro y e Taolo la Coronala del Martirio , i loro venerabili Corpi furo- no in tal luogo fepolti : Ed allora sì , che_* Γ ni timo decoro acquetarono , e fplendore,» Nell'Edificio della Baiìlica intraprefo da Cofìantìno il GRANDE , fu ricoperto con il piano del nuovo* Tempio il iìto delle foprar* defcritte Grotte, cioè tutta quella porzione che circondava il luogo·, ov'erano, i Corpi dcSSt%Apoftoli. Il Grande Imperadore ador- nò inoltre Γ Urna dei Beati Apoiloli con_.a metallo di Cipro, edOro , fermandola, da. tutte le parti-, acciò nonfoile uiaipiùirimoip fa; iiccome ancora tutto-il iìto abbellì fplen- rìidamente con ornamenti- d'oro , e Colon- ne d' Alabaftro'. Nella nuova Fabbrica de] Tempio vennero dai Pontefici fpecialmeiiT· te incaricati gì' Architetti di-religiofamente confervare intattiqueiU luoghi. Per-efegui* re ordunque i Pontifici ordini penfarono an- die di lafciare intatta quella.porzione, di pa- vimento della Vecchia Bafilica , che copri- va l'antiche Grotte, con farne apparire > come ora fi vede nei pavimento i iegnUki iuo giro con quei rotondi forami ornati di metallo r de'qualitre ne apparifeono d'in- torno la ConfeiTione ,.e Γ altro oy^ finilce-? quello fito, è nella, Nave dimezzo al pari «i-dia Cappella, del Santiiumo Sacramento,, co-
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&5& Tjjtova Defevizione
come fu accenato al fuperiór Cap. %6. nel
prhtc. . Sollevorno pertanto il nuovo piano dell' odierna Baiìlica fopra l'antico in altez- za di Canne due ; ed acciò quel iìto , cho » neU'interpoiizione reilava5foflè praticabile i vi piantorno per tutto il giro i fuoi Arconi, e Pili da foftenere il piano fuperiore , ed in quella maniera compofero fra i due piani quelle che prefenteniente chiamaniì Grotte in venerazione poco di filmili dalle antiche , mentre nelle mura da ogni parte fon piene di quella terra cavata, dalle medeiime Ca- tacombe . Quelle Grotte fono nominate dal Volgo
parte Ttyove, e parte Vecchie . Si dicono *ì$uove quelle, che ritengono la forma di Tenzona , ο ila di Emiciclo , il quale giran* do attorno Γ Altare della. ConfeiTione per mezzo a\m corridore, alto palmi quindici e tre quarti T largo pa'kii fette e mezzo, e lungo nella fu-a Circonferenza per palmi du- gentofeffanta;ne racchiude in fé altri inferio" ri, cioè : Uno da Capo in forma di Croce, il quale confina dalla parte di dietro con Io»* lS(icehia -e Sepolcro rfe'SS, vépofloli. Si ellende quello in. lunghezza, per palmi quarantadue e ne fuoi braccj per palmi trentanove:, aven- do nella fua maggior larghezza in fondo al- l' Altare palmi diciaifette ,- e palmi* nove e mezzo nelle lue minori; latitudini'. Due al* tri braccj per traverfo 3 e ferrati neLloro m- grei:
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Del Vaticano. ι$ρ
gfefro da Cancelli di ferro , lunghi palmi
ventifette e larghi palmi cinque e mezzo * communicano con V Emiciclo inferiore , il quale riiiede avanti la Nicchia della Corifei^ iione fopradetta :. Ha quefta palmi quaranta 4t larghezza, e palmi'quarantafei di lun- ghezza,comprefo il iito delle due branche di lcala, per cui dalla, fuperior Baiilica alla_»
medeiima li difcende .Trovanii poi alla par-
te meridionale altri Corridori, uno lungo palmi trentatre ,, largo diciotto , ed alto palmi tredici e mezzo :: Altro di lunghezza, palmi cinquantadue e d' uguale altezza , e larghezza del primo : ripiegai! quefti, e fa angolo con altro piccol Corridore lungo pal- mi venti,. largo palmi fedici, e alto palmi undici* Il terzo Corridore incavato nella groffezza del muro gira attorno la Sacra Confeifìone , di' larghezza palmi fedici e un quarto.,, largo palmi cinque ,. e alto pal- mi nove e mezzo .. Vecchie poi chiamaniì quelle le quali efc
fendo divife in tre fpaziofe,e lunghe Navate, foftcnuteda Nove Pilaitriper parte ,· della groffezza. taluni di: palmi otto, da. tutti i «ti»- e due di- palmi otto, in fronte , e di diciotto d'eftenzione ^ ed alti tutti palmi iette con Archi foprali medeimii. Sono det- te Navate tutte fatte in volta a botte di' lar- ghezza palmi.qttanta ve ÌT eftendòno in lun- ghezza per palmi dugento incirca., Rimi- ranii
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ΐ€ο Teneva De]'evizione
ranil e(Te ornate nella volta e fue pareti, al?
cune di pitture a frefeo , licrizionì, Baifiri- lievi y e Statue di marmo come altresì d'al- tri antichi monumenti prezioiì avanzi del- l'antica Baiìlica Coftantinìana . Altre incro- Hate di fini marmi, arabefehi dorati ,· Baf* firilievi di metallo , e di ifucco ; Altre ìjl^ ine ii oflervano*prive d'ogni adornamente iì nella Volta , che nelle pareti ,-e folo im_j di veri! luoghi racchiudono' più Urne Sepol* erali , ove ibno ripoite le Ceneri di-piùPon- tefici, e d'alcuni illuflri-Perfonaggì, come a fuo luogo verrà accennato . Il Pavimento ir dell'une, che dell'altre è tutto incroftato di marmi s e conferva da per tutto la fua origi- naria , e primiera antichità .. Quanto iìa_j rifpettabile queft'antico Pavimento , ben Η comprova Ρ eifer egli flato fantificato dal Sangue de'Martiri, e da fe-polcn-de''Primi Santi· Pontefici della Chiefaj e la cura rin- goiare con cui Clemente Vili, nell' anno rjp-f. 1© riduiTe- in forma di Croce , ornane dolo di marmi·. Vaolo V. lo-arricchi di mo- numenti,che degni fono di eifer defcritti pex notizia de'Poileri ; Ed» orbano Fili, lo ab- bellì di Pitture rapprefentanti diverfe me" inoratoli Morie , le quali nel· Pontificato di Benedetto- XIV. furono nuovamente ravvi'· Tirate ? per eifer affatto fcolorite, e perdute'. Or dunque ripigliando il noilro interrotto- cammko^ difccrideii a queite Grotte- da!> 3SÌÌC?
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Del Vaticano. \6i
Nicchia, ov1 è la ilatua di S. Veronica per
una fcala a lumaca Ìituata fotto il piedeftallo^ che foftiene la mede lima. Si ha l'ingreffo ad effa per una porta ìituata nel lato deliro del detto PiedeftaMo alta palmi Undici , e_^ larga palmi tre e mezzo, che ili Tempre aperta al commodo de di voti Fedeli . Quella fcala è fatta a volta nella parte fuperiore con fcalini di marmo , ed è alta palmi dodici, larga palmi tre e tre quarti. Scefi appena otto fcalini il ritrova in un piccolo ripiano a man iìniilra altra porticella di metallo d* al·» tezza palmi otto e mezzo> e larga palmi quattro la quale conduce ad altra fcala fegre- ta interna » che porta alle fuperiori Nìcchie, e Loggie , ove confervaniì le tre Sacrofan- te Reliquie il Volto $anto ^ la Lancia, eia Croce . Indi fcendendo per altri dieci gradi- ni sventra in un ripiano bislungo d'eiteniìone palmi ventiquattro , e lungo palmi nove , il quale ferve di foglia alla contigua piccola Cappella , che per linea perpendicolare cor» rifponde fotto il piano del fopraenunciata picdelkllo , e Statua . ARTICOLO I.
Cappella della Veronica.
Riceve quella Cappella il fuo lume da
una Peritola , ο fia Fineftra munita di grate di metallo efiilen,te a pie del fopra^ indicato fuperiorpiedeftallo . Elfa è, rifer- rata |
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iéi ΤζΗονα Defevizione'
rata nel fuo profpetto da Cancellata di feri-
rò , che le ferve di recinto, e di cuilodia . JL'eilenzione della medefimaCappella,come altresì delle tre altre fue confinali, quali li . inderanno defcrfvendo,ò di palmi quattordi- ci , lunga palmi Nove e mezzo 5 ed ha d'al- tezza palmi diciannove e mezzo . Ell'è fat- ta in forma d'emiciclo ornata nella fuafronte da due Colonne di breccia d'Ordine Ionico, le quali eiTendo d'altezza palmi tredici e_y mezzo , fo#en'gono l'Architrave e fuo Cor- nicione che le gira attorno . L'Altare coil^j fuo Ovato ,. e cornice vìe η racchiufo da due pilaftri della ileifa qualità alle foprariferite Colonne , II: Quadro rapprefentante. la S. Veronica che porge il Velo a Crifio^ men« tre porta h Croce, è difegno <ΓJindrea Sac* chi efpreifo hi mufaico da Fabio Crifiofari Nella parte oppofia alla fcala fi rimira fopra un antico Tavolino di marma incalvata nel murouna tapida ,- incuifidimoftra , dio d'ordine della fan. mem; di Benedetto XI fr neir arnia 1750. furono riilorate r e ravvia- vate tutte le Pitture di quelle Sacre Grotte. Negli fpecchj oppoilf,. e laterali del fopra- deferitto ripiano vedonfi dipinte a buon fre- feo dueFigure per parte in piedi al naturale, delle quali quelle a mano delira: rapprefen- , Uno la Beati/firn a Vergine con Maria di Cleo* fé , e l'altre alla fmiilra, Maria di Giace mo » e Maria di Salome . Ne Muri iineolari |
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Del Faticano.- ió$
ad efl*e contigui il vedono effigiate V *Armì
Barberine a chiarofcuro foftenute da due Putti dipinti al' naturale.Nella fommità della fuperior Volta oflervanfi tre Ovati con fue Cartelle ,. e ornati attorno di' chiarofcuro „ Nel primo dai lato dell' Evangelo vien' ef- preifo con più figure a frefco ,· quando il Pontefice Orbano Vili,.affilo in Trono rice- ve dalle mani del Cavaliere Bernini il diTe- gnoperla corruzione ed abbellimento delle quattro fotterranee Cappelle .. In quello di mezzo fi rapprefenta quando· Bonifazio Vili., moftra il Santo Volto- a Carlo I{e di Sicilia » e a Giacomo I{e d'Aragona -r E finalmente-* nel Terzo il Pontefice piccolo V*. che mo* Ara la medefima Inilgne Reliquia ali* Impe* radore Federico UL· 11 rimanente della Vol- ta è colorito a chiarifcuri, ornata di Cartel* le , e Putti v Sceii due fcalini di marmo di lunghezza^
palmi nove il entra in un Corridore della fteifa larghezza,- lungo palmi trenta in cir- ca , e alto palmr tredici e mezzo ricoperto tutto di diverfe pitture afrefco, e di ornati a chiarofcuro, sì nella volta ,. che nei due la- terali muri. A mano deftra fi vede una figu- ra dipinta al naturale rapprefentante S. Ma* ria Maddalena .Nello fpe echio grande a_i quella contiguo srefprime la Veronica ( feb* bene emetto Nome a giudizio-degli Eruditi è proprio dell' Infigne Reliquia άύ Volte San·* to%
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ϊ &f TfjiovaD efcrizìone
to , contuttotiò ce ne ferviamo , ficco-
me altri Io hanno udito, e V tifano al pre- fente per fignificare quella pia Donna, che afciugòla Faccia fanguinolenta di Gesù Cri·* \ ito con un velo , in cui reilò imprefla Γ Ini- macine del fuo Divino Volto, giufta il rac» conto , che ce ne ranno Mariano Scoto, Ger-* vafio , Tilberienfe , ed altri antichi Scritto- ri ) : Si efprime , diifi , la Veronica , che_j> porge a Gesù Criflo oppreiib dal pelo della Croce, un velo, ο ila Sudario per afciugaf- fi il fudore , che dalla divina fronte ne gron- da 5 E la figura, a quefti appretto dipinta al naturale , rapprefenta S. Marta . Nella di- contro faccia fi efprime nello fpecchio di mezzo la 5". Veronica , che giunta in una Na* ve a Roma , ne porta quivi il Santo Suda·' rio : E le due figure ai lati del medefimo', della fteifa maniera, e grandezza che l7 altre fopradefcritte , rapprefentano Γ una Maria di Giacomo? e Maria di Salome Γ altra . Il primo Quadro nella-fuperior Volta ef-
prime,quando \& Ver onic a moftrz il Volto San- to al Popolo·. In quello di mezzo » di figu- ra ottangolare , fi rapprefenta, quando il Pontefice Giovanni VII. ripone il Santo Su- dario nel Ciborio dal medefimo fatta' edifi- care . E neir ultimo , quando per ordine di Bonifazio IX. fu moitrato il Santo Sudario al l\e d* 'Ungheria . Nel zoccolo di elfo Cor- ridore fi vedono effigiate a chiaroicuro l'Ar- |
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bel Vaticano. 165
mi Gentilizie Barberine con Cartelle , ed
ornati come fopra . ARTICOLO IL
Corridore, che gira attorno la Confezione ♦
ENtrando nel Corridore , il quale come
fi dille , effendo di figura emicicla cir- conda la Sacra Confeffione , fi ritrova effer d' altezza palmi quindici e tre quarti, e ài larghezza palmi lette e mezzo , come di fo- pra al principio di quello Capitolo fu accen- nato . E(To è sì nella Volta, che nelle fue_» pareti fregiato di diverfi riquadri di pietre di più colori maeftrevolmente imitate, ed al naturale dipinte . Drizzando a mano delira il nofiro cammi-
no » fi vede dipinta a chiarofeuro una figura in piedi rapprefentante il Santo Tontefice Λ* nacleto , ed incontro a mano finiftra quella di S. Vittore I. Poco lungi fi feorge una Sta- " tua di marmo d' altezza palmi lei polla entro una Nicchia rapprefentante S. Giacomo Mi- nore: Servì quella Statua per ornamento del Ciborio di Sifio IV. nelP Aitar Maggiore . Accanto a quella evvi Γ immagine di S. Fa- biano Pontefice , e nella parte oppofia quel- la di S. Lucio Vapa . Sopra la Volta è uil_* Iscrizione con Arme di Vaolo V., il quale riduife , e adornò buona parte di quelle-? F Grot-
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166 ºøÀïíá DtJevizione
Grotte. Volgendo india man deliralo fguar*
do , fi Icorge queilo fegno jg celebre Mo- nogramma, che compoito'di lettere gre- che lignifica Vro Chriflo. Quivi è un Polian- dro, cioè un luogo , ove furono collocate.? molti Alme offa di Cadaveri Criftiani trovati in divertì pili di marmo nella demolizione^ dell'antica Bafilica, ARTICOLO III.
Cappelletta nominata del Salvadore .
A Mano finiilra trovai! un Cancello di
ferro (i) , per cui fi ha à ingreffo a piccola ed interna Cappelletta con fuo Alta- re. Ne'muri laterali di tal Corridore fi feor- gono incailrati due ovati, in cui fono fcolpi- ti in marmo a bafforilievo dueAngeli.Nel ri- piano della detta Cappelletta rimirafi a mano delira una Lapida di marmo con fua Ifcrizio ne dinotante eifer quivi fiate trafportate_j> molte Offa di più perfone credute Sante ri- trovate nella demolizione,e nei fcavi fatti in quella Bafilica . La Cappella ha di larghez- za nel fuo primo ingreffo palmi fei, e mez- zo , e di altezza palmi nove , effendo nel fi- ne per la di lei figura quadrilunga, larga pal- mi nove e mezzo , e tutta la fua lunghezza confitte in palmi fedici e un quarto, Il di lei ñ a vii
£i) Tonig. Ã, I» pag. 60. |
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Del Vaticani*. t6j
•pavimento è irregolare, e cala per un palmo
e più fino al piano dell' Altare . Sopra di ef- fo edile in luogo del Quadro un BaiTorilie·* vo di marmo rapprefentante X*Eterno Tadre •con alcuni Serafini attorno . Tutta quella Cappella è dipinta a riquadri, e pietre fin- te di più colori , anche nella fua Volta , ed in mezzo vedonfi alcuni Angioli fvolazzanti dipinti a frefco . In ufcendo da quella Cappella, Tu la Vol-
ta del Corridore fi offerta dipinta la Vecchia Tribuna ai Mufaico dell' antica Bafilica ri- farcita , e ornata da Innocenzio III., e dipoi fatta riilorare da Benedetto XII. per mano di Giotto Fiorentino . Vedonfi vicino ad eifa i ver fi incili in tavola di marmo, che fcol- piti erano nel fregio della Cornice di detta Tribuna . A mano iiniilra fi fcorge incallra- ta nel muro una Cro'ce grande di marmo , la quale flava nella fommità del Frontefpizi» ■dell' antica Facciata. ARTICOLO IV.
Cappella della Madonna del "Portico.
S' Entra alla delira nella prima Cappella
dedicata alla Vergine (i); Effa è lunga, come altre volte fu detto palmi trentatre , larga palmi diciotto , e alta palmi tredici e jiiez-»
J *) Torrjg, Γ. ι. pag. 67, e Γ. 2, pag. 108. |
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τ6% Ttyova befcrizhne
mezzo , eftendo anch' eOTa nel di lei ingreflb
munita di Cancellata di ferro . Ne' due pi- lafcri, che reggono Γ Arcata, e Volta della_j medeiìma, vedoniì due Statue di marmo es- primenti S, Matteo^ e S. Giovanni <Apoflol'h che (lavano· per ornamento al Sepolcro di 'piccolo V. A mano delira deil'ingreifo fono ; lìtuate due Caffé di marmo , che furono fe- polcri di due grandi Perfonaggi, a' quali fu ; conceduto dal Pontefice di quei tempi e (Ter fepolti nella Baiìlica . Del primo fé ne fcor- ge il Nome fcolpito nel Coperchio 5 e il fe- condo per eflfer privo d'Ifcrizione ο memo- ria , non fi sa chi foiTe . Al di fbpra fono al- \ cxmx baffiriliem di marmo lavorati a fregio, che fervivano d'ornamento alla Cappella di Giovanni Vii., dove ficonfervava il Volto | Santo. Sopra detti Fregj è dipinta la forma j del "Palazzo ^Ìpoflolìco Vaticano fabbricato da "Paole II. ; del Campanile edificato da S, Leone IV. ; della Facciata del Portico fatta da ^ilejfandro VI. ; del Profpetto di Mufaico dell* Oratorio dì S. Maria in TurrU Cappella antica e famofa , la quale efifteva nell'Atrio della Vecchia Baiilìca ; E final- ! mente dei Palazzo dell'arciprete della Ba- iilìca ileffa fituato anticamente a piò delle Scale della medeiìma . Segue una pietra, ove fi contiene parte d' una Bolla di S. Gre- gorio III. , che celebrò un Concilio in que- ifea Butilica avanti il Corpo di S. Pietro con- tro |
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Bel Faticano · 169
tro gli Oppugnatori delle Sacre Immagini,
de' quali erano fautori Leone lfauro , e Cq*> flautino Copronimolm^Q.naoYÌ di Oriente· Segue una Croce a mufaico, che ila va pei* ornamento al Ciborio del Folto Santo nell' Oratorio di Giovanni FU. Al di fopra è di- pinta la forma del medefimo Oratorio . Vi- cina a quelli evvi un altro Frammento m marmo del detto Concilio di S,Gregorio IIL· con la {comunica fulminata contro quelli che avellerò violato i Decreti di quel Sino- do . Nel mezzo alla fornmità di quella Cap- pella è un Altare con Γ Immagine della Bea* tìjflma Forgine col Figlio in braccio dipinti dzSimoneMemmioSanefe * la quale flava Ι fra le Colonne del Portico Vecchio . Si ha, per antica tradizione, che quella Immagine 5 loife da un Uomo empio percoifa nella Fac- cia , dalla quale caderono alcune goccie di fangue in tre pietre , che lì vedono afflile :. ne'due lati d'i queft'Altare coperte con gra- ' te di ferro . Nel muro di quella Cappella a. I mano finillra fi feor *c dipinta la forma deli* antica Eafdica nella parte orientale . Ap- pretto è una Statua di marmo di Benedet~ *° M. » che llava già ibpra l'Aitare .de* I ^0Ytl ' Quello Pontefice fece rinnuovare il . Ί etto dell' antica Bafilica , facendo venire | «a Calabria , e da altri Luoghi Travi, lun- ghe palmi cento trentatre, e vi fpefe ottan- ta nula fiorini d1 oro con Γ architettura di Η . · Ma*
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,s*po Jfyovd Defcrizìone
M#firp Ballo di Colonna , e di Vado da $k+
m, Vicino ad eflo è dipìnta la forma dell' *iéfa.&r$M§· t4$$@®fa orbate, che ita va gii, giella ^afilÌGa Vecchia . Segue un pilaftro, ^ pv"?è Ja memoria in marmo del Tetto rmuo- yato dal Copraccennato Pontefice . Indi una MtìAtuain marmo di S. "Pietro Sedente in atto udì beiiedire , la quale era iituata Cotto ilPor- ,$i.cp iantico * e Ce le baciava da'iFedeii il pie. iGliiornati de'' marmi, e Mufahi che le ftan- 4bp attorno , erano già nel Sepolcro dii^r^ •ììo/I La detta Statua è di altezza palmi fette, e con tutto Γ ornamento è d'altezza f>almi dieci. Nella Volta di que ita Cappe U jja furono dipinte -due Iilorie da Qio. Batti* fia ^icci $4 Trovar a nel j<> 18. e 161$. L· .prima è quando S. Servazio yefcovo Tsiit gnenfe orando al Sepolcro di S.Pietro fu da ^iiefto avvifato del voler di Dio circa le gra« .zie, che gli domandava : La Ceconda rappre* ■ferita S.cimando che vilìtando il detto Sepol- cro al tempo di Papa Onorio L^-àìBagober· to §e di Francia gli apparve S. "Pietro, e gli ordinjò., che andafle nella Galiia a predicare 4a fede , ove arrivato , fu creato Vefcovo φ Xrajetto nell'anno 633. ; NelPufcire da quefta Cappella vedonfi
iiel muiO a man;deilra tre Figure di mula1- , £0 , capprefentanti il Salvador e, S. Pietro, ■f S, "Paolo , che ftavano Copra il Sepolcro di Ottone IL Imperadore nell'Atrio dell'a»- ijca Badlica. AR" |
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Bel fatica».* « ΜψΙ
ARTICOLO X.
Corridore, a β a andito laterale, che
introduce alla Sacra Confezione. INcontro a man finisca è μη Corridore,
che conduce alla Sacra ConfeiIione,nell* ingreflb del quale fi vedono alcuni Fregi dì marmo in baffprilievo , che ila vano per or- namento airàkare antico del Folto Santo . Quello Corridore nel fuo in gre fio è chi ufo da Cancello di ferro , e uell'alfra fua eilre- mità corrifpondente nel piccolo emiciclo avanti la Nicchia della Sacra Confeifione da Porta con furti intagliati e dorati , E quefti lungo palmi trentadue , largo palmi fei $ e palmi trqdici e mezzo alto , come altra vol- ta fu accennato . Vedonii ivi dipinti a frefeo alcuni miracoli di S. Tietro : Nel primo Quadro amano deftra il rapprefenta quano^ S. Abondio Manilouario di quella Sacrofan.- ta Baiilica rifanò uaa Fanciulla Taralitica 9 alla quale facendo quivi orazione, appar- ve S. Tietro comandandole, che andaife a~j trovare il detto S. Ubondio, perchè da lui farebbe Hata rifanata , come feguì . .Nel fecondo Quadro, allor -quando TagioneVe- lcovo di ^Saragozza mandato a Romadiu» Chindafyindo Re dì Spagna-per trovare il Libro , ο parte de"1 Morali di S. Gregorio , Η 2 oran-
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%ç% l^uova Defcrhione
orando a quella Sacra Confezione, vide m
proceffione molti Santi, fra quali era S.Gre* . gorìo , da cui gli fu additato il luogo vicino
ý Sepolcro di S.Tietro^àovQ rtavano nafcofr, onde apertoli luogo con licenza del Pontefi- ce Martino I., con molta allegrezza ivi fin rono ritrovati. Nei Terzo dalla parte fini- Ara fi efprime , come eflfendo folito ìl Pon- tefice S. Leone I. donare a' Grandi Prencipi ■ alcuni Veli, ï Corporali, detti ancora Bran-
de! tifati da eflfo nel celebrar la Meflfa fopra l'Altare di S. 'Pietro, una volta ne fece parte d'uno diefli ad alcuni Nobili , i quali poco lo gradirono, credendo che non foflTe cofa di confiderazione ; portolo dal Pontefice fui detto Altare, e tagliatolo con le forbici, fubito ne ufci miracolofamente il fanone : di che impiti chiefero perdono della loro in- credulità , e lo riceverono con mirabile di- vozione . Nel Quarto parimente S. Grego- rio , che avendo donato ad alcuni Orientali uno dei detti Brandei, e quelli facendone poco conto; il detto S. "Pontefice forolb con un coltello, e in un tratto ne fcaturì d» dio vivo il fangue . Nella Volta a queftj fuperiore fono dipinte in alcuni Ottangoii contornati da cartelle ? e riquadri tre Morie. Rapprefenta la prima quando ufcendo S.T'rt* tro fuori della Porta Appia per fottrarfi dal' la Perfecuzione , fé gli fece incontro Criflo ai notte , a cui diife ÃÁñïßÉïßï j Signore d<f |
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Del Vaticano, 173
ve andate ? Ed eflfo rifpofeli : men vado a
J\oma a crocifiggermi di nuovo : il che inte- lo da S. Vietro i mutò coniìglio * e ritor-*· novene in dietro. La feconda quando il det- to Trincipe degli lApoftoli fu crocifitto col capò all'in giù con quattro chiodi nel Giani- colo , ο Ila Monte Aureo. La terza rap- prefenta la Decollazione di $. Taolo all'Ac- que Salvie, oggi dette S, Taolo alle Tre Fontane . ciò. Battifia B^icci da Trovar a fu l'Autore delle predette Pitture . I ARTICOLO VI,
Della Cappella della Beatijfima Vergine *
detta communemente S. Maria
Preepnantmm *
ALLA deftra il entra nella feconda Cap-
pella dedicata alia Beatiifima Vergine munita anch' eiTa nel fuo ingreiTo da cancel- lata di ferro , Elia è lunga palmi cinquanta- due, larga palmi dkiotto , ed ha di altezza palmi tredici ed un terzo dal pavimento fi- "o a tutto il fciio della fua Volta fatta a bot- te . Ne* lati del fuo in gretto fono due Sta- tue di marmo di S. Giacomo Maggiore, e o. Giacomo Minore Apoftoli, che ila vano' Fi" ornamento al Sepolcro di piccolo V< peli angolo interiore a man ilniftra è una iroce di marmo , che nel fare i fondamenti Η % del
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174 ^Hu<u'aÈèfcri*hne
del nuovo Pòrtico trovoift fotto ferra tren-
ta paini! nel iò'oS. Incóntro a mano delira irvede uh Salvadore difrfawto con angeli attorno,- che ferviva di ornamentò al Se« polcro dei Cardinale Berardo Èrtili da Is^ar* tif. Sopra è dipinta là forma del Tabernaco- lo fatto inn alzar e da Innocenzh VITI, pei* €&rifcrVa¥vi il Sacro Ferro delta Lancia » SÌ vede pòi in piccola Nicchia una Statua di marino della Beatìjjìma Vergine con' il Figlio in braccio , che flava nel Sagrario per or- namento àuV^Altare della SantiJJima Trini- tà , e de' SS. Cofma » e Damiano . Segue Veffigie in marmo di Bonifazio Fili, già Ca- nonico della Bafilica , che -flava su l'Altare fatto edificare dal mede fimo in onore di S. Bonifazio IV. 1/ anzidetto Pontefice ac- crebbe nel Clero Vaticano otto Canonici » tre Benefiziati, e venti- Chierici Benefizia- ti . Scorgefi vicino ad eiTo una Lapida,. che Contiene un Epitaffio in ver fi in onore di S. Bonifazio IK affiliò al fuo Altare dai me- feRtàù Bonifazio Fili. Sópra *1 detto Pon- tefice^ la riferita Lapida fono dipinti gli Al- tari di &. Fvincisiao R^e di Boemia , di S. BO' nifazio IV., e di S» Marco , iiccome ancora f Sepolcri di Taolo II. piccolo V., e Ma* celio II., eh' erano fituati nell' antica Bafi- liòa » Qui fi afeendono due fcalini, ove a_j rhano delira il trova un ripiano lungo palmi Venti» largoTedici, ed alto palmi undici » luo-
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Del'Vdt-icwfi.- " τ*}$
luogo,*in cui giacquero moltu tenìpoi Corpr
de' SS. Tontefici Leone L IL ìli., e IV,K, 1« Immagini de'quaii fi-oiFcrvano dipinte nella \rolta . Nel Pilallroa mano delira proflìmo' a-detti fcalini" è una Lapida antichi Alma, ito cui ii contiene una memoria di Adriano ■/.·■ ipettaifte al Folto Santo, che flava afirilà-· nella ituv Cappel-la della demolitaBaiilica.ln·' tJàrnvàlmmagine In mufaico di Giovanni VII. e un altra fimile di S. Tietro, che flavanO per ornamento alla detta Cappella . Vedefì al difetto fcolpito in marmo con lettere-* : grandi all'ufo di que'tempi il nome del me-. defimo-Pontefice Giovanni VII. Appretto a quelle fegue una pietra, ove fono incife' tre Orazioni compofle per l'anima di S.Gre-' gorio III, al fuo Sepolcro, le quali il leggo- no in faccia particolarmente diiiefe . Nel pavimento è una Lapida Sepolcrale con Γ e£* figie del Cardinale· Rjnaldo Orfmi » che da: orbano V. fucreato Arciprete della Bafili* ea. Leggefi nel muro in faccia un 1ferizio» ne che accenna eiferil confervati in quello fuo i- Corpi de1 detti Santi Pontefici Leone L· IL IIL e IV., che da Vaolo V. furono trai* Fonati all'Altare della Madonna- detta Co* lonna , come fu detto al Cap. fuperiore z$. sopra di quella Iscrizione fi feorgono due- lapide bislunghe:·,· ove fono fcolpite due_> Qifterenti Ifcrizioni ,■ le quali ivr recente-· «ente fono fiate collocate , efprimenti· U~ U 4 figpi
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■j*}6r %iima De finzione
iìgnificato di due Quadri dipinti al di fo-
pra di eife di altezza palmi quattro , e lun- ghi palmi otto 9 e fono : Nel primo contor- nato da Cornice dipinta gialla a chìarofcuro, ε lumeggiata d1 oro vien efprelfa con quanti- ci di piccole figure la fole une Proceffi one 5 e trasporto fatto fare dal "Pontefice Clemen- te XI. Tanno 171 $. del Corpo di S. Leone Magno racchìufo in nobil' Urna , ( avendo lo prima tatto eftrarre dall'Altare della Ma- donna della Colonna, e trafportatolo per tal funzione alla Cappella di 5". Tyjcolò , e quindi in Coro ) dalla Cappella fovradetta della Madonna della Colonna all'Aitar di S, Leone, come fi diiTe al Cap. 22, Vien det- ta Proceffione formata dal Clero tutto Vati- cano, Eminentiifimi Cardinali, e Prelatu- ra , accompagnata dairifteifo Pontefice con torcia in mano,e da numerofo feguito.Nell1 altro Quadro contornato dall'ifteffa Cornice iìefprime lo ftupendo Miracolo feguito Pan» 1101725, iftantaneo avanti la Statua di bron* zadiS.Tietra, come il accennò alfupe- jtìot Cap, 36. nella perfona di un certo Gio" vanni Kovalafchi Soldato tutto paralitico 1 e ilroppio, il quale con viva fede racco- mandatoli al Trencipe degli ^Apofloli, al co' fpetto d'infiniti altri Pellegrini, e Popolo aliante , depolte le croccie fi alzò dritto in piedi per baciare il fanto piede , e rimafe^ perfettamente libero, e fano . Per tal' eifet* to
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Del Vaticano r %nj
to a maggior gloria dell'Onnipotente, e dell'
Apoitolo S. Tietro fu quivi d'ordine di PP. Benedetto XIV, a perpetua memoria in colo- ri efpreflo il detto miracolo ,, come fi legge dalla Lapida , ed Ifcrizione antedetta fitua- ta a baffo delta medefima Pittura . Nel pavi- mento fcorgcfi un altra pietra , m cui fi ef- pnme effere quefl© il luogo , ove ltava l'Al- tare de'fopradefcritti Santi Pontefici LeonL Nel muro laterale a man finita fi vede la forma della Tribuna, e Cappella del Coro de- dicata aliT Immacolata Concezione dellru Beatiffima Vergine , a S, Francefco , ed a S,yfntonio di Padova da Sijlo IV, Indi ri- mirafi una grand'effigie della SantiffimaVer~ gine con il Figlio in braccio dipinta in muro- con Angioli attorno, che flava preflb l'Al- tare del Crocififjo nell7 antica Bafilka. Scor- gefi dopo h forma del Portico } e. Facciata Vecchia ornata di mulaÌco da Gregorio IX. già Arciprete di quella Bafilka. Ivi-è ef- preflo il Palazzo d" Innocenzìo YIII. r che fi univa a detta Facciata , ficcome anche la ferma della Pina di bronzo, che polla neHy Atrio da Simmaco Papa , flava gii per or- samento alla Mole di Adriano hnpefadore „ «da Paolo V. fu collocata nel Giardino dei Palazzo Vaticano.. ; Difeefi due fcafini fi vede, nella fommi*
fa della Cappella un'Altare , in cui è una__* Immagine antica della Eeatijfima Vergine Η % diia-
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lj$ lyuuvaDefcrizione
chiamata S. Maria Tnegnantium, perchè
le Donne incinte avevano ad èifa particolar divozione , ricevendone molte grazie , de* nominata ancora la Madonna degli ^Angioli* e flava già. all'Altare erett© dal Cardinal Orftni Arciprete della Baiìlica. Ai lati di' quell'Altare ii vedono due Statue di mar- mo i una per parte » che rapprefentano Si T'ietto , e S. "Paolo , lt quali ita vano dei> tró TAtrip nell^ iiìgreilb del Portico de'Pon- iefki ..A mano delira dell'Altare'iopraddet* io è dipinta nel muro la forma della.Ί^ανί- celiti) che lavorata d-a Giotto Fiorentino, fu. collocata. nell'Atrio:demolito ibtto Tao» laìf. Nella parte inferiore è un bafforilie.vo. ii¥ marmo con- Uomini armari, e Nerone iedente , che ordina la morte der SS.. Tietro? e Taolo, è (lava per ornamento al Ciborio· utSiflolV.-, che riiedèva sé. l'Aitare Mag~ giure . Segue una Lapida , in cui fr contie- ne la licenza conceduta àz Giovanni III. ad un Suddiacono del Sello Rione chiamato Marcello di eflcr fepolto nella Bafilica . So» pra mieila Lapida è dipinta la forma dell'.^/* Par? antico del· Sdntifjimo Sacramento. r e_j> 4e!' SS* Simone, e Giuda adornato maeftofa- mente da Taòlb HI. Segue ¥ effigie in Μιιβί* co. di un ^ingioio elpreifo dal fopranominato Giotto,. che flava fopra Γ Organo della Bs* ilica Vecchia. Appretto è un Immagine di mliejuo in marmo rapprefentante S. l/igofli* no >
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Eftl Faticane.- j\jp
no·, che Ter viva d'ornamentò al Sepolcro»
dr Califloììh Più oltre avvi una pietra, ove il legge un altra- licenza di efler fepolti nella Bafilica fatta da Ρ afa Grmif'da a "Pietro Tri-<- buno de1 Giuochi 9. ed a Giovanna fua Mo^ glie . Sopra detta Pietra è dipinta Sforma dell''^Altare di 5. Leone IX.,HcGome ancora- quella del Tabernacolo innalzato da Tio IL per confervarvi la Tefìa di S. Andrea . Se* gue un altra pietra r in citi lèggeil un Epi- taffio di due ']>{&tari di S„ Chtejk chiamati Dolcito 5, ad Euticbio ,- e di un Suddiacono del primo BJone cliiàrnató Tietro . Nel rhu-; ro del pilaflro della porta è' àflìiTa una Croce di marmo trovata fottoi fondamenti dell'an- tica Bafilica. Nella parte inferiore è un Epì· taffio in marmo di Giovanni *Alkenfc fep1- peliito nella Bafilica aftempo di S. Gelafìo.. Nel mezzo di queita Cappella- fi vede fui pavimento lina pietra con alcuni'buchi, do- ve fi gettavano tempo fa gli Olj Santi, e co- fe con fa grate , che non erano più in ufo,, perciò chiamato Sagrarlo , il quale adetfo- è flato trafportato altrove . Nella Volta fo- no dipinte per mano di Gio. Battìfla B^cìi T^ovarefe due Morie : La prima e quando S.Zoe orando al Sepolcro di S. Tietro fu pre-s fa da Manigoldi e abbruciata per la fede lot- to Diocleziano Imperadore ; La feconda es- prime quando un certo Longobardo volendo gepdifpregio fpezzare con un Coltello una; Η 6 chia-
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ìSo T^uova Defcrìziene
chiave d'oro di quelle , che polle fopra il
corpo di S.. Tietro fi mandavano da' Pontefi- ci per devozione a' Prencipi,. fu forprefo dal Demonio , onde impugnato, quel coltel- lo ii ferì nella gola,, e cadde morto alla pre- fenzadi Flavio elitari Re de'.Longobardi. ARTICOLO VII. I
Continuazione del Corridore attorno la
Sacra Confezione * NEH' ufeire da quella Cappella fi vede
in faccia unii Tavola grande di. mar- mo con lettere intagliate 5 che formano al- cuni verfì compofti da 5V Damafo Tapa » in occafìone ch'egli fecediiieccare cerfacqua,, la quale feendendo dal vionoMonte danneg- giava i Corpi de'Santi, che qui ripofano. A man delira è una Statua dtS.,Bartolomeo 5 che flava per ornamento al SeDolcr© di Cali-* fio JiJ.;fegue un Immagine di Mu.fa.ico della Beatiffima Vergine eilratta dal Ciborio di Giovanni VII*. Sopra detta Immagine è un frammento in marmo di una lettera icrkta^* da Graziano » Valentiniano * e Teodofto In" fcradori a favore della confervazione de_* Seni di queilaJBaiìlica. Contigua a quello- vcdel] una Statua di $. Giovanni, che ila va ύ Sepolcro di Calijlo III.. Incontro a mano uniUra fono quattro Evangelici fcolpki in Biar-
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Del Vaticana. i Si
marmo di forma rotonda , che fervevano di
ornamento alCtborio d'InnocenzioVlll.. Ai di (òtto i quattro Dottori della Cbiefa , t_* nel mezzo il nome di Gesù' con diverii or- namenti di firn il materia » Ne due lati a det- ti Santi fono due ^Angioli di marmo , che_j> ftavano al Sepolcro di Taccole V.. A mano delira è un Bafforilievo di marmo efprimen- te la Beatijjima Vergine con il Figlio in braccio , e due ^Angioli : Di più. due Apo- floli y e due Dottori, che fono diitaccati dal Bajforilievo i Stavano qitefti ornamenti ai Sepolcri di pìccolo V., di Calijìo ΠΙ., e del Cardinale Eruli da T^arni. Nella Volta fono dipinte alcune Morie fpettanti ailaBa- fdica , cioè * nella prima di figura ottango- lare a chiarofcuro di giallo lumeggiato d'oro· fi fcorge S. Leone L proilrato avanti la Sa— crofanta Confeifione in atto di render gra- zia a Dio· , ed al Prencipe degli Apolidi di aver fatto allontanare dalla Città di Roma lo fpietato·, e truce Attila »: il quale cosi uìl^ formidabile Efercito era venuto per efeguir- ne il di lei rotaie eccidio .. Nella feconda di figura quadra* viene efprefla la folenne Co- ronazione di Carlo Magno fatta m quefta Sa- crofanta Bafilica da S.Leone HI. Tanno 800 j E finalmente nella terza di figura ottangola- re vien rapprefentato quando S. Leone IV. dopo aver cinte di mura tutte le Contrade.* Vaticane , e benedette ,. chiamando quella. •bug-
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ι § 2 J^uovm, Befcrizlont
nuova parte'di Roma Città Leoninavne cete»
bra pontificalmente la Melìa Tanno 85 2. in rendimento di'grafie all'Altare della Con-- fe filone * ponendola fottola fpecial protez- zione del rrericipe degli Apoitolì . Quivi il legge una Jfcrizione con Arme di -Urba- no Pili..dinotante eifere itata da elfo abbel- lita quefta parte di Grotte . A man iTiìiìbaLj· fra due porte fono in marmo tondo due Dot* tori ,· die ftavano- per ornamento al Ciborio à^Innocenzio FUI.^ e al di lotto due ^fiigio* li parimente di marmo, che fl&róttO aW'^d·^ tare antico dì S. Lucìa.. Nella eftremità il vede l'effigie in marmo dì S. Andrea <Apo~ ftoló éftratta dalCiborto di'TioI fiotto detta effigie è una Croce di marmo con due <AngiO" li umili ne lati 9 che fervi vano di ornamen- to a^Sepolcro del. medefim'o. AR TU CO LO VtIL
Della Cappella dì S.^Andrea ,.
A Man defrra ίϊ entra nella Cappella dì
S. Andrea fatta innalzare dal Pontefi- ce -Urbano Vili, coi difegn© del Cavaliere Bernini? uguale nella fimetrìa , e proporzio- ne all'altra di' fopra deferitta , dedicata ih* onore di S. Veronica . Dà a quefìa l'ingreifo Un Ardito ,, ο ila Corridore ,. come di io* gra. tu accennato, largo palmi nove , di lun* g'iiez-
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D*lKatkM7. 駣
ghezza palmi trenta ,. e alto palmi tredici e
mezzo, tutto ricopertosi nella volta, che ne Tuoi laterali muri di diverfe pitture a fre·» fco . Egli e nella iua entrata munito da can* cello di ferro . Le Iilorie, delle quali fi ve- dono ricoperte le. Pareti, e Volte, si di que~· Ilo Andito., come del. ripiano della contigua Cappella, fono tutte alluiì ve al Sacro Fer~- ro della Lancia , e dì S. Longino ; quando che fcorgendoil in quella Cappella innalzato* il Quadro di 5. ^Andrea , pareva convene- vole , che vi foifero, effigiati i fatti alluden- ti al martirio dì S. ^ndrea^ i quali fi vedono^ rapprefentatinellaCappella àìS.Elena^in ve- ce degli altri appartenenti· alla S. Croce , ed. alla detta S, Impcradrice:, che rimiranfi.nel- la Cappella di S. Longino . Il motivo-di cicV fi fu , perche le dette Cappelle fin dal· ilio» Principio furono dipinte.,, ed ornate in tal. guifa prima che collocate foifero le foperio<~ ri Statue ìielleNìcchie eorri'fpondenti a que- fteCappelle .Terminate le fudd.Statue,fu lo- ro mutato il già deilinato luogo , e non cre- dendo efler giuilò,oltre la fpela di- cancella- re le ivi impreiTe pitture , di perdere la me-· moria di-quelli Autori, che ivi avevano ope- rato : mutarono Solamente il Quadro,perchè- amovibile , e fatto di mufaico , acciò* cor- rifpondeife alla fuperiore Statua , niente cif- rando fi, che le predette pitture ivi efpref- fe aveflfero alla, medefima correlazione . Qi
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ι §4 VtyoVA Defevizione
Or ciò premeflb » a mano delira di queifa?
Corridore fi feorge dipinto al naturale il Re al Trofei a David, ed a flniftra Giobbe, Nel primo Quadro a delira fi rapprefenta quando il Pontefice Innocenzio Vili, accom- pagnato dal Sacro Collegio , Ckro fecola- re e Regolare in folenne Proceifione portò» con le proprie mani il Sacro Ferro della Lancia racch'iifo in un belliiTimo vafo di Criilallo con lavori di oro contornato ; e^?· giunto a S. Pietro nella Loggia della Bene- dizione , benedì con elfo il nurnerofe Popo- lo ivi concorfo . Nel Quadro incontro viene efpreflò il noftro Redentore pendente iia_»
Croce, ed il Soldato Longino, che a ca-
vallo con la Lancia li apre il Sacro Coitat©;» Indi ii rimirano altre due figure al naturale rapprefentanti Γ una il Trofeta Ezecbiello v e l'altra il Trofetalfaìa con i fuoi motti .· Nella Volta fono elprefTe le feguenti tre Morie ~ La prima, quando fu ricevuta l«a Sa- crofanta Reliquia del Ferro della Lancia fa ^Ancona da auz Vefcovi con pompa folenne unitamente con il Vefcovo e Clero di detta Città : I Vefcovi fono piccolo Xj>neiard& ArcivefcovoArelatenfe,e Fra Luca Borfiani dell' Ordine de Servi Vefcovo di Foligno * Avendola pertanto racchiufa in una ben or" nata Galletta , la mifero fcjpra un Cavallo; bianco condotto da Roma , iu di cui caval- cava il Papa j e preceduta da un Lanterno- ne |
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Del Vaticano* i$$
ne aceefo , in tal guifa arrivarono a Narni.
La feconda efprime , quando due Cardina- li a tale effetto delegati dal Papa , accode- rò ii infigne Reliquia nella detta Città di Narni, la riconobbero , ed adorarono . La terza,quando fu trafportata per comando di Taolo r.dalla Bafilica Vecchia a-queftanuo- va nel Ciborio , ο ila Nicchia , dove ora ftà il furiano , ciò che feguì Ir 21. Marjso 1606, Saliti due fcalini fi entra nel ripiano polla avanti la Cappella predetta ed Altare ivi e- lìftente ; e negli Angolari muri fi vedono , come nell' altra fopradeferitta Cappella del* la S. Veronica, dipinte le Armi Pontifìcie Barberine ornate di cartelle, e foftenute da due Putti. Ne muri a quelli contigui rimi- ranfi efpreifi in figure al naturale* ed a buon trefeo coloriti, a mano definì S. Cleofas in abito di Pellegrino , e S. Giufeppe ri* *Ari- matea nobile Centurione con tenaglie , e chiodi in mano , come quegli, che depofe Noftro Signore dalla Croce . Incontro vi è S. Giovanni Evangeli/i a , che deferirle in qual maniera il Longino aprì con la Lancia il lato di Gesti Criflo morto , e pendente in Croce ; e come poi TS(icodemo , e Giufeppe d'Urimatea ebbero la cura di feppellire il corpo del Salvatore , Nella Volta fuperiore di quello ripiano fi ravvicino dipinte tre I- ilorie . La prima quando Innocenzio Vili. dopo la folerme Proceflìone racchiufe il Sa- cro |
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ú Ì l^uoVa- DtfctMone
ero'Fenfe della'Lancia in un Vaio diCriftal-
lo , e dal mede fimo- Pontefice collocato nel Tabernacolo dei Folto Santo nella Baiiliea Vecchia li ô6. Luglio 1492·. La feconda,quan- do il Cardinale Giuliano dèlia Bavere, e_^» Giorgio Cùfta Cardinale dì'Lisbonareietti Le- gati a Laterc da Innocenzio Fili. li 2^.Mag- gio 14Pz. portano// Sacro Ferro della Lan» eia da Narni a Roma . Laterza* quando il tt-asferifee il detto Ferro in quello Ciborio per ordine d* innocenzio FUI. . Le Colon- ne, ed altri ornamenti , che fi rimirano nella proifim^ Cappella , fono della ileffa qualità sproporzione ai di fopra riferiti-nell'ante* detta Cappella della Feronìca . 11 Quadro rapprefentànte S. Andrea ËñïâïÉï , cheu* vren condotto al Martirio della Croce , in* ventato e dipinto dall' eccellente pennello- diandre aSacchi, fu trafportato poi in imi- faico dal celebre Fabio Criflofari, ARTICOLO IX,
Defcrizione delle Grotte Fecchie v
IN faccia alla detta Cappella eiìitono dm
piccole porte con cancelli di ferro à una poco; dittante dall'altra. La prima corrifpon- de lateralmente alla Cappella1 del Salvado- re(i)y e à altra dà Tingreifo alle Gròtte FeC"
(1) Tavola III. Le«, LL. mim.i3, 29., |
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Bel Faticano', ι $7
Vecchie . Entrati nella prima porta a tfrsrL*·
iinxftrà fi fcofge un Altare , in cui fi venera mi Salmdbfetàì marmo, che ila va al fé poi- ero di BonifazioVìll.. A pie dell* Aitarci nel pavimentò fono due fepolcri , uno del Cardinal Stefano Cardini da-Forlì, e l'al- tro di Carlotta ì\egìna di Cipro rCerufalem- me, ed Armenia , che morì in Roma fotta Innocenzìo VITI. Nel mura laterale a mano imiilra dell'Altare fi vede in nn tondo dt marmò un .Agnello fimile a quello che fi ef- primc ne piccolìGerei benedettr dal Sómme* Pontefice chiamati Agnus liei, ed ha una_* Croce aliata riel mezrzo . Pòco lungi di qui fi legge uri Framrhenw della D»òriazione_r fatta alla Sede Apofiolicà dalla Coftteffa Mar tilde nei 1102.Iridi un altroFrammenf0 d'una; vifione di S. Pietro avuta iti quella Kriffita da perfoiia di vóto·; Ed akro Pramnfenttì, uy cui fi contiene la donartene fetta ά'ύ Cardi- nal Tietro Barbo , che fu póì'PdoloU., a cagione di uria Cappella innalzata dà elfo nella Bafilica . Sotto quelli Frammenti di marmo è una Lapida sepolcrale di Amaiiri~ co Conte di Monforte , e Conteikbitè dr Francia , che combattè valorofamente con- tro gli Eretici Albigefl » A man delira- dirli* Alture è una Lapida Sepolcraieài un nobile Pcrfonaggio nominato Catello. Pattate le due Porte della prima Navata a mano delira è una Lapida, che contiene i nomi di mol- |
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ϊ $& l^uova Defcrizione "
ti Santi, le cui Reliquie fi confervano ulj-
una Cappella dell'Atrio vicina al Sepolcro di Ottone IL Imperadore . Segue una Ifcrl· zione hi marmo , che iiava ali' Aitare della Viiltazione della Beatiifima Vergine fotto V Organo. AppreHb un Frammento anti- chi/fimo di marmo con i Nomi d'alcuni San- ti , le Reliquie de' quali fi veneravano ίη__ΐ quella Bafilica r Scorgefi un Frammento Sepolcrale in marmo di una Donna Cri- ih'ana Moglie di un Perfonaggio chiama- to Domizio : Ed un altro firn ile d'un Nobi- le Criiliano . Nel muro fopra la detta Lapi- da è unalfcrizione indicante eflere ivi Hata collocata la terra, che fu cavata dalla Sacra Confezione in congiuntura di abbellirla—* fotto Orbano Flit. Segue un'akralfcrizione fimile alle accennate , dopo la quale fi fcor- ge in terra il Sepolcro dì Francefco TebaU de/chi, il quale iftituì nella Bafilica tre_* Chierici Benefiziati, e fu Priore de'Canoni- ei, paOfato a miglior vita nel 137S.. Sopra di Qffo è un Epitaffio di Vietro , Triore pari- mente de* Canonici, che morì nel 1044. Nel pavimento proifima è la Lapida Sepol~ crale del Cardinal Riccardo Oliverio , Ar- ciprete della Bafilica , il quale ordinò la ba- fe marmorea, olla piedeftallo antico, fo- pra di cui era collocata la fiatua di bronzo di S, Tietroiài cui gii fi è trattato alCap.jS. Nei terminar del muro a mano deftra fi koi'* |
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Del Faticano , ιδρ
gè l'antico Depofito di Felice Diacono, che
viife nel 435. Nel muro è iituato il Sepolcro dì Gregorio V. in un lungo pilo di marmo con di verfe figure di baflòrilievo . Ne due lati di quello Sepolcro fono due Ij'evizioni, che dinotano, eifer ivi della terra eflratta_» vicino alSepolcro di S.Pietro,quando Vrbano Vili., come altra volta fi è detto , adornò 1* Aitar Maggiore . Sotto Γ ultimo Arco nel mezzo è ilSepoIcro di OttonelI.Imperadore^ che morì in Roma d'anni trentuno nel944.Il coperchio di porfido ài quello Sepolcro e fla- to pollo per tazza del Fonte Battefimale alla moderna Cappeik,come fu detto al Cap,%q, Pattando ora alla Nave di meazo, eifa._»
nella fua eilenfione non contiene cofa alcu- na rimarchevole, fé non che nella eilremità della medeilma fi feorge un Altare , in cui è \\m Immagine di marmo rapprefentante il Sahadore con le braccia aperte ? che flava per ornamento jil Sepolcro di Calijto HI. Ve- deilful pavimento una Lapida Sepolcrale con 1·' effigie feolpita di ^ilejfandro VL , il cui corpo fu trasferito alla Chiefa di S. Ma- ria di Monferrato nel 1610. Entrati adeifo nella Terza Nave , a mano
delira della -quale è il Sepolcro di granito orientale, .ove fi confervano le Ceneri di ^Adriano IV. Seguono ; Sepolcri di Tio II. , * "Pio III. tutti di marmo, i Corpi de quali per concezione di Taolo V. furono traspor- tati |
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f ρο Ίξμυνα Befcrizione
iati alla Chiefa di S. *Andna della Falle,
Sopra il Sepolcro di Vìo IH. è la Lapida Se- polcrale del Cardinale Francesco Ticcolomi- ai Nipote di "Pio IL· Nel pavimento è il j Sepolcro di *Agoflino TS(jpote di Fio III. . Nella eilremità del muro in un angolo è il Sepolcro in marmo di Bonifazio Vili., il di ' cui corpo dopo 302. anni fu trovato intiero, fuorché nelle narici, e nelle Labbra . In_j faccia fono fepolti Tietro Raimondo Zacojlt ipagnuolo , ed Alofa Fignacourt Francese ambedue Gran Maeilri della Religione di S. Giovanni Gerofolimitana, ora detta di Malta } e nel pavimento è il Sepolcro del Cardinale Benedetto Gaetano. Nel muro a mano delira fono i Sepolcri di Giacomo Gae- tano Protonotario Apoftolico , e di Tie- tro Cardinale Vefewo Sabinefé trafportato & Avignone a quella Baiìlica . Segue il Se- polcro di TSJJccolò F. in marmo con un Epi- taffio comporto inVeriì . QueiìoPGnteficc-j concedette a Canonici laCappa di color pao- nazzo con pelli di Armellino, ficcome ancor a Benefiziati , e Chierici Benefiziati nel 1454. fecondo lo itile che ufano prefente- Hiente .Vedefi inappreifo ilSepoIcro in mar- mo di Taolo II., il quale fu Arciprete della BafÌlica,e però difpensò molte grazie alCa- pitolo di ellarEra quello abbellito con vaghi baiTìrilieviche furono polli per ornamento al refiduo delle Grotte Nuove , che apprelfo vedremo. Se- |
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Xm 'VatlcMO., rp ι
Segue il Sepolcro diGiulio III. fenz'alcun
ornamento . La Porta contigua 4aya__s per lo panato Pingreifo a vailo Corridore , il quale conduceva .aliatala fituata,dietro.h Cappella del Sagramento , come fu di.vifato al Superior Cap.lX. per cui.dal PalazzoApo ftalico i Sommi Pontefici privatamente ve- nivano adorare a vantila -SaccaConfeifionc; Ma eilendo fiata ne trafcorii anni affatto chiufa la detta;CommunÌcazione , fu ridotto tal luogo ad ufo. di Ogliarara per fervizio della Chiefa . ta detta Porta adunque, ο iia .Cancello dell'altezza palmi otto, e larghez- za palmi tre e tre quarti, da Pingreifo ad un Corridore lungo palmi fedici e mezzo, alto palmi nove , e largo palmi cinque . Pallata quello Corridore s'entra in un ampio ftanzo- ne , ch'è il primo , ove fi conferva Γ Olio della Bafilica . Ha egli di lunghezza palmi ^trentatrè e mezzo , largo palmi ventuno, ed alto nove palmi. Egli è fatto a volta ,, e_? quivi vedoniì felici vettine murate , vale .a dire otto per parte della capacità di novanta Boccali per ciafcheduna . In fondo .di dette Stanzone trovafi una Porta , ο ila Cancel- lo alto palmi otto , e largo ibi , il quale di- vide il primo Stanzone dal fecondo, e li communica Pingreifo . Quello fecondo Stan- zone fatto parimente a volta fi eilende in.^? lunghezza per palmi trentafette , largo pai- ini ventunoΛ eiUltopalmi nove, e.quivi pu« re
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1^2 Tfuova Defevizione
re efiftono diciotto Vettine uguali alle fupc
riori, eiTendo diftribuite nove per parte . £vvi infondo a quello fecondoStanzone un' apertura larga palmi fei, e lunga diciotto palmi, che forma un Corridore , ο fia Stra* da , e quivi altresì efiifcmo altre fette Vet- tine Ììmili alle fopradeferitte . Ricorre in fondo al detto Corridore , altro umile che volta fu la delira mano, e di ugual eikn- fione ο larghezza all'altro fovraccennato, e lungo palmi ventidue , ove fonovi altre ot- to Vettine di ugual capacità alle altre accen- nate . Re ila quello oggidì murato ìilj fondo , come fi feorge , ed in tal guifa prc- clufo l'adito dal Vaticano Palazzo a .quelle Sacre Grotte . Il confumo annuale dell' Olio per le Lampane della Baiilica confi- ite in Boccali 1359., il che va tutto a carico del Bgvgreniijfimo Capitolo.*Ί penfandoail' incontro la ]\ev.Fabbrica al confumo annua- le della Croce che ricolloca in mezzo al- l'Arco della Navata Maggiore nella Setti- . mana Santa , ed alle ilelle fotto le Grotte nel giorno feiHvo del Gran Prencipe degli Apoiloli, .confumandofl in detto ufo boccali quarantadue di Olio 5 qual forama unita al- l'altra fuperiore forma in tuttoBoceali 1401. fomma così rilevante ,, e notabile , che fa fempre più rifultare la magnificenza di così maeiìofo Santuario. Segue il Sepolcro dì piccolo III. Orfiffl*
e di
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Del Faticano * . ίχρΦ
e dì due Cardinali delia medefima Famiglia,
imo de' quali chiamato Bjnaldo fu Arciprc·* te delia Bafilica. Quello Pontefice eiTendo flato Arciprete accrebbe il numero de"* Ca* nonìci da dieci a ventidue, con intenzione,' che doveifero compire il numero di trenta, ma fopraggiunto dalla morte non la potè ef- fettuare , lafciandone Γ efecuzìone a Boni- fazio VllL^ <:he"ii-compiacque di porre in opera il fuo penfiero , come fi è detto .' Efc icndo egli flato Canonico-della Bafilica fe-f ce fabbricare un gran Palazzo, affinchè fer. viffedi abitazione del Clero ^ vicino alla_3 Chiefa di S. Stefano degli Zingari. Iftituì nella Bafilica Trenta Benefiziati. Mattea fuo Padre, e Verna fua Madre furono fe- poiti nella medeiima.. Scorgeiì in feguito il Sepolcro di Orbano VI. , il quale promulgò «nafeomunica contro quelli, che alienai i^ro i Beni delia Bafilica , e che naoleftaG jero i Pellegrini, che vengono a vifitarla_j * Ricorre appreifo il Sepolcro dr Innocen·^ f°.v{L "Ìenz^aLcun ornamento : Indi fi ve- · de jl Sepolcro in marmo di Marcello II.., e' poi quello d'Inno cencio IX,, al quale fucce- «e un altro del Cardinale Tietro Fonfcca Spapmolo ; Indi quello dei Cardinale Tr- aiano della Torta il Seniore. Incontro ìl_* «lucilo Sepolcro è Γ arme in marmo affilia »eJ muro con il nome del Cardinale Battifia t-m Arciprete della Bafilica. Segue a^, I mano
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f p4 tN£«<w# Defevizione
juano Adira» iL'S€polcro< del Cardinale Berar*
do*MrnH Vefcovo di Sabina, Quivi appref- fa&txQvsL-m'Camerino , ove fono i Sepol- cri «& Franeefeo Bandini Ticeolomini *Arcì~ vefeovodi $iena> e dì tAgnefina Colonna Gae- tani-cott Lapidi, e lettere di bronzo uv ara- hedueiaiMaffiolo £ampugnanoVefeovo Pio €&η£ε : ài u&7tybile Cavalier Francefe, di Teobaldo άί,Μοηίβ roflh Arci ve feovo Bi futi' uno, Μ Gioì Battifla Vierbenedeni da^ Camerino ; e la Lapida Sepolcrale del Car- dinale Gioì Zangrolafio Francefe con h fu* effigie aifai eonfumata . In faccia alla porta iteli7 ingreifo in un angolo fono collocate in una Vetrina le Vifcere di Crìftina Bigina di Svezia? Vedeii nella fommità di quefta Nave un
Altare , in cui è l'immagine della Beati$m& Vergine pori il Figlio in· braccio dipinta \\hj jtìmro da uno Scuolaro di'Tìetro Teruginot la quale Ha va nell'antico Segretario, dove Λ veiKvandi PonteficijtrasferitavidalTeHi- piarff S, Maria della Febbre 5 che or$ ferve di Sagreilìa. A mano deitoa dell' Altare è il· Sepolcro*in marmo del Cardinale ^Arditine della Torta il Giwrtìore. Rimiranfi nel pavi* mento di-queite tre Navi varj Epitaffi affai logori, e difficili a leggeri! di più iniìgnj Berfone, sì Uomini, che Donne , le quali goderono dello fpecial privilegio di efler fé* |
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• V
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Μί FaticantiΚ ' " *p?
poltè in quefla Sacrofanta BaiìKca,-. come ce
lo atteita io fpeifo lodato Tórrigic? (ϊ)« I ARTICOLO X.
Della Cappella di S. Longino*
ν.. ■'■■■}
TErmlnató il giro delle Vecchie GfófM
il paQTa adeiTo a confide rarnè Is l^uo- ve per quella Porta, che dalfòppoila parte fi vede fituata incontrò alFaItra,ehe dà late- ralmente l'ingreiTo alla Cappella dei Salva- dorè , uguali nella loro·fituazione alle altre* due » come di fopra fu accennato nel prlnci·*· pio del fuperior articolo IX* AI primo ai- petto ci fi prefentala Cappella di S. Lungi- no , eretta come fu detto di fopra ,· unita- mente colle altre tre compaghe <f órdine dèi- Pontefice Wbano FUI. cori Γ opera del Ca± Caliere Bernini. Il profTimò Corridóre di ugual mifura agii'altri fuoi compagni giade·· Icrittì, fi vede munito anch'eifo nel fuò ini grefìTo dà forte Cancellata di ferro . E egli nella Volta ornato, e nelle laterali pareti di pitture a frefco alluri ve alla Croce, A mano deftra nell'entrare fi feorge una figura al na- turale dinotante VEvangelica S. Luca, e di- contro Taltra , che rapprefèrita /' Evangeli-· fla S. Marco. Nel Quadro a· mano deitra il ■ leorge dipinta ΙΊβοηα delia Crocififfione del (0 Tag, 433, e ^8.
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^oflro Redentore , quando dirtela per ter-
ra la Croce , i barbari Giudei con ftrazj or- ribili inchiodano le Sante mani, e piedi del paziente Gesù j E nel dicontro Quadro Ãé e Ã- } prime, quando, S, Elena ritrova fepolta nel Calvario unitamente colle altre due Croci de'Ladroni la Croce del Salvadore : Indi in %ure efpreife al naturale a mano dritta il· vede VEvangeUjia S. Giovanni, ed a iirti- ftra à Evangelica S> Matteo . Nella Volta in tre divedi Quadri contornati da cartelle di chiarofcuro fi rimirano le feguenti Ifto- rle, La prima rapprelenta, quando il Santo Ve/covo Macario di Gerufalemme diftribui- &e a,de voti Pellegrini piccoli pezzetti del Sacrosanto Legno della Croce. La feconda efprime,quando poflantino Imperadore rice- ve con atto di umiltà, e di venerazione par- te del Santo Legno mandatoli da $.. Eleu fila Madre ; e la terza dimoilra à Imperado- re Eraclio, il quale a piedi nudi porta il ri- cuperato Legno della S, Croce , entrando nella Città Santa accompagnato dal Vefco- vo, e numerofo Popolo , Saliti i due Scali* ni foiiti, nel ripiano della Cappella fi vedo- no nei due angolari muri le *4rwi Tontif' eie Barbar ine foiienute ciafeunada due put* ti, .e nelli Specchi, che ivi fanno angolo aimedefimi a mano dritta il feorgono due Figure in piedi a buon freico efprimenti ÃLmperaìor Coflantim Magno, e $. Ciri*" |
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Del faticano, t$f
co. IJ primo tiene in mano ima Croce* ed ίί
lecondo, nominato altrimenti Giuda Vefeo* vo di Ancona, martirizzato in Gerufalem·* me , il quale infegnò a S. Elena dove erà^ naicofto il sacro Legno . Dalia parte di con* trovi fono S.Macario , e S. Zaccaria Ve- icovi ai Gerufalemme . Il primo fi trovò ■ all'invenzione deHa Croce, e fece accoda- re / Inferma Donna al Santo Legno, per la ricuperata. ialute della, quale fi manifeilò la realità delia vera Croce . If fecondo fu pre- dente quando Eraclio Imperatore portò la Croce in Gerufalemme , fcalzo a pcriua* ione del detto Santo Vefcovo . Nella Volta dl ^ueiio Ripiano rimiranfi tre Iftorie pari- mente dipinte a buon frefeo , racchiufe in alcuni ottangoli con diverfi ornati d'intorno ο crh.laro^uro, e fono ; la prima quando t η a n?anda n Sacro Le&no dei^ Croce
m Coftantmopoli al figlio Coflantino . La__, econda, quando eiTendofi trovata la Croce
mberuialemme inficine con le due de La- mi , e non fapendofi qual folfe qnella di Cri* He pre.i;I Ja «finzione dì accollare ^ iclTfJ1 efl'e P^ configlio dei-Santo-^ /«ve Macario una Donna vicina a morte : °"de toccata che ebbe la vera Croce, re ite mmantmente fana . La Terza quando· fi
■™«nfte ri S. Legno donato dal Pontefice
orbano Vili, a quella Bafilica .. Le Colonne
aitn 0i*nam.entijChe β rimirano·nellaprof*
Ι ι Urna
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firn Cappella fono della fteffa qualità , ã
prcxporzione $ö ate àmCzppzlle diS.fr-> ZWM >e # ^,\4ö^Ö Poi £l* cjefcnttc . Il Qfiajdro rapprefentante la Decollazione, 'e Martirio $ & £0«gi«0 * dipinto da J* ina Ucfhh fu'traiportato.poi ìnMuiaieo da fiato £ufipf(tri. arti col á xj.
%»i*p <WT *»i«VV delle Crotte WW*·
INcontro a queila Cappella fi vede ì
man finita un Öñå '? **&** *' S TaoJo, che flava nell' antica ºö&# domata k InnocenzÌQ Uh A WjP fkftV incontra la ÌQpi*riferita Porta , «# 'Vi neretto lateralmente alIaCappella del W 'yadore - come fi diCTe nel f rlncipio.deì top rior Jrtic. X. fcorgsii ìéì j««twfo W&fi \wmo , m *vi è regimata la f<w»gj* fulminata contro le Donne , che piaflero dìlcendere inquefte Sacre Grotte per qpp ' Panno , eccettuato il Lunedì dopo la Ñòçê 5»ßúÝ, nel q*ial ?iprno gliUomini Iptto Jtftf & pena fono eiclufi : Indi feorgeii incapa þ nel muro un ,quadro di mufaico rappic toante la tefta di -un Apoftolo trasferito é jqiiette grotte alcuni anni fono dalla In&un* Iella BaliKca di S. Taola , in occailone , cu ella fu dilprata pruina all'anno 175 Ñ· ^ |
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nel Vaticane * * tpp
una Torticeila di marmo dorato con iw-Utir
gioii, che flava per ornamento al Taberna* colo drinnocenzioVUI..Sopri la detta.Por- ticeli* è uri Tollandro in marmo,· dove fi «on&rvano molte offa raccolte infierne diu* Sepolcri nella demoIizioneclelIaVecchiaBa- iilica , Incontro a manofiniftraè unlmnur gme di S. Pietro dipinta in muro <fc Bdiafc iarda Siena v che flava alfa Cappella disi* fio IV.. Sopra la Volta fi rimira in primo luogo in un quadro bislungo dipinta a clnV roicuro giallo lumeggiata d'oro , l'effigie in piedi del Glorio/o Trencipe degluApofioli $. Metro. Appreso in un Ovato ioflenuto da quattro Putti dipinti.al mtxmk fi vede^· un Pontefice , che da un pozzo eflrae alcune Keliquie 4i SS. Martiri* e le ripone in di- vede Urne . Indi in altro Riquadro bislun- go fi feorge efpreflb parimente in piedi // dottor delle Centi S.Taolo , Più oltre una *-roce foftemita da due Angioli dipinti al natiiraie , ed attorno altri Putti. Segue^ nei muri laterali a man delira un Eagori» favo di marmo rapprefentante il Taire £- temo con «Angioli attorno, che Stava' per ornamento al Sepolcro; di Taohll. A man "mitra è un altro Bafforilievo di marmo, ove fi mira e agiata la Beatiffima Ferrine u Figlio in bramo, i SS. Tietro, e Tool* con angioli, un-pontefice, ed un Cardina- ie genufletto nei latj, che flava già nella I 4 Caj>
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20© ^ucva Le/crizhne
Cappella di S. Biagio eretta dal Cardinale
'Gaetano Οτ/ini in quella Bafilica . Nel mez- zo della fuperior Volta è un Ifcrizione diOr* iano Vili. ·> che difpofe , ed abbellì con or- namenti di pitture queih. parte di Grotte , Seguono due Statue di marmo de SS. Tietro, e Taolo una per parte , che fra vano per or- namento al Sepolcro del Cardinale Eruli da •Issami. Ricorre a mano dcftra una Tavola di marmo , in cui fi rapprefenta Γ albero con il /cruente , che tentò Eva nel Parddifo Terreflre , e ferviva di ornamento al Sepol- cro di "Paolo 11. A mano iìniftra evvi altra_» Tavola fimile , nella quale ii efprime la 'Creazione di Eva dal fianco di^idamo , e flava per ornamento al Sepolcro ifo" Taolo IL Seguono quattro,, piccole Statue, due per parte , che {tetterò in dìverfi luoghi della-* Bafilica Vecchia . Si rimira in feguito a ma* no deftra una Vorticella /occbiu/a di marmo parte dorato confimile all' altra di fopra de- Icritta con un Salvatore al di.fopra , e dite angioli ne lati T che già. fervi di ornamento -si Tabernacolo, ο fia Ciborio eretto da I«* ' nocenzfoYlll. ) affinchè vi fi confervafle-» decentemente la Sacra Lancia* ********
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Bel Faticano.
AR TIC Ï IO × ÉÃ, |
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20'3
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Corridore, ï fìa andito laterale, che intro*
duce alla Sacra Confeffione v A Mano finito ii vede un Cancello di
ferro , il quale introduce ad altro Cor- ridore conilmik a quello che iuperiormentc Suaccennato al fovradefcritta^fmVo/o V, v e che da l'ingreflfo alla Nicchia della Sacra Confeffione. EiTo ha l'ifteifa altezza ,· e lun- ghezza, che l'altro fu© uguale eorrifponden· te dall' altra parte .. Ai Iati del predetta Cancello fervono di ftipiti della porta alcuni Baffinlievi di marmo ai larghezza circa un palmo e mezzo , rapprefentanti alcuni ara* Beichi con varie %urine,che ilavano per or* namento alkCappelk di Giovanni'Vll. Ve- elefi qiiefto Corridore dipinto , si nei muri laterali, che nella fua Volta di alcuni Mira- coli , e fono : a mano deftra- nell'entrare^ jioflerva , quando S. Va/quale L facendo vi fé notturne Vigilie fecondo il rito antico, e .bramando-fapere ove foiTe il Corpo di S. Ce- citta é ( perchè dubitava che foflfe flato tolto, con molti altri , da Àlftoifo Re de Longo- bardi ; , fovrapprefo da leggiero fonno gli apparve la detta Santa ,e iìgnificoili il luogo, oove il fu9 corpo giaceva : del che lieto il ™pa> trovoilo nel Cimiterio di Pretesto* I 5 nel*
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Zqz \tiOW Dpfcrizione
nella via Appia involto in drappi di feta e
d'oro con vejì ancor tinti di qyel fangue che gli ulcì dal col lo, quando fu percoiTa . A ma* . no finiftra in altro Quadro confimite vient^» efpreifb j qualmente la Carta * che con- teneva la ProfeiTione non legittima della_> Jìefc fotta da Felic? ^rcivefcovp ÜÀ¸^íâç- ■m , eiTenjdp (lata feconde il coftume di quei .tempi per ordine del Romano Pontefice Q~ flautino (i) pofta ne llaConfe filone diS.Tif J.rg, pochi giorni dopa qirnil bruciata dal Fuoco fu trovata per ferra fupri di quei Ve- t lìerajbil §an$uario . Neil' altro Quadro a_^» <M%W delira, vi fi rapprefenU £, yp/>frp,quan- J®j®p$$t?W ad un &icerdotg , dandogli Qi'~ jinev^che avvilitile Éççïò,ñéö Uh * M~ ciocché faceffii consacrare alcuni Altari $ . ^ueiiaBaiiUca:ma egli non obedenap fecon* , io i'avvifo ricevuto, divenne iubita ÀïÀÜí'- . "Pn.de piangendo al Sepolci*oj di S. Tìetro-, .·£ chiedendoli perdono y riacquiftò l'udito i lignificato pertanto iì.tutto al detto Pontefr- Iff furono gli Aitali immediatamente covl^ jDgni. folennit^ confacrati .. Nell'altro. $ contro a mano finito fiefprime * .come «f . fendo venuto a Roma con; molti Pellegrini • §t ×÷&Üâ Vefcovo di Roano per vifitare il %T ,.g olerò dei Prpncipe degli Apoftoli, e çñÉÃÏ" .lar che faceva a queita Sacra Confeifione * dicendo txultahwfi. Sancii in Qkria % uri» Ê-,-..ô... -, .· ..:.. , :,,: . ..;, ; pi"
<i) Aaaftaf. |>iWiot. VIr. di P. Cofìaetlno. |
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pel Fatiamo,. acj
rifponderii da angeliche voci dolcemente
cmtTLnaoJietabiinPWin gubilikus /ö . Nel- la Volta di quello Corridore parimente in tre di veri! fpeec.hj vedpnli coloriti » prima quando S. Cornelio, ÖÜñá colloca il Corpo di S. Tìetro in un Sepolcro nel Vaticano Mon- te . Nei fecondo, quandg-i G§F$ìJerS&, Tìetro, e Taolo furono tolti da a.lejyni Q* rieritali per portarli nella Qrecia y maun^ gran temporale con $uon|, e fulmini arrsft& à audacia d\ que' iniraprenfeti ? onde 4 Romani accortifi del iurte» riufe) iorp di ri* portare i Corpi 4e jpedsiìmi ApofloU nei luogo » ove prefentemcRte rSppfgnp (i). E nel rer2p vedeii finalmente * quando. %■ detti Santi Corpi ii cavano 4alìe Gata£orrh> be » pve da quegli Orientali erario iteti na-r fcpiì j e fi pongano in decenne e np^tAr* ca per-trasferirli prpceiTfipnaln^pte al luo* gp, da .dove, erano iteti involati r QpftS Pitture furono eseguite tut|e g. buon frefcp> da Gioì Battila qj((i da Ttijwara »4Ã*ߣ\ iiiitfiS.^ e X6i9. . . i . \
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0). S· Giegor, JVTagn. Ð&.3. Epifl. £â.
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404- 7{uova Defcrìztone
ARTICOLO XII I.
Continuazione deWEmicklo , ο βα:
Corridore . Ritornando or indietro per il foprade-
fcritto Corridore , fifcorge a mano delira una Statua dì marmo rapprefentante- la Speranza, ed a mano finiitra un altra Ìì* mile efprimente la Fede, quali itatue am- bedue iUvanoperornamentoal Sepolcro di ΎαοΙο IL . Sopra la Vòlta è un arme cojlj Ifcrizione-if? Vaolo F.che adornò buona par- te di-queite Grotte . Segue a mano deiìrri_j» uria gran Tavola dì marmo , nella quale •vien efpreffb in baiforilievo il' Giudizio' Vnk «zw/Wecón quantità di figure , che fu anti- camente ripoila fopra ilSepolcro diVaolo II. A man iinifìra è un altra Tavola iimile , in cui fi rapprefehta in baiforilievo laT{ifur- Y'e-zione di Κζοβνο Signore con Angioli 5 t-» foldati, che fervi va di ornamento- al Sepol- cro di Califio ìli. Sopra detta Tavola è una Immagine in mufaico antico della Beatìffima Wergine , che flava nella Cappella di Gio- vanni VII, , dove fi confervava il folto Santo . Segue a mano delira una Statua di marmo, che indica la Carità , ed era-? per ornamento del Sepolcro di Vaolo IL . Io- tutti due i lati fono vi Immagini dipinte a-> , frefco |
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Del Faticane. 20?
frefco di SS. Pontefici, i Còrpi de' quali ίί
confervano intorno alla Sacra Confe ilione , e fono i feguenti 5 S. Eleaterio Papa, e Martire Greco con Triregno m tetta , e_? pianeta in doilb con Pallio Pontificio ornato di Croci, e con la finiilra tiene una palma in fegno del Martirio, ed un Libro- chiufo , forfè perchè corre fotto il fuo nome una__* Lettera indirizzata alle Chiefe della Frari- cia 5 e con la delira ila in atto di benedire „ Segue S. Igino I. Tapa e Martire Ateniefc veftito come fopra tenendo nella finiilra ma- no la palma , ed un Libro per eifergli Hata attribuita qualche Ephìola Decretale , e con la delira in atto· di dar la benedizione . A mano finiftra S. Giovanni I. Tapae Martire Tofcano veilito ancor elfo di-abiti Pontifica- li j che con la. finiilra mano tiene la pahua__» del Martirio, e con la delira difpenfa la. Pontificia. Benedizione . Vedefi in feguito alla dritta in una Nicchia la ilatua di S. Mat- tia sfpOflofo {colpita, in marmo bianco deg- l'altezza palmi fei*, tenendo con la- finiilra Un Libro ferrato-, la quale Statua con le al- tre dei Gonfecuti'vi'Apoiloli flavaperorna- mento al Ciborio di Sifto IV. fopra l'Aitar Maggiore . Dalla finiilra parte fi fcorge_j» l'effigie di S, Andrea ^ipoflolo foilenuta da- due Angioli:, il tutto di marmo v che flava per ornamento del Ciborio fitto fare d&Tio. H, * Al di; fotta fi vede una Lapida con · k " · ^ · memo- |
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Z06 7{uova Defcrizìone
memoria di Francefco Ticcolomini collocata
pel medefimo Ciborio . Segue m Salvador re ai marmo fedente , che ila va al Sepolcro di WJccqIq V. ; Indi fi fcorge un altra <?$-■ gie di S. Andrea limile alla fopradetta * ■
ARJÌQQIQ XIV,
Dilla Cappella di .$, Mlena „
AManodeilra fi entra nella Cappella di
5. &l§&4 , l'ultima delle quattro fo- praenunciate Cappelle nel principio di qne- tfo Capitolo da noi deferitte > e a quelle^ ad tutto fimiie negli ornamenti , e fue pro- porzioni. Effaè ugualmente, che l'altre munita di Cancelli di. ferro. Il JungoAndi- 10,0 Corridore, che ad eOa introduce., è ce* perto di pitture a frefeo, §ì nei due late- rali muri, che nella fppraeminente Volta ► Ivi fi fcorge a mano dritta una figura dipin- ta ύ naturale , la quale tiene da una mano io fpecchio, ed una ferpe, rapprefentante la Prudenza. Indi jn un Qua4ro , bislungo viene efpreiTo , quando il Pontefice Tìq lì. accompagnato dal Clero, e nucperofoPo- poloportatoli la Domenica delle Palmer , ί roè li ι 2, Aprile 1452, vicino a Ponte Mii- yjp riceve la Sacra Teita di S. ^fnirea^ipo^ fiòlo . Al lato di quello ewi altra figura aj maturale elpreffa con. lucerna in majip » fi "■■■<-■ ■'■* a pie» |
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Å>?ÉÑáÇò4Ì?- ÆÏö
á piedi una Grtie » indicante U vigilanza ~
Dalla finiftra parte fcorgefi altra figura, la quale tenendo impugnata la Spada da una mano » e le bilancie dall'altra , dimoilraek fere la Giuflizia é Ed il Quadro a quella proiTimo efprime la Celebre ProceiTione fatta dal fppradetto Pontefice Tfa II. nella traslazione della veneranda Teila del Santo Apoftolo dalla Chiefa di S. Maria dei Popo- lo , dove era fiata ìafciata per tutta una not- te a quella Baiìlica , che fegul li 14. Apri- le del dettoAmio j e dalF altra parie ii Scor- ge una figura che tenendo in grembo alcuni .pargoletti, jrapprefenta la Carità .Nella Volta poi in tre di veri! fpecchj £ offe r va > prima quando il Santo Apoftolo fi trova nej- la iurca preifo il Mare di Galilea r Pipoi quando per comando del Proeonfole Ege,i e· atrocemente battuto ; ed in fine quando S. ,/indrea fa coazione avanti la Croce. Nel Ripiano proflìmp- alla detta Cappella fi mir- rano nei muri laterali lenirmi 'Pontificii giirkarine 5 ed ivi appreiTo in figure al na- turale,, da· una parte iSS^^ipo/tgliTietro^ t Vaolo, é dall'altra i S&. Ëñïâïßß Andrea 5 f Giacomo* Nelk Tua rifpettiva Volta ìhl^ ire djilinti fpecchj fi feorge , quando i pu .M.ifliftri portano S. Andrea alla Sepoltura ► In altro quando egli è in gloria ; e neli' ultir »10 quando il rnedefimo è pollo ia Croce . u
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2c*8 Ttyova De finzione
Il Quadro delia detta Cappella è difegnd
di^indrea Sacchi principiato in muiaico nel-· Ja parte inferiore da Fabio CriflofarÌ, e ter- minato per la fua morte nella fuperiore da Cmfeppe Conti » ARTICOLO XV.
Continuazione del Corridore, ο fia
Emiciclo » U Sciti dà quella Cappella il trovano &
mano delira collocate nelle ftie riipet- tive-Nicchie le Statue dì marmo di S.Tad> deo Apoiìolo il quale con le mani tiene una Cartella , eh1 è Γ Epifìola da eflb fcritta > S. Simone Apoiìolo con un Libro ferrato dalla finiilra . 5". Matteo Apoiìolo con Libro aperto parimente dalla finiilra . S. Sarto- lommeo Apoiìolo ugualmente con' Libro in mano-$ Ed in fine S. Filippo Apoiìolo, qua- li fratue , come già li di ile T ila vano1 per or- namento al Ciborio di Siflo IV. .A mano fi* 'Hillra fi feorgono alcune Imma'gini dipinte nel muro der SS. Pontefici Siflo l^^inacle^ to , e Lino con palme m mano dinotanti il loro martirio , e di abki Pontificali rivediti» i corpi deT quali ripofano' in quella Bauli- cx . Seguono a dette Immagini Tre Grandi Tavole di marmo i la prima delle quali rap- •prefenta in baiìarilievo quando- Criflo con* fegnv
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Del Faticano , 209
fegnò le Chiavi a S. T'ietto alla prefenzs
degli altri Apoftoli . La feconda efprime qaando S. Tietro rifanò uno Stroppio alla Torta [pedofa del Tempio di Gerufalemme coir aflìftenza di molto Popolo. La Terza dinota la CrocifiJJione dì S. Tietro con la te- ila verfo terra , circondato da foldati a piedi e a Cavallo .. Quelle Tavole fcrvrvanodi ornamento al foprariferito Ciborio di Si- Ilo IV. Segue a man delira un belli Almo Pilo di
marmo Pario di altezza palmi cinque e mez- zo , lungo palmi undici e un quarto , largo palmi fei, ov'è fepoltotm nobiliiTmio Per- ionaggio chiamato Giunto ΒαβΌ Prefetto di Roma, che morì nel 3 5p. Vi fi vedono in bafibrilievo nella parte anteriore diverfe Illorie del Vecchio, e Nuovo Teilamento , E prima il vede il Sacrificio if Ifacco , (cor- gendoli Àbramo colla mano alzata per col- pire il Figlio, che in manfueta politura af- petta con le mani legate dietro il dorfo il fatai colpo -> Ivi appreifo è un Ariete > che poi fu in luogo d'ifacco facrificato. Sotto a quella Iiloria Giobbe tutto impiagato ,.e pie- no di Ulceri giacente fopra un $terquilinio , a cui vien dato un pane in unaSartagine . So- pra in altro fpartimento fi vede quando5*. Tie- tro fu arrecato da Soldati ϊΛ Tretorio, óve negò Criilo . Sotto vi è .Adamo , ed Eva Jn quello fiato , in cui fi trovarono dopo il pec-
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no T^uova Defartefatte
peccato cìnti di fronde , nel dì cui mezzo'
rimirali Γ Albero della .vita con il ferpente ivi avviticchiata. In altro fpartirrtento io- pra evvi quando Gesù affifo in Trono di do- dici anni difputò coi Dottori nel Tempio, •ed ai lati del medeiìmo 5". Tietro, e San ΨαοΙο in piedi \ e di lotto lì vede il medefi- mo -A cavallo in un giumento che entra glo- riofamente InGerufalemnie .In altro fparti- mento fi oiTerva quando i Giudei conduifero il Salvadore da un Trefidentc aW altro ; E ■Cotto fi fcorge quando Daniele fu poflo fra i l,tmi * Finalmente in altro fpartimento ri* -mirali al di fopra quando ViUta fi lavo le mani ·, in fegno ch'era innocente del San- gue di Gesù',; e {otto vedeii quando San I ■Pietro è condotto in Carcere . Scorgonfi ne lati varj ornamenti di putti, fogliami '» e arabefchi ► Sopra il Pilo e vvì una pallai lavorata a miifaieo * fopra la quale era un antichi ifimo Grocifiiìb di bronzo, che già flava nella fommità del Ciborio dì Gìqvmi*" #*VIL, e fu rapito * npnfisà da qual ma- no ηύ Pontificato d* lnnoc.en%fa XI. Nella Volta fi vede Parme dipinta di Taolo Κ con il fuo nome ,. e ne lati la Fede > e la Reli- gione· |
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AR-
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Del Faticano. ? 11
ARTICOLO XVJ.
Della Cappella della Confefflone r
INcontrp al (ietto Pilo li entra nella Cap-
pella de SS, Vletro^e Taol.o anch'e.0a nei fup jngreiTp ww&% da Cancellata di t'erro con pomi di pitone fatta Panno j517.Ne.lat1 ad ino ingreiTp fpnp due ^Angioli di marmo genufkfn in atto di adorazione , che fta^a- no nell'antica Baiilica preiTo il Sepolcro del Cardinale Ertili (i) . Ella ρ 3 come fi difffe fin dal principio di quefio Capitolo 9 fatta ία forma .di Croce di lunghezza palmi quaran- tadue, larga -palmi mve » ed aita pila» quindici e tre quatti in circa , I fupi .bracci* i quali, terminano in una Nicchia per ciafcua -lato, e «ne.ler-vWP-difiommoé©$>er appa- rarfi a Sacri Minillri, e -loro ufi ^ foni)lun- ghi palmi quindici l'uno , e larghi fei .Cor- rifponde quefta Cappella fotto l'Aitar Mag- giore da noi deicritto éfàp*gy$U efifa ador- nata per ordine .diclemente VJILcjan varie e nobili (fime pietre, bronzi di gettito f e Cuc- chi dorati, §ì nelle laterali Pareti « .che.-/ nella iuaVoltg, e dai consecutiviPontefi- ci lempre più abbellita . Il Ripiano dell'Al- tare aneh'eiTodip.reziofi marmi rireuito ,£ cuifiafcende per mezzo di tre fcalini » ha ; r di (O Tavol. IIIì n.2$. e i§.
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212 T^uova Defcrizione
di esenzione nella Tua larghezza palmi di-
ciaffette , e per palmi dodici dai detti Sca- lini al fuo folidal muro il prolunga . Sopra Γ Altare in bene intefa cornice * e da lucido criilallo ricoperte il venerano le antichìiTi- me Immagini de' Glorioii SS. ^pofloli Pie- tro , e 'Paolo dipinte in argento . Quì vi fi celebra la Santa Meifa fpetfe volte da Car- dinali ,. Vefcavi, Prelati, ed altri Gran—? Perfonaggi con incredibil'e divozione . Alle volte vi celebra ancora il Sommo Pontefice, e gode in rimirare quelle pietofe antichità qui confervate . Sotto Γ Altare fi conferva „ la metà de' Corpi de'SS. Pietro , e Pao* ,, lo pollivi da S. Silveilrol. „ ( fono pa- role dello fpelfo lodato Torrigio (i) }„ ef- „ fendo Γ altra metà in San Paolo , po- ,,-iK in una caifa , come dice il Bi- „ bliotecario , di bronzo lunga da ca- ,, pò cinque piedi * e da piedi pur cìfi- ,, que : ed altrettanto dai fianchi, e fotto j, e fopra il umile , e pofevi fopra una Cro- 5> ce d'oro maificcìo di libre 150. con tali „ lettere in croce di color, ο fmalto negro, s, Confi antìmts tAugufius , & Η elena *Α\&> „ gtifia hanc àomum regalifìmili fulgor'<lj „ corufeantem amo cirttmdant „ . Quella Cappella vien nobilitata sì nella
Volta, che fa altre parti da ventiquattroBaf- firilievì, parte di eiH di metallo dorato, ε par-
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Del Vaticano. 215
parte di ftucco umilmente dorato , rappre-
sentanti diverii fatti dei due SS. Apoftoli. Accanto adunque al Quadro dell'Altare .dal- la parte del Vangelo in una lunetta bislunga fi efprime la Crocifi/fione di S. Pietro in baf« foriìievo di Stucco.; E nella £ua di contro dal lato deirEpiftola vien rapprefentata la Decollazione di S, Vaolo parimente diftuc- co . Nel primo Angolo della Cupoletta pia- na eminente al ripiano del predetto Altare, dalla parte dell'Evangelio , li rimira la Fio* guttazione di $. Tietro alla Colonna , <u> nel fecondo , quando Cri fio comparve a S. Tietro nella via Ëññßá . Nel primo dalla parte dell'Epiitpla fi feorge la Flagellazione dell' .dpofiolo St Taclo ; e nell* altro fuo compagno , -quando / due ^pofiolìfi fepara- rono abbracci andò fi avanti di andare ai Martirio . QueiH quattro Baflirilievi fono di ilucco dorato, e tutto il retto della Cu- pola e Volticelle è ricoperto di fogliami con putti in baiTorilievo tutti dorati. Nelle Lu- nette poi, .0 Sordini iituati nelle parti late- rali de' muri nel detto ripiano ^dal lato del- l'Evangelio fi rapprefenta quando 5", Tietro guidato dall' angiolo efee libero dalle Car- ceri, In .quello di contro , la caduta di Si* wonMago é efeguiti parimente in baifiri- lievi di ftucco dorato. Nella prima· Arcata della Volta fopra i tre fcalini , che .dal detto ripiano fi feendono , alla parte delira in
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214 Τζμάϋά ÈtfcHzlàne
in un Ovato il fcorge , quando S. Tietró
fcaldandofi al fuoco tri Cafa di Pilato nega Criflo : e nel fuo dicontro, quando S. Tie- tró tagliò l'Orecchia a Malco , ambedue di ilucco. E finalmente nel fondo del fefto della detta Volta in ottangolo di metallo do- rato , quando Criflo confegnail ftto Gregge a S. Tietro, Nella feconda Arcata a delira, in riquadro bislungo di metallo centinaio , e foflenuto da Angioli in piedi, fi efprime il cafligo, e la morte di AnaniaJ-, e taffira\ ed a finiftra , quando i divoti Crifliani dan- no fepoltur a di Corpo di S*Taolo■■', egual- mente di metallo dorato 5 E nel fefto di ef* fa vi fi vede un apertura rotonda , ο ila oc- chio , che corrifponde dietro Γ Aitar Mag- giore della fupìcrior Bafilica ferrata da nobil grata di metallo dorato , fervendo altresì ai lume a quella'parte inferiore, e pereom- jiiodo a quelle perfone , elle dal piano di fo- pra vogliono far ivi orazione . Sì paifa di qui al braccio deftro dalia-parte delVangelo, ove nel ibrdino della Volta a mano dritta nell'entrare fi vede in un quadro bislungo d i metallo rapprefeniato, quando Crifloordinò a S. Tietro che pefcaffù il pefee i nel di ed Mentre fu trovata una moneta <f oro. Iil_*: fondo .al ,detto braccio nel fordino fi vede «■fpreifo quando' W I^edèntore· comandò agll· Upofloli affifl nella- l^ave', the gettafferò le reti dall' altra ρ arte , parimente di me*' |
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Del Faticano * 215.
tallo. Nella Nicchia al di ■ fotta in un -bel-
li Aimo Ovato umilmente di metallo fi fcor- gè S. Tietro condotto avanti di perone fe- dente in Trono . Nel fordino poi limato alla fimftra fi vede quando Crifio confegna /e_j» chiami della Toteflà Pontificia aS. Tietro parimente di metallo ; E nel fefto della VoitaTiicorgealt^occliio con grate di me- tallo dorato guarnito . Nel dicontro braccio entrando a deliri rìmirafi in quadro bislm> go di .metallo fituato nel fordino, quando S.Tietro lìbera F.Offeff* . Nella lunetta in tondougualmeute di metallo, quando Crifiv Mera s. <piem mlla Ricetta dal ?%<&·. tragi». Sotto di quello nella Nicchia Ìil_, un Ovato di metallo vien rapprefentato quando ì. Tietro è condono al Martirio. Ja , dm0 fuPei'i°re r quando il detto
•ApWolo fata-h Stroppio, fimilmertte di ?e7° d°™o ' Uedendofi anche quivi, nel TZiMtt Volta ^altr'occhio con grata- di
metallo ornato. Nel fondo ad braccio di «lezzo vicino alia CarìceMaCa per cui s'entra,, «a m lato m quadro pafimenre bislungo: 0 ToÌnft™0'® Um^ · <^ndo ?»#-
PrnJtr r° ml €avC€H battezza ì SS.
oceJj° 4re Martini-ano Cufiodi di detto arcere-. In fondò alla Volta in piccolo Ovu- to bislungo altresì di metallo fi vedono due Λ> polt<veftn4 di Clamide con palme, *<*» Tm w*«*i»/aftAi«iW ftferittt>tft**< tro
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2i6 ttyova Defcrizione
tro Sordino fi fcorge un Quadro bislungo di
metallo , ove rapprefentafi S. Pietro, che rifufcita la Τ abita. De Baifìrilievi di me- tallo per tutte le diligenze ufate , none fla- to pò ifibile il rintracciarne l'Autore: Cre- donfi però di mano di eccellente Profelfore de tempi d'Orbano Vili, il quale ornò, ed ab* belli in gran parte quella Cappella : Degli altri di ftucco autore ne fu lo fruitore Gioì Battifìa Maini, Sei Lampane pendono da- gli archi di quella Cappella , e ftanno acce- fé notte e giorno in onore di sì infigne San- tuario . Fuori della fopradetta Cappella, conti-
nuando il noilro giro., fi trovano a mano de- lira altre Statue di. marmo degli Apoitoh, cioè , S. Pietro con libro in mano, e Chiavi Pontificie; S.*Andna\ che Uà in atto di leggere un Libro : S. Giacomo Maggiore con Libro in mano ; S. Giovanni Evangell· fla con Libro in raapo -, £ S, Tomajfo pa- rimente con Libro ferrato. A mano finiitm fono due grandi Tavole di marmo , la prinu «felle quali rapprefenta in baiTorilie vo la -De- collazione di S. Paolo con diverfe figure a piedi, ed a cavallo. Nella feconda fi es- prime la caduta di Simon Mago alla prelen- za di Nerone , e del Popolo Romano, men- tre i SS, Pietro, e Ρaolà porgevano a Dio fcervorofe preghiere . Quelle fiavano ambi- le per ornamento al fopradetto Ciborio di |
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• Usi faticane .'". " ity
Sifio IV.. Seguono indi altre Immagini de'
SS. Pontefici Cleto , Evarifio , TeUsforo , e Pio I. tutti veiKti di abiti Pontificali, e con palme nelle loro iìniftre mani. Sono eifi di* pinti in alcune finte Nicchie, i Corpi de'qua- h fi con fervano intorno a queik Sacrofanta Confeifione» A mano delira il giunge di bel nuovo alia
Cappella di S. Veronica, dalla quale comin- ciammo il giro di -quelle Sante. Grotte ; santuario ben degno, e meritevole della commune venerazione , tjual nuovo Mufèo Cattolico , raro compkiiò, non di pompofe e ben atteggiate Statue , ma di veri Sacri Corpi di tanti Santi Martiri, coilantiffimi Atleti della Romana Chiefa , dove tutte., JciCnftiane Genti, ed i Sacri Partorì del Mondo Cattolico concorrendo, vengono in rolla ad appendere i loro voti di filiale obe- aienza , e di pietofa loro divozione . Credo che non farà difcaro al curiofo F&
ratiere:, prima di panare ad altra deferizio- nC \lJ faPere ι nomi, almeno in confufo di quei.Virtuofi che con i loro pennelli hanno ι uftratoquefte Sacre Grotte, giacche per ^inique diligente ricerca , che fiafi fatta , none tatopoffibile individuare in gran par- ZhhfrT adu"oPiù che ad uri altro di Ρ I,attnbuÌre ' fe no" che in alcune pò-: GmU TV delle gl'ali avendofene avuta WQbe fondamentale certezza , fé n'è fot-· Κ ta
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2 ι& Ί^ηοώα Defcrizione
ta a fuòi luoghi particolar menzione . Fra i
Pittori adunque, che in emette Sacre Grot- te Jajoro; opera impiegarono , li noverano ; ^énàr$a~Sacchiχ·,, Carlo Pellegrino da Mode- na, Gio: Ratti/la Ricci daT^ovara, Bar- tidommm Menduzza da Carrara, Simona Memmio Sanefe, Guido Vbaldo ^Abbatini, Cbftmo $ avelli^ Emilio Savonazio Bologne- /e, Gioì Battila Speranza, Ramano* Gre- gorio GraffiMilane}e , Marco Tallio Mmta- gna-i Giai Battìfìa Vianelli, Giovami Bac- cani^ e< Tomaffo Romano ,. Neil' anno poi 1:750. Gio: Ritttifta Olivieri, e con eil'o pie, e-diverfi Pittori rinriyovarono j ed abbelli- rono: d' ordine, della fan. mcm. di Benedet- to XIV. tutte le Pitture , che nelle Sacre** -Crotte rimirami, CAPITOLO XXXIX.
Dille Chiaviche Sotterranee^ che fervono fft
Lo fcolodeir acque fiipcriori della
Bafilica .
E Gii è pur troppo neceflfario Officio
deh" Architetto , dopo aver prò vedu- to a tutte le parti eiTenziali di una Fabbrica, che alrefteriore, ed interiore appartengo- no , il penfare altresì a quelle che ne aificu· rano la confervazione ; per lo che ritrovan- doii la noitra $aiiiica iituata alle pendiciΜ |
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' ì>el Vaticani>V %ϊβ
Vaticano Monte , il quale in abbondanza^
fearica le acque nel piano , ove la medefi- raa riiiede; fu ncceflario cóltruirne ie fotter- ranee vie, che fervi r potettero per riceve- re io fcolo delle acque. Fu dunque tutto ciò avvertito, e faviamente niello in opera, ciò.che die motivo alla inuguaglianza del piano delle Nuove Grotte , come nel fupe- rior Capitolo fi oifervò ; poiché fotto di ciìb fi fecero paiTare le Chiaviche maeftre , e le altre pia piccole ancora ivi coftrulte, al- lorquando per ordine di S. Bamafo Tapa fu chiuib da tutte le parti il gran Chiavice- ne , che girava attorno la Baiìiica , per te- ma che le acque , le quali ivi feorrevano, non penetrallero ne Corridori ripieni (F in- finiti Corpi di Santi Pontefici, e di Marti"0 ri. La memoria .di tal fatto fià* regtilrata * come fi accennò ύΥartìcolo VÌI. del lupe" rior Capitolo,in una Tavola di marmo a ca* ratteri grandi incifa , efiftérttein faccia alla Cappella della Madonna volgarmente èct* ta Vragnantium . Tal Chiavicone eradi al- tezza palmi otto, e palmi fri- di larghez- za . Furono dunque a quefto foilitu'iti fuori del Recinto della Bafiiica due Ghiavlconi di altezza palmi cinque , e larghi palmi tre, e mezzo . 11 primo Ila la fua origine dall'im- bocco antico del fopradetto Chiavicone fer- ito , come ben fi feorge dal fuo Recl* piente fopra terra iìtuato dietro la Tribuna JL 2 Mag-
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2&0 tfytt$# befcrìzìone
Maggiore della Baiilica, e dai fuoi muri
ibli.dali dittante circa quaranta palmi : E l'al- tro dalla piazza di S. Marta vicino al Semi-e jiario Vaticano . Il primo adunque cofteg- } giando al di fuori le mura della Bafilic'a per il tratto di palmi cinquecento in circa,ii unì- fce nel Recipiente , ο fia Imbocco di Ghia* yica iìtuata fopra terra dietro la Tribuna de SS, Simone, e Giuda, Il fecondo per il trat·? to di palmi quattrocento, dopo aver per fritta linea traverfati i luoghi circonvicini , vi ad unirli aj primo, e qui vi vengono a_j> formare un ibi Chiavicone , Quefto poi di- fcoftandofi per più di cento palmi dalla Sa- greitìa, ove ergeii fopra terra il terzo Re^ cipiente per le acque delle itrade , che qui Ìi gettano, paflfa per linea reità al quarto Recipiente fituato fopra terra incontro la Cappella del Β atte fimo . Fu quivi ne tempi più remoti altro Chiavicone iptterraneo, il quale per linea retta pattando per palmi due» cento venti fotto i pilailri del Campanile , iì eftendeva nella feconda Piazza, ove fono le Scale della Chiefa ; EiTendo ilato quello chiufo , e riempito 9 ne fu aperto altro fi* imie in linea obliqua diicoito dalPaltro cir* ca quindici palmi, che paifa fotto i pilailri e muri del Portico laterale ferrato corri 1- pondente dalla parte meridionale . Unifceiì jn quello luogo con altro Chiavicone , che fi ritorce fotto il Portico dejja Bafilica , coni? ύ diri
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bel Vaticane é %$f
fi dirà m apprettò, e Formando tntWm Ca-
nate dell altezza palmi fette , e largherà palmi cinque , traverà k feconda Piazza quadrata e la prima Piazza Ovale del Pori fico per palmi ottocento dieci 5 indi dividefi mi due bracci dalla parte di mezzo giorno vi* cmoalk Fontana, come fi feorge da fuoi Recipienti ßopra terra ivi collocati per feor* rere fino al Tevere , ove ha il iuo Lio tepi 1 imbocco df otto minori Chiaviche,
d if iaITrelente^attro fono a^
cniuie , e le altre raccogliendo le acque dal- e fupenori Volte della Baiìl-ica in elb il,
imboccano . Le prime efiilevano nel piano
ne ottangolari fituate ibpra i quattro Arco-
naie Vq!f/ ricu°prono daIla Parte Meridie* T\L IT* MI* Stroppio * della caduta L-7™ f?V ', rfri/' 0"^«fowf A'*. Vie·* IduT fi¥nal™«te dal· Volgo chiamato & Jf a1^ aperte efirtono una_ nei centro delfe qUarta Scala a lumaca gran- Cavell r. " ne,I'a"golo del muro delia-
2f"i^; la terza nel Pila ito SS?,te «ella groiTezza del muro
mali ç À 1!?terrfa Facciata dcIia Chi^ * ^tdd4tocjhe diverfi,luoghi imboccano
^e«t?raSriCOne e aCque ' ËÃé,Ñ*
l«ente raccolgono. Sono quefte di.di- Ê 3 verfe
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$22 Ôîìïíá Befcrizkne
•yer& mjfure ; Altre hanno di altezza palmi
tre , e palm-i due e tre quarti di larghezza; altre fono di minore efteniione , e mifura , jana poco dalle prime differenti.. AUpp Chiavìcone maenra efiile dalla^»
pai?e Settentrionale dittante dalle mura la- terali delta Bafilica per il tratto di palmi irentacinque .Ha egli il fuo primo principio incontro il Forno Apoftolico , ove fopra terra ii vede il fuo Recipiente , ï fia Im- bocco di chiavica, che raccoglie le acque della Bailìica fuperiore,non meno che le ac« que delle urade ivi attorno . Corteggia la detta Bafilica con tortuoib giro per lo fpa·» «io di trecento cinquanta palmi » ove incon- tro la CappetlaGregorrana vi ii unìfee altro fcraccio di Chiavicene » che ii eilende fotto il Palazzo Apoftolico, efuot anneift Giar- dini * e de mede fimi ne riceve tutte le ac- que . Indi unito in un fol Canale per il trat- to di palmi ottanta fina incontro à Altare biella Cappella del Sagramento » dividefi poi in due brace] : Il primo fecanda tutta la predetta Cappella trafverfalmente , cj> pattando· fotto- à Arco fecondo della Minor favata,, ove efilte il Depoilto dT Innocen- zo XIL trave ria. con tortuofo giro lotto la proifima Cappella di S. Sebaftìano * e la-» Navata Maggiore fino alla Porta di mezzo . Quivi ritorce , e pattando in mezzo al Por- tico della Bafilica , rivolge fotto l'Arco della
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bel Vaticane* ■ nf
della prcfTima Galleria , e per palmi cento
dieci sottende al fuperior Chiavicone dalla parte di mezzo giorno » e forma qui un folo? canale . * l'altro braccio, cÌie corre fu detto di
fopra , fi forma dalla parte poiteriore incon- tro la Cappella del Sagramento^óVQ eiiile io* pra terra uri Recipiente -, ο ila imbocco di chiavica , per cui fi cala affine di fpurgare tutte le Chiaviche sì interne , che eflerne_> delia Bafiliea , coreggia più alla fontana le mura della medefima , e paiTando fottoia Gallerìa Settentrionale con coiìeggiarè ltj> Scale della Piazza fi communica al gran Chiavicone , che dalle Fontane della Piazza Ovale per lungo tratto va a fcaricarfi a Fiu- me . Da quella parte fettentrionale i detti Chiaviconi fono di altezza palmi cinque , e di larghezza palmi tre , II gran Chiavicone Maeftro, che ha l'imbocco nella Piazza di S» Pietro, e riceve tutte le acque , sì da quella parte , che dall'altra di mezzo giorno è alto palmi fette, e higo palmi cinque · Pari- mente^ vi fono da quefta parte altre Dieci Chiavkhette minori fatte eipreffamente fot- te terra per ricevere le converfe fuperiori delle Volte , e tramandarle ai detti Ghia- V!S°ni fopra deferitti, Quattro di eife fono affetto chit]fe , e k altre lei fervono di feo- lodile fortfarlferite acque .· le prime erigevano fimilmente nel piano
Κ 4 del-
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22ή. Jtyttva Uej'frizione
dell' altre quattro fuperiori Stanze in-
terne , ο fiano Cupole ottangolari finiate fopra i quattro Archi, fotto i quali Γι fcor* gono Γ editare della Tabita, Γ· ^Altare della l^avieelLu quello di S. Bafilio& finalmente Γ altro di S. Girolamo .Le feconde, che im- boccano in detto Chiavicone, eiiilono la pri- . ma fotto· il Pilone di 5". Elena ; la feconda
lotto il Tilaflro * ove rifiede la Statua di bronzo di S, Tietro : la terza nel!' angolo del muro della Cappella Gregoriana : la quarta nel Tilaflro dietro il Depoftto d'hmocenzk XII. : la quinta nel Pilaitro , ov'è il DejHh [ito della Contesa Matilde : la fé ila nel fi' laftro dietro il Depofito della Regina Crifli- va di Svezia ..Tutte qucileCiiiavichette fer- rate da tutti i lati con torti fpranghe di fer- ro fono dell'ifteiTa grandezzate mifu*a delle altre fopra dei cótte, per mezzo delle , quali fi raccolgono tutte le acque fuperiori}
affinchè quefte non guaftino un opera così magnifica e ammirabile , qual'è quella della, nofìra Vaticana Baiilica . Noi qui intanto ci iiamo avvifati pregio eifer della prefente Defcrizione il darne ai Foreftieri una fena- * plice contezza ,. affinchè , quando dopo-
aver defcritta laSagreftìa dellaBafilrcaeino AnneiTo Archivio attenderemo alle fuperk)· ri Volte , poifa meglio capirli ciò che intor- no allo fcolo delle acque di effe fi anderà di- vifando . AR-
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BelFaticano. $3«
CAPITOLO XL
Della Sagre fila di S. Tìetro\
\Λ Empoè ormai', che dopo aver vifita-
•f *? Ie,?^re frotte (ι) , e loro anneiìi, π alendo alla Baiilka , indrizziamo ilpaifo alla òagreilìa, come quella, che contiene m te molte rarità degne dreOere ammirate.. quando pertanto· per quella porta indicata· f luPemi; top- 26. trovafi hit ripiano dì frgura ovale dell'ampiezza di palmi ventK cinque , e lungo dodici ; quivi ci fi prefen- » per mezzo di un Arco ampio Corridore * .dodici palmi di larghezza ,- ove a mane «ritta in. un angolo β trova* una-porta larga. Palmi fette e mezzo, ed alta dodici, l£ì Vale introduce alla Quarta Scala a lumaca, Τ J , .^addetto Capitolo accennata .. Ricalando per il. detto Corridore declive per η tratto di.palmi· fettantadue in circa , a mano dritta in fóndo** incontra piccola, por* «yopa di cui non ha molto tempo ,. che ^ al muroainiTa 1* antica Ilcrizione di Orfo- Rogato auto* ^ . rflrr/jjfo j ^ palm. MnLi Ϊ kr§a PuImi quattro ed un"
piatto ,. h qUuie produce alle ilanze del· vcrenJT ' C Siperi0r G^daroba dei Re~
wendimmo Capitolo . Accanto a queft* |
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%2ά WjiQVà Defcrizìone
eiìfte non ignobili Buflòla » con cui e' rico-r
perta la Porta * la quale dà. il pubblico in-» greflb ,, dalla parte efterna , alla Sagreftìa, ed alla Bafilica ihfieme* A mano iiniilra trovafì ampio Andito , il quale introduce a fpaziofa Porta foderata di ferro , che per mezzo di fei cordoni piani alla, fopra riferita Sagreftìa ci apre Γ adito .. Quanto alla origine dì quello Edifiziò ,
uniforme , e vicino all' altro coniìmiie , de·* dicato giù a S. "Petronilla , disfatto poi, co- me ilditfe di fopra al Cap. 17., non conven- gono gli Scrittori. Alcuni hanno creduto, che quefle due Fabbriche iìano fiate due_> Tempj della profana Gentilità, dedicati a Marte Γ uno* ad. Apollo Γ altro. Alcuni Altri più. faviamente li giudicarono duo Chicle Criftiane edificate dopo la ftruttura della. Baillica. Coflantinìana ...Dalla iftefta loro fituazione fé ne arguifee per men retta l'opinione de*primi, poiché corrifponden- do la Sagreftìa , giufta la Pianta dellr^//*i- vano a quel luogp , ovverà il circo di Cajo , e perone,. converrebbe fupporre che que* ili Tempj fodero flati edificati in detto. Cir- co y. il che è affatto inveriiiraiiie * non po- tendo· crederli, chVeiìendo flato eretto ύ Circo per commedo delie Corfe % vi foife~< io innalzati quelli due Edifizj, giacché &* febbero flati di non piccolo impedimento all''· esercizio delle Corfe .. Oltre di che ierive |
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Del Vaticano,. ?&ψ
'jfnaftajtù, che Cdilàntino circa Tanno 314..
atterrò il Circo dì ϋφ * e Itetene infieme con li due Tempi di Marte ,, e di Apollo.. Veggaii su di ciò U Cavalier fontana (i) che diffufaraente ite difCorre ; Noi intanto, Mh fopraddette ragioni appigliandoci all' opinione de' fecondinoti incontriamo nefiu*: na difficoltà a credere , che quello Tempio.' foOe edificato da "Paolo L » Come dell'ultra di S„ "Petronilla fu detto ai C<tp. 17. Queftó' Tempio adunque era di forma rotonda al dir fuori , ed ottangolare al di déntro , largò ' di diametro palmi fettantacinque* e cento- cinque alto dal fuólò fino alla cima della fua Volta , la quale era ruilica, e fatta inÌbf-·' ma ottagona da altrettanti coftólònidivifa.. Anticamente fu quello dedicato alla Vergine Madre dì dìo , detta volgarmente k Ma- donna dellaFebbreda una ànticMifima Imma » gme molto miracolofa , ehe ivi il trovò di- pinta nel muro ..Rittoróllo il Pontefice Ί^ίν>1 colò r%, e da Giulia IL fu ridotto a còmma- : dodiSagreftlai dopo aver demolito quella* «ella Vecchia Bafilica . Era quello fornito· dT otto Nicchie dell'altezza palmi trenta-' quattro,. larghe venti » e lunghe ventidue, - lette delle quali erano altrettante Cappelle,,' tenendo ί4 primo luogo quella della Madon- na della Febbre collocata in quel fitò , dar cui prefentemente il paffa alla Cappella dei- ■ /- && '. -'Goròvi IO Tcinp. Vat. L\W 1. Cap. 5. e feg...
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%%% *ì$jimA Descrizione
Coro . Allorché quello luogo fu ridotto a,
Sagreitla » la Immagine di quefta Beati iTi». ma Vergine fu trafportata in di veri! Altari ,. q Cappelle della Bafilica ; E finalmente' nel 1696. riportata nella Sagreftìa , fu col- locata nella Cappella, ove l· Signori Cano- nici fi vertono de Sacri Paramenti. Lc_>- predette Sette Nicchie *ï fiano Archi guar- niti di Altari, fecondo quello , che ne rife- rifcono, il Tanvinio , il Torrigio , il P. Bo« nanni,, il Fontana * il Martinetti, ed al- tri 9 furono in di veri! tempi confacrate y e rimodernate, come fegue . La prima, che ora ii chiama di S. Cle~
mente, anche a tempi di Tiberio Ë lfar ano ■ aveva il proprio Altare , ma fé ne ignora- va il titolo :, ed ivi fuiepoho Oddone Cene-* *vefe Fefcovo di Temi . La feconda era de- dicata in onore de SS.. Lamberto ,. e Serva- zìa* e dotata nel 1475. da Giorgio Cefarini Canonico della Bafilica .. Nella Terza Ãé ve- nerava, un Immagine del Santiffimo Salva-* dare* e vifl conferva va la Cattedra di S.Tie» trio lela- Coltre ite SS, Martiri. Nella Quar- > ta dedicata in onore de SS, ËñïâïÉß òtn* ■ dreai9 e Giacomo erano fepolti iPontefici · Cdiftolll.y ^ikffandrO'VJ:,y alcuni Cardi- nali , e Ter fortenobili. La Quinta era_a· «onfecrata in onore della Madonna della. Febbre .. Nella fetta fu fepolto Vgone Lin-■< $k$ di Tiicofìa Camarlengo del \egno di |
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Del Faticane. 2tt*
Cipri. La fettraia finalmente fu dedicata
alla Santtffima Trinità in onore de SS. Cof no, e Damiano, per il di chi Altare fondò- ima Cappellata «Anfuìno Priore de' Chie-■· nei Beneficiati. Quello Tempio ridotto , come il diffe, ad
ulo di Sagreilìa dal Pontefice Giulio II, coniervafi nella medefima bruttura ed eden- tane : no», pattandovi altro divario ,. fé non che delle fette Cappelle , fole quattro ed- itano in oggi : «j in tre dì effe si per lo-tìaf- iato, che ai prefente fi celebra il Santo> bacrificio della Meffa , come fi aiuterà me- glio divilando . Or tutto ciòneceiTarkmen* te premetto , fi d* uopo· che poniamo al pre- lente m quello Edificio il piede , per offer- irne quel die di più· raro, in. elio il con- ferva· ., ■ ; Serve pertanto d* ingreffo alfa egretta ■
m .Co a,t0 palmi trentaquattro , largo»* ZITu e,^ntid^ palmi lungo. Åßúðïçï- ~lle.ban<k ^rali· alcuni Armarj, ï fiario> *-rec emoni rove coniervafi porzione delle- Sapeliettiii Sacre delia Batìk». Sopra « qwftì Ci vede col-locata una Cantorìa- centi- ma coloma a colore di noce ,· e vernicia- gli ^^gio-nel dilei-prospetto . Vol- gendo a mano- dritta;, û noftro- Camino. ^rovaft ]a prima Cappella ferrata aclfuo- Su ap°'aPidi Üë tekro Scornicia-■
<u legno, verniciato ,. parte comporto· dar- ßñèÃß-"
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2 £<* ºîìñíá Defcrizìòne
iportelli dello ileiTo legname y e parte dar:
vetri munito. Elia è dedicata al gloriofo S* Clemente I. !><*/><*, e Martire.. Quella^ denominazione non è più antica dell' anno 1723» eifendovi flato eretto in quell'anno \ à Altare in onore di quefio Santo Pontefice .. Veàonil quivi tre Quadri didiverfa miili- ra , à uno fopra l'Aitare y e gli altri due laterali nel. muro adorni con cornici diiruc* co dorate . Efprime il primo a mano dritta, quando S> Clemente eiTendo relegato nel Cherfonefo , e pregato da diveriì Criftiani tormentati dalla fete * per non trovare in verun luogo dell' acqua , ii pofe in orazio- ne , e comparto un Agnello in cima ad uno ßcogli0 , con una delle zampe colpì la pie- I tra » e ne fé fcaturire in abbondanza à acqua richieila .. In quello deli* Altare fifcorge il detto Santo con penna in mano in atto di fcrivere . Si rapprefenta neli' altro laterale quando fu attaccata al collo del Santo un an- cora » e gettato dalla barca in mare. Detti tre Quadri, ed i putti dipinti a frefco nella volta, fono opera del: Cavalier Tier Leone G he zzi,. efeguiti l? anno 1725 * Tutte le Pa- reti Ø e la Volta fono ricoperte dì riquadri ed arabeschi di flucco dorati, il che rende una; vaga comparia agli occhi de'rifguar*; danti.. Si legge nel pavimento à Iicrizio- tsz fepolcrale della. chiar»mem. del Cardi-* rial .Annibale ^Albani flato degniilìmp Ar·*» ci-
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HamnMHH^HHI
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Del Faticano - - %% \
ciprete della Baiilica, e fotto la Lapida gia-
ce Il ίιιο corpo * Nel vano del muro al di fuori fra queih
Cappella , e quella che fiegue , vedefl col- locato in una Nicchia un buito. di marmo di Carrara con ί uà li cri 2; ione fotto 1 è quello iliìmolacro del Cardinal Francesco Barbe* ritti Seniore Arciprete di S. Pietro, eret- toli nelP anno 1582. adi Cardinal Carlo Bar- berini di lui Nipote ,. aneli' eiTo Arciprete della Bafilica . Del primo confervaniì ivi le ceneri, e del fecondo il cuore .. Fra le al-, tre munificenze » che usò il predetto CarT dìnal Francesco a queila Baiilica y quella il tu , che avendo il Cardinal Uletfandro Far·*· ne/c anch' elfo Arciprete della detta Bafili- ca nell'anno 1581. donato allamedeiìmadue Candelieri comunemente chiamati dr oro , ftbben d1 argento ,.. e dorati così mirabil- mente , che raifembrano. efler di oro mai-· iiccio ,. iniìeme con. la Croce ,. lavorati da «intorno Paventino ^ ve ne aggiunfe egli «eli' anno 1680.. altri quattro più grandi. Ignorafene dieiE il valore ,. febbene fé fi abbia relazione alla ipefa de' primi due do- nati dal Cardinal Farnefe, che montò alla lemma di Scadi Tredicimila* convien pur dire edere Hata neceifaria per tal lavoro molto più ragguardevole la fomma di dena- ro nei quattro ultimi impiegata .. i-a Cappe Ila che iiegue , la quale per Io&* paf~
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232 JtytòVa Deferirtene
paifato era dedicata ai SS. Vefcovi Laftl·*
herto, e Servazio , vien communemente chiamata delle I{etiqme\ per eonfervarfi in efla le molte Reliquie della Baiilica 5 Ed in quella fu per alcun tempo riporto il Corpo di S. Gioì Grifoflomo , La medefima in oggi fi vede del tutto rinnovata , e fecondo il· guilo moderno abbellita . Scorgeii il fuo ìngreifo ferrato da vago profpetto di· mate- riale con cornice di marmo attorno la por- ta . Sopra di eifa vi è una Cartella aperta con fìmboli di palme , felloni, e Frontef- pizio acuto , dell'altezza il tutto di circa·· ventifei palmi ; ed il rimanente fino al fo~ fopraciglio dell'aveo , di vetri munito .- Ella è nobile ,· e vaga oltremodo al di den- tro . Viene da bene inteia Cnpoletta rico- perta· , e tutta di ilucchi dorati ripiena , co- me parimente tutto il refto della medeiìma è- di fimili adornamenti fregiata ... IL Qua- dro dell* Aliare efprimente Sv Giovanni il Battifla n.eldeferto3è opera mirabile di Τ ad* deo Zuccheri * Tre Credenzoni, ο fianof Armar] per parte incaftrati nei muro fono· flati deftinati per custodia delle Sante Re- liquie . EllilonO' quatW di efli negli angoli di quella Cappella , avendo d' altezza pal- ici diciotto- incirca y e paknitre dilarghez- za, e gl'altri due in mezzo di uguale al--: lezza , febben larghi palmi fei , Tutti i" detti Arn#irj di vili, in tre fpammenti ibao fer-
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• Del Vatic/mr, ' 233
.ferrati" dà fportelii di legn'&maeitrevolmen»
te intagliati-, e dorati, con ramate d' otto- ione al di dentro per maggior cuilodia-. Qui** ■vi fono decentemente cqnfervate le molte Reliquie della Bafilica racchiufe in diverfi Reliquiari gioiellati,- e di fommo pregio , delle quali fi ffima fuperfluo il darne qui contezza, trovandoli facilmente di. .effe il catalogo ilampato . In quello luogo è deiti- nata la fepoltura de' foli Canonici della Ba~ fiiica 5 Imperciocciiè quella de' Benefizia- ti , e Chierici èfiile nella Cappella della Madonna della Febbre., come il accenne- rà . Le figure de SS- Lamberto , e Serva* zio, che per lo pattato efifte vano dipinte negli antichi fportelii dell* Armarlo delleua Reliquie , opera itimabik 'del Moranfont Milane fé fono fiate trafportate parte nel Seminario di S.Vietro , e parte nelle ftan- ze di Monfignor Economo della Bgveren* da Fabbrica ♦ Ufcendo da quella Cappella, nello fpa*
zio di muro , che rimane fra la medefima > e Γ altra che le viene d'appreifo , fi rimira incaftrata una Lapida di bronzo dorato con fua Ifcrizione attorniata da Menfoloni, e cornice di marmo , che fervon3 di bafe alla fuperior Nicchia ed ornato, ov' efiile •un Bullo di bronzo rapprefentante Γ effigie del Pontefice Taolo IV. fatto quivi eri- gere dal J^ev erendiffimo Capitolo Vaticano "." ' in |
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g|ì£ 7{uova Defcrizionc
in diluì memoria ,· per aver* e Ab fatto ri-
tornare alla Menfa Capitolare molti di quei Beni Stabili, eh'' erano di già paifati in al- tro dominio, come ricavai! dalla Ifefizione che ivi fi legge .* · I Da un Credenzone f confimile a quei :
tutti che fparii fono per la Sagreitìa ,- con feditorè davanti,- fatto· a guifa di Buffala, fi paiTa alla terza Cappella dedicata a SanC .Anna delicatezza di palmi quattordici ed j un quarto . Fino da tempi di Vaolo V. fu tal \ Cappella alla medefima Santa dedicata , perlifere flato nel 1605. demolito VAlta- re eretto alla ftefla nel!' antico Tempio . Π Quadro, che in oggi {bpra-Γ Altare fi feorge in mez"zo a due piccole fmeflrelle * le quali illuminano la detta Cappella , rapprefenta S.Veronica che moftra il Sudario , ed ί Santi *Apofioli "Pietro , e Vaolo . Quello, è opera di Vgo da Carpi y e fu quivi trasferito anni fono in vece di quello del Caravaggio , il quale rifiede nella Cappella d-ella Madonna della Febbre , come fi accennerà in apprei- fo . Le pareti fono dipinte a chiarofeuro lumeggiato a oro . Sopra il di già mentova- to Credenzone appare una piccola -fineftra di vetri munita, la quale illumina una-» ilanza fituata fopra -la detta Cappella ad ufo di Guardarobba della Biancherìa , come vedraifi in feguito . Nei muro, che feguefra lametta Cappel-
la j |
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Del faticano , t%f
h, e Γ Arco appretto T il fcorgeima: La-
pida di marmo bianco con Ifcrizione a ca- ratteri neri contornata da cornice di marma miichio con fue meniòle,che fervono dica- le ad una nicchia dell'altre due defcritte più grande , e fregiata di cornice di bronzo at- torno * Racchiude quella un Bullo parimen- te di bronzo rapprefentante Ρ effigie delia Sa.mem. di Benedetto XIIL, alia cui provida cura la Bafilica Vaticana deve la fua fuilì- ilenza : poiché eifendo la Menfa Capitola* re aggravata da un debito di Scudi Cento- trentamila provenuto in gran parte dalle calamità fofierte per i negozi della Cam- pagna ; Egli tutto Γ addoisò alla BpveretP- da Fabbrica di S. Tktro , onde per memo- ria di un sì fegnalato benefizio ,* Ir fu per or- dine del medefimo Capitolo eretto un per- petuo monumento ► L'Arco quivi annetto , ο ila Nicchia , a
cui filale per via di un gradino di legno, comprende un banco grande > ove ί Benefi- ziati della Bafilica fi vefìono degli abiti Sa- cerdotali per le Mede private , ed è il fito in cui i Sacri Minilìri vanno a prepararli per il Sacrofanto Sacrifizio della Metta , efiftendo nel fondo di elfo due piccoli ftan- zdini uno per parte y ov* è il commodo da lavarli le mani, e da fare la Santa Prepara- razione . Incontra al fopradefcritta Arce* cfilte gran Bancone di Noce iblkvato da terra
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%%S fyiwa Deferì zhne
terra da due gradini, fu di cui il collocane
i paramenti l'acri con in mezzo alto Cro- cifilfo , Detto Bancone ha di larghezza-.* palmi dieci, lungo ventkmattro:* ed è alto ) da terra , compreii i gradini ? palmi otto. Quivi accanto fi ritrova altro Arco baffo confini il e al fopradefc ritto con fuoi armar; e fediii dalle due parti, ove in fondo eiìita· no tre porte , due laterali» cioè una per ciafeun lato γ e Γ altra in mezzo'. La prima laterale a mano dritta introduce ad una con> moda fcaletta cornpoik di indici gradini di larghezza palmi fette e mezzo 5 faliti i qua- li fi trova piccol ripiana con quattro altri fcalini dai due lati ,· che introducono alle due corrifpondenti dicontro porte . A mano deftra fi paifa ad una piccola ftanza di figura irregolare , ove fi confervano i Coffani fer- rati della Biancherìa fucida, che fi manda a lavare ; ed in detta iìanza di facciata veg* gonfi due porte , che introducono a due pic- coli ftanzolini delibati ad altri ufi . Accan- to Γ ultima delle dette porte fi vede in fon- do di elfa incaftrata nel muro un Ornato di marmo con cornice da capa fatta ad arco 5 e da piedi riquadra , pilaftri e menfole dai iati, e Frontefpizio acuto fopra, il quale.; racchiude una immagine di Noitra Signora dipinta nel muro di altezza palmi fei, e lar- ga palmi tre , con Lapida , ed Ifcrizione al di fatto india efprimente edere fiata fetta dal
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hel Faticano ; 2^7
dal Cardinale Tallavìcino Doria Datario
rf bmocetizio Fili Vanno i<\$6. Ivi appref- fo efiile altra ftanza , taquak? da Pincrreflb ad altri Luoghi privati . Ritornando indie- tro , e faliti i quattro dicontro gradini dalla parte finifira il ha TingreiTo per una porta alla Nobile Stanza del Capitolo ai recente fotta coftruire ed abbellire per commodo delle Congregazioni Capitolari dei pre- detti Signori Canonici. £lla in parte efiite fopra quell'Arco da noi riferito, per ove i Sacerdoti vanno a prepararli per la Santa_j Metta-; E perchè il iìto della lunghezza di detto Arco non eradi Sufficiente capacità, fu quella nella nuova Fabbrica dei fuperiori appartamenti de' Sagreftani, ed altri com- modi nccefTarj fatta prolungare per più pal- mi, avendo eiTa in oggi palmi ventotto e mezzo di lunghezza , e palmi venti di lar- ghezza . La fiia Volta fatta a botte è tutta dipintaci riquadri di figura ottagona a chia» rofeuro dorati con .cinque fìnte arcate, che figurano di foftenerla . Nello fpartimento di mezzo fi vede efpreiìb a colori lo Spirito Santo attorniato da tefte di Cherubini e nu- vole , che lo .circondano ; e negli altri due alcuni putti fvolazzsmti con Tiare, e Chiavi in mano. Piccola fineflra in fondo dalla par- te meridionale lecommunica il lume ; Sot* to di eiTa efiile magnifica Sedia a braccj in- tagtiata , dorata ? e ricoperta dj. Damafco roiib,
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il 8 1K(ho(u& Defcrlzione
roiTo, ove iiede Γ Eminenti/fimo arcipreti
per aifillere come Capo del Capitolo alle communi, e private Seflìoni. Avanti a que- lla Sedia vie iinfpaziofo tavolino di palmi dieci di Junghezza , « cinque di larghezza ricoperto di tappeto verde con Croci fìfb a__s mano iìniitra di metallo dorato foftènutò da Croce di Ebano , e piede di giallo antico . Ricorrono attorno alla ilanza predetta nobi- li banchi folle vati per un gradino da terra : fono eifi adorni di ipallieroni al muro di le- gname vagamente contornati, ed intagliati con cartocciami, menfole e pilaflxi filettati di oro. Nelli fpartunenti dei oiedelimi a chiarofeuro finto di marmo fono efpreifi di- yerfi Geroglifici rapprefentanti vafì fieri, <? palme intrecciate . Ϊ detti fcdili sì nelli fpallieroni, come né* loro plani fono rico- perti di magnifici cufeirii di feta verde . D.i piedi feorgefi altra finelìra più grande , l?<—·> quale corrifponde nella Sagreitìa . Incontro alla porta, pereuiilamo entrati evvi altra porta, la quale introduce ad altra interni ftanza iituata , come fu accennato di Copri fui dorfo della Volta della Cappella di S,M- na; calvi in diverfi armar)" confervafi tut- ta la Biancherìa per ufo della Sagreilìa, e della Coi e fa.. Tutto quefto luogo da noi Cor pradefcritto -era peri tempi palfati addetto .ad ufo dell'Archivio di S.Tietro, flato al- trove trafportato 1' anno 175$?, , come Ci ac« |
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Del Faticane . ' 2$p
cerniera nel feguente Capitalo, ad altre più
commode , ed eminenti ìknzé in altra par- te da gran tempo fatte coitruire dalia i{eve* renda Fabbrica, la quale a- fue fpefe va_* fempre fìicendo quanto di nuovo , e di bello il ritrova in quefta Sagreitìa,e nella Chieia, come fi è veduto. Incontro, alla porta , per cui iiamo entra-
ti , trovafi altraporta, la quale dà Γ ingref* lo a commodo ripiano ai figura ottangolare con iua Gupoletta aldifopra, che le com- munrea. il lume ornata di itucchi, e riquadri della medefima maniera , Quivi a mano dritta evvi altra porta, la quale introduce a ipaziofa terrena ftanza, ove in diverfi ar- mari confervafi l'infinita cera , che ferve per il quotidiano confutilo della Bafilica con- dente m Libbre fettemila cento fettanta, e oncie otto annue . Accanto alla detta itanza mprofpetto al foprariferito ripiano efiite_> ima commoda Scala comporta di ventun gra- dini di.travertino ritrovata nelle mura foli- da ιj della Chiefa , per cui fi-fale alla Cap- pella del Coro. La terza porta eililente m\ rondo del,grìfoprarlfentoArco, -da Γίη- grello agli appartamenti fuperiori aiTai com- edi per j Sagreftani, ed' allo fpiazzo fuo- "de! recinto della Bafilica. t« ίγ ÌUOgo in aPPreir° » ove prima efilk.
va Uiefto Arco % 0 fia Cappella.t vedefi inp nu2ato.grandiofo,e nobile Credenzone fol-
le va- |
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2 ρ Itywa Defevizione
levato da due gradini da bailo , ove poiana
due laterali pilaftri e fei fpecchj feoraiciati con Tuo cornicione al di fopra , e tre armi, il tutto di noce dell'altezza palmi trentadue, e largo venti, conTua fcala a lumaca aldi dentro, fatto fare dal Pontefice Clemente XI. per confervarvi gli Argenti della Bafilica , vale a dire : Tre Baccili d'argento con fuoi Boccali {Inaili. Dieci Baccilette ed un Boc- cale . Un Bacolo Ρ alterale . Una Brocca_j d* argento . Tredici Bugie Amili , una del- le quali tutta dorata . Due Secchj con un Afperforio . Un Campanello . Sei Calici d'argento tutti dorati ed iiloriati con fue pa- tene Amili. Altri ventotto Calici d' argen- to , parte lavorati, a'fogliami, e parte i (to- riati con patene compagne , i quali fervo- no perle Mette quotidiane , Sei Candelieri d1 argento dorato con Croce e piede guarni- ti ne' bafaraenti di Lapislazzuli, e ovati di criilallo di Rocca intagliati, di fommo prez- zo e di mirabil fattura : due de1 quali con Croce furono dono, come di fopra fi di.fe del Cardinale *Aleffandro Farnefe, e gli al- tri quattro furono aggiunti in regalo dal Car- dinale Francefeo Barberini, il quale fece altresì dorare le due Statue di metallo dz* SS. <ApoJìoli Tletro, e Vaolo 5 donate dxì Pontefice Gregorio XIII. Sei Candelieri di metallo dorato con Croce, e fuo piede liniK li di efqau'iltiifimo. lavoro , donati dal pre- ,.., detto |
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Del Vaticane* 241
detto Pontefice . Otto Candelieri d* argen*
to fatti con denari provenienti dalie Santifi- cazioni , coirariue di VP.Vrbam Vili· Sei Candelieri grandi d* argento tatti con i frut- ti della Peniione trasferita a favor del Ca- pitolo dair Eccellentifjìmo D. Camillo "Pan* fili. Altri fei Candelieri grandi Umili con. piede e Croce, ove fcorgoniì le armi del ]{everendÌfflmo Capitolo, dell" Eccellenti/fi- ma Cafa Panfili e del Popolo Romano. Ai- tri fei Candelieri umili con Croce, e fuo piede 9 dono del predetto Eccellentijfimb Principe Panfili. Due Candelieri con figu*. re di rilievo, ediverfe Morie fatti dal I{e* , verendiffimo Capitolo , a fpefe di cui altresì fono tre altre mute di fei Candelieri più pie*, coli con fue Croci, e piedi. Altri quattro Candelieri con arme del predetto Capìtolo * Quattro Candelieri umili con Γ arme del Popolo Romano. Due minori da tavola « Due grandi Doppieri , dono dell' Eminen* tìjjìmo Cardinale Prospero Caffiarelli . Una- Cafletta di argento con fuo coperchio , ed altri caflfettini iimili ad ufo degli Olj Santi . Gran Ciborio di argento, (che conièrvaii in un Credenzone nella ftanza ove lavora- il, Banderaro del Capitolo ), in parte fatto x. fpefe del fu Canonico Ogo Vbaldini, ed in parte del J\everendi(Jimo Capitolo 9 la di cui ipefa afeefe a feudi mille ventifei , e fet- Untacinque bajocchi . Due Cornucopj per h il
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3f* ^ju&tHtBefcnzione
Ç detto Ciborio. Tre Croci pettorali d* ar*
gento «tarato. Croci tre in aita con fuoi cai> noni di argento. Due Statue di gettito di ar* gento rapprefentanti i SS. ^ipofloli Pietro, e Paolo, e fuoi Zoccoli umili, fatte fare a fpefe del l{ev-erendiJfimo Capitolo . Altre (due Statue più piccole de' medefiuii Apoiìo* li fatte con i denari della Peniione del fopra- riferito Principe "Panfili. Quattro Incende· ri, e due Navicelle con fuoi Cucchiari. Una Lampana grande d'argento donata dall'' MmintntiJJìmQ CardinaleMazzarrini di coito icudi tremila . Altra Lampana grande d'ar- gento tutta dorata , dono del Popolo B^mx* no. Cinque Campani piccole. Due Paci di argento, una delle quali tutta dorata » Una piccola Piilide d8 argento . Tutti i pre- cetti argenti, i quali afendono al pefo di J-ibbre due mila trecento trentatre , oncie undki, e denari tre , unitamente òïç una Corona di oro di pefo oncie dieci ·> e denari tre efiftente fopra la Madonna della Febbre fono in confegna dei Sagreftaui della Sagre* fila,. Sono parimente in confegna de' Sagre* fiani del Coro , Una Baciletta <f argento ï va* ta : L'AfperÌòrio Canonicale di gettito ci- gliato : due Calici d'argento tutti dorati} uno de1 quali con Coppa di oro , e lue pate- ne di argento dorate . Due mute di Carte- gloria di argento à una , e à altra con cor- nici di Ebano, ed ornati 4j argento, il tut- te |
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ΐ Btl Fapìjc&m.» ;β ±4$
to di pefo Libbre tredici,, ed joneie-otto ^
L'Arme di mezzo., di' .eiiIte fopra - il men* covato Credenzone è quella dal fopralodatd Pontefice ckmmte XI., e le altre.duellate* raii fono, una dell'* Eminmtijfimo Cardino* le Annibale «Albani arciprete feto della«> Bafijica, ci3 altra ézlAeverendìflìmo Capi'* tolo. Nel vano delia fuperior fine lira mura- ta fi vede collocato un antico Crocififfo ài naturai grandezza ibitkuito in luogo di quello di argento, :che donò alla Baiilica il Pontefice S.Leone 111..*, e èiie ,per aver can* giato il primiero colore in folco ed ofeuro fcampò la/rapacità de^Soldati nel iaccheggia- mento di Roma attempo di Clemente VII. % quindi fu liquefatto » e fé-ne formarono Va- li Sacri. PfloJBnm al •fopradeferitto Credenzone
degli Argenti efifte la Cappella della Ha* donna della febbre, ferrata davanti con pa- rapetto di materiale all'altezza di palliai quattro, e mezzo con .Cancello di Noce io* vrapofto, fu di citi nel mezzo vede iì il Gal* h di bronzo dwafriche ftava^opra il CanK panile antico Innalzato da S.Leone IV. evè- rta Cappellaé nel-fuoprofpetto'internp di- pinta con quattro finte Colonne «ritórte fo* pi*a piedeikili-, fìio Architrave e-Frónte ipizio nella parte fuperk>re, il tutto lumeg- giato di oro . Nella Volta -del-PArco viene- adornata ctiikedu·,· e Cartellami dorati;· JL a e tilt-
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Ϊ44 tyuòva Defcrizione
e tutte dipinte altresì fono a chiarofcuro lu-
meggiato di oro le di lei laterali pareti . Nel mezzo del detto Profpstto in piccol Quadro bislungo vi è Γ Immagine dell'ante- β ietta Vergine munita davanti con Criftallo, e fua cornice dorata. Queila è la prima Im* jnagine coronata nel i6j i. a fpefe del Con- te *Alejfandrò Sforza di Vìacenza , e fucceU fivamente il dì 14. Apollo 169η. fu dal Ca- pitolo Vaticano con iolenne pompa e rito coronata Γ Immagine del Divino Figliuolo infieme con quella della Vergine Madre. Sotto a quella è collocato altro Quadro di circa tre palmi di altezza, e due ed un quar- to .di larghezza adornato di nobil cornice a ; più intagli dorata, e ricoperto di una tendi- na di feta verde. Effigiata in elfo fi fcorge la Vergine con ii Divino Figliuolo in brac- cio , opera riconofciuta di \affaelle d* Orbi* no,, h quale prima , non "conofciuta per tale, efiftev.a lotto l'Arco, ove fi jdiiTe eh? vanno a preparare i Sacerdoti per il Sacrifi- cio della Santa MeiTa , e fatto dopo ripulì re di ordine » ed a fpefe della Menfa delU Sagreftìa , in tempo eh* erano Sagreftani . Maggiori gì' Em'inentìflìmi Signori Cardini' U FerronUt Baldajfarre Cenci unitamente^ con gli altri due Quadri, come in appreff° lìdivife4, quivi fu collocato. Ai lati ;Φ quello fi vedono appefi altri .due Quadri m lunghi con fua cornice dorata $ Mei pri# |
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Del Faticano ; 2^
de' quali dalia parte dell' Evangelio fiefprj.
me Gesù, che dai Giudei è forprefo, e lei*. lille T' ",' feCOnd°a™«fcfin5>eSt
(Uf°ma 'β"'0' vient Maremme flagella ο ambedue copie di diligente pe„! nell Archilo della Baiiliea . Il aizzi "li
ha credut opera di Girolamo MJl,7 È ÌZ?° !» SJg"°rÌ Sii0m > e M^netti
nella loro deferkione della Bafilica Vatica" Dicèol·)\ qUeS due Ql'adri elifc"» "ella
piccola Sagrefiìa pretto l'Aliar Maggiore e che furono fatti dipingere da M^Zlrl
Metti Maeflro di cimerà del Tonfici
SteiÌ^·?'!mmìC0diS-W^" Gì
te η l^adn difoPraacCenMti Gl'al- ci eh· ira °tt0' «'«"β*'"» palmi dodi. ftaCan, ί "0 nellePar«i laterali di quo pìùS"a;ornati di bell;ffime c°^ *
vérde ηί' ·Γ·ίε' e COn tendine diftta
«tóL, del1 .E™ngelio,il Sdvadorecbe l*p%Tzad Ύ"? U ChUf Τ0»**"< »<'
dic,w ^' α1>*> ^poftoli, opera rara KkÌT.***W » Ed H f"°ndo inco*
'· i" brZT "TI"* ''· *??*" ^/'"°-
l«i due £ ' · ',X?""' " *w™: ai d"e "•^.ferLC/ 7PrefMtanti «
ravis-w'j \ 1 - ' Tao,0> fon°npera me- tti feo% ,\Ca^gSi«, che flava negli 'iCOr& M* Cappella di S.^ùm* di fopra L Ϊ de.
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%ήβ ^M®&*I>eft;mmone
.defcrft&K la^KHjXr Catella i \eversndif,
fimk $igfflwiGanoìmifi< veftono de'Saeri Pa- FqmmQfàtf&fi celebrar·© la Santa Me [fa s e_? filivi altresì* come altra volta fu accennato., .«fifte k Sepoltura de' Beìwfiziati » e CHeri- Fra gli a!ltrì Quadri, che adornano le Pa-
jèti della niedefinm· Sagreilk .> fono degni eziandìo di ammirazione quello della M&fut· sezione , If altro dell' dfcenfiam opera di Giacomi* ΖMchLhz Madonna con il Figlino* lo* μ brace io? Si Bonifazio Martire-., S.Fr an- ce f co » e T'P. Bonifazio FUI. inginocchio* iìì fatto dipingere da Onorato Gaetano al tempo di Gregorio XIII. dal Sermoneta . L· Jbepofìzione- di Gesà dalla Croce è ftata di1· .féìùU da Lormzo- Sabhatinì fecondo il duo- pio del Buonarroti . lì S. Antonio di Τ ade* va è nfcito- dalpenneilo di Marcelo Fenufti· J£ in alimento i molti altri fparfi qua e là * co- mz. & vede per la detta SagreiUa » rappre- uéntano » οvaiami Eroi della Fede ». che fo «ito tati Beatificati in quella Bafilica ; ο teJ atemerofe immagini della 5. Vergine hU" TSTtó, che in divedi anni e tempi fonoibte «e&iroiiate con· Corona di oro da queftoJ^,£W -•PMVidhjfirBa Capito b , tanto in Roma , φ»*·* Wm altre Città delP Italia, e fuori die* «tenore di un.Legato del foprariterito pin- iìmo Conte \Aleffmidro Sforza Piacentino ? sfatò iafeiò· #queilf effetto al mede fimo C;l~
pito-
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Del Vaticane ; 347
pitoio fettantun Luoghi di Monte Camerali;
il di cui numero incominciando dall'anno 1531. lino al di d'oggi, con iafpefa fatta in ciafch eduna occasione fi trova regiftrato· in tre grandi Tabelle efiflenti in Archivio » come iì dimolìrerà a fuo luogo. I tre Qua- dri dipinti in tavola di noce , che prima ve* deano appeii fopra Γ ingreifo delia Cappel- la delle Reliquie, rapprefentanti Γ uno il Salvador e fedente in Trono , Γ altro la De* collazione di S. Vaolo, ed il terzo il Matti·' rio di S. "Pietro opera del famofo- Giotto di Firenze , furono trafportatr in uno delli fianzoni ad ufo di Guardarobba degli Appa- rati della Chiefa efiiìente dietro ai Depor- to di ^hffandrò Vili. . . . Sopra l'Arco della Nicchia per cui ilamo
entrajti, jfi vedono appefe lunghe Catene di ferro, una Serratura e catenaccio, ed al- cuni denti di Elefante.' La detta Serratura in mandata da Carlo V., allorché gli riulcì di efpugnare la Città di Tuniiì, e buonore parte dell'Affrica ►L'offerta, come aiTerifce Y^lfaranoju allora collocata fopra la Porta Romana della Vecchia Baiìlka .Le Catene furono mandate dal Cardinal Oliviero Caraffa fegato Apofrolico fotto Sifio I^allor quan- do riportò dai Maomettani compiuta Vitto- ria con aver acquetato glorioiamente il Porto di Smirne.Queite Catene furono allo- ra appefe i'ulia Porta Ravenniana:E disfatto L 4 che
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$4$ 'itywa Dej'evizione
che fu jX Portico dell' antica Baiilica fotta
Taolo V. furono à una , e à altra in qtiefto luogo ripofte a eterna memoria del Criftia- no Valore . Sonovi inoltre fparie per la Sa- y greftìa altre Lapidi degne di memoria , al- cune delle quali eiìftono nel pavimento , al" tre affiife al muro 5 Ed in uno de' fiti deiti- jiati per la preparazione della Santa Meffa ve ne fono alcune Gentilefche , degne tut- te di particolare oìTervazione , le quali ef- fendo di già fiate con fomma erudizione da dotta penna riportate , quivi per rifpetto di sì meritevole Autore » e per brevità ii tra- lalciano. CAPITOLO XLI. 1
Dell* archivio del Rgverendijfim*
, Capitolo. ÍÅÉÃ-ufcire dalla Sagrefrla accanto h
Porta della medefima fi trova altra piccola porta , la quale da à ingreifo all' archivio del Reverendi/fimo Capitolo di S, Tietro per mezzo di due branche di Sca- la della larghezza di palmi cinque ; Di ef- fe una è comporta di quindici gradini » e di diciaifette l'altra . Conducono eife ad un Ripiano, ove ritrovanfi altre due Por- te , a delira à una , di contro fubito che il fale à altra \ quell'ultima da V ingreifo alle Stan-
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Lei FaticartiΚ %^ψ
Stanze del Sagrefiano della Bafilica^ Ia_*
prima a numero cinque Stanze divife in due piani e* introduce : quattro delle quali con> prefe nel primo piano fervono ad tifo dell* libilo archivio del Reverendìflìmo Capì- tolo , e Γ altra che forma ri fecondo piano ferve ad ufo di Guardarobba deljnedeiì- mo vQyeito commodo Edilìzio , benché piccolo , fu fatto erigere a fpefe della Reve- renda Fabbrica di S. -Pietro per trafpor- tarvi Γ Archivio , come in fatti fé gnì Γ an^ no i75p, , ji qllale .prima efìfteva , come nel fuperior Capitolo fu accennato con^s grande anguftra , ove al· prefente riiiede fa magnifica Stanza Capitolare , e le altre annette itanzuofe V Saliti sdtinque i detti due capi di Scala dopo un picco! ripiana π ha l'ingreifo alla prima Stanza a· tetto- hi'ga palmi ventuno, ed un terzo e lunga palmi diciannove 9 ove da tutte le parti fo- no diyerfi Credenzoni dipinti dell' altezza di palmi nove e mezzo con fue Stanzio ioyrappofte ripieni tutti di diVerfi Libri, e , ™ze attinenti aMetto Capitolo. Nel· pri- mo Credenzone entrando a mano dritta con* Icrvanfi ne divedi fpartimenti tutti i Libri Spettanti UV Vfficio degli Exceptf. Negli *κη Armarj 5 che le girano attorno con·* lervanfi altri Libri attinenti alia Cappella Giulia, al Seminario di Sr Tietro /ali' Ere- w* Canarafi,. alla Sagrefiìa, alle Ordì* |
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£5 ο "Hjto^a fìefcrtzhne-
nazioni ,che il. tengono nella Baillica:, alfe
Badìe che poiTiede il Capitolo di S. "Pietro jael Regno di Napoli,, e nella Romagna.. Neil' ultimo. Armano efiltono i Libri del Turno del fudetto Capitolo , Nelle .fupe- mori Seanzie fono collocati altri; Libri y e Milze frettanti alla Min fa della Sagreflìa , JUimiraniI in quella Stanza due Porte \ h ,prima a mano delira, cinefilie accanto, al .primoi Credenzone congjonta nel cantone alla Fkieilftì* che illumina la iìiddetta Stan- ca f-ìa prima* di iE, introduce ad altra limile contigua Stanza a tetto , ove in.· diverti ar- m'ir}: confimiÌi il confervam> tutti ι Libri ai Batr-efimi,, Crelìme , Spoiàliz}, e tutto «io che appartiene alla Parrocchia.dlS. Pie- ìr:Qf e fiftaÌmente ù> altro·Armario imparato ibnq racchiuii i rari , ed antichi Libri di l^ufica ipettanti alla Cappella de Cantori Mufieì denominata Giulia dal fuo Fonda- **>re w .,„ L'altra Porta e Mente a mano-ilnifrrs
èli ritìgreifo alla terza Stanza guarnita da Jti-tte le parti ài altri. Credenzoni dipinti, i ^uali fi folle vano- dal pavimento iìno al fuo fero per 1* altezza· di palmi ventitré', e tre φαϊύ ih· cìmz . Nei mezzo di afta eiiite •pèbil Tavolino con ledili' fjer commodo ς|ε- .gli Scrii tor'f 4 e Ctiftodi di quello Archivio. •>iel primo Credenzone entrando a mano 4Ntti J& piì* %arfcimentsi coa&Fvanli jftfflti
ra-
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usi Faticano. 251
rari , ed antichi Manoscritti, fra i quali
il primo luogp ottengono il eelebratiilìrno· Terenzio del Terzo Secolo con mafchere ivi miniate , ed antiehiifimq Carattere in pergamena ·, come lo atteih il Canonico: Holflenio nel fuo Indice , flato Archi villa della Bafilica ; Il rinomato Manoscritte in carta pergamena di S,-Ilario del 510. Vn Libro de\Ìr ifioria di S. Giorgio Martire e di altre Sacre Morie donato dal Cardinal- Giacomo Stefanefchi alla medefima Baiili— ea , nel quale fono miniature belliίΠme di Giotto Fiorentino. Altro Libro de Salmi donato dal Canonico Orazio Capizzucchi Decano de Canonici di S.. Pietro. Le ope- re manoferitte di Benedetto Canonico , che. vkfe del 1143.; dìVietro Mallio del ι róo.» dì. Cencio Camerario del 1-27^.4 di'.Antonio di Tietro Benefiziato delitti, f del. Car« di»al Giovanni Cadano del 1415.; di 2γ~ύ>< colò Signorile, del 1417. ; di Maffeo Vegio ; di Onofrio Tanvinio del 1500.-; di Tib&rio »éfarano ;■ di Giacomo Grimaldi ; di: Gioì- "Patio Mwcanzio del i5oo., e di altri cele- bri Autori, i quali per brevità- iitralafcia- εθ . Il Cardinal Giordano Or fini Arciprete della Bafilica lafciò la Tua Libraria di più- forti di Libri y e varj Manofcritti con due Orfi ivi dipinti, arme gentilizia di fu? Cafa^ come apparifee dal di lui' Teilamento efi-<. fiente u Aiciùvio. De l detti Libri coni err L 6> van»
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ζ$ζ Ί^αο^Λ Deferì zi otte
vanfene al prefente nel medeiìmo. Archi*
vio. ioli diicefitocinqitarttaquattroy effendo la maggior parte rimaila abbruciatane! Sac- co del 15271*$ e parte Siflo V. ne trasferì nella Libraria Faticarla .. Nella teftata di quello Armario fi vede appefo un Salva- dorè alato che foftiene il Mondo ih mano : è quelli dipinto- in tavola ricoperto dalla parte posteriore ,. e nei fuoi margini ai iloffetto^ a broccatello dell' altezza palmi due , largo uno e mezzo:, pittura affai an- tica , di buon colorito ». e di ottimo difegno. Negli altri Armarj che ieguono accanto
la Fineitra uno- per parte, racchiudonii : in quello a mano, dritta :. i Troto colli delle Tojìzioni della Bafilica : e nel dicontro a mano ilniiìra Le Tojìzioni delleK Dijlribuzio- ni, Ceremoniali, 1 Diarj di Tietro Mattia* di Gio. Taoio Mucanzio* di Biagio da Ce.fe» na9 e di altri „ L'Armario a quellaproifimo, edirim*
petto al primo, già de ferino, da baffo con* tiene numero einquantotta Casule, ove ϋ confervano i. più rari fafei di antiche Scrit- ture , Bolle de Sommi Pontefici &c., e fra gli altri il celebre Privilegio di Carla Ma·* gno Imperadore irk pergamena a termO di S. Leone IIL fatto, li ai. Decembre dell* anno 791. ; la Bolla di Eugenio IF. fcritta in pergamena a due Colonne in Lingua La- tina j e Greca emanata nel Concilio Gene- rale |
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Del Faticano a .2e?
rale Fiorentino per la riunione dQÌk due
Chiefe Latina, e Greca , fottofcritta dal medeiimo Pontefice , e divertì Cardinal* da una parte, e daii'Imperadore drOrien- te Giovanni FU. Paleologo dell'anno 14^., la quale iì conferva in nobile Scatola do- rata , nella Caifula Decima . Contiene^ ancora diveril Iftromenti, eTeflamenti al tempo dei Pontefici Gioì XF., Siluro //,„ Benedetta IX», S.Gregorio FIL , Gioì XIXe &c. E nei fuperiori fpartimenti Ìì confer- vano ì Libri'dei Decreti Capitolari, ed aU tri Libri flampati \ fra quali le opere deli' mìnenttffimo fit Cardmal Annibale <AU bini Stato Arciprete , e te Opere tutte deik san, mem. di PP.. Benedetto XIV. flato Ca- nonico di quella Bafiiic* ; Ed in altro fpar- timento tutte le -piante delle Ροβφηί,. e Cafali della Rafplha Vaticana delineate a; pemu in carta pergamena,. e per fine iteli* Armario incontro Γ antidetta Fine lira con- fervali quantità di Protocolli dr iftwtmenti legati; r ed inferii fin; dall' anno 12.00, ai giorno-di oggi. Si palla· quindi alila, terza Stanza, delle
altre deferitte okremòdo più valla r e gran*· eioia con due Tavolini in mezzo;,·, uno da tavere con fuoì fedili da un iato-,, elafe» tro djpmto fatto· a credenzone r ove fi con- servano tutti t Libri Ccnfuarj , i quali co- nciano jfin dall'-anno 1372. a quella par* |
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te*
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254. Tiuova. Defcrtzwne
te . Sonovi all' intorno nobili Armar J, nel
primo de1 quali a mano delira fubito che il' entra , ίί confervano i Libri della Tenuta di Campo Morto , e negli altri quattro tutti i Libri che appartengono alla amminiflra» zione della Menfa , Rimiranfi inoltre i-n__j fjuefia ilanza fparil qua e là di veri! Qua- dri » e Memorie dr non piccol pregio, di cui cccone un efatto ragguaglio . In teilata dell'' Armario a mano dritta , fi
vede da bailo una Tabella confua cornice dorata attorno , di altezza palmi quattro ed un ferro, e larga tre e mezzo, ove a ca- ratteri dorati fono efpreffe parte delle Co-- Tonazioni fatte dal l{evermdiJfìmo Capi- tolo di diverfe Immagini della tergine , incominciando dall'anno 1688. fino air an- no 1724.. Sopra ài quella è collocato un> Quadro con Cornice nera alto palmi tre ,. e largo due e mezzo » ove in carta il vede Γ effigie di S, Leone IX*. Papa delineata a penna .,. ed acquarella con numero1 fedici Medaglioncini attorno , denotanti le nobili geila del detto Santo Pontefice , conferva- la da un. velo bianco fopra 9. maniera molto diligente e delicata '. Queil© difegno fu mandato in regalo a queih Baiìlica dal Ves- covo di Suez-i come apparifee dal primo lm • dice delle Scritture fo.. 8.2, Al di fopra nel medeiimo luogo eiifte un Quadro bislungo; dipinto in tela rapprelentante , quando CesH
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■ Bel Patitano ». - 2^5,
Cestì fu pr φ e legato nell'Orto ^ eque ili
inficine οοπ.Γ altro che ii deferì vera , rap- prefentante la.Flagellazione., fono gli Ori- ginali' di Girolamo ]yt%zianì deferirti nelCa* pìtolo 40, Sopra la Porta, e finettra contigua li vedono dm Quadri m forma di fovrappor- ti con cinque fìgpre per ciafche'duno rap- prefentanti i SS, Upofiolì dipinti: in tavola, da antica mano,.. Nella tettata del contigua Armario a mano, finita da baifo feorgeiì appefa altra Tabula coniimile alia ibpra dcÌGritta y va cui fono, regitate altre Co* ronazìonìdi dìverfe Immagini fette dal Re- verendi fórno. Capitolo dall' anno 16$ ι. fino ali* anno-· i6$j, Evvi fopra la medeiima^ ficchi Quadro dell* altezza palmi· due e mezzo y e largo due.„ ove dipinto, in tavo- la dorata £ vede Crijio Crocifijjh con due *An*- gioli Svolazzanti,, ed; a pie delia.Croce k pergtM ,. e S.. Giovanni Evangelia con fuo* Crulallo- avanti , della;.prima, maniera di. nichel angiolo Buonarroti ;, edera queitel· il Quadro della Cappella àuMonfignor Maggi fato*Canonico delia Bafilica... Sopra quello, iegue altro pie col quadretto rapprefentan- te un cdngìolQ alato dipinto fn tavola di buo* fia mano antica . Efinalmenre nella, parte iupenore retta appefa mm Tabella bislunga fon1 cornice dorata , in a\ifono notate più,,» e diyerfe Reliquie fiate donate con due Re- i^uiarj di argento dal, ?.. Fontani Sacerdote di
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2$6 ItytQva Deferìzìone
dì S. Girolamo della Carità » Nella tettata
poiteriore del primo deferitto Armario è appefa una Tabella antica, ove fono de- fcritte le copiofe antiche Reliquie , che efi- \ ftevano nella Vecchia Bafilica , fa quale flava ad una delle Porte della medefima, acciò foltero note, e palei! a tutti quei, che venivano ad Limina ^ipoflolorum . Al- ai {opra efifte Γ altro Quadro Originale di- pinto in tela dal Muziani rappreTentante te Flagellazione di Crifio alla Colonna . Sopra' ad una porta chiufa al lato di quefto Arma- rio vedeii un Sovrapporto dipingo in tavola con cinque Figure di divedi Santi y pittura- antica. , e glorioib avanzo della Vecchia1 ; Bafilica . Segue altra porta nellT angolo di queftattanza ,"la quale per mezza di una* Scaletta a f'umaca conduce al fecondo· pia- no , ove e fitte la Guardarobba della Ball- ]ica . Sopra quefta porta β rimira incaflrata entro cornice nera una Lamina df rame alti palmi tre e mezzo, e Jarga palmi due ej> mezzo T ov' è inclfa h "Pianta della Bafili* (a Vecchia avanti la fua demolizione , fatta da Tiberio *Mfarano j E* fopra a quetta ap* peto mi Ovato dell'altezza palmi quattro* ove fono dipinti· m tavola i ritratti dei Glo- rtofi lApoftoti Vtetro y e Pmlo di antica ma* jiiera del tempo di Martino Κ Nella tettata dell' Armario in appreifo a mano deftra del- ia ftiettra laterale di quella Stanza fono |
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Del Vaticano^. 25*7
appcli due quadretti con fue Cornici di lar-
ghezza palmi uno , e lunghezza palmi uno e mezzo, ove elidono'di verfe figurine in baiforilievo di avorio , rapprefentanti cioè ; nei primo il Salvadore fedente in una Cat- tedra antica , ai lati la Vergine, e S. Gio- vanni il Battifla, aldi lotto S. Tietro , e S. sAndrea . Nel fecondo S. Giacomo , e S.Filippo al di fopra, e fotto a quelli Spe- colo , 'e S. Onofrio . Nella tettata del di contro qui proiTìm»
Armario a finiftra della detta Fineltra fi ve- doro da baffo appefe due lamine di piombo , la prima di altezza palmi uno, e mezzo , larga palmi due , e mezzo, e la feconda lunga palmi uno , alta un quarto . La pri- ma fu trovata nella demolizione dell' antk ca Cappella Sijiina , detta del Coro . Si icorgono in eiia incili alcuni caratteri de- notanti la confacrazione dell' Altare di detta Cappella coi nomi della Concezione dì Ma·* ria Vergine , di S. Franccfco , S. Antonio diTadova , e S. Gio; Grifoflomo , in onore dei quali fu dedicato, come fi accennò al iuperior Cap. 30. Leggefi anche il nome del detto Pontefice Sifio IV., ed il nome di Monjignor Guglielmo Ve/covo di Salerno , il quale fece tal confacrazione , con proibi- zione alle Donne , che fotto pena di feom- munica non pollino entrare in detta Cap- PciI* » fc non nei giorni feitivi di detti San-
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z$8 'Muova Def evizione
Santi, e dell' Anniverfa rio di detto Pon-
tefice , fatta Γ anno nono di fuo Pontifica» to . Li feconda Lamina parimente con ca- ratteri india efprime il nome del S. Ponte·' fice Leone 1, Elia fu ritrovata nelle Sacro Grotte entro una C'affa di legno fomentata da alcune fpranghe , ed anello di ferro, ( quali li confervano in quello Archivio ), in cui giaceva il di lui Corpo racchiufo ne! 1606., come al Cap. 38. fu accennato . So- pra le dette Lamine citile in tavola dipinto un antichi filmo Ecce Homo coronatocene Corona di argento ; ed ivi parimente ap« pefo reità un voto di argento con piccol bi- glietto fcritto in pergamena, indicante ef fere (lato tal voto ritrovato affilio all' Urna della piiiTima Maria, Clementina Stuarda i^e* gina della Gran Brettagna, e qua flato traf- portato di ordine della Sacra Congregazione de Rjti. Segue fopra a quello una Tabella con ί uà cornice , ov' è efpreffb il Catalogo delle Chiefe , che di mano in mano fono as- gregate alla Vaticana Balìlica ; E lbpra la detta, altra Tabella con cornice nera dell' altezza palmi nove 9 larga palmi tre e mez- zo , efprimente la Gran Tianta incifa in Bearne della Bafìlica Vecchia , e Nuova con tutte le Fabbriche ,* che ivi elìdevano . Nel vano- del cantone fra la feconda fineflra tu facciata , ed il fopradetto Armario li vedo- no appe fé altre due Tabelle con fuè Cernici ne-
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Bel Vaticano , æ$â
nere ; la prima indicante altra Tianta pia
piccola della  afille a Vecchia e Innova ; E k feconda la "Pianta, antica delle fagre Grot* te Vaticane . Nella tettata del qui profilino •Armario rimirai! da bailo altra Tabella , ©ve fono deieri tte le prime Coronazioni fatte dal I{everendifiimo Capitolo Vaticano principiando dall' anno 16% i. fino all' anno j6$2. Sopra di quella efiite una ben antica Cornice di legno con fuo Criilallo , degna anch'effa di-gran venerazione per e (Ter vi flato racchiufo nei. paffuti fecoli il Sacro- fauto Sudario della Veronica, detto il Volto Santo , il quale dopo in nobili filma Cornice di Argento temperata di gioje fu collocato , come al prefente fi vede . Finalmente fopra la detta Cornice fi offerva dipinto in tela il Ritratto di Gioì Tier Luigi Taleftrina cele- bre Ì adiro di Cappella tanto vantato dal Tomgio , (i) e fepolto l'anno ifpi» nella Bafilica avanti à Altare dei SS. ^pofioli Sfr* tnone, e Giuda. Da quella Stanza per la fopra indicata porta , che conduce alla Sca- letta a Lumaca fi può palfare alla fuperior Guardarobba efifteste , come altre volte fi ditìe, nel fecondo Piano fopra quelle Stanze dell' Archivio , ove in diverfi Armari di- pinti confervanfi Sei para di Ampolle T tre di argento, e tre più nobili di Criilallo ori- nate di figureË e mafeherini dì argento. ..- ., ■-···■ Cie- : (õ) Tor rig, Ã. Ú. pag- 166+
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26o Innova Defcrtzione
Cinque Anelli di oro Vefcovili ornati di
Topazj , Granate , Smeraldi , Diamanti brillantati , e Zaffiri di non ordinario va- lore , Altro Anello di argento dorato con pietra pavonazza , ed uno di ottone ailai grande di Sifio IV. Cinque Bacili grandi con fuoi Boccali fimili tutti iftoriati e dorati. Sei Bacilette di argento dorato , Un Cam- panello di argento dorato . Tre Calici di oro , con Patene fimili » iftoriati, guarniti da quantità di Diamanti, Rubini, ed altre gioje : Uno dei quali di valore Scudi Cin- quecento diciotto , dono di D. Siherio Cam- pana Benefiziato : il fecondo del valore di Scudi ottocento trentatrè regalato dall' Emi* nentilfimo Cardinal Odoardo Farnefe ; ed il terzo di maggior valore , cioè di Scudi mille quattrocento fettantafei , donato dal "Pontefice Innocenzio XII. Altri Sette Calici di oro , tre dei quali donati dalla San. memt di Benedetto XIV. ; Uno dal fopradetto Care dinal Odoardo Farnefe ; altro dal fu Emi» nenti/Jìmo ^Annibale ^Albani ; ed altro dal fu Afprìlto Pacelli Maeftro di Cappella di 5". Tietro , Tre Calici di argento dorato di iìngolar fattura . Altri dieci di argento tutti iftoriati con lue patene ; E finalmente altri ottantafei di argento fimiie con Tue patene donati dal Topato Romano in divertì anni alla noilra Bafilica . Sei Candelieri di ar- gento con fua Croce, quattro dei quali do- |
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Del Vatkam , 251
nati l'an. 1619, da un dinoto Canonico 5 e
gli altri due con fua Croce e piedi donati à an, 1537. » acciò debbano fervire all' Ai- tar fotterraneo della Corife (fiora . Altri quattro con âßï piede, e Croce donati da Monfignor Mattei. Sei Candelieri òïç fuo piede, e Croce donati dal Cardinal Inerii ; E finalmente altri due di argento tutti dorati di eccellente fatturarne fervono per gli Ac- coliti nelle Solennità. Una Chiave di oro guarnita di pietre preziofe del valore di Scu- di Cento . Otto Croci pettorali di oro guar- nite,di Diamanti, Smeraldi, Rubini, e Zaf- firi bianchi, Una di argento dorato , ed al- tra di Ottone . Un Oitenforio nobilmente· travagliato di Criftallo di monte legato in oro, dono dello fpeffo Iodato Emìnentijfimo Cardinal Annibale albani. Altro Oilenfo- no ,di argento dorato dell' altezza di .palmi tre e mezzo con baifirilievi di ambra , or- nato nella Sfera da Trentatrè Topazi bian- chi di SaiTonia $ due Smeraldi ; e due Ama- tici, dei valore in tutto Scudi Settecen- to cinquanta donato .daUetto Eminentijfimo Cardinal Annibale albani. Altri tre Oilen- Ì°rJ » uno dei quali di filagran.a di argento dorato guarnito nella «fera da Undici Dia- manti di pefo grani cinquantafei e mezzo . Un Bambino di argento di gettito. Due In- cenfieri di argento dorato con fua Navicella UBMie . Una Lampana di oro donata dal fy |
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tSz Ί$4ΜΦΛ tìefcritione
Eminmtiffìmo Cardinal Simoneiti, dÌ£oft<3
con la fattura Scudi Cinquecento Undici, e Baiocchi fette, e mezzo . Mazze Sei di ar- gento con afta di velluto roi'fo ed arme dei égverendìffimo Capitolo . Piilìde di oro do- nata àuVontefice Benedetto XIV, Piifidi Tre di argento di maggior grandezza concola dorata dentro . Rofa dì oro con piede a_^» triangolo donata dal "Pontefice Orbano FI IL Lampadini quattro di argento dorato, che appartengono alla Lampada grande fopra_s indicata offerta in dono dal Topolo Roma- no . Vaii due di argento con fuoi manichi . Formale di argento dorato per la Statua di S. "Pietro di bronzo con fondo di Lapislaz- zuli guarnito da nove granate , dieci Topa- zi-, due Giacinti, due Zaffiri orientali, do- dici Spinelli ; Nove AmatiiU-; quattro Sme- raldi , Venti Diamanti ai raggi « e otto perle , di coito in tutto Scudi Trecento. Cartella con Orazione di S. Pietro contor- nata da doppia Cornice di argento a due fac* eie. Otto Mitre di ve r fé , parte 4i tela di argento, laftra di oro, ed una di amuer ri- coperte , tutte ricamate ' di oro, guarnite altresì di diverfe pietre , e frangie di oro , dono di diverii ΨηΙαΗ, ed Emìnentiffinù Cardinali. Una Mitra col fondo di lama di argento, e ricamo di oro rilevato guarnita da perle mezzane 9 e piccole di pefb in tutte Onde Sette » e denari tredici, Mitra pre- zio- |
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Del faticano. 2$γ
ziofa delb gì. me. dì T. Clemente XI. dona-
ta dal (opra-Iodato Emmentiffimo Cardinale Annibale albani ricamata di oro , e guar- nita di una infinità di gioje ndk due Tue fac- eie, e code : Cioè da novantaiette Bril- lanti grandi, quattordici Diamanti mezza- ni, e cento quarantafette più piccoli. Sme- raldi trentotto grandi, novautaquattro mez- zani , e duecento trentatrè più piccoli. Cri* ioliti grandi ventotto , e due più piccoli. /-affiri grandi undici, due mezzani, e cen- to novantaquattro piccoli. Ottantafei Ru~ toni grandi . Settantadue mezzani, e du- gento venti piccoli, Zaffiri bianchi trenta- «uè . fopazj grandi trentafei , mezzani otto, e Seflkatuno piccoli. Venticinque^ Amatiih grandi, ed uno mezzano. Perle a Pera diciotto : Perle grandi cinquantatre , mezzane duemila novecentofeiTanta , cu, Piccole quattromila quattrocento fefifanta- cinque . Margarite mezzane due . Rubini oalaici uno. Granate grandi tredici, mez- zine undici, e piccole quarantacinque ; E analmente tre acque marine . Si tralafcia. no dal defcnwrfi gli infiniti Parati Sacri , uZ' · ftte s Dalmatiche , Piviali, Pa^ Iiottincchj di fquifitimmo ricamo di oro, Barolo dono 4 moki ili mi Trelati, Cam- ι Ζ β«ΓΜ™> Eminentiffimi Cartina- Ù« À?**T* ' Ψ^ tutti a gara ha^o vo.
Ut0 «wotow la loro g^ierofa liberalità yerfo
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2^4 Ttytffla Defcrìzionè
verfo quella Sacrofanta Bafilica . A defcri-
ver tutto ciò , oltre che vi abbifognerebbe un intiero Volume , ftancarebbe altresì la pazienza de curiofi Leggitori . Baderà ibi qui accennare , che i iuddetti Argenti, e Vai! di oro, da noi fopradefcritti ·, i primi fono di pefo Libbre quattrocento fejfann* na, Onde cinque, e denari tré ; i fecondi, dì pefp Libbre quarantadue, Onde Travet e denari fette. Altri Vafi di argento di pelo Libre Diciannove onde tre, e denari quat- tordici fono in confegna del Varoco di S. 'Pietro, cioè tre Ampolle di argento eoa iiioi coperctìirii fimili per Γ ufo degli OIj Santi. Un fecchio con due Afperforj , Un* Croce . Una CaiTettina dorata con due Caf- fettini rotondi . Altri Sette Vaietti -r Dae Tazze » Saliera , mollette ed Imbottatoi per ufo del Sagramento del Battemmo . Al- tri di pefo Libbre Dieci, e Onde T^ove fono m confegna del Cappellano del Sagramen- to , .confifteatt in un calice di argento fen- za patena ad ufo delle Purificazioni del Sa- cro Altare ; Un Oilenforio di argento dora- to , e due Piifidi ; E finalmente una Chia- ve di oro per il Ciborio di pefo Onde una, e denari fei donata da Mo?iftgnor B^ali Ca- nonico Altarifta della Ba.filica . E fiaahn-n- te altri di pefo Libbre Duemila cento ottan- tatre τ Onde Otto* e denari fediamo ài quattro Candelieri con Croce, e fuo Ptf- |
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D et Vaticane « - zg$
de, donati dal fu Eminentìffimo Cardinale
S. Vitale 5 e di quattro altri Candelieri do- nati da vìe Terfone all' Aitar fotterraneo della Confezione . Di una muta di fei gran- di Candelieri con piede , e Croce donati dall' Emìnentijfìmo Cardinal Scipione Bor- ghefe. Di altra muta di Sei Candelieri gran- di con piede , e Croce donati άύΓ Ecceller tijjimo fu, D. Giox Èattijla Panfili. Di una Muta di Carte gloria. Di una Caflfetta di argento tutta dorata di eccellente fatcu," ra , donata dal Pontefice Benedetto XIV di gloriola memoria per tenervi i Sacri Pai' ij. Di Cento una Lampa ne fra grandi , e Piccole ; Settanta dell, quali fatte 4 cipòl- la attorno la Balauftrata della Cdnfeffione, e le altre .appefe ayanti la medeiima. Di cinquantanove altre JLampane appefe a van* ti gli Altari della Bafilica , e gli Altari Sot- terrane! della medeiima . Di otto vali di ar. ilTì lul Cinque Corone di orodi pefo in
VenriH ΟΓ^^0ί °Ilcie S^> e denari
entjdue . Quah lomme mkc infieme fo^ ma HI T^ dC§IÌ ArSCntÌ tUtti ndla S°™
ma di Libbre Cinquemila Ventidm, Onde ^rantafette, Onde quattro , e denari Vt*
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%6$ %uovd Defcrizhne
CAPITOLO Jlllh
pelle Folte Superiori della Boti tea
Υ cai e ma .. PErvcìiuti Ìiarno alla £nc a quell'ultima
parte , che rimane a descrivere della Vaticana Bafilica, vale a dire die fuperìori .Fo/te della medeiima, con le quali daremo il compimento a quello noftro primo "Volu- me . Altra volta ru detto 3 che otto fca- !e a Lumaca,, cinquedellequali piane, e fenza alcun gradino, le altre tre più pic- cole , e con numero duecesto quaranta^ gradini , .indicate ai Superiori Capitoli 6. V$* J5· J9* $h :Η· ^· » e 33·· danno l'adi-
to alle medefirae per via di alcuni Ipaziofi Corridori 5 tramezzati dalla parte efterna éella C^iefa da Loggie, e Balconi, edal^ la parte interna da ampi ¥uoti, i quali cor- rifpondono alle prandi Fineftre , che 'ufo* minano l'interna Baiìlica ,. Ora iiccome .éelle dette otto fcale una Cola &à femppe^ aperta per commodo.β. chiunque alle me- defime vaglia tpafferirii, a queila dunque eonylene , vche noi jndìuzziarno il noifro Cammino. Per ciò fare * è meftieri pa-iTare per quella Porta fituata jfctto il maeftofo Depoiito (della piiiuma Regina della Gr0 Brettagna, come fii indicato al <&P» II· |
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BetFarìcam.. - %6?
Quella Porta/quantunque chiufa, Tempre-*
fi veda; tuttavia il apre mattina e giorno a piacer di chi che fia. Un Cuftode ftipen* diato à tale effetto dalla fyv. Fabbrica ad ogn1 uno ne apre l'ingreiTo , eOfendo al ine* defimo fotto rigorofiflime pene vietato il domandare alcuna: ricognizione, ο pagamen·* to, fé non li venga dato dalia ipontane* liberalità de cortefiiForeitieri,, come fi ve- de efpreiTo in una Lapida nella; fpmraità di detta fcala collocata. Α1Γ entrare or dunque in detta, Porta ci fi
preferita piccolo fpazio ritrovato nei centro della fcala medeiima, che ferve con altro ftanzolino anneifo per commpdo, e dimora del foprariferito Cuftode . Dm vani inter- ni devoniì coniiderare in quella ; Fimo che contiene il fito, per cui- fi falé 5 Γ altro, che è il pozzo interno da tutte le parti aper- to per via di alcuni ampi fineitronlracchiu- fo, e circondato dal primo vano , i di cui laterali muri fono della groifezza di palmi fei · Il Diametro di «quelli due vani è di trenta palmi, poiché il fito per cui fale, è di eilenfione palmi fei e mezzo . Il muro cir- colare del l?Qzm è largo -palmi due e mez- zo, ed il diametro del detto pozzo è di pai- mi dodici. I Finqitroni ? che a quattro per quattro 4i fila le girano attorno fono ven- ato , alti palmi fedici, e Jarghi palmi otto * *e quatti. JLa.fca]a,,peria4 fi &k, è tutto Μ ζ com-
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■i6% ^uova Defcrizione
comporta di Cordoni di travertino in nume-
ro di cento quarantadue , e mattonata a mat- toni per coltello in calce eiìendo nella mag- gior diftanza l'un dall'altro lontani palmi fei, L'altezza di quella, fcala è di palmi duecento dieci. Della medefima Simetria, e mifura fono le altre quattro fomiglianti fcaleda noi fopraindicate . Saliti pertanto tre Cordoni fi trovano a mano delira appefe al muro due Tabelle con cornice nera di le- gno attorno . La prima, e più piccola contie- ne una Coilìtuzione ilampata di Benedetto XIF., in cui fi fulmina feoraunica Lata?' Sententi» , da incorrerli ipfo fatto , contro di quei, quali facciano Contratti fraudolen- ti , e che ritengano Beni , Ragioni, e per- § tinenze in pregiudizio della I{ev. Fabbrica ; Contro tutti i Miniilri della medefima, i quali alienaifero , vendeifero, ο toglieffero la menoma cofa ad eifa fpettante . Nella_» feconda , e più grande con duplicata Ifcri- zione Latina, e Volgare li fulmina la fteifa Scomunica contro chi ardiflfe contaminare quello Santuario . Saliti altri dodici Cordoni, fi trova a ma-
no delira un Arco con Nicchia , ed un Urna in elfa collocata di bardiglio , con fua Ifcri- zione, indicante trovarli ivi racchiufoil Ca- davere deìla Vii/finta Maria Clementinoj Regina della Gran Brettagna . Accanto alla detta Urna fi vedono incallrate nel muro m
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Del Vaticano„ 2£p
tre Lapidi dell' altezza palmi fef, larghe^
palmi fei ed un quarto, le quali denotano lapnmento, ed il ferrar della Porta Santa di quella Baiìlica feguiti in diverti tempi da alcuni Pontefici, e fono : La prima d'in- nocenzio X. dell' anno itfjo.: h feconda^ di Clemente XL dell' anno 1575. ; E la ter- za di Clmente XI dell'anno 1700. ; Reftan- flo le due fuiìeguenti de' Pontefici Bene- detto XIIL , e Benedetto XIF. collocate fo- pra la Porta Santa , ove per ufo inveterato de vono rimanere per lo ipazio di anni cin· quanta interamente . CAPITOLO XLIIL
spiano che conduce all'interna Cupola
del Battefìmo , alla /cala a Lumaca
del Campanile, ed al Tor»
Ñ fico Superiore .
Rofeguendo adeifc ilnoflro cammino r
e Ialiti altri ventotto Cordoni, fi tro- ß in^"/0? a man° dritta ' la <IuaIe ^
nov? un ripiano largo 'palmi dician- Quanf mJZ0 ' IunS° Palmi quindici e tre
pan con due Archi, cioè uno per tettata, fourfi Àä§0Ð0 à interna CuP°la utente
ira Ð a °nte Battefil*ule . Nello fpazio mezzo ß AcChÌ & fcorSe un vuot° «e!
fovra- Che fiSura di eiicr i] Tamburo,
* ai cui venga poggiata la volta della^
Ì É ñÃò»
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predétta Giliola . Sólo dàlia parte me ridi ò-
»a1e fi può attorno a détto vuoto commoda- mente patteggiare'pef''fnez2o di-un fpaziofo piano largo palmi quattro > e tre quarti, 'giacché dall'óppofta parte è imito immedia- tamente col muro fièli' Arco della ibttode- fedita Cappella. Sollevafi il détta Vuoto "ial piano, per cui fi patteggia', in altezza-? tìi palmi lei ed un quarto , avendo nel fuo fopràciglio di larghezza palmi tre , e di 'circonferenza ali1 efterno palmi ottantaquat- *tro. Tutta la fuperior Volta è ornata di {lue- chi dorati, e da due parti ha due gran Fi- nertroni, uno di altezza palmi ventilei, e largo palmi dieci, che guarda fuori il re- cinto della Bafilica j e Γ altro alta palmi ventidue » e largo fedici che guarda verfo la Chiefa » comunicando il primo il lume al fecondo oppofto. Si paifa Indi al di contro Arco, ed ivi trovanti due piccoli gradini dei- Te ile nfione palmi quattro e tre quarti con "piccol ripiano appreifo della ftetfa, che fer- τοη di paifaggio ad un braccio di Scali-* d* egual larghezza con fuo parapetto di fer- To » comporto d* undici gradini e collocato fotto la groifezza deirArca predetto. Vol- tando a. man Ììniftra , e falito altro braccio lai Scala confimile comporta di fei: gradini i trovai! altro ripiano di e guai larghe ζ za **~* lungo palmi otto * il quale da Γ ingreifo ad tuia fpaziofa porta , ove per me ζ za di quat* |
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Del Faticane. 271
tro altri gradini li entra in un Corridoi-elio·
largo palmi fette , e lungo palmi quindici » in cui a mano dritta s'incontra piccola porti* cella , che introduce alla fcaletta a lumaca, del Campanile „ Ivi appretTo ritrovai! altra porta larga palmi fei e mezzo y ed alta__s> tredici, da cui perire gradini fi ha PingrelV fo al Portico- fuperiore , ©v'efifte la Loggia della Benedizione .· r Dicontro alia fopradettà Porta*, fé ne
feorge altra confimile con cornice di traver- tino attorno, la quale introduce ad' uno de9' minori Balconi della Facciata j E dalla par* te oppofta, cioè del Palazzo- Vaticano fl vedono1 altre due porte umili una- incontro l'altra , la prima delle quali parimente in- troduce ad altro Balcone, minore della Fac- ciata j e la feconda da Γ ìngreifio a$ ampia" Stanza fituata fopra la Volta delia Cappella della Pietà' .Quello Portico', ο cHe vogliam dire Loggia, ha di larghezza palmi cinquan- tafette r e di lunghezza palmi feicento cin- quanta r mifurandoii tutto quel fi'to, che_> occupa dal· Cancello· , ο ila Pòrta ,- che Ma parte della Sala Regia quivi ne di il principal' ingreiT© fino al dicontro Bakone_> «hecorrifponde in faccia al Palazzo^ della Santa Inquifizione .- Innalzai! dal pavimen-- to· fino alla; volta per palmi cento.- Dividefi egli in tre fpaziofi ripartimcnti.· II primo a mano dritta nellventrare , comprende tutto Μ 4 quel·
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%η% fyiiova Deferìzigne
quel fito che ricuopre la Gallerìa , ο ila Ve-
stibolo deferitto nel principio di quell'Ope- ra al Cap. $., e Γ altro fpazio di Portico , ove riiiede la Statua Equeftre del Carlo Ma- gno . Si difeende in queflo ripiano per nu« mero dieci fpazioii gradini. L'ingreifo,che fepara quella parte dal Portico, è ornato al di dentro da due colonne di travertino con frontefpizio tondo di fopra , e dalla parte dimezzo giorno da Frontefpizio acuto fo- ilenuto da altre due Colonne ilmili. Sceii i detti Scalini fi ritrova un ripiano dell' am- piezza di palmi Seifanta, e lungo palmi Cento feifantatre , comprefo però ancor il iito che occupano ì detti Scalini . Elfo è circondato da tre vaili Balconi aperti, cioè, uno in te fiata ornato con frontefpizio acuto al di dentro , Colonne ai iati, e fua rin- ghiera a balauilri nel parapetto d'altezza palmi trentacinqre, e largo palmi ventuno. Gli altri due laterali d'altezza ancor e ili di palmi trentacinque » e larghi palmi quattor- dici e mezzo tono fatti ad arco con balauilri di travertino nel parapetto , Γ uno guarda dalla parte della Facciata , Γ altro dall' op- poila parte della Sagreftìa . Il Ripiano di mezzo è tutta quella parte,che ricuopre Fin- ferior Portico della Chiefa . Eifo è ornato jieÌle {uè pareti da trentadue Pilailri di al- tezza palmi cinquantatrè con fuoi contro- pilaflri, i quali foilengono un bene inteio- Cor-
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Bel Faticati®.
Cornicione alto palmi dodici, che attorno lo circonda, e ferve di bafe alia fuperior Volta , come fa detto di fopra . Prender egli il lume da Nove gran Balconi aperti fi- tuati nella gran Facciata , e falò ne loro pa- rapetti ferrati da alcuni Balauftri di travertii no in forma di Ringhiera . Cinque di eiE io* no alti palmi trentacinque , e larghi palmi quattordici e mezzo ? E gli altri parimente d'eguale altezza fono larghi palmi tredici» ornati al di dentro nei loro profpetti nel-, la fteffa guifa che al di fuori, de quali ab- baftanza ne fu parlato al Cap.i. _ I incdeiìmi Balconi danno lume a cinque
Fineflroni efiitenti neU* oppoila Parete , i quali illuminano l'interior Chiefa . Tré ài quefti Fineilroni fono alti palmi ventire , e larghi palmi dicialfette ; gli altri due palmi venti alti, e larghi palmi fedici e mezzo. Mh Ringhiera , ο ^Balcone di mezzott torneo Pontefice , dopo la di lui elezione* viene dal Primo Cardinal· Diacono pubblica* to : Quivi a vifta di tutto il Popolo è pari- mente coronato ; Ed in alcune particolari iolennità difpenl'a PApoftolica Benedizio- ne * H Terzo Ripiano poi a quelto conti- guo , e che occupa- il fottopoito VelHboio , ο gallerìa con il Ripiano della StatuaEquefire «** Cofiantitio è parimente anch'elfo aeìfue Prolpetto anteriore ornato da Colonne^ «^n fue bafi , cd arco l.bpra a tutto iello;| U $ .«dal
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#74 ^uowk ùefcr izione·
e* dàlia parte pofteriorecon'Colonne,eFron-».
tefpizio acuto Copra.. Quivi, per mezzo di dieci icalint fcendendoil il giunge ad altro fpazio. di larghezza palmi cinquantafette, e lungo palmi cento: feflantatre », comprefi ì detti fcalini,. il quàLe in teftata cornmunica «solla portai e cancello, che da. Pìngreifo; al/· k Sala Regia * eiiendoquefta porta ornala di piedeftalli» Colonne ,, e- Frontefpizio acuto; fopra . A mano deliracene corriipon- de dalla Facciata » vedefi gran, Balcone-j fatto ad Arco con fuo;parapetto a Balauftri di travertino dell*altezza palmi trentacin- que ,, e largo quattordici e mezzo; ii, qua! communica a quello luogo.ii lume .. Scor- ge fi poi a mano»finiilra ineaftratonel muro con fua fafcia di marmo affricano attorno» , *he le ferve di cornice da una.parte ^itadrù delia Tramenila, efprimente ili Salvadòre , che caminando sii l'onde del mare , chiama a fé X^cépOflolo S». "Pietro dalla Nave agitata tìalla tempefìa ,.ov*era con gli altri Dì!cepo- il, opera ceiebratiifima dipinta in muro tal Cavaliere Giovanni Lanfranchi Parmi- •giano . Quefto maravigliofo Quadro fèrvi- da prima di tavola d'Altare in S. Pietra in Vaticano » ma eifendofi ivU ricopiato in Mufaico fu tagliato dal muro,, dove era^ 4ipihto * e trafportato quivi,, incaftrandolo aelia muraglia ». ©ve prefentemente fi' vede* «alleante però nella paste luparie, in c«i |
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Del Faticano „. 275;
eiprimevaiT una mirabil. Gloria, con diverti
Angioli', e Putti, come fu. accennato dì fopra alCap.15.. Queik» fuperior Portico ». 0. fia Loggia fu da Ί?αοΙο V. già- deftinato ad effer dipinto dai detto* Cavaliere Giovanni lcinfranchi\, mìt Γ idea Pontificia non eb- be effètto ;: benché ne renino. I dHegni nel- le ilarnpe per epera ài dietro Santi Bartolo che gli lìa ridotti a.Iquanto alla fua manie- ra , la quale tira all'anticoν Dovevail an* che nel Pontificato di "Utbuno Vili» dipin*· gerii, in queita- Loggia li vita é^SS.^Ìpo* itoli yietro Y e "Paolo fecondo la· prima in* tenzione efprefla, ne fuor difegpi dal Lan- franco; per opera del: Cavaliere. Domenica v*ffignani Fiorentino,; nKLHOtefit ciò mai ©iegjjko.. Serve- anche quella Loggia ih-tempo di
sede Vacante per commodo, del Concia ve f mnahandovifi:parte delle Celle/degli Emi* nentiiTmii Porporati1 dalia parte che riiVuar*- « la. Ctìiefa r e dall'altra.che. rifguardà^, & Piazza piccole ftanzole per fervizio dei nrcdefimi Signori1 Cardinali :. Come appura ^accadde Tanno; 1758., ove. nella Sede_*> pacante per la morte feguitadi VT>i Ben&- tetto Xlf.ve ne furono innalzate finaalnu»· ■lem di -quattordici „ e non più,. |
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Μ 6 CA~
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ζγά 'Nuova, Descrizione
CAPITOLO XLIV.
Stanza bislunga fopra l*<Jrco Trtme
della Minor Travata.. Ritornando ora in dietro alla già divifata
Scala * e ialiti altri cinque Cordoni li trova una Porta larga.palmi quattro»- e tre quarti, alta palmi nove , dove fubito en- trati fi falgono undici gradini di materiale * i quali danno Γ adito ad una ftanza larga pai* mi·Tedici, e lunga palmi quaranta corri- fpondente fopra il Primo Arco della Navata Minore frappofto fra la Cappella del Battefì- ■mo, e la Cappella della Trcfentazione . Ai Iati di e ilo fono vi due gran vani deir altezza- palmi trentafette , e larghi palmi diciafet- te ferrati da telari di legname, quali rac- chiudono il fello dei detto Arco , e degli al« tri fuoi coniìmili, che per letterali Mino* fi Navate in numero di- lei ritrovanti : que- lli van: poi dalla parte efterna della Chiefa iòno ornati di fineitre finte con fuoi riqua- dri , ' Cornici, e Frontefpizj 5- e due figure fedenti ai lati rapprefentanti diverfi Profeti cfpreffi in Muiaico , defcritti ne* fuperiori Capitoli6. S, io. 2.p. 31. e 3.3«. Da. queifo luogo aprendoli alcuni fportelli fi cala fopra il picco! Cornicione,.che gira attorno le det- te Navate , avendo di eitenfioné il niedefi- |
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Del Faticano. 277·
mo nel fuo fopr.iciglio palmi tre, fito aiTat
commodo per culi Miniitri della Reverenda, Fabbrica camminano , a fine di tener pulite le Volte della Chiefa , e le parti eminenti agl'Altari quivi collocati. CAPITOLO XLV.
Trimo Corridore , che gira attorno tutta
la Βafìlica y e corrifponde alle prime
Finefire>cbe illuminano la Cbiefa.
UScendo per Γ ifteifa Porta, e faliti al-
tri otto Cordoni della noilra Scala * trovai! un ampia Arco ferrato da muro per più palmi, ed il rimanente da fine (tra con gl'odi vetri ; Ivi fi vede piccola Scaletta di cinque gradini: con fuo parapetto di ferro , la quale introduce a piccola porta ferrata al vivo del muro di altezza palmi otto e mez- zo, e larga palmi due e mezzo* la quale da I mgreab ad un Corridore della medeiì- ma altezza ». e larghezza , che d introdu- ce al giro dei fecondo Piano delia Bafilica . luqueilo Corridorello di lunghezza palmi trentafette s* incontra «a ripiano lungo pai* ™ ledici e mezzo , e largo palmi undici e iuez20 , ove a mano delira efiite un gran fi- «eitrone ferrato con.telaridi ferro., e groifi vetri, di altezza palmi ventidue , e largo Pslnii quindici, che ferve di lume alla Cap* peli a·
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27$ Quoti* &efertetene-
fella della Prefent azione * Incontro a que-
llo apparisce ampio Balcone aperto difigiK ra rotonda ai di fopra con cornice di tra ver» tino, che le gira attorno Ψ parapetto? a ba*- Ìauftri dell* altezza palmi cinque „ adornato al di fuori: da due Colonne , e frontefpizio tondo di fopra·.., Un tal Balcone ha di altez- za palmi ventotto r e palmi fedici di lar- gite zza ,. Entrando in appretto in altro Gorridòret»
to di fimile mifura ,-, e camminando per lo fpazio di feflanta palmi, comprefavi la fua voltata , fi ritirova altro Ripiano lungp-pal- iwidodicie tre quarti, largp palmi fei ed un quarto 5; efifte ivi dalla parte efterna. altro Balcone tondo nella fua fommità , e corni" ce che le gira attorno di altezza palmitdician~ nove + e largo palmi nove e mezzo con fuo parapetto: a balauftri di altezza palmi cin- que . Prefeguemio- per altri palmi fedici Fapprefl© Corridorefto , ci fi prefenta altro ripiano limile al fopraddetto,, ovvefifte dal- la parte efterna altro Balcone aperto di con- imi! grandezza ed ornato ali'altro defcrit- to» .. Indi dopo altri palttif trenta; trovai! un altro»ripianolungppalmi ventile largopal'* inifedici, ove a mano deftra efifte graiLu» ifoeilrone con telare di ferro r e fuoi vetri j della ftefia larghezza,ed: altezza dekprimodi &>pra riferito,r che dà. il lume alla Cappella ieL Caro $ Yedefi. a iìniiìra. ampio Balcone qua*
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quadro alte palmi ventotto , largo palmi
quindici con lue Colonne ai lati; dalia parte eikrna * e fronteipizio acuto· fopra , coit^ parapetto a balauftri di travertino, della, fletta, altezza degli altri già descritti.. Seguitando pertanto, il foiito Corridore
per il tratto di palmi quarantaquattro,, fi en« tra in un ripiano» lungo palmi diciailette * e largo palmi dìciotto^. ivi il trova dalla par- te eilerna , che corriiponde verfo la Sagre» fììa r uno> dei minori Balconi aperti con_* fuo parapetto a balauftri di figura rotonda al ili lopra,, e Tua Cornice * che le ricorre at- torno , Qui voltando» a mano dritta trovai! altro Corridore più, ampio deL pattato ,. it quale ha. dialtezza, palmi dodici , e di lar- ghezza palmi quattro. · ed. ivi continuando' il noftro cammina per lo; fpazio di; palmi ventinove , fi giunge ad; un ripiano, lungo palmi fediciy e largo palmi undici e mezzo „. Siicorge a manoiìniftra. ampio fineitrone-j»- con. iiioi te lari* dii ferro,. e vetri» il quale •efine jfopra. Γ Organo.· nella Cappella Cle- mentina ; ed a delira un arco-aperto largo film fedici',; ed.alto circa trenta , che rii-· -guarda ,. e prende lume dal vafto pozzo-fi- dato fGpra da Volta della CappelladelCo- ro * a fine d'illuminare il.detto-Fineftrone.. Tornando ora in dietro \ e camminando^
i>erlo^fpazio.di palmi trentacinque, fi.ritro- ?* altro rigiano largo ^aimi dicialfette , e lun-*
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2 So ^uovaDefcrizione
lungo palmi quattordici, ove a mano delira
edite uno de' foliti Fineftroni con telari di ferro , e fuoi vetri, il quale corrifponde ibpra Voltare della Cappella Clementina. Incontro a mano fìniftra il fcorge uno de' maggiori Balconi fatti ad arco fopra con fue Colonne , e Frontefpizio tondo * e para- petto a balauftri iìmile agli altri di fopra de- scritti . Indi inoltrandoci per palmi cinquan- tadue 5 trovai! picciol ripiano largo palmi fette , e lungo palmi nove , ov' ciìfte una de' minori Balconi aperti fatti ad arco coil_j fua cornice attorno , e parapetto a balauftri j communica il medeiimo il lume ad una fine- ftrella , che corrifporde nella Quarta Scala grande a lumaca fìtuata preiTo k Sagrefììa *■ J per dove li ha alla medeiìma l'ingreflb. Di poi trafcorii altri palmi cinquantaquattro e mezzo trovai! un ripiano largo palmi diciot- to , lungo palmi ventuno ,· in cui a mane deftra efilie un Fineilrone grande con telaci di ferro e iuoi vetri collocato nella lateral Tribuna da mezzogiorno corrifpondente fo* pra 1 Altare de' S s Valeria ,. e Marziale ; a mano .finiitra uno de'maggiori Balconi" ri*· quadrati con fuo parapetto a balauftri, Co- lonne , e Fronteipizio ibpra acnto , che le communica ri lume . Indi continuando il no- ilro cammino per ii tratto di palmi ventuno» trovai!.un ripiano lungo palmi dkraiTette;,. largo -palmi dodici e mezzo,, ove s* .fa- con- | |
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Del Vaticano. 281
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contra uno de* foliti minori Balconf aperti.
Avanzando inoltre nel profilino Corrido- re per palmi diciotto e mezzo di giro s'in- contra altro ripiano largo palmi ventuno , lungo palmi diciotto , ove a mano delira e fi- ile altro grande Fineitrone con fuoi telari dì ferro , e vetri munito il quale rillcde irt_^ mezzo alla fopra enunciata Tribuna, e Xo~ pra Voltare de'' SS. Simone , e Giuda ; ed a iìniilra evvi uno de' maggiori Balconi aperti in forma di arco con lue Colonne ai lati, parapetto a balauftri, e frontefpizio tondo fopra. Avanti al fopradetto Finendo- ne fi oiTerva in terra incaftrata una Lapida di marmo dell' altezza palmi due e mezzo » larga palmi cinque , in cui incifa fi vede una nera Linea con fua Ifcrizione indicante, che da quella Linea fino alla vetrata della Finellra,che reità fopra Voltare de* S,Vro~ ceffo e Martini ano ^q\ fono palm' feicento fei Romani, quali formano la lunghezza del Duomo di Milano. Seguitando il giro per altri diciottv» palmi nel folito Corridore, trovai! altro ripiano largo palmi dodici e_j mezzo , e lungo palmi ledici e mezzo con υηο de' Minori Balconi aperti, il quale ad ello comunica il fuo lume . In appretfo en- trando nel profumo Corridore per palmi ventuno, s*incontra altro ripiano di mag- giore eftenzione , ove efifte uno de'mag- giori Balconi aperti in forma quadra al difo-* pra,
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282 T^uóva Defevizione
pra » con Colonne a' lati, parapetto a ba->
lattari, e frontefpizio acuto fopra ; quello tramanda il lume al dicontro Fineftrone^» grande munito di telari di ferro , e fuoi ve* s tri, che fi ritrova eifere il terza della fo- praenunciata Tribuna , e collocato fopra_jr Voltare di S. Tommafo r Ripigliando il gi- ro del noftro Corridore per altri palmi cin- quantaquattro e mezzo , fi entra in un pic- co! ripiano illuminato da uno deT minori Bai* coni aperti di quello Recinto . Incontro al detto Balcone U. vede una. porta ferrata alta palmi nove e mezzo T e larga pai mi quattro· e tre quarti, la quale da la comnrunicazione alla terza Scala a Lumaca grande ivi fituata, di' efiite vicino alla Porticella delia Bafili- ca, quale communica nella Piazza dì %»Mar~ ta., come fu accennato al fuperior Capto* lo 34- SÌ entra di bel nuovo nel prouTmo Corri-
dore , e dopo il cammino di palmi cinquan- taquattro ci fi prefenta altro ripiano lungo palmi quindici e mezzo, largo palmi tredi- ci , ove fi vede uno de' maggiori Balconi fatto al difopra ad Arco con lue Colonne ai Iati» parapetto abulauftri,. e Fronfefpizio tondo y il quale da il lume al dicontro fine- ftrone ferrato con telari di ferro, e fuoi ve* 8 trì » fituato fopra Imitare della Madonna delta Colonna . Si feguita ilprefente Corri- dore per il tratto di.palmi trentacinque * in- di |
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Del Vaticano. 283
•lai fi trova un ripiano informa di mezza Croc-
ce t largo palmi diciaifet e con due deT mi- nori Balconi aperti, Γ uno che rifguarda. verfo lo ftudiodel Mufaico , e Γ altro verio ìa Chiefa di S. Marta .. Si profeguifce il mentovato Corridore per palmi trentaquat- tro , e fi giunge ad un ripiana largo palmi fedici, e mezzo , lungo palmi quindici con fuo Balcone grande aperto , ed uno de*mag~ giori in forma quadra al di fopra r con fue Colonne a* lati, parapetto a balauitri » e_j> Frontefpizio acuto fopra , il quale commu- nica il lume ai fineftrone che le ili incontro» e che riiiede fopra VMtare di S. Leone + A mano delira del detto Corridore per palmi cinquantaquattro s* incontra altro piccol ri- piano , ed a mano finiftra evvÌ uno de* iollti minori Balconi aperti, il quale da il lume ad una fineftra fituata a mano delira larga palmi fette con fua ferrata r alta palmi quattordi·* ci, la quale illumina un grande ilanzone fat- to a volta , A lato di ella nell* angolo del prò mmo muro fono vi due fìneilre con fuoi vetri, le quali danno lume "alla contigua ter- za Scala minore a lumaca fetta a gradini, comti fu accennato al Cap. 6», la quale nelle groifezze de* muri fale fino ai quinto pian» delle Volticelle k Alla medelima Scala fi ha Γ ingrelfo per la piccola porticeli* fituata al lato del Depofito di oilejfandrò Viti. » come fu accennato al Cap. 21. Quella Scak intro- duce |
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2 §4 Innova Defcrìzhne
duce in ciafcuno de* cinque Piani ad tino
ilanzolino largo palmi dieci , lungo palmi quindici, il quale ferve di patio dalla detta Scala ad un ftanzone fatto a Volta di lunghez- za palmi trentotto , largo palmi trentadue, ed alto palmi trenta . Quattro di quelli ftanzoni iltuati Γ uno fopra 1* altro fervo- no di Guardarobba per il B^verendiflìmo Capitolo di S. Tietro , ove iì confervano i magnifici Apparati di Damafco cremili tri- nati di oro della Chiefa , ed altri Arredi fa- cri ; Ed il quinto ferve di munizione di le- gnarne per la B^everejida Fabbrica , Per il tratto di palmi cinquantacinque <u>
mezzo cominciando a girare attorno la Gran Tribuna di mezzo,il trova altro ripiano mag- giore , ove a mano iìniilra il fcorge uno de' maggiori Balconi aperp fatto ad arco nella fommità con Colonne, a* lati, parapetto a ba« lauilri, e Frontefpizio tondo , il quale da__s lume al fineilrone peritole di contro ferrato da telali di ferro e vetri, che corrifponde nella fopradetta Gran Tribuna fopra il De- pofito di Taolo III. Profeguendo il giro del .medefimo Corridore per altri ventidue pal- mi , fi trova altro ripiano d'inferior gran- dezza con uno de' Minori Balconi aperti dal- la parte iiniilra che illumina il detto Corri- dore,. Quivi s'incontra piccol porta larga palmi cinque , e alta palmi dieci , ed entrali* do nel folito corridore , il quale feguita a_* |
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Del Faticano. 285
girare per palmi venti, ύ trova un ripiano
lungo palmi fedici e mezzo , e largo diciot- to . Scorgeiì a mano finiitra uno de' maggio- ri Balconi, ornato di lue Colonne , di figu- ra quadra al diibpra con Tuo frontefpizio acuto, e parapetto a balauiiri al di fuori ; ma ferrato al di dentro con ben cuìtoditi te-, lari e fuoi vetri. Queilo è il ibi Balcone del Recinto della Baillica, che Γι veda ìn tal gui- ia cuilodito : poiché corriipoiukndo incon- tro al gran rmehrone di altezza palmi ven- tiiette , e di larghezza diciotto , che ita col- locato in mezzo della Tribuna, ibpra appun- to la ilupenda macchina della Cattedra, non era bene di tenere un luogo aperto , per cui le intemperie dell'aria averebbero potuto recar alla medeiima mole npn piccol nocu- mento , Ad arte dunque fu proveduto dal fa- νιο Architetto , che il detto luogo fotte da Ogni banda chiufo , mentre eifendo quelli il più maeitofo , ed il più dilettevole che in_* tutta a Bafilica fi ritrovi, col ferrare il det- to Balcone , fé sì che ài finefrroné dicontro nceveOe un lume meno gagliardo . Inoltra 11 predetto fineilrone fopra la Cattedra è comporto di Criftalli coloriti ad ufo ai raeei con Gloria metta ad oro , Cherubini, e_* rutti attorno , e lo Spirito Santo nel mezzo 1 detticriftalli efpreiib, come fu accennato * CaPlt-20· Si vede dietro al detto fineftro- e urata ama gran tela bianca , ,per mezzo della
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àS£ 'Nuova Descrizione
della quale fminuito maggiormente il lume,
ne rende più vago Γ accordo , e fa compa- rire nei fuo centro una lontananza, maggio- re ., Le Impofte di legno , che dietro al me- defimo fi vedono collocate , fervono fecon- do le occorrenze , ferrandole, a toglierne affatto il lume . Aprendoli li.fportelli infe- riori del fopraccennato fineitrone , fi gode della più mirabil vifta, che in detta Bafilica gioir fi poifa, e nel rifguardare attentamen- te la gran Macchina della fottopoila Catte- dra , con tutti i fuoi ornati, fi feorge quan- to di più forprendente abbia potuto mai pro- durre il Valente Artefice , che la inventò , .ed alla dovuta perfezione la conduife . Tralafcio qui di deferivere il rimanente
del giro di quello piano, giacché il medeii- mo è uniforme in tutte le lue parti e mifure Jk quello che già di fopra abbiamo attenta- mente oiTervato : darò ibi tanto a miei Fo- reftieri una generai contezza di quanto νί reik a feorrere, per poi ritornare in dietro, e falire ad altro Piano diveduta non meno dilettevole del fecondo già deferitto. Palla- io adunque il ripiano di mezzo della grande Tribuna^ trovafene altro, ripigliando la via del folito Corridore a mano fmiitrai con uno 4e' Minori Balconi ; indili Balcone Maggio- re che le fegue , è quello , che da lume al terzo fineftrone corrìfpondente fopra il Dt- jtofito di -Urbano VllU J-\altro fintativi» |
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Del Vatìcmi '. 287
minor Balcone da lume alla feconda Scala a
lumaca piccola fatta a gradini pofta dietro al Sepolcro di Clemente X., come fu accenna* toalC^.ip. Detta Scala è fituata nelliu* grolle æ za, de' muri. Per eifa altresì fi ha à ingreiTo in ogri' uno de' cinque Piani ad uno iìanzolino , il quale ferve di paifo ad uno ftanzone di ugual grandezza e mifura as'i altri di fopra defcritti . Xre di que- lli cinque ftanzoni fituati à uno fopra à al- tro fervono per ufo delia Munizione di frerro fpettanti alla Fabbrica dì S. -Pie- tro ; uno ferve ,di Archivio al Kotaro della medefima „ e ne-Éà altro è collocato l'Archivio della fteiTa Reverenda fabbri- ca . JI Balcone , che fegue, da lume al fine* itrone fituato fopra lattare di S. Vetroni!- J*· Vengono in appreso due altri Minori balconi con fuo Ripiano in forma di mezza ^roce fituati nell'angolo aquilonare , e che corrilpondono in faccia al Forno., ed alku, ecca. llàBaicone maggiore,, che viene in ^PPreaojdaJumeaJ Fwjìront dell'altare «'*-Mcbele arcangelo* Xrovafi altro mi* Ã0r *"*one, che 4* lume alli feconda Sea« e* lumaca grande piana già accennata zi nnr^/m0^ flei fuo riPia«° fi rimira ama
g""a dell ajtezza palmi nove 9 che alla me- «eiima ne comunica Fingreifo. bulTÐß ^ fecondo i[ §iro deIla ºý-
• "^-^«ìloiKirerki^vamatrc de maggiori JBai-
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s88 7(uova Defevizióne
Balconi Tramezzati da due de' Minori nelle
fue rifpettive diltanze, il primo de quali da lume al fmeflrone fìtuato fopraV altare di S. rvincislao , il fecondo a quello efiltei*. te fopra l'altare de SS. Troceffo, e Mar- tiniano ; ed il terzo all' altro fopra 1 Mi* re diS.Erafmo collocato. Il minor Balco- ne chea quefti viene appretto, da lume-» alla Prima fcala a lumaca grande accennata al Cap.13. ■ Altro Balcone minore illumina l'appretto Corridore ; ed il maggiore &_* quelli confecutivo , comunica il lume al Fineflrone fìtuato fopra V altare della Cap- pella Gregoriana, Altro minor Balcone^ con fuojdpiano da Γ ingretto ad un Corri- dore in voltata, ove e fitte l'altro Fineftro- ne , che in un lato di ella Cappella fi leor- gè fìtuato fopra VOrgano-, Prende quelti il fuo lume da ampio Arcone aperto fìtuato nel vailo Pozzo eh' efiiìe fopra la Volta del- la Cappella del Sagramento . Altro mag- gior Balcone aperto con fuo ripiano da il lu- me al Fineilrone collocato fopra /' altare del Sagr amento . Indi ritrovane due altri minori Balconi con fuoi ripiani* che lef- vono di lume al confecutivo Corridore ; ea altro maggiore che illumina il Fineftrone fìtuato fopra Γ altare di S. Sebafliano : b finalmente trovafi altro minor Balcone con ino ripiano, il quale illumina il Corridore-* che introduce alia prima fcala a lumaca pie- |
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Del Faticano, *8ñ
cóla a gradini defcritta al Cap. 6. , termi-"
nando quivi il giro del fecondo Piano 5 men- tre fopra la Cappella della Vieti evvi un_» Corridore, il quale da à adito alla Cappel- la Tavolina, e non ha quelli communica* æ ione alcuna con la noitra Bafilica . CAPITqLO XLVI.
Bherfe Stanze che, s'incontrano nelle ■
groflezze de Muri dal piano del primo Corridore fino al facondo .* TOrnando dunque-in dietro.alla noilra^
Scala grande a lumaca , e faliti altri venti Cordoni ý ritrova una piccola porta , la quale introduce aduna Stanza ofeura bi£ lunga dì palmi fedici di larghezza , e lunga palmi quaranta , che ferve idi Guardarobba per di verfi attrezzi della BaiilLca. Saliti altri quattro Cordoni li trova altra
Porta , la quale da à ingreilb fopra i tetti che ricuoprono le volte -degli Archi delk-s» cjui proflìnia Navata minore . Dopo altri cinque Cordoni il trova altra
"orta con ferratella quadra in effa , ed un gradino per afeendervi, la quale introdu- ce ad uno itanzone alto palmi fettanta , lungo palmi feifanta j e largo trenta , che reità ibpra la volta della Capp.elU delL·, Í Ôç~
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tgo (t{uova, Defcriz'ione
Trefentazione, e communica à ingreiTo fo
pra il tetto della volta d:ila Cappella, del Coro » Indi ialiti altri cinque cordoni s^ incontra
altra piccola Porticella , che introduce ad una ilanza ofcura , la quale efille fopra la volta della Cappella del Fonte Battefimde , ove fi confervano eli leonini. oaiiti altri quindici Cordoni, il ritrova
una Porta, che introduce ad uno Stanzone* bislungo , di lunghezza palmi quaranta , e largo venti, il quale porta al Campanile . Appretto altri undici Cordoni s'incontra-
no due Porte , una accanto l'altra , La più grande, falendoiì alcuni gradini, da Pingref- io ad una ftanza bislunga della larghezza-* palmi trenta', e palmi feifanta lunga , ove fi conferva il Modello della Facciata , cj> metà del Portico della Piazza dipinto . Ser- ve quello per uio dell'Illuminazione, la_j quale ogni anno fi fa la fera della Vigilia, e della Fefia de Gloriofì Ëñïâïɺ SS. Pietro, e-Paolo per mezzo di numero $50?. Lan- ternoni di carta con fue Candele dì fego J e numero 6çï. Fiaccole compoite di pece e bitume , ciò che arreca gradito Spetta- celo agli opchi de' rifguardanti ; mentre-? impiegati eifendo a tale effetto Quaranta- due opera] della R.ev. Fabbrica , nello lapa- zio di un quarto d'ora fi vede sì la Cu- pola, che la Facciata, come anche il maeitp* |
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Del Faticano * ■· tp%
fo Portico, ο Ha Colonnato illuminato tut·^
to , ed accefo . Deveiì ora avvertire , che quanto è ila·*
to da quella parte, e farà in appreifo defcrit- to,riipetto alle accennateStanze, lo ilefiò ri- ritrovafi, e ricorre dall'altra oppoila par- te , che corrifponde verCo il Palazzo Apo- ilolico : Attcfochè coniìllendo la perfezio- ne di così iniìgne Fabbrica nella corrifpon- denza di tutte le Tue parti perfettamente uguali, non trovai! in eiì'a la menoma co- fa, che all' altra fua oppoila in tutto , e per tutto non corri iponda . >
CAPITOLO XLVIL
Secondo Corridore, che corrifponde ' di
Cornicione grande deW interna
Baftlica , e fuperiori
Finefire .
L'Altra Porta più piccola accennata al
fuperior Capitolo , da 1* ingreflò ai fecondo Corridore de' Mezzanini , ο ila Quarto Piano, quale.ora iiamo per deferi-: vere . U buon ordine parrebbe , che richie- delle, che noi dopo avere feorfo il fecon- do Piano , volgemmo il pie al Terzo ; Non^ dimeno, ficcome da quella fcala non fi ha a comunicazione al Terzo , e Quinto Ν 2 Pia-
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ΓΓΤ
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\ρ% ^uòV4 Defcrìztone
Piano » ma per andarvi convieii paifare_?
per una delle quattro fcctle a lumaca pia- ne di già defcritte : Cosi riferbaremo una tal villa 9 ailor quando, dopo aver fcorfo con l'occhio, e col paifc il detto Corri- dore , e ciò che rimane a defcrivere ; giun- ta faremo al Ripiano fuperiore , e fpazio- fo JLaftrico, che alla maeftofa Cupola fen> brache ferva di fuolo ; ed ivi potremo a bell'agio , fcendendo dalla Terza Scala a lumaca grande, andarne a godere la mi- iabil veduta . Il fopradefcritto fecondo Corridore , il
quale forma, come di fopra fu detto, ilQuar- to Piana, gira all'intorno di tutta la Bafi- lica frammezzato da più Ripiani, quanta s" incontrano Fineltre riquadre dell' altezza palmi quindici 9 e larghe palmi ventitré . Le medefime fono ornate dalla parte eller- na di cornice attorno , modiglioni ai lati, che foilengono il fovrappoilo Cornicione con conchiglia in mezzo d' altezza palmi cinque . Sono quelh aperte , e communi»; cano il fuo lume al fopradetto Corridore^ in tutto ìl fuo giro nella fteifa maniera , co* me nel primo Piano Io abbiamo offervato. Entrati pertanto nella fopradetta Porta , fl trova nelle groifezze de muri incavato' commodo Corridore fatto a volta della lar- ghezza palmi quattro , alto dodici, 9 q^le 'per eflfere uguale sì a mano delira 9 £^iea , :, piano |
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Sei Vaticano. %$f
mano Uniftra, e per dare altresì PlrigreiTo
a due di verfe parti, c'indrizzeremo dal fini-; fìro lato , affine di continuare il giro attor- no la BaElica , il che è per recare minor difagio, ed incommodo . · Camminando or dunque per il tratto dì
palmi quarantafei e mezzo il feendono fel gradini, pailatì i quali fi trova un Ripia-»* no lungo palmi ventuno ed un- quarto cort ilio parapetto di ferro, il quale corrifpon·* de ad uno Stanzone bislungo efi/lente fopra la Volta della Cappella del Batteilmo , ία> perto dalla parte del detto parapetto ,* ha queilo di fopra un fineilrone con tei ari e_j>; vetri ferrato corrifpondente nella iìanza de* Porporini. Per il tratto di altri palmi tren* tatrè ed un quarto fi trova altro ripiano di fette palmi di larghezza , ove fi feorge il Condotto della Chiavica, e converfa , la quale riceve le acque che feorrono fopra il Portico . Seguitando l'incominciato cammi- no per altri, palmi venticinque ed un quarto· trovai! altrp ripiano lungo palmiDiciannove largo palmi nove e mezzo-ferrato da muri da ogni parte,e fatto a volta, ove dal lato fi* mitro all'altezza di palmi Tedici efifte pic- cola fineilra aperta, la quale prende il lu-, Me fopra il Cornicione del- Portico fupe-: nore . indi continuando il detto Corridore: Per la lunghezza di altri palmi ventitre e tre quarti s'incontra una Porta r che intro* Ν 5 diice
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3-Ρ4 T^mva Defcrizione
duce da mano finiftra ad altro Corridore^
più vailo della larghezza palmi dieci, ed altezza palmi diciotto ritrovato nelle grof* ièzze del muro della Facciata ·, ove e fi do- no le fei fuperiori fineftre dell'* Attico , avendo il mede fimo di lunghezza palmi fei» cento fettantafei . Alla metà deL muro , che corrifponde verfo il Portico fuperiore_» evvi una particella, larga palmi quattro , ed alta palmi nove, la quale introduce fopra__s il Cornicione del predetto Portica } detto communemente la Loggia della Benedizio- ne . Le altre due Fineftre della Facciata nell'Attico fuperiore quivi non corrifpondo- lio ; poiché quella parte meridionale cor* risponde nel Campanile , ο ila Stanzone-» ave efiltono le Campane , al quale come al- tera volita il è detto, fi ha Γ ingreifo di_j altra parte {eparata , e dalla parte Aquilo- nare ad altra llanzone fimile ». Ritornando in dietro adunque alla Porta
della Scala per cui iìamo qua giunti , e_> continuando il noftro giro a mano delira per il tratto di palmi ventotto e mezzo nel dettò Corridore , s'incontrano fei gradini; ivi fcendendo trovali un ripiano lungo palmi feffanta con parapetto di ferro , il quale rii- guarda fopra uno danzane da quella parte aperto elìdente fulla Volta della Cappella della Prefentazione ; ed al di fopra fi fcor- ge gran fineftrone ferrato con vetri , »
qua-
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Del Vaticano.- 2'pj
quale da lume alla ilanza, ove efirte il Mo-
dello della Illuminazione nel fuperior Capi- tolo defcritta . Seguendo per il giro di pal- mi cntoquattordici fi trova un piccol va* no largo palmi fei, e lungo ventidue , il quale a mano defira corrifponde nelgraiL_* pozzo, ove fono i tetti, ed il Cupolino della Cappella del Coro : da mano manca al re- cinto della Chiefa . Indi- il profegue per palmi venti, ed a mano manca s'incontra una Porta per cui fi entra in una- ftanza_^ oicura con fua Nicchia in tettata fatta a_y volta , e ritrovata in un angolo del Recinto efterno, quale Manza ha di larghezza pai» mi venti , e di lunghezza palmi venti- cinque „. * Quivi il Corridore , per cui feguiteremo
il noitro cammino , crefee in grandezza^, eiTendo largo palmi cinque , ed aito parrai quindici. Forma elfo due Strade, i'una su Jit m.ano dritta , porta per il tratto di palmi ventiquattro e mezzo ad un ripiano largo palmi diciannove e mezzo , e lungo pal- mi ventitre , e tre quarti, ov'efiite un_> pozzo interno di palmi trenta di circonfe- renza con fuo parapetto di ferro, che l<u> §ira all' intorno , corrifpondente da mano m'itta nel gran Pozzo fopra i tetti delira Cappella del Coro , ed· a mano manca ad una fineftra del Tamburo della Cupola del- a Cappella Clementina . Indi continuando Í 4 il
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2p£ *>{mva Bèfevizione
il detto Corridore per palmi ventidue e tre
quarti, ii ritrova una porta larga palmi tre e mezzo 5 ed alta palmi nov€ , la quale^s da l'ingreifo per via di cinque gradini fatti a padiglione a piccol ripiano di una fcaletta a. due branche comporta di quattro gradini per ciafeheduna , da dove il feende in uno Stanzone.ofcuro largo palmi ventifei, lun- go feilanta, ed alto trentanove eiiftente^ fopra 1' Arco , ove fono al di fotto i Depofì- ti di Leone XI. , e ìT Innocenzio XI. Tro- vali in fondo di detto Stanzone piccola por- ta , che introduce al fuperior Cornicione.-? della Chiefa , il quale a tutt'agio da chi che ila il può girare attorno della medefima » avendo eifo di larghezza palmi otto e mezzo nel Ilio ripiano . In appretto per via di un-* Corridore largo palmi cinque , alto quattor- dici , lungo nel fuo giro palmi duecento £ct- tantadue fi feorre attorno la detta Cupola Clementina , ove s1 incontrano otto finellrc de'Mezzanini alte palmi cinque, e larghe palmi fei e mezzo con fuoi ripiani avanti Je me de fune, ferrate tutte con te lari e~> vetri . L'altra ftrada a mano finiftra per il trat-
to di palmi ventifei ci riconduce al g& traIafciatoCorridore:ivi fi trova altro ripia- no largo palmi diciannove , ov' eiifte altro piccol pozzo interno di trenta palmi di cir- conferenza con fuo parapetto di ferro ta-
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Del Vatìcam. 2^7:
attorno , il quale da mano finita cor*
riiponde ad una fineftra,che rifguarda il Re- cinto eilernodelte Chielà ; ed a mano de- lira illumina una finetoa del Tamburo della'· fopraenunciata Cupola Clementina . Quivi: appretto per il· tratto di palmi· ventinove fi· lcende m altro Stanzone efiftente fopra· il corridore della Porta della Sagrerà di u~ guai iìmetrla , e mifura all'altro nel fupe~ nor Paragrafo deferita.. In fcwdo del me- ctefimo per una piccola Porta Alia l'ingref-' io al Cornicione della Chieia y e da una^»· parte trovafi altra porta r la quale introduce ■ alia quarta fcala a Uimaca grande efiitente : pretto la Sagreirìa Continuando per palmi cinquanta il no-'
Uro Corridore trovail un Ripiano largo pai- ■' ^1 ventouo e mezzo , lungo-ventitré , e_? tl? qUnrtÌ " Corri,iPPn^ t'àòàa mano-dritta ·
ad un finellrone con fuoi- tclari di ferro, e: vetri chmfodeiraltez-zapiilmi fedici, lar~: go palmi quattordici e mezzo coli cato'" "e|la Tribuna meridionale fopra V^lttre- * SS. Valeria , e Marziale , ed a mano fi- ltra altra fmeitra aperta di altezza palmi· ^indici, e larghezza palmi' ventidue, la- vale Je coramunica Μ lume . Per altri paU ; m quarantotto proferendo Μ nodro can>-. ^no s'incontra altro-Ripiano (ìnule , ove· λ delira edite il Fineftrone di mezzo di detta;· ±nbunacoilocato.iòpru l'Altare deriS.,$i~: Ν 5 mone
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2pg l^utw Defevizione
mone, e Giuda, il quale prende lume dalla
dicontro fineftra aperta nei Recinto delk_> Chiefa . Per il tratto finalmente di altri pal- mi quarantotto fegue il terzo Ripiano con fuofineiirone a delira eiiftenSe fopra Vol- tare di S. Tommaffo , ed a finiftra la fine- ftra del Recinto , che le communica il fuo lume , di ugual grandezza alla fua compa- gna già deferitta. Scori! altri quindici palmi sr incontra
piccola porticel-la , la quale per via di alcuni gradini conduce alla Terza itala a lumaca^ grande , Girando in oltre per il tratto di palmi ottantaiette a mano delira'fi' trova al- tro piccol Corridore di quindici palmi di lunghezza, largo otto palmi ed un quarto 5, quello introduce ad altro Stanzone bislungo ofeuro compagno all'altro di fopra deferit- to . Elfo per via di una porta in fondo da__» Γ adito al Cornicione della Chiefa ,. e per ultra porta di fianco alla lovradetta terza feak Grande a lumaca . Ufcendo da quello a siano finiftra del fopradeferitto Corridore e vvi altra porta , la quale per via di un Cor- ridore di larghezza palmi quattro , ed alto quattordici c'introduce al giro de'Mezza- nini della Cupola della Madonna della Colon- na per il tratto di palmi dugentofettantadue; ritrovandofì quivi il medefimo numero di fine lire , e di uguale altezza a quelle nella già deferitta Cappella Clementina accenna- te . \] |
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Del Vaticano .· 2^p»
te .. Avanzato da quello luogo· if paflfc·
trovai! un Ripiano lungo palmi ventidue e mezzo , e largo quattordici, in cui efifte un pozzo con parapetto di ferro di umile {trattura agli altri antecedentemente deferii ti, il quale da lume ai Corridori di lotto , e ad una fìneilra delTamburo dellaCupola del- la Madonna della Colonna. Da quelli diilan- té palmi diciotto , ewi altro piccolo Ripia- no con una Stanza ofeura e Nicchia , collo* cata nell'angolo del Recinto della Cliiefa· di ugual milura all' altra già deferitta .- Per il tratto di altri palmi quattordici il entra in altro Ripiano , ove fi trova un Pozzo con. fuo parapetto di ferro confimile al fuperiore il quale da lume al di lotto Corridore ,. e ad< una fineitra. del Tamburo della predetta^· Cupola .. Seguitando per altri palmi quaranta fette
e mezzo s'incontra a mano dritta una.fine—■ Ara con ferrata larga palmi otto ,-ed-aIta· palmi nove , la quale corrifponde ed illu* mina uno dei cinque Stanzoni ,- i quali ritrovanfi nelle groflezze del Pilato ■ altra* volta indicati al Cap.2r. . Per il tratto in_9 appreifo di altri palmi diciotto fi trova, alla delira parte piccola porta ,< che da Tingreifo a detto Stanzone , e per via di piccolo Stan- zolino ivi congiunto fi palla alla Terza mi- nore fcala a lumaca con gradini.....Conti- nuando per palmi trenta il detto Corridore Ν 6 tro-
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^oo Tfuowa Defcrìzfdne j
trovail altro Ripiano di larghezza palmr
ventotto e mezzo » lungo palmi ventitré e tre quarti y in cui fcorgefi a mano delira uno de fineiìroni munito con telari di fer- ro e vetri, il. quale riikde nella Tribuna di mezzo corrifpondente fopra il Depofìto di Taolo III.., e da iiniftra uno de'fineilroni aperti del Recinto della Chiela , che le dà il lume;.. Ed alla line per il trattod' altri- palmi cinquantadue ii giunge ad altro Ri- piano di ugual grandezza al primo defcrio to , ove iì trova il Fineftrane di mezzo in detta Tribuna corrirpondente fopra la Cat·* tfdrajimnito di ÌìmiliTelaridiferroe vetri, come altresì di controtelari di legname 5 oliano impoile da ferrarli'dell'altezza palmi quindici, largo, palmi fedici e. mezzo , con fua finellra aperta dicontro , che gli da Ili- Jiie. Eccoci pertanto giunti alla metà di quello Corridore , il quale corrifponde per* lettamente all' altra metà, che rimarrebbe a, Scorrere * ritrovandoli ivi le medefime ftan* %c , gl'ilìenl Ripiani, e Pozzi ,- e tutto ciò che coir occhio abbiamo di giàoiTerva* lo » ed efattamente coniìderato . Ritornando, ora alla noftra fcaia per la
Jfcifa vìa , e fatiti altri'cinque Cordonerò- vaft a mano delira una porta y la quale in* I troduce ad una ftanza lunga palmi fetfantaT larga palmi trenta ,. di fopra indicata , ove confervaoii i Porporini * Saliti di poi altri ve»"
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Del Faticano. i>òi
ventuno Cordoni fi ritrova un alla fine del-
ia icala ', la quale per via di un ampia'porta e1 introduce al fuperior Laitrico , affine di goder quivi della più meraviglipia veduta,' che Γ occhio deiiderar mai poTa , Accanto a quella Porta vedonii Una Lapida di mar- mo- incailrata nel muro con alcuni carar> teri in ella indi!, come altresì alcune Ta- belle (rampate ivi appefe . Contengono quelle le prò vide CoiHtuzioni di Zelanti Pontefici, i quali proibifeono fotto rigoro-* fé pene afflittive * pecuniarie , e Cenl'ure* La prima, die η e ifuno de curioii Foreitieri polla edere ,. ne molcftato , ne affretto a dare alcuna riconofbenza per averne a que- fta parte Γ ingretìb ; le altre , che verun_> degli operai della Rev. Fabbrica , e Fore- itieri iìcffi ardifea di togliere ,. trafportare ,; comprare , o> vendere la menoma cofa, che" al di Copra di quello Laflrico delle Cupole.· minori, della grande Cupola, delle Of- ficine e Stanze ritrovai!. Amano fin i lira * ed incontro alla detta Lapida * e Tabelle ve-, defi altra piccola porta, la quale dà Γ in- gretto per via di alcuni pochi' gradini ad una." Stanzuola ritrovata nel fuperior Lanternino: ώ detta fcala,. |
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CA-
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3 C2^ l^uovéi Defevizione
CAPITOLO XLVIII.-
Zafirieo Superiore nel Viano della Cupola
[opra le Volte .. |
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Ntrati nel!" ampio Lafirico fuperiore 5<
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quello Io vediamo fuddivifo in parte
inferiore , e parte fuperiore . La parte inferiore è comporta di diveriì fpiazzj pianiY e di più pozzi ο aperture attorniate tutte da parapetti di ferro per potervi Sicuramente di' fopra paleggiare . La parte fuperiore vien contmdiftinta , e di vi fa dal gran Tetto, ciie in forma di capanna ricuopre i Voltoni della maggior Navata sì al di fopra , che al di fotto ν come anche le tre Tribune co* perte da altro tetto fatto a padiglione ;' Quefir Tetti vengono foiìenuti in aria da divedi Piiàilri: formati di fodo materiale, e di Colonne di legno ., Il gran Tetto , che circonda la.Cupola di mezzo, fu di cui a g-uifa di alta montagna s'innalzale rico- perto di docci di terra murati a calce ·< Queito fuperior Lailrico in parte· è fbr- ■ mato da mattoni in coltello con otti·* ma calce, ben commeifi. da. divede lailre di'travertino contornato,, ed in parte. da_» I lamine di piombo ricoperto, come, il ac- I cernieri » Al-
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Del Vaticano. jo|
Alla prima ufcita della porta, che alla
fbmmità della già divifata fcala fi trova , ed appena entrati nel primo fpiazzo (i) ," camminando a finiftra per il tratto di palmi quindici incirca , ci fi prefenta. davanti, un apertura- in forma ovale di circonferenza palmi centonovantatrè con fuo parapetto a cancello di ferro , che le ricorre intorno di altezza palmi tre ed un quarto . QuefT apertura , ο ila pozzo ha di profondità pal- mi, diciotto ,- da cui nel mezzo ergeiì parte del Catino della Cupola ovale ricoperta di lamine di piombo polla avanti la Cappella delRattefimo con il fuo lanternino fpoglia- to di tutta forte di adornamento al di fuori ;, quattro Archi in fonila di nneftre ferrate da vetri danno, il lume al fudetto Lanternino. Dentro al detto pozzo fi vede a mano fini- (tra un fineurone ferrato da vetri, il quale illumina la Navata di mezzo ; ed il fondo di quello pozzo·è ricoperto di docci , e te- gole di terra cotta , fervendo di ripiano al- le inferiori volticene ; dalle bande fono vi condotti di travertino per mandare le acque piovane alle inferiori chiavichette , collo- cate nelle groifezze de muri, come fi diue_j> al Cap^g,.. A mano delira poi ergefi fui detto piano un Cupolino di figura ettagona di
(0 Tavol. VI. n.z. |
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3 o^ - J^iioira Defcriziofte
di altezza palmi ventotto (é.) , e di circonfe-
renza al difuori palmi centofeifantafette, ri-- coperto da tetto formato di doccj e tegole di terra cotta, il quale ferve dì coperchio al- la ß cala , per cui iiamo ialiti » Profeguendo il noitro cammino per altro
fpiazzo largo palmi quarantadue, e-lungo palmi cinquantuno, fi falgono due gradi- ni di travertino , i qualr ci danno Ñ adito a-d altro fpiazzo fatto a pendenza in mezzo, e mattonato, come fopra v di efteniìbne__? palmi duecento cinquantacinque ; ed a ma* no deilra in eflb prima trovai! nel!' angolo accanto al muro folidale (2) del Recinto una rotonda pietra con diverfi forami, la Quale riceve le acque di· quello fpiazzo per tramandarle alla fottopofta Con ve ri a e chia- vica , ove ancora imboccano le acque che raccoglie lo fchifo di mezzo ,- come il di- rà, in appreifa ; Indi fi vedono tre aper« ture ricoperte al di fopra da tetto-fatto di' tavole, e da laifre di piombo attorniate da groife cancellate di ferro, che loro fer- vono di rpa.ro , e di foft gno (3) . La pri- ma di dette aperture è di forma quadrilun- ga , larga palmi dieci e mezzo·, e lunga palmi vcniiquattr© : Dà eifa il lume a par- te dello Stanzone r dove itanno le Campane,.* iar»
CO TavoJ. Vr. çõéãé. legv ^ «'
Ci) TavoL VI. numr ni»
{)) Tavola VI, »unr..£6. |
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Bel Faticano. }©£
largo palmi cinquantafette , palmi Tettante
lungo (i) . La feconda è dittante dalla pri- ma palmi diciannove in circa : ella è di fi- gura sferica di circonferenza palmi quaran- tadue,circondata anch'effa ugualmente, che la prima da cancelli di ferro di altezza pal- mi fette , i quali ne foitengono il Ilio ro- tondo tetto di tavola foderato di laitre di piombo , Dentro a quetta il fcorge una del- le maggiori Campane , e la più antica, de- nominata della \uota di pefo libbre 10751. alta palmi fette , e mezzo, e larga palmi fei e mezzo . Poco dittante da quefta fi fcor- ge la terza apertura di figura Quadrilata di palmi ventuno di larghezza , e palmi dicioc- co di lunghezza (2) con cancello di ferro attorno di altezza palmi nove , quali fo· ttengono il fovrapofto tetto con firn il e agli altri già defcritti. Nel feno di queita aper- fura il fcorgono pendenti dalle fue travi numero tre Campane grandi : la prima è la più groiTa di pelo libbre 21235. fatta nel- l'anno 1747. nel Pontificato di Benedetto XIV. alta palmi undici ed un quarto, lar- ga palmi nove e cinque ietti. Altra mez- zana di pefo libre 12845. fatta Tanno 1726. nel Pontificato di Benedetto XIII. alta pal- mi otto, e trequarti, larga palmi fette e to quarti-; E finalmente l'altra chiamata la
(O TavoIaVÌ. nur», 67,
CO TavoJ. VI. mira. 6& '· ' - ■·■·
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%o6 7{j4uva Defcrìzionc
la Campana della Predica , che è: quelfcu*
che flava a S. Tomaifo alla Navicella di pe- lo libbre 8572. alta palmi fei, e larga pal- mi cinque; E due più piccole, cioè la pri- ma fatta in tempo di Clemente XILai pe- fo libbre 6125., e l'altra , chiamata la Cam- panella del Coro pelante libbre 534^. A imiura il detto fpiazzo racchiude nel
mezzo un ilto ratto a fchifo (1), e ilio Ca- nale nel di lui centro per fcolo delle Acque, quale fchifo ha di larghezza palmi fettanta- feiemezzo, lungo palmi trecento venti- nove ricoperto tutto di iaitre di piombo, terminando d'avanti con Io fcalino proifimo alla balauitrata ,. ove fono collocate le tre·* dici gìgantefche Statue deferitte al Cap.u., e dalla parte pofteriore colla Facciata in- terna della Chiefa .. Il detto fchifo ύ vede molto inchinare a feconda delia inferiof Volta y k quale ricuopre ϊ\ fottopoito Por- tico (2) r ο Loggia della Benedizione a fi- ne di non impedire il lume a tre. fuperiori fmeitroni, i quali dalla parte della interna Facciata illuminano la Navata di'mezzo- delia Chiefa.. Quivi interno^ è un Canale , il quale raccogliendo le acque fuperiori del- lo fchifo le tramanda per una Chiavichetta coftrufta nelle groiTezze del muro- alla fo- pradeferitta Chiavica accennata accanto la pri-
(O Tavol. VI, ftum.<%>e.
Ci) TavoJ. VI, |
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• Del Faticano . 307
prima apertura quadrilunga , eh' efifte fui
denominato Stanzone delle Campane . La Porta , e Cancello di larghezza palmi cin- que , e di altezza palmi dieci , che il feor- gono ai due lati della foprariferita inter- na Facciata * porgono PingreiÌo a due di- verii Stanzoni di circa trenta palmi di lar- ghezza r e feifanta di lunghezza ritrovati nel rialzo dello fehifc predetto , fervendo di munizione del legname per la Fabbrica . L'oppofto fpiazzo , uguale nella fua di- menfione alfuperiore già deferitto fi vede occupato da un grande Stanzone con tetto •iopra a due pendenze ricoperto df doccj(i), e tegole di' terra cotta , in cui fi conferva* no tutte le Fiaccole y ed altri, artrezzi ne* ceiTarfper le ilfuminazionf. Di qui per un piccolo gradino di lar-
ghezza palmi Tei, che ferve di bordo al già deferitto fchifo (2}* fi paifa ad un Cor- ridore aperto , largo palmi quattro e mez- zo , lungo palmi venti, coperto al di fi> pra daTuò tetto di'tegole e doccj di terra cotta fiancheggiato dalla parte della Faccia- te da parapetto di muro, e dalla dicontro parte da parapetto a cancelli di ferro; ap- pena in eiìb entrati, e feendendofi piccolo gradino fi vede fpaziofa apertura , ο ila pozzo della profondità di palmi cinquantuno e mez-
CO Tavola VT. turni. 71» Ci) Tavola VI, turni, 72· |
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jo8 Ôîìïía Dej'evizione
e mezzo, ferrato all'interno da tre lati da
parapetto di ferro à cancellata dell' altezza palmi tre e mezzo , e di eileniìone palmi cinquantanove ; Sollevali nel iuo piano la- itricato di mattoni un Cupolino, che riiiede nella Cappella Pavolina , e ferve di sfogo al fumo delle illuminazioni, che in effa fi fanno . A mano iìniilra camminando per il tratto di palmi dodici, il trova altra aper- tura di figura sferica (é) , circondata anch' ella di parapetto di ferro di altezza palmi tre ed un quarto , il quale le gira attorno per palmi centonovantatre , e di profondità di- ciotto palmi. Racchiude dentro di fé la„* Cupola, e Lanternino fpogliati di orna- menti efterni ricoperti l'unta , e 1' altro di lallre di piombo ; e quella è la Cupola ovale , che riiiede avanti la Cappella dellt Vieta, con un fineftròne , che corri fpon- de nella Navata di mezzo della Chiefa__» (2) . Tredici palmi dittante da quella fi ri- trova in mezzo allo fpiazzo una Chiavica , chiufa da pietra con quattro forami , la qua- le raccoglie le acque piovane per trafmet- terle alle fotterranee chiaviche (3) . Éç_* diilanza di undici palmi da quella a mano fi- niilra s'incontra altra piccola apertura sfe- rica con fuo parapetto di ferro, li quale ha
CO Tavol. VI. num,2.
(l) Tavol. VI. num» 1t$» (3) Tavol. VI. nura. ?£. |
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• Bel Faticano . 309
Ìha di giro palmi trentaquattro , e ci fa ve-
dere una profondità di palmi otrantaquattro, che da il lume a due interne fine lire del Tamburo della Cupola della Vieta , e di quella di S, Sebafliano ; ferve altresì di fco- lo alle fuperlori acque , che ad alcune inter- Ine chiavichette tramanda .
Continuando il noftro cammino a finiitra per palmi undici s' incontra altra apertura ovale eli giro palmi cento novanta (1) , la quale racchiude la Cupola Λ e Lanternino della Cappella di S. Sebafliano , uguale all' altra di l'opra deferitta , e con un fineftrone nel di lei feno 9 che la Navata di mezzo il- lumina (2) . Paffati altri undici palmi in dritta linea fi ritrova altra minore apertura sferica con fuo parapetto di ferro all' in- torno,, di circonferenza palmi trentaquat- tro ., di uguale profondità all' altra fopra indicata, la quale ferve ad illuminare le^». fineftre del Tamburo da un Iato della Cupo- la di s. Sebafliano , e dall'altro della cupo- la del Sagramento . Volgendo il pie a mano dritta dittante^,
per trentacinque palmi dalla prima fopra- deferitta apertura , ove fi racchiude il Cupolino della Cappella Tavolina^ forge prò (Timo alVeftremità del muro della Chic- la s liti Cupolino dal terrazzo in altezza di pai-
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(1) Tavol. VI, num. p.
(*) Tavol, VI. nuq. 77« . j
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3ΐο T>{uova Defcrizione
palmi trenta,e di circonferenza palmi feÌTan*
ta quattro , il quale per mezzo di una picco- la porta ivi efiltente da l'i ng re ilo alla pri- ma fcala minore a lumaca con gradini, ac- cennata al Cap. 6. (i ) . Accanto alla detta fcala ii fale a vago e nobil ponte di legno il quale introduce alla maravigliofa Burba- ra (2) coperta sì al di fopra , che all'in' torno da ftabile cafotto di legno tutto ver- niciato al di dentro, e per di fuori, di al- tezza palmi undici con la iua pendenza , avendo di giro palmi fettantacinque in cir- ca . Serve detta Burbara per tirare da que- lla parte l'acqua eiiilente in un pozzo fitua- to nel Gortijone , ed ogni altra forte di ma- teriali neceifarj per la Fabbrica (3) . Tro- vali dittante .dal d. Ponte per palmi trenta altra pietra rotonda con fette buchi, fer- vendo quella per raccogliere le acque cir- convicine , che per ella fcorrono alle in- terne corrilpondenti fue chiaviche . Scor- geii ivi altra figura quadrilunga con fuo pa- rapetto di ferro, che le gira attorno per palmi trecento trenta(4),nel di cui feno pro- fondo palmi ottantaquattro , fa vedere un—* Cupolino , che corrifponde alla interna Cappella del Sacramento circondato da tet- to (1) TavoI.VI. num.74.
(2) TavoI.VI. num.75.
(O Tavol. VI. num.il4,
£4) Tavol, yi, num.78.
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e
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Del Faticano. 311
to di doccj murati, il quale ferve di riparo
alle Volticelle fituate fopra la volta delia detta Cappella , e di fcolo alle acque fupe- riori. La fineftra , che quivi fi fcorge del- la parte del muro folidale della Chiefa da il lume ai Corridore de'mezzanini : Γ Arco poi dalla parte di Occidente illumina il fine- ftrone poito fopra Γ Organo della Cappella Gregoriana , e dall'altre fineftre alla parte di^ mezzogiorno riceve lume il Corridore ivifrapoiìo. Incontro alla fopradetta, ed in^ diihnza di foli palmi quattro e due terzi s incontra a mano iìniiìra Ja Terza apertu- ra Ovale di ugual circonferenza (1), e_j> profondità alle altre due dì fopra già deferir- te con fuo parapetto di ferro attorno. Sor·* gè in mezzo a <juei"f apertura la Cupola ovale , e Lanternino fpogliato , eh1 efiite nella Navata minore avanti la fopradetta Cappella del Sacramento, vedendoli i vi al- tresì uno de'finelrroni , che illumina la Na* vata di mezzo . | ♦ * # * * #
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CA-
CO Tavol. VI, num.ij. |
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212 *úæìïíá Defevizione
CAPITOLO XLIX.
Delle due Cupole Gregoriana, e Clementina,
e della Cupola Maggiore . IN diilanza di palmi cinquantuno dalia
iuperiore apertura Ovale a mano do ftra ergeii in quello piano una delle^ quat- tro minori ottangolari Cupole deferitte. a; Cap.ii. \6. 23., e 27., che rifiede {opra la Cappella Gregoriana. S'innalza quella dal ripiano dello ipiazzo fino a tutta la foni* miti della palla collocata nella fupcrior parte del Cupolino per palmi duecento uno e tre quarti. Divideil elfa in Tamburo, ed in Volta. 11 primo ha per Tua bafe un.» zoccolo .ornato di falcia di altezza palmi nove ed un quarto , e di larghezza pai* mi ventotto, il quale informa ettagona le gira attorno per palmi quattrocento ledici, Tu di cui è collocato un piedeitallo .con.-* Tua Cornice di altezza palmi ventitré e_? mezzo . Sopra di quello ergono* in ciafehe- .duno degli otto'lati due Contraforti di al- tezza palmi cinquanta , .e trequarti, corn- prefavi la bafe , e capitello corintio dcha larghezza palmi cinque ed un terzo, fian- cheggiati da una Colonna per parte di dia- metro palmi quattro e mezzo , e di ugua- le altezza , Da quelle Colonne vendono |
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Hel Vaticam . j r ·
tramezzati alcuni Archi aperti con fua cor-
nice attorno, e fpaliette a pilaftri che li loftcngona, la di cui altezza è palmi qua- rantadue , e mezzo , ed hanno di larghez- za palmi fedici e mezzo . Servono detti pilaftri, e colonne di baie ad alto Cornicio- ne dentato al di fopra con Tuo fregio , ed architrave di altezza palmi dieci e mezzo aopra quetìo ricorre un zoccolo alto palmi tre, ed un quarto, che ferve di bafe ad unOrdineAttìco di altezza palmi tredici fra. milcluato da pilaftri, i quali a due a due cor- nipondenti agi' inferiori Archi , racchiudo- no un riquadro bislungo con cornice attor- no ; Vedefi ivi intagliata in ciafcuno di e ut ima teila di Serafino alato, ed un fellone di fronde e frutti comporto. Sorgono fopra, 1 Attico otto Coftoloni della lunghezza, nella loro bafe di palmi dodici , i quali piegandoli a feconda della Volta per il trat- to di palmi cinquantuno in altezza , termi- nano con un piccol collarino , ο ila zocco- etto , ove fi vedono polliti otto altri Con- forti comporti di menfole ritorte appog- giate ad altrettanti piedertalli ; le une e_» gli altri fortengono altrettanti Candelieri e ^olonne di Ordine Ionico , che tramez- zano altrettanti Archi aperti con nobil Cor- ™0nf. foPra · Ivi altro piccol'Attico coni- poito di meniole ritorte con altrettante fine- l-Uie tonde framezzate con cornice al Ο di-
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114 %uom Defcrtzlone
difopri 9 che le gira attorno, ferve di ba-
fé a otto piedeitalli ifolati con candelieri iòvrapoili » i quali fanno ornamento al Cu* polino, e palla, ciò che follevandofi iti altezza per palmi cinquantuno e mezzo ne forma il lanternino. A quella Cupola ii fale per alcune porte
cfiilenti nel baiTo zoccolo, ο ila Dado di ÌPpraenunciato coi mezzo di alcune Scalea due branche compofte di cinque gradini di travertino per parte, ibllevandoii dal La- ftrico per palmi quattro ed un terzo,e hanno di larghezza palmi tre . Quelle Scale rac- chiudono nel mezzo un fello aperto , che da il lume al di fptto alle Volticelle che fo« ftengono il predetto Lailrico ♦ Afcendefi quindi a mano delira alla prof-
uma Scaletta , giacché quella fola dà Γ in- greOfo alla interna Cupola ; le altre tre por- te delle riferite Scalette introducono a di- verfe Stanzette ritrovate fotto gli Archi jlel detto Zoccolo deilinate per gli ufi di di-* vera* Ardili della Fabbrica . Entrati nella prpifima pprticella alta palmi otto ed un-J ,quarto , larga palmi tre e tre quarti, fi fcendeper un Corridorello delPifteflfa eilen* lìone per quattrp piccoli gradini al centro della detta Cupola, nel di cui mezzo fi lol- le va l'interior Lanternino per palmi venti- lile in circa . Ha quello di diametro palmi godici e mezzo prendendo il lume da otto fi- nelh"?
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Del fatte Aiti « jrj
neftre munite di Tuoi telari ai ferro , e ve»
tri. Il piano di quella interna Cupola è tut^ to mattonato a mattoni in calce, ed è di figura sferica . Quattro Scale fatte a pira* niide, e compoile di tredici gradini di tra* vertino per parte danno Γ agio a falire al Zoccolo, ο Ìia dado , che le gira attorno* Il medellmo ha di larghezza palmi tredici » e per vìa di alcuni piccoli archi ritrovati nel* la groifezza del fuo Tamburo fra i pilailri β e le Colonne , fi gira tutto all'intorno . Per una fola piccola porticella il ha ringreifo ad una Scaletta a lumaca di diametro palmi cinque , e comporta di trentotto gradini di travertino , Quella Scala conduce per via di una porticella fuperiore all' ellerno cor- nicione ricoperto di doccj e tegole murate in calce . Quivi si nell1 Ordine Attico , come nel Catino il vedono incailrati alcuni bailo* ni di ferro alla diilanza di palmi tre Tun dall* altro, i quali al fuperior Lanternino fervo* no di Scala , e conducono . La Volta efterna di detta Cupola, e h
fommità del Lanternino fono ricoperte da grotfe laftre di piombo , ed il tutto vi fi ve- de con fomtna firaetrìa difpoilo . Due fola* Mente delle dette quattro minori ottango* lari Cupole fi vedono al di fopra di quello piano di tali ornamenti riveitìte , ed innal* zate : e fono la fopra deferitta , e quella incontro della Clementina Cappella ι aien* Ο ζ tre
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g l'è tyiova Defevizione
tre fecondo gli antichi difegnì, come il ve-
de appretto ii Coftaguti, il Bonamu , ed il Fontana in rame incili , non folo le quattro minori dovevano ricevere io ileiTo adorna- mento , ma eziandìo le altre fei Cupole^ Ovali, come fi feorge dai Pozzi da noi già offe r vati, A mano finiftra in diftanza di palmi quin-
dici dalla detta Cupola (i) fi folleva dal fuo- lo un Lanternino, ο ila Cupolino con para* petto di muro ed< otto archi aperti, al di fopra da fuo tetto con tegole e docc] rico- perto . E quello privo di ogni forta di orna- mento , dell" altezza circa palmi venticin- que » e di circonferenza palmi Seffantaquat- tro . Egli da il lume agli interni foflttti delle Minori Navate , e ad una delle otto Stan- ze , ο Ìiano Cupole ottagone interne di fo- pra efpreife , la quale rifiede fopra Γ Arco dell' editare dì S. Girolamo . Il Lungo Tetto (2) che qui poco alitante
li feorge fatto a capanna , e foftenuto da ai- comi pilaitri di materiale., e travi in piedi alti palmi dodici , e che principiando dal zoccolo della gran Cupola fi eiìende in lun- go per il tratto di palmi feiiantacinque , ed in larghezza per palmi Centoquarantacin- que termina col muro folidale della Faccia- ta interna , potendo/i nel mezzo per via di (ι) TavoJ. VI. fium. 75,
ii} Ta?oJ, VI» imm, £oa |
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5
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Del Faticane. - ^i^
alcuni gradini falire fopra il dorfo della fot-*
topoila Volta , e paflare dall' altra parte. Intorno allo Zoccolo della gran Cupola»^
in uno fpiazzo largo palmi quarantatre, e lungo ottanta , fi trova a manadeilra della fopradefcritta Cupola Gregoriana in ugual diftanza da efia per palmi quindici (i) altro Lanternino del tutto confimile al fopra poco fa riferito , e quello da il lume· alla Secon- da Stanza , ï ila Cupola interna Ottagona » la quale efiile fopra à Arco che ricuoprej» à altare dì S. Baftlio , ed agli interni ivi ^ottopodi foffitti . Ivi apprellb ,. e diilante per palmi cinquanta e mezzo forge una fi- gura Ottangolare di circonferenza palmi centoventi » ed alta palmi venticinque con iua porta , la quale a guifa di lanterna ri- cuopre una delle Cinque Scale maggiori a lumaca piane da noi accennata al Cap. 13.(2) Quivi fi trova unito al Zoccolo della detta Gran^ Cupola altro Tetto a cinque penden- ze , il quale in linea retta per palmi Novan- tanove di lunghezza fi eilende in larghezza nella fiia figura circolare per palmi duecen-» toventFdue , e va a terminare (3) coli' altro 1 etto Ottangolare che ricuopre la Tribuna Settentrionale dei SS/Frontjfò, e Marti*
mano. Ï j Soft
CO Tavol. VT. num. 81,
(O TavohVI. num. Si. U) TaveJ, VI, num, 8$, S*a |
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31$ QtyWA befcrizhnt
Sofpendendo adeffo per poco il giro dei
«offro Laftrico , volgiamo il guardo alla waeftofa Cupola., che comunemente dna* jnaii Maggiore* fiata fempre fin dal fuo principe Γ ammirazione di tutte le Genti, in quella guifa che fu V unico oggetto delle affidue applicazioni dei Valenti Artefici , che la loro opera vi impiegarono, come nella Introduzione della prefente Opera h pienamente dimoftrato . Ritorno da San Callo concepì il difegno di quefla mole, quale però non fu meffo in opera per la mor- te del medeiimo feguita nell' anno 154^·: Incaricato pofcia il celebre Michel angelo Buonarroti adì TonteficeTaoloIlL di elegia* re il difegno di Antonio da San Gallo, fa quello riconofciuto per men retto, ondo concepitane nuova idèa , ne formò il mira» bile modello, che confervafi in una delle otto Stanze interne Ottagone , come a fuo luogo fi vedrà (1). Ne coltrili egli nella fua decrepita Vecchiezza il Mafchio , » Tamburo, e Contraforti ; Sopravenuta I* di lui morte fu continuato il lavoro giufta i fuo modello da Giacomo Barozzi detto il yignota fotto il Pontificato di TioIF. e S.Tio y., e terminato affatto con fua Lanterna e Piramide fotto quello di Sifio Κ , e di cle- mente VllL (2) da Giacomo della Torta. Que-
<2) Vafar. P. 3. p*g.8i8l*
40 Maitincui lib, 2. pag, if, e feg.
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Bel Faticane* ^ %i$
Quefta ftupenda Macchina (i^ fi innalza dal
piano del Laitrieo fino a tutta la fommitàdel* la Croce per palmi quattrocento venti. Ella il divide in cinque parti, cioh'm Mafchfo Tamburo , ^Attico 9 Catino, ο ila Folta, ed in lanterna (2) . La prima , cioè il Mafi thìo confìtte in un gran Zoccolo , ο ila Ba· famento di larghezza palmi trentotto nell* eilenfione dei fuoi muri, ed alto palmi di* ciannove ed un quarto, il quale in forma»» ettagona rifiede fopra i quattro gran Piloni tà Archi del Tempio. Si fate fopra queilo Bafamento da quat«
tro diverfe Scale (3) formate a due bran- che , e compofte di due Capi di Scala pei parte di dodici gradini perciafcuna di lar- ghezza palmi tre e tre quarti, e munite al- tresì di parapetti di ferro nelle anteriori parti. Saliti i primi fej gradini di quefte^ Scaie vedonil alcune Nicchie alte palmi otto e mezzo , e larghe fei. Nel ripiano del zoccolo, il quale ha di efteniìone palmi do·* dici nella parte minore , e nella maggiore quindici palmi fi può! con tutto commodo paflfeggiare . Si folleva fopra quello un pie-» deftallo circolare di altezza palmi trentafet* t€ (4) ed un quarto adornato all'altezza di Ο 4 pai*
fi) Tavo!. Vf. tnm^.
(O Tavol. VI, num. 24. jo. jr. $7.
«) Tavol. VI, num. 17.
V0 Tavol, ÌVì 11,25. e φ
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£20 Ί^πονα DefcrhMnt
fmlmi dódici di nobil Cornice alta palmi ne-
re , quaì piedeilallo nella fua fommità for- ma un piano di ventiquattro palmi di lar- ghezza (i) „ Si perviene a quello piano pei? ria di una porta incavata nella prima Fafcia del piedeilallo, di altezza palmi fette , e_» larga palmi quattro e mezzo con fua corni- ce di travertino attorno . Per detta Porta fi Jia Γ ingr'ello ad un Corridore di palmi dodi- ci in lunghezza 5 e volgendo a mano fini- ta , il Corridore che il trova ne vani di detto piedeflallo , è di larghezza palmi ot- to , ed alto Sedici. Per il tratto di palmi quarantotto il medeiìmo Corridore , che..* gira attorno è tutto piano ; Indi falendoii agiatamente per una l'alita a cordoni per il tratto di cinquantadue palmi nel fuperior piano che il trova , eiìfcono due porte , una incontro Γ altra » Quella a mano iìniilra in- troduce ad un ripiano largo palmi cinque, lungo palmi otto , ove efiitono cinque gra- dini , ed una piccola fineilra , che da il lume a tutto il Corridore » A mano delira incon- trai! altra porta, che conduce ad altro Ripia- no largo palmi cinque , e mezzo, lungo palmi diciotto, in cui di profpetto per via di fei gradini ii fale ad altra porta di confi- mil larghezza (2) , la quale introduce air interno Cornicione della Cupola di larghez- za (0 Tavol. IV. «uni, i's,
&z) Tavola III, niiJn, za?. |
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Lei Vaticano ·· ? 2 %
η palmi dieci con fuo parapetto di ferro1,
che le gira attorno per il tratto di palmi Gin* quecento GÌnquantadue . Ritornando indietro al detto Ripiano tra*
vanfi due porte , Γ una murata a delira , l'ai· tra aperta,a finilira . Introduce l'ultima ad una fcal'a ritrovata nelle groifezze dei muri comporta di trentadue gradini, che porta ai ripiano fopra il già defcrittoMafehio di lar- ghezza palmi ventiquattro,, Quivi forge il Tamburo (1) delia detta
Cupola in altezza di palmi feifantotto for- mato da fedici gran Pilaitri, che forgono a perpendicolo di altezza palmi Cinquantafei diftribuiti con ugual proporzione fopra il gran mafehio , ο ila Piedcitallo . Vengono eflì attorniati al di fuori da altrettanti muri chiamati Contraforti diikuti Γ uno dall' al- tro per palmi trentaeinque . Ciaicuno di quefìi è traforato nella parte inferiore da.....*
un apertura fatta ad arco di altezza palmi
quattordici, e di larghezza palmi cinque r fortificato di fronte da due Colonne . Sono queile di ordine fonico confua Baie e Car pittilo , il di cui diametro è cinque palmi e Mezzo , e foftengono un Cornicione dell' altezza palmi dodici . Tutto il Tamburo è di muro laido ,· e continuo per ogni· parte , eccettuati;però i quattro pilaitri, ove efifto- 110 le quattro Scale a lumaca , come sì dirà Ο j in
£*) TavoJ. IV. nuwi, »71
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j22 ^mm Defcrtzione
in'appreflb ,. e I fedrci Fiiieilroni, per i
quali fi tramanda il lume nel Tempio (i). I fineftroni fopradetti di altezza palmi ven- titré ,. e larghi dodici fono tutti muniti di telari di ferro con vetri*, ed ornati di corni- ce attorno» menfolc ,. e vago frontefpizio fopra, in otto dei quali è tondo,- e negli al* ti'i otto acuto .. Ove termina il Tamburo.y ivi incornili·
eia 1' altro Ordine chiamato attico (2) * terza parte , che come il ditfe di fopra con- corre a formare la noilra Cupola . A quello fi afeende per numero quattro Scale a luma- ca formate nel vivo di quattro dei predetti jpilailri:. Sono effe compofte ài ottantacin- ime gradini di diametro palmi otto, e tre quartine conducono fino ul luogo ove termina l* dittico . Ha quello di altezza palmi tren- taquattro : Vien comporto da fedici piccoli pilaitri, e fuoi contropi laftri di altezza pal- imi ventinove , e larghi palmi cinque con al- trettanti piccoli Zoccoletti fopra centinati al- ti palmi cinque , e larghi palmi cinque, fo- pra i quali poggiati reftano i Coftoloni fofte- aendo ciafcu.no di eifì piMri tre Monti di rilievo alti palmi fette e mezzo .· Vengono racchiufe da medeilmi altrettante bugne , 0 fimo riquadri delia, larghezza palmi venti» Bove ,. alte palmi venticinque e mezjso con cor-
to Tavol. IV.aum. a»· O) Tavola IV» «eoi* 3,0* |
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BdVaticani* $z$
cernie; r e zoccoli, ne di cui fpecchj fon©
efpreife a baiToriiievo alcune tefte di Leone attorniate da due rami, ciafeun dei quali porta tre pere dilemma gentilizio di Siflo V. j ed aldi fotto vago fellone di frutti', e Fiori. Rientrati nelRipiano della tralafeiata_»
Scala ,· feorgefi di differente fimetrìa, poi* che invece di eifer dritta , qui è fatta a lu- maca (i), e ritrovata, Gome fi diife fopray ^ alinea perpendicolare nelpilaitro. Riceve quella il lume per il tratto di feifantacìnque gradini'da tre feritore ο fian piccole aperti*"* re ritrovate nei muri folidali » e quivi ama- no dritta trovai! una porta alta palmi fette-„·. e larga palmi tre e mezzo ; quella pervia di altri:pochi gradini introduce al giro eftep» no delfopracciglio'difdetto-Attico della lar* ghezzapalmi tre , edal'Cornicioncino in- terno largo palmi cinque con fua ringhiera •li ferro , che le gira attorno per- il tratto di- palmi cinquecento feifantadue (2) . Dòpo* Ρ\Attico ,· il quale corona l'eftre*»·
ma parte del> Tamburo ,-, ci fi prefenta la-jy Volta ,- ο fia Catino della noitra Cupola (3).,. a cui fi afeende per due Scale trafverfe lar-*· ghe palmi tre ,· editto-palmi alte, aperte.^ «eli' interno del muro, la quale forma la parta diviiione della medefima · Si innalza- ci 6 e tfo Ci) Tavol. riT. nunù \ή„
(1) Tavoi. Ili; num. xz* (&) tavoJa W, nuptr pr |
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2 24 T^uova Defcrlzlone
ciTa con fovfaflfefto acuto in altezza di ceri*
to cinquanta palmi. Tutto il corpo è coper- to di lamine di piombo, ed ornato da tre Ordini di altrettante fineftre , quanti· fono gli fpazj fraine zzati da detti Coiloloni » Quelle fr.sitre diminuiicono in grandezza, le une dopo le altre fino alla cima (i) . Le prime fono di figura quadra alte palmi quattro ed un terzo, larghe palmi quattro ornate di cartella al di fotto y menlble ai- lati , e di frontefpizio acuto alternativamen- te le une , e di tonda le altre {%) . Le fe- conde fono di figura ovale , di altezza pal- mi ifette » larghe palmi cinque con vago cartellarne attorno , figurando un interrot- ta conchiglia ». e te ila di Leone aldi fo'pra rilevata . Le Terze di figura sferica di dia- metro palmi quattro di femplice cornice at- torno fono adorne (j) . Le prime vedonfi collocate all'altezza di palmi trentotto e dittanti dalle feconde per palmi diciannovej. e quelle dalle ultime per Ά tratto di palmi Yentifette e mezzo ..Rella terminata la pre- detta Volta nella lua fommità da un grande orlo , ο ila collarino dell'altezza palmi due, il quale forma un piano nella fua fuperficie ,.. e ferve di bafe alla Lanterna , che ivi fi in- nalza * II; Diametro della detta Volta nella pai-
fi) Tavol. IV. ante,.;;jb. (i) TavoJ, IV, num. 34» (j) Tavola IV. num, g$» |
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Lei VAtìc&nf* jif
parte da baffo al principio dei Coftolonr è di
palmi CentoieiTantafei ; e quello del lupe- rior Collarino è dì quarantanove palmi e_j> mezzo . Quivi i ibprariferiti Coltoloni in- cominciano-a poco-a poco a piegarli, e con e ili uni ice fi il frappoilo· mura, talché for- ma un ibi corpo di quella mole , infino al; primo ordine degli Occhi, ο fìiieitre della efterior Cupola.. In quello luogo cambia (trattura la mole ;
poithè il maifo del muro fin qui continuo viene in tre parti divido·-. Quella di mezzo, il di cui vano dja baffo è dell' altezza di pal- mi cinque (i) , ed in alto di· palmi tredici- e tre quarti non fi dblleva altrimenti, ma forma, nelle videe re della parete, un Ripiano ove fi può agevolmente camminare . Le al- tre due parti del.muro cioè lafuperiore del- la groiìezza di palmi quattro e mezzo, e y inferiore di groiTezza palmi otto, innal- Handofi ripartite in due falde , formano due Cupole, ciafeuna delle quali fi folle va a__* feconda del jfcfto dei Coitoloni, a cui fono unite . Il muro-frappofio ai ledici Coftolont forma altrettanti lpicchj ornati al di fuori· nella Cupola fuperiore con tre Ordini di fi-, neilre , come di ibpra fu accennato , e nel- la interiore racchiudono fedici icaìe per fa- lire al di fopra infino al centro . Sono que- ste larghe da bailo.palmi ventuno , ed in..* aito
(i) T*vol. ΠΓ. num, 14. 15. i#. |
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2%β Itywa Defcrizione
alto palmi fei, compofte di cinquantotto
gradini dell* altezza palmi uno e mezzo per ciafcun© » quali Scale vengono tramezzate da due ordini di baftonr", i quali di tratto hi tratto murati orizzontalmente nei due mu* ri folidali fervono di appoggio aehifale e feende. Anche in quello luogo forgono i Coftoloni con fovraifefto acuto r e infieme con elfi fi innalza la Cupola fuperiore ; l'in- feriore piega più dolcemente y e con tutto fello. Né dee recar maraviglia che ne me« definii Cofìoloni unifcanfi due Cupole di fé* fio di fumile , rendendoli di ciò capaci la lo» ro ilraordinaria larghezza, cioè di palmi nove ed un terzo da piedi, e di palmi fei ed' un terzo da capo . Amendue quelle Cupole' quantunque diiuguali di mifura, vanno adi unirli al centrq ,· e ciascuna forma quella, eftrema parte , che occhio della Cupola ap- pellai! , & Collo delia Lanterna „ Tutta quella gran moie da noi finora of-
fervata, fu non folo di groifi Travertini €ollrutta , e di cementi, ma altresì da grof- fe Catene » e Cerchi di ferro in diverfe_/ parti cinta, ed attorniata per maggior ila* abilità, e ficurezza . Nel groifo del murtf «ella parte interiore fra le due Cupole , ove fono elle ancora unite re ila incorporato uti groifo Cerdiio di ferro : Avvene un altro' preifo il primo terzo della medeiìma Cupo- la v clic internamente la ilringe : quello efc fen-
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·)
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Del VaticAM, $%j
fendoii nei 1747, {"coperto rotto, fu con_*
tutta follecitudine , e maeftrìa riunito. Si Tuoi" , che queiti due Cerchi vi follerò col·* locati nel rnefe di Aprile del 1590. vivente Si/to V., Indi in progreffo di tempo ve ne fu collocato un altro nella prima circolar Bafe , la quale forma appunto Γ occhio del* la gran Cupola , come lo afferma il Mar·» cbefe Volani e vien anche comprovato da Monfignor Rocca (1) , aiTerendo che per connettere , ed unire le due volte della Cu- pola nelPocchio della medeiìma furono im~ piegate-trentamila Libbre di ferro . Oltre quefti tre Cerchi , altri fei foefr
grò ifi fortificano Tefterna parte della me·- éefìma Cupola modernamente ivi collocati, allorquando temendoii di qualche fquoti*- mento , ©rovina, nell'anno 1743. peror- ane della San. Mem,. di Benedetto XIV. fu- rono fatte molte vifìte , e ricognizioni nel- la faccia del. Luogo da periti Matematici r ed Architetti:, quali convennero , che folle ne ce Ifario'fortificar con nuovi Cerchi di fer* ro la medeiìma Cupola ; ciò che fu pronta- mente efeguitó : imperocché nei mei! di Agollo e Settembre del· fuddetto Anno fu· collocato un grolfo-cerchia nel Mafchio, ο u"a Vìedeftallo de■ Contraforti, ed un altro, °ve mcomincia Γ attico . Altri tre Cerchi- furono, incaifati nel; 1744., uno mìh fommi- tà
(0 Martinetti'!', 2. pag. lei·
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j2$ 'Nuova Defcrlzi&nè
tà dell' attico , Γ altro circa la metà del
Corpo dell'efierior Cupola; ed il terzo fu riftretto nella fommità della gran Cupola ève fi innalza la Lanterna ι Crede vaiì con ciò eiìeril baile voi mente proveduto alla fi« curezza di queila Mole; ma nell'anno 1747.· eflendoii fcoperto Γ antico Cerchio {frappa- to in due parti » come di lbpra il accennò v fu quello prontamente riunito , e per mag- gior ficurezza nel Mefe di Novembre del 1748. un akro ve ne fu aggiunto incontro al già rotto , vale a dire fotto il primo ordine delle Fineitre . Il pelo del ferro impiegato in quelli fei cerchi per teilimonianza del mentovato Marcbefe Foleni afcende a Lib- bre Cento quarantottomik quattrocento fette . Salita la Scaia a Lumaca ci fi prefenta_$
una porta fatta ad arco aldi iòpra , larga- palmi tre y ed alta palmi otto e mezzo vche introduce ad un Corridore curvo -dalle due laterali' parti, e dell' iileifa miiura . Qui- vi iì trova piccola Scala , la quale trai- verfalmente è ftata incavata nella groiTezza del muro della detta Volta . Saliti pertanto quattordici gradini, trovali a mano limito piccol ripiano con altri quattro gradini pei cui fi lale ad una fineilrella munita da can- cello di legno , affine di evitare ogni occa- fione di pericolo , la quai ferve a dar lume alia detta Scala, Dopo aver ialiti altri ven- ticin-
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Del faticano . ?2£
ticinque gradini fi incontra altro ripiano di
larghezza palmi quattro, ove efiile una fi- neitra quadra , e di quelle del primo ordi- ne , come di fopra fu detto , che fi vedono aperte nell' eilerior Volta , e che con la_$ ina tromba illumina quella parte . Quivi in altro Ripiano di eilenfione palmi ventuno , e largo cinque , trovai! altra Scala di di ver- fa bruttura appoggiata fopra il dorfo 'dell' inferior Cupola di ugual mifura . Saliti ven- ti gradini di quella Scala , fi vede altra mag- giore apertura nella Volta fuperiore che il- lumina quella Scala ; E' ella una delle fine- neilre del fecondo ordine fatta a tromba » Dopo aver ialiti altri ventuno gradini incon* trafi una delle fopra enunciate Fineilre , la quale a quella parte communica il fuo lume . Alla perfine ialiti avendo altri di- ciate tte gradini fi trova un Ripiano coil_* arco d'altezza palmi dodici, e mezzo, lar- go palmi lei, e lungo palmi otto e mezzo, in cui dalle due bande evvi altra piccola^» porta, che introduce al giro d' un Corridore largo palmi cinque , alto palmi quindici ; Trovanfi quivi fedici fineilre riquadre d'al- tezza palmi fette ed un quarto , larghe pal- mi tre con fuo parapetto di materiale aito palmi quattro e mezzo» aperte nel muro che forma il collo dell interna Cupola . A mano finiftra di detto Corridore trovai! altra piccola porta , la qua le da Γ ingreflò ad
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53® Qitdva Defcrìzione
ad una fcala a lumaca di diametro palmi
cinque ritrovata parimente nelle groflezze del fopradetto muro, k quale per via di dodici gradini conduce al piano della lupe- rìor Lanterna. La Quinta parte, che forma tutto il cor-»
pò di quella maeilofa Cupola, come altra volta fu detto , è la Lanterna, ο iìa Ca- polino . Quella con ragione il può chiama- re un altra Cupola minore fovrappoila alia maggiore , concorrendo a eoilituire il Cu- polino tutte quelle parti , che formano il corpo della gran Cupola, febben più pic- cole. V unica diiTomiglianza fi è , che il Cupolino non è fornito dell' occhio, hoil.» dovendo foilenere fopra di fé altra mole ? fé non che il Piedeilaiio Piramidale, fovra dr cui pofa la gran Palla colla Croce , Tut- ta l'altezza di quella Lanterna , pigliandoli dal piano fopra l'orlo della Cupola fino alla fommità della Croce , afcende a cento vefi* ti palmi ; ed ella è divifa in parte inferio» re , ed in parte fupenore « La prima contiene il fopra riferito piano
fpaziofo di palmi otto nei vani de* contra- rrti , e di palmi quattro ed un quarto dall' aggetto de medefimi (i) , e munito di (labi- le parapetto di ferro con pzìk di metallo dorato anch'eifo d'altezza palmi cinque ed un quarto per commodo di potervi attorno pai*
{0 Tavola JV-m». jtff
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BttVatickn*. 331
ψ atteggiare ♦ Sorgono fopra di quello piano
fcdici Pilaftri d'altezza palmi trentacinque, ili groflTezza palmi undici e mezzo 1 i quali a guiia di contraforti le fervono di rifianco » e d'appoggio . Quefti Pilailri fono primie- ramente nella loro fronte ornati di bene in- teiì piedeftalli d'altezza palmi nove, e mez- zo , larghi palmi fette rinforzati nella parte d'avanti da una cartella centinaia alta pala- mi otto, ed un quarto, larga di fronte^ palmi tre , e tre quarti, e lunga di piantx palmi quattro e mezzo (1) . Sopra i detti piedeftalli forgpno due Colonne di diametro palmi due » alte con la fua bafc e capitello palmi ventuno e mezza, le quali fortengo» no un Cornicione dell' altezza palmi quattro e mezzo . Nella parte da bailo evvi nelle-» lor€> groiTezze aperto un arco d'altezza pa£~ mi dieci e mezzo, largo palmi tre , ed uni quarto, e fono finalmente Γ uno dall' altro dittanti per palmi quattro e mezzo. Rac- chiudono nelle loro rispettive diftanze un arco con fuo parapetto ; il primo alto pal- mi quattordici, il fecondo alto palmi otto ed un quarto. I detti Archi fanno ima mi- rabil villa al profpetto eilerno, ed illumi- nano infieme l'interna parte vuota. L'ordi- ne di talArehitettura è quafi Ionico-Compo* fito (2) ; Ed il già defcritto Cornicione fo- ftienc
(0 TavolJV, tivm. $7,
CO TavoliV. mira. $8» |
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55* *Njiwa Defcrìzioné
itiene un Attico dell' altezza palmi tredici e
tre quarti, ornato da fedici gran menzolo- ni intagliati a cartoccio, comprefovi il fuo zoccoietto , alti palmi undici. Altrettanti Candelieri con fuo zoccoietto d'altezza_j palmi dodici e mezzo collocati fopra Γ At- tico le formano una maeitofa Corona (i) . La parte fuperiore confilìe in un cartoc- cio (2) , ο ila Colonna, piramidale alta palmi quaranta , il di cui diametro nella parte da bailo è di palmi trentotto, ed al di fopra nella punta che fofliene la palla di bronzo , palmi quattro. Né quella parte altresì è priva de fuoi ornamenti che le convengo- no . E eifa comporta di pianetti, tori, ci- mafe e gole rovefcie mirabilmente inter- secate nella fua bafe , e riilringendoii ali* altezza di palmi undici refta fiancheggiata da fedìci Coftoloni larghi in fondo due pal- mi e mezzo, e tronchi da bailo, i quali innalzandoli a feconda della fua diminuzio· ne, s'incurvano fotto la bafe della palla , e reitano ornati da quattro menzole alte pal- mi cinque , le quali al di fopra formano un piano largo palmi tre , e tre quarti (3) . Fi- nalmente la mirabil palla di bronzo dorato vuota al di dentro , di palmi undici di dia- metro , foitiene il piede delia Croce forma- to (1) Tavol.rV. num.j^.
(ζ) Tavol. IV. num.4o. il) Tavol. IV". miraci. |
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Del Faticano. 33?
ßï da quattro ritorti cartocci con la Croce
dello fletto metallo , in altezza il tutto di palmi diciannove : eifendo il fui lo della__» Croce alto palmi quindici (1) , e larghe le fue braccia palmi undici, la, quale torma V ultimo ornamento di sì maeftofo Edi- ficio . Pervenuti alla perfine al piano della fu*
perior Lanterna (a) fcorgefi per gP Archi interni la mirabil veduta dell'interna Bafili- ca, e quella della fovraporta Volta del Cu- polino adornata di mufaico , in cui come al Cap, 35, fri accennato, fi vede efpreifa l'Immagine del Padre Eterno attorniata da "varj gruppi di Nuvole , e Cherubini : Dagli Archi efterni poi, ï Ha dal palleggio della Ringhiera fcorgeii il vago profpetio d'in- numerabili Paefi, e dello fpaziofo Mare Tirreno . Salendo quivi per una piccola fca» la a lumaca di diametro palmi tre e mez- zo , ritrovata nel fodo di uno de pilaftri di detta Lanterna comporta di trentaquattro gradini il va ad un ripiano largo palmi quattro ; ivi trovafi altra fcala dritta larga palmi tre , e lunga palmi venti in circa , to quale andando a feconda della volta del detto Cupolino per via di ventifette gradini £ introduce ad una porta alta palmi fette , O) Tavol. IV. num. 42.
CO Tavol» III. miRit 8. p> iQa |
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334 ^uiva Defcrìzhne
forga palmi tre e mezzo (ι"), che da Piti*
greifo alla fuperior volta del Cupolino fo pradetto, ed al vano del medeiìrno di dia- metro palmi diciannove nella parte infe- riore , nella parte poi fuperiore palmi due e mezzo, e di altezza palmi diciaifette , e due terzi 5 fi trova una piccola porta 0 Ha apertura alta palmi quattro, larga pai· mi tre, da cui fi efce al di fuori di detta Piramide nel piano de Candelieri. Qui il piano è di larghezza palmi tre con fuo pa- rapetto di ferro , il quale tiene nello iteifo tempo incatenati i Candelieri, e ferve di riparo a chi voglia attorno attorno girare . In quello fteflfo piano poi fui dorfo della det- ta Piramide evvì una Scala di ferro compo ■ila di diciannove gradini fatta all'ufo del- le fcale a mano, per cui li file fopra al- la Croce. Ritornati in dietro alla noilra Piramide , nel centro di eOTa trovali da una parte una Scala di legno , comporta di quindici gradini, la quale porta ad un piano di tavole , che reità fotto il collo della pira- mide medeiima per circa cinque palmi. Eii- ite in detto ripiano altra fcala di ferro di do- dici fcalini, la quale da Γ ingreifo all' inte- rior palla di Diametro palmi dieci, ove_j trovai! groiTo bailone di ferro in croce per ioftenerne la fua macchina (2). CA-
(i) Tavol. ΙΓΙ, aura, ir;
Q-) Tavoi. III. fiuta. 12, |
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Bel yatkano. 335
CAPITOLO L.
Continuazione del laJÌrico.
Ripigliando ora il tralafciato giro del
Lallrico, dal quale ci convenne de- viare, affine di confiderare le fopra rife- rite Cupole , è d'uopo che ritorniamo ai fo» prenunciato Tetto, il quale unito al Ma- cchio (i),o Ìia Zoccolo della gran Cupola sottende , come ii diife in lunghezza di pal- mi Novantanove , e va a perderli fotto al- tro Tetto di figura circolare , a fine di icari» care le fue acque in un ampio Canale di ma- feriale ricoperto di lamine di piombo, il quale le gira attorno . Sotto di quello circo- iar tetto pròifima alPultimaCoIonnadi legno in piedi che lo foiliene , trovaii una pietra Rotonda con nove buchi, la quale raccoglie le acque , e le tramanda all' interna Chia- vica . Qui camminando per lo fpazio di pa'mi duecento ventidue fi ^ungQ ad altro fpiazzo confimile al primo, ove a mano fi- gura, e di faccia in diilanza di palmi trenta, c lungi dal Mafchio della fopradeferitta Cu* pola per palmi venti e mezzo, fi vede in* «alzato altro Cupolino , ο fia lanterna di u* guai mtfura , e fimetrìa alle altre due già «teferitte, e quello illumina i fbmtti, <l_# ' occhio della Terza Stanza interna Ottago*· oa
V) Tavel. VI. nere, %it j^, |
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"3 3 6 ^uova De]'evizione
na Cé) . In quello iileiTo fpazio lungi palmi
quattro ed un quarto dalla fcala per cui fi afeende alla Cupola , incontrai! una pietra quadra con tredici forami (2) , la quale riceve tutte le acque de circonvicini fpiazzi, e le tramanda alla interna Chiavica . Indi camminando a mano delira in diftanza di pal- mi cinquantuno s' innalza la Lanterna della feconda fcala grande piana a Lumaca ac- cennata al fuperior Cap*i$ .di confimi! (strut- tura e iìmetrìa della già deferitta . Lungi da quella per il tratto di palmi diciotto s'in- contra nuova figura Ottangolare , la quale innalzandofi dal piano del Laftrico per pal- mi tredici in circa , e di circonferenza (3) palmi dugento feflantaquattro con muro ru- nico ricoperto al di fopra di Tetto compoib di docci e tegole di terra cotta racchiude in mezzo il Lanternino della Cupola dì S. Mi- chele ; Ma non eifendo la medeiima riveilita al di fuori di coniimile adornamento., coiti' era la prima idea , a quello della teoria deferitta Cupola della Cappella Gregoriana , di riparo le ferve , e di cuftodia . Quivi per mezzo di una commoda Porta fi ha_> Tingreifo all'interno Centro della medefi- ma, aperto affine di ricevere il lume , di cui
(O TavoI.VI, num.8<y.
(2) Tavol.III. nunì.i 1 j,
tj) TavoI.VI. nura.Sf.
(&) TavoI.VI»-Ëáâßäá, *
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I
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Bel Faticata. $$ψ
ricevere il lume, di cui la Lanterna h*
bifogno. Camminando per altri palmi diciotto s'in-
contra altra figura Ottagoni , la quale s'in- nalza in quello piano della Ite fi a milura e iìmetrìa alle altre già delcrittc ; ed ella è la Lanterna , che' dà lume ai fottopofti foffitti, e -all'occhio della quarta danza etta- gona (O . Proleguendo da qui per altri palmi ieilantanove incontrali altra figura^» Ottangolare d'altezza palmi venticinque e mezzo , e di circonferenza palmi feifanta- quattro da tutt* i lati ferrata, e fenz* alcuna porta, la quale abbia communicazione con quello Ripiano . Ella è la Lanterna ,' che ricuopre la feconda fcala piccola a lumaca fatta a gradini, la di cui {bramita ricoper- ta fi vede da groiTe laiìre di piombo (2) β Quivi .apprettò congiunto ritrovali il Tetto circolare .a più pendenze (5 ) , il quale ri- cuopre la gran Tribuna di mezzo , e fi ri- trova fovrappoilo all' altro , che in lineala retta da quello lì dìilende fino al zoccolo della gran Cupola di ugual milura all' altro che ila fopra la Tribuna dì S. Erafmo . Ulci- t> da quello tetto, ritrovai! al medefimo congiunta una figura ottangolare confimilc aHa già deferitta $ Ed e quella la Lanter- P na
Ci) Tavol. VI. num. $7,
(a) TavoI.VI. num.SS. {}) Tavol.VI. nqna.^o. |
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33$ TtfuòOa Defevizione
na che ncuopre la Terza fcala a Lumaca a
gradini (ι), la quale non ha alcuna porta di communicazione con quello Laitrico fu- periore.. Lontano dall'angolo del Recinto del Mu-
ro folidale un palmo e mezzo eiiite una_» pietra con quattro buchi(2), la quale riceve le acque del prò Aimo fpiazzo , e le traman- da alla fua fottopoila Chiavica , Per il trat- to di palmi feiìantanove incamminandoci dalla parte meridionale js* incontra una (3) Lanterna di forma ottangolare coniimile del tutto alle altre quattro fue paifate com- pagne , la quale ricuopre , e da lume ai fottopoili forétti, ed all'occhio della Quin- ta Stanza ottagona . Diilante da quella alla delira parte per palmi diciotto trovali al- tra figura Ottangolare di maggiore eileniio ne della pafìata, febbene nella fua circon- ferenza dell' iiteiTe mifure e iìmetrla di quella , che come di fopra fu detto 5 ricuo- pre la Cupola dì S. Michele *ArcangeU (4) · Serve ella di cuopriraento alla ibttopoifa Cupola della Madonna della Colonna . hi diflanzadi e(Ta di circa cento venti palmi nella parte poileriore incontrali nel piano di detto Laffcrico altra pietra rotonda con-* CUI?
(1) Tavol. Vi. turni.$r.
(1) TavoJ. Vi. num.114, CO Tavol. VI, num.j)*,, CO TavoJ.VItnutn.^j. |
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De! faticano · 3^
cinque buchi dittante dall'Angolo del Re*
■cinto della Chiefa per palmi tre e tre quarti la quale riceve le acque ,che ivi fcorrono per tramandarle alla fottopofta Chiavichet-» ta (ι). Indi rivolgendo in dietro trovafi,che diilante dalla foprariferita Lanterna per al- tri palmi diciotto 11 folleva altra minor figu· ra ottangolare (2) , la quale ricuopre roc- chio della fella ottagona ihnza quivi fotte* polla, e di ugual ilruttura , e mifura all'al- tre fue già delcrìtte cinque compagne-? . Avanzando altresì il patio per palmi trenta- cinque incontrai! altra figura ottangolare della pallata più grande (3) , e quella ri- cuopre la Terza fcala a lumaca grande con porta , che le ferve di communicazione in quello fuperior Lailrico, e da e (fa , ( tra- cciando per ora il noilro giro ) , ci porte- remo alla viiita delle inferiori volticelle , e foffitti, per poi paifare e feendere alle_> due ilanze Ottagone , le quali nei terzo Piano delle fuperiori Volticelle collocate fi ritrovano . |
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Ρ 2 CA-
CO Tavol.Vl. ntm.ny,
(2) Tavol.Vl. num.54.
(3) Tavol.Vl. aura,515.
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34?» ${14644 Defcrizione
CAPITOLO LI.
Delle Folti celle, che foflengono il Laflrico
fuperiore , e delle Stanze Ottagono
ptuate nel Terzo Viano
delle Volte .
PER ofTervare le Volticellc , ο fianoί
foffitti, che foilengono quello fupe- rior Lailnco, che formano il Quinto piano delle Volte, come altresì per confiderai le iìanze interne ritrovate fra legroflfezze de' Muri fopra gli Archi angolari de gran__» Piloni che foilengono la Cupola Maggiore; ciò che forma il Terzo piano delle fu- periori Volte ; fa éT uopo ο difcendere_? da riafeuna Lanterna delle quattro fcale pia- ne a Lumaca, che quafsù ritrovaniì, ovve- ro calando di bel nuovo alla Bafiiica, a eia- feuna di effe indrizzariì. Ma ixccome un tal giro farebbe per noi troppo gravofo, miglior partito farà che tralafciato un al- tra volta il giro del Laftrico, a quella Terza Scala noi e' incamminiamo. Scendendo or dunque per lamedefima, a finiflra trovafi piccola porticella alta palmi cinque e mez- zo, e larga tre e mezzo , la quale per via di uno fpaziofo corridore dì larghezza palmi quindici e mezzo , alto palmi «ove e jiìqzzo c'introduce al giro de foffitti fupe- nod
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Bel Vaticano, * ^f
n'ori, ï fiano VoIticelÌe . Quivi incontrane
tanti Archi diflanti l'un dall'altro per pal- mi quattordici, i quali foftengono il Ladri- cofuperiore . Caminando adunque per pal- mi fettantanove fi giunge ad un Ripiano di figura sferica di diametro palmi diciaflfette circondato da otto Archi di larghezza pai» jpi tre , ulti palmi fei ed un terzo , i quali joftengono un parapetto di altezza palmi ledici ; Sopra di eflo è innalzata poi l'efte- rior Lanterna fuperiore, che la ricuopre_», comporta anch' elia d'otto Archi aperti a fine di dar lume all'occhio. E quello fer- rato con vetri di diametro palmi otto , e_^ illumina à interna iella Stanza Ottagona fi- data fopra à Arco che ricuopre il Depofito «t^lejfandro VII., ed il dicontro altare della Caduta di Simon Mago. Di qui par- lando in un piccolo Corridoreilo della lar- ghezza palmi tre, per il tratto di palmi qua- rantacinque incontrai altro Arco, ed ivi incamminandoci per linea retta con il trat- to di palmi trenta , fi ritrova un vuoto «curo di diametro palmi fei, lafciatoa^ Della pofta nel matto del gran Tifone del* la Veronica dall' Architetto Lazzaro Bra~ mante affine che fervale a collocarvi una. 7.caJa a lumaca di cento gradini di traver- so > come in effetto dopo il corfo di cen- to anni fu fatto . Ritornando in dietro, e continuando il
? I fa
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§4» Q^uffla Descrizione
jfòpradetto Corridorello per altri palmi qua*
rantacinqne Ci giunge all'altro ripiano ro- tondo del tutto confinale al fopradefcritto, il quale con l'occhio » ferrato da vetri, che iiei fuo. centro fi fcorge, da il lume alla Quinta Stanza Ottagona collocata fui dorfo. dell'Arco , che ricuopre ilDepofito dìalejsandro VllL·, ed il dicontro Altaro della Guarigione dello Storpio fatta da S* ^Pietro , Quivi per altro· Corridore della ftefla larghezza al fopradefcritto continuan- do il noftro giro, per palmi quindici e mez- zo 9. e voltando a mano delira, per il tratto di altri palmi quarantatre fi giunger ad un ripiano di larghezza palmi otto , ed alto palmi: undici fatto a tromba. 9< da cui per una fcaletta di dodici gradini incavati nelle grolle zze della Volta dell' altra Cupo- la della Madonna chiamata; della Colonna fi fcende ad una delle fineftre. tonde , che nella medefima Cupola, efiftono y Attorno attorno trovanfi. altrettante trombe, con fue fcale,. quante fono le fineftre tonde nella volta della Cupola predetta diftantl Γ una dall'altra per palmi fedi ci.. Loicommodo, € pena di girare altrove, come altresì l'òfcu* rità , che ne accrefce Γ affanno *. non per- mettonci di avanzare oltre il pafifo , ondeJ torneremo in dietro per- fcendere al Terzo Piano κ il quale ivi ci richiama , Scefi
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De Ú Vaticana «- 34^
^ Sceil pertanto alla metà della detta Ìcala,-
cioè all'ordine delle felle Fineftre â tro- va a man iiniilra una Porta, la quale per via di un andito della larghezza palmi fet- te e tre quarti con una fcala ivi efiilente comporta di cinque gradini , ci guida ad un Corridore della larghezza palmi otto e mezzo, e lungo palmi trentadue , il quale da l'ingreifo alla proiEma fella danza Otta·* gona limata fopra l'Arco , che ricuopre- il Depoftto di ËßöçÜôï VII.. Qui reca_* maraviglia il vedere in luogo così apparta- to quali una piccola Chiefa compoila di otto Arcate con fuoi pilailriframezzo,. ed ééç_„ñ ottimo Cornicione . Riiiede quello fopra i medelimi, le gira attorno, e ferve di ba- ie alla non men vaga, che proporzionata Cupola con occhio in mezzo elevato, e munito di vetri, il quale alla medeiima^» communica il lume . Se tutte li efaminano Je fue parti, sì in particolare ,. che in gene- rale , li troveranno corrifpondere oltremo- do alla perfetta limetrìa , con la qualeu. dall'eccellente Artefice furono coftrutte .· Sì trovano in quello Piano fino al nume-*
ro di otto ilanze ottagpne v ï iìan Cupole collocate tutte ne di otto Archi , che ai quattro. Piloni della gran Cupola fervono di rifianco ., ed unifcono le Navate laterali, e minori con quella di mezzo . Furono que- lle fabbricate con fomma accortezza, non Ñ 4 taa~
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$4# tytwa bcfcrìzMè
tanto pei* rifiancode' fopradetti quattro Pi-
loni > quanto per reggere la fpinta della laaggior Cupola, come in effetto fi rico- nofce . Della veduta di effe non fi gode, ne per di fotto la Chiefa, ne per di fopra al -Laftrieo, non ritrovandoil in dette parti delle medeiime veftigio alcuno, e folo a chi jne fcorrc i detti piani n' è nota la loro efi- Aenza . Hanno quelle di larghezza nel loro Diametro palmi quarantatre , e compre fi i Vuoti delle Arcate fono palmi cinquanta- quattro. La loro altezza vien divifa ììl_j Tamburo, e Catino. il Tamburo è quella [ parte , che dal pavimento s'erge a tutto il Cornicione , che le gira intorno , e quella ha di altezza palmi trentafei.· Il Catino e quella parte fatta a volta, la quale ergen* doli fopra il detto Cornicione va a riftrin- gerfi a poco a-poco-fino all' occhio di fopra di diametro palmi nove ed un terzo, chiuio nella fua fuperncie con lucidi vetri : ral- fezza del fuddetto Catino è di palmi venti- quattro .-Ergefi fopra l'occhio.un Cupolino, ο fia Lanternino deli* altezza palmi ledici foftenuto da numero* otto Archetti, che lej fanno ornamento , e ricevono il lume dalla iìiperior Lanterna, che fi folle va nel La* iTrico fuperiore, come di fopra fu accend nato . Nel piano· poi di dette Cupole , ο fiano ftanze Ottagone , feorgefi una pietra rotonda con più. forami 3 la quale ricuopre un
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Del Vaticano. 54I
un interna Chiavica , per cui nel principio
della colìruzione di quella Fabbrica (corre- vano le acque fuperiori piovane , come fa accennato al fuperior Cap. 39. , mentre di quei tempi non erano ricoperte dalle fupe- riori Volti'celfe , come al preferite . Entrando adeifo nella ìbpradetta feila^»
flanza Ottagona , fi feorgono in effa quattro· vani aperti , lo che ricorre in tutte le al- tre fette fine confinarli. Tre dei detti va* ni fono d* altezza palmi venti, larghi pal·* mi otto ed un quarto 5 e quelli introducono ad altrettanti diverfi Corridori' di fimiì mi- fura ; Ed il quarto dell' altezza palmi quat* Cordici', e largo palmi fette , ferrato da te- lari , e vetri, corri fponde ad una fineilra elidente nel Tamburo della Cupola della Madonna della Colonna , Vedonfi in quella ftanza cinque Modelli foftenuti da alcuni Cavalletti di legno , fatti fare per la nuo* va Sagreftìa diS. Pietro in tempo di CU" niente XI. , i quali fono fiati prodotti daW * invenzione di' Filippo FìVares, del Tara·* dift , del Mìchetti, del Cavaliere Valerj » e dell4t4&6; Cofani mio Concittadino . Qui- vi per un fpazùfo Corridore fituato a mano finiftra della larghezza palmi otto' fi può girare per il tratto di palmi duecentonovan·* ta attorno il Tamburo della profiima Cupo- la della Madonna detta della Colonna , ove ώ mano m mano fi ritrovano de ripiani , Ρ 5 filali
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34# ΊξμοναDeferitone
.quali corrifpondono alle Fineftre della me-·
ckfima , e per cui fé ne può godere la dilet- tevole fua. veduta... Indi pattando nel qui proifimo. Corrido-.
re di ugual, mifura agli altri fcorii■',, e cara- minando fopra il dorfo della volta per al- tri palmi, quarantotto fi ha.l'ingreiTo all' al- tra, compagna ihnza Ottagona , cioè alla Quinta ,. iìtuata fopra Γ Arco, che ricuopre ai Depofito d^Aleffandro Vili., e l''\Altars della.Guarigione dello Storpio,, ov*' eiifte in primo luogo, il famofo Modello della Gran €upola fatto dal celebre Michelangelo Buo- marrotì,. alto palmi ventifei, e di diame- tro palmi, diciotto 5 Ed ivi appreifo altro Jviodello per la. nuova Sagreit ta ,, opera ed invenzione di .Antonio Canevari. Giacché da queila parte non fi ha Γ" adito
♦alle altre fei ftanze Ottag-one di usuai iime- trìae miiura. alle due di fopra deferitte , febben vuote, e fpogliate d'Ogni rarità, poiché 5 come altre volte, fu detto , convieji paifare per ciafeuna delle quattro fcale a lumaca grandi e furenti negli angoli delie Tri- bù ne trai vertali1, potremo per lo {tetto cam- .niino refUtuircj al fuperior Laftrico, da cui per tale ος-cafionc ci iiamodeviati. |
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CÀ-
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Del Faticano.. 54^
CAPITOLO LII..
Continuazione del Laflrico Superiore..
Ritornati pertanto dalla fopradetta fca-»·
la nel fuperior Lailrico , qua! trala- iciammo ,, e icorliappena quindici· palmi,, ci il prefenta un tetto a due pendenze, il quale dilungandoli dal gran Zoccolo della maggior Cupola per palmi-novantanove, va afottoporii ad altro Tetto circolare di più. pendenze (1) , ed ambedue ricuoprono dal- la parte meridionale il braccio della. Nava- ta. Maggiore ,, e h Terza.Tribuna de'' SS. Simone, e Giuda.. Sotto del. medeiimo ii ritrova accanto la terza colonna , che reg- ge il detto tetto ,. una rotonda pietra coilj cinque buchi', la quale raccoglie le acque , che da tal banda fcorrono,e le tramanda al- la fottopofta interna Chiavica . Dopo.il trat- to di palmi'duecentoventidue fotto ilriferito tetto ii perviene ad altro Ripiano d'eiìen«- fione palmi quindici, ove a mano deitra_> s'innalza la Lanterna (2), che ricuopre la Quarta icala grande a lumaca piana . A link •lira drizzando il palio per il tratto di palmi cinquanta, fr trova un Cupolino (3)30 fia Ρ 6 pic-
ei)' Tavol. Vf Dumiyo. né,
CO T.ìvo1. VI. num.sii/· (i)v Tavol, VI. nni»o8. |
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34§ l^uma. Befermoné
pìccola lanterna , la quale ricuopre la ietti*
ma danza Qttagona . A delira di eila , ed incontro per altro tratto di palmi quindici fi lolle va da quello Piano l'efterra Cupola Clementina (i ) , di limile ornato e miiura alla fua compagna fuperiormente deferit·· Éa delia Cappella Gregoriana. Profeguen* éo il noftro cammino per palmf ottanta , ci il prelenta il Cupolino ,. σ ila Lanterna , la quale riliede fopra le Volticeile r ed jliu4- mina Γ interior occhio dell'Ottava ftanza Ottagona (2) . Dinante da e fifa per pai mi trentafei feor»
geli un apertura ovale circondata umilmen- te da. parapetto-di ferro attorno di circonfe« renza palmi-cento novantatre (3) , la quale % nel luo feno di profondità palmi diciotto racchiude la Cupola, e luo lanternino Spo- gliato elìltente avanti la Cappella del Coro. A mano delira in diilanza da eifà per palmi ^quindici; e mezzo eilite nel piano una pietra grande quadra larga palmi quattro coiì nove buchi (4), la quale raccoglie le acque de_^ proffimi Spiazzi,, e le imbocca nella fua lottopoita Chiavica . Trafcorii altri palmi quindici e mezzo Tempre alla delira mano 'vederi altra apertura quadrilunga di circon- fe- $0 Tavol.Vi, utìm.reOi
(i) TavoJ.VL num.iojj. <i) TavoJ.VI. num.51.. (4; TavoJ.VJ. num.i1 7* |
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Bel Vaticane » 34$?
ferenza palmi trecento trenta, la quale nef
fuo ieno profondo palmi ottantaquattro rac- chiude Η Tetto , che ricuopre la volta del- ia detta Cappe-Ila del Coro (ι) con piccol Cu- polino folle vato nel mezzo di e:fo ; Indi per il tratto-da qu-eita di palmi diciotto e_i> due terzi, vicino all'angolo dal Recinto dd Muro trovai! altra pietra rotonda con nove buchi (2) , la quale in fé riceve L· acque ehe ίcorrono dai fupenori fpiazzi. Continuando· il· noltro cammino per il trat- to di palmi duecento dieci fi palfa in mezza· alle fopradeicritte aperture quadrilunga , e Ovale da norgia ofFervate , ed in diitanzsua da queftrukiiim di palmi undici fi trova un apertura sferica con fuo parapetto dr ferro attorno di circonferenza palmi trenta quat- tro (3) , e profonda palmi ottantaquattro , h quale communica Η lume da una parte a<.i tina fineilra del Tamburo della fopraindi- cata Cupola efiltente a vanirla Cappella del Coro ; e dall'altra parte ad1 una fineiìra del Tamburo dell' altra contigua Cupola della Cappella della Trefentazìene . S.gue per linea retta diftant-e palmi- undici altra aper- tura Ovale conilmile in tutto all' altra di Co- pia dimoilrata (4) $, e queita contiene nel (1) Taviif.VL nureiioau,
(»> T.1VÒJ.VI. nun.nS., C?) Tavol.Vf. num.ioj}. C4) TavoI.VI. nun».jfS. |
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$$ ο ^lmvaDefcrizkne
di lei feno la Lanterna fpogliata della Cu-
pola, che eiiile avanti V\Altare della Trefen* fazione .. In diftanza in appreifo d'altri pai" mi undici trovai! altra piccola apertura sfe- rica d'ugual milura alfaltra. fuperiormente accennata (, ι ) ; ed e (fa da il lume alle fine* ilre "del Tamburo delle refpettive Cupole Ovali, l'ima della, Trefentazione ,, e l'altra, del Battefìmo ivi contigue ., Eccoci finalmente ritornati alla prima A*
pertura Ovale da noi già: defcritta nel prin- cipio del C^.48., e fuffeguentementealla quinta fcala a lumaca grande piana , per cui a quefto fuperior Laitrico ci lì'amo portati 5 e quivi compito rimane il giro delle fupe» riori: volte della noftra Bafilica , Refla_5 ora a deferiverfi PeHerno Profpetto della medeiima , e foggiungere qualche partico- larità, circa il confronto della Vaticana Cu- pola con le altre più rinnomate Cupole del Mondo,, ciò che farà il foggetto degli ul- timi due Capitoli di quello noftro primo* Volume .. CAPITOLO LllL·
Dtl Vrofpetto efterno della Bafilica..
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I
*JStm
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' Utto il Recinto della magnifica Bafi-
lica. da noi. defcritta , ο vogliam dire ( |
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l'efte-
£1) TavoJ.VI. nam.ioj,. |
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I
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Del'Faticano.. 55Ί
I*efterlor Profpetto della medelima corrila
ponde mirabilmente a quella vaghezza, e funetrìa. nella Detenzione di eifa meri- tamente ammirata . Gareggia quivi al pari la diipollezza degli ornati ,, e di tutte^> quelle parti che lo compongono 5 e tem- erà che Γ Arte con bizzarra invenzione^- ne abbia ricercato e iìudiato non folo quan-· to di più vago gli Antichi avellerò faputa mettere in opera ; anzi che abbia voluto, far vedere al Mondo, tutto , che con più maturo. Studio i. Moderni: ProfeiforLhan fa- puto produrre ciò che ai primi fembrava quafì" imponìbile di unire ihfi'eme . Quello Profpetto erterno adunque,il quale è in vifra dì tutti'da tutte le parti, fuoriche da. quella picciol porzione che viene occupata dallaSa- greftla nella parte Meridionale; e dalla Cap·*- pclIaPàoliha9ePalazzoApoftalico nella parte Aquilonare , riconofc.e il fuo principio dalla manodi diverfi Profeilbri, fecondo quello che ci. vi e n. ri portato dai più clanici Au- tori che fu tal. materia hanno, trattato , q Ì pienamente fcritto . Lazzaro BramanteSotto il Pontificato di Giulio li..ne formò il mirabil. dilesno (1) . Uà] mede fimo fin dall'" anno 1505.. furono gettate le prime fondamentali pietre de'quat-· fcro Piloni,, che f ottengono la Gran Cupola \ e. con,
(0 Vafar.P.j. Vel.i. pag.j?*
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J5 2 ^uova Befcrlzione
è con tal calore , e follecitudine ne intra*·
prefe rEdifizio de* medefmii, che fra non molto tempo fi videro innalzati infine alCbr* nicione ; Onde ebbe campo di farvi torto voltare i quattro Arconì, che fervirdovea- no di ioilegno alla gran Mole . Fu altresì dallo fteiTo Bramante incominciata la ilrnt- tura della Nuova Tribuna ch'egli fece ve- nire al di fuori di peperino ; e li farebbe^ eziandìo avanzato più oltre il vailo Èdifizio? fé la morte di Giulio IL feguita nel 1513.» e quella dell' Architetto Bramante occorfa nel 1514. nonne aveifero impedito il pro- feguimento . L'eccellente Michelangelo Buonarroti
fiato dichiarato con ampli Aimo e fpecial Breve , primario Architetto della Fabbrica di così ftupenda Baiilica da Taolo III. ricuo- prì di travertini con mirabile- fimetrìa dif- pofti le mura eikrne della Baiilica , e tale incroilatura a feconda del diiWno del- Elio- narroti tu continuata da Giacomo Baroztf* detto· il Vìgnola per la morte fovraggiunta di quello l'anno 1554. nel Pontificato di "Pio lV. . Carlo Maderni incaricato dal Pon- tefice Taulo V. a por Γ ultima mano a tale ifupenda Macchina , veduta la parte fupe- riore della Nuova Baiilica ormai terminata? iì prefilìe nell'animo Ino di' terminare fc firnttuui dell'altra inferiore , affinchè dopo- I cori© di cento anni iì vedeffe una voÌ*a ili-
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bel Vaticano. 15 f.
interamente compito il nuovo Edtfizio . Ne
furono pertanto ordinati i convenevoli di- fegni, e fecondò lo ftudiofo Architetto i fupremì comandi del Pontefice, il quale aveva ordinato, che l'antedetta parte infe- riore del Tempio fi ilendefife ancor più di quel che convenire alla forma di Croce-» Latina, acciò i Santi Luoghi e Religiofi foifero interamente racchiufi nel feno della nuova Fabbrica , e foggetti non foifero alla profanazione. Sotto li 8. Marzo lóoy. fu* rono fcavati i fondamenti di detta giunta ; E ai 5.Novembre fu tatto lo Scavamento di quelli della Facciata, dell'interno Portico della Chiefa . Quella Fabbrica ancorché co- tanto vaila, e fubìime nel corfo di pochi anni fu terminata ; vale a dire.la Facciata ed il Portico nell'anno i6it., e la gran..* giunta del Tempio li 12. Decémbre 1614. Quattro fono gliOrdini (1)» ne quali vie'n
divifo il compoilo delle Pareti eikrrce di così ftupendo Edilizio , due de' quali però non furono mai dagli Antichi trfatr. Quel- lo che dal Terreno ipicca fino al pofamen- to del Baiamente a livello del Tempio , chiamato Zoccolo e Tiedejldlo e il primo . E febbene non fia elfo di quell'altezza che gli converrebbe in proporzione dell'altr'or- dinc , che fopra riiìede , fecondo quello che coftumavano gli Antichi Greci, e Ro- mani ; (1) Tavol. IV. n,w
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2?4 ^uova Defcrizhné
mani, Padri ed Inventori della più nobile <■
Architettura , e fecondo le regole a noi la- \ fciate da Fitruvio, contuttociò è flato con tal grazia difpoilo , che fi può prendere per Tiedeftallo, ο per un fodo ornamento, che accorda col tutto delle altre fuperiori parti '. Non rimane pertanto adito alcuno a Critici oifervatori di cenfurare quella mancanza d'altezza ; tanto più che a ProfeiTori di il alta sfera, come appunto fono flati quei da noi di fopra accennati, è lecito di por- re in opra difufate maniere , come nuovi Legislatori delle Regole di Architettura . Quello primo Ordine ha di. altezza palmi quindici e mezzo .. Comprende egli ri Zoc- colo alto palmi due, il Toro con Γ Ime* [capo d' altezza palmi due e mezzo ; la-* Fafcia con Golaroverfcia palmi fette alta ; Ed un Ti anetto ο ila Lift elio fopra alto pal- mi due , il che coilituifce in tutto Γ anzi- detta fomma di palmi quindici e mezzo ». Sopra di quella Primo ordine s'innalza
l'Ornato principale (i) , che forma il fecon* do ordine comporto dì Bafe Ionica, Tilaftro e Capitello Corintio,. ^Architrave, Fregio^ e Cornice Jonica .. E benché fembri cofa_s nuova il vedere quelle mille difpofizioni prefe da due forti dr Ordini ; non venne pe- rò tal licenza d'Architettura rigettata dagli Antichi.. Perchè dovendo i Profeiforì, ìc* condQ1
Ci) Tavol, IV, mm» z*
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Del faticane* 5Ì5
condo la qualità de' Luoghi efporre gli Or-
miti, fecondo le foggezzionw che quelli hanno , e le ingiurie de tempi » che limo- ledano; è loro lecito di prenderla liberta. di comporli ,. e moderarli di membri più del confueto rotolili. L'Ornato dunque, che circonda il maeilofo Edifizio yien veihto da fettantafei Pilailri intieri, larghi nella loro fronte palmi dodici, rilevati palmi due dalla faccia,, fiancheggiati da altri cento cin- quantadue piegati, d* eflenfione palmi fel- la Bafe inferiore dePilaftri è di altezza pai* mi fei, e fette Dodicefimi . ΐίίΦ de me- definii ha di altezza palmi centotre e mez- zo ( ι) ν 11 Capitello ne ha quattordici palmi d* altezza ; E lrarchitrave % Fregio , e Cor- nice ne hanno tutt' inikme palmi ventiiei. Fra elfi non- è fiata praticata ugualmente^ la diftanza nel modiche ne prelcnve Vttru» Vio .. Ne fegue ne ce Variamente , che gì In- tercolonnj fra un Pilaftro,e L'altro, fono alca* ni di maggior vano , altri divano oliremo- do minore . Alcuni nel loro Intercolonnio di. larghezza palmi quarantatre e mezzo rac- f chiudono prima un riquadro bislungo tatto a forma di bugna (*}, lungo palmi quattordici, alto palmi tre e mezzo. Sopra a quello efitte gran Nicchia tonda „ il di cui vano e di lar- ghezza palmi dodici,, e di altezza palmi (i) Tavola IV. num. irt
Ci) Tavola IV. num. 8* |
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'$$6 TfueQa Dcfcrtetond
ventifette ed un terzo, adornata di Men»
fole al di fotto (ι) , di vaga cornice che le gira attorno , pilailri e modiglioni che fer- vono di ripofo al Cornicione ,. e Frontefpi- zio fopra in alcune acuto, ed in altre_? tondo . In mezzo al detto Frontefpizio evvi un Modiglione , da cui pendono due fetto- ni di fronde , e fiori di rilievo ; e [Tendo tale ornamento tutto iniìeme di altezza palmi trentafette e mezzo , e di larghezza palmi trentuno . Segue altro Riquadro parimente bislungo con fua cornice attorno , alto pal- mi cinque e tre quarti, largo palma diciot- to (2) . Sorge fopra il medeftmo maeftofo Fmeftrone adornato nella inferior parte da piccolo, ma vago Cornicione di altezza pal- mi due , che ferve di pofamento al fuo pa- rapetto comporto da zoccolo , e Cornice di altezza palmi tre,e un terzo, con numero otto Balauftri fani , e quattro mezzi inter- zati da tre piccoli pilailri d' altezza palmi quattro ed un terzo , e larghi palmi uno ri- coperti da bene intefa Cornice aita palmi uno . La luce del detto Balcone è di palmi quattordici e mezzo di larghezza , alta pal- mi trenta e due terzi . Al lato del Parapetto forgono due piedeiìalli uno per lato di altez- za palmi otto e due terzi, fupra i quali fi folle·»
(1) Tavol.IV.
(*} Tavol.IV, nura,io,
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Del Vaticano. 3^7
follevano due Colonne Ioniche di diametro
palmi due e mezzo, alte con la loro bafe e capitello palmi ventiquattro e mezzo, fopra delle quali poia il ilio Architrave, Fregiale Cornice di altezza palmi cinque e mezzo. In alcune nella parte fuperiore fi vede .col- locato ipaziolb Fronteipizi j acuto , ed in__* altre tondo dell'altezza palmi due, e mez- zo , i quali racchiudono , i primi una Conchiglia con Corniicopj, e piccoli Fetto- ni a lati ; i fecondi un Maicherone alato con felloni di frutti e frondi : accompagnate fi- nalmente ne lati di detti vani da cingali , e faicie orizzontali, pilaitrie mezzi pilaitri 9 che non lafciano Γ occhio fàzio , e fi vede in effe tal perfezione, che non fi può aggiun- gere , ne diminuire minima parte , per non effervi linea, che non fia a luo luogo . Altri Pilaftri nel loro Intercolonnio "di
larghezza palmi dodici e mezzo racchiudo- iio prima una bugna (ι), ο fia riquadro ri- levato d1 altezza palmi due e tre quarti , e lungo palmi fei (2) . In appretto due Nic- chie contornate da femplice cornice di lar- ghezza palmi uno ed un terzo, il di cui vano è largo palmi fette , ed alto palmi diciannove . le dette Nicchie fono accom- pagnate sì nel loro mezzo , che nella forn- ata da due altre Bugne contornate da ri- leva-
ci) Tarol. IV. num.j. £*) TavoJ, IV, nmn,f. il
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358 ^uova Defcrizions
levata Cornice , avendo quelle d' altezza
palmi tre , e larghe palmi lei e mezzo (i). E il ite al dì fopra di effe .uno de minori Bal- coni fatti ad Arco , la di cui luce è larg.a_s palmi fette , ed alta palmi dicìotto . ElH fono adorni al di lotto di bene intefa Corni- ce , la quale ferve di pofaraento al loro pa- rapetto formato da fei Balaultri intieri, e due mezzi balauftri tramezzati aneli' eifi da tre piccoli pila (tri . Due Piedeilalii d'altez- za palmi undici uno per parte follengono i fuoi laterali pilalfri alti palmi quattordici, larghi palmi uno e mezzo , fovra de quali poia la Cornice arcata interrotta nella fua fommità da piccolo modiglione (2) . E fi- nalmente dillante palmi cinque e mezzo eli- Ile al di fopra una fìneilra quadrilunga con- tornata da ottima Cornice j fuo gocciolato- re e li Hello fovrapoilo .<, che le ferve di Cappello , il tutto d'altezza palmi quindici, e di larghezza palmi fette , Altri Pilaftri forgono fopra il già accen-
nato Cornicione, i quali formano U terzi Ordine (j ), da molti chiamato impropria- mente ^Attico. Tal nome non gli è proprio, perchè gli Attici poco ufarono fimi! compo- lizìone d' Ordini : Onde feguendo il parere del Cavaliere Fontana , potrà darfegli più tolta
<0 Taro!. IV. num.6,
<2) Tavol. IV. nwm.7. <5) TavoJ. IV. num, 43· |
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Del Vaticane. 3 %$
torto la denominazione di Ordine Mi fio «
Avanti di palar oltre , credo che non farà difcaro avvertire i curioiì Foreftierì, che quel difetto, che fcorgeii nel Cornicione di ■quello Edifizio, fu ad arte più torto , che per ignoranza praticato ; ed eccone i mo- tivi. Quantunque non dalle il Buonarroti ali1 aggetto , ο projettura della Cornice la folita altezza fecondo le regole communi , avendola diminuita circa la quarta parte , fu tuttavia quello ripiego giudiziofamente da lui prefo , acciò reilaile in parte fran- cato il pefo, ed aificurato dal pericolo dì quelle falde che nella propria natura fi tro- vano , per le quali fogliono diitaccarii ; ed anco perche quel maggiore fporto impedito sverebbe le parti fuperiori per la vicina ed obbligata veduta . Provide .adunque il medefìmo agli accennati difetti, e con tal grazia dette meno rilievo a quei membri ( onde retta fodisfatto Γ occhio, mentre ri- ceve la totale proporzione , come fé aveflfc il regolato projetto 5 Effetti che riefcono a chi là adattare l'opere alle inconvenienze de fitL Quello Terzo Ordine ha di altezza palmi
quarantacinque . Elfo vien divifo in tocco- Io di altezza palmi cinque e mezzo ; in pi- iafiri di altezza palmi trentacinque e mezzo, e larghi otto palmi 5 ed in cimafa di altez- za |
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jfo ^itom befcrìzitne
sia palmi quattro (é) . Ú primi nella loro di-
ftanza di palmi trentanove racchiudono al- cune fitieftre quadrilunghe alte di luce pal- mi quattordici, larghe palmi ventuno da™» bene intefa cornice abbellite, e nella fu- perior parte fiancheggiate dai lati da alcu- ni modi glom con lue gocciole dell1 altezza palmi undici e mezzo; fervono tali modi- glioni di pofamento a due Fronte ipiæj pia- ni , i quali nel mezzo grandioia Conchi- glia in le racchiudono , avendo di altezza in tutto il loro adornamento palmi venti. I fecondi Pilastri poi nella loro diftanza ai palmi diciaifette', comprendono alcune Nic- chie adornate nella parte fuperiore^ da Tri regni con diverte Cartelle , fettoni (2) , e fiocchi pendenti da lati, Cornice all' intor- no , baiamente , e menfole nella inferior parte fituate con alcuni Candelieri di rilie- vo in piedi collocati nella lor parte concava, il tutto infieme ha di altezza palmi ventifei, e di larghezza palmi dodici {3). Corona queito Profpetto efterno il quarto Ordine comporto di una vagaBalauilrata tutta di tra- vertino alta palmi otto framifehiata da di- verfi pilaftrini, bafamento e iua cimaia , h quale ricorre all'intorno di tutto il fuperior Ripiano, che le reca un nobile Adornamen- to . (1) TavolIV, num,ig.
(t) Tavol.IV, num.44. £p TavoI.IYt nututi4· |
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Del Vaticano « $£i
to . Ella è tale e tanta la vaghezza 5 con cui
è difpoilo queir Ordine fuperiore , cht_^ reca diletto il vedere la fua ben gialla pro- porzione , e 1' unione ch'elio fa con gli or·» nati eileriori del Tamburo, e iliperior Cu·· poi a , onde reila coperta per 1* ignobil villa de tetti,che difendono il Tempio dalie acque; come fu olfervato nel fuperior Capitolo, Infomma tutto il vallo circuito di quello ellerno Profpetto eilendeil per il tratto di palmi fettemila cinquecento venti, valliti così confiderabile , che ha iuperato , e fu- pera qualunque altroTempio,che nel Monete fiali veduto . CAPITOLO Ll\\
Confronto della Cupola, e BaftUca Vaticana
colle altre Cupole , e Tempi plurimo*
mati del Mondo .
L' Ordine da noi praticato nella già fat*
ta Defcrizione di tutta la nollra Vati- cana Bafilica , non ci permife , aliar quan- do fi ammirò la gran Cupola, di cui ella è arricchita , di troppo dilungarci, e farne il dovuto confronto con le altre rinomate Cu- pole del Vanteon , ~dt S. Sofia in Confronti* nopoli, e di S. Maria del Fiore di Firen» %e » che da alcuni fono con poca accortez- za riputate maggiori della nollra gran Cu· 0^ poi*
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%Si ^uQVa Defcriztone
cola Vaticana. Or dunque prima di por fine
ι queita noftra Defcrizioue ci iiamo avvifa- fati pregio eiTer dell' opera il diraoftrare, .che quantunque le furriferite Cupole mag- giori iiano della noilra di diametro infieme £ di circonferenza , vengono non pertanto da quefta in elevazione oltremodo impe- rate . Varie fono, e difcordi fra di loro le_*
opinioni degli Autori, al riferir del Cava- liere Fontana circa la vera origine ed il tempo (i), in cui fu edificato il famofo Tanteon, oggi detto della Rotonda. Pre- tendono alcuni,che foffe quello fabbricato ne più fioriti tempi dell'ingrandimento della Romana formidabile PoiTanza (2),e che il congiontoPortico dopo il decorfo di qualche Secolo foife ivi innalzato ed aggiunto da_s M· *Agrippa 5 Altri poi, e forfè meglio fo ftengono, che io fteifo ^grippa foife l'uni- co Fondatore sì dell'uno , che dell' altro . E bensì ignoto fotto la condotta di qual Pro- feilbre Architetto tale Edifizio foife coftru- to. Noi lafciando tal queftione a difcifrar- Ìi da penna più della noftra efperta , e raae- ftra ; diremo foltanto eifer quivi Tunica Cu- pola di ftraordinaria grandezza , che dagli Antichi fopra a terra foife edificata (3) · Que-
<i) Lit.7. Capi. pag. 4?4,
£i) Nardini Lib.6. Cap.4, £j) Tavtl. V. Jeu.JB, |
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Del Vaticano : 3#2
Quefto si rinnomato profano Tempio unico
avanzo della Romana Idolatria , che a tem« pi noftri intiero iìafi confervato , fu ridofr» to al vero culto di Dio fino dall' anno 507. Confifte egli in una Ibi rotonda Cupola con occhio in mezzo aperto comporta di fempli- ce Tamburo e Volta. Viene quella folleva- ta dal fuolo da otto pilaftri d'altezza palmi cinquantadue , e larghi palmi trentafette , e da fedici Colonne Ariate di nobiliifimo marmo Numidico e giallo antico di uguale altezza , cioè con tutta la bafe e capitello fopra , palmi trentafette . Il Cornicione^» di altezza palmi quattordici, che fopra le predette Colonne , e Pilaftri ricorre , fer- ve di bafe al Tamburo , che ivi nafce * Elfo è alto palmi quarantaquattro ornato di piedeftalli, pilaftri Corinti, framezzato da riquadri, e bugne , e da alcune fineftre, le quali prendendo il lume dall' occhio fu-· periore aperto , il communica all' inter* no ofcuro Corridore , che in fé contiene * Le dette Fineftre con tutto Tornato di cor- nice , che le gira attorno fono alte palmi diciannove , e larghe palmi nove e mezzo . Serve il detto Tamburo con la fua iuperior Cornice , che le gira attorno, dì bafe all' importa della fuperior Volta, la quale s'in- nalza con il fuo i^o fino ali occhio per palmi cento trenta. Quella è ornata con„* Q^a Caf-
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tj&j. Ήζμϋ'ΰΛ befcrizhnè
Cai&ttoiii a cinque giri nella Tua elevazio-
ne , e da Coiloloni fra i Caffettani predetti, che non corrifpondono al vivo delie Colon- ne , accrefciute dopo da <Agrippa . L'Orlo, ο ila Collarino di quella Cupola ha di al- tezza palmi fette, e di diametro palmi tren- totto , e tre quarti, Manca in quella Cupo* la la Lanterna, la quale ilabilito più volte il era d'ivi collocare comporta di groflfe Co- lonne di metallo , e pilaftri limili con vetri racchiufa 9 dai Pontefici <Aleffandro VII., e Benedetto XIV. ; ma tal fublime idea, per la morte dell' uno , e dell'altro andò à vuo- to . Il Diametro di efTa Cupola prefo da) vivo dell'oliatura del muro è di palmi cen- to novantaquattro e mezzo ; e dal vivo de' piìailri,che rornano,palmi centonovanta» tré e due terzi, Il Diametro del Tambu- ro poi della noilra Cupola Vaticana , prefo nel vivo de Pijailri del medeiimo, è di pal- mi cento novanta e due terzi j Colicene vien fuperata in larghezza da quella del Tanteon in foli palmi tre . Dal Piano dei Tanteoìit coraprefa la groifezza del muro dell'occhio , fonovi palmi dugento due . Du Piano all' incontro del Cornicione Vaticano circolare fopra gli Arconi, fino dove pofa la Lanterna numeranti" palmi dugento tren- tadue . Sicché reila fuperiore in altezza h Vaticana Cupola di palmi Trenta , quantun- que, quella dei Vatfeon, come di fppra fi è couv
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Det Faticane ; $6%
enunciato la. iliperi di tre palmi di diame*
tro della fua circonferenza. V Architetto *Antemio fu Γ inventore »
ed il Direttore nei tempo iileifo del magni- fico Tempio diS. Sofia in Coftantinopoli(i')li vago oltremodo, e di fquiiìta Architettura_3 coitrutto , come ce lo affermano il Banda* rio, ed il Signore Grelot, facendone queit* ultimo un efatta, e minutiifima detenzione* Ornollo quelli di vaila Cupola apoggia·· ta fopra quattro Pilaftri di non ordinaria^»' groifezza , e lunghezza . Sono quelli compofti di travertino , orizzontali nelle-*; quattro faccie della circonferenza di mezzo, ma d'irregolar figura sì negli angoli loro , come nelle altre facci^, eifendo da tutte le bande ifolati . Sopra di eifi riiiedono i quat- tro Archi a tutto feilo , da cui vien foile- nuto alto Cornicione con Balauftrata fopra . Serve quefta di Tamburo ali* impofta della Volta fuperiore della Cupola , la quale ve- dell ornata nel fuo nafeimento da ventiquat- tro finefire fatte ad arco, e da altrettanti Cortoloni, i quali falendo a feconda del fuo fello,vanno piegando alForlo dell'occhio del· la medeiima ricoperto da alta,mapiccoIaCu- poletta formata a guifa di pergamena . Que* fta Cupoletta al di fopra foiliene una Cufpi- de, ο ila piramide di metallo, ove al pre- dente è inalberata una mezza luna iu luogo (0 Tavola V. Lctt.D,
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$66 Qtytova Dcfcrizìone
flella veneranda Croce , che prima ivi riile*
deva.Le due IateraliArcate,sì dal deftro,che dal iiniilro lato fono ferrate da alcune Gal- lerìe foftenute , ed ornate da baffo da quat- tro Colonne di fronte di non ordinaria gran·» ■dezza » e due nella poilerior parte , tutte di ìin pezzo di finiifimo Granito orientale, con Capitelli, e baii di un ordine particola*, re, il quale fi può più tofto, che aitrimen« ti, Ordine Greco barbaro chiamare . Ricor-» re fovra le medeiime la prima Ringhiera» ed altre fei Colonne minori per banda dello ileffo marmo, ed ordine , che foftengono la feconda Ringhiera > la quale è colloca- ta allo iteifo livello del Cornicione, che fa corona a quattro angolari pilaftri fovra deferitti. Chiudono finalmente l'Arcate.^ predette due ordini di fineftre fatte ad'arco9 per mezzo delle quali viene illuminata que- ita interna parte del Tempio , e le interne Gallerìe coitruite per commodo delle Fem- mine . Quantunque le Pareti di quello Tem« pio fiano Hate dalla barbarie de truci Otto- manni imbrattate di bianca calce , a fine di occultarne Tantica ilnietrìa ; vedonil non pertanto in qualche parte ottimi Mufaici » e particolarmente ne quattro angoli di fac* eia, che da detti piiaftri nafeendo, van- no a terminare col Cornicione » e Ringhie- ra fovrapofti alle quattro Arcate . Sono ivi cipreifi quattro Serafini con aie incrociate^ al
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bel Vaticana ; %βη
al di fopra, ed al di iotto . Quella Cupola
al riferire del Cavaliere Fontana 9 è quali della ileiTa larghezza di quella di S. Mari& del Fiore di Firenze: così dice egli (i) s « La prima Cupola innalzata nelle Chiefe „ Cattoliche , e fra le antiche di si fmifu- s, rata grandezza » eiiftono folo quella^»· „ del "Panteon^ quella fopraddetta diSanta, Sofia (2) . Il fovraiodato Signor Grelot pertanto nella fua defcrizione Jcnografica_jr ce la rapprefenta di molto minor Diametro aiTegnandoli cento , e otto piedi, ί quali cor* rìfpondono a cento cinquantafei palmi ed un terzo di noftra mifura. Checche ne ila, ad evidenza lì comprova , che la noftra Va- ticana Cupola è oltremodo fuperiore all'alai medelima , non folo rifpetto alla circonfe- renza , ma eziandio alla fua elevazione : Poiché fé altro divario non vi foife , man- cando la predetta Cupola di S. Sofia della Lanterna , come cel dimoftra nella fua Ta- vola fcenografica il detto Signor Grelot t non può elfa in verun conto pareggiarli cola- la Vaticana » Lo fpeifo riferito Cavaliere Fontana alla
perfine nella defcrizione ch'eifo ci fa della vaila Cupola di S, Maria del Fiore dì Firen- ze da me più volte veduta nel lungo fog- giorno in detta Dominante fatto, cotanto Q^ 4 lo«
Ci ) Lib,7. Gap,5. pag,474»
0) Eandor, luog. cit. pag.74<?» I
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yS§ %uoqa Éefinzione
lodata (ι) , ed ammirata dalle Genti tutte,
«he qual nuova meraviglia prodotta dall1 u- jnano intendimento viene dagli Intendenti jieÌP Architettonica Arte reputata , così β «fprime „ E' flato in ogni tempo sì celebre a» il Tempio del Tanteon^ che dall'erezione 35 della Cupola chiamata da Virtuvio,e dagli 5, Antichi Tolo , ο Pinnacolo, intraprefero 35 i medeiìmi la pratica di cuoprire i fuoi ,, Tempj di fimiìi Cupole, e fecondo Vitru- „ vio quello di Apolline in Delfo. Fra le „ antiche però fi trova folo in piedi quella ,, del Panteon, d'altra di S. Sofia in Coftan- „ tinopoli . Da quefte anche i Moderni „ hanno apprefo il modo di coltruirne al" „ tre, benché non dell'iftefifa giiifa : eoa 3, tutto ciò quali della medefima grandez- „, za, com* è quella che oggi cuopre il „ Tempio di S. Maria del Fiore nella Città „ di Firenze , non tonda, maottagona ,* Neil' anno 1420. Ser Filippo Brunelle/chi dopo aver per più , e più anni appreii i ru* dimenti neceiTarj alla profeifione lira di Ar- chitetto in Roma, pofe mano all'innalza- mento della fopranrerita Cupola in Firen- ze , non fenza affocali , e fiere perfeeuzio- ni iuicitate dalPemuIa invidia , la quale non conoicendo a fondo l'abilità di sì valentuo- mo , tacciava di temeraria imprefa quanto dal medeiimo circa un tale Edilìzio veniva. pra-
Ci) TavoI, V. Leit. F* |
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Del Faticane · jd$
propofro 5 delineato, cJ anche efpreflb in
modello . Vi riufcì alla perfine , ed in con* corfo di mille altri fuoi emuli detrattori fé conofccre , ch'eilb folo poteva, e fapeva recare all'ottimo fine quel tanto, che fi era accinto di operare. Posò egli queita Cupola fovra quattro
Piloni, che dal piano della Chiefa ìhnal·* zanfì fino al Cornicione , che ferve d'im- polla alle fue correfpettive Arcate in altez- za di palmi cento ventiquattro , eifendo al·*· io il Cornicione predetto palmi quindici . Ella è di figura Ottagona , e non sferica , e di lati difuguali , mentre negli fpazj, che occupano le quattro Arcate ha dieftenilone palmi fettantaquattro , e nelle faecie de cor·- refpettivi pilaftri, palmi ottanta . Dal pre- detto Cornicione fi folle vano i quattro an- goli , i quali vanno a terminare con fovra* fello acuto col Tamburo r e formano· le_a quattro correfpettive Arcate di larghezza nella parte inferiore palmi ottantadue , e_> nella fuperiore cento feifanta , avendo- eift di altezza palmi cinquantanove . Il Tambu- ro ornato di fotto , e di (opra di maeitoiO' Cornicione con fua ringhiera di ferro , che le ricorre attorno ,> racchiude nel vano di ■ fua metà otto finefire rotonde , ed tardi al- te zza in rutta la fua elevazione palmi lei1* fantaquattro . Il folidak muro del medesi- mo , aperto folo per quel, piccolo fpazio» t Q^ 5 che |
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3 %ç& ¸ììïíá Lefevizione
che rinchiude un Corridore interna ». che
gira attorno alle dette finertre dr altezza^ palmi ventuno, e largo palmi otto e mezzo e per dar commodo alle interne per» pendicolari {cale, che conducono alla fupe- j perior volta , fi divide , e fifepara in due
falde ibpra il riferito ultimo Cornicione , in
larghezza da piedi dii palmi cinque ,, e fi di* lata maggiormente fino all' importa della Lanterna per palmi quindici, formando due Cupole , una interna », eilerna l'altra,.. L'in- ; terna Cupola ha dal nafeere dell'importa , ï
Arcatura fino fotto rocchio della Lanterna,
I per la linea del Tuo Cateto, palmi; cento
quarantacinque di altezza . L*'eiterna Cu-
pola poi ne ha palmi cento feflantadue . Fra le dette due Falde ritrovanfi le fcale » «he alla Lanterna conducono , con tal diver- rà però , che dove nella Vaticana Cupola, come fu accennato al Cap* 4^ ,. eife in- cominciano dritte al terzo della medefima ; in quella incominciano dal nafeere dell'im- porta lbpra il Tamburo, ed a feconda dell'in- curvatura fua falgono fino al ciglio della-* fuperior Lanterna. t Sorge fopra à occhio di quella Cupola
dì diametro palmi ventifei la fua Lanterna alta palmi feflfantatrè ,.. compreiavi l'altez- za altresì dell'orlo * ï fia fuperficie dell'oc- «hio predetto. Viene quella fiancheggiata da otto Coiitrafoxti formati al di fotto di pi- Jailri I
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Lei Faticane\ %ç%
ialfri con Archi per il commodo del patteg-
gio , ed al di foprà di cartocciami di altez- za palmi trenta in circa . Quattro grandi fìneilroni fatti ad arco le communicano in- ternamente il lume , corri fpondendo ad al- tri umili aperti 9 i quali nella eiterna parte ricorrono;' E terminando in tutto fello in- ternamente con la fua Volta chiufa, nella I fteifa giri fa elle quella della Vaticana ,·■ fo-- ß ih'cne la fovrapofta Piramide , e Ãéá Cufpide | aperta , e vuota internamente alta palml· . ! trentadue , larga da piedi palmi- ventotto in circa 9 e nella parte fuperiore palmi due' e mezzo in circa. Sopra la Cufpide rifie- de la bafe , ï ila piede delia Palla , e fovra* porta Croce , il tutto di altezza palmi venti* · fette . Tre Ringhiere con parapetto di fer- ro , le quali racchiudono fpaziofi paffeggj,. il rimirano al di fuori della detta Cupola „·· La prima fopra il Cornicione del Tamburo,. ! dove la medefima nafce , e comincia a voi-; tare . La feconda al piano , dove fi folleva la Lanterna ;' e la terza al piano , dove for«- ' gè la Cufpide .11 Diametro interno di-'quella- grandiofa Cupola nel vivo- del Tamburo* confifte in'eento novantacinque palmi': Co-· ficchè è iuperiore di quella del Tanteon di ioli palmi mio ed un terzone della noitra^df/»* ß caria Cupola di palmi quattro, ed un terzo , Ma la luperiorità della fua Circonferenza , [ "viene dalla Faticarla noilra oltrepaifata cii* % i. ■
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£7& 9^Mftr" Befcrìzionè
ca la maeitofa iua elevazione f Poiché aven»
do quella <fi .S. Maria del Fiore dai piano· della Chiefa , fino a tutta la. fommità della Croce palmi cinquecento quar'antimo ed un fefio ìT elevazione ; la Cupola Vaticana^ dal pavimento della Baiìlica a tutta la fom- mità. della Croce avendone palmi cinque- sento T^ovantatre, reità quell'ultima fupe- riore d* altezza per palmi cinquantuno, e tre quarti (Ο, come quella che riiiede in un Tempio maggiore di qualunque altro vi« dero mai gli Uomini ; Mentre oltrepaffiu* ì'eiienfione del primo, e fecondo Tempio di Gerusalemme fabricato da Salomone, e «lai Re Erode : dell'antico (2) Tempio della ITace dì I\pma % di S. Sofia di Cofiantinopo- Hi diS.Vaolo di Londra} e finalmente^? 4el Duomo di Milano. , E che eia ila vero » lo fpeifo Iodato Cavaliere Fontana (3) nel fuo Tempio "Va- ticano così ne φ il confronto affermando che ,* il Tempia di Salomone non compre- *, fé le Fabbriche » die lo circondavano a, fecondo le mifure aifegnate da Giufeppe M Iitorico , e Zonara ridotte alla mifura_» „ Romana , occupava di fuperiìcie , coni- », prefi li muri, ο parti ài eflb Tempio', a> Canne dugento fettantafette,e palmi fefc „ fau-
lt) TavoJ. V. Lett.A. (0 Tavpl. V, Lett.B. CD, i0 Lib. 6. Cap.9, ρ3^44$, |
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Bel Faticane. 373
55 fantafei ; e ridotti a palmi fanno 2835.»
„ benché il ViUalpando io deferiva aitai „ minore . Il Tempio Vaticano col iuo „ Pronao fenza le Piazze , e Portici occu- „ pa di fito canne quattromila quattrocento ,, venti, e palmi ottanta , che Tono palmi „ 44280. y reità iuperiore di fito il Tem- „ pio Vaticano di canne quattromila cen- „ to quarantatre , e palmi quattordici· „ Sicché la proporzione data nel Tempio ,. Vaticano è iuperiore quindici volte al „ Tempio éi Salomone . 11 Tempio di Sa- „ lomone con i Portici , Abitazioni Sacer- 3, dotali , e fiti profani, fecondo il Villal» μ pando , ridotto alla mifura Romana, con·* », tiene canne cliciaifette mila quattrocento 3, novanta, ovvero cento fettantaquattro j, mila , e novecento palmi. Il Tempio Va- „ ticanocon li Portiere Piazze occupa can^ 5> neTredicimila novecento quarantuno,cioè « palmi cento trentanove mila quattrocen- « to dieci. Sicché il Tempio, Portici, e η Piazze Vaticane , non comprefevi le_5 3, Abitazioni Pontificie , qualifi uguaglia- « no alle altre del Tempio di Salomone » 5) dove fono comprefe le Abitazioni de_> 33 fonimi Sacerdoti s aggiungendo alle can- ,% ne 13941Ì del Tempio , Portici, e Plaz- μ ze Vaticane il fito, che occupano gli Edi- »> fizj dell' abitazione Pontificia , Corte , e 5j Giardini, reità fuperiore di esenzione ,_, il
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5 74 tytova- n efcrizione
jr, il Tempio Vaticano tre volte più che non
M fu ili empio di Salomone „ .
Giufeppe (i) Iitorico afleriice, che il
famofo , ed antico Tempio della Pace_* di Roma era il più grande , e magni fico d' ogn*aItiO,che ne iecoli , ne quali fio» riva l'Imperio Romano,fi trovafle nella Cit- tà , chiamandolo fopra tutti i Tempj mirabi- li Aimo . Aveva di lunghezza con i muri,. Portico , e fcalinate palmi cinquecento , e di larghezza palmi trecento venti . Il fuo vano internamente dalla Porta alla Tribuna,: ο fia Nicchia era di palmi quattrocento , e largo per il traverfo di palmi trecento ?; Onde eifo occupava due terze parti in cir- ca del iito 9 che occupa il folo Tempio Va- ticano . Il celebre Tempio di S..Sofia fatto edifi-
care da fondamenti nella Città- di Coihnti-- poli da Co flautino Magno Impéradore; e riedificato l'anno di fallite ^i\ dall' Impe* rador Giufiiuiano V anno duodecimo del.Ilio Imperio^, aveva di lunghezza cinquantafel· Toifes ς*;,, e due terzi ,· fecondo ilrappor to
fi* PL·7, C3P· M' JeJla Guerra Giudaica.
C j U Tojfe , ο iìa Tertica pretto i Francefr
è una mifura comporta di [ti piedi di Re . IJ riede di Rè i-compoflo di dodici pollici , ciafcun polli- •e wmieee dodici-Linee. Jl Falmo Romano cor- nfponde ad;-orto» pollici,,. r ΙΓβ Jinee: e meM0 del dc«o Piede, di-fe . |
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Del Faticano , · 371
to che ce ne fa il. fopraenunciato Signor
Grelot nella fua Deferitone riportato dal Bandurio, le quali corrifpondono a palmi 49ζ. e un fediceiimo di mifura Romana ; Ed era largo quaranta Toifes » ο fìan Pertiche, che corrifpondono a 347. palmi ed un ter- zo Romani (i);Onde il Tempio Vaticano è fuperiore di palmi 337., e tre quarti.. Il Grandiofo Tempio di S.Vaolodi Loti»
dra ha di lunghezza palmi fettecento dieci; e di larghezza nella fua Navata trafve'rfale» ο ila Crociera palmi quattrocento ; Cofic» chè è fuperiore il Vaticano di palmi cento venti . Il tanto rinomato Duomo dì Milano In
di lunghezza in tutta la fua dimenfione_* palmi feicentofer, vale a dire quanto ha di larghezza la Nave trafverfa , ο fia Cro- ciera delia Bafilica Vaticana,. prendendola cioè dalla vetrata,che rifiede l'opraT^/ta* re de' SS* Troceffo , e Martini ano al piano efiftente nel.primo Corridore, che corrif- ponde al Fineftrone fìtuato fopra Γ altare de SS. Simone. e Giuda , conforme feorge- fi imprefl'o in una Lapide di marmo inca- Arata nel pavimento del detto Corridore in- terno , e piano, come fu accennato al iupe- rior C^.45.. Da tali , e tante riprove fi' deduce con;
certa ed evidente, chiarezza , che il Tempio Va-
fO Bando*. Imp, Oriènr, Tòi»,2.pag. 74<f· |
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%η6 Innova Deferì'ztoné
Vaticano fnpera , ed ha fuperato in gran*
dezza e pregio qualunque altro Tempio,che . al Mondo flato mai ila . In grandezza dilli , poiché per qualunque minuti filma ricerca, fattane da molti e molti Scrittori, non tro- vafene neppuruno che lo abbia pareggia* to, come da diviiati Confronti facilmente lì rileva . In pregio , perche non li ha me- moria , che vi ila flato un altro Tempio for- nito , di tanti ornati, di quanti fi vede la Vaticana nollra Bafìlica abbellita . Qual mai Tempio fi vide ornato di undici
Cupole incroftate tutte di finiffimi marmi' \ e di Mufaici ri veilite ? Ove mai fi numera- rono Ventitré grandiofeTavole di Altari pa« rimente di Mufaico compoilc ? Una in baf» ibrilievo di marmo ; Tre dipinte in lava- gna ; Quatro a frefeo ;· Quattro in Tavola; e Ventuna in tela , quali trovanfl nella Ba* lllica ,- nelle fotterranee Grotte ? e nella_9 Sagreffia,operede più eccellenti Pittori ? In qual altro luogo fi ammirarono inficine uni- te Trentafei Statue di metallo, due Bulli della ileflà materia , ed uno di marmo1-} Ne • vantaquattro Statue di candidifTimo mar- mo ; Due Equeiiri di non ordinarra gran* ■ rtezza 5 Centocinquantatre di pietra Tibur- tina collocate nel grande Anfiteatro, Porti- ci, e'Facciata, e ben altre letìanta di ftuc- co? Due Medaglioni di metallo,· Uno ài Mufaico a e cinquantaiei di bianco marmo? Sedici
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De! Vaticane. ili
Sedici Baffifilievidi metallo dorato ; Tren-
tafette dì marmo , e cento diciotto di ftucco dorati ? E finalmente ove videfi mai un al- tro Tempio fornito di ben feicenro Trenta- fette Colonne fituate nell'Anfiteatro ,.Fac- ciata , Portico fuperiore , ed inferiore^? , nella Chiefa, nelle Sacre Grotte , nelle eilerne tre fuperiori Cupole , e ne Balconi ertemi del Recinto , che ne accrefcono la maeftà , non comprefevi quelle , che dagli Architetti tutti chiamate vengono Colonne piane , ο fian Pilaftri, quali oltre partireb- bero il miglia jo? Struttura sì nobile, ma- gnifica, e forprendente ben fi doveva al Gran Santuario Vaticano, che per le fuc* Angolari, ed infigni perogative è fiato fem- ore in fomma venerazione preifo tutto 4 Mondo Cattolico. |
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IL FINE.
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é
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37*
INDICE.
Delle Cofe notabili che fi conten·
gono m quello Pf imo Volume. A
A Bacucco pag. io.
Abbate di Giugni 48, Abbondanza io5. 143· Abele 44. Àbramo 35. 55· IX5·
S.Abondio 171. Acabbo 57*
Adamo 55. 5^·200· 209-
Adriano Imperadore 87.177. Adriano I. 22.23,175% Adriano IV. 189. Affrica 123. Agnello, Agnus Dei 187^
Agnefina Colonna Gaetani 194. S. Agoftino 82.84. 103. 178- Agoftino Piccolomini 190. D. Agoftino Principe Chigi 2. Aeoftino Ciantelli Pittore pp. Agoftino Gornacchini Scultore 28.i30.r44» M. Agrippa 362. 364. AlelTandro VI. 168.189. 228. Aleiandro VII. 1.9· "· 24· 29^42·50' '81.95.102.341.345·^ . Ale£ |
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gjfce DELLE COSE NOTABILI.
Aleflandro Vili. 88. 8p. 247.543. Aleflandro Cardinale Farnefe 85. 251.24®. AleiTandro Cardinale de Medici 106.
Aleflandro Co: Sforza ?8. 244. 24^. Aleflandro Cavaliere Algardi 88. pi. 10& Altare della Pietà 57. del CrocìiìiTb jp. di S. Niccolò di Bari $p. di S. Sebaitiano M. 45.deISagrament051.p2. di S. Mauri- 210 5 j. di S. Girolamo 6Ό. della Cappello Gregoriana 6z. di S. Baillio 55.di S.Eraf- mo ìì8. de SS. Procedo,e Martiniano£7. d\ S. Vvincislao 68. di S. Pietro detto la Navicella 7o.di S. Michele Arcangelo 7?e di S. Petronilla 74. della Tabìta 76. del* la Cattedra 84. di S. Pietru die libera lo Stroppio 88. di S. Leone Magno pò. della Madonna della Colonna p2. della Caduta ditSimon Mago pj. de SS. Simone, e Giuda p8. 145. di San TomaiTo Apoilolo 200.145. delia Crocifiilìone di S. Pietro 101. diS. Gregorio Magno 103. de SS. Apoiloli Pietro,e Andrea 104. della Cap« pella del Coro in. della Prefentazione 120. di S. Veronica i52. dei Salvadore Jf7-.de Morti τ69, della Madonna del Portico i69. di Sant'Antonio Abate 170. della Santiffima Trinità 174. de SS. Pon- tefici Leone I. II. ΠΙ. , e IV. 177; della Madonna detta Prsgnantium 177. del Crocifiifo 177. antico del Santi/limo Sa- grando , e de SS, Simone , e Giuda ιγ2, ài
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INDICE. 38ú
ú7§, di S.Leone IX. 179. di S.Lucia 182.
-della Confezione 181. di S. Andrea 186^. del Saivadore 187. della Beatiflima Ver* ghie nelle Grotte Vecchie 194. della Confezione 211. di S. Longino 1^5. di S. Elena 206. .di S. Clemente 250, delle Reliquie 232. di S. Anna j 34. Alofo Vignacourt ipo.
S. Amando 170.
Amaurico Co: di Monforte 187.
S. Ambrogio 82. 84. 105.
Ambrogio Bonvicini 133..
Ambrogio Lucenti 25. 152.
Ambrogio Gioii 143.
Ambrogio Mal vicini Scultore 17.
Amedeo Co: di Savoja 48.
America 123.
Amor Divino 145,
Amos 35,
S. Anacleto 105. 16$. 2q8»
Anania 100. 105.
Ancona 184.
S. Andrea Apoftolo 104. io?, I37.13p.i7p*
182. 186. 205. 2.28* 257. Andrea Bolgi Scultore 64. 104. 133.137.
Andrea Procaccini Pittore 126.
Andrea Sacchi Pittore 72. j62. 180'. Ip8.
208. 218. Andrea Camaffei çÀ*
Anfiteatro ï ila Piazza .di S. Pietro 1,2.
Angelo Sabatini Mufaiciila 143.
Aiv
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382 DELLE COSE NOTABILI.
Angelo de Roili Scultore 8p.
Angelo Carofelli 6B.
Angioli 141. 181.
S. Anna 234.
Annibale Cardinale Albani 230. 245. 260.
251. 263 fue Opere 15 j. Anno Santo 77.
Annunciazione di Maria Vergine 7?.
Aniuino Priore de Chierici Benefiziati 225?.
Ante mio Architetto 3 6$.
Antioco 44.
S.Antonio di Padova ni. ii2. 113. 116.
177. 257. Antonio Sparadino pp.
Antonio Faventino 231.
Antonio Montauti 145.
Antonio da S. Gallo Architetto 318.
Antonio Pollajolo Scultore 54. 117.
Antonio Cane vari Architetto 345.
Antonio Filarete 20.
Antonio di Pietro Benefiziato 25:1.
Antonio Martinetti 4. 21. 6ç. çï. J2. $9·
112. 125. 154. 227. 245. 318. Aperture , ï lìano Occhi nel Pavimento
135. 157. Aperture , ï iìano Pozzi nel Superiore Spi-
azzo 2pj. Ovale 303. Quadrilunghe 303- Quadra308.Ovaie 308.Sferica 308.Ov.1- le 3op. Sferica 3op. quadrilunga 310· Ovale 3 j 1. Ovale 348. quadrilunga 345?· Ovaje 34p. Sferica 34P. e 350. |
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INDICE 383
SS. Apoftoli Pietro, e Paolo 152,153.
Arca del Teitamento 49.
Arcangelo Raffaele 72.
Arciduchi d" Aultria 42.
Arciprete Cardinale di S. Pietro 238.
Archivio della Baiilica 84. 248.
Ardicino Cardinale della Porta il Seniore
Ardicino Cardinale della Porta il Giù more
194. Argenti che il confervano nel grande Ar-
mario della Sagreftìa 240. e ieg: che Ci confervano nella Guardarobba 259. Armario della Sagreilìa 240. dell' Archivio
250. Armi Barberine 161. i6$* 185,196.
Aronne 49.
Arrigo IV. Re di Germania 48, 106,
Afcanio Condivi 37.
Afta 12$.
Afprillo Pacelli 260.
Adolfo Re de' Longobardi 201.
S. Atanafìo 82. 84.104.
Atti Apoilolici 2j.
Attila 91. 181.
Aureliano Iraperadore 87.
Azzone Marchefe d'Efte 48.
Β
Bajazetto Imperador de Turchi pag. 1 iS*
Ba-
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5§4 DELLE COSE NOTABILI.
Balani iip.
Balconi, ο ilano Gran Fineflre della Fac^
ciata 17. 272. Del Recinto della Baiìlica 277.138.55^. Baldassarre Peruzzi PittorSanefe ipp.
Eminentiifimo Sigaore Cardinale BaldaOar-
re Cenci 244. BaJauilrata nei due Portici Ovali $ 15. del-
la Cappella della Pietà , e fuoi marmi 32. 37· degP Altari della Bafilica 52. 63. 66. avanti le ilatue de'quattro Piloni i$8. avanti la Corifeflione 152. attorno il Re- cinto della Bafilica 360. Maftro Ballo da Colonna 170. Bandurio 365. 36y. 375. Moniìgnore Bianchetti Canonico di S. Pie-
tro 245. Biagio da Cefena 252.
Barac 109.
Baronio Cardinale 22.
S. Bartolommeo Apoiloio 180,
Bartolommeo Menduzza 218.
^artolommeo Cavaceppi Scultore 14$.
S. Baiiiio5^. 104. Bafilica Coikmtiniana i6pt
Baiìlica Moderna 1. ,51. ^t.
Baffbrilievo di marmo nella Facciata della
Bailhca 17. fopra ia Porta maggiore nel Portico 20. nel Depofito della Regina di ^ezia4o. della Conteflfa Matilde 48. di ^egorioXIII, 58, di Clejnenje X 7S' |
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INDICE 385
d' Aleffandro Vili. 89. di Leone X\.io6.
d'Innocenzio XI. 108. d'Innocenzio Vili. 118. di metallo 124. ά\ marmo nelle Nic- chie delle Reliquie 138. nella Cappelletta del Salvadore 166. nell' Emiciclo dellcj» Sacre Grotte 16S. 178. Bailìrilievi di Stucco nella Volta del Portico della Baiilica 24 della Cappella del Sa- gramene 5. nella Volta della Tribuna Aquilonare 69. della Tribuna di mezzo 87. della Tribuna Meridionale 100. della Cappella del Coro 114. di marmo nelle Sacre Grotte 181.199. 20». 208. di metal- lo , e di Stucco iij. 115. di marmo 2\6. Baffirilievi di metallo nella Porta maggiore
della Baiilica 20. nel Depoiìtodi Siilo IV. 54. nella Cattedra 82, nelDepofito d'In- nocenzio Vili. iiS. BattiilaCardinale Zeno 193.
Benedetto IX. 255.
Benedetto XII. XXVIII. \6η. i6g.
Benedetto XIII. 22. 29.125.215. 269.
Benedetto XIV. 22.118.128. 154.160.162,
177. 218. 260. 252. 259. 274. J64. S, Benedetto 145.
Benedetto Cardinale Gaetano 190.
Benedetto Canonico 351.
Benefiziati di S. Pietro 114.
Benefiziati Innocenziani 121.
Benignità 77.144.
Berardo Cardinale Ertili 174. χ81. 2ii.
R S. Ber-
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μ* DELLE COSB NOTABILI.
Bernardino Ludovifi Scultore 20.
jèernardino B-^gpii Mufaiciita 74, 77» P4·
fÉpIIa 4i Eugenio I V. a 5 ?.
Bollalo 4<?Ìa .Milka Vaticana XX VI IL
S. Bonaventura 94,
$ona ventura SaràfelIiniMufaicifta *Jp»
$.. Bonifazio Martire %$6*
§. BonifazioIV, ioo, 174.
j^oaifa^ip Vili. 22, ι6ι> 174.187,190.19j.
Bonifazio IX. |{?φ·
©ramante Lazzari Architetto XXX. i\6.
Brandei 17?.
Cav» Brughi Mufaiciila i3j.
§. Brunone 17$.
Buharà? XXVII.
Builj di marmo 251. dì metallo 2|$, *|5.
C
Cajo Cefare5» 225.
Calabria i$p,
Califto IL 147.
Gallilo III. 179. 180. 189. 32§.
Cumulo Cav, Rwfconi f$,
S. Camillo de Leliis ifj,
D. Camillo Panfili 241.
Campane loro raifure s e pefp joy. $oì£.
Campo Vaticano ijtf.
Campo Triple XXV.
Regi-
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INDICE. jS7
Regina Candace 12$.
Candelieri dorati * detti volgarmente d'oro*
e loro prezzo 2|i.
Reverendiifimi Canonici di S. Pietro jS» 92.192. i<?j. 2|I, 241,243. 246, 248»
258. 252.
Cappa'Magna conceduta alli.Reverendiifi-
mi Canonici di S. Pietro , ed a Benefizia* ti tpd. Cappellani Innocenziani ι·2χ.
Cappella della Pietà fa. s«f. tf;*. detGtf*
eifiilo *o. 38. del Coro fabbricata da Si* ito IV. /vi del Coro fabbricata da Paolo V% ivi di S. Nicolò di Bari ivi dell1 antico Fonte Batteiimale 39. di ScSebaftiano 4$* iji.del Sagramento 49. ijj. Gregoria*· na 60,134,144. di S. Michele Arcangeli 71, della Colonna 92, Clementina 10r» 134. 145. del Coro- ióS. *tf. delia Pre* fentazione 119.132. del Battefimo 122. ijt. Siftumno. delia Veronicaitfi. del Salvadore |65. della Madonna del Portica »57. di S. Maria Pragnantitmt 17J, di S. Andrea 182. del Salvadore i8i5. di S. Longino 195. di S. Elena %ù6. della Coafeflione tu. di S,Clemente2fo. del- ie Reliquie 252. ài S. Anna 254. de Re di Francia 75. di S. Biagic 200. di Giovan- ni VII. 20Ir Cappelle dell'antico* Tempio di SvMari*
«leti* Febbre zz8.. R % Car*
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$88 DELLE COSE NOTABILI.
Carcere Mamertino 125.
Cardinale della Grolaja $7.
Carità Divina 121.
Carità 26. 86.96.1^4, 207.
Cavaliere Carlo Fontana Architetto 2. 5?„&
Jo. j?, 18. 24. 25. 37. 42. 72. 7(5. 84. ρ?.
505. no. 124.14j. 227. 358» 364. 3<57»
372.
Carlo Μ aderii i 9.14. 15, 18.152. 352. Cardinale Cario Barberini 2J1. Carlo Re di Sicilia i<?3. Carlo Magno Imperadore 22. 28, 2p. 181, Carlo V. Imperadore 247, Carlo Μ aratti no. 120. 125. Carlo Pellegrini 53. 72. 2*8. Carlotta Regina di < ipri 187. Co; Carrigo dì S. Martino 8p, Cafrità 132. Cade di marmo 16S» Catacombe 2.03. Catalogo delle Chiefe aggregate alla Baii- lica Vaticana 258.
Catello ^87. Catene di ferro T ferratura e chiavi appefe nella Sagreftìa 247.
Cattedra di S. Pietro η9. So. 81. 82* 8?> 228.
S. Cecilia V. e M. 201.
Centurione 123. 126.
Cencio Camerario 25*.
Cerchi ài ferro nella gran Cupola 126. J27-
Celi"·
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»
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ι η ο ι e ε ι%
Ce&tfe Nebbia Pittore 6^. 6$. 140,
Cherubini 141.
Cheribnef0 2$o«
Clàiavklie 218» e ieg;
Chiefa 26. 131. 145.
Ch-iefa di S. Marta XXIV. dte9 SS. Martiri
Coiìaio» e Damiano XXVIILdi S.Ma- ri a de gì' Angioli alfe Terme Diocltziane 45. 60.96. 1*05.112. *2a.Hy. di S. Gif rolamo della Cantalo, della SantiiÌìma Concezzione de PP. Cappuccini· 74. di' & Paolo alle Tre Fontane. 87. di S. Pie- tro in Montorio foi. della Rotonda 151. jtfi. $#4. 367. di S. Maria di Monferrato *%, di Sant'Andrea della Vaite *p©. di' S. Stefano degl' Ungari ip*. di S. Maria éel Popolo 20. di S. Maria del Fiore $dr» Chkidafvindo Re di Spagna *7*r
Ghinèa r$o.
Ciborio del Sagramento $ r*
Cimiterio di Preteftato 2©Tì
Cintio Bemafconi r^fi.
Circo di C aj© e Nerone XXIIL
Cireoncifione di N. Signore «φ-
& Ciriaco ipj.
Ciro Ferri 12, $0. ir©»
Città! Leonina 182,
Cktnenza 77.132» »
& C.iemente 228.
Clemeate VI. m*
R s Cte-
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%
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i'f
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?po DELLE COSE NOTABILI.
Clemente Vili. £4. 88. 102..105. jj-y. 142··
1.47. ΐ(5Ό. 2iì. j.i8.
Clemente X. p. 25.34. 52..77. 88. 2:6p. Clemente XI. 1-2. 27.42. pi. uà 116. ÌJ4. *7<5. 25p. 545.
Clemente XII i.i ir..
Maria Clementina Regina della Gran Bret*
tagna 1.21.253. 266, 258«.
• S, Cleofas 185-« S, Cleto 217..
Clori Muiaiciila 71.
Colonne di pietra tiburtina 2. j. 4. Piane.
>. dette Piiailri ?. 4. Colonnette di granito -attorno rObeliico 6. ài Travertino at- torno le Fontane 8. Colonne di Pavonaz- zetto 11. Gigantefche di pietra Tiburtina . · .15. due dipavOnazzetto , due di affricano
e otto di marmo C ipollino ip. Sei di pa- vonazzetto ip.. quattro di travertino it> «lue di mifchio Cottanello 34. due di mif- chio Cottane ilo 37. Colonna Santa jp. Qrattro di mifchio -Cottanello 40, Due di Portaianta aifricanata 46..Quattro di mar- ino mifchio Cottanello 48.Due di mifchio Cottanello 50.. Due di marmo bianco det- te vitinee 53. Due di mifchio Cottanello 57. due di marmo Cipollino 5p. due ài mifchio. Cottanello do. due di verde anti- co 63. due di bigioaffricanatO' 63. due di Portaianta celeiie 63. due di bi^io affr1'"" •canato 55. due di bigio affricanato 66. d«e ■: J \ di' |
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INDICE 3pi
di porfido 6j. due di giallo antico 68. due
di giallo, antico 63. due di granito roifo orientale 58. due di giallo antico 58. due di granito rollo orientale 68. due di gial- lo di Siena 70, due di miichio Cottanel- lo 71. due di Porta Canta,, due di grani- to nero orientale 74. due di granito ne- ro orientale 75. due di granito nero orien« tale 77. due di miichio Cottanelio 78. due di Bigio affricanato 83.. Quattro di marmo grecovenato 87. due di granito· nero orientale 88.. due di miichio Cott;L·- nello pò. due di granito orientale p». due: di miichio Cottanelio p5.. due di miichb Cottanelio 97. due di porfido ; due di giallo antico; Due di nero,. e giallo ; due di granito nero ρ8. due di nero e giallo antico ì due di Cipollino 100. due di ver- de antico ; quattro di granito nero orien- tale 10i. due di miichio Cottanelio 105. due di marmo cipollino ro5. due di mii- chio Cottanelio 108. due di miichio Cot- tanelio· χ 11 ..Quattro di miichio. Cottanelio 1 xp.due di Portafantai 2.0.Quattro di mii- chio Cottanelio 122. due di miichipCotta* nello »24, due di miichio-Cottanello i2tf. Otto di marmo bianco dette Vitinee 138. Quattro di metallo dorato i48.Quattromi alabaftro Cotognino 153. due di. breccia. 162. due di breccia 186. due di breccia *$7· due di breccia 2QS.Trentadue di tra- verò |
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&» DELLE COSE NOTABILI.
vertìno 312. Sedici di travertino jj|.
Trentaduc di Travertino 121. Trentadue di travertino |$i. Colombo 45.
Coltre de SS. Martiri 228.
Santi Cini a Conce zzione ut. ii|«
Conclave 274.
Cónche dell'1 acqua Santa j2 0.
SacraConfeffionei3o.i47.i52,i-.5:4.r55.ii?fr
Saera Congregazione deyRiti 258.
Conofcenza 145.
Cohftimo delia cera annuale 215?, dell'Olio
per le Lampane 192, Contemplazione *ji.
Signore Conteilabile Colonna 87*
Gran Cornicione che gira attorno la Chiefar
e £m miiure i$6 Z97. 208, Che gira at- torno la Cupola maggiore 321. $·. Cornelio 20*.
Cerone d'orò» ed a chi fpetti il coronare
con le medeiìme le Sacre Immagini 38. pi. 244. 246.. 254^255. 2$p. 2^5. Corpi de SS. Apoftoli Pietro ,. e Paole
XXXVI. 154. 212. de SS. Pontefici rac- chklii attorno la Sacra Conte filone 205. Corridori coperti nella Piazza di St Pietro
I0S
Corridori attorno la Sacra Confezione ô6ã
÷çé% ßï é.
Corridori ad ufo d'Oglìarara ì9r, fyt.· Frinii Corridore interno, © fa Secondo Pia*
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INDICE 3P3
Piano , che gira attorno la Bafilica 277.
Secondo detto de Mezzanini, ο fia Quar- to Pianò 2pi. che gira attorno il Tambu- ro della Cupola Clementina 2p<5. delta Madonna della Colonna 298. nelle Volti- celle dette del Quinto Piano 541. $42. Àbb: Cofatti Architetto 345.
Cofimo III. Gran Duca di Tofcana 135?»
Coiìmo Fancelli Scultore 132.
SS. Colma, e Damiano 174. 228.
Coftanza 134.
Coftantino P. 202.
Colbintitio Imperadore XXV. XXVIII. 26.
123.157. 195. Coftantino Copronimo 169.
Credenzoni nella Sagreftia 2 2p. delle Reli*
quie 2 j 2. DegP Argenti 240. Criftina Regina di Svezia 41. 194.
Criftoforo Roncalli Pittore 104.105. isp.
SS. Croce 183.
Croce collocata fopra Γ Obeìifco 6. s$.ài
metallo ι*. 175. di marmo 6η. 179. »8*. di mufaico i5p. di legno con Lampane di vetro, che iì colloca la fettimana_a Santa in mezzo alla Navata Maggiore Ip2.
SS. CrocifiiTo 77. nella Sagreftia 24?.
Crocifiilione di S. Pietro 87. 101.
Cupola Maggiore 17. 135. lue mifurc ed
alzata iuperiore 3 ip. del Panteon i6*.
di
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?P4 DELLE COSE NOTABILI.
di S. Sofia j£y. di Santa Maria dei Fio-'
fé $57. Cupole fei Ovali Ir. $$. 44.49* top, t ip. Cupole Ottangolari 5i. 71. pj. 105. &po
mi iure ed alzata fupefiòre £12»
CuiToni Mufaiciita 71. D
S. Dado Vefcovo di Roano 20**
Dagoberto Re di Francia 170.
S. Danaaib 180.
Daniele 104. éïñ. 20p.
David Real Profeta p4. éïñ. 184.
Debora éïñ.
Decollazione di S. Paolo 8$.
Denti d'Elefanti 247.
Depoiito d'Innocenzro XIII. qualità di mar-
mi , e mifure 40. di Criitina Regina di Svezia 41. d*Innocenzio XII. 45. della ConteiTa Matilde 47. di Siilo IV. 5* di Gregorio XIII. 18. di Gregorio XIV. 5<?: di Clemente 3L 77, di Paolo III. yg, di urbano Vili. 85. di Aleffandro VIÌL 8p. di AleiTandro VII. 96". di Leone XI. 105. d'Innocenzio Xl.ioÓ. di Clemente XI. jió. d'innocenzio Vili. 117. dì Maria-j Clementina Regi Era dilla Gran Bretta- gna 'Jil. De-
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INDICE 3P5
Dcfcrizione della Baiìlica Coilantiniana-o
XXV.
Diocleziano Imperadore ι jg.
S. Dionigi Areopagita 72.
Dileguo della Piazza di S, Pietro del Cav,
Bernini 1.
Divina Giuitizia 13 1« Divinità i4j. Dolcito 179. Donato 20. Donne Ebrèe 45. S.Domenico ?4?. Domenico Bernini ai. 8 r. 8<£. py. 117.
Domenico Cenni Scultore 131. Domenico Cavaliere Fontana %, 6. Domenico Roifi , ο Chivizzani Scultorea Domenico Ferrari 6.
Domenico Paflignani Pittore 100. 174.
Domenico Sampieri Pittore, detto il Doaie·
niellino 46. 60.
Domenico Preftinoro Scultore ui. Dominico. 14/f* Dominio 188* Dottori della Chi e fa 81. Duca di Mafia 120. E
Monfignor Economo della Rev. Fabbrica
*i» 231,
S.A.R.
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39£ DELLE COSE NOTABILE .
£.ArR-Il Signor Cardinale Enrico Bene-
/ detto Duca d'Yorch ng.
Effigie in marmo di Bonifazio Vili. 174.
ddla Santiiiirai Vergine e Λ Figlio in_> braccio dipinta in muro 177. in mufaico d'un Angiolo 17S. dipinta di San Pietro 199. dipinta di un Pontefice che da un..* pozzo eitrae alcune Reliquie di SS. Mar- tiri 199. di S. Paolo 199. di S. Andrea-» Apoitolo in marmo 205. 106. Egea Proconfole 207.
Eleazzaro 44.
S. Elena τ$7. 1 jp. 144.183.195.
S. Eleuterio 205.
S. Elia 49.115· '44·
Eliopoli Città d'Egitto5.
S. Elifabetta 104.
Embò Muiaiciita 89.
Emiciclo delle Grotte Nuove 198.
Emilio Savonazio 218.
Epifanio GÌ ζ zi 245. f
Epitaffio di due Notari tyg.dì GiovanniAli-
cenfe 179. di Pietro Priore 188. Epitaffi varj nelle Grotte Vecchie 194.
EraclioImperadore xxvm. 195.
S. ErafmoiiS. 144.
Ercole Ferrata Scultore 77. Ì07,
Efaja Profeta 184·
Efploratori 49.
Eternità 145,
Eva 200, 209.
Evm-
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Ι Ν D ί C É 39?
S. Evarifto 117*
Eugenio IV. 20.
Eunuco della Regina Gandace 12 ?.
Europa 123.
Eutichio 179.
Ezechia 44.
Ezechiele 184.
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R. Fabbrica di S. Pietro pag.4. 73. 84. 95.
in. 122.153. 192. 235. 239. 249. 277.
290.
S. Fabiano 165. Fabio Criftofari 36. 39. 45. 120. 198. 20?.
Facciata di S. Pietro, e fue niifure 14. 353» Facciata del Portico d'Aleflandro VI, 168. Famiano Nardini 5. Famiglia Odefcalchi 107. Famiglia Coi#i 41. Famiglia Farnefe xxxix. I tre Fanciulli nella Fornace 4$. Fanciulla Paralitica 171. P. Fantoni Sacerdote di S. Girolamo della Carità 255.
Faraone 115. Fazio Cardinale Santorio 54.
Fede 26. 210. Fede Crìftiana 134. Fedeltà Religioia 132, Federico III. Imperadore \6i. S FelU
|
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3p8 DELLE COSE NOTABILI.
Felice Arcivefcovo di Ravenna 202,
Felice Diacono i8p.
Ferro Sacro della Lanciai^. 137. rjp. 174.
184.
S. Filippo Diacono 123. S. Filippo Apoftolo 257. S. Filippo Neri 133. Filippo Carcani Scultore 7S. Filippo Barigioni 122. P. Filippo Bonanni della Comp. di Gzf. 2, $. ρ, 12. IJ. 20. 24. 25.45. 50.54.72·
73. 85. 87. 88. r ij. 116.137. 151. 227.
Filippo Cocchi Mufaicifla 89. p4. 120. Filippo Valle Scultore 47. 146. Filippo Vivares Architetto 345. Filippo Brunellefchi Architetto 368. Fineàroni della Facciata 17. 128. 272. che illuminano la Chiefa 27$. 277. 278. 27^.
280. 281.285?. riquadri del Recinto delia
ChieÌanel lecond' ordine*^ 7. 29.2. 2p5»
2p7· jOO.
Fioravante Martinelli 85,»
Fiume Giordano 125,
S* Flaviano7i.
Flavio Autari Re de Longobardi 180.
Frammento in marmo del Concilio di San
Gregorio II1, i6p. della Donazione del- la Conteifa Matilde f 87. d'una Vifione di S. Pietro 187. della Donazione fatta dal Cardinale Pietre Barbo 187. con Nomi d' alcuni Santi 188, Sepolcrale d' una Don- |
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:
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INDICE i<&
na Criiliana 188. di un Nobile tridiano
188. d' altro Nobile Criftiano i88. S. Francefco d'AiTiii ni, 11 h u£. ì4J. 177. M7· Λ
S. Francefco di Paola 1 jj. Moniignor Francefco Febei 80.
Francefco Quefnoy Scultore 157. Francefco Mochi Scultore 1^7. Francefco Vanni Pittor Sanefepj. Francefco Trevifani Pittore 123. Francefco Romanelli 72. i*o. Francefco Fiani Mufaicifta 75. 74. 77. p$% Francefco Mancini Pittore 89. Francefco Moderati Scultore 13O. Francefco Vergara Scultore >S*. Francefco Roffi Scultore iji. Francefco Fancelli Scultore * J*. Francefco Torrigio* 1.24.40.51.78,80,85'« 87. p5.150. 155« 148. 151. «5*. x54. *66. %%$. zzj. i<$p. Francefco Tebaldefchi 188.
Francefco Cardinale Piccolomini %go.
Francefco Bandìni Piccolomini Arcivcfco*
vo di Siena ip4. Francefco Cardinale Barberini *3*· 24o»
Fratelli Maccabei 44.
Fregj di marmo in baiforilievo tjt»
Fontane della Piazza di S. Pietro 8, p.
Fonte antico Batteiimale 39.
Fonte Batteiimale 1*3. IZ4.1*5.
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40Ï DELLE COSE NOTABILI,
Forma dell* antica Bafiika *6?, della Navi-
cella »78. Fortezza *6, »07,146» G
Gaddo Caddi Pittore pag, xxix.
S, Gaetano Tiene 144.
Gallo dorato· di bronzo *4$.
Galeotto Cardinale della Rovere 54*
Gallerie, ï Veftiboli ip. »5.
Gafparo Celio Pittore tf4. 7$·
Gedeone npe »
S. Gelaiio rjpà /·
Geremia $5 «ope
S. Germano p4e
Gervafio t<54.
Gesù Crifto $5, it$> 164.,
Giacobbe 1 ip„
S. Giacomo Maggiore Apoftolo 17$* ii$*
157.
$. Giacomo Minore Apoftolo 165.171, Giacomo Boncompagni $3» Giacomo Grimaldi 7J. 75. ñ*, éïó. rio» Giacomo Re d'Aragona itij.
Giacomo della Porta Architetto xxxiw
60,
6*. 85, nò. 127. $18,
Giacomo Perugino 57. Giacomo Cardinale Stefanefclii *4. 251. Giacomo Gaetano 190«.
y Già-
|
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INDICE 4o<
Giacomo Zucchi Pittore 345.
Giacomo Barozzi detto il Vignola XXX£W
Ginnafi Vitale Mufaicifta 143.
F. Giocondo da Verona xxxir
Giona éïñ»
Gionata 50.
S. Giovanni il Battiila 17.laj, n5.23s.357»
S. Giovanni Evangelica ijp. 168.185.
S. Gio: Griibiìcmo 8*. 84, 104. ni» sii*
*3*. 257.
S, Giovanni da Capifirano 8p„ S, Giovanni daS. Facondo pcv S. Giovanni di Dio pò. S. Giovanni Damafceno 574, S. Giovanni Colabita M(5. S. Giovanni I. 205^ Giovanni III. 178, Giovanni Vili. 1^4. t^p.175. »80. aoi,***»
Giovanni XV. »5 j» Giovanni XIX. »5*. Giovanni VII. Paleolog© 15.9*. Giovanni Cardinale Gaetano 247,, •Giovanni Baccani ti8-. Giovanni Baglioni 24. d6,76* SS» Giovanni Giardini 1*5,. Giovanni Piid-na 84. Giovanni de Vecchi Pittore *jp; Giovanni Teudon Scultore 4». Giovanni Cav„ Lanfranchi 37. 70. £4. *74» Giovanni Kovalafeiii*75„ S £ Gio*
|
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^oa DELLE COSE NOTABILI,
Giovanna Moglie di Pietra Tribuno jyp*
Giovanni Alicenfe 179.
Giovanni Cardinale Langrolaiìo- i-p4»
Gio: Antonio ^paradmo 50.
Gio: Antonio Tedeichi "4*
Gio: Battuta Marcelli Scultore iji.
Gio: Battuta Maini Scultore 6 . **5·11&·
Gio: Battuta Ricci Pittare 25.1*6.170,17 J.
17P. io*. *i-8.
€av. Gio: Battifk Brughi *»?♦ Gio: Battuta Cattaneo 143. Gio: Battuta Calandra **. 34.64*9*· 95* Gio: Battifta.de RoiÌi Scultore *6. 27- Gio:. Battuta Pierbenedetti 1^4. Gio: Battuta Speranza **§. Gio: Battuta Pianelli *«8. Gio: Battiita Olivieri i*ge. Principe D. Gio: Battìita Panfili itf?» Ciò: Francefco Romanelli Pittore io». Gio: Franceico da Cento detto il Guerci-1 no 74.
Gio:. FrancefcaFknf 73. 77. 8<p. $4. Cav, Gio: Lorenza Bernini *, 9. *4.15. **. *?. 38. +8. 52. 5j. 8*. 26, p6, **7* **?·
148· *5& »8;*.
Gio: Paolo Mucanzk> »5*. Gio; Pier Luigi Pale&rma *j£. Giordana Cardènak Orlino 4o. 178* *5 3* S. Giorgio Martire »5*. Giorgio Cardfoafe Coita ii&. . " Giorgio Cefarini Canonico **&
|
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INDICE 40$
Giorgio Vafari 13. *ï·. *4. 85.117.3«·ä. J51·
Giofue **o.
Giotto Pittor Fiorentwo xxxix. 24.157.
17S. »46. t.51.·
Girolamo Muziani 6o* 6$. 65» »4$. 155* 151$.
B. Girolamo Emiliani «44» Giubbiko *i·.**. Giuditta iop. **ñ· Giulia Cognata di Paolo III. 8j. Giulio IL xxx. 54. 5/. 75. *o<5. «7. **$+ 351·
Giulio III. xxxiv. *po·,
S. Giuliana Falconieri H.
Giuliano Cardinale del^a Rovere tStf-
Giuliano da S, Gallo xxxi.
Giunio Baffo Prefetto di· Roma iop.
S. Giufeppe ñ 4. 104. **4*
Giufeppe Ebreo i*4.
B. Giufeppe Calafanzio ú44,
Giufeppe Frafcari Scultore z6.
Giufeppe Cav. d'Arpino **. 34. 7*. *4*·
Giufeppe Lironi*5. *7· *3á.
Giufeppe Raffaclli%ç*-
Giufeppe Peroni 107..
Giufeppe Zobbolip $.
Giufeppe Montani 75. 881.
Giufeppe PaiTari **6.
Giufeppe Rufconi iJ4·.
Giufeppe Bertoiì 8p..
Giufeppe Mazzuoli 771.
Gin-
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4©4 DELLE COSE NOTABILI .
Giuieppe Conti Mufaieifta no. np. i*Qt
Giuieppe Balduini 84.
Giuieppe Ottavini Mufaiciik 75.77.8p.p4v
Eminentiilìmo Signore Cardinale Giufeppe
Maria Terroni 244.
Gloria del Paradifc $$. Gran Duca di Tofcana 88. Graziano Imperadore 180. S. Gregorio Nazranzeno 5j. 64. io4. S. Gregorio Magno 64. 72.103, 172,. S. Gregorio IL 22. S. Gregorio III. 168. i£p. 175. S. Gregorio IV. xxix° Gregorio V. *8p. S. Gregorio VII. #8. 255. Gregorio IX. 177» Gregorio XIII. xxxiv. *j. 5.8, 50. ^51.7^. »4o. 245.
Gregorio XIV, xxxv. 5p* Gregorio XV. 115. Gregorio dcRoflìiyi. GergorioGraiTi 218. MonfieurGrelot 36$.. $67. $75. Sacre Grotte Vaticane p$, ijtf, 15 $V Grotte Nuove «58. Grotte Vecchie ^.p. 187, Guardarobba del Reverendiilìmo Capitolo 24p-*S*p.
Guglielmo Vefcovo di Salerno »57*
Guido Reni Pittore 7*. 87,. Guido
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INDICE 405;
Guido Ubaldo Abbaimi 45. 50. 7*. £5% H*>
Η
Holitenio Canonico 2$r.
I
Idolo di Dagone pag.5Q.
S. Igino J. 105.
S. Ignazio Lojola iJ4.
Moniignore Ignazio Reali 164*
S. Ilario 251.
Illuminazione che fi fa ogn' anno la fera del·
la Vigilia , e Feftività de SS. Pietro, e Paolo con il numero delle Fiaccole , θ Lanternoni ipo. Immagine della BeatiiTima Vergine * e de
SS. Pietro, e Paolo in mufaico 11. »2· della Beatiiftma Vergine detta del Soc- co rfo 62. della Colonna 92. m mufaico di Giovanni VII. 175. della BeatiiTim£L_, Vergine detta S.MariaPraegnantÌurn 177. di rilievo m marmo di S. Affollino 178- di mufaico della Beatiiftma Vergine igo. di- pinte In argento de SS. Apoitoli Pietro , e Paolo 212. dipinta della Madonna della Febbre 227. »44. delSalvadore *a3, di- pinta in muro della Madonna *j<i. dipinte della Beatiffima Vergine coronate dal ReverendiUimo Capitolo 24S» in Mufai- |
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4o£ DELLE COSE NOTABILE ;
co del Padre Eterno ìli. Innocenzio III. i5*· ^7·102è
Innocenzio VII. ipr·
Inaocenzio VILI. 9. 1I7. i*o. 174. *?7. JSJ.
i8z. i85. 200.237. Innocenzio IX. xxxv· 19S.
Innocenzio X. 15. 58.10S. 127· tZ9- ^9»
Innocenzio XI. *o. 105. 107. 210. 296.
Innocenzio XII. 4^.45.124.125. 129, 260,
Innocenzio XIII. 6. 29. 40.
Innocenzio Spinazzi Scultore 144»
Intrepidezza 13$.
Introduzione Iti18»
Iride 109.
Ifacco 35.
Ifaja 16. 50. 110.
Ifcrizzioni, nel Piedeftallo della Guglia 5«
' nei Portico della Bafilica 22. fopra la-*
Porta Santa 22. nei De politi della Glie- la 40. 41. 46.53·58.77* %6· %9- 96>}°ì' 106. ii5.JI7. 121. nella Facciata inter- na della Chiefa 128. nel Piedeftalio della Colonna Santa 40. fra i due prlaftri dell* Cappella del Sagraraento 152. fra i due pilaftridella Cappella del Coro 133. nella Cappella del Coro H3. lj6. nelle Sacre Grotte 162. 166. «74. *75· «77· »78',7^ 180.182. 187. »88. iSp. '90. 198. 200. 204. 2o5. nel Corridore che introduca alla Sagreftìa 2*y.nelIaSagreftìa 230.233· Ì76. nella Scala Quinta a Lumaca gran- |
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INDICE 4o7
de %6g. Nel Primo Corridore delle Vol-
te 281. lilromenti , e Teilamenti nel]' Archivio della Baiìlica 25$. l
Lago Sabbatino pag, 10.
SS. Lamberto, e Servazio 112, 228. 2?2.
Lamina di metallo dorato »54. di piombo
257. Lampane d'argento «5.?. 16$.
Lanterna, ï fra Cupolino che ricuopre la
• quinta Scala a lumaca grande 303. della prima Scala minore fatta a gradini Jio, della Prima Stanza Ottagona }i<5.,della_j> feconda Stanza Ottagona 317.della prima " Scala grande a Lumaca 317. della gran.-* Cupola 3J0. della Terza Stanza Ottagona 3 35. della feconda Scala a lumaca grande 336. della Cupola di S. Michele 236. del- la Quarta Sanza Ottagona 337. della Se- conda Scala minore 338.deIlaQuintaStan- za Ottagona 33 8. della Cupola della Ma- donna della Colonna 3$8. della feda Stan- za Ottagona 3 3p.. della terzaScala aluma- xa grande 35p.'della.quarta Scala a luma- ca grande 547..della fettima Stanza Otta- gona 548. deÉÃ Ottava Stanza Ottagoni 448. Lapide di marmo fopra la Porta Santa 22.
nel
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4*8 DELLE COSE NOTABILI.
nel Portico della Bafilica 22. ibpra Ia_j
Porta interna della Bafilica 128. nei Pi™ ladri della Navata di mezzo 132,13?. nel* le Sacre Grotte i52. 166. 174. Genti- lefche nella Sagreilla 248. nel pavimento del PrimD Corridore 181. nelfine della_» quinta Scala grande a lumaca 101, Laftrico Superiore 302.
Lattanzio Mainardi Pittore 5 j.
Lazzaro Morelli ijf.
Lazzaro Marcelli 78.
SS. Legno della Croce 137.139.
Leonardo Leti 78.
S. Leone T. 62. 72.90. gì. n%. 1:72. r74.
175. i8r. 258. S. Leone II. 9}. 174.
S. Leone ili. 29.174. 181. 243.
S. Leone IV. xxm, 93. i£>8,174.181. *4J.
S. Leone IX. 99.254.
Leone X. xxxn.
Leone XI. »05. %$6.
S. Lino Ñ. úè8.
Libraria delPEccellentiifima Cafa Chigi 2.
del Cardinale Giordano Oriini 151. Vati- cana nel Palazzo Apoftolico 25*. Liborio Fattori Mufaicifta 125.
Libri, e Manofcritti che fi confervano nel?
Archivio della Bafilica 249. 255. D. Livio Odefcalchi 107.
Canonico Lodovico Bianchetti9**
Lodovico Ci voli 88.
lo-
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t
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INDICE i|0£
Lodovico XI. Redi Francia xxvin. 75»
S. Longino 137. 183. ipj. Lorenzo Sabbatini 245. Lorenzo Ottone Scultore 27. 28. 30,4?, 114, 144.145. 145.
Lorenzetto Scultore xxxm. Luigi Bernini48. 58. F. Luca Boriìani Vefcovo di Foligno 184. S. Luca Evangelica 140. *ρ?. MonÌignor Luca Ollìenio 42. S. Lucio 165. Μ
S. Macario pag. ipj.
Madonna della Pietà 37. "del Soccorfo 62·,.
della Colonna pò. p2. del Portico jtfp» detta Prsegnantium i77.dellaFebbre 1^4, Maffeo Vegio 251.
Maffiolo Lampugnano. *p4*
Moniìgnor Maggi 255.
Malachia 104.
Manna 4p. 115.
Manofcritti rari neli' Archivio della Bailli-
ca 251. Manfuetudìne 133.
MonÌignor Marc1 Antonio Marcolini 51.
Marc'Antonio Francefchini no.
Marcello Provenzale 24. 64.104.135,142,
Marcello Suddiacono 17S.
Marcello Pigers 124,
Τ Mar-
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4io DELLE COSE NOTABILI.
Marcello II. 174. 193.
Marcello Ve nulli 246.
S. Marco Evangelia 174. ip?.
Marco Cav. Benefial Pittore jh
Marco Tullio Montagna 218.
Maria Vergine SantiiTima ρ4. 162»
Maria di Cleofe i52.
Maria di Giacomo 1Ì2. τ64*
Maria di Salome 162.164.
S. Maria Maddalena i6z.
Mariano Scoto 154.
Maria Conti 75,
S. Maria del Fiore 361. 367. ì6S, flz.
MarRoiTo iij.
Marmi e loro qualità I27.
S. Marta 164.
Martino I. 172.
Martino V. 25^.
Martino Ferrabofco 15*.
S. Martiniano 6j, 69.
S, Marziale Vefcovo p8. pg.
Maifenzìo 27.
Matilde Conteflfa 46.47.
Matatìa 44.
Mattia Cav. de Rotfi 77,
S. Matteo Evangeliila 16S. 140. ip|, .
Matteo Piccioni Mufaiciila 45.
Matteo Bonarelli 48.
Matteo Cruciano Mufaiciila 143.
Matteo Oriìni ipg,
Monfignor Mattei *6u
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INDICE <μι
Mazzarrini Cardinale *4*.
Medaglioni di metallo 4*. **4. di Stucco *<p.
di marmo jj. di mufaico 121.
Meìchifedecco 49. * 1 j. Μ e nfa Capitolare 235. ^44. S. Michele Arcangelo 71. 7*. 73.74. 90. Michel Angelo Buonarroti xxxm. 37.55» 69.71. 245. 255. $5*-J5P.
Michctti Cav. 345. * Mino da Fiefole 1 j.
Mifericordia 131. Mifura del Circuito della Bafilicà Vaticana
361. del Tempio di Salomone 372. della Chiefa di S. Sofia di Coftantinopoli 365. 374. della Chiefa della Rotonda detta il
Panteon 362. del Tempio antico della Pa- ce in Roma 374. del Duomo di Firenze 368. della Chiefa di S. Paolo di Londra 375. del Duomo di Milano 375.
Mitra preziofa di P. Clemente XI. 263.
Monaftero di S. Martino 155.di S. Benedet-
to di Mantova 48. di S. Maria in Campo Marzo 63.
Modello della Bafilicà di S. Pietro xxxrì.
della Facciata che ferve per Γ Illumina- zione 290. della Sagreftìa 345, della gran Cupola 345. Monte Sinai 36.
Morali di S. Gregorio Papa 171:
Moranfone Milanefe Pittore 133.
Mosè 35. H4.115.119.123.
Τ ζ Mu-
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412 DELLE COSE NOTABILT.
Mufaici elìdenti fopra le due Porte dei àm
Corridori ferrati della Piazza n. deliaci Navicella nel Portico della Baiiiica 24. di S. Pietro fopra la Porta Santa 34. neh Ja Cupola delia Pietà 35. nella Cupola di S* Sekaftiano 4*. nella Cupola del Magra- mente 45?. nella Cappella Gregoriana 54. nella Cappella di S. Michele Arcangelo 7*. nella Cupola della Madonna della Co- lonna p3- della Cappella Clementina 103. della Cupola del Coro 109. della Prefen- tazione ny, del Batteiìmoi*j, nella Cu- pola Maggiore 140,142, Η
Narni Città pag: ìE$.
Navata Maggiore, e iue mifure 3©, 7^*
Navate Minori, e fue mifure 31.
Ne rfi Cardinale »6 r.
Nerone Imperadore xxiv. 5.155. 22<£.
S. Nicodemo 72. 185.
Nicchia, ove fi confervano i Cadaveri de
Pontefici ciefonti 118. della Sagra Corifei· Hone 154. 158. Nicchie Superiori, ed inferiori della Na-
vata Maggiore 129. delle Statue de quattro Piloni ηγ. delle SS. Reliquie_i 158. nel Profpctte efterno della Bafilica S, Niccolò dì Bari Jp. 257.
io Ni*
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INDICE, 4ϊ|
Niccolò III.
Niccolò V. x58.173.174.18*. ipo. 227»
Niccolò Menghini 145.
Niccolò Puflino Pittore 62,
Niccolò Ricciolini Pittore no. 125'.
Niccolò Ronciardo 184,
Niccolò Signorile 251.
Niccolò Τ0ΠΗ0Ι050.
Noè 35. j2j.
Noncorèo Re di Egitto 5,
S, Norberto 145.
Ο
Obelifco della Piazza di S.Pietro, c-fiiG-
mifure pag. 4. 5.7. Oddone Genovefe 228·
Odoardo Cardinale Farnefe 25o,
Oldoino 147.
Oliverio Cardinale Caraffa 247.
Oloferne top.
S. Onofrio 257.
Onofrio Panvinro 38. 40. 154. 228. 251»
Onorato Gaetano 245.
Onorio I. XXVIII. »70.
Oratorio di Sant* Anacleto XXV. 155. de
SS. ProceiTo, e Martiniano 1 $J. di Sha- ria in Turri j68. Orazio Capizzucchi 251,
Orazio Ceniore 6+
Orazio Manenti 50»
Τ ι Or-
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<4H DELLE COSE NOTABILI.
Ordine d'Architettura neiPortico della Piaz^
aa Ovale $, 4. della Facciata ^. del Por- tico Inferiore della Bafilica ip. della_3 Chiefa, e Navate 12ñ. del Portico fupc- rior© 272. della Cupola Maggiore 5i^ delle Otto Stanze Ottagone interne 34$. del Recinto ï fia Profpetta efterno della Bafilica J54. j 5 5% Orlandi Abeced; Pitt. $S.
Organo nella Cappella Gregoriana 5 ?. del
celebre Mofca nella Cappella del Coro Ormifda 179.
Orio Togato 2.25.. Oféa 36. Ottone II. Imperadorc 124. 170. r88.
Ovati m baffirilievi di marmo con ritratti de SS. Pontefici n. con Putti, e Gero* |
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Ñ
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Padre Eterno pigt i42. itf7.
Palazzo dell'Arciprete 158. Vaticano p,.
Joi 168. 271. Quirinale 57. d'Jnnocen- «a Vili. 1?7. della S. Inquifizionc 271. Falla vicino Cardinale Doria 2,7.
Pallj 1J4. ,7
Paluzzo Cardinale Altieri 77.
Pani di Proporzione 49.
Panteon, ï fia Rotonda 15 r, 35,, ^ ^
357· S.Pao-
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INDICE 415
S. Paolo 17. 20. 87. 91. alle acque Salvie
÷7ß·
Paolo I.75.227. Paolo II. 168. 174. 190.
Paolo III. XXIX. ×××Ð.79. 84. 178. 3 ì8.
Paolo IV. XXXIV. 2H.
PaoloV.9.11. 13. 15.17. 20. 38. $S. j€*
88. 92.9$. no. »28. U5· 154. *5o, 165,» 177. 2io. 274.552. Paolo Campi Scultore 146.
Paolo da Siena 170V
Paolo Mucanzio 251.
Paradiii Architetto 345.
S. Pafquale ú. 6ç, 2or.
S. Pafquale Baylon^a.
Pavimento del Portico laftricato di fini mar-
mi 25. delle Navate Minori, e fue quali- tà di marmi 35. 34. 127. della Navata^ Maggiore ij<5. delle Sacre Grotte »5.8.. j-6-O.
Perna Orfini Madre di Niccolò III. 1-93.
Perfecuzionc de' Criftiani XXIV. 155.
Periia pp.
Pelo degli· Argenti 16%,
S. Petronilla 72. 74. 78. U2. 22#.
Piante delle Poiieiuoni della Baiilica Vati-
cana i5j. Piazza ferrata 3 e fue mìfure 1. Ovale 4.
Quadra irregolare- 5. felciata da Bene- detto XIII. 4, - Pie»
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4x£ DELLE COSE NOTABILI.
Piedelhllo della Statua di S. Pietro 134.
S. Pietro Apoftolo 17» 20.24.75. jg. 88.ñê io?. »2?. i$2. 172. 176.177. 20p. 274.
S. Pietro d5 Alcantara 131, S. Pietro Giuitinian© 8p. S. Pietro Nolafco 145. Pietro le Gros Scultore 145". Fietro Cavallini xxix. 24. 38« Pietro Valle Scultore 131. Pietro Lamberti Mufaiciifo 14$, Pietro Natali pp. Pietro Pacilli Scultore 13$. Pietro Cardinale Ottoboni $p. Pietro Bracci Scultore 122. ij2.144, Pietro Bianchi Pittore m, 1^. Pietro Adami Mufaiciifci ai. 105. Pietro Cavaliere Berrettini da Cortona 36 45,5:0.52.5:7.
Pietro Paolo Cavaliere Criftofari Mufai- cifta45'. <?o. 6ç. 74. i2o. iz*. 125.126.
Pier Leone Cavaliere Ghezzi Pittore 6y 230.
Pietro SubJeyras Pittore 6$. Pietro Spagna 12. Pietro Tribuno de* Giuochi 175?» Pietro Suddiacono 175?. Pietro Priore 1S8. Pietro Cardinale Vefcovo Sabinefe ipo»
Pietro Raimondo Zacoite 1 <?o» Pietro Cardinale Fonieca ip$\ Pietro Mallio 251. Pie-
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INDICE. 4**7
Pietro Perugino Pittore 194.
Pietro Santi Bartoli 275:.
Pietra Scelerata 132. di porfido tonda r$o.
di porfido 132., ov'è incifa parte della Bolla di S. Gregorio ni. 168. tonda con buchi che ferve di Chiavica nel Laftrico Superiore 304. tonda 30$„ 3 io. 338.33^» 344. 349. quadra 335.348 S. Pio I. 217.
Pio li. 13.182. x8p. 207»
Pio III. 189.
Pio IV. xxxiv. 31 s· 352«
S. Pio V. xxxiv. 5ig.
Pilailri dell' Anfiteatro j. de Portici ferrati
10.12. del Portico della Chiefa 23. del Portico fuperiore 272. delle Navate Mi- nori 33. della Cappella del Sagramento fi. della Cappella del Coro in. della-* Navata Maggiore 127.129. del Recinto efterno della Chiefa 357.3s8. 359. $60* Pilato 210.
Pilo di marmo Pario con baifirilievi 209.
Piloni della gran Cupola 136.341. $ji.
Pitture a frefco del Cavaliere Giovanni
Lanfranchi 37. del Cavalier Baglioni 66. di Andrea Camaffei 71. Poliandro «<55. *pp. Polidoro da Caravaggio 245. Pompeo Baioni Pittore ^5. Pompeo UgonioijZ, JPon-
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4i8 DELLE COSE NOTABILI .
Ponte con Burbara , e fuo ufo jro.
Porte de IP Antica Bafilica xxvn. de' Porti-
ci ferrati n. Della Bafilica Moderna ip. 20. 2'. 22. Sotto il Depofito d'Innocen- zio XIII. 41. Sotto il Depofito d'Ìnnocen- zio XII.46. nella Cappella del Sagrameli» to S2. ìj. incontro Γ Altare di S. Bafilio 66> incontro Γ Altare della Navicella 71, fotto il Depofitodi Clemente X. 78. ac- canto il Depofito d" Aleifandro VIII. pò. di S. Marta 96,97. della Sagreftla 101. 102. fotto Γ Organo nella Cappella Cle- mentina 103.della Cappella del Coroni, della Stanza de' Cantori^ 18. fotto il De- pofito della Regina della Gran Brettagna 122. fotto ipiedeftalli delle Statue ne_> quattro Piloni, che inducono alle Nicchie delle SS. Reliquie 161. Ravennana, e del Giudizio 100. Appia 172, Vorticella di marmo 200.
Portici del Colonnato 2.3. della Chiefa 1$.
353·
Portico e Facciata Vecchia 177.
Portico Superiore detto la Loggia della Be-
nedizione 271. Prefetto della R. Fabbrica 22.
Prefentazione di Maria Vergine 120.
Privilegio di Carlo Magno Imperadore^?
252 Probatica Pifcina f j.
Probo Anicio 19,
SS. Pro-
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ÌÇ
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INDICE 41?
SS. ProceiTo , e Martinianoffó. 125.
Proipero Brefciano 5. Proipero Cardinale Cantarelli 241. j Profpetto efterno della Bafilica 351. Protocolli d'Iftromenti 253. Prudenza 27, 8p. ^7. 206. CL
Quadriportico dell'Antica Bafilica ÷÷íôô.
Quadro in Mufaico rapprefcntante S. Pietro
34. di S. Niccolò di Bari 39. di S. Seba- ftiano 44. dipinto a frefco della Santiifima Trinità 52, dipinto in tela di S. Maurizio $2. in mufaico di S. Girolamo 60. di S,Ba- llilo 6$. de' SS. ProceiTo , e Marchiano 6ç. di S. Erafmo58. di S. Vvincislao 68. della Navicella 70. di S. Michele Arcan- gelo 71. di S. Petronilla 74. dipinto n_» frefco della Tabìta 76. dipinto in lavagna di S. Pietro che libera lo Stroppio pò. in baflbrilievo di marmo di S. Leone p2. di- pinto in lavagna della Caduta di Simon Mago 97. dipinto in cela de' SS. Simone e Giuda pp. dipinto in tela de' SS. Marzia- le e Valeria 99. dipinto in tela di S. To- maifo Apoilolo 99. dipinto in lavagna-del- ia Crocifiiftone di S. Pietro io.!, dipinto in tela di S. Gregorio Magno da Andrea Sacchi Tanno i<528. 103. in Mufaico de SS. Pietro e Andrea 104. in Mufaico del- ia |
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$20 DELLE COSE NOTABILI.
la Cappella del Coroni, in Mufaico del- j
la Prefentazione 120. in Mufaico della_j Cappella del Battemmo 125.1ç Mufaico nella Cappella della Veronica 162. ßéé__$ ß Mufaico nella Cappella di S.Andrea 186. j, in Muiaico nella Cappella di S. Longino 398. in Mufaico rapprefentante una Ô e ih d' un Apoftolo 198. in Mufaico nella Cap- pella di S. Elena 2o5. dipinto in muro ; della Navicella 274. in tela nella Sagre- #1.2.245. 24,5.247. Nell'Archivio della Bafilka 255.2*8. Quattro Evangeiiiii 180. "j R É
Rainaldo Cardinale Orilni 17^. 193.
Raffaelle Sanzio da Urbino Pittore xx^l 69.87. 91.101.
Raffaele Cavaliere Vanni Pittor Sanefe jo| Rè Magi 114. Rè d'Ungheria 164. Religione 89, 107. *io. Reliquie Intigni 139. Riccardo Cardinale Olivieri 135.188. Ripiani delle Scale della Piazza 14. del Por·* ! tico fuperiore2 70, 275. delle volte 269.
277. 279. 28r. 285. 296. 300. efeq,
Roberto Cardinale Ubaldini 107* &uinartj2., |
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Ru-
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«1
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INDICE
Rupe di Siene 5,
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4*«
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Sacra Confeilìone 130.147. i<2.154. jjjfe;
Sacrifizio di Abramo 115. di Caino , e Abe-
le m,di Noè iv/a d'Ilacco zop. Sacro Ferro della Lancia 183. Sagrario 179. Sagreitìa della Baiìlica 76 Si. «00· 210,
Sagreitani 14*. Sala Regia del Palazzo Quirinale 74.
Salomone pf. Salvadore <U marmo co» Angioli 174, 1^7» 2θ5.
Samuele xop» ;
Santo Sudario i6q* «
Sapienza 144,
Saul 109.. ■»
Scala-delia Baiìlica nella Piazza ri. a lumi- ·
ca del Campanile 23. che dai Portico van* no allo fpiazzo dellaSagreftìa 28.Prim^ a lumaca fatta a gradini 41. 288. Segreta-di Siilo V. 52, ipi. Prima a lumaca grande piana 66, 28S. Seconda a lumaca grande piana 287. Seconda fatta a gradini 78* 287. Terza fatta a gradini pò, 283. Ter- za a lumaca grande p6. *g*. Quarta a Lu- maca grande io*. »S5. Quinta a lumaca grande 1«. t66. Nei quattro Piloni che conducono alle Nicchie delle Reliquie |
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4ii%mtLl· COSE NOTABILI.
16*. che conduce alla ftanza Capitolare
ed altre Stanzuoie *?6. dell'Archivio 148. delia Guardarobba 259. fopra la Volta__» della Cappella del Battefimo , che intro- duce alla Loggia della Benedizione *70. cfterne per falire alle due Cupole Grego- riana , e Clementina 314. interne in det- te Cupole 31*. efterne per falire alla Cu- pola Maggiore 3 19. interne nel Mafchio 3*0, interne nel Tamburo 3 »3. interne_> nel Catino 343. 32*. 3*8. interne nella Lanterna 333. nel Pilone delia Veronica J41. nelle quattro Cupole interne Ottan- golari 342. Scienza 133.
Scipione Cardinale Borghefe iij. *£$.
Sedia Geftatoria 8i#
Segretario 3g.
Seminario di S. Pietro 13*.
-Sepolcro de'SS. Apoiloli Pietro, e Paolo *54· if 8,179, di Paolo II. 174. di Nic- colò V. 174. ipe, di Marcello II. 174. I93, del Cardinale Berardo Eruli 174. 111. 194. di Bonifazio Vili. 187. ad Cardinale Stefano Nardini 187. di Car- lotta Regina di Cipri 187. d' Ottone IL Imperadore 188. di Francefco Tebaldef- chi 188. 189. di Felice Diacono ivi di Gregorio V. ivi, di Adriano IV. ivi, ai Pio IL ivi di Pio III. ivi,à[ Agoilino Pic- coiomùiiipo, di Bonifazio Vili, ivi.di Pie-
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INDICE 423
Pietro Raimondo ipo. di Aloib Vignaco-
urtivi, del Cardinale Benedetto Gaetano ivi, di Giacomo Gaetano m,del Cardina- le Pietro VefcovoSabinefem, di Pao- lo II. úíß,Üé Giulio III. m,di Niccolò III. Oriìni e di due Cardinali della detta Fa- miglia ip2. ip:>. di Innocenzio VII. ip^. d'Innocenzio IX. ivi, del Cardinale Pie- tro Fonfeca ivi, del Cardinale Ardicino della Porta il Seniore ivi, del Cardinale Battifta Zeno /w,d'UrbanoVI. ßíß,Ü'é Franr» cefco Bandinì Piccolomini 1^4. di Agne- fina Colonna Gaetani /v/,di MafEolo JLam- pugnano ivi, di un Nobile Cavaliere·»- Francefe ivi,di Teobaldo di Monte Rodò ivi9di Gio: Battifta Pierbenedettì ivì% del Cardinale Giovanni Langrolalio ivi, dei Cardinale Ardicino della Porta il Gi-unio* re ivi. Sepoltura de Réverendiifimi Signori Cano>
airi 23*. de Benefiziati, e Chierici del-» la Baiilica *4tf. Sermóneta Pittore 246".
S.Ser vailo 112.
Sibilla Cumèa 16. Frigia ivi ì
Siena Città della Tofcana 2.
S. Silveftro 12?. i41. 155.
SilveftroII. 2{j.
Simonetti Cardinale 262,
Slos Scultore 144.
Simon Mago pi. 215".
V æ S$. S*
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4Η DELLE COSE NOTABILI.
SS» Simone e Giuda 98.
Simone Vvert Pittore 1**.
Simone Memmio Pittore Sanefe i5p. 2i89
Simmaco P. i?7.
S. Siilo· I. 208.
Siilo IV. xxvnu 38. ss> no. iitf. s£*, 17«,
*o8. 247. *ίο. ^ilb V. xxxv. ys. 140. 318.
S. Sofia ì6i. 365, j58, 373. 574.
Speranza 25.
Spirito Santo 85.
Stanza per fervizio della Chieià 46, Stan-
zuole ove vanno a far la preparazione i Sa- cri Mìniftri 2 jf. Stanza Capitolare, ed altre Stanzuole nella Sagrestìa 2 $7. ad ufo dell' Archivio, e della Guardarobba 84. 448. fopra gl'Ar chi delle Navate Minori 276. nelle groflezze de* muri de Pilaftri dietro i Depoiiti di Clemente X. ed Ale£ fandro Vili. 28$. »84. Gfcura bislunga ■'-■ che-ferve di Guardarobba *8p. fopra la
Volta delia Cappella della Prefentazione 2po. *pj. ofcura fopra laVolta delIaCap- pella del Battefimo- ivi9éél Modello della Facciata m*, delle Campane , ed altra dicontro iìmile 294. , ofcura fopra gì* Archi che ricuoprono i Depoiiti di Leo- j jje XI., e di Gregorio XIV. 2p5. ofcure con Nicchie negl'Angoli del Recinto del- la Chiefa z99. de* Porporini 500. dm divcrfc fotto lo fchifo di piombo nel La- fe itria> |
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INDICE t2$
lirico fuperiore 3 07. con tetto a due pen-
denze , ove fi ccnfervano le fiaccole ivi iei piccole nel Tamburo delle Cupole^ Gregoriana , e Clementina 314, otta Stanze Ottagone nel Ter^o Piano 343. Statue novantalei di PietraTiburtina 2. qua- rantaquattro di-Pietra umile i*. due ài marmo bianco 13.. Tredici gigantefche di pietra Tiburtina ij. Quarantaquattro di Stucco 23. otto di. Pietra Tiburtina 2^ 27. duelquefìri 26. 28. delia Pietà di marmo bianco 3*. Tre di marmo 5*. due di marmo s9. Tre di marmo 77. fei di metallo 84. una di metallo e due di marc- ino 8?..due dì metallo , e due di marmo 8<5, cinque di marmo, ed una di' metallo· 96· twdi marmo 106. tre ài marmo io7« Due di'metallo , e quattro di marmo ú éã. Una di marmo 121. Ventotto di Stucco igr. 132. 133.134. 344. Diciotto di mar-- »0 ijj. 153,134.144. Una di metallo 134»· 175. Quattro di marmo gigante-felle 137. quattro di metallo ijo. Trentacinque'di marmo 16 f. j58. 1^.173· 174. 177. i$o*. *ïï. 2è4^ 2Cf. 208. 215. due di metalli dorate 24 o. due d'argento 244». Stefano Monot Scult ore 108.- Stefano Pózzi Pittor e éïß,- Stefano Speranza 48* . Stefano Cardinale Nardini 1 87. Strada detta Borgo Nuovo 1. detta Borgo Vecchio.·/«*; ' V $ Strop- |
||||
<ì<5 DELLE COSE NOTABILI s
. Stroppio roOi Studio del Mufaico 72, 77. 8p. 94, ior* SS. Sudano 234.2,59* Ô
Tabelle ove fono notate le Coronazioni di
tutte le Immagini di Noftra Signora , fat- te dai Reverendi Aimo Capitolo Vatica- no pag4 254. 2,55. 259. con Piante della Bafilìca z$g» Tabita 76. 8 8. Tacito Amai. xxxv„ Taddeo Zuccari 23 2. Tavole fei incife in rame collocate alla fine delprefente Tomo I.
Tagione Vefcovo di Saragozza 171. Teobaldo di Monte Roifo 1^4, & Ô ck sforo iij. Tempio dì Marte xxm. d'Apolline xxfir,
, di.Romolo-xxviì. di S. Petronilla 112. delia Madonna della Febbre ivi, del Pan- : ieon detto la Rotonda 362. di S, Sofìa in Coilantinopoli $65. di S. Maria del Fiore ß di Firenze 367. di Salomone 572.. antico della Pace di Roma 3 74. di S» Paolo di Londra 375. di Milano ivi. Teodoilo Imperadore 180» S. Terefa 131. Terenzio 251. Tetto dell'antica Bilica XXVUL che rlcuo
pre
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ÌNDICE v?i
pre le Volte della Nuova Baiilica 300·
31$. jTtf. 317. 335.3.37.347* Tevere Fiume xxii.
Tiberio Imperadore 5,
Tiberio Aifarano 132, 228. 247. z$ !..2.5,.$♦
Tiìberienfe 164.
Tobia 72.
TomaiTo Cardinale Oriini 75..
S. Tomaio d'Aquino ^4.
S. Tomatfo Apoitolo 98. 145·*
TomaiTo Romano Pittore 218.
Trasfigurazione del Signore ιοί.
Travi della Vecchia Baiìlka 20..
Tribuna dell'Antica Baiilica xxxti \$f9
Aquilonare della moderna Baiilica 66* di
mezzo 79. meridionale p8„.
SS. -Trinità4p, 52* 124.22p. V
S, Valeria V,, e M. pag, 96.97* 14&.
Val entino Pittor Franceie 6η*
Vaiente Imperadore 55,..
Valore de lei Candelieri, e Croce d'argen-
to dorato , detticommunemente la muta· d'oro 351. Vedova diSarepta 115..
Verità $6*
Veronica 137. 145. itfi. 1^3, itfj, xS^
217. 2j4. Ver fi incili in tavola di marmo i6y*.
Vef cavo di Suez 2.54, , Ugo |
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428 DELLE COSE NOTABILI.
Ugo Canonico Ubaldini 241..
Ugo da Carpi 234.
Ugone Lingles di Nicofia 228».
Vicario di S. Pietro 114*
"Vigilanza 144. 207-
Viilalpando $73.
Vincenzio Cardinale Petra 47»
S. Vincenzio de Paoli 132.
S.Vvincislao 144. 174.
Vvincislao II. Rè d'Ungheria ι&μ
S. Vitale Cardinale 265».
S, Vittore I. 165.
Vittoria 131.
tVirtù eipreffe in Stucco 129. di metallo in
baiibrilievo 54. di marmo 25. 27.47. 58^ 77, 85. $6.96. 106. 107. 217, 204. Virtuoii Mufaicifti 75,. 77, 8p. <?4.101,
yitruvio354· $6$a |
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IL FINE,
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