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V
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Anatomia
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9
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DEL CAVALLO
INFERMITA
ET SVOI RIMEDI!.
OPERA NVOVA, DEGNA DI QVALSIVOGLIA
Prencipe, &Caualiere,&molconece(làriaà Filofofi, Medici,
Cauallerizzi, & Marefcakhi.
DEL SIGNOR CARLO RVINI
SENATOR BOLOGNESE»
«Adornata di bellìjfime Figure > le guati dimoflra.no tutta l'Anatomìa di ejjo Cauallo .
DIVISA IN DVE VOLVMI-
De quali quefto Primo, in cinque Libri copiolàmente dichiara tutte le
colè appartenenti alla detta Anatomia. Con dm bellifsìmc Tauole, ma de' Capitoli, f$1 altra delle cofe notabili.
CON LÌOSW5A J3F SUPERIORI, ET PRIVILEGIO,
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IN VENETIA, M DC XVIII.
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-~±...-,"-, - '-.txv ,.-j..;
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ApprefTo Fiorauante Prati.
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ALL ILLVSTRISSIMO
ET ECCELLENTISSIMO
SIGNORE
Et Patron Colendifsimo,
IL SIGNOR
D. PAVLO GIORDANO ORSINO
DVCA DI BRACCIANO. |
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Veirhonorato grido,e quella rifuonante fama,
eh' hoggimai ha riempito il mondo tutto del- le rare qualità, le quali da gli Aui llluftri, e glorìofi di V. S. Uluftrifs. & EccelL nella per* fonatila, per raggion dilegitima fucceffione paffete, la rendono preflò à tutti riguardeuole, sforzano ognvno, pur eh' habbia qualche picciola fcintilla di lume diraggione,àviuereaffettionatifsimo feruitore dicofiillu- ftre Signore, di fi caro, e compito Prencipe. Quindi è che fendo io defiderofc(più ch'altri forfe)d'acquiftare la feruitù di perfone e per nobiltà di fangue illuftri, e per virtù famo- lò, ho deliberato di tentare, fé fatto mi veniffe C il che fpero però dalla fua innata bontà, e clemenza ottenere; d'entrar anch'io nel numero di quelli, che felici, econtenti fi godono lòtto l'ombra della fua protettìone. Laonde hauendo io ftampato l'Anatomia del Cauallo;Opera dell'Uluftrifs. Sig. Carlo Ruini, gentilhuomo óc Senator Bolognefe, libro de- gno veramente di comparir folo auanti Caualieri, e Pren- cipi(fra quali V.S.Illuftrifs.& Eccellentifsima merita il pri- mo luogo, mercè delle Angolari fue virtù,che più la rendo- A 2 no il-
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m iUuftre,e doriofò, che non l'antica nobiltà dalla quale
ella diicende.)Si per la materia che in elio ficontiene,fiancp gerla dignità dell'Autore, à lei ho voluto particolarmente dedicarla:ne iaprei certamente di q uefto altra cagioneafle- gnarneche vn'occultapoffanza (di fato direi fé Chriftiano non folli ) che in y n certo modo mi forza à portarli partico- Iarriuerenza5& efìfere a hi & all'IUuftriffima fua cafa partia- iilfimamenteaffettionato. Con etto dunque me ne vengo ^llaprefenzadiV.SJlluftrifs?&Eccellentiffi guifa a punto che far foleuano già quei popoli, de quali fi comparire auanti à loro
Frencipi, efaironi con le mani vuote, cofi io mi apprefen- to al fu© nobiliffimo cofpetto con quello mio picciol dono; ninnolodico 1pli rì&ncirHar\r\ i ™^;+** ^ i~ ^__* 'i -.- -,; . ■■
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"• " ~^ ^^"j^iiciiuciilc i dm m ouon volere ella sradiice,ad
accettare quello picciol tributo della fomma riuerenza che aebitamente li pqrto5& da KSig.Dio pregandole oeni compita felicità e contento humiliffimo melmcliino. Di Venctia il Mele d'Ottobre 1612- |
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Jpi V. £ Ibflri/s. & Eccellentifsma
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HumiUfsìmo Semìtore
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Trancerò Tratì.
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DELLA
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ANATOMIA
DEL CAVALLO
Libro Primo.
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wSQ&3&fir
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V
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PROEMIO.
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"KA li molti penfìeri, che dalla bontà del grande Iddio
furono dati a gli huomini ad inuefligar le co fé, colmerò deìl indujlria loro j neffun altro di maggior pregio ( al mio parere ) fu }ne farà giamai di quello, cheintorno àgli alti3 & diuini mijìerij }& profondi fegreti dellafagace^S' pro- Utda Natura commune sattolge. Effendo, che per quefla via Jota ft ven- ga , nonfolamenteaìla Metteuok cognitione di tutte le co fé naturali 5 ma ancora alperfetto conofcim^ta (per quanto e lecito allhuomo) del primo principio, (f prima caufa di tuttele COfigenerate, infieme coni eterne} al- tra l'incomprenfibilegrandeT^a di quello: dal faper delle quad co(elam~ ma noflra, come di proprio cibo ,fipafie> (5' flnutrifce 5 ($ acquisla ,per qMnto n'è conceduto, l'intiera fùa perfezione ; per la quale fafsi in parte Ìhuomofimile a Dio, più che per qualunque altro meZjO} che in effofia; del che [opra ogn altro oggetto deue ragioneuolmente thuomo effer de/ìderofo} £f accefo. Pet la qual co fa effendomi ciò caduto nell'animo, & per quan- to e flato dame conofauto3& imparato, & per la dolce%z,a, & diletto, che dal cercar di faperefuolnafcere ; fra mefleffo ho penfato} come poi efsi in qualche parte far acquifio diquello,cb'iogiudicaua doner e ogni ben na- tohuomo, con ogni diligenza procurare di compitamente confeguire $& dopo lungo riuolgimento di pen fieri nell animo,finalmente venni in opinio- ne di potere mandar ad effetto que fio da me giudicato honeflo defìderto 9 qualvolta mi volgef si alla confideratione dell'art ifictofo magifiero nel cor- po delcaualìo y Of dell'hifi oria dellafuacompofittone, & da que fio per con- feguente Venifsi alla conofcenz^a della compiefsione di quello, Óf alla con- feruatione della fua vit alquanto per me fi poi effe j per effer e egli cos) degno A 3 animale.
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I PelPAnatomja
animaleSgradito in tantoché i Prencipi ttefìi, & i 7{e de tempi nofiri,
non che gli huovnini nobili,per dar fegno della virtù,®3 nobiltà loro, hanno prefo dal nome fuo quello di Caualiere, in honore[ingoiare per loro meàefi- :mi;oltral'eferdotato ditante,&'sìlodeuoli0 rar^qualk^cheperauev- tura nonfitroua verun* altropriuo di ragione, al quale la naturala slat a tanto benigna, & corte/è, quanto à quolosfcorgendofiin lui vnimmenfq ardirei'vn:'amor grande;wiothuomo .congiunto aHa naturaifua doci- lità ;percioche egli (come tuttauia reggiamo ) non meno è atto ad appren- dere quello , à che può perhumano ammae tiramento giungerela Propria jua conditions chefia Ihuomoallecofi apprendili da lui) & del continuo | tanto fedele, f$ gioueuole allhuomo 3 che nonfolo in guerra,^ nelle do- meniche^ famigliarla^ uata di quello, farebbe la vita humana molto più afpra, & fatico fa * ma
ancora ne i fola^zj, come nelle e accie, ne i corfi, nelle gioire 3 ne i torneo- menti, & ne gli altri giuochi dell'armeggiare Ragionali grandifsimo con- tento , & aiuto. Ma che dirò poi del fuo valor e idei quale fa piena fede la continua,^ Unga efperien\a, & l'ampia teflimomJ^a, che ne rendo- no gli illufìri fatti di motti cavalli, per li quali Re più figgi, (f gli Impera- tori più grandi gli hanno inf omino pregiohauuti. Laonde (fin vita , (f in morte loro, {? con slam, ^piramidi, (f/epoìchri, & denominando popoli, & terre da i nomi di quelli, gli hanno fat ti chiari, £f immortali; & motu eccellentilstmi Toeti co i loro ben colti verft, £f poemi gli h*nno di modo celebrati, che fi fono aizzati quafifno al ciclo- ~*te- quale mia delibe- ratione, altra le dette ragioni ,mi k* Jf irto anco vna voglia intenta, che. fempre. hhhaumo digm^^a cofi nobile animale s del quale fin da teneri anm mi fon dilettato , & {eruit o ; (f in que f o proponimento tanto più mi confirmai, quanto chenejjunaltrofmadhora ( chHofappia ) ha fatto in talmat erta, com' io defideraua. Stimandofimìlmentedouer quello mio difcorfoefer grato À molti, nonmenocheprofitteuoleffcoprendoloro il modo èconojcerlepartitf Sfoconerei generofoanimale, & tanto vtile al mondo, & digiouamentosì vim alla
falutelorc> fdqnd modo fino àqueslo tempo m vede) l'fiate[àgli huomininafeofto;.' fo[dunquevedrò principalmente,
con ogni diligenza à mepofsibikmprima ciajcune delle membra nel cor- podei'cauallo: dipoi tratterò de gli a fati ,'ef dell'effenz.a de'fuoi md ; & inficnemoflreròlavia>con la qnak artificio f amente oprandoti >per lopih fipoffa ri fonar e sì merit euole3 £f nobile animale^. |
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Ctl che
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Del C au alio. Lib. I. 3
Ciò che fia il caualio, ($f delle partì fimtlarì dì quella.
Cap. I» Olendo io adunque prima d'ogni altra cofa hauere ragionamen-
to delle parti materiali, & corporee del cauallo, delle quali altre fono femplici, & fimilari ; & altre compofte, & diffirailari; fa di- bifogno, che prima io tratti delle fimilari, come di quelle, delle quali le diflìmilari fono compofte; & effendo che da i Filofofi, & da i Medici fia ftato a baftanza infegnato ciò che fiano le fimilari, come la carne, i nerui, & altre fimili; & quello,che le diffimilari, come il capo, le brac- cia, il thorace, & l'altretalii non mi affaticheròin dire ciò che fiano.ma folo dirò quante,& quali fiano nel caualloril quale per hora farà vn'animale atto a Defi^t^ portar l'huomo,& a feruirlo nella battaglia nitribile. Le (uè parti fimilari fono ne dei-ca* fimili a quelle dell'huomo per la maggior parte ; & quefte fono l'offa, fonda- m . mento, &bafe dell'altre, le cartilagini, iligamentije membrane, i tendini, i neruij'arterie,le vene,lacarne,& la pelle; apprefsole quali fono il graffo, oue- ^ZìmZ rofeuo, la midolla,]" peli, &Tvgne;& di quefte non è principal mio proponi- «fo- mento appieno di ragionare j ma folo d'accennarle per pafsaggio, come quel- le, che non effendo veramente parti del corpo, al propofìto mio frano ancora dì poco,ò neffun giouamento;ne meno dell'officioso vfo dell'altre in generale intendo trattare > effendone ftato a baftanza detto da Galeno, & da molti al tri Medici; fi come lafciando ancora da parte il modo refolutiuo di quelli, che hanno fcrittoThiftoria della compofitione del corpo humano, acciochegli Qrdine^ huomini intendenti, & amatori de i caualli poffano in vna occhiata, lenza fi" che fittene, uolgere tante carte, conofcer le parti delle membra affette, & farle curare 5 fo- in ìmf° Io dirò quante, & quali di effe fiano in ciafeuna parte inftrumentale, & dilli- ° milare del medefimo,per la cognicionede gli affetti loro, &quello, che operi- no in qualunque parte : incominciando fempre in ciafeuna di quelle, dall'in- terne, ò intrinfeche, che dir vogliamo, venendo all'efterne, ò eftrinfecbe, & a quelle,che più al fenfo s'auicinano,fino all'apparente pellejeffendo che ne paia5 che quefte fienoftate in vltimo foprapofte a quelle dalla Natura. 'Del capo del cauallo. CaP' ^'
Iuidefi adunque il caualio, come in maggiori, & principali fue muirlom
parti in quattro ; cioè, nella parte animale, nella fpiritale, nella_, deicauaiio nutritìua, & nella generatiua, alle quali s'aggiungono gli eftre- n^nt^ mi. Dalla parte animale detta capo, ouero tefta, come fuperiore all'altre, & piùartificiofamcnte dalla Natura comporrà comin- ciaremo, & da quella alle inferiori di mano in mano difenderemo, efpofte-» prima tutte le fue parti,& gli inftromenti de i {enfi, che in quella fi ritrouano. Nel vuoto dunque dell'odo della tefta del cauallo, che al craneo dell' huomo cJu%dd corrifponde, è pofto il ceruello parte principaliffima di efso, fonte, & origine di tutti i fenfi, & d'ogni mouimento; & per l'ofso della tefta ^ancorché per la Jj^t forma fc»a tanto varia non così chiaramente, & diftintamente fi veggia,& di- A feerna, come nel capo humanoj intendo io tutta quella parte del capo, che di fotto,verfo la mafeella èdiuifa, &diftinta dalla cómiflura coronale,&eamina A4 a lungo
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4 Dell'Anatomia
a lungo pe'1 mezo delle coneauità de gli occhi, fino alle bafe , & al fondo
della tefta : & dipoi diftendendofi all'insù abbraccia tutto 1 occipitio ; & elfo n ,,, ceruello confiderato in proportione con tutto il refto dd corpo di quefto ani- <to cernei- male* e cosi picciolo, che potria a ciaicuno facilmente apportar mera uiglia; il ■Mot0 na- 9ua'e V°^fse confiderare, come yn animale di così gran corpo, & ài tania fie- fcedaiic^> rezza,habbia sì picciolo ceruelloj&comeeffer pofla,che da sì pccocorpo hab- bellina- bia origine la copia de gli {piritiche a tanti mufcoli,& ài tanta gradezza dan- fcono dai- no la forza d'vn moto tale, quale fi vede efler nel caualJo; & come dail'iftefso /« cernei- fonte?nei|g parte di fotto,& più bafsa di quello,nafcono le fette paia di nerui, Figuradei ch'efcono della tefta,&le portioni,chevannoallenari,&Iafpinal midollacon ceruello. ^ ^Q. ner^ jnntTmerab>ilis lVno,,& l'altro,de' quali è afsai maggiore, che non fono quelli dell' huomo. Ha di più il ceruello del cauallo l'iftefla forma,che ha delle cer- la coneauità dell'oiTo^tutta col corpo fuo riempiendola.La parte diqudlo,che 'ueiu. rifguarda la nuca5 detta fu cerebello,quafi picciollo ceruello: quella,che verfo dei erCaLi la fronte è pofta,fi chiama volgarmente le ceruella,come corpo,ò foftanza di- io fi^df uifa,medìante vna tela,in parte deftra,& finiftra:&quefte pani paragonate a queïedlt quelIedell'huomoshannoaltrofito, altraforma,altra figura,& grandezza di- t'hxoMo. uerfa: percioche il cerebello humanooccupa la parte di dietro,& più balfa del capo,che lì chiama la collötola:il quale è dieci volte minorenne le ceruella,& è facto in guifa d'vna palla larga, chefia alquanto piana nella cima ; & tonda verfo la bafe;& piùlarga,cheiunga,&groiTa: le ceruella riempiono tutto il re- fto del vuoto della tefta,& la pai te di dietro deiroccipitiojcontenendofotto di fé il cerebello, veftito, & cinto dalla membrana dura; le impreffioni del quale fono più fuperficiali,& men profonde,& fanno manchi giri di quelIe,c'hanno je ceruella del medefimo; ma ne i caualli il cerebello inficmecol principio del- wj§§ *a opinai midolla è fituato nella parte di dietro della teft3,fotto loffodeirocci- rebeih dei pitio, col quale è contiguo; & è maggiore affai di quello deli'huomoj & fei, q cauallo. |-etce yolte'minor delle ceruella dell'iftefso cauallo : è Più lungo, che largo, & nella cima è più largo * che nel fondo * & per la parte di fopra è tutto pieno di crefpes& ineguaJe,inalzandofi meo in quefta parte nel mezo,chequafi aggua- glial'aitezza delle ceruella: perquelladifottoècuruo, ödifcio, fenzagiri, & quafi eguale ; per li lati che toccano l'ofsa, feguendo la forma di quelle è quali puato; per la parte dinanzi che rifguarda le natiche, ha dell'acuto; per quella, che è verfo la nuca, ha del tódo; & tutto infiemerapprefenta vna moltitudine di quei vermi,che fi ritrouano ne gli arbori,radunata infieme;i quali hano cref- pe infinite,egualmentediftinte pel trauerfo de i corpi Ioro;& pare fatta di duo M'doiia y°bi & quelli fteffi vermicelli, che nel mezo habbiano vn verme grande, che fpiJiela- s'inalza fopra gli altri ; ò pare vn'inuoglio fatto de gl'inteftini groffi, & con la SPdne Parte acuta rilguarda le natiche ; & quefto corpo con la parte di fotto è vera- daiie cer- menteattaccato,& vnito con la midolla della fpina,che piglia il fuo nafeimen- lari 'Zi toinquefti animali parte dalleceruella,& parte dalcerebellojilchenonfi vede cerebello. neirhuomo,eflendoui fra l'vno, & l'altro vna tela fottile,che gli diuide; & na- ddceretei derido la midolla dalle ceruella;& ha la fua foftanza alquato diffimile da q uel- io, & delie la delle ceruella,efsendo meno morbido,& men tenero,&di colore diuerfo da dimrfe^ quellejpoichequeftoèìdi colorrofso,& quelle bianche, & candide fonoj&i colore 'del giri,ò tjuolgi menti fuoi fono più cupi3& più profondi di quelli delle ceruella: oleìfere \t <$a$ minori, comefi e detto, di quelle deirhuomo, fono pofte nella parte buio dmr pju (jjnanzi della cefta, fotto l'ofso del fincipitio, & quello della fronte; con li #■ quali |
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DelCauallo. Lib,!, j
squali confinano; & fono quafi di figura rotondala in guifa, chela larghezza l™pJef{°j
fia eguale, ò poco minore della lunghezza ; eflendo però la parte dauanti piU ceruella, et larga di quella di dietro, che a guifa d'vouo finifce in acuto ottufo : con que- ffj^frf ftOjprefuppofitOj,che Tvouo fia così corto, & groflb pel trauerfo,ehe le due di- sito,&fi- menfioni foflero pari, & eguali; & hanno per la parte di fuori certe impreffio- fe™Jf? ni, che fanno alcuni intorti giri : le quali rapprefentano la figura de i rauolgi- dei cauaU menti de gli inteftini fottili,ò delle nuuole delineate da i Pittori;& furono fat- loJchefine te per nutrire le ceruella, come ancora fu fatta quella lunga impreffione della fimi»0 '*■ membrana,che le diuide in due parti,- percioche fenza quella diuifionej& fen- 3*£« za quei giri, quella parte delle ceruella} che rifguarda la parte delira, & la fini- ueiu. fìra, non haurebbe potuto nutrirli; & in ambedue quefte parti, per la loro fo- flanza,fi veggiono fparfe alcune picciole punte di fangue; & tra le ceruella, & Vene Mie- li cerebello fotto la membrana dura vanno due vene grofse, vna d'ogni lato, "ruc a' che fi vnifcono infieme:le quali deriuando dalle vene giugulari efterne,& tra- panando per li buchi dell'ofso, gli apportano il fangue, & gli fpiriti vitali ; & per l'ifteflbfine va perfotto le ceruella vn ramo delle vene giugulari interne: il quale montando per la fpinal midolla dentro i buchi de' nodi,camina quafi pel mezo del principio d'efla midolla, per di fopra alla parte più bafsa di quella. Ha oltre di quello il ceruello molte parti variamente, & diu.erfamente deno- minate ò dall'vfo, ò dalla forma, ò dalla vtilità loro, come il corpo callofb, & quello fimile ad vna volta, la teftudine, la glandula,& altri limili: le quali non fono però foftanze diuerfe,& feparate,da lui,ma talmente vnite3& continuate con effo,che fenza taglio non fi poffono diuidere; come ne anche il cerebello, eflendo in alcune parti tenaciffimamente attaccato con lui. Del corpo, chiamato cal/o/o-, ($f del trameno del de tiro, q§f Jìnìfiro ventricolo*
Cap. UL
L corpo callofo del ceruello (così nominato,per eflere egli più fo-
do dell'altre parti del ceruello, delle quali è ancor più bianco ) è sito dei polio nel mezo delle ceruella ; come fi vede, feparando alquanto JJ£° cd~ con le mani la parte deftra dalla finiftra;& è vn corpo lungo, più angufto, tiretto, & alto di quello, che nel corpo humano fi vede. Sopra quello RMi di corpo dalle bande, per il longo, fono due leni, ò riuoli, fcolpiti nella foftanza w&* Par delle ceruella, a guifa di due linee profonde; l'officio delle quali è generare rc>" gli fpiriti animali, & guidare le flemme, che fi generano nel capo per fopra il corpo callofo verfo il palato,& il nafo;la faccia di fopra è più gobba, & curua, fi^Tdei che non è quella deH'huomo; quella di fotto parimente,& di dentro, aperto il g* cal~ deliro, & il finiftro ventricolo 5 è alquanto più inarcata insù ; & è più lontana Faccia di dal fondo, & bafe de i ventricoli ; ancorché habbiano gli huornini maggior iom- ceruella del cauallo: il che forti auiene, hauendo quelli animali dibifogno an- cora effi di gran copia di fpiriti, per li fuoi tantogagliardi mouimcnti;per ha- uer voluto fupplirela Natura con l'altezza in quella parte,doue mancaua nel- la latghezza,cagionata dalla forma del capò, & delle ceruella più picciole, & ftrette di quelle deirhuomo. Nel mezo di quello corpo callofo, nella parte di ^r1mzj) fotto,dallafUa medefima foftanza,nafcevn paramentopiù alto dell'humano, tric™Jm ejic pende a)ringiù>& s'attacca,& s'inferifce nel corpo fimile ad vna volra,che perla
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6 Dell'Anatomia
per la fualucidezza,& tranfparenza,è ftatodetto da alcuni pietrafcagliofa;co
il quale,non altrimenti,che con la membrana,c'ha forma di falce,fidiuidono
le ceruella, fi fepara il ventricolo deftro dal finiftro ; acciochericeuendorvno
alcuna offefa, non così tofto la contribuifca all'altro; ma pofla in tanto fare le
opcrationi fue,& foftentare le parti del corpo, col mezo delli fpiriti,che da lui
Officio del deriuano. Il corpo callofo, & il fuo partimento non hanno membrana alcuna
t$1&td dottile, che gli vefta, ne vene, che vi portino il fangue; ma fogliono dalle parti
tmme%o. vicine il {uo nutrimento riceuere. L'officio di quefto corpo è di congiungerela
parte deftra del ceruello con la finiftra, & infieme d'inalzarle, & folleuarle col
mezo del Tuo tramezo,& con la fua fodezza di foftenerle,che non fi abbaffino,ò
cadano; per vietare che i ventricoli,& lecauità fottopofteli, oue quelli fpiriti fi
fanno perfetti^ animali,non fiano oppreife,& otturate,riépiendofi di quelle.
'De ì ventricoli della tejìa. Cap, III /•
tkmdà % S^BSflS Ono *~otco ^* 9ue^° corP° k dette àue prime concauità, ò ven-
triTpio°.y JSRft tricoli , di forma varia, & oblonga , & più angufte, & corte, Se-
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di maggior'altezza, & più profonde,& concaue ne i finirne non
fono quelle dell' huomo; & maffimamente nella parte dinanzi.' perciocheScendendoallingiù,entrano nellafofìanzadelle cer- uella lo f patio quafi di tre dita di larghezza; & la deftra rifpondealla finiftra, in figura, in fito, & in tutto il refto: Onde tutto quello, che fi dirà dell'vno di loro, feruirà alla cognitione dell'altro. La deftra concauità s eftende quafi per tutto il lungo della parte deftra delle ceruella, & con i fuoi fini è tanto lontana dalia fronte, & dall' occipitio, quanto il lato di fuori di tifa è feparato dalle»» tempie;& il lato di denrro,quanto dura il corpo cailoio è molto vicino ai fini- ftro lato di dentro dell' altra concauità, non vi eflendo altro mezo, che il tra- mezo del corpo callofo;ma come arriua a quella parte delle ceruella,che s'ap- poggiano (opra la membrana dura, che diuide le ceruella dal cerebello, & a quelle, che s"auicinano alla fronte, fé le allontana grandemente ; interponen- dofi fra di loro (oltra le membrane) vna buona quantità di ceruella, per divi- derle, & fepararìe; dal che ancora auiene, che il lato di fuori del deftro ventri- colo fi torce più verfo il lato dritto al principio, .& al fine, che nel mezo ; & il lato finiitro \ & di dentro fporge più nel mezo verfo il lato finiftro, che nel principio, -'& nel fine ; & che la parte dinanzi, che rifguarda la fronte, & quel- la di dietro, che è pofta verfo l'occipitio,fiano ottufe, & rotonde; oltra di que- fto la parte di dietro di queftacauità feende giù per la ibftanza delle ceruella yedojnanzi, facendoli a poco a poco più ftretta,& profonda, fin che finifea S^SS doue nafeono sii ftromenti dell'odorato,■& i nerui della vifta, che tutti hanno u> ddr odo origine dalla parte dinanzi,& più balla del ceruello, fotto il fine anteriore de i \Ty$Z' ventricoli; & cala quefto condotto giunto alla metà della fua lunghezza nella foftanza delle ceruella 3 '& come vna punta di corno va a finire nella parte più baffo delleceruella in vna doppiezza loro. Quefta concauità è coperta d'vna membrana candida, & fottile,& d'vno h umore acq uofo; & perla parte di fo- pra èhfcia, & eguale; & per la parte di fotto afpra, per cagione del feno fatto per ageuolare il corfo della flemma; il quale partendoli dal latodi fuori della ì parte di dentro di quefto ventricolo, fé ne va obliquamente a quella conca- uità, che diremo eflere il terzo ventricolo ; & di più in feftefkriceuonoque- fte due
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Del Cauaülo. Lib. I. 7
|b àm ^rime cauità alcune arterie rami delle citeriori del capo; lequah', giiïte ^ cfof
che iono a quelle glandoie,che fono fottp l'orecchie,& dietro alla mafceììa di & fecondo fotto,diuidendofi in più rarnL ne mandano vno dal lato deftro3 & vno dal ]atp Tt/rvü* fiöiftr© > che entrando per quei due buchi grandi, che fono vno da ogni lato g nella partedi dietro, nella bafe fot to l'pfsp petrofo, doueè il procefsoityloide? vanno perdi dietro fottola membrana dura, & auanti che arriuino alla glan- dola della pituitari congiungono infieme fefsendo dittanti F vno dall'altro la larghezza d'vn dito grotto^ col mezo d'vn pezzo d'arteria trafuerfaie, che fa molti buchi a guifa di rete ; dipoi con la medefima diftanza caminano, fin che arriuano alla glandola della pituita, che pigliano nel mezo di loro ; & giunti nella parte dinanti di quella gIandola,contigui a Iei,mandano in su due rami, i'vn deftro,&l'altro finiftro; i quali montando, afcendono atti ventricoli fupe- ìriori delle ceruella, Se diuifi fubitamente in più rami, formano vna tenitura, ò intrecciamento molto picciolo, fienile ad vna rete fottiiiftìma, per fommini- ftrare alle ceruella li fpiriti vitali ; i quali fatti in effi animali, fi communicano a tutto il corpo,come poi fi dirà; & quefta implicatipne, & diftributione di ar- terie chiamano i Greci choroides, per la fomiglianza , che ha con la teiTìtura de i vafi,chefi fa nella membrana,che contiene il feto nel corpodella madre, ne' quali piedi choroidi,nella parte finiftra,doue è il ventricolo fìniftro fi è tro- uato in alcuni caualli vn tumoretto duro a fimjlitudine di gefso,di grandezza d'vn grano dicece;&verfo la parte dinanzi,è più profondale i primi due ven- tricoli, vicino,& dirimpetto all'embuto della flemma, diuerfamenteda quello Tirzjay^ dell'huomp è fituato il terzo; commune ad ambidue loro; il quale non è altro, mcoio. ? <:he la cauita,nella quale difcorrono,& mettono capo le parti più bafse del de* fìro, & finiftrp ventricolo : la quale nella parte difotto forma vna valleoblon- ga, chiufa fra due monticelli vicini 3 & in quella di fopra per fuadifefa ha il corpo fimile ad vna volta. Da quefta valle nafeono due canaletti ; l'vno de i Rìuoli dì. quali, & afsai grande, fé ne va dirittamente pafsandp per la foftanza delle eer- ggjj ym uella, alla glandola, & ali embuto, che riceuono la flemma 5 l'altro, & il pofte-, ' :riore,chefa vna buona partediqueftoyentncolo,dircendendotralitefticcIi, & le natiche delle ceruella;& fopra il principio della midolla,và a finire in vna gran concauità,pofta tra la midolla,& il cerebello:la quale chiamano alcuni,)! quarto ventricolo; & quefto condotto, ò canalenon è del tutto tondo, ma ad vn certo modo di forma triangolare; & nella partedi fopra ha quella glandola, fopra la quale fi diuidono i vafi,che vanno al terzo ventricolo, & dal più bafso canto di quefto condotto fuole nafeere aile volte vn'altro riuolojfubito che in- comincia a caminare trai tefticoli;il quale penetrando per la foftanza delle cer uella,finifcenelcolatoiOjchericeuela flemma; haper difopraquefta terza cò\ cauità vna membrana fottiIe,& l'humore acquofp, & per lei vanno quei me-, ffiejjj£' defimi choroidi, che perii due primi riabbiamo di/opradetto caminare; & a ventricolo. quello ìftefso fine;ma più grandi afsai,& forfi tre volte maggiori,che non fono quelli;&di più riceuequella arteria,della..qualefi faj'intrecciaméto,che viene o^w^* dal quartofeno della membrana dura,& in queftì vetricoli fi generano,& fanfi ^22" perfetti, & animali tutti quelli fpiriti, per cagione de i quali l'animale fente, «A, cioè Vede, ode, gufta, & fi moue, & fa ogni altra fimile operatione; & a quefti tre ventricoli (ne fuori di ragione ) è ftato d'alcuni aggiunto il quarto in quefti animali gfaadiftìmo^inrifpetto a quello deirhuomo, cioè quella gran cauità, Q^am che fi fa fra vncauojche è foprail principiodella midolladella fpina,inazi ch&rmrkoio., efea
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§ Dell' Anatomìa
cfca fuora del buco della nuca,& il cerebello,la quale effendo vicina allenati-
officio dei che, al principio della fpinal midolla, vn dico di larghezza* & dalle natiche al quartove- ^aco fcifa nuca* donde efce tre dita di lunghezza,!! va, mentre camina perla nuca, ftringendo talmente a poco a poco, che giunta vicino allVfcita, doue è il fuo fine, fi ritro.ua fatto in guifa d'vna penna grofla, accommodata allo fcri- uere, iui pofta per riceuerequella copia grande dellifpiriti, che vanno perii nerui della fchiena,per cagionare il moto, & i fenfi in tutte le parti del corpo a ciò fottopoftc,& atte,& non ha, come gli altri tre ventricoli tela alcuna*che Io copra*ne i choroidi, che per lei paffanoj ma folamente ha per di fopra l'humo- re acquofojche la copre. Del corpo delle cerne Ila jfìm'tle ad vna volta* Cap. V,
iocofoq(te S?W?Sf§ ^ corP° °-e^e ccrue^a fatt0 in guii"a di volta, ò di teftitudine, è
vn corpo folo fituato nel mezo delie ceruella, fotto il tramezo
del deftro, & finiftro ventricolo, & è commune ad ambedue le parti delle ceruella, & della medeiìma larghezza, foftanza, & officio del corpo callofo. Nafce dalla parte di dietro del deftro, & finiftro ventricolo; iui doue voltano innanzi : & la parte di dietro del deliro fi va a congiungere con quella,che nafce dal finiftro,& fanno ambedue infie- rir* me vn corpo largo. La figura di quefto corpo è comed'vn triangolo; i cui lati non fono vgualii perche il primo lato minore de gii altri due, partendoli dalla parte di dietro del deftro ventricolo, fi ftende fino alla medefima parte del manco,& il fecondo, & il terzo fanno i lati, l'vno del ventricolo deftro,l'altro del finiftro. Si congiunge per la parte di fotto con la foftanza delle ceruella , con li canti folo del triangolo ; & per la parte di fopra con la fua punta acuta * che rifguarda la parte dentro del capo,non effendo dal fuo nascimento fino al- la cima vnito, & congiunto a corpo alcuno, in altra parte ,* la faccia dì fotto e vna fu perfide fola, rileuata in arco, che ftà fopra al terzo ventricolo, quella di fuori è più gobba, &curua, cheneirhuomo; &nel mezo, fecondo il lungo, ha vna riga riieuata, alla quale s'appoggia il tramezo del corpo callofo. Non ha office quefto corpo membrana alcuna fottile,che lo cuopra,& è ftato fatto dalla fag- ?ia Natura di tal forma, accioche gagliardamente a guifa diteftudinefofte- nefle il pefo,& l'impeto de i corpi,che gli fono di fopra,a fine che non cadefle- w fopra di lui, & infieme coprifte, & difendeffe il terzo ventricolo, & aitafte ad eleuarfi il tramezo,che loro ftà fopra. DeIla glandola delle ceruella ornile allapina» Qàp. VI.
si* & que Q^£g?$j ^1 mezo del terzo ventricolo, quali nel fondo tra le due choroi-
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fta%lando~
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de, appreflo la parte didietro del corpo, limile ad vna volta, fot-
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to il principio di quel vafe venofo, che partendoli dal quarto
feno della membrana dura* fé ne va nel terzo ventricolo delle_>» ceruella, è pofta vna glandola* chiamata da i Greci conarion * & da i Latini nux pinca,glans,& gianduia, & ha la punta rileuata in sii, &Ja bafe appoggiata alla ioftanza delle ceruella* poco dopo il principio del canale, che va dal terrò ventricolo nel quarto,& in quefti animali più toftos appoggia*& s'accofta alle ceruella, che fi congiunga con loro in parte alcuna. t quefta glandola
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DelCauallo. Lib, I, $
glandola feflendo rofla di colorejdiuerfa dalla foftanza del ceruello, & fimile Colm-
clVfo,& di foftanza all'altre glandole del corpo,non efsendo dalla Natura po- sottanTa. fta in quella parte ad altro fine, cheperlaficurezza, & fermezza della diui-°^w- fioqe di quelle arterie, che vanno nel terzo ventricolo delle ceruella ,• acciò ii fpirici animali, aperte le, ftrade, potefsero liberamente pafsare dal terzo ven- tricolo nel quarto, duelli telììcolì) ffi mtkbe delle cemella, & d'alcune altre parti
fa- rwì
Otto quefta glandola è vn corpo fodo, & bianco ; la cui parte più sit0 dim
bafsa è fimile à due natiche congiunte infieme,& la più alta, à/&»«»?»• due tefticolijdal che ne gli huomini fu chiamata quella da ì Gre- ci glutia,& nates da i Latjnijquefta didymi,& teftes.Quefto cor* Ffew* pò con la parte di fotto rifguarda il principio della medolla fpinale, & co quel- la di fopra il cerebello; per la partedinanzi, & più bafsa fi cogiunge con le cer- uella,- ma da' lati di fopra, & di dentro fi congiunge con il cerebello, per il me- zo di certi filamenti fatti dalla membrana fottile, & fono coperti dalla mem- brana fottilej fi come il reftante delle ceruella j & perciò della medefima fo- ftanza, & colore, che fono l'altre parti di dentro delle ceruella, ma più fode, à guifa del corpo calIofo$& è due,ò tre volte maggiore di quello deirhuomo>& fu dalla Natura quiui pofto, per il medefimo effetto, & per l'iftefsa vtilità, che °$cic- il corpo callofo, a gli due primi, & la volta al terzo ventricolo, cioè per difefa del canale, che va dal terzo ventricolo al quarto, congiunto alle natiche di quefto corpo il cerebello fi fa continuo alla fpinal medolla ; perilche fi vede, che dalle ceruella, & dal cerebello ha origine la detta fpinal medolla j cofa, Nafcimm che è differente dalfhuomo; perche in lui lafpinal medolla nafce folamente w ddi^ dalle ceruella j & nell' iftefso luogo fi ritrouano ancora certe parti fode, di (o- -gf m^ ftanza però di ceruella, dette ligamenti, per vnire, & legare infieme quelle parti delle ceruella,& cerebello,co'J principio della fpinal medolla. Delprocejfo delceruello^f mile al 'vermkello^cbtujònelfolltcello dellafetaK
Cap. VllU
A il cerebello nella parte dinanzi, & più bafsa, vicino alfa partedi sìtoSque
dietro delle natiche vn corpo fodo, parte della fua foftanza, che SI'mt°' camina verfo dietro, chiamato vermicello $ il quale ha per di fo- pra vnafineftra, òcauerna triangolare formata iui dalia mem- brana dura radoppiata, per diuider le ceruella dal celabro, & dar cam po, che quefto corpo con la parte, che tocca le natiche, potefse congiungere le ceruel- la col celabro, & ftà quefta feneftra attaccata con l'angolo luperioreottufo, che rifguarda l'occipitio ad vn procefso, che fi ritroua nella parte interna del craneo fporger in fuori, perfoftentarfi. Quefto vermicello è due volte, & più &a"delc ïnaggiorcchenonèquellodell'huomoj&nella parte di fopra ègobbo,&cur- Figura. uo, &è ftato pofto nel principio della medolla della fpina per ftnngere, & al- °^"°' largare il meato, che va per la q uarta cauità, ò ventricolo, che vogliamo dire 5 accioche più pjano, & più moderatamente perla fpinal medolla defcendano U fpirici all'officio loro. rDell'em-
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io Dell'Anatomia
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Dell' emhuto s &> glandola, che nceuono la flemma delceruello t
Cap* IK»
Alla bafe del terzo ventricolo, & dal meato 3 che congiunge il ter-
zo ventricolo col quarto,hanno origine due canali, quali fi ritor- cono inanti, & vanno a vnirfi in vna cauità: la quale per fvfo, che ha d'vn colatoio hebbe nome appreflo de i Greci choana , & ap- Umbmt Pretfo ^e i -Latini, infundibulum, & colatórium. Nafce quefto condotto dal-
la membrana fottile, che cuopre la parte più balla del celebro 5 & è fimile in foftanza al redo di leheccetto che le vene,che fi fpargono per quefta3fono più figura, fottiìi, & fpeffe. E quefto embuto largo di fopra, sì per rifpejto de i condot-
ti -, che finifconoin lui, come per riceuere i capi del ventricolo diritto> & manco, che finifcono in quella parte9 & di mano in mano fi va reftringen- do, infino al finire in vn cannone ftretto: il quale pafsando per vn buco pic- ciolo della membrana dura, finifce in vna glandola, che hanno i caualli nel fondo delle ceruella, nella bafe del capo, fotto la membrana dura 3 in vna ca- uità deii'ofso fphenoides fotto i neruì della vifta, che riceue la flemma 3 & gli efcrementi groffi delle ceruella $ ancorché Filofofi grandiffimi riabbiano te- nuto il contrario, fondatili 3 che non fofseà caualli dimiftieri quella glan- dola 3 cheneirhuomo riceue la flemma, hauendo eglino poca quantità di ceruella, & quelle poche humide j & calor naturai bafteuole à digerire > & officio di conjfumare quei pochi di efcrementi, che in quello fi generafsero. In que-
%fo coa" % condotto rauolgendofi gli efcrementi, & la flemma del capo, vanno à ca-
dere nel mezo delia glandola j & d'indi efcono per diuerfe ftrade, che fono nella tefta, per li buchi, che rifpondono al palato, & alle volte ancora ( of- fendo gran copia di flemma nel capo J per quei** grandiffima fefsura > che è nella bafe della tefta : la quale è fatta per efpurgar parte della flemma > che di- scender giù dalia glandolarne la riceue; & per quei due gran proceffi, che na- fcono dalia foftanza delle ceruella j& vanno alFofsa delle narici,grofso ciafcu- no di loro, come vn deto della mano > & pertugiati nel mezo, pafsando, co- me riabbiamo vifto in alcuni caualli morti, affetti del capo, & del polmone, la flem ma fuperchia delle ceruella a per li pertugi, ò canali di quei procedi delle ceruella, che di circonferenza agguagliano la grofiezza d'vna penna da fcriuere nelle nari ; & indi nel palato s come fi fa nello sfreddimento, nel ci- moro, nelle diftillationi, & nel catarrho, & per gl'ifteffi canali purgano i ca- ualli viui, & fani fhumidità delle ceruella, sbruffandoli -, &per quefto , in quefti animali perla via delle nari fi purga quafi tutta la flemma a non poten- Figura., do loro fputare, & ftando con le nari bafse, & sbruffandoli. E la glandola in tJÌafla'a' alcuni caualli grande come vna caftagna, & in altri come vna nocella tonda,
& è di fotto tonda, & difopra incauata alquanto, da lati tonda, & il fijo giro so/iatiM. non e perfettamente rotondo, & è di foftanza alquanto più dura, & tenace,
che quella dell'altre glandole, & d'ogni parte inuoltain vna tela fottile, che^ nafce dalla membrana^ diche habbiamo detto farfi fembuto 5 ò di q uella, che cuopre in q uefta parte l'offo, efsendo che la membrana d ura,fatra fottile» toc- chi in quefto luogo il craneo, & ftia fotto la glandola, come fi è detto i dietro quefta glandola pafsano due rami delf arterie iugulari efterne del collo, vna d'ogni
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Oh
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Del Cauallo. Lib. I. ii
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d'ogni latOjche fanno quella merauigliofa rete,che apertamente in quefti ani- Attener
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l'intreccia
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mali fi vedejda i lati d efsa,per purgare parte della flemma della tefta,fcendo-
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no due canali, vno d'ogni lato : i quali andando verfo inanti, vanno a pafsare men^ldi ^
per li buchi,per li quali efce il terzo paio de' nerui gradi,che vanno alla lingua MS! per il guftoj & efcono fuori in gran parte (opra l'ofso della mafcella, per dar il EggJ* moto alle labra,& alle gengiue, & a i denti il fentimento; & caminando verfo dietro, vanno a pafsare fopra quella gran fefsura, ò buco, nel quale fi articula- no i due procedi lunghi dell'ofso yoide, & vanno a finire nell'ofso fpongiofo del palato, Perche le cemclla del cauallo pano differenti da quelle dell'buomo in qualità^ ($r
quantità. Cap. X.
frSfendo che il cauallo habbia le ceruella piùpicciole, & in minor
copia fei volte di quelle dell'huomo,& il cerebello maggiore, Timprefiioni del quale al contrario dell'h umane fono più profon- de di quelle delle ceruella, &i ventricoli, il vermiforme, le nati- che più grandi di quelle dell'huomo, & riguardando alla grandezza del corpo del caualbjin rifpetto di quello dell'huomo, & alla picciolezza delle ceruella, in paragone dell'humanc, paiadouer'elTereil cótrario;cioè che le ceruella del cauallo douefsero efsere maggiori di quelle dell'huomo, & i ventricoli, & il vermiforme, & le natiche minori di quelle dell'huomo, no farà fuori éi ragio- ne il confederare la ragione di quello. Dico adunque, che efsendo l'huomo Perche^ animale ragioneuole, & intelletti uo, & molto cogitabondo, & quafi del con lhaJSlfa tinuo inuolco nelle operationi fantastiche, & in continue fantafie, & efsendo gran capa che l'intelleccioni, & cogitationi, & le fantafie,come anco il fentire,ò fenfo in JJ£Ì! atto, chedir vogliamo, non fi facciano nell'huomo fenza il mezo delli fpiriti, & yoco ai ridotti dalla lor gran caldezza al perfetto temperamento dalla frigidità delcmdio' ceruelloinecefsaria cofa fìsche dalla Natura fofsedata all'huomo gTan copia di ceruello, acciò più prefto, & con più facilità fi potefsero ridurre li detti fpi- riti vitali caldiffimi al predetto temperamento; facendofi per quefto animali; cioè atti a generare le fenfationi, operationi proprie dell'animale, & nelf huo- mo maggiormente, che ne gli altri animali,per rintellettioni,& fpeculationi, & continue fantafie,nelle quali oltre le fenfationi,quafi del continuo s'auolge; effendo tali fpiriti proprij inftromenti dell'anima, per il mezo delli quali ge- nera l'anima neH'huomo tali operationi. Non facendofi adunque nel cauallo Perche u tali operationi intellettiue, ne continue fantafie, come nell'huomo, ma folo le f™jfj£l°~, fenfationi, non fu di meftieri fare in elfo tanta copia di ceruella, come nel- veiu dei- l,huomo)ancorche afsai maggior di corpo folfe di quello; & l'impreffionidei- iÌ"{°0". le ceruella dellnuomo fono più profonde di quelle del cerebello del medefi- fonde di mo, per efiere le ceruella vndici volte maggiori del cerebello, & per hauer bi- <$£%£l fogno più interiormente delli fpiriti,non tanto per la nutritione di effe, quan- to per l'interna generatane delli fpiriti animali in effe, per lefudette molte-* coglioni, che in effe fi fanno; ilche non fu di raeftieri nel cauallo j &il cere- Perche a bello dell'huomo in comparatione di quello del cauallo è minor' afsai,per non Sr/JL efser di bifogno di così gran copia di fpiriti, per il motodeli'ruiomojcomedel ™°fla™j- cauallo; alqual principalmente ferue il cerebello, per effer aggiunto alla fpi- lo del ca- n al midolla; per la quale fi mandano, mediante li nerui, li fpinti animali, & *«//». motiui
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12 Delf Anatomia
firZtt motiui per tutto il corpo. La cagione poi della piccolezza delle cernerla del
cipdmëte cauallo è quella,che habbiamo detto di foprajma la caufa della grandezza del tcTmii' cerebello in rifpetto di quello dell'huomoè il bifogno. di molta S>pia di fpiriti ferch'eil motiui,per li molti3& grandi5& gagliardi,& quafi contìnufmoti del cauallo, 'Scandioli clu^li s'eftendono , & tranfmettono dal ceruello ; & più dal cerebello per li fia maz- nerui,comefi è detto,a tutto il corpo,& maffimamentcallesjambedi effo, co- fdeiK- me Piu ptoprij inftromenti del moto di tutte l'altre parti del corpo di effo ca- mo. uallo,& confeguentemente per feruigio del moto fudetto od cauallol'impref- imir$J~ r!onì <JeJ ceruello,! ventricoli,il vermiforrne,le natiche,fono maggiori di quel~ ni deicer- li dell'huomo, tendendo tutte quefte parti a quello fine principalmente, arv ZkoìiTu corche all'altra feruano per tal fine,& effetto,& non per altro; che per rifpetto ■vermifor- del nutrimento del ceruelIo,o del cerebello diquello.non faceua di bifogno di ThèdTca- ta»ca grandezza di quefte parti,facendo di bifogno di poca copia difpinti per udì» fiano fo nutritione del cerudlo3& del cerebello;come anco nell'huomo: nel auale fu ddkhuma di miitiero maggior copia di f pinti per le cogitatiom,, nelle quali moki fpiriti w' fi co.nfumano,che per il moto localejfi come per il contrario faceuano di bifo- gno moltifpìriti,ouero gran copia bifognaua nelli caualli per li moti,douendo
eiTere tali,quali fi vede,& habbiamo detto effere, che per confumamento,che fi facciad'effi per Toperationi fan:taftiche,& fenfmue; òbifogno,che fiad'eflì per la nutritione del ceruello, & delcerebello deffo cauallo ; come anconel- l'huorao.Ne altracagione,che quella al miogiudiciopuòritrouarfi dellecofe Sìrvtre dette,efsendo che per quefte tre caufe fole fono trafme(fi,& trafportati li fpiri- cam 'fino ti vitali dal cuore al ceruello, per farfianimali, cioè perle cogitationi intellet- ^tajpìr- tiue'& fenfiïiuc5 Per il motolocale naturale dell'animale, & per la nutritione tati dai del ceruello,& cerebellojper la quale nutritione fi ftédono ancor,& fono man- vSiio? dad dall'anima per rutto il corpo ; hauendo in effila virtùnutritiuaj &il calor naturale,per il quale fi fa la nutritione,& cottione del nutrimento ndli anima- \ij8c tanto fia detto delia grandezza delle dette parti dei cauallo, g^^ De IL membrana, molle. Cap, XL
Pprefso di quello il ceruello de i caualli è (come nell'huomo, &
habbiamo di fopra detto; immediatamente veflito, & coperto dalla membrana lottile: la quale afsai più molle, & tenera è della dura membrana, & di larghezza maggiore j percioche non fola- mentefeome quella)cuopre,& particele ceruella,& il cerebello in tutte le fue .' parti fuperiori, & inferiori, eccetto il corpo cailofo; ma entra ancora nelle pie- ghe, & circonuolutioni, che ha il ceruello nella fua foftanza, & vefte ancora^ tutti i buchi dell ofso del craneo, & tutti i nerui, & la fpinal midolla; come fa la dura, il che con grande artificio della natura fìi fatto, & a fine,che accom- pagnando^ legando efsa infieme le vene,& l'arterie iugulari interne,& efter- ne.che mandate le fono,parte dalla membrana dura,& parte dalli feni,& con- cauitadi, nelli quali fi fa la miihira delfangue venofo, &artetiofo, piùcom- modamente, & ficuramente potefsero i rami loro diftribuirfi per la moJlefo- ftanza del ceruello;quefta membrana per la parte di fuori è molto lifcia,& co- perta dVn'humore acquofojper quella di dentro è alquanto afpra, &piena di molti rami di vene^ arterie,che vanno a nutrire le ceruella^ dargli k vita. rodi*
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DelCauallo. Lib. L 13
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Della membrana dura. Cap* XIL
Opra quella tela, & membrana fottile, & molle 3 per alquanto di
fpatio, & interuallo, per cagione deìli mouimenti delli ventri- coli delceruello, nella generationedelli fpiritianimali, èfituata la membrana dura : la quale è dell' ifteffa forma, quale è la cauiti dell' ofso, chela circonda, à cui Uà tenacemente d'ogni parte attaccata, ef- fendo, benché fottiliffima, fopra l'ofso vineale, doue è quella glandola, che riceue la flemma, & il merauigjiofo intrecciamento d'arterie in forma di re- s^àdh te : il quale è in mezo della membrana dura 3 come in vn circolo, o facchet- mente d'ar to, hauendo nella parte di fopra la membrana dura > che lo cuopre, & in_»tme' quella di fotto vna portione fottiliffima dell'iftefsa membrana,che li fa fuolo: la quale è immediatamente polla fopra l'ofsa del capo. Fu fatto iui quefto miiL intrecciamento d'arterie dalla faggia Natura per affinare, & preparare queih" fpiriti 1 percioche quanto più in quelle anguftie, & ftrettezze tardano, & di- morano,tanto migliori diucntano,& più perfetti; & è molto neruofa,& grof- fa, & perciò più robufta, & forte, & gagliarda di tutte l'altre membrane del corpOjda quella della matrice,& della dura nell'occhio in fuori; & per la par- pane di te di dentro è molto lifeia, & lucida, & fenza grafso alcuno, & bagnata d'vno ffrMrà- humore acquofo, & è attaccata alla membrana fottile, mediante certi rami- m, celli di vene, & arterie, che fi communicano dall'vna all'altra ; & per la parte fane ài di fuori è molto afpra, & difeguale, fecondo che ancor fono lbfsa, & princi- !iiori- palmente apprefso i buchi, & proceffi dell'oda, & le commifsure, alle quali è attaccata, mediante vna tela lottile, ò certi filamenti, che nafeono dal peri- craneo, che entrando per le commiflure,s'infenfce in quella; ckqueftatela^ non lolauKnte cuopre continuamente tutto il ceruello 3 eccettuandone quei luoghi, che polli fono all'incontro de' buchi dell'ofso, per lafciar campo alle vene, osartene d'entrare, & a gli nerui d'vfcire ; ma efeeper tutti i buchi, di donde tfw>no i nerui,fafciandogli,& fafciaancora la midolla fpinale,& tutti i neruijche nafeono da quella;&>dipkì fattali doppia,& piùgroifa,& durarne f. . , / ne gli altri luoghi,pnma le ceruella dal cerebello diuide; poi facendefi in for- n%m^z.o ma di falce da mietere,che con la punta rifguardail nafo,le partifee feenden- ""fyf^ do per il lungo del capo in dellro,& fimftro; in quelle fue duplicationi,ò rad- lei c«W- doppiamentijlì fanno aIcuneconcauità,ófeni,nelii quali fi contiene il fangue, ^fal(tde" che dalle vene,& dalle arterieinterfle,&ellerne,deriua;accioche con maggior scnldique commodità, & più ficurezza da quelli feni fi polla com partire alle parti vici- ft^rame'L ne la vita, & il nutrimento: da quah,& la iflefìa membrana dura riceue & ver Vtnt,et*r ne,& arterie,come fa anco dalla membrana fottile, delle quali alcune pallai- 2$r^J* do alla parte di fuori,per li buchi della tefta,danno nutrimento ai pericraneo, dura. alla membrana carnofa,& vltimamente alla pellejè dipoi que ita tela coperta dalla fuperficie interna dell ofso del capo, col quale le vene, & l'arterie la ten- gono vnita, & attaccata ; benché più llrettamente, & tenacemente fia con le cojnmifsure alligata,& da quelle foftenutajaccioche non aggraui il ceruello, & lo difenda dalla durezza dell'ofsa. |
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B Delie
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14 Dell'Anatomia
Deikcdmm'tlfuredelUteftd? Cap. Xllh
Olte dipoi commifsure, & righe, diuidonol'ofso, che contiene il
ceruello in più parti : le quali ancorché chiaramente nei caualli giouanetti\&nouamentenatifi veggono,-in lunghezza però di tem po auuicinadofi la loro età perfetta,per la maggior parte fua- doficifu- nifcono,& fi perdono,& mafiìmamente nella parte di fuorvi congiungimen- gd"iL tefl ù& giunture di quello ofso ne i caualli fonoquafi per linea rettanl quale mo- prima cö- do dicongiunginìenr.o,òattaccamento,chiamano i Greci harmonia. La pri- miflura, ^^ quelle commifsure è quella* che diuidela nuca dall'occipitio.* le quali dueofsanell'huomo,benche picciolo, fogliono talmente efseryniteinfieme, che paiono,& fanno vn'ofso folo;& in quello animale già fatto gradcfi llrin- gono tanto gagliardamente infieme,che non vi refla fegno della loro diuifio- nejcomeauuiene anco di due altre ofsafottopofte alla nuca, che con l'iftefso buco confinano:& d'vn'altro pollo più in giù nella bafe,inanti che fi arriui al- rofsofphenoide,ò cuneiforme,^ bafilare,le quali nella perfetta età del caual- lo.svnifconotahnenteinfieme.chenonfiveciedenelorodiftintioniveiligio jstcmda alcuno.Lafecondacomrnifsura,la quale nei caualli fatti non fi ritroua,parte fomjfura. i"0fso>che habbiamo di fopra chiamato nuca,vnito però con quelli treofsetti, TerXf ph dal cuneale, òcuneiforme. La terza, la quale ancor'ella col tempo fuanifse, è mijfura. po^a nej pa]aro . ^IJaj-adice de gli vlcimi denti, & è commune alla mafcella Quarta co di fopra; perche parte quella da quella. La quarta, cheperilpiùall'yltima wlfrra. veccmezza f, perde, è quella ,che ne gli altri animali ancora fi chiama coro- nale, &inarcataicon la quale l'ofso della frontc.dall'altre parti fuperiori della ^jjfra.0' tdh fi dillingue. La quinta fi parte dallbfso dell'occipitio,& dirittamente aì- l'ingiiì caminando per il mezo deila fella, ladiuideindueparti, cioè in de- . flra,& iiniftra;& defcendendoper la fronte fino all'arem ita del nafoja par- sejìa com- tjfce per il mezo, reftando fempre apparente. La feda corrifponde a quella ? mffkra. ^e ne ^ hupmini fi chiama lambdoide, dalla forma che ha di quella lettera „ Greca lambda nominata,& pai te l'occipitio dalle dueofsa del fincipite. La £#5£ ' fettima fono le due commjfsure, che polle fono neJKvno,& l'altro canto, & lato del capo fopra l'orecchie, &diuidonogliofsi (quammofi, da quelli del ottameo- fincipite - La ottaua, la quale è al principio della radice dell'ofsa della tella, ò misura, della fronte fottogli occhi, al principio del nafp, vnita con la commifsura di quello \ forma vn'angolo acuto, & diuide gli odi della tella, ò delia fronte da quelli dalla mafcella di fopra, come termine d'ambedue loro i& quella com- Nona com mifsura ancora in molti caualli fi perde nella loro età perfetta. La nona è po- mDu>Ìitn ^a *°Pra ^°^so §'°gafc • ®UQ a*tre commifsure, le quali fono nella cima del com$m. capo al cofìne della commifsura lambdoide, & di quella di mezo, danno for- ma quadrangolare oblonga a due ofsetti, li quali vengono ad efser parte del- Lofso del fincipitejil che credo yeramentefancorchein alcuni ersnti fiumani fi ritroui)fiacofa,che di rado fi ritroui, come potrà l'efperienza dinioftrare-; » combura Le confine della commifsura coronale cominciano alfingiù da i iati perii a- coronale. UQ? ^ ^ ^0 fo^ - ^. q^ . & yann0 a continuarti con la cómmiùa**** compra deirofsofcagliofo,òtemporale, come dicono molti. La lambdoide parimen-
hMoide. tfi camma per vn pezzo aii'ingjù per la parte dinanzi, & va a farli continua
con la futura dellbfso della tempia;& per vn'altraftrada poi afcédendo più al-.
to,&
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to, & più a dietro, va per gli offi petrofi, & finifce nella commifsura delf offo
fphenoide nella bafe della tefta. Le fcagliofe poi caminando al!Jingm per ]a Comijf«r« parte di fopra,cioè di dietro,terminano con la lambdoide,& nella bale conio M^'% ■ *phenoide,& nella parte dinanzi con l'offa della fronte. Dell'offa della tetta. Cap. X!UI.
Ono adunque per mezo di quefte commiffure lbfsa della tefta,ò del
craneo , riducendole a maggior numero, come fono né caualli di- fperfi, & non nati al debito tempo, tredici 5 quattro nella bafe, & d$"jf£° fondo della tcfta, & noue nella parte di fopra. Vno il quale contie- dei capo de ne in fé il buco della fpinal midolla, & i proceffi, che s'articolano con la pri- j**?* dt ma vertebra, terminato di fopra con la commune,& con l'ofso dell'occipitio, primo tfa dalle bande con la commune dellbffo fcagliofo,& di fotto vicino al buco con «*wwt. due altri piccioli offetti. Vn'altro picciolo vicino al buco della nuca confina da i lati conl'offo fquammofo,& più baffo con vn'altro oflìcello di lui più pic- ciolo. L'altro più picciolo di tutti termina colfecondo,& dalle bande colcu- neale. L'vltimo è l'offo cuneale,quafi comune alla tefta,& alla mafceila di fot to,hai fuoi cófini nella bafe di ìbpra, col picciolo ofsetto già connumerato di fotto nel palato,& con la mafceila, & dalle bande con lo fquammofo. Nella v$Zrf, parte di fuori,vi è quello dellbccipiticdiuifo dalla lambdoide,& fuoi cófini, #«//? dei- te. da quella,che la parte,&diuide dall'offa della nuca. Ve ne fono ancora due gj?S della fronte, coprendo la metà di fopra delle ceruella ; due fquammofi, ò fca- fm*<> gliofi,parte delle tépie;& due del fincipite,diuifi dallacoronale,& dalla lamb Jgfejq-m ?oide,& dalle fcagliofe,& da quella di mezo;& altre due,che circonfcriuono ^'w- 1 due ofsettUi quali paiono parte dei fudettisri ducendole poi al minor nume "#£„» rojcome alle volte ne i caualli fatti,& giouinetti fi ritrouano,faranno otto Tof- ff'4*-> fa del capono fphenoide, quello dell'occipitio, due del fmcipite, 6? due della fS/f fronte,& due fquammofi; & di quefte ofsasquato più crefcono gli anni,& più fat£umro s'inuecchia il cauallo,tanto roag°iorméte fi fcema il numero loro,& fi fa fcm- deii"fZ° pre minore;& quefto auuiene, pecche crefcédo gli anni,& venédo l'età matu- "qeulJtf0^ ra,& perfetta,molte c6mifsure,cagioni dell'augumentodel numerodeiroffa, s'inuecchia fuanifcono,& nella vecchiaia,quafi tutte fi perdono;acciocheil capo hauédo jj^JJjjJ^ manco commifsure fia più atto,&accommodato alla conferuatione della fa- fa minors, nità del caualloj& a refifterea gli impeti eftrinfeci;ouero perche le ceruella ef fendo molto più picciole,& manco numide in quefti animali,hauefsero bifo- gnodi pochifpiragli,per li quali firifoluefserole humiditàdelcapo.Lofphe- ^|f noide ha varia forma. Lo fquammofo,& quello dell'occipitio ha forma trian- goiare,quellodelfincipite,&della fronte,quafiquadrangolarefigurarappre- Comw^ Tentano. Di quefte ofsa, ancorché fiano fatte di due tauole con la midolla nel tiomdeite mezo,acciò fi nutrifcano, nondimeno quelledel fmcipite, & ie fcagliofe fono °Mm fe le più deboli* & fottili .dell'altre; onde nel fmcipite ogni lefione è per icoMffi- ^'fif? ma; il che teftifìcalo Homero, quando dice ; Doue ha radice fra le tempie il te fecondo
Cluffo, dar ferita al corfier è più mortale ; & la tefta in quefto s'intende dalla Hmmfi
Cp*nale,fino alla nuca,dal principio del ciuffo,© cerro^detto procomion dal™* Grecì£mo aiia nuca,incominciando iui le crine;quello dell'occipitio è fortif- fimO:& grofso; ma quelle della fronte fono di mezana grandezza fra quefte* acquellejocddlefcagliofealfuolocofidirà,parlandodelle tempie. B % Dew :
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i § Delf Anatomia
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belle etfrkfeche partì del capono* della figura, ffi fito dì quella.
Cap, XV.
Ono coperte quefte ofsa dal perioftio, dal perìcraneo3 U in parts
da i mufcoli temporali : i quali coprono tutta la circonferenza^ dell'ofso del craneo, che cuopre il ceruello, eccetto nell'ofso del- la fronte, dalla membrana carnofa, & vltjmamente dalla pelle j la quale è fottilemolto,- alle quali parti perii nutrimento loro concorrono vene, & arterie, parte mandateli dalle iugulari interne, & parte mgura da quelle di fuori. La figura della parte apparete della tefta diremo efser oua- |
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te' Ie,òpocodiftante,& ancorché nei caualli, & ne gli altri animali brutti, per la
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fìrana, & varia figura de i capi loro non fi pofsa dare fico determinato di efse
parti , nondimeno rifguardando noi le parti corrifpondenri, & per la vnione delle commiiTure,& perla fottigliezza deH'ofsp,daremo il fuolocoaciafcuna parte in proportions deH'huomo, & feguendo Ariftotele diremo la cima 3 & più alca parte del capo efser quella, douela futura di mezo della tefta fi con- giunge con la coronale, & la parte decliue che rifguarda il naìò, &la pàn^j iifmciph dauantichiamaremo il fincipite,&lapiù eminenteroccipitio;&ragioneuol- ^ccipiùo mc>■ 're> Pe*cne §a" animali bruti, ingannando la villa dell'hupmo con l'andar chini, fanno parere le parti piùalte bafse, & le più vicine al collo, alte, & emi- nenti.Degli mufcoli poi,che muouonola tefta,comein più com modo luogo, ragionando noi del collo a pieno fi dirà, sì perche fono communi all'vno, & all'altro, come perche fi ripofano per la maggior parte fopra di quello, come jn fuo fondamento» Della fronte. Cap. XVI.
sito delia ATjSjSfó Situata la fronte di fottoalfincipite fra gli occhi} & la parte da-
uanti del craneo j &'ferue con la. parte fua più alta all'pfso della tefta, &con la parte più bafsa alla mafcella di fopra, quale dalle ciglia va fino alla bocca, coprendo con la fuperior parte le cer- uella, &con l'inferiore gli offi fpongiofi, & l'inftromento artificiofifsimo in Bmjfione, quefti animali dell'odorato 5 è diuifa ne i caualli non nati per la parte più alta Ma fron- ^a COJlirnìfsura coronale, &fuoi confini; perla più bafsada quelledella^. mafcella fuperiore, mediante quella, che diuide il procefso della fronte, oue fono le caue delle ciglia,dallofso giogaÌej& quella cheènel cauo dell'occhio, che è parte della fronte^ diuide gli ofsi della mafcella di fopra, perii mezo da quella della commifsura, che fpartifce il capo in dueparti eguali ; defcenden- do fino alfeftremità del nafo, dalle bande, da quelle dell'ofsa delle tempie : le quali nella età perfetta,& maturali perdono^da quella in fuorijche pai tifce il capo in due parti, & fcende per mezo del nafo; ò pochifsime veftigie di fé la- Fimra. fc*ano neH'ofsa.Sono di figura quali quadrata,& di mezana grofcza tra quel topertura le del fincipite,& quelle delfoccipitioJ& coperte in parte di cinque veitijcioè ddiafron- j^j perioftio,dal pericraneo,&in parte da i mufcoli temporali,^ dalia metn- e'vene,& brana carnofa,& dalla pellet & riceuono le vene,8d arteriedel ramopió a^o ta from f delle iugulari efteriori,&fuperficiaii. |
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Delle,
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Del Cauallo. Lib. I. 17
Delle tempte. Cap. XVIL
A i lati dell' odo della tefta fopral'orecchie fono due offa, che fi sfodeth
chiamano tempie3ouerooffa temporali,òfquammofe,ò fcaglio- tm?te' ferie quali nella parte più alca fi congiungono con lofio della te- fta in forma di fquamma,& nella parte, cherifguarda la fronte^ s'vnifcono con l'offocuneale,& con 1 oflb della mafcela di fopra,mediante il proceflbjnella parte di dietrO}Con l'offo dell'occipitio cófinano; & nella bafe, con l'ifteffo, vicino al buco della fpinal midolla. Sono quefte offa di foftanza -soStanz* molto varia,eflendo moltoineguah\&in alcuni luoghi fotrjlifàme^&duriffi- £j%jf?°* me, & in altri groffiflìme,& fpongiofej & poco manco deboli fono di quelle del fincipite j & tato fottili nella parte di mezo3che paionod'vna fola lamina, ò tauola,fenza medolla nel mezojche fenfatamente poffa vederfij& hanno fi- gura triangolare.Di quefteoffa molte particellefonoftatevariamente nomi- J^ï^ nate per il vario vfoloro, come l'ofsa petrofe, che ftanno vicino al buco della l'offa Me nuca, il buco dell'vditoJ& tuffigli ftromencifuoijformatrici di quel fenfo, &ttMpt il procefso giogalejde'quali lafciaremo i primi due;lVno,come detto di fopra ra!tro,comedariferuarfi a più conueniente luogo, & del reftp al prefente par- eremo. Lofso adunque giogaie fu fattOj& ordinato dalla Natura in feruigio 0$*» dtl delle tempie,acciò guardi,& difenda dall'offefe i tendini de i mufcoli tempo-I?^ ralij&dia principio ad alcuni mufcoli della mafcelladi fotto: la quale con vn procefsojches'afsottiglìa in puta,và a finire fotto il detto ofso:& confaltro, che è ritondo s'incafsa, &s'articola con l'ofso fuperiore della tefta j & fu così nominato perla fomiglianza, che tiene con la partedei giogo: la quale pofa lui collo a'buoi,& fatto non è d vno ofso folo,ne particolare ofso è,& fepara- to da gli altri 5 ma come vn giogo formato da due procefsiinfieme vniti, con vnacommifsuraobliquandmezo^ioèdairofsofquammofo^&dan'ofsodel- la mafcella fuperiore>comediremo;& quefta vnione viene poi fatta più forte, &galiardadal procefso della fronte , che forma parte della cauitàddl'oc- chio,&hanno ciafeuna delle tempieil lorproprio mufcolo, da efse detto tem- MufioUiz potale, de'quali parlando de'mufcolidella mafcella di fotto,trattaremo più'Jordi' propriamente, per feruir più a quella parte.che a quefta non fanno: fopra gli ofsi fquammofi è poftoimmediatamenteil perioftio,& dipoi ilmufcolotem- $£*££ porale^ fopra di quello il pericraneo:il quale nelle altre parti del capoè pò- pie, fto fopra il perioftio,& vkimamente la pelle,-& hanno il loro nutrimento dal- [r^'efd le venc,& dalle arterie, che deriuauo dal ramo più alto delle vene, & delle ar- 'kim?*. tene giugulari apparenti, Dell1 occhio. £*p. XVI IL
E parti, che compongonol'inftromento del nobilifsimo fenfo
del vedere fono in tutto fimili a quelle dell'occhio de gli animali quadrupedi,& mafsimamentedel bue; & in molte parti èdiffe- aqueita compofitione varie, & diuerfecofe 3 cioè humori d'acquea natura^, membrane & teie s nerui ^ mufcojj} vene ? & arterie 5 fono gli humori mi occhio del cauallo tre j & le membrane che l'abbracciano, & formano B ? la rotori-
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\% Peir Anatomia
Ia rotondità dell'occhio fono in maggiore,& minor numero/econdo la djuer*
fa opinione de gli huomini : ma da noi faranno raccontate fecondo la più apr |
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Humore
chri no. |
Parente verità. 11 principale humore è il chriftallino,& glaciale,derto lucido,
&cra«fparente,comeil chriftallo, & giaccio, & pofto è quafi nel mezo,cioè |
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nel centro dell'occhio } ancorcheaflai più vicino fia alla parte dinanti s chea
quella di dietro j & non è perfettamente rotondo nella parte dinanzùcome in quella di dietro,ma alquanto deprefso,& per la partedi fuori è lifcio,& molto lubrico,^ a guifa ftà d'vna pal!a,che ftia a galla meza nafcofta nell'acqua^ treT°rln Per *a Parte & dietro è incaftratoneli'humor vitreo : il quale fu chiamato vi- treo , per efser egli di foftanza afsai Cimile al vetro fufo, & in quantità eccede gli altri cjue humori; anzi di molto maggior quantità è da fé folo3 che gli altn due infieme vniti,contra il parere dimoiteli quali fi fono sforzati di far crede- re alle gentijche il yitreo,& l'acqueo fiano di grandezza eguali; il che è falfo j Nemo del efsendo quefto fette volte maggior di quello.Sopra il vitreo humore è pofto il trST1' neruo della vifta allargato in guifa di membrana, il qualeinuolge, &cuopre tutta la circonferenza dell'occhio, che è ripiena d'humor vitreo j & è quella Tela am- tela fimile ad vna reticella > & perciò da' Greci fu detta amfibleftrpides, cioè fibkììroi- rericolare;3c per efsa (ì veggono fparfi alcuni piccioliffimi ramufcelli di vene, toiandfi- & arterie j & quella tela fino alla cornea è contenuta, & abbracciata dalla fe- 'rttide co^ma} Q *r,<k> cr,e nel'a Parce dianzi forma l'vuea, come fi dirà qui fotto $ - §t è vna iftefsa tela con lei, ancorché habbia nome diuerfqda quella, così detta perle vene, & arterie, che in quella fparfefono : le quali dalle iugulari efternederiuanojper porgere nutrimento a gli humori, & a r,utto rpcchÌQjCO- mela fecondina nella matrice porge nutrimento all'embrione, & quefta tela ha origine dalla membrana mollejche yefte il ceruello,& il neruo della vifta j & ne} lacche rifguarda la membrana dura,è ofeura, & negra; & in quello dì dentro poi è fimile in quefti animali al collo della colombarilqualeè miftodi varij colorijcioè giallo, rqfso,verde,fecondo che in diuerfi modifì efpone alla Tela dura Jucedelfolej&è cinta della cela dura intefta d» vene, & arterie, & e così meri- tamente chiamata» percioche è grotta, & durissima, in guifa d'vn fortifsimo cuoio: come quella che douea ficurameme in feraccorre tutte l'altre parti molli $ & quefta nafee dalla membrana dura del ceruellp, col quale ha mani- fefta continuità j & per la parte di dentro jnfinoaìl'arriuare al negro dell'oc- chio abbraccia la yuea,fenza efsere cofa alcuna tra l'vna,& l'altrajanzi ftanno attaccate col mezo di certi ramufcelli di vene,& arterie,che fi coromunicano da quefta dura alla vuea»&principalmenteintorno al negrodelfocchiojdoue fono fottili Almamente attaccate j ma dal negro innanzi tutta quella parrx-* (che fi chiama corneaj è feparata da lei; perche la vuea,in quefta parte, come pani ejìe- diremo.» è comprefla in dentro. Perla parte poi dinanzi dell'occhio, & verfo, oSSh. f"orÌ 3 quella pa«e dell'humor chriftallino, cheauanza fuor dell' hutpor vi- Teiaa a *reo>èinuolta, $C0Pertadavna fottilifsima membranaprqpriadi lui,detta |
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nea.
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" dalla fua fottigliezza aranea, & arachnoide, & è circondata, & intorniata in
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giro da yna tela, 9 cerchio fottiliflìmoin guifa di lineacene nafee dalla vueaA
Teli dell'oc e pare il raggio dell' occhio, detto da alcuni iride : la quale è fituata fo pra la_- chic parte dinanti dell'humor vitreo, che non è occupata dall'humor chriftallino, Humorac & diuidc l'humore acqueo dal vitreo ¥Sopra quefte due t^le, & fra loro? & la fe0- cornea giace l'humore acqueo, più liquido, che il vitreo, iui pofto per tener- la morbida, & bagnata, acciò per il caldo & del fole, & del fuoco, & del mot toiftefso
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DelCauallo. Lib. I. ig
to iftefso noti fi fecchi,& increfpi;& per (tenderla col mezo di quei fpiritijche
fono in lui in buona quantità, acciò meglio fi faccia la vifione; & ancora per efTer mezzo trasparente, da portar lefpecie de' colori airhumor criftallino ; nel quale, come inpartelucidifsima,fi fa la principale attione del vedere j & |
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VUt4
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quefto humore acquofo è intorniato dalla tela vuea, che nafce dalla pia ma- TcU
"re, che fafcia il neruo della vifta; la quale rinuolge tutto l'occhio così per ài- nantìjcome per di dietro, efsendo contigua con riride,comefi è detto, oc vna fola tunica,benche habbia diuerfi nomi\& facédo vna figura rotonda,eccet- to che nella parte dinanti,come arriua al negro dell occhio,s'incaua3& fi com prime alquanto in dentro 5 & nel mezodi quefta parte dell'vuea incauata -, & comprefsa fi vede il buco, che fa la pupilla dell'occhio : la quale in quefti ani- mali è oblonga,& ouata,acciò andàdo efsi chini,pofsino meglio guardar da i lati,& dalle bande. Quefta tela è molto fimile alla pelle dell'acino dell' vua tol- tane via la fua punta,& incauandola vn poco in dentro,-& perciò fu chiamata nella fabrica dell'huomo vuea5&rhagoides,òrhaga da i Grecia & è cinta, oc- abbracciata dalla cornea ; che ha l'origine dalla membrana dura del ceruello, t& e*-' che fafcia,& inuolge il neruo della vifta,la qualcuopre l'occhio tutto intorno; nea" & per la parte dinanti(che è quanto piglia il negro dell'occhione lucidala fo- miglianza di corno,ò di vetro pulito,& fottiìe,& trafparente;& per la parte ài Tela bim dietro è groffa,e dura;& perciò chiamata membrana dura,come fi è dettoj& ca- e circondata dalla bianca, ò adherente : la qual cuopre tutta la parte dinanti dell'occhio infino al nero,& fa, & genera il bianco dell'occhio, & nafce dalla membrana,checuoprei'ofso della tefta,detta pericraneo:& fono ancora ne i canti,& angoli de gli occhi certe glandule,per humettar rocchio,acciò per il GlarAlik S"uu:C°nt".1U0 moto di quello non fi fecchi. II neruo della vifta, che di fopra dell' occhi* |
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amen.
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naDDiamodetco, in guifa di membrana dilatarfi, efce del fondo della cauità Nf,
de 1 occhio,& nafce immediatamente dal primo paio de' nerui,che deriuano IÌIZ dal ceruelIo,per portar alle tele, che le fono intorno; & finalmente all'occhio * quem ipinti,che formano il vedere,& arriua rino all'humor vitreo,- & fé bene nel nafcere loro fono foli, vno dal lato deftro, l'altro dal finiftro, nondimeno fj%H quando arriuano ad vn certo Iuogo,s'vnifcono infieme, & dipoi di nuouo di- vlf™ uiù ciafcuno d'efsi feparatamente camina all'occhiofuo;come anco fi vede,& %iem',, ne gli huomini,& ne gli altri animali di quattro piedi;& èda fapereche il ner- u ™%L uo della vifta in quefti animali non s'inferifce nel mezo della circonferenza nZ?inj£ della parte di dentro dell occhio,incontro alla pupilla,come neirhuomo,cicè »i« dei- perpendicolarméte,ma più ad vn lato;perche quefti animali guardare douea- f^JTit" no pm dalle bande, che per il diritto ; di che il contrario ne gli huomini efler ^cbio. douea,"& di più quefto neruo è fafciato dalla fecondina, ò membrana fbttile, come voghamo dire,& dalla membrana dura,& dalfettimo roufcolo, cheto mge tutto : & e accompagnato da notabili rami di vene 3 & arterie, che en~ lrano,con lui nell'occhio per nucrirlo. De imufcoli dell'occhio. Cap, XIX.
Vouonoqucftafebri^
1 occhio del bue muouono;i primi quattro dei quali cole fibredi- nmfcan. mte nafeono da diuerfe parti dell bflb bafilare, & dall'olio della m$SZ "onte,& della mafcella di fopra>& s attaccano l'vno di fopra,l'al» tutò* B 4 ero di
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to Dell'Anatomia
tro di fotto,& il terzo per di détro,& il quarto per di fuori,per mouerlo varia?
pm muf- mente in quefte parti. Et per il diritto ve ne fono altri due obliqui, l'vno de i coli dell'oc qüajj s'aggira,& fi riuolge fopra vna cartilagine fatta in figura di girella, per volgere, & girare l'occhio in giro; & è quello anco commune all'occhio del-
settimo i'hubmo ; il fettimo poi, proprio de i bruti, qual non fi troua neH'huomo, è
l'eiïocchio. maggior di tutti gli altri,con le fibre rette;}& fa l'officio eguale a primi quat-
2&f-tro ^ec^ di fopra, cioè di tirare l'occhio all'indietro per foftenerlo, & vietar,
'Zi! che non cada a bailo; caminando quefti animali con la tefta china, & hauen-
do quella cauita con ìa circonferenza di fotto più baffa,che quella di fopra.,.
Mufcoiì Hanno quefti mufcoli d'intorno, & di fopra, & da i lati non mediocre quan- ikmonoli tità di graffo perla loro morbidezza, &accioche per il quafi continuo moui- jecoudo pa mento di quelli non diuentaffero aridi, & fecchi ; & riceuono quefti mufcoli 'delie mar- dal ceruello il fecondo paio de' neruj,per il moto,& per il fenfo, E pofto l'oc- ueiia. chio in vna cauiti,!a maggior parte dellaquale è formata dall'olio della fron- cifór °C te,&la minoredall'offodella mafcelladi fopra,dailari hadueangoli,òcanti; Angoli dei il maoajor. de' quali è verfoil nafo,& il minor verfo l'orecchio. l'occhio. ■ -°? ?
Delle pa Ipebre, e> delle ciglia t Cap.- XX.
Al lato di fopra, & da quel di fotto dell'occhio è vna palpebra
iui pofta per tutela dell occhio,& accioche non l'offenda cofa al- cuna eftriofeca j & fono tali palpebre fatte della tela, che cuopre ^annoili» Svasavi ktefeli quaIe fe vn corpo iftefso coniatela bianca dell'occhio, palare. $■ jejia ce]a carnofa.Quctìi tre corpi fi congiungono all'orlo del-» palerà la palpebra, doueè la cartilagine, che fi chiama tarfus. Nell'orlo della palpe-
tnSn Dra & ^°Pra fo'am^nce^oue terminano la pelle, & le vene, nafcono allicaualli gi^t\>er- i peli, & il ciglip, & quella di fotto è fenza ciglio, ancorché la Natura poco di che capo- fotro a loro habbia generati certi peli più lunghi de gli altri, oc tarifsimi, che paiono feruire in vece del ciglio, che gli manca : il che però non è, & fono in quefto differenti i caualli dall'hoomo, il quale ha le ciglia in ambeclua le pal- pebre , & pm lunghe in quella di fotto, che in quella di fopra j & ciò fu fatto dalla Natura, perche hauendo dato a gli altri animali il pelo per coprirgli, & difenderli le parti,& il tutto; & andandoeisi chini,&curui verfo la terra,non gli faceuano bifogno le ciglia di fotto, che coprifsero l'occhio, & lo difenfaf- fero,ma fi bene di quelle di fopra; onde quelle come inutili, & d'impedimen- to alla vifta, tralafciò ; & quefte, come vtili, & di giouamento pofe nel detto superò* luogo la fagace Natura.Sopra Tocchio,& le palpebre fono pofte le fuperciglia, fha- lequali vietano,chegli humori,& Tacque no calino, &diftìllino ne gli occhi. Del latte dell* occhio* Cap. XXL
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fopra fé ci- K\^fl| notabile ; cofa che non fi vede neH'huomo, & in molti altri ani-
qlia nell oj sc^V \*& K .• t i. , i re j - ■ •
J° Ma-J SSJSi F& l quadrupedi, nel qual cauo li naiconde vna pinguedine a
£S'del- *™^*&* Bu<fa di glandola,chiamata volgarmente il latte dell occhio, po- vfcclio. fta in quel luogo,che fi dice fontaneJla;& quefta è di foftanza molto v^ mol- le di tutte l'altre glandole del corpo,& è circondata da vna fottilifsima mem- brana, & fparfa di moke vene, & arterie, & nerui fottili, che fi fpar§ono per tutta
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DelCauallo. Lib, I. 21
rutta la foftanza di quella;& quello è,accioche eiTendo continuamente in mo ff$Jf_
to 1 occhiOj lo poffa humettare; & quella pinguedine, ò glandola fi muoue, u delfoc* quando il cauallo apre, & ferra la bocca, calando giù nell'aprire, & alzandofi %]andola "e' ferrarfi ; & quando è alta, & tonda verfo fuori, denota (fecondo il parere tondaver, uè gli huomini intendenti^) i caualli efser nati di caualìi giouani ; & quando %JZZerÌ e curua, & caua verfo dentro, il contrario, cioè efsere nati di padre vecchio, fi demro,. & attempato. %hn^ U)e % mufcoli delle palpebre. Cap. XXII.
'Aprono, & ferrano quefte palpebre col mezo di tre mufcoli j il pri- ^/fS
mo dei quali nafcoftoneldi dentro del cauo dell'occhio nafce &>->palpebre?* pra il mufcolo dell'occhio, che l'alza all'insti j & nel fine conuerten- dofi in vn tendine, ò corda membranofa ; s'appiglia alla palpebra di fopra, per aprir l'occhio . 11 fecondo nafce dalla mafcella di fopra > fotto secondo la circonferenza dell'occhio, davna preminenza d'vn certo ligamento, & «ssM»- va ad attaccarfi fopra il maggior canto dell'occhio, nella palpebra di fopra, per tirarla ingiù, & chiuder l'occhio. 11 terzo camina dalla parte di fuori fceJozomii fotto la pelle 3 tra gli odi della tella, con le fibre oblique, & va ad appiccarfi jC° nelliftefla palpebra difopra, per aprirla infieme con l'altro. L'officio di que- off[cigdi Iti mufcoli è di chiudere,& d'aprire le palpebre di fopra, quali fole fi di mena- qu$"mtl |
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no, ftando ferme quelle da baffo :& fopra, & intorno a quelli mufcoli vi.è-%,
del graffo, per tenergli morbidi, &humettarlij concorrono a quelle parti arterie che alcuni rami,che vengono dalle vene,& arterie iugulari ellerne,poiché pallate y%%$? nella parte di dentro del capo, fotto l'orecchie,per vn buco che fi ritroua nel- E& die |
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r(L^>
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01ia »*» diuidono in molte parti, auanti ch'entrino nellabafe della tella ; de i g^l o
quali alcuni fi vanno a diffeminar per quella pinguedine deH'occhio,& alcu- dd& "li- ni per li mufeoh, che le muouono, & altri per le tele, che lo veftono. Oltra di llJ'toli' quelto vi concorrono le vene,& 1 arterie dell occhio,che apparentemente per nono. la mafcella dì fopra caminando, alli angoli deir occhio, fé ne vanno j & fono ^r\;fd rami ancor' elfi delle iugulari citeriori. Vi vengono ancora i nerui del terzo l'occhio.e paf delle cer uella, vi cendo fuori del craneo,per dargli il fenfo, & il moto. ^{f/afa delle cer-
Delle orecchie, (gr tnflromenùdell' odito. Cap. XXIU. 0*%$
parti.
Ella parte di dentro della concauità delle orecchie, quali fono
nell'olio fquammofo, ò delle tempie in ciafeun lato del capo fi VriTü!"t ritroua vn buco grande tra gli altri che vi fono : il quale comin- i/ t£ ciando dal principio della concauità dell'orecchio, fi va toreen-1*- do > come lumaca, fino al vuoto del capo,che rifponde alle ceruella ; dentro del quale fono alcuni feni, ògrotticelle, ò valli j le quali, non meno che lui, fono coperte d'vna tela fottiliffìma, che fi fa dell'vno de i nerui del quinto Paio, che nafce dalle ceruella j fra quelle grotticeile, ò concauità ve n'èvna °nda, & piana, circondata d'vn' arco d'offo alquanto rileuato, nella quale h"° J"re°^ Piccioli : il primo de'quali vicino alla partedi fuori verfo Torec- frimo 0r. cnio n* Jug proceffi piccioli,fottili,& acuti,che guardanoairingiij3c61iqua-^0^- li s appoggia aiie mura dell'arco; nel rello èfimilead vna incudine,eifendo di slZTof iopra la iua maggior parte piana, & il rello tondo. 11 fecondo oflìcello, Umile fan*- advn
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21 Dell' Anatomia
ad vn martello,è lungo,» fottile,» va vn poco ritorto;» nella parte di fopra
ha due proceffi,dopo 1 quali fa vna tefticciuola tonda,» lifciajftà quefto ofsi-
cello attrauerfato in vna tela molto fottile,» trafparentejcome vetrosa quale
cuopre,» chiude come coperchio il principio della cócauità verfo i orecchiò
& fcoftandofi con la fua tefticciuola alquanto da quefta tela verfo in dentro'
Tgüft- fi lega con l'incudine, mediante alcune tele molto fottili. Il terzo ofsicello è
recchif0' triagolare, & fimile ad vna ftaffa,» in lui s'appoggia il maggior proceffo del
primo ofsicello,» di quefti tre ofsicelli vn folo è mobile;gli altri dueimmobi-
li.Il mobile èil martello:» quale non folamente è moffo dalla violenza dell'ae-
re,che percuote nella telarne fti nel lato più eftrinfeco,che fi chiama tambu-
ro,hauendo perla parte di dentro,attaccato il fuo manico,in modo,chebifo-
gna,che mouendofi il tamburo,ancor'egIi fi moua,ma ancora dal moto volon
Mufcoii tano,eioeda duemufcoli picciolinipoftiin quelle cauitadi,acciò nulla man-
tÌ&e ca(reaH ìat™ Perfe"Jone dellVdito,concorrendoui la volontà,» la naturale
orecchie, operatione. Portano a quefte concauìta, ò grotticelle il quinto paio di nerui
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Nerui del
l'odito Ql
paio delle
eeruella |
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che vengono dalle eeruella diuifi in molti rami,quelli fpiriti,che rendonoper-
fetto quefto lento, portando nel centro del ceruello quel fuono,che nafce dal-
£*** perC.0ir° erfte,riorm5lte' & mandano alcune particelle delli detti fpiriti
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dentro a gli mufcoli,accio mouere fi poflano; vi concorrono ancora le vene,
& 1 arterie efterne. & in fomma la cauità,gli ofsicelli,i mufcoli, il tamburo,» 1 altre parti dette dell orecchie, fono poco differenti da gli humani di (ito, dì formaci figura,» di grandezza,hauendo quefto generofo animale compito, & perfetto 1 vditojciafcuna di quefte parti feparatamentefanno 1 vfficio loro, & infieme vmte cagionanolaiperfettione del fenfo,come copiofamente è fla- to defcritto da molti nella Fabnca dell huomo. La parte di fuori dell'offo,che in fé contiene il buco,» l'entrata deHbrecchio,ne'caualli d'età compita fpor- gè in fuori,quanto è la larghezza del dito picciolo della mano, alzadofi di fo, pra all'ofsoj & è cinta,& coperta da vna cartilagine nata daii'oflb delle tenie nel principio dura,» grofsa,che nell afcendere verfo la cima dell'orecchio,fi fa fempre & più tenera,» più fottiIc;& è coperta dalla mébrana carnofa,tutta Fjg* fparfa di vene,*.arterie iugulari efterne; & vltimamente dalla pelle. L orec
e arce- rhiauinnn3 nkrtrlp prpmnip (ionrJooJ^fl ^««^__rr_ ■*.. r .. . .
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dell
|
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chio,
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* n . % r r -\ r i .'"i'>" «r^nuuujvaiannenre pian pia-'
no ftringendofi verfo il fine,chc termina in vna punta fimile a quelle delle fo-
glie d aranc.,&alquanto inclina verfo l'occhio,» la fronte;» quefta apertu- ra e molto fimile a quella del cartoccio,» a quella d'vna penna accomnioda- skodeih- ta per fcriuere. Sono fituate le orecchie nel mezo della circonferenza della ter
oZchie fta'dl fott? a11 occl»o>ancorche paia altrimenti, per il loro caminare curuo,» prche/ia- chino; & fono generate mobili,» pendenti, acciò più ageuolmentepofsano
f TTe riceuerei rumorìi ftrepiti,»i fuoni.
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De Ili mufiolt dell'orecchie. Cap, XXUIL
Ono mofse, & aggirate l'orecchie in diuerfe parti da vari], & ài*
uerfi mufcoli. 11 primode'qualinafce dalla parte di fuori,e ài d& tro della cartilagine,che fi ritroua nella parte anteriore dell'orec- chia^ s mferifee nella partedinazidi quella,per tirarla all'inni |
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f rimo mti
[colo dell' orecchie. |
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DelGauailo. Li|)J. 23
z\, & porgere alquanto d'aiuto al moto del nuouo mufcolo, 11 fecondo viene $jy**
dainfteflfa cartilagine,& tuttonafcofto da vna parte del nono mufcolo, che fi w c° potrebbe numerare per yn' altro mufcolo : la quale monta più alto delle altre partijche finifcono in quelle cartilagini, fi va ad inferire diuerfamete da quel- lo per fare il medefimo o$cio,che quello fa,11 terzo deriua dalla parte di fotto Jffi *** wJfo cartilagine medefima, & caminando obliquamente, va a finire nella ra- dice dell'orecchio,quale è pofta fopra il mufcolo delle tempie,per tirar l'orec- chie alla parte dauanti,& alla parte di dentro, aggirandole ancora in qualche parte.II quarto ha quali la fua origine dall'occipitio,ma molto più baffo yà ad m$^9 attaccarfi nel mezo della radice deirorecchio>per tirarlo verfo il mezo^aceo- ftandolacon l'altraJlquintopoftodifottoalfeftó,nafcequafidairifteifoluo- Q^n<f go,& camina tranfuerfalméte ad appiccarli nella partedi mezo del! orecchio mn]coh. con vn tendine,ò corda, che finifce in membrana, per tirarlo anco egli al me- zo deiroccipitio,accoftando ambedue l'orecchie infieme. 11 fefto affai piccio- Sefte mu- lo comincia dall'omo dell'occipitio, & alquanto obliquamente caminando, fifcolc ' pianta fopra la radice dell'orecchio per mouerio all'indietro,& verfo il mezo. smi^o il fetrimo deriua dal mezo della somitg del collo fotto le crine,al diritto quafi ***** del congiungimento del capo con il primo nodo3da quel gagliardiflìmo ten- dme,ò cordarne tira la teftaairindietro,& caminando obliquamente verfo i Jati,s inferifce nella radice dell'orecchio lotto il decimo mufcolo, & gira l'o- recchio verfo la partedi dietro,& di fuori.Lottauo viene dall'ifteffo tendine, Guam. ma più bafso afsai,al diritto del principio delfecondo riodo del collo,& yà ad mufcol°- attaccarfi nella parte di dietro all'orecchio alquanto fopra la fua radice, per tirarla gagliardamente nella parte di diccro.il nonoeflendo nel principio lar- f™" *? f fih °'^a ^orma? %°^c,°diduenwfcolisimperoebe perla diuerfità delle - h ii ^-,plra pecchie in diuerfe partimafce,parteda quella altezza efteriore, cne Ita iopral occhio;p3rte delcauo,chegli èdi fopraj& parte dal mezo della tronte,& dall olio della tetta,** coprendo tuttoij mufcoi0 delle tem pie,per ti- rar vedo tutti queftt principi) 1 orecchio,per le fila, ò fibre,oblique, diritte,& tranfuerfah,-& è piantato nella radice dell'orecchia col mezo,& aiuto ancora della carti|ag!ne,checuopre con il fuo tendine, cheficonuette in membrana. Muoue dunque quefto mufcolo l'orecchio parte all'jnanti, & da i lati, parte ali indietro dell'occhio,& parte verfo il mezo della fronte,accoftando,&auir |
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Decima
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unandol orecchie infieme. Il decin*Miafce dal mezo della circonferenza-, Jfè»
della mafcella^ di focto 3 coprendo in parte col fuo principio quei corpi glan- dola che fono fopra le vene iugulari, & camina per il diritto all'insù, fin che giunto alla radice dell'orecchio,al diritto della fua apertura fattoli più largo, 1 abbraccia nella parte efteriore, per mouere l'orecchio all'ingiù, & da i lati. t vndccifno,$ vltimo mufcolo è affai picciolo, & con le fibreoblique, nafee rnjtcjm «opra 1 articolo della macella di fotto, & pare quafi vna parte del terzo mu- mH,cot°' qoìoj ancorché habbia diuerfo nafcimento>& diuerfofine,& caminando al- msu, va ad impiantarti fotto l'orecchie per mouerie,& aitare il moto del ter- |
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Del »a/o>
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j3L Dell'Anatomia
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tìetnàfot°ìiìnBxamnÙddl'odorAto, Cap, XXV,
$f0t Andano le partidauanti deHeceruellajOueroinerui^che feruono
t-ÉfJL. 3»aB»i I all'odorato, fi notabile quantica di loro a gli odi 3 etmoydi , ò yw«>. guRttfe | ìquammofi, parte della maicella di iopra, che none fenfo, o fcn- E§^®J< fiterio alcuno ne gli altri animali 3 &nelcauallo iftefso, che di quantità non fia di gran lunga da quefto fuperato, e/Tendo i ner- ui,che feruono allbdorato,di groflezza d'vn dito l'vno,quattro volte più gra- di de gli altri,dico di quelli del vifo,dell'vdito,& del gufto;& hauendo ciafcu- fodoratf no ^i loro-vn buco nel mezo grande,come è la circonferenza d'vnapenna da bucati nei fcriuere commune. Sono ancora di natura differenti da quegli deglihuomi- %'emi del ni,imperoche nell'huomo tali nerui arriuano bene a gli cffì fpongiofbtna non l,°<*°rato efcono fuori de i confini della circonferenza della refta;ma quefti fparfidi ve- iiffeTemt nej & arterie, con artificiofiffimo compartimento, vagamente, facendoli in 'daiu hu~ pju rami5efcono fuori del capo,& vanno fubito a ritrouare gli cffi fpongiofin piJfaie, quali nel principio loro hauendo folamente vna ftrada, & dipoi dividendoli f rtìf lrt piùjdiuentano ogn'hora più grandi,& Iarghi;incominciando dal fondo3& fyoighf dalla bafe della tefta,da piccioli cartocciamentijò rauolgimenri, vuoti perdi dentro; dipoi fino al quarto della loro altezza vanno femprecrefcendo in lar- ghezza, & in lunghezza \ & iui formano vna figura limile a fonghi, che vol- SoUanXa gafrDente fi chiamano fpongiole, ma fono caui nel mezo, come habbiamo detti car- detto;fono quefti cartocciamenti di foftaza d'oiTo/ottiliffima a guifa di fqua- Tfitttï&t ma>no molto difsimile da quella de i piccioli gambari di mare, per effere nel- la parte di fuori circondata da vna membrana carnofa,& grofla,fparfa di fot- zì°F\ tilïfsimë vene,& artene,per il nutrimento fuo;la quale membrana vefte anco- ra tutte faltre parti,che fono nel cauo del nafo,come diremo^& per di dentro tali cartocciamenti fono coperti da vna membrana fottili^ima5& bianca: la quale afsai fi rafsomiglià a quelle tele,che diuidono,& fpartifcono le crofter delle cipolle^nella parie di dentro di tal membrana3perfpatiodella lunghezza delle fpongiole, fi difsemrnano, vfcendo fuori, quei nerui Jj quali feruono aK l'odorato, per potere piùageuolmente, & commodamente fare l'officio lo io, auicinandofi,& vfcendo fuori della teita,ch€ non haurebbono fatto reftando dentro; perla lontananza loro da quefte parti, cagionata dalla gran lunghez- za della mafcella di fopra;il che none f^^ mci> fri- ue' efsi il nafo corto,& le fpongiole propinque alle ceruelìa. Okra-lefpongio- uoiùgran- levi fonoancoradue grandi cartoeciarnenti,òriuolti fatti delia ifìefsa foitaiv ri &Ufito za,& coperti della membrana da noi detta di fopra; & nella parte inferiore loro. verf0 \e nari fono acuti, come è quali il fondo del cartoccio, & nella parte fa periore,che riTguarda il capottino al continuarficon le fpongiolc,foRo molto più larghi; & lVno#quefti giace fopra il palato; l'altro fottoì'ofso della ma- (celia di fopra, & contengono in fé ambedue altri cartocci piccioli deli'ift-efsa natura, oltra le molte cauita, che nel fine di quei cartocci fi ritrouano ; accio- cheperquei giri,& raggiramenti maggiori entrando l'aria,& aggirandoli per fSmctì gIaItn Piu piccioli,& per la cauita dellJofso,in quella tardanza,ò dimora fi ri- IZoìti nel- ìcaldi,& fi prepari in modo,che giunta alle fpongiole, pofsa d'indi già purifi. tenari, Cata,& purgata,andare per li neruialle ceruelìa agenerare Tatto dell'odorato, rartimeto E il nafo per il mezo diuifoda vna cartilagine grofsa3 coperta della medefim^ delnaf°' rnembrana4 |
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Pel Cauallo. Lib.L 25
membrana jche vefte l'altre parti di quellojaccioche alle due parti dei corpo,
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deftra,& finiitra,pofsa commodamente feruire; & vnaofFefa,refta l'altra ille-
fa.Di fopra è il nafo coperto da dueolTa,le quali nel mezo,da vna commifsura propria, da i lati da due commifsure ad effi, & all'ofsa della mafcella di fopra c°nimuni,fonodiuifi,-& nella partedi fopra,conrofsa della fronte confinano; & nella parte piùbafsa fìnifconoin quella cartilagine;, che forma il nafo,& lo |
Offa del
nafo,& lo- ro dìuìfìo- ne. Cartilagi-
ne del na-° |
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viuidej le cartilagini del nafo caminano all'ingiu per alquanto fpatio, & fi ri-^0'
torce ciafcuna d'efse all'indietro, quali in guifa dell'vltima colla dei thorace; & non molto è diffimile da i denti maggiori del cignale j poiché dopo quella refleilìone,alla quale s attacca, parte del fefto mufcolo delle labbra, fin jfce in yna punta ottufa,i'vna,& l'altra cartilagine.Sono le parti di dentro ddk nari- cijò ale del nafo in quefto animale,Come ne gli altri fimili,tutte di cartilagine col fuo partimento dell'iltefTa foftanza -3 la quale nafce dall'eilrema parte del- f'ofso della mafcellajche finifce in quella cartilagine,cöme in tutti gl'altri ani- mali fimili a queftoj& per quelle narici:le quali fempre diuentano maggiori, deikmn-. afcendendojcome perdue condutti laere,& pafsando perglifpongiofi,giun- ci. gè alle ceruella,& defcendendo con la fuainaggior quantità, cala giù nel pa- iate d'indi nella laringe, & nell'afpra arteria,& nel polmone,per refrigerare il cuore -, per gli medefimi canali fi purgano ancora le humiditi, & gli efcre- raenti della tefta, come anco per il palato, & per la bocca^ quando fono ò ri- f. '■** pieni di freddore,ò totalmenteindifpofti,d'onde vieneilcimore.Ma la figura dJfZm- delle narici perla parte di fuori è circolare,& tonda,come ne gli altri quadru- " • |
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p
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j f . ' rl --------vuuvvvaiiiu vana, lucidila LUidUUlICHC, OC lUIjga d
Smunte dal^X* ^ membraila carnofa '& da variÌ mufcolb & vici-
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Copertura
del nata. |
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De i mujcoti delie
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«ari. Cap. XXVh
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Mufcoli,che mouono le nari fono fette, de' quali 1* vno nafce dal- Trimo mu
a fommiti della cartilagine de nafo, & con le fibre tranfuerfa- faintest li, tutte talmente infieme congiunte, che non fé gli difeerne di- 'Z2 lc^ ui ione di deliro, òdi finiftro; va dall'vna, & l'altra parte a finire v^fAiln, "^ dtr1emacartilagine, che forma il nafo, per aprirlo aìl'insù Z2?; triduep^
Pgn vnodal fuo ato,poco fopra i deti canini A poco lotto Ü rifefso della hoc- %t mu'
men^r n \ ^na">■ & ndIa Parce Piu aka'> & vanno adtt^erirfi in quella |
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^?n.-d Ka'r f°pra lc nari'3dallafua banda,per aprir,balzarle nari. AltriSh' ü. ve§g?no leuati via imufcoli, che gli ibnno fopra, hanno ori-
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Cuarto,&
mùnto mu- Jbolo. |
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Mentìml*?™]?^^^
uelb & n • j- ■incontro del bt,co donde efee quel neruo grande delle cer-
della W Ul,? dlcarninanoobliquamenteall,ingiù, diftendendofì (ocra lofsa
ni ddnafn Jr8? ifendofl femPre Più lar§hi>(ìno *»*«fi ndie cartilagi-
aprire len ' ,- «Prodi fopraogn vno dal fuo lato; & è fuo officio alzare,& offe»di nafeonoo^
doue i dmriV i rdal Colato, daquella parte della mafcella di fopra,
wemeSiSb"0!Iafu,aradicefiffa^nbfso,&nell'andarairingiùobliqua-^t & più largai, di modo che non folamente s'attaccano nel labro fettmom di fopra, fcol°'
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%6 DelF Anatomia
di fopra, ma anco perla maggior parte nelle narici, & nella cartilagine di fo-
pra raccontata,per allargarla all'insù,infieme col labbro, De Ile v ene & arterie delle nari* Qap. XXV IL
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Vene,&
arterie del fidato, che -panno aU le nari. Buchi per i quali paf- fano le ve- ne, & l'ar- terie del palato. 'Vene,et ar terie iugu- lari eter- ne,che ra- mo alle na- fi. Buchi, per
li quali paf f ano le ve- ne, l'arte- rie iugu- lari , & i nerui del quarto pa- jo delle cer 'mila. Rete fatta di i>ene>& arterie nel. le nari. L'io^o com modo nelle nari da e a uarsàgue. Sito del-
l'odo hyoi- dt^i. |
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Engonoa quefte parti delle nari alcuni ramufcelli delle vene , &
arteriedel palato, i quali paffando per alcuni piccioli buchi;, che fono nell'ofso della mafeelia , vanno a dar nutrimento alla carti- lagine ì & alle membrane del nafo, & alcuni rami del più bafso tronco delle iugulari efterne,che s'impiantano nelle ganafsejgli vengono an- cora due rami del più alto tronco delle vene, & arterie iugulari efterne, poi- che pafsate per fotto quelle glandole, che ftanno fotto l'orecchie nella parte interna del capo >fipartifcono,auanti entrino perii buchi dentro la baie del capo in più rami s i quali infieme con alcuni groffi rami de' nerui del quarto paio delle ceruella pafsando per li due buchi contigui,che fono nella mafeelia fuperiore alla radice dei denti, vicino all'ofso pterigoides, vannoadifsemi- narfi per quei cartocci delle nari,in modo che intricati infieme i rami di quefte due vene, & arterie, tefsonoin ambeduei buchi del nafo vna rete, la quale è immediatamente pofta fotto la pelle interiore dellenari : la qual rete quanto più s'accofta5& auuicina alli buchi delle nari,tanto più fi fa denfa, & folta,& fpefsa ) & giunta lontano la grofsezza di due dita dal finimento de i buchi del nafo, riempie ogni cofa di vene, & arterie: onde facilmente da quel luogo, & ficuramente fi può cauare fangue nelle bifogna del cauallo,efsendo iui il fan- gue a foiumo in copia grande,& la pelle molle,& fottile. Dell'offa hyoìde. Cap. XX FI II.
Rouafi nella radice della lingua del cauaiiovn ofso attaccato alla
più alta parte del gargaro/.2io,ouero della Jaringe,per fondamen- to, & bafe della lingua: il quale ancorché Ila differente da quello |
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^^^^^ dell'huomo di forma,di grandezza, & di numero d'ofsa, chiama-
mo noi per adefso Hyoide j il quale ofso nella parte di fopra, che rifguarda le fauci con due procefsi lunghi, acuti, & ineguali , & con il femicircolo ouato che fanno,rapprefenta la ypfilonde'Greci,che habbia vn corno alquanto più longo dell'altroj& aggiuntoui il procefso del mezo più largo de gli tre,che gli ftanno fotto,& che per natura è talmente continuo, & giunto con queilo,che da lui con artificio fiumano feparar non fi puote, ha fimilitudine grande con l'Y de Latini,ò con la lambda de i Grecia nella parte di fotto ha tre proceffi obtufi, & inequali, che hanno fembianza d'vn forcato, ò fpiedo curuo di tre punte obtufej & è gobbo per di fuora, & concauo per di dentro. Si compone q uefto ofso hyoide di tre oilìcelli j il primo de i quali è quello, che habbiamo detto formare l'y de'latini: il quale è tutto vn corpo fodo, & continuato, gli altri due fono quelli, che col mezodi cartilagini fi congiungono,vno da ogni lato alla bafe dell ypfilon, & colgono nel mezo la gamba dell y, & vno è più corto dell'altro.Sopra quefto ofso s aggira,& moue lalingua;alla fine,ò pure di quefti due proceffi laterali fi coniungono, & legano col mezo di legamen- ti^ cartilagini due altri proceffi,vno da ogni lato, molto più grandi di tutti, di forma quafi fimile all'vltima cofta dell'huomo} eccetto cheuella parte di fopra,
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X'
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Primo offi
fello del- l'offa hyoi- d(LS. Secondo,et terTo. ojji- cello. Forma,
nella quale fi congiun- :.$ono certi procefftcQn |
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DelCaualla Lib.X u
fopra, doue s'vriifcono con il procefso ftyloide nella tefta fono più larghi j i^olpce/u
quali incominciando con vna punta obtula,fiftendono obliquamente all'in- èïdel1" y su, facendofifempre più larghe a tal che fìnifcono in vna larghezza grande. f™ di s°no flati pofti in quel luogo quelli due gran proceffi, per l'origine di mólti t^ì! pr9~ mufcoli, che muouono la lingua, le fauci, & l'altre parti vicine j & per mag- por fér mezza dell'olio hyoide,& riparo della laringe;hauendo queftianima- *[ per il loro andare chino di bifogno ài maggior foftegno,& fermezza in que- ue parcijche non haueal'huomo>l' oflb hyoide del quale a proportione è mol- to più picciolo di quefto. Della lingua. Cap. XXIX.
A lingua principale inftromento del gufto, ancorché col mezo sitodeUit
d'alcuni paia di mufcoli ferui ancora al nitrire,& mafticare5è col- lìngua. locata nella bocca, di fotto al palato, & è fondata fopra l'ciso jj^gf hyoide, & in parte ancora fopra la laringe \ & è di natura rara, & Ma m* fpongiofa; & di foftanza fimile,ò poco differente dal fongo,& dalla fpongia; u&Jdè &èdifferentedaquelladeirhuomo,pereiTerdura,&gro0a,nelibera,&efpe- cJko-à dita j & è piena tutta di fibre,di vene, & d'arterie, che deriuano dalle iugulari f\ZÌm. eiterne,& riceue in fé il terzo,& il fettimo paio di nerui,che venendo dal cer- Vem,ane- uello gli apportano la virtù del fentire tutte quelle cofe, che fente la carne, & Z'dfiuiZ guftare i faporijè coperta d'vna tela fottile commune a tuttala bocca,&al pa |
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Jatoj ha la fua forma ouale; & il color fuo è quale è la pelle,ò cotica de i caual-
ÏV> fia dVri color folo,ò mjfta di più colorLcome ci moftra rifperimento. He t mufcoli della lingua. Cap. XXX,
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Forma, &
il colerci della lin- gua. |
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J Vouono la lingua in tutti i lati, v?rij, &diuerfi mufcoli. llprimoè
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f rimo mtt
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) quello, che nafee dal proceffo di m'ezo deli offo hyoide, & con ie_> {TjgJ
I fibre diritte va ad inferirfi nel mezo della lingua per raccoglier- la a dentro, & e quafi vn mufcolo incongiugato. 11 fecondo ha Secondo origine dal mento,& con le fibre oblique camina verfo laradice della lingua, mu^l°' & finifce nella foftanza di quella, attaccato quafi dal mezo fino alla punta, per tirarla da i lati, & cacciarla fuori della bocca. Il terzo viene egli ancora Ter^ mu dal mento, & con le fibre oblique s'attacca nella foftanza della lingua, dalla [colo. radice quafi fino alla punta, per aiutare il mouimento del fecondo mufcolo. 11 quarto nafee da i lati delf offo hyoide, con le fibre oblique, & s'inferifeo Quarto verfo il fine della lingua dalle bande. L'officio fuo è di raccoglierla diritta- mufcdo' TQtf\ a d.entro » & alfinsù. 11 quinto comincia da quel gran proceflb del- Ouimo y olio hyoide nella parte, doue fi congiunge con quello, & per il diritto ca- mugolo. unando s'appiglia nella lingua, fino al luogo, doue s'attacca il quarto, per attere la lingua a dentro3& tirarla da i lati obliquamente. |
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Delle
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Bell'Anatomia
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t&elk yew» arterie, e> nerui della lingua, definì mufcoli, (^ delle barbette ♦
Cap. XX XL
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Andano due rami alla lingua,& due alli mufcolijchela muouono
le vene, & fartene iugulari efterne, da quella diuifìone grande 3 che fanno lotto quei corpi glandolicene ftanno lotto l'orecchie j & i primi due parlando lòtto la mafcella inferiore nella parte in- teriore del capo,vnodal lato deftro,& l'altro dal fìniftro,fi vannoadifsemina- re in tutta la foftanza della lingua^ oltre di ciò mandano due rametti fottili, ciafeuno di loro nafeofamente nella parte profonda della mafcella, vicino alla radice de i denti molari di fotto,ciafcuno dalfuo lato,tanro che s'vnifcono in- fieme nell'eftremità della mafcella 3 forco certe portion celle della membrana carnofa,che s'afsomigliano alle barbette di capra, & ftanno fotto la lingua.* nel fine della macellarle quali fi gonfiano talmente alle volte per troppo con- cordo di fangue,ò d'humori,che apoftemandofi,danno dolor grande al caualr lojgli altri due rami più profondi,^ interiori, vniti colfettimo paio de i nerui del ceruelfo,entrando ancoreffinella partedi dentro del capo,(ì diftribuifeo^ no per li mufcoli della lingua, & per quelli dell ofso hyoide, & della laringe 3 de i quali mufcoli tratteremo nelfeguenteiibro, parlando delle parti vitali* come in piti commodo luogo, |
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Vtne,&
arterie iu- gulari e- fterne che vanno alla lingua. Barbette
fituate fit- to la lin- gua apofle- ptandofi Hanno do- lore al ca- uallo. Vene,etar terie iugu- lari ester- ne,& ixcr ui, che yan no alli mu- fcoli della lingua del- l'orò hjqi- de>& della laringe. |
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Dellefauci. Cap. XX XI F.
Ella parte di dentro della bocca alla radice della lingua, doue
principiano la laringe, & la gola, che fono a punto come due ftrade,ò due canali; lVno de i quali va allo ftomaco, l'altro ai polmoni, è vno fpatio grande, il quale chiamano le fauci, det- to da Greci ifthmos, che vuol dire ftrettoi per efsere quella parrealquantolunga,moltoftretta,&anguftaj&quclla perlaqualepafsano più inftromentij perche in quel luogo concorrono, &dannodi teftai buchi del nafo, il gargarozzo, la canna della gola, la radice della iingua,l'oiTo hyoi- de, & molti mufcoli, & molte vene, & arterie, rami delle iugulari efteriori, che vanno alla lingua j &ilfefto,& fettimo paio de'nerui del cerueljo perla yoc£~>» De i mufcoli delle fauci* Cap. XX XIII.
Onoftrette,& allargatele fauci da molti mufcolijde i quali l'vno
con le fibrequafi rotonde, & in parte oblique nafee dalli pro- celli dell'olio fphenoide, ò bafilare, & abbraccia tuttala cauità delle fauci per ftringerle. L'altro maggiore di tutti, nafee da vn ligamento grande, che ha l'origine dalla bafe della tefta, & va ad inferir!] nelle fauci obliquamente3per allargarle,& dilatarle.L'altro comincia dal me- zo di quel gran proceflb nellato di dentro,& va ad attaccarfi nelle fauci per al- largarle. L'vkimo nafee da vn ligamento pofto Tocco l'efofago, peonie fibre quafi
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Sita delle
fauci.
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Il primo
nmfcolo dellefauci. ]l fecondo
mufcolo. |
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Terzo mU
/colo . Quarto
mufcolo. |
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Del Cauallo. Lib. I. 19
quafi femicircolari cinge la membrana delie fauci, & vi fi appiglia per aliar- ^/f/l°«-
garle. Dai lati delle fauci, alla radice della lingua fono due glandole, perrac- «. . cogliere gli hurnori,mediantei quali fi mollifica la lingua, & la laringe, accio- JJ/fff'- Che per il caldo non fi fecchino : le quali per concorfo d'bumori gonfiandoli, gorfjUop |
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il male de' ftranguglioni cagionano. Sono dette da i Greci pariftmie, & da i J^3f
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de
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Latini tonfille: alle quali vannooltreli rami, che perle fauci (ìdiftribuifcono,
alcuni ramufcelli del ramo più bafso delle venej& arterie iugulari eftcrne,& il f^ear fettimo paio de'nerui delle ceruella. 'mit> f j * nerut delta
fauci.
Dell'vgola. £ap. XXX UH.
Onoprìuiqueftianimali dell'vgola,ò campanella,chenegH huomi- f dm-ài
ni li troua : ma in quella vece vi nanno vna pelle molto camola, & F/?0. crefpa. L'officio fuo è di porgere ai uro alla laringe, & far rifonare quella voce inarticolata,che fanno, Del palato. Q*p. XXXT/.
Opra la lingua è il palato fatto parte deli'ofso bafilare, ò ctrnea-
le, parte dalla mafcella di (opra, parte veri© la gola, d'vna partem cartilaginofa, quale dall'ofso fenza cuècérfi feparare non fi può . Perqueftoofso glihumori del ccruello fi purgano, per quei crue_J canali partedeiraria,chefi tira per il nafo,per Tafpra arteria defcendealli pol- jnoni. E coperto il palato da due membrane,lVna delle quali pofta fopra la te- f™£ % ia,che vefte l'ofso della mafcella di fopra è fottile afsai,& alquanto carnofa,in-^/^, tertefsuta di vene, arterie, &nerui, che per quella fi difseminano. L'altra, & steomU eftenore, e di foftanza molto grofsa, cartilaginofa,& neruofa j & quella parte, m&rma che è fra i denti molari, è più grofsa, & dura, che il reftante; facendofi fempre delMlat9* quanto più s accolla alli denti dinanzi più foccile, & molle. La parte di fuori verfo la lingua di quefta tela non è ìifeia, & polita j ma afpra, & afsai rugofa j & quefte rughe quanto è la lunghezza de i denti molari, hanno figura di cofte^ ,Kfur^ diuife per il mezo da vna linea fottile, ò diduefemicircoli,che formano nei X'! à 2" mezo vn'angolo acuto, & fono alte, & rileuate tutte egualmente, quanto è la j*Ö? M- grofsezza d'vna cofta di coltello,fopra i piani, ò fofsetti, che Hanno fra di Io- mlSrJ- roji quali fonoeguali,& di larghezza la metàd'vn dito: & fono in tutte quefte ™todelPa~ rughe, ò femicircoli da dicifette. Pafsati li denti molari, & caminando verfo li ** denti dinanzi, mutano in parte forma quefte rughe, hauendo fomiglianza ài due quarti dJvn circolo;con alquanto d'angolo nel mezo,& inalzano talmen- te a poco a poco di mano in mano, che paiono pofte l'vna fopra l'altra 5 & Tvl- tima agguaglia quafi l'altezza de i denti dinanzi, & fono in tutte noue. Il co- Colore dei lordi quefta membrana per la parte di fuori è bianco, eccecco in quella par- jj£gj^ *e, doue fono i denti, chiamati fcaglioni. L'officio di quefte rughe, ouero al- na deipa-. ***e è di aiutare a fottigliare quel cibo, che dai denti è ftato di già macina- 1q^cìo del ~^'^feruireancora al gufto col mezo de inerui, che gli vanno dal ceruello, ienghc^> & di aiutare col refrangere l'aere la voce del cauallo j & in quefto luogo nella ^£j£ parte dinanzi viene la palatina. àom n4~ |
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C Delie
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jo Delle Infirmitadi
7)f lie rvene:> arterie, & neruì del palato. ptp. XXX VU
camino, tj^jjB^S * concorrono due vene, & due arterie delle iugulari efterne -, k_j
fe & è^S^ CJlia^ Pmen^on* da quella diuifione, che fi fa dopo l'orecchie; 'tanerUj! jp^vSfe fo^o quelle glandole, & discendendo alfingiù per la parte in- i^iarie- JQQg|j3$f ternadel capo, entrano accompagnate dal quarto paio de' jierui inerui del del ceruello, che fi mefcola con alcuni rami dei terzo paio,, ciaf. teris , & cuno >jai fu0 ]at0 ne] p3jato per vn buco srande, che è nell'ofso della mafcella
quarto pa- . .. '. . \ S, .. r i n
io dellecer oi iopranl quale principia dal luogo, oue e il proceiso della mafcella di fopra,
paiate*' chiamato ne gli huomini pterigoides, & finifce alle confine de i denti molari, ■Bucbiper & caminando fuperficialmente fotto la membrana efteriore dei palato, & al- \rÌm Tel l'ìngto perii diritto quafi per tutta la lunghezza del pala to, & alle confina delle palatole^ radici dei denti fi torcono, feguendo il giro dei denti dinanzi, & fi vanno ad terS^'&ì vnireinfiemeidoue,fatto di due corpi vn corpo fòlo,paiTano per vnbuco,che nermd'ef- è nella parte dinanzi, & quafi nel mezo della mafcella di fopra, al diritto dei 'sùcbi per due penultimi denti dinanzi, nella parte di fopra della mafcella, doue giunti iquaiipaf- diuifi in due parti, fanno vn y, & vanno fuperficialmente a diiTeminarfi nella fanedffi- parte interiore dei labri di fopra, cioè in quella parte, che è continuamente^ pradeiLt^ mobiIej& in quefb luogo commodamente fi potrebbecauarfanguedalpala- kteLje to, riuerfeiando il labto di fopra, & dando il taglio per il lungo del labro^ alla -nsYl,e'fei ra^ice de i denti nella parte di mezo, doue efeono quei condotti ; quando per JX?. qualche accidente, che chiudefse, & ferraffe la bocca, ò per tema di non fare Lmgocjm concorrere hu mori, & cagionare dolore, ò per qualche altra cagione non fi %iarfm3 potefse ne i bifogni cauar fangue dalla parte di dentro del palato ; & quefte-» 'giù fopra i vene £ arterie, mentre caminano per il lungo del palato fotto la membrana dentiamo, ? ' . , r r w • r • ■ • .. r
'iifuperiq- dura,gectano continuamente nel mezoramulcellnnnniti^in modo che ceiso-
rb ram no vno belliffima rete fatta di vene, & arterie nell'altra membrana fottiJe : la 'iUytnej* quale rete,pafsati identi molari,quanto più fi riftringe il palatolantopiù fi fa ti 4pZ folca,& denfa,- onde ne fegue,che la partedel palato pofta tra le fauci, & iden- '*i, " ti molari Cu men copiofa di fangue, di quell'altra fituata tra li denti dinanzi., 8c il primo de i molari ; & di quefta fia più abondante, & copiofa di fangue quel- la parte, che più s'accofta al luogo, nel quales'vnifconoinfieme quei vali: la onde efsendodi mefrieri alle volte cauar fangue di bocca, per qualche infir- . mità,ò per intemperie^ per inflammatione, che gli auengono,il più commo- Ì3S do, & ficuro luogo farà il mezo della larghezza del palato, al diritto de i due cmarfan- penultimi denti dinanzi,per edere quella pelle più fottile, & molle, & piùpie- gw' nadi fangue^hefaltra^levene più grofe,& fu perfida li, vnendofiiuimfie-, me quei due rami, &#on vieflendo neruo, ne altro perigliofo da troncare, Il taglio farà per il trauerfo del palato, & non per il lungo, affine di non troncare B:iC% Paf -e vene5che vengonoad efsere tranfuerfali,per far in quelluogo le vene il viag- fmoMic^à g10 femicircolarej&diquefte vene,& arterie alcuni ramufcelli vanno alle car- n^&Irfe c,*aSin,> & membrane delie nari, pafsando per i buchi piccioli, chefono nel- rie del pd-
lbfsodella mafcella fuperiore:dellaquale,& dell'inferiore fua compagna, pri-
lato. raa {] $ù§ feCondo l'ordine da noi propoif o?auanti che de i denti m efse affr^i? & delie iabra fi ragioni. |
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Delia
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Del Càuallo.. Lib. I. 31
1>eiU ma/cella fiperiore. Cap. XXXV il,
A mafcella di fopra, e tutta la faccia^ ò moftaccio, dalle ciglia al- Mafieiu
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Jabocca, & neicaualli non nati, ha fei offa apparenti, differenti fe
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ifii offa.
.....ione |
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non meno in grandezza, che in figura : le quali fono diuife^ me- t>hm
dianti quelle commi(lureproprie,& communi; le communi par- jflla%^ tifcono il primo, & fecondo ofso piccioli, che formano vna par- falla, tedel cauo di fotto dell'occhio, dall'offo della fro.nte,& da quelle del nafoidue altre linee, ò righe feparano il terzo, & quarto olio grandiflimi, nelle quali fo- no ìncaffati i denti mafceilari,dalle due olla del nafo3 che diremo proprie com- miffure. Sono di più due altre righe3che diuidono quefìe offa dal primo, & fé- offa delia condojvna che diuide l'ofsa grandi in deftro,& finiftro,& camina per mezo il ™£?0% palato; due altre fono, che feparano le dette ofsa dalle due più bàfse, che con- (inmcchid tengono i denti canini,& incifori,ò tagliatori^ fono di grandezza mediocri: %Sfii le quali ofsa>comefiè detto, quanto più s'inuecchia il cauallo,tanto più il nu- numeralo- mero loro fi fminuifce3non reftando altra riga,òcommiffura fra diloromani- rZtmi"' fefta, che quella, che partifce per il lungo il capo in due parti eguali ; & fono (j$gtu*& coperte da diuerfi mufcoli, che feruono a diuerfe parti, & dal pericraneo, & Lia mt dalla membrana carnofa,& dalla pelle; alle quali concorrono molti rami delle ^J0la;mra vene, & arterie iugulari efteriori, & delli nerui del ceruello, caminando alcuni de°P7jfa ▼erfoi canti maggiori de gli occhi,& altri al nafo,altrialIelabra,altrialIi den- 4% m" ti,& altri alle gengiue,per li proprij buchicene fono nell'offa» vlmàèk rie,eiiner
*DelU mafcelU inferiore. Cap. XXXVIIh £*/?%""
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Hiamafi mafcella inferiore il mento con la ganafsa 3 che propria* Maficiu
mente neicaualli.fi dice mafcella ; & corrifponde alla guancia., gJÈJ* dell rinomo : la quale fi fa di due ofsa, che fi congiungono nella Primo pro punta del mento V& nella parte fuperiore finifeono in due pro- $£tyS |
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cedi,
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de'qualiilpofteriorej che è più tondos'incafsa,&articola
la, in quella cauità delfofso fcagliofo. L'altro afsottìglian- |
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la.
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con l'olso della teft
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Secondo,
procejfo. |
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doli m punta , finifee fotto l'ofso giogaie, & in lui s'inferifeefortiffimamente
il tendine, ò corda del mufcolo.delle tempie, che tirando alfinsù la mafcella verto quella di fopra, la chiude, & ferra; hanno in fé quefìe ofsa incafsati nella parte loro inferiore de i denti macellari, & de i canini, & de i tagliatori, & inr |
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cflori>&molti ramidelle vene,& arterie, giugulari, &de i nerui;i quali vannoad else, defeendendo quelle, & dal più alto ramo, & dal più bafso delie glU-
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Vene arte-r.
ner.
ui chefir-
nono alla
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gulari eiteriori,& penetrando fotto la ganafsa; & quefti deriuando dal quarto SjJz
paio de' nerui delle ceruella, fi diftribuifeono per le labra, per li mufcoli, inferiore, per li denti, per le gengiue,pafsando alcuni di loro per li pro- pri] buchi , che fono nell'ofsa della mafcella. So- no dipoi coperte dal pericraneo, & da copertura vna tela fottile , & dalla àeiu ma- membrana car- fidu' nofa, & vltimamente dalla pelle* C 2 De ima-
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11 Delle Infìrmitadi
De i mufcoli della mafcella inferiore. C0< XXXIX.
I muouono all'insù, alf ingiù, & da i lati quefteofla, raediantc-»
fedeli ^§£FWÌ va"J* & ^Iuerfi muscoli. il primo de iquali nafce dalla parte in- |
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#§ feriore del proceflb grande del fecondo nodo del collo * con il
inferiore. J||^§|[ principio di carne j & giunto alla metà della fua lunghezza, fa vn tendine gagliardo, & rotondo : il quale caminando fopra f of-
fo hyoide, pafsa fotto yn ligamento fatto a guifa d'vn anelletto, per fare nel fuo operare vn femicircolo per mezo di queftö attacco. Dipoi fa vn'altro cor- po carnofojil quale di nuouo fìnifee in tendine Jargo,che va ad inferirli nella,, parte didentro della mafcelladifotto,pocolontanodal congiungimentodelle dueofsa; per tirar ingiù la mafcella, & aprire la bocca,' & è alquanto limile a! quarto dell'huomo, che medefimamente muoue la mafcella di fotto* & è ten- mu/Sf0 dine ne* mezo, come quefto. Il fecondo ha origine dal detto proceflb, & dalla feconda vertebra del collo fopra il nafeimento del primo, con vn principio neruofo,& gagliardojcongiunge'ndbfi in parte con Tofso hyoide,& facendoli largo & carnofo,fi fa tanto grande,che va a veftire tutta la parte di dentro del- la mafcella di fotto, nafeofto nel Iato dì dentro di efia j fimile a qudio,che ne gli huomini fi chiama latitans in ore, poftomel luogo del terzo paio, comefa- pgcia dd ria quefto s'incominciaffimo a numerargli dalla parte di fuori. L'officio fuo è Pf°Sù ™ cmuc'ere ^ bocca > & nrar k mafcella di fotto insù per mafticare a II terzo mfreïiaï viene dalla parte di fotto dell'orlo giugale, & dalla circonferenza deirocchio^ We''1T'h $ ^tutto ^ re®° dell'eminentia di quel proceflb della mafcella infer jore,mol° f£°T'U to robufto, & gagliardo, non meno pieno di carne , che intcfsuto di foftanza tendinofa, & forte; defeende a bafso con le fibre parte rette, parte obiique,8c parte femicircolari ; & tutte vanno ad attaccarfi alla circonferenza della ma- fcella di fottojappighandofi però in tantoa tutta la fua larghezza^ è proprio quello,che i Greci chiamano maftitir, cioè oiaftigatore; perche egli perla di- uerfità delle fibre fopradette, non iblotiraairinsù,- &ftringe la mafcella di fottoa quella dì fopra 5 ma la muoue tranfuerfalmente dai lati, per macinar il jib*0 cibo Potìo tra i demi • ^ cluart0 mufcolo, cherifponde al temporale deH'huo- fwjco 0. mQ ^ veramente ilmufcolo delle tempie,- nafce con vn'angulo acuto, ma car- nofo, & forte, dalloflo dell'occipìtio, nel mezo fra le due orecchie ; in modo, che fra il deftro,& il fìniftro non fia altra diftanza,che vna picciola eminentia dell'offo della tefta. Quefto mufcolo facendofi ogn'hor più largo, & più pia- no, defeende all'ingiù verfo quella cauità, che ftà di fopra all'occhio; & paf- jfando in quella in forma di mezo circolo, & fotto quell'ofsò, che rifponde al giugale, va ad attaccarfi nel proceflb acutodella mafcella di fotto, per tirar'a all'insù, & chiuder la bocca, aiutando gagliardamente il mafticarej & è da ^^ auertire yche dal principio al fine quefto mufcolo ne i caualli, non meno che negli huomini vien coperto dal pericraneo ;in modo, chg egli immediata- mente fi diftacca dall'olTo,& ftà a punto nel mezo fra l'oflb,& il pericraneo;& cheinquefti animali i mufcoli delie tempie cuoprono tutta la circonferenza dell'olio del craneo,che cuopre il ceruello, eccetto nell'offo della fronte « |
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heìk
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De'Caualli. Lib.!. 35
^etle veue, (gr arterie, & nerui delle mafcdle. Cap. XL.
Ltra i rami delle vene, & arterie giugulari efterne 3 & i rami del
quarto paio de' nerui del Gemello , viene a quefti mufcoli della., mafcella vn neruo grande : il quale nafcendo con due principi], ^^^ l'vno de i quali ha origine da vn buco picciolo deli5 offo dell'oc- ^Zu't , cipitio, fotto l'occhio, douefi congiunge l'oflbhyoide j l'altro da m^ a
vn altro buco pofto nella parte di dentro dell' iftelToofio dell'occipitio, doue ™J
articola Ja mafcella di fopra con quella di fotto j propriamente doue nafce il mente fan proceiio ftiloidc ; come arriua fopra la mafcella di fopra, vnendofi fi fa tutto t& k vno,& accompagnato con vn picciolo ramo di vene>& arterie giugulari eter- ne, che gualcando la mafcella di fopra caminano verfo gli occhia fi difsemi na, icendcndo giù per il lungo fuperficiàlmenre, & apparentemente per tutta Ja mai cella di fotco,dmidendofi in più rami. Dei denti. Cap. XLI.
Inge dipoi la lingua vn fortiffimo fteccato di quaranta denti con- Demi da
tmui, venti per mafcella. Di quefti denti, gli virimi fono i ven- «**"»ƒ»- tiquattro mafcellari, molto grandi, & duri; fei per ogni lato ; fu- Z. mm rm^ ìT~a ?eno!^ &,m,fenore5 detti molari ancora j perche con loro fi ma- ?T T numi P*a°u ' qU?UfVa dl lorofo«o differenti in grandezza, & in figura, & nel fMï cunT£;? radl- ' P"^0^ ^uei da bafso nanno ^ cadici fòle per ciaf- g|f^ ga quS ÌCm^? ?" VKC\0]?>& PÌÙ COrto di ^ di foPra 5 & k «afe men Jar- ìdU^i che^rifouarda verfo f"'1 c°^ ha™°tre radici>due ^uafi rotonde ne] Iat0 > E" "'
1^. , ^ r n,limi11 a ^udie di q^ei di fotto; & vna verfo il palato, larga quanto e quafi tutta quella parte larer^^i ^„;8 1 1 * ÌV) Bin arniT.' «, n;I i„„L« o • n i ,•JateraJedel dente, & h corpi loro fono
rj?n f P lar?hl 5 & P1U 1Unghl >& le bafi vSuali ^ lunghezza a quelle
teli 1 • "?ma x gran iUnga Più lar£he 5 & Piene tutte df cauità, & di ai- &£&*
pia m^ glfn>& piu Profonde d' quelle de i denti inferiori.- il che fece la fag- *$K&
"rod^^S^"10^6 ^1°*?Ua?'& PÌÙ com™da™nte potefk- g £&
le biade ^k5- ? mac,nare * krbe,il fienosa paglia, fuoi proprij cibi, & ** ^ o 10 romnon «°,ln qUei dl foprajma-!ori afsai di Ioro in l^ghezza, via me-
fero in affo S ma?nano 1 cibi > &' 1* copia de gli alimenti, che s egli vrtaf- roXS a °r VgUale' ° minor?in ^gheizas fono incafsati ciafcuno di lo- (cìn^^Jr^- Clne C3UÌtà "^o grandi, che fono nellofsa delie ma, Perefsir f 31 Latlni,chamarono pra-fepioia, che vuol dire piccioli prqfcpi, k*soÖciu»r 1 olsa*ldentldi fopra hanno nella fuperficiedellebafiloro per il ,**»*!
no^c1ua ti !Ber °,Vn Caü° ^Mfirileuaroda i lati; per il luno0 de i quali f* £$k2 conoìirabili"•£lemP,cao11 > ineguali, curui,& quafi femicircolari, fatti n- fuori h5nno d, "? dl natura >affine di meglio macinar il cibo. Nel lato di fenoj i'vna dp'n ^f;"1^ > ° akezze rotonde, che hanno nei me?oloro vn guarda le laL, ^ fSfndendo al]a confina del lato laterale dei dente, e he rif- le faucii l'altra e il * ^u m vna ddle fue radici J coe lorcendo" Ptnde veri"° alando a bafso,quali per mezoil corpo del dente, & piegati-, C | ' dofi
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j 4 Delle Infirmitadi
idofi verfo le fauci va a terminare nell'altra radice di quel dete.Nel lato diden-
tro fono quafi piani3& eguali,eccetto che vicino al lato laterale del dente, che rifguarda le fauci,fccnde giù per il lungo vn picciol foffo, ò feno fino alla radi- cella quale è poco men largarne fia la larghezza di quel latore li lati che rif- guardano i denti,fono,lifci, & eguali. I mafcellari inferiori fono nel iato di fo- pra ineguali, ruuidi, & tutti pieni per il lungo della fuperficie dei-corpo loro di feni poco profondi}hor corti,hor curui,& hor quafi rotondijnelli isti di fuo- ri^ di dentro fono alquanto curui,& hano vna feffura,ò vn picciol fofìb quafi nel mezo del picciol corpo loro, che fcende fin doue fi parte in due radici; nelli lati cherifguardano i dentijfonopianij&eguali.Di quelli due ordini di denti, li prim i verfo le fauci fono più lunghi , & fottili de i fecondi ; & ì i fecondi de i Dmima- tersi; & così vanno di mano in mano fino al fines & di quefti, gli due primi, & {"Sufi §n due vltimi denti fono differenti da gli altri, & fra di loro di grandezza, & mutano. di figura; conciofiache quefti effendo nel principio del corpo, che rifguarda i 4§^c"Z dentUarghi, vanno ritingendoli a poco a poco.a finire verfo fuori in vno an- mdetiifa- gol© obtufo, per tagliarci & romper meglio il cibo ; & gli altri, che ftanno fra °^lt'mf di loro, effendo quafi iatutto il lungo de corpo eguali in larghezza, formano -godici de va quadrato oblongo;&gli due vkimi,che rifguardano le fauci fono men lar- fk§& ghi, ^lunghid|quelli,che(Unno\qcinialiidenticanini3&queftidentima- xMuiem {cellari mutano icaualli nel terzo, & quarto anno, contra l'opinione di molti, ftomZT & fono a fimüitudine de gli humani fenza radice. Dopo i mafcellari feguono f/ÀMca i quattro canini, vno periato, detti com munemente iafcioli, &fcag!ioni; & Tofil 4ai- fono aguzzi in punta, & hanno vna fol radice affai grande per ciafcuno,inca- \i muJ^ Itrata nell'ofsa delle mafcelki & fono fimili a quei del cane; nella parte dinan- J8«' 'di zi nelle efìremità delle mafcelle vi fono i dodici tagliaton\ò incifori,ò voraci, cadete cne vogüanlo dire; fei per latoscon vna radice per ciafcuno,Ionghiffima, detti ha nellen da Greci gnornomLcorne quelli, che dimoftrano gli anni dd cauallo;eflendo r.aAkl ^ che nel trigefimo mefefi mutano i primi quattro dinanzi di mezo,due perla- li^ "Il to \ compito il terzo anno, & alle volte il quarto, ne cafeano quattro altri nel trr°i'aZ- medefimo modo, vicini alü primi quattro; & giunto il cauillo al quarto.oue- %cj&Inër ro quinto anno, fi mutano fimilmente gli altri vltimi quattro: i quali efsendo f denti fen ^argm m cima, & quafi ouati, con vna radice fola lunghiffima, fi ficcano, & fi tono,&cre incartano ancor loro in certi buchi,òcauità molto profonderne fono nell'offa ^°D°»tiai- à$fe mafcelle, in ogni cauità vno; & fono tanto ff retti, & ferrati in quelle, che lobati per ne mouere,ne cauare fuori fi pofsono; & feruono a pigliare, & tagliare il cibo, jfeonato & a mordere.Ha ciafcuno dente da capo delle fue radici de i buchi,per li quali Lu lime^ entrano le vene,ie arterie3& i nerui per dargli la vita, il nutrimento,& il fenfo j dFariabar & hanno fra l'altre quefte ofsa folelentimento,& crefeono per ogni lato tutto ha mì ca- il tempo della vita del cauallo ; onde i denti de i giouani caualH fono tempre ft 'che più corti,& men groflì,& larghici quelli de^i caualli di maggiore eta;^ tanto Demi in- per veccnjaia fi allungano verfo fuori, che è di meftieri a fcortqrgli con lime f$$%l di ferro, accioche paiano icaualli più giouani, & pofsano meglio pigliare, ta- nopmbian gljare,& macinare il cibo;ilchechiamano i volgari farla barbaci inuecchian- fepw* dofi fi fanno più bianchi; al contrario di quelli dell'huomo, che diuentano più ne tcarni- neori, quanto più s'inuecchiano ; & fono collocati nelle gengive fatte di car- lamTene'i ne; Iequalifono nellatodi fuori folamente dell'ofsa della mafcella di fopra, rfilfe non ne fìauendo di bifogno nella parte di dentro, per efser iui il palato cartila- delle ma- g\ noÏQi& alto. Muto Ddb |
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De5 Caualli Lib. L 3j
W4r yens, merk > (gr nerm, 'delti denti, ö» delie mime.
Cty. XL//.
Eruono ai denti, & alle gengiue più rami del terzo ,& quarto ■£»"»
paio deii nerui delle ceruella mefcolati infieme, che vanno anco- T$Z zmsrjSK Po °5 -& alìe temPle >& molci rami dei Più alto ramo dellecemdla'
nHr^TÌ ienes^ artene Siugulari efternejchc entrano tra quelle Piandole
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Vc?ie,arte-
rie>& ner- ui j Vanno |
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s'imnian^H^ il «"— , F • !U rai"°QCJJC giugulari elterne, che
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^P^SJ^rt'?.T^5?eÌb^^dift£nodente'^fono............
buchi HeS^Tm?f «T'1 attene'& fl -««o vnitiinfiemenei propri! d'">-
uè &^n C ,lì ! afcdla; Vanno a diffeminatf, per li denti, per legend «e.&perlekbraancor^&perlimufcolichelemuouono. g ° TxlUUht. Cap. XL III,
' 'SVZf denti'& g?° parte dclle maf«,k 'e labra, & ! m u-
del à mernhl"0"0"0 Vk qUal' f°n° COmPofte Per if did^«>
da lao^^T car"ofa.com«'™e al refianredella bocea , & la parte del labro 4 wf"? m5,nbrana carnof3)& vltimaroeme della pelle,
chiama barboz,o;da!q«a°.e ^SÖifff t* fi * Pellai rnSi^K^ ^•^?.tota-?«>'«aa'»nS«h^«
Ò cagiona)Der d I me J * ,q a '£* d' g,raff°,° dl PmSued'ne: 'a quale forma, ff^ ftfa de i tS2 'lgrofeajd labro'P?fta M dalla Natura per di! Wfe «'«coraneS^ |
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del labro
da che fi
cagknì. ~ |
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C*p. XL IF.
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^kClf^J^da Ì0Ó>kÌ paia de mufcoli 3 « P"'mo de' quali f^m
_ 'alto ^^J^100^ * da[rl£ «fi» S quarro 5?& è fit** ? nfeffo della bo^
Va K dietro vadami ^""^«^^q^noillabio difetto,* d
^^^aS^' "^«^nafee dalla punta deliafpina della, w« Glabro difoprafo«L?min.a,}doobllq"amenteinanzi, *all'ingiù, termina "#*-■ «3nd0 delle nariL £-* h?™0! in qUe]ia cartilagine s che fi è deferitta ragio- Rar^I terzo vieno^ r, - q«afi dal! iftefTo luogo del fetdmo dalla mafceUa di fotte,ma S? "w
C 4 alquanto
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36 Delie Infirmitadi j
alquanto più baffo ; & ha vn principio parte carnofo, & parte neruofo ; poi
(factofi vn poco rotondo)carnina vn poco obliquamente in giù5fm che giun- ga allabro di fotto; doue giunto fa vn tendine largo: il quale s attaccai ne i Iati>& nella parte fuperiore del labro, per tirarlo in su, & da i lati, & operando in vn tempo con il fuo compagno, lo tira alla parte di mezo egualmente. 11 mufiolT" quarto ha origine dalla mafcella di fotto,& da quella di'fopra,da quel procef-
fo a punto, al quale s'attacca il mufcolo delle tempie ; & con il fuo principio riempie quel cauo,che è fra la mafcella di fopra, & quella di fotto, fino aìli vi- rimi denti3& caminando aH'ingiù,ftà gagliardaméte attaccato a quella mem' brana, che fa la cauità della bocca, & cuopre i denti, & fra il mezo quali della fua lunghezza vien coperto dal terzo mufcolo della mafcella di fottojpoi vfcé> do fuori,camina per fopra i denti per il diritto aH'ingiù3& va ad atcaècarfi nel- l'apertura^ rifeffo della bocca, così nel labro di fopra, come in quello di fot- to; & per effer il più gagliardo di tutti gli altri,tira l'vno,& l'altro dirittamen- muBtt0 Fe a^ìns9 con moto gagliardo. Il quinto nafee dalla mafcella di fotto al di-
^ "'■ ritto dell'vltimo dente,con vn princìpio neruofo;il qualef fattoficarnofo)for-
ma vn mufcolo affai gagliardo3che all'ingiù camina per lo diritto,& va a fini- re al congiungimento del labro inferiore col fuperiore, per tirar egualmente |
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Sefiomtt
/colo.' |
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ambidue da i lati,& all'insù. 11 fefto piglia lafua origine dalle due cartilagini,
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che hanno il loro principio dalla parte più baila delle cartilagini de! nafo, &
dalla parte di fotto di quelle due cartilaginhle quali hanno forma della quinta parte del circolo, con vn principio carnofo, & con le fibre per il più oblique, confondendofi, & mefcolandofi il deliro, col finiftro nel mezo con le fila an- cora tranfuerfali, s'attacca in tutta quafi la larghezza del labro fuperiore, per |
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Settimo
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muouerlo variamente all'insù, all'ingiù, & da i lati. Il fectimo nafee fotto la
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wifiok. circonferenza dell'occhio^all'offo della mafcella fuperiore,con vn principio
membranofo, che poi fi conuerte in carne j & giunto al mezo dei camino con le fibre diritte,poco fopra la (om miti del nafo,' & fàttòfi già diritto, & giunto al labro di fopra,fi fa più largo,& quaiì membranofoj& congiungendofi il de- liro colfmiitro, vanno a finir nella fommitàdel labro fuperiore, mifchiandolì le fibre deftre con leilni(tre,ckìe finiftre con le deftre,a guifa d'vn X,per mag- gior fortezza , per tirarlo gagliardamente all'insù, operando ambedue ìnfie- me,& per feoprire i denti di fopra,& operando vn folo, per tirar obliquamene Ottmo te da quella parte il labro.L'ottauo fa vna diuifione obliqua colquinto mufeo- V-' lo,& nafee dalla circonferenza dell'olio della mafcella di fotto,& con vn prin-
cipio di carne feende all'ingiù,& fatto tendine, s'impianta nel labro di fotto x Nono mu- affine di tirarlo all'insù verfo la mafcella inferiore, nella parte di mezo. Il no-
fcol°- no picciolo nafee al diritto del fecondo dalla circonferenza della mafcella di
fotto, &effendo parte della membrana carnofa, camina all'ingiù ad impian- tai vicino al congiungimento del labro di fotto,con quello di fopra,afEne di Decimo muouere la pelle delle fabra, & aitar gli altri mufcoli più gagliardi. 11 decimo m^col°' poco minor dell'ottano è ancor'effo parte della membrana carnofa, che fa of-
ficio di mufcolo: il quale nafee dalla mafcella di fopra,nel mezo della fua lar- ghezza^ lunghezza, poco (opra la radice de i denti, & caminando in giù ob- liquamente, ardua doue s'attaccano inilemë il labro di fopra, & quel di fottoj Vniecimo & appiccandoli aquella membrana, tira in su obliquamente il labro-Lvnde-
mujcoio. cimo parte ancor egli della membrana carnofa, è pofto fopra il fecondo muf-
colo,&fopravnapartedelfelto,madicontrarionafcimento,&naturadifibre| viene
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De' Caualli. Lib.L 37
Viene dalla iftefsa mafcella di fopra, dalla parte, che è fottol'òcchio, & dalle
parti vicine,& caminando obliquamente inanzi, & airingiù^ s'allarga tanto, cnenon folamente nel fuperior labro s'inferifce ; ma ancora per la maggior Parte nelle narici, & nella cartilagine detta di fopra, per allargarle all'insù in- fiernecoljaJ)ro,& è commune alle naricijcome habbiamodefcritto. II duode- J?^^ cimo,& vltimo èvn mufcolocircolareril quale abbraccia attorno la circonfe- io- renza delle labra con le fibre carnofe > & rotonde, per tirarle ambedue in varij modi. Vengono a quefte parti alcuni rami delle vene , & arterie giugulari Vene arte- efterne 5 & mandano le ceruella alle labra} & alli mufcoli, che le muouo- ™r'ui &s no vn neruo grande del quarto paio de' fuoi nerui: il quale vfcendo fìfl' t^- |
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tu
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fuori dalla tefta dal Iato di fotto, entra per yn buco nell'ofso
della mafcelladi fopra,& camina nella foftanza di quel- la per il lungo finoalla radice de i denti macella- ri i & d'indi fcendèndo all'ingiù, va a diftri- buirfi per quella parte, per darle il mo- tOj& il fentimentoj & quefto è tutto quello, che tocca all'hiftoria delle parti anima* li del caual- |
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TAVO^
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|8 Dichiaratione delle Figure del Lib.L
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La membrana dura rouerfeiata^che
n>efìe la midolla della/pina. |
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TAVOLA PRIMA.
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NN
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Figura Prima.
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00
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O0. L'offodellatmca>òdell'occip'u
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tiofegato.
PP \ Il quarto ventricolo delle ceruella. |
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Dichiaratione delle lette-
re delle figure del libro primo '3 & prima della Tauola prima > nella quale fi moftrano tredici figure ; la prima delle-* quali rapprefenta la tefta del ca- uallo, fegato Toffodella nuca, ilcraneo, &l'oiso della fronte quanto facea meftieri per veder Jecerueila,il cerebe!lo,& il prin- cipio della fpìnal midolla, tolta via la membrana dura, FFF. La fofianca delle ceruelU
tfeUtttt dalla, membranafiottile. G. La membrana, dura, (pedata >
che dimde le cervella dal cere- bello . UH. fi cerebello.
LL- fiproce/Jò'vermiforme.
M M. fi princìpio della midolla
della fpina* |
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zz
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Z. La diuijìone delle ceruella, che
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diuide il lato deftro dal fitti fir o.
Figura II.
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IN quefta figura il cerebello
è piegato fopra le ceruella, perche fi veggia il procedo ver- miforme , quello che guarda le natiche-». CC. fi cerebello piegato 9 orìml-
tato.
fi proceffo vermiforme) che guarda le natiche.
D D. Il principio della midolla del- lafpina.
E E. La membrana dura,che nte- Jìe la midolla della /pina rouer?
fidata.
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ecc.
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FF
CC |
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B
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DD
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Htì
LL MM
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EE
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Tauola I. del Libro I.
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39
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II
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I
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4o Dichiaratione delle Figure del Libi,
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Figura III,
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glandola, che fìà frali due co-
roidi j detta da i Latini ne gli huomini nux pinea , il quarto ventricolo delle ceruella, & i le- gamenti , che legano alcune-» parti delle ceruella, & cerebel- lo , con il principio della fpinal midolla* La glandola3detta nux pined,
Li tefiicoli.
Le natiche.
Il quarto ventricolo delle certa l-
la—,.
Il principio della fpinal midolla ♦ Legamenti. Jlprocejfo vermiforme*
NNNN. Il cerebello. Le ceruella. |
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IN quefta figura fono taglia-
te le ceruella a canto doue è fegato il craneoj &a canto del corpo callofoj perche fi pofsano vedere idue ventricoli delle cer- uella^ i plefli coroidi, che fono in quelli. ƒ due ventricoli fuperiotì delle cer-
uella ,
Il corpo callo/o* Il cerebello. I f>le(fi coroidi. Figura IIII,
QVefta figura moftra li te-
Nicoli ? le natiche , la^ |
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D
GG HH
II LL
II MM NN
000 |
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CCC
EEE |
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1
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Tauola I. del Libro I.
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41
mi
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Ill
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4* Dichiaratione delle Figure del Lib.L
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Figura V, LL
MM
.Velia figura è d'vn capo jr^poledro non nato ; il NN "quale fü volto con la parte di fopra all'ingiù , & ino- ltra, leuatone il craneo, la parte 0 0 di fotto delle ceruella , & tutti i nerui, chenafeono da quelle; & q il principio della fpinal midolla, 4L^L quale è più bafsl delle ceruella, per rifpetto del fito del craneo j R R & la glandolasene riceue la flem ma pofta fopra i nerui della vi- s S fta congionti infieme;& il pala- to, & i denti, che incominciano anafeerq. Gii occhi.
cBrB. f nerui dellayiifia,
CC. f nerui t che danno il'moto à
gli occhi»
OD. J nerui deleft fio, f nerui delpalato* y'neruiidei/'aditoi.» fnerui dei'/efiopaio , che fanno gli reuerftui^fidifìnbuifeonoper
il ventre di mez^y & inferiore.
I ver&À , che Apportano il moto alla tA lingua.
Le port ioni delle ceruella» che n/an- B
n* alle nari. € C
La membrana dura della midolla £>.£)
fpinakrowrfciata* L
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LLL. Il palato,
£M M M, Le ceruella coperte delle
fue membrane. Vena interiore, che afiende per la
fpinal midolla, per dentro i bu- chi de' nodi del collo. Il principio della midolla della /pi-
na. La glandolale riceue la flemma.
Le cauità dell' ojfo del palato 9 che
"vanno alle nari. RRR. Identi, che incominciano à
nafeere. La pelle del capo rouerfeiata.
Figura VI."
QVefta figura rapprefenta.
il fondo delcraneojleua- ta via la parte di fopra dell'ofso, & le ceruella, & il cerebello, ac- ciò meglio fi potefsero vedere il cauo di fotto del craneo, douc^j ftanno le ceruella,elaglandoIa> che riceue la flemma, & i nerui della vifta,& il buco,per il quale efee la fpinal midolla»
// buco, per il quale e fee la midolla
della/pina.
La glandoUyche riceue Uftemma, I nerui della T>iHa.
II cauo difotto delcraneo y/opra del
quale pofano le cerne liti |
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^À A
BB CC
E E
FF
CC
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hb
II un
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\
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Tauoìa I. delubro I.
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4Ì
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44 Dichiaratione delle Figure del Lib.L
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Figura VII,
QVefta figura moftra la par-
te difetto, & didentro del craneoj& quella, che per di fopra copre le ceruel- la;& il buco donde efce la fpinal midolla , & i buchi del palato, & quelli delle orecchie, & quel- li delle nari , & i caui de gli oc- chi,& gli olii fpongiofi,che van* no alle nari. |
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eAA tAAAAA. Glioflì, etmohidì,e
fpongiofr ($f fquammofi.
B B fi cam didentro dell'affo del era- neo^che cttopre le ceruella.
C C Li buchi del palato, D D J buchi delle nari. G fi buco donde efce U fpinal mìdol' let-, .
H H Jlcauo di/otto del craneo>fopra del
quale pofàno lecerudU* i/i lem de gli occhi. |
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Tauola I. del Libro I.
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4J
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VII
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D
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4ó Dichiaratione delle Figure del Lib. I,
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La prima commi fur a , chediuulela
nuca dall'occipitio* La quarta commisura 3 detta coro-
nale . La quinta commt/fura> chefendendo
per ilmezg della tefta, la dtutde tn due parti. La feHa commijjurdjcbiamata Lmb-
doide, Lafittima commi/fura, la qualdiuì*
de glt offì fquammofì da quelli del pneipitto. L'ottaua commisura 3 che ditti'
de gli ojjì della te/la , ò della.*
fronte da quello della maf ella di
fdPra- . • -,
La nona commiffura poftafopra 10JJ0
giogaie.
La decima commiffura pofta nella ci- ma del capo} alle con f ne della com~ mi/fura kmbdoide 3 ($f quella di mszp. |
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Figura VUL
QVefta figura rapprefcnta^
la parte di lotto della tetta di yncauallodifperfo, Ie- llata via la raafcelladifotto,accio- chefi veggianolecommitture,che diuidono l'otto in più patti, & il numero dell'otta. La feconda commìffuya 3 la guai parte
tcjfo dalla nuca dalcuneale. La ter^a commìjjuraporia nel palato
alla radice de gì* vItimi denti, Figura IX.
QVefta figura moftra le com-
miflure, che fono nella par- te di fopra,& ne i lati dell'otto del- la tetta del medefimo poliedro 5 & confeguentemente il numero del- rofsajchevifono. |
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1
4
5
6
7 8
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9
to |
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Tauola I. del Lib. I.
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VIII
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VII
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*.#?.
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W '•*'/■-■>
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D 2
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48 Dichiaratione delle Figure del Lib.L
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Ter quefti buchi entrano i rami delle vene , &
arterie giugulari efterne : le quali vfcitcJ per il buco F.fìtuatonel procedo pterigoide, che è nella bafe della tefta , mandano jubito vn ramo fuperfidale per la mafcella inferio' re3che va nafeofta nellegengiue dietro alle ra- dici de i denti. Buco fttuato nel proceffo pterigoide t che è ne\U
bafe della tefta. Ter queslt buchi efcono i nerui della vi'
Ìiìa->. Buchi poSìi nel fottiliffimo offo del pala-
to. il buco, per il quale paf]ano le vene, & l'arterie
del palato nella parte fuperiore della ma- f cella. Ter quefti buchi efcono i nerui , che vanno alli
mufcoli de gli occhi. OO. Ter Udite primi buchi entrano , &pt*
gì' altri dita efcono i nerui del quarto paio delle ceruella t mefcolati con quelli del ter^o paio , & le vene , & l'arterie^ del palato : le quali feendendo all'ingìà alla radice de ì denti , vanno ad vnirfi infieme nell'ofia della mafcella di fotta nel buco le- gnato con la M., & d'indivannonel lato di foprà della mafcella , perferuigiQ delle lab- bra^,. TYJ. 1 denti dinanzi della mafcella fupt'
riore. Buchi, per li quali efee il quarto paio de' nerui
delle ceruella. I denti canini.
ZZZZ. Le vene del palato ». rami dell'i giu-
gulari eHerni, che fi ramifica»» fono l'o- recchie, doue fono quelle gondole, dalqual luogo vengono ancora quelle della lingua, & dellefauci. Ter quefti buchi , le vene,& le arterie giu-
gulari efterne , fatto che hanno le fue ra- mification nelle parti della tefta -, entrano nella foftan^a delle ceruella , & lui finif- cono. Feffura , per la quale fi efpurga parte della
flemma, che feende della glandola della pi' tutta. TT. 1 buchipofti nella commisura petrofa, ò
fquammofa,nellapartefuperiore,cherifguar' da U nuca, efiendo li buchi TT. doue è il pro- ceffo ftilotde, & li buchi TT. nella parte di' nan^i de i buchi dell'orecchie,per li quali efco- no due paia de nerui ; i quali come arriuano all'offa della mafcella di [otto, nella par te pia larga, doue è il mufeolo, majiitir, smifeono infieme, & dipoi partiti, fi fpargono foprt tutta la mafcella. |
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£.E
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Figura X,
Vefta figura moflra l'oflò della tefta,
& quello della mafcella fuperiore
d'vn cauallo vecchio dalla parte
di l'opra , nelle quali fi veggiono la quinta
commiflur^che le diuide in due pardon de-
flra> & in finifìra ; & infieme alcune veftigie
della commiffura coronale, & l'afpresze de i
fu'perciljjdeli'oifodel craneo,dalie qualina-
I fcono i mufcoli delle tempie.
L'offo del craneoìò del fincipitio.
I denti dittanti della mafcella fuperiore.
L'occipitio.
L'afpre^e delioffo delcraneo « dalle quali na-
scono i mufcoli delle tempie. L'offo giogaie.
Q la quinta commiffura,che dìuide in due parti
l'offo della mafcella di [opra, & quello della tefta. yn forame per il quale efcono le vene del palata
nella parte esteriore della mafcellajnfermgio delle labbra. Figura XI,
Vefta figura rapprefenta l'offo-della
tefta d'vn cauallo attempato dalla parte di Cotto , & moftra i buchi d'onde efcono i nerui,che nafcono dalle cer- uellajS? quelli,perli quali le vene,& l'arterie entrano, & efcono del craneo ,* & la feflura * per la quale fi purga parte della flemma» che leende dalla glandolagliela riceue . L'offo dell'occìpìtio*
Li buchi pofli nell'offa petrofo nella parte di die-
tro de i buchi dell'orecchie , per ciafeundei quali entra vn ramo delle vene iugulari efte- riori. "Per quefti buchi efconoineruidel feftapaio delle
ceruella. Due Buchi fituati nell'offa della nucat dotte incor
mincia adv f ciré la fpinal medolla , nafcoBi fotta quei due gran proceffi » che hanno forni- glìun^a di due ali, dalli quali e fee il fettimo, paio de i nerui delle ceruella jl quale campan- do folto la mafcella, di fatto, fi diffemina^ ne i mufcoli della lingua, delle fauci, & deU'offo hyoideper darli limato. Ter queüi buchi , e feffure grandi efcono ineriti
formatori del fenfodelgufto , che vanno alla lingua ,& in efft s'articolano indueprocefjt hi dettoffohyoide. |
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11
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m»
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6A
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BB
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cc
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rr
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PD
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XauolaI.de! Lib. I.
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4P
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X
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XI
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D 3
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Dichiaratione delle Figure del Lib.L
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$0
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Figura XIII»
Vetta figura rapprefenta_»
^ ^ la tefta del cauallo da vn lato} leuatone via la mafcella di fotto, acciò fi pollano veder' i bu- chi , che ftanno nafcofti fotto l'ar- ticolatione della mafcella di fot- to,con quella difopra. Jl buco, per il quale efce il quinto pah
de' nerui delle ceruella.
Il buco, per il quale p affa il neruo della vifia,
llbuco,per il quale efce Uneruo^che Va ala mufcoli dell'occhio.
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Figura XII.
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QVefta figura moftra 5 la na-
tural forma della tefta dei cauallo da vn Jato ; & Tarticola- tione della mafcella di fotto, con quella difopra > & alcuni buchi ch'in quella fi rkrouano. |
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L'offo del craneo.
Il buco donde efce vn pìccìol neruo del*
le ceruella 3 che fdiUribuifce perii craneo, L'offo del nafi.
L'offa giogaieV
Vnbuco 3 per il quale efce*vn neruo
prande del quarto paio delle cer-> uè Ila, fi proceffo tondo della mafcella dì[òt-
to j detto dà Latini ceruix :■ ti qua- le con il proceffo , chefìafjbtiglta in puntai articola con l'offo della ma- /cella di [opra, piotandolo nel me- fi buco dell'orecchio.
Il proceffoyfimtle adunala.
La mafcella di fotto.
fi buco } per il quale e/cono ì neruì del
quarto paio delle ceruella, entran- do nelï offa della mafcella per il bu- co X, fi proceffo,che saffottìglìa in puma
della mafcella di fotto , detto da i Greci corone 3 che ntà à finire fitto l'offo giogaie, nel quale fortiffima- mente s'inferifie il tendine del mth fcolo delle tempie, L'offo dell'occipitio.
Jlbuco}per il quale nafte ilmufcoloìn*
Wtoretfhe muoue la palpebra, |
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A
B
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H
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0
|
Ilbuco,pelqua?entra mna fvena^
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vn arteria delle iugulari eflerm *
che vengono dalli buchi fegnati con
la F,0* con la M*
Per que fio buco entrano neruì3 (èjf Ve- i ne per le ceruella, «0 1 // buco, per il quale e fono alcuni pie» doli neruì) che (t diffeminano per il
pericraneo,
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F
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
R
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Jl nafcimento del mufcolo interiore »
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the mUOUe la palpebra.
Il buco 3 per il quale entra il neruo del
quarto paio delle ceruella, che efce per il buco fegnato con la X, |
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M
000
p
|
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X
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Il bucojpe'l quale paffa vn neruo gran-
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de del quarto paio delle ceruella ,
che viene dal buco fegnato con l'A, e camìna per l'offo della mafcella alla radice de t denti mafcellari , 0» efce fuoripe'l buco S, @f fidif femina nelle labra , e ne fuoi mu~ fcolì.
Il buco, per il quale entrano le <vene 9 che't/anno al palato, o fi buco, per ti quale entra *vna vena, O* vnarteriofperle cernila. |
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Ai
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K
R |
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Tauolal.del Lib, I.
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51
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XII
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XIII
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D 4
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••
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51 Djchikratiotìe delle Figure del Lib. L
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F, Le membrane efieriori dell'òcchio
rouerfciate. Figura V,
QVefta figura quinta moftra
la parte dinanzi dell'oc- chiojquella di dietro5& i mufcoli, comeftannopofti. |
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TAVOLA SECONDA
Figura Prima.
QVefta figura rapprefenta^,
l'humore chriftallino intor- niato dal fuperciglio, ò dal raggio dell'occhio, cuerp iride, come di" cono alcuni. Vhumor chriftallino. ^Ifuperciglio^uero iride. Figura II.
LA feconda figura moftra_?
l'humore acquofo, attaccato col chriftallino. L'humor acquofi. Figura III.
LA terza figura moftra Yhu-
mor chriftallino, incaftratp per la parte di dietro, nell'humor vitreo.
Vhumor chriftallino»
h'humor 'vitreo»
Figura Uil.
LA figura quarta, nota la pu-?
pilla dell'occhio, la mem- brana cornea, l'iride, & le mem- brane efteriori dell'occhio rouer- feiat v. La pupilla dell' occhio.
La membrana cornea, L'mdetff&percìglk delf occhio» |
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FFF
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0
MO T R V |
La membrana cornea.
La membrana dura, fi quinto mufcolo dell'occhio. La pupilla dell'occhio. flneruo della ytfta. |
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4
B
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Figura VI.
LA fefta figura nota la pupilla
dell'occhio, la membrana-* cornea, & la bianca adherente, & quattro mufcoli. |
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O
NN
XXX
P
|
La membrana cornea.
La membrana bianca adherente , X. f quattro mufcoli dell'occhio* La pupilla dell'occhio. |
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Figura VII.
LA fettima figura nota la par-
te di dietro dell'occhio. |
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La membrana dura deli' occhio»
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ti neruo della n>ifta, che sinferifee^
nella circonferenza della parte di dietro deW occhio, ma non nelme- %p perpendicolarmente 3fcontro al- la pupilla3eome nell'huomos ma da *vn Uto, S La *veriA) che porta nutrimento alfoc-
ì chio, WV\ V.l quattro mufcoli delf occhio. |
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1
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Tauola, II. del Lib. I,
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H
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i
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f 4 Dichiaratione delle Figure del Lib. L
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concauitàdell'orecchio», fimileal
martello. Figura V.
LA quinta figura nota il ter-
xoofsicello 3 fimileadvna ftaffa. Figura VI. VII.
LA fefìa* &fettima figura^
moftrano gli iftefsi mufcoli delle orecchie per la parte dinan^ zi,& dai lati. Il [efio mufcolo delle orecchie*
Il quarto mufcolo»
J'lquinto mufcolo*
jflnono mufcolo»
fiterzfmufcolo. ,
jflfecondo mufcolo»
llprimo mufcolo.
Jl mufcolo delle tempie*
Il decimo mufcolo dell'orecchie*
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TAVOLA TEIUA
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Figura Prima»
LA figura prima moltra^fega^'
to l'offo petrofo 3 ò fquan> mofo delle tempie, quelle conca- uità,ò grotticelle,che vi fono den- tro fcolpite* & vanno torcendoli come lumacha, & gli tre officelli delle orecchie 3 che in quella con? cauitàfiritrouano, Figura III
LA figura feconda rapprefen-
ta 3 leuato via folio fquarn- mofos le grotticelIe,e concauità deli'orecchie, che vanno torcen- dofi come lumacha,e la cauitàdel^
l'vdito, & gli ere officelli dell'orec- chie-» . La cattila dell'"9dito*
Il primo ojpcello dell'orecchie,fimileaU
l'incubine.
Il fecondo officellosfimile al martello. llter^p officello.fimile adyna ftajfa* Figura III.
LA terza figura nota il primo
officello, fpiccato dalle còn- càuità delle orecchie , limile ad vnaincuggine. |
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A
C
D
... E F
G
H
1
LLL
P
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Figura Vili.
L'Ottaua figura moftra la par-
te di dietro dell'occipitio, & delle orecchie, & i mufcoli, che fi veggiono in quella parte. flfeflo mufcolo delle orecchie.
V'vndecìmo mufcolo delle orecchiti* L ottauo mufcolo. Il decimo mufcolo. Il primo nodo del collo* Voccìpitìo* |
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A
C M
N O P |
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Figura UH.
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T A quarta figura nota il fé
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condo ofsicello, leuato dalla
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i
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Tauola IL del Lib. II.
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ss
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III IV
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j 6 Dichiaràtione delle Figure del Lib. L
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I
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AA
CC
DD
EF
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11
ILL
000
PPP
|
J
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?l/è/?o paio dei mufcoli
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delfoYtttbU*
|
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i
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Figura IX,
QVefta figura moftra i mu-
fcoli, che fono nella parte dinanzi, & dalle bànde^ d'ambedue l'orecchie del cauallo, & i mufcoli delle tempie 3 &due mufcoli communi alle narici, & alle labbra» |
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Il quarto paio de ì mufcolu
Il quinto paio dei mufcoli*
llnonopaio de i mufcoli.
Il fecondo paio de ì mufcoli.
Il primo paio de i mufcoli.
LLL. J mufcoli delle tempie*
00OÓO. L'vndecimo mufcolo delle
labbra^ delle nari,
llfettimo mufcolo delle labbra^ 1$ dei' tenari.
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Tauola III. del Lib. I.
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57
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5 8 Dichiaratione delie Figure del Lib. I?
ui delf odorato, che <~u trigono ddle
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TAVOLA QVARTA,
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ceruslla.
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Figura Prima.
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Figura II.
Verta figura moftra, tolto.
_ via il craneo > Toffodellaj fronte, & l'offo del nafo, & rouer- j fciace, o fofpinte le ceruella verfo dietro > i due procedi bianchi, te- neri^ fodi, che nafcono dalla (o- ftanza delle ceruella, dette d'alcu- ni le portioni mamillari,i quali ca- minano drittamente all'ingiù, fi- no all'arriuar' à gli odi fpugnofi, & fono diuifi mediante ilfuo pro- ceflp più alto, & mandano ifuoi rami partiti in molte parti per gli odi fpugnofi, & per quei cartoc- ciamenti. L'orìgine, & il nafcìmento de ì dua
proceffi bianchì, che «vengono dalle ceruella , dettele portioni mamìl- lari. SSS. I rami delle portioni mamillari
dkiì/tin molte parti per gli offì/pon- giofi^che fanno alcuni cartocci. Le narici 9 che 'panno àfinire ne i bu-
chìdelnafo. |
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QVefla figura rapprefenta?
Ieuatone via parte dell'offo del craneo , & dell' ofsq della fronte, & del nafo, diuerfe parti delle ceruella coperte del- la membrana fottile, fparfadira- mofcelli di vene, & d'arterie, & la gran ramificatione de i nerui del- l'odorato , che fi fa ne gli odi fpu- gnofi delle nari, &neIlicartoccia- menti fatti di fottiliffìme offa in guifadi fquamme. *A A. Le ceruella coperte dotta mem-
branafotùle.
Le fpongtole, nelle quali (ìspargono \ mrui dell'odorato»
'Jl cartoccio grande pofìo fitto delitti
ma/cella di/òpra.
Jlcartoccio potiofopra il palato. FF»Le 'vene,ir Ïarterie 3chefifpar» gonoperla membrana fittile.
La dtuifione delle ceruella in defiroy (jtjf finiftro»
L'ojfo dell'occipìtìo. 0000. La gran ramificatione de'ner* |
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00
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SS3
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&N
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V
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Tauola IIII. del Lib. I.
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59
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II
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••
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óö Dichiaratione delle Figure del Lib.L
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TAVOLA QVIMTAp
Figura Prima. LA prima figura3 rapprefen-
ca 1'ofso hyoide, ò ypfiloide attaccato alla più alta parte del gargarotzo, &alla radice deltas lingua , &i fuoi due procefli lun- ghino! mezo de' quali fi congiuri- gè col procefso ftiloide nella bafe del capo. A 4' Le cartilagini dell'offra arte? ria-,.
y/capo dell'aera arteria* ftligawevto. L'off o hyoide. Gli off, che fi congiungono col proceffo. Btloide nella bafe della te/la.
Figura II.
LA feconda figura moftra.»
l'ofsp hyoide feparato dal- laipra arteria, & dalla lingua, & vnito con li due proceffi lunghi. |
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Li dueproceffilunghi 3 che con lapdttf
di [opra molto larga s'vnifcono &
proceffo ftiloide*
F» J tre proceffi 3 formatori dell'offi, hyoidejftmìlialU y dei Latini»
jfdue proceffi 3 che fi congiungono pe* , '-via di cartilagini con l'offa hyoi'
de.;*
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cÀA
cero
EE
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Figura II f»
A terza figura mofìra il drit-
to deH'ofso hyoide. Figura UH.
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L
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*AAA
BB c
XX
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LA quarta figura moftra fl
fianco 3 & il lato dell' oCso hyoide. |
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Figura Vf
A quinta figura rapprefen-
ta il rouerfcio deirpfso hyoi^ |
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L
de-».
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Tauola V. del Libro l
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61
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E
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£% Dichiaratione delle Figure del Lib. L
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F F. J due prpce(fi della mafiella di
fitto , che s'articolano con tofjb giogàie della mafiella di [opra 9 pi- gliandolo nel tne%p » rimanendQ il procedo rotondo} fignato con la F. nella parte > che ri/guarda le tem- pizst f denti canini della ma/cella di fitto.
La mafiella di/òpra.
000. ffoffitti, ò piani, che fino fra
l'altezzeìò rughe della membrana del palato : le quali a gufa di fimi- circoli n/nifi in/teme 3 firmano nel mezj> yn angolo acuto. Lefauci.
ìli fili V VI. JdentìWàfcel-
laridifipra. 456. 1 denti mafiellarì della mafiel'
la inferiore. |
|||||||||
Figura Vi. F F
Vefta figura rapprefenta le
mafcelledelcauallo aper- tele fpaccate, acciò fi veg- gano le fauci, la lingua? & le dici- noue altezze, ò rughe3 che fonq nella membrana groffa e veriore QG del palato, & i caui,ò fofsette, chg HH fono fra quelle altezze. QOQ La lingua*
f denti canini della mafiella fuj>e-
riore.
fi buco^nelquale s'incajfa l'occhio. 4^ pDD. f denti dmanzj della mafie t- 1 II
la di fòpra.
E E. J demi dinanzi della mafiella 123 inferiore*
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%A4
CC
BEE
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Tauola V. del Libro I.
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6S
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E z
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Dichiaratone delie Figure dei Lib, L
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topato delle ceruellaper diBribuìr-
Jìnelle labbra , ne i mufcolt della-' mafcelU inferiore , il quale habbia" mo detto entrare nell'offa della ma- fcelU per ilbucofegnato con la C. flbuco j dalquale efce vn ramo gran- de de' nerui del quarto paio delle ceruelUi XèJ Va a dtjjetmnarfi nel- le labbra 9 (gp velli mufcoh della mafcelU di /opra. Jlbuco g donde efce *vn picciol nertto per/èruigio delpericraneo»
L offo del craneo. f denti dinanzj dehdudlo* J denti canini, fi buco, dal quale nafce ilmufiolo in* terno^che moue la palpebra*
4 5 6. jdentimafcellarù |
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Figura VIL VITI.
Vefte due figure moftrano
^^^ la teftad'vncauallogioua- J nejìeuateviarofsa,checo- priuano identi, acciò fìyeggiail
nalcimento loro3le lor radicala for , ma loro3 il fuo Tito, la groffezza, & 1 la larghezza di quelli; minori afsai de i denti de i caualli vecchi. |
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I
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j B% f procejfi della mafcelU inferiore *
che s'articolano con l'offo giogaia della mafcelU di fopra, 7/ buco, per il quale entra ilnerttù del quarto paio delle cermlla , che efce per il buco T*. Il bucojper donde efcs iheruo delquar- |
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.JAB
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H
PP
F 123
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Tauola V. del Libro
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65
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VII
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Vili
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•^"".?".
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wnmnm.
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06 Dìebiaratione ddle Figure del Lib. L
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che s'articolano con la ma/cella di
/opra f 71 buco j nel quale entrano ì nerui del quarto paio delle ceruella,
flbuco, per il quale efcono deltraneo vna vena, ($f vna arteria > rami
delle iugulari eslerne.
fi buco, per il quale efce il quarto paio de' nerui delle ceruella.
IJn pìccial buco, per il quale efce t/# ptcciolneruo^cbe va alpericraneo,
fi buco 3per il quale efce il quarto paio de' nerui delle cemella} perferuigio
di quelle parti,
fi buco dell'orecchio* fi forame per il quale efce dalla tefta il quarto paio de' nerui.
Li denti canini. 4 5 <J. f denti rnafcellaru |
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Figura IX, X.
QVefte due figure moftrano
Ja tefta d'vn cauallo vec- chiojfpezzate,& leuate Tof. fa,checopriuano ilnafcimentode i dentin & parte de i corpi loro, ac- ciò manifeftamente fi veggia^. quanto i denti deicaualli attem- pati fono differenti da j denti de i caualligiouani, & quanto i corpi loro, & le radici fono più groffi > lunghi > & larghi di quelli de i ca- ualli giouanetti,crefcendo Tempre quefte offa mentre viue il caual-? lo. sA Lì denti dinanzi»
f dite procefft della mafcella inferiori ?
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B
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T
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V
X |
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•AAA
Bb
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SS
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••
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Tauola V. del Libro I.
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6f
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• •
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E 4
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68 Diehiarationc delle Figure del Lib. I.
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che ri/guarda il palato.
Vn dente dinanzi,
Il dente mafcelUre della mafcella di
fotta j che fià ^vicino all'i denti co,' nini* L'ultimo dente mafeeIlare della ma-
fcella dì fopra, che Ha njìcmaalli denti canini. Due denti mafcellari della mafcella di
fopra cadutilo* mutati, fi primo 3 0" T/ltimo dente majcella-
re della mafcella di fotta dì quelli » che mutano i cauallt nel ter^p an- |
|||||||||||||||||
Figura XL
QVefta figura rapprefenta_,
tutti i denti d' vn cauallo giouane , così quelli del- la mafcella di fopra, come quelli della mafcella di lòtto 5 acciò me glio poffano vederli, jf'denti ma/cellarì inferiori»
Jl dente ma/celiare della mafcella di
fotta >che ri/guarda le fauci,
f denti mafcellarifuperiorì. f primi denti mafcellari 3 che guar da-? noie fauci,
Vn dente canino, fi primo dente mafcelUre fuperìon?? |
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M
S |
|||||||||||||||||
BH
XI |
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no
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Gli 'vltimi denti mafcellari d'ambe-
due le ma/celle > che riguardano U bocca-* , |
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66
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*•
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Tauola V. del Lib. h
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69
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jo Dichiaraticmc delle Figure del Lib. L
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f primi denti mafcell&ri, che Yifguaf"
dano le fauci. Vyltimo dente della mafcella di f'
pra. Il quarto dente della mafcella di fot to
fpezgatO) acciochefileggiano i bu- chi j per li quali entrano velia fò- Banzji del dente yna yena 3 yna arteria^ n>n neruo. Il primo dente della mafcella di fi-*
pra. Il primo dente macellare inferiore ,
fituato yerfo le fauci. I denti evitimi mafcelkvi poBi yet fi
il palate. |
||||||||||
Figura XII. lì
Vefta figura moftra tutti A7
. i denti d'vn cauallo vec-
chio cauari dell'ofsa delle ma- O fcelle_». |
||||||||||
J denti ma/cellari inferiori.
Vyltimo dente mafcellarefuperiore3 T
che ri/guarda la bocca.
1 denti mafcella ri fuperiori. V Vn ramo di ruene , d'arterie, ($f di,
nerui 5 eh' entrano ne Ili buchi de i 6 6
denti .
|
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*4A
B C
|
||||||||||
J
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Tauola V. del Lib. h
<
XII
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7'
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f i Dichiaratiotic delle Figure del Lib. L
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- na3che ?và per le mafielle.
Vn ramo della 'vena iumlare eüer- db
na^che monta alcapo3nafco/lo fitto
leglandole* ìVdecimo mufcolo delle labbra.
Vn ramo del quarto paio de? nerui del-
le ceruella. Il ter^p mufcolo delle labbra.
llquwto mufcolo delle labbra.
Vnramo della "vena iugulare eHerna^
che va agli occhi. flfettimo mufcolo delle labbra , ffi
delle nari. RRR. L'rzmdecimomufcolodelks
labbra^ & delle nari. Il nono mufcolo delle labbra.
il fecondo mufcolo delle palpebre*
il ter ^0 mufcolo delle palpebre*
|
|||||||
Figura XIII.
C
QVefta figura rnoftra i lim-
icoli fuperficiali delle ma- {celle, delle palpebre,delle narici 3 H & delle labbra 5 & le vene , & li I
nerui , che apparentemente per
quelle parti fi diiTeminano ; &le L glandole,che cuopronole vene iu- M M
gulari efteriori. O il mufcolo della, ma/cella di[otto, PP
il duodecimo mufcolo delle labbra,
Umufiolo delle orecchie fìgnato mila RRR
figura precedente con la lettera N.
Legnandole. V
il quarto mufcolo delle labbra. X
Vn ramo della 'vena iugulare efler-» T
|
|||||||
l
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|||||||
Tauola V. del Lib. I.
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71
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74 Dichiaratione delle Figure del Lib.L
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||||||||
llfettìmo mufcolo delle labbrafò* del'
le nari.
L'offodelnafo. Ilterzy mufcolo delle labbra. Il quarto mufcolo delle labbra. Il fecondo mufcolo delle labbra, llmufcolojdetto maftitir. Figura XVI.
QVefta figura rnoftra in fac-
cia il primo mufcolo delle narici,&il fefto delle labbra. Il fé fio mufcolo delle labbra. Il primo mufcolo delle narici* |
||||||||
Figura XIV. XV. p
Q Vette due figure hanno le- «^
uato via alcuni mufcoli fu- S
perfìciali 3 acciò fi poffano vedere T T
i mufcoli, che erano coperti da_, V
quelli j & il nafcimento d'alcuni 3 XX
che appariuano in parte. ìnerui del quarto paio delle ceruella.
1/primo mufcolo delle labbra. Umufcolo della ma/cella di/òtto rouer- fctato.
La punta della [pint 9 chefcendeper tl NN lungo della mafcelUfuperiore. RR
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B
H MM
0
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Xauola V. del Lib, I.
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75
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j6 Dicbiaration.e delle Figure del Lib. L
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( nafcoHo già fotto le glandole )
s'impianta fotto to fio della mt* fella di fotto, & entra, diuiden' dof in molti rami 3 nella par tei» terna del capo} per difiribuirfi pet le ceruella, per le fauci, per la Un- gita, per loffo hyotde, ftj per le al' tre paniche vi fono. Vn ramufcello del ramo fegnato co9
la *2, detto la vena degli occhis il quale partito in due parti 3 w * dtjfeminarfì per le parti delt oc- chio^ e quello, che nelle infamità degli occhi s'allacciai ò fi taglia, per cattarne il/àngue. Il ramo più baffo della prima dìuifio-
ne della vena iugulare eBerna, il quale fi ficca fotto laganaffa , €9* tui diuidendofi in due rami, ne manda wno alle parti interne del capo, O* l'altro alle parti eHeriori delle mafcelle. T.Vn ramo della vend 3fegnata co»
la E* il quale fi diffemina per ld-> parte fuperiore delle mafcelle? €5* Va a gli angoli de gli occhi. |
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Tauola VI.
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Vefta figura rapprefenta.,
le vene iugulari efterne, dette communemente le ven^_j> del collo, rami della vena caua; & moftra, leuato via i mufcoli} & le glandole, che le copriuano, come diuidendofi prima in due rami, & D dipoi in quattro, mandano alcu-
ni rami nella parte interna della tefta, & altri nella parte efteriore del capo. La "vena iugulare efterna^cbe montati'
do/òpra il lato del collo }m an da con- E
imminente ramufielli alti mufcoli
'vicini. Il più alto ramo della feconda diui-
fione della vena iugulare 3 il quale caminando giù fotto le glandole , che lo copriuano , manda vn ramo alle cer usila per ti buco , che è nel- PPP l'offo del capo>fopra il buco dell'o- recchio. Il più baffo ramo della feconda dìui-
fione della vena iugulare % il qmlg |
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TauolaVI.delLib.L
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77
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F
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DELL
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MIA
DEL CAVALLO.
Libro Secondo,
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Il collo ha
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C A P. 1.
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fette nodi. a_mMlt . ',— r. f.t«.
Differ?^ M KR» Ofciache noi habbiamo trattato delle parti animali dei cauallo,
^Pwftl m WML fc»ue norajCne ragioniamo di quelle, che alla vita del medefìmo grandi dd J§f ^^S feruono, dette parti fpiritali ; incominciando dal collo, in quanto 2T" n°~ fi^rÖK è parte fpiritale.il collo adunque membro fituato fra il thorace 3 €»me fin- & }a tefta ì è foftenuto da fette offa, ò nodi della fpina (offendo il d£mù co^o vna delle quattro parti di ella) come quello de gli huomini; ma affai dif-
coi pnmo ferente di figura. 0 primo nodo è più largo, & più maluccio di tutti gli altri > Hluc%,che dal fecondo in fuori,ancorchefia alquanto più lottile, & ftrettoj ha nella parte fi"°/tla' dinanzi, ddtie s'attacca con l'occipitio, due gran cauità, ò feni di dentro inca- %m iegni uati,& hfci,& dì fuori inarcatijnelli qualis'incafsano fofsa della nuca,inferen- M n°ìdi ^ con lì loro procedi acuti ne i canti fuperiori delle fofse, che fanno quei Vntramte due procedicene da i lati pendono loro fopra,nel mezo de' quali feni ftanodue •vene, & le buchi, per ciafeuno de i quali entra vn ramufcello delie vene,& arterie iugula- "guilrVhl ri interne,-di fotto alle quali dentro al buco della midolla della fpina^ vicino al 1erTk y pnncipio ne fono due altri,vno d'ogni latOjdondeefce il primopaiodeinerui, che fino de per feruìgio de i mufcoli del collo, & entra vn ramo delle vene,& arterie iugu- li" la" interne.Da i lati del nodo vi fono due gran-procedì larghi,& lunghi quato dondeefee il nodo,& parte fottili;& parte grodì,i quali hanno fimiglianza di due ale,che VdeTnlt guar^ano all'feigiùj nel mezo de'quali, alla mera dell'orlo della bocca di fotto mì delia-, deirofso,nel lato,che rifguarda la gola,s'inalza vn procefso afsai notabile^ ài letali- f°rma triangolarejfopra del quale,a mezo l'altezza del nodo è vn cauo piccio- n*. ìo,ò picciola fofsa,& dopo quella vn canaletto quafi tondo, che pafsa fra quei illudile duegran feni; accioche i ligamenti cartilaginofi, che nafeono da quella altcz' fio oifo f- za,fimiiead vn fagiuolo,che gli ftà a rimpetto.per entro il bucojpptefsero co' vmhadue modamente vfciri"uori,&: andar'ad attaccarli gagliardamente,& tenacemêtf Trocejjòdi rie ì procedi tondi della nuca.Per il latodi fuori del nodo,ne i canti inferiori di ffUrT*" quc* due gran procedi fono due buchi, vnod'ogni lato; & nella cima de i caüj Quattro dj qUei due gran proceffi fono due altri buchi,vnoda ogni lato,per iquaH
q7aiipp4a fanole vene, & l'arterie iugulari interiori. Quafi a mezo del nodo di fotte a note vene, quei gra procedi è da ogni lato vn buco; il quale pafsa per la foftanza dell'off 'IgXriit alla midolla delia fpiqa. Nella parte difopra il nodo è mezo tondo,& rileuatf> W**-. alquanto |
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DelCaaaïIo. Lib. IL 79
alquanto nella cinia,ìn forma dVn picciolo colle, che a poco a poco deelman- ^//j:
do finifce in Piano,verfo il principio del nodo, doue quei due gran feni hanno umjg* ira loro vnmezo cerchio^ così tondo,& alto,per accompagnar il giro del le- Tamdtfo tondo nodo3& inGemc con quello caufare quel bell'arco del collo,che fanno i j- dei no- caualli,quando lì raccogliono con la briglia,ouero quando fi rallegrano odo- férte i„fe rando,ò vedendo cofa, che loro piaccia. Nellabocca inferiore, al principio di ng. ** dentro dei buco,è vn poco f ileuato,& piano; che fubito finifce in vna picciola T.roa$ de fofsetta b che gira la metà di fono della circonferenza del buco ; la quale rac- j**-jgj coglie in fé la parte inferiore del primo procefso del fecondo nodo.Da i lati di ri0r, Ad quefta bocca vi fono poi due procefsi , che allargandoli d'ogni lato, fanno vn *g^ s mezo tondo, piano alquanto, & poco rileuato, limile alla lettera C. i quali tmoiim- s'attaccano con li due procefsi del nodo vicino. La forma di tutto il corpodel ■m^ejfo! nodo, affifsando gli occhi nel cauo, che s'inferifee coi fecondo nodo, & dipoi delia pam inalzandogli verfo il lato di fopra,nò pare molto difsimiie dalla tefta del Ton- j^fg. no Marino con labocca aperta. Ilfecondo nodo dalla fua cima fpinge in fuo. dojdc*ik ri vn procefso limile ad vna lingua,col quale s'attacca il primo nodo;& e mol yna lizun,
to differente da quello, che hanno gli huomini in luoco limile, detto Denteo flwfl^
Dentale; fopra il quale, come anco fopra di quefto fi pofa, & fi gira la tefta^. ^0/£Cr La parte di quefto procefso, che s'appoggia nel fino del buco inferiore del Kmiu^à primo nodo è femicircolare j quella che ftà di fopra nafeofta dentro il cauo del Wpr£g buco è alquanto concaua,con due piccioli caui da i lati,diuifi pel mezo da vna j^#^ altezza poco eleuata, dalla quale, & dàquelle due picciole fofse nafeono lega- J f* menti fortifsimi, & tenacifsimi, che nella parte di dentro legano quefto nodo M « fìrettifsìmamente con il primo. Da ì lati ha due gran procefsi di mezo tondo, ne i quah s appoggiano,& fi attaccano i due procefsi inferiori del primo nodo, J™f- come fi è detto. Nella parte di fopra ha quefto nodo per mezo la fua lunghez- m qmft iL za vn proceifo grandìffimo,che fi piega in girojilquale dal mezo inanti è fem- g^JJ, plice3& s'incurua tanto verfo la boccalerie pare vn quarto di circolo; dal me- qZu^'efa zo indietro è diuifo in due partij & va a finire in due grandi,& lunghi proceffi, M che paffano fopra il terzo nodo, e formano quafi il pie del bue con 1 vgna al- quanto aperta .Alle radici del qual proceffo fono due altri procefli fonili, che finifeono in quei due grandi proceffi femicircolari, & hanno nel mezo loro da ogni lato vn buco grande,& ouato.per i quali paffa il fecondo paio de' ner- ^jf| ui affainotabile,& entrano due rami della vena,&arteria iugulare interna.Da iutuk*- ì lati vicino alla parte di fotto > poco più oltre del mezo della fua lunghezza, |
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del 'riodo ,
che fi piega in arco. |
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V"". J ,
■I fecondo-
paio de i nervo., & entrano le vene,&- ar terie iugu- |
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chie delti
nafeono due procefsi,che alzandoli in alto,finifconoin punta.fimili molto al- fgedi. ^
l'orecchie delli fpiedi fatti a luna ; alle radici de i quali, nella foftanza dell'olsa quali yaf-
per il lungo 3 è incauato vn buco da ogni lato, per i quali pafsando le vene, & fl*g*g
arterie iugulari interne, mandano vn picciol ramo di loro alla midolla della.. terie iugu-,
ipina per vno fpiraglio, che ftà nafeofto nel mezo diquei buchi,per nutrirei '*****•;
viuificar quella parte. Nel lato di fotto ha per il lungo quefto nodo vn pio- fatto come
ceflo i come vno fpigolo d'armatura j il quale da principio, efsendo afsai rile- ™/jg£
uato,& alquanto grofso, va declinando pian piano, & affottigliandofi.paflata ra: la meta delia lunghezza dell'offojdipoi fattofi più largo,& più piano.fimfce in jg* jgj vn cauo picciolo,che confina con quel cauo più grande,pofto in mezo di quei Jfio 0jj0, due gran procefsi femicircolari. Da quefte cauità nafeono legamenti, che per cjw/j di dentro legano quefto nodo con il primo. Da i lati di quefto procello, Cimile condomd0 allo fpigolo d'armatura,fono due «ranfenùcreatidella fua altezza,& da quel- mtm^ |
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0 T
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F 2 ladei
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Sq Deli'Anatomia
uefìfau k ^e ' ^ue Pro^e^ cne S!l fono da i lati, & piegano verfo di lui con le punte-*
midolla-, riguardanti il lato di fopra del nodo. Nella parte di lotto, che rifguarda il ter- |
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tü* ^' zonodo,ha vna gran cauità,fattaa guifa di fcodella,ò nappo da Pallore; nella
'Troceffòte quale s'incafFa il procedo tondo delleguente nodoj& fanno vno attacco par- ìiidur- scolare a quelli animali molto pror)to,&difpoftoa'rnouimentijilcheè cau- Zsnodo. fa della agilità, & prellezza del moto del collo. Nel mezo del buco di quello TufddL noctadoue palla la midolla della fpina, nel lato inferiore, fono due buchi, che f arte di- palìando fotto vn'oflb fottile, come fcaglia , S'vnifcono infieme, ne i quali at- «5? dd recandoli l'vltima membrana della midolla, la tiene falda, & ferma con l'of- Terzopa- fo. Il terzo nodo, alquanto minore delli due primi, nella parte dinanzi ha quel mieiiaZì procelTo tondo, che habbiamo detto incaflarfi nel cauo del fecondo, fopra del 'Mu,&h quale pendono due proceffi grandi ; i quali nel lato, che io rifguardano, fono VnerTeit m&i tondi, & nel lato di fopra alquanto concaui, per riceuere i due procedi i»me,paf- £\m\\\ al pie del bue del fecondo nodo ; fra l'articolationi de'cjuali, per vn bu- tZicoU- co,che vi è,efce il terzo paio di nerui;& entrano due rami delle vene,& arterie tione dd interne > sì come fi fa in tutti gli altri -, & da i lati ha due procedi acuti, quali urLnZo triangolari, con le punte, che guardano all'ingiù, in forma di due denti di Ci- 7rJffdi Sna*e> ì ^ua^5 *n §u^a di 4ue *une nuoueJ fi congiungono con li proceffi di fo-
due denti pt3 cedendo nella cima come fpigolifottili, & alti. Fra quelli fpigoli,& il pro- 'di Cigna- cej]0 rondo fono due buchi, come nel fecondo nodo ; per li quali pattando le Cam gra- vene, & arterie interne, mandano alcuni rami alia midolla fpinale per certi dedci no- fpj'raglj affaj grandi, che hanno nel mezo, & per li buchi, d'ondeefcono i ner- ' 'proceft ui per nutrirla s & mantenerla. Nella partedi dietro è vn eauograndiffimo, tfdiPdTe- perriceuerla tefta del quarto nodo 5 da ilari del quale fono due proceffi, che tro deino- /porgono afsai in fuori, rifguardando all'insù, in forma di due ali di fpiedo, le — quali s'vnifconocon quei due altri proceffi acuti; alle radici dei quali princi- pia il buco,che pafsa per il luogo della folìanza del nodo, & finifcealla radice fo7toflcÌ de lè^ acutl • SoPra <ìueflo gran cauo fono due proceffi grandiffimi, che fpor- fpargono g0no afsai in fuori da i latici quali nella parte^che rifguardano il cauo,fono al- J2rgrÌnXe. quantoincauati, per appoggiarli meglio fopra i proceffi fuperioridel vicino nodo. Nella parte di fopra fono mezo tondi, & alquanto fcabrofi, & alquanto defitto di inarcatilo mezo tondi5& ruuidi,con vn poco d'altezza nella cima. Nel lato di /opra. fopra per mez0 jj ]aig0 del nodo è vn procello alto,& grofìo, & nel mezo pia- no5& verfo il principio de] nodo fottile,& inarcato,& lontano dal fine per fpa- tio di due dita, fìnifce declinando quafi in vn piano. Nelli piani, che gli fono da i lati, fi ritrouano molti fpiragli, per li quali certi piccioli ramufcelii di ve- ne^ d'arterie entrano per nodrimento dell olio. Nella parte di fotto,nel me- Spìgolodel ZO della lunghezza del nodo è vno fpigo!ofottile,che dalla tefta del nodo inar- co ^f- candofi, s'inalza lèmpre più fino al fine del nodo, doue finifce ingrofiatofi al- ito )eni quanto; da i lati del quale fono due feni cócaui, fatti dalli quattro proceffi,che dei nodo, gj- fono cja j jat]- ^ |sjej]a parte jjj fott:0 intorno al buco, ouepafsa la midolla, vi fono quei medefimi due buchi,c'habbiamo detto elTer nel fecódo nodoji quali
dfi'SurVo *°no in tutti gli altri nodi del collo, & del thorace, facendoli fempre alquanto mdo.[ maggiori,& piùeuideti.La figura di tutto quello nodo;rifguardadoIa per il Ja- qZrL ti todi fotto,verfo quella tella,ba quafi sébiazadi mezo pigmeo;il quale habbia fi»- . vn corfalettoindoffo.Tutti gli altri nodi del collo fonodi figura limili al terzo, qÜiJo it & in quello differed. Il quarto nodo dal lato manco alla radice del proceffo di A fopra della parte fua inferiore ha vn picciolo buco,che pafsa détro alla midolla delia
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DelCauallo. Lib. II. Zi
delia fpina, & al principio od buco, che rifguarda il terzo nodo,donde pafsa- Buchi M
no per la foftanza dell'olio le vene, & l'arterie iugulari interne, ha vn'altro bu- jóìomdo. c° Picciolo, che trafuerfalmente pafsa dentro alla midolla. 11 quinto nodo nel 2™S di dentro di quei due grabuchi,anzi canali al principio, che rifguarda il quar- mi iati t0 » ha due buchi piccioli, che obliquamente entrano all'ingiù nel buco della ^ 2°/^ midolla. 11 fefto nodoancora efso in quei canali,che gli fono da i Iati,per paf-Tf * •ƒ** faggio delle vene,& delle arterie,ha due buchi piccioli da ogni lato. 11 fettknö fZoìevl nodo non ha ne i lati,come hanno gli altri nella foftanza dell'orsa quei buchi, ne,® far, donde padano le vene, & l'arterie iugulari interne. Si fanno quelli nodi fem- J^J"*1 pre più piccioli, & il buco di fopra è maggior dell'inferiore ; fono ftretti, & le- Nodo/m gati infieme,& con la nuca da varij, &diuerfiligamenti, Cartilagini, che_j JJJ*J£J! nafcono da i proceffi dell'altezze, & da i caui, folli, & feni, che fono in loro, gme dek fi come auiene ne i nodi de gli altri animali ; efsendo fatte quelle parti ò per cï£j5* nafcimento de i mufcoli, ò de i ligamenti, & cartilagini, ò per attaccamento lc&atl f: di quakheduno di loro,per tenerli ftretti infieme,& mouerli,& tirarli fem pre ïT,!^\ verfo ilfuo principio. *** dd collo.
Della, fpinal midolla,. Qap, IL
Ntra perii canali di quefte fette nodi la midolla della fpina vefti-
ta di due forti di veftimenta, mandateli dalla membrana fottile, & dalla duraj&giunta al primo nodo perii buchi, che vi fono da Trim9 ^ i lati, manda fuori il primo paio de nerui ; il qual nel principio è ìodenerd di tre fila, che vanno a diftribuirfi variamente ne i mufcoli del collo al fecon- 2lÌ£ do nodojindrittoa quegli altri due buchi, che fono nel nodo, fpinge fuori 1 al- Uu. tro paio de nerui fimili al primo, & per il medefimo effetto; & così continuan- do il fuo camino tra quei nodi di mano in mano, compartei fuoi rami, man- dando fra il fecondo,& il terzo nodojl terzo paio de nerui di fette filarle quali |
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finifcono ne i mufcoli del collo; & tra il quarto nodo, & il terzo, il quarto paio »
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de nerui, il quale nafcendo con fei principi], finifce come gli altri di fopra 5 & ^Z m
tra il quarto nodo, & il quinto, vn'altro paio, col principio diuifo in fei parti- «■ celle ;& tra il quinto, & il fefto, il fefto paio, diuifo in tre parti, ciafcuna dalle ?Jr! quah fi partono poi in più fila, compartendoli perii collo; tra ilfettimo,&il J2£*«> leito nodo, getta la midolla, il fettimo paio de nerui, molto grande, & quali Sefto f aio. d ogn altro maggiore;il quale hauendo tre notabili principij,diuificiafcun di ^fjf^ loro m più parti, e he poco dopo il fuo nafcimento diuentano vn fol corpo, ca- ui vnitocó mina obliquamente all'ingiù verfo la prima cofta, & vnitofi con l'ottauo, & lK0™u% col nono paio de i nerui, va a diftribuirfi, affottigliandofi continuamente per [ceni alfe la molta diftributione de' fuoi nerui in tutta la gamba diritta dinanzi, fino nel g^% piede,come fi dirà al fuo luogo. , Ge^e rvene > O* arterie interne, detti mufcoli profondi^ $ nodi del collo,
Cap, 111.
ungono a quefti nodi del collo le vene, & l'arterie iugulari inter-
ne,più picciole affai dell'interne deirhuomo,&delle iugulari efte- nori dell ifteffo cauallo ; come quelle, che paiono effer fatte fola- mete per portar nodriméto a parte così nobiìe,com'è la fpinal mi- F 3 dollaj
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S % Dell* Anatomia
doliate quali partite che fono lVna dalla vena cau,i,& l'altra dall'arteria gran?-
4e,mecre fi piegano per gettar le vene,& rarterie,che fcendono giù per le gam be, 8z quelle che montano alle fpalle, s'accompagnano infieme fotto la prima cofta, & vanno fotto l'articolo di quella, & nell'arriuar che fanno a quel buco grande , che fi fa nell'arcicolatione del primo nodo del thorace, & dejiVltimo nodo del collo donde efee il primo paio dei nerui,groffo, & grande,gir tatogli dentro da ogni lato, ciafeunadi loro due ramufcelli per nutrir la midolla delia fpina,& i nodi ifteffi,paiTano con grandiffimoartificio,e0endo l'arteria di for- to,&jla vena di fopra, fotto i procedi laterali dell'vltimo nodo del collo, che è proprio fotto l'articolo, che ha con la prima del thorace,attaccate, & appog- giate airofTa;& giunte all'articolatione,che fa Tvltimo nodo del collo,con fan recedente, mandano parimente ciafeunadi loro due rami da ogni lato,dondc efeono i nerui, a finedi nutrire la midolla, & Fofsa 5 dipoi montando su per il diritto del collo, fempre appoggiate all'offa, &al!i procefli laterali delìi nodi, padano per quei buchi,ò pertugiane fono ne' lati de' nodi, nella foftanza del- 1 ofsa,& mandano ad ogni articolatione,& buco,donde efeono i nerui due ra- mufcelli,ciafcuno di loro per reffetto,chehabbiamodetto,fin che arriuano al- la parte di fopra del primo nodo del collo ; doue giunte, entrano per quei due buchi,che fono ne' canti inferiori di quei due grandi procedi, fimili a due ali, yna da ogni lato nella parte interiore del nodo ; & fubito fi partono in due ra- mici maggior de' quali entrando per il vicino buco, che ftà di fotto a quei gra procefsi,và alla midolla della fpina.L'altro ramo minore, mótando fotto quel- l'ali, efee nel lato di fopra per quei due buchi, che fono nella cima de i caui di quei gran procefsi, & vanno a nutrire li mufcoli citeriori, & profondi dell'oc- cipitio, mandando da ogni lato vn ramo dentro il nodo per lo buco, onde eke il primo paio de' nerui della midolla ; dipoi nutrita che hanno la midolla, & il nodo, pafsanoquefti due rami perii bucadell'occipitio nelle ceruella;& que- lle vene,& arterie iugulari interne, mentre che dal thorace caminano su per il collo, vanno gettando continuamente da ogni lato, di mano in mano alcuni ramufcelli, che fi diftribuifeono ne i mufcoli vicini del collo ; i quali fono pro- fondi^ ftanno attaccati all'ofsa,& perletele5che le legano,& per la foftanza, & midolla dei nodi. Dell'afira arteria, Cap, Il li.
Otto quefte ofsaè pofta la gola, della qual diremo, parlando delle
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Sito della
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parti, che feruono alla nutritione -, di fotto alla quale è l'afpra ar-
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* ^ fl^ì^fi ter*3j ouero canna del polmone, che tutta intiera camina diritta-
VJSSriht iaÌ2«é»ÌK mente fino nel thorace, appoggiata fempre per la parte di die- tùmerfu!L tro alla °ola, mediante le toniche ad ambedue communi, & alcune fila ner- ^monì. pl~ u°fe> Pofte al diritto del gargarozzo ,• nel thorace poi fi diftacca dalla gola, & sitokrno- fi diuide in due tronchi, ciafcun de i quali fi diuide in più rami, & fi fpargono jZulufo per tutta la foftanza del polmone; lafuprema parte diqueftacannaè fituata fra della dentro alla bocca al diritto dei buchi del nafo, che fono nel palato; & è ilpri- ftZtJf mo DUC0> che fi vede di quei due, che fono nelle fauci, & fi chiama laringe-*_, Gargara^ ouero gargarozzo; proprio inftromento della voce; formandofi in cfsa l'anni- tn(lm°men. trire, voce propria de ì caualli, mediante l'aere, che impetuofamentefpinto todeiia W dalli polmoni, vfeendo fuori, ferifee nelle fue cartilagini hor riftrette, hora-» c^' allargate |
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DelCauallo. Lib. IL 83
^largate da i fuoi mufcoli, & li fa formar varie voci, & diuerfi fuoni hor1 alti,
«ora baffi^ hor' acuti,& hora graui. Delle cartilagini del gargarozzo* CaP- -*"•
Compoftala laringe» òil gargarozzo di tre cartilagini 5 delle—*
quali la prima è quella , che ftà più vicina alle fauci, & è chia- mata boccale, ò inghiftara, per efser lei affai limile alla bocca-, d'vn boccale da dar l'acqua alle mani. Ogni parte di quefta SJJS^T cartilagine è affai piùlarga di fotto , chedi fopra 1 nel qual luogo deigarg*- fuperiore fi diuidonol'vna dall'altraa poco a pocoj&dipoicaminando verfo mA*' dietro,facendofi più fottiIi,& tenere,fi raggiungono,facendo nel mezo vn ca- uo. Nella parte di fopra,doue rifguardano la gola>hanno quella portione,che fi chiama glottis.La feconda cartilagine maggiore della prima}& minor della Set^nd^ terza, è quafi tutta fituata nella parte di dietro del gargarozzo, che rifguarda Sif£ la gola,& i nodi del collo appreffo la canna della golà,& fuppliffeper la parte z"™^- di fopra,& di dietro tutto quello, che alla terza manca, per fare veramente la figura d vno feudo antico j & dalla parte di fotto fa vn cerchio intero. La ter- TtZ™nZ za cartilagine dei gargarozzo più grande dell'altre è in alcune parti differente digerente dalla feutiforme dell'huomo, alla quale s'aflìmiglia 5 percioche nella parte di- d£mf^ nanzi,doue fporge in fuori a guifa di rotella,ò fcudo,non è acuta,ò non forma dell'ha— u triangolo acuto, come fa quella dell'huomo ; onde auiene, che i caualli non maperch^ hanno la noce,ouero il nodo della gola; & nelf ifteffo luogo d'alto a baffo, per <w/* m quanto tiene la larghezza del deto picciolo della mano, non è di foftanza di \Z°JZ cartilagine,come l'humana, ma è membranofaj & fopra quefta parte nel lato, u nododd Che niguarda la radice dell'epiglottis,ha vna particella di foftanza,di colore,lagola' dall altre fue parti differente 5 cofa che nella cartilagine dell'huomo non fi ve- de , effendo quefta particella di natura d'oiTo, & di color nero 5 & l'altre parti cartilaginofe, & di color bianco, la quale nella parte, cherifguarda la radice dellepiglottis, forma vn fuperciglietto rotondo, che fa vn picciolo cauo, nel Come fino
di ioltanza alquanto più groffa di quella dell'huomo, in modo che la fua radi- j££ iZ
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li itende verfo la parte di fopra della gola, & ftà (oprala feffura, che fi fa fra
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•Ö* imufèolidelle cartilagini della laringe* Cap. VI.
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__ mtt
•fcoli hanno
cartila-
^^^^^^^^^^^^^^^^^_ » _^^^^^^^^^^^^^^^^^_ ni dell A
primo paio nafce dalla cima della cartilagine feutiformo,^^
F 4 &ha
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84 Dell'Anatomia
iH'trnP- ^ na femrjianza ^'vn ^°j& non eli due; & va ad attaccarfi nella parte di fuo-
coliproprij ri della coperta del gargarozzo, chiamata da i Greci Epiglottis ; per alzarlo, ittnulï- & Scoprire il gargarozzo. Il fecondo vienedal fondamento della terza car- la laringe, tilagincdoue s'attacca con lafeconda,& obliquamente incrociandoti ambe- pJoCmdo ^ue^deftro,&'d finiftro,vanno ad inferirfiin quella parte,che tiene più tofto di membrana, che di cartilagine; per ftringere quella parte,che fi chiama glo- Ttrzopa- tjs j jj ter2i0 nafce dalla pju aica parte interna della cartilagine fcutiforme, & obliquamente all'ingiù defcendendo , va a finire nella terza cartilagine per p^am ftringerla. Il quarto obliquo ha il fuo principio nel mezo della bafe inferiore della feconda cartilagine, nella parte di den tro;& s'appicca nella terza cartila- ge gme> Per ftringerla. II quinto viene da i Iati deH'ifteifa cartilagine fotto la pri- pti». ma fcutiforme, & da principio camina obliquamente ad inferirfi nella radice S&Qpm, della terza cartilagine,per dilatarla. Il fefto nafce ancor eflb dalla feconda car- tilagine^ quella partedidentrojcheftàfoprala go!a,&con vn principio car- nofo,& Con le fila rette,fcende verfo la terza cartilagine, per allargare, & dila- Settìmo- tare la glottis. 11 fettimo molto picciolo, nafce dalia parte di fotto,& quafi dal paw' mezo della cartilagine fcutiforme, & s'inferifce nella feconda, per tirarla ver- ona* fola prima. L'ottauo piglia il fuo principio da quel luogo, doue la cartilagine **"' fcutiforme fi congiunge con la gola ; & caminando obliquamente, tutto pie- SmS- noc*' carne5^ P'anta nella feconda cartilagine,per tirarla verfola prima. 11 pri- fiou com- mo paio dei mufcolicommuni nafce da certe membrane,che fono come liga- tTartu- mGmi> P0&c f°Pra la gola, &con le fila tranfuerfali abbraccia, & cinge tutti i tini deiu lati della cartilagine fcutiforme,per ftringere la laringe,& il gargarozzo.L'al- UrSecandotro l°ngniffimo,& fottile,viene dal mezo dell'ofso deì petto;& caminando al- $#<>, ° rinsù per la canna del polmone,tutto carnofo, giunto a quella eminenza del- la duodecima cartilagine, & dell altredue contigue, fa vn tendine nel mezo, per poterfi aggirare commodamente da ilari di quella altezza; poi fattoli di nuouo carnoio,camina fino alla laringe,ad attaccarfi ne i lati della cartilagine fcuriforme,ndIa parte più bafsa,per tirarla all'ingiù verfo il petto. Dei neruidelUUrìnge* Cap, VII,
Oncorrono a quelli mufcoli, & alla laringe il fefto paio dei ner-
ui delle ceruella: il quale pafsando tutto intiero per il proprio buco dell'ofso della tefta, & giunto a ilari del gargarozzo, doue )S3Sm. s'vnifce, ingrofsandofi con vna particella de i nerui del fettimo de i™Kd paio delle ceruella, manda alcuni rami per il trauerfo del gar- garozzo, per dar il moto volontario alli mufcoli della laringe; dipoi getta vno
altro ramo alla prima fua cartilagine. Fatto quefto riuoltandofi ciafcuno dal fuo lato per fotto l'arterie, che vanno alle gambe dinanzi, rimontano, appog- giate alla canna del polmone fino alle glandole,che ftanno attaccate alle radi- cidei lati deftro,&finiftro,douegiunti(comeancoauiene negli altri animali) pafsano per certi buchi della fcutiforme alla parte di dentro,& fi diftribuifco- no per la membrana interna della laringe. Danno quefti nerui, detti riuerfiui, & portano con loro quelle facultà, & quelli fpiriti dell'anima, col mezo de i quali i mufcoli muoùono la laringe > inftromento della voce, efsendo quello loro officio proprio. Oltradiqueito vengono per nutrirli, & dar loro la vita,lc vene, &1 arterie iugulari efterne, come fi dirà. Di fopra alla laringe è pofto ü fuo co-
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DeiCauallo. Lib. II. h
fuo coperchio, detto Épiglottis,acciò il bere,& il cibo entrandoci, non ftran-
golaffe, & foffocafle l'animale; ò gli moueffe toffegrandiffima; nafcedal più . lat0^nel di dentrojdell'vltima cartilagine della laringe. De i mujcolt dell'ojfo hyoide. CaP' ^**
Ella più alta parte del gargarozzo, come riabbiamo detto, è pofto ^""f
vn'offo per fonda mento "della lingua,che ancor noi chiaraaremo fktf*' hyoide, dal qualnafcono fette mufcoli;il primo de i quali corto, JM e' _______& gagliardo, viene dal proceffo ftyloide, & s'inferifee nel procef-
*o grande dell' offo hyoide, per tifarlo a fé. Il fecondo vfeendo fuori dal fine mu/cc0Z *
delia cartilagine feutiforme, & montando all'insù con le fila diritte, s'attacca al rnezodell'offo hyoide, per mouerlo verfo quella parte. Il terzo nafceda quei mu^ grandi proceffi dell'orto hyoide,doue fi congiunge con il proceffo ftyioide,& caminando obliquamente, va ad appìccarfi in certi proceffi, che fono da i la- ti dell'offo byoide,& abbracciano la laringe,per tirar l'olio obliquamente ver- "g^ fo quella parte. Il quarto viene dal mezo della mafcella inferiore, & da quel mtfàil luogo, doue s'vnifcono infieme la parte deftra, & la finiftra, & con vn princi- pio tendinofo,& dipoi più carnofo,s'vnifce al mufcoio fuo compagno;& così vniti s attaccano ambedue nella parte più bafsa dell'ofso hyoide verfo il men- ^.^ tOjper tirarlo a quella parte. Il quinto,largo,& fottile,con le fila oblique,nafce mufcoio. dalla partedi dentro della mafcella di fotto,quafi alla radice de i denti, & va a piantarfi ne i lati dell'olio hyoide, per mouerlo, & tirarlo verfo il mento,& da i lati della mafcella, fecondo il corfo delle fue fibre. Il fefto nafce da i procedi, /(Jf ^ che fono da i lati di tutti i nodi del collo, & caminando obliquamente verfo la tefta, va ad inferirti fotto l'attaccamento del fettimo ; & quando vno d'eflì folamente opera, tira all'ingiù roffo hyoide verfo quella parte; ma quando ambedue infieme muouono l'ofso hyoide, lo tirano all'ingiù per il diritto. II w^ fettimo, & vltimo è femplice, &fenza compagno, & indiuifo, al contrario di tutti gli altri mufcoli ; & nafce da vna altezza, che èfituata nella duodecima^ cartilagine della canna del polmone; ha fimiglianza di quel procedo, che fa la ìpinadel fecondo nodo nell'huomo. Da quetta altezza non folamente quefìo mufcoio piglia il fuo nafcimento,ma altri ancoraché di fopra habbiamo rac- contati ; patfa con j] tendine quefto mufcoio per quella picciola fofla, che è fituata nel mezo di quella eminenza ; efsendo attaccato con certi mufcoli del- la laringe, inanzi, che fi conuerta in tendine, come s'è detto ; & caminando all'insù, fi fa ogn'hor più carnofo, & più largo ; tenendo fempre il fuo camino perii mezo della canna del polmone,& del gargarozzo, fin che arriui alla par- te di fotto ; ma più alta verfo il fine del proceffo di mezo dell'offo hyoide, per tirarlo all'ingiù per il diritto. £ alcune pani intrinfeche della canna del polmone, $ figura di quella.
£ap. IX.
Otto la laringe immediatamente, oltra le pariftemie, da i lati del- ct,fftm
la canna del polmone fono due corpi glandofi per humettarla in- j* * iati neme con la g0ja. Quefta canna di fotto alla laringe e cinta dà tiA delpol-
molte cartilagini infieme vnite, & fafeiate da due membrane di *•»«.
lei pro*-
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8(5 s Deli3 Anatomìa
lei proprie; vna dal Iato di dentro, l'altra dal Iato dì fuori; & ha de i ramufceHi
friftta to- delle vene, & arterie iugulari eflerne fparfe per quella s che la nutrifcono. La ^ìnnì'ìti tonica>cne *a fok1* di dentro, è tenera, & molle, & è commune alla lingua, al» fo/wow. palato, alle labbra, & alla parte di dentro del gargarozzo; quella, che la cinge ionicTda ^ fuon^ afpra,come tutte l'altre tali. La figura fua non è intieramente roton- Figur<u> da, efsendo nella parte, cherifguarda la gola alquanto piana, &inguifadi ifdeïpoT- membrana; accioche con la fua rotondità, & durezza non hauefse apportato mn?. Impedimento alla gola,checommodamente non hauefse potuto dilatarli nel- l'inghiottire il cibo. Le cartilagini, che compongono quella canna, fono ne i caualli grandi di larghezza d'vn dito picciolo della mano, & di forma fimilc-j alla lettera C. & alcunedi loro hanno certe altezze de i procedi per commodo d'alcuni mufcoli della laringe;come habbiamo dimoflrato. Danno nutrimen- to, vita, & moto a tutte quelle parti, vn ramo della vena, & arteria iugulare-» efteriore,& il fettimo paio de i nerui delle ceruella; i quali, partitofi il ramo da ^rterit& quella diuifione delle vene,& arterie efteriori,che fi fa tra leglandole,chefìan- inerui,che n0 fotto l'orecchie, & j nerui da quel buco,che è neH'ofso dell'occipitio,fotto *Jm°w- quel'dlje §ran Pr°Ce^cne hanno fomiglianza di due ali, &flanno vicini al ih buco,dondeefcelamidolla;&caminandoquefto,&quelloall'ingiù profon- damente j & nafeofto fotto 1 'ofso della mafcella di fotto, vanno iui accompa- gnandofi infieme a difseminarfi, diuifi in più rami, ne i mufcoli della lingua, della laringe, dell'ofso hyoide, & nell'altre parti circonuicine; & vi concorro- noanco alcuni rami, che vengono dal più bafso ramo delle vene, & arterie iu- --gulari efteriori:li quali penetrando i mufcoli,vanno tranfuerfalmente a diftri- buixfi per quelle partij& alcuni rami de i nerui della fpinal midolla * X)e i mufcoli del collo 3 communì alla te/la, Cdp. X.
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f rimo pa-
|fó|£|| Ono coperte poi quefte parti del collo da mufcoli afsai, & gran-
ttiiddco'i WSm biffimi, & communi alia tefta, mouendogliambiduein diuerfe-»
io,&deia jzM^ parti,- il primo paio de3 quali, efsendo picciolo, nafee ogn'vno *eBa' dal fuo lato dal terzo nodo del collo , & s'attacca nel fecondo, Secodofa- per tirarlo a fé. il fecondo parimente ha la fua origine dal quarto nodo, &
fLÌf. mU~ s'attacca nel terzo per il medefimo effetto. lì terzo, il quarto, & il quinto Terzj), feruano il medefimo ordine, & modo nel nafeimento loro, & nell'attaccar* #£°o'pZ fi 5 & fanno le medefime operationi. Fanno tutti il medefimo viaggio, an- iodfmu- dando nella parte di fopra tra quei procedi obliquamente, & molto intri- fo°!&dfiu cati,& midi infieme,perfar mouere i nodi,& dar variatamente,e diuerfamen- teïia. te aiuto a gli altri mufcoli maggiori, che muouono i nodi, & il collo. 11 fello deìmifeo mufcolo di grandezza fimilea quelli, che habbiamo raccontati, nafee dalla f* fpina del primo nodo del thorace, & va ad infcrirfi nel procefso, che ila da i la* Settimo ti dell'vltimo nodo del collo,per tirarlo verfo il thorace. 11 fettimo è parte d'vn paiode'mH grandiflìmo mufcolo del thorace: il quale ha origine dallvltima coffa, come ■ . fi vedrànel feguente trattato. Giunto quello mufcolo fotto la fcapula, vicino al guiarefeo, fi diftacca da quel mufcolo grandiffimo, del quale è parte, con ^ notabile grandezza ; & s'attacca parte nella fpina, & parte nelli procedi, che fono da i iati de' quattro virimi nodi del collo. L'vfficio fuo è di tirare, & alza- re 1VJ tròia parte dei colio verfo la fchena » & il guiarefeo « L'ottauo per la ti& grandez-
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DelCauallo. Lib. IL 87
grandeua,hauendo diuerfe parti,che con angolo acuto3& neruofo s'attacca- gjjgj
no in tutti i procefsi di fotto de' nodi,facilmente fi potrebbe diuiderein molti, Ccii. & molti mufcoìi: ma confiderando noi, che tutti tendono ad vn medefimo fu ne> &' che molti fono intricati, inniluppati, & mefcolati infieme, li porremo per vn folo.Nafce quello mufcolo dalla parte di dentro del thorace dalle radi- ci delle cofte, incotninciandodallafefta j &caminando all'insù, & da i corpi de nodi delie medefime cofte ; & pafsato di fotto alla gola, & alla canna del polmone per il giugolo^rriua a gli vltimi nodi del C0II03& iui vnito col fuo có- Pagno,và infieme con quello adinferirfi con gagliardi tendini in certi procef- il> polli di fotto, & da i latide'nodi ; dipoi caminando ambidue all'insù, riem- piono talmente con li capi loro vniti le cauità,che fono dal latodi fotto de' no- ^i> che paiono per la varietà, & diuerfità loro varij, & diuerfi mufcoli. Fatto quefi:o,caminando ad vn'itlefso fine,vanno ambidue,il deftro, & il finiflroad attaccarli con l'eilremità loro,già di uenuta vn gagliardo tendine in vn procef- fo picciolo.iìtuato nel mezo del primo nodo dal lato di fotto per poter gagliar damente piegare,& tirare tutto il collo, & la teda verfo il petto. Il nono nafce gfjjjgj' ancora egli, & così fa il decimo dalla prima cofta ; ma dalla radice di quella, Um mu'c0 doue (i congìunge col primo nododel thorace, efsendo di mediocre grandez- za, & tutto carnofo, monta all'insù per il diritto, attaccandofi a tre procefsi; li quali fono da i lati de gli viti mi nodi del collo. L'officio fuo è d i aiutare il mo- to del feguente mufcolo. 11 decimo piglia la fua origine dalla prima coila,con Dedm» vn priiìcipio carnofo,& molto gagliardo; & afcendendo obliquamente all'in- *È[ffm. sù,s appicca alli proeefsi;li quali fono da i lati dei nodi del colloquio al quarto nodo,a fine di piegare il collo all'ingiù verfo il petto. L'vndecimo per la gran- ffijf] dezzà de i fuoi princìpi], nafce da diuerfi luoghi molto rimoti dal fuo fine; na- macoli, ice dalla fpina de i nodi del thorace molto lontano dal guiarefco, & dal guia- refco iftefso,& dalla fpina di tutti i nodi del collo,& finifce nella fpina del feco- do nodo. L'officio fuo è d'alzare gagliardifsi inamente tutto il collo all'insù ver fo la fpina, & particolarmente ciafcun nodo, & fopra tutti il fecondo. 11 duo- ihwdea- decimo piglia il fuo nafcimento da tre parti ; dal procefso della fpina, dal pro- %$$*£ cefso,che gli è da lato,& dal terzo pollo quafi nel mezo di quefti due;& pieno tuttodì carne, con le filaoblique, montando s'inferifce nel gran procefso del primonodo;iiempiedo le fue cauità col corpo fuo;& inalza il primo nodo ver- ^ io il lecondoall'insù. il decimoterzo, afsai picciolo, viene dal lato di fotto del ter^p paia
primo nodo; & tutto fatto dicarne,con le fila diritte,fi pianta fotto il decimo- deimujco-
quarto, per porgergli aita nel piegare il capo verfo la gola. 11 decìmoquarto 'hedmo- con le fila oblique ha origine da i procefsi, che ftanno da i lati de i nodi del col- gj'fjjr Jo, cioè del quarto, del terzo, & del fecondo nodo; & caminando per di fotco fjhl' la canna del polmone, & della gola, all'armar nelle fauci ritroua il mufcolo luo compagno, che viene per l'altro lato a quel medefimo camino ; & vnitofi Tlì Afatti amt>edue tendini, s'attaccano nella parte di fotto, & nel mezo cleia tetta, nel proceiTo eminente dell'olio fphenoide, a fine di piegar il capo vello la gola. il decimoquinto nafcofto per la maggior parte fotto il decimo- DerimB, leito,naicedal latodifopra del primo nodo vicino alia fpina;& hauendo il fuo vumtf». principio carnofo, gagliardamente attaccato alia più baila parte del nodo, fi %\mup' inalza loprala fua cima, &iui gionto ,fi conuerte in tendine per mouerfi ficu- ramente iopra vn proceffo.che gli ftà di fopra;dipoi ftando nel mezo,va a ter- minare in carne fotto all'atcaccacmento,& finimentod el decimofeflo,per mo- llerete |
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88 Dell'Anatomia
^fTmdeuere *a te^a ' tk^ola all'indietro infieme con lui. Il decimo fefto ha origin
imìjtoii.'. dalla fpina del primo nodo del collo dall'iftelfo luogo , doue finifce quel gran tendine,che tira il collo all'insù,alzandolojcome qui fottofi dirà.Giunto que- Decimo/et fto mufcolo all'occipitio, e fattoli tendine, s'appicca fotto il decimofettimo* Stimuli Per "rare m^eme con ^m ^a te^a all'indietro. II decimofettimo fa il fuo nafci' 'li. mento dalla cima del gran procedo del fecondo nodo,& con vn principio car' nofo più largo, che lungo5& con le fila obliquerà ad inferirli nell'olio dell'oc-
cipitio dal diritto del buco dell'orecchia , fin quafi al mezo della tefta per mo- uerla all'indietro, & all'insù con picciol mouimento, ftando fermo il collo. Il pecmmt- decimoottauo,grandifiimo,piglia lafua origine da otto cofte,cioèdalla quin' ^imufL ta5fefta,fettima,ottaua,nona,decima,vndeama,& duodecima,lontano dalla % fpina mezo braccio ;& ha vn principio fatto parte di carne, & parte di mem" brana,con le fibre oblique;& va ad attaccarli alla fpina de' nodi dell'ifteiTe co* fte ; dipoi montando all'insù, ardua al guiarefco, doue giunto, finifce in vna corda la maggiore,& più gagliarda di tutte l'altre del corpo:la quale dal guia- refco in su vnitafi con la corda del tendine del mufcolo compagno, & accre- fciuta di corpo da gradiffime quantità di ligamenti nati dal guiarefco5& dalle ifue cartiiaginijcamina con vn principio grande fin'al fine del guiarefco; doue muta forma;, cangiandoli in tendine largo, sfottile fatto in modo d'vna tela grolla,teifuta infieme con le fila oblique. Dopo quefto, così vniti jnfiemejn» cominciando dalle penultime fpinede i nodi del eolio, afcendono, facendoli fempre più gagliardi,fin che giungono alla radice del fecondo nodo;& quiui Jafciando vna parte di loro aliai grande;con l'altra,non punto minore di gran' dezza , parlando oltra, & caminando all'insù per il diritto, eifendo di forma rotonda, finallolso dell'occipitio, vanno vniti ad inferirli gagliardamente^ nella parte di fotto dell'ofso dell'occipitio,a fine di tirar concordemente il col- lo all'insù, & alzare il capo all'indietro, & quefto auiene quando il cauallo fa* cendofi bello, & alzando il capo, fa quel bel giro del collo, raccogliendolo al Decimano petto. Il decimonono,nafcendo fotto il guiarefco,& dalle prime cofte,con vn 'Satfsi P»ncipio di membrana, con le fibre oblique, variamente difpofte all'insù, & aiFingiù, diuenta talmente largo, che piglia molti fuoi principi;, fatti come tendini, dalle prime cofte, &da i procedi, che Hanno da i lati de i primi nodi del thorace, & de gli virimi del collo, & così largo montando obliquamente all'insù, va fempre attaccandoli ai proceffi,che fono da ilari de inodi delcol- lojfin'al terzo,& quarto nodojdoue fattofi più ftretto,& più pieno,afcende al- la cima del collo, fotto le chiome,- & iui tenacemente s'appiglia a quella grof- fiffima corda,che di fopra habbiamo raccontata, dipoi giunto al primo nodo, s'inferifee nella parte di fopra di quel gran procefso, con vn fine di carne ; & d'indi partendogli , fatto vn gagliardo tendine, va 3 piantarli quali nel mezo dell' ofso dell' occipitio ; pigliando in tanto foccorfo, & aiutoda vn mufcolo picciolo,& carnofo,nato dal primo,fecondoj& terzonodo; il qualfi potrebbe porre per il vigefimo mufcolo; ma noi, vnendofi, & mefcolandofi con quello? & aitandolo a leuar il collo a!finsù,& la tefta all'indietro, lo porremo per par- J?ft te di quello. 11 vigefimo viene quafi dall'iftefsoluogo, & con il medefimo mlfioli. ordine,cheil vigefimoprimo,attaccandofi a g! iftefli procedi, mentre afeen- de. Giunto quefto alla metà della larghezza del collo, piglia vna parte muf- culofada vn mufcolo de'primi della tefta, del quale più a bafso ragionam- mo j e dipoi conuertendolì in vn tendine notabile, va ad attaccarfi nella parte , di fotto. |
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ah'0tt0^ dì dentro di quel gran proceffo del primo nodo, per piegare il collo
*nö1Li 3 quali in giro. Il vigefimoprimo nafce dalla fommità d'vn procedo vieefim*.
pofto da i iati de gli virimi nodi del collo al mezodella fua larghezza, & con g*£jg vn principio acuto,& fottile monta verfo la tefta; attaccandoli continuamen- ti. te ne3 proceffi de' nodi fino al principio del primo ,• fopra il quale afcendendo, Pafla fopra il fuograndiflìmo procefso , & va con vn gagliardo tendine ad in- ferirà* nella fommità dell occipitio verfo la parte inferiore propinqua,& pafsa di fotto al buco delle orecchie. L'officio fuo è di piegare il colloda i lati, hora adiritto,& hora a fìniftro, & con l'aiuto del fuo compagno tirarlo egualmen- te al fico di mezo fra l'alzarlo, & abbafsarlo ,* & di tirare ancora a fé gli altri nodi, a' quali s'appiglia inquefto fuo viaggio. 11 vigefimofecondo molto^/Sf^ grande viene dalle prime coite fotto la fcapula 3 & andando all'insù, cuopreio dc'mif vna parte della canna del polmone ,• giunto alla metà, s'attacca nella parte in- " J' feriorede itre procefsi, che fono da i lati de' nodi ; & poi facendo di fé molte parti,con vna parte finifce ne' procefsi de' nodi del collo,- con l'altra fi roefcola con vn'altro mufcolo della tefta : con la terza, minor della prima, s'inferifce, montando all'insù nella parte di fotto della cefta, & fi pianta nel procefso pte- rigoide.L'officio fuo è non folamente di piegare il collo, ma ancora la tefta_,. Da quefto mufcolo fi parte vna particella fottile, & carnofa, con le fibre obli- que: la quale va ad abbracciare la canna del polmone per mouere ( fecondo il creder mio,,) la laringe, ouero il gargarozzo. Il vigefimoterzo, afsai largo, & vigcfimo-. lungojha origine fotto la fcapula, con vn principio fottile, & neruofo, che poi jpj-Jf'* Jì fa più largo,& pieno,con le fibre tutte oblique,& in parte femicircolari: del- il le quali nafcono alcune dalle corde gagliarde, c'habbiamo detto foftentare il collo, & s'attacca alla metà della lunghezza del collo ne' tre procefsi laterali de' nodi. Fatto quefto, afsottigiiandofi, monta fopra all'orecchia, & ali'ofso dell'oca pitio; e già fatto tendine, s attacca gagliardamente al capo per ferui- |
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re al collo^ & alla tefta ad alzar l'vna insù, & a piegar lai ero in dietro. Il vige-
fimoquarto nafce da i lati del guiarefeo, dalla fommità della fcapula nella,, |
Vigefìma-,
quarto pa~ io de' muf- |
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parte dinanzi verfo il collo, doue è cartilaginofa ; & con vn principio tutto dicolu
carne, &lar
go, con le fibre alquanto oblique, montando su per il collo, & fa-
cendoti fempre più ftretto, poco più oltra della metà della lunghezza del col- lo , finifce in vna corda, ouero ligamento gagliardo j la quale va ad attaccarli nell'occipitio per tirare il collo, & parte della tefta all'insù. 11 vigefimoquin- £g?£ to, poco minore del vigefimofettimo,a cui egli ftà vicino, nafce da vn procef- iof/'M- fo interiore dellofso deU'humero, doue egli fi congiunge col cubito,& hauen- |
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«o vn principio neruofo, monta all'insù, facendofi molto carnofo, e camina
P? r c?'*°} ^°Pra'a vena iugulare efteriore -, coperto daquella tela fottik_>, che fa l'ylti mo mufcolo del collo ; fin che giunto alla metà della fua lunghez- lar l Ï3 ^^ottigliando a poco a poco j in modo che va a finirein vn tendine».» go,& fottile,inferendofi nelle bafe della tefta, non lontane dal buco, donde Il 'of1" r1 midol,a > a fine di piegar la tefta all'insù verfo il mezo del petto. vigeumoiefto eguale di lunghezza al collo, nafce con due principi) -, vno Vkefim0.
camoiOj&l altro neruofo. 11 carnofo deriua dalla fommità, & fpinadell'ofso/^ M° oK -Pett°ir"1qUal lu°S° fl vnifcono l'vno, & l'altro mufcolo, & con le fibre f mH^ oblique ali ìnruori , con vn principio acuto, cuopre l'altro principio più ner- uolo, & gagliardo di lui ; & fatt0 afsai pieno di carnej camina fuperficialmen- £e> coprendo fempre l'altro principio dal mezo verfo le parti, & bande di
fuori;
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po-. ■ Deli9 Anatomia. '
fuori; facendoli ogn'hora piùfottile/m che giunto nonlontanodéllà laringe»
finifce in vna membrana lottile, congiungendofi tutto per aiutar ìa parte di fotto più gagliarda,lafciando però fcoperta parte della vena iugulare efterio- re . L'altro principio nato dal fine della prima cofta,camina alfinsù con le fila diritte, appoggiate alla canna del polmone; & giunto per fpatiod'vn palmo, òpoco meno lontano alla rnafcelia inferiore, finifce in vn gagliardo tendi- ne: il quale va ad attaccarfi fotto la circonferenza della mafcella di fotto , à Vigefimo- fine di tirar la tefta ingiùa& accoftarla al petto.11 vigefimofettimo,arïai gran- %oïe°m~- ^e 9 & lungo, nafce da vn procedo picciolo citerióre dal capo delf humero » [coti, con vn principio torto, acuto, & angolare, dì foftanza neruofa, liga mentale, & con le fibre parte diritte, & parte oblique formonta, allargandoci a poco a pocojin modo che, quandoarriua alla tefta delf humero, è tanto largo, che la cuopre tuttajdipoi montando su per il colIo,s'attacca ne i procefsi laterali del terzo, fecondo, & primo nodo del collo, inferendoli folamente nella parte di fotto de i procefsi del primo nodo j & verfo il fine in alcuni caualli è tanto di- uifo, Se diftinto, che paiono due mufcoli. L'officio loro è, quando opera vni- tamente» ciafeunodalfuo lato, di piegar il collo, & la tefta verfo il petto 5 ma Vigefmo- operando ciafcun da per fe,di tirar il collo verfo quella parte. ILvigefìmootta- TeTmufcZ uo largo, & fottile, nafce dalla fpina della fcapula, con vn principio membra- $ nofo ; poi fatto carnofo, con le fibre oblique, monta all'insù verfo la fommità del collo di figura quafi triangolare5 & con la fua larghezza cuopre il vigefi-
rnoquarto mufcolo,& parte ancora del vigefimoterzo, & de gli altri del collo 5 & congiunti sniìeme deftro,& finiftro,cuoprono la parte di fopra, & didietro del colio, fino al mezo, & nella parte di fotto verfo la gola, va a continuarli con laiuaeftremicà membranofa col vigefimofettimo mufcolo del collo gran- r ' difsimo; cagiona quefto mufcolo quel femicircolo, che fi vede nel collo dei mntfdo caualli. 11 vigefimonono, & vltimo mufcolo del collo, il quale è parte della tideT'tk te*a > ° meffl^rana carnofa, che in quefta part&è tanto piena di fibre di carne, etdeiutè- che piglia forma di mufcolo; nafce congiungendofi con l'altro mufcolo fuo fta- compagno 3 dal mezo del petto, al diritto quafi della metà della lunghezza-, delfofso del petto,con vn'angolo acuto,& dipoi afeendendo a poco a poco in obliquo, s'allarga tanto, che cuopre la congiuntura dell'humero, lanciando fra lui, & il fuo compagno vna apertura come triangolo oblongo; dentro la quale fi véggiono paifari mufcoli del vigefimofefto paio del collo, & quindi monta vnito con l'altro mufcolo per tutto il lungo del colIo,fino alla ganafsaj coprendo in quefto camino li mufcoli del vigefimoquinto paio del collo, cV vna particella di quello del vigefimofettimo paio : doue giunto, va tor- cendofi verfo il capo, facendoli più ftretto, & fottile, finche s'in- ferifee nella baie cjella tefta, poco lontano dal buco donde efee la midolla della fpinaja fine di piegare opran- do col mufcolo fuo compagno la tefta ver- fo il mezo del petto, & oprando lui folo, abballarla verfo il fuo lato. |
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Delle
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DelCauaìlo. Lib. II. pi
X>f!le njene3 arterie^ & nerui delli predetti mufcoli. Cdp» XL
Ltra le'vene, & arterie iugulari interne profondevi nerui delfe- J%%;£
fto,& fettimo paio delle ceruelìa, & della midolla della fpina^che guiari m- sbocando fuori de i loro proprij buchi,& fronti3portano a quefìi JJJJj dd mufcoli il fangue,lo fpirito.il moto,& il fentimentojvi concorro- {èfto&ftt* JJo ancora per il medefìmo effetto vn ramo grande della vena caua,& vno del- S ccJ- ' arteria grande,che hanno la loro origine da quel tronco grande, che va a nu-^u. trire le prime colle fmiftre del thorace:le quali (nafcendo la vena (òpra il ramo uZ°mCÌ della vena fenxa parijil quale è mandato alla parte deftra,& all'arteria poco fo- f^Zrft pra dell' iftefso luogoj vanno fatte compagne,pafsando fra la primal fecon- gZnàl^ da cofta, proprio forco quel ligaméto,che è fotto i crini nelle parti più profon- d e del collo, fotto a tutti i muìcoli,a difseminarfi in quelli. Vengono ancora a arterie hi- qucfta parte sì grande, & sì carnofa le vene, & le arterie iugulari efteriori ; le^f' efie quali nafcendodalmedefimo tronco della vena}&dell'arteriagrande,dalqua!f nafcono le interiori, montano per i lati del collo nella parte dinanzi alla volta del capo fopra i primi mufcoli efteriori della tefta, & della mafcella, gettando tempre ramufcelli a tutte quelle parti,efsendo continuamente la vena, che gli «opraita molto grofsa, & piena, & apparente a gli occhi, & alla mano, & lon- tana da lei per fpatio di due dita per larghezza;hauendo la Natura in luogo fi- g^gjf curo tra i mufcoli nafcoftequefte parti più nobili.apportatrici delli fpiriti del- ie,chffino ja vitaj& giunte poco lontano dalle ganafse,nelluogo,doue communemente^JÜ *icauafangue,fi partifcono in due rami; il più alto de quali, & il più grande, fcükj*» Kf ra Ie ™zkeìk > &i! collo, intorniato, & coperto Tempre da quei corpi/Ww- bianaoh cosi grandi ; & giunto nel!' afcendere, quafi alle confina della parte più aita delie mafcelle3fbtto l'orecchio, accoftatofi alquanto l'arterie alle vene compagne^ dite due: parti., coperto, & dìrTefo f mentre faquefto; dallalun- ghezza, & larghezza di quelle glandole, per quefto effectopofte iui dalla Na- tura, & per riceuere la fuperfluità de gli humori, per il concorfo de' quali fra il co}lo, & la mafcella, nella parte più bafsa fi generano le viuole, & nella parte P3u alta a canto all'orecchia,le parotidijl'vno de'quali va dirittamente a pian- hZta °gni laro fotto la mafcdla>nel fecondo paio de i mufcoli della mafcel-
interiore.che ftà nafeofto dentro la ganafsa, poco difeofto da quel procefso pm largo delia mafcella di fotto; & diuidendofi in più rami, fi fparge per la te- ,J.r Per le ceruella,& fi diftribuifee nella laringea gargarozzo,nella lingua, rren ofco hyoide,& ne i fuoi mufcoli, & nelle altre parti interiori. L'altra parte Romando naf cofta fotto quelle glandole su per il collo fin'all'orecchie,manda alcuni ramufcelh a quelle partii alla fronte,& al capo,& alla peile,& ne man cod°i 1 am° ne-lieceruel,a>Per i1 bucodellofsodelcapo,cheèpoftofopra il bu- chete ,?l;ecchl05& fi chiama la vena del capo.Il ramo più baiso,iubito diuifo, Vm* del ramuf irge"a Vilramo: ^ quale penetrando* mufcoli, mandandoglia^uni Mt°' fuo & d ir Va tranìuer^mente alla laringe, ouero al gargarozzo, per feruitio te le part• j0?"^0"^ delle glandole vicìne,& dell'altre parti interne,& a cut-, mlln vì 1 • canna del polmone^dapoi caminando verfo il Iato dinanzi del due ramiTrararflap^arentcmête fo"°Ia §anafsa>e nelle fauci diuidedofi in
ù a 1 «luYm .eruit*°di quelle parti;& veftono d'ogn'intorno tutte quefte par- fi^eMouenafconolechio^^
Dei
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9% Dell' Anatomia
Del cuore, Cap, XII,
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suo dei WMlf&Ê L cuore, principio, & origine della vita, & fonte del calore natu-
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euore.
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rale^ delle virtù vitalise fituato nel mezo del thorace,e per il tho-
Thorace |||g S3p race intendo io tutta quella parte, che dal principio della fchc- tmd t>*rte Q^J^K na fino allo diafragma è comprefa da i nodi > dalle code, & dal- l'olio del petto* & è differente dalfhumano di fito, di grandezza, di figura, di faZiioUf colore,&di foftanza, hauendoil cuore di queftoanimale la punta,che"diritta- feremedai mente rifguardailluogo del mezo del petto, & pendendo quello deH'huomo (kwwo. a|quant0 nel finiftro lato,& effendo alquanto più duro,& fodo,& di coloreaf- fai più viuace,& roffo, & molto fimile alla fiamma del fuoco; inalzandoci egli alalìa fua bafe larga affai,& rotonda,& bene proportionata al corpo,& andan- do a finire verfo il petto in vna punta molto acuta ; cofe tutte, che a noi danno manifeftamête a conofcere la natura fua per lo più calda,colerica,viuace, pre- Ila^ difpofta al corfo,& ad ogni mouimento;& l'animo,& li fpiriti fuoi pieni pon Tfoifo d'ardimento,& di valore.Non ha quefto animale nella foftanza del cuore oflb PcZ°r7'h a^cuno>corne diconoalcunijma tutta è carne> che in alcune parti è più dura,& due ventri foda,che nell'altre;& ha per la parte di dentro due ventricoli,!'vno dal lato de- Perìcolo ftro^a^ro dal finiftrO)diuifi da vn grolTo tramezodella medefima foftanza del defroT ° cuore, Udeftro,affai più grande dellaltro,fcendendo verfo la punta del cuore, fa vna cauiti fimile ad vna luna nuoua,per effere egli dal latodeftro, & dinan- zi, & di dietro incauato, & rifpondere al gobbo, che per la parte di fuori fa il dtiy^i cuore• £*a* *ato manco fta inarcato, per cagione del tramezode i ventricoli» ton. 11 quale per il Iato,cherifponde al ventricolo diritto,è rileuato in arcoj&que- fta figura medefima tiene tutto il ventricolo, d'alto a baffo riftrettolì nella ci- siniflro ma, da largo, che gli era nella bafe. 11 finiftro ventricolo incomincia ancora mtrifch. egii con |a Dafe j3rga,& riftringendofi a poco a poco,verfo la punta del cuore, fa vna cauità piramidalerla quale hauuto rifguardo a tutta la fuperficie di den- tro del ventrìcolo, èrotonda, & orbiculare ; perche il tramezo de i ventricoli per la parte finiftra,che forma ildeftro lato del finiftro ventricolo,è incauato, & non è gobbo,& rileuato, come è per quella, che rifponde al diritto, & il tra- mezo è della medefima groffezza, & natura,come è il refto della foftanza del AetcMK cuore> che fa il manco ventricolo. Tutta la foftanza poi del cuore, eccetto il tra mezo, che il deftro ventricolo fa,è affai tenera,& fonile; ma quella,che cir- conda , & forma il manco ventricolo è affai più dura, & grolla, & più madie- eia^ & è da tutte le parti egualmente groffa, eccetto la bafe; doue per rifpetto di quei vafijche vi nafcono,fu forzata là foftanza carnofa del cuore a mancare tanto della fua grandezza, quanto è la larghezza delle fue bocche ; la fuperfi- cie de i ventricoli è molto difeguale per alcuni riuoli, & folchi ? che fi fanno nella foftanza del cuore;i quali fono affai più manifefti nel manco,che nel de- m cuore ftro, ma non paffano da vn ventricolo all'altro. Si veggiono anco in quefti e^deigraf- ventrjco] j cenj proceffi Jj carne s & file neruofi, tondi 3 & fottili, mediante i L'officiode quali s'attaccano al cuore le tcle,che fono in loro; & alcuno ha, che iui fi ritro-
Ì7cuori! ua anco il graffo. L'officio di quefti ventricoli è del diritto difponere il fan-
gue,che di quello fi poffano generare li fpiriti della vita,& nodrire i polmoni ;
del finiftro è riceuer quefto fangue già difpofto, & conuertirne vna parte ne
gli fpiriti ? che danno la vita, & mandare il reftan.ee infieme con quelli fpiriti
per
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Del Cauallo. Lib. II. 39
per l'arterie à tutte le parti del corpo. NellVno, & nell'altro ventricolo , fono Bw^.dy
due bocche, ò pertugi ; perquelli del diritto entra il fangue della vena grande, o caua,& efce per la vena arteriale; & per quelli del ventricolo manco,entra il gue accompagnato dall'aere preparato nei polmoni, per l'arteria venale,il <Juale fatto tutto fpiritofo,e perfettillìmo nel ventricolo finiftro, efce(giiidato uall arteria grande; per tutte le parti del corpo,eccetto che per li polmoni, per tarle partecipe di qualche calore, che li da la vita. Di quefti buchi del cuore, ^£ f£ °§n vno ha alla bocca tre teluccicdette dalli Greci Hoftioli: delle quali alcu- fim nei ne fono per la parte di dentro, & altre perla parte di fuori j alla bocca del pri- Cit^eu u nio buco,che fi vede nel ventricolo diritto, a cui fi congiongie la vena grande, rima *»- o caua,è vna tela, ò mébrana fottile, che il buco d'ognnntorno auolge; la qua- Zkob's- *e camminando alquanto verfo la concauità del ventricolo, fi diuide in tre tele, j*?* °gn'vna delle quali finifee, come in vna punta di triangolo; vn poco più fopra dTf^ctZ la metà del lungo del ventricolo, &da ciafeuna di quelle punte nafeono alcu- fHfe al~ ni fili neruofi, che vanno ad inferirfi ne i lati del ventricolo verfo ilfuo fine ; & del primo
nelle tele,& ne i fili,alla foftanza del cuore s'attaccano. Furono iui pofte que- f*™/?'!!
ite tele dalla natura,acciochc aprendófi, lafciafiero, quando il cuore s'allarga, lino. entrare il fangue dalla vena grande nel ventricolo diritto,e vietaflero, quando ^"fjf 11 cuore fi ritira, chiudendo il primo buco, che il fangue fteffo entrato la entro *Teh %ì |
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'0 bu
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per la vena grande, non riufeiffe per la vena arteriale, & rientrante alla vena^^f/;^
grande. La tela poi, che ftà al fecondo buco del medefimo ventricolo diritto, nicol» di- al quale s'attacca la vena arteriale,non è fatta d'vna femplice tela,anzi è diuifa f"°'ame, in tre molto diftinte,ciafcuna delle quali comincia,come in vn mezo cerchio, «Sfi- dai tronco della vena arteriale, rileuandofi alquanto al principio, & dipoi fa- Sfa- cendoli aiquaato.più groffa, s'allarga fuori del cuore; & facendofi più trofia, del ventri fa alcuni tubercoli* che f, ftampano nella parte più alta delcuore; da'quali na- ct°!° **" icono tre tei?, ogn vna come in vna meZa luna, fenza attaccarfi alla parte più officio dei alca del cuore, ò in altra parte alcuna ■ Quefte tre tele, aprendófi, lafciano riuniti icire iì fangue per la vena arteriale alli polmoni, & vietano, che per la bocca codeiven- della vena arteriale aperta, di nuouo non ritorni nel deliro ventricolo, aliar- 'Zt di~ &andofi3l cuore .Quafi nel medefimo modo,ch'è nel primo buco dei ventrico- Tela dei ftro T«° *è pofto Vn'ahra tela al Prin«pio del primo buco del ventricolo fini- SK^S
tra, dal qua|e nafee l'arteria venale, che fi diftribuifee per li polmoni, eccetto f9 fia- lalh°n\ rd,uide in tre Pam>come quella> ma folo in due: le quali fono molto 'Arteria rgne ai ropra,& finifeono in vna punta foda,chefcènde alquanto più 2iù,che ™™l<»a: le punte dell. r.UA^^^L^ *.?___ _,< _-5 .-f&i§jq,ud.£*£r )ventricolo, ^pr
entrare il fan- jim |
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do fi'riV PÌrÌtÌ dall'arteria venaIe nel ventricolo manco, & interiore, quan- °£™ fd
ria ven 'ï* ^ cuore»cne *' fangue, & li fpiriti non ritornino di nuouo nell'arte- primo buco le tre eh ' fAUc UQ tde dd fecondo buc0 dd ventricolo diritto, rifponduno J£*g? r„; sL^ e ,?° P°fte alla bocca del fecondo buco del manco ventricolo, à flm |
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«e, che la vena arteriale. Quefte tele, quando il cuore fi ritira, aprendoli, la- tJm
•ano vicire io irrito vitale col fangue, che va con empito nell' arteria gran- officiodi hit qUand° S allï-§a Ü cuore, vietano chiudendo il buco, che lo fpirit?,& il ^li
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cuere.
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nb«e non rientri di nuouo nel ventricolo. Ha di più il cuore nella fua bafe
G due ale,
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P4 'Dell' Anatomia
due ale,ouero due orecchie, vna al lato manco, vn'altra al diritto, le quali Tono
delfifteffa foftaza affai molle,& dentro concauej&la diritta è più grande del- OfRcio di ja ftanca - Furono pofte iui dalla Natura per fortezza della vena caua, ò gran- &*■•■*l' de>&dell'arteria venale; lequali malamente fenza Taiuto lorohaurianopotu- to foftentare l'impeto del battimento del cuore in quella gagliarda attratto- ne, &efpulfione del (angue, fenza pericolo di romperli; eflendo elle ibttili, ne di corpo così grofTo,& gagliardo,come è l'arteria,& per far maggiori i ventri- coli del cuore, & fomminiftrargli la maggior copia di fangue, & di fpirito • Tunica £ coperto per la parte di fuori tutto il cuore,& l'ali infieme da vna forte mem- |
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cuore .
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\jti A t r i • re
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brana, o tela, che lo vette, per la quale li veggono vagamente diileminate, &
fparte la vena,& l'arterie coronali per vita,& nodrimento del cuore,della tela, & dell'iftefla membrana,nate dalla Aorta,& caua,& i nerui del fefto paio ed- J/Tle k ceruella.E dipoi quefto cuore così veftito,intorniato da vnacafsa,che i Gre 'ermebiufo ci chiamano Pericardio;laqualeèdi maggiorcapacità,chenonètuttoilcuo- fknradH re>a fi°.e cni non vi manchi campo fufficiente per allargarfi,quando egli il fan lacafjadei gUe,& lofpirito riceue,&èdi figura moltofimilead vna pigna; perciochehà c"c4a dd *a bate rotonda, & la cima 3cuta, & è forata per lo manco incinque parti, per cuore pie- due delie quali entra,& efee la vena grande;per gli altri pafsano l'arteria gran-1 najt oc- ^ & i'arterïa venale, & la vena arteriale. Dentro quefta cafsa, ò vefeica alle Nafcimen voice fj ntroiia dell' acqua per temperare il gran caldo del cuore, & per vieta- ci ' re,che non iì feccafse per il continuo,& gagliardo moto,& acciò pofsa più fa- : so(la»y cilmente,& liberamente battere.Aquefti valis'attaca queftacafsa,òinuoglio deUnort di tele, che fafcia il cuore molto gagliardamente, pigliando in vn certo modo principio da loro. Nel retto è tutta intiera fenza buco alcuno, & è limile da ogni banda,eccetto chenella figura;perche(come riabbiamo detto)dalla bafe va a finire in vna punta acuta.lnoltre è quefta cafsa di foftanza membranofa, & non ha forte alcuna di fili, ma e vna femplice membrana,alquanto grofsa,& dura,& tanto capace,che facilmente ilcuorefipuo ritirare,& allargare.Et per la parte didentro è iifcia,& humida,per la parte di fuori è afpra,per efser lega- Ar%™a ta,& fuftenutada i tramezi del petto,ouero dal mediaftino.Nafce,& ha prin- fct'daì cuo cipio,&origine da quefto cuore l'arteria grande, la quale fi diftribuifcefconrê r?- diremojper tuttele parti del corpo,eccetto che per il polmone» Ddl^olmom, Cap. XII l
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Ono abbracciate le tele del cuore; & il cuore ifìefso da i polmoni :
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Figura del
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i quali fi congiungono nel lato, che ftà fopra il cuore, mediante i
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polmone. £<Sy34 due rami, ne i quali fi diuide Ja canna del polmone, quando entra
J|pg^§J[ in loro; fanno quefti due polmoni la figura, che le concauità loro
danno, nelle quali fono ; & perciò fono gobbi per di fuori, che corrifponde
al vuoto delle cofte,& 'concaui,& fcarnati perdi dentro perilrifpettodel cuo-
rAicuni ca re ' c^e naDkiamo ^ett0 e^ser ne' niezo d'ambedue. Et quando fono molli?
uaiiTft ri & fenza aere rapprefentano vn' vgna di buediuiia in molte parti. Perla par-
"limZut te dì r"00" f°no Mù » & come cin" ^a nuraori acquofi; fe bene in alcuni a*
\°aZTdie ualli fono ruuidi, & attacati alle cofte. La loro foftanza è molle, rara, fpum°'
®-'- fa, & biancheggiante s ancorché in alcuni caualli bolfi fi veggia parte ì&L
paflìtaj & parte quafieiTìccata, & alle volte, come vnafpongiaafciutta^
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diuidono
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Del Catullo. Lik II. P5
luidono in due parti, mediante il tramezo del petto -, ciafcuna delle quali fi **■"»
Voi e ln ^IU-PardïChcdkonolobÌ' dimodoche^ueftl"animalihannoalk^ *Wt™
Ulcx , Par£lco d polmone in cinque, ò fei pem. 11 fico loro fono le due conca- «**#*' - in v Pw° »ogn vno dal fuo Iat0>& fono inuoIti Per di fuori in tutte le Parci *•
tril i rQ »& morbida : la quale nafce al principio de i polmoni dalle fff?») tri f !af?cldaI tram^o5& dalla tela,che cuopre le cofte.Sono ripieni di Ztf ^ e wrce di vali, della vena arteriale3 & dell'arteria venale, & dalla canna del lela' Polmone. La vena arteriale nafeendo dalla parte più alta del ventricolo diric- riX T& ■u aei cuore,Icende per il lato diritto della canna del polmone,diuidendofi fu- & m°- Ditom due rami: vno de'quali va alli polmoni da man manca,& l'altro da man d,,?n °gn Vn dl Io"°,fl vadiui^endo nel medefimo modo, in due rami,& li «uè in quattro, & cosi di mano in mano, facendofi fempre più piccioli, in fin Tunica ni,\ i a\Ì ar1teriaIe • L arteria venale nafce dal lato manco della parte -***
arteria è friJu J r P- u> ne meno>che Ia vena arteriale. La tunica di quefta "*•
venal^L^
cuoreil fann ? - Vena arcenale e di nodrire i polmoni, portando loro dal g* ™^
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tar ra ' ;^gU^leg?ero>aereo,&fpumofo. Quello dell'arteria venale è di por-nelloftrfn!31 ,P 0ni al vent"colo manco del cuore, & dicondur fuoriinuötSnp8^ CU°re qudli e[creflìenti fuliSinofi> ^e fono prodotti dalla_tìuo cJu"! delJ/fe atcra"° neI finiftr<> ventricolo nell'aprirfi il cuore dal na~& faWn J1 fo,?mini^are ancora alli polmonifufficiente fanguefottile,
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Officio del
vena ar teriale ne i polmoni. Officio del arteria-i venale ne |
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diuerfi ramibbSr • aftTa,Venaleinguifadarborerouerfcio con vari], & >>J^
chi, fcfiolS^^0 de J P°lmoni>& * Pi" «Motto in due tron- y£ZL |
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moni efee
del petto » & e amina allefaiici. Nemiche yanno alli polmoni. Officio de polmoni. |
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bla d c,Uore3acC,° mediante quello, fi tempri il fouerchio fuo calore,&hab-
la cann, 5 ?d °,gni fuo piacere' Pofla P^ìare laere' & far Kfuoi officii. Sopra
na del polmone paffa la gola, & forato lo diafragma, entra nello fto- |
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bel trameno delpetto, chiamato medìaftino. Cap, XI UI.
Ono quefti vali, & quefte membra, che fìanno dentro al tho-
race attaccati^ appoggiati alle dueteIe,chediuidonoil pet- to per il mezo dal nodo della gola infino allo diafragma, àet- sito diq(te tQh lj medìaftino. Nafcono quefte due membrane dalla tela, ^etJe- - w cVe fafcia le colte, & per la parte di dentro, oue fono con- lifcie, & ha» 8lunte infieme ,fono molto afpre, doue, fono feparate j fono ch™°faf no Thimi don nrr fa^più aIcaalcunicotPl 8,andofi»che «Grecichiama- 2 ìet
Vena fola ,^i0èd,adlftnbuïionedeJJa vena grande, & molti rami delJa^ ^'- create, &iui nofteH ïïnC0 dell'a»eria grande, monta ail'insù. Sono fiate offidodi ?» & il cuore medefimn nac"raPer riuolSere Principalmente le tele del cuo- **"* ' l fero, & dipoi aiuta°±Ìf T^ ^r™" Pofsano «*« ne io giù, ne ^ Poffano così appoggiari dìo V 'che Pa(sano Per queftj parte, che paisà- ™ öSU ■ Plu commodamente , & più ficuramente andar G 2 allor
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Beìl? Anatomia
al !or viaggio ; & anco per diuidere il petto in due parti , accioche fé per
difgratia foife ferito da yn lato , ppteffe il polmone dall' altro lato fano mo- uerfi f Delia tela ? che fafcia le cofìe. Cap. XV,
|jj Afcia ancora, & cinge quefte membra la tela: la quale ftà attacco-
Ita per la parte di dentro alle corte, & a tutte le parti del concauo del petto, chiamata pleura da i Greci ; la quale ha l'ifteffa figura, che il concauo del petto, & nella parte, che fi congiunge con lo diafragma ha due bocche, & vna fefsura j vna per la canna della gola, l'altra per la vena grande, & vna feìTura per l'arteria grande, & per la vena fola <, per (eruit jo di quelle parti, ch'entrano, & efconp per il thorace, per il medefimq effetto, Ha moki buchi nella parte di Copra, che fi chiama il giugolo per li ra- mi della vena grande.deirarteria grande,della gola della canna del polmone, & per li nerui del fefto paio delle ceruellaj& quelli,che vanno allo diafragma, & per ji rami delle yene,che vanno alle cofte.E quefta tela di foftania dura,& neruofa,& alquanto men bianca del peritoneo,& nafce dalla ligatura de i cor- pi dei nodi dellefpalle,& foftieneconlefuefilaneruofelagola,la vena,i'arte- na grande, & la vena fola, & hanno attaccati li polmoni, & le tele del cuore. £ fatta di due toniche fottiliffime,&è piena,& tutta fparfa d'affai rami di ve- ne.^ arterie,che vengono dalla vena fola,& dal tronco, che fcende in giùdel- l'arteria grande. L'officio tuo è di fafciare le membra fpiritali, & di fortificare lo diafragmajingrofTandolo. pdk ve»e)iirterie30' nerui'di'detteparti. Cap, XV l,
'Arteria grande nafcendo dalla più alta parte del ventricolo man-
co del cuore, con vn principio grande, tondo, & duro, poco più alto del fuo nascimento, getta vn ramo affai grande 5 il quale po- co dipoi ffattofidoppio)manda vnramodaU'vno,& l'altro lato del cuore (compagnia mariti delle yenecoronali)che lo cingo- no intorno,, per diftribuire alla foftanza inferiore di lui il (angue pieno di {pi- riti . Dipoi montando di fotto il tronco della vena arteriale(la quale sboccan- do fuori del fuo diritto ventricolo, fé ne va a i polmoni,) & forando le tele del cuore, fi fparte in due parti ; delle quali la più grolla fcende all'ingiù, per fpar- gerfi per le parti inferiori ; l'altra per il medefimo effetto monta all'insù fra la Canna del poImone,& la vena grande,& fra le tele, che fendono perii mezo il pettojfpargendo rami continuamente. Oltra di quefto l'arteria grande carni' na inanzi, torcendofi fempre verfo la gamba diritta, fino all'arriuar vicino al- rafcella,doue manda vn ramo il più alto alla gamba deftra; l'altro il più baffo alla finiftraj& dipoi auanti efca del vuoto del petto,fi diuide in quattro arterie iugularle quali vfcendo del petto,montano (come è dettoJ per il collo verfö la teda. L'altro tronco, che habbiamo detto fcendere all'ingiù, cala diritta* mente attaccato al lato manco de i corpi de' nodi della fchena fotto la vena-' grande,& ramificando quelle parti, palla allo diafragma*Pal medefimo feno* ouero ventricolo vfcendo l'arteria venale,& paffando il pericardio,fe ne va 3J polmoni, & da quelli porta nel cuore l'aere preparato,con buona copia di fan' gueper
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Sito, e m-
'p?e dello-i 'tela , che fafcia lo coste.
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che
pajjarìoper
la tela, che fafcm IcJ» coste. SojlanzA
di c^eftfUj tela. ' |
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Officio del
la pleura.
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Arteria
grande, &■ fua hijio- ria. |
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arterieco
roridi. Vena, ar-
teria le e- fce dal di- ritto ven- tricolo del cuori. |
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Arteria
yehale. |
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Del Catullo. Lib. IL 97
gue per h generatione delli fpiriti vitali. Viene dipoi al cuore per portarli il JJJjJgJ
*ang«e,&quafi a rendere tributo al fuo prencipela venagrande,òcauajla qua- hifioria, \ c}t3i dal fegato, & pallata per il lato diritto lo diafragma, getta due rami a cnc fidiftendono per tutto lo diafragma, & in parte per le tele del cuore ; di- poi torcendoli alquanto, & facendo vna gran bocca dal finiftro lato, cheri- fpondeal ventricolo diritto del cuore,douela vena,con la partedinanzi fi con- giunge con l'ala diritta, & con quella di dietro, con rifteflb cuore, manda le Jene coronali alla fu perfide del cuore. Paffato il cuore, & sboccate le tele,paf- v*™ con- *a ( fatta alquanto più fottilej fopra l'arteria grande, & non potendo arriuare nalt' quefta vena alla fchena,& ramificare a quel diritto egualmente la parte fini- ftra, per le parti nobiliffirne, che l'impedifcono, getta per feruitio di quel luo- go,la vena fola,ouero fenza compagnia. Poi monta (gettando rami)fino al no- Vcnafau. do della gola, aiutata dalle tele, che tramezano il petto, & da molte glandole, od'animelle,che gli fono intorno in quel luogo. Fatto quello, & mandato vn ramogroffo per ciafcuna gamba > forandola pleura, fpinge fuori del petco quattro veneiugulari, per feruitio del collo, & della tefta, àie due del petto, g^** rami delle iugulari. Et acciò nulla manchi ad vn membro tanto principale, & v'em dei |
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petto.
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nobile,come il cuore,gli mandano le ceruella la virtù del fenfo per il fefto paio
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ae 1 iuoi nerumi quali fcendendogiù per il collo, & penetrando nel petto, van- vanno d
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cuore.
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no accompagnati dall'arteria venale alla più alta parte del cuore, & alla fua_.
vefcica,diuìdendofi in fottiliflìmi ramufcelli. |
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De ìmufcoli delle cotte. Cap. XV II.
f A i lati di quella tela fono primieramente fette paia di macoli pie- Sette pf<*
cioh,oltra gli intercoftaliji quali nafeendo dall'olio del petto,van- uJSZ no ad inferirfi nella parte di fopra delle fette cofte,chefono attac- ^- , cate al petto per ftringere il thorace} dipoi vi fono gli intercofta- in«r%t lijdiecifette da ogni lato \ à finedireftringerelecoftenel tirar il u- fiato. Sono veftiti, come tutti gli altri mufcoli della fua propria teluccia, & hanno per la foftanza loro molti ramufcelli della vena fola, & de i rami, che nalconodal tronco, che feende dall'arteria grande, &»molte particelle dei nerui del fefto paio, & de gli altri del thorace, ò delle fpalle. Seguono dopo quelti mufcoli nella parte di fotto, & da i lati i nodi della fchena, & le colte, & nella parte di fopra l'olio del petto; & in quella di fotto, dopo la pleura 3 lo diafragma. Del thorace. Cap. XVlll.
L thorace del cauallo è differente da quello dell' huomo nel nume- Thorace
ro, nella foftanza, & nel congiungimento, &incaflamento del- df^fteh lofsa, & in figura; imperoche il thorace dell'huomoèlargodifo- daw hum*, & parted?^,-? ¥ godici nodi ,& dodici cofte da ogni lato, partedbflb, Thorace
fniü ri ^11 rnt^ine> cne sincaflanocon le loro tefticciuole con vn nodo àdi-hmmo
gonocon « Parte loro cartilaginofa, conia parte ofTea dell'offo del petto, Gaudio
che nella parte difopra èlargo, & fottile, & finifee in vna punta, come di fpa- f«tadd
a^nqualcancorchepaiafattodi cinque, òfeiofla,è nondimeno tutto d'vna thmM
G ? medefiroa taHail°'
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- pi Dell" Anatomia
f off de medefima foftanza d'ofTo, fpongiofa, & molle, eccetto doue fi congiunge con
fcS- la membrana,chiamata ensiforme. Et il thorace del eauallo è angufto,&ftret- rinato. t0 ne] ]ato di fopra verfo la gola,& pare riguardandolo per il lato di lotto doue Sl&quZ è congiunto con le fedici pri me cofte,quella parte della naue,che ftà quafi tut- « colih* ta fotto l'acqua, detta carina ; dal che il petto de gli animali da i Latini fu óet- 'dJclmi-xo carinaro ; & è comporto di diciotto nodi > & di trentafei cofte tutte d'olio, k- j , diciotto da ogni lato ; ciafcuna delie quali con due tefticciuole, ò tuberculetti Jidodo nel • ™" ..",:,- r ■ i -i
quale fin- s incafla in due nodi;& le pnmeotto fi congiungono con la parte cartilagine-
ct§e"9 k ^ dell'olio del petto,attaccandofi l'altre a quella,che gli è vicino, mediante le CÌ>ì$mzA cartilagini, L'olio del petto nel lato di fopra,& di fuori è tanto fottile, & ftret- ^1<££- to,che pare vna crefta di celata; & allargandofi a poco a poco,finifce fopra la "gtrpt bocca di iopra del ventricolo in vna punta cartilaginofa 3 fimilead vn ferro ojfo dei jargQ ^i Zagaglia- Fece perauentura il thorace del cauallo fi lungo,& di tante figura dei coitela prudenriffima Natura,perfupplirecon la lunghezza,allaftrettez7.a di *X M quello* accioche dentrola cauità inferiore,che fa lo diafragma, potettero fta- CartUagi- re Commodamentele parti naturali,come il fegato., il ventricolo, la milza, & \d£i£0' vna parte dell' inteftino colion,che ftà alligato al ventricolo. Percht il
£5$ DeinodtddUfckna. £*p. XIX.
WS dk- $P||1Sf§ Nocn' ^eIIa fchena fono di maggior grandezza di quelli deirhuo-
la fchfa fisi nS) mo , & differenti di forma , & di grandezza dalli fette nodi del JZ& |S » collo 5 perche quelli fono più lunghi, & manco larghi; & nella-, mdi del |gi gj| parte di fopra, che rifguarda indietro dal fefto, & dal fettimo in c.oUo' fuori, non hanno quel procedo, che fi chiama fpina ; & quefti fo- Vmf no più anguftì,&moltolarghi,per cagionede'fuoiprocedi pofteriori; & han-
ÜtWa no fopra oafcun di loro la «pina i che dà la forma a quella parte della fchena fckenA dà piu a]r3i cne volgarmente fi chiama il Garefe^ ò Guiarefcojlaqualeincomin- ÉZ% eia dalla fpina del fecondo nodo, & finifce nella decima, declinando a poco a G*refedo-. Q efsencjo le quattro prime piùeleuatedell altre. Il primo nodo del thora- "ZZ ce ha'il procefso detto fpina,grandeafsai;il quale obliquamente declina all'in- f*$*'etto giù adofso a quello,che fegue; come fanno tutti gli altri nodi; & dal primo in- fpiZ°dJ fino al quinto,parte,che a punto viene coperta dalla paletta della fpalla-fi fan- Tddtlt no fempre più lunghi;dal quinto poi ingiù,diuentano fempre più corti, & più race. larghi f feruando vna ordinata,& mirabileproportionenellofminuirfi ciaicu- frïiïnïdi no d'e(Tì egualmente in rifpetto dell'altro.; fin' all'vltimo nodo del thorace ; il train7hel(ì quale ha f vltimo procefso più corto, & più largo di tutti gli altri. Nel procef- tnotdeì- fo tondo, & ne i caui, doue s'inferifeono infieme, ìono conformi a quelli del ìa°fiLna. ter2r0 nodo del collo, da quefto in fuoriserie fono minori; fono di mano in ma- no fempre più piccioli, fi come fono ancora i buchi loro, per i quali entra la midolla della fpina. Hanno da i lati, & di fotco procefiì piccioli, & de gli fpi- ra»li,& nel fondo interno del buco grande del nodo due buchi,per riceuere le vene, & l'arterie, per nodrimento dell'ofso. Sono tutti quefti nodi circondati per il lato di fuori dal perioitrio. |
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Dei
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Del Cauailo. Lik IL pp
■Öe i nerui^che sbucano fuori da i nodi delle cofle* Cap, XX.
El venire giù dal collo la medolla della fpina,gìunta fra Tvltimo ^
nodo del collo,& il primo del thorace,foprala prima cofta5get~ J^net ta il primo paio de i nerui del thorace,gradifïimo,& quafi mag- * dti tho. |
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giore dell'viti mo paio del collojil quale con due principij di più
^,._^y ..y fìla,& vnito col fetcimo paio del collo,& con il feguente, cami- na per tutta la gambadinanzi, fino al piede; dipoi giunto aìte_> °nfine del primo, & del fecondo nodo,manda fuori il fecondo paio de' nerui foe%%££ ^noride'd uè detti di foprajil quale co vn principioin due parti diuifopaffan- LXm- "Ojfa la prima, & feconda cofta,vnito con li due di fopra,camina per il medefi-ce- mpeffetto;&: continuando il fuo viaggio fra il fecondo, & terzo nodo,lafcia v- ^cire il terzo paio picciolo in comparatione de gli altri di fopra,con vn princi- ?"&*? Pio in tre parti diftinto ; il quale obliquamente camina all'ingiù, a diftribuirfi ui del tho- |
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ne ì mufcoli intercoftali; e così defcendendo di manoin mano tra nodo,& no-do?&iernando il medefimo ftile,dal terzo nodo fino all'vltimo del thorace,di-ttribuifce dicifette paia de' fuoi nerui, quafi d'vna iftelTa grandezza, & con li
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Altri tre-
lai/t-r
nerui
del thora- |
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medeiimi pnncipij,hora di due,hora di trefila,diftinte ancora effe in piùparti, ce.
i quali pallando tra le cofte,fi compartono ne'mufcoli intercoftali. Delle cofle. Cap, XXI.
'Incaffano le cofte ciafcuna di loro in due nodi della fchena con le
lue tefticciuole,ò tubercbletti,eccetto la primaria quale con vna && ün: tcfticciuola s'incaffa nel primo nodo del thorace ; & con l'altra %T |
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/ — -.
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nell vltimo nodo del collo;& vi ftanno legate con certe cartilagi-m,& legamenti fortiffimi5& torcendo»* in arco all'ingiù obliqua-
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Coffe, che
fi congiun- gono all'of- |
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mente verio il petto, vanno le prime ledici di loro à congiungerfi con la parte foddte"°-
CarriUr>;r.„r» J„1l'_/i_ j_i______i_____i:_____.~r______:.\L-t_.r^_ -_*.!• - Come fico
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camiagi nofa dell'otto del pettojle quali>quanto fono più rileuate,& alte di gì- gmgono u
J?» ^°Kperte da mufcoli pieni di molta carne tanto più fanno parere il petto J?/^£ Z. * »°?llo.Ecle venti altre vannoad vnirfiinfiemenellatodifottodel Ven- con l'altra. à queUa hJT^*3 mediante le cartilagini, attaccandofi ciafcuna dì loro c^±dd ia <b f e ^ono *e C0^e m quefto animale di maggior grandez- maggiori no <Wi?^ n°" fono °Iuelle de & huomini,eiTendo quefte il terzo me- f^
o ai queue & affai pm piccioli e deboli; & fono fra di loro differenti di lun- W*** ÊSf u .lar§hem' imperoche efsendo il thorace lungo, & ouato,quelle £^£ iopra,che riguardano il petto,& quelle di fotto fono più corte,& le quattro f > *i«£ ^mezo pm lungheria primola quale fola è fenza la giunta d'altro offo detta ggf' lama i\l\\ ^'P"1"8^02 vuol dire cofa aggiunta naturalméte ad vn'a!mu& più do noi fi lec(^nda'& biella terza,& vicino all'offo fi fa più larga di tuttefinen |
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«el luoCTo,& ne' lor fi panmece airrerenti ie giunte aene coite nei largo, teddre co.
^giunta della prima^S^ dall,a feC0"da c,oftfa fin0 ^t^Tt fiS t
duodecimafiaoaUVtóS^TC°"aÏT^ch" 'gUCW a& li Cf■"*
v»»ma coita,la giuta della prima esepre piùluga di quella, forfa-
C 4 che
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Dell'Anatomia
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.00
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che le IH vicina ; le giunte delle prime colle finifeono in vna tellicciuola ob-
lunga, che fi congiunge con la cartilagine dell'offo del pettoj le giunte delN- ?ifStre fi"ifcono *n.vna Punta fotti!e,& acutajle quali neicaualli di età fono di vn'- de caualli o fiofolo,& ne i giouanetti di piùofficelli legati infieme,mediantelecartilagi* %du'dfi n.ij& tme 9U3nte ne j caualli grandi fono dal prjncjpjoal fine grofle,dure,for- pouinim ■ ti, & lifcie; & nella parte di dentro piane, & in quella di fuori alquanto rileua- ce?& tonde?& yeftite ciafcuna da fé dal perioftio, propria, velie di tutte l'offa * Dell'pjffo delpetto. Cap. XXII,
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Di guarite
parti fi fa l'affo del petto. Offa difo- pra. O (fa difet-
to. GÌ
a* |
'Offo del petto , il quale comincia dalla fontanella della gola, &
va fino alla bocca difopra del ventricolo , nei caualli è compo* Ilo d'otto ollìcelli, che fi congiungono, mediante vna cartila- gine , de' quali quelli di fopra fono quafi tutti rotondi, & paiono tauoleda giuocare, pofte per il diritto j & quelli difetto, che-» rifguardano il ventricolo fono quadrati; & quelli di mezo fono alquanto pen^ denti in modo, che non fono ne del tutto piani, ne del tutto decimi. Quefto |
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olioè fottile, lungo, & molto ftretto, come ancora fi vede ne gli animali, che
hanno il petto ftretto,& fimiìe alla carina delle nauj", mancando a loro le chia- ui del petto, che lo allargano ; di qui auiene, che la parte dinanzi del petto y vnita con l'olia ne i caualli è così ftretta,& che le gambe per l'anguftiadel pet- hlfiin-t(} iono ^tua£e frtt° $ c°rpo, ^uafi al diritto della giuntura della fpalla, fecon-
fjo üpeno do però i fuoi varij, & diuerfi mouimenti . La forma di quell' olfo incomin- ìl'%' T cmn^° ^al!a Parte dì fopra, & feendendoquafi fino al fine, ha fembianzad'V* mai'fiit'o na creila d'elmo , non di troppo gagliardo giro, la quale finifee il fuo riuolgï- fFiZradei mento nella fella colla; & dipoi facendoli alquanto piana, giunge alla carri- l'off? dei lagine fimile ad v n ferro largo di zagaglia. E quella figura dell'odo molto op- petto. portuna, & commoda da difendere da ogni eftrinfeca, & accidental ofTefa la sojIaika parte del cuore, che le Ila polla all'incontro. La foftanza di queft'offo è parte MModei ofl"ea) p3rte cartijaginofa ^ & più, & meno, fecondo 1 età ,• ne i giouani è più cartilaginofa -, ne i vecchi è più d'offo j & in quelli di meza età di mezana na-
^erfìmue' tura. Nel fine fuo, all'incontro della bocca, ouero forcella dello ftomaco è advnfer- quella cartilagine, che habbiamo detto raiTomigliarfi ad vn ferro largo di za- r{^lgL! gaglia, quale nominaremo ancor noi Enfiforme; poiché ne di forma , ne di V'fo, ne d'vtilitade è diuerfa da quella dejThuomo ; fé bene è maggiore per ri-
offidodei fpetto della grandezza di tal'animale, eflendo come vn riparo alia bocca di la detta., f0pra dello ftomaco contra quelle cofe,checafualmente li potrebbono portar |
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pe.
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' nocumento per il lato di fuori, & cedendogli, gli dà commodità di poterli
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riempire di cibo,&farfigrande,ftendendofi.
J)e!le Vene, ffl arterie, ($f nerui deh borace, & delle cofìe,
Cap. XX! IL Anda à quelle parti la vena grande molti rami della vena fola ; de'
quali il primo, fubito che ella è sboccata fuori dalla fua origine?
torcendoli all'insù , camina alle quattro prime cofte ; l'altro ü
, qualeèdiüifoinduerami, feendendo all'ingiù per il lato deliro
con vna parte, efee fuori dello diafragma; & pafsando fotto le vene emulgen-
tij&la
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Naftimen
to,&pro- greffo del- la vena-i |
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Iota.
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Del'Cauallo. Lib. IL ioi
ti j & la vena grande, arriuaà certe glandolo del ventre inferiore, ouero de i
lombi , & iui f| perde. facendo di fé mille ramufcelli ■> & con l'altra fé ne va al reftante delle coftccompartcndo in quefto luogo i rami fuoi con mirabilema- |
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^e>& alle tele, che lo vedono; & altrealle cartilagini. Non contenta di que- J^Sa
«ola vena grande! oltre la ramificatione della vena fenza compagna, che va r*^Jjfc «ellatofiniftro, incominciando dalla fefta cofta, & andando ingiù fino al fZZJdl borace vn ramo per cofta) ne manda pocofopra il principio di detta vena., gj*# vn'al tro ramo notabile, che va nel lato finiftro ; il quale incominciando fottoJ^ ty. h prima cofta, & andando fino alla fefta3 gettando vn ramo per cofta, come ™"0fJer h vena fenza pari, & eatialca l'arteria grande, fubito ch'è vfcita dal cuore 3 & ' nel montare, che fa verfo il nodo della gola, manda altri rami verfo la più alta parte dell'ofso del petto, & calando da i lati fotto di lui a canto alle cartilagini delle coftcporta nodrimento a i vuoti loro, alle cartilagini, & ali'iftefsecofte ; *%£** efsendo accompagnato fempre ogni ramo della vena grande,dairarterie,che deiiewi* vengono d'ambedue li tronchi dell'arteria grande, & da i nerui del fefto paio delle ceruella, & da quelli delle fpalle, che fi ritrouano alle volte vniti infieme, & alle volte feparatij&diui{ì,mentre caminano. Dello diafragma* Qàp. XXIV.
El lato di fotto del thorace è lo diafragma, mufcolocommune
ad ambidua i lati del petto 3 che abbraccia tutte lecofte note-* che non fi congiungono con l'ofsodel petto à torno àtomo, di ! fopra attaccandoli al petto. Spartifce quefto mufcolo le mem- brane della vita, da quelle della digeftione. E di forma diffe- rente da tutti gli altri mufcoli del corpo ; imperoche è largo, & tondo, & ha il fuo principio nel mezo, intorniato > & cinto da molte fibre in guifa di raggi, TgU Ms doue è manco grofso, & più neruofo, che nell'altre parti ; & è coperto da due dufmg- tele;per la parte di fopra dalla pleura,& dal Iato di fotto del peritoneo;hà i me- ^. ^ defimi buchi, che ha la tela, che lo cuopre. L'officio fuo è (non hauendo mu- hdiafrag- icolocontrario)di raccoglierfinelpigliarl'aerenecefsarioallavitainfeftefso %£eio di vedo il mezo, & principalmente verfo i nodi de' lombi ; & piegar le cofte ille- mèo m*- gitime, & fopra tutto le vltime cinque verfo il fuo principio detto, & reftrin- fi01"' gere il thorace;feguendo per conseguente à quefto l'abbafsarfi la bocca dello «oniaco, & tutta la pancia; cagionatoda diuerfi inftromenti, che gli fono at- taccati^ gli muouono,& piegano all'indietro. Fatta quefta fuaoperatione. |
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ce, aanao luogo alli polmoni, già fatti più gonfi, & grandi dall'aere infpirato, metti-
cne occupino tutto il vuoto del thorace : fé forfi alcuno non volefsedire, che nc' queltoluo ritorno fofse ancor moto proprio di lui ; efsendo che egli patifea, mentre e "ipinto air ingiù dalla grandezza, & dal pefode i polmoni; come vn mulcolo dall altro a lui oppoft0 è mofso,& patifee contrario moto al moto fuo Stìutìmt # Proprio ; ma quefto non è propriamente paffione, come quella delli mufeoh contra-
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idi.' [ Delf Anatomia
contrari): li quali hanno moti contrari) Tvno all'altro;detti veramente paffio*
ni, & moti violenti, & attieni, & moti naturali. Oltra di quefto, & fé lo dia- fragma con la fola attione fìringefle,& allargale il thorace, & feruifse al tirar dentro il fiato, & à mandarlo fuori (cofe contrarie ) feguirebbe che vn'iftefso mufcolo con vn medefimomouimentofacefsedueattioni,ò due moti con- trarij 5 il che per quanto fi è potuto comprendere ne i caualli aperti viui, pare effer imponìbile, & fuori delragioneuole, ancorché fifacefleroquefti moui- VenAgra- menti in diuerfi tempi.Riceue quefto mufcolo i primi rami della vena grande, %dmi?a, ^°P° cne è vf"ca fuori del fegato ; de i quali il deftro, afsai grofso, fcendendo mi dio àia dietro la fchena, & il Iato inferiore dello diafragma empie tutto il lato deliro j fragma. & jj finjftr0}alzandofi in arco verfo la più alta parte di lui,& torcendoli horJ in quefta parte, & hora in quella, fi perde per quel lato jlafcia il tronco dell'arte- Aneria, ria grande,che feende, forato che l'ha, vn ramo da ogni lato, che diuifi in più phevj d- parti, fi perdono per quello, & leapportano la virtù del fentiredue rami del fe- £ï ' fto paio de i nerui delle ceruella;i quali ogn' vno dal lato fuo attaccati alle relè, Nerui del cne fendono il petto* vanno ad inferirli nel centro,& nel principio di lui. todiajrag-
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ma.
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Dei mufcoli esteriori delle cofte, Cap, XX K
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Ono tutte queft'ofsa del thorace per il Iato di fuori coperte da va-
rij^ diuerfi mufcoli, cinti della fua propria tela; dei quali alcu- ni nafeono da loro, & feruono ad altre membra ; altri, venendo di lontano, li pofano fopra, & vi fi attaccano> &le muouono, ma non principalmente j & altri fono deftinati à muouere folamentequefte par- ti, delle quali hora ragionarono; riferuandoil dire de gli altri à luoghi più propri), & particular! ; quando diremo de i lombi, della pancia, & del gom- bito p Sono adunque pri mieramente di fopra del thorace da ogni parte dici- rJfrS-fette mufc°li in tercoftali, per allargare, e dilatare le cofte, & altrettanti per la fi, parte di fotto,perriftringerle» Delti mttfcoli del thorace. Cap, XXVI,
■primopa- ffSSSGL E i mufcoli adunque del thorace il primo paio più grande,e for-
%ìiild I pp|l fé ancor più largo, di tutti i mufcoli del corpo, nafceapprcfso la tfowe- j IsRpyf coda con vn principio carnofo;& monta da ogni lato alì'insù con da ; attaccandofi nel pafsare à i proceffi di ciafeun nodo fino alla prima cofta, mefcolandofi intanto con alcuni mufcoli del collo. L'officio lo- seconào ro è di tirar' ingiù, & verfo dietro le cofte; & allargar il thorace. 11 fecondo pa- io comincia fotto l'vltima cofta da vn procefso de i Iati dal primo nodo de i lombi, con vn principio picciolo, & lottile : il quale, al contrario de gli altri mufcoli, fi va facendo a poco à pocofempre più grande ; douendofi fcemare[, mentre nell'andare auanti manda a ciafeuna cofta la fua corda,che fé gli attac- ca di fotto nella parte di dietrojla quale tanto è più grandequanto le cofte fo- no maggiori,& più lontane dal fuo nafeimento. Vero è,che giunto quefto mu- fcolo al mezo delle cofte, piglia principio fotto il guiarefeo da'proceffi de' lati de' nodi del thorace. L'officio fuo è di tirar tutte le cofte verfo dietro, & ingiù, TerXs. & allargare il thorace. Il terzo ha origine infino dalla fpina,& con vn principio membra-
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DelCaualla Lib. IL 1.03
«lembranofo, & con le fibre parte oblique, & parte w&oMjjSS^ ?£
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Procedi de i iati di tutti i nodi del thorace, poco fopra le radici delle coite?e di tirarle cofte in fuori, & allargare il thorace. Il quarto afsai picciol
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o. Quarte.
con..
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[P"ile > Piglia principio apprefso il fine della prima cofta, doue frvniicecon-.
ï°6o del petton con vnfine obliquo va ad inferirti nella partedifopradela feconda cofta,che finifce in cartilaginejper tirare a feconda cofta ver o la pr - m* f Ü quinto molto grande nafce dalla parte più larga di dentro della palet- ^ * della fpalla con vn principio parte carnofo, parte membranofo, & piano ai- fai5& grofso; che nel caminar facendofi fempre più forale, & largo, va a pian- tarfi nelle otto prime coftemelle quali infino al principio delle loro cartilagini, o poco lontano, s attacca fortemente, & fempre con vn fine fatto in modo di fega. L'officio fuo è di tirar le cofte in fuori, & allargar il thorace. li tetto pie- W- ciolo comincia dal procefso de i lati dell'vltimo nodo del col!o,& s internet-* con vn largo fine nella radice della prima cofta, per tirarla verfo il tuo naici- mento,& allargare il thorace. Velie palette delle fpalle. Cap. XXV Ih
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1E palette delle fpalle, nelle quali l'ofsa dell' numero s'incafsano, Ajpw
fono pofte fopra le prime cofte, & i mufcoli del thorace * /> .N gono lepa-
dal principio del garefe dietro le confine del collo, & fopra la pm u^ delie
i _ I,, alta parte dell ofso del petto all'ingiù fcendendo,fin che alla par- ^ale;tedd te dinanzi del petto arriuino, formano ambidue le punte delle kf^
fpallej & fono (ancorché alquanto più lunghe fiano) di figura poco ditterenti Jpmte Mle dalle palette dell'huomo i percioche nella circonferenza, & giro fuo potteno- f$£dM re,afsottìgliandofi fempre in cartilagine finifcono, & nella parte di fotto,& di le- falette dentro fono alquanto incauate, afpre, & ruuide, per il nafcimento de mufeo- àeiujpdk li dell'ofsa dell'humero;& nella parte di fopra,& verfo fuori fono alquanto col " fotta, & di
mej & per il lungo hanno vn procefso chiamato fpina ; dal lato del quale fono **; f
due feni^cauitlperriceuerei mufcoli dell humeroiilpoftenore de quali che ] "fguarda il ventre è due volte inlarghezza maggiore dell anteriore. Queft^ t~*+fi
palette quanto più all'ingiù attrauerfando il thorace verfo le ipalle teendo- fofum. |
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no, tanto vanno fempre più ftrette facendofi ; fin che arnuano vicino a quel- Jjjj
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la parte3che fi chiama la cernice della paletta, doue è il teno, che nceue il capo te dettofii
deU'ofsoden'humerojilqualeècopertodamoltecartilaginijchetantoeicono^^ infuora,chelofannomaggiore,perfupplireàquelfenodellacerulee dellapa- updem^.
letta poco cupo, & non difturbareil moto j nel qual luogo le palette fi allarga- cM™ no,& più maOiccie fi fannoj& all'insù fpingono ciafeuna di loro quel proce - c,gg- fo,ò tubercolo alto,& quafi rotondo,che torcendofi verfo dentro, ta parte dei- n;mJ io la punta della fpalla; il quale nella parte di fuori èafpro, & ruuido,& nella par- n^ofe £e di dentro è alquanto inarcato 5&incauato5& verfo dentro pendente; nel ^^ quaUuogoalcunilegamentù&mufcoUdeli'hu no, & quelli della palettas'inferifcono; &quefto procefso cosi folo ettaro pò- J^
fio nella ceruice della paletta del cauallo in vece di quei due proce{h,che nel- l'iftefso luogo hanno eli huomini,ne' quali le clauicole, ò chiaui del petto ti n- trouanojl'vno de5 quaïi,il più alto,& maggiore è detto Acromion,cioe la pun- ta della fpalla;l'altro più bafso,& minore Anchiroides è chiamatOjche vuol di- re fi mile ad vna ancora. Dellt
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04 Dell'Anatomia
Detti mufcoli delle palette'delle/palle. Cap. XXVIII.
Ono quefte otta delle palette delle fpallc in varie, & diuerfe parti
tirate, & motte da quattro paia di mufcoli; de i quali il primo na- wrj/ ... _. fcendo con vn principio lungo, & carnofo da i procedi de i lati pTe'mù- *^MZ*é§m de gli virimi nodi del collo, monta con le fibre oblique affai, # (con delie piene di carne verfo la più alta parte delle palette delle fpalle 5 & { ' vi s'inferifce nella circonferenza dinanzi,per tirarla all'inanzirma dirittamen-
te con la fua più alta parte, & all'ingiù con la più batta, sì come vanno le {u<w pJo?m ° fibre.il fecondo larghiffimo comincia dal mezoinanzi della fpinadella palet- ta} con vn principio membranofo, &fcendendo ingiù in obliquo, fi fa molto carnofo:ma fi va riftringendo a poco a poco, facendoli molto robuftofino al- l'inferirli nella ceruice delia paletta. L'officio fuo è di tirar la paletta indietro Terzo, verfo le cotte, & parte verfo la fchena. Il terzo nafce di fotto al quarto con vn principio carnofo, & con le fibre parte oblique, & parte trauerfate,& s'attac- ca nel giro cartiiaginofo della paletta; & facendofi femprc più pieno, & grof- f,,fcende per fpacio di quattro dita fotto la paletta della fpalla;à fine d'aiu- Quarto. tare il moto del feguentemufcolo.il quarto con vn principio largo, &fotti!e comincia parte dalla fpina delthorace, & parte da quella del collo; &fcen- dendo ali'ingiù s attacca con vn fine membranofo alla fpina della paletta ; & caminando fino al mczo 3 fecondo il luogo fuo in forma di triangolo, tira la paletta verfo il garefe. Ideile yene^ Arterie delle dette parti Cap. XX1X*
T^Ê&rfjft Anda la vena grande alli mufcoli, che occupano quefta parttjt
Vena. foia. \ \$§Êm f molt1 rami della vena ^a jcne Pesando le cofte vanno a i mu- I ^V^HI fconvicimjck quelli,che toccano i nodi della fchena j & due rami Vene afeli- ÌÌSmIEJ da ciafeun lato del thorace delle veneafcillari j il più apparente uri. de i quali, & più fuperficiale camina per la circonferenza delle Vme M cotte verfo il fianco; & è quello.che fi taglia. L'altro il quale meno fi vede,&è
tetto. potto più in dentro, feende giù per ìllungo, & camina verfo la pancia ;& al diritto di quefti nel lato di fopra manda due altri rami delle vene iugulari efte- riori dette vene del petto;che sboccando ciafeuna dal fuo lato vicino alle fpal- le,& fpargendofi per quei mufcoli, vengono apparenti,&fuperficiali,- & mon- tando all'insù de i lati del petto, getta ciafeun d i loro due rami ; vno che mon- ta per il diritto verfo la punta della fpalla,portando àquelle parti nutrimento* l'altro torcendoli alla metà del camino, piega verfo l'ofso del petto in guifa di arterie, arco; &finifce poco lontano da lui ramificando quei mufcoli. Ne contenta di quefto > diftribuifeede gli altri rami ne i mufcoli, che occupano il petto, & il vuoto, & le palette delle fpalle, & tutte quelle parti circonuicine ; accompa- gnati fempre in ogni luogo per il lato di fotto delle arterie fue compagne,che vengono dal troncojche monta,& da quello chefeende dall'arteria grande. |
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De ineriti
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PelCauallo* Lib. JL noj
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*Pe l nerui delle dette partì, ffi loro copertura,
Cap* XXX, |
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Ltra di quello gli vengono à dare il moto nerui infiniti, de i qua- ^em>/,
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li alcuni deriuando dal quinto paio de i nerui del collo, s'inferì- vengono *i
fcono nelli roufcoli,che muouono, & toccano il vuoto, & la pa- ìgff** letta delle fpalle, & le parti vicine : & altri, venendo da quelli del |
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thorace, fi perdono ne i mufcoli, che muouono l'ifteffa paletta,
& in quelli,che nafcono dalei,& fé le attaccano,& le fono appreffo. E coper- J^JJr* & finalmente tuttaquefta malTa d'alquanto di graffo, & dalla membrana car- p*mfc nofa ; la quale nel petto, nelle fpalle, fino alla giuntura del gombito', & nella Mcbw* *chena, quanto tengono le prime ventiquattro colte fino alla parte, che ni- dcumim- guarda ingiù, doue finifcono in cartilagine è talmente earnofa, & grofsa, che f^f1* ha forma di mufcolo,& ha le fibre hora diritte,& hora oblique,fecondo groffa, che le parti variamente difpofte ; affine di mouere la pelle, che gli ftà h£. J™* fopra,crollandola gagliardamente, & fcacciare li nocumenti io. eftrinfeci, come di mofche, di taffani, & altri limili j $%£
nelreftoha forma folamentedi membrana^, na earns--
E% tanto batti hauer detto int-orno f0T^
à quello, che in quefta ma- mvfcoio,
teria s'apparteneua
di confiderà- |
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%ö6 Dichiaratione delle Figure del Lib.
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TAVOLA PRIMA.
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/òpra del primo nodo run rsïï*
della vena, & arteria iugulM interna, entrate nel nodo per '■ 'buco felpato con la E, jfl buco-i per il'quale paffa nellato & fuori il primo paw de inerut dell* midolla della fpina,($f entra S lato di dentro vn ramo delle <vt' ne, $f arterie iugulari interne} che v/ci/conoper il buco A. La <vena iugulare interna. L'arteria iugulare interna. llbucOiper il quale entrano le veni) O* l'arterie iugulari interne nel* la par te didentro delprimonodo* Il buco del fecondo nodo donde e/ce i* fecondo paio de nerui della mi' dolla della/pina, & entra *vtt ramo delle ntene, & arterie iw gulari interne. QBLST. 1 buchi» perì quali paffano k Vene, 0* l'arterie iugulari in* terne, andando fotto i proceffi U* ferali de i nodiyffifempre appog* gìWeall'offa f |
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Figura I, II, III.
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Tchìaratione delle lettere
delle figure del fecondo libroj& prima delle prime tre,Ie quali rapprefentano i fette nodi del collo vniti infieme, la prima in lato, la feconda per la parte di fopra,Ia terza per il lato di fotto; & tra quefte la prima fola dimo- erà il viaggio, che fopra i nodi fanno le vene, & le arterie iugu- lari interne, caminando fempre fotto i proceffi laterali de' nodi, appoggiate all'ofsa, & all j pro» ceffi laterali^ che entrano nel- t la pane di dentro del primo no- do , efsendo la vena di fopra <A & l'arteria di fotto, & i nerui 3 che sboccano dalla midolla della-, fpina. Il buco p per il quale ejce nel Lio di
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Tauola I. del Lib. II.
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!p8 Dichiaratione delle Figure del Lib. IL
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Il lato di (otto del procedo, fimile ad vna lit'
gua.
EE. Il proceffo,che feende per il longodel nodo, fatto come vnofpì\olo d'armatura.
G. I due procefi ,fimdi atte ot eccbie de gli f pit' dibatti à luna.
Il cauodel buco del corpo del nodo., già dal qua- le feende la medolla della (pina.
La gran cauità, fatta inguifa di (cutella, ò napo da pallore, netta quale s'incapa ilproccfjo
tondo del ter%o nodo.
8 I procefsi, che fi attaccano coni procefsi del feguente nodo.
Figura VI.
QVefta figura moftta la parte di fopra
del fecondo nodo. La parte (emicircolare del procefo, fimìle ad vna lingua, che s'appoggia nelfeno del buco inferiore del primo nodo. I due procefsi,che formano qua fi il pie del bue, con l'vgna aperta. I buchi per i quali efeono il fecondo paio dèner*
ni della medolla della fpina , <&• entrano due
rami di vene>& d'arterie iugulari interne. II procefo grandifsìmo,che fi piegain arco, &
camina nella parte di fopra del nodo , per
me^o la (uà lunghe^a. I buchi pofli alla radice de' procefsi, che nafeo- no nella parte di fotto del nodo,&inal'%an* doft in alto ; finiscono in vna punta, fimilo all'orecchie de gli (piedi fattià luna ; peri quali paffano le vene,& le arterie iugulari interne . Figura VII. Vili.
QVefte due figure rapprefentano la par-
te di fotto del terzo nodo. / due procefsi posli nel lato del nodo, cherif' guarda il feguent e nodo, i quali con le parti»
che riguardano il cauo fono alquanto ima*
uati, per appoggiar fi meglio fopra t procefsi
del vicino nodo.
I procefsi pofli nel lato dinanzi del nodo,che co* le punte agu^e all'ingiù guardano, in for'
ma di denti di cinghiale.
SS. I procefsi poiìi nella parte dì dietro del nodo j i quali riguardano con le punte al'
l'ingià informa di due alidi fpìedo fatti A
luna.
Figura IX.
/"VVefta figura molira la part;: di foptf V^del terzo nodo. 1 due procefsigrandifsìm'hche fpargono fopraH cauo grande , & fono nel lato di fopra d'
quanto inarcati,^ ruuidì.
I procefsi, che pendono fopra il procefo tondo»
& nel lato di fopra (ano alquanto incanì'
II proceffo tondo, che s'mcafa nel cauo dell1"
condo nodo. I due procefsi pofli nella parte di dietro del ""'
dotfhe riguardano all'insù con le punte ft'lC in forma di due ali di fpiedifatti à luna. |
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TAVOLA SECONDA,
Figura Prima.
Verta figura moftra il lato di fotto del primo nodo de} collo del cauallo in fonna grande, acciò meglio fi veggiano le
particelle» che vi fono.
ƒ dite buchi, che fono nel lato di dentro dì quel-
le due gran cauità, ò fenì, ne' quali $ inferi- re l'off o della nuca ',per i quali entrano due rami delle vene, & arterie iugulari inter- ne, per dar vita , & nutrimento alla me- dotta, ^. VV. Tre paia dì buchi > che fono posti fotta
queigran proceffi del nodo, che hanno fomi- glian-^a dì due ali ; per i primi de quali paf- (ano nel lato di (opra del nodo due rami delle vene, & arterie iugulari interne , e*r per gli fecondi dua, entrano al principio della me- dotta della (pina due rami delle vene, <&• ar^ terie iugulari interne ,i quali afeendono per le parti di fopra delnodopafano, nella parte di dentro per gl'vltimi due buchi. La parte di dentro del buco del nodo,per il qua-
le camma la medolla della fpina. I due buchi che fono al principio dentro al buca
pel corpo dei nodo, per il quale feende la me-
dolla detta (pina .fuori de i quali efee ti primo paio ce nerui d'effa medolla. Figura II? QVelia figura rapprefenta il cauogran-
t del primo nodo, che s'mferifce co! ìetoàdonodp"
/ procefi del cauo della bacca di fotto del primo
nodo attaccati con queli del fecondo.
La puree di lotto del procelio triangolare , che è pofìo alia meta dell' orlo della bocca di (otto
del primo nodo.
II buco del nodo, per il quale pafìa la fpinal me-
dolla. ,
Figura III.
QVefta figura moitra il lato di fopra del
primo nodo. / proceffi della bocca del lato del primo no- do , che s'attaccano ne ì procefi del fecondo nodo. 1 buchi, da i quali efeono il primo paio de' nerui detta medolla della fpina. I due buchi, per i quali vanno nel lato di fopra
del nodo due rami delle vene, & arterie iu-
gulari interne ,i quali fubito sboccati, che fo- no mandano dua ramufcelli dentro il nodo per i buchi fegnati con la DD. II buco del corpo del primo nodo , per il quale
feende la medolla della (pina. Ter quefli due buchi entrano le vene, & l'arte-
rie giugulari interne nella parte di dentro del nodo. Figura IV. V.
QVefte due figure rapprefentano la par-
te di fotto del fecondo nodo,& quella che rifguarda il feguente nodo. |
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Tauola II. del Lib. II.
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no Dichiaratione delle Figure del Lib. IL
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Figura X.
QVefta figura moftra i m ufco-
li apparenti del colIo,& del- la teita, leuata la membrana car- nofa , che come mufcolo ferue in quefta parte. f I -vigefmoprimo mufcolo delcotto,
'J7primo mufcolo della [caputa. ft quarto mufcolo dellbumero. Il nemo grande, ò ligamcnto 3 fopra il |
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quale nafcono le crine.
f I rvtgefimofettimo mufcolo del collo. Uvigeftmoqmnto mufcolo delcollo, & dJla tefh>
La membrana carnoft alzata^cbe cuo- pre qua fi tutto ilvigefimofe fio paio
de 'mufcoli del collo, (efr ^na pane
del ruigefìmoquìntopaiO'
jflvìgefimofèfio mufcolo del collo. llyigefimoottauo mufcolo del collo. |
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Tauola II. del Lib. II.
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elle Figure del Lib. IL
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n% JDichi
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figura XI.
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L'arterie afcillari , chefendono w
gambe.
Le vene del petto, J rami delle vene iugulari etiir** che fi' dtfiriùutfiono nella parti r
perfictale del capo,
J rami delle <vene iugulari efte^1' che *vanno ad impiantar fi nelle $
n*ffe' , jfy
1 nerui riuerfiui delfeUo paio 0f
c&ruelL,
T(RRR, Le cartilagini della c&t del polmone,
J rami delle vene iugulari eSler*** che entrano nella parte di de^
della tefta*
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Vefta figura rapprefenfcu.
Tafpera arceria,ò canna del
polmone attaccata al gar- garozzo; & le vene,&le arterie iu- gulari citeriori j & le vene, & l'ar- terie afcillari 3 & quelle del petto j &ineruiriuerfiui. 71 lato di fuori della Cartilagine fiuti*
forme ,
La naena caua^ogrande. Le "vene iugulari eterne »che montanti al capo,
L'arterie iugulari efìerne, L'arterie, che Vanno alle gambe, |
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Tauola IL del Lib. II
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114 Dichiaratone delle
TAVOLA TERZA.
Figura Prima,
QVefta figura moflra la par-
te di dietro del gargarozzo che rifguarda la gola. fi coperchio del gargarozzo. La terza cartilagine del gargarozzo, ha parte e/leriore della fcutìforme rfri* ma cartilagine del'gargarozzo3 che rifguarda Ugola, Figura IL
QVefta figura rapprefenta la
parte dinanzi del gargaroz- zecche rifguarda la pelle. Jlcoperchio del gargarozzo. La parte della fcutìforme, che ri/guar» da la parte dinanzi > dotte gli huo* mini hanno il nodo della gola. Le cartilagini della canna del polmone. Figura III.
QVefta figura moftra il gar*
garozzoinlato. L'epiglottìs.
La fcutìforme.
La terza cartilagine.
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Figure del Lib. IL
laringe pofto al fuo luogo Copra la
cima della cartilagine fcutìforme. T La cartilagine fcutìforme.
V Jlcoperchio della laringe.
Figura V.
QVefta figura rapprefenta la
feconda cartilagine del gar- garozzo , detta d'alcuni anullare> fegnataconlaX. Figura VI.
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R
S |
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QVefta rìgura moftra la terza
cartilagine del gargarozzo, detto dai Greci glottis, con le fue due parti, doue rifguarda la gola» fegnate con la C. La parte che ftchiama glottis. Figura VII.
QVefta figura moftra il co-
perchio della laringe^ gar- garozzo,fepara:o dalla fcu- tiforme^fegnato con la M. Figura Vili.
QVefta figura moftra il ro
uefcio, ò la parte di dentro delle due parti della terza cartila- gine del gargarozzo fegnate con laEJE. |
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Figura IV.
|Vefta figura moftra il co-
perchio del gargarozzo > ò |
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Tauola III. del Lib. II.
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H 4
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U$ ï^iehiaratione delle Figure del Lib. IL
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giunto con f arteria grande, cc&>
l'arteria venale , & con la ve'13
grande,& con la vena arteriale.
L arteria venale.
La Vena caua>ò grande.
La vena arteriale.
Le due orecchie del cuor e,vna dal^
co J'altra daldiritto Uto.
Varteria grande. Vn ramo dell'arteria grande. 00. Graffo del cuore. |
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TAVOLA QVARTA,
Figura Prima.
QVefta figura rapprefenta,ta~
gliato l'olTo del petto , & {pezzato lo diafragma , il cuore, la vena caua, ò grande > li polmoni 3 & il fegato nel fito fup naturale. flcuore? Le due allotterò orecchie dei cuore.
CCC. spolmoni. DD. fi fegato. Vena caua? 0. Ilpartimentoyò trameno pò fio fra ì polmoni,& il fegato.
li graffo del cuore. L'off o del petto tagliato. T. Lo diafragma. |
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Figura III,
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Vefta figura moftra l'ore?
chia diritta del cuore ape*' |
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ta.iegnataconla A A.
Figura IV.
QVefta figura moftra l'ore?
chia manca del cuore ape*' ta>& l'arteria grande. A. L'orecchia manca del cuore Apert* • l{amo dell'arteria grande. L'arteria grande. |
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Figura II-
Veda figura dimoftra il cuo- re, leuaco dal fuo luogojco^ |
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TauolalV. del Libro IL
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Dichiaratione delle Fi
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we del Libi!
Superficie esteriore della parte cai'W
del cuore. |
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Figura V.
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QVefta figura rapprefenta ii
diritto ventricolo del cuore aperto , acciò fi vegga Ia_* bocca della vena grande, &lete- luccie dette da i Greci hoftiolijche vi fono « La vena catta.
BB. La parte del ^ventricolo diritto s
nella quale è la boccata l'orificio del- la 'vena catta. Gli hofìioli, che fono alla bocca delU
ruena catta* llfiegato*
Figura VI»
QVefta figura moftra apertoli
diritto ventricolo del cuore* Ja bocca delia vena arteriale. La bocca della vena artertale^alla qua» le fono tre teluccteyouero ho/itoli.
La Vtna arteriale, che porta il f angue dal diritto ventricolo del cuore alli polmoni» Il ventricolo diritto del cuore» |
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Figura VII.
Vefta figura moftra il ma*1' |
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co ventricolo del cuor^
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aperto,
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L'arteria venale.
jfl manco ventricolo del cuore.
Lihoftwlì)chejònoalla bocca dell'i Vén'
tricolt.
Bocca dell'arteria Venale3che dalli por moni entrano nel cuore,
^ui fiotto ha la fitta origine tarteria grande*
Figura Vili.
QVefta figura moftra apef^
l'arteria grande,&il manc° ventricolo dei cuore. L'arteria grande.
Gli hofìioli dell'arteria grande. j F F.U manco ventricolo del cuore, j ha punta del cuore i quakì cop&ft^6 deivmrieolu |
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Tauola IV. del Lib. II.
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Dichiaratiotic delle Figure del Lib. IL
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race, che s'articola col cam dell f
timo nodo del collo,
CCCCC, f '/ini dei nodi delthor^' ne quali s'inca/fano le teHtccì^
delle cofie.
IV V v I V11 Vi 11IXx lproce0r ti [pina dei diciotto nodi delthof^' Figura III.
QVefta figura rapprefenta^
paletta della fpalla per il 1*0 di fotto. Jlfenoyò e ano della ceruice della paw.
ta,nel quale s'incaffa U tefta deu°i
fo deli' burner 0.
jfl Utofuperiore della paletta, , il proceffo che fa parte della punta à* la fpalla.
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TAVOLA QJINTA,
Figura Prima.
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ccc
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QVefta figura rapprefenta il
thorace del cauallo riuolto inni con la parte dinanzi, & di fottoalfinsù.
Vofja del petto.
La punta dell'off o del petto.
La cartilagine, che ft a attaccata alla
parte di dietro dell'offo del petto, li- mile in cjueHi animali ad vn ferro largo di zagaglia, H 4. f.6.7.8 • Le co fesche fi congiongono
all'offa del petto. 11.12.13.14.1$. id.17.18. Leco- MQ
He 3 che non fi congiongono con l'offa N del petto, et s'articolano con taltre.
fnodi de( (borace.
Figura li.
QVefta figura moftra li dicì-
otto nodi del thorace3per il latto, in parte dei quali fo- H la ménte fono incalïate le tefticci-
uole delle cofte, acciò meglio ne gl'altri fi veggono i feni?ò caui,ne' N quali elle s'incaflano, & infieme la
differenza de' nodi,& de i procedi loro,dettifpina. OP La cima delproceffo del primo nodo del
thorace, che s'incaffa nel cauo del- l'vltimo nodo del collo, liprocejfo tondo del primo nodo del tho S |
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Figura IV.
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Q
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Vefta figura moftra la paWjj
ta della fpalla per il lato * |
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fopra.
flfenoyò cauodella ceruice delUpàW
ta3nel quale s'incajfa l'offa dell'W |
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mero.
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liprocejfo alto>0< quafi tondo delUf**
letta^che torcendo/i verfidentrOp parte della punta della/palla. IlUtofuperiore della paletta, ($f l&s
finì y che fino per il lungo da i rn della fpìna per rkeuerc i m^r dell burner0. llproceffo della palettaycbiamatoftìl
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B
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Tauola V. del Libro IL
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121
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Dichiaratione delle Figure del Lib. II.
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UZ
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TAV
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OLA SESTA. I
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Figura
OVefta figura moftra l'vltimo nodo del thorace*»
dalla parte dinanzi. La cima della fpina. Il buco del nodo. I proceffi anteriori del nodo, ne i quali s'articolano i Pr°'
ceffiposleriori del vicino nodo.
La tesla del nodo. Figura Vili. OVefta figura moftra il lato di lòtto dell'vltimo no-
do del thorace. La parte di dhr o deiproceffiposlerioridel no do,eh e s'tf tkolano co i proceffi anteriori del primo nodo de' lobi' ' Latefladelnodo. II lato difetto del nodo. Figura IX.
dT\ Vefta figura moftra vn nodo del thorace in lato >
V^di quellijche hanno il proceflo,detto fpina,mol- ^*'w' to lungo.
Il proceffo fpina. La testa del nodo, che s'incajfa nel cauo del nodo, cheg» ftà dauanti.
llfeno, nel quale s'incajfa la prima tefticciuola della Cf sia. Figura X.
QVefta figura moftra l'ofib del petto in lato, fatto
parte d'oliò fpongiofo,& parte di cartilagine^' *«- taccato con la cartilagine limile in qucfti ani' mali ad vn ferro di zagaglia,detta nell'huomo enfilo!' me , per edere limile ad vna fpada, il quale nella parte di folto è fottiliflìmo, & nella parte di fopra alquanto largo. ^ La part'; d'fopra dell'odo delpetto,detta lapüta delpetO'
Il lato dì fono dell'offa del petto. La cs.rHlagine,(imile ad vn ferro di zagaglia. LEE. Le particelle dell' ojjò del petto yfìmile quafì <ri>( re to 'e da giocare à tauohero.
45^/8. LÌ' parti cartilaginofe dell'affo del petto, nel" 'quali s'articolano le parti inferiori delle cofte^he fi*10 ' T" in quelli animali. Figura XL j OVefta figura rapprefenta la prima colta nell*t0
di fopra, la quale ha due tefticciuole, & è fola' j lenza l'appendiceii Le due tefticciuole della cofta. - , 1
La parte difetto della cosiate fi congiunge con I'ojjoae>
petto. Figura XII. OVefta figura moftra la feconda cofta nel lato dil" j
pra,con le fue tefticciuole,& con l'appendice- La'fecbndateflicciuola della cofta. La prima tefticciuola della cofta. La riunta, ò appendice della cofta, quale 'e d'offo. Figura XIII. OVefta figura moftra la fefta cofta nel lato di1^,
pra3quale è più larga dell'altre, & il fuo apPe dice-/. Laprima tefticciuola.
La feconda tefticciuola. * I
Il fine della cofta, che s'articola con l'appendice del?0»
L'appendice dell'offo,che fi congiunge con l'ojfo delpetC' Figura XÌIII. .„,, QVefta figura moftra la prima cofta baftarda,&J'^
gitima in lato, con le tefticciuole, & conl'apP "" dice lungo,che finifee in punta. La feconda teflicciuoln,ò tube^rAo. La prima tesi iceiuola. J> Il fine dell'appendice, che fi congiunge mediante le cV
lagini con l'vltima cofta legitima.
Il principio dell'appendice. Il fine della cofta,che s'articola con l'appendice. Figura XV. . cty
QVefta figura moftra nel lato di fopra l'vltii^c'
fta baftarda,la più ftretta,& la più piccioli ° "*~ te l'altre. La feconda teflicciuola,ò tuber culo. Il fine ideila cofla,che s'articola cou l'appendice. r,0' Il fine dell' appendice, che termina in punta, & > giunge con ifini aguzza dell'altre coffe.
Lacrima tefticciuola. |
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Figura Prima.
OVefta figura rapprefenta il primo nodo del tho-
race in lato. A La cimadel procefa.detto [pina. BB 11 lato di /opra de t due proceffi anteriori del nodo , che s'articolano con l'proceffi dell'vltimo nodo del collo.
CC 11 lato difetto de i due proceffi efteripri del nodo,che s'in- capino con i proceffi anteriori del fee. nodo del thorace. D llfeno,nel quale s'articola la tefticciuola della prime, co- 'Fta,che iti parte s'articola ancora in vnfeno dell'vlti- mo nodo del collo, EE La testa del nodo, che s'incajfa nel cauo del primo nodo del collo. $ Il cauo del nodo, nel quale s'incapa il tondo del fecondo nodo del thorace. Figura II.
QVefta figura moftra il primo nodo del thorace^
della parte di dietro. Ji ha cima delprocejjoidettpfpina. BB 11 lato di [opra de i due proceffi anteriori ; che s'articola- no con i proceffì dell'vltimo nodo del collo. CC 11 lato dijopra de i due proceffi posleriori,che co il lato di [otto s'articolano co i proceffi del fee. node del thora: e. DD J due proceffihche fanno da 1 lati del cauo del nodo. E La parte di dentro del buco del nodo > donde camina Ï a midolla della (pina,
H 11 cauo, nel quale s'incajfa il procejfo tond.o del feconda nodo del thorace. > Figura III. QVefta figura rapprefenta il primo nodo de! tho-
race della parte dinanzi. A 11 urocefjojpma. ' BB 11 lato ai jopra del procejfo anteriore, che s'hferifce m. i proceffì dell'vltimo nodo del collo.
CC II lato difopradelprocej}òpo(ì:r.'ore,che colico di fotta s'articola con iproceffi dell'vltimo nodo del collo'. E 11 procejfo tonai, con il quale s'incapa nH . &® dell'vlti- mo nodo del collo. O La parte di dentro d.elbv.co del nodo. VV 1 pro ceffi,eh e f: anno da i lati del proceffo tondo del ne :■<;.. Figura UH. Velia figura moftra il lato di fotto del primo ro- do del thorace. BB j II fato di- fatto da i due proceffì anteriori del nodo, ci. (fi articolano con i proceffi dell'vltimo nodo del coVr.
H 11 procejfo tondo del nodo, che s'incajfa nei cauo delpytó- mo nodo del collo,
O L'orlo, della bocca del cauo, nel quale s'incajfa il procejfo tondo del fecondo nodo del thorace. ff 1 feni, che fono da i lati del procejfo acuto, che feend^per il lungo del nodo. Qj£ Ifeni,ne i quali s'articola vna parte della feconda teflic- ciuola della prima iofta,artkolandofi nell'vltimo no- do del collo con l'altra parte. I feni,ne i quali s'articola la prima tesi a della prima co- ;
sia. Figura V. QVgfta figura moftra l'vltimo nodo del thorace in
■ato " ir A La cima del pro ceffodetto [pina.
BB 1 proceffì anteriori del nodo, ne j quali s'articolanogl'vl-
timi proceffì delnodo,chegli e dammi. C 1proceffi posteriori del nodo, che s'incajfano con i proceffi del primo nodo de i lombi. II catto del nodo , nel quale, s'incajfa il tornio del primo
nodo de i lombi. Jsl La tesi a del nodo, che s'incajfa nel cauo del nodo, che gli
sìa dauanti. Figura VI. OVefta figóra moftra l'vltimo nodo del thoraco
dalla parte di dietro. A La cima della fpma. B 11 buco del nodo donde pajfa la midolla della fpina. • C 11 cauo del nodo,nel quale s'incajfa il rondo del primo no- do dei lombi. È E l proceffi anteriori del nodo, ne i quali s'articolano gì'vl- timi proceffi del nodo,che gli ftà dauanti. |
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A
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D
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Tauola VI del Lib, IL
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123
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124
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DELLA
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ANATOMIA
DEL CAVALLO
Libro Terzo f
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Hfiel fegato, Cap, Ï,
Opo il ragionamento delle membra, & degl'inftromenti ne-
ceffarij alla vita $ conueneuolecofa è, che trattiamo di quelli» che feruono alla nutritione, cominciando dal fegato, mem' bro principale3nel quale fi genera il fangue, di cui tutte l'altre parti fi nutrifconoj& procedendo a gli altroché à lui feguono di mano in mano.11 fegato adunque è fituatofotto lo diafrag' ma a trauerfo,quafi nel mezo del ventre inferiorejbenche penda alquanto p$ dal lato diritto 3 per contrapefare la milza oppoftagli nel lato manco ',&cofl la maggior parte, & la più grofla fino alla fua metà ftia appoggiato allo dia- |
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Fegato e
principio del/angue. |
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Sito del fe^
gato. |
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Figura.
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fragma , & col refto tocca fola la parte dinanzi. La fua figura corrifponde a
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quelle membra , che gli fono vicine} & perciò per la parte più alta, che è ap-
poggiata allo diafragma,è gobbo, lifcio, & eguale; & nel mezo di quefta par- ie ha vna intaccatura,dalla quale nafce il tronco della vena grande,& per illa- to di fotto, che ftà fopra il ventricolo, fi fa il fegato concauo in tal modo, che j pare, che l'abbracci ; & nella parte più baffa ha vna felTura, per doue diremo j palTare la vena porta,& l'inteftino duodeno. Fatti ancora vn feno nel lato ma- co di quefta parte, per lo quale paifa la gola, pertugiando lo diafragma; & ftà il fegato tutto attaccato in diuerfe parti, mediante molte tele, che nafcono dal peritoneo, & tengonlo legato per il lungo ftrettamente con lo diafragma • è per il più diuifo in cinqueparti,dette da i Greci Lobi;delle quali la maggi0' re,& più grofla, & rotonda, occupa tutta la parte finiftra, & tocca alquanto le parti di mezojoue è più mafiìccio, & groiToj & è quefta parte tanto grande, # grofla,che pareggiala metà del fegato. La feconda men groifajma lunga affai» cantina verfo il latodeftro,& nella parte più alta verfo lo diafragma,hà vn ce? • to partimento,ò felTura, che moftra diuiderfi in due parti, per dar luogo all'V' feita della vena del bellico, che dalla matrice deue portare al feto il nutrirne^' to,mentre ftà nel corpo della madre. La terza maggiore della feconda, par d§ uiia in tre partii hauendo nella cima due particelle diftinte. La quarta PiLl grande di tutte, dalla prima in fuori, è polla tutta nel deftro lato, & carni0* infino al fine delle cofte. La quinta, minor dell'altre, è attaccata alquanto ne| softanzA, la parte di dentro verfo la vena caua, &finifcc in vna punta acuta. Lafofta0' zadel
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DelCauallo. Lib. Ilì. 125
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*adel fegato non è altro, che fangue congelato, feminato, & pieno d'infiniti
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CIO.
por~
ta corner |
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fami della vena porta,& della vena grade, & d'alcune picciolearterie;& tutto ta cor,
,n«eme ftà inuolto in vna fottiliffirna tela,che nafee dalle legature, che cógiü- n*£* ¥. sono il peritoneo lotto lo diafragma. L officiofuoe di conuertireil cibo %m fegato ,<& 01§efto nel ventricolo , in fangue, che in lui entra per le meferaice rami della j?^^^' Vefìa porta.Nafce dal lato di dentro,& dal concauo,& cétro del fegato la vena officio dà |
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yena-i
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Porta con vn principio,ouero tronco grofso, & lungo, diftendendofi per tuttla*ua concauitadepiù lunga afsai di quellajchenell'humano fi ritroua,& Tubi
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porta •
Fena caua. • ftà fottola |
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lo feende in obliquo verfo il lato manco,& fi diftribuifee (come diremo) diui- „
dendofi in molti rami principali per le membra della nutritone. L'officio fuo è j*#P&- <ji portare il nutrimento dal ventricolo al fegato, & d'indi per alcuni rami di- leTiefaU «ribuirlo per alcune parti naturali del corpo. Sortola vena porta ita la vena dei corpo, |
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pande,detta vena caua : la quale nafeendo dalla parte di fuori,pafsa per tutta j"]
Ja parte di dentro del fe<?ato,& manda rami a tutte le parti del corpo,eccetto, Fe'; |
tto, che
olmoni 'f0a^
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\ per li polmoni. Si parte quefta vena nell'vfcir del fegato co vn tronco tutto fi
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e<rato co-
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Qintto.La parte più alta del quale monta,forando il lato diritto dello diafrag-
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Vena caua
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majComefièdetto,fpargendo per luii fuoi primi rami. La partepiùbafsa fcé- cmtfcm-
de ali ingiù, torcendofi verfo il lato deftro della fchena finali ofso gradejdoue %$J*f
rancio lotto l'arteria,!! diuide in molti rami. Nel defeender giù dal fegato Vena caua
mino al nascimento delle vene emulgenti, viene veftita dalla carne del fega- 2l1$Z
0 con la fua tela : la qual carne à poco à poco fi va afsottigliando finoalf cftre- fegato *»/£-
ttto delia deftra parte del fegato,fotto il deftro rognone,doue finifee in niente; ™Ì*£.
cofa non confiderata in altro animalesche fifappia)& ofseruata da noi in mol- » w«t-»
ti caualli 5 il che forfè fu ini pofto dalla prolùda Natura, per riparo di sì gran-, ]+%£*
vena,piena di fangue caldo, & colerico 5 acciò nella velocità de i moti, & del dei fegato
corpo,non patifse qualche danno. Vengono molti rami del tronco dell'arteria ct°Z u fm
§rande,che cala in giù ad inferirfi nel concauo del fegato,fenza penetrar mol- Arteria
J° a dentro per la fua foftanzaj& due rami del fefto paio de i nerui delle ceruel- ÜlTct
*asyno de i quali appoggiato alla vena porta,pafsa fino al concauo del fegato, ynn° «i
dèi f buendofi Per la tela>che lo cuoprej & l'altro pafsa a trauerfo per il còcauo 5L
£ te§ato, gettando tre rami ; vno de i quali fi perde per l'iftefso concauo del dd Hmo.
gato 5 & ajtrj vanno £ finìre in quella parte, doue ha origine il condotto del TatJiS*Z
ejej& in alcuni caualli l'arteria del fegato, che viene dell'arteria grade, nafee fo^'~
ali iftefsoluogOjdal quale nafee quella,che va alla milza,& (diuidendofi pri- dal quali.
a m tre rami ) va ad impiantarfi nel concauo del fegato dal lato citeriore dal J^?J 'JJJ
Pf'ncipiodella vena,fenza continuatione alcuna;eccettoil ramufcello più pie- iTaiia-,
co ?C^e V*ene ac* *n^"e"r^ ne* duodeno inteftino, al luogo doue s'impianta il mtlJ£t;ri(i
Ca ,°tto della colera s & in altri quefta arteria, mentre fenza tante diuifioni dei fegato
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q^a al fuo fi ne,
* e"°continuata,
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Caualli, c^
mina at-
taccata ca il condotto T>elcondotto della Colera, Cap, Il, del fide.
Cauallo
non ha la vejcica ri' cenacolo della cole- ra. Sito del co |
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L caual'huomdel feg
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J^^SB poco lontano dal fuo principio vn códotto, il quale eice dal fega- ^em delia
"wor cö due principi) afsai larghi,che tofto s'vnifcono fuori della foftaza delcolera • I fegato,
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\%6 . Dell'Anatomia-
f er dou? fegaro,facendo il condotto più picciolo, hor con vn folo. Hanno quelli prin-
ifce ü co- cipij molti ramufcelli iparfi per la foftanza del fegato, & nelmezo affai buchi 'km ai co~ pjcci0ij - per poter raccogliere da tutta la malfa dei fangue quello, che vi è di ..... ■ troppo dell'humor colericoj& accioche la colera feparata dalla virtù delfega-,
to,& dalL'altra parte del fangue buono, fi poffa mandar nel condotto ; fcarica
quello condotto la colera neil'inteftino duodeno, lontano dalla bocca di fotto de! ventricolo in alcuni caualli per fpatio di quattro deta,& in altri il doppio; falera en- & è eguale in lunghe/za al detto budello ; & nell'entrare della colera nell'inte- S5e/fcöl ftinojvfalavaturaYilletToartificio,che fanelli condotti delforina;perchepaf- mefà ìorì fa primieramente la tela di fopra , entrando fra tela, & tela, per fpaciodi due 'conditi™ deta 5 in tal modo,che dopo che è vfcita, fi tornano ad accollare l'vna all'altra tela,del medefimo inteftino;& non lafciano, che più vi rientri la colerai do- po paflfa la feconda tela , di dentro affai rugofa, & atta à coprir quella ftrada » Fwm& mentre defcende il cibo dal ventricolo in talbudelloj&èqueftocondottoto- 5K&- do, vuoto,& capace,in guifa di vena, ò di penna da fcriuere, & di color bian- todeliaco- co. Ha vna tonica groifa,& forte. L'officio fuo è di mandarla colera à giunte- ti, ft*™- Hi fatto al parer mio la Natura quefto condotto della colera libero,fen- èercheii za Ja yefcica,diuerfo da quello de gli huomini,ad vtile, & commodo, & à mi- déuTcoU- giior effere de i caualli, accioche più facilmente tanta quantità di feci t gene- ra ne tea* raca ch copia grande de i cibi, che mangiano, ftimolata, & motta gagliarda- £;Kf: mente dalla colera,che in buona q^ndtà;&qua(ìcontinuamentefcende per (cica. \\ duodeno,fenza hauer luogo da ridurne vfeiffe fuori di tanti raggiramenti,8£ lunghezza degli intellini di quefto animale ; & che così iìa,ne dimoftra chia- ramente il color tanto giallo degli eferementi ,& il vuotarli fi frequentemen- te,come fanno i caualli j ouero perche,hauédó quell'animale, fecondo il pare- re di alcunijil fangue purgato,& dolce, & il fegato faqo,generafsc poco escre- mento 5 & perciò non hauefsebifogno dalla vefcica,comecofaiuperfiua, &., inutile. Ma à quefto pare, che il fenfofia contrario, poiché al gufto, nonfoio' non è dolce il fangue loro,màamaro,anzi fallo. Et tanto bafti hauer detto dà condotto della colera, che in quelli animali fi ritroua. Della milza. Cap, 11L
sito della R"|é^Q| ^ m^za * P°^a ne* ^at0 msnc?tra •* ventricolo, & le colle ; & fe-
miia.. §1 ||S)Ì|3 condo il largo Uà attaccata all'vltimecofte,hauendo il lato di fot- to appicca to al rognone finìllro, & caminando verfo il veti l'eoli fi va fempre llringendo, infin ch'arriui poco lontano dalla bocc3 Figura, di fopra dello ftomaco,doue termina con vn fine molto tiretto. La figura fua^ molto differente della figura della milza humana; efsendone i caualli fanii*3 forma di falce,ò di falcione da maceliaio^il quale habbia la parte di fopra qua' so(ìanz.a. drata,& largaj& dipoi torcendofida vn lato à dentro,fecondo il lungo,finif^ limilae à guifa d'vn manico di ferro di coltello in vna punta foda. E quello membri Teia,che largo,&fottile,&di folfanzafpongiofa,&di colorleonatofcuroj mefcolat0 t rimora- conalquanto di color celefte ; & è tutto coperto d'vna tela lottile, chenalce mo deli*.; fa\\z tele della reticella ; & per efso fono difscminati,& fparfi afsai rami di ^c' rena por- .', ,. . „r j i ih r<\ '
ta,chevà ne, dartene, & dinerui. Le vene vengono dal primo ramo della vena porta*
*£%."%£ il quale attrauerfando il corpo verfoillato manco, & diuidendofi in du^ reticela* parti fotto il ventricolo, va con vn ramo ad inferirli nella parte più larga 5 $ nel con-
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DelCauallo. Lib. ìli. 127
"el concauo della mìlza}& con l'altro paffando per fopra la reticella,& torcen-
doti aU'insù,camina per tutto il lungo della milza>lafciandonela maggior par- te verfo le cotte, gettando pel camino rami di mano in mano, per il trauerfo J quella, che diuih in più ramufceìli ,la riempiono tutta. L'arterie deriuano f.rie.™. » <|altronco dell'arteria gràde,che fcende alle membra della nutritione, & ma- chi TaZl J?a rami al ventricolo,al fegato,al!a reticella,& à gli altri. 1 nerui fcendono dal À^ftc^ Jefto paio de' nerui delle ceruella. L'officio della milza è d'efpurgare il fangue *"" dall'humore melanconico3detto attrabile,cioè colera nera, come recettacolo di quello. 'De i rognoni. Cap. Ill I.
I rognoni, per li quali fi fpargono le fuperfluità, & eli humori sjlfr0~
' acquoii, che fi generano nel corpo dell animale,fono appog- giati al peritoneo, & attaccati alli mufcoli inferiori de i lobi 5 & fonofituatifotto il fegato, vicino perla ftrettezza dei lom- bi alla vena grade,ò cauajin modo,che la toccano l'vn dal lato FìgW(tr deftro,& l'altro dal finiftro$& fono di forma,& di fito diferétij percìoche il deftro è piùalto,& è di forma triàgolare;& il finiftro è più baffo,& ài forma oblonga,& piana. La cagione della diuerfità della figura puote eiter p[er^a Caulafa dalla capacità,& figura del luogOjnel quale è pofto il rognonej& la di- rterZ- uerfità della quanti del maggior bifogno dello fcolaméto delle vene per il lato b pnti- |
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*™ ma§gi°r rognone,che dal lato del minore. Sopra à i rognoni nella parte dioêtro fi ritrouano(come riabbiamo offeruato in molti caualli)due portioni della medefima foftàza delle reni,& dell'ifteflò colorejpofte iui dalla Natura ma-
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gnom.
Due por- tioni pofte [opra i ra- |
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w moK°/0,iec,ca & diligente nelle cofe neceffarie a gli animali, per coper- 'j^'Jt
cnio ,& ditela delle vene, & arterie emulgéti, che vano fuperficìalmente per li mTfólt-. yognbnijadoptadole,come giandole. Quella che è pofta dal lato diritto, e da ** Mc^ (ci deta di longhezza,& di larghezza minore dell'altra. Quella del lato manco ï)#^<* |
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e tre deta più Itretta, fecondo il lungo della deftra > & altrettanto più grande fjufr^
Pcr i' iargo. tono di foftanza carnofa,dura,& mafliccia j & hanno due teiera ri.$ |
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Pnma delle quali, cioè quella di dentro è molto fottile, & fimile a quella del J
fgatoj la feconda è feminatatutta di vene, & piena di graffo, & nafce dal pe- |
Sofian^a
adii rogna ni. |
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*lconeo,& cinge intorno intorno le due portioni dette, & i rognoni j da i quali Tele
fermano i condotti deirorina,come diraffi più à baffo. Delle vene^ arterie, 6* nerui dellì rognoni. Cap, V.
Andano la vena caua,& l'arteria grande, che le ftà fotto in quella Rami dei-
parteàciafcunadi quelle portioni, & alle tele, che le veitono vn taZe"*& piccioloramufcello, & cortò;accompagnato con vn fottiliffìmo detrarre- neruoj & dipoi ne mandano alcuni altri, pur piccicli,& coni da_» che Tanno
§ni lato,che fi diftnbuifcono perleteledei rognoni ; & vn'aìtro groflb, ma aJplt™f0™~_
°*to ancor'effo corto, che da i lati va a ciafeheduno de i rognoni 5 detti ve- pannati co e » & arterie emulgenti j & d'alcuni fucchiatrici j fuct hiando per quelli i ro-li^1' &noni il fangue acq uofo ,• &nellarriuar, che fanno alle rene, diuiie indue» meriLf ^arti, fi com partono per la foftanza loro 5 non come fanno ne gli huo- emuk^H- ^lr»i > inferendofiin quelli, & piantandoli nel mezo, & nel lato di fotto el*a foftanza delli rognonijma in quefti caminando per la fuperficie di fopraj I 2 cioè
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|ii DelFAnatomia . -
Cioè per quella , che rifguarda gli intefìini. Sono quelle vene, Sfartene così
corte,per non efser ilato di bifogno di maggior lunghezza in quello loco, per la molta vicinanza,che hanno con le renijchequaiì le toccano^ il che non ame- ne ne gli hupminijche hanno i rognoni molto più difcofti ; &le véne, & l'arte- rie aisai più lunghe; & quello forfi accade, per hauerquelli i lombi larghi afsai Nemiche più di quelli dei caualli. Oltrale vene, & l'arterie emulgenti, manda il fello fJJoffii paiodelli nerui delle ceruella alcuni rami a ciafcunodelli rognoni à diflribuir- ■rognom. fi per la tela grafsa, che li cuopre , & per la fofìanza loro. E tanto baili haucr detto intorno alla materia delle reni,' Wel ^ventrìcolo, Cap, VI,
suo, dd 9ffiB?M^ ventricolo è pollo fotto lo diafragma>trà l'ombelico, & la pun-
yemrico- àj£j| &M ta dell'ofso del petto 3 diftendendofi per il lungo dal lato manco pKi mÊf ^ deliro 3 & è attaccato allo diafragma, al fegato, alla reticella, SS&iSp aiTintèftinp colon in alcuni caualli 3 alla milza, & alli nodi della fchenaj&è fatto di due membrane larghe,& più grofse delle humane,&attac- ^ Ìio cate ^nPerae* QEe^a $ dentro è neruofa,& grofsa,comequella della gola,& è ": continuata con efsa lei,& con la tonica dei palato, delle labbra, & con le inte- riore delle budella , ha le fibre rette, & oblique, per tirar, & ritener il palio. Quella di fuori è più grofsa,che quella di dentro, 8rhà le fibre tranfueriali per gettar fuori il palio, dopo che è digefto ; & ha di fopra yn'akra tela, che nafee F^ara-. dal peritoneo. JLa figura del ventricolo e rotondai differente da quella dcl- dei ymtri- j'huÖmo; ha due bocchejper l'vna delle quali entra il cibo,& per l'altra n'efee: CBocca,& di quelle due bocche quella difopra è più larga di quella di fotto 3 &è coper- iif^do. t0 & tenuto caldo della reticella. L'officio del ventricolo è di cuocere il cibo 3. |
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otricolo. & conuertirlo in chilo ; & è pieno, & fparfo tutto di vene,&d'arterie,& inror-
$rimrar njal:0)& cinto di molti rami delli neruijle vene vengono dal primo ramo grati- |
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"vena
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'p. dedella vena porta: ilqualetorcendofiall'insù, getta infiniti ramufcelli alla
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f bocca difopra del ventricoloVche la cingono intorno intorno 3 &dipoifcen
/ dendo in obliquo verfo il lato manco* manda vn ramo 3 il quale caminando |
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ta come
dijiriktifca per |
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6~r?/ll dietro la bocca del fondo del ventricolo, pafsa nel lato di fotto d'efso ventri
miEar" colo,& partendoti in molti rami,fi diftribuifce per tutta quella parte 3 & giun to poco lontano dalia milza, fàdife due parti 3 fyna delle quali va dirittamen- te ad ihferirfi nella milza 5 l'altra pafsando perfopralareticella, estorcendoti all'insù, caminaper tuttala milza ; & montando in arco, circonda il ventri' colo per il lato verfo fuori, finoall'arriuar al principio dell' intellino duode- no 3 nel quale viaggio manda continuamente rami alla parte di dietro , & a quella dinanzi del ventricolo,& alla reticella, che (là attaccata conlui, per in- citar l'animale all'appetito, & reilringere il ventricolo con quel fangue ter- Arurìe, reo, Se malenConico,che viene dalla milza. L'arterie hanno Origene dal tron- •aieZmn-co che feende dall'arteria grande 5 & caminando nel lato di fopra del ventri- coio. colo,accompagnatedal ramo della vena porta, che va alla milza, fi diftribun" cono nell'vltima parte del ventricolo, chenfponde alla fchena, & nella partf dinanzi s & di dietro del fondo d'efso ventricolo, diuidendofi in molti rarn^' Nemi del fceili • 1 nerui partendofi dal fello paio di nerui delle ceruella,pafsano in co?*' ■vmkoio : gnja dell'arteria da i lati dello ilomaco,vno per ciafeun lato,attaccatofi alqi'2' to a lui,mediante vna telaj& ciafeuno di loro caminando dal fuolato,diuifoifl due par-
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Del Cauallo. - Lib, IIL up
due partì, fi volge à trauerfo dello ftomaco, & manda i rami del lato deftro à
ntrouare quelli del mancoj& i rami del finiftro,à ritrouare quelli del deftro : li quali gettando infiniti ramufcelli, riempiono tutto lo ftomaco, per incitar grandemente l'appetito dell'animale à pigliar il cibo, quando ha bifogno di nutn"mento, Della,gold . Cap. VII,
Ala dalla bocca, & dal fine del palato nel ventricolo vncondot- sf d*ll«
to>chiamato da i Greci Efophago,& da noi dettola Golajil qua-g0 a' le in guifa di budello grande, fcendendo giù per dietro la canna T del polmone per alquanto di fpacio ; dipoi fiaccato torcendoli verfoilfiniftrolato, &fcoftandofi alquanto dalla fchena, & pattando lo dia- fragma, va à dar dentro, & à piantarli nel lato manco del ventricolo nella par- te di fopra. E compofta quefta gola di due membrane, delle quali quella di Di 9^Htef dentro è dura,neruofa,& fottile, & attaccata con la membrana, checuopre la fïiagoU. bocca,& il palato,& ha le fila, ò fibre fecondo il lungo, per tirar il cibo a baf- fo* quella di fuori è più groffa,& morbida,& alquanto carnofa, come vn muf- colo,& halefibreàtrauerfoj&ingiro, le quali ftringendo il cibo, lo aiutano Gìand-ok t <ï!rer,e,^Uan^0 ìnghiottifcono;& fono fparfe di varij rami della vena por- della g»i*~ a,& dell'arteria grade,& delle iugulari.Sono nella gola quattro glandole^che jempre la mantengono Iubrica,& humidajdue appretto le fauci,dette le nuuo- jettejl altredue nel mezo di quella,fecondo illungofuo. Perqueftocondotto, Gia„doit lenza punto fermarli il cibo,& il bere, che pigliano i caualli per bocca, mafti- ddu&u, cato,& inghiottito, cala nel ventricolo à cuocerli j & è nel principio > & nel fi- ne,piu largo, che nel refto del fuo corfo. toelU reticella. Cap. Vili.
A reticella ftà fituata fotto la parte dinanzi del peritoneo, & cuo- sito dam
pre tutto il ventricolo3& è fatta d'vna tela doppia,& lifcia, & fen-reticclla* zafila,& è fparfa di rami della vena porta, & dell'arteria grande, 7?—+im che fcende, & nafce dalla parte più bafsa dinanti al ventricolo. officio fuo è di mantener caldo il ventricolo, accioche la prima concottio- i>ode **- ne del cibojche principia in lui meglio fi faccia 5 & di riceuer ficuramente i ra- fella""' 1111 "ella vena porta,& dell'arteria grande,che vanno al ventricolo,& alia nail- officio dei *a> & i rami del fefìopaio di nerui delle cerùella. t.mtcet' Degliinteftinì^ del mefent erto. Qap. IX.
Lia bocca di fotto dello ftomaco, ò ventricolo fono attaccati gli Tutti gii
inteftini: li quali efsendo molto lunghi,caminano;,facendo mol- ^'"ìfi ti giri fino al fondo di tutto ilcorpo,& ventre inferiore: li quali, K° |
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*bft
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ijl ancorchéfianovnfolointeftino, nondimeno per la lordiuerfa
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!ta|Ua, & peri loro varij offici] fono flati diuifis colponer loro diuerfi no- Diuturne
JJ11'!& alcuni fono flati detti fottili ,& altri grofTì ; &ifottili fono flati diuifi flgf™* ^duodeno, nel digiuno, & nel fottile5 & parimentei grotti:i quali ftando ì^cra. S1* inteftini fottili ne i caualli aperti, riempiono talmente il ventre-» d^fime' Priore con la lor grandezza, che non apparirono fra di loro gli inteftmi I $ fottili,
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