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NUOVA DESCRfZIONÉ
DEL VATICANO
Ï SI A
DEL PALAZZO APOSTOLICO
DI SAN PIETRO
DATA IN LUCE
DA GIO: PIETRO CHATTARD
TRA GLI ACCADEMICI ROZZI DELLA CITTA'
Ì SIENA DETTO l' APPREZZABILE „
Tfìj>tyc*%
IN ROMA clDbccL*vir.
DALLE STAMPE DEL MAINARDI
*0N LICENZA DE' SUPERIORI·
KUNSTHISTORISCH li 4S é. PJ JT
D£R RUKSUN'fVERSiTEiT UTRECHT
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NUOVA DESCRIZIONE
DEL VATICANO
Ï S I A
DEL PALAZZO APOSTOLICO
DI SAN PIETRO
DATA IN LUCE
DA GIO: PIETRO CHATTARD
TRA GLT ACCADEMICI ROZZI DELLA CITTA*
£>l SIENA DETTO I,'APPREZZABILE»
TOMO TERZO.
IN ROMA clsbcctxvii.
DALLE STAMPE DFX MAINARD1
Il il                            I I         II          ......                                       '" "         '"
CON LICENZA DE* SUFERlGRl·
KUNS)*HI5TORlSOi tiJSt.f liJT
PER RUKSUKMVERSiTElT UTRECHT
-ocr page 3-
fin.)
Ë MOTstSIG^O^E
GIO: BATTISTA REZZONICO
NIPOTE DI NOSTBO SIGNORE
Felicemente Bagnante
Gran Priore dell' Ordine Gerofolimitano
in Roma
MlAGGIOI^DVOMO
De' Sacri Palazzi Apostolici
Ì Ï Í SIGNORE*
Gli è troppo fa-
cile a intenderfi,
perchè folto i Vostri Au-
spicj efca alla luce il pre-
ferite Terzo Tomo, che fer-
ma
ii %
-ocr page 4-
ma il compimento della da
me intraprefa Defcrizione
del Vaticano . Baita un fol
guardo a ciò che in quefto
Tomo fi contiene , ed un ri-
fleifo alPonorevoliiììma.Ca-
rica, che a comun vantag-
gio , Monsignore , glorio-
lamente foftenete , per com-
prenderne la ragione. Leg-
gefi in eifo minutamente de-
ferii ta buona parte del Va-
ticano Palazzo, e fuoi An-
neifi . Voi, che per fovra-
na Munificenza del Regnan-
te Sommo Pontefice CLE-
MENTE X Hi, Auguilif-
fimo Voiìro Zio , lodevol-
mente prefieckte ai Sacri
Apoftolici Palazzi vi fiete
degnato accordarmi benigna-
mente
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( ν. )
mente la libertà di ricono*
fcere il tutto , ed il tutto
minutamente oiFervare , A
niun altro adunque più che
a Voi Monsignore era
dovuto quello piccolo tri-
buto , in atteilato della mia
giuita riconofcenza, e della
rifpettofiffima mia Servitù.
La picciolezza dell* Opera
dovette tenermi per qualche
tempo fofpefo, ma l'animo
Voftro Grande , che le cole
anche piccole rtima % ed ap-
prezza , vinfe la mia dub-
biezza , ed eccitò in me la
ferma fiducia , che quella
mia produzione farà dalla
Generofità Voftra, benigna-
mente accolta , e protetta,
E ficcarne Monsignore
a ?               il va-
-ocr page 6-
......".........................■■'■■........ÉÉÇÉÇÉÉÉÉÉÉÉÂÂÌÌÌÌÂÌÌÂÌÇÊ .
(vi.)
il valevole Padrocinio Vo-
ftro aggiungerà a quefìa non
meno , ma alle altre Ope-
re mie un maggior pregio,
così crederò di aver confe-
guico una ubertofa mercede
delle mie infruttuoie. fati-
che , fé quefte faran vale-
voli a meritarmi la fortuna
invidiabile di un sì Gran
Protettore , che colla feor-
ta delle fue ammirabili Vir-
tù s'incamina a gran palli
al Tempio della Gloria ·
Tralafcio gP Elogj che giu-
ftamente vi fono dovuti ,
perchè so , che la Vofìra
modeilia tanto li abborri-
fee, quanto procura di me-
ritarli . Dirò folo che fiete
fertiliilimo Rampollo del
No-
-ocr page 7-
( VII. )
Nobiliffirao Germe Rezzo-
Nico , da cui non feppero
mai difgiungeriì le più fu-
blimi Virtù ,, quali raccolte
infieme , come in un va-
fo d'elezione , e di Pietà
rifplendono nel Regnante
Sommo Pontefice CLE-
MENTE XIII. voftro
gloriolìffimo Zio ? e rico-
piate s' ammirano negli ani-
mi dell' Eminentiffimo Si-
gnor Cardinale Camer-
lengo, e degli Eccellen-
tiffimi Signori D. Lodo-
vico Gonfaloniere per-
petuo del Senato , e Popo-
lo Romano „ e D. Abondlo
Senatore di Roma Ve-
ltri degniflìmi Fratelli , ed
inficine in Voi , Monsi-
a 4               GNo-
-ocr page 8-
( νχ 11. )
gnor E , di cui mi farò
fempre glork d'eifere con
profondiffimo rifpetto
Monsignore
VmìlìjfimQ yD&uotìfJlmo y edùBìg-^
ùjfimo Servidore
Già; Pietra Chattard *.
\
-ocr page 9-
C 1 Χ. >
PREFAZIONE.
Cernii, la Bk mercè, dop®>
ti cor fi dì anni fedia al ter-
mine delle mie fatiche \
<f
quanto mn mi riuficì da far
comprendere nel fecondo Volume , fi ve*
drk nel prefènfe calla medefiima efiat*
tczza, e con quella: diligenza , che mie
fiata pojfièile , del tutto compilato
*
Se avefii dovuto prefiare orecchio alle
giù [le rhnofiranze fattemi da tante ee*
celienti Perfine per aver mancato di
notare nei precedenti due Tomi tutte Ir
latine Ifirizionl, che le sgonfi à nella Ba~-
jilica, che nel Vaticano Palazzo } al certa-
averci dato cagione a maggiori clamori
contro me fiwjcitati ) perche appena cin-
que Tornir non due da me fui princ't-
pio promefii, farebbero fiati fufficienti *
Credei inoltre dì potermi difipenfare dal!,
ripetere le predette* Latine Ifcriuoni
»
sì perchè quefle le^gonfi replicate dai'
P*. Bonanno, , dal Cavaliere- Carlo, Fon*
tana T daW Abate Ago β no T'aja, e dbt~
tamente alla perfine: tutte com^ilaitCLA
-ocr page 10-
dall' eruditismo Rmo Ρ. Abate Galletti
Monaco Cajfinenfi , come altresì -per
averle io
qua.fi tutte tra/portate nella
Italiana favella
. Vnà sì copio/a mefjb
era un richieder troppo da un povero
Idiota rozzo , perchè privo di tutte
quelle cognizioni , che in tal materia
erano pur troppo neceffarie
. Mi forzerò
pertanto di appagare in parte le bra-
me dell'i fiudiofi, coli' additargliene non
poche nel preferite terzo Tomo
. Vna
mente limitata, come è la ?nia , fi In-
finga di poter rificuotere del compati-
mento , fi mi fojfe traficorfia, ο fiotto
gli occhj , ο fiotto la penna qualche-*
minima particolarità , e che con ter-
mini baffi ? ed ofieuri fojfe fiata dame
delineata , Vna Pianta generale , ed
efiatta di sì fiupenda Fabbrica , fiareb-
be fiata, il confeffo, oltre modo necefi
fiaria , e molto contribuito' avrebbe al
prègio dell' Opera
; ma attefia la di-
juguaglianza del fiuolo per l'irregolarità
di tanti Appartamenti , di cui effa e
compofla 3 appena farebbero fiate fiuffi*
denti dodici diverfe Iconografiche deli-
neazioni : Jpeja più convenevole
> e pro-
pria
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( XI. )
prìa, di Sovrana Pojfanza , che di un
Privato
. Oltre di che la Calcografia^
della Rev. Camera Apofiolica, /otto la
condotta dell' in oggi Emo Signor Car-
dinale Saverio Canale già Teforierc^
della medefima Camera
, fempre in-
tento ad ilhiflrarla con eccellenti Pro-i
dazioni , ed amatore delle belle arti,
ne ha date alla· luce con ì firn Rami
le più cojpicue Vedute sì della Bafilì-
ca , che del Palazzo ApofloUco \ e dì
già. poffedeva quelli delle mirabili Log-
ge , e Stanze di Rajfaelle
, delle Sta-
me
, ed altri. Chiunque pertanto àefi-·
derera di offirvare più minutamente
ciò che io ho deficritto , potrà baftan-
temente appagare preffo la medefima
Calcografia le Jue voglie , e per tale
effetto tutte quelle particolarità
, chc_j
tiell' Indice generale di quefli due Tomi
faranno contenute, e che fi trovano in:
iflampa preffo la medefima γ verranno*
con un' aflerifico in margine contrajp*
gnate
; Affinchè ι cumfi Forejlieri pofi-
pno in miglior forma fiotto gli occk]
comprender tutto quello ,. che· da me:
tfiato rozzamente deferitto
. Si con-
H 6                   ten--
-ocr page 12-
C χμ. )
tmm-φ adunque il Pubblico, che h k
abbia accennata alla sfuggita i §)uar*
thrì^ delle- Reali Guardie del Corpo Pon*
tificio ,. gli Acquedotti
, e- Chiaviche
tredute necejfarie* per le ragioni addou
%e> nel
Capitolo XXXIX. del Tomo f.
pagi. 218., e di avere ìnquefta terza
mia Produzione' aggiunto un copiofo In»
dice di tutte- le materie contenute s%
nel fecondò, che nel terzo Tomo, a-fine
Jòlo di riportare un benigno compati-
mento, dì quanta finora mi fon data
£ onore di mettere aliai luce per comi*
ne/ isaMaggÌQJ%,
IN-
-ocr page 13-
( «tri.)
INDICE
Bsr Capìtoli contenuti nel preferite Volume*
CAP.I. TT\EL Gran Corridore della-Cleo*
JL/ patra , e di alcune Abitazioni,,
alle quali in principio del; medeilmo il ha
I'ingreflò--                                      Pag.;r
CAP.II. Della Libreria Vaticana, e conti-·
gua Abitazione di Moniignore RitoCufto-
de della· medefinra ,-
                              1S
CAP.IIL. Dell'Archivio Segreto di Sua San-
tità·..
                                                   8;
CAP.IV. Continuazione del Gran Coiridorc
della Cleopatra r e; iue- contigue Abita*
ζ ioni.
                                                *o?
C AP.V. Delia famofa Scala grande a Luma*
ca di Bramante-, e di alcune Abitazioni
ad ella contigue-··
                              £I4
CAP.VI. Cortile delle Statue , per cui fi pa£
fa a diverfè Abitazioni ivi contigue ., 121
CAP.VII. Palazzettod'Tnnocenzio Vili. 127/
CAP.VIIL Dìverfe Abitazioni , alle quali
il ha PingreOò dal Cortile delle Statue. 14&
CAPJX. Appartamento Pontificio di Ritiro,»
detto di Belvedere,o ila di" Tor»di-Venti.J5a
CAP.X. Cortile degl'Archivi.               17·?
CAP.XI. Del Giardino Segreto Pontificio* 19^
CAP.XII. Del Gran Giardino Vaticano,, det*
to per Vocabolo il Boicareccio>
         204
CAP.XIIL Del grande Stradone , che νktx
rincliiufo dalla Facciata, laterale del Pa-
lazzo*
-ocr page 14-
(XIV. )
hzzo, e dal muro, che ferve di recinto
al Giardino Boicareccio, con alcune Ri-
meffe, ed altre Abitazioni ivi eilftenti. 256
CAP.XIV. Cortile della Piazzetta della Pa-
netteria .
                                           274
GAP.XV. Del Palazzetto , ο fia Calino del-
la Zecca Pontificia .
                           29£
CAP.XVI. Od Forno Apostolico , ed altre
anneflfe Fabbriche „
                            307
CAP.XVII. Del Quartiere della Rea! Guar-
dia Pontificia del Corpo detta de* Cavai-
leggieri».
                                           223
CAP.XVIII. Quartiere: della Real Guardia,
Svizzera.
                                           g 31
CAP.XIX. Quartiere della Rea! Guardia.»
delle Corazze Pontificie .
                   341
CAP.XX. Delli Acquedotti, Sorgenti d'Ac-
que , che il poiTèdono dal Palazzo Vatica-
no , e iiie riipettive Chiaviche .
          542
PER
-ocr page 15-
C * ν. )
PER ubbidire ai comandi del.RmoP.Ric-
chini Maeilro del Sacro Palazzo A pollo-
lieo ι ho letto anche il Terzo ? ed ultimo Tomo
della Dejcriziom del Vaticano, compilata dal
Sig. Gio; T'ietto Chattard
, né vl· ho trovato
eofa che ripugni ai Dogmi della Religione Or·
todoiTa , e ai principi della fana Morale , L'in-
credibile diligenza deΪcultiflìmo Autore, nel
deferivere minutamente- con tutta verità , e
coi termini· proprj della materia eh' e' tratta:,
la parte che gli reità va del Vaticano Palazzo,
e Ìuoi Anne ili,. merita veramente ogni enco-
mio dagli: Amatori delle Belle Arti, che ve-
dran con diletto in tutta quell'Opera··) un an-
golare complefTo di cofe ammirabili ; onde ii
giudico degno di pubblicaril colla Stampa .
Roma queilo dì io. Maggio 1767»
Έrancefco Maria Grazzini Dottore di S. T,
e Bibliotecario dell'Emo Feroni
.
PER
-ocr page 16-
PC ÷íé.y
ER ordine del Rmo P. Maeitra del Sa-
gro Palazzo Apoilolico ho Ietto il· Terzo
Tomo della Innova Deferirtene del Faticano,
nel quale non lbJamente non ho trovato cori
a cuna ripugnante alla Cattolica Religione,
^lk Iitituzioni de' Principi, ed ai buon* coito·
mi ; ma ho anzi ammirato una prodigioia va-
rietà di cofe eiattiirimamente con termini prò-
prj, e Tue mi iure deferta , come fé ognuna
da per fé effigiata , e ritratta foiTe in di legno;
Quella diligenza iaboriofa non fola è valevole
ad informare i Curioii, ma ancora a foddisfa-
re pienamente gli Amatori ddk Edk Arti
ed é medeiìmi Profeifòri, che vorranno rifai
pere , ed intendere ogni menoma parte, che
di si augnilo luogo in quell'Opera fi dichiara.
pertanto Amo eiTer utile il pubblicarli colla
&tampa ,
n Roma dalla Biblioteca Gabrielli 20, Mag-
gio. 1767»
                                                6
Orazio Orlandi.
IN
^^^^ìÌÉÅÉÌÇÌ
-ocr page 17-
( χ ν γ τ. )
IN adempimento della riipettabif commi£»
fìone del Rmo P.MaeuYo del Sagro Palaz-
zo Apoiblico , ho letto colla maggiore atten-
zione, e piacere il Terzo Tomo della Definizione
ad Faticano
, compilata dal Sig. Gioì Vietro Chat*
tara',
e non v' ho rilevata alcuna eofa , che
repugni alle maifime· inviolabili della Religio-
ne, e Morale noftra Cattolica , e che s'op-
ponga all'Ordinanza de' Principi. Ho dovuto
bensì ammirare la con iì de r ab il' fàtiga dell''eru-
dito Autore , il quale colla più icrupolofa di-
ligenza ha minutamente-deicritta ogni minima
parte dell"1 infigne , e preziofa Libreria Vati-
cana, e dell'ApoiLolico Vaticano- Palazzo·, do-
ve fanno uno sfoggio mirabile i più rari Mo-
numenti dell'Antichità, e Γ eccellenza delle
bell'Arti. Giudico pertanso,. che queiìo Ter*-
zq Tomo ila ugualmente degno, cornei due
precedenti', d'elfer-prodotto alla pubblicaluce
colle Stampe , non folo per compimento d'un
Opera , che fa tanta lode , e tanto merito allo·
Studiofo Autore , ma per benefizio- ancora del
Pubblico j e per erudizione di chi ama, e ri-
cerca le notizie efatte delle cofe più eccellenti*
e pellegrine *
Di Cafa 11. Maggio r 70*7,.
tintori felice Cauonko Mimati o,
W
-ocr page 18-
æ ÷ í é ú ô. 5
Í feguela della Commiifione datami dal
Rmo P.Maeltro del Sagro Palazzo, avell-
ilo letta la TS^uova Defcrizìone del Talazzo
"Pontificio Vaticano
, e delle fue Fabbriche , e
Giardini anneflt, proieguita dal Sig.Gio:Pie-
tro Chattard , e terminata in quefto Terzo To-
mo , per l'accuratezza con cui il individuano
tutte le parti di sì ragguardevole. Edifizio , e
per le notizie ·> ed Erudizioni, che nel mede-
simo rapporta l'Autore , e perchè non contiene
cola alcuna contraria alla Santa Religione Cat-
tolica , ed al buon coftume , ilimo che poflfa
dadi alle Stampe .
Roma quello dì 4. Giugno 176ç.
Salvatore Cafali Sottoforiere del Sagro
"Palazzo lAgoflolico.
1 Ì V ÷À Ì Ë Ô V \,
Si videbitur ReverendiiTimo. Patri Sacri
Palatii Apoitolici Magiitro.
jD. fora*. lArchìep* ISQcom. Vicefg,
t Ì Ø \t MUT Z^.
Fr. Thomas AuguiHnus Rjcchinius Ordinis
Pried. S.P.A.Magiih.
INTRO-
-ocr page 19-
£ χ τ χ. )
Κ
» Ufo delle. Librerie è· cosi inve-
terato nel. Mondo , che pretto
tutti è ben noto il lignificato di
tal·nome, ed a qual.fine defti-
■"
              nate eife foifero . Gli Uomini ai-
certo farebbero flati privi della maggior parte
delle più neceflarie cognizioni,. fé nel decorfo
di tanti Secoli avanti la venuta di Griffo, e
dopo la di lui trionfante. Redenzione del Genere
Umano-, foie loro mancato chi con accuratez-
za , dispendio, e. fatica , in luoghi appartati,
e di nobile bruttura adorni,. ha fempre procu-
rato di raccogliere, e confervare con la più ge-
lofa cuftodia le produzioni di', tanti, illuftri Scrit-
tori , c\iq fono onorevolmente viifuti, sV nelle-
profane Scuole x che. nelle. Eccleiiaiiiche. Di*
fcipline..
Se preilar fede· dobbiamo- a tanti celebri
Autori", che di tal materia, hanno- trattato·,
gì' Egizzj prima di Mosè alle feienze applica-
tili , perchè privi di caratteri, il fervirono di
diverfe Cifre , ο ilano Geroglifici r da eiTum-
preifi nelle loro immenfe Piramidi,. e imifu-
rati Obeliiehi v in quella Capitale, al dì d'oggi
ancora eilrtenti,. e di colà dagl'Eroi della Ro-
mana Nazione con·. infinito-dilpendio r e· fatica
traiportati.. Che-Mosè· apprendere in Egitto
fotto Faraone Amenoff,. l'arte, e la dottrina
di que.* Savi, * niun lo controverte ; onck fa.
d'uo-
-ocr page 20-
d\iopo inferire , che molto prima di detti Po-
poli , e tempi le Scienze foflfero in ufo. Ma
quello , che fi deduce da Gìufeppe Ebreo , dn__i
S.^Agofiino Ί da Eufebio, e da S.Gmfliw Martire^
il è , che i Libri, e Plitorie di Mosè fono i più
antichi y che a noi ne fiano rimafti. Per più
concludente prova ,-dalla Sacra Scrittura, la
gitale per Divina Providenza a noi èriraaih^j
r ella Tua genuina purità : al 21. de Tfum. fi ha
indubitata notizia del Libra d'Enoch, del Libro
delle Guerre del Signore
, al 2. de I{è nei Cap.2
del Libro de* Giufii del Signore, del Libro di Sa-
muele
Profeta , del Libro di T^atan Profeta , e
di molti altri : dal che il può raccogliere, che
le prime Librerie furono fra il Popolo Ebreo·:
imperocché avendo avuto gl'Ebrei prima di
tutti le lettere, e l'ufo di ette; è da credere,
che i medeiìmi averterò particoìar cura di con-
fermare ciò, che feri vevano . Onde riferifee Ifi-
fon nel Lib.j. deWEtim.,
che dopo avere i Cal-
dei bruciata la Libreria Ebraica con tutti i Libri
della Legge : eifendo già gl'Israeliti ritornati
in Gerufitlemme, Efdra, di cui fi fa menzione
nel Libro 2. de Macbabei d Caf. 2. ν. 1 j. ivi :
Confiruens bìblioths-cam congregavi? de regionl·
busUbrosi
riparò il danno lacrimevole di tal
perdita, radunando, da diverte parti i Libri Sa-
cri , e ne formò la Librerìa.
Ciro il primo Re de* Perii", dopo aver
foggiogata tutta 1' Afia , e conquiftato tutto
I1 Oriente concefle licenza agi' Ebrei di poter
nucnounente riedificare il Tempio del Signore
-ocr page 21-
( XXI. )
già dlftnitto , e devaiiato dal deteftabile furore
di T^abucodonofor fotto Sedtcia, con la tota-
le
rovina di tutti i Libri, dei Vaiì Sacri, e pre-
z'iofi arredi, che in e Ho erano racchiufi. Un tal
Decreto del benefico Monarca Perfiano fu poi
da Dario di lui Succedo^ , perchè fin d'allora
non aveva ottenuto il Cito pieno effetto, fù,difli,
fatto cercare fra gl'altri fuoi Libri, e Scritture,
quali tutte nel di .lui Real Palazzo venivano con
ibmma accuratezza cuibditi, iè?no evidente ,
che pretto -di tal Monarca iimiii Librerìe erano
in uio .
. Fiorirono anche le Librerie nella Grecia ,
ed il primo, che le iftituitfe , fu Tififfrato Tiran-
no di Atene. Regnò il medeiìmo trentalei an-
ni in detta Città, in quel tempo appunto , fe-
condo Udo Gelilo , che Servì· Tullio dominava
m Roma, e Tendo flato Tempre intento a fubli-
mare le Arti, gli Studi, e le belle Lettere .
Una tal Libreria da e!To iitituita , fu in feguito
oltremodo accreiciuta, ed aumentata dagli Ate-
niefi. In faccetto della venuta di Zerfe nella
Grecia, entrato quelli in Atene,fece trafportarc
tutti ι Libri in eiia contenuti in Perua ? da do-
ve molto tempo dopo, dal Re Seleuco chiamato
\^more furono riicattati, e riportati nella me-
aeiima Città di Atene , da cui erano flati tolti.
Iu ^ L'orerìa celebratiffima , e benché Stra-
tone
dica «fere flato ^rifiatile il primo, che
Munire Libri in Atene , e ne forriia.Te Libre-
"a; e da credere, che intendete Stratone di
P^riona particolare, come ai di d'oggi tuttora
av-
-ocr page 22-
( Χ Χ Ι Τ. )
avviene, che non forte né Principe, né Re,
il quale pre'fo dì fé aveife accumulato non pic-
cai numero di libri ; oppure ch'egli avetTe mol-
to contribuito per la devaièazione Sofferta dal-
la Librerìa iilituita dal prenominato Tififlrato ,
ti di lèi ingrandimento -.
La Librerìa-, che in Aleflandria d' Egitto
fondò il Re Tolomeo Filadelfo, fu la più ìlluitre
■di tutte le altre del Mondo per eifere flato in ,
eifa collocato il Teitamento Vecchio, e tutta la
Sacra Scrittura dai fettantadue Interpreti dalla
lingua Ebraica nell'idioma Greco traferitta*
Ciò avvenne nel tempo di Eleazzaro Condot-
tiere del Popolo d'Tfdraele ·, ed iniìeme Princi-
pe de' Sacerdoti, il quale volendo cortefemen-
te compiacere le richiede fatteli dal detto Re
Tolomeo , inviolli i fopracitati fettantadue In-
terpétri unitamente con tutti 1 Libri Sacri, che
fino a quel tempo erano itati lcritti e da Mosè ,
e da altri Profeti. Furono <i predetti Libri dal
virtuoiò Re ricevuti e con venerazione , e ftu-
pore, maifime per vederli Ìcritti in carta per-
gamena fatta di pelli, come rapporta il rife-
rito Gìujeppe Ebreo ; il che dimoiira, che la_j
moltitudine degl'altri .libri da elfo raccolti non
erano in coniìmil carta ìcritti. Tale Librerìa,
fecondo il rapporto dW/Jo Gelilo , à'^Ammiano
Marcellino al Ub.22..,
e di Seneca era comporta
del prodigiofo numero di iettecento mila libri.
Rimafe eifa 'nel fuo primiero luiìro, e fempre
accrefeiuta di nuove produzioni de' più eccel ■
lenti Uomini, i quali in Alexandria continua-
meli-
-ocr page 23-
( m χ ι r u )
mente concorrevano all'È mpurio delle Scienze,
ed all' afilo delle più eccellenti virtù , fino al
tempo di Dionìfio Tolomeo , e di Cleopatra fiia_i
iòreìia ; in cui -eflendo da Cejlre perfeguitato
Tompeo , e devaftato tutto l'Egitto , con grave
danno dell'Uni verfo rimale dalle fiamme quali
tutta conlùnta. Taolo Orofìo tuttavia è di fen-
timento, che in detto eccidio vi ^perdettero
folamente quattrocento mila Volumi ·, e che_>
li altri rimanenti trecento mila follerò involati
ai furore delle fiamme . Eumene, comeriferiice
'Plinio, fece un'altra Libreria quali in quel me-
defimo tempo nella Città di Pergamo-, incom-
petenza della già riferita Aleifandrina ; ma noli
potè in verun conto uguagliare la di lei magni-
ficenza ·, fcrivendo Thtarco, eh' ella era iol-
tanto compoita di duecento mila Volumi.. ^
Dilatato l'Impero Romano nelle tre partì
del noftro Continente allora foltanto cognite ,
furono edificate, ed illituite in Roma molte
Librerìe . Jifìnio Tollione fu il primo, che in ta-
le aifunto il primato ottenne . Fu egli così ama*
tore delle Scienze , e di tutti i Virtuoiì del Se-
col fuo , che ben lo dichiararono per tale Vir-
gilio
, Orazio , e gl'altri celebri Poeti di quella
età. Taolo Emilio dopo la vittoria riportata con-
tro Terfeo , ed in feguito Lucio Luctdlo ., della
preda fatta in Ponto , trasportarono l'uno , e_3
l'alfro in Roma gran copia di libri. Giulio Cefo-
re
aumentò, e nobilitò molte Librerìe , e ipe-
cudmente la Palatina . Cefare <Augufto nel più
MI luogo, e nel più fontuofo Tempio di Roma
iiti-
-ocr page 24-
'( χ χ ι ν* 5
iiìttui la Librèrìaureca, e Latina . Eraquefto*
il Tempio di Apollo edificato fui Mente Paia-
tino , dalla banda, che riguarda il Circo Maifi-
mo , in oggi volgarmente detto Cerchi : onde
fia chiamata Palatina . Non folo abbondava di
c'ipiofo «UKiero di libri, e de' più eccellenti
Autori-, che in gran quantità fiorirono fotte
l'impero del detto Uuguflo, .ma. altresì di pre-
giati ifime Statue fu adorna . Si viddero fra effe
la decorfo di tempo le Statue di T^twieriano Im-
peradore , e di M,,Fanone, fiatevi erette dai
Senato per la loro eloquenza , e dottrina . Dai
che ii raccoglie il notabile coftume oifervat©
dagl'antichi Romani di tenere nelle loro Libre-
rìe figure , ο Statue d'Uomini eccellenti nelle
lettere , e meritevoli -di etema ricordanza »
CelebratiIfima altresì fu in Roma la Librerkuj
eretta da Epafrodito Cheronefe * nella quale fu-
rono confermati trenta mila Volumi de' più.
fcelti libri, e de'piti eccellenti-Autori ^ che
la fua induftr-ia raccoglier feppe · Èu quelli fe-
condo il .parer di Svììa allievo di <Atchìa *Aef-
fandrino
Grammatico , dal quale apprefe molte
cognizioni ■» Caduto in fervitu , fu comprato
fchiavo da Mode fio Pre fidente dell' Egitto ; «
dal medefimoconofeiuta la perfpicacità del fuo
ingegno , fu desinato all' educazione di Titi-
lìm
Ilio figliuolo. Fatto poi libero fé ne venne
a Roma , e fiorì lotto l'Impero di Verone , fino
al tempo di TSlerva , dopo aver lafciate più ope-
re dalla firn dotta penna uicite . Se fi deve pre-
gar fede al]i .Scrittori antichi, e di non volgar
nG-
-ocr page 25-
( χ χ ν. )
nome , tfentafette furono le Librerìe in Roflla
di varj marmi, ed eccellenti pitture adorne „
La Librerìa di Vaolo Emilio iìtuata nella Piazza
di Marcello vicino al Ilio Teatro , e diceii , che
foflfe edificata da Ottavia. V+Xugufla fu quella ,
che come di fopra fi dille, fu edificata da Cefare
vdugiifio
nel Palatino , e trasferita in appreso
nel Campidoglio , la quale s'abbruciò in tem-
po di Comodo t coinè ierive Galeno. La Via*
pia
, in cui il conferva vano i Libri Linteì, ed
Elefantini, ne' quali erano fcritte le geifa de*
Principi, e del Senato , -era iituata nelle Ter-
me di Diocleziano imperadore . La Gordiana j
la Dalmazia, ed altre, le quali e (fendo itate_j»
incenerite , furono dall'imperador Gordiano ri-
fiorate ; il quale , per teiìimonianza di gravi
Autori, diceii, che radunò gran quantità di
Libri in numero di fettantaduemila ; e quello
ch'è più notabile , eh'elfo l'ereditò da teram
$ armonico
, al quale appartenevano .
Succedendo in ièguko Paccrefcimento ,
e propagazione dell'Evangelica Religione; e
cadendo a terra l'Idolatria , ufeirono alla luce
molti altri libri de'SS. Padri, di nuova,e ce-
leile dottrina ricolmi, onde il cominciò a rac-
coglier libri Cattolici, e formartene Librerìe.
S,xAleffandm Vtfcovo di Cappadocia , portatoci in
Gerui alcmme,a fine di viiìtarvi i Luoghi San-
ti , d&.S,%{artifo , allora Vefcovodi tal Citta,
e molto vecchio , fu corretto ad affumere il
governo del fuo Vefcovado · Fece egli una^i
eopiofa raccolta di Libri Santi, ed Eccleila-
b                  ilici *
-ocr page 26-
Q χχνι. )
Ìlici, per fervizio , ed Minzione de' CriHia-
ni; e non oilanti tutte le calamità, e la fiera
perfecuzione fufcitata da Decio Imperadore
contro la Chiefa di Dio, ne avelie publica
Librerìa nella detta Città di Gerufalemme.
Fiorirono in tempo di sì invitto Pallore e
Martire , Tertulliano , Origene ·> e Clemente
•Aleftdnàrino
. Vien celebrata eziandio altra
Libreria iiHtuita nella precitata Città di Ge-
rufalemme molto tempo dopo dal? infigne,
e MafTimo Dottor della Chiefa S.Girolamoy ed
arricchita ideile di lui eccellenti opere 3 e di
altri Santi Padri, i più iniigni.
S. Tanfilo Martire , il quale per la fua
gran dottrina , al pari della fua Santità fu ce-
lebrati (Timo, fu Flilitutore della tanto rino-
mata Libreria di Cefarea Città della PaleiH-
na . Al riferire del fopranominato Ifiduro era
quella copiofa di trentamila Volumi, parte de'
quali erano flati fcritti da più eccellenti Auto-
ri di quei tempi, e non pochi di proprio pu-
gno del detto Santo Martire. Era egli parente
di Etifebh Vefcovo di detta Città , dal quale
in appreiìb fu feruta la di lui vita » Seguì il
di lui gloriofo Martirio nella predetta Città di
Cefarea in tempo della Perfecuzione fufcitata
contro la Chiefa da Maffimino Imperadore.
In quelli tempi viife il celebre Lattanzio Fir-
mìano
difcepolo d'sAmobìo.. Indecoriò di tem-
po detta Libreria andando a perire-, Epcio,
il quale nella fua gioventù apprefe unitamente
con S. Gregorio i^azianzeno h Rettorica da
Te
-ocr page 27-
( 3Ρ 3? V Γ Τ- )
ΨβίΚίβο publìco Ρ rofeflfore nella Città dì Oefa-
rea , con gran .travaglio , -e fatica procurò
rifarcirla de* danni 1 offerti, e mite cofe di
propria mano il medefimo fcrilfe .^
islè fi devepaifir fotto fllenzio la Libre-
ria Apoftolica ^ non perche dagP Apoibli di
Cri ito foife Minuta ; ma perchè Snodai pri-
mi Sommi Pontefici, e Succedòri di S, dietro
fi usò ogni particolar cura dì accoglierei Sa-
croiànti Evangeli, gì Atti de"-detti Sunti</fpo~
fìcli
, TEpidole del Dottor delie Genti, quelle
di S. Giacomo , di S. Giovanni , di S. Taddeo »
e dell'irteίΓυ primo Vicario di Crhlo S. Pietro .
Tali Libri, e tutto quello , che è ulcito d ì
fante penne, .fono itati Tempre con ogni gelosìa
econfervatì, e venerati, acciocchéia Cat-
tolica Chiefa fervir le nepoteife ne'particola-
ri fuoi bì fogni , perconfenna , e (tabiliinento
de' propri Fedeli, e per confutare ì nemici del-
la Legge di Grillo . S. Clemente. I, dì tal nome
difcepolo di S. Tìetro -, e di lui Succeifore nel-
la Pontificia Sede dopo S. Lino , ordinò, che
nei fette Rioni di Roma foitero creati altret-
tanti Notarj, la cura de' quali fol tanto foife
di ricercare , notare , e con la più accurata
diligenza deferi vere le Gella di tutti i Martiri,
i quali alla giornata per tre continuati Seco
li , e più, dalla barbane de' Perfecutori del-
la Cattolica Religione venivano in mille or-
rende maniere trucidati ; indi preifode' mede-
; fimi con ìa maggiore accuratezza, e gelosìa ri-
manevano conservati tali Libri. S.*Antero Pa-
b 2                   pa,
-ocr page 28-
( χϊνιπ. )
pa , il quale prefe per pochi giorni il governo
della Cattedra di S. Pietro ; vale a dire , che
fu creato dell'Anno di Salute 235., e dopo un
fol mefe > e due giorni ricevè la corona del
Martirio , con ogni cura tutto fi adoprò , che
daifopraddetti fette deitinati Notarj conia
più efatta diligenza fodero notati, e traferitti
gì* Atti giornalieri de' SS. Martiri , e che in
luogo ficuro foifero cuifcditi. S. Fabiano di lui
immediato Succeifore, aggiunfe ai foprindi-
cati fette Notarj ugual numero di Suddiaconi,
acciò con più accuratezza invigilalfero ali»
raccolta delle dette Geita , ed in sì rifehiofo ,
e penofo ufiìeio ièrvìifero loro d'ajuto .
Nei tre Scifini infortì fin fui bel nafeerc
della Chiefa , come fu quello di 1s{cvato , Ca-
po de' l^ovazìanì ; il quale portatofi in Roma
nella Sede Vacante del iòpralodato Pontefice
5. Fabiano ; ed avendo attirati al fuo partito
molti Fedeli, li fece dichiarare Pontefice ; on-
de fu il primo Antipapa , e fufeitò il pri-
mo Sciima nella Chiefa : Il fecondo dell' lmpe~
rador Coflanzo
contro S. Liberio ; e finalmente
il terzo promoilb da "Drftàno contro S. Damafo
nel Quarto Secolo. Né le cinque fieriifime per-
fecuzionicommoffe contro i Fedeli con rabbia
infernale dall' Imperadori ^leffandro Seve*
ro
; Decio ; Valeri ano, e Gallieno ; uéurelia-
mo
; Diocleziano ·> e Mf.fjìmiaw , oltre altre,
furono valevoli a diftruggere in un col nome
Cri.tiano i Sacri Libri , che quotidianamen-
te raccoglier facevano i Sommi Pontefici; come
an-
-ocr page 29-
( Χ Χ Ι Χ. )
anche de' Santi Padri, i quali in non picco! mi*
mero fcrifìfero sì nel Terzo, che nel Quarto
Secolo le loro Opere degne Tempre di eterna
memoria , e di celeite Dottrina ripiene . I Sa-
cri Concili Ecumenici Tsljcs-no I* Coftantinopolì·*
tana L
, Efefino UL , e gì' altri fuiTecntivi de-
nominati Generali, ne fanno indubitata fede.
Dopo la rcitituita tranquillità della Chiefa per
opera del Gran Coflantino , il quale , e con le
opere , e con il proprio eièmpio fu il primo
fra i Romani Imperadori, che con tutto il vi-
gore penfaife allo ftabilimento della Cattolici
Religione ; il Pontefice 5. Silvefiro tutto ap-
plicoifi a raccoglier Libri, e Codici. S* Giulio,
il quale fu eletto Pontefice dell* anno 33 6.,
non folamente ordinò , che tutto quel, che ap-
parteneva alla Religione y sì per la di lei pro-
pagazione 3 che per il di lei imperturbabile
ftabilimento , foiTe raccolto da i Notari Apo-
flolici, e dal Primicerio di eilì approvato, ri-
mane ile cuftodito nella Chiefa.
S. Ilario, che fede nel Soglio Pontificio
Tanno 461., diceiì, che foiTe il primo che iltituì
due Librerie preiTo il Fonte Lateraueniè , nelle
quali fé radunare tutte le Scritture appartenenti
alla Chiefa, le Lettere de' Sommi Pontefici,
i Decreti, Omelìe , gì' Atti de' Concili, le
Opere de' SS.Padri, le Ritrattazioni degl'Ere-
tici > e le Sentenze contro di effi promulgate ,
per ufo, e comodo pubblico. Tutti ì di lui
Succefori feguirono un tale efempio , e perciò
i più infigni monumenti dell' Antichità, rima-
b 5                 ili
-ocr page 30-
( XXX. )
ft\ illeil dalla Tirannide de' Perfecutori della
noilra Religione, lòno reiiati a Noi nel pri-
miero fuoluUro , e candore . Fin da tali tempi
la Libreria Apolìolica arricchita di tanta copia
di Codici, predo 1' Uhiveriò tutto incominciò
a far noto il fuo pregio , e nome . Onde per
atteilato. di S. Girolamo nella fua Epìftola $2*
uTammachio
, e di Eufehio Lib. 18. capi 11. ,
era itile, ed ufo , che fi ricorre (Te da tutte le
parti del Cattolico Mondo- alla·Libreria Ponti-
ficia , in caio di riiòluzione di qualche dubbio-,
odi ipiegazione di qualche Canone·, fé alcuna
corruttela , ο depravato ufo contro la Diicipli-
jEia Eccleiiallica ne. iniorgeife .Ma come avvie-
ne-, che nelle copiofe raccolte vi fiàno mifchTa-
te molte corrotte, ieritture colle fincere ; e mol-
te cole: falfe alle veridiche ilano aggiunte ;
5. GelaftQ /.dalla. Cattedra- della-Verità. circa_j.
il· fine del Qujnto Secolo fulminò contro tali er-
rori , e favolofi. rapporti rigorofe Sentenze :
mentre godendo della primazia fopra. tutte le
altre dell'Univerfòtutto la Libreria Pontifìcia,
eiténdo adeifa inviati tutti: i libri, che. compa-
rivano- alla luce „ era ben giuifo 5> che il vero
daLfalfofoifefegregatov la Dottrina· dagl'er-
rori feparata 5 e che il tutto folle uniforme al-
la chiarezza di: quella: limpida verità:,: di cui
fa Chiefa n> è Hata ièmpre in pofieifo. Al me-
deiTmo-Santo Pontefice fiamo debitori dell'Epo-
ca incontrafiabile delta dilucidazione- della ve*
rìtà^ mentre nel Sinodo celebrato in Roma__s:
f®tti> la di lui. icort» furon© fegregati: i Libri
Car
-ocr page 31-
C χχχι. )
Canonici della Sacra Scrittura dag? Apocrifi .
Ei fu, che ci notificò quali Concili, quali Scrit-
ti de' SS. Padri,, quali monumenti della Chiefa
foliero i genuini, quali i falzi, ed i contrari.
Eifu, che rigettò, e feparò tutti inuovi Evan-
geli da ì quattro veridici, 1* Itinerario di S. Vie*
tro
, gì'" Atti degl' Apoibli, di S. Andrea %
di S. Tomaffo , e di S. Filippo , i Canoni, le Ri-
velazioni , gl'Atti di 5. Vaolo , e S. Tecla. Se-
grego altresì molte e molte cofe inventate dagli
Eretici,, intrufe da maliziofa gente, ο da im-
perite perfone ìnierte , e con Sentenza d'inap-
pellabile Scomunica condannolle ..
Scrive lAnaft'.ifìo Bibliotecario nella vita di
S.Gregorio IL, il'quale reflfe la Chiefa del 71$".,
che oltre le due Librerie erette preiTo il Fonte
Lateranenfe dal prenominato Pontefice S. Ili"
rio y un
altra molto più grande , e1 copioia
n' efiilefle nel Lateraneniè Patriarchio ; e che
il medeiìmo S. Gregorio avanti, che foflfe innal-
zato al Pontificio Soglio, era-dato incaricato da
S. Sergio X. della" cura , e cuitodia della medefi-
ma Lateranenfe: Pontificia Libreria. S. Zacca-
ria
di Nazione Greco eletto Pontefice: Romano
1' anno 741. non iòl tanto vierr celebrato da di-
veri!·Scrittori per Iflitutore della Pontificia Li-
breria , per- averk riftorata dalle ingiurie del
tempo, avendola accrefcìuta di molti Codici ,
e Volumi. ; ma altresì per aver'egli medeiìmo
tradotti dal. Latino in:Greco i Morali di 5. Gre-
gorio Msigno
, e di altri SS. Padri, per como-
do de'Fedeli Greci, i quali di quel tempo era-
b 4                   no
-ocr page 32-
( XXXII. )
ao privi di eccellenti opere. La mcdeflma.
in appreffo fu ampliata ,. fempre gelofaraente
cuifodita , ed ilìuftrata da fuflecntivi Sommi
Pontefici, i quali preifo il Laterano facevano
ordinariamente la loro dimora , né mai dal ilio
primiero Ìlto fu rimofla . Ma le vicende a cui
fonoTottopoite le coiè di quello bailo Mondo ,
€· dalle quali eflfa non andonne efente, e le tante
rivoluzioni, incurfioni de'Barbari, Scifmi, ed
altre diigrazie accadute nel coriò di tredici
Secoli , furono cagione, che dal fuo antica
fi.to,iè non del tutto- trasportata, almeno inbuo.-
aa parte imembrata ne rbife *
Clemente p. dell* anno ι $05.. trasferendo
ia Sede Pontificia nella Città d' Avignone, in
Francia, volle altresì che feco lui ne foife con-
dotta la Libreria Pontificia > ove dimorò la me-
deiìma per lo ipazio di eento,e dodici anni; fine*
a tanto che l'anno 1=417. fvelto affatto lo. Sci-
fina,il quale turbava tutto l'Univerfo Cattolico*
e reftituita l'intiera pace , e tranquillità alla
Chieia, Martino V· non perniile,. che la Cit-
tà di Roma rimanefie per più lungo tempo par-
va di sìprezioiò. arredo, onde fé ritornare^
k Libreria da Avignone, e la collocò nel Pa-
lazzo Vaticano, ove il detto Pontefice aveva
fiifata iafiia dimora, laiciati tuttavia alcuni
volumi in Avignone , i quali in appretto per on-
dine ààSJ?io,V. y come membri dal fuo intiero»
corpo feparati, furono intieramente alla me-·
defima reilituiti.
Al Pontefice. Taccola V- fi· dee. il vanto.
del
-ocr page 33-
( χ χ χ ι tu )
del maggior ingrandimento della Libreria Vati-
cana . Liberaliffimo con tutti, ed infpeeiecaa
i Letterati, collocò in Tito proprio la medeilma
nel Vaticano Palazzo alla pubblica comodità.
Per Γ invenzione della Stampa in tempo fuo
trasferita dalla Germania in Italia, fece impri-
mere molti Libri, e cercarne moki altri, che
ne mancavano. Dettino per tutta 1' Europa-j
Perfone Letterate , affinchè non perdonando né
a fpefa alcuna , né a viaggi, ο qualunque al-
tro impedimento , procuraflero di rinvenire Li-
bri : ed in fpecie della Libreria Imperiale del-
ia Città di Coftantinopoli depredata, ed inyafa
dagli Ottomani : i quali ο per trafeuraggme „
ο perla invafione de'Barbari fi credevano per-
duti . Pertanto Veggio Fiorentino ritrovò Quin-
tiliano \ Enoch ^colano
rinvenne Marco Celio*
ripido
, e Torrione celebre Comentatore. •
di Orazio- - Invitò il prelodato Pontefice preiT»
di fé molti Uomini Eccellenti nelle Lettere,, af-
fine di comporre, e tradurre buoni Autori dal
Greco in Latino ·τ e ciò produifc tal vantaggio,,
che le Lettere Greche, e Latine, le quali per
il corfo di feicento e più anni erano rimaik nel-
le tenebre dell' ignoranza fepolte r riforgeiferc»
nel diluì ièmpre immortai Pontificato, edac-
rnnftaflero un maggiore iplendore » Balievole
aifeitato ce ne porge di ciò l' Epitaffio' in verfii
latini, quale anche a dì noilri fi fcorge collo?*
cato nel di lui Sepolcro eiillente nelle Sacre_j>
Grette Vaticane, riferito nel TomA~ alL·par-
ghia
190* ia tali parole, eipreifò; ι
-ocr page 34-
( rxariv. y
Offa ΉίωΙαί ΡΡ.. V.
Uhfitafunt 0£mì:TS%cohiUntìflrt.itO$à
JiHren q:rf federai' Sacda B$ma uhi i:
Confilio llluflrìs
,, virtute Ulnflrioromni *
Ex'colmi.dofiosrdéèJfor· ipfé viros *
+d£ft;iliterrorcm
■·,, quo Scifmtt infecerafùrhem^
Rcftitiih mores ^ manìa r Tempia }1 damo**
Tkm·Bermtrdihojìatmtfna Sacra Senenfi
S'aìiffa Jobdei tempora dumcelebrai «.-
Carni fowortfcaputFrldericiy & Cori]Hgis'aureoT
I{es Itdas 161ο fctderc componiti*,
'attica Vernanti' complura volnmJm: lìngua
Tradititi \ en Tumula fimdìte Tkirafacro ?
Callìjìolth immediato Sùcceffòre dèlfo»
$>rariferito iSQcolòF. r volendo emulare la; di
lui iavia imprefa di arricchire·y, ed'aumentare
la Libreria Vaticana reiail oramai celebre per
la rarità de' preziofì Codici , de* quali eli*
eveva fatto acqui ito; mandò anch'egli in trac*
eia de* Libri [fiati occultati al fuo AnteceiTo-
re , da* barbari Traci depredati , e generoia-
tnente: v'impiegò lafomma di quaranta·mila
faida : prezzo dal medelìmo- creduto· molto
bene impiegato> perchè* di sì gran vantaggio
fera per la Letteraria Repubblica -
Pervenuto al Soglio Pontificio Slflo Ifc
della Rovere', fece ogni sforzo,. ed usò ogni di-
ligenza in far cercare per tutte le parti del
Mondo· varj. Libri a fine d'ingrandir fempre
più la Vaticana Libreria ; di modi che non
perdonando a ipefa alcuna, in breve la ri-
duiTc
-ocr page 35-
( χ χ χ ν. )
ffuflfe cosi copiofa, e ricca , che merito fin
d'allora di ottenerne fra tutte le altre di quei
tempi il primato. Coitimi il Violina di lei Cu-
ftbde : in ciò feguitando le. treccie de' Ponte-
fici fuoi Anteceifori, fin da quando la Libreria
dimorava predò il Laterano,. alla di cui cura
furono, Tempre detonati Prelati inligni, <l>
Cardinali ilìuitri,. e per·la dottrina , e per il.
merito, di cui erano fregiati. Aggiunfe al ri-
ferito Tlatina altri Subalterni Miniftn,' aiie«
gnolle fufHcienti entrate 5 sì'per il mantenimen-
to di eflì, che per far compra di nuovi. Libri ;
e collocò la medeiima in quattro Stanze orna-
te di pitture a frefco efiftenti nel Cortile del
Pappagallo,. ridotto in oggi ad"ufo di Floreria
de' Velluti, come fu accennato nel Tomo 2..
Mp-44. ΡΦ45& ove nella prima di e(Te ftan-
ze in piedi d'un gran quadro dipinto a buon
frefco fi leggono i feguenti Veri! Latini ;.
Tempia, domum cxpofitìs vìèos,,. Tontes,. fo-
ra
, mania,.
jrtrgmcam-TrìvU quod reparamaqmm :
Ttifta lìcetl^aiitis ftatuis dare commoda portut »
Et Fàticanum cìngere Xifà Jugum ..
Tlus tammVrbs debet:.. T$am qiue fqttallore Γα*·
tebat
Cerwhr in celebri Biblìòtheca loco-
Eiìend) mortoli Platina,, fu da Siflo IF, prc^·
fcelto* in· Bibliotecario Gioì Antonio Buxl Ve-
'fcovo Aleri'enfè fuo- Segretario^, perfonaggi»
affai benemerito , sì per la.ilm icienza.,; come
b 6                  alh-
-ocr page 36-
ζ Χ Χ Χ: V Κ ).
altresì" per le mirabili doti del di lui ; animo· *
conforme ne fa fede V Ifcrizione 5 die ai di
d'oggi il: legge {colpita al fuo Sepolcro efiften-
te nella Gliieià di S.'Pietro in Vincoli in talli
termini :
fo. <Ant.EpotAlarkn. Gne de/Buxis.
Τ caria Viglevanen* Xjfti Hit. Tvnt.. Max-*
1{. E. F. Blhliothecarioy SeuxtdvtOq.Jfaterandèi
Senattù ac totì Ecclefid- atro·., ψι fmt pi'etate-
Iris ìnfignhyde "Patria, ^Tarentìbus y^nicts.
jE t omnibus benemeriti^
facobus Mr. Ger. Ticntifì-
rix:^mLFiL,M. Pi. D> XÌL
®hìii xAntfobìki mcgcclxxv.. TrìàJslom.Febr*
£eoneX nel'di'cui. gloriola Pontificato-
li vide rinniiovato in Roma il. Secolo d'oro si,
delle·Lettere , che delle belle Arti, chiamò·
ila varj luoghi Uomini dotti filmi, avendo pre-
fcelto. per fuoii Segretari 7?tetro Bembo , e GLir-
mmo Sitdoleto
, ambedue fregiati in appreOTo;
^ella Porpora Cardinalizia fc Commife il ma»
gnanimo Pontefice la-cura della Libreria Vati-
cana a Beroaldo U Giovane, dichiarandolo, di
tflk Bibliotecario . vegoftino^ifo daSeazafu.
prescelto, a leggere in Roma Fìbiòna ;, Crtfta*
faro V\Arelino
la Medicina ;, Girolamo Rotticela
U
fc teggì j, Jano Tarvafm le Lettere Latine;;,
-ocr page 37-
(xxxvii.)
e
M/w Ctocttfe figliuolo di Daweiw» ν mie- ,
.nò le Lettere Qreche . Per opera di tali Lu-
minari della Letteraria Repubblica di non po-
chi volumi fu accrefciuta la Libreria Vatica-
na ; ed in fpecie del celebre Sueffano, il quale
commentò tutto quello, che dalla penna di J&P
fiotìle
era flato alla Poiterità traimelo. <
Ad ognuno è noto;quanto la Libreria Va-
ticana foife a cuore al Pontefice Marcello Π.,
della Inclita Famiglia Cervini di Siena mia
Patria, per eterne flato della medefima per
più anni il fecondo Cardinal Bibliotecario ;
come altresì per la gran paflìone » che perle
Lettere , e per i Letterati ei nudriva. E fc
Tinvidiofa morte non aveife mietute le comu-
ni fperanze nel principio del. fuo Pontificato
di foli ventidue giorni comporto , a maggiore
efaltazione fin da quel tempo ella farebbe per-
venuta .
Le penofe cure del Pontefice S. Τ io V* ·,
e legravofe anguille , dalle quali fi trovò op-
preifa la Chiefa nel ilio Pontificato, punto non
io dubiterò da quei premurofi penfieri,che nu-
driva la fua paterna amorevolezza per la nò?
ftra Vaticana Libreria : Mentre comandò, clic
da Avignone in Francia foifero trafportati a
Roma centocinquanta Volumi di Lettere dì
diverfi Sommi Pontefici, e che foifero rac~
chiufi nella Libreria Vaticana, come fi dedu-
ce da una-Ifcrìzione Latina efiltente fra le_>
molte altre nella prima ilanza della Corsìa de-
fira della medeiima , cioè :
b 7              Tlm
-ocr page 38-
£ χ χ χ ν γ ι f. }
Τ MS Tapa V. Centum quinqnaglnta offio Vo*
lumina Lifrerarum diverforam Tontificnm <A<ve--
niomin Bibliotbecam Vatìcanam afportarì juhet.
La vaila mente di SifioV, coniìderand»
che in troppo ofciiro■·, ed angli ilo luogo era:
collocata la Libreria Vaticana, difpofe di ri-
porla in luogo più adattato, più luminoibi e di
fornirla di tutti quei "comodi, ed abitazioni *
che perla mede lima , e per quei, che di eOfè
doveano averne cura, erano del tutto neceiTarj %
e volle adornarla di tal maniera, che il tutta
corriiponde.Te a quella magnificenza , e ipler**
dorè T chele le convenivano-. Tanto più che
un altro Siflo Suo predeceibre άύ niedeiìrn:>
nome , e della iìeifa Religione aveane preia
Paflìiftto d'ingrandirla quanto più fi poteva..
Avendo confiderato pertanto, che niuna parte
ad Palazzo Vaticano era capace , e adattata
per il detto uiò ; e d'altronde che il gran por-
tile di Belvedere a forma di Teatro fin dalla
fua prima origine desinato, lafciava una gran
parte uqÌ medefimo inori di proporzione : at- \
teiòchèle magnifiche Scale in fine di eftòfib-
bricate da Bramante Lazzari d'ordine di Giti-.
Iloti,
per poter con maggior comodità paf-
iàre alla parte fuperiore di detta Cortile , al-
lora diviio in due piani ; e fulla di cui fupe-
rior teilata rifedeva il Calino di Belvedere.^
eretto da Pio IV. ; la quale a guifa dei Tea-
tri antichi con iomma magnificenza in tutta
la fua lunghezza fi eilendeva per il tratto di
palmi mille trecento cinquanta : lafciata uri
area
\
-ocr page 39-
àrea baiìevoìe di lunghezza palmi 570, al
detto Cortile di Belvedere f ft inalzarvi ma-
gnifica Fabbrica y feguendo» l'iilefs'ordme de
Portici, in due ampi piani divifa ; il primo
de1 quali ad ufo deir Armeria- fu deltinato ,.
ed. il· fecondo per comodo della Libreria Va-
ticana impiegato. Ordinò di più., che la Fac-
ciata la quale corrifponde,- dalia parte del me-
deiìrno Cortile-, folte adornata: de' mede fimi;
Ordini d'Architettura, che ricorrono negl'al-
tri due laterali Tuoi braeef ; ed r vani delle Ar
catefece dipingere a chiarofeuro, con figure*
Patti, Felloni T Leoni,, e Monti ailuiTvi alle
gentilizie'di lui Armi - Lemedsiime {colpite
ίη marno fcorgpnil nel fello della fineftra di
-mezzo della detta Libreria ;; e fopra i'arcp
«1 mezzo del fottoporto Portico lotto la corni-
ce leggeii in una lapide di marmo la feguentc
Latina licrizione .*
Sixtm V. &--$·
Bibliotìiecam aàificttuit
Torticm conflruxit
Λη. MDLXXXVIU*
Tont* UL                       j
Né ilfolo fpazio di mezzo , il quale uni-
fee, e collega i due bracci laterali di detto Cor*
tile, fu deitinato per ufo della medeiìma· Libre-
ria ; ma eziandio altre Stanze si a deftra, che
a" finiitra fece coftruire : oltre le comode.»
abitazioni per il di leiCuilode , e Miniitn m
più piani divife. Ma ciò,che immortalò il no-
me di detto Pontefice , avido non iblo dello
CtX"
\
-ocr page 40-
fabilimento perpetuo delia fteila Libreria ; ":
ma molto più anziofo del di lei quotidiano in-
grandimento , fu lo ilabilirvi la Stamperia Va-
ticana fìtuata in alcune ihnze terrene 5.come
fi raccoglie da una Latina iicrizione collocata
fopra la Porta principale didelfe, (conforme il
riporta Hutio Tanza nel fuo Giardino di varie
Lezzioni pag. 322.) da eiTo lui in tempo fuo
v*d ita , come ilegue :
Typograpjia Vaticana
Mmno Confìjio a Sixto V, Tont. Max.
ΙφίΡν.ι ad Santlormn
Tatmm Optra refiituenda
CathoUcamque BgUgionew tota
" Terramrn Orbe propagandarti .
Nella prima vailiifima Stanza adunque
-a due Navate coiirutta con groiTi , e propor-
zionati Pilaftri in mezzo, che ne foilengono
la fuperior Volta 5 unitamente a due altre in
fondo di effa da alcuni Archi divìfe ; fece col-
locare tutti gl'antichi ili mi Manoscritti daiuoi
Predeceflbri radunati , ( con altri che il me-
deilmo Pontefice fece trasferire dairArchivio
Vaticano) , chiamandola perciò Regio-Vati-
cana. E nelle due fuifecutive Stanze della_»
Corsìa a finiitra vi fece racchiudere tutti quei
Libri di prima, e genuina impresone , i quali „
dalla iopracceimata Stamperia Vaticana irux
gran copia quotidianamente venivano dati alla
lice . Tutte quelle Stanze nelle Volte , che
nel-
-ocr page 41-
( χ l r» y
nèh laterali pareti fece, ricoprire dì' vagliim>
me pitture a frefco,, e produzioni de' migliori
pennelli della fua Età .. Efìendendo più oltre ili
detto magnanimo.Pontefice i fiioi vaiti penile-
ri, volle provedere con Decreti-xda; oflsrvarfi:.
inviolabilmente da i fùoi Suceeifori, al go-
verno,, ed ammin ritrazione della predetta Li-
breria, come dell'uno,, e dell'altro ne fanno
fede le due Tavole di marmo efiiknti, ai lati; '
della porta principale della medefima dentro,
la Stanza delli Scrittori Vaticani in tali parole^
a delira cioè t
Sìxtus T. 'Pont. Max*
BtblÌQthecam *4pofiolicam
$4n£t~ìjfimìs priorìbus illis Vontificibm
qju Β. Tetri voeem dudiewnt
wìpfts adhuc. jìiTgentis Eeclefm primordio
wehoatam ,
Tace Ecciefi<£ realità , Luterani- tnfiìtuiatm
a pofierìgribw deinde in tfatkawm,
ut adufus Tontìfictos par attor effet
trandatam, ibiqjie a l^tcolao V.
*u£lam'-, a. SìftolV. injìgnìier exctdtam·
quo fida noflrx t φ vetemm Ècdefìaftkdt
iìfciplina rituum documenta omniha lingutk
expreffa & aliorum maltiptex
Sasrorum copta Bhror.um tonferà aretwr
*d puram <& incorruptam fiati, *
& doSìrinis verìlatem
perpetua.fucccffionc;
ϊη nos derhandanj'
t&v amarmi due osUtimmam
mm
-ocr page 42-
Q TLtuy
mm loco depreffo » ohfcHrw
&■ ìnfdubvìfttaeffef
éuL· per ampia, veflibulor
cubicmìs cìrcuw ,, &" infra
$al'is r ftorticìbuSy totoqiie (edificio
a fundamentìs extmtio
■ $èbfèllii$ r pìutéfipie. dìre&ls,, lìbrìs difpoftits:
ìnbimc editimi .> perlucid%mt falubremì
;; mjgìfque opportunum locum exiidii
pìèìurìs illnflrìbm undique- mnamt
lìberaiìbufquedoiirinìs
& pubBca fluiUonvm· utilìtati'
dìcavit
Λίιηο* Μ. B~ LXXXFim,
Tontific. 11L·
Dalia finita parte ίί legge la fegueiite r
SìxtìV. *Pont. Max.-
"Perpetuo' hoc decreto de Lìbris Faticante'
Bìbliothevae confèrvandisr
qua infra funi [cripta hnncmmoduffi-
fancìta funto'
ìnviolatequc obfervautor \,
T^emMlibros5 codicesr volumtM:;
hu'fus Vaticana bìblìotheas·
ex ca aiiferendì, extrabendi'
aliòve' afportandi
mnB'M'ìotbecurìo ncque cuflodiSuS' -
fcrièi/qite'i nequequibufvis alìw
cujupv'ìs ordinisi <&dignitatis
^ &β de lìcenti'a Surnmì Rgm. Tont.
fcripta manm
fàcdtas effi.
-ocr page 43-
$t qfib ficusyfectrit r tib'ror
mrtemve diq.idnr affilitene?
mraxerii:, degrèfferji r ragerttqim. ,
Cùncerfifirìt * comferir
dolo mdo'i
Um À'gdèltùm' commumontefetlm
md'eàiWm-
MutBematis vincalo
eclligatus efia
.# qtioqmm·. prteterquan»· B$m.* Tonfo,
ne· abfdviiar ·*
Taoh F. conofeendò i biiognr della" li-
Ire ria Vaticana,, per etfere sfornita dineesf-
farie rendite v attefo* il.numero·maggiore de**
Miniflriv de" quali eiTa aveva-biTogno ρ e- Jat
granvaftità del: luogo, pereuÌ ogni dì-viepiù:
fi accrefeeva $' emanò una?; Bollala. coirciudo·*;
tò la medeiima: di tutte le rendite proveniente
dalla? Badìadi S. Ima di Venticano dell' Or-
dine di" S„. Benedétto nella- Diòcefr di Bene-
vento·*,, confegnandola indetto nome al Cardi*
nate Torres
di' .quella· Bibliotecario;· Indr per-
la· di' Iiii morte; crea· nuovo' Bibliotecario· il
Cardinale- Scipione Bòrghefeiuo
nipote *. Fa rac—
chiudere; nella libreria'- Vaticana' gran copia-
di Libri, ftampati';: e finalmente, di akrf eccel-
lenti Manofcritti.Greci, e.Latini*L'aumenta, e*
rarricchifee·,, come fi legge nelle tre Menzio-
ni Latine Icolpite si nella prima,· clìe nella fe-
conda Stanza· della Corsìa delira, dal medefimo·
Pontefice fatte aprire t edomate di eccellenti
-ocr page 44-
( X LI-V- )
Pitture , indicanti le più gloriofe imprefe di
detto Pontefice : vale a dire :
Taiins Ψαρά V. Bìbliotheca Faticano
amplum annnum redditum attributi -
Tanlus TV. V.
wagnam Librorum copiam typis· -
defcriptorum BtbHotheca Vaticana.
adfkit'::
Sciphnem Cardinalem Surghefmm
: ex Sorore Ts(epQtem',             .·■<■ · s "
Sedis oipofiMca Bibliotheearium creai + '
Taulus V* Tont. Max.
Bibliotbecam Vatkanam optimis
Godìcibus manufèriptis Grecis , iatinìfqm
anget \Λη* cidio-cxi*
Tontific. VIL·
Vrbam VITI.. iti quegli, che fece traipof-
tare a Roma la celebre Libreria Palatina itata
donata da Maffimìliano Duca di Baviera al Poti*
tefice Gregorio XIV*. Fece aprire una nuova
Stanza nella ilniilra Corsìa per Io avanti in-
forme r e. rozza, facendovi fare ί neceflfarx
armadj per ivi collocarla,. e confèrvarla , co-
jpae fi legge nella Ifcrizione Latina in dettai
Stanza anche aldi d'oggi elicente ;
Vrbanw VUL· Tont. Max~
àomplura "Palatina Bìbliotheca Volumina nohìles
tìidelbergka Vittoria manubias 9 Gregorio XIV.
*
& vépafloliùe Sedi a MaxlmUiano Bevavi a Duct
amata B^omam adduxk r opportunis armarm In.
^aticam conduci lQCimruJdeman$£A.% αίψς m$
for-
-ocr page 45-
( XIV. J
firmai* in tane fpeciem redegit, & perfpicm .Ip*
cidarim
nftoreexornav.it ^n,Dom.MOCX^xiv.
! * Né te nota Libreria fufcarfa delle lar-
gita del Pontefice Uleftandrò VXL, mentre alla,
medefima fece generalo, dono di buona parte
della famoia Libreria de' Duchi d'Urbino, fat-
ta d'ordine fuoin Roma trafportare , accioc-
chè con maggior ficurezza ivi fonerò cuitoditi
i preziofi, e rari Codici, i quali con tanto di-
foendio, ed accuratezza la SereniiTima Caia
della povere aveva da tutte le parti radunati :
come ne fa teuHmonianza la Latina Iknzion^
efnlente alla delira della fopraindicata terza
Stanza, in tal guifacioè;
Alexander VII. Tont. Max*
WtìquA ornnis generis
, omnmmque Lingmrm
VrUnatis Bibliothecx mannfcripta mhmma cut
miorem cuftodiam αψο perpetuitatsm Vaticane
adjmxk
^ùi.SalMDCmt-
Tmocentìo XL arricchilla di numero ar-
ca cinquecento Libri Cinefi , ilampati ιγ
quelle Regioni, e loro linguaggio; quali da
quelle sì remote parti furono traiportati dai 1 a~
dre Globet della Comp. di Cesa ì ed al medeumo
Pontefice donati.
                           ■ ■ -
^leffandro Vili, il primo annodi fiial oa»
tificato regalò alla Vaticana Libreria mil e
novecento CodicrManofcritta di. quei,, che la
Regina di Svezia aveva fatti raccogliere, con
alami altri delia propria, privata Libreria.·
-ocr page 46-
( il vr. )
Fece i medeiimi racchiudere in alcuni armadi
dalmedefimoeipreiramente fatti fare,, e deli
iuearnu neJli ipecchi dieiE rifaltate $ e col-
locati nella, terza Stanza delia Corsia a delira
«tal medeiÌmo Pontefice fatta conVuire nel Por-
tico ,. che fiancheggiava il: Giardino' Segreto
dietto della Pigna. Ordinò altresì che tale_>
Stanza foife in avvenire denominata Libreria
Aleifandrina dal. Cu®· Nònne.:: Come: di tutto
ciò ce· ne f&teftinionianzra PIfcrizione Latina
fcolpita in marmo, edefillenteiòpralaporta,
}a quale alla quarta futTecutiva Stanza ne por-
ge l'ingreiTo , in firn ili note , cioè;.
\Aexcmfier VllL·
Gtìiobomts. yenettis, Tbnt. Max»
;t
ììììU' JHontgmtos .Confcriptos..
Codices. ex. iis.·
■'■;' jjhtos. Cbrlflìm', ^éxandra*
i Λ
          '" Svecorum·; Bregma:
Wndique. conquifierat',. ftleffihfr
ψ#Ηαϊ.. quoque. e.fua. domeflka.,
Bibtìotheca, idàjeBh ..
Vaticane^'.- attributi.,
<#·"- vélexandrind?v nmmpatione·
propriaqiie*> canta'·» difiinxit.*
ÌMW* MI DC. LXXX. Tont.L·
Al" magnanimo Pontefice· Clemente XI. è
déBltrice la Librerìa Vaticana del: quadratale:
rilbramenta di" tutte ledi lei Pitture > perii
fungo· laifo di un Secolo e. mezzo: già fcoìorite r
e-dal vorace tempO'in parte danneggiate,- Ol-
ii^ Γ accreicimento di due mila·: Manoicritti
Orienr
-ocr page 47-
( XL VII. )
Orientali portati a Roma dall' Eruditiflìm·
Monfìgnorc Giufeppe· Ujfetnan ,, odierno^ Cullo-
de delìaniedefima. 1 Manofcritti Periiani, e
di altre parti delL'Oriente raccolti nel luo
viaggio da Tietro della Falle: facendoli rao
chiudere nelli Armadi" a delira della fopraenun-
ciata terza Stanza , come il raccoglie- dalla
Ifcrizione. Latina eiiknte al di lotto del Sar-
cofago» rozzo „ iòpra di cui in una catfetta
fi confèrva un lenzuolo di tela· teffuta, di filo
é* amianto·, e che: riilede fotto l'Arca deliaca
gran favata della Prima Stanza r cioè r
Clemens XI. Tont*. Max..
BìUiotbecam Vatìcamm
tefettis pi&uris prope evanefcentìbtà
inprìft'mum fpìendorem refliwtanr
vetiiftijpmis codkibm manufcriptis
Sytiacispr£fertim r & ^Atahìcu,
*£. inferiori Ègypto conquibus-, & aveftir
di'aque liner aria fupelleftile ΜΜΕ^φρ
afbeflìna rara magnltudims findone-
wpgnr ptifeorum; temporum moimmmt^
una mmtirna marmorea
in qua · combnfììì ciheribiis · .,
circumjc&a latiterai;
ex: antiquis&rbìs mìnis effojfet-
donavit
Unno Domini MùCCxy..
Tontìfienfm: fui XV*
Clemente XIL
fu quegli, cheaggiiinfe k.
lungtiiifima quarta Stanza della, fopraddetta.
delira. Corsia per. ufó dell* Vaticana Li ferma?,,
1*
-ocr page 48-
(Χ L VI I Ι. )
la quale riempì di lunghi, e maeftoi! Armadi,
ove fece racchiudere quantità ben grande di
Libri ilampati : parto della di lui generala li-
beralità : oltre non piccai copia d'altri Libri
donati dall' Emo Cardinale ^Angelo Maria ^ui-
vini
flato Bibliotecario della medeilma , cò-
me ben il raccoglie dalla Latina Ilcrizione in
Lapide di marmo icolpita » ed efiitente al de-
liro lato nella metà di detta nuova Stanza :
cioè ;
Clemens XIL Τ. Μ. Corfinw
ixcipìendis
, & adfervandis ìmpreffis Codicìbus
tam fua lìberalitate
quam dona Cardi noi is .Angeli Maria §>wrim
S. %, E. Biblìothecarìi
ad rei UterarL·
'Φ* Biblìotfectf Vaticana ìncrementnm collatìs
wvifque alHs Llbrorum àcceffìonìbus
infignìs ιΑπΙα kujus adiitamentum
ejtifdem Bibliothem [patta laxamt
armaria
, pluteofque cwftruxìi
\Ahno Domini 1752. Tont.$* V
E finalmente il Sapientiflìmo Pontefice
Benedetto XIV,, oltre molte altre iniìgni lar-
gita ufate alla Vaticana Libreria, vbìh eter-
nare il diluì nome col gratuito dono di più di
tremila trecento Codici Manófcritti : in parte
dalla di lui privata , e non ignobile Libreria
fcelti 5 e parte .comprati del proprio dal Pa-
trimonio Ottoboniana: e con tale aumento
la rendè Tempre più infigne y e commenda-
Itile y come ben la dichiara Pifcrizione Lati-
na
-ocr page 49-
( X L 1 Χ. )
uà collocata a finito della- fopraenuneiata
Benedittus XIV. Τ. Μ.
Mufeo Faticano
antiquaria jupdkBile amplìffvmz
exornato
Bìbliothtcam
piufqiiam 3300. manufarìptis
{                           Codicibw
diìs ex privata Bibliotbeca fua fcleftk
aliis ex Othoboniano "Patrimonio
aere compar&tìs
Werarum €ommodo
-, & ScientUrum
incremento
mmifice auxit
Jin.
ϊ749· Toni. 9.
£d ecco per quali gradi di magnificenza
è giunta la noto Vaticana Libreria a quel
iommo pregio , e vanto , che iopra qualunque
altra neli' Univerfo Ella meritamente ottie-
ne . E che ciò fra vero , ben lo dimoiira il va-
ilo fito, che la medefima abbraccia ·, i rari Co-
dici , de* quali è fornita ; gl'ornamenti di pit-
ture , onde fi vede adorna ; i Monumenti Sacri
de' BaiTirilievi·, delle Menzioni, de' Vetri Ci-
miteriali 9 delle Lucerne antiche nelle Cata-
combe CriiMane ritrovate , delle vetufte Pin-
ture , -delle Croci Stazionali , degl* antichi
Crocifìift di metallo, -e delle Crhtiane Gem-
me legate in oro. I Dittici d'Avorio, i Cam-
mei rari, ed altri intagli. GÌ* antichi Diplo-
matici Piombi, la copiofa raccolta di tutte
-ocr page 50-
le Pontifìcie Mon'ete d'oro, argento , e rame.
I Sigilli Criftiani di diverfeChiefe, Vefcovi,
e Monafterj in metallo ; ,Le Statuette profa-
ne , i Cammei, i Medaglioni d^oro , 'e d'ar-
gento indicanti la ferie antica de' Cefari , ed
altri Imperadori domani, che In eifa fi con-*
fervano -.
Se fi -efamìna la fua ivafta fituazione *
forma eiTa un Tau Greco·, la di cui afta fi
prolunga per palmi trecento ottantafette ; e
i due brace] di teitata.fi eiìendono per palmi
mille dugento feiTantatre : fpazio per vero in-
-credibile -, fé fi trovaOTe fcritto prelTo qualche
Monco di altra confimilFabbrica adulbiòìo
.di Libreria.deiiinata . E pure quanto la men-
te umana e fallace ! ciò che di altre Librerie
appena fé ne crederebbe Ja meta, ocularmen-
te offervandolo nella noftra, convien che_j»
ogn'un ϋ acquieti, e ne confeifi in quella par-
te l'iramenfa grandiofità. Se l'occhio vuol
trafeorrere i fuoi fguardi nelle di lei pareti
fregiate tutte d'ottime Pitture : ciò che di«
verfi volumi .contengono, sì rifpetto la ferie
.de* Concili Ecumenici della Chiéfa, delle più
infigni Librerie delPUniveriò, de' più illufiri
■ Uomini, à' quali fiamo debitori delle Alfabè-
tiche Invenzioni, le gefta de'Santi Padri, -de*
Filofofi , de' Poeti, e degl'Uomini Letterati,
tutto :ne feorgerà ivi eipreifo, ammirandone
l'ingegnofo penfiere di chi inventolle-j € di
chi con maeitrevole arte le efegui. Defidera
il curiofo Foreitiere quietar la fiia mente cir··
ca
-ocr page 51-
βλ V indubitata, e mai interrotta ferie pei
tanti Secoli di noiira Cattolica Religione ?
ambifce di ammirare i glorioil trofei di tanti
Atleti Criiiiani, i quali {offrirono gì' Eculei}
« tanti itrazj, de'quali le Geila de* Martiri
fono ripiene? Il Mufeo Sacro appagherà le
iùebrame. Curiofo forfè ineifa pone ripie-
ne per iaziare ila propria anzietà di rimirare
con i proprj occhi gl'avanzi della cieca Genti-
lità : vale a dire ì falli Idoli, te Gemine , le
Impronte in pietre dure , e preziose 2 Vuole
addottrinarli nella raccolta delle Medaglie le
più rare, e degne delle fue ricerche l II Mu-
feo Profano gli fervirà dì norma, e guida·
Che fé alla immenfità de' primieri, ed in .buo-
na parte Originali Codici M-anofcritti, ed il ri-
manente le più genuine e fedeli copie , ei ri-
volge li fguardi 5 troverà nei tanti, e diverii
Idiomi, che fé gli prefenteranno , cioè Ebrai-
ci , Samaritani 5 Siriaci, Arabi, Cineii, Co··
ptì, e Copti-Arabi., Turchefchi, *e Turche-
fchi - Arabi ·, Ferflani, Etiopici, Armeni ,
Greci, Latin!, Francefi :9 Spagnuoli, Tede-
fchi,, ed Italiani, con che faziare i fuol apr
petitofixleiìderj. Mentre nonfolo vi rimirerà
la divertita de' Caratteri de^più remoti Secoli;
ma altresì le forprendenti Miniature, legatu-
re , s\ antiche , che moderne di non piccol
pregio., delle quali eiTi ne vanno adorni. I vo*
lumi ftampati della prima Edizione fono ini
:onfiderabil numero. Chele la prodi ;iofa_^
iomma de* primi di trenta mila novetmto qua-
ratfr
%
-ocr page 52-
{ L ϊ Χ. )
ìfiMt'à % é 'de* fecondi di ventifei mila fettecentv
[Manta ^
che unitamente compongono il co«
jp folio numero di Cinquantujetie mila Settecento
dieci j
non fembra che uguagliar poffa qnello,
di cui Fono compofte tante altre celebri Libre-
rie , sì eitere , che qui in Roma : almeno per
la rarità de* medeiìmi in sì gran copia è meri-
tevole la noilra Vaticana Libreria ; e per tut-
to quel ch'eflfa contiene , come di fopra fii ac«
cennato, di ottenerne fopra tutte le altre il pri<-
mato . Dunque mi farà lecito di anteporrei
quefta sì nobil parte del Palazzo Vaticano a
qualunque altra fua porzione ; mentr'EUa for«
ma , e formerà fempre più il di lui miglior
pregio. E fé con più vivaci tratti non mi è
flato poiTibile di farne ai miei ForeiKeri una
preventiva , e meritevole narrativa 5 La pre-
«iiiva Defcrizione di eiìa, che di tutto il
rimanente del Palazzo Vaticano , e fuoi an-
neilì io men vado a far loro ne1 feguenti Ca-
pitoli , fervirà di ballante riprova di quel
tanto che fin qui ho loro in abbozzo accen-
nato .
                                                       1
0 y*"^«*VT^t °
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-ocr page 53-
ϊ
NUOVA DESCRIZIONE
DEL VATICANO.
capitolo l
.Del gran Corridore della Cleopatra, e dì alcune
abitazioni, alle quali in principio del
medefimo β a ly ìngrejfo.
Ο ρ pò avere con h dovuta efat·
tezza efaminati i Tre Piani
Reali, che formano si augnilo
Palazzo Pontificio , e diverfe
-abitazioni nel? inferior.parte di
eifo finiate, è tempo oramai che ci.portiamo
ad efaminare quelle nella fuperior di lui parte
collocate , le quali al certo, inilufìngo faran-
no per arrecarci non minor diletto e ftupore
delle già fin ora nel fuperior fecondo Temo di-
viate . Traverfando di bel nuovo il già noto
Cortile di S. Damafo, fa duppo che alla Scala
a Cordonata proiTima ali* Armeria, ne drizzia-
mo i noftri paifi ; e ialiti i due branchi alla me-
TomML
                       Λ                de-
-ocr page 54-
2                  ^uova Defcr'izwne                         |*
defima confecutiyi, come divifammo al cap.3 7."
del Tom. 2. della ρreiente Deicrizione , alla
delira del ripiano che ne vien d' appreflTo, in-
contrai! una Porta grande con ietto tondo , or- p·
nata per di dentro da grandi bugne , e piccole
con quattro cordoni avanti di e ila centinati. Sa-
liti i medefimi fi ha Γ ingreifo al vailo e ben
lungo Corridore denominato di Belvedere , ο
fia della Cleopatra, a motivo d> una iniìgne
ilatua in fondo di elfo collocata. A egli di lun-
ghezza palmi mille trecento due incirca , e pal-
mi trenta di larghezza, venendo da volta a bot-
te ricoperto , e da ottantanove catene di ferro
rinforzato . Fin dall' Anno 1403. vanta un tal
Corridore la fua edificazione fotto il Pontefice
Giulio II. , allorquando ei medeilmo intraprefe
di unire le abitazioni di Uhff\ndro VI. coi
quelle d'Innocenza Vili, a Tor de Venti per
via di due lunghi Corridori, e racchiudervi lo
ftupendo Teatro di Belvedere, come fu dimo-
tfrato al Cap. 41. del detto Tom. 2. quale poi
ricevè divedi riattamenti fotto li Pontificati di
di Taolo UL , di Tìo IV., di Clemente VII. di
Vrbane Vili., e di altri Pontefici fino a npftri
dì. Scorgefi nel mezzo della facciata , a Ìiniftra
entrando, un altra porta murata con Hip iti, ed
architrave di travertino fcorniciati, e gradino
fotto, fopra della quale riiìede una Cimala di »
travertino riiàltata dalle parti, ed al di iòpra
della medeilma vedeiì un riquadro Umilmente
di travertino {corniciato , ed orecchiato con
fette Campanelle nell' orecchiatimi' di fotto ri-
fai* *
-ocr page 55-
T>el Vaticano.                     3
faltato da maicarone nel mezzo, e cartocci dal-
li lati ; dentro di cui racchiuià viene una Lapi-
de di marmo con Ilcrizione indicante , che Or-
bano FIIL
Panno 1623., ed il decimo di fuo
Pontificato riftaurò il preiente Corridore^
dall' antichità danneggiato , e per le ingiurie
de' tempi già vicino a perire , avendolo nella
preiente , e miglior forma ridotto.
L'altra Facciata , la quale incontro al Por-
tone dell' ingreifo rimane, cominciando dall'an-
golo , vedeii comporta fino quaii alla metà del
detto Corridore di un muricciuolo , ο ila rifallo
di materiale in altezza dal fuolo di palmi quat-
tro incirca , interrotto però nel preiente Ponti-
ficato da tre Pilaiìri, e fuoi controp il altri ; in
dirtanza l'uno dall' altro di palmi trentuno e
mezzo ; i quali effondendoli di proipetto per
palmi fei e mezzo, rifaltati dalli iòlidali muri
per palmi tre , s'innalzano fino all' importa del-
la fuperior volta , e formano con le loro faice 5
e controfase arco per maggior rinforiò della
medefima , continuando Ρ iiteifa perpendicola-
re corruzione delli tre inferiori archi additati
nella fottoporta Armena , come da noi fu ac«
cennato al cap. 39. del Tom. 2., affine di con-
validare , e rinforzare l'una , e Ρ altra volta ,
che minacciavano rovina. Pofano fopra 1' ac-
cennato muricciuolo altri diciotto pilaftri, e
contropilaiìri con bafamento fcorniciato rifatta-
lo , e cimafa fopra , con altra cimaià , che fa
ii .polla alla fafcia la quale forma arco addolìb
1 - volta , importando dall' altra parte fopra la
A ζ               cimo
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4                  ^uova Defcrìz'ione
cimafa de' pilailri, per effere il muro uq\ tutto
ìiicio - Nello ipazio tra un contropiìailro , e
1' altro , vi fono tre vani di fineftre ftrette con
fello tondo , che formano archetti con fuo pa-
rapetto lòtto corrilpondenti nel Cortile di Bel-
vedere , con due Colonne zainate nel mitro,
una per parte alati di quella dimezzo. Sono
quelle Colonne ornate da baie atticurga , e ca-
pitello Dorico ; ricorrendo per di fopra al pari
de' detti Capitelli la Cimala andante che reità
fopra i pilailri, con ^ lunette tanto da una
parte , che dall' altra ; poiché i vani degli ar-
chetti dimezzo degli ittómi tre lìti reilanophi
larghi, ad ufo di fineftre grandi con parapetto
a balauiirata, e gradino fotto di travertino-che
fa ripiano. Poco dittante dall'-ultimo archetto
vi è un arco con maggior rifalto di pilailri, con
bafe e cimafa che gli fa impoila, recandovi ac-
canto la metà del medeiimo altro pilailro limile
con mo contropiìailro, dopo di cui militanza
di palmÌOtto incirca trovafi la-Porta principale
della Librerìa ornata -con ilipiti di travertino
fcorniciati, ed orecchiati dalle parti, forman-
do orecchiatura più alta fopra dell' architrave .
Efiile in mezzo alle dette orecchiature una bu-
gna Hfch con Ilcrizione del Pontefice Sìflo V*,
con due pilailri dalli lati de' detti ilipiti riqua-
trati, e fcorniciati nella faccia , Triglifi fopra,
e campanelle fotto. Ricorre al di fopra deMèt-
di Triglifi il fuo Collarino , foilenendo quelli il
" llipcrior architrave, fregio, e cornice rifaltata
fopra il medefimo fregio con mezzi fronteipizj
tondi,
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Del Faticano*                     $
tondi > ed un arme nel mezzo acll' enunciato
Pontefice adornata da iue cafcate di fedoni at-
torno con altri contropilaitrini riialtati iòpra la
predetta Cornice ; eflendo finalmente i fu iti di
detta porta foderati di ferro , con due armi di
metallo d'Orbano VUL
Segue in diitanza di palmi ièfìfantatre in-
circa altra Porta più piccola con ftipiti., ed ar-
chitrave di travertino icorniciati, la quale eor~
rifponde nella Stanza de' Legatori di detta Li-
breria , che ferve anche di Sala all' Abitazio-
ne di Moniìgiior Primo Cuftode, che ivi rive-
de . Paifata la medeiìnia iònovi due bislunghe
fineftre per traverfo dittanti Ρ una dall' altra ,
alte dal pavimento per palmi nove incirca, con
ferrate a mandola , quali riferirono nella iud-
detta Abitazione ; E fopra il Dado della volta
in ugual diitanza Γ una dall' altra , ve ne fono
due altre più piccole con ferrata a gabbia , e
gelosìa nella prima a piombo della Porta. Pal-
lata la fuddetta Porta indiiìanza di palmi no-
vantafei e mezzo incirca trovafì altro arco con
fello tondo lifcio , con importa fcorniciata , e
pilaitn fotto con bafamento fimile . Dopo di
elfo fegue il rimanente di detto Corridore, con
volta a botte lìfcia , ove nella facciata fuddetta
ciiibno tredici Lunette con fineftre in dentro
mezze tonde, reftando il vano delle prime mu-
rate. Dette Lunette importano fopra una Ci-
mala di travertino , che rerta al pari dell' Im-
porta dell' Arco , la quale ricorre tra I' una, e
* altra , ed al piano ad pavimento lotto le me-
A 3                dciì-
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6                  ^[u<wa fìefcrìzioné
defime Cimafe vi è un bafamento di traverti-
no , denotando , che li vani prefentemente mu-
rati fino al pari delle Cimafe foffero antica-
mente aperti, e che formaifero arcate ad ufo
di Portico , come ben fi fcorge dalla parte in-
terna del Giardino fegreto. In diftanza dal fo-
pra enunciato Arco per palmi diciotto e mez-
zo incontrai! altra porta con illpiti ed architra-
ve di travertino fcorniciati, la quale nell'Abi-
tazione del fopradetto Primo Cuitode corri-
fponde . Segue in diilanza di palmi ventifette,
e- mezzo uu Portone con fguinci da quefta par-
te , il quale introduce in un ilto di paiTo fco-
perto per andare al?archìvio fegreto di Sua San»
t'tà
; indi a piombo della Decima Lunetta tro-
vane cinque Cordoni diilanti Ρ uno dall'altro
palmi diciotto , con pavimento in falita , in fi-
ne de' quali vi è un ripiano , nella di cui mede-
iìma ilniura parte riiìede un gran Portone con
feito tondo, epilaitri da ambe le parti, con
fca bafe e cimala fopra , che fa impoila al det-
to fello , il tutto di travertino , nel di cui mez-
zo riiìede un arme di ftucco del Pontefice or-
bano FUI.
, venendo il detto Portone ierrato
da cancellata di ferro , molto ornata , fatta di
nuovo nel prefente Pontificato.
Nella dicontro Facciata, principiando dal
Portone bugnato dell' IngreiTo , ricorrono nella
medefima diftanza di fopra enunciata i detti tre
Pilailri che foitengono i già deferita Archi ; ed
in diilanza di circa palmi Nove , e mezzo del
fecondo de'detti pilailri vedefi una fineftra in
alto
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Del Vaticano .                     7
alto da fua ferrata munita , la quale dà lume
al branco della fcala a Cordonata ivi contigua .
Dopo del terzo pilaftro , e dittante da elfo per
circa Cento dieci palmi trovai! una Porta con
ftipiti, ed architrave di travertino {corniciati,
ed orecchiati , e gradino iòtto che introduce in
una Scala grande a Lumaca , la quale a diver-
fe Abitazioni ne guifkt. Ponendo adunque in
eiia il piede trovai! un ripianetto , ove incon-
contro ialiti fei gradini di peperino edile vano
di porta , che dà l'ingreffo alla predetta Scala,
Saliti tre gradini iìi la dritta s'incontra altra
Porta con tre gradini iòtto , la quale introduce
in tre iranze per fervizio d* un Gentiluomo della
Corte dell' Emo Tro-Datario
. Sono effe in nu-
mero di tre con corridorello , il quale reiìa nel
primo ingreflb ; e tutte a volta con una fine!tra
per ciafchedima , reilando la prima un poco
oicura , perchè prende lume dalla fineftrella in-
contro al fuddetto Corridorello . Quelle danze
in tempo di Conclave aifegnate vengono per
Cucina , e Credenza d' un Emo Cardinale.
Saliti altri quattro gradini di detta fcala , tro-
vai! una fineitra con parapetto pieno , la quale
alla medefima ne communica il lume . Aiceii
venti gradini iù la dritta riilede altra Porta con
fguinci da queita parte , la quale introduce in
alcune itanze che fervono d' abitazione per un
Gentiluomo dell' Emo Segretario di Stato. Sono
quelle parimente in numero di tre con un Cor-
ridore die retta nel primo Ingreffo , due delle
quali fono a volta ; ed il Corridore, e la Stan-
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8                  tyov4 ì)ejcrizwnè
za incontro fu la delira con folaro. In tempo
di Conclave il detto Corridore , e k feconda v
danza rella aperta ;, attefochè fu la dritta della »
medefima fi imura una Porta , che introduce
nella Loggetta (coperta accanto la Cucina det-
ta dei Signori Cardinali, a capo della quale ne
fmurano un altra , eh' entra nella Scaletta a
branchetti,. che riferifceHnella. Scala a cordo-
nata , la quale conduce nel Cortile di S. Da-
malo, Serve il tutto di palio commune, affine
di poter venire al Pafletto di Tavola , che fi fi,
fuori dell' altra fineftra poco dittante dalla Por-
ta principale di quelle itanze , la quale imbocr-
ca nel primo fìnellrone del Corridore della Li-
brerìa : e ciò fegue- per poter andare alla Ruo-
ta de' Reverendiilimi Vefcovi fituata in detto
Corridore vicino la Porta principale di quella
Lumaca t la quale vien murata, rellando in
Claufura. Palfata la fuddetta Porta , e ialiti
quattro gradini ùi la dritta vi è la fineftra, che
imbocca nell'accennato Paffetto di Tavola. Sa-
liti altri cinque gradini trovali ripiano lumaca-
to ,- ove fu la dritta vi rella la Porta , cV en-
tra in detta Lumaca ; dopo della quale falitine
altri undici fu la delira vi è una Porta con quat-
tro gradini lòtto, la quale introduce in tre ftan»
ze per fervizio del Segretario dell* Emo Cardi-
nale Segretario distato.
Sono effe tutte ad un?
piano ima a dritto dell'altra, la prima delle
quali è a volta y e Le altre due Soffittate con una
finellra per ciascheduna ; e le medefime in tem-
po dì Conclave fervono per Cucina , e Creden-
za di un Emo Cardinale.
                          w"
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Del Vaticani.                      9
Saliti fette altri gradini incontrail altra_j
fineilra, che dà lume a quella fcala ; dopo la
quale falitine altri tredici su la dritta vi è uriti
particella con due gradini (otto che introduce
in quattro llanzolini baffi a volta con una fine-
ilrella nei terzo che guarda verfo il Cortile de'
Falegnami; e li medefimì fervono per commo-
do del carbone, legna , ed altro di Monfig.Sot·"
to>Datario.
A capo di altri quattro gradini tro-
vai! ripiano Lumacato, n-ve fu la delira vie
vano largo con fello tondo , il quale mette in
un branchetto di Scala comporto di nove gradì··
ni,percuiiiafcende ad una Porta, che cor-
rifponde ηάΫΛρρ art amento detto della Matilde·
Saliti fette gradini vi è altra fineilra frm.le a
quelle di iòtto , che dà lume a quella Lumaca.
Seguono tre altri gradini, che afeendono ad al*
tro ripiano lumacato , ove fu la delira v'è una
Porta , che riferifee iìmilmente nel detto Ap-
partamento . A capo di quello Ripiano ialiti
tre gradini v'è una Porta che divide detta Sca-
la , dopo la quale faliti ventidue gradini fu la
dritta v'è altra porta con due gradini fotto,che
introduce in un ripianetto , ove iù la delira vi
rimane altra porticella , che chiude una fcalet-
ta a lumaca; per la quale falendo tredici gra-
dini fi trova murata. A capo del riferito ri-
pianetto ialiti altri quattro gradini dritti, vi è
altra parta che introduce in una Abitazione
fohta a ferire per mi Cameriere fegreto di Sua
Santkì
, compoia d'otto ilanze con la Cucina
tutte ad un piano , eccettuata là detta Cucina
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ί 3                 ^'iova ftefcrìzhne
che refta più in alto , a cui fi aicende per una
{caletta d'otto gradini. Sono quelle Stanze tut-
te folarate con una fineilra per ciafcheduna; ed
in tempo di Conclave fervono per uib di Cuci*»
na , e Credenza di un Emo Cardinale . ;
Ritornati nella Scali a lumaca, e faliti
cinque gradini su la delira trovai! la penultima
porta con tre gradini ibtto , la quale introduce
in altri luoghi, come fi dirà in appretto. Saliti
altri quattro gradini v'è ripiano , che fa fini-
mento a detta Lumaca con fonatofopra , che
la copre ; e fu la manca dì detto ripiano y* è
una fineilra a piombo di quelle di fotto, che dà
lume al medeilmo con parapetto accado aito*
palmi cinque formato da due fogli?, una fotta,
e l'altra fopra , che refta al pari del rimanente
dell'anima di quella Scala con due mezzi balau1-
ilri di fotto nelle teliate. A capo del fuddettq
ripiano efiile una porta con ìlipiti, ed archi*
trave di travertino feorniciati,' ed orecchiati,
la quale introduce a quattro Stanze per fervriziq'
di un Minutante della Segreteria dì Stato , tutte
ad un piauo·, tre delle quali fono foffittate con
un arme nel mezzo di Ttó IFn una a dritto Pai*
tra , con una fineilra che P. illumina ; rellando
la quarta, fu la dritta della prima , foiaxata ,\.
parimente con iua fineilra ; quali Stanze poi
in tempo di Conclave definiate vengono· per
ufo di Cucina , e Credenza ά un Emo. Porpo-
rato . Ufciti dalle predette Stanze , ed entrati
nella penultima Porta, il trova uri ripiano bis-
lungo Glirsto, ove là la deftra vi è pòrticeli a,
che
-ocr page 63-
Del Faticano.                    *l
che mette in un ripiano folarato , che prende
lume da una fineilrella con ferrata , che guarda r
nella defcritta Lumaca , incontro della quale a
-mano finiura rifiede altra porticella con fìneitra
iòpra j che chiude uno Stanzolino con iòlaro iì-
mile. A capo di detto ripiano folarato ialiti
cinque gradini trovai! una portiqella , che in-
troduce in un Corridorello, che reila per fian-
co iiniitro , in cui vi iòno fette piccole porte,
una a capo, e fei a mano delira 5 ciaftheduna
delle quali introduce in una Stanza feparata
l'una dall' altra, ad ufo di Celle monadiche ,
tutte folarate, a riferva dell' ultima eh' è a
tetto, con ima fìneitra per ciafeheduna corri-
ipondenti nel Cortile di Belvedere ; e la prima
di dette porte riferire nella conneOfaCuqina
alle Stanze nel iùperior paragrafo deferitte, at-
tinenti ad un Cameriere Segreto di Sua Santità .
Sopra queifo Corridorello v'è il tetto ^ondue
lucernari a mano ilniilra, il quale rieuopre tut-
te le fuddette Stanze, alcune delle quali in tem-
po di Conclave fervono per Cucina , e Creden-
za d' un Emo Porporato . Scefi pertanto nel
iòpradefcritto bislungo ripiano 5 ed a capo del
medefìmo faliti fei gradini, trovafi altra Por-
ta con itipiti, ed architrave di travertino feor-
niciati, la quale introduce a quattro Stanze
per fervizio del Coppiere dell' Emo Cardinale
Segretario di Stato
, tutte folarate con fineilre
mezzanìii in due di effe , reitando le altre due
fu la dritta un poco ofeure ; e nella Stanza più
grande , che reila nel mezzo, nella facciata
A 6              aca-
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12               -'fyuwa befcrìzìonè-
a capo vicino la feconda fineftra eiìiìe una-por-
ticela , che chiude una Scaletta a. lumaca;,. per*
la quale icendendo venturi gradini- fi trova mi-
rata con tre fine/trini uno. iòtto l'altro, da quag-
li prende lume.; e le medeiìme in tempo di'
Conclave fervono per. Cucina,.e Credenza dìmr
Emo Porporata-
Drizzando di bel nuovo irpafla» aì! iopra--
deicritto gran Corridore, paifata la- detta Por*
ta, per cui alle dì già accennate Abitazione
giungemmo, eilibno,· in qtieiìa facciata dieci
fine.ilroni con lèifo tondo y e parapetto vuoto
corriipondenti dallaparte dei Pratoso fìa-Giuo-
co del Pallone., eifendo i medefimi per di den- I
tro riialrati ? e formando. Riquadri. Pallata-
Ρ ultimo fmeiìrone ne viene, il,primo Arco g'ù
deicritto,. dopo di cui fino all'arco feconda
eiìibno altri quattro fineftroai limili, appreffo
de' quali fegue il rimanente del,Corridore tutto»
liick). lènza veruna fineltra. Nel vano del fcèfc*
zo.finertrcme > iL quale reità murato, quììg uni-: j
Pordcella con gradino fotto r la. quale introdu-- !
ce in una Scaletta a lumaca , die ne mena al?
di iòpra ad un Corridore., ove diveriì Archivr
ellitono . Queiìa Scaletta comporta viene di
trentalètte. gradini di peperino con due fine-?
iìrelle che k danno lume.. Saliti i medeiìmp
gradini trovali ripianetto di tavola con ferro iìb
la dritta inteitato nel muro 3 che fa parapetto,,
iòpra di cui v' è unafineiira con ferrata che d;s
lume all' Archivio ddSacro Condito Trìdentinor
la quale prende il lume da altra imeiìra dieoa*
tra,
-ocr page 65-
i>d Vaticano «                    f 5
tfo corriipondente dalia parte del Prato. À ca-
po di detto Ripianetto ialiti cinque gradini li-
mili agi* altri,. trovai! altro piccolo ripiano »
tetto- ςοη fua fjneifra a mano fùiiftra al pari
dell' antecedente , ed ima Porta dicontro a ma-
no deftra con fineftrella· fòpra, la quale con*
iguinci per di dentro introduce ihunfito fola-
rato , che forma Corridore lungo palmi trenta
e mezzo, in cui nella1 facciata a mano dritta
v' è una lapide di marmo con libazione indi-
cante , che udejfandro VIL V anno 1*658., ed
il quarto del fuo Pontificato trasferi nel Vatica-
no gl'Àreir-ivj; 'di diverfe Congregazioni- per lo*
avanti di^ècfinaatóiliio^ii non ίίίΤι r e iiabili<
per maggior fkurezza,. e dignità , con arme
iopra del iùddetto Pontefice parimente di mar-
mo . Nel fine di queik facciateli* v* è vana
con feffo tondo , ed importa {corniciata, il qua-
le in altro Corridore contiguo lungo e ilretto
ne introduce. Nella facciata a mano ilnirtra in-
contro la fopradetta Ifcrizione vrè una Porta
corriipondente ridi* Appartamento denominato
della Matilde . "Pallata k predetta Porta feguc
Ρ ultima , che reità in proipetto dell' altro Cor-
ridore , la quale con itipiti di peperino che fan-
no moltra , ed ilteifa Ifcrizione neJF Architra-
ve introduce in due ftanze che ièrvono per
V^irchhio della Camera *Apoftolka. Sono eife
tutte ad un piano folarate con una fineilra pet
ciaicheduna r che le communicano il lume *
S1 entra nel fòpraccennato Corridore eh»
refia a mano dritta di lunghezza palmi Dugen-
òt
-ocr page 66-
14                Ίσιωνα Befcrizione
to trenta , e di larghezza palmi cinque e mez-»
zo con volta a botte e dado ibtto con undici tra-
mezzi di muro fbtto la medeiìma fino al pari
del Dado icorniciato. Efiitono alla iìniilra di
quello Corridore fette fineitre con altra che dà
lume al fuperior deicritto corriipondenti nel
Cortile di Belvedere · Nella dicontro facciata
alla delira riiiedono Tei Porte con altra a capo ,
ciaicheduna delle quali introduce inunaihnza
feparata dall' altra per commodo di diverii
Archivi deilinata . La prima Porta adunque
con Hip iti, ed architrave di peperino che fan-
no moiira orecchiata, ed Ifcrizione nell' Archi-
trave , introduce in una itanza , che ferve
d* ^Archìvio per la Sacra Congregazione de'' Vejto*
mi
, e Regolari, EiTa ricoperta viene da volta
che ne forma due fatte a fchifo, con un riqua-
dro nel mezzo ricaffato, divife da un Architra-
ve di mura feorniciato al pari del Dado , che
.ivi ricorre attorno ; e la medeiìma prende lu-
me da due fmeilre iltuate nella facciata incon-
tro , la prima delle quali con ferrata , guarda
nel ripianetto a capo della Scala a lumaca , e
Ρ altra reila fopra il Prato . Seguono le altre
cinque Stanze ièparate , come di fopra il è det-
to K e di ugual iìmetrìa , con due fineftre per
ciaicheduna, che le communicano il lume .
Le Porte che in elfe introducono fono tutte con
ftipiti di peperino che fanno moltra , ed Ifcri-
zione Latina particolare nell* Architrave di
daièuna di effe.. .Legge!] nell' Architrave della
fèwOr.ua Porta, archivio dd SaCyConcil. dì Tren-
to*
-ocr page 67-
'/
Sei faticano.                    ϊ £
tu. Nella terza -, ^Archivio dell a Sac. Congreg.
debiti
. Nella quarta, archivio della SacXon-*
g??g* dell'Immunità
.. Nella quinta , ^Archivi*
della Sac. Confidila
, Nell'i ièlla , archìvio della
Sacr.Congreg. del Buon Governo
. E nella ietti—
ma, cherelhi a capo 5 vOrtbwh delle Lettere
isipOpwHcbu contr adette
. Rimane quell' ultima
Stanza per -fianco dritto con volta a botte, e
due ffnelirecurriipondenti, qcsella a de/lra io»
pra il Prato, e l'akra a iìnhìra ventò ij Cor-
tile di Belvedere .*. ■_/.
CAPITOLO IL
Della Librerìa Vaticana, e contìgua bibita*
zione di Monfìgnore Vrimo Cuflode
della medefima
„;
D
Ορο avere eiaminare tutte le fuperiori
abitazioni, è ben tempo· che al divifato
Gran Corridore facciamo ritorno- » J?u accen-
nato nel traicorib Capitolo che nella metà del-
la iiniitra Facciata del detto Corridore, riiìe-
de laprincipal Porta, che alla ihpenda· Vati-
cana- Libreria ne introduce:; nia pria d'inter-
narli nella mede lima,a fine di ammirare, quan·*
to di più raro, e più prezÌofo in quella parte
il contiene, fa d'uopo· fa pere, che la di lei
origine, ed avanzamenti molto più lungi traod-
ilo l'Epoca fu^daimodemoftabilimentc*, che
il Pontefice Sifla V. ad e ila- ne diede . L'Erudi-
ti ilìino- MonfigiiorGi'ifcppe^Temany non· ibi ce-
lea-.xr ndk. Letteraria Repuilica per Le di lui
-ocr page 68-
y
i6                *ft(uóva Befcrizfone
Opere a noi trafmeflfe, maajtresì indefefTo Ri-
paratore della detta Vaticana Libreria come
Primario di lei Cuitode abbaftanza fu tal ma-
teria c*iiìruiice nella Trefazione del Tomo primo
ieW Indice
de* prè'zioii Codici in eifa diligente-
mente t e con la maggiore accuratezza confer··
Yhti, e cuitoditi « Quaii tutti i Romani Ponte-
fici ne'trafcorfi iècoli, come altresì ne'prefet-
ti , al di lei ingrandimento han contribuito.
Traiportata quella fu, ancor copiofà di rari,
ed intigni Codici dal Patriarcale Lateranenfc
Palagio , e dalla Città d'Avignone, ove per
lo ipazio di cento e dodici anni era rimaira , e
per.ordine di Martino F. nel Vaticano fu collo-
cata . Il Pontefice pìccolo F., oltre Γ averla
illuitrata de' più riipettabili Codici ritrovati
nella Citta di Coflantinopoli, allorch&riniafe
preda de barbari Traci, aiTegnolle nel Conile
del Pappagallo alcnne Stanze, come fu dimo~
(Irato al Cap. 44. del 2. Volume, iito allora
ben capace da eifervi con ferva t a , e commodo
alle Pontificie Abitazioni . Sìflo IF. adornò le
medeilme Stanze della vecchia Librerìa, e di
moltiilìmi Volumi di diverfe Lingue impin-
guollà . Conofcendo poi Siflo F., che tal lieo
era divenuto e troppo ri'ftretto , ed" abietto ,
edificar fece quivi da'fondamenti tutte le conti-
gue ftanze-, e con la più magnifica foggia ador»
nandole, come al Cap.4?. del d. 2/Volume
verlb il fine fu accennato , per ufo delia mede-
sima Libreria deftinolie.
Entrati per la detta Porta dell'ih greiTo
......) :
■ '                        ra.cJla
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Del Vaticano*                   ϊ?
nella prima Stanza dove fi ièrive , dr forma bis-
lunga , ella è larga palmi tréntatre , lunga pal-
mi ièttantotto, ed alta trentadue, che reità
per fianco dritto con volta a fcliifo tutta dipinta
a grorteichi, t quali racchiudono le otto Sibil-
le , vale a dire la Cumea Ψ la Delfica, la Cime-
ria
, la Tìburìma , Ρ Eritrèa, la Frigia, la Sa-
mìa y
e la Tcrfa .Diverfe armi t e putti con effe
fcherzanti e tramiichlati ricorrono attorno d'al-
cuni Ìpecchj y ove iono eipreflì, aiTiem con
vedute di bellilfimi Paeil, Uomini che attendo»
no a ltampar libri di varie e diverte forme ; chi
ipande le già ftampate Carte ili le canne ; chi
le pone su i Torchi ; e chi fi vede intento a pie-
gar fogli: Il che ci rapprefenta la eommodità-
della Stamperia Vaticana dal detto Pontefice
Stfio V. iftituita per aumento della predetta Li-
breria , il tutto mirabilmentre efeguito da Taolà
Brilli
. Le dette Sibille fi credono travaglio di
Marco da Faenza, ed i Putti con i Grottefclii
raflòmigliano alla maniera di Cherubino ^Alberti*
Sotto la predetta volta ricorre attorno da ogni
lato una cornice in parte dorata, appretto della
quale vedonfi appeil ventiquattro Quadri con
lue cornici dorate rapprefentanti ì'i Emi Cardi-
nali flati Bibliotecarj di quella Libreria, prin-
cipiando dal Cardinale Girolamo oleandri , fino
all' Emo Sig. Cardinale *Aleffandrò ^Albani,. meri-
ti Almo odierno Bibliotecario. Sono attorno dì
quella Stanza alcuni fedili con lue Spalliere ,
Banconi avanti} e Tuoi leggi j fopra, ove fian-
na a icrìvere nelli giorni determinati con l'afii-
ikn^
-ocr page 70-
ι 8                  ^nova Defcrizione
Ìtenza di Moniìgnòre Primo Cuibde. Prende
lume la medeuma Stanza da una fìneilra fiutata
nella facciata flniiìra corriipondente nel Cortile
di Belvedere ; dicontro la quale nella tettata
delira efifie una Porta, per cui fi paila alla ilan-
za ditta de' Legatori , ed alle contigue fianze ,
ed Abitazione di detto Monfignor Primo di-
fterie , come a Ilio luogo verrà indicato. Rifie-
de nella lateral Facciata incontro altra Porta a
dritto di quella dell'IngreiTo, la quale ornata
retta da ttipiti, ed architrave di travertino fcor-
niciati, ed orecchiati con un pilattrino per par-
te , fimilmente icorniciato , menfola fopra, che
regge I' Architrave, fregio, e cornice , il tut-
to venato a marmo finto parte dorato ; dalli di ί
cuilati v'è una Lapide di marmo per parte ,
delle quali quella a mano delira contiene la
Scomunica ordinata da Tapa Sifio V. contro
qualunque Pedona , e di quaifivoglia dignità ,
e condizione , che ardifie portar via , ed ettrae-
re qualunque Libro fenza la lpecial licenza in
icritto del Sommo Pontefice. Contiene 1» altra
aiìnilìra il traiporto fatto dal detto Pontefice
Sifio V. della Librerìa in quello luogo , da Pon-
teficiTficcolòr.yeSifioIF., come di fopra fi
dille , altrove collocata.
; Per la fopraenundata Porta iceiì due gra- ι
din! per di dentro li fguincj della mede/ima fi
palla alla prima grandiofa ttanza in due Navate
divifa; con fei piiafironi nel mezzo ben ordi-
nati , che lolìengono le due volte a botte tutte
nobilmente dipinte con vaghi Grotteichi, biz- <
zarie ,
-ocr page 71-
Del faticane*                   
zarle , e varie invenzioni in belliifima foggia
efeguite· Contiene quella prima ftanza palmi
trecento diciaiTette di lunghezza , larga fetfan-
tanove , ed alta palmi quarantuno. Sette fine-
lire per parte, con Tue tavole al di (òpra centi-
nate , fcorniciate , e dorate , dalle quali pen-
dono le Tue corrifpettive Tele bianche , com-
municano alla medefima il lume. Quelle a de-
lira rifguardano verfo il Giardinetto^di quella
Librerìa, e lafamofaScala di Bramante; le
altre a finiftra corrifpondono fopra il Cortile di
Belvedere. Vago Cornicione lumeggiato d'oro
ricorre all' intorno della medeiìma, e ferve di
bafamento alla fuperior volta . Tofano fopra il
detto Cornicione a piombo delle fottopoile al-
cuni quadri dipinti a frefco nel muro , ove le
più eccelfe Imprefe del Pontefice Siflo V. ven-
gono efprefle . Sopra la Porta dell' Ingreflb ve-
defi rapprefentato il Poifeifo dal detto Pontefi-
ce prefo con la folenne Cavalcata, che al Pa-
triarchio Lateranenfe s* invia : indicando ciò i
due veri! latini fopra il detto quadro delineati ;
e lotto la detta pittura fi legge altra Ifcrizione
a caratteri d'oro fcolpita , indicante , che il
detto Pontefice Siflo V. Γ anno 1588., ed il
terzo di fuo Pontificato edificò, ed adornò que-
lla Vaticana Librerìa. I fopraìndicati verfi con
le fottopoile ìfcrizioni si di quefta Pittura, co-
me di tutte le altre fparfe in quefta prima ftan-
za e nelle altre due fufièguenti a pie di quefta
fidiate , furono parto delle fubblimi penne di
Tktro Calefmo Protonotario Apoftolico., del
Car-
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^^T^^^^
&8                 Ήασνα Befcrìzknt
Cardinale Silvio Untommo, e di Mimfignvre 'jin-
ÌgeloRocca Sagriita Pontificio. Nel quadro foprà
la prima contigua ÌÌniiira fineitra vedefi elprel-
io un Leone fopra tre Monti fituato , arme dei
riferito Pontefice , circondati da un branco di
Pecore , ed in lontananza fi fcorgono molti Lu-
pi me ili in fuga da Fulmini tenuti nella branca
delira dal detto Leone : il tutto allullvo aJli La-
droni fugati dalP Italia per ordine di magna-
mmo Pontefice , conforme i fovrappofti veri!
latmi il manifefiano. Sopra la feconda fineifra
Ι
                 fcorgefi Ρ ObelifcQ Vaticano avanti la Balliica
fatto dal mcdeiìmo innalzare, con Π progetto
di detta Chiefa nel grado, in cui fi ritrovava
di quel tempo , cioè fenza la gran Cupola , di
cui non era fatto le non le il Tamburo, con h
veduta altresì del Palazzo Vaticano avanti
1 accrefcimento di Clemente FUI. con i foliti
veri! fuperiormente fcritti. Sopra la Terza fi-
ne/fra Γι vede un Albero carico di frutti con un
Leone rampante al tronco, attorniato da mol-
te pecore, per denotare la fertilità , ed abbon-
danza, che SifloV. introduOe in Roma con il
ìlio buon Governo , ed i foliti due verlì al di fo-
pra . Su la Quarta fineftra rimirali la Colon-
na Trajana con la Statua di bronzo del Principe
degr Apoftoli Sjpietro fatta collocare Hi h lem-
mica della medelìma dal detto Pontefice , con i
Puoi due lùperiori verlì. Sopra la Quinta fine-
fa viene efpreffo quando il Pontefice" Siflo Κ
dopo la lira elezione, fecondo il conlùeto de*
nuovi Pontefici, va a porre il Giubbileo a San-
ta Ma-
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'DdFatkaw*                    21
ta Maria Maggiore, come viene fplegato dal
iòvrappoifo Diilico. Sopra la Sella finestra fcor-
gefi dipinta laBafiiica, e Palazzo di S. Gio-
vanni, in Laterano nella guifa che lo riduffe Si4
fio V.
: i iovrappofti veri ballante mente ne in-
dicano il fignificato. Sopra la Settima Fineilra
delineata fi vede la Fontana detta delle Terme
Dioclcziane che fa la morirà del? Acqua Feli-
ce condottata in Roma da quello Pontefice , co-
me fi deduce dal Diiìko iopra di efia lcolpito -
Sopra 1' Arco finiilro iti fondo a quella Navata
rimane dipinta la Città di Roma , per alludere
alle molte llrade , -che il medefimo Pontefice
raddrizzar fece , con i foliti veri! -al di fopra
eipreifi, Sopra Γ Arco compagno dell'antece-
dente , e che corrifponde alla Navata deitra ,
vedoniì eipreffi i tre Monti gentilizia Arme d'i
Sifio
attorniatila Donne d' ogni età , e condi-
zione , ^ nella-Campagna adiacente fono molti
porci in fuga-, Alludendoiì con ciò alla sfrena-
ta licenza ed eilremadìifolutezza repreflacìaUa
feverità di detto Pontefice, il -che ballante-
mente -manifeitato viene dalùperiori due veriì
ivi delineati. Soprala fin eilra Ottava : quale
farebbe la prima , cominciando in fondo ; iì of-
ferva delineata la Cappella -del Prelèpio eretta
in S. Maria Maggiore da Sifio V. con i lòliti ver-
li al di fopra. Su la Nona finefira elpreifo fi ri-
mira 1' Obelifco eretto dal predetto Pontefice
ih la Piazza del Popolo., che qui figurata reità
fecondo lafimetrìa di quei·tempi, con i foliti
al di fopra lcolpiti verfi. Sopra la'Decima fi-
nefira
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2i8              *t{uova Defcrkìone
Porta dell' ingreflb, che corriiponde nel, io»
pradetto Viale, il qvale conduce alla Vigna.
Nel falire pertanto il decimo Cordone
di detto Viale del Monte, unito al muro di
recinto della preindicata Pavoniera dietro Jo
fpallierone dì Laori, vedeii immuro di al-
tezza circa palmi dieci interrotto da diveriì
archi, il quale feguitando fino al decimonono
cordone , va a perderli fotto terra , ne più di
elfo fé ne fcorge alcun velUgio. Racchiude
detto muro un condotto d'acqua di Bracciano
di diametro circa due libbre ; prendendola^
dalla gran forma eiiilente nella detta Vigna ;
s'iniìnua nel muro di recinto della Pavoniera}
inappreifo nell'altro muro difopra descritto 9
che fiancheggia ilViaione della Gioflra per
fcaricarla nel Giardino Segreto della Pigna,
nella Fontana della Cleopatra , ed in quella
della Galera 5 e va a gettarli in altri iiti 5 co*
me a ilio luogo verrà.divifato.
Trafcorfo il vigeiìmo quinto Cordone^?
trovaiì a delira altro Viale s di lunghezza
circa palmi cento quindici, il quale termina
con uno iipiazzo ovale, in tettata di cui eiiile
alto Laoro tofato s che rapprefenta con la di
lui artificiofa forma una fontana con tre tazze
di differenti grandezze . Nel? angolo delire
dietro la fpalliera di quello Viale vedeii nel
terreno un chiuiino , entro del quale con ru-
more ftrepitoiò cadono le acque di Bracciano
ivi raccolte , che vanno a comunicarli col fcr
pfadefcritto Condotto,. Dalla iìniilra parte,
I
-ocr page 75-
&el Vaticano.                  aig»
ed incontro a quefio. divìdono il Viale dei
Monte due altri fpazioH Viali, il primo de*
quali fecando la prolftma Macchia, ο ila Bo-
feo per linea fetta , va a corteggiare il muro
del Giardino Segreto degli Agrumi, e sbocca
incontro il Portone delle Carrette, ertenden-
doii in lunghezza di palmi mille dugento tren-
ta ; ed il fecondo per palmi cinquecento ot-
tanta iì protrae fino al Fontanone dello Sco-
glio, ο ila dell'Aquilone. Saliti due cordoni
per linea obliqua fi giunge ad uno ipazìofo
fitoerbofo di figura quali circolare, e ferrato
da lpailiera di Laori si a delira, che in fondo ,
e dalla linifira parte divifo da un muro di tufi,
dell'altezza di palmi otto, e mezzo, a. fine
di forteneie «l'erta corta del Monte. Nel mez-
zo di querto piano follevali un piedirtallo di
materiale , alto palmi fei, e largo dì fronte
palmi tre, nei di cui ipecchj, sì dì faccia >
che laterali, contornati da cornice di riiie»-
■ vo , li feorgono ì fei Monti, e la rtella a baf
fo rilievo, indicanti le armi gentilizie del Pon·
tefice Clemente XI., ivi collocato per pro-
spetto di detto Viale , e fqpra dd quale per
lo addietro s'innalzava fopra di uno zoccolo,
e pieduccio circolare , proporzionato globo di *
terra cotta per fuo finimento. Continuando
a finillra il nortro cammino , e ialiti in tor-
tuofogiro altri due cordoni, il arriva ad al-
tro maggiore ipaziofo terreno erbofo, eurten-
te su la cima dd detto Monte , il quale a de-
Ara vien fempre fiancheggiato dalle /palliare
jK 2                   di
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22                *tyuo'V4 Defcrìzbne
neftra icorgefi eretto Ρ Oipizio per lì Poveri
mendici da quello Papa ρ re ilo il Ponte edifictt-
to da Sìfio IV., come i iitperiori veriì lo com^
provano. Sopra Ρ undecima fineirra lì vede la
Colonna Antonina con la Statua di bronzo rap-
prefentante il Dottor delle Genti S. Taolo, iù
la medelima fatta erigere da Siflo V., con i io-
liti verii. Al di iòpra della Duodecima , rap-
preièntata viene la Traslazione che fece quello
Pontefice del Corpo di S.Tio F.alla Bafilica Li-
beriana , con i lùoi iòvrappoiìi verii. Sopra la
Decimaterza vedefl PObeliico eretto avanti
la fuddetta Bafilica dalla parte che rifguarda il
Quirinale con i foliti verJi. Sopra la Decima-
quarta ed ultima Fineltra rimirai! delineata una
vaga Marina con le Galere Pontificie in ella e£
prette , ciò che indicato viene dalli iòliti veri!
al di iòpra icolpiti. Nella gran Lunetta in fon-
do a quella Navata icorgeil eipreifa l'Incorona-
zione di Siflo V. iu la Piazza di S. Pietro , con
i foliti al di iòpra fcritti verii.
Sotto poi del iòpradelcritto Cornicione
nei vani tra una fmeiira , e Ρ altra vedoniì in al-
cuni riquadri dipinte le più celebri, e ilngolari
Librerìe del Mondo adorne da quantità di figli-,
re , le quali in vaga maniera rimìraniì eipre£
fé . Principiando adunque dalla lòpraccennata
Porta dell' Ingreifo, vedeil· nella prima lito-
ria Mosè che da il Libro della Legge ai Leviti,
acciocché lo riponghino nell'Arca ad Teiìa-
mento , con fua Iicrizione Latina ciò denotan-
te . Contigua alla iuddetta 3 ove principia la
Fac-
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*
22·            t{uuva Defcrizlone
di Laori » e a finiftra da alto Torrione coll'im*
bocco, prima di giungere al medefimo del
Viale , che per linea retta conduce al foprain»
dicato Fontanone dello fcoglio . Al lato di
detto Torrione s'innalzano da detta parte le
fi Ite mura comunemente dette di Belifario, le
quali feparano il noitro Giardino dagli Orti
e Vigne contenute dentro il Recinto della Cit-
tà , dette Leonine , eiiftenti dietro la Bafilica
Vaticana .
In fondo di quello fpazio s'innalza un
ricado di muro di cortina, il quale antica-
mente da quel tanto, che ne apparifee , figu-
rava una Torre fmantellata , nel fuo profpet-
to 9 di larghezza circa palmi dodici fiancheg-
giato da due ale di muro umile, che per li-
nea orizzontale dividono quella montuofa -,
e bofeareccia parte . In mezzo al detto ricado
ricoperto da piccol tetto a una pendenza, fi
feorge ampia porta ferrrata da fuoi furti di
legno, e contornata dalla parte pofteriore da
fello tondo con iftipiti feorniciati di marmo,
e moftra bugnata. Per mezzo di detta porta
Λ ha l'ingreflò ad altro vaftiiTimo fito, detto
volgarmente la Vigna, per effere flato nei
già andati tempi ricoperto tutto di Viti, ed
a coltura di Vigna addetto : in oggi reiò tut-
to lavorativo , come ancora tutto il trafc©rfo
terreno ·> il quale vien racchiufo dall' ampio
Circondario delle dette Mura Leonine , e fuoi
Baluardi, alla coltura de* Legumi \ che fi
diipenfano per carità alle Religioni Mendi-
canti ?
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Del Faticano,                 22 r
canti 5 ed in qualche parte ricoperto da pochi
alberi fruttiferi, da piante di iìlveiiri Olivi »
ed altri alberi dJ inutil fervizio . '
Incontro s e di profpeteo alla riferita pen-
ta ci ii prefenta ampio Viale , fiancheggialo
dalle laterali parti da alte fpalliere di Laori »
le quali dalla delira parte ricuoprono il va-
ilo Terreno, di larghezza nelle fue maggio-
ri esenzioni di palmi duecento ottanta, e
di quattrocento novanta j e dalla fini Ara al-
tro piccolo lpazio di terreno d'irregolare di*
menzione, e parte delle fopra ddette mui'iUj
di Belifario interrotte da nlcuriQ piccole tor-
ri . Quello Viale ha di larghezza palmi ver >
ticinque , e di lunghezza iempre per linea
ietta palmi mille trecento dieci, terminan-
do in uno ipazio di forma circolare vicino
alle mura Leonine } nel di cui mezzo perpro*
fpetto evvi innalzato altro Umile piediilallo
con fuo pieduccio, e pina fopra, di terra,
cotta colorita a marmo . In diilanza del det-
to Piediiiailo di palmi trecento dieci, e__?
contigua all'angolo di fianco dell'ultimo Ba-
inone , vedeiì la gran forma dell'Acqua di
Bracciano , che effendo incanalata fotto ter-
ra , va a cadere nel fopra enunciato chiuii-
no, eililente nell'angolo del Viale della_3
Macchia profilino al vigeiimo quinto cordo-
ne . Nel Viale predetto della Vigna a de-
lira avanti di giungere all'altro braccio obli··
quo, che va a terminare addofìb l'ultimo
lomone ι fiorgeiì nel Terreno un Chiù fin ο
Κ 3                   di
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222             T^iova Detenzione
di travertino , da iimil coperchio ferrato,
il quale internandoli fotto terra per circa
palmi feffanta , racchiude picco! Condotto
dell'Acqua di S.Damafo , la quale vàa com-
. parare nella piccola vafea eiìftente a. pie del
Piedìitallo della Lucrezia s come fu di fopra
accennato nel gran Viale della Gioilra .
In diftanza di palmi cento venti da! det-
to Piediftallo, il apre il fopracitato braccio
obliquo , delì'ifleiTa larghezza, come il fo-
pra deferitto, e protraendoii per il tratto di
palmi cento cinquanta 5 corteggiando^ * fini-
ftra l'ultimo Torrione , introduce in un riqua»
drato Ìito 9 tutto circondato da alte mura,
fuori che. nella parte dell' ingreifo , e vol-
gendo a delira 9 feorgofi. nelle mura dellsus;
della Città tre alti ricaffi , da fuo tetto rico-
perti , eifendo quello di mezzo aperto 9 e
ferrato da furti di porta , e gl'altri due late··
rali murati. Querta porta fu chiamata ne'
trafeorfi tempi Pertufa 5 a cagione della iùa
piccolezza ; e ferviva foltanto per comodo-
della Corte Pontificia , perchè corrifpondeva
in sì vaib Giardino. Il Pontefice Leone X.
la fece adornare nel fuo profpetto aldi fuo-
ri di buona architettura 5 al prefente tuttavìa
reità ancora chiufa , e di niuìi'ufo-
Rivolgendo i noilri paifi al Torrione:
proifimo affa già deferitta porta della Vigna,
per un Viale di larghezza di quindici palmii
e di lunghezza di palmi cinquecento cin-
quanta 9 feendendo la coita del Monte il cala
' ;
            .                        ad
ι
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Del Faticano *                  2%%
ad uno ipaziofo Tito di terreno battuto, nel
di cui feno fi vede innalzata una gran Fon·*
tana »■ denominata dello Scoglio , ο fia_j
dell'Aquilone . Figura la medefima un alto
malfa, da tutte le parti iiblato, di circa cen-
to cinquantacinque palmi di altezza , che_>
nel fuo profpetto forma una gran Nicchia *
con due altre piccole laterali ,. adornate sì
al di dentro, che nella faccia , da tufi lavo
rati ad ufo difcoglj » con particolar maeilria
travagliati, ed interrotti da paluftri verdu-
re « Sopra la fommità del riferito- fcoglio
pofa una grand'Aquila di marmo fcolpita , la
quale pofando i fuoi artigli fopra di elfo , e
con le ale fpiegate, fembra , che ilia alla
guardia del fottopoflo Fonte, e per difen-
derlo da qualunque acceiTo. A pie delle det>
te tre nicchie fi eftende un gran Vafcone_>
d' forma femicircolare , di circa palmi no-
vanta di larghezza , e di palmi felTantacin-
que di aggetto , venendo contornato da un
labro biitondato di travertino d'ogni intorno .
Li zampilli, e fcherzi d'acqua, de'quali
quella gran Fontana viene adorna, fono in co··
piofa abbondanza , e molto pericolofi da_j
bagnarli per chi ne vuol vedere il mirabil
giuoco , Fu fatta coilruire quella Fontana
dal Pontefice -Taolo V* fotto la direzione di
Carlo Maderno.
Quivi fi apre fpaziofo Viale di terreno
battuto , interrotto da dodici cordoni di tra-
vertino per linea tralVerfale *■ ed altri quat-
te 4
                   tra
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324              V(uòva Befcrìzione
tro ovali nel fine , di larghezza palmi quii*
rantatre, e di lunghezza palmi quattrocen-
to cinquanta ; conduce queito per declivic
del Monte , eiTendo corteggiato dalle foli te
fpalliere di iaori, ad uno fpaziofo ripiano
di figura quadrilunga 5 parimente di terreno
battuto della larghezza di' palmi ottanta, e
lungo palmi centoquattordici, il quale ferve
di ipiazzo ad altra nobile Fontana al ridoflb
delle mura del recinto di quello Giardino
della parte deitra fcendendo collocata, chia*
mata la Fontana de' Torrioncini, e fatta edi·»
ficare dal fopraiodato Pontefice Taolo V. con
«tìfegno dei riferito Carlo Maderno. Figura^»
la medeiima un grand'Arco , con fello tondo»
e fafcia attorno bugnata , il quale racchiude
una gran Nicchia incavata , adorna di fcogljj
ai di cui piedi iporge in fuori gran Vafca ova·*
le , con labro tondo di travertino, di lar-
ghezza palmi quaranta· , nel di cui feno il
folleva peri'altezza di palmi cinque una__»
Tazza di travertino , con altra piccola tazza
al. di fopra , dalle quali fgorgano le acque *
che vanno a cadere nella foprariferita vafca .-
Sollevai! fopra il detto Arco un Sodo , fian-
cheggiato da due pilauVi rifaltati con fuoì ca»·
pjtteili 5 i quali foftengono il corriipettivo
ilio architrave, fregio, e cornice con due
grandi cartocci ai lati, e ferrato ai di fopra
da un frontefpizio acuto, il quale racchiude
dentro èdi fé una grand'arme del Pontefice-*
Taolo F.) ed al difotto· dell'architrave efi-
iie
-ocr page 82-
• ' Bel Vaticano^                 22$
fé un grande fpecchio centinaio al dr Cotto
fecondo il contorno del fottopofto arco, m
cui leggell la feguente IfcrizJone latina, cioè;
Taulus ®umtu$ Tontifex Maximus ad augendum
Vdatii profpedlum èr Honorum- decorem fieri
juffit Tonti/. Λ. IV»
. S'innalza qttefta Fon-
tana fino alla fommità del fiiperiorfronteipi·1
zio perpaimi cento quindici incirca; e k__*
medeiìma nel fuo proipetto vien fiancheg-
giara da due Torri rotonde , di diametro pal-
mi diciotto, e dell'altezza di palmi feiTair-
ta , con fua merlatura al di Copra , dado in^
cavato al di fotto , e tutte di bugne ricaliate
ricoperte . Proffimo all'ultimo cordone, ova*
le éfiiténte nel fopra defcritto Viale » per cui
fiamo fceii in detto ripiano , ii apre a iiniitra
altro Viale di larghezza palmi ventuno, il
quale in linea retta per il tratto di palmi cen*
to quarantacinque , ne conduce alla porta
meridionale del recinto del Calino di Tìq 2K>,
uno de' fuoi principali ingreill.
Quivi il fuolo per effere flato fempre
dirupato , e fcofcefo ; ed a fine di render pia
v-ago, ed ameno ii fito, che per Io addietro
riiiedeva avanti il foprariferito Calino, oc-
cupato da folti alberi, e dal Giardino , che
veniva denominato de'femplici, fu penfato
di rompere la fcofcefa ripidezza di quello
fuolo, il quale oltreché arrecava non picco-
lo incomodo a chi pereifo ofaliva, ο Ccen-
deva 5 le acque, che in occaiìoni di pioggìe
con rapidezza dalla cima del Monte ne feor-
Κ 5*                  reva-
-ocr page 83-
2 2 6              Ttyova Descrizione
revano giù per ij fopradefcritto Viale del
Torrione, e della Fontana dell'Aquilone, cor-
rodevano tutto il terreno, e riempivano di
mille Cozzare l'inferi or vallata. Fu a tale ef-
fetto innalzata una comoda fcaia a due bran«
chi, e con faldo muro fu fecato ^anzidetto
ripiano, a pie della riferita Fontana de'Tor-
rioni eiiilente » Per un vanp di larghezza pai*
mi quaranta, fiancheggiato a delira da_j
un morello dell'altezza d'i palmi quattro e
mezzo, con unpilafiro di fronte perciafcu-
J?a parte, e fua bafetta bifiondata, che ne
folti ene una palla di travertino per orna men-
to, Γι fcende per due gradini ad un ripiano
largo palmi undici , con fuo parapetto di fer-
ro di fronte , il quale fino ai due laterali
branchi di fcaia 5 comporti d'otto gradini di
travertino , fi dilata per palmi circa qua-
ranta . Sceii i medeiimi, trovai! altro ripia-
netto largo palmi ventuno , il quale fervei
«li ripofo alla rivolta della fcaia, che com-
prende altri otto gradini limili. I detti ripia«
ni, e branchi dì fcaia , fono fiancheggiati
da foiidali muri della groifezza di palmi tre
in circa , rifaltati da fuoi pilailri con bafette
iopra, e palle di travertino . Siegue inap-
prcifo altro ripiano-di efienfione palmi qua-
ranta da i lati, e dì fronte palmi dodici, ri-
coperto di quadrelli in calce con fuoi ipec-
chj in mezzo, e nelle due laterali parti di fi*
mili quadrelli commefli a mofaico, j| quale
analmente refia bordato da un cordone bi-
fion-
-ocr page 84-
Del Vaticano.                 227
fiondato di travertino . A pie di queifo ίί
eftende per palmi cento trentacinque di lar-
ghezza nella fu a circonferenza , lungo palmi
cento ventotto,. uno ipaziò· di terreno battu-
to 5 di forma bislunga ovale » il quale vien
fegnato all'intorno, da guida di breccie, in*
calciate addòila alle alte lpa II i'ere di La ori s
che ne difegnano la fua circonferenza , e_?
dì fronte nella fua apertura di larghezza pai*
mi quarantino, contornato: reira da larga fa-
fcia di breceie in calce, bordata da cordo-
ne di travertino', con pietra quadra nel mez-
zo forata da quattro buchi ad ufo di chia-
vica , per ricevere lo fcolo delle, acque*
Altro ipaziofo Viale , della larghezza di pal-
mi venti ? fiancheggiato Umilmente da fue
fpalliere di Laori, traverfa il dritto fendere »,
per cui col mezzo; di cinque cordoni di tra-
vertino ίΐ fcende al lungo Viale , ii quale
corteggia il muro del recinto di quelk* vaila
Giardino · Quello adunque a ilnilìra ,. per-
ii tratto di palmi dugento venticinque va. adi
imboccare unitamente coli' altro iuperior-
mente deferì tto Viale alla porta del recinto)
del Calino diThlV. : a delira ne. conduce
a pi eco! braccio di fabbrica laterale al gran-
de Arco fatto ergere da Vaolo V., ed alla
raeraviglioliflima Fontana delli Specchi Que*
rto picco! braccio* di Fabbrica delia lunghez-
za di palmi feilàntadue, e. di larghezza pah
mi diciotto, compreiì i iuoi folidali muri*
racchiude la Scala fegreta , per cui dall'Ape
Κ 6                  £ar«
-ocr page 85-
22§              tornita Defcrìzhne
partamento di S. Tìo V. detto· comune mente
della Galleria, ροίΓοηο i Pontefici fcendere m
quello Giardino*,come noi divifammo nel Toma
ILCap. ι
8 Jn fin*pag. 2 49. Scorgonfì nella di lei
facciata due porte con iiHpiti, ed architra-
ve di Travertino {corniciati, con piccola finer-
llra ibpra da ferrata munita * k prima delle
quali dà: Γ ihgreflò alla predetta Scala fegre-
ta ; la feconda introduce ad un bislungo ri-
piano di lunghezza palmi ventuno, ricoperta
da volta a botte , che foiìiene l'ultimo bran···
co- della fopra riferita Scala ; e fcendendofi
ledici gradini, fi perviene ad altro più pic-
colo ripiano, a delira del quale eiiile una_.j-
porta , che fcende nello Stradone fuori del
Giardino. Pochi palmi dittante da queff'ul-
tima e di fianco, che fa finale e profpetto
■al lungo Viale altre volte fuperiormente de-,
fcritto , che fiancheggia il muro di recinto
di quefiovafto Giardino·, trovai! la celebre
Fontana delli Specchi, sì per li ornati che vi
fono, come anche perla di'lei ifruttura oltre ·»■
modo graziofa ; e quantunque derelitta , ed
in uno fiato rovinofo ella fi ritrovi, non lafcia
pertanto di dimoilrare una certa tal qua! va-
ghezza, di'è propria della maniera , con cui
fc ideata, e maeflevolmente efeguita . E' que*
fla una piccola ftanziola , il di cui profpetto
fi eftende per palmi diciotto, e dell'altezza
di circa palmi trenta . Forma nel mezzo pic-
colo arco con fefto tondo, foltenuto da due
pftaflrr di marmo Icorniciati con fue bait , e
gì-
-ocr page 86-
Bel Vaticane*           ·, 229·
cimafette dello fteifo marmo , e fpecchj di
porta fanta : ricorrendo una fafcia fìmile fcor—
niciata , il di cui fondo è a mofaico punteg-
giato d'oro . Ai diluì lati s'innalzano pic-
coli piedeitalli, di circa tre palmi di altez-
za di marmo, rifalrati in fuori con fue baii
e cimafe , e fpecchj fcorniciatì , nei fondi
de'quali a firn il mofaico punteggiato d'oro
fono fcolpiti in baffo rilievo e Draghi, ecf
Aquile alluiìvi allo Stemma Pontifìcio di
Taolo V,, che la fece edificare. Sopra i me-
deiìmi s'innalzano due belliifime Colonne al
verde antico, con iùe baii, e Capitelli d'Odi*
ne Jonìco,dell'altezza in tutto di palmi tredici
incirca; e dietro alle medeflme due pilaftri
di marmo bianco , parimente fcorniciatì, ne
accompagnano la loro altezza . Soltengono
le medefìme Colonne il fuperiore architrave
di marmo , intagliato con fregio fcorniciatì
a 11'intorna, e fondo di verde antico » con ina.
cornice intagliata , e dentellata , rifaltato-
il tutto da ambe le parti ? ove a delira fa ri-
volta in altra facciateli^ » anch'eifa adornata
da ftioi pilafiri in vece delle colonne, con
nicchia in mezzo, nel di cui sfondo efiilono-
alcuni fcoglj. : nella iinìiira p-arte vien fofie-
nuto il detto architrave da una menfola, che
fa cartoccio, la quale po-fa fopra la cimafìt
di un pilafiro con rfpecchj di portafanta »
fcorniciato , il quale fi unifce con la faccia-
tela della fopra enunciata Scala. $' innalza
%ra la cornice in dentro una falcia (ir mar**
mo»
-ocr page 87-
Del Faticano·                    23
Facciata il rappreiènta la Libreria d'Éfdra, con
iua Iicrizìone a pie di eila . Nel fecondo vano
grande tra la prima , e la feconda Fineftra il
oTerva la Scuola Babilonica iiHtuita da T^abu*
codomfor
, nella quale furono addottrinati Da-
nielle
, ed4. tre Fanciulli Ebrei con la iòlita
Ilcrizione al di iòtto . Nel Quarto Quadro ri-
mirai! elpreilò il Decreto di Ciro circa la re-
fìaurazione dd Tempio di Salomone , avendo
il medeiìmo itabllito la di lui riparazione, h
quale però fu efeguita da Dario Longimano,
con la iùa Ifcriz ione lòtto. In quinto luogo ii
rappreiènta la Biblioteca Greca , e Tififtrato
Tiranno d'Atene , e SeleucoTS(icanore Re di
Macedonia , il primo de' quali ereiTe> ed il fe-
condo rilhbili la Librerìa d' Atene; eiTendovi
al di lòtto due Ilcrizioni. Segue la Libreria
Uleffandrina
eretta da Tolomeo Filadelfo nella
Città di AlefTandria in Egitto, compoita
Settecento mila Volumi, fecondo il fentimen-
to di alcuni Autori. Rimirali quello Re con
Demetrio Faleveo ìlio Bibliotecario, ed Λή-
fièa
che difpongono i libri da una parte; e
dall' altra i Settantadue Interpreti, che offeri-
feono a quello Rè il Codice del Teitamento
Vecchio per di dui ordine tradotto dall'Ebrai-
co in Greco ; al di fòtto efiibno due libazioni.
Appreffo ne fegue la Biblioteca Talatina fon-
data fui Monte Palatino da ^ugufto. Si vede
da una parte la Sibilla che portò a vendere i
Nove Libri Sibillini a T^rqmnio Superbo .
^UY altra fi oifen/a *Aug:$o tra Virgilio , ed
Ora-
-ocr page 88-
2ga              tytova Defmzìone
mo,. fòpra di cui pqfa una cuipide icanto-
nata con cartocci, ed intagli , e cornicetta
fimile al diiopra , che. ne foiKene. una vaga
/ barchetta meravigliofamente fcolpita, la qua-
le le ferve di finimento ; L'interno di detta
Stanziola è-tutta sì: nelle laterali parti , che
in fondo , e nella volta ugualmente guarnita..
Nelle laterali parti ibnovi" due piccole· nic-
chie incavate », con conchiglie fcpra intaglia-
te di materiale, colorite a gialla antico , ed
al di lòtto picco! gruppo di fcoglj·. Due pi-
lami di marmo con iipecchj fcorniciati, e
fondo· del foprariferito molaico , e con fafcia
fenile, che ricorre nel fèlla delta fuperior vol-
ta fatta a botte, tutta punteggiata droro>
con fogliami1, e rabeichi, fiancheggiano le
dette due· nicchie.. Di proipettò in fondo ev-
vi una nicchia, nel di cui fuperior fefta il
icorgono1 otta aperture sferiche , contornate
da fue cornici, le qualiracchiudevano alcu··
.si' fpecchj di criiìalio. Viene al pari deJla__j
cornice , che ne iblHene la fuperior volta ,
interrotta da tre degradate fafee di marmo
bigio con divedi fcoglj da eife iòftenuti. Una
Tazza di marmo bigio centinaia efiite dopo
lemedefime , la quale s'interna in dentro per
! palmi otta, larga di- profpetto palmi Μ, efc
ièndo iòrrettà da un maifc di brecce , e rot-
tami , che le formano pieduccio , e bafe,
a guifa di fcoglj travagliato. Si apre al di
fotto al livello del terreno ampia vafca con-
tornata da fuoJabro di marmo biftondato, la
ima?
-ocr page 89-
Del Vaticani*                  231
quale riceve le acque, che in abbondanza^
featurifeono dalli fcogl), nicchie, e volta ,
facendo con il lororifleiTo in detti fpecchj un
vago interrompimento , indi ne recano una
piacevole veduta..
Rivolgendo di qua il noftro cammino
per il dritto fendere del Viale, ebe corteggia
il muro del Recinto per il tratto di palmi
quattrocento diciotto , ii perviene ad un vag-
ito imbocco dì altro Viale della eftenlìòne_?
di palmi feifantacinque, che s'incontra dalla
finihVa parte ; e quello ne introduce in uno
ipazioib lito di figura circolare nell'ingreifo,
il cui arco lì ellende per· palmi feicento
dieci, e termina ih un- Trapezio:, 1 di cui lati
uguali lì prolungano per palmi dugento fei~
fanta , ritingendoli nei fuoi due angoli.ottufì
per palmi cento quaranta :. coilcchè nella fua
diyilìone diametrale dall'arco, fino alla linea
orizzontale il prolunga per palmi dugento ot-
tantotto . Racchiude tal Figura due fpazj di-
fuguali, e di diverfabruttura. Il primo con-
tiene un iito di terreno fterrato, e battuto,
con due ligure curviligne difnguali ,, rifaltate
da contorni di balE bulli, e brecce divedi
colori, rapprefentanti rabefehi con fogliami,
cartocci, ed altro fecondoFufa dei Parterre
alla Francefe, con tre ampi Viali, della lar··
ghezza di palmi cinquantacinque , e lunghez-
za di palmi dugento venti quello di mezzo ;
e palmi dugento quaranta i due laterali, che
li racchiudono: fcorgendovili alte fpalliere
di
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z$2              Ttyùva Defcnzfone
di Laori, che il tutto circondano ? è qtreffo
«ra nei paflati tempi il Giardino de*Sempli-
ci ♦ li fecondo comprende un Teatro Scoper-
to di figura ovale con fuolo più ballò » ove
eiifie un dilettevole Vivaio, efiendendofi per
larghezza palmi cento feifanta , e lunghezza
palmi cinquantadue . Contornato viene da
nobile Ringhiera di travertino {corniciata,
dell'altezza di palmi tre, intefiata da quat-
tro piedifialii , che fofiengono quattro vali
di terra' cotta con pigne artificiali di buffò ;
ed interrotta da due parapetti di ferro dell'"
eilenfione di palmi dodici per crafcheduno·.
Viene fa detta Ringhiera altresì interrotta da
tre aperture della larghezza di palmi venti-
cinque , ciafcuna delle quali per il mezzo di
otto gradini di travertino ne agevola al detto
Teatro l'interno ingreiìb·* S'innalza nella__*
parte oppofia nobile prospettiva di Edificio ,
e.riveilita de'più eccellenti ornamenti, che
sì di Architettura , come di Scoltura idear
mai fi pollino. E'quella la nobil Facciata^
della Galleria po/ta avanti il Palazzeto, ο
ila Calino di Th Ifc Sollevali dal fuolo per
l'altezza di palmi ottanta in circa , e di lar-
ghezza palmi cinquantotto. Sembra, che el-
la iìa fabbricata in mezzo all'acqua , a mo-
tivo di una gran Vafca di figura ovale in—*
■proipetto, che la circonda sì dalla parte an-
teriore ? che dalle due laterali » bordata da
labro di travertino della larghezza di faccia
palmi Settantotto 5 prolungandoli indentro
dai I
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Me!Vaticano ·                 2g3
jiai lati per palmi trentotto, denominata il
Vivaloì in cui cadono copioiìifime acque»
che da due eanali a guifa di due torrenti dal-
le laterali parti della medefima facciata, ne
fgorgano . Tre Nicchie contornate da brec-
cie, e rottami fi feorgono nel bafìfo di eifa >
le quali racchiudono tre non ignobili Statue
di marmo , rapprefentanti quella di mezzo
Tana Cibele feduta fopra dì un eminente fco~
glio, da cui ne fgorgano rivi d'acqua, con
la teita coronata di Torri, e l'altre laterali »
due Femmine divaga panneggiatura rivenite»
e tutte molto antiche, come fi feorge dalla
fovrapofta ìfcrizione in tali parole fcalpità
Tìus liti. Tom. Maxìmm
Lympbcenm hoc
Condìdit
, antiqmfqm
Statuii ex ornavi?
indicante, che Tio IV. Pontefice Maffimo fab*
brieò quello Vivajo, e di Statue antiche ador»
nollo. Vedonfi altresì li fpartimenti fino al-
la nobil Cornice adornati di mofaico-mitico;
ed alcuni termini di Satiri travagliati con.
maeftrfa di fiucco a guifa di pilaltri, fi folle-
vano al fofregno della detta Cornice, fotta
la quale in ampio cartellone bislungo, che
fieltende per tutta la facciata »icorgefi fcol^ -
pita la feguente ìfcrizione latina :
THus IV. Medkes Mediolanenfìs Vont. Max»
in nemore TalatiiVaticani Torticum apfìdatam
cum cohmnh yiumidkis
, fontibits , lympkno
immìnemem e regione aretf extruxit anno fa-
lliti* MDLXL
                                            h
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2J4             Ttytwx Befcrizioue
ìa quale innoilro linguaggio eiprime, che_5
Ψϊο IV. Medici MiÌanefé. Pontefice Ma (Timo
Panno della Salute. t$6ì.. innalzò nel: Bofco
ad Palazzo Vaticano' un Portici efcentico,
con Colonne di granito-Orientale » Fontane,
eminente al Vivaj<>, dalla parte del piano
della Campagna. La detta. Comi ce con fuo
fregio ed inferiore architrave:, ferve di'bafe
ad una balauftrata , interrotta da quattro pie-
eoli piedeftalli, Η tutto di marmo, iòpra de'
quali s'innalzano* quattro belliifime Colonne
di granito Orientale, con loro bafl, e capi-
telli d'Ordine-Dòrico.· » le quali" foftengono
l'architrave d'una loggia aperta ivi collocata.
Sono altresì fiancheggiate da due-gran pila-
ftri > i quali fervono di pofamento ad altro·
nobile architrave con fregio , e Cornice il
tutto rifaltato nelle laterali parti ; fópra del
quale ricorre con l'rfteiTa· modfnatura un.Fron-
tefpizio acuto , racchiudendo nel fuo feno·
Parme in marmo de] detto- Pontefice. Ricop-
rono nelle due· iaterali facciate i medeiimi
adornamenti di ihicco a baiTorilievo, i quali,
nonoflante l'intemperie dell'aria, ed illaiTo
di due Secoli, pajono di frefeo travagliati.
In vece della riferita balauftrata, e. Colonne
efifte una finèftra con moflra orecchiata', e
feorniciata ; ed il fuperiore frontefpizio, è fat-
to ad arco di figura sferica. Eiìtfono ai lati
di detto Vivaio,. e Galleria due grandiofe ed
agiate Scale centinate , compoile di venti gra-
dini l'una , interrotte da cinque ripiani; con
&0*
*
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Del faticano.                 2$J
Tuoi parapetti da ambe le pam , · chefeguo-
no lo fteflfo loro declivio-, fi, prolungano per
il tratto di palmi ottantadue , dilatandoiì in
larghezza palmi' venti... Conducono le mede-
fime ad un ripiano di terreno battuto, di figu-
ra femicircolare di fronte fotto Π Monte, ove
imboccano da ambedue le parti due lunghi
Viali, fiancheggiati da alte fpalliere df Lao»
ri, de' quali quelli a delira * come di fopra
fu accennato, conducono aP ripiano fituato
avantr la Fontana de'1 Torrionr , e: I* altro,
alla Fontana delli Specchi": il primo· de'" due
a iiniilra ne guida al Giardino Segreto degli
Agrumi ; il fecondo a! fuperior Monte , e^
nella Macchia s'interna ... In ambedue i fo-
pra ccennati ripiani trovai! gran Portone con
fello tondo, ornato, di fuo architrave , e ili—-
piti fcorniciati, che li fanno- moflta, fian-
cheggiato da fuoi pilailrì, i quali" ne. foilen-
gono il fuperiore architrave, fregio, e cor-
nice rifaltata dalle partf, e frontelpizio io-
pra, da cui vien chi'ufo a guifa d'un arco di
trionfo. Serrato egli viene da finii dilegno^
e per elfo fi ha l'ingreflò al bene intefo tea-
trino, il* quale avanti il nobili Palazzotto ri-
fiede , circondato altresì da forte recinto di
muro*, che per ogni; intorno ricorreli..
Ma prima di pórre in elfo il piede „ è da
%erii:, che. ìtPontefice Taolo /riavendo or-
dinato di fabbricare in,quella, parte un picco*
lo Edificio· per il fuoritiro , e diporto, ne die
l'incombenza a TirwLigorb, celebre Archi-
tetta
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st%6                Qtyutétf hefcrimone
tetto di quei tempi , acciò con la maggior
vaghezza ei ne ideaiTe , e faceiTe profeguire
il premeditato peniìere ; ma appena ne erano
gettati i fondamenti, che la morte del detto
Pontefice ne interruppe il proièguimento *
Ciò , che appena incominciato dal predetto
Vaolo IV. , fecondo le traccie del già appro-
vato diiegno, fu mandato alla fua perfetta^ !
efecuzione dal Pontefice Tìo IV. di lui imme-
diato Succeifore; e perciò ritenne il nome di
Palazzetto , ο Ha Calino di Tìo IV. Forma il
medeiimo una figura-Ovale perfetta , nelle 1
«li cui teliate , una incontro l'altra , eiiilono
due belli dime Gallerie, ο ila no Loggie aper-
te, di figura quadrilunga, la prima delle quali I
s'innalza ibpra il già descritto Vivajo, come di
già dimoftrammo ; Paltra oppoita ièrve d'in··
greifo al detto Palazzeato , formato di foli
due Piani, eduna Loggia con alcuni fofntti»
come più chiaramente dimofireremo , allor-
ché in effo porremo il piede . Figura il detto
Palazzetto tre parallelogrammi in divertii fi.»
tuazione collocati. II primo il dilata per li-
nea orizzontale , e quello contiene la detta
Galleria » Il fecondo fi dilunga per linea per-
pendicolare , e ne forma una lunga Galleria.
Il terzo iuperiore in dimeniìone agli altri prir·
mi due , e per linea orizzontale collocato,
racchiude tre ilanze di diiìtgual grandezza .
Viene in feguito difiante venti palmi circo-
icritta tal figura da un alto muro , che gli for*
ra.i recinto per iicurezza di qualunque accef*
iòt
:                                                                                           ì ....■ · !: ,
-
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Del Vaticano.                  2|7
io} e ricorre in diverii angoli acuti da ogni
parte, dilatandoiì ancora alla figura elìttica,
che forma il iòpraenunciato Teatrino. Po-
nendo pertanto il piede ο nell'uno , ο nell'al-
tro dei laterali indicati Portoni cofiruiti a
guila di Archi trionfali , trovai! un Larario
larghezza palmi quindici, e lunghezza. ^
palmi venticinque ricoperto da volta a bot-
te con varie nicchie nelle parti delle fian-
cate } ed altri ornati di moiàico ruitico,
come anche nella fuperior volta, che quan-
tunque in peilìmo fiato ridotte, dimoiìrano
con qual vaghezza, e maeitria nella loro edi-
ficazione faceifero pompa : il tutto fu dedot-
to dall'eccellente Architetto dalli avanzi del-
le antiche Fabbriche qui in Roma ancor eli-
ftenti · S'inoltra per il detto Entrone all'ame-
no Teatro feoperto, come lì dille, di figura
ovale, il quale H eftende per larghezza pal-
mi cento diciotto, e per lunghezza da una
Galleria e l'altra per palmi lettantacinque ;
contornato d'ogni intorno da vaga ipalliera-j
{corniciata s e fuoi Tedili, il tutto di traver-
tino ; e racchiudendo nel mezzo del Ilio fuolo
tutto laftricato da triangoli di porta Tanta , e
Idi travertino una Fontana con Vafca di mar-
mo bigio ovale centinaia , e feorniciata , e
iòllevata in altezza di palmi ièi da terra da
un fodo Tcorniciato a guiia di piedilrallo .
Volgendo il palio alla iìniitra", per mezzo di
quattro gradini , fi fàglie alla iopradeicritta
Galleria 5 aperta dalle due facciate, e ferrata
nel·
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■21$             T$twva Defcrkione
nelle fue laterali tettate di figura patirà al
di fuori , ma ovale nei Iati interni . II fuo
progetto etano da quefla parte corriiponde
ftlI'ifteOa fimetrk, ed architettura -con pro-
porzionato fregio , fpartimenti di fcojnicia-
tura, 4'fintagli , e di figure inguifa di Ter-
mini, che dividono il grande fpecchio dimez·.
20 , tutto iltoriato a baffi rilievi .di linceo,
con figurette quaiì a mifura 4d naturale, e
Ino Frontelpizio acuto da noi.fuperiormente_.·
divifato nella Tacciata -corrifpondente verlò
il Vivajo : eccetto iòltanto, che quivi non ri-
corre la balauiìrata , che ne folleva le quat-
.tro indicate Colonne: pofando altre quattro
^°^0.nn5 del -medéfimo marmo xon'leiue bau
fui ciglio del pavimento, e con i fuoi Capi*
telli, nelòftengono il lungo architrave , fre-
gio , e cornice, che d'ogni intorno ugual-
mente le ricorre. Numeranfi adunqueJn dei-
sta Galleria , ο ila Portico , otto belliilìme_j
Colonne di granito Orientale , quattro prime
nel fuo mgreiTo aperto , e le altre divifate
quattro di proipetto , che su .labalaufirata^
poiano. Vien ricoperta da volta in parte fatta
afchifo, ed a crociera, ornata di varj fpar-
timenti di flucco con-Iftoriette tratte dahVec-
chio Teilamento, dipinte a frefco, ed altri
pittoreichi fcherzi, édte quali, per eflère af-
fatto Scolorite, non fé ne può -dedurre il li-
gnificato: invenzione però, e nobil travaglio
diFederigo Zuccheri. Due gran nicchie nelle
ύι tei tefiate lcorgonfi da una fineitra, l'una
e HI*
f
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Λ
ν fiel Faticano,                 239
e 1* altra nel fuo concavo interrotte , fotte
il di cui parapetto s'innalzano dne conche di
marmo ovali ■, di diametro palmi fette e mez·»
20 , intagliate con guicj, ed ovoli, foilenuti;
da iìioi piedi ? ό iÌano.baIauiìri intagliati con
due Draghi alati , e ifemma in mezzo di
Tiolfc, .d'altezza in tutto di palmi .quatura.»
e mezzo. jNel centro di dette conche s'innal-
zano alcune pergamene .con cartocciami .gra*
dinati ι conchiglie,, globi, ed altri intagli in-
trecciati ., il tutto di marmo . Ai lati delk
medeilme eiiile una nicchia per parte, ador-
na di belliilìmi grotteschi αϊ micco 9 eiTendo le
pareti tutte, dopo la cornice, che iòtto Ì9La
precitata volta le ricorre d'ogni intorno, rjk
coperte .dimolàico ruifocale, il quale ne for-
ma un dilettevole "interrompimento. In oggi
con quanta miglior iìmetria è compartito il
piano da noi fopra deferitto eiiftente appreiT©
l'inferior Vivaio ; con altrettanto piacere fc
ne gode dalla predetta balauilrata , che le
ferve di parapetto , la dilettevol veduta.
Oppofta a quella Galleria , ο Portico»
s'innalza la bene intefa facciata del Palaz-
zetto precitato-, ileiadendoiì jn larghezza di
palmi feiTantadue ; e fiiòlleva dalfùolo del
fuo Teatrino per palmi ottanta/maturo in cir-
ca. Viene lamedeiima diviia da tre iparti-
menti dfbene intefa Architettura , i quali ad
arte polli in opera , pare , che indichino e£·
fer copioiò di più appartamenti, e di mag-
gior numero di Stanze 9 di quello, * che effet-
ti va-
s
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24                tyewa Defcrizìone                        j
Orazio difporre la predetta Libreria Palatina,
con due Menzioni parimente al diletto. Nel
vano che appreflò rie viene icorgefi la Libre-
ria Cerofclimitana
raccolta da S. +Aleffandro !
Vef'covo , e Martire lotto Deck Imperadore.
Dimora il Santo Vefcovo a federe con "Trarci/o,
ed Origene in piedi, allora in età giovanile ,
con Tua Ifcrizione iòttopofta . Segue la Librerìa,
di Cefarèa
in Palcjflina eretta da S. Tanfilo Tre~
te e Martire,
la quale conteneva trenta mila
Volumi , ajutato in ciò da Eufebio Cefarienfe
Tuo allievo . Quivi vedon.fi rapprefentati l'uno,
e l'altro con ó", Girolamo, per avere il mede-
fimo perfezionati i fuoi libri nella detta Biblio-
teca , con la Ìòttopoita Hertziane . Bell'Otta-
vo ed ultimo vano da quella parte fi oflerva la
Librerìa degly *Ajpofidi , in cui vedefi eipreifo
S. Tictro, il quale comanda , che fi confermino
qui in Roma, come nella Chiefa Maeftra di
tutte le altre i Sacri Codici, I* Epiilole Decre-
tali , ed i Canoni de' Concili con la iòttopofia
fua Ifcrizione . ConnefTa alla fuddetta, nella
piccola rivolta della Facciata, che forma un
Arco largo con gradino lòtto, vi e dipinta l'ul-
tima Libreria de' "Pontefici, ove varj di elfi ve-
donfi eipreflì con la lottopolla fua Ifcrizione.
Retrocedendo il paifo alla fopraindicata
Porta dell' Ingreiìb , nel Iato deliro di eflà , fi
offerva dipintosi olio il Pontefice Sifio V, con il
Cavaliere Domenico Fontana Architetto genit-
fieiìb , che gli mofira la pianta della Librerìa :
quivi effigiati al naturale, rapprefentando le
altre
:■-■"
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2%φ             Innova Defcrizìont
tivamente ivi fi riicontrino. La prima divi-
sone viene fegnata da quattro gradini, Pul»
timo de' quali ièrve di baiamente» a quattro
Colonne di granito Orientale , con bafi , e_>
capitelli d'Ordine Dorico , in tutto epertut-
to Umili;alle di fopra descritte. Fiancheggia-
te qneiie vengono da due fafcioni a guiià di
pilailri per parte con fue controfafcie , quali
racchiudono un riquadro con iua inoltra icor-
niciata , ed orecchiata , guarnito di mafcherc,
cartelle , lVoIazzi, e felloni di lìueco . Sopra
dette Colonne, ed architrave, ch'elle foite&
gono , ricorre altro architrave con fregio, e
iua cornice, il tutto di travertino : e fopra di
eiTa pofano iei annette di marmo , quattro
Cardinalizie , e due Ducali. Segue nella fe-
conda divisone altro piùi grandiofo ordine di
falcioni in piedi {corniciati, né* di cui ipeo-
chj eiliiono baiTirilievi di tralci, pampani,
e grappoli di uva. Racchiudono i due late-
rali un riquadro da ambedue le parti nella
estremità della Facciata , nel di cui campo
fcorgonii due Satiri di rilievo, con zampogne»
collocati in due ipazj, che fingono Nicchie,
ed un fellone di frutti, che le fa finimento.
Efiilono al di lòpra di quelli due tondi con
cornice intagliata da foglie , fafce , e lin-
guette, oveveggonii fcolpiti due Fiumi, in-
dicanti Ρ uno il Tevere , e l'altro il Telino .
Lo ipazio di mezzo ipartito reità da gran ri-
quadro per travedo guarnito all' intorno da
fufaroli, baccelli, e linguette, ed orecchiato
negl'
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ÙdVatkm"*                 B4*
ittgf angoli, il quale racchiude k feguente
latina Ifcrizione
Vius IV. Medices Mediolanen* Toni. Max.
hmc in mmore Talatii ^ipojloìici areamy
portkum , fontem, eedificlumquè
jonflìtuìt, ufuìquefuQ , Φ fnccedentium
ftbi Tontìficum dedìcavit ·*Λη. Sol.
MDLXL
Pofa il fopra detto Riquadro ibpra iei
■menfole, ai lati delle quali rellano attaccati
alcuni felloni di fiori confvolazzi di fettuc·-
cie ; due delle quali menfole fervono di fer·»
raglio al fello di due Nicchie fottopolle, ove
a baffo rilievo fcorgonli efpreffe alcune figure
rapprefentanti in uno apollo con cetra in ma*1
no , in compagnia d'Egle 5 -e neh" altro un
gruppo di tre Mufe in piedi, con fondo di
grotte!co : pofando le medeiìnie figure su di
un fodo di rilievo, con fellone al di fotto *
Al di fopra del precitato riquadro , ov'è rac*
chiufa Γ Ifcrizione, fcorgeii altro riquadro *
incui fono fcolpite due Fame volanti , che_^
moiìrano di reggere il grande Stemma Genti·*
1Ì2Ì0 del Pontefice Tio IV. fcolpito in marmo,
contornato da fellone di frutti} il di cui catti*
pò è di giallo antico, cinque globi di foiìò
di Francia , ed il fello di pav@nazzetto ♦ Un
doppio Meandro ripartito da tre fpazj riqua-
drati d'una cornice, ed un ordine di foglie,
forma il cornicione, che fepara quella fecon-
da divillone. Sovrappone) a quello rimane-?
un Dado piano, che forma le foglie delie tre
TomMI.                       L               fine-
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242             Innova Defcrhione
fìneiìre » ed uniche, che in detto Profpetto
ciillono , e le due contigue Nicchie , il qua-
le divide finalmente il fecondo dal Terzo or-
dine della Facciata . Altri quattro Falcioni
per Tirapiedi fi follevano fopra il detto Da-
do, e^gueiti.coftituifcono i tre fpazj, quello
di mezzo occupato dalle dette tre fineftre , e
gì' altri due laterali da una Nicchia per eia-
icheduno . Il fedo di quelle Nicchie è fatto
a conchiglia, con cornice intagliata per im-
porta ; e nel loro vanoracciudono due fiatue
dì marmo , rapprefentanti due femmine di
non volgar panneggiatura rivenute . La luce
delle riferite tre fineftre rciìa modinata all'in*
torno da piccoli intacchi, gufej, mezz'ovo*
li, e fafeia piana $ e nei due fpazj fra le-?
fineftre efiilono due Termini con candire di
frutti in fella ad ufo di Cariatidi. Sopra la
fineftra di mezzo feorgefi un riquadro orec-
chiato per tutti i verfi con cornice a due or··
dini d'intaglio con borchie nei mezzo , ed
alcuni felloni , che formano triangolo , rac-
chiudendo il medefiino un vafo di baiTorilie-
vo * Li altri due riquadri di confimile ador-
namento accompagnati , contengono due_?
ovati bislunghi per altezza , in uno de'quali J
vedefi efpreua una Fama, che col piede pre-
me il globo , e con tromba in mano; e nell'
altro, una figura Virile , che con una mano
foftiene un globo, e con-l'altra un ramo di
olivo . 11 Campo poi , che rimane fra gh
orati, e le fineilre , vien contornato da al-
cuni
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Del Vaticano .                243
cimi felloni di frondi a rilievo con frutti, che
ne formano aggradevole interrompiraento .
Il fregio fuperiore , tutto da fogliame artico
ricoperto, con foglie frappate, rimane fogni-
to da vago cornicione di travertino d'Ordine
Dorico , il quale ibftiene la gronda del fu-
perior tetto , che in quattro pendenze ricuo-
pre la fronte di si vago Edificio .
Entrati adunque nell'inferior Portico , ο
ila Galleria , di uguale ifruttura del Ilo corri··'
fpettivo dicòntro collocato j e da Nei fupe-
riormente deferitto ? trovai! il medefimo ri-
coperto da volta, parte a fchifo , e parte s__j,
crociera con lunette, dipinta di Grottefchi,
con alcune Iltorie tratte dai principio della
Genefi , contornate da cornici, e riquadri »
nel fregio , che in altri diveriì liti, quali
dall''gibbute+Agofiìno Taja pag.$02. nella fua
Defcrizìomdel "Palazzo Vaticano, vengono at«
tribune all'opera, edifegno di Giovanni Schiu-
sone :
Le laterali pareti fono adornate delle
iileife nicchiti « conche 9 -e fii/eiìre, come di iì>-
pra divifammo . JLa facciata incontro Je pre»
narrate quattro Colonne, viene adornata da
due porte enn iiripiti, ed architrave di tra-
vertino , icorniciati ·> ed orecchiati 5 delic_>
quali , quella a deifru è finta , e murata , e
l'altra a iìniura dà Γ ingreilb all' Apparta^-
mento terreno di detto Appartamento ; éflen··
do tutto il rimanente ricoperto di mofaico in
finte porticelle , e nicchie.
Ponendo adunque il piede in detta por*'·.
L 2                    ta,
V.A
-ocr page 103-
244             fyiova De finzione
ta , ci porge effa l'ingreifo aduna magnifica
Sala di lunghezza palmi cinquantadue, <lj>
larga palmi venticinque 5 che reità illumina-
ta da tre fìneirre a delira, e due alla iìniiìra,
Viene efifa ricoperta da volta fatta a botte *
con ovato in mezzo fcorniciato, in cui ve-
deii dipinta a buon frefco l'Immagine di Ήο~
flra Signora
, che ftringe il Santo Bambino al
feno , il quale ftende la pueril delira a S.Gic*
'vanni il fìattifla
, in fembianza puerile anch'el*
fo , porgendo a lui una piccola Croce, còll'af·
ilitenza di S. Giufcppe , e di S.Elifabetta : ope«
ra mirabile di Federigo Barocci. Altri quattro
quadretti di non inferiore fpirito , colorito , e
leggiadria, ii fcorgono efpreifi nelle teliate
di eifa 5 quali rapprefentano il giudizio deW
^Adultera:
dicontro la Samaritana al pozzo :
come anche nelle facciate di fianco, vale a
dire 5 il Battcfìmo dì Criflo amminiftrato dal
Trecurfore S. Giovanni, e dirimpetto , quan-
do Tslojlro Signore apparve nella Borafca di
Mare a' fuoi Difcepoli t e chiamò a fé ΓΑρο-
ftolo S.Tìetro ; con molti altri quadretti rap-
preferitali ti Paefi, Fiumi, Animali 9 Bacca-
nali , e Grottefchi, interrotti , e rifaltati da
corniciami , e felloni di flucco , con vaga
fimetria compartiti. Nelle contornate , e ne-
gli angoli di effa iì tavvifano dipinte alcune
targhe , coll'arme , ο col nome di Tio IV.,
quali targhe fingonfi foilenute da due_j»
Virtù per ciafcheduna , con alcuni putti di
lor corteggio . Quelli angoli parimente , a
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■ ■■:-Del Faticano■>'                        24.·?
riferva d'uno verfo la porta dell'ingreifo, il
ammirano dipinti nelle figure dal medeiimò
Federigo Barocci f vaga cornice le ricorre at-
torno intagliata nel gufcio con menfole fot-
.to, diverfe mafchere , e-geroglifici di rilie-
vo, il tutto di ftucco , con baccelli , jftrfav
roli 5 e fregio di foglie , e fiori ricoperto ,
dell'altezza di circa tre palmi * Per una por-
ta in fondo., con mo&ga orecchiata di mar-
mo , a dritfo di quella dell'ingrefio, fi palla
•alla feconda ftanza lunga palmi trenta, e lar-
ga .Umilmente palmi venticinque , la quale
illuminata rimane nella deftra facciata dacj
una fineiìra , e porta con moftra di marmo
orecchiata nell'angolo infondo di eifa ; nella
facciata incontro quella per cui entrammo ,
vedefi accanto la defcritta porta altra fine-
itra limile , e proifirho alla medeiìma evvi
un cammino, con cornice di marmo venato
attorno. Quella ftanza parimente vien rico-
perta da volta a fchifo , adorna di vaghe_j>
pitture ugualmente che la prima , e confimi!
cornice ; nel di cui fpecchio di mezzo rimi-
rafi rapprefentata a buon frefco , e con mol-
ta grazia Γ *Ànnunziazìone di Maria Vergine
fattale dall' ^Arcangelo Gahbrieile , di fiVure
fotto la proporzione du naturale , opera pa-«
.rimente efeguita dall'eccellente pennello del
lopranomato Federigo-Barocci. Viene il me-
deiimo-attorniato da diverfi quadretti efpri-
-H^ati la vita , ed avvenimenti di Giufeppe
Ejreo
figliuolo di Giacobbe ; con altri quat-
L 3                 trj
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2$6              Tfyom De finzione
irò più graridi efiilenti nelle quattro tettate
di effa » rifaltati da pilafiri, frontefpizj, cor-
nici, e cartelle, con altri grottefchi, ed or-
namenti di ftucco. Per una porta efiftente_;
nella finiiìra facciata, contornata da ugual
moftra di marmo orecchiata , fi paifa alla
terza contigua fianza lunga palmi trenta ,
e larga palmi diciotto-» ricoperta da volta
confinate , e fregiata delle iftefle pitture ,
con cornice intagliata , che te ricorre d'#u
intorno . EiTa illuminata viene da piccola fine*
tira* efiftente fopra di una porta conifquincj
da quefia parte, incontro quella delL'ingrei-
io, qua! porta corrifponde nell'intercapedi-
ne con fuolo mattonato , IL quale vien rac-
chiufo dal muro, che fa recìnto, al Paìazzet-
to, incavato da ventotto nicchie, con undi-
ci IfcrÌzioni antiche, dette Dììs manWns , e
che ricorre attorno di efló . In fondo evvi
altra fineftra più grande , la quale aneli efla
le comunica il lume; e nella facciata a de-
lira fubito entrati ι fi feorge dipinto a guaz-
zo un grandOvatoi fcartocciato, e con ta-
gliami contornato, in cui fono efpreifiIa_,
Verrine dei Hpjario cor il Bambino m brac-
cio" ed a'piedi della mcdeiìma il'Patriarca
S. Domenico , e S. Filippo ^m : fegno mam-
felto, che nel Pontificato di Benedetto XHU
quefta itanza era fiata deibnata ad uio di
Cappella: quantunque non vi fifeorga mog-
gi alcun veiligio d'Altare, ma foitanto nel
mezzo vi efiite un inginocchiatore d albuc-
cio
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Del Faticano .                 24-7
ciò bianco {"corniciato. La volta, da cui la
medefima vien ricoperta , è fatta a fchiro
colmo , ripartita con riquadri , nicchie , pi-
lailri ad ufo di Termini, interrotta da varj
ornati di foglie, felloni , rofe, e fufaroli ;
il di cui fpeceliio di mezzo è mancante di
pittura ; e finalmente contornata viene nella
Jua imporla da cornice di ftucco carofa a cin-
que ordini d'Intagli*
Volgendo di qua i nofrri palli alla So-
praindicata porta elìdente nell'angolo della
delira facciata della feconda Stanza ; intro-
duce la medeiìma ad una Scala a brancher-
ti , di larghezza palmi cinque , e mezzo "·,
ricoperta da volta a botte, la quale nelia_3
fua prima origine era dipinta tutta a riqua-
dri di finte pietre , come al dì d'oggi il fcor-
ge fotto il bianca della calce apparirne ι co*
lori» Viene quella Scala comporta _dì dodici
branchi, il primo di quattro gradini, e gli
altri di tre , di travertino , con fuoi ripia-
netti di ripofo; eflèndo illuminata da picco-
le finefìrelle. di luce quadra, ma tonde in_^
fondo, e da crociate di ferro , e vetri mu-
nite . Alla fine del·Nono muta iìmetrìa la
detta Scala , non venendo più ricoperta dal-
la fua baffa volta, ma bensì da alta loggia
con un fineihOiie aperto a tutto fello nelle__?
quattro facciate , e da volta a crociera da
diverfe fcorniciature e rabefchi di ilucco or-
nata . Termina adunque la predetta Scala
con un piedeltallo quadrilungo ifolato di tra-
L 4                 ver-
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248^            Ήρονα Defcrizìone
vertìno, il quale nel ilio fpecchro anteriore
fcorniciato porta impreifa la medefima Iferi·
zione del Pontefice Pio IV., che fi legge in
fronde della Facciata , come accennammo· 5
e nelle due teliate il di lui flemma gentilizio
fcolpito ; conghingendofi il medefima nella
pollerior parte con una balauifrata dello Ìfef·
fo travertino , la quale all' ultimo ripiana
ferve di parapetto ■♦ -
4 A delira del medefimo trovafi portai
con iitipiti, ed architrave di marmo fcorni»
ciati, ed orecchiati, per cui fi paifa ^l fii*
perior fecondo Appartamento, di altre q-uat·
irò fianze compoilo . Salito il gradino-, che
alla detta porta ferve di foglia, fi entra in
una ftanza ricoperta da folaro per Conven-
to-, fvenato con fregio a chiaro fcuro rabe-
scato, efeguitoda fua cornice intagliata..
Quella Stanza illuminata viene a mano drit-
ta da nna fmeftra, e da altra confimile nella
facciata dell' in gre ffò. Per una porta, poco
dilìante nella facciata a lato di detta fine-
fira 9 contornata da moilra di materiale fcor*
ni'ciata , ed orecchiata , fi ha l'ingreifo alla
feconda ilanza illuminata da tre fineitre dal-
la fini ara parte , e con fokro- al difopra ,
fatto a regolo per Convento fvenato , in cui
femplicemente fi fcorge un fregio , purte di»
pinto , e parte a riquadri con fua cornice t
modiglioni1 nel fregio , ed architrave , orna-
to di mafchere , e grotùefchi , il tutto di:
ile eco ». Per una porta in fondo, di elXa con
ilt>
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Bel faticano-,-                 24-9
rftìpìti 9 ed architrave di marmo fcorniciati r
fi ha Padito alla terza ftatrea da quefta par-
te , bislunga, la quale fi eftende per tutto il
fito, che contiene 1' inferior Portico , ο ila·
Galleria . Illuminata la medefima reità da;
cinque fineitre , tre di elle nella facciata di·
proipetjo , ed una. in ciafcheduna delle due_j»-
laterali rimangono. Da volta a botte vieit
ricoperti con-ch'veril ornati, e pitture, e fpar*·
tita da riquadri di micco * Vien rapprèienta*-
ta a buon frefconello fpecchio dimezzo lai
Sacra Famiglia , travaglio di Federip;o Zuc-
é?ri
, il quale attorniato viene da di veri!
Cammei, quadretti , e tondi ad ufo* delle_>
Loffffie di Raffaelle. Confini il cornice, e tì>
tignale ilile , che le altre detenete-1 le ricorre
d'ogni intorno, e le fa finimento. Ritorccn··
do ì noiìri paiTi alla prima defcritta Stanza
per altra porta incontro a quel-la del princ*-
pale ingreifo , fi paiTa alla quarta Stanza ivi
contigua , la quale fcorgefi ricoperta da voli-
ta a fchifo , da diverfe pitture a frefco ador~
ria. Nel quadro principale di-mezza di figu-
ra ovale, guarnito di felloni, e cartelle du
flucco, fcorgefi■ rapprefentato Criflo nell'Ori®
degl'Olivi,
con l'Angelo-, che gli prefenta
i-I Calice della fua amara , e dolorofa PaiUo»
ne. Incontro· alk porta dell' ingreifo·, efifte*
k. Cena del Signore in compagnia de' Dodici
Apoiloli.. Dirimpetto a quello- fcorgeiì· il Sal-
vatore con la Croce sa le [palle
\, che s'incarna»
rama al Caivario;» Finalmente iopra la fine-
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Del Vaticano.                   25*
altre figure eiprei&vi il Cardinale Antonio Ca~
rafa
Bibliotecario, il Cardinal Montato, ed il
Marcheje Michele Teretti iùo fratello, Pronipoti
del medefimo Pontefice. Sul muro immedia-
tamente iopra gì' Armarj de' Libri reila efpreA
fo il gran Concìlio T^iceno, il primo fra i Gene-
rali tenuto nel 324. contro *Arh in tempo del
Pontefice 5". Siheflw, il cjuale vi mandò tré
de' iùoi Legati t eiìendo quei due vefiiti di mi-
io , quantunque in quel tempo i Cardinali non
portaifero né porpora t né il cappello roiTo : ed
il terzo, e principale è quello con la mitra, e
di piviale riverito. Rappreiènta quel Vecchio
indiiparte mlafiniuYa, al iuo baroncino ap*
poggiato ) S. Spiridione in attori convincere un
FilolòfoGentile, il quale fu dipoi alla vera
Cattolica Religione convertito * Siede l'Impe*
rador Coflantino in luogo più umile dirimpetto
alJi iòpradetti Legati. Suiamiiilra diquefio
Confeifo il vede un Diacono in una Cattedra
legger la condanna d'Ario, il quale ila in piedi
preiTo la detta Cattedra con abito inculto, e con
una faccia , che dimoilra la Ìùa venefica empie-
tà , come il legge nella iottopoiìa Iicmione .
Fra l'angolo, e la prima fineilra è delineato
l'abbruciamene -de* Libri Ariani, come lode-
nota la fottopoila Ilcrizione. Tra la prima, e
la feconda fineiira iì %ura il Trìmo Concilio Co*
fìantinopolitano
tenuto l'anno g$2., in cui fu
condannata l'Eresia ài Macedonio, parimente
con ìùa licrizione al diiòtto. Ne fegue nel fe-
condo vano il prim Concilio Efefwo tenuto nel
TomMI.
                     Β               43 tf.
-ocr page 110-
2 SO              T^iùova Defcrìzlone
lira il Demonio , quando tenta Gesù Crlflo nel
Deferto
. Negli angoli parimente della me-
deiìma rimiranil colorite otto virtù , le quali
a due per due in dafcheduno angolo moilra-
no dì reggere un panno , che forma padi-
glione air arme di Tio IV* al di iòtto fcoi-
pita , e Torretta da putti di ftucco feduti fo-
pra la Qorniee carola , a tre ordini d'inta-
glio i che le gira d'Ogni intorno . Due fine-
lire illuminano quella Stanza , una incontro
la porta dell' Ingreiìo, ed altra ncir angolo
della facciata in fondo a quella contigua .
Secondo il fentmiento del fovralodato xAbba*
te xAgofilno Τ a) a pag.504. e feg. Federigo Ba-
rocci
dipinfe le due prime ilanze del Pian Ter-
reno ; e Leonardo Cungì unitamente· con Du-
rante del Isserò
dal Borgo S. Sepolcro dipin-
fe, oltre rgrottcfchi, ornati.ed altro delie det-
te due ilanzcvinche h terza ad ufo dì Cappel-
la, come li di (Te . Federigo Zuccheri travagliò
nella terza Stanza del fecondo Piano y orna-
ti di grottefchi da Giovanni dal Corfo Schid-
ione
; e Γ ultima fuperiormente defcritta fu
colorita da Santi Tìti : Mentre fé il Vafari pi-
glia abbaglio circa refpreflione de'Soggetti*
ivi dipinti ) non è da fmentìrlo, fé enuncia,
ed accenna eililere in quello Palazzotto, e fé·*
condo Piano una Scala a lumaca, come real-
mente trovai! proflima alla fineflra d'angolo
; delia quarta fuperiore lìanza 5 come andia-
mo a dimoftrare.
In fondo a queil' ultima Stanza dentro*
,V
                                                      al ri-
S
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Del Vaticano .                  25 Γ
al ricattò di muro , che fa rifalto in fuori, a
iìniura s'incontra pìccola porta , la quaLe_?
introduce, ad una fcaletta a lumaca con cor-
no piena, comporta di trentotto gradini di
peperino , illuminata da alcune ferìtorelJe
quadre ; edafceil venticinque gradini', tro-
vai! anguita porticella, per cui il pa-if.i a pie*'
cola itanziola 5 ed ai fornai, che eilitona ib-
pra le Stanze del deferitto fecondo Piano #
Terminata di falire la detta Scala con pa-r
rapetto di ferra in fine,iìhaPingreiTo aduna
bislunga Loggia ricoperta da tetto, a quat-
tro pendenze y follenuto da due Incava 11 atu™
re, con tre arcate aperte nelle due facciate
grandi , e due per ciafeheduna delle laterali,
dalle quali per ogni parte lì gode di una ag-
gradevol veduta , sì del fottopolto Giardino,
eBofca, come anche del pròiTimo Palazzo.*
e delle circonvicine Campagne .. Cofìcchè· il
detto Calinolo Palazzetto, vien comporto: di
numero fette Stanze, non comprefa la Stan-
ziola, la Loggia, quattro Soffitti., dueCan?
tine, ed una Grotta , alle quali fì fcendeper
una porta effluente fottO il primo branco del*
la Scala, che al fecondo Appartamene ne
guida ψ
                                                     y
Drizzando il nortro cammino daquerta
luogo al Viale., che, come fi difle, rerta in-
contro al Portone, per cui a quella parte_j>
pervennemo > il medeiìmo fecando il piede-
dei prommo Monte ricoperto di alti Alberi *
che fonnano Selva , imbocca in altro Viale
L 6                   di
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*S»              tyiova Deftrtzibne
di larghezza palmi trenta due -, il quale co»
mimica coi primo Viale a cordonata·, fupe»
rionnente descritto, che faglie fui dorfo dd
Monte, e dilungandoii per linea retta per il;
tratto di palmi feicento· dieci, va a riufcire
dirimpetto al gran Portone delle· Carrette ,,
per-cui fi; ha uno dei principalr ingrefii ϊ$φ
queito vailo Giardino Bofcareccia. *. ife dritta*
iinea di quello: vallo-Viale ,~ fi.veder un altro*
ilio-, recinto da tutte le parti di altonnuro·,;.
che racchiude il foprindicato* Giardino· Se-
greto degl'Agrumi, di- forma quadrata , e?
cjte. fi eftende iti larghezza di palmi-'dugento;
venticinque » e di palmi cento iettane in lun-
ghezZa . Si ha Γ ingreffo al medeiìmo per
mezzo- di un nobil Portone, da cancellò di
ferro- ferrato , ili quale ciifte dirimpetto ai
moto Viale, per cui qua giungemmo■- Il prò*·
spetto del derto Portone-non-è meno .gran-·
diofo-, e nobile , di quanto in fé-racchiuder
e fi; eftende in liimenione di'palmi trentotto $
di cui dieci· palmi ne occupa il ; vano'del me-
infimo* ,. e quattordici palmi- ciaicuna delle
Facciatelle, che Io fiancheggiano .. Viene_^
egli contornalo al di ibpra da moifoa;di mar*
mo ("corniciata , ed intagliata, con due pila-
uri accanto Scorniciati, ν di cui*ipecchj · veg*
gònfi rifaltati da un graziofo catenario a bai^
iorjJkvo, con baili, «capitellid'OrdineCo»·
tm.th '4 So/tengono· i medefimi il fuperiore·
architrave , con fregio rifaltato d^; tre ma»··
ifiteijne 9 e fefioni di frondi ». « frutti % inca»·
s
                                      gliati
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Del Faticano:                  È fa
gitati ilmilmente a baiforilievo , Φ ίϊιο coi*
nicione a<I difopra, ri tutto dentellato , e fuo-
tettarelk), che gli ferve di difefa, con il no-*
me fcolptto del Pontefice Tìo W. nelPanzi-
detto- architrave·. Il medeilmo profpetto-fian.,
eheggiato viene da moitra di materiale fatta,
adadi, rifàltata fu le due- corrifpondenti fac-
eiatelle contornate al1 di fopra da un cartoc-
cio per parte centinaia . Perii foprariferirr>
Portone fi pafta? ad' un ripiano dì larghezza^
palmi dieci·,'con fue guide di travertino , e
parapetto-incontro di materiale, dell'altezza
di palmi quattro, cou fue fafbie al difopra *
che formano cimafa rifàltata , ed al difotto*
zoccoletto , con cornice rifàltata^ in fuori,,
quale fiancheggia ih una parte, e dall'altra*
la Scala a due branchi , per mezzo della^,
quale Ìì'fcende all'inferior Giardino .· Difegna?
il medcftmo nel fuo primiero ingreiTó un Te—
micircolo corteggiato da quattro zoccoli dv
marmo , r quali iblkngono altrettanti Vali
di agrumi·, e piccola fpalliera drbLtiTo , άύψ
altezza di palmi tre e mezzo ; racchiudendo'
nel Tuo feno· ibtt-σ il parapetto della dettai
Scala unaVafca di figura ovale, di larghzza
palmi diciaifette, contornata da fuo labro bi--
ifondato di travertino, nel di cui mezzo ii al*
za un piccol· zampillo a vela , di due onde-
d'acqua ,· di cui· effà ne vien fornita - Da or*
ϋα riquadri bene inteiì di parterre , contor-
nati da mnùmiii spalliere di· buffo , e. rifai-
tatenei fuoj -angoli'da zoccoli ài travertino*
ddi*
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25*4              Ί^ιιονα Defcrkhne
dell'altezza di palmi tre fcantonati , e fcor-*
niciati nella cimala , e baie , con armi dì
Clemente XI* nei fuoi ipecchj, che ne follen-
gono i vali d'agrumi, il di cui numero afcen»
de ad ottantaquattro in tutti , vedeil com-
partito il di lui fuolo, interrotto da fpazioii
Viali di terreno battuto , che lo iecano ne*
ilioi ipartimenti, e cheli ricorre d'Ogni par-
te . Il muro, che d'ogni intorno lo circonda
dell'altezza di palmi trentatre, vedeiì rifai*
tato dalla finiltra parte da quattro iòdi di ma-
teriale, contornati da fafcfe rifaltate, e mo*
dinate , che a girila di fperoni ne foitengo-
no la ipinta del fuperior terreno : ir ultimo
de' quali iituato nell'angolo, rimane inter-
rotto da vano di' porta con fello tondo, e_>
moitra di marmo fcorniciata , per cui il ha
l'adito ad un interno grottone, in fondo de!
quale fcorgeii una porta murata , per cui ne'
trafcoril tempi il aveva l'ingreifo a grandio-
fa, e lunga itrada coperta , la quale'tra ver··
fando il fovrappoilo Monte , ne conduce va—*
ad altra porta iegreta fuori delle mura della
Città , eifendovene nella luperior Vigna due
akre coniìmili, denominate ilrade difortitai
In mezzo alla facciata corrifpondente incon-
tro quella dell'ingreiìb, fcorgefi altro Porto-
ne con fello tondo ferrato da furti di legno,
e fiancheggiato da quattro pilaitri dì cortina
fcorniciati, con fue baiì , e capitelli, quali
foilengono il fuperiore architrave, fregio e
cornice, che fervono di pofamento al para-
petto
-ocr page 115-
Del yatkano.                 25^
petto di fimi! materia compoilo della log-
gia.efiilente nel Vialone della Gioflra , come
indicammo nel principio del prefente Capito-
lo . Per mezzo del medeiìmo Portone li ha
PingreiTo· ad altra ltrada interna coperta, la
quale va a riufeire nella Selva de' Leccj efi-
ilente preifo la Fabbrica degl'Archivi. Dalla
delira parte r e facciata addoifo il muro di re-
cinto ,. s'innalza gran Capannone di lunghezza
palmi fettanta,. e largo palmi venti y ricoper-
to da iìio tetto, ad una pendenza,' e iòftenuto·
da dodici travi, fei de'quali con faettoni ai
muro , ed incavallature , il quale interrotto
viene da alcuni lucernari , che gli comuni~
cano il lume,, quale ferve per - riparvt i vali
d'agrumi in tempo d* Inverno, e le Stùore ,
con cui iìcuoprono in detta Cagione le altre
piante d'agrumi, che attorno il detto Giarda
no formano una ben dilettevole fpalliera. In
fine di quella iilefla facciata eiiile altro Porto-
ne con fello baifo tondo,, ferrato anch'elfo da
cancello di legno , per cui le carrette da ilab-
bio , ed altre vetture vengono nel medeiìmo
introdotte . Finalmente rivolgendo da quella
parte i noilri paiii, e per il retto cammino dei
Viale ι che conteggia il recinto del prefente_i>
Giardino Bofcareccio, fi perviene al Portone *
per cui noi ebbemo al medeiìmo l'ingreffo .
CA-
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%5&                tytovA Defìrizione
CAPITOLO ΧΊΙΓ.
Bei grande Stradoìie, che νϊαι rinchìufa
dalla Facciata laterale del Τ alazzo %
e dal maro
, che ferve dì recinto
al uiardmo Bofìareccio, con ala^
ne ì^meffe
, ed altre abita-
zioni ivi' efìflentì
...
RlmoiTò perfine il piede dal detto-Giardino
Boièareccio, in cui per eliminarne tut*
ta la di lui vaftità per così lungo· tempo- ci trat-
tenemmo , fa di meilieri feguitare ilnoilro ca-
mino per- il vailo Stradone , che il medeiimo·
corteggia , ed efattamente in-eiToefanimare^
quanto ivi s'incontra , a fine di portarci ad all-
ure, abitazioni , e luoghi, i quali a si immeni»
Palazzo fono acceiTorj, e che anch'eiii ne com-
provano la di lui incredibile valliti ». Si prolun-
ga quefto Stradone dal Portone r che introdu-
ee nel Cortile degl'Archivi, fina all'altro r che
efifte in fronte all'Arco fatto edificare da Tac~
lo F.
in fine ad medeiimo iituato. Si eilende
adunque il medeiimo per il tratto· di palmi cin-
quecento iè(Tanta in lunghezza, e di palmi venti
in larghezza, fiancheggiato Tempre a delira^
sìa! muro di fratta , che &rve di recinto, come
altra volta fi è divifato , al vailo Giardino, Bo~
fcareccio ; ed a iiniilra dalla facciata laterale
del Vaticano Palazzo, ove corriipondono le
funghe Corsìe ,> e fàieilre della librerìa, e del-
la Gallerìa Vaticana » Trafeorii adunque palmi
:.
                                                              qua-.
-ocr page 117-
; Del Faticano * "                   2 5* 7?.
quarantaiette , come altra volta il diife , fpa»,
zio , che viene occupato dal profpetto del Por-
tone , per cui entrammo, ed uicimmo dal con-
tiguo già decritto Giardino Bofcareccio ; fe-
gue altro· muro più b-aflb ad ufo di cortina , che.
termina in pendenza mediante la ièefa di que-
fto Stradone ilnoaddoilb Π Portone di mezzo
del Giardino predetto , con zoccolone di Cor-
tina mitico, aggetto, e dado (òpra. Ir detto
muro ri&ltato viene da tredici pilaftrihi con
dado nella iòmmità, che ai medefimi ferve di
finimento ; è nei vani fra detti pilaflri iònovt
tre riquadri ricaiTati m dentro, di*e piccoli, e
quello di mezzo· più grande , con cappello ib>-
pra di tegole, e canali. Nel fine di queilo mu«-
fo reità l'accennato Portone di mezzo -, con liia
luce tonda , e moiira Micia di travertino, con
Serraglio nel di lui mezzo , che forma cartel-
la, contornata da cartocci , e chiocciola da
piedi, e da teità di draghe» , e cimaiètta iòpra>
fcòrniciata. Nei due lati accanto il detto Por-
tone , fonovi due pilastri per parte , con coi>-
trapilairri, piediilalli , cimala, dritta·, traiè ,.
e capitello d'Ordine Dorico, con Frontefpizto
tondo , ed un rifalto per parte, che reità al vi"*·
το dei pilaitri, modinato, firn-ile ai capitelli ?
Rei di cui mezzo epile un arme del Pontefice·
"Paolo Κ, con feilone, e cafcata di frutti per
parte, ornata altresì da borchie , e fvolazzt
di fettuccie $ fotto la quale- fcorgeii una la-
pide , parimente di marmo con la. feguente-
Iscrizione t
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2:5$              tUtiova Dcfcriziene
T?aidus 1f.          >
Tonti/. Maxim.. .
mirino III.
Ornata ella reiìa da iiifcella, gola con falcia at-
torno di cortina rifaltata, orecchiature nelle
te/hte da capo, ed' un pendone per parte da
piedi dell' iiìeifa falcia , che ricorre dal Goc-
ciolatore, e gola de* Cappelli , con ovolo -,
tondino, e Jiifello fotto ; ed in tefta ai" con-
trapiiaiìri , principiando ibtto il collarino, vi
è una Cartella di Cortina con aggetto e? una
faicia Jumacata, ibtto di cui eujfte unpiedi-
flallo per parte, con cimaiètta , che poia fo-
pra gl'altri del detta muro di fratta, il tutto
di cortina .
Segue l'altra porzione di mura tutto in
piano, che principia accanto il riferito Porto-
ne; ed inteih addoiTo di un braccio di Scala
effttente preflò la Fontana delli Specchi j, co-
me fuperiormente è (iato divifato. Comporto-
egli viene da diciatto pilahrini * diflanti uno
dall'altro, rifaltati in fuori, con.dado, e cap-
pello di tegole, e canali fopra ;· e zoceolone
in degradazione a piedi, a motivo dell'altra
pendenza dolce di quello Stradone perloicolo
dell'acque piovane ; con tre riquadri ricaflati
nei vani tra un pilailro, e 1* altro , eifendo
quello di mezzo grande , e gl'altri due piccoli*
Reità nella metà di quella mura addoifo il va-
no più grande una Vafca di marmo con due_j»
zoccoletti ibtto, che la reggono , fopra della
quale V è zinna di muro con boccaglia,, che
: ί
                                                       getJ
-ocr page 119-
* Bel Vaticano.-                  2.e9
getta acqua. In fine di queifo muro· inteiìa ,
come poco fa ίϊ di (le, una facciatina di Cortina,,
che reità add'oflb l'ultimo branco della Scala 5
la quale dall' Appartamento della Gal Ieri a_j
feende al'contigno Giardino Bofcareccio, e va
a riuicire preflb la Fontana dellr Specchi. Det-
ta Facciatina fi folle va. per palmi quaranta r
eftendendofi in lunghezza di palmi fettanta in
circa, con zoccolone da piedi ,. ed un falcione
nel mezzo rifaltato,. con altro in principio di
detto muro T quali formano due grandi riqua-
dri. Nel primo di eifi fcorgefi una porta con
iitipiti, ed architrave di travertino r icorm-
ciati, ed orecchiati, fregio, con IfcrizioncL-?
in eflfo fcolpita Tatdus V. Τ. Μ., e cornice io~
pra modinata, a cui fi faglie per mezzo di quat-
tro gradini, tre ovati, ed uno dritto , che li
fa fòglia, con cordone in faccia ; introducendo5
la medefima porta alla ipeifo nominata Fonta~
na delli· Specchi.- Sopra di' eifa, in mezzo di
queftì riquadri, fcorgefi un dado lifcio di ihic-
co y e nella iòmnrità di effi una fiicia a traver-
fo, che forma altro dado, con cornice iòpra
architravata, modinata , di fiucco, con tetto,,
che ne cuopre la metà . Profeguendo fuperior»
mente altra piccola alzata di palmi dodici in:
circa y. con una fìnta fineuYa murata nei mez-
zo , adorna da moilra lucia attorno f e contro**
moilra orecchiata con falcione , che fa canto-
ne a piombo di quello di mezzo ' di: fotto, ed
altra fafeia f la quale fa- dado , e cornice ar-
chitravata iòtto tetto·. Segue·l'ultima, facciati-
na »
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26                "Ityova Defcrhhne
436'. contro Telagìo, e T^efiorio, come fi leg-
ge dalla iùa lòttopofta Iicrizione. Nel terzo va-
no vien delineato il Trìmo Concilio Calcedonenfe
celebrato Ρ anno 444* lòtto $. Leone Magno, e
Riardano Imperatore contro Eutiche., come
dalla fòttopofta fua Iicrizione il deiùme. Nel
quarto vano il rappreiènta il Concilio Cofìanti-
nopolìtano Secondo
, tenuto circa Panno 55"3. Ve-
defi a finiftra dell'Altare Ρ Imperadore Giufii»
mano
5 ed a delira un Diacono, che da una
Cattedra legge la condanna degP Errori di Teo-
doro Mopfwflmo
, e di Taolo "Patriarca dì tAntìo»
tbìa
, con la {olita inferiore Ifcrizione . Ne iè*
gue inappreflb iìConciiìo CofiantinopolkanoTer-
zo
cominciato iòtto 5. «Agatone Tapa, e finito
iòtto S. Leone IL intorno al 676. e 681. contro
i Monotelìflì. A finiftra delP Altare riiìede un
Diacono, che figlila alcuni icritti, perchè non
foiTero alterati dagl'Eretici . Vedoniì alcuni
Veicovi rilcontrarc su i Codici alcune propor-
zioni fiate portate de' Santi Padri ^ e Macaria
principale autore di quella frode vien degrada-
to . Su la delira rimane Giovanni Vefcovo dì Tor-
to
, il quale nel giorno di Paiqua celebra col ri-
to Latino in S. Sofia alla prefenza delP Impera-
dore , con la lolita Iicrizione al di fotto. Ne
viene in appreifo il Concilio l^iceno Secondo^ed
il Settimo de' Generali, celebrato fotto %AdrU-
no L
, e Cofiamino figliuolo d'Irene contro gYlco-
nomachì
. Scorgonfi nel mezzo dei Conieifo tre
Veicovi} che abiurano Ρ Eresìa avanti i Legati
Pontifici, de* quali imo impropriamente è ve-
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2ü¼               ^Çïíá rjefcrmone
m che fa nfalto adcbfTa dell' ultimo Mm
ti Ì^^T Scala ' Che intdìa ^
IS£? °7n ^JVtone , che introduce .nella
1 Viftt» de k Panetterìa , ornata con tre fa,
Hmi in piedi di Cortina, rifattati da cima
a raido , e dado a traverfo, di travertinofcor*
Wnfa'r e.Vl£ne ardilre quali nel mezzo
Ji.quefta facciata , feguito da altra fotto, li-
m»'9^ deifafcioni in piedi di fotto, con
tale a inferiormente fituata , che forma tre ri-
£* ë *Ð0 fQpra Ð detto dado Corniciato
jretoieftre grandi, finte » con moilra lifcia di
&ucco e contromctfira orecchiata; e nd me*
SI a ¥lBmt eiIlk in «afeuna di efle
una figura di fotto mezzanile aperta . dando
Ñ ì aIacorr'd?re dell'Appartamento dèi Êéßéï
Ì.Maeftro del Sacro Palazzo, fopra ddl^
guali, cloè a piombo di quella di mezzo , eiT-
«e un riquadro ricalata in dentro , e nelle al-
tre due una fafcia con moiira orecchiata fopra,
e lotto , la prima delle quali è aperta, e di
lume ali accennata Sczh, e l'altra è finta ..
Vi ricorre altresì altra fafeia a traverfo, che
ia dado.iopradt cui ne egue h Cornice archi»
tiavata con tetto, che termina col terminar
de due riquadri ; ed il reftante Ì riquadro
pm piccolo vien rifaltata con dada fcornicia-
tp, iaicia, ovolo, tondino, eliitello. Sopra
detta porzione di dado vedeiì altra facciata
di cortina, alta palmi fette incirca ,. in cui
lotto ifCornicioncino architravato elite una
mmm mzìmm ,· e mezza finta i con
ma-
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Bel Faticano.                  261
moftra iìmile alle antecedenti, eorrìipondente
nella predetta Scala , eiTendo in teila di quella
Facciatina, ov'è la rivolta, una Cartella con
inoltra d'aggetto . Nella rivolta in feguito ,
che rateila con la deferitta facciata , eiiite una
porticella conmoilra di ilucco orecchiata con
tre gradini da piedi, due centinati, ed uno
dritto, che fa foglia , fopra la quale \ in altez-
za di palmi otto in circa , ricorre la deferitta^
fafeia di ilucco, con una fìneilrella {òpra mez-
zani le , eorrìipondente nella Cucina delle Stan-
ze del Cuilode di Palazzo , con moilra lifeia
orecchiata , ed un ricaifo fotto del-dad©, fopra
di cui fcorgeii altra iìneftra più grande con mo-
lerà iìmile, che dà lume al Corridore del Pa-
dre Maeilro'del Sac. Palazzo . Segue a piom-
bo di effa, in diflanza di palmi dieci in circa ,
l'ultima fìneiìra fotto la Cornice , con moilra
fotto, e fopra orecchiata, che riferifce , co-
me altra volta fi è detto , nella Scaia , che_j»
dall' Appartamento della Gallerìa feende alla
riferita Fontana delii Specchi,
La finillra facciata eorrìipondente dirim-
petto alla già deferitta, e che per linea retta
fi dilunga fino all' Arco di Taolo V., inteila
coir angolo del fopradeferitto Portone, il qua-
le dal Cortile degl'Archivi dà il paffo a quello
vafto Stradone. Eilile nel principio dì eifa una
porta grande, di luce tonda, con iilipìti di tra*
veruno feorniciati ■> e moiira dei di lei arco di
flucco : con un fafeione per parte ricaifato , il
tutto rifaltato da dado fopra j e la medeiìma
in«
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2Ò"2                 *ì<(uova Defirìzlone
introduce nel Pcrtichetto , che dà il paffo al
Giardino Segreto della Pigna 5 dopo di cui vi
fono diiiribuite con diilanza nove fineftre, con
moilra lifcia attorno 5 la metà di fotto murate,
e l'altra metà di fopra aperte, e da ferrata^
munite, con altra ovale per traverfo fopra la
prima dieiTe., le quali comunicano il lume al
nuovo Mufeo JProfano , ed al braccio deliro
della librerìa., ο ila nuova Corsìa di Clemen-
te XLU n come nel principio del prefente Vo-
lume dìmoiirammo , e le medeiìme tramezza-
te vengono da altrettanti fafcioni ricadati nel
mezzo . Segue al di fopra il fuo architrave ,
fregio ϊ e cornice di cortina , che in oggi fer-
vono di baie alla nuoya facciata dell'ultima^
Corsia della Galleria , modernamente fatta in-
nalzale dal Regnante Sommo Pontefice , con-
fitente iu nove archi aperti £on fello tondo,
contonnati da fafeia rifaltata, ed interrotta-.»
nell'impoila dacimafa icornkiata, i quali ven-
gono fiancheggiati da quattropilallri, due per
parte,. che racchiudono altre due più piccole
aperture quadre., con faièie attorno , e cima-
fé limili, in mezzo delle quali veggonfi collo-
cati alcuni -bulli di marmo , come altra volta
fu accennato. Servono di follegno i detti pila-
Uri nei nove fpartimenti, che formano, al fupe-
rior architrave fregio e cornice , che fotto h
gronda del iùperior tetto fi vede lituato. Indi
ne prosegue una porzione Jiicia di fabbrica len-
za pilaftri, con due porte, e tre finellre mezza-
nili efiftenti fotto il dado dell'importa dell'Ar-
chi
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Del Faticane.                 φ§
chi in appreflb confecutivi, da fue ferrate mu-
nite . La prima porta più piccola, icefiperdl
dentro tre gradini, introduce nella Cantina..»
del Fornaro di Palazzo, di forma bislunga, la
quale reità per fianco iìninro da volta a botte
ricoperta, e lunette nelle due laterali facciate·
In quella incontro l'ingreiTo eiìllono alcuni pi-
lalironi, e feritore , parte aperte , e parte mu-
rate , che reftano al piano del Giardino Segreto
della Pigna, e nella facciata a mano iiniura tro-
vai! un muro lungo circa diciotto palmi, ed al-
to palmi undici, che forma parapetto, con iha
porta avanti, il quale racchiude un branco di
Scala compofta di ventitre gradini di materia-
le j dopo i quali efifte un ripiano : e su la drit-
ta icefine altri cinque iì entra in due Grotte
frefchiifime , ed affai capaci per mantenervi il
vino. La prima delle dette tre fineiìre dà lume
alla contigua Stalletta. Siegue Ja feconda Por-
ta grande, la quale introduce in una Rimeffa ca-
pace foltanto per un ioì legno , e su la iìniilra
parte ad una Stalletta per dm Cavalli, con la
riferita fineilra in alto iòpra la Magnatoja. La
medefima Rimeffa è lòlarata , effendovi nel-
la facciata incontro a quella ddì7 ingreffo
una Scaletta di legno di tredici gradini, che_j>
porta ad una iìanza iuperiore , che ièrve per
il Cocchiere, ricoperta da volta mezza a bot-
te , e mezza a lunette, divifa da un arcata con
Parte della fineitra di fotto. Le altre due fùffe-
eutive fineftre danno lume ad una Stanza , al-
tre volte deferì ita , che corrilponde a capo del-
la
"L·.
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$1$4                ^muet Befcrìzkne
la grande Scala , che dal Cortile di Belvedere
conduce a quella parte, Sopra le iùddette tre
fineiìre ,, in altezza di palmi otto in circa , cib-
ile un dado di mattonella, che prolìegue in luo-
go della Cornice ,. e termina al pari xieila ftra-
da lòtto alla fettima fìneiira dell'ultima Corsìa
della Libreria, mediante il declivio di ^queib
Stradone.. AppreiTo la detta RimeiTa., e Stai-
letta trovali un Chiufino a livello del terreno,
che riceve lo itolo delle acque piovane side]
Giardino Bofcareccio, come anche di -quello
Stradone. *
U rell© di queitalungaFacciata è ricoper-
to da ventitre vani, con un arco nel mezzo per
eiafeeduno , di vili da ventiquattro pilallri, e
contropilaftri di cortina rifaltati ., con piedi-
Halli lòtto, zoccolo , e cimafa-rilaltata lilcia,
adornilidi<apitellirullici, architrave, fregio,
e cornice andante d'Ordine Tofcano , parte ru-
nica , e parte ihibilita ; rilàltando folo il detto
architrave , fregio , e porzione della Corni-
ce fino lòtto il gocciolatore nei femplici pi-
lallri . Avanti pertanto di giungere a detti
Archi, e quali incontro il iòpradefcritto Por-
tone,, che introduce nel Giardino Bofcareccio,
trovai! una gran Porta con iltipiti, ed architra-
ve .di travertino fcornicÌati , e zoccoli a5 piedi,
per cui li ha l'kgreflò alla lòprindicata gran
Scala, per cui lì icende al Cortile di Belvedere.
Partati i primi tre Archi aperti iòlamente nei
loro felli, che danno lume alla predetta Scali ,
trovanfi nei quarto arco due porticelle , con due
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Bel fìatkmì              $6$
fìnertre fopra da ferrate munite , che termina-
no lottò iafafcia dell'importa con irtipiti, ed
architrave di travertino lilcj, con una meniòla,
che regge una iellata dell'architrave della fe-
conda porta, a piombo della quale nel lèrto
cfiite finertrella mezzanile , da ferrata a gab-
bia munita . La prima di dette porte introduce
nelle Stanze del Librajo dell'Archivio Segreto,
altra volta delcritte ; eia ièconda introduce ini
una Stanza di forma quadra, con volta a botte,
e dado attorno-;, la quale prende lume da una
fineftra da ferrata munita, limata fopra la lte£«
là porta: ed è la medefima dertinata ad ufo
d'Archivio, ove li confèrvano i libri, e Scrit-
ture fpettanti a quelli, che hanno tenuti gl'Af-
fitti della Rev. Camera Apoitolica , e che fono
falliti. VedeiJ fiutata nel vano del quinto arco
altra porticella limile , la quale dà Pingreflfo ad
altra Stanza , dd tutto uguale alla lòpradefcrit-
ta, che al medefimo Archivio VÌen deftinata .
Nel fello Arco parimente s'incontra altra Porti-
cella con illipiti, ed architrave di travertino
lifcj, con finertra iòpra, da ferrata munita,
che termina fin fotto la fafcia, la quale viene
dall'' impoiia , con limili rtipiti. Nel fello di
quell'Arco fcorgeli una lapide di marmo, ove
fi legge icolpita in idioma latino la feguente_>
Ifcrizione :
^Alexander VII. V. M.
Ή? ^irgentariorum Foro cedéntium Codic&s
ìnpoflerum, aia lateanty aut diffipentur9 . ·.
Tabdario infittito -, ubi polke affermati
Tom. ΠΙ.
                    Μ               gmni·
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266              Ήμ&ϋίΙ Deflcriztóne
omnibus fini in promptu,
Creditbmm Jemritati hac in parte profpexit
Un, idi MDCLX1. Toni, fui yih
con arntf fopra del riferito Pontefice , ornata
da una cafcata per parte di feiloni di fronde di
quercia, e fvotazzi di fettuccia , ij tutto di
marmo : e la medeilma introduce ad altra con-
limile Stanza per ufo deLdetto Archivio, le_j
quali in numero di tre il medeiimo compongo-
no . Efifte nel vano del fettimo Arco gran por-
ta confafcia, che ricorre dairimpofta, reftan-
do il fello murato di cortina ; e quella introdu-
ce inunaRimeiTa , ricoperta da volta a botte,
e dueìunette , una fopra la detta porta , e l'al-
tra incontro, Cotto della quale trovai! un arca-
ta con impofta lifcia j e nella metà di eflà fot-
to il fello fcorgefi gran fineftra, da ferrata^
munita , corrifpondente nel Cortile di Belve-
dere : ed è ben capace la fteiTa RimeiTa di quat-
tro Legni, ο iiano Carrozze.
Siegue nell'ottavo Arco altro Portone di
Rùneifa capace di tre Legni, ricoperta da_j
volta a crociera mitica, nella di cui iellata in-
contro quella dell'ingreflb, efifte vano d'arco
murato in dentro , con una fineftra mezzanile
nel fello al pari dell' impoila, corriipondente
nel fuddetto Cortile ; e dirimpetto ad elfo v'è
altro vano d'arco , formando dall' impoila in
giù. il vano del Portone con altra fineftra nel fe-
llo. Altra porta di Rimeifa efifte nel nono Ar··
co s in tutto e per tutto coniimile alla iòprade-
fcritta, la quale è capace di tre Legni. Scor-
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Deì Vaticano.                 26*7
gei! nell'Arco decimo una porta , k, filale in-
troduce in una Stalla , ricoperta di volta a lu-
nette , ove nella facciata incontro a quella^
dell' ingreiTo efiite una Magnatoja tutta andan··
te, capace per fei Cavalli, con fineitra mez-
canile a dritto della porta in alto fotto Pimpo-
ita, con parapetto-, e grata di legno, corri-
fpondente nel Cortile di Belvedere ; e addoifo
la facciata dell'ingreflb , su la dritta trovai! una
Scala di legno , comporta di ventitre gradini,
per cui fi faglie in un Palchetto ivi coiìruito
per comodo uqì Cocchiere ,-con una fìneftrella
da ferrata munita fopra del Portone . S'incon··
tra neirundecimo Arco altra porta di Rimeifa ,
capace per un Legno, con fìia n'alletta fu la^>
driìta per quattro Cavalli : è quella ricoperta
da volta a lunette , ove nella facciata a dritto
della porta eiifte una fìneftra in alto, con para-
petto vuoto 5 che dà lume alla medeirma * con
altra fopra la fuddetta porta : accanto la quale,
nella facciata finiiira efilìe una Scala a braccio
didiciaifette gradini., per cui fi afeende ad un
palchetto per comodo di Cocchiere , Parimen-
te incontrai! nel duodecimo Arco altra porta di
Rimeifa folarata , capace per un Legno con^
fua ihlletta su ladritta , per quattro Cavalli.
Insontro la iìiddetta porta feorgefi vano alto
con ifguincioni, e murelìo fotto , unitamente
ad una fineilra -a lume dentro di elfo, da fer-
rata munita , e corriipondente nel Cortile di
Belvedere 5 e fopra detto muricciuolo ripoià
una Scaletta di legno 5 che appoggia nelpara-
M 2                pet-
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268            · tyióVd Defcrìz ione
petto, comporta dì quindici gradini, la quale
porta ad una ftanza per Ter vizio del Cocchiere,
con pavimento dì tavola , che reità fopra il fo-
laro , ricoperta da volta a botte mitica ; e la
medeiìma prende lume dalla fineiìrella eiìftente
fopra la porta, da ferrata munita. Nel decimo
terzo Arco v' è altra porta di Rimefla capace
per un Legno , e Stalletta fu la dritta per quat-
tro Cavalli, da volta a lunette ricoperta , il-
luminata da due fmeftre , una fopra la porta_j
dell'ingreiTo , e l'altra incontro in alt© con pa-
rapetto vuoto 5 che guarda il Cortile di Bel-
vedere . Altra porta di Rimefla s'inconlra nel
decimoquarto Arco, da volta a botte ricoper-
ta , e dado fotto ; efla è capace per tre Legni»
e prende lume da una iìneitrella su la porta, da
ferrata munita. Segue nel decimoquinto Arco
ugual porta di Rimefla , capace di tre Legni,
pure da volta a botte runica ricoperta. Incon-
tro detta porta eiìfle un arcata murata , con una
fineftra nel mezzo a parapetto vuoto , e mu-
ricciolo fotto, corriipondente mi iùddetto Cor-
tile , con altra fìneitrella fopra la porta ; ac-
canto la quale , su la dritta vJè una icaletta di
legno di quattordici gradini comporta , per cui
Ìì afcende ad uh Palchetto per comodo del Coc-
chiere . Ugual porta trovali nelPArco decimo-
fefto, la quale introduce in una Stalla con vol-
ta a Lunette , capace per otto Cavalli, cioè
quattro per ciafcheduna delle due laterali fac-
ciate . Prende lume la medeiìma da due fme-
ftre, da ferrata munite, una cioè nella faccia-
ta
-ocr page 130-
Del Vaticano*'' ■           269
ta Incontro PingreiTo con parapetto vuoto, ed
una Copra la porta , Còtto, della quale , addotto
il primo furto di eifa principia una Scaletta di
legno, che forma due branchi, comporta di
diciannove gradini, per cui, fi afcende ad un_>
Pai chetto per comodo di dormire . Nel deer-
moièttimo Arco icorgeiì in luogo di porta una
fìnertra fotto la fa fòia dell'impoiìa,. con la luce
del ièrto in parte murata . Altra porta ricorre
nel decimo ottavo Arco, la quale introduce ad
una Stalla grande ricoperta da volta a lunette ,
e dado attorno, incui nella facciata di contro
vi eiìrte una Mangiatoia tutta andante, e ca-
pace per quindici Cavalli. Sopra di erta, vi-
cino agl'angoli vi fono due finertre, da iue_»
corrilpettive ferrate munite , corriipondenti nei
Cortile di Belvedere, con due altre limili in-
contro , che rellano nella facciata dell'ingrertb,
non comprefaci quella fopra la pòrta , accanto
della quale su la dritta v* è una Vafchetta
muro con fontanella , che ièrve per abbevera-
re i Cavalli ; e su la manca in detta Facciata
delPingreiTo avanti la fìnertra efifte una fcalètta
« legno di diciannove gradini comporta , per
cui li afeende ad un iùperior Palchetto per co
modo di dormire . Tutte le deferitte Rimefle
e Stalle fervono, alcune per Sua Santità , ed
altre per gì' Emi Signori Cardinali Segretario
aiStato, e Pro-Datario. Efirte nel decimono-
no Arco la fuperior deferitta fìneiìra, da fer-
rata munita, corrifpondente nell'anzidetta Stal^
*i con feito tutto aperto. Altra finestrella^ „
Μ ?               feor-
i
-ocr page 131-
£>el Vaticano »                    2 7
ftitò degP Àbiti Cardinalizi, con la iÒIita Iicri-
«ione al di lòtto - Nel Settimo vano cornicilo
con la tefiata a capo vedeii il Concìlio Cofiantirto·
pittano IV.
tenuto iòtto ^Adriano IL, e l'Im*
perador Bafilìo circa Γ 870. contro Fozio, eh' è
dipinto Vecchio, ed appoggiato ad un baffone
amano finita ; quei eh' erano fiati iùoi fegua*
ci fono in ginocchioni. Evvi anche S, Ignazio
riveliitodel Pallio, ereftituito alla fuaSede
dopo effere flato depoflofteà,, come la iòtto!
poita Ifcrizione lo dimofìra. Dalla parte delira
. fi bruciano gì» Editti, ed atti fatti dal medefi-
mo Fozio, con la fua Ifcrizione al di fotta.
E iiccome i Pilaitri, ih cui pofano le due
volte di quella magnifica Stanza vedonfi anche
efli ricoperti in tutte le quattro facciate dalla
ior Cimafa, fino alti fottopofii Armar;, di va-
ghe Pitture a frefco rapprefentanti tutti d5 In-
ventori de» Caratteri di varie Lingue, quali ve»
doni] formati in una cartella fopra ciafeheduna
figura ; neceflaria cofa è avanti di paiTar oltre
di dame delle medeiime una piena contezza ,
giacché ì' ordine prefiiToei così il richiede.
Scorgefi pertanto in quel mezzo pilailro appog-
giato alla muraglia , e che a mano delira delta
porta ddl> ingreOb rifiede delineato Mam
cinto di pelle, e con una zappa in mano, co-
me Inventore dell'antiche Lettere Ebraiche,
u che nella fottopofta Ifcrizione vkne eipreifo.
Sotto la detta pittura efiile una gran Lapide di
marmo fatta quivi collocare dal Pontefice Tao-
iQV*
> con fua armetta di fopra, ove fcorgeil
£ ζ               (col*
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■27©               yiuova Èefcrhlóné
fcorgefi nel vìgeiìmo Arco , efiiiente nel di lu?
feiìo con quattro traverfe di legno murate, la
quale (fijiime alla prima Stanza del Granaro
del Fornaro di Palazzo . E finalmente negl'ul-
timi tre Archi fcorgeii tutto il loro fello aperto
per dar lume al predetto Granaro, deièrìtto
nel fecondo Tomo Cap. 42. -pdg. 438. r eflendovi
tuttavia nelP ultimo di detti Archi una portai
quadra, che faglie un gradino, la quale in-
troduce nel medefimo} con un pilo di peperino
accanto sii la dritta, con boccaglia d'acqua,
e muricciolone in pendenza avanti la medefima
per comoda di caricare! lacchi con fua Icaletta
accanto a mano finiilra, comporta d'otto gra-
dini, la quale reiìaaddoiTo la facciata a piedi
di quello Stradone.
Ricorrono iòpra quello primo ordine de-
ièrìtto ventotto fineftre grandi, che danno lu-
me alla Libreria Vaticana con mollra attorno
Jiicia di ilucco , e contromoilra orecchiata.
Ventiquattro di cfle reilano a piombo delli ar-
chi fopraddetti, ed altre quattro ibpra al de ·
icritto dado ; le quali vengono diviie da ven-
tiquattro altri pllailri a piombo di quei di lòtto
con piedillalli fenza zoccolo, e cimafa lifcia
rifaltata da una iafetiche gira tre faccie attor-
no i vani dalle finelìre , con iùoi capitelli : I
fervendo dì iòltegno al ìlio rifpettivo architra-
ve , fregio ? e cornice , il tutto ruiìico, del
medefimo ordine . Sopra la medefima ricorro-
no altre ventotto finelìre grandi 1 con mollra
attorno di mattonella ruilica, le quali danno lu-
me
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bel Vaticano.                 zjì
me alle tre Corsìe prime della Galleria, inter-
rotte da altrettanti ptlaftri a piombo di quelli di
fotto, cen Cuoi predella Hi fenza zoccolo, con
cimafa liicia rifaltata , e. fuoi capitelli' ; iòpra
de'quali pofato viene altro architrave , fregio.
e cornice con modelli, il tutto mitico d'Ordine,,,
Dorico , con collarino- 5 che ricorre addoiTo
ί vani tra un capitello, e 1* altro. Avanti la
nona fineftra fenza parapetto , vi refta una Kìn».
ghiera, chejbrma Loggia con Mrone fotto di
travertino·, che le ferve di pavimento feorni-
ciato pertrefaccie, con balauilrafopra , in-
                  j
terrotta da quattro pikiìrini, con 5afe, e ci-
mafa da cima a fondo icorniciata - VÌen fòffe*-
                 j
mito il detto lailrone da quattro meniòlari in-
tagliati nei fianchi, e cartellone fotto > iltnt- j
to di; travertino, della larghezza dello tfeifo
vano tra un pìlaflrone, e l'altro . La predetta
porta, ornata fi vede da un pilallrino perparte |
d'Ordine Tofcano mitico di Cortina , rifalta» 1
to da bafe,. e capitelli, i quali fervono di fo-
ftegno al iiiperiore architrave , fregio, corni- \
ce, e frontefpizio acuto,, con lùoi rifalti di ί
dentro al vivo de' pilaiìri . V'eiìile fòpra Jìu*
detta cornice altra alzata di facciatela mitica,
«Ita palmi dieci in circa,. nella quale iòtto la j
gronda dtì tetto vi fono ventotto fineilre mez-
zanili di lucei quadrata , che danno lume a di- ·
verii Archivi, diviiè da altrettanti pilaftrini [
a ρiom bo dell'ordine di fotto, con una mancan-
za di^ gronda di tetto , che viene a reitare fo-
Pra l'ultimo Arco, e porta contigua, la q\ia- 9
Μ 4              le,                1
__B^Hbb
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272                ^mva hcfcrkwne
le, come fu detto di fopra, introduce nello
Scalone , che icende al Cortile di Belvedere.
Proiìegue un alzata di facciata ilabilita dell'ul-
tima abitazione dell'Archivio Segreto , alta_j
palmi cinquanta in circa, in cui nella facciata
da queifo parte vi fono due fineftre mezzanilì
con mofira attorno liièia di ftueco , cioè 1' una
aperta , e l'altra finta. Ricorrono fopra le me*
defime tre dadi in diilanza , con due altre fi-
neiìre a piombo più grandi da eonilinil mofira
contornate : eifendo la prima aperta , e la fe-
conda murata : iòpra le quali r in proporziona*
ta diiianza icorgeil una cornice modinata di
ftucco, con fuo collarino, la quale dà fine a
quella Facciatelia.
L'ultima Facciata , la quale ferve ài fina*
le, e refia a piedi di quello Stradone , conilile
in un gran Portone tondo, con fue impoile di
travertino fcorniciate, iripiti, e faicia attorno
di fello Ilici, con ièrraglio nel mezzo dèli'ar*
«o, rifaltato da cartella, aquila, ecimafetta
fopra , ed una fafcia a traverfo dietro il detto
ferraglio. Eiifie fopra di eifa una fineirra mez-
zanile , contornata da moftra Iifcia, orecchia-
ta nei lati, e per difotto , la quale còrrifpon-
de in una delle Stanze definiate per il Cuftode
di Palazzo . Nelle due fiancate addoifo li fii-
piti del detto Portone eilile un largo fafcione
per parte , che iporge in fuori col fuo aggetto,
ed una faicetta nel vano di mezzo, la quale
i ricorre lòtto il dado dì travertino icorniciato f
iòpra di cui icorgeiì una fineilragrande, a piom-
                    ...                                  bo
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Del Faticano,                  ζγς
ho di-quella di lòtto, che dì lume adumu*
Stanza dell'Appartamento del Rmo P.Maeilro
del Sac. Palazzo , contornate da ilipiti, archi-
trave , e foglia di travertino , fcoraiciati, ed
orecchiati di fopra , con un ricado in alto por
co dinante dalla medeiima, e dai di lei lati lò-
pra i due falcioni di lòtto ve ne fono due per
parte , divi li' con proporzionato intervallo net
mezzo. Segue altro dado limile a quello di
fotta, con una fitieftra nel mezzo corrilpon-
dente nell'Appartamento di S.Tìo V., da con*·,
limili iHptti della fuperior defcritta contornata v.
con fregio , cornice , e cappello, fiancheggia-
ta dille parti da due limili falcioni. E lille f>
-pra di e/Ti una falcia lucia con gulcio ornato
di baccelli, che fórma architrave , accompa-
gnato da fuo fregio coìi grottelchi, e cornicio-
ne , con modelli, e rofe tra l'uno y e l'altro \
lopra di cui elìlle la gronda del fuperior tetto <
ζ emendo pertanto il piede nd fopradeferitto
A-ortone, ο iiaArco, trovarli un entrone da
volta a botte ricoperto, il quale fi prolunga^*, ;.
Per palmi ventotto in circa, e di larghezza
palmi dodici, ricoperto da volta a botte, e da-
do lòtto, con due lunette , una per parte ; fot-
te le quali eiiftono due findlrelle per ciafehe-
«una , una fjtto l'altra , da fue rifpettive fer-
ite munite. Quelle a mano linilira corrifpon-
αοπο in dm difabitate Stanziole ; e le altre in-
contro a delira , quella di fotto va a riufcire_j>
«ella Stanza delia Panetterìa , e l'altra fupe- ,
r*ore, nell'abitazione del fopra riferito Culto-
Μ 5-                  de
-ocr page 136-
2 74                ΉιιονΑ Defcrizwne
de di Palazzo ; E finalmente nella iellata di
quello Entrone efiile l'altro Arco, che intro-
duce nella proifìma Piazzetta della Panetterìa.
CAPITOLO XIV.
Cortile della Piazzetta della Tanetterìa.
PErvenuti alla fine a quella Piazzetta di
forma quadra irregolare , ella contiene^
fìella fua linea cento dieci palmi di larghezza,
e palmi cento ottanta di lunghezza. Vedeiì la
medefima recinta da tre diverfe Facciate di
differenti altezze, reilando a mano delira aper-
ta ,( a riferva di piccol tratto in angolo di ella
occupato dal Portene , il quale dalla parte de'
Fondamenti della Bafilica ,* dà alla medefima
il principale ingreifo), ove rifiede la cordo-
nata , per cui in falita fi pafla al Calino della
Zecca, al Forno di Palazzo Apoilolico 5 ed al-
tri fiti attinenti al medefimo . L'altra Facciata,
che fcorgefi da quella parte eminente iòpra il
già deicritto Arco, e che ilendefi in lunghezza
palmi cento feifanta, comprefo il gomito in
dentro , che forma il proipetto della Panette-
ria , e dell'Arco 5 ο Ila Portone , che introdu-
ce al Cortile della Fafcinara ; vedefi ornata-j
nel!' angolo su la mano finìfira da una gran fa-
icia, con zoccolo lotto di travertino 9 e da al-
tra fimile su la dritta; fiancheggiando le me-
defime il riferito Arco/ con Portone , per cui
qua giungemmo . Viene quefto contornato
da fiipiti di travertino, e zoccolo fotto, con
fer-
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De! Faticano.                 275:
ferrata nel fello, che pofa fopra à importa
di travertino del detto-Arco j venendo li {pi-
goli dieifo biitondati'j e nel mezzo dell'ar-
co , che fa ferraglie, ellile una menfola con-
tornata con l^àrme gentilizia di" TaoloV,%
fopra di cui vi ricorre un dado liicio , che_>
viene a formare riquadro», Scorge!! al di. fo-
pra di quello una gran Cartella fcartocciata *
entro vi un ovato con la feguente Ifcrizione
latina : Taulus V~ Ô. Ì. ËçÌÚ. ;. ed un ar-,
me in grande al di fopra del medeiìmo, Pon-
tefice, la quale ornata viene da due felloni,,
tino per parte. Un dado di" travertino indi
ricorre , per quanto è larga quella Facciata,,
fcorniciato con fafcia , ed ovolo ; fu di cui
pofa una fineura grande a piombo del Porto-
ne ^recinta da iti'piti", ed architrave di tra-
vertino fcorniciati, ed orecchiati, la quale
dà lume alle ilanze. del Rmo P. Maelìro dei
Sac. Palazzo , con un riquadra fnperiormente
ricalato.. Åßúßßïçï ai lati di quella fineftra due .
fafcie ilrette per parte, una accanto Pai tri,
che formano pilailri a piombo delle fafcie^
grandi di fotto-j e fopra detto riquadro- vi ri-
corre altro dado limile all'antecedente» iiids
cm pofa la feconda , ed ultima fìneflra , a^
piombo dì quella dì fotta, con iltipitr, archi-
trave , fregio , e cornice, il tutto di traverà
tmo, fcorniciati, la quale dì lume ad una
felle ftanze dell'Appartamento della Galle*
ria; con altre «luefafcieperparte, parimene
te a piombo di quelle ài Cotto ; ed al pari dì
Ì 6                      €[*&■>·
_______
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■■ -, ' *                                                                                                                                                                                                                          ' *                                                                                                                                                                                                                                                ■■; " '
276              ^uov.i Defcriztom
quelle due fineftre grandi fu la dritta, ve ne fo-
no altre due , in tutto, e*per tutto limili ,una
fotto ]' altra, fenza altre fafcie nella canto-
nata di quella Facciata »
Scorgonii fotto il primo dado cinque pic-
cole fineftre, una iopra Ρ altra, dalla banda
della fafeia grande su la dritta , a piombo
delle due di fopra 5. la.prima delle quali ,
principiando dal gran terreno , rella mezza
murata fopra di un muricciolo lungo, da fer-
rata munita, che da lume alla Cantina del
Cuftode di Palazzo. Segue la feconda* e ter-
za delle dette fineftre , finiate nei vano di al-
tra grande ■> conmoitra attorno di travertino
orecchiata dalle partì ; la terza però è da
ferrata a mandola munita, con altra fìneftrel*
la al pari della feconda vicino la fafeia gran-
de ; e tutte tre danno lume alla Stanza della
Panetterìa di Palazzo. Ne proseguono la_a
quarta, e quinta , tutte a piombo con iitipi-
ti, ed architrave ai travertino Iifcio mezza-
nili, che danno lume alle Stanze del predet*
to Cuftode. E fopra le deferitte ultime iìne-
ftre grandi vi fegue il cornicione di muro ,
con modiglioni fotto il gocciolatore lifej qua»*
drati nella faccia , con goletta inferiore iuta·»
gliata , fotto della quale eilfte uno ftretto fre*
gio, dentro del quale vi fono diverfi lavori »
ed intagli con Aquile, e Draghi di itucco,
alludenti all'arme del Pontefice "Paolo V. Al
-bailo del detto fregio ricorre un braghetto-
:nc 5 Umilmente intagliato ; fervendo il detto
ύ
                     i                      . Cor-
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Del faticano.                 277
Cornicione rifaltato dalle due bande di io-
ilegno al tetto , il quale fu la dritta dà fine a
queiia Facciata . Accanto dieifa fu la delira»
vedefi una llrifcia di facciatina , larga palmi
fette in circa , e alta fino al primo dado della
predetta Facciata grande ? e dentro di eifa »
che fa poco rifa Ito indentro , eiì$e una porta
con iilipiti di mattonella , ed architrave di
travertino lifcio, a cui fi afeende per tre g'ra-*
dini ; e fopra di eifa efiìle un vano di fineitra»
conmoftra fimile di mattonella, ed architra-
ve orecchiato dalle parti, da fua ferrata imi**
nita. Introduce la fopraddetta porta in un_j
bislungo ripiano di paiio , da volta a botte ri-
coperto , in cui dalla delira parte trovai! al-
tra porta con un gradino, che le ferve di fo-
glia , e per eifa fi ha l'adito ad una Stanza
di forma quadra, da volta a botte ricoperta-»
con due lunette dalla parte delira , che fi-
mitra , ed .un dado, che te ricorre d'ogni in-
torno . Sopra di quello , nella facciata incon-
tro fcorgefi una fineitrella , da ferrata muni-
ta, che reità fotto l'entrone del profilino Ar-
co, come di fopra indicammo; e fu la drit-
ta ve ne fono altre due eorrifpondentì in que-
lla Piazzetta : vedendoli attorno di detta fian·*
za diverte fcanzle dileguo per tenervi'il pa-
ne , il quale li difiribuifce giornalmente alla
Famiglia del Palazzo Apoltolico, ed altri :
denominata perciò la TanmerL· di TaLizzo.
Ritornati nel detto Ripiano, incontro la por·*
ta di ilrada fcorgefene un'altra 9 per cui fceiv
den-
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ζη%              *K[iio<vd Descrizione
dendo una {caletta centinata m la dritta ,
eompolta di nove gradini, il cala in due Can*
tine s da volta mitica ricoperte, una gran-
de, ed una piccola perfervizio del Cuflod<u>
de* Cancelli del "Palazzo Vaticano
, effluendo in
queita parte la di lui ordinaria dimora , ed
abitazione . Su la manca del fopraddetto Ri-
piano, incontro la deicritta porta della Pa-
netteria elìfte un principio di Scala in ango-
lo , comporta di fette gradini, a capo de'quali
fegue un branchetto dritto di dodici gradini,
trovai! un ripianetto con fiheilra ili la man-
ca, che guarda nel Cortile della Fafcinara \
e dalla delira parte , ialiti altri tre gradini,
iì entra in una piccola danza a tetto, di for-
ma triangolare , con due fìneftre , corrifpon-
denti l'ima nel fuddetto Cortile , e l'altra nel-
la defcrltta. Piazzetta. A capo del fuddetto
Ripiano inproipetto della.Scala, ialiti quat-
tro gradini, trovai! la feconda ftanza con Co-
lare» ordinario, ed una fineilra fu la dritta >
che guarda nella fopranominata Piazzetta ,
con altra fineilra piccola incontro la porta*j
dell'ingreflb corriipon dente fotto il già de--
fcritto Entrone. Nella facciata fu la manca
incontro la prima fineilra vede.il una porta,
che introduce in un Corridore folarato, con
tre fineftre fu la finìftra, che guardano nell'ac
cennato Cortile , con fciacquatore fotta la_j
prima , e l'ultima . A capo di quefto Corri-
dore fi entra nella terza Stanza , da volta a
botte ricoperta 5 ad ufo di Cucina s con una
fine-
A
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Μ Vaticano.                 219
fineftra incontro, che guarda fu lo Stradone,
che conduce al già defcritto Giardino Boica-
reccio , accanto la quale fu la fmiitra efiitc
muro alto con altra rivolta , che fa facciata
verfo la porta, rinchiudendo dentto un iito
con Comodo . Nella facciatela di detto muro
verfo la fineftra , trovafi porticella d una Sca-
letta , che conduce da baffo in un Corrido-
rello atto a tenervi qulache Gallina , con al-
tra porta che efce nel fopraindicato Stradone.
Ritornati nella prima Stanza a tetto -, nella,*
facciata su la finiftra effite una fcala di muro,
che fa rivolta su la manca , comporta di un-
dici gradini ; e ialiti i medefimi, fi entra nel-
la prima ftanza di fopra , che* a quart*,. π
coperta da volta a botte baiTa, la quale Ulur
minata viene da una fineftra su la dritta , cne
guarda nella Piazzetta della Panetteria , Su
la manca, incontro la predetta fcorgen una
porta , che introduce in altro Corridore , da
volta a botte ricoperto, il quale reità iopra
al già defcritto con tre fineftre comfpondent
nel Cortile della Fafcinara . Rivolgendo U
paiTo alla fopraddetta quarta ftanza > nei»
facciata incontro la defcritta fcala , vicino-
l'aneolo finito efifte una porta, laqna«*
fceff quattro gradini, -dà l'ingrefifa alla quin-
ta , ed ultima ftanza , ricoperta cta volta a
botte , tutta dipinta di color turchino, con
dentro diverfi Ucellami, e cornice attorno
dipinta di giallo . Efifte nella finiftra facciata
una fineftra , che guarda nel fopra dei critto
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2$                %ζΗονα Dcfcrfzwne
icolpita una di lui Bolla , concernente le Ren-
dite , e Dote da eflb fatta , ed aiTegnate alla
Vaticana Librerìa . Nella prima facciata, che |
rifguarda le fineftre del Cortile di Belvedere ,
del primo Pilaiìro iiòlato, vedonii effigiati i
Figliuoli di Set, con le due Colonne da effi in-
nalzate , una di mattoni crudi, e l1 altra di mat-
toni cotti, ove icolpite avevano diverfe noti-
zie per tramandarle alla Pofterità *, e iòpra
hanno lo ileffò Alfabeto Ebraico . Nella fecon-
da facciata d'appreifo del detto Pilailro vien
rapprefentato sbramo cinto di fpada , per la
guerra che moife a 1 cinque Rè , e con Squadra
e Compaflb in mano, per avere infegnate le
Matematiche agli Egizi ; e iòpra il di lui capo m
è ieritto ί* Alfa&to Siriaco. Nella terza di lui
facciata rimane dipinto Mosè con le Tavole del
Decalogo polle ibpra due Libri, con 1' Alfabe-
to antico Ebraico iopra la iùa fella fcritto. Fi-
nalmente nella facciata quarta fcorgeil eipreifo
Efdra veilito da Sacerdote coli' Alfabeto Ebrai-
co odierno. Nella prima facciata del fecondo
Pilàftro viene effigiata Ifìde Regina d' Egitto,
con il Coccodrillo a piedi, e la Luna in capo,
mentre al riferir di Plutarco , per la medefima
Luna fu preia . Ella fu Ρ inventrice delle Let-
tere Egìzie „ il di cui Alfabeto rimane al di io- *
pra ieritto.. Nella feconda è rapprefentato Mer-
curio
, con la tei la d'Argo a iùoi piedi, dal me-
deiìmo recifa > ed una piramide al lato di Ge-
roglifici Egizj ripiena, de*quali fu reputato
Γ Inventore « Rimirafì nella terza Ercole Egizio I
inven-
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2%o             ^HOva BefcrìzUne
Stradane, con ifguinei, e riquadrati di chia-
rofcuro giallo , eilendovi nel parapetto dipin-
ta l'arme di Clemente XI. ; e nell'arco di fo-
pra vie il Triregno con chiavi » e rtella nei
mezzo ; fcorgendofi nella finiAra facciata ιπτ
rifalto di muro , con firn porticella , la quale
chiude la già defcritta Scaletta ·> che corri-
iponde nelle Stanze del Rmo P. Maellro del
Sac. Palazzo . Cofiechèla detta abitazione
vien comporta di cinque Stanze tra grandi, e
piccole , non comprerei i due Corridori*, due
Stanziolini, e le due deferitte Cantine .
Ritorcendo il nortro cammino alla iò~
praddetta Piazzetta della Panetteria, paiìa-
ta la porta del Curtode, quafi nel principio
del muro , che unifee con il Palazzetto della,
Zecca, e che fi eitende per palmi centotren-
ta di lunghezza , ertile un vano di Portone_?
baifo eoniiHpiti di travertino birtondati nella
luce , con importa fimile ; fopra del quale
viene ad importare un arco , che forma ferto
triangolare , con un'arme nella faccia di mez-
zo del detto fello di Vaolo V.. Introduce il
medeiìmo in un ripiano, ove fu la manca ert-
ile una porta, che dà l'ingreifo ad una bi£*
lunga rtanza iòlarata , che ferve per Carbo-
nara di Palazzo, Dalla delira parte ertile al-
tra confimil porta , da cui per mezzo di una
fialetta fi giunge a quattro Stanze dertinate
per gli Scopatori Comuni dì Palazzo. Incon-
tro il detto Arco vi rerta il Portone, che di
ì'ingreffo al Cortile della Faicinara, di for-
ma
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&d Vaticane « -               2M1
ma quadrangolare di larghezza palmi novan-
ta , e lunghezza palmi ottandadne , racchiu-
fo dalLa iiniftra parte dalla Facciatella delll
Scopatori Comuni, rifaltata da un Mignario
di legna per tutta la fua lunghezza , con due
ftanze a pian terreno ad ufo di Carbonara , .
a delira da tre grandi Arcate, le quali io-
iìengono la facciata laterale del grand'Arco»
per cui dallo Stradone di iòpra defcritto paf·-
fammo alla Piazzetta della Panetterìa, ove
corrifpondono le indicate fineflre del Cuftode *
quelle dei Rmo P. Maeftro del Sac Palazzo ,r
e le fineftrelle della Scala, che dall'Apparta-
mento della Gallerìa, come altra volta iì diil
fé , conduce al Giardino Bofcareccio. Dalla
parte dell' ingreiTo da un tettarello foftenuta
da due pilaihx di materiale ,' deir altezza ài
circa fedici palmi, ( appoggiato alk faccia·*·
tella , ove corriipondono alcune ftanze dei
prenominato Cuftode , e quella della Panet-
teria ) fotte del quale altre legna per ardere
vengono collocate . E finalmente da altro tet-
to lungo per quanto porta la Facciata y che
riiiede incontro quella dell'ingreffo ; foilenu-
to da quattro pilaftrì di materiale , che for
man Portico, ferrato in profpetto da falda
muro , fino all' altezza di palmi fedici. Per
una piccola porticella fi ha V ingreiTo al me-
deiìmo , ed ivi in vece delle Fafcine, e le-
gna , che quivi iì oonfervavano ne' paifati
tempi per fervizio del Palazzo Apoftolico ^ &
offervano diverfi lunghi fornelli con Crogio-
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282             Tettava Defcrizione
li, ed altri attrezzi} il tutto per raffinare l'oro,
e l'argento, che quotidianamente quivi il tra-
vagliano in fervizio della Zecca Pontifìcia .
Tempo è ormai, che ritorniamo alliu*
tralafciata Piazzetta dellla Panetteria. La fé*
conda Facciata , la quale, colla fup~eriormente
defcritta, forma angolo retto, e s'eitende per
palmi cento ottanta, fino all'altro angolo,
che unifce con la facciata terza di fuo recin-
to , vien diiìribuita in tre diverti* ipartìmenti f
il primo contiene palmi" fettanta di'lunghezzaj
il fecondo , che fàrifalto iniuori per il tratto
di palmi cinque e due terzi, il dilunga fino al
Portone deL'Gortik della Sentinella per palmi
feiTantatre ; ed il terzo, quel iito che occupa
2. detto Portone, ed ala di muro mitico *
che unifce colla fuflecutiva facciata . Il primo·
ipartimento è tutto andante fenza eifèr ador-
nato di piiaitri ; nel. quale principiando dal·
pianterreno, accanto ilrifalto, fcorgefi una
fineftra con moftra attorno di calce, e .da* fua
ferrata1 munita * la quale comunica il lume al
contiguo Entrone dd Portico, che conduce ai
Cortile di Belvedere . Sopra di quella , in al-
tezza di palmi cinque incirca, fcorgeii" altra
fineitra grande murata, da fuoi ftipiti, ed air·*
clu'trave di travertino fcorniciati adornar, con
con altra aperta, del tutto fintile „ all' iiteiTa_a
linea , dittante un palmo e mezzo dall'angolo,
e da fua ferrata a gabbia munita , la quale
cfù lume a-I Granano- di Palazzo , con dado
nel vano di eife, formato da alcuni pilailrini
- di
-ocr page 146-
Bel Vaticano .                  285 ,
di cortina. In altezza di palmi otto incirca
ibpra le dette due fineftre , ricorre un archi-
trave , fregio, e cornice mitica, parimente
di cortina , fopra di cui vedonii due altre fr~
neftre a piombo delle di già- defcritte, con-
tornate da itipiti, ed architrave di travertino
fcorniciati, e dado fotto lifcio, quali corn-
fpondono in alcune ftanze dell'Appartamento-
del P.Maeilro del Sac Palazzo, comunican-
dole da quella parte il lume; con dado eret-
to di mattoni nel vano di effe·, ed altro dado
fuperiore di travertino. Sopra di quello ve- .
donfi altre due fineilre, a piombo di quelle d*
fotto adorne di Hip iti, architrave, fregio, e
cornice , il tutto- di travertino fcorniciato %
e le medefime illuminano alcune ftanze dell*
Appartamento della Galleria , con dado al
di fopra di mattonella· andante , ed altro fu-
periore di travertino lifcio. Efiilono parimen-
te fopra di quello due altre fineifre ornate di
ilipiti , architrave, fregio, e cornice di tra-
vertino, il tutto fcomiciato, murate da un
terzo fotto l'architrave, delle quali, quella
a delira è munita da ferrata a gabbia , ed
ambedue danno lume alle ftanze dell'Agnus.
Dei. Altre due fineilre più piccole contorna-
te damoitra dttravertino attorno, ricorrono
fopra le medefime, le quali tagliano il· cor-
done , che fa collarino, parte di travertino,
e parte di mattonella , con fregio iòpra Cimi-
le 5 fu di cui s'innalza un Cornicione mitico,
con modiglioni contornati di travertino, <l_>
0
                                             fuoi
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, 284             Ήίΐονα Defcrizione
fuoi dentelli di materiale intagliati, che fer-
ve di foftegno alla φonda del fuperior tetto .
Il fecondo-fpartimento , che rifalta in fuori,
come iìdiile di fopra, per palmi cinque, e
due terzi, vedeiì in altezza di palmi dodici ri*
veitito da uno zoccolo di mattonella formato
nel medeiimo muro ; fopra di cui vi poiano
nelle due cantonate due pilaitri , con altro
nella metà della Facciata , e contrapiiaftri-
no » fimilmente di cortina , i quali dalia metà
in giù fpartiti vengono da una fafcetta , for-
mando piediikllo con zoccolo fotto,. rifaltato.
da ambe le parti, e capitelli al di iòpra ab-
bozzati di calce , d'Ordine Tofcano. EOilo-
no nei vani di detti pilaitri alcune grandi fine·;
ftr.e contornate da ilipiti, ed architrave dì
travertino fcomiciati , e dado fotto lifcio;·
eifendo quella fu la manca murata , e l'altra
fu la dritta aperta, oa ferrata a gabbia mu-
nita , aA'ifteffa linea ìqìL· due altre fuperior-
mente defcritte 5 e quella altresì comunicai
il fno lume alle ftanze dd Granaro . Pafiata
la metà, i fuddetti contropilaitri formano fa-
fcetta. , e riquadro quali al pari delli ftipiti $
e fopra detti pilaiìri ricorre il fuo architrave „
fregio , e cornice mitica di cortina , rifaltata
dalle due cantonate con tettarelio fopra 5 re-
cando gl'altri rifalti fino fotta il gocciolatore .
Seguono fopra detta cornice tre fafcie a_>
piombo dei pilaiìri di fotto, con lue fafciette
{frette accanto, che fanno riquadro fino fotto
il dado di.travertmo fcorniciato ,· rifaltato fo*
pra
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Bel Vaticano,                  285"
■ pra le fuddette fafcie , che formano capitel-
li } dentro de* quali riquadri vi fono altre due
iìneiìre a piombo di quelle di fotto, delJe_*
quali, quella a iìnihra reua murata, con fem-
plice moiìra per di fuora abbozzata di calce;
e l'altra a de/tra è aperta , e (fendo ornata di
ilipiti, ed architrave di travertino feornicia-
ti, e dado lifcio fotto , la quale dà lume ad
una delle Stanze dell'Appartamento dd Rmo
P.Maeftro del Sac. Palazzo . Sopra il detto
dado ricorrono altre due fineitre , la prini£Uj
delle quali fu la manca rimane murata , con-
tornata da moitra, ed architrave di matto-
nella mitica , e Paltra accanto non a piombo
viene divifa nella metà per larghezza da un
muro , che.forma due fmeitre , una fotto, che
dà lume ad una Stanziola dell'Appartamento
della Gallerìa , con fineftrino Cu h dritta ac-
cantono flipite di effe » corrifpondente in uno
Stanziolino deiriitefTo Appartamento ; e l'al-
tra fopra cori quattro ferri in piedi, la quale
comunica il lume ad una Scaletta , che condu-
ce alle Stanze degli Agnus Dei : fono finia-
te le dette due fineiire nel vano di una grande
con iitipiti, architrave , fregio , e cornice^?
'fopra , il tutto di travertino^feorniciato - Scor-
gefi al di fopra un dado di cortina limile, tut-
to andante , il quale rifaltato rimane nelle_*
due cantonate di quella facciata ; ed al difo-
pra di detta fineilra, tramezzata in altezza
di palmi fette in circa ve n'è altra femplice,
che taglia il dado , e fegtie fino fopra il fe-
C01J-.
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ύ$6              tytovap'efcfiziónt
condo dado di travertino lilcio, che dà lume
all'accennata Scaletta con parapetto di ferro j
iòpra della quale fegue l'accennato dado an-
dante , rifaltato nelle due cantonate , con
altre due fìneiìre a piombo di quelle di fotto j
contornate da ItìpitU architrave , fregio , e
cornice, il tutto -di travertino fcomiciato *
Quella fu la manca, tramezzata reità * e for-
ma due vani dì fineilre , quel iòpra mu-
rato , e l'altro di fottoaperto 5 l'altra fu h
dritta è murata da un terzo in giù dell'archi-
trave : reftando gl'altri due terzi aperti con
parapetti di ferro. Accanto -la Suddetta fine*
lira, vicino il rifalto n'elìlle altra più picco-
la baifa femplice fbpra deidado, 'quali tre
finenVe danno lume alle Copra accennate^
Stanze dell'Agnus Dei, con tre fpiraglj nel
vano delle due grandi, uno fopra l'altro cor-
rifpondenti in una Scaletta a lumaca. In al-
tezza >dipalmi fette incirca, al di fopra di
-eife eiiire un cordone , che forma collarino,
parte di travertino , e parte di mattonella,
con fregio fopra limile 5 dentro di cui vi fono
due fineltre a piombo delle grandi di fotto ;
la prima delle quali su la manca èdell'ilMa
altezza del predetto fregio, e l'altra su la
dritta è più grande , che. taglia il cordone ι
renandone ugual porzione sì di fopra, che
di fotto : quali danno lume alle furriferite_^
Stanze . Ricorre al di fopra di quello Fregio
il fuo Cornicione, con modiglioni-contornati
di travertino fotto il Soffitto , con dentelli
di
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Sei Vaticano.                  2S7
di-muro intagliati, fopra di cui vi fiegue il
tetto .-Nel terzo fpartimento, che forma tut-
tofi rimanente di-.qu.efta feconda Facciata ;
principiando dall'angolo n finiftra, che uni-
ice con la fuirecutiva.terza "Facciata, e tro~
vaiì un ni alto di muro , che s'ellende per il
tratto dipaimi quindici in circa , accanto dei
quale , in diftanza di dalmi fei, efifte eran
l ottone , per cui fi ha l'ingreflo dal'Cortile
della Sentinella a quella parte . Egli è co-
limito con fello tondo , moftra , ed impolla,
il tutto di Cortina , con due Colonnelle avanti
& granito Orientale ifolate, di altezza pal-
mi fette incirca. Paffato 51.detto Portone in
lunghezza di palmi dieci, fcorgefi fineftrella
baila al pari del terreno, daferrata munita ,
la quale -riceve lofcolo dell'acque piovane
di quella Piazzetta ; e fopra detto Portone
ville dado grande di cortina , il quale princi-
piando dal ridoOb dei detto rifalto va a ter-
minare fino al primo pilauTO, fu la dritta di
lopra indicato. Sopra di eiTo viene ad impa-
ttare .un fello tondo , che forma arco mura-
to nel fello, Tettandovi per di-fot to dd vano
Jl lopra indicato Portone. Sopra il deferitto
muro , che fa rifìiito , di lunghezza palmi
quindici fopra del dado, vi fono tre modi-
glioni di travertino contornati 5 fopra de'quali
vi pofano tre modelli, fimilmente di traver-
tino , con tre rifalti di muro, che fanno ar-
co , e volta s quali foftengono il fecondo
oranco delia Scaletta , che conduce alla Cap.
jpelift
/
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2$$              Jfiiova Defìnzhne
pella di S.Tlo V,, e fopra il fello tondo dell'ai
co murato, efifte altro modiglione di travet
tino , quale regge il ripianetto , che fa rivol-
ta , ed introduce nel terzo branco della pre-
detta Scaletta, che reità dentro il muro, con
uneilra nella iteffa rivolta , e tettarello fo-
pra . Su il detto fello ricorra un muro andan-
te in pendenza , il quale appoggia addoifo
la Facciata grande già defcritta » che fa rifal-
lo , Con tetto fopra , il quale cuopre il branco
•di detta fcaletta dentro il muro, con due fine-
iirelle nella facciata per di fuori di queito min
ro in pendenza , una di effe, grande , che dà
lume al ripiano, fotto della quale eiìfte vano
largo baffo nella groffezza del muro ; e l'altra
•più piccola , la quale reità più baffa , e dà
lume al branco fuddetto ■.
•La terza Facciata , la quale racchiude
la prefente Piazzetta , e fi prolunga per pal-
mi cento dieci, ha nella fua metà una Portar
a cui fi faglie per via d'un gradino , ed è or-
nata da ftipiti , ed architrave di travertino
fcorniciati » con fineftra dentro il fuo vano da
ferrata munita . La medefima dà l'ingreffo da
quella parte all'abitazione * e Stanze di Mon-
iìgnor Sagriifa , ( come fu accennato nel To-
moli. Cap.m pag^H.
e/eg.)' e^ all'abita-
zione per la fua Famiglia , è quella del Fac-
chino -delia Cappdla Siftina . In altezza di
palmi fette in circa fopra la medeiima porta
fcorgefi un fineiìrino quadro da ferrata muni-
to . Segue un rifalto di muro , che va inden*
. tro,
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Del Faticano t -                *%
irò, è forma un vano con due ale di materia-
le , le quali reggono un ripiano di Scala ; e_>
dentro di eflfo vano al pari del rifalto » che
iorma parapetto infuori,efiileuna fineiìra con
fna ferrata $ reeinta da iBpiti, ed architrave
di travertino feorniciati, con liìneftrino fìretto
accanto ; e fopra fporge incuori Ja volta dell'
accennato ripiano di Scala. Palfata la foprin-
dìcata Porta., fu la dritta vicino l'angolo icor-
:gefi un;principio ièilo tondo d'arco , reflan-
do il rimanente fotto il terreno ; e fopra il me-
defimo in altezza di palmi fette incirca efiile
■un vano con ifguincj, parapètto-pieno, -ed alv-
eo ottufo al diibpra , · dentro del quale vi è
iìiieitra -quadra con ferrata $ ed in altezza di
.palmi cinque incirca fopra di eifa eiìite altra
fineitrapiù grande con fua ferrata a gabbia ^ e
ricopertala tettarello, con altra fineftra al pa-
1 ri accanto l'angolo , munita da Ferrata dritta ,
Icon un fineilrìno fotto bislungo. Dall'altra par-
te fu la manca di queita Facciata , paifata la
porta , in diitanza uguale all'altra parte, fi ve-
de altro principio di fefto tondo murato -, fo-
J pra di cui in altezza di palmi fei incirca' efiitc
; unripianuccio, che fa rtiako dalleparti ,for-
I mandodue aie di muro, che fanno-eontrafear-
•pà a parte di queita Facciata άΐΐ altezza di
palmi trenta in circa ; e dette ale vengono
; ■sfinire addoifo il muro andante della mede fi-
ma. Efiite fopra il dettò ripianuccio un fìne-
ftrino itretto dà ferrata munito , iòpra di cui
eel vano delle due ale Q. vede una fineftra gran-
ii; Tm.tiu                    Ν               de
I                                                                                                                          '■.'*'■                                                                                                                                             ■                                                                    . .                                                                                                                                                                        ■                                                                                                                                                                                                       ' ■ ' . ■ -■ " ■
V
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Del Vaticano.                   2ο
inventore delle Lettere Frìgie . Il fanciullo a
pie del medefimo allude al racconto d'Erodo-
to , del bambino nudrito fenza che udiiTe mai
parlare, che pronunziò da fé una parola Fri-
già, che lignificava il pane, Nella quarta efi-
ile Memnone anch' egli creduto ritrovatore del-
le Lettere Egizie 5 e dietro è il fuo fepolcro
con alcuni Uccelli, che fi videro fcappare dal
iuorogo, ed ogn'anno volare fopra il detto
iuoiepolcro.
Nella prima faccia del Terzo Pilaiirò ve-
deli Cecopre J{e d> ditene inventore di diciaiTette
Lettere Greche . Ei brandifce dalla definì ma-
no un giogo, e due mani, ed a lato un Sati-
ro, per denotare ch'ei riduflè al culto civile
ìiuoi Popoli, che prima vifluti erano in una
brutale fierezza ; e preflò loro introduiTe il ma-
trimonio . EfpreOb fi vede nella feconda, F*.
mce
veftito di porpora , fopra il di cui capo ve-
defi fcntto Ρ Alfabeto Fenicio. Nella terza fi
torà Cadmo col Drago a piedi, Inventore di
ledici Lettere Greche. E nella quarta è. dipinto
Imo Tebano con lira fu la detfra, per eiTere fla-
to Poeta , ed eccellente Mufico, venendo re-
putato delle medefime Lettere Greche Ρ In-
ventore. Su la prima faccia del Quarto Pila-
ftro Γι fcorge dipinto Tdamede Inventore di
quattro Lettere Greche ; egli è riveflito di abi-
to militare col Sole, e la Luna, e con una
wiie nello Scudo , e molte in aria volanti, per
avere il primo dimoifrato che l'EcIiflè è un
effetto naturale ; ed aver ricavato dalle Grue
Β 3               l'ufo
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20ο             tyióva Defcrizknè
de femplice, parimente da fua ferrata munita«
Kel muro della detta controfcarpa , pacatala
fineftra, fu la dritta al pari della medefima eiì*
ile altra fineftra recinta da ftipiti3ed architrave
di travertino icorniciati con fua corrifpettiva
ferrata ; fopra della quale nel rimanente della
detta controfcarpa vi è un tettarello foftenuto
dà tre modelli di legno con iàettoni fotto.
Tutte le defcritte fineftre danno lume,all'abita-
zione ad Facchino della Cappella Siftina ·
Ricorre fopra l'indicato tettarello al fine della
controfcarpa una fineftra con fefto tondo , da
fua ferrata a gabbia munita, contornata da
IHpiti 5 ed architrave di travertino icorniciati,
la quale dà lume alla prima Stanza della Sa-
greftia di Sua Santità ; e paifata la medefima»
quafì nel principio dell'altra controfcarpa eli-
ite una fineftra ftretta bislunga , che da lume
ad un Corridorello . Segue al pari di eifa fopra
il fine della fuddetta controfcarpa altra fineftra
grande , che dà lume alla Cappella di Moniì-
gnor SagriftaΛ contornata da itipiti 5 ed archi-
trave di travertino fcorniciati, ed orecchiati j
e da ferrata a gabbia recinta . A piombo del-
la fopradefcritta Porta, in alto fopra le due
ale di muro , che reggono il ripiano dell' ac-
cennata Scala 5 eiìfte un rifalto di muro in_>
fuora , foftenuto dalla parte accanto il predet*
to tettarello da un modiglione di travertino »
che chiude , e copre il detto ripiano , con fua
fineftra grande nella faccia di detto rifalto quali
quadra » recinta da moitr* di travertino j e
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ì)ét Faticane 2                i fcit
Tuia dritta fegue il branco di Scala per di fuo-
ri, che conduce alla Cappella S.Tio Γ. nell'Ap-
partamento della Gallerìa , foilenuto per di-
fotto da tre modiglioni di muro, con tetta-
relle fopra detto branco, che fa rivolta ad
doflb la Facciata dell'ingreflò ; e Ìbpra il mo-
diglione di mezzo eiìfte ttn fineftrìno quadro »
che dà lume a detto branco. Sopra il tetta-
rello del ripiano vedefi una fineftra con iftipì~
ti, ed architrave dì travertino , il tutto feor-
niciato , e fua ferrata , al pari della quale re-
ità un cordone dì travertino , che fa dado al
rimanente della Facciata, Su la manca , e fo-
pra detta fineftra a piombo, in altezza di pal-
mi fette in circa efifte 'fineftra più grande con-
tornata da fuoi ftìpitì s ed architrave di tra-
vertino feorniciati, da fua ferrata-munita, con
altra fineftra fu la dritta al pari, in tutto , e
per tutto iìmile} e tutte tre danno lume ad una
Scala che conduce all'abitazione di MonÌìgnor
Sagrifta . PaiTate le medefime, fopra il cordo-
ne in altezza di palmi otto in circa fu la man-
ca rimane una fineftra grande con fefto tondo,
e fguincj per dì fuori con una Colonnetta in
dentro nella luce dì eifa s che la divìde , for-
mando due archetti, ed un tondo in cima , la
quale dà lume alla Stanza della Guardarobba
della Sagreftia Segreta di Sua Santità . Tra-
' feorfa la detta fineftra , a piombo della gran-
de deferitta di fotto nel fine della controicai--
pa fé ne fcorge un altra ibpra del cordone in
altezza di palmi fette in circa , contornata da
Ν Ζ,                fuci
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292               tyma Befcrhhne
fuoi ftipiti , ed architrave di travertino, Ìcojvì
niciati, ed orecchiati, e -da fua rispettiva ferra**
ta munita, la quale dà lume ad altra Stanza
della Guardarobba della Sagreitia Segreta di
Sua Santità; ed in altezza di palmi otto in
circa fopra la medefima ricorre il fello , che
cuopre una parte di quella Facciata . Accan-
to il medefimo fu la dritta , nel corpo di mez-
zo della Facciata efiftono quindici modiglioni
piccoli di travertino, contornati lifcj, con cor-·
doncino fotto iimilmente di travertino , e tet-
tarello fopra ; a filo del quale principiando dal
primo modiglione iu la manca fino all'undeci.
mo fegue fopra una facciateila bianca alta_,
palmi venti in circa con due fineilre, recinte
da moilra attorno di materiale , -orecchiata
dalle parti ; la prima delle quali fu Ja finiilra,
dà lume alla Stanza, ove dorme Monfignor Sa·*
grilla , e quella fu la delira rimane murata.
A livello dell'architrave di effa fi iblleva pie*
cola Facciatina con fineilra nel mezzo, la qua-
le racchiude un Comodo ; unitamente ad al-
tra Facciatina un poco più alta , la quale reila
fopra il rimanente de' modiglioni , con fua
fineilra, che dà lume alla Cucinetta del det-
to Prelato con fuo tettarello fopra , ove in—»,
dentro vi fi vede un lucernaro , da fua ferrata
munito . A filo del rifalto del deicritto muro »
fino fopra il tettarello dell' ultima facciatina
accanto la bianca ne fegue un pezzo alto di
quella , che guarda verfo la Cappella Silìina*
e fa rivolta verfo la Cupola di San Pietro ·
Scgr-
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1
ψ                 .                    ''.Λ,.                  -.■ .                                             '           ■ !|'iy:
-'tàd Vaticano,.                  29 Γ
Scorgonii in detta rivolta dicia (fette faettoni di
materiale, che formano archetti tondi in ck
ma, e fopra i medeiìmi eiìiie cordoncino di
travertino , fopra di cui vi iòno; tre armi di
marmo bianco del Pontefice Siflo IV. ; vale a
dire, una nel mezzo, e le altre vicino gl'ani
goli , con altro Cordoncino umile, ove vi fo-
no quattro vani di fineilre mitiche , che danno,
lume ad un corridore Ho , che gira attorno il
foffitto dell' accennata Cappella Siflina ; ed,
una cimafetta formata da una q;oIa dritta con:
intacca , e tetto fopra . S'innalza perdi den-
tro fuperiormente a quello tetto altro rifalto*
di. muro con cornice fopra, andante .rufticfc,
e modiglioni lifcj di travertino. Foia fopra la
detta cornice un muro alto palmi dodici in
circa 3 che forma frontefpizio acuto ■* altro non·
vedendoli nel prospetto verfo la Cupola di
S. Pietro ., Nella Facciata verib. quefta Piaz--
zetta. feguono i foliti faettoni di materiale ,,
che formano otto archetti , fopra de'quali rir
corre Ρ ilkflfo cordone di travertino conaItros
fopra ; ed. in qualchediitanza una fìneitra r.u-
ftica fimile alle antecedenti : iòpra della qua;*·
le efiik l'ilieiTa cimaià con tettarello , Ìbpr&
del quale ricorre il medeiìmo muro in dentro i;
con là cornice mitica, e modiglioncini,,
La parte, che.rifguarda Ponente, eie
I ìndica il termine di quella Piazzetta, viene oc-
cupata prima da un erta cordonata, la quale,
conduce al Caiìno della Zecca, al Forno Apo*
ftolico,. alla Stalla Grande, de'Cavalli perfer«
Ν $                  vi*
-ocr page 158-
294                Vt&wk &eftrhsione
vizio di Sua Santità , ed altri annelfi liti, Sfc
la delira parte però di detta cordonata vi refla
un muro, che fa parapetto, nel principio dei
quale addoffo il muro della controfcarpa di
queft'iiltima defcritta Facciata elille un Porto-
ne con fefto tondo , e iguincioni per didentro
di cortina : formando fu la imiftra un pilaftro »
con pilaftrino fotto di travertino {corniciato,
e riquadrato ; entro del quale lì feorge l'Arme
del Pontefice orbano Vili* Sopra detto muro y
che forma pilaftro, fegue il tetto lungo lino ad*
doiTo il muro della controfcarpa , con altro mu-
ro
fopra di mattonella , che fa fronfelpìzio con
Ìlio tetto » Il predetto Portone refta quali in-
contro a quello della Sentinella fuperiormente
deferitto ; per mezzo di elfo li ha 1* ihgreiiò
dalla Strada , che recinge i fondamenti della
Bafilica Vaticana ; e ferve per comodo delie
Carrozze , che da quella parte vengono in
Palazzo.
Alle falde della ibprindieata cordonata-*
lì folleva in quella Piazzetta una non men no^
bile» che dilettevole Fontana. Ella è compo·*
ila di una vafca grande contornata > e centina-
ia con quattro mezzi tondi : formando nelle
ugnature di elfi quattro angoli acuti con labro
piano fopra , e corpo di detta Vafca centinaio
la metà in dentro v e la metà in fuori, che pò-
fa fopra uno zoccolo contornato coli' ifteifo
contorno della Vafca > il tutto di travertino.
Attorno di eifa H vedono ritte in piedi venti
Colonnette parimente dì travertino contorna-
te»
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te, e concatenate con telarofoprà di ferro,
ed altro ferro fotto centinaio, che forma pro-
filo di cartella inteftata addotto le medefìme ·
Nel mezzo di detta Vafca fi folle va uno zocco*
lo quadro di travertino, fopra del quale vi pò*
fa una colonnella graffa contornata a balauftro,
la quale foitiene una tazza tonda di diametro
palmi fei in circa ; nel di cui mezzo fi folleva
altra colonnetta fimile all'antecedente ; con_j>
altra tazza di diametro palmi cinque in circa ^
Segue nel mezzo di quefta altra colonnetta ,
che forma parimente balaufiro , con altra più
piccola tazza di diametro palmi tre in circa ^
e dai mezzo di quella terza, ed ultima tazza
ne fgorga un'alzata d'acqua, la quale fi folle*
va in aria per circa palmi lei , e verfandola_£
nelle due fottopoile Tazze , va a perderli nell7,
ìnferior Vafca fuperiormente deferitta ·
CAPITOLO XV.
Del Talazzetto't ofìa Cafino dellaZem
Pontificia.
AFfine di ammirare nel proifimo Palazzet-
. to della Pontificia Zecca il forprendente,
ed artificiale Edificio di travagliare l'Oro, Ar-
gento , e Rame, metalli foliti impiegarli nel
coniar le Monete , mentre quivi con fomma
celerità, e più efattezza vengono coniate tut-
ta forta di monete , mediante un ordegno
KiJÌÌb da impetuofo , e groifo canale d'acqua,
opera mirabile deli'ingegnofo penfiere del ce,
Ν 4               l?brc
-ocr page 160-
29tf               tyfttòà befcrkhtté
lebre Ca<&. ©io: Lorenzo Bernini, il quale coi*
sante-,, è sì pellegrine iùe produzzioni, fé ve-
dere, che in lui folo-il Sommo Facitóre aveva
ue'npilri baffi fecoli accumulate quelle doti,..
e qualità , che in mille altri foggetti di iùa_j
sfera, aveva in altri tempi diffufe :: eiTéndo
egli riufcito Pittore eccellente, Scultore in-
comparabile, Architetto,, ed; Ingegnere fen-
z^pari: come le tante di già accennate ope-
rer nella prefente noitra Delcriziope , e le in-
finite altre fparfe per Roma , e nelle- più no-·
bHi parti dell'Europa, ne fanno incontrafta-
bile teiHmonianza. Fa d?uopo adunque, che
nói ci indrizziamo alla già indicata Cordona-
ta, e traicendiamo la più montuofa , e fco-
ΐφίζ parte, che nel Vaticano Colle efifta ..
Ifeticorfo il già defcritto muro , che forma re-
cinto al· Cortile della- Faicinara , il quale-,,
come fi diiTe , fi prolunga per palmi cento·
trenta , fcorgefi un rifàlto* di fodo -muro , che
fa facciatina. triangolare., ecf unifce con. un*
Cafìho d'irregolare lìruttiira , mentre la di Juft
facciata di profpetto, la quale fi eiìende per-
lai· lunghezza eli circa'palmi dugento dieci $,.fa
vedere, ο che adiverie riprefe fia itato edi-
ficato , ο che fecondo- i biiògni occorfi, altre·
Stanze , le quali per lo avanti fervivano ad al-
tro ufo, eoi medèfimoCafino fiano Hate m--
corporate . Nella faccia- adunque angolare di-
proipefcto ricorre al pari della ibmmità del fo-
prariferito.muro un'dado di materiale, fopra>
ili cui rifiecle un arme, di marmo· del I-onte lìce
-ocr page 161-
3>elΎΜ'ιολμ>ν'                f97
^Jiejfandrò FU. contornata da due. felloni nV
nuli, ed a piedi di eifa gran lapide di marmo,
dafuacornice attorno recinta,incilileggeii la.,
ieguente Ifcrizione. latina
Alexander Vth TonL Max..»
Monetarìam Offieinam
in. qua novo artificio
Tracìpltis atjim impulfu verfatis mtis}
magno tempori-Si operteque compendio
"ì^ummì affabre celeriterque fìgnentur,
T.ttblìca utUitatì conjìruxlt;
Ληηο Sul MDCLJf.
-,
Ih diftanza di, palmi otto da detta rivoltai
di muro , e la iòprihdicata Menzione , falitai
una piccola eminenza , che forma padiglione,,
trova fi. una porta recinta da fuoi .ftipiti, ed ar-
chitrave di travertino,,, la quale ferve: d'ordì-·
nano ingreifo a quello Calino ,.> con fineilrellai
fepra, il medèfimo: architrave., di fua corri-·
ipettiva ferrata munita, e per. eifa in prime?)
luogo fi. ha l'adito ad una bislunga itanza , lai
quale illuminata reità da due mezzanili fine-»-
ftre , da fue ferrate munite, efiiìentl· a delirai
fub.ito entrati» chele comunicano.il lume>,
e che guardano nella cordonata iòpraddetta »,
Vien eiTa ricoperta da folaro ordinario,,, ovcl-
uella facciata incontro a quella, delL'ingreiTo*
icorgeii.piccola porticelia , ed in appreilb, una
lungo fuocolare. alto con luoi fornelli,. e.dajfii·,
perior cappa ricoperto., con alcune. caldare_>*
murate, in fondo, ed una lunga vafea efiiten-
te fotto ledette fineilre·, in cui.cadono,, da_^.
Κ Sì                 di«*
-ocr page 162-
29 8             'Huo'uitDefcnzfone
diveriì cannelli le acque perenni per quoti-
diano ufo dei lavori, che ivi li fanno , ed al-
tri fornelli y ed attrezzi al raedeiimo addetti.
Per una porta nella finiftra facciata, e vicino
all'angolo dell' altra fòpra indicata , s* entra
nel grande Stanzone denominato dell'ordegno»
di lunghezza palmi feifantatre , e largo palmi
quaranta , ricoperto da iòlaro fatto a regolo
per Convento , ed illuminato da quattro alte
fineitre di fue ramate , e ferrate, munite, cor-
riipondenti, comefopra, le quali li comuni-
cano il lume. Viene detto Stanzone denomi-
nato dell' ordegno a motivo di una ingegnoià
Macchina, che a guifa di un Credenzone, che
eliiie nel mezzo di elfo tutto icorniciato con
llioi pilaiìrini, e riquadri, Frontefpizio , che
racchiude l'arme del Pontefice Ale(Tandro VII*
il
quale iifolleva da terra per ρ a Imi tredici,
il eilende nelle fue due principali facciate sì
anteriore, che poireriore per palmi diciotto,
tì^feiig due rifpettive fiancate per palmi otto j
tenendo altresì circondato sì nella parte da-
vanti delì'ingreiTo, sì in quella a iiniitra per
la lunga tratta di eilb Stanzone da cancellata
di legno, affine d'impedire l'appreflaril al me*
deiimo, e che niuno fervi'd'imbarazzo a quel··
li, che attorno tal macchina operare devono»
Racchinde il detto Credenzone una gran Ruo-
ta di legno tutta ferrata con fuofufo , la qua-
le internamente vien moiTa da un grande^
fgorgo d'acqua, che cade dall'alto di detta
Stanza » incanalata dentro un gran pilaftro di
jua-
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Bel Faticata.                  299
materiale, e cadendo con impeto iu i dentati
raggi di e fifa per mezzo del ioprindicato fufo
dà veloce moto nella parte d'avanti al gran
Trafilone, e trafila delle verghe fluiate fopra
un ben difpoffo , è retto piana ; e nella parte
poiteriore alle ftampe del conio delle Monete,
ciò che con una iòmma celerità, ed efattezza
viene. in pochi momenti efeguito: onde per
mezzo di detto Ordegno il accelera quel lavo-
ro in breviffimi illanti, che prima della ilia
invenzione, come ildifiTe prodotta dal Cava-
lle r Gio: Lorenzo Bernini;
ed in altre Caie del·»
la Zecca, a forza d'uomini, ο di animali in
una giornata appena fi poteva efeguire . Net»
la delira facciata entrando in eilò Stanzone »
eiifte una porta con fineiìra aperta ibpra l'ar-
chitrave , la quale introduce alla gran fucina
per ricuocere le Verghe prima, e dopo, che
fono paifate per il gran trahìone, e trafila, con
un picco! cammino in dìfparte ad ufo di rin-
cuocere Toro, ed altri metalli prima di efporli
all'incudine ; oltre altre macchine dette Ta-
glioli, affine di compire la moneta , eilitenti
indetto Stanzone; morze, ed altri attrezzi
per il detto travaglio fervibili. Eiìite ia fondo
di quello Stanzone una doppia fcala a due_j»
branchi, da fùo parapetto di ferro recinta »
a cui il afeende per mezzo di tre gradini di tra-
vertino ad un ripiano per parte, ove efiite pic-
cola porticeUa, che dìd'ingreiTo alla Carbona-
ra, luogo ove fi confèrva in gran quantità il
carbone per feryxzio delle fucine » Si faglie per
Ν 6                mex-
-ocr page 164-
jo               Innova Defcrìztone
l'ufo delle Sentinelle, ed il modo déÌQ fifa
de' Soldati. Nella feconda vien figurato Titta-
gota
Inventore dell' Υ : Et ila col dito alla boc-
ca , in fegno di comandare il Silenzio , ed una
Stadera a piedi. Nella terza effigiato fi fcorge
Il Poeta Bficarmo con la Maichera icenica , In-
ventore di duo. Lettere Grecite. Nella quarta
fi vede eipreifo S'imonìde con la lira in mano »
perchè le aggiunfe Ρ ottava corda, e fu pari-
mente Inventore dì altre quattro lettere Gre-
che . Nella prima facciata ad Quinto Pilaftro
rimane effigiata *Nicoftrata Carmcnta Madre di
Evandro, che fi pretende efiere fiata inventa-
le dell'Alfabeto Latino. Nella feconda vie»
rapprefèntato il detto Re Evandro inventore di
alcune lettere notate iòpra il iùo capo ♦ Nella
terza fcorgefi dipinto Claudio Imperadore , che
ritrovò tre lettere. Nella quarta refla delinea-
to Damarato Corintio con V Alfabeto Etraico *
PaiTando al Serto Pilailro , nella di lui prima
facciata fi rimira effigiato rifila Veicovo de*
Goti* che inventò le lettere, di cui fi fervi
quella Nazione . Nella feconda è rapprefènta-
to 5. Gioì Grifo/imo autore del* Alfabeto Ar-
meno. Nella terza vedefi S. Girolamo , come
inventore delle lettere Illiriche . Nella quarta
fcorgefi S·. Cirillo Veicovo de3 Schiavoni inven-
tore di altre lettere Illiriche „ Finalaiente nella
faccia di mezzo dell' ultimo Pilaftro congiunta
con gl'archi, vedefi eijpreflò il TSlpfiroDmn %e*
dentore
, come Maeitro di tutti i Maeftri, e
1* Autore della Cekfte Dottrina * In m libro
-ocr page 165-
^oo             ®{Η@0 &eftrìzione~
mezzo^de^fopra riferiti branchi compoiK drot*
to gradini l'uno, ad altro più ipaziofo ripiano,,
il quale dì il patto a-vano di porta con tre gra-
dini!, la quale introduce ad;un piccolo Corri-
dore-, da volta a botte ricoperto, lungo ρal-
ftt|ventinove , e largo palmi nove e-mezzo,
ove a ilniilra evvi una porta con firieiìra ìbpra
l'architrave> da fua ferrata munita, la quale
ttifei kro ingreifo a· qu ella ρ arte della Cordonan-
te^ predetta ?r ed a1 mano delira-icorgeli altra
porticella con piccola fineitra ibpra^, da con-
ih» il ferrata munita, la quale-dà l'adito a d*
urirpiccolo St-anziolino, ove.ii ripone ogni Ìòp-
ta&di moneta *.;■■"
Incontro alla prima dèfcri'tta porta tCiSter
altra-coniimile con, alcuni gradini, per cui ili
paiTa a d. altro Stanzone denomin ato-l'Eiirà ζ lo-
ng-delia moneta »4 Eg|i è ri coperto da voltai ■
a lunette, Ìòftenut-a nel mezzo da due pilauViy
<fi|"è'di lunghezza palmi-quarantottoy e pala-
tili quarantadue di1 larghezza , con due fineftre
ajSmllra , premunite come le fòpra defcritie5
c£e le.comi-mkano dalla parte della Cordo·*
nata il lume . Se riikiote là» meraviglia-de7 rp-
{guardanti ilprimo già^eicritto, perchè rac-
chiude, il riferito grande Ordegno-; quello fe-
condo moltopiù ne aecrefee Io ikrpore per quel
tanto, chej di forprendenre in* eflfo liritrova Τ
J'una è una macchina di metallo collocata nel·
pavimento; l'altra una bilancia efattiffimaV
che qualunque picciolMìnìo grano- di pefo ne»
addita ν A uni-lira- entrando in eflo trovali ad«
-ocr page 166-
*BèV praticami.. '"               jo*
efcffo: il muro un Credenzone , da ΤιιοΓ crt'itallii
munito-, denominatola Buifoia, entro del qua-
le eMe ìm bilancia per i Saggi, con fuo for-
nello accanto, il tutto fatto fare dal Pontefice:
^lejfandrò FU. Quafi incontro a queito, ad-
dotto; ìl primo de' due ptlaiiri- difopra accen-
nati , eiìite altro più nobile Credenzone, di
noce * con riquadri icorniciati, il quale nella
parte Tuperiore racchiude la foprac.cennata_j?
efattiiTima bilancia, con Tornino, artifizio tra-
vagliata di un finiifimo acciaio, e fue fcudel-
le di rame fofpefa in aria , e dalla Tua afta
pendente con -matrici di giuftiiimii peii, &
quale ferve per pelare l'oro.,, e l'argento nelr
là confegna , che fé ne fa al Miniftro per fa-
Bricarne 1? ordinata moneta ; e da quello nell·*"
eitrazione Te ne fa; la doyerofa confegna? kl
Principe - Viene aceuratiiTimamente confer-
mata la predetta "Bilancia entro una cnftodia,
di pelle roifa, fatta a guifa di Padiglione, la,
quale il alza , e il abbaila cohmezzo di a leno-
ni piccoli arganetti·, eifendo il detto Creden-
zone parimente in iìmil guifa-: nell'-interno fa*··
derato ,. efue tendine dtTetanell'anterior parr-
te, a fine dreonfervarla dalla menoma; pioli
vere, la quale ne poteife impedire il di lei.
efattiifimo movimento .- IncontroIaTeconda_j
fineilra li iòlleva dal pavimento la induilrioi죫
lima macchina difopra indicata . Un piano di
marmo disfigura efagona con apertura a deitnr.
di un gradino ,. il quale ferve di fedile a quello*
che afliite ai C©nio.> le ferve di piantato .
EH*
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§              ftyovj &efmzhm
Ella e gettata tutta in bronzo con finale ad ai®
di volta, e eimafa riquadrata da faicie tutte
icorniciate, e vuota nel mezzo, óve li collo-
cano le fiampe : piantando per due lati iòpra
un plinto di metallo ; la di cui larghezza fi
éftende a palmi due e mezzo , e l'altezza fi fbl-
leva per palmi fei e mezzo. In ciaicheduna
delle di lei quattro Facciate viene rifaltata da
alcune armi in baflbrilievo s e riipettive fotto-
poiie Ifcrizioni. In quella di proipetto feor-
gefi l'Arme del Pontefice Clemente MI*, con
h feguente Iscrizione
Clemens XII. Τ, Μ.
ex are /alido
'         fingi }ιφ                     ,
'*Λη. Chrìfli 1730.
Neil' oppofta parte eilfte iimilmente l\Arme_>
del iòpralodato Pontefice % fotto della quale
& legge
\Auro , & .Argenta
^tffabre fìgnando ,
Vom» lAn.VI.
Dalla deffra parte icorgeii l'Arme di Moni?-
gnor Caiòni, Prefidente di quel tempo della
Pontificia Zecca , con la qui da baffo libazione
Tslicolaw Cafonm
Camera ^poflolka Clerkm
Monetar. Twfefòus
faciendam curavitr
Dalla dicontro parte finalmente fi vede quella
dell'Enio Signor Cardinale Annibale Albani
con la ibttopofia Ifcrizìone
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Bel Fatìcam *                  30g
'Mjpfàis, & Uuttorìtate
vtnnìbalis Cardinalis ^Albani
- Epifcopi Sabìnenps
5. R. E, Camerata
La predetta macchina è altresì ornata di Ma«
fcheroncini, Cimafette , fronteipizioli, e Car-
telline 5 vedendoli altresì nel di lei centro tra-
forata dalla ilupenda vite a fpina quadra ri-»
cavata tutta d'un pezzo in grettezza, e lar-
ghezza d'un oncia , con la madre vite com-
prefa in detta macchina . Termina l'enuncia-
ta vite parimente di metallo nella fommità
con un ornamento fatto ad ufo di Capitello j
nel dì cui primo quadro di cinque oncie entra-
no per alcuni occhi le due ilanghe di ferro lun*
glie palmi diciaflette l'una , nelle dì cui telia-
te vi fi aggiungono quattro peii di piombo per
facilitarne la tratta,. Le Molle di acciaio, che
la follevano , fono efattiffime , e fortiffime ; e
con tale impeto, ed elaiticità efife agifcono,
che l'impeto della tratta delle fopriiidicate_j»
ilanghe farebbe capace a far cader morto
chiunque fi lia , che inavvertentemente ne ri-
ceve iTe il colpo in qualunque parte del fuo cor-
po . Francefco Giardini fu il Fonditore di cosi
mirabil Macchina , vero oggetto dello ftupore
. de' Riguardanti, la quale agifce con la velo-
cità la più forprendente , che idear un fi poiTa.
Neil* angolo di quefto Stanzone al lato di eifa
Macchina efiite altro Credenzone , ove nei
fuoi ipartimenti vengono con lòmma diligenza
diipoik, e capufcrvate le innumerabili Stampe,
ο fi&-
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33>4               Ήΐίονχ Detenzione
ο .iìano Con/' di tutta forta di monete, efie quivi
fi travagliano. Dalla delira parte d'una porta,
che in fondo di queiia itanza efiite, feorgefi
entro dì caifa il Fornello da Campagna per fare
gl'aifaggi in qualunque luogo , che occorra,
delle miniere . come de'metalli convenevoli
per la Zecca . In altro Credenzone dalla fini-
ifra parte della predetta fi conferva la Rilancia
di lìrapazzo . Neil' angolo in fondo della fac-
ciata delira per una porta di fello tondo , ialiti
dodici gradini di travertino, fi. pa.fa ad una
lungi ihnza a tetto , illuminata da due fineflrc
alte da lue ferrate munite elidenti nella faccia
ta incontro quella dell'ingreifo , due altre d,
iìanco a finiilra , ed una a deiira . Efiitono in
eifa diverfi Cammini, Fornelli, e Vafche,
a fine di formare le Verghe d'Argento, che_j
quivi fi iquaglia , e rincuoce per ufo.della mo-
neta bianca . A deiira· fconjeil la grande Stu-
fa , ove fi pongono ad afeiugare le Staffe per
i Getti dello ile :fo Metallo. Per la fopraccen-
nata Porta elidente, nella metà della facciata-^
àtì fuperior deferitto Stanzone dell'Eilrazione,
incontro quella deil'ingreifo , contornata anche
eifa con fello tondo, fi paifa ad una fcala coni·*
polla di due brandii con iùoi ripiani, per mez-
zo della quale fi faglie ad una fuperiore ilanza
a tetto,illuminata da una· fineilra alta nella par-
te dritta della facciata, finiilra , ed altra d'in-
ferior grandezza nell'angolo di eifa. Quivi
fòtto l'ultima delle dette fineilre incontrai! col-
locata nei di tei pavimento.: altra più piccola^,
Mac-
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' 'Bel tattcam.                  %*$
Macchina tutta di metallo comporta, dell' al-
tezza di palmi quattro e mezzo, e larga par-
mi due e mezzo, la quale ferve per coniare
le Monete sì d'oro , che d'argento d'inferiore
e più piccola mole , come farebbero i mezzi
Zecchini, Quartini, mezzipavoli, e quarti
di pavolo, che giornalmente abbifognano . La
medeilma Macchina non è punto inferiore eir·*
ca la bruttura , gì' ornamenti d'Armi, Ifcri-
zioni, riquadri, rabefchi, edogn'altro dellas
fuperior defcritta j e tutto ciò, che in quella
ammirammo, in queila è in più piccolo con_>
fomma maeftrìa compendiato : non eflfendo al-
la prima in veran conto inferiore circa l'atti-
vità delle fue elamiche Molle , né circa la per·
fezzione della di lei efattiifima Spina, la qua-
le in tutte le fue parti mirabilmente le corrì-
fponde . Al lato di eifa efiite altra ingegnofa
Trafila a mano, compofta di diverfe ruote dì-
legno , e della quale fi fa ufo iòltanto , quan-
do quella di già defcritta, e nioifa dall'acqua *
non è in itato di fervire -.
Rivolgendo da quella parte Γ ηοίϊπ pam*
alla prima Stanza , ed alla porticella fuperior*
mente indicata-, la quale eiifte nell'angolo
della Facciata incontro quella deiringretfo ;
ella ci dà l'adito aduna Scala a lumaca co»
corno pieno, tutta di travertino, comporta di
trenta gradini ; e falendo dodici gradmi per
una piccola porta il ha l'ingretfo alla Stanza
della Fonderìa dell' oro , la quale illuminata
scila, da tre. fine lire, eoa fooi Cammini,. For-
nelli ι
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$o6              ^uovd fìefcrìzióne
udii s Vafche, e Fontane per il medefimo ufo.
Saliti altri quindici gradini per altra porta con
fuoi fiipiti, ed architrave di travertino, il paf-
ùl ad una Stanza bislunga illuminata da tre
lineare di faccia con altra di contro, nel!a_j
quale efiiìono lunghi banchi, e quantità di ta-
gliolij i quali ièrvono per aggiuntare le monete
d'argento. Saliti altri fette gradini di materia-
le-, termina la detta Scala a Lumaca; e per via
d'altra coniìmile di legno,il faglie ad un foifit-
to, e alla fuperior loggia coperta . Scefi per-
tanto quattordici gradini,/! entra in altra Stan-
za illuminata da due finente, la quale ferve
per ufo del Tornitore delia Zecca, con fuoi tor-
li; ι ed attrezzi; e nella di lui delira facciata
cfiile porticella baifa , la quale dà l'ingreifo
ad un lungo Corridorello, illuminato da fuoi
Lucernar/, della larghezza di palmi tre , per
cui fi paifa al gran Canale , ο ila Condotto
d'acqua, che con impetuofo igorgo va a cade*
re nell'interno pilo della Stanza dei grand'Or-
degno iuperiormente defcritto. Da queiPulti*
ma Stanza il paifa ad altre tre piccole Stanze
tramezzate da tramezzi dì legname, le quali
iervono per i Lavoranti della Zecca ; e quelle
quattro flanze efiitono iòpra il grande Stanzo-
ne dell' Ordegno . Per mezzo d'una Scaletta
di legno con lùo parapetto iimile, fi ha il paf«
fo per vìa d'un lungo Corridore a fofiìtto ad
altra piccola ilanza iòlarata a regolo per Con-
vento , illuminata da una finefira nella fini/ira.
facciata efiiìente, in cui ς&ίΐοηο alcuni ban-
chi
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Del Vaticane.                  30 f
éiì, ed otto Tagiioli 5 quali fervono per ag-
giullare le monete d'oro , e ridurle al ilio do-
verofo pefo. Scendendo da quella parte alla
foprindicata Stanza del Tornitore , fi paflfa al
detto Corridore a Ìòflìtto, ove icefi alcuni gra·*
dini li ha l'adito ad altre fei llanze abitabili
con fua Cucina elìilenti in due piani, quali
fervono per ulò del Cuilode della Pontificia
Zecca: Colicene il detto Palazzetto , ο fia^t
Calino, è comporto di venti llanze , non com-
prefi quattro Corridori, uno Stanzino } la Cu-i
cina, Loggia 5 e due grandi foffitti.
CAPITOLO XVI.
Del Form *Apoflolha , ed altre annejfc
Fabbriche
.
TRafcorfi pochi palmi dal fopradeferitto
Palazzetto delia Zecca s e l'ultima por*
ticella al medefimo fpettante , in falendo la
Cordonata , la quale al Forno in dritta linea
ne guida, s'incontra un rifalto di muro, il qua-
le , fporgendo in fuori per circa palmi trenta ,
e facendo rivolta dritta per il tratto di palmi
cinquantacinque, ferve di follegno ad uno
ipiazzo felciato efiltente a pie di due porte,
ad ufo di Rimeife » che ivi fi feorgono. La
prima di effe prolfima all'orlo del detto muro
ad ampia Stalla di dodici Polli, per ufo
de' Muli di Palazzo ; e la feconda ad altra
Stalla di fei Polli foltanto capace per il det-
to ulò vien deilinata . Trafcorfa queil' ulti-
ma*
<
-ocr page 173-
go$              %i4ova Defcrizione
ma , trovai! una Scaletta addoifó il muro con
parapetto di legna, che conduce ad un mi-
gnano parimente di legno , per cui fi ha l'adi-
to a quattro llanze fuperiori, ed eilltenti in
due diverfi piani per ufo de' Mulattieri, e_?
Garzoni della Stalla Pontificia . Segue ac-
canto la riferita Scaletta altra porta , la qua-
le introduce in altra confimile Stalla capace
di fedìci Polli per il foprariferito ufo . Prof-
fima a quella fcorgeii una Scala di materiale,
con fuo parapetto limile , sì dall' una parte ,
che dall' altra , la quale dividendoli in due
bracci fiancheggiati dalla parte dì ftrada da
fuoi parapetti di materiale; quello a delira
falettdo conduce a due flange effitenti nel pri-
mo piano, e cinque nel fecondo ; l'altro a ma-
no Infiltra ne dà Tingreifo ad altre tre llanze
finiate nel primo Piano , e tre altre nel fecon-
do per fervizio del Primo, e Secondo Coc-
chiere della Muta Nobile di Sua Santità *. Se-
gue altra Porta confimile, che ad una Stalla
di lei polli ne dà l'ingreifo ; indi incontrali
porta quadra , che introduce alla Sellarla ,
ove li confermano e Stanghe , e Lettighe per
fervizio di Palazzo ; ed in fpecie quella , in
cui li conducono dopo la lor morte i Pontefici
nel traiporto , che lì fa de' loro Cadaveri dai
Quirinale alla Cappella Siftina nel Vaticano,
indi alla Bafilica di S. Pietro . In appreifo ne
viene una piccola Scaletta , che fporge in fuo-
ri, compoila di nove gradini, la quale per
via di particella al lommo di e (fa efiftente, dà
l'adi-
-ocr page 174-
bel Vatmnè*               %ù§
l'adito ad una ftanza con due fomtti ai di Cor
pra praticabili *
Afcefi pertanto dodici cordoni, e laicia-
to a finiitra il montuofo Calle , e Strada , che
ne guida agi'Orti della Reverendi Fabbrica
di S. Pietro , e della Reverenda C mera A pò*
ftolica, come altresì ai Fienili di Palazzo,
ci fi prefenta piccol Portichetto con tetto fo~
pra, da due pilaitri di materiale foitenuto >
per mezzo di cui fi ha PingreiTo al Forno Pon··
tifìcio tanto decantato per la fquifitezza , ed
ottima qualità άζ\ Pane , che ivi fi manipola,
e fi cuoce , la -quale dipende ibltanto da una
vena particolare d'acqua di S.Damafo, di cui
fi fervono per impaftarlp : e che quantunque
ila ftata traiportata Γ acqua , e farina quivi
macinata ed al Quirinale, ed in altre partì
di Roma , ed ufate molte altre precauzioni,
non è riufeito il detto pane di quella perfezio-
ne , e guito di quello , che ne] Vaticano fi
cuoce : onde convien dire , che l'aria iiteifa
molto vi contribuiica . Quella porzione di
Fabbrica, vaila ugualmente", che comoda ,
in così eminente iito collocata , con altri Ac-
ceiTorj, quali iòno Io Stallone per i Cavalli si
delle Mute Pontificie , che da Sella , e per al»
tri ufi ; la Mola , ο ila Molino, ove quotidia-
namente fi macina non piccola quantità di
Grano ; la gran Sellarla ; ed il Lavatore ai
Palazzo, tutti nella medefima compreii ; non
la credo fpregievole della curiofità de* miei
Foraiìieri : ο almeno facendo eifa porzione di
-ocr page 175-
Del Faticano.                   31
di* eflb tiene in mano fi rimira icritta la prima,
é Γ ultima lettera dell* Alfabeto Greco, allu-
dendo alle parole dell'ApocaliiTe — Ego iùm
alpha & omega — . Onde conforme di iòpra
é fiato accennato, cominciando gì' Inventori
delle Lettere dal primo diciamo, terminano nel
fecondo Sciamo il quale è Crìjio noflro Signore .
Nelle due facciate laterali di quello medeiìmo
Pilaftro, da un lato viene effigiato Π Pontefice
S. Siheflro 3 e dall' altro /'Imperadore Coflant'ma,
il Grande
.
Numeranii in quella prima Stanza quaran-
taièi Credenzoni dell' altezza di palmi otto,
tutti fcorniciati, e riquadrati, verniciati a co-
lor di perla , e dorati nelle ricettive loro Icor-
niciature, come altresì da alcuni feitoni di fio-
ri , e lumeggiati ad oro , nelli ipecchi de' me-
deiìmi j in vece óqIIq armi di diverii Pontefici,
che per lo addietro in eifi efiilevano. Sono i
detti Credenzoni, ο Armadj collocati addoifo
le laterali pareti, e cingono da ogni parte i fo~
pra deicritti lèi pilaftri, ove Ìi conièrvano rac-
chiuii rariifimi antichi Manuicritti Greci, La-
tini , Tedefchi, ed Italiani : oltre quantità di
Libri Cineil donati dal Tadre Glohet Geiìnta ad
Innocenzìo XI, racchiuii in un Armadio elìcen-
te addoffo il quintoPilafìro: irai quali degni
iòno d'eflfer coniìderati, il Tapiro} ο Ha Scor-
za d'albero , dove icriveva negì' antichi iè-
coli. Un Libro manufcritto, e fòttofcritto di
proprio carattere da Enrico Vili. Re d'Inghil-
terra , il quale tratta deSacrumentìs dalmede-
B 4               fiino
-ocr page 176-
Iio                ftyewA Defcriz'wtte
vailo Palazzo 5 quantunque non vi fi fcor-
ghino né pitture , né fcolture , ο ilmetrla nel-
le Stanze che la compongono, mi reputai in
dovere dì farne della medefima un uguale , ed
«fatto ragionamento . Comprende il Forno
Pontificio tre divertì , ed appartati Forni ;
l'uno chiamafi Forno Segreto , in cui fi cuoce
ogni dì il pane , che comunemente chia-
mai! Papalino, ed è quello, che fervir deve in
particolare per la bocca del Sovrano » Vien de-
nominato il fecondo Forno Comune, ed in
quello giornalmente fi cuoce il pane , che vien
desinato per ufo di porzione alla numeroia_j
Famiglia Pontificia, e che traiportato viene
dalli Sportaroli a venderli anche per la Città,
denominato pane baffo diparte : come altresì
il pane , che ogni Settimana in abbondante
copia fi difpenfa dalla Pontificia Munificenza
alle milerabili Famiglie di Ruma. Il terzo
Forno fi chiama del Poifefiò, ed il medeiìmo
ferve per cuocervi tutta quella abbondante^
quantità di pane, che ogni Pontefice fa di-
fpenfare nel giorno del folenne Pofifetfò a tutto
il Popolo di Roma : e quando anche il Forno
Comune non è fufficiente a cuocere tutto il
pane di Porzione , e di Elemofina , come fi è
detto di fopra , per fupplimento fi fa ufo di
quelto terzo Forno. Fu lèmpre inveterato} f
collante ufo fino da i primi Santi Pontefici il
difpen&re larghe Elemofine ai Poveri, sì del-
la Città, che di tutto l'Univerfo , i quali in
queita Dominante concorrono a venerare-*
i tuo-
-ocr page 177-
De! Faticane.                 gir
i Luoghi Santi» ed in fpecie il Sepolcro del
Prencipe degPApoitoli, come altresì di trat-
tare quotidianamente a lauta Menfa Xredeci
Pellegrini d' Oltramontane Nazioni . A tal
propoiìto il Torrìgìo nelle fue Grotte Vatica-
ne, facendo menzione sì dell'una, che dell'al-
tra EJemoiina , come dì fatto proprio , cosi
ne parla Varie Seconda pag.2^1* ,, Tal Limo»
9, fina il diitribuiva vicino alla Chiefa di
s, S. Maria a Campo Santo fin dal tempo di
Taolo HI. » come ho trovato ne' libri del-·
„ la Computiiìerla del Palazzo Apoitolico
„ in un libro dell'anno 1549., c^ Pero f"
« chiamata la Limofina di Campo Santo :
,i e cosi è chiamata in tutti i libri di détta
,. Compiitiiterìa da me Ietti adì 18. di Mar-
5» zo iè$2. E' ben vero , che il numero de*
,» Poveri, a' quali fi dava dal Pontefice tal
„ limoiina , non era cosi copiofo ,-come ora,
« perchè in un libro dell'anno 1566. ìeggefi:
3» Elemofina del Venerdì in Campo Santo fu
,, ridotta ad un dì per bocche cinquantafei,
j, la dove ora arriva il numero alle Centina-
5, ra , e Migliaia ..*. La limoiina anco del
Ϊ» pranzo d'ogni giorno delli Tredici Poveri
1} è mera carità, e liberalità del Pontefice ;
?, e fé ne fa menzione ne' libri della Compu-
ii tiiìerìa Apoitolica da me letti : e facevafi
jì già tal pranzo in una cafa contigua a Cam-·
5, pò Santo, come luogo allora opportuno...
»> Ma Noiìro Signore ha trasferito per mag-
ie gior decoro della Sede Apoilolica tali li-
„ mo-
-ocr page 178-
3*2              tyuwd 'Bèfcrhhntf
5, moiine nel Palazzo Apoitolico ,"dove ί!
cominciò a difpenfarle nel 1629. a di g.dì
3> Settembre in Lunedì, eifendo io allora De-
si putato da Sua Beatìtudiue ad effa diftri-
-, buzione di pane, e vino nel Lunedì, e^?
s, e Venerdì, ed alla benedizione della Ta-
5, vola di detti Tredici Poveri Foraiiieri ,
3, e particolarmente Oltramontani , effendo
s, Maeltro di Cafa di Noftro Signore Monii-
« gnore Faullo Poli, il -quale a tutti li Po*
55 veri delli Rioni di Roma aifegnando que-
59 ita limofina fa dare una Cedola ftaitìpata
,5 con l'arme di Sua Santità , e poi fottofcrit-
33 ta di iua propria mano, ed è di queito te*
« nore : Limofina che la Santità di Noftro
ν Signore Orbano Fili, fa dìitribuire a Po~
5, veri nel Palazzo di S. Pietro in Vaticano*
*» li Rmo Monfignore Μ altro di Cafa della
3, Santità di N. Signore intefo il bifogno νο-
υ, itro vi ha provillo di quello ajuto, che vi
„ fi darà per quattro Meli venendo , ο man**
,, dando il Venerdì con la predente Cedola.^
?) a laude d'Iddio. Dal detto Palazzo a
s, primo di Settembre 1629. Faultus Polus
s, Magi/ter Domus. DelPiileilb tenore è la
9, Cedola del Lunedi ; e così ogni quattro
a, meli fi va variando a diveriì Rioni : Onde
5, vedefi in tali giorni un numero grandi {fimo
„ di poveri Uomini , Donne , e Fanciulli »
9, che in detto Palazzo prendono tal carità
,, distribuita daMiniltri di Sua Beatitudine ,
;, come anco ogni giorno Tredici Foreitieri,
(ai qua-
-ocr page 179-
v t)el Patitane *                 31 ς
(ai quali in oggi il difpenfano altresì duc_#
Agnus Dei dopo il pranzo) , ed in fpecie, co-
>, me -li è detto, Oltramontani, i quali effendo
,5 trattati lautamente , non fi puoi dire qu-an-
„ to lodino la MaeiB. Divina, e la iplendi-
y, dezza del Pontefice Romano... „ In oggi
invece dd^Vino fi dìipeniano quattro pavaii
a teita ogni m^fe in -danaro contante ; ed mi
tale officio è pattato nelle mani di Mo»fi%m&
Elemofìmere dì Sua Santità
in vece di Μο?φ-
piore Maeflro di Cafa
, come fi praticava -pe*
Io addietro.
E' tempo ora-mai, che da tal lunga -di-
greiTione all' intraprefo -Forno facciamo pa£-
faggio . Per una .porta ben ampia in fondo
al lòpradefcritto Portichetto fi paiTa aduna
yafta ftanza denominata dello Spaccio eoa
luoi banchi, Scanzle, ed altri mobili per ufo
Gel Pane, che ivi fi cuilodiice . Ella ha -tre
Porte, -due negli angoli deliri, edunafokan-
te in quello finiftro da capo . Paflando ade-
rirà dell'ingreifo per la prima porta fi ha l'adi-
to ad una grande Stanza folarata , in cui fi
amura la Sejnbola, con fuoi Galloni per il
detto effetto neceOarj. A deflra d'i queitaper
via d'altra porta fcefo un gradino fi paifa ad
altro Stanzone , ove confervanfi -le Falcine
e per ciò detto il Fafcinaro ; ìndi ne fegue ai
tro Stanzone fimile divifo da un tramezzo di
tavole , fervendo la prima divifione di palfo ;
per i Garzo·
* tornan , ed alto al precitato fermio ad-
-ocr page 180-
3 ú 4             tytovd Deftrkhne
detti. Scendendo inoltre una cordonatela di
fei cordoni comporta , ii paifa nella itanza del
Forno Segreto Pontificio con fua Vafca , ed
acqua perenne di 5". Damafo $ e dietro al det-
to Forno efiite da una parte la fua Stufa fre-
fca , e dall'altra la Stufa calda , e due Stan-
zini accanto per fervizio di quei, che in det«
to Forno quotidianamente vengono impiegati;
ed accanto il detto Forno nell'angolo della fac*
ciata dicontro a quella dell' ingreOfo ? eiille
altra porta , la -quale in un piccolo Cortilet-
to feoperto ne introduce . La precitata ftanza,
ove efiite l'anzidetto Forno , illuminata viene
da due fineilre di fue ferrate munite.
Per l'altra porta, che, come di fopra fu
enunciato , efiite nel fecondo angolo deliro in
fondo, per via d'otto gradini fi faglie ad al-
tra ampia Stanza , nella di cui facciata incon-
tro , icorgefl il Forno Comune , ed in quella
a delira à altro detto del PoifefTo , fotto il di
cui bancone vedefi collocata un Arme di mar-
mo del Pontefice -dleffandro Vi, ; e 1' uno, e
l'altro all'interno fono di diametro palmi di-
ciotto : contandoli in eifi quaranta pezzi ai
iuolo per coperta , oltre le giunte : ed ap-
preiTo de' medeiimi eiìitono le fue Stufe cal-
de , e freiche , con uno Stanzino accanto per
dormire in fervizio de' Garzoni Pomari detti-
nato . A finiitra di quella ftanza , e profuma
alla Scaletta , per cui in effa giungemmo , in-
contrai! altra porta, per mezzo della quale
fi ha l'ingreifo ad un Cortile lcoperto di forma
-ocr page 181-
Bel Vaticane *                  l * $
quadrilunga, che ha di eflenfione circa pal-
mi quaranta , e cinquantatre di lunghezza:
ove efiftono le Fafeine , il quale per via d'un
Entrane ferrato in fondo corrifponde neila_j
ftrada della Mola, « che porta ai Fienili -di
Palazzo.
Ritornati di nuovo nella fopraddetta
ftanza dello Spaccio, per una porta , che , co-
me fi diife fuperiormente , efifte nell' angolo
finiftro di eifa , fi paifa ad una ftanza folarata
ad ufo di Refettorio de' Padroni Fornari , e
Miniftri, illuminata da una fineflra , che cor-
rifponde verfo la Strada ; e nella dicontro fac-
ciata per altra piccola porta , fcefo un gra-
dino i fi perviene nel fopraddetto Entrone ,
ove nella dìcontro facciata efifte porta, per
cui, faliti due gradini, fi paifa ad una Cuci*
na , con fuo focolare, Cappa, fornelli , e_*
V'esca d'acqua perenne ; e- finalmente ad uno
ilanzino contiguo. Ritorcendo il nofiro cam-
mino al fuperior deicritto Portico, e falita
piccola Cordonata, nella parte delira efiiten»
te, compoita di diciannove Cordoni fi faglie
ad una gran porta ad ufo di Rime fifa , per cui
fi paifa ad ampio ftanzone folarato ad ufo di
Farinaro per il Pane Papalino , che prende lu-
me da due fìnefire , da fue ferrate munite , e
corrifpondenti verfo ìl Giardino. Per una por-
ta in fondo di eifo , faliti due gradini, s'en-
tra nel Sembolaro, formato da tre ftanze, ed -
una in mezzo , ove dormono i Garzoni For-
nari. Saliti da quella parte altri due gradini »
Ο $             fipa£
-ocr page 182-
316            l^ficva Beftrkioné
fi paifa ad altroCamerone , ove efiilono di«
verii Frulloni per fetacciarvi la farina , con
altra Manza Ivi anneiTa , ove parimente dor-
mono i detti Garzoni Fornari. Per altra porta
con feilo tondo , fi paifa a due ampie ihnze *
la prima folarata di lunghezza palmi cento
cinquanta-cinque , e larga palmi trentacinque,
illuminata da duefrnefire in fondo, corrifpon-
denti verib il Giardino Bofcareccio , e da tre
altre firn ili nella facciata incontro a quella-»
dell',ingreffo , corriipondenti verib il Cortile
della Mola ; e la feconda di circa palmi du-
gentò feifantafei di lunghezza , ed uguale
larghezza ad ufo di faicinaro, ove fi confer-
vano le legna da ardere per i fopradetti For-
ni , illuminata anch'erta da confìmili Fineitre,
e ricoperta da tetto a due pendenze foilenuto
da ilie incavallature. Efiile nel principio di
eifa a finihra una porta, che Uà in cima ad
una Cordonata comporta di ventifette Cordo-
ni , per cui fagliono i Cavalli carichi di fac-
chi di farina per Scaricarli in detto Farinaro.
Incontro la medeiìma porta fcorgefi altra Sca*
letta di materiale , -che fa rivolta , e pervia
di piccola porticella fi ha l'ingreiTo a due pic-
cole ftanze ad ufo di Computiiferìa del Forno,
a due ibffitti 5 e ad una Loggia fcoperta ai
di fopra. *
Ritornati pertanto nella prima fuperior-
mente indicata itanza , ad ufo di Fafcinaro
deifinata , a finiftra di ella fi paifa ad altra
ilansa a tetto s con due finefire ferrate da gra-
te
-ocr page 183-
Del Vaticano*.                 317
te legno, corrifpondejiti verfo la Strada^
a cordonata ; e indi ad altre fette ftanze eii-
ftenti nell·'ifteflò piano per fervizio de'Mini-
ftri, ed altre Perfone. al detto Forno addette.,
ed una Scaletta , la quale feende da bailo nel-
la Cucina de' Padroni fuperiormente deferit-
ta. Sonovi al di fopra di dette fette ifanze_>
molti foffitti morti di verun uiò, i quali fól-
tantofervono per riparo dell'aria a tetto di
dette fette flanze abitabili. Coiicchè nel For-
no Pontificio numerami trentatre itanze, quat-
tro ilanzini y nove foffitti, due Cortiletti, ed
una Loggia feoperta > non comprefovi tre_j>.
Cantine , e due Grotte.,
Rivolgendo da quella parte inoftripafE
alla fuperior deferitta Cordonata , per cui fa-
gliono i Cavalli caridii al Farinaio 5. efeefa
la niedeilma , trov-afi a pie di eiTa a delira
una porta con fello tondo, per via della quale
fi ha. Γ ingreffo. ad una lunga fianza folarata,,
con beveratori lunghi nella facciata dicontro,
e fìie chiavi d'acqua, fopra de' quali eiìile
incalvata nel muro un arme di marmo del
iontefice Taolo F.\ e nella facciata delPin-
greflfo efilbno fpazioil caiToni murati per con*
Servarvi la biada, ed effa fianza viene illu-
minata da due fineilre munite di ferrate , e
corrifpondenti verfo la ilrada , che conduce,
come altra volta fi è detto, alla Mola , e Fie-
n,« · In mezzo a detti Canoni, pervia d'una
Poita , fc.eft fei agiati Cordoni fi ha Pingref-
10 ™ una Staila di.dieci polli, fervendo eiTa
0 l                   per
-ocr page 184-
•gif,            ftywA He finzione
peri Cavalli da fella , che al fèrvizio Ponti-
ficio vi fi trattengono . A delira falendoii pie-*
col padiglione di felci s' entra per un ampia
porta ad una Stalla di lunghezza circa palmi
«lugerito venticinque , e larga palmi trentacm*
«[uè , con venticinque spoiti per parte , e quat*
•frfo palchetti iuperiori per fèrvizio de'Gar-
zoni di Stalla, illuminata da fei fineitre pei
parte, e dm m fondo , con altro iito pari-
mente capace di fette pofti per trattenervi
altri Cavalli da fella , ed altro Stanzino pef
il Maneicalco 5 con porta in fondo, che mette
nel Giardino Boicareccio per fcarico dello
iìabbio * Detto Stallone ferve per cuilodim
i Cavalli delie Mute Nobili Pontificie, e di
altre fue rifpettive Carrozze di leguito *
Facendo di qua ritorno alla fopraindka-
ta Cordonata , quafi incontro alla medefima
feorgeiì unafcaletta dì materiale, che fporge
infuori a due branchi ioilenuta,vichio al Por*
tone della fopeadeferitta Stalla, da un pìlafero
di materiale ; e per la detta Scala a delira &
paflfa a numero fei ftanze divife da tramezzi
di tavole , che riiiedono fopra la ftanza de
CaiToni della Biada, e BeveratorUbprade-
fcritti ; in una delle quali efiftono fei alti Cre-
denzoni da rìporvi i finimenti Nobili » ad uio
di Sellarla 4 e dal branco a finita fi palla ad
altre tre flanze per ufo del Baccalare , ο «a
Miniilro desinato alla diiìribuzione della Bia-
da, ed oglio perfervizio della Stalla ion-
tiiicia.
                                                   -^,
-ocr page 185-
■*
Del Vaticano .                 319
Da quella Abitazione fcendendo alla di
già fòpraccennata Strada fterrata, la quale-?
con tortuofo giro coileggìa l'Orto della Rev.
Fabbrica di S. Pietro , per il tratto di circa
cento quarantacinque palmi ; nella rivolta che
fa la facciata , dove riferifcono le iirreitre àzb
le abitazioni, s'incontra un Portone con Te-
ilo tondo , nel di Cui Entrane fcorgeii la gran-
de Stadera per il peib delle Sacca, sì di Gru «
no,.che di Farina ; e per un arco aperto in
fondo di èìTo iljia l'adito ad un bislungo
Cortile detto comunemente della Mola , ο
fia Molino di Palazzo. Egli ha di lunghezza
cento fettanta palmi, e di larghezza aelifua
mgreiTo palmi quarantafei; la quale in fé»
guito occupata viene da una Stalla : forma-
ta addoifo la muraglia maeftra , che recinge
il fopradefcritto Stallone : di lunghezza pal-
mi feiTanta in circa , e di larghezza palmi
ventidue per fervizio de* Cavalli del Moli*
j^ro, da ilio tetto ricoperta , con altra Stai*
la incontro capaci fra tutte due di dieci po-
to ? E nel fine formando un trapezio fi slai»·
ga per il tratto di palmi feiranta. In fine di
eiTo Cortile fi fcende per la difuguaglianza_^
del terreno, a fine di dare il giuibicolo alle
acque piovane , che in una chiavica ivi eil^
«ente imboccano ad un ampia porta con arme
ίΐΐ di fopra del Pontefice orbano Vili, , e per
eia fi ha l'ingreifo ad una Stanza ricoperta
g volta a botte, ove a iìniftra fcorgonii due»
Macine con fuoi Regolatori al difotto, e tuty
Ο 4                  t0
-ocr page 186-
3 3                %UM1A Defcrizionè
fimo compofìe contro Martin Lutero , per cu»
Leone X. gli dette il titolo di Difenfor della Fede \
Le Lettere
che il medefimo Re icriiTe ad Anna
Bolena in idioma Francefè, ed Inglefe . QY^dn-
noli Ecclepaflkì
icritti in Dodici Tomi di pro-
pria mano del Cardinal Βaronio* Un Codice Gre-
co , che contiene gì' %Attì degV *Apo$oli > /' Epl·
fiole y ely epocaliffe
, icritto mirabilmente in
oro, donato da Carlotta Regina di Cipro al Pon»
tefice tnnocenzio FI IL Diverfe Bibbie Ebraiche t
Siriache
, ^Arabiche , ed ^Armene. Una Bibbia
Greca
fcritta in caratteri quadrati circa il Sello
Secolo, fecondo la Tradizione de* Settantadue
Interpreti. Un Evangeliario , cioè S. Luca , e
S,Giovanni icritto in tempo di Carlo Magno a ca-
ratteri d* oro, con un Dittico d'avorio nella
coperta. VnMeffale diviib in due Tornì, con
vaghe Miniature del P, D. Giulio Clolno allievo
di Giulio Romano. Il Menologio Greco di Β afillo
Imper odore
tutto miniato- Alcuni Manuicritti
di 5. Tommafo dy *Αψίηο y e di 5". Carlo Borro-
meo
. Un Firgilio in lettere quadrate prima dei
Quinto Secolo 5. ove con vaglie Miniature fi
dimoftrano gj* abiti Troiani, e Latini. Altro
Virgilio prima del Quarto Secolo , dato^ alle
Stampe da Tietro Santi Sortoli . Un Terenzio
della medefima antichità , feritto aneli* eiìb
in caratteri, iìmili « Altro Terenzio del Nono
Seoob r con le Figure , e Mafchere Sceniche,,
che fi uiàvano in tempo dell' Autore. Le opere
di ^HntilìanQ Votinone r di M. *Apìcìo .. Un
FraiMnento d3antifonari. La Vita di S. Giro-
lamo
*
-ocr page 187-
%ìò             *t$ii6va befcrizione
io ciò che per il detto effetto è neceitario » ίί-
luminata eiiendo da alta fineftra di Ììia ferrata
munita prò filma alla preindicata porta . Efi-
ftono nella fonimita di detta Volta due figure
di ilucco a baiforilievo , rapprefentanti gli
'Apoiìoìì SS.Tìetro, e Vdolo * In fondo di que·
iìa itanza pervia d*una Scaletta di legno j5
afcende iliperiormente ad una itanza dells_^
!feiTa ampiezza , e lunghezza per ufo. del Pe-<
latore ^ ed in feguito ad altre due Stanze-, ed
un ibffittone per comodo dei Molinari . Vi*
dno alla porta della predetta iknza delle Ma·»
cine evvi un apertura in forma di fiheftra al
ciglio del terreno eililente , da cui cader fi
fcorge il gran Canale d'acqua perenne , il
quale con impetuofo fgorgo alle dette due ma-
cine ne da il moto $ e poco dittante per- altra
porta fuperiore lì ρ affa ad altro (tenzone- de-
nominato delle Sacca.
Nell'ufcire da tal irto, poco difcoifo s'in-
contra un Portone quadro 3 che introduce al
Lavatore di Palazzo , formando gran itanzo-
ne da. volta ricoperto, della lunghezza di cii'M
ca palmi cinquanta , e l'argo palmi trentacm-
que ad uib di Lavatore del Palazzo Apolìoli-
co . Eiìftono in- eiTó due grandi Vafche pei
lavare i panni con quattro grandi caldare di
rame murate, e fiioifornelli, e tutti gl'altri
iitromenti, che per il detto ufo abbiiògnano· ?
venendo illuminato da due iineilre corrifpon-
denti verfo la firada da fiie ferrate munite.
Si. afcende per via d'una fcala al di fopra a due
-ocr page 188-
Del Faticano.                   521
rtan ζ e ibl'arate con fuoi·'■ fofiìtti praticabili, e
per altra coniimife fcala al di fotto fi fcende.
ad ima cantina , ed altri iiti neceffarj per ufo
della Fontani era , ο fia Lavandara , che ivi
attualmente dimora . Fa qui rivolta la Fab~
brica con una Facciati-na di eifrenfione circa_j
palmi feiTantacinque , e viene unita ad una
■ fiepe > la quale per il tratto di palmi circa
dugento cinquanta racchiude un pezzo di ter-
reno ad ufo d'Orto.ipettante al Fornaró di Pa-
lazzo, e che confina col Giardino Bofcarec-
ciò in fondo ; ed a finiitra con altro piccolo
Orticello fpettante alle Monache Convertite
di S. Marta Maddalena al Co:iò ..
In falendoPerto di quefto Monte , fi apre
fpazioib filo erbofo- a dedra , che confina col-
le mura , le quali fervono di recinto al Giar-
dino Boicareccio Pontificio, e con il grande
Torrione eiiitente a capo della Porta della Vi-
gna fuperiormente indicato al C.ap»XIJ, pagi-
na
220., ed a iiniiìra la uVada iterrata, che fé-
para il fopraindicato Orto della J{sv. Fabbrica-
di S. Vietra·,
da una picce! Vigna , q ila Orto-
delia i(e9. Camera ^pofiolica . Fiancheggiato,
viene in difugual diitanza il detto Torrione cta
due alti Fienili, che racchiudono in mezzo
piccol ilto ad ufo di Orticello muragiiato, che
racchiude in fondo-una Cafetta compoda d'una
i^anza terrena, ed una ftalletta , e due ftanze
abitabili al difopra;. il di cui frutto con altro·
Orto iìmile lo· gode Π Gay diefizzo prò tem-
pore di Sua Santità * li primo di detti Fienili
Ο j                  ha
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5 22                'Nuova Defcrizione
ha di efleniione circa palmi dugentocmquanta*
e palmi quarantacinque di larghezza ricoperto
da tetto foftenuto da nove incavallature ; ed
il fecondo di lunghezza palmi dugento fettan-
ta, e di uguale larghezza, ricoperto eia fuo
corriipettivo tetto foitenuto da tredici inca-
vallature. E quivi termina tutta peilenfione
di sì vallo Palazzo Pontificio , per le coféCo*
pradeferitte giuftam-ente degno dell' ammira-
zione di tutto TUniverfo » Ma iìccome i Quar·*
tieri sì delle Reali Guardie nobili del Corpo s
dette de'Cavalleggieri, che delle Corazze^
e delle Guardie Svizzere ; quantunque le pri-
me , e le feconde feparate per molta diftanza
4al medeiimoPalazzo, e le altre in teftata ,
ed a pie di eab elìdenti ; fono flati edificati
per ufo y e comodo di perfone , le quali attefo
li loro diuturno , e prorfimo fervizio, che pre-
dar doveano con tutta fedeltà, ed attenzione
al Sommo Pontefice loro Sovrano : era t>en_do·*
vere, che di decenti , ed agiate abitazioni
proffime al detto Palagio foiTero provedute :
Onde e alPune » ed all'altre dirizzeremo i no-
.firi paifi, a fine di render fa.zia la curìofltà de1
jioftri Foreflieri, e dare il compimento a quan-
te) ci fìamo impegnati di efattamente deferi-
yere.
CA-
-ocr page 190-
Bel Faticano'                 32B
CAPITOLO XVII.
Del ^artiere della J\eal Guardia Tontifiàà
del Corpo
, detta de' Cavalleggierì.
DAL fopradivirato Forno dipartendoci, fa
d'uopo, che di bel nuovo alla diiòpra de-
Scritta Piazzetta della Panetterìa ne indirizzia-
mo i noilri palli ; indi ufeendo per quel Por-
tone , che , come s' indicò al fuperior Cap. 14·
pag, 294. ne apre Γ adito al circuito , 0 fumo
Fondamenti della Bafriica Vaticana, ftrada pra-
ticabile per le Carrozze , le quali da quella
parte vogliono avere l'adito al Palazzo Apo-
stolico » aperta , e fatta felciare dal Pontefice
Orbano VUU Viene la detta ftrada fiancheggia-
ta sì a delira, che a finirtra parte , da folidalc
muro., a fine di foilenere il dirupo dello feofee-
fo , e tronco Monte, che a mano dritta riile-
de , parte arborato, e parte ridotto a coltura y
Spettante al Palazzo Apoiblico ; il quale con
tortuofo giro prolungandoli per il tratto di cir^-
ca palmi Settecento ottanta , va a confinare-*
con lOfpizio de' Monaci Copti di Sintomo , e
Chiefa di S. Stefano de' Mori. A mano manca
ferve di argine, e dì Sollegno alia medefima
llrada ; la quale reitando Superiore ai Fonda-
menti della Sovraccennata Bafilica , cort decli-
vio va a congiongeril con l'ampia ftrada , ο ili
grande Spiazzo , chiamato Tiazza delFoffo ,
con fui Fontana , che cofteggia la Chiefa dì
3. Marta, e Convento de* TV. Memnar) l^for-
Ο 6             matu
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3 2 4              Ήιιονα Deferitone-
matti fiativi introdotti dal Pontefice Benedet-
to XHI.
; che per Io addietro ièrviva di Ospe-
dale della Pontificia Famiglia y iìato in ella
eretto l'anno· 1537. da T-aoìo. ITL, e foppreifo
dal fopramentovato Pontefice Benedetto Xtlì.\
il Seminario di S.Tktro
, iiHtiùto Panno 163 7.
predò la Chiefa di S. Magno, e provednto di
ottimo il'udio di lettere , ed eccellenti Precet-
tori per i Chierici della Baiìlica Vaticana,£òtte
hi cura del di lei Rmo Capitalo·: i quali tenni1·
nati avendo li Quid), ritornano alla Baiìlica per
Chierici Maggiori deilihati alla Cuiiodia dello
eofe Sacre fino a tanta che di opportuno Bene*
jìcio iìano proveduti : ma di poi nell'an». 1729.
per il maggior comodo di detta Baiìlica qui»
vi-fu trasferito-, e di ottime abitazioni prove-
nuto. Η finalmente corteggiando il Palazzina
dèli*£mo arciprete di S.Tietro·, edanncifo Stw
dìo del Mofaico -Ί
il volge a mano delira verib la
ipaziofa Piazza di 5". Marta con fua Fontana,
ed imboccando nella iirada di Campo Santo,
pu'ofegue fino alla Tribuna della Chiefa di det-
to nome 5 appreflò la quale efirte piccola fito
ridotto in oggi ad Orticello* in cui anticamente
lì faceva la dimibuzlone del Pane, detta l'Eie-
moilna di Campo Santo, alfuperior Capitolo in-
dicata. Dkontro la medeiima Tribuna per H-
&ea retta fi entra nel Vicolo del Leoncino , così
denominato, perchè nella di lui metà vedefi
in un cantone d'una Caia icolpita in marmo
pìccolo Leone, il quale tiene con una branca.^
ìm arme efprimente una falcia coy tre Rofe,
e pie-
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Del' Vaticano.,                  $2$
e piccola-Colonna in mezzo. Infondo dieilò*
trovali una porticeìlà' aperta , dipinta a chia«-
roicuro nel di lei profpetto «,. per cui fi ha l'in-
greiTo ad un Ehtrorìe , U quale però iiconoice^.
che nella iùa prima origine era aperto con ar-
co , conilmrle agl'altro, che fi icorge infondo»
del medefimo.. A finito entrando fcorgefi unit
Cancellata di legno , con fuo gradino a piediV
la quale ricinge da due parti un Altare , fopra^
di cui efiik una divota Immagine di Maria San?*
tìjjimadenominata della Saluta,
ovver S.Marién
[Otto tlvario,
fervendo il detto Arco: di.Cap-
pella -, come lo accerta il Conte Bernardini neU
nuovo dipartimento de* B^oni di Scorna pag..2
12»,
Periljfovraccennato Arco fi ha pertanto l'in-·
grcifo da quella parte al Quartiere della Real
Guardia del Corpo detta de' Cavalieggieri»,
Tal luogo, fu denominato per teiìimonianza.^-,
dello ipeiTo lodato Francesco Tonigiο alia pa-
gina $ii.
il Predio Mageìlo, ovvero Macello l
ed era, foggiuniè elfo ,, dove è ora la Guar*
j, dia ( fatta da Inmcenzio VllL·^ e vi fono le:
?5 fue. armi, in marmo) de' Cavalleggieri di
,), N. Signore , cliiamato così, perchè 11 at*
3, torno fi faceva Iafirage , occifione, e quaifc
5, macello dei Critìiani ,. ivi martirizzati ali
„ tempo di Nerone ,„.. Cunfiite il detto Quar*
tiere in uno fpaziofò , e bene Glielo fpiazzo ad:
ufo di Cortile di forma bislunga r il· quale il
protrae in lunghezza di palmi.ièicento fèiTan^
ta, ed in larghezza di palmi leiTanta . E' eifò
circondato da Fabbrica regolare da ere latino
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$ 20*               ^uova Defcrìzkne
ilano facciate ; eiTendo Γ ultima in fondo re-
cinta da alto muro con gran Portone in mez-
zo di feilo tondo . La Facciata , per cui in eifo
entrammo ? contiene le abitazioni ièparate di
detti Cavalleggieri in numero di diciannove,
compofìe alcune di ièdici itanze , altre di do-
dici , ed altre di quattro tutte folarate con af-
fìtti iòpra eliilenti in due diverii Piani, cioè
nel terreno, e nel fuperiore , con Tue porticel-
-    le, a cui il faglie per uno5 e per tre gradini, le
quali dal detto Cortile per via di alcune ica-
Jette , al detto fuperiore Appartamento ne
conducono, con fuoi comodi di Cucine, e Mi-
gliarli corriipondenti verfò l'Intercapedine del
Palazzo, della Sa e. Inquiiìzione , ed inferiori
Cantine ; reilando illuminate da fue correipet··
ti ve fineilre corriipondenti, e, verfo l'Interca-
pedine predetto, e verfo il fopradeferitto Cor-
tile ; che in tutte compongono il numero di
cento, e otto Stanze abitabili, non compreiìci
28. Corridoreili, ed altrettante Cantine : efc
fendovi comprefa in fine di detta Facciata vcr-
ib la parte dei fopraìndicato Portone , com-
moda Abitazione d'uno de' Capitani di detta
Rea! Guardia, la quale inteila con una piccola
Chieiòla dedicata al S.Salvadore in oggi incor-
porata col contiguo Palazzo della Sac. Inquiiì-
zione . Queifo Chlcfuola fu chiamata lino dal-
la fua prima Erezione di S. Salvadore ,eperchè
-   per la fede del Noilro Salvadore molti Santi
Martiri quivi fpargerono 11 loro Sangue .
ν Vedeii ora tal Chiefa, afferma il Torriglo,
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Bel Faticane·                  337
„ del Sàtvadore corigionta al Palazzo della
,, Sacra Inquiiizione, ma però non è offiziata .
„ E' chiamata in alcuni antichi Libri Ecdefì*
S. Salvatore de Qffìhus, ovvero de Tenone %
n
e così chiamata in un Mromento del tempo
„ di *4leJ]andrò III,, oda Terionem\ Majorem t
„ ο ad Teriones, con tal nome detta, per eifer
„ vicina al Torrione di Leone IF., come ora.
„ iìvede, e per la quantità dell'Offa de' De-
,, fonti, che già ivi li fepelli vano. Fu riilo-
5, rata da Incedo Κ, e fino àdeiTo vi il vede
„ la fua arme con lettere TsiìccoUus ΤΨ. F^ )Jt
La detta Chiefa però trae più lungi l'origine
fua, eifendo fiata edificata fino dal Nono Se-
colo j e dotata dall' Imperador Carlo Magno ,
come il deduce dal di lui Imperiai Diploma..*
cilfiente nell'Archivio della BaÌìlica altre vol-
te citato , in tali parole. n Etefl ifia Ecclefm.
« dedicata in honorem Venerandi Saldatori* San·*
» Biffimi Domìm
3γ\ féfu Chrìfli, quem lìbens
voto augeri cupio, ampliar ique /u/fi& Λΐ~
υ, tare ibidem confecrarì ferì, & maxima J\elì-
5i quiarum conditifìatiémus in honorem Salvato^
m , <& Sanfèi Stepbani Trotomartiris, eè*
sj Sanili Laurentìi, φ· Baobab* & Vanii .. «
Eiifte nell'angolo deliro della iùperior de-
scritta Facciata una Scala feoperta , compoifofc
di diciotto gradini, fiancheggiata dall'altra
parte da parapetto di materiale con fuo ripia-
no , per cui a delira il ha l'adito ad un Appar*
tamento compoifo di lèdici fianze , ed una Sa-
la 5 delle quali nove rifiedono da quella partej
efàr*
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§2%                l^t'ova Befcnsione
e ialiti altri tre gradini fi ha Pingreflb ad na
mignano con parapetto di legno ·> il quale fi.
eftende , per quanto è lunga la feconda Fac-
ciata in teftata di quello Cortile , e che dì
l'adito alle altre otto itanze, che compongo-
no il fovraeitato Appartamento per fervìzio
d'altro Capitano di detta Rea! Guardia , e tre
gran porte ad ufo di Rime ila , e Stalla al dr
lòtto nel Pian terreno . Nella facciata di con-
tro , la quale fi eilende per la lunga tratta del
Cortile, fcorgoniì ventifei piccole porte , le
quali introducono ad altrettante Stalle di cin-
que polii per ciaicheduna , larghe palmi quin-
dici , lunghe palmi trenta, ed alte palmi di-
eia fìfette, tutte ibi arate, e due porte di Ri-
me (Te nel fine verfo il Portone delPIngreflTo :
le prime per ufo de'Cavalleggieri ? e quelle
ultime del prima indicato Capitano di detta
Keal Guardia . Sopra le dette Stalle efittono
ϊ fuoi riflettivi palchetti per i.-Garzoni di fitti-
la , e fuoi fienili al difopra della fòprarìferita
larghezza , e lunghezza , alti dalla parte delle
Mura della Città, palmi trenta , e nel ciglio de'
loro Lucernari palmi fei, ricoperti da tetto
a fìre pendenze , con fne finelìre dalla parte
é.QÌ Cortile , che illuminano le dette Stalle, e
Lucernari al difopra per ufo dei detti Fienili.
Appoggiano le riferite Stalle,e Fienili alla jlra-
da icoperta del parapetto delle mura della Cit-
tà di larghezza palmi fei, fuperiore ai detti
Fienili, per cui fi può palleggiare per tutto il
tratto di dette mura »
E
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ί
Del Vaticano «                  ja^
Quali nel mezzo di detto Cortile il vede
una Vafca di marmo quadrilunga con labro bi-
ftondata di lunghezza palmi tredici,. largala
palmi fei, ed un quarto, la- quale rimane folle-
vata da terra , da tre graffi iòdi, ο fianoban-
ehi contornati di travertino dell'altezza di pal-
mi quattro e mezzo. Nel centro di detta Va-
fca fcorgeii innalzato un Balauiiro contorna-·
to, e fcantonato adorno nelle due facciate di·
proipetto da due Draghi per parte da baffo, al*·
lufìvi ali' arme del Pontefice Vaolo V. , ciò-
che vien comprovato dal nomeicolpito del me-
deiimo nel giro della corona di detto Balauitr©
in tal guifa; VaulusV, Tont. Max. \An.lLi
ed un Mafcaroncino in alto, da' quali vedono
fgorgare alcuni zampilli d'acqua·, che cadono
in detta Vaica-; e indi vanno a fcaricarfi nei:
proffimo inferior Beveratore de'Cavalli for-»
ma-to anch*euo di travertini, di lunghezza*
palmi otto, e dì uguale larghezza . PaiTata la
decimafeita Porta delie dette Stalle troyafi un.
alto Montatore di' pietra con tre gradini per
parte, fopra del quale iTfcorge un Taberna-
colo di legno con Immagine di Noi tra Signora-
al! di dentro, li detto Cortile vien chiufo nella
facciata da piedi „ come altra volta fi è detto,,
da alto muro, il quale racchiude nella fua me-
tà fpaziofo Portone di feifo tondo contornato
da pietre bugnate, e cornice da ambedue i lati
nella parte anteriore , che ferve di principale
ingrefib a queilo Quartiere , con annetta p&«
rimente, di marmo del predetto Pontefice Inna~
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'ì)el Vaticano■;'                   53
lame ; GÌ* Atti e Martirio di S. rigata V. e M.
un Martirologio Romano. I Frammenti ad
Codice Teoàùfìano
, ìe Novelle di Valentìnìano \
Le Poeiie ed Opere di S. Taolino ; La Vita
ed Opere di San Fulgenzio ·. Un Frammento
della Vita di 5* Luigi J^e di Francia ; Le Itfo~
rie di Orofto . La Vita di S. Remigio Veicovo
di Rheims. S, Gregorio di Tours lite di Frane:
Lib. io. ed altre Opere. Un Martirologio e
Lettera di Cromazìo ed Eliodoro Veicovo 5
Tutti Scritti nel Nono Secolo · Le Opere di
Ennodio » I Dialoghi e Lettere di S, Girolamo*
Lettere e Trattati dì Odone abbate* Gl'opu-
fcoli di Adelmo . Gì' Atti di San Bartolomeo
\Apoflolo . V Epigrammi ed Opere di Straber-
ne
parimente ieritte nel Decimo Secolo. L'Iti»-
rie Mifcellanee di Taolo Diacono . L* Morìa
Eccleiìatiica di Eufebio Cefarienfe tramortita
dal Greco in Latino da S. Girolamo. Le Opere
di aratore , e di Sedola. Le Lettere del Filo»
ibfo Jiétito , e di S. tfidoro Giuniore ,. e iue
Etimologie. Le Geila de* Franeefì „ ed altri
Gerofolimkani. Alcuni Frammenti Greci Cent*
ti nel? Undecimo Secolo. Le Lettere, e divel-
li Poemi di S* Fulgenzio. La Vita di S. Marti-
no
Veicovo, e lùoi trattati, lèritta da Severo
Snlpìzio
. Le Opere di S. Cipriano * icritte nel
Duodecimo Secolo. Ed infiniti utn delli firflè·
curivi iècoli decimoterzo, decìmoquarto, e de*
cimoquinto , quali per loia brevità il tralaièiV
no. Un Taffo maravigliofamente ieritto . Uà
Libro ieritto dal Cardinal Bembo Vewziam * Ai*
Β $                cuoi
-ocr page 198-
33°              TttyoVà fiefcrizione
eenzio Vili* collocata nella bugna di mezzo fi>
pra il Serto ; ed al diiòpra fcorgeiì un gran gu-
fcio, il quale ferve di cornice al tettarello,
da cui viene ricoperto*il fopradefèritto muro.
Detto Portone vien circondato da ipaziofò Pa-
diglione infaiita felciato, e contornato da cor-
done biftondato , che ièrve di argine allo fter*
rato , che a mano finiiìrà conduce alla itrada
delle Carrette , e di prolpetto imbocca nella
pubblica itrada della Catena , la quale condu-
ce alla Porta antica Toflerula, di poi chiamata
dey Cavalleggieri dal fopradeicritto Quartiere
preifo la medefìma edificato ; e finalmente^
a delira da alto muro, che cinge il piccol Giar*
dinetto fpettante ad uno de' Capitani della
iteifa Real Guardia de' Cavalleggieri. Driz-
zando or dunque , ο per Γ una , ο per Γ altra
fìrada i noftri paifi al Colonnato , ο fia Anfi-
teatro della Piazza di S. Pietro , defcritto al
Cap.L del Tom.l.pag.2, efeg., fcorgefi proifi-
mo al Frontefpizio del Braccio Meridionale il
il Palazzo Cefi, in cui riiìede il Quartiere del-
ia Guardia Reale de' Soldati Reggimentarj
Roflì Pontifici con fuo lleccato all' intorno·
In ièguito traveriando la medeiìma Piazza,
ed entrati fotto il Profpetto di mezzo del Brac-
cio Settentrionale di detto Colonnato, e vol-
gendo a mano finìltra, pallata la feconda co-
lonna , pafllamo ad oifervare quel unto che da
quella parte vi rimane di pertinenza del Palaz-
20 Apofiolico Vaticano »
CA-
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eAPiTOLo xyii-L
Quartiere della %a/ Guardia Svizzera.
1 Urono le Abitazioni, ο ila Quartiere del-
m. le Guardie Svizzere fatte edificare dai
Pontefice Sìfto Μ , a fine che la fedel Milizm
di effe (alla dicui fida euitodia era affidato il
principale Ingreffo del Palazzo Apoftolico *
come accennammo al Cap.l.pag. U ·> e Cap,5$+
paz.SSo. del TomM.
, e la Sacra Pontificia»*
Maeità più d'appreffo delle altre Guardie ve-
niva gelofamente cuftodita, ed accompagnata)
tvèffe maggior comodo, e più pronta foffe a
quel fervizio, che Pera flato ingionto . Perciò
in tutti gl'Appartamenti Pontifici, come divi-
fammo , anche una Sala a parte le fu dei ma-
ta . Lo fpeifo citato Francefco Torrìgto nella-j
Tardi, pag. 500., afferifce , che nei traicoriA
Secoli talìuogo fu denominato!^ Franage-
na
, ο tyia Francifca, come fi deduce da alcuni
Iftromenti dell' Archivio della Bafilica Vati-
cana : mentre oltre i Collegi de 1 Franceii,
Frifoni, Longobardi, e Saffoni, 1 quali fituatt
erano nel Borgo, oggidì, detto di S. bpirua
in Saffia, ο Saironia ; un altra abitazione par-
ticolare per la Nazione Francete fu edificata
vicino la Bafilica , quafi dove ài prefente rifie-
de il Quartiere delle Guardie Svizzere . In al·*
trolilromento dell'anno 1324. come rapporta
il detto Tonìglo , ai tempo di Giovanni XXII. %
così leggefi con poca latinità..» Domuspojtta
-ocr page 200-
312              "bjuova Descrizione
prope Tortam VìrìdarUm (oradi S. Egidio,
j, ο di S. Pellegrino ) , & prope Statuam mar-
j, Twpmj cum tribus Capiiis in. loco quivocatm
s> P\!4Sa Francigena „. In un altro de] 1330»
,> Oddoìina babìtatrix in Vrbe in Contrada Rug$
?t Francì/ca de Vorticu S. Tetris * Eiìftono ic
iòpraddette Abitazioni a fronte del Torrione,
iòpra di cui fu fabricato in decorib di tempo
comoda Abitazione per l5 Emo Segretario de7
Brevi
defcritta al Cap^H.pag.$i^ del detto
Tom.Il., e quaiT d'ogni intorno lo circondano »
Tre diverfi Cortili, e di diiùgual forma eife
comprendono , da fuoi recinti di muro circon-
date , con tre porte, che ai medefimi danno
PingreiTó ; una delle quali, e la principale eil·
ire dalla parte dei Colonnato di S.Pietro, ο Ha
• Portico ovale aperto $ e le altre due dalla par-
te de' Prati, ο lia del Giuoco del Pallone, in
Borgo Pio incontro la Gliela di S^nna de'Ta-
xafrenierì
corriipondono. Il primo Coitile è di
%ura Triangolare, e diiègmmdo di fronte la
raedefima curvità, del detto Colonnato, abbrac-
cia quel fito, che dal Proipetto, ο ila Fron-
teipizio di mezzo efiitente incontro la Fontana
della Piazza , e il efiende fino all' undecima
Colonna : coiicchè ha di eiknfione circa cento
ieiTantacinque palmi : e nei di lui angoli di-
iùguali, vate a dire in quello, a delira deillii-
gr-^ίΤο, fi protrae per palmi cento due ; nell'al-
tro a finì/ira fi prolunga per palmi cento trei*-
tacinque in circa. Il fecondo più ipaziofo Cor-
ti^ * ciie viene interrogo, dal primo; per via
' - dei-
-ocr page 201-
bel Faticano*                  f$f:
ddl-a untola ^ ο ila Pa fletto coperto , che-dal
Palazzo Vaticano fi eftende fino a Cartel 3. An-
ge lo, come rimarcammo al Cap.51. pag.5 3 64
del riferito Tcm.lL, e forma Arcata : difegna
un Trapezio di larghezza nel primo In'greflb
palmi centoquindici, -infondo di palmi ottan-
ta 5 e prolungandoli perii tratto di palmi du-
gento quarantacinque 5 abbraccia col Tuo cir-
cuito , e racchiude due terze parti della cir-
conferenza del fopraindicato Torrione. Il ter-
zo Cortile, il -quale ha comunicazione con
quello ; mediante un Ρ a (Tetto coperto eiiften-
te fotto le Stanze abitabili delle dette Guardie
Svizzere, è di forma quadralunga , avendo di
larghezza circa palmi ieflanta , e il protra e_j
nella iìeiia lunghezza, che il fecondo defcritto.
Ponendo il piede nel primo Cortile pei
via d'un Ponte di laliré di travertino, e felci
comporto, a fine di agevolarne la falita , e la
curvità dell'Intercapedine del Colonnato, ej»
della llrada ièlciata , che fonila qua fi uu Foffo
per comodo dello /colo delle acque piovane,
fi faglie ad un Portone con architrave in piano
fiancheggiato da alti muri, che ne formano iì
scinto , ed al diiòpra ornato refla di dado, che
se folìiene il luperior tettarello fortenuto nella
interior parte a finiitra da unpilartro di mate-
riale , ed a delira da rifalto dì fabbrica ad ufo
di Cafotto ,con fiia porticella, e fineilra nellai
fiancata accanto detto Portone per comodo del ■
la Sentinella, che ivi efille in tempo di notte.
Segue un ripiano ovale , con fuoi cordoni di
tra-
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4334              ^Uffva Befcrìzhwe
travertino biilondati all'intorno , il quale fer-
^e d1 invito al primo fopradefcritto Cortile ;
il tutto racchi ufo, come di fopra fi diiTe , da
folidale muro, di altezza in quella parte di
circa palmi fette . Racchiude primieramente
quello a iìniftra un Pozzo di forma quadra in-
nalzato da terra , e racchiufo da recinto di ma-
teriale con fuo gradino da piedi a guìfa di fo-
glia di travertino, e groife lailre nella bocca
del medefimo, iopra delle quali vedefi piantato
un arco di ferro con fua girella limile in mezzo
per comodo di attingervi l'acqua. Incontro al
detto Pozzo efìfle piccola , ma ben comporta
facciata della piccola Chiefa dedicata a' Santi
Martino
, e Sebafiiano fatta erigere in quello
luogo dal Pontefice S.Tfo V. l'anno 156®- Per
comodo della MeiTa per i Soldati dì tal Guar-
dia , e fue Famiglie. Comporta viene la pre*
detta Facciata da quattro pilailri, e fuoi con-
tropilaitri con bafì , e capitelli d'Ordine Don-
co , i quali ne follengono il fuperior architra-
ve , fregio, e cornice del medeiìmo Ordine ri-
faltato dalle parti ; e fopra eifo un Fronte-
fpizio acuto con iùa cornice all'intorno, »
quale in fé racchiude un arme di marmo del fo-
praindicato Santo Pontefice Tio V* Racchiu-
dono i detti pilailri una porta contornata da ih-
piti di travertino feorniciati, ed architrave-»
umile rifaltato da piccolo frontefpizio acuto,
parimente fcorniciato; iòpra di cui eiìiìe una
fineitra tonda, contornata da fua cornice di tra-
vertino , da vetrata, e ramata munita , la qua-
le
-ocr page 203-
hei Faticati* ,                  335?
le comunica da quella parte il lume alla detta
Chiefuola di larghezza palmi venticinque , e
lunghezza circa palmi quaranta ; nel di cui la-
to altresì dalla parte dell'arco efiile per linea
orizzontale altra quadrilunga fineitra da iua._a
vetrata , e ferrata munita , la quale anch'eìfa
da quella parte le comunica il lume.
Nella finiftra parte in fondo , e congiunta
colla riferita Chie/uola efiile piccola porta , la
quale conduce alla Sagreitia per ufo delia me-
defima ·, ed ivi unito fi eilende un braccio ài
piccola Fabbrica appoggiata al muro maeltro
del Palazzo di Sìflo, ο lìa di Clemente VUL ,
corriipondente fotto le fineilre'' del Tribunale
della Ruota, e dell'Appartamento del Segreta-
rio di Conlùlta ; la quale fi prolunga per palmi-
cento dieci in circa , racchiudendo otto porti-
celle , alle quali fi aieende per via di alcuni
gradini, che conducono ad altrettante abita-
zioni feparate , compoile d'una ilanza nel pri-
mo piano, e d'altra limile nel fuperiore fola-
rate, e lòifìttate ; e fei altre porte accanto le
rnedefime , le quali icendono a divede Canti-
ne per comodo delle rnedefime abitazioni, ove
riiìedono particolarmente i due Pifferi, ο
Tamburi di detta Guardia. Per un Arco gran-
de , con Sello tonde , della larghezza di palmi
venti 5 il quale ièrve di iòitegno al lungo Cor*
ridore coperto, ο fia Galleria , che dal Palaz-
zo Vaticano conduce a C allei S. Angelo , de-
ferita al Cap.$ i./>.*g.536. delTomM. : fi pala-
ia al fecondo fopradeicrirto Cortile , nella di
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$$$               'l^uatoA fiefìrlzìone
•eui iiniilra facciata fubìto entrando fi fcorge
•una porta, la quale dà l'ingreilò all' Otìeria
del detto Quartiere > con tavola di marino al
-«lifuori iorretta dapilaiirelli di materiale, sì
in quefta parte , che nell'altra delira corrilpon-
«dente parte , e ieditori fimili. Circa dodici
palmi da detta Olìeria dittante trovafi un Tet-
to a due pendenze ibi-levato da otto ρ ilaftri di
materiale , fótto del quale eilfìe un Lavatoio
-di lunghezza palmi quarantacinque, e larghez-
za palmi ventiieì in circa, con iuoi labri dì pe-
perino , per comodo di lavarvi le Biancherie ;
eguale:poi confina col iòpraindicato Torrione. \
Λ mano delira efifte piccol Arco, il quale per
via d'un Entrane -comunica col ibpradefcrkto
primo Cortile $ lotto di-cui fi-ha l'adito ad al-
cune ltanze , ed all'Armerìa., ο iìaGuarda-
•darobba delle armature di ferro iblite portarii
-da dette Guardie Svizzere nelle Solenni Pon-
tificie Eunzioni. Indi ne viene lunga Fabbri-
ca , k quale fi eftende per tutta la lunghezza
del Cortile -;, ed in-cui fi vedono undici-Porte ,
die conducono ad altrettante Stanze sì nel pian
terreno , -che nel iuperiore appartamento efi- j
ftenti, con fue refpettive Cucine, e Cantine , ■
ed altri Comodi neceifarj. Infondo dalla fini-
ftra parte -trovafi altra piccola Fabbrica , che
unilce col Portone, il quale ne dà l'ingreifo
dalla parte di Borgo Pio , ed uniice col fopra-
riferito Torrione con due rifalti in fuori , ed
una porta, la quale ad altre fianze abitabili
«là Pimjreab.
Pei
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%elFatt€<m.                   337
Per il fòpraindicato Portone di fello ton-
do tutto bugnato ali' intorno , con arme iòpra
del Serto, di Via IV. s'efce nella ilrada maeiira
di Borgo Pio ; e voltando a finiftra fi paifa per
via d'altro Portone cuadro al terzo iuperior
denominato Cortile di forma quadrilunga ;
ove lù la fini lira vedonil a lire porte , le quali
introducono a diverte Caie, ipettànti a diffe-
renti Luoghi Pii, e Perfone particolari di Ro-
ma , abitate tutte dalla Guardia Svizzera, co-
me altresì tutta Γ libra , che corriiponde nel
Borgo detto S,*Anmfovz abitano il Capitano,
Tenente , .Alfiere , Officiali Subalterni, ed al-
tri Soldati della iletfa Milizia. Attefa la de-
molizione di altre Cafe appartenenti a quella»
medeiìma Guardia nel Pontificato di 1AlejjO.1l·-
dro VII.
per la nuova fabbrica de* Portici, e
Colonnato, che circondano la Piazza di S.Pie-
tro ; fi obbligò la Rev. Fabbrica , per fiippln
mento delle dette Cafe demolite, di pagare^
la pigione di alcune delle iòpra enunciate caie
abitate dai predetti Officiali, e Soldati, e
dell'altra porzione ne paga per fupplimento ».
la pigione il Palazzo Apoilolico. In line della,
deitra facciata di quello Cortile , icorgefi una
porta quadra, a cui fi faglie per quattro gradi-
ni , e per eifa da quella parte fi ha la comuni-
cazione al fecondo fuperior deferitto Cortile..
Nella facciata in fondo, la quale vedefi fian-
cheggiata da due Torri, che fanno rifalto alla
preindicata Galleria > ο ila Corridore coperto
di C a ilei S. Angelo, in mezzo ad eife icbrgèfi
Tm.llU '
                    I?               Sefto:
zr
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338             fytova Deferitone
Sello d'Arco {corniciato , addoflb del quale ri-
mane rifaltata piccol mofira di fabbrica con
porta tonda in proipetto 5 la quale il Carcere
pubblico di detto Quartiere racchiude ; e per
via d'una fcala feoperta fì aicende all'abitazio-
ne del Carceriere , la quale appoggiata reila
fopra il rifalto della delira Torre - Scorgefi
fopra l'enunciato Arco un Arme di marmo del
Pontefice lAlejfandro VL , ed al diiòtto incapa-
ta nel muro la feguente licrizfone Latina , in
una lapida di marmo fcolpita .
Alexander VI. Tont. Max.
Califfi III. Tont. Max. t{epos
Trattone Hijpanus "Patria
Valentìnus Gente Borpia
Tortas , & Tropugnaada
a Vaticano ad Hadnamm
Molem vetuflatè corifena
tuttora çâßÀéõú
'Unno Salutis MCCCCXCtI.
Onde qui termina il Recinto del foprìn-
dicato Quartiere , contandovi!! in elfo fino al
numero, di ottantotto ftanze abitabili, e ven-«
tifette Cantine , non compreiavi la Chiefa,
Sagreftia , la ftanziola della Sentinella , l'Ar-
meria , lOlteria , il Carcere , e fianza per il
Carceriere, e le ultime foprindicate Abita-
zioni del Capitano, ed Officiali, in verun con-
to a quello Quartiere attinenti.
Da quella parte traverfando la firada drit-
ta dì Borgo Pio , che conduce al Portone del
Cortile di Belvedere j e corteggiando una Ca-
^: .                                         .            ietta,
-ocr page 207-
'Bel faticane*                 339
fetta" , che fa cantone alla Chiefa dì $.<Anna de*
Tarafrenieri
, ed alcuni Granari, a divertì Par··
ticolari ipettanti"» per il tratto di circa palmi
quattrocento venticinque s'incontra altra pic-
cola Chiefa dedicata al Martire S, Pellegrino ?
conCimiterio ivi anneifo della iòpradetta Real
Guardia Svizzera. Quella Chiefa per atte-
flato del Torrìgio vieti chiamata belli antichi
Manufcritti della Eaillica : Ecdefta S.Veregrini
extra Portarti Vmdarìam
; onde ibggiunge egli,
in occaiione di viiìtare i Sacri Corpi dcgI\Apo*
itoli, viiitavano i Pellegrini ancora Ja detta
Chiefa , ed alla medeiìma facevano molti do-
ni , ed offerte . Efiilono nella facciata di eiìa
due piccole lapide di marmo, nelle quali il
leggono le feguenti Ifcrizioni latine : cioè in
quella a delira
EccUfta S. Peregrini Epifcopi
. ìAntifìodorenjis Μ art ìris
quota S.Lco Tom. III. adificavit
circa M-mmm Dm DCCC.
vetaflate collabentem
Capitulum , & Canonici $acrofanSt<t
Vaticana Bafilìc<e inflaurarunt
%An, Sai. 1590,
a ilnìilra
Mamdem S. Peregrini Ecclefiam
Clementis Pontific. X.
Hehetia Cuflodia
Bux , Officìdes , Milites
JForis , facie , ìntiis variti
Ornarnnt■·.'·.·
vinng 167'r.                 Per·*
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3 4               "Njiova De funzione-
cimi pezzi originali delle Poesia del Vetrari *.
Un Uffizio- con miniature di Tietro 'Perugino a
.ie Prediche e Bibbie di Martin Luterà * V. JiW
corano
icritto.'m Arabico.. Il Breviario ài Mat-
tia Cornino
Rè d* Ungheria tutta miniato con»
dìverfe figure oltremodo Angolari.. Rifiede pa-
rimente ίη quella prima ftanza a mano deftra
dell' ìngreflo· una belliflìma Tavola- di Granito
Orientale* lunga palmi tredici, e mezzo,. lar-
ga· palmi fei ed un quarto. In mezzo alla lècon*--
4a Arcata eflìle· il Globo Terraqueo con piede*
di Noce-;. Sotto la quarta arcata il Globo Ce»
ielle i, lòtto la quinta la Sfera Armillare di med-
iali a; Sotto la iella altro Globo Celefie ; e fi-
nalmente fetta la iettima Arcata altra tavola j
compagna alia fcperfor deferitta di granita
orientale;: e finalmente lotto 1'ultimo mezzo»,
jpilanm,,, ove fu accennato· eifervi eipreOTo Cn-
fio Ήρβτβ Signore vedeii un piccolo armadietto;
con- iàa cornice attorno· % entro del quale_>
fi conferva il Calendario Ruteno informa dai
Croce: „ munito da iùoi criitalli ,, che fu donata
©fere moke altre cofe dall' eruditii&mo Matthew.
jft *j£e§,<twlw Gregorio. Capponi.
»
Sèi fine poi di quella vamìfima Stanza m
falsità un gradino-s* entrai perdile grand? archi
teiiaauknza.,, divHa nel mezzo da. altro Arce» ^
.UEuub,, lunga palmi trentotto»,, ecM minorlar--
gj&ezza» aifiem con l'altrailiiìecutiva5 della,
piioaia j ( quantunque perà- poiTa effettivamen-
te cUtsimrfi tutta una tratta, e ibi diiiinguina
fucile 4ue ultime dalla prima già deicritta, la
diffe-
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#
3 4·ο             ^«oC4 DefcTÌzio&s
Perciò la detta Chiefa , col contiguo Ìopmfc
detto Cìmiterio , vien pofifeduta ψ. °gfi dalla
detta Real Guardia Svizzera, e con ogni atten-
zione cuiiodita , efervita. Dirimpetto a que-
lla Chiefa , e Granari foprenunciati, nel Col-
le , che confina colle mura efierne sì del Cor-
tile di Belvedere , e del Gran Corridore della
Cleopatra , come anche delle mura , che cir-
condano il Giardino bailo eiiilente a ptè della
Fontana della Galera , il folleva una Fabbrica
iiolata r la quale iì eiknde in lunghezza di
palmi quattrocento dieci, ed in larghezza di
palmi feiianta in circa , la quale di fronte al
Gran Torrione, ove riiiedono le Abitazioni
dell'Emo Segretario de'Brevi, il dilunga con
un muro baifo circondario per palmi cento
venticinque 5 indi facendo rivolta in' angolo
acuto il protrae in lunghezza di palmi trecento
cinque , e piegando di bel nuovo con tratto di
palmi feflfanta va ad unirii con la defcritta fo-
lidale Fabbrica . La prima ferve di Fonder!*
deVCannoni della Rev. Camera, fornita di
tutti quei neceifar; comodi, che per la mede-
sima h ricercano 5 il fecondo racchiude un non
men deliziofo Giardinetto , che fruttifero ; «
l'ima, e l'altro non hanno alcuna coerenza col
Palazzo Vaticano : lòlo che in fine di dettai
Fabbrica , e dalla parte , che rifguarda il det-
to Palazzo eiìitono una Stalla di lei poiti, 9
due
Rimeife con vafehetta al di fuori per ab-
beverare i Cavalli, e lavare i Legni di parti-
colare pertinenza del medeiimo Vaticano -A pò-
ftolico Palazzo, e £10 vjfo ·
                      CA*
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Μ Patitami               $4*
CAPITOLO XIX. ''..".
Quartiere per la Guàrdia Reale dclh
Corazze Tonti fide
.
* Indubitato, che nei trafcoriì tempi un tal
ι Quartiere avelie la fua iìtuazione preiTo
il Palazzo Vaticano, ed in fpecie in Borgo Pio,
come ne fa fede il Conte Bernardino Bernardini
nella fua elegante , ed efatta Descrizione de*
Rioni di Roma alhpag.2i$. ; poiché per 1«
inveiKgate notizie certe avute da Periòne de*
gne di fede le medeilme Corazze per lungo
tempo rifiederono dove è al prefente un Palaz*
zetto fpettante alli Eredi Ferruzzi efiftente an-
che a' dì d'oggi in detto Borgo Pio ; ed in ap-
pello nel Paìazzino denominato della Regina
in Borgo Nuovo. Ma da che i Sommi Ponte-
fici trasferirono laìoro Refidenza al Quirina-
le | e fin dal Pontificato di Clemente XI., le fu
degnato altro Quartiere ftabile nella Piazzi
delle Terme Diocfeziane vicino ai Granari 5,
onde la fola memoria di eiTo n'è rimaiia. Innal-
zato nel Pontificato di Clemente XII. il fontuofo
Palazzo delia Confulta fui Monte Quirinale^
predetto ; quivi unitamente al Quartiere de*
Cavaileggieri a delira , ed all'altro delle Co*,
razze a fini/fra fu data /labile permanenza, coti
tutti i comodi neceiTarj perla loro abitazione,
e Stalle . In tempo di Sede Vacante viene alfe*
gnato loro il Cortile degl'Archivi, ove iì fab-
brica un Cafotto di tavole per loro tratteni-
mento durinte il Conclave.
Ρ 5               (Η-
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_»„
$ 4-* ;;.-             ^uwa Defcrizionè
CAPITOLO XX. ' .
Petit ^Acquedotti) e Sorgenti d'acque, chi
fipojfiedono dal Τ alazzo *Apoftolko >
e fuerifpettive Chiaviche.
TRE fono le Sorgenti d'Acque le più co
piofe , e le più celebri, delle quali vie-
ne arricchito il Monte Vaticano , oltre altre
due minori ritrovate ne* baffi tempi, come in
fine del prefente Capitolo verni dimoitrato.
Effe fono di diretto Dominio del Palazzo Apo*
ftoìico Vaticano , godendone l'ufo per i iòpra-
deicritti Giardini, e Ìuq Fontane , per la Mo-
la y Forno ] Zecca $ per la Fontana della Piaz-
za di S. Pietro dal lato Settentrionale ipettante
ili detto Palazzo Apoffolico , e per altri Offizj
in elfo indicati «. Chiamai! la prima adequa Tao-
la
$ la feconda di $. Damafo ; e la terza delle
Ufi
* La prima è- molto cognita fotto tal no-
me dì "Paola, quantunque ne' trafandati Se-
coli , e fino in tempo della Romana Poilanza
folle chiamata Trajana , Sabatina, Tufcia, ο
Tofcia. Fin dall'Anno 1609. il Pontefice Tao-
Io V.
gloria della mia Patria , e della Capitale
del Mondo ancora,rifarci l'Acquedotto dell'Ac-
qua Trajana, vi aggiunfe molta quantità di
quella del Lago Sabatino , ο di Bracciano, fe-
condo il fentimento dell' Erudito Canonico .Al-
berto Caffio
nel fuo dotto Corfo deW\Acque To-
mo 1. pag.
374· in tali termini parlandone;
„ ο foife., che nonriufei a Giovanni Fratello
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Del faticano»                  34 5
„ di Domenico Fontana 5 cui fu data l'incom-
„ benza di ritrovare tutte le antiche vene dell*
„ Acqua Trajana ; ο voleile il Pontefice far
„ godere a Roma in quantità maggiore gl'ef-
„ fetti di quella fua nuova munificenza, vi
„ aggiunle, e meicolò due mila onde d'acqua
3, del Lago di Bracciano , comprate , e pattuì"
,i te per tante colla Rev.Camera Apoiblica, e
„ gii Ecemi Orimi Padroni allora del Lago „
onde fatto ergere l'ilìeflò anno nella iòmmitì
del Gianicolo , ο Monte Aureo , in oggi detto
Montorio, un iòntuofo Arco , ο ila Emiifario «
e rifpettivo Caftello da introdurvi la dettai
Acqua , nominato al prefente Fontanone di
S.Pietro Molitorio , prelè il nome di "Paola de-
funto dall'augulHilìmo Nome di tal benefico
Pontefice . Ciò che "meglio fi deduce dalli fuf-
ièguente latina Ifcrizione, che collocata fi feor-
ge lbpra la Porta delPingreffo de Cortile delle
Statue , tradotta in Toicana favella al Ìuperior
Cap. 6, pag* 122., ed ivi fcolpita in così fatte
parole :
Taulus V. Toni. Max,
'Pdatii Vaticani rnultis in locis
inftauratì, atque amplificati Jplendórem
'Honorum védiacentìum ^émmitatem
Terennì falubris %AquA copia
De fui ^ornine TfancupatJS
Bgvocavit, ùiuxiique
\An. Domini MDCXIK Tont. X.
Si prende adunque quell'Acqua dalla forma ,
clie la conduce al Fontanone di S. Pietro Mon-
P 4                torio
-ocr page 213-
344             Cuffia Bifcrìzìont
tono ilei fito detto il Cafaietto di S. *h <fo?e
efifte un apertura, ο ila foro, di forma qua-
dri unga , largo palmo uno ed un quarto in una
tkUe iponde della medeilma forma j per cui
paffa l'acqua, ed entra in altra forma feparata,
e particolare del Sacr. Palazzo , che la condu-
ce alla Fontana dell'Aquilone nel Giardino Bo-
icareccio accanto la Macchia. Dalla detta.*
bornia prendono l'acque con iue fittole diveda
Particolari per ufo di quelle Vigne, ed Orti
die efiftono fuori di Porta Fabbrica per la Ara-
ti a, che tende a Civitavecchia : ove nelle fpon-
de della predetta Forma ciìtte uno dei Con-
dotti , che ne* paffuti tempi conduceva l'acqua
fopra gli fcoglj della precitata Fontana del?
Aquilone.
Nella fopraddetta Forma, la quale il pro-
lunga nella Vigna dei fopradeferitto Giardino
Bolcareccio, efitte una fittola di marmo qua-
drilunga , la quale conduce l'acqua alla Fon-
tana della Piazza di S. Pietro fpettante alla
Rev. Fabbrica. Nella Macchia ad fuddetto
Giardino , parte da detta Forma un Condotto,
che porta l'acqua alla Fontana efittente fopra
Ja Loggia feoperta prelfo la nuova Corsìa della
Gallerìa ; dal qual Condotto diramando divedi
altri brace], la dittribuifeono in differenti Luo-
ghi , vale a dire alla Fontana della Galera , al
Cortile delle Statue, ed alle fpalliere du Giar-
dino de' Fondi.
Si divide il ritorno ddh Vafca della Fon-
tana ad Loggione in due Condotti ; il primo
de'
-ocr page 214-
tei Faticano i                  $4$
de' quali la conduce al Giardino Segreto, e l'al-
tro alla Fontana della Cleopatra. Tutti i ri-
torni delle fopraddtete Fontane vanno in una_j
Botticella iituata nel Giardino dietro la Libre-
ria , dalla quale poi uniti in un Condotto {cari-
cano le loro Acque alla Fontana Settentrionale
della Piazza di S. Pietro, Ipettante al Palaz-
zo Apoitolico. Altro Condotto, che prènde
l'acqua nella ioprariferita Forma dietro la Fon-
tana dell' Aquilone , e la conduce in una CaA
fetta porta nel Cortile della Mola di Palazzo ;
e dividendoli da detta CaiTetta in tre braccj :
uno ii protrae allo Stallone Pontificio , l'altro
alcalino dell'Emo Arciprete di S. Pietro, e
annetto Studio del Mofaico , e l'altro al Lava-
toio di Palazzo porto dietro al Forno , igorga
le fue acque . Il ritorno del iòpraddetto Stallo-
ne va al Caiino del fu Abate Campana fituato
accanto S. Stefano ÜÝÌïÞ , ed Orto de' mede-
fimi Monaci.
_Nel Vafcone dell'anzidetta Fontana dell*
Aquilone eiìrte una Fittola d'onde cinque , la
quale riceve le acque in detta quantità , e le
conduce ai Palazzo della Sacr. Inquifizione ;
In detto Va icone prende l'acqua un Condotto
di tre quarti di diametro, e la conduce nella
Vafca di ibpra della Fontana de' Torroiidni, iti
cui diramano dalla medeilma i condotti, che
danno l'acqua ai Bollori, Padiglioni, Vele, e
Zampili' de'detti Torrioncini. Altro condotto,
dalia detta Fontana , conduce l'acqua alla Zec-
ca"» ed altro ne guida l'acqua per i Giuochi del*
t S              h
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3 0              ^HOVd Defìrkìan?
li Fontana delli Specchi. All' Abitazione del
Cuiiode della Zecca > ο ila .dello Zecchie-
re , vi va una porzione d'acqua prefa dal Con-
dotto de'Torrioncini, prima che faccia moilra.
Elìdono parimente nel Vaicene di iòtto di detta
Fontana de' Torrioncini quattro Condotti, che
prendono l'acqua dalla medeilma , ed uno di
effi la conduce alla SagreiHa di S.Pietro ; il fe-
condo alla Fontana della Piazza della Panet-
terìa ; il terzo al Cortile di Belvedere ; ed il
quarto alla Botte incontro la· Palazzina poita
nel Viale, che va alli Specchi j che poi da det-
ta Botte , unitamente con gl'altri va alla Fon-
tana Settentrionale della Piazza di S. Pietro ►
11 rimanente dell'Acqua poi, che avanza dal-
la iìiperiore indicata Vaica grande dell'Aqui-
lone , imbocca in una Chiavica , che la con-
duce alla Mola di Palazzo, dalla quale una por-
zione ne cala alla Zecca, e l'altra porzione
(corre alle due Botticelle polle dietra il Caii-
ne, a ila Palazzetto di Tio IV, ; dalle quali poi
fcende a far moilra alle Fontane del Teatro di
detto Calino , ed ύ Vaicone , ο Ha Vivajb e/I-
itente avanti il medefimo. In una delle fud-
dette due Botticelle evvi un Condotto, che^*
prende Tacq.ua , e la conduce alla Fontana del
Beveratoio iituato nello Stradone incontro le
RimeJe . L'Acqua, che fa moilra alla Fontana
del lopraddetto Calino , vien preia da una for-
iì:ctta prima d'arrivare alle dette due Botticel-
le , la quale poi fi divide in diiQ bracci , che
<lanno Γ acqua ai veloni, ed alla Statua delia
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'bel Vaticano i                  347
Cìbele iltuata in mezzo : come anche vi è una
forma , la quale conduce tutte -le acque della
Zecca, e sbocca in un lato del Vafcone della
medeiìma . Nella Vafca grande della predetta
Fontana eiiifono due Condotti di piombo di tre
quarti di diametro , i quali prendono l'acqua ,
e la portano alla Botticella polla nel Vi alone ,
che. va alìi Specchi, nella quale vi fono altri
due Condotti di maggiore diametro , che pren- '
dono l'acqua dalla medeiìma , e la conducono
a far moftra alla Fontana Settentrionale della
Piazza di S.Pietro: quali Condotti pailando
nel mezzo del Cortile di Belvedere, dirama ivi
da efli altro Condotto, che dà l'acqua nei quat-
tro Bollori Ìltuati nel Vafcone di fotto delkuj
detta Fontana di Belvedere : Dipoi in certa di-
itanza fi unifce ai mede fimi altro Condotto,chc
porta via intorni tanto del Giardino Segreto .
della Pigna,che della Fontana della Galera,edì
quella lòtto la Librerìa , andando tutti tre in-
fierac uniti a far moitra alla detta Fontana Set-
tentrionale della Piazza di S. Pietro. In una
Botticella pofta, dietro il Capannone, ο iìa Ca- ■*
fotto de' Vali d'Agrumi del Giardino Segreto
della Pigna , fopra la Fontana del Giardino
della Librerìa vi fono tre Condotti, uno de*
quali dì l'acqua alla fopraddetta Fontana dei
Giardino d.ila fuddetta Librerìa ·, l'altro alla
Fontana dell' Annerii ; e l'altro la porta alla
Botticella lotto il Circondario del Giardino,
dilla quale poi con un Condotto va alle Rime£
le limate pretlo la Fabbrica della Fonderìa de*
Ρ 6               Can-
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?4·8               Innova Definizione
Cannoni della Rev. Camera Apoftolica. Il ri-
torno della Fontana innalzata in detto Cortile
di Belvedere va in una Botticella poco diiìante}
nella quale vi fono tre fittole : una d'un oncia,
che conduce l'acqua ai PP. della Trafpontina;
altra di dieci oncie fi divide fra la Fontana di
Porta Angelica , ed altri Particolari ; ed altra
d'un oncia perfervizio d'una Caia in Borgo
Pio 5 e da quella di dieci oncie ne vengono de-
tratte tre per moftra della Fontana a Porta An-
gelica ; la qual Fontana reiìa lotto il dominio
e cura di Monfig.Prefidente dell'Acqua Paola,
e tutto il rimanente di dominio del Palazzo
Apoilolico . Nella Vafca della fopraddetta
Fontana altresì trovai! una fittola d'un oncia e
mezzo incirca, la quale prende l'acqua dalla
medeiìma, e la conduce alla Fonderìa della
Rev. Camera . Dai Condotti, che portano
l'acqua alla Fontana Settentrionale della Piaz-
za di S. Pietro , prima di iàlire , a pie di detta
vi diramano tre Condotti, uno de' quali con-
duce l'acqua al Lavatoio iìtuato nel Quartiere
delle Reali Guardie Svizzere ; Ρ altro la tra-
iìnettè ^alPOipedalè di S. Spirito con fittola di
oncie ledici incirca; ed il terzo d'oncie lei
all'Olpedale de5 Pazzi limato allaLungara.
Nella Tazza grande della ioprindicata Fonta-
na della Piazza , efiftono inoltre cinque Con-
dotti , fenza Moie , murati in un lato del Ba-
huilro diettaj uno de'quali conduce l'acqua,
Belle Cafe diS.Spirito; l'altro al Palazzo de'
Signori Conti Giraud 5 il terso alle Cale dei
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bel Vaticane ;                  34$
Rino Capitolo di S.Pietro ; il quarto alle Caie
della Rev.Fabbricà ; ed il quinto al Bollore in
cima della Fontana della Piazza di S.Giacomo
ScolTa-Cavalli. Nella Vafca della Fontana Set-
tentrionale di S.Pietro iònovi altresì due Con-
dotti fenza fittola , uno de'quali conduce l'ac-
qua al Velone pollo alla Catena di Ponte , dal
quale vi dirama un Condotto , che dà l'acqua
ai quattro Bollori di lotto della Fontana efiiten*
te nella Piazza Scoila-Cavalli ; e l'altro con-
duce l'acqua al Beveratoio della Piazza di
S. Pietro. Il Sig. Marchete Accoramboni ha
parimente una fìttola d'onde fei poila nella iò-
praddetta Vaica accanto i precitati Condotti ^
la quale tramanda I* acqua al Tuo Palazzo , ©
Lavatoio. Nella Tazza iùperiore della Fon-
tana fituata, come di ibpra il dille, nella..*
Piazza di Si Giacomo Scoiia-Ca valli, efiile un
Condotto, che porta l'acqua all'Oipizio de*
Convertendi : godendo il mede firn© Ofpizio
d'altro Condotto imboccato Bella Vafca di lòt-
to , il quale porta 1' acqua al fuo Lavatoio .
ΕίϊΛοηο altresì nella Vafca di detta Fontana ti·*. »
tri due Condotti, uno de' quali porta l'acqua
ai PP. della Penitenzieria di S. Pietro , e.l'al-
tro ai due Bollori fotto il Mafcherone della
Fontana fituata alla Catena di Ponte. Dal Coa-
dotto /che porta ai predetti due Bollori, dira-,
ma un piccoi Condotto, che dà Ρ acqua alla
Fontanella del Draghetto , fituata vicino la
Trafpontina . Prende l'acqua dal predetto
Condotto una-jSibJa d'oncie tre, la quaie rima-
t
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V bel Faticane *                   £$
differente (frattura degP accennati archi, ed il
fuolo un poco più elevato ; eiTendo ciò al cre-
der mio iùcceduto a fine di fotfenere i fuperiori
muri maefiri che dalli predetti archi vengono,
foiienuti nel piano di fopra della Gallerìa, e del
contiguo Archivio Segreto di Sua Santità . >
A capo di quella feconda iknza fonovi <hic altri
Archi dicontro alli antecedenti, li quali intro-
ducono nella Terza Stanza , lunga iòltajito pal-
mi trentadtie , che prende lume da due. fiheftn*
di contro, comTpondenti verfo il Giardino Bo-
fcareccio Pontificio. Sono ricoperte ambedue
quelle danze da volta a crociera, ο ila a lunet-
te da uguali pitture a frefco fregiata con nobi|
maeitrìa; vedendovi fi eipre ile dalla parte de·*
ftra le Quattro Cappelle , che tenevano i Som-
mi Pontefici ne' paifatitempi in Sr Maria Mag-
are
, in S. Croce in Gemfàlemme, nella Chiefis
di S. Maria del Popolo , ed in quella de* SS.XIL,
'•dpofidi
; e dalla finita in 5". Giovanni Latera^
no, in Si Vaolo
, in S. Sabina, ed in S+ Lorenz^
fuori delle mura„Nobil
Cornice in parte dorata*
che le ricorre attorno da tutte le parti, ferve
d'importa alle fuperiori Lunette* Sotto la me-
delima iìqìIq quattro rifpettive facciate fi fìpp»
gono dipinti altri Otto Concili, i quali conti»,
uuano la ferie degl'altri fuperiormente deiirittr,
Nella facciata a mano delira dell' enuncia
ta feconda ftanza rifiede grandiofa Porta, CPB
ìtipiti, ed architrave di travertino fcormqiati „
ed orecchiati, acuiiìfale per due gradini eoe
Scrizione impreifa nel dettò Architrave φ>
Β 6               men*
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g£ò             Innova descrizione
ne imboccata in faccia ia Chiefa della Trdfpon-
ima,
tramandando l'acqua al Lavatoio pollo
/òtto l'Oratorio della Dottrina Criitiana . Dal
Condotto iòpraddetto , che viene dalla Vafca
della Fontana Settentrionale della Piazza di
S. Pietro, e che porta l'acqua al Velone, vi
diramano altri due Condotti , uno de5 quali
dà l'acqua all'altra Fontanella del Draghetto,
di fopra enunciata , e l'altro porta l'acqua ad
una Cafi del Capitolo di S. Pietro , iicuata fu
la Piazza vicino al Colonnato , donatagli dal-
la S. mem. di Benedetto Xllt, Rimane attacca-
ta a detto Condotto una FiiloJa di mezz'on-
cia , la quale conduce l'acqua alle Cafe Nuo-
ve , ed Oratorio di S. Spirito, eiFendo prefa a
livello ; ed in Borgo Nuovo eilite la pietra di
livello . 11 ritorno della Tazza di fopra del Ma-
fcarone di Ponte , va dentro Cartello S. Ange-
lo ; ed il ritorno della Vafca di lòtto il ripar-
tile per il Lavatoio di S. Spìrito, e Bottega del
Telapiedi
polla accanto il medeiìmoLavatoio.
Aifunto alla Cattedra di S* 'Pietro il primo
d'Ottobre del 366. di Nollra E. V. il S, Pon-
tefice Damafo L : celiata la Perfecuzione dell'
Arriano Imperadore Cofianzo, e tolto lo Sci-
fìna d' Orficìw : rivolge tutti i fuoi vaiti pen-
fieri al rifarcirneito delle Chiefe di Roma , ed
in fpecie della Sacroianta Baiìlica del Principe
degi'Apolioli, con diifeccare cerc'acqua ,.che
danneggiava la Sacra Consone ·, e e >1 ritro-
vamento di nuovo , e perenne Fonte per uio
della medelìma , e per loliievo de' poveri Pel-
legri-
ni
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Del Faticano *                  ?5T*
leprini, che ad ella accorrevano ; come di ciò
rifuka dalla Lapide di marmo eretta nelfe
Grotte Vaticane, additata al TomJ.^rtic.j.
fcflpiti Ϊ fegucnti veri! latini citati dal Tom-
cioè *
Chmhant latice* Montem , tmeroqm meatti
Carperà multorm ànem, atquc offa »&»"*>
Ήοη tulìt hoc Damafns, communi legcfipultos
Τφ requiem trifles iterimi perfohere pajas -
Trotini* aggreffus magnum fupcrare Uborem
^ertt immenì dqecit crimine Montem ,
laim0icitofiriitatus^aTnr^
Skcavit totum quideqmd madefecerat mmof »
Inventi Fantem , pnthet ψ dona dutis.
lUc curami MercmusLevitateti*
Una tal magnanima imprefa , non v'ha dubbio,
che non eoihOe e fomma pena, e grave d£
foendio al Santo -Pontefice ; mentre effend*
aitretto di aprire il paifo, Pcr^TnffnJf
ritrovato, al Condotto in moki Cti da la W
mitadel ciglio fino alle radici del Monte afw
ne di conferire il libramento uguale dell a*·
qua , fu d'uopo , che il profondai nelle viice-
re di eiio, dove per cento palmi e dove per
feffanta , come apparite da un Chmfinoe^
«ente fopra terra nel Viale dell» ^ignaaddita*
tozìh vag.222 Jìfeflo i-Tm. Unata1^
è chiariflfma , e ialubre . La iua primiera or γ
gine fu , ed è anche al prelente , proflìma a.-
la Caia dell'Albergatore, dett» di ctonio*
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?$fc              %ηοόλ ttefcrìzloue
per la ftrada, che tende al luogo, volgarmente
denominato il Pidocchio, e dinante folo tre
quarti di miglio dalla Porta Fabbrica. Efiifono
ivi due Vene perenni della medeiìmaacqua,
una delle quali paita nel pozzo della foprari-
ferita Cafa, l'altra fcorre in poca diftanza da
un lato di eflfa ; ed unendoli ambedue entrano
allacciate nel Condotto antico quadrato , ο ila
forma , comporto di tegole , e mattoni ben pu-
liti, econneilì, cìi larghezza palmi quattro,
ε di altezza palmi dieci, il quale oggidì va ad
imboccare nel Bottino efirtente incontro laj
Fontana dell'Aquilone , fituata nella pendenza
dei Monte Macchiofo del Giardino Bofcarec-
cio. Quantunque quell'Acqua iìa in poca quan-
tità , depone nel letto, e muri laterali dello
ipeco il Tuo tartaro, non alabaitrino, come
, lo è di altre acque , ma comporto rimine di mi-
nuti fpruzzi crirtallini .· ciò che dimoftra la pu-
rezza , e la perfetta qualità dell'acqua : onde
a ragione il fopracitato Pontefice S.Damafo h
fé condurre per la di lei purità nell'Atrio di
S. Pietro . Durò tale Acqua a fcorrere limpi-
di (firn a fino all'anno 500. di iioiira falute : va-
le a dire nel Pontificato di Simmaco; indi fi per-
de, come io accenna il iòpraJodató Canonico
CaJJio
, dicendo non faperne addurre il giuito
motivo dello imarrimento , e ceiTazione della
detta Acqua , fé ciò foflfe , ο per rottura da
Condotto , ο pure per aridità di lua Sorgente :
Nell'anno 164$. fedendo nel Soglio Pontificio
InnQcmtÌQ X, ebbe queiH la bella forte di rin-
ye-
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pélPattern.               ffg
vcfùre h detta Acqua di S. Dama/o , come ài
ciò ne fa indubitata fede la di lui Iscrizione col-
locata iòpra l'Arco , che racchiude la Fontana
detta di S. Dama/o
nel Cortile delle Loggie dì
, Raffaelie
, denominato comunemente di S.JDs.*
mafo
, indicata nel Tom, IL· Cap.4.6, pag. 485*.
in fine, la quale ύ eiprime con tali parole ò
cioè:
*4quam Vaticani Collis Incerto ohm Capii?
Deerrantem
\Ah Damafo Inventari J
Scaturigine ad lavacxum T^pva Generai ionis (k
Fontem
Corrhatam B$rfus ^fmiffaf^
Innocentius X. Tont, Max.
Conquifitam B^paratamque *Ac Mire Trobatafft
Fonti P^ecens FxtrucJo J\efliiuìt
Vt in Orbe Jiq:ii$ Teregrinis ^Affluente
iJEdes Vaticana Suam liane Uaberent
Gemina Salubritate Gratius Hauriendam
*Λη. Domini MDCXXXXIX. Tont. Sui X.
Tal Pontefice pertanto , non iblo rintrac-
ciò la detta Acqua, e rifarcì il foprindicato
Condotto $ ma eziandio , laddove elfo sbocca-
va anticamente con altro tortuofo giro nel baf-
fo pavimento della Sacrofanta Baiìlica lenza
verun precedente ricettacolo a drittura nel Fon*
te , ordinò , che foife alzato il detto Condotto,
e prolungato fino al Bottino incontro la fopra-
deferitta Fontana'dello Scoglìo,o ila dell'Aqui-
lone-, fituata nel pendìo del Monte , come fu
diuioilrato al iuperiorC^.ia. diquefio $.Tom*
pag.
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»5'4             'JtyovaDefcrizfont .
pdg.22%. Da quello Bottino adunque vien por-
tata in un Condotto di diametro oncie Ìètte ,
fino all'altro Bottino iltuato dietro la Staila^
Grande Pontificia ; dal quale poi diramata ef-
fendo in due Condotti, l'uno di eiil conduce
porzione di detta Acqua al Forno di Palazzo ;
e l'altro con diverti bracci ripartiice la mede·»
ilma in molti luoghi, vale a dire alla Zecca.
al Vialone della Gioiìra nel medeiimo Giardi-
no, al Pilo del Gran aro , all'Abitazione di
Moniìgnor Sagriiia , alla Cucina delia Forefte*
ria , e Cucina di Sua Santità , terminando ili
una CaiTetta pofta in alto nel Cortile detto del-
la Camera . Dalla medeilma CaiTetta ritorce
il fuo giro , e con un tubo di quattr'once incir-
ca paiìa per la Cucina , ove anticamente fi cu-
cinava per i Dodici Pellegrini, che ogni mal·
tina mangiavano a quello Palazzo ; indi fa ne
bil comparfa nella lòpnndicata Fontana du
Cortile di S. Damafo: e di bel nuovo per iòt-
terraneo Condotto ne partecipano della mede-
iima la Cucina di Moniìg, Maggiordomo, e più
inferiormente l'altra Cucina di Moniìg. Gover-
natore del Conclave . Il Ritorno di quella Fon-
tana parta alla Cucina delli Emi Cardinali de-
critta al Cap. 40. del Tom, II. pag. 399., alla
ifcinza delle'Legna ; indi il va. a gettare^
nel Chiavicone comune di tutte le Acque di
Ritorno.
Il Ritorno di quella porzione , che, come
di Ìòpra fi dimoi Irato , ferve ad ufo del Forno
^podolico, con tortnoiò, e b^n lungo Con-
dot-
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BelPatkdffi:                  3 £5:
Sotto vi A comparire nel Paìaz2ó del Sacro
Tribunale ddV Inquifizione iituato, come di
ibpra accennammo ρ re ilo il Quartiere della»,*
Real Guardia de' Cavalleggieri, dove fa va-
ga veduta in un Fonte fallente Cu h prima Log-
gia del Cortile di detto Palazzo.
Il Pontefice orbano V1IU dopo aver coti
tante opere meravigliofe abbellita la Vaticana
Bafilica , e l'annetto Palazzo Apofiolico, come
fu dimoitrato al Cap.^y. ddT.Lpag. 148., e
all' Introduzione del Tom.lL pag.xxxu. in fin. $
Non pago altresì il di lui benefico cuore di ave?
proveduta Roma dì nuovi accrefeimenti dell*
Acqua Felice , e dell' Aequa Vergine, come
Io attera lo ipeifa lodato Canonico Cuffia, prò-
pizia, e fortunata congiuntura lo itimelo ezian*
dio con atto di fua maggior beneficenza a fieri-
dere le di lui pietofe mani al vantaggio de'iuoi
Popoli, col ritrovamento di nuova iòrgente
d'acqua limpidiiTima , ed aifai falubre } comu-*
nemente denominata dell'api. Circa Γ an-
no 1637. di noiìra fallite fotto il Portico Occi*
dentale del Cortile di Belvedere, il quale fer-
ve di iòitegno alla fuperiore Libreria , e Gal-
leria , e di paifaggio per via d'una agiata fa·*
L'ta modernamente felciata in calce , alle Car-
rozze , le quali paifano ai Cortile della Senti-
nella , ed a quello di S*£)amafo , e gialla lotto
l'Arcata di mezzo di elfo Portico , comparve-
ro indizj apparenti d'acqua perenne chiarifil-
ma , la quale trapelava.dalk Muraglia interio-
re , che foitiene il terreno del iopradeferitto
Stra,-
-ocr page 226-
É?*         ., Ê*** Defirìziont
Bftfteri^ild -2 ■' ' ed ai Gran Giardini
tS.3¥ °nnfic,° · Ne fu di c«> duo rag.
Ñ Éé™ «ce , ed egli torto ordì
Stradone ^^I"* talìi si "e! d«<°
e rfi H, f,i « nd G'ardino ' a fine ^ «ràfr
te delia Ñ É5'"6 5 C rinVem,ta fotto « Mo>
. «icano Ë'Ã Ô"' f ««fo» Giardino Va-
tM e rà *[f e-la '" P'CC0,e Ve"«« , rinato
«fot 1 d ti Ã",a f°rma fitUatldietro i!™"
do toHI ni > °h/ ' ePer mezzo d''"» Con-
- l'Arco Ô ^ '/" :utta incana!ata <»«««>
d, du?oni,-rT ^ÑËÌ. della capaciti
tt lÌn„» ç lia Perfe21™e. e qualità di det-
ta Acqua, fiata «trovata fquifitiffima ; ma al.
f condotrtare CT '·'riferit0 A™ þ Ê»
fadfrt? ™      Ñßegnne ÌdeC Per mem=>™ . 0
iibe™ A rant0beneficio' Premente dalla
Po„ efi e SD,PM 7menfa dcI
Cov^ta
h dfhhl;,
P1 adu,1<3«efcpra di mutavo-
Ani lT° 'narm?' '^gnofo Architetto tre
iSlf&T? Ie qua,i aI,"dend° alIe Á
fciu t'*?'' C*W piccole probo-
ftók f; ?rrfi,matt0
di e'iraere dalla Fl
Éffi „7fenl Ì kcri,ta,Ji«e Acque, che da
hthrt d |Ãð ' ,?>me ß ieSSe dai due verdi
te. u dal predetto Pontefice comporti, e fatti
fcplpire « Iap,da di marmo ali* detta Fouto
preeminente .-
•ani
-ocr page 227-
De! Faticano.                   $fy
Sfciiid mkarh \Apem, ψα mei deflorìbiìs bmrita
Sì Ubi melitam gutture fundìt aquam ?
Perlochè finanche a'dlnoftri la detta Acqua
ha conferva tofempre il nome d'acqua dell'Λρί.
Il Ritorno della medeiima vien goduto dai VP.
della Trafpontina , effendovi a detto Condotto
imboccato un'altro , che ne porta una piccola
porzione alla Fonderia della Rev. Camerali
Apoftolica.
Facendo altresì menzione ai altr'Acqua,
che come di iòpra fi di fife al Cap. 17., fa inoltra,
e igorga dalla Fontana innalzata in mezzo ai
Cortile della Real Guardia de' Cavalleggieri ;
naice quefta fotto il Monte nella Vigna , che'
fpettava una volta all' Eccma.Cafa Buoncom-
pagni , paflate le Fornaci, dove allacciata ri-
mane per Condotto di terra fino a Porta Cavai-
leggieri : entrando in un Pilo di marmo ad ido
ài
C'affetta poiìa in alto accanto detta Porta «
Quivi vien diilribuita in tre fittole , ima utile
quali conduce l'Acqua alla Fontana del foprad-
detto Cortile , e Giardinetto, fpettante au uno
«le'Capitani di detta Real Guardia, e fituat©
accanto il Portone del medefimo Quartiere ;
Altra porzione ne tramanda alla Fontana pub-
blica Sfilata accanto la indicata Porta della_,
VJita. li Bollore'di-mezzo poi, è porzione di
Ritorno della Fontana collocata nella Loggia dei
Cortile del Palazzo ivi anneflo della Sacr. In-
qmfizione. E finalmente una porzione del Ri-
torno della Fontana del detto Quartiere Cen vk
ΨΜ
Fornace del S&Marcbefe Riccardi difìrenze* ;
-ocr page 228-
i$S9 t         9(wvaDefirkiwie
Finalmente nel gloriofo Pontificato (iella
ià: mem: di Benedetto Xi'K , dovendoli rifarete
il muro finittro della grandiofa Scaia di Silfo,
deferitta in fine de] C?p.4 i.^g.428., che dal
Cortile di Belvedere iàglic all'Archivio Segre-
to , ed allo Stradone del Giardino ; lòtto i di lui
fondamenti fu rinvenuta una iòrgente d'acqua
limpidiifima , e perenne , la quale non avendo
il ìlio giulb , e doveroiò corlò , or qua , ed or
là ferpeggiando , veniva a corrodere il fuolo,
che a tutta la Fabbrica da quella parte ferve di
fondamento^ Fu per tanto incanalata in uru_>
Condotto di larghezza palmi tre in circa, il
quale pai&ndo lòtto il contiguo Portico , dove
ditte un chiuilno di forma quadra , iìtuato in-
contro il primo Arco aperto da quella parte, vi
fecando il detto Arco, ed in linea obliqua il
Cortile di Belvedere fino al primo Recipiente
di Chiavica, con cappello contornato rotondo
ricoperta ; indi imbocca in un braccio di Chia-
vicone , che prende li fcoli ad Giardino Segre-
to della Pigna , e di quello della libreria , co-
me fi riconofee dal Chiuilno dittante palmi
quindici dal iòpraenunciato Recipiente di Chia-
vica , per cui in eiTo umilmente tramanda le
lue acque.
La menzione fatta del predetto Chiavico-
ne, bailevole occaiione ci porge di decorrere di
?ltte..Ie, Chiaviche., e Chiaviconi maeiiri,
1 quali lervono per lo icolo delle acque piovane
delm<deijiio Palazzo Vaticano , ed anneifi
mi Giardini 5 come altresì di quelle, diedi
-ocr page 229-
Del P at team,                  $$£
ritorno dai Ìòprindicati Aquedotti, ivi vanno
a /caricarli ; onde brevemente dell'ime, che
t degl'altri iè ne accenneranno i vendici ilei, e
mifure . A piedi adunque del Vivajo collocato
fotto la Galleria, ο ila Portico"; che dirim-
petto al Palazzetto di Tio IV. fi folleva , come
fu dimoilrato al iùperior Cap. i2.pag. 232. ,
efiire un Chiavicone di altezza palmi fétte , e
larghezza palmi tre, e mezzo in circa, il qua-
le in le raccoglie tutte le Acque delli icoli de*
Viali del Monte Macchioiò, e della parte Me*
ridionale del Giardino ; Mentre l'altra porzio-
ne di icoli, che ne icorre , come altra volta fu
accennato, da quel declive Viale fituaio ac-
canto il Giardino Segreto degl' Agrumi, di
porzione dell'erto viale del Recinto, del Cor-
tile degl'Archivi, e della parte lùperiore dello
Stradone $ va a racehiuderfi in quel Chiuiìno ,
che eiìile iòpra terra, ed a livello di detto Stra-
done , indicato al fuperior Cap.13. pag.264. »
e paiTando fotto il Giardino Segreto della Pi-
gna , vù ad imboccare in altra Chiavica s ο iìa
Condotto efillente nel Giardinetto della Li-
breria , per cui poi al fopradeferitto Chia vico-
ne nel Cortile di Belvedere eilftente fi comu-
nica, le .altre acque piovane inoltre, che ne
feorrono lòpra terra dal Monte della Panette-
ria , e Forno Apoilolico, tutte vanno a rac-
chiuderli in altro Recipiente di Chiavica fitua-
to accanto il Portone ad Cortile della Senti-
nella , come dimoiirammo al fuperior Capi»
toh
14. /^£.287., ed ixi ieguito nel Chiavi-
cene
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5 β                l^uova Descrizione
mente — '•Archivio Vaticano del Tontefice Va&->
lo V.
, fopra di cui eiìfte un Ovato fcormciata,
intagliato , ed in parte dorato con meniòletta
lòtto, ove collocato refta il Bullo di metallo dei
detto, Pontefice, e per effa da quella parte
all' Archivio Segreto Pontificio Γι ha il princir
pale , e nobile ingrefl© .. Alli Iati della mede-
fima Porta ièorgell a colori dipinto con copia di;
figure il Concìlio Lateranenjb Uh celebrato fette»
il Pontefice ^Aleffandro 111. dell' antichiffim*
Famiglia: Ba>ndinellti della Città di Siena, e Vini»
peradorFederigo L.r
comma Ifcrizzione Latina
per parte al: di ietto collocata , efprimente ; la
prima ^ cioè alla delira die lòtto il Pontefice
^ileffandr.o lll*r el? Imperadov Federigo L. i cor
flumide'JLaici,, e de» Chierici vengono· rifor-
mati ,. e.reftimiti all'antica difciplina 5 efulb.
finite y che-fotte» il detto Pontefice ,. e riferito·.
Imperadòre furono condannati gì' Eretici Wal·-
denfi",. eCathari, e proibiti l Tornei. Segue-
nella; Terza- Stanza parimente nella delira fac-
eiataaltra Porta con Pipiti ed: architrave di tra-
vertino^ {corniciati ^ e nome di Τ dolo V. icolpir
toinell? architrave', la-quale dà l*ingretTo* alle·
fianze Ìltuate a delira delle Librerìe Paolina.,,
Alefiàndrina „ Clementina , e. Muièo Profano?;;
edlaffiliati parimente di detta Porta il icorge di-·
jpwti® ili: €oncilio Lateranenft' IP. iòtto> Innocen.-»
zikiM^v
e Federico Il-lmptradore T il di cui ίϊ~
g^LÌfieaio> fideiùme dalla iòttopoila Iièrizione ,,
cine è di qua j> e di là da detta porta y elprimen»
te » ckeiktQ ϋ detti Pontefice, ed Iniperado*
re
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■^eo              *&(μο4λ Befèriziotifr
cone e&tente nel Cortile di Belvedere il fera*
dicano.
Ma ripigliando l'interrotto difcoriò dQÌ fo
g>rindicato Chiavicone , quello Teca obliqua-
mente il baffo Teatrino , ed il Parterra ivi fu£-
feguente, come iì riconolce da un Chiuiì-
110 di pietra in forma quadra efiilente a pie
della Spalliera, e ditate iòltanto ièttantaquat-
tro palmi dall'imboccatura del gran Viale, che
al detto Parterra conduce. Indi traverfa il Via-
le del Recinto vicino alla Fontana delli Spec-
chj, e traverfando lo Stradone per linea rett3,
vicino alla Vafca iituata incontro la terza ri-
sneffa , ove diiìante undici palmi da eiìa fi tro-
va altro chiuiino di pietra iòpra terra : Fa il
medefimo Chiavicone una cafeata di circa M-
fanta palmi ; ed imbocca in altro Chiavicone
di altezza palmi dieci, e mezzo , e di larghez-
za palmi fei, e mezzo , che traveria. il Portico
Cotto la Libreria , come fi riconofee da un pic-
colo iportello di legno efiiiente nel muro mae-
iìro di detto Portico , incontro il primo Arco
aperto. Quivi tagliando obliquamente tutto il
Cortile di Belvedere dal iòpraenunciato Chiù-
fino , dittante dal primo Recipiente di Chia-
vica per quindici palmi fino ai Portone, che
dà PingreìTo dalla parte de'Prati al Cortile pre
detto: qual Chiavicone altresì riceve tutte le
ncque , che vengono raccolte dai fei imbocchi
di Chiavica fituati nel medefimo gran Cortile»
Corteggiando eziandio il fopraddetto Portone,
ave yicino alla colonnetta Ììnitfra del medefi-
-ocr page 232-
Del Vaticano.                  ?<5t
ino iì fcorge altro Chiufino di forma quadra ,
e ipranga di ferro al difopra, feguita il Tuo
corfo radente il proifimo Prato , come fi rico-·
nofce da altro Chiufino ferrato da cappello ro-
tondo , efiilente dirimpetto alla Loggetta 'dei
Cuiìode dell'Armeria · Quivi il -medeikno
Chiavicone lì profonda per otto palmi,éome fi
fcorge dalla gran calata , e mormorio dell'ac-
que, che ivi impetuofa mente cadono; e fegui*
tando il ilio dritto corfo fino incontro il Portone
del Giardinetto della Fonderìa , ove efifle altro
Chiufino quadro , traveffa la Strada màeilfa ,
e va ad imboccare nel fecondo Cortile delle_3
Guardie Svizzere » In tallito, e poco dittante
dal Portone , ove vedeil altro confimii Chili»
fino quadro, fa gomito, e gettando*! da-ll'op*
polla parte , palla aldi/òtto della prima porti-
cella delle fuperiormente indicate abitazioni *
Con traveriare eziandio il terzo inferìor Corti*
le ; ore incontro il Palazzetto del Capitano dì
dette Guardie , re ila eh info da grolla grare^>
di ferro ; denotante , che fino al detto fegiro
reità il deicritto Chiavicone iòtto il dominio^ t
direzione del Palazzo Apolfo'lico s di cui ne fa
teftinionianza il rotondo Chiufino elidente £o-
pra terra nella metà del riferito Cortile, rima-
nendo il reilance dtl detto Chiavicone lòtto la
cura di Monfignor Prefidente delle Strade :
mentre traverfand > il fopraindicato Pozzetto
delle Svizzere Milizie , e ritorcendo a finiitra
del Borgo di S» Anna, va di bel nuovo ad im-
boccare nella itrada maeftra di Borgo Pio ; ed
TomJLU
                       Q^             
-ocr page 233-
%6%               ^ltiova Defcrlzionè
alla fine dì efla traverfando il Borgo S.Angelo,
il diiìende al Vicolo del Villano, ove efifte il
nuovo Edilìzio della Vallonèa ; e finalmente fé-
cando la Piazza di Ponte S. Angelo' fen corre
ritorcendo fotto il nuovo Ofpedale di S.Spirito,
e va ivi a Icaricare ìe fue acque nel Tevere .
Meritava al certo un cosi vailo, e Real Pa-
lazzo di eflfer delineato da altra efperta , e non
così rozza penna come la mia j mentre la fua am-
piezza lenza paragone con qualunque altro , la
fua nobiltà, che non la cede a più fuperbi Pala-
gi, i quali dagl'Eroi della Romana PoiTanza fu-
rono innalzati in quella iiteifa Capitale ; la fua
magnificenza e iplendidezza,divenuta per tanti
Secoli l'oggetto ammirabile di tutto l'Uni ver-
iò , gli hanno prodotto il pregio, e quell'alta
(Urna, che meritamente fé gli compete. Tale,
e tanta è la Ìùa vailità ed ampiezza, che ben
fi comprova da quanto fu accennato nell' Intro-
duzione del fecondo Tomo, mentre tutto il Pa-
lazzo cogli anneifi Giardini fi eltende per
Rubbia ventiquattro di fupe.rficial Terreno,
fenza punto computarci la Pontificia Zecca , il
Forno, ed annelfo Mulino , i Quartieri, ben-
ché lontani, in di lui guardia desinati, quali
iòno appunto i di fopra deicritti de'C galleg-
gi eri , dei Soldati Reggimentarj, delle Co-
razze , e delli Svizzeri al medefim.) congiunti·
Quale litorico (premeTa però fempre la ves-
tii ) ci addita eierfene trovato mai un limile
compoifo di Quarantatre lèparati, e diitinti
Appartamenti, comporti chi di undici, e tre-
-ocr page 234-
bel Vaticano»                  363
dici Stanze , fette di elfi di quìndici ; quattro
) di dieiaiTette ; otto di ventidue , e di ventitré ;
altri di ventinove, trentatre, trentacinque»
\ trentanove, e fin diquarantafette, e quaran-
tanove ampie Stanze ; oltre cento fedici fepa-
rate altre abitazioni compone chi dì due, quat-
tro , e cinque itanze per ciafcheduna , e le abi-
tazioni del Cortile degl'Archivi in numero di
ventotto, del Palazzetto della Zecca di venti-
tré ftanze comporto, del Forno Apoitolico in
numero di trentatre, del Quartiere de'Caval-
leggieri di duecento nove, e di quello delli
Svizzeri in numero di cento e ventidue itanze
abitabili? Nonilaròquì a ripetere l'ampia^»
eilenfione delle due Cappelle Siltina, e Paoli-
na , la prima di cento ottantatre palmi di lun-
I ghezza, e la feconda di cento ventotto ; di
venti grandiofe Sale, di lunghezza di palmi
cento cinquantafei, come lo è appunto la Sala
Regia ; di dugento palmi, come ίί icorge nei*
k Sala Ducale ; di cento ieìTantadue quella
delCentauro; di centofei palmi, quella del
Gallerione , oltre altre,, che pattano la ièttan*
tina , e l'ottantina , come lo ibno, la Sala de'
Pontefici nell'Appartamento Borgia , dell'Emo
Segretario di Stato , della Clementina , del
Conciibro, di Coitantino, de'Palafrenieri,
della Bologna , di Monfignor Segretario di
| Coniùlta, del Palazzetto d* Innocenzlo Vili*,
j delle due nel Palazzetto di Tìo IV. in Belve-
dere ; e finalmente dello Stanzone della Fio-
rerìa de* Velluti : una volta vecchia Libreria
Qj                   di
m.
-ocr page 235-
264                *fytova Defcriztone
fi Sìflo IV., di lunghezza palmi cen loie i, con
aitre tre contigue ampie ihnze, che la mede-
dTma componevano. Che dirò delle tredici va
ite itanze , che formano il completò della»*
odierna Libreria Vaticana , compoite chi di
trecento dieiaiTette palmi di lunghezza, di due-
cento novantotto 5 di duecento ottantatre , di
cento ventin©ve , dì cento undici, e cento cin-
que , e le altre che oltrepafifano la metà del
centinaro? E non baita al certo, che in com-
prova di ciò ometta l'elleniìone dei tre Piani
delle Loggie di RafFaelle ; quali hanno di cir-
cuito novecento ventinove palmi, delle va-
ittifime quattro Corsìe della Galleria , la pri-
ma di lunghezza palmi cinquecento quaranta,
la feconda di dugento trentafei, la terza di
cento trenta, e finalmente la quarta di trecento
feiTantun palmo . A che vale che io rammenti
il lunghiiiimo iito occupato dalla prima Corsìa
dell'Armeria confidente in feicento feiTantafei
palmi, della feconda a due Navate comporta
di duecento ièflantun palmo , della Selleria di
cento otto palmi, e di altre due , che rie oltre·'
pallano i ièlìanta : quali tutte iòno irate da me
numerate per una foi tanto , e diitinta ita η ζ a ?
Che dovrò dire degl'immenil Corridori, alcu-
ni de' quali il elìendono , come iàrebbe quello
del Paifeggio , per dugento venti palmi di lun-
ghezza , il Corridore de* Chiariicuri per cen-
to feiTanta palmi ; quelio de' l'ette Archivi del-
le Congregazioni è. di eiìenibne di dugento
trenta palmi j e finalmente quello delia Cleo-
pa·1
-ocr page 236-
bel Mattane*.                36$
patra, ο ila della Libreria è dì lunghezza pal-
mi mille trecento e due : da me numerati alla
rinfufa nel novero dei cento novantafette Cor-
ridori defcritti ? I Cortili, di· Belvedere di cin-
quecento fettanta palmi, del Triangolo , ο ila
de' Falegnami di cento dodici, della Senti-
nella di cento ed uno , del Portoncìno di Fer-
ro di ottantanove, di quello del Pappagallo
lungo novantuno r del Marefciallo di novanta
palmi, di S. Damalo dì dugento ottantotto, dì
Moniìgnor Maggiorduomo di novantaquattro
palmi, della Camera di feifanta palmi » del
Torrione di centocinquanta palmi f del di lui
interno Cortiletto- di trenta palmi ; del primo
della Ruota di cinquanta ,. del fecondo di pai-·
mi fefifanta ;, del Tinello di cinquanta palmi *
di quella delle Statue di centoquaranta , de-
gli Archivi di dugento fetfantadue, deJIaPìaz·- "'t
zetta della Panetteria di cento ottanta palmi j ·
e finalmente di quel della Fafcinara di ottanr*
tadue palmi : unitamente con gl'altri, e Pen·*
fili, e del Forno ApofloHco , della Mola, delli
Quartieri de'CavàHeggieri, e delli Svizzeri?
Forfè lo Stradone y che divide il Palazzo dai
Giardini di eiteniione palmi cinquecento fei»
fante 5 lì ftupendi Viali del Giardino Bofca-
reccio, quali fi avanzano chi ai numero di no*
vecento e più palmi* chi dì mille * e cinque-
cento fettanta , e di mille e trecento dieci pal-
mi : come fono quelli della Giofira,, fopra i|
Doriò del Monte Macchiofo, e della fuperioj
^igna,. mi farà aicritto ad ampoUo/a proIIC-
-ocr page 237-
3 66              tytwa Defcriziótté
htà per farne conofcere rincontra/labile cer-
tezza del mio affunto > vale a dire della fan*
ampiezza ?
Siami ancor permeilo in comprova di fua
Magnificenza Γ addurre le più itupende Pit-
ture di tanti eccellenti Maeftri fparfe in più
di cinquecento fra Cappelle , Sale » Stanze,
Gallerie , e Loggie , che Io compongono ;
Le vaghe dorature , e Stucchi, di cui vanno
le medeiime adorne 5 il prodigioio numero di
dugento feflfanta Colonne , otto delle quali
di Pavonazzetto , due maeitofe di Porfido ,
due di Verde antico , tredici ,di Giallo anti*
co j due di Cipollino » quattro di Bigio, fet-
tantacinque dì granito Orientale ; ed il ri-
manente di travertino, che in diverfi luoghi
l'adornano. I prezioiì Manufcritti in numero
di Trentamila novecento quaranta : trafcor-
fendo l*altro prodigiofo numero di ventifei mi-
la fettecento fettanta de'più rari Libri in.j>
iftampa di fua prima Edizione , che nella Va-
ticana Libreria fi confervano, Li prezioii Ar-
redi Sacri della Guardarobba Segreta Pontifi-
cia ; i più pregievoli Metalli , e preziole
Gemme, che li cuilodifcono nei due Mufei Sa-
cro e Profano : Gli Arazzi teffuti in oro e fe-
ta dellMncomparabil Raffaelle . Leprodigio-
fe Fontane del Cortile di Belvedere , di S.Da-
maib » della Cleopatra , della Galera , del
Giardino Segreto della Pigna , della Scala di
Bramante nel Giardino della Libreria, dell
Aquilone s de' Torrioncini, delli Specchi, del
-ocr page 238-
bel Vaticane*                 367
Palazzotto di Pio IV., e della Piazzetta del·-
la Panetteria. Le dotte Ifcrizioni marmoree
Latine , ed altre , che al numero di trecento
ottantanove , e più fi leggono fparfe in quello
così maeibiò Palazzo. Le quindici più fcelte,
ed antiche Statue produzzione de' più eccel-
lenti Scalpelli Greci, fenza punto far parola
di altrettanti e più Modelli di Stucco, opere
de'noftri illuftri recenti PrafeiTorì. Le Tazze
di Granito àeìL· iòpraenunciate Fontane ;
i marmi rari nelle pareti,e nei pavimenti delle
rìfpettive Cappelle, Sale, ed altre Stanze, che
il fcorgono5pur troppo a farne riiplendere dovì-
ziofamente la di lui magnificenza ivi concor-
rono . Che dirò della di lui Nobiltà per tanti
Secoli delibato eifendo in Refidenza de'Som-
mi Pontefici, e della numeroia fua Corte ?
decorofo alloggio di tanti Imperaradori, Regi»
ed altri Periònaggj illuftri, che ivi ebbero la
loro permanenza , come ciò fegul nell' an-
no 800. di Noftra falute in tempo di $. Leo~
ne IÌL
il quale con faflofa pompa in elfo ri-
fece , e fplendidamente trattò Ρ Imperador
Carlo Magno. L'anno 1200. da Innoccnzio Iti,
vi fu accolto Tktro H, % di ^Aragona. L'an*
no 1409. nel Pontificato di *Akfj\mdro V, nel
medefimo per lungo tempo fu trattenuto con
il fuo numeroib feguito Lodovico %e di Sicilia·
L'anno 1452. furono parimente ivi accolti
Federigo IV. Imperadore, e Γ Imperadrice Eleo~
nora
fua moglie da T^ìccolò V. Del 156*1.
Th IV· con iòmma fplendidezza ivi ricevè il
»0.4              *«-
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16È tyiova Jbekrte. del Faticano,
Duca Cdfìmo de Medici
unitamente con la Mo*
glie > e Figli * E finalmente 1* anno ! 744.
1* odierno I{e Cattolico Carlo I1L dal Pontefice
Benedetto ΧΙΫ* a lauto pranzo ivi fu trattato ;
non taran bailevoli a fempre più aumentarla ,
ed accrefcerla ? Dunque la Nobiltà , la Ma-
gnificenza , la Valuta del fbpradeicritto no-
firo Palazzo Vaticano., lo hanno fenza- dub-
bio fatto fàlire a quel fupremò grido, e pre-
gievole Nome, che predo tutte te Genti ia*
delebile ancor rimane .
IL FINI.
IN-
-ocr page 240-
INDICE **
Delle Materie contenute nel Secondo r
e Terzo Volume.
Si avverte che li Caratteri Tdhfipijficano To-
mo Secondo ι
T.III.5 Tomo Terzo. I Carata-
teti Rimani u
n« in. &c. indie ano lapriwafe*
gnatura della Trefazióne
, ed Introduzione »
Vvdfterij'co * , dìmofira che le Stampe di eia
che fi deferire
, ritrovanfì preffo la Calcogragm
della Reu. Camera ^poflolka-
A
Abele Τ.ΪΓ. pag. 3 r.
AbimeleccoT.il. 13 r^
Abiron XII. 35.
Abiilini-Regno T.IL348-
Abitazione del Cavallerizzo di Sua Santità
T.II. 11-, del. Primo Maeiìro di Cerimonie
T.II. 71-, d'un Gentiluomo dell'Emo· Prar-
Datario T.II.71., dei Chierico della Cap-
pella Comune T, IL 72.,. d' un Cappellano
dell' Emo Pro-Datario. T.II. 73.., del.Con»
fe flore della Pontificia Famiglia T.II.. 74.*
dello SportaroLo dell'Emo Segretario di Star»
to T.II. no*
Ab nazione della Famiglia del? Emo.Pn>Da>
tario T.II..11-2·. « d'un Gentiluomo dell'Emo»
Segretario di Stato T.II.. 11 3.,, de'CappeL-
Lani del detto Emo Segretario di Stato XIT.
irò.,. della Famiglia del detto Emo T.IF*
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Del Faticano»                    g7
re furono condannati gP errori delineate Gìoac*
chino
. Fu inabilita la Crociata, e la Guerra da
intraprenderfì per il ricuperamento delia Santa
Città di Gerufalemme . Di fianco al detto Con-
cilio eiìibno altre due pitture , una delle quali
rapprefenta la Viilone eh1 ebbe dormendo il
detto Pontefice Innocenzo 111. dì S. Francefce
à'tAffifi
, il quale iòpra gP omeri iùoi reggeva
la Chiefa Lateranenfe ; e dalP altra vedefi rap-
prefentato 5". Dcn.enko con feopa in mano , indi-
cante la qualità d'Inquiiìtore di S. Madre Chie-
fa , che fa bruciare i libri degP Eretici ; ed al-
la di cui iniìnuazione fu moifa guerra contro gli
Eretici Albigenii, come il deduce dalle fotta-
polle Ifcrizioni. Profegue nel vano tra le due
fìneiìre il Condilo di Lione L celebrato fotto il
Pontefice tnnocmzio IV., in cui Ρ Imperador Fe-
derigo
fi. fu dichiarato nemico della Chiefa , e
privato dell' Impero ; fu inabilita la ricupera-
zione della Terra Santa : desinato Capo della
Spedizione Geroiolimitana S. Luigi Kg di Fron-
da :
e finalmente i Cardinali dì S» Chieià £iin>
joo iniìgniti della Saera Porpora, e dei Cappel-
lo roifo ; ciochè iì deduce dalla fottopoila licri-
2Ìone . Meli' altra tettata di fianco dalli lati del-
la Porta ornata anch' effa di itipiti, ed architraf
ve di travertino feorniciati, la quale dà Ρ in-
greifo ali1 altra Coriìa iìniftra r ove eiìiìono le
Librarie Siiìina i Aleifandrina , Urbana , ed il
Musco Sacro, vedeiì dipinto il Condito di Liof-
ile 11.
celebrato da Grrgorio X , in cui fu coin-
chiu&P unione delle due Chiefe Greca, e Lat-
tina y
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37*               INDICE
uS. 122. , del Credenziere della Forese-
ria T.II. 176., della Famiglia di Monfignor
Segretario de Brevi a Princ. T, II. 315".,
d'un Aiutante di Camera di S.Santità T.II.
324., del Barbiere dì S.Santità T.II.324.,
d'un Gentiluomo dell' Emo Segret. di Stato
T.II. 328., del Sotto Guardarobba di Sua
Santità T.II.3 30., d'un Cameriere Segreto
di Sua Santità T.II. 566., del Chierico del-
la Cappella Segreta di S.Santità TJI.373.,
del Cuoco della Foreilerìa T.II. 449., del
Sotto Foriere T.II. 3 67., del Capo Fiorie-
re T.II. 468., del Cantiniere di Palazzo
T.II.483 , dello Spenditore di Sua Santità
T.II. 483., dello Sporcarolo di Palazzo
T.IL484., degl'Aiutanti di Camera dell'
Emo Segretario di Stato T.II.489., d'uno
Scrittore della Segretaria di Coniùlta T.II.
SZì' ì del Sotto Segretario di Coniulta_j
T. II. 536., d'un Gentiluomo dell'Emo
Pro-Datario T. III. 7., d* un Gentiluomo
dell' Emo Segretario di Stato hi 7.1 del
Segretario dell' Emo Segretario di Stato
hi 8., d' un Cameriere Segreto di Sua
Santità hi 9., d' un Minutante della Se-
gretaria di Stato hi ι ο., del Coppiere^
dell' Emo Segretario di Stato hi 11., d'un
Cappellano Segreto di Sua Santità hi 105Ό
del Segretario dell' Emo Pro - Datario ivi
109., d'un Cappellano del detto Emo Pro·
Datario hi in., del Credenziere di Sua
Santità hi 114., del Cavallerizzo dell'Emo
Pro-
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DELLE COSE NOTABILI. 571
Pro-Datario TJIT.i 16., del Maeitro di Ca-
mera di detto Emo ivi 118. ·, d'un Cappella·*
no Segreto di S.Santità ivi 15°· > d'un Scrit-
tore della Segretaria de'Brevi ivi 182., del
Giardiniere ivi 183. , di quattro Scrittori
della Segretaria de' Brevi, e Indulgenze^
ivi 103. f94. ■> del Cuitode de* Cancelli
ivi 278., delli Scopatori Comuni ivi 28®. »
de'MuIattieri, e Garzoni di Stalla ivi 308«*
del Primo, e Secondo Cocchiere della Muta
Nobile ivi 3®$·, del Baccalaro, ofiaMI-
niitro della Biada ivi 318., delli Mulinari
di Palazzo ivi 321., della Fontaniere di
Palazzo ivi 321., dell' Ortolano nell'Orto
del Cavallerizzo ivi 321., de'Cavalleg-
gieri, e loro Ufficiali ivi 323., delli Sviz·*
zeri, e loro Ufficiali ivi 331.
Abramo T.II. 130.131. 220.255. T.IIL
28. 142.
Abruzzo T. IL 281.
Acqua Paola T.IIL 122. 342., di Bracciano
ivi 218., di S.Damafo ivi 215.342. 3 50.,;
dell'Api ivi 342. 355. 357., Trajana ivi
343. ì del Quartiere de'Cavalleggleri ivi
357., dello Scalone del Mangano ivi 358.
Acquedotti T.IIL 342.
Accoliti di Sua Santità T.II. 00.
Accoramboni Marchefe T.IIL 349.
Adamo T.II. 31. 129. 227. 254.255. T.IIL
27. 3t.
Adelberto T.II. 22.
Adige-Fiume ivi 274.
Q_6             Ad**
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372               É Í D I C E
Adorazione del Vitello d'oro T.II. 35^
Adorazione de' Re Magi Ô.Ð.. 86. 13 7. T.III.
142.
Adornamenti, di pitture., e di marmi del Mit-
ico Profano T.III. 71.76*.
Adriano L P. T.II.S4. Ô .III. .2.6*58.-92*
Adriano IL P. ivi 27'-.
Adriano IV. P. Ivi 92*
Adriano Impera dorè foi- 12 7.. 20 ê
Adultera T.II. 144. T.III. 244*
Affrica T.II* 346. 347*
Agapito II. P. ivi 22*
Agar -i?w 131.
S. Agata V. e M. ivi 27®*
S.Agatone P. T.III. 26*
Ageiandro ivi 126*
Agnello Pafquale mi i$f*
S.Agnefe V. e M. T.II. 286".
A gn us Dei T.I É. é ç é.. 246.44 ã, 45 3. Ô.. IIL
311.
AgoftinoNifo daSezza T.III. xxxvr»
Agoih'no Abb. Taja T.ILxxxix. 33.99*129.
Ô. ÉÉÃ. 1 f i·. 122. 124. 143.243.255*
S.Agoilino T.II.47*49. 184.,223. 240. 307.
T.III. xx. 44. 46*50.51.-52..65.,
Agoftino Saporiti ivi ni..
Agricoltura T.II.. 218*
Aiutanti di Camera di S.Sanrità ivi 11. 324..
Aiutanti di Camera dell' Emo Segretario, di
Stato ivi4.89.,
Alabardieri di Monilgnor Governatore .dei
Conclave zW 541.
ÀÌ.Mio T.III. 52.
                                    Al-
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DELLE COSE NOTABILI. 3.75
Albergatore di S>Antonio T.IL 351-
Alberto Sforza imi $68.
Alberto Canonico Caffio· T.IIL 342.3 5 t*l$$+
Alberto Re de' Romani ivi 90..
AI bertucci da Urbino TJI. 1.73..
Albino T.III. 5 r.
Alcibiade T.IL 224-.
Alcorano ivi 34.
Alexandria d'Egitto Ô.ÉÉÃ. xxrr..
Aleffandro S.evero Imperadore ivi raviif*.
S.Afeffàndro-I. P. T. II. rto„
Aleffandro. IL P. &i ili..
AleffandroIII. P. T. IL 24.25..257·., T. IFL
3 <5. 91. 327.
Aleifandro Õ. Ñ. T.II.XX. T.III. 367.
Aleifàndro VI. Ñ. Ô. IL xxnr.xxx.-44. ^2-
85. 87.88..S9. 403.439. 410. 418.-437»-.
446". 449.. 'F.IIL 314. 338-
Aleffàndro VII. P. TJLxxxu. xxx.ni. 1.6.,
io. 12. 13. 68.-151. 152. .i6j.284,-T.ÌII.
xlv. 13..49.90., 92. 96. 1-58. 265. 29.7*'
298. 301, 337.
Aleffandro VIII. P. T. II..xxxiv. 65.. T, IIL.
xlv. 65.,
AleffandroCav.Algardi T.II.xxxm.99.4S6Y
Aleffandro Filippi detto Sandro. Botticella
mi $5.$6. 37.
Aleffandro Magno ivi 181.
Aleffandro Card. Albani T.III.. 17. 74.
S. Aleffandro-Vef., e M.wìxxv. 24.
Aleffandro Gregorio· Mareixefe, Capponi T.IL
xxxvi. T.III. 34.
Alfa-
»
-ocr page 246-
$74.                INDICE
Alfabeto Ebraico T. III. 28. Siriaco-Ebraico
moderno-Egizzio-Frigio 29. Greco-Fenicio,
Latino 30. Etruico-Armeno-Illirico 30.
Alfoniò Duca di Portogallo mar*
Altari di marmo fatti erigere da P. Benedet-
to ×ÐÚ. Ô. II. xxxv. 4i. 9^. 184. 238.
303. 497. T.III, 140. r6g.
Altare di marmo della Cappella di Monfignor
Sagri ita T.II. 47., della Cappella Paolina
T. Il, 58., della Cappella di Giulio III.
T.II. 204., della Cappella dell' Emo Se~
gretario di Stato T.II. 120., della Cappel-
la Secreta di Sua Santità T.IL 168,
Altercazione di S. Michele Arcangelo con il
Demonio ivi 36".
Alvergna Monte ivi 172.
Amara Monte ivi 348.
Amanno ivi 33.
Ambafciadori T.II. 184.240.25*4. %$6*10º·
T.III. 43.46'. 52.
America T.II. 346*.
Ammiano Marcellino T.III. xxir.
Anacreonte ivi 6*4.
AnaiWIo Bibliotecario T. II. xviii. T. Ili»
XXX'.
Aneli ile T.IL 228.
Ancona ivi 267. 274.280.
S.Andrea Apoilolo T. II. 41. 140. 26^ 294*
T.III. xxx'.
Andrea Contucci T.IL £8.
Andrea Procaccini ivi 173. 285·
Andrea Lilio T.III. 46.
Áð-
-ocr page 247-
DELLE COSE NOTABILI. 37$
Andrea Mantegna T.III. 143.
Angelici Cori T.II. 3 $'4.
F.Angelo Monfignor Rocca T.II.48.T.IIL20·
Angelo Marchefe Gabrielli T.III. 58.
Angelo Maria Cardinal Quirini T.II. xxxvr»
T.III. XLVHi.68.
An. Seneca hi 65*.
Anicio Manlio ivi 50.
Anna T.II. 267.
S.Anna ivi 286.
Annali Eccleilailici T.III. 32.
Annibale Card. Albani ivi 302.
Annibale T.II. 279.
Annibale Caracci ivi 24.1.
SSma Annunziata ivi 85.240.248. T.III. 141*
Anno T.II. 340.
                                    *.
S.AnteroP. T.III. xxvn.
Anticamera de'Cavalleggieri T.II. ι6\., de'"
Buflòianti T. IL i6i. , de' Cavalieri di
Cappa , e Spada T.II. 162., de'Camerieri
Segreti T.II. 163.
Antifonari T.III. 3*.
*Antinoo ivi 127.
Antioco T.II. 219.
Antonio Tempeiìa T. II. Γ52. 25*4. 284. 312.
3S>
Antonio Labaco T.II. xxxv.
Antonio Sangallo T.II. xxxv. 12. 13. $8.
T.III. 170.
Antonio Viviano da Urbino TJI. 174» ;
S.Antonio Abbate T.II. 184. TJII. 142.
Antonio Card. Barberini T.II. 202.
S, An-
-ocr page 248-
ίΤβ                INDICE
S.Antonio dì Padova T.II. 258.. 264U ι
Antonio Danti voi 284.
Antonio Card. Carafa T.III. 25".
Antonio da Urbino detto il Sordo ivi 46^
Antonio del Pollaiolo ivi 1 56*
Antonio Gregorihi ivi 1 76*
Anicio ivi xxxin. so*
ApocaIiflTeT.il. 175.
'Apollo ivi225.227. T.III. r2g. 24r.
Apollonio di Neflore Ateniefe fai 1,48.
SS.ApoftbH Pietro, e Paolo T. II. 20.294.
497· 5 11. T.III. 57.
Apoiloli SS.Pietro,e Andrea T.II.3 7.220.311.
Apoftoli /<w 46.87.140.141,167.248. 259.
Apugiiaivi 264.
Apuleio T.III. 62.
Apparizione della Croce a Coihntino T. IL
21 r.
Apparizione di Dio a Mosè nei Roveto T.IL
260.
«Appartamento, della Speziarla. Apofiolica-»
T. II. 55., del Perobitum della Daterìa
T.IL 6j,, di Monilgnor Sagriila T.II. 740
dell» Emo Pro-Datario T. IL 74., d' A^i:
landra VI. detto Borgia T.II.82., del limo
P.MaeiIro del Sac Palazzo T.II.91.. t deli'
Auditore dell'Emo Pro-Datario T.IL 11 io
dell'Auditore deli' Emo Ses
retano di Stato
T.II. 1 r 3., del Maeilro di Camera di detto
T.II. 114.., di Monilgnor Segretario delia
Cifra T. II. r 14., di Monilgnor Coppiere
di Sua Santità T.II. 114. 115·. „ dfctP Emo
Se-
-ocr page 249-
DELLE COSE NO ΤΑΒΛΙ. 377
Segretario di Stato T.II. 117-» dl Monfig.
Segretario de' Memoriali T.II. 125., No-
bile Pontificio T.II. 1 $3. 173·. di Giulb III.
T.II. 194., di S.Pio V. T.II.233. r di Mon-
fignore Auditore di Sua Santità T. II. 313*
219., di Monfignor Segretario de Brevi
a Princìpi T.II. 315., del Maeilro di Caia
di Sua Santità T.II. 3 r?· > d' un Cameriere
Segreto di Sua Santità T.II. 321.,, d'altro
C ameriere Segreto di. S. Santità T.II.3 zi.,
di Monfignor Segretario d'Ambafciata T.IL
,22 , d'un Scrittore de'Brevi a Principi
Τ II 22e , di Monfignore Elemofmiere, e
Guardaroba T.II. aa?.t del FonerMag-
giore T.II. 3*1 > ώ MonfigncjMaeftro di
Camera di S. Santità ΤJI. 358-, Secondo
Appartamento·di Ritiro per S Santità T.II.
Jl, de'Principi Nipoti T.II. 369- d'uà
Cappellano Segreto X. IL Π*·, d'altro
Cappellano Segreto T.II.3 73., d'altro Cap-
pellano Segreto- tot 374- de Sotto Guai*
darobba Μ 4^. , de' PK che fabneano
eli Agnus Dei Μ 453· »dl Monfignor Mag-
liorduomo. T.II. 47^· » d'un Cameriere Se-
Ireto lèi <> 07. , del Medico di S. Santità ivi
S io., Primo dell'Emo Segretario de'Brevi
T.II.^10.·, Secondo di detto Emo voi 519·
dì Monfig. Segretario di Confulta fài.539. ^
di Mooiìg. Cuilode della Libreria hi 80.,,
di Pio IV. a Tor-de-Venti T-IILi^i^
d'Innocenzio Vili, in Belvedere hi 127.*
di Pio IV. nel Giardino Bofcareccio hi 2.
Aqui-
-ocr page 250-
378               ÌNDICE
Aquila T.II. 281.
Arabia Felice m 349.
AntoSicione T.III. $1.63.
•Arazzi T. IL 42. 77. 79. 82. 178.181.254.
216. 237.242. 243.244. 245.245. T.III.
3 00.
Arca del Signore T.IL 1.15. T.III. 22.
Arcangelo Gabrielle T.II. 240. 245. '
Archia AleiTandrino T.III. xxfv.
Archi del Corrile di S. Damafo T. IL 100.
484· > del Corrile di Belvedere '1.11.414.,
del Cortile ad Triangolo T. IL 422., del
ì ß , ?, PaPPaP]|o Ô..ÉÉ.45·9., del ^or~
tiie dd Marefciallo T. IL 463. 4<?4., del
Cortile della Camera T. IL 492., delia.,
Facciata dtl Palazzo nello Stradone T.III.
264., del Coitile della Fafcinara m 281.
Archimede T.IL 222. 22^
Archita T.III. 62.
Architettura T.IL 299.
Archi-Ofpedale di S, Spirito in Saffia ivixx.
I.IIL48. 348.550.362.
Archivio della Bafilica Vaticana T.IL xvnu
UH. 39. 327. ,.;
Archivio de'Mufici di Palazzo TJI.72.4tf2.,
Segreto T.IL284. T.III. 35-. 3*. L·, de'
Notan dell'AC. T.IL ö., del Sacr.Col-
iegiol .IL487., di MoniìgnorArchivilla
delie Bolle T.IL 49., dell'Officio degl'Ar-
chi vj Ã.ÉÉ 491,, delia Sacr.Congregazio-
ne de Veicovi e Regolari T.IL^i. &U
Liti. 14., delRegiilro delie Bolle Ô. Ð.
491·
■mhhhhm
-ocr page 251-
DELLE COSE NOTABILI. 37$
403.494., della Rev. Camera Apoftolica
T.II. 494. T.III. 13. 102., dell'Emo Se-
gretario de> Brevi T.II.5 H- » deI
Rt&li)™
della Dataria T.II.49^· > del Sac.Conciho-
di Trento T.III. Ú2. r4., della Sacr. Con-
gregazione de' Riti ivi 15-, della SacCon*
gregazioue dell' Immunità foi À£·3 delia
Sac.Confulta few 15· 103.> della Sac.Con*
gregazione del Buon Governo ivi 15· É03· »
delle Lettere Apoitoliche Contradette ivi
15Ú, dell'Annona ivi 103., del Rmo P.Mae-
ftro del Sac Palazzo ivi 103., de' Confini
ivi io?. , dell'Acque ivi 103., Urbano ivi
104., de» Notati Civili ivi 18 »., Crimi-
nale del Governo ferf 18 ú ., Primo dell Emo
Vicario fai 186. , Secondo dei detto ivi
i86\ , Terzo del detto tot 187., Quarto
del detto fri 188., Primo della Ruota m
ino., Secondo del detto fv/ 191. « /erzo
dei detto ivi 191 ..Quarto del detto w/ 191-·
degl' Affitti della Rev.Camera ivi 26*.
Arciprete » Emo Cardinale·· di S.Pietro T.III.
324.34?.
Arco di Coftantino T.III. 149·
Arco dello Stradone ivi 195- 256** 201.
Areopago T.II. 224.
Arezzo Città ivi 37.
Ario T.III. 25.
Ariftèa ivi 22.
Ariftide ivi ò2.
Ariftotile T.II. 224. T.III. xxr. 52.
Aricperto Re T.II. 20. T.III. 92.
r                                                     % Ai>
-ocr page 252-
3 8                Ήΐίονα Definitone
tina, come fi icorge da una Pittura al Iato di
elfo Concilio, rapprefentante due Donne ve-
nute alla foggia Ecclefiaiìica, le quali fi Tahita-
no , dlmoilraiido la icambievol Concordia.™»
dell'una, e'dell' altra Chiefa (labilità dopo
tanti diflldj, e diicordie. Dall' altro Iato icor-
gefi il predetto Pontefice col Rè rie' Tartan a
piedi in atto di baciarglieli, avendo accanto
Fra Girolamo i^Afcoli, il quale fu poi *h{kco-
ìùly.i
per il di cui mezzo quello Re fu con-
dótto allanofira Santa Fede: oifervandofi alla
delira di queito Quadro il Battesimo d* uno de-
gP Ambalciadori di detto Re con due Compa-
gni ·, ed alla finiftra S. Bonaventura in Cattedra
tra molti Religiofi , elprimendo I' infìgni offici
predati dal detto Santo alla Cattolica Chieia in
tal Concilio , con le Ìòlite iòttopofte Iicrizioni.
Nella qnarta Facciata tra li due Archi incontro
siile finefire, vedefi eipreffo il Concilio Vien-
nenfe tenuto ibtto il Pontefice Clemente V., nel
quale fu promulgato il Codice delle Decretali
Clementine ; fu iitituita la TroccJJÌons della So»
Umiltà del Corpo di Criflo 7S(pfiro Signore, e fu
introdotto in quattro nobiliiTime Accademie
dell'Europa lo Audio delle Lingue Ebraica, Cal-
dea , Araba , e Greca per la dilatazione della
Cattolica Fede , come di tutto ne rifulta dalla
inferior iòttopolla Iicrizione L
Rientrando nella feconda Stanza accanto
nella facciata a mano finiiìra dalli lati d* una fi-
neitracorriipondente nel Cortile di Belvedere,
fi rimira dipinto il Condìo Fiorentino celebrato
fot-
-ocr page 253-
?So               INDICI
Arraamli della Rev.Camera T.II. 3gì.
Armata Romana, e Cartagineiè ivi 279.
Armatura del Duca di Borbone ivi 385*
Armerìa Vaticana voi 382. T.IIL354.
Armonia TJL 256.
Arno Fiume ivi 274.
Arnobio TJI1. xxvr. 52.
Aronne T.II.i 35. 240. T.III. 160*
Arrigo Fiammengo T.IL 38. T.IIL4&
Arrigo IH. Imperadore T.II. 21..
Arfenale dell'Armeria ivi 392..
AH ivi 266.
Alcamo ivi 288*
Aiceniìone di N.Signore ivi8*>.ι$2*2Δ.$*
A (Tedio dell'Ifola di Malta ivi 282..
Alla ivi 3 39. 345.
Aiinio Pollione T.IIL xxjik 6*1.
Aflìduità T.II. grò.
A1Γ1 fi fof 2 5 8. 26*0·
Aiiuero ivi 33.
Ailunzionedi M.V. ivi j9.4y.8ii. TJII^·
Aitolfo Re ivi 27. 3.0.
AiiroIog;ìa ivi 222. 239»
Agronomìa *V/ 299.
S.Atanaiìo T.II. 307. TJIL44.
Atene T.II. 224. Τ III. xxi. 23*
Atenodoro T.III. 126.
Atlante ivi 16$*
Attila T.II. 2 Γ9.25-9.26ì*
Atti degl'Apolidi T.III. χχνπ, ,.
Atti del Martirio di S,Agata ivi 6f.
Atti del Concilio Calcedonenfe /W 6$*
§                                                   Atti
-ocr page 254-
DELLE COSE NOTABILI. 3S1
Atti de'SS. Martiri T.III, xxvm..
Auditori di Ruota T.II. 11 f. 534-
Auditore dell'Edio Pro-Datario ivi 111.112.
Auditore dell'Emo Segret. di Stato ivi 113.
Auditore di Sua Santità ivi 313.
Augnilo Cefare T.III. xxui. xxv-ag.
Avignone T.II. 281. T.III. xxxn.
Aulo Perfio T.III. 52.
Aulo Gellio ivi xx<. xxrr. 65.
Aureliano Imperadore wixxvnw
Autunno T.II. 337. 339.
Β
Babilonia ivi 350.
Baccalaro Miniilro della Biada di Palazzo
T.III. 318. .
Baccio , ο Bartolomeo Pintelli T. II. 29. 456.
Bacile d'Argento con {uè ampolle donato dal
Marcheiè Angelo Gabbrielli T.III. 57.
Bagno, ο fia Benedizione degP Agnus Dei
T.II. 17.
Baldacchino di Broccato con Doifello d'Araz-
zo ivi 42.
BaldaOTarre Croce ivi 147.
BaldalTarre da Bologna ivi 174,
BaldaiTarre Caitiglioni T.III. in.
BaldalTarre da Siena T.II. 237. 243.
Baluardi che circondano il Giardino Pontili*
ciò T.III. 206. 207. 2^8. 220.
Barbiere di Sua Santità T.II. 324.
Bari /V/.270.
BaroaioCardinale T.III. 22. <rr.
S.Bar-
-ocr page 255-
g$2                INDICE
S.Bartolomeo Apoftolo Ô.Ð. 41. 295V j
Bartolomeo Platina T.III. 6c.
D.Bartolomeo della Gatta T.II. 37.
Baie marmorea cTima Vergine Vertale Ô.ÉÉÉ.40.
Baillica di S.Gìoì in Laterano ivi xxxr.
*BaiIlica Vaticana T.II. 253. T.III, 350.
Baillica di S.Paolo T.II. 253.
Baillica Liberiana T. III. 48.
Bafilica di S.Croce in Gerufalemme ivi 48·
S.Bafilio ivi 44, 52.
Bafilio Imperadore ivi 27, 32.
Bafilio Colcondile ivi xxxvn.
Bafilicata T.II. 279.
Ba-flirilievi di marmo nel Mufeo Sacro T. III.
56.                        - :
'Batiiterio di Coftantino in S. Gio: Laterano
T.II. 202.
Battaglia Navale ivi 19. 27.
Battaglia data da Colìantino a MaifenfioT.II·
21 I.
Battaglie memorande T.II. 276'. 277. 278·
279. 280.281.
Battefimo del Signore T.II. 137.141. T.HL
157.159.244. v
Battefimo di Coftantino Ô.Ð. 3.
Beda Ven. T.III. 46. 52. 65.
Belifario ivi 209. 220. 221.
Belvedere ivi 152. 156.
Bellona T.II. 217.
Bembo Cardinale T.III. 33.
Eenedetto Vili. P. ivi 89.
Benedetto XIII. P. T. IL xxxv. 42.47. S*2·
92.
-ocr page 256-
DELLE COSE NOTABILI. 3S3
92. 184.303. 363. 365. 363. 369. 415.
417.515. T.III. 135.163. ãç6. 183. 199.
324.350.
Benedetto XIV. Ñ. T.II.xxxvi. 182.286.389.
412. 413.415. 425. T.III. xlviii. 46. 49-
54.58.68.59. 358. 368.
S.Benedetto TJI. 261. T.III. xuil
Benedetto Bonfilio T.II. 90. T.III.122.196.
Benedetto Cav. Luti T. II. 285.
Benedizionale di Gelafio II. T.III. 66.
Benevento ivi XLrn„
Benignità TJI. I5S·
Berengario ivi 22.
S.Bernardino da Siena ivi 268.
Bernardino Moniìg. Baldi T.III. 111.
Bernardino Pinturicchio Ô.É1.88.9è.Ô.ÉÉÉ.ú4ü*.
Bernardino Co:Bernardmi T.III. 325. 341.
S.Bernardo T.II.264. 453. T.III.51.
Bernardo Caftelli T.II. 99.
Beroaldo il Giovane T.III. xxxvi,
Berfabea T.II. 136.
S.Biagio ivi 41.
Beveratoio dello Stradone T.III. 346.
Beveratoio della Stalla Pontificia ivi 3 18.
Beveratoio del Quartiere de* Cavalleggìeri
ivi 329., dello Stradone ivi 346., della__i
Piazza di S.Pietro ivi 349.
Bibbia Greca T.III. 72.
Sac.Bibbia corretta d'ordine di Siilo V. ivi 46.
Biubie Ebraiche , Siriache , Arabiche , ed
Armene ivi 3 2.
Biblioteca Greca ivi 23.
Bi-
I
-ocr page 257-
V84               ÌNDICE
Biblioteca Aleffandrina T.III. 23» 67»
Emi Bibliotecarj ivi 17,
Bilancia efattiflìma per ρ efare oro -, ed argen-
to ivi 301.
Boezio T.IL 269*
Bologna ivi 263. 278. 279. _ ^.
Bolla originale delConcil.Fiorentino Τ.ΙΠ.39,
Bolla con cui Paolo V. dotò la Libreria Vati-
cana ivi 6o»
Bollature de Piombi T.IL 529.
Boldetti T.III. 55.                      \
Bolfena T.IL 2<8.
Bombardiere della Guardia'Svizzera ivi 42£.
"S.Bonaventura ivi 225. 307. T.IIL 38.42,44.
Bonelli Cardinale ivi 60.
Bonifazio Vili. P» ivi 90.
Bonifazio IX. P. T.IL xx. 84*
Borbone Duca ivi 386.
Borgo S.Spirito T.IIL 331.
Borgo Pio ivi 332. 336.337« 35S.3-48-.3-5f·
Borgo Nuovo ivi 341*
BorgoS.Anna ivi i,èr.
Borgo S.Angelo ivi 362.
Bottari Moniignore ivi 55*. 57.
Botte d'acqua, ο ila Bottino nel Giardino Bo-
fcareccìo ivi 346.
Bottega de'Falegnami T.IL 42 l·. 424.
Botticelle dietro il Palazzettodi Pio 1V.T.IIL
34*·                    ,         . .
Bottiglierìa della Settimana Santa T.IL 172.
Bottiglierìa della Forefterìa ivi 3 16
Bottiglieria di Monfig.Maggiorducmo ivi 54°·
Bot-
-ocr page 258-
DELLE COSE NOTABILI. ^
Bottino d'acqua incontro la Fontana dello
Scoglio ÔJII. 353. 354.
Bramante Lazzari T. IL99. Ila 224.225.
403.404. T.III.xxxvnr. §7· ì39» 151.
156» 170.
Breviario di Mattia Corvino ivi 34.
Breviario Romano /#743*
Britannia T.II. 333.
Buoncompagni Eccma Cafa Ô.ÐÉ. 357»
Buifola , ï fia Bilancia de'Saggi hi 30U
Buflblanti T.II- 90.116.161. 376'.
Buili di marmo ivi 289.290.36$. TJIL é5ã.
Buifo di metallo hi $6*
C
CaccoT.II.68»
Cadmo T.III. 29.
Cadolo Antipapa T.II. iSB*
Cafarnao hi 143.
Caifeaos nel Giardino Quirinale T.HL48»
Caifas T..IL 149.
Caino ivi 31. 254. 255,
Calendario Gregoriano hi 354..
CalendarioRutenoT.III. 34*
Califfo III. P„ hi xxxiv.
Cam T.II. 32.
Gamaldòli ivi 172Ì          - .-/■-■·'
Camarlengo Emo Cardinale hi 1 i 5.^,446, '
R,.Camera Apoiìolica%·5 À2*Ô.ÉÉÉ^2À.345.
Camerieri di Sua Santità T.II. 90.
Camerieri Segreti ivi 32º. T.IÌL 9*
Camilli T.III. 129.
TomMU                    R               Cam-
-ocr page 259-
z%6               INDICE
Cammei ivi ÷é.ô÷. $8. 75.
Campagna Felice, oggi detta di lavoro T.IL
277.
Campidoglio T.III. xxv. 45·
Cananèa T.IL 144.
Canarie Tibie ivi 25*5.
Candace Regina ivi 548*
Canne ivi 281·
Canoni de'Conciij Ô .HI- 24.
Canonizazìone de' Santi T.II. 287.
Cannoni della Guardia Svizzera ivi 4* £·
Cantica de'Cantici T.III. ó^.
Cantine di Palazzo T.II.418. 422. 42 £.
Cantina di Moniignore Elemoimiere ivi 445"*
Cantina dell'Emo Segretario di Stato ivi 498.
499., diverfe ivi 501. 558., detta la Ro·
tonda ivi 531.5 di Monfignor Segretario di
Confulta ivi 538. 543., del Tinello de'Pa-
rafrenieri ivi 554. 55*5, , della Libreria-*
TJIL 83., d'un Scrittore della Segretari*
de' Brevi ivi 188. ì del Fornaro di Palazzo -
ivi 26$.
Cantine del Quartiere de' CavalJeggieri ivi
326., del Quartiere delli Svizzeri ivi 3 36·
Capannone degl' Agrumi nel Giardino della
Pigna ivi 199.
                                   1
Capannone al lato del Viale della Gioftra ivi
212.
Capannone della Peretta ivi 255.
Capannone nel Giardino Segreto degl'Agru-
mi ivi 255.
GappadocU Ô,ÉÉÉ. ÷÷,ã. .
*-C.ap-
-ocr page 260-
DELLE COSE NOTABILI. 3^7
^Cappella del Sagramento denominata Pao-
lina T.II. xxr. xxviii. 22.5*<5".57- $8. ; del
Sagramento nella Baiìlica Vaticana ivi 53.,
della Madonna del Portico hi xxn,, * Si-
ilina hixxm. xxvi. xxvnu 9. 29.45*57.
di S. Stefano Protomartire /i>/ xxvm. , di
S. Pietro Martire /#/ xxviiu 92., dell' Af-
, funzione ivi xxvin.45. 238., di Niccolò V.
ivi xxr. xx χ. 303., della Sagreitìa Segre-
ta ivi ^47., dell'Emo Pro-Datario /1-/75.,
dell'Emo Segretario di Stato &/ 119., Co-
mune per la Famiglia Pontificia ivi 183.,
Segreta dell'Appartamento Nobile di Sua
Santità /Φ/ if>8. » dell'Appartamento dì
Giulio III. ivi 204.9 dell' Appartamento
Vecchio della Galleria ru/234., del Se-
condo Appartamento di Ritiro di S. Santità
ivi 36*3.5 dell'Appartamento di Moniìgnor
Maggjorduomo /9/ 474, , della R.C amera
&// 497. 498., dell' Appartamento dell'
Emo Segretario de'Brevi /9/514·, dei Tri-
bunale della Ruota /vi 535. r di Monfignor
Segretario di Coniùlta tei 54 3., del Pre·*
fepio in S. Maria Maggiore T.III. 21», di
Moniignor Cuftode della Libreria ivi 77.,
dell'Appartamento d'Innocenzio Vili, ivi
140., delì'Appartametno di Ritiro di Bel-
vedere hi 1Ó3., del Palazzetto di Pio IV.
ivi 24.6., di S.Maria dell'Arco ivi 325.
Cappelle otto Pontificie antiche ivi 3 5.
Cappellano dell'Emo Pro-Datario T.II. 73.
Cappellano di Moniig.Elemoiiniere ivi 3 28*
R 2.                Cap.
-ocr page 261-
388               INDICE
Cappellano Segreto di S.SantitìiT.n.372.374,
Cappellani dell'Emo Segret. di Stato hi 1ι6.
Capitano , ed Officiali del Marefciallo del
Conclave ivi 3 17.
Capitani de' Cavalleggieri T. III. 326. 328.
330.
Capitano delle Guardie Svizzere hi 337.
Capitolo di S. Pietro hi 324. 350.
Capo Fontaniere T.II. 71.
Carabine per la Cavalleria hi 3Ss*-387- 3S9*
Carbonara di Palazzo T.III. 280.
Carcere del Quartiere delle Guardie Svizzere
ivi 338.
Cardinali di S.Chìeia iniigniti della Sac. Por
pora , e Cappello rodò ivi 37.
Cariatidi T.II. 209. T.III. 171.
Carità T.II. 113.153.184.2io^o'o'.T.III.^ì·
Carlo Magno Imperadore T.II. xvm. 24.84·
229. Τ.ΠΪ.32. 57.90.92. 327.36*7.
Carlo IX. Re di Francia T.II. 26»
Carlo Cav. Maratti ivi 173. 230. 244. 303.
Carlo V. Imperadore ivi 191.192. 193-335·
Carlo Cignam ivi 182.
Carlo Malli ivi $ 13.
S.Carlo Borromeo T.III. 32. Ci.
Carlo IV. ivi 90.
Carlo III. Re di Spagna ivi 368.
Carlo Cav. Roncalli ivi 162.176%
Carlo Maderno ivi 223. 224.
Carlotta Regina di Cipro ivi $%*
Caronte T.II. 40.
Carpegng Conte T.III. 57-
-ocr page 262-
DELLE COSE NOTABILI. 389
Cartagineiì T.IL 279 281.
Carte , e Figure Cinefì T.IIL 6"$·.
Caia Reale de'Medici T.IL 329.
Cafaletto di S.Pio T.III. 344. ■
Calino di Tor-de-Venti T.IL 290. T. III.
xxxvnr.
Cafino dell'EmoArciprete di S.Pietro ivi 34$;
Caiìnodelli Eredi del fu Ab.Campana ivi 345%
Carta de' Cinque Millioni riporti in Calteli·
ivi 42.                           1
Caffiano ivi 46*.
Cafliano Diacono ivi $2,
Caflìadoro ivi 40".
Caifiodoro ivi $0.
Cafliodoro Vefcovo di Ravenna hi 6$,
Cafotro de'Soldati in guardia del Conclave
T.IL 12. in.
Caflbni della Biada T.IIL 317. 3 ig.
Cartel S.Angelo T.ILxxr. xxiu. 89.19ο"·* 5^
ί$1ζ'%$6. T.III,2©i.335· Wj..$$o·
Cartel Mimato T.IL 276.
Cartello dell'Acqua Paola T.IIL 343.
Cartiglia Vecchia T.IL 335.
Catone T.IIL 170.
Cattolica Religione T.IL 309*
Cattedra di S.Pietro T.IIL 170.
Cattedre ivi 170.
S.Caterina da Siena T.IL 23.94.95'. 36*4*
S.Caterina delle Ruote ivi 41. T.IIL 142.
Cavalcata degli Auditori di Ruota T.IL 534*
Cavalleggieri ivi T.IL 160.161. Ύ. III. 322.
323. 325. 341.
R 3                Cau-
-ocr page 263-
Del Vaticana ·                   39·
lòtto Π Pontefice Eugenio IV. perla nuova uniu>»
ne alla Fede *de' Greci, Armeni, ed Etiopi »
Su la delira vedeiì effigiato uno che legge la
Confeffione delia Fede , che lafcìò alia morte
iùa Gìufifpe Tatrlana de Greci morto h Fi-
renze , ^ ièppellito in nobil fèpolero nella Chie-
fa de' PP. Domenicani di $· Maria Novella_j.
Dalla imiilra efìile un altro die legge i Decreti
del detto Concilio. la Bolla originale emana-
la nel medeiìmo Concilio I' anno i^go-fcritta
in pergamena a due Colonnette *ίη Lingua Pa-
tina , e Greca >. fottoìèritta dal predetto Pon-
tefice y e diveriì Cardinali da una parte, e L'Irne
perador d'Oriente Giovanni VII. Taleologo ff
conferva nell' Archivio della Eafilica Vaticana*
come fu enunciato*nel Tornai* cap.4.1. pa$.2$$*
Dicontro ad eifo tra li due lati dell' Arco di
mezzo vedefi delineato il Concilio Generale Late-
tanenfe
F. tenuto lotto i Pontefici Giulio II-, e
Leone X., in cui fu ilabilita la Crociata contro
i Turchi j eiTendo flati eletti per Capi della me-
ri efima lJ Imperador MaJJimiliano , e. Francejcù
%e di Framia
, come fi legge dalla lòtto eipref·-
fa Ifcrizione . Finalmente dall' altra parte tra i
due lati del fudxietto Arco efiite dipinto il Coik-
eilio Generale Tridentino
, ed ultimo, convocato
fòtto lì Pontefici Tacb 11Ι.> Giulio UL·^ e
TioIV·, incili fiironocondannati gì'Errori dì
Martin Lutero, e dì altri Erefiarchi, e loro ie-
guaci ì e fu altresì reilituita alli primieri coita-
mi la disciplina del Clero* e del Popolo Cat-
tolico .
Sotto
-ocr page 264-
3ö               INDICE
Caudatari) Ô JL 117-
C&zumum Città ivi 348.
Cecchino Salviati ivi 14. %$* 3<5*
Cecrope Re d'Atene Ô.ÉÐ. 29.
Celerino III. Ñ. Ô JI. xix·
Celeftino V. P. ivi 268.
Celio Cavaliere ivi 174»
Cella di noce fatta fare da Clemente Vili.
Celle in tempo di Conclave ivi 6ç ç é. 72*73·
7S.8i.8a.90.i i2.113.éÀ4·Ì5*é з1^·.
Cena di Noilro Signore eoa gli Apoibli m
38.137.173· _TTT
Cena del Re Erode T.IIL 14*·
Centauro Ô.Ð. 367·
Centurione fri ú43· , '
Ceraiuolo di Palazzo ivi 37S-
Cefare Piemontefe fai 69.
Cefarèà TJIL xxvi. 24*
Cefare Nebbia ivi 46·
Cefare Torelli ivi 4<?·           _ . T 1TT M
Cherubino AlbertiT.II.i74-iS3*3^T-IIL,7'
S.Chiara T.II. 260. _ ;                         -
Chiaviche, eChiavicom T.IIL· 34*·35»·
2^0.2^0.301.                              TTT
Chierici della Bafilica Vaticana T.II · 3«4·
Chierico della Cappella Comune T.II· 7 «·
Chierico della Cappella Segreta, ** J7 ·
Chiefa di S. Marco m 99· > ,dl b· * ~n
VaricanoW^S.-diS.Bib.ana^o,.,
di S.Stefano Rotonde,to202 de PP £
puccmi *vì 202. , aeua oiduuuu ^^
-ocr page 265-
£>ELLE COSE NOTABILI; 591
Cuardia di BolognaT.II.263., de'SS.XII,
Apoiloli T.III. 35. 169., diS.Maria Mag-
giore ivi 3 5"., di S. Croce in Gerufalemme
ivi 3 ST., di S.Maria del Popolo ivi SS·, di
S.Giovanni in Laterano ivi 35., di S.Pao-
lo ivi 5 5., di S.Sabina ivi 3 s" -, di S.Lorea«
zo fuori le marcivi 3 £. ■> di S. Maria No-
vella de'PP.Domenicani di Firenze ivi 39.»
di S.Girolamo de'Schiavoni ivi 42., di
S.Apollinare ivi 48., della S.Cafa di Lo-
reto ivi 47., de' SS. Pietro, e Marcellino
ivi 48., di S.Stefano de'Mori ivi 323., di
} S.Marta ivi 323., di SJMagno ivi 324., di
S.Maria della Pietà in Campo Santo ivi 311.
324., de'SS.Martmo,e Sebaitiano ivi 334·*
di S.Anna de' Parafrenieri ivi 332» 339. ,
di S. Salvadore d"e Tenone 326'. 327., di
S-. Pellegrino ivi 339., di S. Maria della-*
Traipontina ivi é $0*
ChiefaÔ.Ð. 210. 267. 5º3· T.III. 55.5^
SS.Chiodi Ô.Ð.41.
; Chirurghi del Conclave ivi 114.
Chiiifinò dell'Acqua di Bracciano Ô.ÚÚÃ.2ã5ì
che riceve lo fcolo dell'Acque piovane ivi
264..,
nel Giardino Bofcareccio ivi 36¼.,
nel Cortile di Belvedere ivi 358. 36*1.,
nella Strada di Borgo Pio fof 3$i>, neili
Cortili delli Svizzeri ivi 36º.
Ciampini Monilgnore T.ILxvn. T.III. 58»
Cibele ivi 233.
Ciborio dell'AuguiK filmo Sàgramentq ivi é çï.
Ciborio di metallo in S.Pietro T.II. aoQ.
R 4                 Ci-
-ocr page 266-
?*i          ÌNDICI
Cicerone T.IIL 52. 53. $9.
Cifre , e Geroglifici dcgl'£giz2j *v/ x*x*
Cimiterio di S. Spirito in Saffi a ivi 48«
Cimiterio delle Guardie Svizzere fai 339.34«*
S. Cipriano ivi 4<5u
Circo Ma film ï ivi? xxiV.
Circuito dd Giardino Bofcareccio ivi $o6\
^.Cirillo ivi 30.43* 46.
Ciro ivi xx. 33.
Città di Cartello Ô.Ð. 276".
Città Leonina fai 84.
Civitavecchia fai 273. T.IIT. 47. 344.
Claudio ìmpemdore T.II. 282. Ô .III, 30,
ClaudÌano Turoneniè fai 6$ ·
S.Clemente I. P. T.II. 154.159. 210. T.IU»
XXVIH.                    y                          ■ '
Clemente V. P. ivi 38.90.
Clemente VII. P. T.II. xxv. T.IU, 2.39*
193. 201.280-
Clemente Vili. P. T.II. xxxr. xxxrr. xxx!ir<
48.90.91.98. 100. 151.152. 103. 154·
»55« I57-I59* 16ú. 162.163.'164,16*7.170*
172.317.329.357.363.4* 5-423·497*5»
522. 526. 527. 544. T.IIL 20* 335·
Clemente IX. P. ivi 205.
Clemente X.P. T.II. 356- .
Clemente XI. P. ivi xxv. xxxiv. 44. 165·
167, 231.303.304.363.390. 415.458*
T.III. xlvf. 40. 124. 127. 13 i. 135* 164.
. 165.167.168.171.174.199. 202:219.254-
280. 349*
Clemente XII. P. T.ILxxxvi. 71.289. Ô.ÉÐ-
XLVII·
-ocr page 267-
DELLE COSE NOTABILI ; 393
xlvii. <?8. 131. 138. 149. 262*302. 340.
Clemente XIII. P. T.II. xxxvir. 71.70.25 **
289. 415.528.
Clemente Aleffandrino T.III. xxvi*
Clemenza T.II. 154·
•Cleopatra T.III. xxrn. 2.2. ìo$.
Clovio ivi 51. .
Codice delle Decretali Clementine ivi 3H?.
Codice Teodoiìano ivi 33. ^5»
Godici Sacri ivi 24.
Codici del Patriarcale Lateranenfe hi 16V
Codici della Città di Coilantinopoli ivi 16.
Codici Manufcritti ivi ÷÷é÷. xxxiv. xlvu
XLVr. XLVII!.
S.Colonna T.II. 41. Ã49.
^Colonnato di S.Pietro T.III. 330· £33. 3$(U
Colonne del prima Branco della Scala Regia
T.II- 4.5% 7., del fecondo Branco di detti*,
úíßçß, nel terzo Ripiano di detta ivi 8. »
dell* Pineftroni nella Sala Regia ivi 15.16.»
di pavonazzetto aranti la porta della Cap-
pella Paolina ivi 57-, di porfido ivi 58. ·
del Terzo Piana delle Logge di S.Daraaic*
ivi io 1. 353.? di granito ivi 460-5 di gra·
nito della Scala a lumaca di Bramante^*
T.III. 116"., di marmo greco, bigio, pa~
vonazzetto, e gialla antico ivi j 54· » di
granito T. II» 290. 4Ó7.5*21.2391- T.IIL.
238.2401.243., di pavonazzetto TJI^S^.»
di Travertino ivi 539. T.IìL 4.» di gialk*
antico ivi 53. * di verde antico ivi 229*
Colonna d' Aìaòaitra Orientale' ivi 4Q»*
R s           **»-
...-
-ocr page 268-
394             ú Í D I C E
* Trajana Ô. III. 20. * Antonina ivi 22.
Colla tino imi 21$.
Collettariea di Canoni fot $1.
Collettanea di diverti Autori fot 52*
Comacchio T.II. 278,
Commiflfario del Conclave m 126.
Commentar] fu l'Epiitole di S.PaoIo a Tito
T.III.53.
'*Commado Impera do re fot 122.
Computata della Florerìa T.II. 11.
Computiilerla della Daterìa fot 71.
Computiilcria di Palazzo fot 529. TJII.j ir.
Computiilerìa del Forno fot 3 é·5.
Conche di marmo fot 239. 243.
Concilio di Trento TJI. 349. T.III. 12. 14.,
■Niceno fot 25%, Primo Coilantirropolitano
fot 25., Primo Efeiino fot 25., Primo Cal-
fedonenfe w 26'., Secondo Coftantinopo-
Jitano fot 26'., Terzo Coitantinopolitano ivi
26.
, Secondo Niceno fot 26. , Quarto Co
•ftantinopolitano fot 27,, Terzo Lateranen-
ie ivi 36'., Quarto Lateranenie fai gò-
Primo di Lione ivi 37., Secondo di Lione
fot 37., Fiorentino iw 3 8., Qmnto Late-
raneniè ivi 39., Ultimo· Tridentino ivi 59«
Conclave Primo tenuto da Cardinali nel Pa-
lazzo Vaticano Pan. 1378, T.II. ÷÷.
Concia vii ti ivi 112.123*171.
"Conclave fai 9. 10.11. 12. 29. $», $$·$6,6æ·
6ç·
71.72.73.74.75.81.82.90.98. éïï.
II 1.1 12. É É3.2É4·ÉÉ5· É 1~É·122. ß 2g.É 2^-
3Ç*3^·3À7·3^·»*^22. 323-S24-325'
f
-ocr page 269-
DEÌLE COSE NOTABILI. 39?
327.32S. 332.361.372.37g.374.380.399.
4ογ.439·445·446«447-448.449*455459·
460.463.498.469.483.484.385.486.487.
488.490.493.499.522.528.529. 530.53 ι»
53*^3 3-54Γ·54^·547-548.55ΐ·552·553·
554· T.III. 7.8.9.1 Ori i. 12. io8.r 11.115.
118.119.120. 150.151.183. 193.194.195,
34i.
Condotto dell' Acqua di Bracciano ivi 218.3
dell'Acqua di S.Damaiò ivi 222., dell'Ac-
qua dell'Api ivi 356., dell'Acqua dello)
Scalone del Mangano ivi 358.
Condotti di veri! d'acqua ivi 344. 345. 346,
347-348. 349- 35°· 35*· 352- 353-354*
355-356. 357-358.
S.Confv filone ivi 350.
ConfeiÌbre della Pontificia Famiglia TJT. 74.
S. Congregazione de' Veicovi, e Regolari ivi
491. T.III. 15., del Buon Governo Ìvi'14,.
de'Riti ivi ι ς.9 dell'Immunità ivi 15.»
della Confulta ivi 15.
Primo ConfervatOre-deIPop.Romano T.II.73»
Contea Vena fina ivi 281.
Contemplazione ivi 256.
Conferitane di S. Paolo ivi 60* * della Sam-
maritana ivi 141.
Coppiere-Monfignore-di S.Santità./^i 114. nf»
Coppiere dell'Emo Segret.di Stato T.III. n-
Corazze Pontificie ivi 341.
Cordonata che introduce al Cortile ài S.Da-
maio T.II. 2.52.Ì. 539. 547. T.IÌL 1.
CoreT.II.35.
Κ *             Co-
-ocr page 270-
&6               INDICE
Coatto per i Perfonaggi nella Cappella Si-
ftina TJI.44.45*.
Cornucopio di frutti in baiTorilievo TJIL 123.
Coro, de'ΜLiilci Cantori delia Cappella Pon-
tificia T.IL 42.
Corona di Spine ivi 41.
Corridore coperto, che communica eoi Palaz-
zo Vaticano, e Calìel S.Angelo ivi xxv.u
5$6.
T.IIL 339·, della Cleopatra T. II·
«Xxvi. 377.378. T*III. 1. 105. , coperto
«Ulla parte Aquilonare della Basìlica T.il.r.
delle Stanze del Corpo di Gnardia Svizzera
foi&y che conduce alla Scala fegreta Si-
$ina ivi 9. s accanto la Cappella Paolina
Svi 62. j de' Chiarifcuruw* 72. 313.5 del
Palleggio ivi 112., Oicuranell'Apparta*
mento dell'Era ο Segret. di Stato ivi 11 $.,
di Monsignore Elemoilniere ivi 315.
Corrado. F. dell' Ordine de' Minori Conven-
tuali TJIL 90.
Coriìca Ifola , e Regno TJI.. 213.257.. 280.
Corsìa prima della Gallerìa ivi 25*3-·, Seconda
di detta ivi 284., Terza di detta Ivi 285, ?
Quarta di detta ivi288*5 Prima dell'A r~
tiasà&ivi 384., Seconda di detta ivi 388.,
Prima della Libreria TJIL 41. y Seconda
di detta ivi 58.
Cortile del Tinello de' Palafrenieri T. IL 2#
^49., del Marefciallo ivi io. ? * di S.Da.-·
maio ivi 99. ϊοο. 382. 46^5. 523. 5*47.
TJIL r. 353. 354. 355., di Monfig.Mag*
Ijorduomo T.IL tot. 471»» dell'Arme-
ni*
\
-ocr page 271-
DELLE'COSE NOTABILI*. 39*
ria Ô. Ð. 392. , * di Belvedere ivi 4è2í
Ô .III* xxx vn j* xxx, ÷-.· 355*35 8.360. $6<
de'Falegnanii detto del Triangolo T.IL42 ,.·
4$6. T.III. 365., ìnufimo T.II. 423. ,dei
Torrione /vi 423. 5 li- T.IIL365.,, della
Sentinella T.IL 4?2. Ô.ÃÉÉ. 365., del Por.
tontinodi ferro T.IL444. T.III. 3%. ,del
Pappagallo T.II, 455. T.III. .365., III*
Camera T.H. 49 i,T. Ili. g65.,.Prim^
della Ruota TJI.527.532.537· T.IH..36-5.,,
Secondo della.Ruota T.II.531.. 556. Ô.ÉÃÁ
|65· 5 Triangolare accanto il Corpo di
guardia Svizerà T.II, 550., delle Sta tu»
LUI. 121.. 343.365.., degl'Archivi/^·
177. 341. 356. 565., Quadro accanto il
detto ivi 187,, della Piazzetta della Pa-
netteria ivi 274. 364., della Faieinara /vf
•280., del Forno /v/ 315*, della Mola /vi
3 r9· * (^[Quartiere de' Cavalléggieri ivi
325. 357-' Plinio del Quartiere del li Svizi,
zen ivi
332. 333.,36r., Secondo, di detto*
tv* 332. 335·., Terzo di detto ivi $32.$2%
Cortina del Giardino ivi 207.. 208.
Cofcia Cardinale TJI.3 20.322.344.3 5^5^
Coiirno Rofelh ivi 3-5.· 37. 38.
Cofimo Duca de' Medici T.III. 36S..
Coimografra , ed Iiforia' de·'Romani ivi 50»
Coiranno il Grande T.II. ÷íð. 2.3. rSS^
1.93· 207^o8.209.2lO. 2 Ã2.2 1-3,230.253'..
«54-294. 459*4^0-4^2« Ô-ÐÉ.÷÷é÷.,25·.
3 r. 6-î*æ)ï~
Coitanti'no Figliuolo dfcnàW 2.C
Ce·-
\
-ocr page 272-
§ g£              ÌNDIO â
CorhntÌnopoli Ô.ÉÉÉ.÷÷÷'úã. é 6*
Coiianzo Impera dorè ivi xxvm. $æï*
S.Co.tanzo Vefcovo Ô.ÃÃ. 257.
Coitumi de'Laici, e de' Cherici Riformati
Ô.ÃÉÃ. 36.
Credenza dell'Emo Segretario di Stato T.T7·
Ho. r22. ? Segreta di S. S. ivi 121. 5¼4.,
della Tavola de' Cardinali nella Settimana
Santa ivi 144., della Foreilerla ivi 172-
17$'., di Moniìg.Segret.di Confulta ivi jgr.
Credenzoni . ï ilano Arraadj della Libreria
T.III. 31.40.4r. 45.49. 5r.61*64. 68.,
del Mufeo Sacro /w 57., del Ì ufeo· Pro-
fano m 74.9 dell'Archivio Segreto ivi j2»
96.
102.103. i della Sellarla Pontificia ivi
318-..
Crefconio /1?/ 52*
CreuraT.II.22S.           "■"
SS.Croce ivi4.1. s" r. 209. 211.115,.
Croce Armena T.IIL 158.
Croce di legno ivi éçï*
Crociata (labilità per il recuperamento di Tcf»
ra Santa ivi$j.
•Croci fiiTo T-tlI. 215*.
CrocifìiTì antichi,e Croci Stazionali T.llL$8.
Cromazio /w'33.
Criftina Regina di Svezia T.II.283. T.III»
65-. 66.
Criiìo Noiiro Signore ivi 31. 34.
Criiloforo Colombo TJI. 27?.
Crirroforo Cav. Roncalli ivi 11 d. 3^7.
Cucine, e Credenze in tempo di Conclave
-ocr page 273-
DELLE COSE NOTABILI* $0
per gì' Emi Cardinali T.II. 9. ro. n. 74*
75.126.312. J14.316-317.. 3 r.9. 321.. 322*.
323.324.32i1.327.328.332. 361.372.373*
374. 380. 399.40r. 43 7.445·. 44& 447*.
449» 455· 5<?S* 469. 485.486'. 4S7. 488*-
490.499-528. 529, 5*3-532· 547-551*
SS2.5S4- Τ.ΙΙΓ. 108. n r.irsr. 118. 119-
P20. 150. 151.183*. 193. 194.-195%
Cucina de' Pafti per gì' Emi Cardinali T. IL.
3 80., della Foreiìerk ivi 447.,. dell'Emo
Segretario di Stato tv? 494. ■> di S» Santità
ivi"502.,, dell'Emo Segretario de'JBrevi ì'^p
514., del Tinello de'Palafrenieri /φ/554,*,
comune della Famiglia dell'Emo Pro •Daz-
iario T.III. 125.5 a Tor-de-Ventrdi S.Sanp-
tìtki'vi r47i., d*un Minulante della Segre-
taria. diStato ivi 247. » del Forno Apoito-
lico^ fo/ 315.
Cncinetta del Soteofegretaric*· di Corfulta-*
T. IL 543-
Cucinone di Mongnor Segretario di Coniuka
imi 538. 553·
                                           ■'*
Cucine del Quartiere de'Cavalleggieri T.IIL
226"., άύ Quartiere delli Svizzeri ivi 3-3^»
Cupola di Mofaico della Madonna della Co-
lonna in S.Pierro T.II. 16Ό. 162. 182.
Cupola di S. Michele. Arcangelo hi 162**
Maggiore di S.Pietro· ivi 20 r.
Curforìivi 375*
Cuilode Primo Monfignore della Libreria^.
TJIL5.6. r5« y dell'Armerìa T.II. 395.,
de'Cancelìi di Palazzo T.II.9^.4^7. TJIL
261.278.
                                         Pai-
-ocr page 274-
'4ο                Tfyova Defcrizionc
Sotto il mentovato Arco efìfte una beHifc'
fima Colonna d' Alabaitro Orientale ■ tralparen-
te , e fcannellata a ipira dell'altezza palmi
tredici e mezzo 5 e di circonferenza palmi cin-
que ed un terzo, la quale fu ritrovata nella via
Appia . Dirimpetto alla medefima efiile un
Sarcofago di marmo rozzo , lungo palmi nove,
largo palmi tre e mezzo, ed alto palmi tre ed
un quarto ; iòpra del quale in una caifetta il
conferva un Lenzuolo te fiuto di filo d'Amianto,
il quale ardendoli mai fi conlùma, ritrovato
nel medefimo Sarcofago , e donato a quella Li-
brerìa dal Pontefice Clemente XL , come fi de-
duce dalla iòvrappoftavi Ifcrizione: a delira del
medefimo rifiede un monumento fepolcrale al-
to palmi quattro ed un quarto , largo palmi due
e mezzo con licrizione di C. Faunio ; ed a fini-
flra una Bafe marmorea d'una Vergine Veilale
alta palmi tre ed un quarto, larga palmi due
e mezzo con Iicrizione latina ♦,
Quattordici Credenzoni, ο fiano Arma-
di dell' ìlleiTa fimetrìa ed ornamento di quei
della1 Prima deferitta Stanza a due Navate ri-
corrono addoiio le Facciate, ed i pilaftri che
reggono i iòprariferiti Archi di quelle due ulti-
me itanze , ripieni de'medefimi Manufcritti
rari, i quali afeendono ( comprefe le dette Tre
Stanze ) al numero di Diecimila dugento Jet*
tantaquattro , oltre i iòpraenunciati Libri Gì-
nefi, de5 quali circa ièttemila e cento fono La-
tini · Duemila e trentaquattro Greci. Trecen-
to Italiani» Due Ebraici, Due Sammaritani.
Cento
-ocr page 275-
*â©              ÌNDICE
D
Dalmazia TJII. xxv.
Damarato Corintio TJII. 30.
Damaico T. II. 349.
S.DamalòP. ^99.100. lor. Ã07. 210.2 r?,
486". TJII. xxviri. 1. 215- 324.342.350.
„3??· 354· 355·35^.
Damele T.II. 267. T.IH.23. ll**
Daniello Ricciarelli da Volterra Ô JI. Ã4. 41»
TJII. 112.
Dante Ô.ÉÃ, 225, 225. TJII. 5 *.
Dario Longimano ìW xxi. 22.
DatanT.II.35.
Daterìa Pontificia ivi çï.ç é. r 07.10?. r é ú.ð2*
Davidde die uccide il Gigante Golia hi 22.
135.
Recano, e Palafrenieri di S.Santità ivi $zz«
Decio Imperadore TJII. ÷÷íé. 24·
Decime T.II. 259«
Decretali ivi 226*.
Del bora ivi z6gr                                     
Demetrio Falereo T.III. 23.
Demetrio Duca di Candia ivi 9 r.
Demoiìene ivi 6$.                                       J
Deferto Ô JI. 134, Ã40.
Defiderio Re de'Longobardi ivi 24.TJir.27fc
Deflazione TJL 383.
DigeiH ivi 226,
Diluvio Univerfalc fof g2'. 130, ÷ö
DioclezianoImperadore TJII. xxv.
             i
Diogene T.IL 63,                                        )
"DiofcorideTJir.ya.
Pi.
-ocr page 276-
DELLE COSE NOTAMI! * 4fl
Diploma di Carlo Magno T.IL 24.
Discrezione T.IIL 142. 143;.
Difpeniiere della Biada di Palazzo T.IL 48S*
Difputa di Gesù nel Tempio con i Dottori fàì
140.
Dittici d'Avorio Till. xltx. $8. .
Domenico Beccafumi da Siena detto Medte*
rino T.IL 22.
Domenico Corradi, detto il Ghirlandaio Vfi
37- 5§-
Domenicani Santi dell'Ordine ivi 94*
Domenico Sampìeri, detto Domenieliino ίβ
286. 367.
§.Domenieo ivi 26$. 364.36^* TJIL37.42·
246.
Domenico Muratori T.IL 2S4, 2$$.
DoraenicoCav.FontanaTJII.24. * 3 7*34!*
Domenico Guidi ivi 157.
Donato da Formelle» T.IL€$~ 1:23* 124. Ϊ0^
2ϊ9· 4^9«
Donazione fatta alla Chiefa da Arltperto R$
de' Longobardi ivi 20.
Donazione fatta da Coflantlno a S. Silvcftro
IVI 212.
Donazioni fatte alla S.Sede TJUS9.90.efeg.
Doroteo TJI. 22,5.
Duca -Sermo Gran- di Tofcana ivi 172.
Duca di Baviera T. III. xliv. 50» > di Boe->
mia ivi 91·
Ducato di Parma > e Piacenza T.IL 277.> di
Mantova ivi 277., di Milano ivi 276.5 di
Ferrara ivi 278*, d'urbìa»/1^280*
-ocr page 277-
4©s               ÌNDICE
Duchi di maggior Potenza T.II.67*
Duchi d'Urbino T. III. xlv. 50,
Durante del Nero ivi 250.
E
Scce Homo Ô,Ð. 243.
Edifizio della Polvere da Cannone TJII. 48.
Edilìzio della Vallonea hi 362.
S.Efrem ivi 57.
Egle &/241.
Egitto T.II. §5·. rgj- 549. XIII. »f*.
Eleazaro ivixxm.
Eleonora Imperadrice ivi $6*7.
Eiemoiina di Campo Santo ivi 3 ú i-
Elemoiiniere, Monilgnore » di Spaurirò TJL
72.327. Ô.ÉÐ. 313.
, S.EIena T. II. 209*2 rg»
Eliodoro ivi 2'ig,
Eliodoro Vefcovo TJII. 33*
S.Eliiabetta XI 1.8 7.. %llt 244*
Emiliano dell'Acqua Paola ivi 3,45.»
Enea TJI.228.
Enoch TJII. xx.
Enoch Afcolano ìvixxuu
Ennio· Ô..ÚÉ. 226»
Ennodio T.IIL 3 j.
' Epafrodito Cheronefe ivi xxu
Epicanno ivi30.
Epifanio ivi 46*
Jìpiil )le di dtvern" Pontefici ivi4.8., $. Pao· '
Io ivi xxvn. 50. 65., di- tutto V anno con
prcauoie jiùniature ivi $2. , di S..Giaco-
mo
-ocr page 278-
DELLE COSE NOTABILI. 403
Aio T.III.xxvii., di S.Giovanni ivi xxvrr*,
di S.Taddeo ivi xxvir.,di S.Pietro ivizznu
Eraclito ivi 6$·
Ercole Ferrata T. II. S. T.IIL ϊ6>.
Ercole che uccide Cacco IMI. 6$.
Ercole Egizio T.IIL 28.
Eredi Fernizzi ivi $4.1·
Eretici Waldenfi, e Catharr IMI. %6.
Eretici Aibigenfi T.IIL 37.
Eretici Novaziani ivi xxvnr.
Erode T.II. 149. 220. T.IIL 141~
Erodoto ivi 29. $"9·                                 _■
Errico IV. Re , e III. Imperadore T.H. 1S7*
188. z6j»
Errico Vili. Re d'Inghilterra TJIX. 31*
Errico I. Imperadore ivi 8<?~
Errico VII. ivi 90.
Errico Landgravio d*AiSa ivi 9%.
Errico II» Re d'Inghilterra w'92.
Errori di Martin Lutero, e deliri Erellarchf
condannati ivi 39.                  ,
Errori dell'Abbi bachino condannati ivi 3,7»
Efaìa T.II. 266.
E (arcato di Ravenna &7Ì230*
Efau ivi 43 1. 132. T.IIL 107. 172-
Ei chine ivi 5*9.
Efedra ivi xx. 23. 2S.
Eiicio toi xxvi.
Eiiodo ivi 60.
Eipofizioni del Venerabile , che fi fanno nella
Cappella Paolina la prima Domenica dell*"
Avvento , e. la Settimana Santa T.II. 58.
Sita*
-ocr page 279-
4°4                Ι Ν D I C »
EitateT.II. 217.337. 338.
- Jbterno Padre ivi 221.
Eternità hi 239.
Β va iw 31. i29. 227.25:4*
Evandro Re T.III. 30.
Evangeliario ivi 32.
Jvaugelifti - i quattro T.II. 35-3. T.III. 143.
Eugenio IV. P. T.ILm. TJII. 39.
Eumene ivi xxrir,
Euripide fv/ 65»-"
Europa ivi 346.
Euièbio Cefarienfe foixar.xrri. *xx 24?!.
Eutiche m 26.
                                         *
Eutropio ivi 52.
.pzechiello TJI. 347. 34$,
* ·
S.Fabiano P. T.III. xxvm.
R.Fabbnca di S.Pietro w 3 37. 339,
Bacchino della Cappella Si/Una T.II. 5a,
Facchini di Camera di S. Santità hi 375.
* Facciata delia Bafilica Vaticana T.III. 59.
* Facciata del Calino , ο ila Palazzotto di
Pio IV. ivi 239., del Palazzetto di Tor-de
Venti ivi 201., laterale del Palazzo ivi
250. 26i.efeg., con muro di cortina , che
ierve di Recinto al Giardino bofcareccio
«"a58., che retta addotto Intimo branco
di Scala dell'Appartamento della Galleria
ivi 259., Ultima dello Stradone con Arco
voi 273., Prima della Piazzetta pelia Pa-
netterìa hi 274., Seconda di detta ivi282.,
ima di detta ivi 283.
                        Fa-
/
-ocr page 280-
B1LLE COSH NOTABILI. À^g
Falegnami dd Conclave T. II. 117.             "
Falegnami di Palazzo ivi 421.
Faina ivi 217. 256.
Fame volanti T.III. 24 1,
Famiglia Piccolomini di Siena T.II. ÷÷ð. 9
Borghefi di detta ivi xxx?. 96., Chigi di
detta ivi ÷÷÷úð. , Cervini di detta T. III.
xxviiT., Bandinelli Paparoni ivi 24. T.III.
3<?.5Criìni di Romaici 343„Buoncompagni
™*ìS7') Giraud ivi 348., Accoramboitf
^ ivi 349., Celì-Duchi ivi 330,
Fanciullezza buona T.II. 342.
Fanciullezza cattiva ivi 342.
Faraone Re d'Egitto ivi 35. 133. T.III. xì%
159. 16. 161*
Fatica T.II. 311,
                                  *
Fauno ivi 2$ 6.
C. Faunio T.III, 40.
Fauito Poli ivi 312.
Fede T.II. 94. 177. 210. 215. 236. 259.2^.
513. T.III. 142. 167.
Fedeltà T.II. 269. 309.
Federico I; Imperadore ivi 24.257. T.III. 3^.
Federico IL Imperadore T.II. 19. 260, 275.
T.III. 16. 37.89.
federico Zuccheri T.II. 21.22.59. tfo.ffi.
238. 303. T.III. 162. 177. 238. 250,
Federico Barocci T.II. 173. ,62. T.III. éç6.
244· 245"· 2?o.
Federico II. Duca di Mantova T.II. 225.
Federico di Monte Feltre T.III. 51.
fenice ivi 29,
Fa-
-ocr page 281-
ô$ï6                ÌNDI C È
Ferdinando il Cattolico T.II. 23^«
Ferdinando Legato d'Alelfandro V. ivi xxr.
Ferrara mi 278. 383-
Ferro-Ifola ivi 355"-
Feito Pompeo T.IIL 6*5·.
Fetro Suocero di Mosè T.II, 13 3«
Fez-Regno ivi 347·
Ficoroni ¾ËÉ÷. $<)*
Figliuoli di Set ivi 28.
Filippo ■ Germi Iòni T-.II. 38.
S.Filippo Apuiblo ivi 140. T.IIL xxxi.
S.Filippo Neri TJI.3tf4.365, TJII. 246".
P.Filippo Bonanni della Comp. di Gesù Ô. ÉÃ.
xviii, xxix. T.IIL xrr,
Filippo Cav. Raguzzini T.IL 36$,.
Filippo Buonarroti T.IIL 75.
Filippo Prete Coitantinopolkano ivi 6$-.
Rliitòi T.IL 96.
Filoiofia ivi 226.
Firenze Metropoli della Tofcana ivi 92. 276.
Fiume ivi 217,
Fiume Mincio ivi 220. 259.
Fiumicino ivi 282.
Flagello -di Dio ivi 383.
Flavio Biondo ivi 274.
Flavio Vegezio Renato T.IIL 5¼.
Flavio Card. Chigi ivi$6.
Florerìa Apostolica T.IL 455. 468. 484.
Fioriere ivi 46IL
Fonderla de' Cannoni della Rev. Camera ivi
496. 517. T.IIL 340. 347. 357.
Fonderia dell'Oro, e dell'Argento della Zecca
ivi 305.
                                            Fon-
-ocr page 282-
DELLE COSE NO FABILT. 4a|
fontana fopra il Terrazzo della Galleria T.II.
29o. Ô.ÐÉ.179., dell'Api T.II. 431. Ô.ÉÉÃ.
3 5*6., alle Terme Diocleziane ivi 21., di
Trevi ivi4#.,delia Cleopatra ivi 113-345.;»
della Galera ivi 204. 344., dei Giardino
della Pigna ivi 108., della Pavoniera ivi
21ç.
, dello Scoglio, ï ila dell'Aquilone ivi
223. 344· 352. 353.} de' Torrioncini ivi
224.34?., delli Specchj ivi 228. 346., del
Teatrino di Pio IV. /£-7237. 346. 359., del
Giardino Segreto degl' Agrumi m'253. «
della Piazzetta della Panetterìa ivi 244.
346., di S.Damuibnei Viale della Gioilr*
ivi 225., di S. Damalo nelle Loggie T.II.
100.107.465'· 486. T.III.353. 354., dell*
Piazza del Folio m'323., della Piazza di
S.Marta ivi 324., del Quartiere de'Caval-
teggieri ivi 3 29. 3 57. s del Cortiletto dell*
Armeria *w" 851 347., del Giardinetto del·
, la Libreria ivi 85. 447., del Cortile di Bel-
vedere T.II.403. T.III.346. 349., dei Cor*
«ile delle Statue ivi 123.Ú24. » di Porta An-
gelica ivi 348., di Porta Cavalleggieri ivi
357., della Piazza di S.Pietro ivi 342.345.
347.348.349.350., delia Piazza di S.Gia-
eomo ScoflTa-cavaili ivi 349.» del Maica-
rone nella Piazza di Ponte ivi 349., del
Loggiato nel P^hzzo della Sac. InquiiÌzio-*
ne ivi 225. 357.
Fontanella del Draghetto vicino S.Maria Tra-
ipontinam 349.
fontanella, e Vaie* di granito ivi 201. 346,
Fon-
-ocr page 283-
,40*             , ϊ Ν D' ! C ff
Fontanieri, ο ila Lavandara di Palazzo Τ.ίΠ.
Fontanoni di S.Pietro Montorio ivi 5-9« 343.
Fonte antico di S.Damaiò ivi 35©.
Foriere Maggiore di S.Santità TJI. 72. 73.
Forma dell' Acqua di S. Pietro Montorio fai
344,, dell'Acqua dell' Api T. III. 3 56.,
dell'Acqua di S.Damafo ivi 352., dell'Ac-
qua Paola m 343-
fornace Riccardi , Marcliefe di Firenze ivi
357·
Fornello da Campagna della Zecca ivi 304-
Forno Apoiiolico m 307. 35:4.
Forno Segreto, Comune, e del PoifeiFo ivi
Fortezza T. II. 94.15:7, 177. 189. 190« 210.
225. 311. 384. T.III. 142. 164,
Forte Urbano T.II. 279. 383.
Forte Ventura Ifola ivi 3 5:5.
Fortuna ivi 227.
Fozio T.III. 27.
Frammento d'Antifbnarj ivi 32-.
Frammento della Vita di S. Luigi Re di Fran-
cia ivi 33.
Frammenti del Codice Teodofìano ivi 33.
Frammenti Greci hi 33·.
Frammenti di Leggi Galliche ivi 6$,
Francefco Commendatore Vettori T.ILxxxvr·
T.III. 57.
Francefco Allegrini T.II. 152.
S.Francefco dì Sales ivi 173,. "%
Ì'ranceièo Mancini ivi 182*
\
-ocr page 284-
DELLE COSE NOTABILI. dor>
S.Francefco d'AiJiii T.H.255.25S.295.TJr.
37· 44·
Francefco Giardini hi 303*
S.Francefco di Paola T.II. 26$. 266*
Francefco Trevifani ivi 284.
Francefco Ú. Re di Francia T.ÌII. $9»
Francefco Maria della Rovere hi 51.
S.Francefca Romana hi 61.
Francefco Monilgnor Bianchini hi 124.
Fianceico Torrigio hi 311. 325» 327. ??ú.
33?·
Francia T..II. 336,
Friuli T.II. 277.
Fuga diS.Giufeppe con Maria Vergine ■» ü
Gesù Criib ivi 140«
S.Fulgenzio T.IIJ. 33. 51»
Fulrado Abbate hi 92.
Furore T.II. 383.
G
Gattoniti ivi 13 5»
Galeno T.III. xxiv. 52»
Galera di Rame ivi 205.
Galere Pontificie ivi 22.
Galleria Vaticana T.II. 250.
Galleria de' Quadri in Campidoglio TJIL4S.
Galleria avanti il Calino di Pio IV. ivi 222»
237., altra fotto il detto Calino ivi 243.
Galieriola delle ftanze dello Spogliatoi T. 11«
So.
Galieriola di Tor-de-Venti T.III. 166.
Galleriole del Romanelli,T.II. 139. iS5.
Gallerione ivi 159. 171,
TomMl.                     S                 Gal-
-ocr page 285-
bel Vaticano.                    41
Cento ottantacinque Siriaci. Trecento novanta
Arabi. Quarantotto Copti, e Copto-Arabi.
Quarantaquattro Turchefchi , e Turchefchi
Arabi. Ventitré Perfiani. SeiTantanove Etio-
pici . Due Iberj. Dieci Armeni. Sei Ruteni.
Tre Illirici. Cinquantaquattro Siriaci. E due
Malabarici.
Avanzando pertanto ì noflri paifi veriò la
Ìlniura Porta , da ella Ρ ingreflb ad una delie
quattro Stanze , le quali compongono la gran-
de , e ben lunga Corsia da quella parte enfien-
te . E' la medefima lunga palmi cento undici,
larga ventotto , ed alta trentadue palmi. Vien
# ella ricoperta da volta a botte} formando tre
Lnnette per parte , ed una per teilata, le qua-
li pofano iòpra la Cornice , che da ogni lato le
ricorre attorno. Due fineitre per parte, con
fuoi iòpraporti centinati, fcorniciati, e dora-
ti , da cui pendono alcune tende bianche di fu-
ilagno guarnite di piccol pallone di feta gialla
nelle eitremità , e fiocchettate della medeilma
feta , comunicano alla detta ilanz a il lume,
corrilpondenti quelle a delira veriò il Giardino
Bofcareccio, le altre a iiniitra verfo il.Cortile
di Belvedere. Otto Credenzoni dell'altezza
palmi dieci , e mezzo verniciati a color di per-
la , con lue fcorniciature dorate pieni di rari
Libri Latini ilampati delle prime e più antiche
Edizioni, efirtono in quella primaifonzaj io»
pra de' quali vedonfi collocati quarantotto vaiì
Etrulchi di rara qualità . La fuperior volta è
tutta ornata di pitture afrelco rapprefentanti
divcriì
-ocr page 286-
4úâ              INDICE
Gallieno Imperatore TJII. xxviir.
Gallinaro ivi 214.
Garzoni Fornari ivi 313. 314· 3l3 * °·
Garzoni della Stalla Pontificia Ì 318., de
Cavalleggieri ivi 328.
Gafparo Colignl T.II. 26.
S.Gaudenzio Vefcovo di Brefcia TJII· 5º*
Gaza Ô.Ð. 96.310.
S.GelafioI.P. Ô JII. xxx.
GelafioII.P. ivi 66.
S.Gemignano T.II. 261.
Genealogia de* Re di Francia TJII- 65*
Genio della Vita T.II. 241.
Genio di Roma TJII. 70.
Genova T.II. 255. 273«
S.Gennaro ivi _26 u
Gerico ivi 135.
Germania ivi 341. TJII. xxxm*
Geroglifici Egizzj voi xix.
Gerufaiemme T.II. 136.145.146.230. TJII.
XX, XXV. XXVI.
Geita de' Martiri ivi xxvn. xxvin.
Getta de' Franceii ivi 33.
Gesù Grillo T.II. 230. 23 1. 232, 233., chia-
ma all'Apoftolato S. Pietro , e S.Andrea-j
ivi 140., Invita S.Filippo all'Apoftolato m
j 40. TJII. 250., Diiputa con i Dottori nel
Tempio T.II. 140., Si ritrova in Caia di
S. Pietro ivi 141. * Predicando nella barca
di S.Pietro è riconofciuto da S.Giacomo, c
S.Giovanni ivi 141., Predica nella Navi-
cella alle Turbe ivi 141-9 Dormendo nella
bar-
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DELLE COSE NOTABILI. 411
barca vieti rifvegliato dagl'ApoÌioli T. II.
141., Libera IWeifo da'Demonj ivi 141.,
E'pregato dall'Ardi iiìnagogo ivi 142., Ri-
fufcita la figlia del detto Principe ivi 142.,
Convince li Scribi, ed i Farifei nella Sina-
goga ivi 142,, Chiama S.Matteo dal Te-
ionio ivi 142., Sana la mano arida d'un po-
vero ivi 142. , In Gafarnao vien pregato
dal Centurione , che rifani il Tuo fervori
«45., Rifufcita il figliuolo della Vedova^,
di Naim ivi 143., Riprende li Scfibi5 e Fa-
rifei della loroIpocrifiai^i 143. ·> Predican-
do nel Defèrto ìazia con cinque folipaui,
e due pelei cinque milaperfone ivi 143, ,
Nelle vicinanze di Tiro, e Sidone vien hip*
plicato dalia Cananea ivi 144., Libera la
Donna Adultera daHe accufe de' Farifei ivi
144., S'invola da Giudei, che tentano di
lapidarlo ivi 144. Confegna le Chiavi dei
Primato della Chiefa a San Pietro ivi
144., Si trasfigura nel Monte Tabor ivi
144., Libera un giovane cieco, ed uil_>
muto indemoniato ivi 144., S.M. Madda-
lena protrata a fuoi piedi ivi 14.$., Ordi-
na a S.Pietro che , con la moneta ritrovata
nella br cca del Pefce , paghi il Tributo ivi
145. , Viene interrogato dagfApQibli chi
fotfe^ per eflfere il Maggiorerei Regno de*
Cieli ivi 145., In Gerufalemm* gii fi pre-
fentanodieci lebbroùivi 145'* , E'fuppli-
cato dalia Madre de» figliuoli di Zebedeo
ivi J45. s Rifufcita Lazzaro dal Sepolcro
S ζ              T.U.
ι
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412               INDICE
Τ.II. 146., Vien ricevuto inCafa di Zac-
cheo ivi 14.6., Suo iblenne Ingreifo in Ge-
rufalemme in publica forma di Trionfante
ivi 14.6., Confonde le Cavillazioni de'Fa-
rifei ivi 14-6., La Maddalena gli unge li
piedi in Caia di Simon Lebbrofo ivi 14.6.,
Lava i piedi agli Apoiloli ivi 146,, Ultima
cena con gì*Apoiloli T. II- 146., Orazio-
ne nell'Orto di Getièmani T.II. 146. T.III.
24C * Giuda con i Mafnadieri caduti per
terra alla fola parola del Salvadore Ego funi
T.II. 14.8., Rifana l'orecchia aMalco ivi
148. , Vien condotto al Tribunale d'Anna
ivi 148., al Tribunale di Caifas ivi 149. *
Prefentato a Pilato ivi 149. > Pilato lo rin-
via ad Erode ivi 149., Vefiito di bianca To-
naca vien fchernito da Erode qua! pazzo
ivi 149., da Erode è rinviato a Pilato ivi
349., Condannato da Pilato a flagelli ivi
149./Flagellato alla Colonna ivi 149. >
Coronato di Spine ivi 149., l'Ecce Homo
ivi 149., Pilato il lava le mani ivi 150. i
Porta la Croce fu le fpalle al Calvario ivi
15*0. T. III. 249. , Inchiodato in Crocea
T.II. 1 s'è., Depoilo dalla Croce ivi 1 $0. ·>
In grembo dell'addolorata Madre ivi 15X,,
Collocato nel Sepolcro da Giufeppe, e Ki-
eodemo ivi ι $o., Diicende al Limbo de'
SS, Padri ivi 15Ί., Rifufcita Gloriofo , e
Trionfante ivi 151., Le Marie al Sepolcro
ivi i^i., La Maddalena con due Angioli al
Sepolcro ivi 15.1 ·, Apparisce in figura d'Or-
tolano
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DELLE COSE NOTABILI. 4r$
totano alla Maddalena T.II. 15*2., Aicende
Trionfante al Cielo ivi 152., Due Angeli
apparifcono agi' Apoiloli dopo la di lui
AfceniTdne ivi 152. 3 Partono gì'Apoltoli
alla predicazione del Vangelo ivi 152.
Giacobbe ivi 131. 132.220. 257.258.260.
S.Giacomo Maggiore Aportolo w/141.294·
T.III. xxvn,
S.Giacomo Minore Apoilolo T.II. 295.
Giacomo Stella ivi 3 io. T.III. 46.
Giacomo Sermoneta T.II. 147.
Giacomo Palma il Giuniore T.II. 147.
Giacomo Semenza ivi 250. 284.
Giacomo del Zucca ivi 309·3 io. gii.
S.Giacomo ScoiTacavalIi T.III. 349.
Gianicolo Monte ivi 343.
GiafetTJI. 32.
Giappone ivi 354.
Giardinetto della Libreria T.III. 19.84.86.93.
Giardino Segreto della Pigna ivi 197.
Giardino Boicareccio ivi 204. .
Giardino Segreto degl'Agrumi ivi 252.
Giardinetto diMonfig.Sagriita T.II. 54'
Giardinetta del Quartiere de' Cavalleggieri
T.III. 330., delia Fenderla della R. Cam.
ivi 340, 361.
Giberto Arcivefeovo dì Ravenna TJI. t88»
Gigante Golìa ivi 33. 136.
Gioacchino Abb. T.III. 37.
S.Gi'ovanm il Preculibre T.II. 40. 139. 140/
222$S· 298. 303. 443, T.III. 129.141.
142» 244»
S 3              S.Gιο-
ί
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414;,              INDICE
S. Giovanni Evangelica T. II. 39. 141.144.
1 so, 184.234. 240.297.308- T.III.xxyii.
129.
S.Giovanni P, T.II. 269.
Giovanni VI. Ñ. T.III.92*
Giovanni XII. P. ivi 89.
Giovanni XXIII. P. TJL xxu
Giovanni Vefcovo di Porto T.IIL 2&
Giovanni Alberti TJL 502. $09·
Giovanni Angeloni T.IIL 94.
Giovanni da Udine T.II.83. 1*00.110.138.30*
Giovanni Fiammengo ivi 69*
Giovanni Cav. Lanfranchi ivi é><2·
Giovanni da Modena ivi 185. 25o».284«
Giovanni Cav^Odazzi ivi 17-5. 285· a
Giovanni VII. Paleologo T.III..39..
Giovanni Re d'Inghilterra ivi 92»
Giovanni Guerrero ivi 4.60
Giovanni Schiavone ivi 243«. 250·,
Giovanni Fontana ta/ 342.
B.Gio: Angelico da Flefoie TJL 58.
304»
Gio: Antonio Buxi VefcAlerienfe TJI-.xxXft
Gio: Batti ft&Na Idi ni TJL 15 3.
Gio:Battifta Nolli ivi xxxix,
Gìo. Battila della Marca ivi 78,
Gio.rBattiita Marcucci ivi 303*
Gio.'BattiitaLombardelli ^/309. 3M«.$5f*
Gio: Batrifta da Novara TJIL^tf.
S.Gio: Damafceno æö/43.4&
Gio.-Franceico Penni detto il Fattore: TJL 13 **
212.
Gio: Francefco Romanelli Ivi 1-68·.. 174. 193·-
284.                                              S.Gio;
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DELLE COSE NOTABILI. 415
S.Gio.-Grifoilomo T.II.30. 507. T.III. 43. 5-2.
Gio: Lorenzo Gay.Bernini T.II. xxxìv. 15S.
T.III. 166. r69.17o. 296.299.
Gio; Paolo Tedefco TJI. 152.
Gjo: Paolo Melchior ivi 285.
Giordano Fiume hi 135.137;
Giordano Vefcovo T.III. 5-2.
Giorgio Vafari T.II. 14.19.21.25,.s&pftp^,
238.303. T.IIL250-
Gioluè T.II. 135·, 259.
Giotto Pittor Fiorentina ivi Su
Giovenale T.III. se-
Gioventù buona T.IL.342*
Gjoventù-cattiva ivi 342.
Giovio Moniignore ivi $$.
Girandola che ßß fa a Cartel S.Ange lo ivi roti,
Giraud Conti T.III. 348.
Girolamo Card. Aleandro ivi 17*
Girolamo Ferrarefe T.II- 58.
Girolamo Muziani ivi 77.167. 184.284.
Girolamo MaflTei ivi P47.152. 186.250.284,.
Girolamo Siceiolante da Sermoneta. ivi 26*.
F.Girolamo Savonarola ivi 225..
F.Girolamo d'AfcoIi- TJIL 38.
Girolamo· Botticella mxxxvi.
S.GiroIamo-T.11. 1-84. 240. 241. T.III. ÷÷÷,
Ç. 3.0.32.33.46.50. 52. 65. i5TS.
giubileo porto-da Siilo V.. ivi 20.
S.Giuda Taddeo TJI. 36". 298.
Giudea ivi 548.
Giuditta ivi 33.
Giudizio Univer&Ie ivi 39. 349*
G 4               Giù-
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4*6               INDICE
Giudìzio di Salomone Ã.ÉÉ. 136. 227,
S.Giulio P. T.IÌI. xx'x.
Giulio IL P.. T.II. ÷-x'v. xxvr. xxvu. 9. 48,
5©.?9· 216.221, 226. 207. ji8. 523. 326.,
328. 403. 404.43?. 436· 445*. 457· T.III.
xxxvur. 2. ^.iif.ii7.122.133.156,170.
Giulio Ili. P. T.II. xxxii. 14. 49. f ñ >. j^.
r95· 577· 435- 45^-544« Ô. Ili. 39. lo&j
no. in.                                              *
Giulio Cefare T.II. 270. T.III. xxiu.62»
P. D.Giuìio Clovio fa* 32.
Giulio Pippi detto Romano T.II. rio. 129.
130.133.137.211.212*219.234, TJH^a.
Grullo Firmio Materno ivi 52. 65.
Giulio^Solimene ivi 176.
S.Giuieppe ivi 244.
Giufeppe Simone Monilgnore Aifeman ì<pz
x* vi*. 66.
Giufeppe d.Arimatea T.II. 150.
Giufeppe Chiari T.II. 173. 285'.
Giufeppe Ebreo far 132*1 $3. f .III.xx,xxrrr.
5.2- 245.
Giufeppe Cùv. Cefari d' Áößçï Ô. IL 163»
174-245'. 3 ii«. J57;
Giufeppe Franco T.III. 46*.
Giufeppe Cav. Naiìni T.II. 2^5.
Giufeppe PaflTeri ivi 173.
Giufeppe Patriarca de' Greci TJIL 39*
Giufeppe Porta T.II. 25» 26".
Giufeppe Salviati ivi 25V
Giufeppe Zobbolifa/160. 162. 1S2.
Giuilizia ivi 24. 15*8. 184.190.2 ÷ ï» 226.3} e.
Ji 3. T. HI. 59 ..142.164*                     Giù.-
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DELLE COSE NOTABILI. 4r7
Giuftiffcazione miracolofa del S.Ponteiìce Leo-
ne III. T.II.229.
Giuiìiniano Imperadore ivi 226. T.III.a$.2<?·
S.Giuilino Martire ivi xx.
S.Giufto T.IL 335,
P.GIobet della Comp.di Gesù. T.IIL xiVt ? r.
Globo Celefte fai 34*
Globo Terreftre fa/ 54.
Gloria Τ.Π. 312.
Gloria de'Eambim ivi 349,, de» Maritati ft|
350., dello fiato Vedovile ivi 35·©., delle
Vergini fa/ 3 50,, de'Santi Confeflori, Mo-
naci , ed Eremiti ivi 35Ί., de* Santi Ve~
icovi , e Dottori della Cliiefa fa/351.,
^Pontefici, e Patriarchi fa/ 35-2., de'Mar*
tiri ivi 352., de'Sacerdoti,eLeviti fa/ 353^
de'Patriarchi, e Profeti fa/ 353., dimoiti
Santi hi 35*3*, delli Apoitoli m 35-4., de-
gli Angelici Cori ivi 354., della Beatifli-
ma Vergine ivi 355·. , dell'Auguitifiìma^
Trinità ivi 35·5%
Gordiano il Giovane Imperadore T.IIL xxv-
Gori fa/ 50.
Gottifredo Buglione T.II. Γ20-
Governatore Moniig. del Conclave T.II, 3 28.
_ 522. 5*31.54r. 553.
Gradi di longitudine, e latitudine delle più a»»
fpicue Città, Ifole » e Provincie. d'Itali*
ivi 273..
Granaio di Palazzo far 43 £..
Granari di Civitavecchia T.IIL 47.
ο 5               Gt*3;-*
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4i9              INDICI
Gratitudine T.IL 25*9.
Graziola Itola, ivi: g 55**
Grecia ivi xxj, 338.
&. Gregorio, il Grande P. iviú§4·240. 307*
X.III. xxxj *. 44 0.5 2..
S.Gregorio IL P. T.IL .20» T.IIL xxxr.
Gregorio VI. P. TJIL.92.
$► Gregorio VII. Ñ. /K IL 2.1.187* 2$&*.:26L·
T.1IL 91,
Gregorio IX. P. T.IL 19..22*6.
Gregorio X. P. T.IIL 37.
GregorioXI.Ñ. Ô.ÉÚ. 22. §4.281»
Gregorio XII. P. ivixx,
Gregorio XIIL P.,i<2/ xx-vrn. xxx. ^..l'&.rS».
19. 3648. 47. 61.68.77. 79· âï. 105.106.
107.139.140Ì. i42.i:4^3.;i^:;t47ijr7(s'.-i76*
j 80. i8 i.r 84*215f.2 3 70242.244.-246.248*
2:5 r.272,278.279.282.28^285'. jor-gos1·
J09.5r2^3r.34.7.349.35,o.352-353k35,4-
35;$ì44& ËÀï^Ô'Ðß. xiiiv..62.89.100.
Gregorio XV. P. T.IL xxxut. T.IIL 77.
S.Gregorio Nazianz; T.IL347. T.III^Xi.44.
S.Gregorio di Toiirs ivi 53»
Grimani ivi 66*
Grolandia T.IL 34?.
S.Grotte Vaticane T.IIL xxxuu
Grotte T.II.501.547.^48· T.III^2.2^3.3 *7*
Grotta comporta di tufi ivi 205.
Gualdo T.IL 280.
Guardarobba Monilg.di S.Sàntità ivi 327.529·
Guardarobba Segreta della Sagreitia di S.San-
tità ivi 50.
Guaf-
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ÐÅÚ×Å COSE ÍÏÔÁÂÚÇ. 4*9
Guardie Svizzere ivi xxnu é. 90. 100. 153·
312,433. 440. 549.5'sro. T.IIL 33u 332·
33|- 334· 335«33& J3T· 33§*-3J9--J4P>
348. 3.61..
GubbiaT.H.255.
Guerra /22/383.
Guglielmo da Majanafai 99.
S.Guglielmo di Vercelli fai 27JL.
Guglielmo Re de'Romani T.III. 90*,
Guido Reni ¹É«.95.99.248».
Ã
lano Parrailb TIII.xxtvu
Ibernia T.II. 333.
Iconomaci T.IIL 25.
Idolatria T.II» 259*
Iginio Grammatico T.III. 5?,,
^.Ignazio Dante Domenicano T.IL.2^.3^57^
S. Ignazio T.III. 27*.