NUOVA DESCRfZIONÉ
DEL VATICANO
Ï SI A
DEL PALAZZO APOSTOLICO
DI SAN PIETRO
DATA IN LUCE
DA GIO: PIETRO CHATTARD
TRA GLI ACCADEMICI ROZZI DELLA CITTA'
Ì SIENA DETTO l' APPREZZABILE „ |
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Tfìj>tyc*%
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IN ROMA clDbccL*vir.
DALLE STAMPE DEL MAINARDI *0N LICENZA DE' SUPERIORI·
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KUNSTHISTORISCH li 4S é. PJ JT
D£R RUKSUN'fVERSiTEiT UTRECHT |
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NUOVA DESCRIZIONE
DEL VATICANO
Ï S I A
DEL PALAZZO APOSTOLICO
DI SAN PIETRO
DATA IN LUCE
DA GIO: PIETRO CHATTARD
TRA GLT ACCADEMICI ROZZI DELLA CITTA*
£>l SIENA DETTO I,'APPREZZABILE» TOMO TERZO.
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IN ROMA clsbcctxvii.
DALLE STAMPE DFX MAINARD1 CON LICENZA DE* SUFERlGRl·
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KUNS)*HI5TORlSOi tiJSt.f liJT
PER RUKSUKMVERSiTElT UTRECHT |
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fin.)
Ë MOTstSIG^O^E
GIO: BATTISTA REZZONICO
NIPOTE DI NOSTBO SIGNORE
Felicemente Bagnante
Gran Priore dell' Ordine Gerofolimitano
in Roma MlAGGIOI^DVOMO
De' Sacri Palazzi Apostolici |
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Ì Ï Í SIGNORE*
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Gli è troppo fa-
cile a intenderfi, perchè folto i Vostri Au- spicj efca alla luce il pre- ferite Terzo Tomo, che fer- |
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ma
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ii %
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ma il compimento della da
me intraprefa Defcrizione del Vaticano . Baita un fol guardo a ciò che in quefto Tomo fi contiene , ed un ri- fleifo alPonorevoliiììma.Ca- rica, che a comun vantag- gio , Monsignore , glorio- lamente foftenete , per com- prenderne la ragione. Leg- gefi in eifo minutamente de- ferii ta buona parte del Va- ticano Palazzo, e fuoi An- neifi . Voi, che per fovra- na Munificenza del Regnan- te Sommo Pontefice CLE- MENTE X Hi, Auguilif- fimo Voiìro Zio , lodevol- mente prefieckte ai Sacri Apoftolici Palazzi vi fiete degnato accordarmi benigna- mente |
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( ν. )
mente la libertà di ricono*
fcere il tutto , ed il tutto minutamente oiFervare , A niun altro adunque più che a Voi Monsignore era dovuto quello piccolo tri- buto , in atteilato della mia giuita riconofcenza, e della rifpettofiffima mia Servitù. La picciolezza dell* Opera dovette tenermi per qualche tempo fofpefo, ma l'animo Voftro Grande , che le cole anche piccole rtima % ed ap- prezza , vinfe la mia dub- biezza , ed eccitò in me la ferma fiducia , che quella mia produzione farà dalla Generofità Voftra, benigna- mente accolta , e protetta, E ficcarne Monsignore |
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a ? il va-
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(vi.)
il valevole Padrocinio Vo-
ftro aggiungerà a quefìa non meno , ma alle altre Ope- re mie un maggior pregio, così crederò di aver confe- guico una ubertofa mercede delle mie infruttuoie. fati- che , fé quefte faran vale- voli a meritarmi la fortuna invidiabile di un sì Gran Protettore , che colla feor- ta delle fue ammirabili Vir- tù s'incamina a gran palli al Tempio della Gloria · Tralafcio gP Elogj che giu- ftamente vi fono dovuti , perchè so , che la Vofìra modeilia tanto li abborri- fee, quanto procura di me- ritarli . Dirò folo che fiete fertiliilimo Rampollo del No-
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( VII. )
Nobiliffirao Germe Rezzo-
Nico , da cui non feppero mai difgiungeriì le più fu- blimi Virtù ,, quali raccolte infieme , come in un va- fo d'elezione , e di Pietà rifplendono nel Regnante Sommo Pontefice CLE- MENTE XIII. voftro gloriolìffimo Zio ? e rico- piate s' ammirano negli ani- mi dell' Eminentiffimo Si- gnor Cardinale Camer- lengo, e degli Eccellen- tiffimi Signori D. Lodo- vico Gonfaloniere per- petuo del Senato , e Popo- lo Romano „ e D. Abondlo Senatore di Roma Ve- ltri degniflìmi Fratelli , ed inficine in Voi , Monsi- a 4 GNo-
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( νχ 11. )
gnor E , di cui mi farò
fempre glork d'eifere con profondiffimo rifpetto Monsignore
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VmìlìjfimQ yD&uotìfJlmo y edùBìg-^
ùjfimo Servidore Già; Pietra Chattard *.
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C 1 Χ. >
PREFAZIONE.
Cernii, la Bk mercè, dop®>
ti cor fi dì anni fedia al ter- mine delle mie fatiche \ <f quanto mn mi riuficì da far comprendere nel fecondo Volume , fi ve* drk nel prefènfe calla medefiima efiat* tczza, e con quella: diligenza , che mie fiata pojfièile , del tutto compilato * Se avefii dovuto prefiare orecchio alle giù [le rhnofiranze fattemi da tante ee* celienti Perfine per aver mancato di notare nei precedenti due Tomi tutte Ir latine Ifirizionl, che le sgonfi à nella Ba~- jilica, che nel Vaticano Palazzo } al certa- averci dato cagione a maggiori clamori contro me fiwjcitati ) perche appena cin- que Tornir non due da me fui princ't- pio promefii, farebbero fiati fufficienti * Credei inoltre dì potermi difipenfare dal!, ripetere le predette* Latine Ifcriuoni » sì perchè quefle le^gonfi replicate dai' P*. Bonanno, , dal Cavaliere- Carlo, Fon* tana T daW Abate Ago β no T'aja, e dbt~ tamente alla perfine: tutte com^ilaitCLA |
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dall' eruditismo Rmo Ρ. Abate Galletti
Monaco Cajfinenfi , come altresì -per averle io qua.fi tutte tra/portate nella Italiana favella. Vnà sì copio/a mefjb era un richieder troppo da un povero Idiota rozzo , perchè privo di tutte quelle cognizioni , che in tal materia erano pur troppo neceffarie. Mi forzerò pertanto di appagare in parte le bra- me dell'i fiudiofi, coli' additargliene non poche nel preferite terzo Tomo . Vna mente limitata, come è la ?nia , fi In- finga di poter rificuotere del compati- mento , fi mi fojfe traficorfia, ο fiotto gli occhj , ο fiotto la penna qualche-* minima particolarità , e che con ter- mini baffi ? ed ofieuri fojfe fiata dame delineata , Vna Pianta generale , ed efiatta di sì fiupenda Fabbrica , fiareb- be fiata, il confeffo, oltre modo necefi fiaria , e molto contribuito' avrebbe al prègio dell' Opera ; ma attefia la di- juguaglianza del fiuolo per l'irregolarità di tanti Appartamenti , di cui effa e compofla 3 appena farebbero fiate fiuffi* denti dodici diverfe Iconografiche deli- neazioni : Jpeja più convenevole > e pro- pria |
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( XI. )
prìa, di Sovrana Pojfanza , che di un
Privato. Oltre di che la Calcografia^ della Rev. Camera Apofiolica, /otto la condotta dell' in oggi Emo Signor Car- dinale Saverio Canale già Teforierc^ della medefima Camera , fempre in- tento ad ilhiflrarla con eccellenti Pro-i dazioni , ed amatore delle belle arti, ne ha date alla· luce con ì firn Rami le più cojpicue Vedute sì della Bafilì- ca , che del Palazzo ApofloUco \ e dì già. poffedeva quelli delle mirabili Log- ge , e Stanze di Rajfaelle , delle Sta- me , ed altri. Chiunque pertanto àefi-· derera di offirvare più minutamente ciò che io ho deficritto , potrà baftan- temente appagare preffo la medefima Calcografia le Jue voglie , e per tale effetto tutte quelle particolarità, chc_j tiell' Indice generale di quefli due Tomi faranno contenute, e che fi trovano in: iflampa preffo la medefima γ verranno* con un' aflerifico in margine contrajp* gnate ; Affinchè ι cumfi Forejlieri pofi- pno in miglior forma fiotto gli occk] comprender tutto quello ,. che· da me: tfiato rozzamente deferitto . Si con- H 6 ten--
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C χμ. )
tmm-φ adunque il Pubblico, che h k
abbia accennata alla sfuggita i §)uar* thrì^ delle- Reali Guardie del Corpo Pon* tificio ,. gli Acquedotti , e- Chiaviche tredute necejfarie* per le ragioni addou %e> nel Capitolo XXXIX. del Tomo f. pagi. 218., e di avere ìnquefta terza mia Produzione' aggiunto un copiofo In» dice di tutte- le materie contenute s% nel fecondò, che nel terzo Tomo, a-fine Jòlo di riportare un benigno compati- mento, dì quanta finora mi fon data £ onore di mettere aliai luce per comi* ne/ isaMaggÌQJ%, |
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IN-
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( «tri.)
INDICE
Bsr Capìtoli contenuti nel preferite Volume*
CAP.I. TT\EL Gran Corridore della-Cleo*
JL/ patra , e di alcune Abitazioni,,
alle quali in principio del; medeilmo il ha
I'ingreflò-- Pag.;r
CAP.II. Della Libreria Vaticana, e conti-·
gua Abitazione di Moniignore RitoCufto- de della· medefinra ,- 1S CAP.IIL. Dell'Archivio Segreto di Sua San-
tità·.. 8; CAP.IV. Continuazione del Gran Coiridorc
della Cleopatra r e; iue- contigue Abita* ζ ioni. *o? C AP.V. Delia famofa Scala grande a Luma*
ca di Bramante-, e di alcune Abitazioni ad ella contigue-·· £I4 CAP.VI. Cortile delle Statue , per cui fi pa£
fa a diverfè Abitazioni ivi contigue ., 121 CAP.VII. Palazzettod'Tnnocenzio Vili. 127/
CAP.VIIL Dìverfe Abitazioni , alle quali
il ha PingreOò dal Cortile delle Statue. 14& CAPJX. Appartamento Pontificio di Ritiro,»
detto di Belvedere,o ila di" Tor»di-Venti.J5a CAP.X. Cortile degl'Archivi. 17·?
CAP.XI. Del Giardino Segreto Pontificio* 19^
CAP.XII. Del Gran Giardino Vaticano,, det*
to per Vocabolo il Boicareccio> 204 CAP.XIIL Del grande Stradone , che νktx
rincliiufo dalla Facciata, laterale del Pa- lazzo* |
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(XIV. )
hzzo, e dal muro, che ferve di recinto
al Giardino Boicareccio, con alcune Ri- meffe, ed altre Abitazioni ivi eilftenti. 256 CAP.XIV. Cortile della Piazzetta della Pa-
netteria . 274 GAP.XV. Del Palazzetto , ο fia Calino del-
la Zecca Pontificia . 29£ CAP.XVI. Od Forno Apostolico , ed altre
anneflfe Fabbriche „ 307 CAP.XVII. Del Quartiere della Rea! Guar-
dia Pontificia del Corpo detta de* Cavai- leggieri». 223 CAP.XVIII. Quartiere: della Real Guardia,
Svizzera. g 31 CAP.XIX. Quartiere della Rea! Guardia.»
delle Corazze Pontificie . 341 CAP.XX. Delli Acquedotti, Sorgenti d'Ac-
que , che il poiTèdono dal Palazzo Vatica- no , e iiie riipettive Chiaviche . 542 |
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PER
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C * ν. )
PER ubbidire ai comandi del.RmoP.Ric-
chini Maeilro del Sacro Palazzo A pollo- lieo ι ho letto anche il Terzo ? ed ultimo Tomo della Dejcriziom del Vaticano, compilata dal Sig. Gio; T'ietto Chattard , né vl· ho trovato eofa che ripugni ai Dogmi della Religione Or· todoiTa , e ai principi della fana Morale , L'in- credibile diligenza deΪcultiflìmo Autore, nel deferivere minutamente- con tutta verità , e coi termini· proprj della materia eh' e' tratta:, la parte che gli reità va del Vaticano Palazzo, e Ìuoi Anne ili,. merita veramente ogni enco- mio dagli: Amatori delle Belle Arti, che ve- dran con diletto in tutta quell'Opera··) un an- golare complefTo di cofe ammirabili ; onde ii giudico degno di pubblicaril colla Stampa . Roma queilo dì io. Maggio 1767»
Έrancefco Maria Grazzini Dottore di S. T,
e Bibliotecario dell'Emo Feroni. |
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PER
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PC ÷íé.y
ER ordine del Rmo P. Maeitra del Sa- gro Palazzo Apoilolico ho Ietto il· Terzo Tomo della Innova Deferirtene del Faticano, nel quale non lbJamente non ho trovato cori a cuna ripugnante alla Cattolica Religione, ^lk Iitituzioni de' Principi, ed ai buon* coito· mi ; ma ho anzi ammirato una prodigioia va- rietà di cofe eiattiirimamente con termini prò- prj, e Tue mi iure deferta , come fé ognuna da per fé effigiata , e ritratta foiTe in di legno; Quella diligenza iaboriofa non fola è valevole ad informare i Curioii, ma ancora a foddisfa- re pienamente gli Amatori ddk Edk Arti ed é medeiìmi Profeifòri, che vorranno rifai pere , ed intendere ogni menoma parte, che di si augnilo luogo in quell'Opera fi dichiara. pertanto Amo eiTer utile il pubblicarli colla &tampa , • n Roma dalla Biblioteca Gabrielli 20, Mag-
gio. 1767» 6 Orazio Orlandi.
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IN
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^^^^ìÌÉÅÉÌÇÌ
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( χ ν γ τ. )
IN adempimento della riipettabif commi£»
fìone del Rmo P.MaeuYo del Sagro Palaz- zo Apoiblico , ho letto colla maggiore atten- zione, e piacere il Terzo Tomo della Definizione ad Faticano, compilata dal Sig. Gioì Vietro Chat* tara', e non v' ho rilevata alcuna eofa , che repugni alle maifime· inviolabili della Religio- ne, e Morale noftra Cattolica , e che s'op- ponga all'Ordinanza de' Principi. Ho dovuto bensì ammirare la con iì de r ab il' fàtiga dell''eru- dito Autore , il quale colla più icrupolofa di- ligenza ha minutamente-deicritta ogni minima parte dell"1 infigne , e preziofa Libreria Vati- cana, e dell'ApoiLolico Vaticano- Palazzo·, do- ve fanno uno sfoggio mirabile i più rari Mo- numenti dell'Antichità, e Γ eccellenza delle bell'Arti. Giudico pertanso,. che queiìo Ter*- zq Tomo ila ugualmente degno, cornei due precedenti', d'elfer-prodotto alla pubblicaluce colle Stampe , non folo per compimento d'un Opera , che fa tanta lode , e tanto merito allo· Studiofo Autore , ma per benefizio- ancora del Pubblico j e per erudizione di chi ama, e ri- cerca le notizie efatte delle cofe più eccellenti* e pellegrine * Di Cafa 11. Maggio r 70*7,.
tintori felice Cauonko Mimati o,
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W
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æ ÷ í é ú ô. 5
Í feguela della Commiifione datami dal
Rmo P.Maeltro del Sagro Palazzo, avell- ilo letta la TS^uova Defcrizìone del Talazzo "Pontificio Vaticano , e delle fue Fabbriche , e Giardini anneflt, proieguita dal Sig.Gio:Pie- tro Chattard , e terminata in quefto Terzo To- mo , per l'accuratezza con cui il individuano tutte le parti di sì ragguardevole. Edifizio , e per le notizie ·> ed Erudizioni, che nel mede- simo rapporta l'Autore , e perchè non contiene cola alcuna contraria alla Santa Religione Cat- tolica , ed al buon coftume , ilimo che poflfa dadi alle Stampe . Roma quello dì 4. Giugno 176ç.
Salvatore Cafali Sottoforiere del Sagro
"Palazzo lAgoflolico. 1 Ì V ÷À Ì Ë Ô V \,
Si videbitur ReverendiiTimo. Patri Sacri Palatii Apoitolici Magiitro. jD. fora*. lArchìep* ISQcom. Vicefg,
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t Ì Ø \t MUT Z^.
Fr. Thomas AuguiHnus Rjcchinius Ordinis
Pried. S.P.A.Magiih. |
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INTRO-
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£ χ τ χ. )
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Κ
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» Ufo delle. Librerie è· cosi inve-
terato nel. Mondo , che pretto |
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tutti è ben noto il lignificato di
tal·nome, ed a qual.fine defti- certo farebbero flati privi della maggior parte
delle più neceflarie cognizioni,. fé nel decorfo di tanti Secoli avanti la venuta di Griffo, e dopo la di lui trionfante. Redenzione del Genere Umano-, foie loro mancato chi con accuratez- za , dispendio, e. fatica , in luoghi appartati, e di nobile bruttura adorni,. ha fempre procu- rato di raccogliere, e confervare con la più ge- lofa cuftodia le produzioni di', tanti, illuftri Scrit- tori , c\iq fono onorevolmente viifuti, sV nelle- profane Scuole x che. nelle. Eccleiiaiiiche. Di* fcipline..
Se preilar fede· dobbiamo- a tanti celebri
Autori", che di tal materia, hanno- trattato·, gì' Egizzj prima di Mosè alle feienze applica- tili , perchè privi di caratteri, il fervirono di diverfe Cifre , ο ilano Geroglifici r da eiTum- preifi nelle loro immenfe Piramidi,. e imifu- rati Obeliiehi v in quella Capitale, al dì d'oggi ancora eilrtenti,. e di colà dagl'Eroi della Ro- mana Nazione con·. infinito-dilpendio r e· fatica traiportati.. Che-Mosè· apprendere in Egitto fotto Faraone Amenoff,. l'arte, e la dottrina di que.* Savi, * niun lo controverte ; onck fa. d'uo-
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d\iopo inferire , che molto prima di detti Po-
poli , e tempi le Scienze foflfero in ufo. Ma quello , che fi deduce da Gìufeppe Ebreo , dn__i S.^Agofiino Ί da Eufebio, e da S.Gmfliw Martire^ il è , che i Libri, e Plitorie di Mosè fono i più antichi y che a noi ne fiano rimafti. Per più concludente prova ,-dalla Sacra Scrittura, la gitale per Divina Providenza a noi èriraaih^j r ella Tua genuina purità : al 21. de Tfum. fi ha indubitata notizia del Libra d'Enoch, del Libro delle Guerre del Signore, al 2. de I{è nei Cap.2 del Libro de* Giufii del Signore, del Libro di Sa- muele Profeta , del Libro di T^atan Profeta , e di molti altri : dal che il può raccogliere, che le prime Librerie furono fra il Popolo Ebreo·: imperocché avendo avuto gl'Ebrei prima di tutti le lettere, e l'ufo di ette; è da credere, che i medeiìmi averterò particoìar cura di con- fermare ciò, che feri vevano . Onde riferifee Ifi- fon nel Lib.j. deWEtim., che dopo avere i Cal- dei bruciata la Libreria Ebraica con tutti i Libri della Legge : eifendo già gl'Israeliti ritornati in Gerufitlemme, Efdra, di cui fi fa menzione nel Libro 2. de Macbabei d Caf. 2. ν. 1 j. ivi : Confiruens bìblioths-cam congregavi? de regionl· busUbrosi riparò il danno lacrimevole di tal perdita, radunando, da diverte parti i Libri Sa- cri , e ne formò la Librerìa. Ciro il primo Re de* Perii", dopo aver
foggiogata tutta 1' Afia , e conquiftato tutto I1 Oriente concefle licenza agi' Ebrei di poter nucnounente riedificare il Tempio del Signore |
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( XXI. )
già dlftnitto , e devaiiato dal deteftabile furore di T^abucodonofor fotto Sedtcia, con la tota- le rovina di tutti i Libri, dei Vaiì Sacri, e pre- z'iofi arredi, che in e Ho erano racchiufi. Un tal Decreto del benefico Monarca Perfiano fu poi da Dario di lui Succedo^ , perchè fin d'allora non aveva ottenuto il Cito pieno effetto, fù,difli, fatto cercare fra gl'altri fuoi Libri, e Scritture, quali tutte nel di .lui Real Palazzo venivano con ibmma accuratezza cuibditi, iè?no evidente , che pretto -di tal Monarca iimiii Librerìe erano in uio . . Fiorirono anche le Librerie nella Grecia ,
ed il primo, che le iftituitfe , fu Tififfrato Tiran- no di Atene. Regnò il medeiìmo trentalei an- ni in detta Città, in quel tempo appunto , fe- condo Udo Gelilo , che Servì· Tullio dominava m Roma, e Tendo flato Tempre intento a fubli- mare le Arti, gli Studi, e le belle Lettere . Una tal Libreria da e!To iitituita , fu in feguito oltremodo accreiciuta, ed aumentata dagli Ate- niefi. In faccetto della venuta di Zerfe nella Grecia, entrato quelli in Atene,fece trafportarc tutti ι Libri in eiia contenuti in Perua ? da do- ve molto tempo dopo, dal Re Seleuco chiamato \^more furono riicattati, e riportati nella me- aeiima Città di Atene , da cui erano flati tolti. Iu ^ L'orerìa celebratiffima , e benché Stra- tone dica «fere flato ^rifiatile il primo, che Munire Libri in Atene , e ne forriia.Te Libre- "a; e da credere, che intendete Stratone di P^riona particolare, come ai di d'oggi tuttora av-
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( Χ Χ Ι Τ. )
avviene, che non forte né Principe, né Re,
il quale pre'fo dì fé aveife accumulato non pic- cai numero di libri ; oppure ch'egli avetTe mol- to contribuito per la devaièazione Sofferta dal- la Librerìa iilituita dal prenominato Tififlrato , ti di lèi ingrandimento -. La Librerìa-, che in Aleflandria d' Egitto
fondò il Re Tolomeo Filadelfo, fu la più ìlluitre ■di tutte le altre del Mondo per eifere flato in , eifa collocato il Teitamento Vecchio, e tutta la Sacra Scrittura dai fettantadue Interpreti dalla lingua Ebraica nell'idioma Greco traferitta* Ciò avvenne nel tempo di Eleazzaro Condot- tiere del Popolo d'Tfdraele ·, ed iniìeme Princi- pe de' Sacerdoti, il quale volendo cortefemen- te compiacere le richiede fatteli dal detto Re Tolomeo , inviolli i fopracitati fettantadue In- terpétri unitamente con tutti 1 Libri Sacri, che fino a quel tempo erano itati lcritti e da Mosè , e da altri Profeti. Furono <i predetti Libri dal virtuoiò Re ricevuti e con venerazione , e ftu- pore, maifime per vederli Ìcritti in carta per- gamena fatta di pelli, come rapporta il rife- rito Gìujeppe Ebreo ; il che dimoiira, che la_j moltitudine degl'altri .libri da elfo raccolti non erano in coniìmil carta ìcritti. Tale Librerìa, fecondo il rapporto dW/Jo Gelilo , à'^Ammiano Marcellino al Ub.22.., e di Seneca era comporta del prodigiofo numero di iettecento mila libri. Rimafe eifa 'nel fuo primiero luiìro, e fempre accrefeiuta di nuove produzioni de' più eccel ■ lenti Uomini, i quali in Alexandria continua- meli- |
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( m χ ι r u )
mente concorrevano all'È mpurio delle Scienze,
ed all' afilo delle più eccellenti virtù , fino al tempo di Dionìfio Tolomeo , e di Cleopatra fiia_i iòreìia ; in cui -eflendo da Cejlre perfeguitato Tompeo , e devaftato tutto l'Egitto , con grave danno dell'Uni verfo rimale dalle fiamme quali tutta conlùnta. Taolo Orofìo tuttavia è di fen- timento, che in detto eccidio vi ^perdettero folamente quattrocento mila Volumi ·, e che_> li altri rimanenti trecento mila follerò involati ai furore delle fiamme . Eumene, comeriferiice 'Plinio, fece un'altra Libreria quali in quel me- defimo tempo nella Città di Pergamo-, incom- petenza della già riferita Aleifandrina ; ma noli potè in verun conto uguagliare la di lei magni- ficenza ·, fcrivendo Thtarco, eh' ella era iol- tanto compoita di duecento mila Volumi.. ^ Dilatato l'Impero Romano nelle tre partì del noftro Continente allora foltanto cognite , furono edificate, ed illituite in Roma molte Librerìe . Jifìnio Tollione fu il primo, che in ta- le aifunto il primato ottenne . Fu egli così ama* tore delle Scienze , e di tutti i Virtuoiì del Se- col fuo , che ben lo dichiararono per tale Vir- gilio , Orazio , e gl'altri celebri Poeti di quella età. Taolo Emilio dopo la vittoria riportata con- tro Terfeo , ed in feguito Lucio Luctdlo ., della preda fatta in Ponto , trasportarono l'uno , e_3 l'alfro in Roma gran copia di libri. Giulio Cefo- re aumentò, e nobilitò molte Librerìe , e ipe- cudmente la Palatina . Cefare <Augufto nel più MI luogo, e nel più fontuofo Tempio di Roma iiti-
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'( χ χ ι ν* 5
iiìttui la Librèrìaureca, e Latina . Eraquefto* il Tempio di Apollo edificato fui Mente Paia- tino , dalla banda, che riguarda il Circo Maifi- mo , in oggi volgarmente detto Cerchi : onde fia chiamata Palatina . Non folo abbondava di c'ipiofo «UKiero di libri, e de' più eccellenti Autori-, che in gran quantità fiorirono fotte l'impero del detto Uuguflo, .ma. altresì di pre- giati ifime Statue fu adorna . Si viddero fra effe la decorfo di tempo le Statue di T^twieriano Im- peradore , e di M,,Fanone, fiatevi erette dai Senato per la loro eloquenza , e dottrina . Dai che ii raccoglie il notabile coftume oifervat© dagl'antichi Romani di tenere nelle loro Libre- rìe figure , ο Statue d'Uomini eccellenti nelle lettere , e meritevoli -di etema ricordanza » CelebratiIfima altresì fu in Roma la Librerkuj eretta da Epafrodito Cheronefe * nella quale fu- rono confermati trenta mila Volumi de' più. fcelti libri, e de'piti eccellenti-Autori ^ che la fua induftr-ia raccoglier feppe · Èu quelli fe- condo il .parer di Svììa allievo di <Atchìa *Aef- fandrino Grammatico , dal quale apprefe molte cognizioni ■» Caduto in fervitu , fu comprato fchiavo da Mode fio Pre fidente dell' Egitto ; « dal medefimoconofeiuta la perfpicacità del fuo ingegno , fu desinato all' educazione di Titi- lìm Ilio figliuolo. Fatto poi libero fé ne venne a Roma , e fiorì lotto l'Impero di Verone , fino al tempo di TSlerva , dopo aver lafciate più ope- re dalla firn dotta penna uicite . Se fi deve pre- gar fede al]i .Scrittori antichi, e di non volgar nG-
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( χ χ ν. )
nome , tfentafette furono le Librerìe in Roflla di varj marmi, ed eccellenti pitture adorne „ La Librerìa di Vaolo Emilio iìtuata nella Piazza di Marcello vicino al Ilio Teatro , e diceii , che foflfe edificata da Ottavia. V+Xugufla fu quella , che come di fopra fi dille, fu edificata da Cefare vdugiifio nel Palatino , e trasferita in appreso nel Campidoglio , la quale s'abbruciò in tem- po di Comodo t coinè ierive Galeno. La Via* pia , in cui il conferva vano i Libri Linteì, ed Elefantini, ne' quali erano fcritte le geifa de* Principi, e del Senato , -era iituata nelle Ter- me di Diocleziano imperadore . La Gordiana j la Dalmazia, ed altre, le quali e (fendo itate_j» incenerite , furono dall'imperador Gordiano ri- fiorate ; il quale , per teiìimonianza di gravi Autori, diceii, che radunò gran quantità di Libri in numero di fettantaduemila ; e quello ch'è più notabile , eh'elfo l'ereditò da teram $ armonico , al quale appartenevano . Succedendo in ièguko Paccrefcimento ,
e propagazione dell'Evangelica Religione; e cadendo a terra l'Idolatria , ufeirono alla luce molti altri libri de'SS. Padri, di nuova,e ce- leile dottrina ricolmi, onde il cominciò a rac- coglier libri Cattolici, e formartene Librerìe. S,xAleffandm Vtfcovo di Cappadocia , portatoci in Gerui alcmme,a fine di viiìtarvi i Luoghi San- ti , d&.S,%{artifo , allora Vefcovodi tal Citta, e molto vecchio , fu corretto ad affumere il governo del fuo Vefcovado · Fece egli una^i eopiofa raccolta di Libri Santi, ed Eccleila- b ilici *
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Q χχνι. )
Ìlici, per fervizio , ed Minzione de' CriHia- ni; e non oilanti tutte le calamità, e la fiera perfecuzione fufcitata da Decio Imperadore contro la Chiefa di Dio, ne avelie publica Librerìa nella detta Città di Gerufalemme. Fiorirono in tempo di sì invitto Pallore e Martire , Tertulliano , Origene ·> e Clemente •Aleftdnàrino. Vien celebrata eziandio altra Libreria iiHtuita nella precitata Città di Ge- rufalemme molto tempo dopo dal? infigne, e MafTimo Dottor della Chiefa S.Girolamoy ed arricchita ideile di lui eccellenti opere 3 e di altri Santi Padri, i più iniigni. S. Tanfilo Martire , il quale per la fua
gran dottrina , al pari della fua Santità fu ce- lebrati (Timo, fu Flilitutore della tanto rino- mata Libreria di Cefarea Città della PaleiH- na . Al riferire del fopranominato Ifiduro era quella copiofa di trentamila Volumi, parte de' quali erano flati fcritti da più eccellenti Auto- ri di quei tempi, e non pochi di proprio pu- gno del detto Santo Martire. Era egli parente di Etifebh Vefcovo di detta Città , dal quale in appreiìb fu feruta la di lui vita » Seguì il di lui gloriofo Martirio nella predetta Città di Cefarea in tempo della Perfecuzione fufcitata contro la Chiefa da Maffimino Imperadore. In quelli tempi viife il celebre Lattanzio Fir- mìano difcepolo d'sAmobìo.. Indecoriò di tem- po detta Libreria andando a perire-, Epcio, il quale nella fua gioventù apprefe unitamente con S. Gregorio i^azianzeno h Rettorica da Te
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( 3Ρ 3? V Γ Τ- )
ΨβίΚίβο publìco Ρ rofeflfore nella Città dì Oefa-
rea , con gran .travaglio , -e fatica procurò rifarcirla de* danni 1 offerti, e mite cofe di propria mano il medefimo fcrilfe .^ islè fi devepaifir fotto fllenzio la Libre-
ria Apoftolica ^ non perche dagP Apoibli di Cri ito foife Minuta ; ma perchè Snodai pri- mi Sommi Pontefici, e Succedòri di S, dietro fi usò ogni particolar cura dì accoglierei Sa- croiànti Evangeli, gì Atti de"-detti Sunti</fpo~ fìcli, TEpidole del Dottor delie Genti, quelle di S. Giacomo , di S. Giovanni , di S. Taddeo » e dell'irteίΓυ primo Vicario di Crhlo S. Pietro . Tali Libri, e tutto quello , che è ulcito d ì sì fante penne, .fono itati Tempre con ogni gelosìa econfervatì, e venerati, acciocchéia Cat- tolica Chiefa fervir le nepoteife ne'particola- ri fuoi bì fogni , perconfenna , e (tabiliinento de' propri Fedeli, e per confutare ì nemici del- la Legge di Grillo . S. Clemente. I, dì tal nome difcepolo di S. Tìetro -, e di lui Succeifore nel- la Pontificia Sede dopo S. Lino , ordinò, che nei fette Rioni di Roma foitero creati altret- tanti Notarj, la cura de' quali fol tanto foife di ricercare , notare , e con la più accurata diligenza deferi vere le Gella di tutti i Martiri, i quali alla giornata per tre continuati Seco li , e più, dalla barbane de' Perfecutori del- la Cattolica Religione venivano in mille or- rende maniere trucidati ; indi preifode' mede- ; fimi con ìa maggiore accuratezza, e gelosìa ri- manevano conservati tali Libri. S.*Antero Pa- b 2 pa,
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( χϊνιπ. )
pa , il quale prefe per pochi giorni il governo della Cattedra di S. Pietro ; vale a dire , che fu creato dell'Anno di Salute 235., e dopo un fol mefe > e due giorni ricevè la corona del Martirio , con ogni cura tutto fi adoprò , che daifopraddetti fette deitinati Notarj conia più efatta diligenza fodero notati, e traferitti gì* Atti giornalieri de' SS. Martiri , e che in luogo ficuro foifero cuifcditi. S. Fabiano di lui immediato Succeifore, aggiunfe ai foprindi- cati fette Notarj ugual numero di Suddiaconi, acciò con più accuratezza invigilalfero ali» raccolta delle dette Geita , ed in sì rifehiofo , e penofo ufiìeio ièrvìifero loro d'ajuto . Nei tre Scifini infortì fin fui bel nafeerc
della Chiefa , come fu quello di 1s{cvato , Ca- po de' l^ovazìanì ; il quale portatofi in Roma nella Sede Vacante del iòpralodato Pontefice 5. Fabiano ; ed avendo attirati al fuo partito molti Fedeli, li fece dichiarare Pontefice ; on- de fu il primo Antipapa , e fufeitò il pri- mo Sciima nella Chiefa : Il fecondo dell' lmpe~ rador Coflanzo contro S. Liberio ; e finalmente il terzo promoilb da "Drftàno contro S. Damafo nel Quarto Secolo. Né le cinque fieriifime per- fecuzionicommoffe contro i Fedeli con rabbia infernale dall' Imperadori ^leffandro Seve* ro ; Decio ; Valeri ano, e Gallieno ; uéurelia- mo ; Diocleziano ·> e Mf.fjìmiaw , oltre altre, furono valevoli a diftruggere in un col nome Cri.tiano i Sacri Libri , che quotidianamen- te raccoglier facevano i Sommi Pontefici; come an-
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( Χ Χ Ι Χ. )
anche de' Santi Padri, i quali in non picco! mi*
mero fcrifìfero sì nel Terzo, che nel Quarto Secolo le loro Opere degne Tempre di eterna memoria , e di celeite Dottrina ripiene . I Sa- cri Concili Ecumenici Tsljcs-no I* Coftantinopolì·* tana L, Efefino UL , e gì' altri fuiTecntivi de- nominati Generali, ne fanno indubitata fede. Dopo la rcitituita tranquillità della Chiefa per opera del Gran Coflantino , il quale , e con le opere , e con il proprio eièmpio fu il primo fra i Romani Imperadori, che con tutto il vi- gore penfaife allo ftabilimento della Cattolici Religione ; il Pontefice 5. Silvefiro tutto ap- plicoifi a raccoglier Libri, e Codici. S* Giulio, il quale fu eletto Pontefice dell* anno 33 6., non folamente ordinò , che tutto quel, che ap- parteneva alla Religione y sì per la di lei pro- pagazione 3 che per il di lei imperturbabile ftabilimento , foiTe raccolto da i Notari Apo- flolici, e dal Primicerio di eilì approvato, ri- mane ile cuftodito nella Chiefa. S. Ilario, che fede nel Soglio Pontificio
Tanno 461., diceiì, che foiTe il primo che iltituì due Librerie preiTo il Fonte Lateraueniè , nelle quali fé radunare tutte le Scritture appartenenti alla Chiefa, le Lettere de' Sommi Pontefici, i Decreti, Omelìe , gì' Atti de' Concili, le Opere de' SS.Padri, le Ritrattazioni degl'Ere- tici > e le Sentenze contro di effi promulgate , per ufo, e comodo pubblico. Tutti ì di lui Succefori feguirono un tale efempio , e perciò i più infigni monumenti dell' Antichità, rima- b 5 ili
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( XXX. )
ft\ illeil dalla Tirannide de' Perfecutori della
noilra Religione, lòno reiiati a Noi nel pri- miero fuoluUro , e candore . Fin da tali tempi la Libreria Apolìolica arricchita di tanta copia di Codici, predo 1' Uhiveriò tutto incominciò a far noto il fuo pregio , e nome . Onde per atteilato. di S. Girolamo nella fua Epìftola $2* uTammachio , e di Eufehio Lib. 18. capi 11. , era itile, ed ufo , che fi ricorre (Te da tutte le parti del Cattolico Mondo- alla·Libreria Ponti- ficia , in caio di riiòluzione di qualche dubbio-, odi ipiegazione di qualche Canone·, fé alcuna corruttela , ο depravato ufo contro la Diicipli- jEia Eccleiiallica ne. iniorgeife .Ma come avvie- ne-, che nelle copiofe raccolte vi fiàno mifchTa- te molte corrotte, ieritture colle fincere ; e mol- te cole: falfe alle veridiche ilano aggiunte ; 5. GelaftQ /.dalla. Cattedra- della-Verità. circa_j. il· fine del Qujnto Secolo fulminò contro tali er- rori , e favolofi. rapporti rigorofe Sentenze : mentre godendo della primazia fopra. tutte le altre dell'Univerfòtutto la Libreria Pontifìcia, eiténdo adeifa inviati tutti: i libri, che. compa- rivano- alla luce „ era ben giuifo 5> che il vero daLfalfofoifefegregatov la Dottrina· dagl'er- rori feparata 5 e che il tutto folle uniforme al- la chiarezza di: quella: limpida verità:,: di cui fa Chiefa n> è Hata ièmpre in pofieifo. Al me- deiTmo-Santo Pontefice fiamo debitori dell'Epo- ca incontrafiabile delta dilucidazione- della ve* rìtà^ mentre nel Sinodo celebrato in Roma__s: f®tti> la di lui. icort» furon© fegregati: i Libri Car
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C χχχι. )
Canonici della Sacra Scrittura dag? Apocrifi . Ei fu, che ci notificò quali Concili, quali Scrit- ti de' SS. Padri,, quali monumenti della Chiefa foliero i genuini, quali i falzi, ed i contrari. Eifu, che rigettò, e feparò tutti inuovi Evan- geli da ì quattro veridici, 1* Itinerario di S. Vie* tro , gì'" Atti degl' Apoibli, di S. Andrea % di S. Tomaffo , e di S. Filippo , i Canoni, le Ri- velazioni , gl'Atti di 5. Vaolo , e S. Tecla. Se- grego altresì molte e molte cofe inventate dagli Eretici,, intrufe da maliziofa gente, ο da im- perite perfone ìnierte , e con Sentenza d'inap- pellabile Scomunica condannolle .. Scrive lAnaft'.ifìo Bibliotecario nella vita di
S.Gregorio IL, il'quale reflfe la Chiefa del 71$"., che oltre le due Librerie erette preiTo il Fonte Lateranenfe dal prenominato Pontefice S. Ili" rio y un altra molto più grande , e1 copioia n' efiilefle nel Lateraneniè Patriarchio ; e che il medeiìmo S. Gregorio avanti, che foflfe innal- zato al Pontificio Soglio, era-dato incaricato da S. Sergio X. della" cura , e cuitodia della medefi- ma Lateranenfe: Pontificia Libreria. S. Zacca- ria di Nazione Greco eletto Pontefice: Romano 1' anno 741. non iòl tanto vierr celebrato da di- veri!·Scrittori per Iflitutore della Pontificia Li- breria , per- averk riftorata dalle ingiurie del tempo, avendola accrefcìuta di molti Codici , e Volumi. ; ma altresì per aver'egli medeiìmo tradotti dal. Latino in:Greco i Morali di 5. Gre- gorio Msigno , e di altri SS. Padri, per como- do de'Fedeli Greci, i quali di quel tempo era- b 4 no
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( XXXII. )
ao privi di sì eccellenti opere. La mcdeflma.
in appreffo fu ampliata ,. fempre gelofaraente cuifodita , ed ilìuftrata da fuflecntivi Sommi Pontefici, i quali preifo il Laterano facevano ordinariamente la loro dimora , né mai dal ilio primiero Ìlto fu rimofla . Ma le vicende a cui fonoTottopoite le coiè di quello bailo Mondo , €· dalle quali eflfa non andonne efente, e le tante rivoluzioni, incurfioni de'Barbari, Scifmi, ed altre diigrazie accadute nel coriò di tredici Secoli , furono cagione, che dal fuo antica fi.to,iè non del tutto- trasportata, almeno inbuo.- aa parte imembrata ne rbife * Clemente p. dell* anno ι $05.. trasferendo
ia Sede Pontificia nella Città d' Avignone, in Francia, volle altresì che feco lui ne foife con- dotta la Libreria Pontificia > ove dimorò la me- deiìma per lo ipazio di eento,e dodici anni; fine* a tanto che l'anno 1=417. fvelto affatto lo. Sci- fina,il quale turbava tutto l'Univerfo Cattolico* e reftituita l'intiera pace , e tranquillità alla Chieia, Martino V· non perniile,. che la Cit- tà di Roma rimanefie per più lungo tempo par- va di sìprezioiò. arredo, onde fé ritornare^ k Libreria da Avignone, e la collocò nel Pa- lazzo Vaticano, ove il detto Pontefice aveva fiifata iafiia dimora, laiciati tuttavia alcuni volumi in Avignone , i quali in appretto per on- dine ààSJ?io,V. y come membri dal fuo intiero» corpo feparati, furono intieramente alla me-· defima reilituiti. Al Pontefice. Taccola V- fi· dee. il vanto.
del
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( χ χ χ ι tu )
del maggior ingrandimento della Libreria Vati-
cana . Liberaliffimo con tutti, ed infpeeiecaa i Letterati, collocò in Tito proprio la medeilma nel Vaticano Palazzo alla pubblica comodità. Per Γ invenzione della Stampa in tempo fuo trasferita dalla Germania in Italia, fece impri- mere molti Libri, e cercarne moki altri, che ne mancavano. Dettino per tutta 1' Europa-j Perfone Letterate , affinchè non perdonando né a fpefa alcuna , né a viaggi, ο qualunque al- tro impedimento , procuraflero di rinvenire Li- bri : ed in fpecie della Libreria Imperiale del- ia Città di Coftantinopoli depredata, ed inyafa dagli Ottomani : i quali ο per trafeuraggme „ ο perla invafione de'Barbari fi credevano per- duti . Pertanto Veggio Fiorentino ritrovò Quin- tiliano \ Enoch ^colano rinvenne Marco Celio* ripido , e Torrione celebre Comentatore. • di Orazio- - Invitò il prelodato Pontefice preiT» di fé molti Uomini Eccellenti nelle Lettere,, af- fine di comporre, e tradurre buoni Autori dal Greco in Latino ·τ e ciò produifc tal vantaggio,, che le Lettere Greche, e Latine, le quali per il corfo di feicento e più anni erano rimaik nel- le tenebre dell' ignoranza fepolte r riforgeiferc» nel diluì ièmpre immortai Pontificato, edac- rnnftaflero un maggiore iplendore » Balievole aifeitato ce ne porge di ciò l' Epitaffio' in verfii latini, quale anche a dì noilri fi fcorge collo?* cato nel di lui Sepolcro eiillente nelle Sacre_j> Grette Vaticane, riferito nel TomA~ alL·par- ghia 190* ia tali parole, eipreifò; ι |
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( rxariv. y
Offa ΉίωΙαί ΡΡ.. V.
Uhfitafunt 0£mì:TS%cohiUntìflrt.itO$à JiHren q:rf federai' Sacda B$ma uhi i:
Confilio llluflrìs ,, virtute Ulnflrioromni * Ex'colmi.dofiosrdéèJfor· ipfé viros *
+d£ft;iliterrorcm■·,, quo Scifmtt infecerafùrhem^ Rcftitiih mores ^ manìa r Tempia }1 damo**
Tkm·Bermtrdihojìatmtfna Sacra Senenfi „ S'aìiffa Jobdei tempora dumcelebrai «.-
Carni fowortfcaputFrldericiy & Cori]Hgis'aureoT I{es Itdas 161ο fctderc componiti*,
'attica Vernanti' complura volnmJm: lìngua Tradititi \ en Tumula fimdìte Tkirafacro ?
Callìjìolth immediato Sùcceffòre dèlfo»
$>rariferito iSQcolòF. r volendo emulare la; di lui iavia imprefa di arricchire·y, ed'aumentare la Libreria Vaticana reiail oramai celebre per la rarità de' preziofì Codici , de* quali eli* eveva fatto acqui ito; mandò anch'egli in trac* eia de* Libri [fiati occultati al fuo AnteceiTo- re , da* barbari Traci depredati , e generoia- tnente: v'impiegò lafomma di quaranta·mila faida : prezzo dal medelìmo- creduto· molto bene impiegato> perchè* di sì gran vantaggio fera per la Letteraria Repubblica - Pervenuto al Soglio Pontificio Slflo Ifc
della Rovere', fece ogni sforzo,. ed usò ogni di- ligenza in far cercare per tutte le parti del Mondo· varj. Libri a fine d'ingrandir fempre più la Vaticana Libreria ; di modi che non perdonando a ipefa alcuna, in breve la ri- duiTc
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( χ χ χ ν. )
ffuflfe cosi copiofa, e ricca , che merito fin
d'allora di ottenerne fra tutte le altre di quei tempi il primato. Coitimi il Violina di lei Cu- ftbde : in ciò feguitando le. treccie de' Ponte- fici fuoi Anteceifori, fin da quando la Libreria dimorava predò il Laterano,. alla di cui cura furono, Tempre detonati Prelati inligni, <l> Cardinali ilìuitri,. e per·la dottrina , e per il. merito, di cui erano fregiati. Aggiunfe al ri- ferito Tlatina altri Subalterni Miniftn,' aiie« gnolle fufHcienti entrate 5 sì'per il mantenimen- to di eflì, che per far compra di nuovi. Libri ; e collocò la medeiima in quattro Stanze orna- te di pitture a frefco efiftenti nel Cortile del Pappagallo,. ridotto in oggi ad"ufo di Floreria de' Velluti, come fu accennato nel Tomo 2.. Mp-44. ΡΦ45& ove nella prima di e(Te ftan- ze in piedi d'un gran quadro dipinto a buon frefco fi leggono i feguenti Veri! Latini ;. Tempia, domum cxpofitìs ,· vìèos,,. Tontes,. fo-
ra , mania,. jrtrgmcam-TrìvU quod reparamaqmm :
Ttifta lìcetl^aiitis ftatuis dare commoda portut » Et Fàticanum cìngere Xifà Jugum ..
Tlus tammVrbs debet:.. T$am qiue fqttallore Γα*· tebat
Cerwhr in celebri Biblìòtheca loco-
Eiìend) mortoli Platina,, fu da Siflo IF, prc^·
fcelto* in· Bibliotecario Gioì Antonio Buxl Ve-
'fcovo Aleri'enfè fuo- Segretario^, perfonaggi»
affai benemerito , sì per la.ilm icienza.,; come
b 6 alh-
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ζ Χ Χ Χ: V Κ ).
altresì" per le mirabili doti del di lui ; animo· * conforme ne fa fede V Ifcrizione 5 die ai di d'oggi il: legge {colpita al fuo Sepolcro efiften- te nella Gliieià di S.'Pietro in Vincoli in talli termini : fo. <Ant.EpotAlarkn. Gne de/Buxis.
Τ caria Viglevanen* Xjfti Hit. Tvnt.. Max-*
1{. E. F. Blhliothecarioy SeuxtdvtOq.Jfaterandèi
Senattù ac totì Ecclefid- atro·., ψι fmt pi'etate-
Iris ìnfignhyde "Patria, ^Tarentìbus y^nicts.
jE t omnibus benemeriti^
facobus Mr. Ger. Ticntifì-
rix:^mLFiL,M. Pi. D> XÌL
®hìii xAntfobìki mcgcclxxv.. TrìàJslom.Febr*
£eoneXrì nel'di'cui. gloriola Pontificato-
li vide rinniiovato in Roma il. Secolo d'oro si, delle·Lettere , che delle belle Arti, chiamò· ila varj luoghi Uomini dotti filmi, avendo pre- fcelto. per fuoii Segretari 7?tetro Bembo , e GLir- mmo Sitdoleto , ambedue fregiati in appreOTo; ^ella Porpora Cardinalizia fc Commife il ma» gnanimo Pontefice la-cura della Libreria Vati- cana a Beroaldo U Giovane, dichiarandolo, di tflk Bibliotecario . vegoftino^ifo daSeazafu. prescelto, a leggere in Roma Fìbiòna ;, Crtfta* faro V\Arelino la Medicina ;, Girolamo Rotticela U fc teggì j, Jano Tarvafm le Lettere Latine;;, |
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(xxxvii.)
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e
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M/w Ctocttfe figliuolo di Daweiw» ν mie- ,
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.nò le Lettere Qreche . Per opera di tali Lu-
minari della Letteraria Repubblica di non po- chi volumi fu accrefciuta la Libreria Vatica- na ; ed in fpecie del celebre Sueffano, il quale commentò tutto quello, che dalla penna di J&P fiotìle era flato alla Poiterità traimelo. < Ad ognuno è noto;quanto la Libreria Va-
ticana foife a cuore al Pontefice Marcello Π., della Inclita Famiglia Cervini di Siena mia Patria, per eterne flato della medefima per più anni il fecondo Cardinal Bibliotecario ; come altresì per la gran paflìone » che perle Lettere , e per i Letterati ei nudriva. E fc Tinvidiofa morte non aveife mietute le comu- ni fperanze nel principio del. fuo Pontificato di foli ventidue giorni comporto , a maggiore efaltazione fin da quel tempo ella farebbe per- venuta . Le penofe cure del Pontefice S. Τ io V* ·,
e legravofe anguille , dalle quali fi trovò op- preifa la Chiefa nel ilio Pontificato, punto non io dubiterò da quei premurofi penfieri,che nu- driva la fua paterna amorevolezza per la nò? ftra Vaticana Libreria : Mentre comandò, clic da Avignone in Francia foifero trafportati a Roma centocinquanta Volumi di Lettere dì diverfi Sommi Pontefici, e che foifero rac~ chiufi nella Libreria Vaticana, come fi dedu- ce da una-Ifcrìzione Latina efiltente fra le_> molte altre nella prima ilanza della Corsìa de- fira della medeiima , cioè : b 7 Tlm
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£ χ χ χ ν γ ι f. }
Τ MS Tapa V. Centum quinqnaglnta offio Vo*
lumina Lifrerarum diverforam Tontificnm <A<ve-- niomin Bibliotbecam Vatìcanam afportarì juhet. La vaila mente di SifioV, coniìderand» che in troppo ofciiro■·, ed angli ilo luogo era: collocata la Libreria Vaticana, difpofe di ri- porla in luogo più adattato, più luminoibi e di fornirla di tutti quei "comodi, ed abitazioni * che perla mede lima , e per quei, che di eOfè doveano averne cura, erano del tutto neceiTarj % e volle adornarla di tal maniera, che il tutta corriiponde.Te a quella magnificenza , e ipler** dorè T chele le convenivano-. Tanto più che un altro Siflo Suo predeceibre άύ niedeiìrn:> nome , e della iìeifa Religione aveane preia Paflìiftto d'ingrandirla quanto più fi poteva.. Avendo confiderato pertanto, che niuna parte ad Palazzo Vaticano era capace , e adattata per il detto uiò ; e d'altronde che il gran por- tile di Belvedere a forma di Teatro fin dalla fua prima origine desinato, lafciava una gran parte uqÌ medefimo inori di proporzione : at- \ teiòchèle magnifiche Scale in fine di eftòfib- bricate da Bramante Lazzari d'ordine di Giti-. Iloti, per poter con maggior comodità paf- iàre alla parte fuperiore di detta Cortile , al- lora diviio in due piani ; e fulla di cui fupe- rior teilata rifedeva il Calino di Belvedere.^ eretto da Pio IV. ; la quale a guifa dei Tea- tri antichi con iomma magnificenza in tutta la fua lunghezza fi eilendeva per il tratto di palmi mille trecento cinquanta : lafciata uri area
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àrea baiìevoìe di lunghezza palmi 570, al
detto Cortile di Belvedere f ft inalzarvi ma- gnifica Fabbrica y feguendo» l'iilefs'ordme de Portici, in due ampi piani divifa ; il primo de1 quali ad ufo deir Armeria- fu deltinato ,. ed. il· fecondo per comodo della Libreria Va- ticana impiegato. Ordinò di più., che la Fac- ciata la quale corrifponde,- dalia parte del me- deiìrno Cortile-, folte adornata: de' mede fimi; Ordini d'Architettura, che ricorrono negl'al- tri due laterali Tuoi braeef ; ed r vani delle Ar catefece dipingere a chiarofeuro, con figure* Patti, Felloni T Leoni,, e Monti ailuiTvi alle gentilizie'di lui Armi - Lemedsiime {colpite ίη marno fcorgpnil nel fello della fineftra di -mezzo della detta Libreria ;; e fopra i'arcp «1 mezzo del fottoporto Portico lotto la corni- ce leggeii in una lapide di marmo la feguentc Latina licrizione .* Sixtm V. &--$·
Bibliotìiecam aàificttuit Torticm conflruxit
Λη. MDLXXXVIU* Tont* UL j
Né ilfolo fpazio di mezzo , il quale uni-
fee, e collega i due bracci laterali di detto Cor* tile, fu deitinato per ufo della medeiìma· Libre- ria ; ma eziandio altre Stanze si a deftra, che a" finiitra fece coftruire : oltre le comode.» abitazioni per il di leiCuilode , e Miniitn m più piani divife. Ma ciò,che immortalò il no- me di detto Pontefice , avido non iblo dello CtX"
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fabilimento perpetuo delia fteila Libreria ; ":
ma molto più anziofo del di lei quotidiano in- grandimento , fu lo ilabilirvi la Stamperia Va- ticana fìtuata in alcune ihnze terrene 5.come fi raccoglie da una Latina iicrizione collocata fopra la Porta principale didelfe, (conforme il riporta Hutio Tanza nel fuo Giardino di varie Lezzioni pag. 322.) da eiTo lui in tempo fuo v*d ita , come ilegue : Typograpjia Vaticana
Mmno Confìjio a Sixto V, Tont. Max.
ΙφίΡν.ι ad Santlormn
Tatmm Optra refiituenda
CathoUcamque BgUgionew tota
" Terramrn Orbe propagandarti .
Nella prima vailiifima Stanza adunque
-a due Navate coiirutta con groiTi , e propor- zionati Pilaftri in mezzo, che ne foilengono la fuperior Volta 5 unitamente a due altre in fondo di effa da alcuni Archi divìfe ; fece col- locare tutti gl'antichi ili mi Manoscritti daiuoi Predeceflbri radunati , ( con altri che il me- deilmo Pontefice fece trasferire dairArchivio Vaticano) , chiamandola perciò Regio-Vati- cana. E nelle due fuifecutive Stanze della_» Corsìa a finiitra vi fece racchiudere tutti quei Libri di prima, e genuina impresone , i quali „ dalla iopracceimata Stamperia Vaticana irux gran copia quotidianamente venivano dati alla lice . Tutte quelle Stanze sì nelle Volte , che nel-
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( χ l r» y
nèh laterali pareti fece, ricoprire dì' vagliim>
me pitture a frefco,, e produzioni de' migliori pennelli della fua Età .. Efìendendo più oltre ili detto magnanimo.Pontefice i fiioi vaiti penile- ri, volle provedere con Decreti-xda; oflsrvarfi:. inviolabilmente da i fùoi Suceeifori, al go- verno,, ed ammin ritrazione della predetta Li- breria, come dell'uno,, e dell'altro ne fanno fede le due Tavole di marmo efiiknti, ai lati; ' della porta principale della medefima dentro, la Stanza delli Scrittori Vaticani in tali parole^ a delira cioè t
Sìxtus T. 'Pont. Max*
BtblÌQthecam *4pofiolicam
$4n£t~ìjfimìs priorìbus illis Vontificibm
qju Β. Tetri voeem dudiewnt
wìpfts adhuc. jìiTgentis Eeclefm primordio
wehoatam ,
Tace Ecciefi<£ realità , Luterani- tnfiìtuiatm
a pofierìgribw deinde in tfatkawm,
ut adufus Tontìfictos par attor effet
trandatam, ibiqjie a l^tcolao V.
*u£lam'-, a. SìftolV. injìgnìier exctdtam·
quo fida noflrx t φ vetemm Ècdefìaftkdt
iìfciplina rituum documenta omniha lingutk
expreffa & aliorum maltiptex
Sasrorum copta Bhror.um tonferà aretwr
*d puram <& incorruptam fiati, *
& doSìrinis verìlatem
perpetua.fucccffionc;
ϊη nos derhandanj'
t&v amarmi due osUtimmam
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Q TLtuy
mm loco depreffo » ohfcHrw
&■ ìnfdubvìfttaeffef
éuL· per ampia, veflibulor
cubicmìs cìrcuw ,, &" infra
$al'is r ftorticìbuSy totoqiie (edificio
a fundamentìs extmtio
■ $èbfèllii$ r pìutéfipie. dìre&ls,, lìbrìs difpoftits:
ìnbimc editimi .> perlucid%mt falubremì
;; mjgìfque opportunum locum exiidii
pìèìurìs illnflrìbm undique- mnamt
lìberaiìbufquedoiirinìs
& pubBca fluiUonvm· utilìtati'
dìcavit
Λίιηο* Μ. B~ LXXXFim,
Tontific. 11L·
Dalia finita parte ίί legge la fegueiite r
SìxtìV. *Pont. Max.-
"Perpetuo' hoc decreto de Lìbris Faticante'
Bìbliothevae confèrvandisr
qua infra funi [cripta hnncmmoduffi-
fancìta funto'
ìnviolatequc obfervautor \,
T^emMlibros5 codicesr volumtM:;
hu'fus Vaticana bìblìotheas·
ex ca aiiferendì, extrabendi'
aliòve' afportandi
mnB'M'ìotbecurìo ncque cuflodiSuS' -
fcrièi/qite'i nequequibufvis alìw
cujupv'ìs ordinisi <&dignitatis
^ &β de lìcenti'a Surnmì Rgm. Tont.
fcripta manm
fàcdtas effi.
Sì
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$t qfib ficusyfectrit r tib'ror
mrtemve diq.idnr affilitene?
mraxerii:, degrèfferji r ragerttqim. ,
Cùncerfifirìt * comferir
dolo mdo'i
Um À'gdèltùm' commumontefetlm
md'eàiWm-
MutBematis vincalo
eclligatus efia
.# qtioqmm·. prteterquan»· B$m.* Tonfo,
ne· abfdviiar ·*
Taoh F. conofeendò i biiognr della" li-
Ire ria Vaticana,, per etfere sfornita dineesf- farie rendite v attefo* il.numero·maggiore de** Miniflriv de" quali eiTa aveva-biTogno ρ e- Jat granvaftità del: luogo, pereuÌ ogni dì-viepiù: fi accrefeeva $' emanò una?; Bollala. coirciudo·*; tò la medeiima: di tutte le rendite proveniente dalla? Badìadi S. Ima di Venticano dell' Or- dine di" S„. Benedétto nella- Diòcefr di Bene- vento·*,, confegnandola indetto nome al Cardi* nate Torres di' .quella· Bibliotecario;· Indr per- la· di' Iiii morte; crea· nuovo' Bibliotecario· il Cardinale- Scipione Bòrghefeiuo nipote *. Fa rac— chiudere; nella libreria'- Vaticana' gran copia- di Libri, ftampati';: e finalmente, di akrf eccel- lenti Manofcritti.Greci, e.Latini*L'aumenta, e* rarricchifee·,, come fi legge nelle tre Menzio- ni Latine Icolpite si nella prima,· clìe nella fe- conda Stanza· della Corsìa delira, dal medefimo· Pontefice fatte aprire t edomate di eccellenti |
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( X LI-V- )
Pitture , indicanti le più gloriofe imprefe di
detto Pontefice : vale a dire : Taiins Ψαρά V. Bìbliotheca Faticano
amplum annnum redditum attributi -
Tanlus TV. V.
wagnam Librorum copiam typis· -
defcriptorum BtbHotheca Vaticana.
adfkit'::
Sciphnem Cardinalem Surghefmm : ex Sorore Ts(epQtem', .·■<■ · s "
Sedis oipofiMca Bibliotheearium creai + '
Taulus V* Tont. Max.
Bibliotbecam Vatkanam optimis
Godìcibus manufèriptis Grecis , iatinìfqm
anget \Λη* cidio-cxi*
Tontific. VIL·
Vrbam VITI.. iti quegli, che fece traipof-
tare a Roma la celebre Libreria Palatina itata donata da Maffimìliano Duca di Baviera al Poti* tefice Gregorio XIV*. Fece aprire una nuova Stanza nella ilniilra Corsìa per Io avanti in- forme r e. rozza, facendovi fare ί neceflfarx armadj per ivi collocarla,. e confèrvarla , co- jpae fi legge nella Ifcrizione Latina in dettai Stanza anche aldi d'oggi elicente ; Vrbanw VUL· Tont. Max~ àomplura "Palatina Bìbliotheca Volumina nohìles tìidelbergka Vittoria manubias 9 Gregorio XIV. * & vépafloliùe Sedi a MaxlmUiano Bevavi a Duct amata B^omam adduxk r opportunis armarm In. ^aticam conduci lQCimruJdeman$£A.% αίψς m$ for-
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( XIV. J
firmai* in tane fpeciem redegit, & perfpicm .Ip*
cidarim nftoreexornav.it ^n,Dom.MOCX^xiv. ! * Né te nota Libreria fufcarfa delle lar-
gita del Pontefice Uleftandrò VXL, mentre alla, medefima fece generalo, dono di buona parte della famoia Libreria de' Duchi d'Urbino, fat- ta d'ordine fuoin Roma trafportare , accioc- chè con maggior ficurezza ivi fonerò cuitoditi i preziofi, e rari Codici, i quali con tanto di- foendio, ed accuratezza la SereniiTima Caia della povere aveva da tutte le parti radunati : come ne fa teuHmonianza la Latina Iknzion^ efnlente alla delira della fopraindicata terza Stanza, in tal guifacioè; Alexander VII. Tont. Max*
WtìquA ornnis generis , omnmmque Lingmrm VrUnatis Bibliothecx mannfcripta mhmma cut miorem cuftodiam αψο perpetuitatsm Vaticane adjmxk
^ùi.SalMDCmt-
Tmocentìo XL arricchilla di numero ar-
ca cinquecento Libri Cinefi , ilampati ιγ quelle Regioni, e loro linguaggio; quali da quelle sì remote parti furono traiportati dai 1 a~ dre Globet della Comp. di Cesa ì ed al medeumo Pontefice donati. ■ ■ - ^leffandro Vili, il primo annodi fiial oa»
tificato regalò alla Vaticana Libreria mil e novecento CodicrManofcritta di. quei,, che la Regina di Svezia aveva fatti raccogliere, con alami altri delia propria, privata Libreria.· |
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( il vr. )
Fece i medeiimi racchiudere in alcuni armadi dalmedefimoeipreiramente fatti fare,, e deli iuearnu neJli ipecchi dieiE rifaltate $ e col- locati nella, terza Stanza delia Corsia a delira «tal medeiÌmo Pontefice fatta conVuire nel Por- tico ,. che fiancheggiava il: Giardino' Segreto dietto della Pigna. Ordinò altresì che tale_> Stanza foife in avvenire denominata Libreria Aleifandrina dal. Cu®· Nònne.:: Come: di tutto ciò ce· ne f&teftinionianzra PIfcrizione Latina fcolpita in marmo, edefillenteiòpralaporta, }a quale alla quarta futTecutiva Stanza ne por- ge l'ingreiTo , in firn ili note , cioè;. \Aexcmfier VllL· Gtìiobomts. yenettis, Tbnt. Max» ;t ììììU' JHontgmtos .Confcriptos.. Codices. ex. iis.· ■'■;' jjhtos. Cbrlflìm', ^éxandra* i Λ '" Svecorum·; Bregma: Wndique. conquifierat',. ftleffihfr
ψ#Ηαϊ.. quoque. e.fua. domeflka.,
Bibtìotheca, idàjeBh ..
Vaticane^'.- attributi.,
<#·"- vélexandrind?v nmmpatione·
propriaqiie*> canta'·» difiinxit.*
ÌMW* MI DC. LXXX. Tont.L· Al" magnanimo Pontefice· Clemente XI. è déBltrice la Librerìa Vaticana del: quadratale: rilbramenta di" tutte ledi lei Pitture > perii fungo· laifo di un Secolo e. mezzo: già fcoìorite r e-dal vorace tempO'in parte danneggiate,- Ol- ii^ Γ accreicimento di due mila·: Manoicritti Orienr
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( XL VII. )
Orientali portati a Roma dall' Eruditiflìm·
Monfìgnorc Giufeppe· Ujfetnan ,, odierno^ Cullo-
de delìaniedefima. 1 Manofcritti Periiani, e di altre parti delL'Oriente raccolti nel luo viaggio da Tietro della Falle: facendoli rao chiudere nelli Armadi" a delira della fopraenun- ciata terza Stanza , come il raccoglie- dalla Ifcrizione. Latina eiiknte al di lotto del Sar- cofago» rozzo „ iòpra di cui in una catfetta fi confèrva un lenzuolo di tela· teffuta, di filo é* amianto·, e che: riilede fotto l'Arca deliaca gran favata della Prima Stanza r cioè r Clemens XI. Tont*. Max.. BìUiotbecam Vatìcamm tefettis pi&uris prope evanefcentìbtà inprìft'mum fpìendorem refliwtanr vetiiftijpmis codkibm manufcriptis Sytiacispr£fertim r & ^Atahìcu, *£. inferiori Ègypto conquibus-, & aveftir di'aque liner aria fupelleftile ΜΜΕ^φρ afbeflìna rara magnltudims findone-
wpgnr ptifeorum; temporum moimmmt^
una mmtirna marmorea
in qua · combnfììì ciheribiis · .,
circumjc&a latiterai;
ex: antiquis&rbìs mìnis effojfet-
donavit
Unno Domini MùCCxy..
Tontìfienfm: fui XV*
Clemente XIL fu quegli, cheaggiiinfe k. lungtiiifima quarta Stanza della, fopraddetta. delira. Corsia per. ufó dell* Vaticana Li ferma?,, 1*
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(Χ L VI I Ι. )
la quale riempì di lunghi, e maeftoi! Armadi,
ove fece racchiudere quantità ben grande di Libri ilampati : parto della di lui generala li- beralità : oltre non piccai copia d'altri Libri donati dall' Emo Cardinale ^Angelo Maria ^ui- vini flato Bibliotecario della medeilma , cò- me ben il raccoglie dalla Latina Ilcrizione in Lapide di marmo icolpita » ed efiitente al de- liro lato nella metà di detta nuova Stanza : cioè ; Clemens XIL Τ. Μ. Corfinw
ixcipìendis, & adfervandis ìmpreffis Codicìbus tam fua lìberalitate quam dona Cardi noi is .Angeli Maria §>wrim S. %, E. Biblìothecarìi ad rei UterarL· 'Φ* Biblìotfectf Vaticana ìncrementnm collatìs wvifque alHs Llbrorum àcceffìonìbus infignìs ιΑπΙα kujus adiitamentum ejtifdem Bibliothem [patta laxamt armaria, pluteofque cwftruxìi \Ahno Domini 1752. Tont.$* V E finalmente il Sapientiflìmo Pontefice Benedetto XIV,, oltre molte altre iniìgni lar- gita ufate alla Vaticana Libreria, vbìh eter- nare il diluì nome col gratuito dono di più di tremila trecento Codici Manófcritti : in parte dalla di lui privata , e non ignobile Libreria fcelti 5 e parte .comprati del proprio dal Pa- trimonio Ottoboniana: e con tale aumento la rendè Tempre più infigne y e commenda- Itile y come ben la dichiara Pifcrizione Lati- na |
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( X L 1 Χ. )
uà collocata a finito della- fopraenuneiata
Benedittus XIV. Τ. Μ.
Mufeo Faticano
antiquaria jupdkBile amplìffvmz
exornato
Bìbliothtcam
piufqiiam 3300. manufarìptis
{ Codicibw
diìs ex privata Bibliotbeca fua fcleftk
aliis ex Othoboniano "Patrimonio aere compar&tìs Werarum €ommodo -, & ScientUrum incremento mmifice auxit Jin. ϊ749· Toni. 9. £d ecco per quali gradi di magnificenza è giunta la noto Vaticana Libreria a quel iommo pregio , e vanto , che iopra qualunque altra neli' Univerfo Ella meritamente ottie- ne . E che ciò fra vero , ben lo dimoiira il va- ilo fito, che la medefima abbraccia ·, i rari Co- dici , de* quali è fornita ; gl'ornamenti di pit- ture , onde fi vede adorna ; i Monumenti Sacri de' BaiTirilievi·, delle Menzioni, de' Vetri Ci- miteriali 9 delle Lucerne antiche nelle Cata- combe CriiMane ritrovate , delle vetufte Pin- ture , -delle Croci Stazionali , degl* antichi Crocifìift di metallo, -e delle Crhtiane Gem- me legate in oro. I Dittici d'Avorio, i Cam- mei rari, ed altri intagli. GÌ* antichi Diplo- matici Piombi, la copiofa raccolta di tutte |
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le Pontifìcie Mon'ete d'oro, argento , e rame.
I Sigilli Criftiani di diverfeChiefe, Vefcovi, e Monafterj in metallo ; ,Le Statuette profa- ne , i Cammei, i Medaglioni d^oro , 'e d'ar- gento indicanti la ferie antica de' Cefari , ed altri Imperadori domani, che In eifa fi con-* fervano -. Se fi -efamìna la fua ivafta fituazione *
forma eiTa un Tau Greco·, la di cui afta fi prolunga per palmi trecento ottantafette ; e i due brace] di teitata.fi eiìendono per palmi mille dugento feiTantatre : fpazio per vero in- -credibile -, fé fi trovaOTe fcritto prelTo qualche Monco di altra confimilFabbrica adulbiòìo .di Libreria.deiiinata . E pure quanto la men- te umana e fallace ! ciò che di altre Librerie appena fé ne crederebbe Ja meta, ocularmen- te offervandolo nella noftra, convien che_j» ogn'un ϋ acquieti, e ne confeifi in quella par- te l'iramenfa grandiofità. Se l'occhio vuol trafeorrere i fuoi fguardi nelle di lei pareti fregiate tutte d'ottime Pitture : ciò che di« verfi volumi .contengono, sì rifpetto la ferie .de* Concili Ecumenici della Chiéfa, delle più infigni Librerie delPUniveriò, de' più illufiri ■ Uomini, à' quali fiamo debitori delle Alfabè- tiche Invenzioni, le gefta de'Santi Padri, -de* Filofofi , de' Poeti, e degl'Uomini Letterati, tutto :ne feorgerà ivi eipreifo, ammirandone l'ingegnofo penfiere di chi inventolle-j € di chi con maeitrevole arte le efegui. Defidera il curiofo Foreitiere quietar la fiia mente cir·· ca
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βλ V indubitata, e mai interrotta ferie pei
tanti Secoli di noiira Cattolica Religione ? ambifce di ammirare i glorioil trofei di tanti Atleti Criiiiani, i quali {offrirono gì' Eculei} « tanti itrazj, de'quali le Geila de* Martiri fono ripiene? Il Mufeo Sacro appagherà le iùebrame. Curiofo forfè ineifa pone ripie- ne per iaziare ila propria anzietà di rimirare con i proprj occhi gl'avanzi della cieca Genti- lità : vale a dire ì falli Idoli, te Gemine , le Impronte in pietre dure , e preziose 2 Vuole addottrinarli nella raccolta delle Medaglie le più rare, e degne delle fue ricerche l II Mu- feo Profano gli fervirà dì norma, e guida· Che fé alla immenfità de' primieri, ed in .buo- na parte Originali Codici M-anofcritti, ed il ri- manente le più genuine e fedeli copie , ei ri- volge li fguardi 5 troverà nei tanti, e diverii Idiomi, che fé gli prefenteranno , cioè Ebrai- ci , Samaritani 5 Siriaci, Arabi, Cineii, Co·· ptì, e Copti-Arabi., Turchefchi, *e Turche- fchi - Arabi ·, Ferflani, Etiopici, Armeni , Greci, Latin!, Francefi :9 Spagnuoli, Tede- fchi,, ed Italiani, con che faziare i fuol apr petitofixleiìderj. Mentre nonfolo vi rimirerà la divertita de' Caratteri de^più remoti Secoli; ma altresì le forprendenti Miniature, legatu- re , s\ antiche , che moderne di non piccol pregio., delle quali eiTi ne vanno adorni. I vo* lumi ftampati della prima Edizione fono ini :onfiderabil numero. Chele la prodi ;iofa_^ iomma de* primi di trenta mila novetmto qua- ratfr
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{ L ϊ Χ. )
ìfiMt'à % é 'de* fecondi di ventifei mila fettecentv
[Manta ^ che unitamente compongono il co« jp folio numero di Cinquantujetie mila Settecento dieci j non fembra che uguagliar poffa qnello, di cui Fono compofte tante altre celebri Libre- rie , sì eitere , che qui in Roma : almeno per la rarità de* medeiìmi in sì gran copia è meri- tevole la noilra Vaticana Libreria ; e per tut- to quel ch'eflfa contiene , come di fopra fii ac« cennato, di ottenerne fopra tutte le altre il pri<- mato . Dunque mi farà lecito di anteporrei quefta sì nobil parte del Palazzo Vaticano a qualunque altra fua porzione ; mentr'EUa for« ma , e formerà fempre più il di lui miglior pregio. E fé con più vivaci tratti non mi è flato poiTibile di farne ai miei ForeiKeri una preventiva , e meritevole narrativa 5 La pre- «iiiva Defcrizione sì di eiìa, che di tutto il rimanente del Palazzo Vaticano , e fuoi an- neilì io men vado a far loro ne1 feguenti Ca- pitoli , fervirà di ballante riprova di quel tanto che fin qui ho loro in abbozzo accen- nato . 1 |
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NUOVA DESCRIZIONE
DEL VATICANO.
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capitolo l
.Del gran Corridore della Cleopatra, e dì alcune
abitazioni, alle quali in principio del
medefimo β a ly ìngrejfo.
Ο ρ pò avere con h dovuta efat·
tezza efaminati i Tre Piani Reali, che formano si augnilo Palazzo Pontificio , e diverfe -abitazioni nel? inferior.parte di eifo finiate, è tempo oramai che ci.portiamo ad efaminare quelle nella fuperior di lui parte collocate , le quali al certo, inilufìngo faran- no per arrecarci non minor diletto e ftupore delle già fin ora nel fuperior fecondo Temo di- viate . Traverfando di bel nuovo il già noto Cortile di S. Damafo, fa duppo che alla Scala a Cordonata proiTima ali* Armeria, ne drizzia- mo i noftri paifi ; e ialiti i due branchi alla me- TomML Λ de- |
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2 ^uova Defcr'izwne |*
defima confecutiyi, come divifammo al cap.3 7."
del Tom. 2. della ρreiente Deicrizione , alla delira del ripiano che ne vien d' appreflTo, in- contrai! una Porta grande con ietto tondo , or- p· nata per di dentro da grandi bugne , e piccole con quattro cordoni avanti di e ila centinati. Sa- liti i medefimi fi ha Γ ingreifo al vailo e ben lungo Corridore denominato di Belvedere , ο fia della Cleopatra, a motivo d> una iniìgne ilatua in fondo di elfo collocata. A egli di lun- ghezza palmi mille trecento due incirca , e pal- mi trenta di larghezza, venendo da volta a bot- te ricoperto , e da ottantanove catene di ferro rinforzato . Fin dall' Anno 1403. vanta un tal Corridore la fua edificazione fotto il Pontefice Giulio II. , allorquando ei medeilmo intraprefe di unire le abitazioni di Uhff\ndro VI. coi quelle d'Innocenza Vili, a Tor de Venti per via di due lunghi Corridori, e racchiudervi lo ftupendo Teatro di Belvedere, come fu dimo- tfrato al Cap. 41. del detto Tom. 2. quale poi ricevè divedi riattamenti fotto li Pontificati di di Taolo UL , di Tìo IV., di Clemente VII. di Vrbane Vili., e di altri Pontefici fino a npftri dì. Scorgefi nel mezzo della facciata , a Ìiniftra entrando, un altra porta murata con Hip iti, ed architrave di travertino fcorniciati, e gradino fotto, fopra della quale riiìede una Cimala di » travertino riiàltata dalle parti, ed al di iòpra della medeilma vedeiì un riquadro Umilmente di travertino {corniciato , ed orecchiato con fette Campanelle nell' orecchiatimi' di fotto ri- fai* * |
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T>el Vaticano. 3
faltato da maicarone nel mezzo, e cartocci dal-
li lati ; dentro di cui racchiuià viene una Lapi- de di marmo con Ilcrizione indicante , che Or- bano FIIL Panno 1623., ed il decimo di fuo Pontificato riftaurò il preiente Corridore^ dall' antichità danneggiato , e per le ingiurie de' tempi già vicino a perire , avendolo nella preiente , e miglior forma ridotto. L'altra Facciata , la quale incontro al Por-
tone dell' ingreifo rimane, cominciando dall'an- golo , vedeii comporta fino quaii alla metà del detto Corridore di un muricciuolo , ο ila rifallo di materiale in altezza dal fuolo di palmi quat- tro incirca , interrotto però nel preiente Ponti- ficato da tre Pilaiìri, e fuoi controp il altri ; in dirtanza l'uno dall' altro di palmi trentuno e mezzo ; i quali effondendoli di proipetto per palmi fei e mezzo, rifaltati dalli iòlidali muri per palmi tre , s'innalzano fino all' importa del- la fuperior volta , e formano con le loro faice 5 e controfase arco per maggior rinforiò della medefima , continuando Ρ iiteifa perpendicola- re corruzione delli tre inferiori archi additati nella fottoporta Armena , come da noi fu ac« cennato al cap. 39. del Tom. 2., affine di con- validare , e rinforzare l'una , e Ρ altra volta , che minacciavano rovina. Pofano fopra 1' ac- cennato muricciuolo altri diciotto pilaftri, e contropilaiìri con bafamento fcorniciato rifatta- lo , e cimafa fopra , con altra cimaià , che fa ii .polla alla fafcia la quale forma arco addolìb 1 - volta , importando dall' altra parte fopra la A ζ cimo
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4 ^uova Defcrìz'ione
cimafa de' pilailri, per effere il muro uq\ tutto
ìiicio - Nello ipazio tra un contropiìailro , e 1' altro , vi fono tre vani di fineftre ftrette con fello tondo , che formano archetti con fuo pa- rapetto lòtto corrilpondenti nel Cortile di Bel- vedere , con due Colonne zainate nel mitro, una per parte alati di quella dimezzo. Sono quelle Colonne ornate da baie atticurga , e ca- pitello Dorico ; ricorrendo per di fopra al pari de' detti Capitelli la Cimala andante che reità fopra i pilailri, con ^ lunette tanto da una parte , che dall' altra ; poiché i vani degli ar- chetti dimezzo degli ittómi tre lìti reilanophi larghi, ad ufo di fineftre grandi con parapetto a balauiirata, e gradino fotto di travertino-che fa ripiano. Poco dittante dall'-ultimo archetto vi è un arco con maggior rifalto di pilailri, con bafe e cimafa che gli fa impoila, recandovi ac- canto la metà del medeiimo altro pilailro limile con mo contropiìailro, dopo di cui militanza di palmÌOtto incirca trovafi la-Porta principale della Librerìa ornata -con ilipiti di travertino fcorniciati, ed orecchiati dalle parti, forman- do orecchiatura più alta fopra dell' architrave . Efiile in mezzo alle dette orecchiature una bu- gna Hfch con Ilcrizione del Pontefice Sìflo V*, con due pilailri dalli lati de' detti ilipiti riqua- trati, e fcorniciati nella faccia , Triglifi fopra, e campanelle fotto. Ricorre al di fopra deMèt- di Triglifi il fuo Collarino , foilenendo quelli il " llipcrior architrave, fregio, e cornice rifaltata fopra il medefimo fregio con mezzi fronteipizj tondi,
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Del Faticano* $
tondi > ed un arme nel mezzo acll' enunciato
Pontefice adornata da iue cafcate di fedoni at- torno con altri contropilaitrini riialtati iòpra la predetta Cornice ; eflendo finalmente i fu iti di detta porta foderati di ferro , con due armi di metallo d'Orbano VUL Segue in diitanza di palmi ièfìfantatre in-
circa altra Porta più piccola con ftipiti., ed ar- chitrave di travertino icorniciati, la quale eor~ rifponde nella Stanza de' Legatori di detta Li- breria , che ferve anche di Sala all' Abitazio- ne di Moniìgiior Primo Cuftode, che ivi rive- de . Paifata la medeiìnia iònovi due bislunghe fineftre per traverfo dittanti Ρ una dall' altra , alte dal pavimento per palmi nove incirca, con ferrate a mandola , quali riferirono nella iud- detta Abitazione ; E fopra il Dado della volta in ugual diitanza Γ una dall' altra , ve ne fono due altre più piccole con ferrata a gabbia , e gelosìa nella prima a piombo della Porta. Pal- lata la fuddetta Porta indiiìanza di palmi no- vantafei e mezzo incirca trovafì altro arco con fello tondo lifcio , con importa fcorniciata , e pilaitn fotto con bafamento fimile . Dopo di elfo fegue il rimanente di detto Corridore, con volta a botte lìfcia , ove nella facciata fuddetta ciiibno tredici Lunette con fineftre in dentro mezze tonde, reftando il vano delle prime mu- rate. Dette Lunette importano fopra una Ci- mala di travertino , che rerta al pari dell' Im- porta dell' Arco , la quale ricorre tra I' una, e * altra , ed al piano ad pavimento lotto le me- A 3 dciì-
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6 ^[u<wa fìefcrìzioné
defime Cimafe vi è un bafamento di traverti-
no , denotando , che li vani prefentemente mu- rati fino al pari delle Cimafe foffero antica- mente aperti, e che formaifero arcate ad ufo di Portico , come ben fi fcorge dalla parte in- terna del Giardino fegreto. In diftanza dal fo- pra enunciato Arco per palmi diciotto e mez- zo incontrai! altra porta con illpiti ed architra- ve di travertino fcorniciati, la quale nell'Abi- tazione del fopradetto Primo Cuitode corri- fponde . Segue in diilanza di palmi ventifette, e- mezzo uu Portone con fguinci da quefta par- te , il quale introduce in un ilto di paiTo fco- perto per andare al?archìvio fegreto di Sua San» t'tà ; indi a piombo della Decima Lunetta tro- vane cinque Cordoni diilanti Ρ uno dall'altro palmi diciotto , con pavimento in falita , in fi- ne de' quali vi è un ripiano , nella di cui mede- iìma ilniura parte riiìede un gran Portone con feito tondo, epilaitri da ambe le parti, con fca bafe e cimala fopra , che fa impoila al det- to fello , il tutto di travertino , nel di cui mez- zo riiìede un arme di ftucco del Pontefice or- bano FUI., venendo il detto Portone ierrato da cancellata di ferro , molto ornata , fatta di nuovo nel prefente Pontificato. Nella dicontro Facciata, principiando dal
Portone bugnato dell' IngreiTo , ricorrono nella medefima diftanza di fopra enunciata i detti tre Pilailri che foitengono i già deferita Archi ; ed in diilanza di circa palmi Nove , e mezzo del fecondo de'detti pilailri vedefi una fineftra in alto
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Del Vaticano . 7
alto da fua ferrata munita , la quale dà lume
al branco della fcala a Cordonata ivi contigua . Dopo del terzo pilaftro , e dittante da elfo per circa Cento dieci palmi trovai! una Porta con ftipiti, ed architrave di travertino {corniciati, ed orecchiati , e gradino iòtto che introduce in una Scala grande a Lumaca , la quale a diver- fe Abitazioni ne guifkt. Ponendo adunque in eiia il piede trovai! un ripianetto , ove incon- contro ialiti fei gradini di peperino edile vano di porta , che dà l'ingreffo alla predetta Scala, Saliti tre gradini iìi la dritta s'incontra altra Porta con tre gradini iòtto , la quale introduce in tre iranze per fervizio d* un Gentiluomo della Corte dell' Emo Tro-Datario. Sono effe in nu- mero di tre con corridorello , il quale reiìa nel primo ingreflb ; e tutte a volta con una fine!tra per ciafchedima , reilando la prima un poco oicura , perchè prende lume dalla fineftrella in- contro al fuddetto Corridorello . Quelle danze in tempo di Conclave aifegnate vengono per Cucina , e Credenza d' un Emo Cardinale. Saliti altri quattro gradini di detta fcala , tro- vai! una fineitra con parapetto pieno , la quale alla medefima ne communica il lume . Aiceii venti gradini iù la dritta riilede altra Porta con fguinci da queita parte , la quale introduce in alcune itanze che fervono d' abitazione per un Gentiluomo dell' Emo Segretario di Stato. Sono quelle parimente in numero di tre con un Cor- ridore die retta nel primo Ingreffo , due delle quali fono a volta ; ed il Corridore, e la Stan- |
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8 tyov4 ì)ejcrizwnè
za incontro fu la delira con folaro. In tempo
di Conclave il detto Corridore , e k feconda v danza rella aperta ;, attefochè fu la dritta della » medefima fi imura una Porta , che introduce nella Loggetta (coperta accanto la Cucina det- ta dei Signori Cardinali, a capo della quale ne fmurano un altra , eh' entra nella Scaletta a branchetti,. che riferifceHnella. Scala a cordo- nata , la quale conduce nel Cortile di S. Da- malo, Serve il tutto di palio commune, affine di poter venire al Pafletto di Tavola , che fi fi, fuori dell' altra fineftra poco dittante dalla Por- ta principale di quelle itanze , la quale imbocr- ca nel primo fìnellrone del Corridore della Li- brerìa : e ciò fegue- per poter andare alla Ruo- ta de' Reverendiilimi Vefcovi fituata in detto Corridore vicino la Porta principale di quella Lumaca t la quale vien murata, rellando in Claufura. Palfata la fuddetta Porta , e ialiti quattro gradini ùi la dritta vi è la fineftra, che imbocca nell'accennato Paffetto di Tavola. Sa- liti altri cinque gradini trovali ripiano lumaca- to ,- ove fu la dritta vi rella la Porta , cV en- tra in detta Lumaca ; dopo della quale falitine altri undici fu la delira vi è una Porta con quat- tro gradini lòtto, la quale introduce in tre ftan» ze per fervizio del Segretario dell* Emo Cardi- nale Segretario distato. Sono effe tutte ad un? piano ima a dritto dell'altra, la prima delle quali è a volta y e Le altre due Soffittate con una finellra per ciascheduna ; e le medefime in tem- po dì Conclave fervono per Cucina , e Creden- za di un Emo Cardinale. w" |
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Del Vaticani. 9
Saliti fette altri gradini incontrail altra_j
fineilra, che dà lume a quella fcala ; dopo la quale falitine altri tredici su la dritta vi è uriti particella con due gradini (otto che introduce in quattro llanzolini baffi a volta con una fine- ilrella nei terzo che guarda verfo il Cortile de' Falegnami; e li medefimì fervono per commo- do del carbone, legna , ed altro di Monfig.Sot·" to>Datario. A capo di altri quattro gradini tro- vai! ripiano Lumacato, n-ve fu la delira vie vano largo con fello tondo , il quale mette in un branchetto di Scala comporto di nove gradì·· ni,percuiiiafcende ad una Porta, che cor- rifponde ηάΫΛρρ art amento detto della Matilde· Saliti fette gradini vi è altra fineilra frm.le a quelle di iòtto , che dà lume a quella Lumaca. Seguono tre altri gradini, che afeendono ad al* tro ripiano lumacato , ove fu la delira v'è una Porta , che riferifee iìmilmente nel detto Ap- partamento . A capo di quello Ripiano ialiti tre gradini v'è una Porta che divide detta Sca- la , dopo la quale faliti ventidue gradini fu la dritta v'è altra porta con due gradini fotto,che introduce in un ripianetto , ove iù la delira vi rimane altra porticella , che chiude una fcalet- ta a lumaca; per la quale falendo tredici gra- dini fi trova murata. A capo del riferito ri- pianetto ialiti altri quattro gradini dritti, vi è altra parta che introduce in una Abitazione fohta a ferire per mi Cameriere fegreto di Sua Santkì, compoia d'otto ilanze con la Cucina tutte ad un piano , eccettuata là detta Cucina |
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ί 3 ^'iova ftefcrìzhne
che refta più in alto , a cui fi aicende per una
{caletta d'otto gradini. Sono quelle Stanze tut- te folarate con una fineilra per ciafcheduna; ed in tempo di Conclave fervono per uib di Cuci*» na , e Credenza di un Emo Cardinale . ; Ritornati nella Scali a lumaca, e faliti
cinque gradini su la delira trovai! la penultima porta con tre gradini ibtto , la quale introduce in altri luoghi, come fi dirà in appretto. Saliti altri quattro gradini v'è ripiano , che fa fini- mento a detta Lumaca con fonatofopra , che la copre ; e fu la manca dì detto ripiano y* è una fineilra a piombo di quelle di fotto, che dà lume al medeilmo con parapetto accado aito* palmi cinque formato da due fogli?, una fotta, e l'altra fopra , che refta al pari del rimanente dell'anima di quella Scala con due mezzi balau1- ilri di fotto nelle teliate. A capo del fuddettq ripiano efiile una porta con ìlipiti, ed archi* trave di travertino feorniciati,' ed orecchiati, la quale introduce a quattro Stanze per fervriziq' di un Minutante della Segreteria dì Stato , tutte ad un piauo·, tre delle quali fono foffittate con un arme nel mezzo di Ttó IFn una a dritto Pai* tra , con una fineilra che P. illumina ; rellando la quarta, fu la dritta della prima , foiaxata ,\. parimente con iua fineilra ; quali Stanze poi in tempo di Conclave definiate vengono· per ufo di Cucina , e Credenza ά un Emo. Porpo- rato . Ufciti dalle predette Stanze , ed entrati nella penultima Porta, il trova uri ripiano bis- lungo Glirsto, ove là la deftra vi è pòrticeli a, che
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Del Faticano. *l
che mette in un ripiano folarato , che prende
lume da una fineilrella con ferrata , che guarda r nella defcritta Lumaca , incontro della quale a -mano finiura rifiede altra porticella con fìneitra iòpra j che chiude uno Stanzolino con iòlaro iì- mile. A capo di detto ripiano folarato ialiti cinque gradini trovai! una portiqella , che in- troduce in un Corridorello, che reila per fian- co iiniitro , in cui vi iòno fette piccole porte, una a capo, e fei a mano delira 5 ciaftheduna delle quali introduce in una Stanza feparata l'una dall' altra, ad ufo di Celle monadiche , tutte folarate, a riferva dell' ultima eh' è a tetto, con ima fìneitra per ciafeheduna corri- ipondenti nel Cortile di Belvedere ; e la prima di dette porte riferire nella conneOfaCuqina alle Stanze nel iùperior paragrafo deferitte, at- tinenti ad un Cameriere Segreto di Sua Santità . Sopra queifo Corridorello v'è il tetto ^ondue lucernari a mano ilniilra, il quale rieuopre tut- te le fuddette Stanze, alcune delle quali in tem- po di Conclave fervono per Cucina , e Creden- za d' un Emo Porporato . Scefi pertanto nel iòpradefcritto bislungo ripiano 5 ed a capo del medefìmo faliti fei gradini, trovafi altra Por- ta con itipiti, ed architrave di travertino feor- niciati, la quale introduce a quattro Stanze per fervizio del Coppiere dell' Emo Cardinale Segretario di Stato , tutte folarate con fineilre mezzanìii in due di effe , reitando le altre due fu la dritta un poco ofeure ; e nella Stanza più grande , che reila nel mezzo, nella facciata A 6 aca-
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12 -'fyuwa befcrìzìonè-
a capo vicino la feconda fineftra eiìiìe una-por-
ticela , che chiude una Scaletta a. lumaca;,. per* la quale icendendo venturi gradini- fi trova mi- rata con tre fine/trini uno. iòtto l'altro, da quag- li prende lume.; e le medeiìme in tempo di' Conclave fervono per. Cucina,.e Credenza dìmr Emo Porporata- Drizzando di bel nuovo irpafla» aì! iopra--
deicritto gran Corridore, paifata la- detta Por* ta, per cui alle dì già accennate Abitazione giungemmo, eilibno,· in qtieiìa facciata dieci fine.ilroni con lèifo tondo y e parapetto vuoto corriipondenti dallaparte dei Pratoso fìa-Giuo- co del Pallone., eifendo i medefimi per di den- I tro riialrati ? e formando. Riquadri. Pallata- Ρ ultimo fmeiìrone ne viene, il,primo Arco g'ù deicritto,. dopo di cui fino all'arco feconda eiìibno altri quattro fineftroai limili, appreffo de' quali fegue il rimanente del,Corridore tutto» liick). lènza veruna fineltra. Nel vano del fcèfc* zo.finertrcme > iL quale reità murato, quììg uni-: j Pordcella con gradino fotto r la. quale introdu-- ! ce in una Scaletta a lumaca , die ne mena al? di iòpra ad un Corridore., ove diveriì Archivr ellitono . Queiìa Scaletta comporta viene di trentalètte. gradini di peperino con due fine-? iìrelle che k danno lume.. Saliti i medeiìmp gradini trovali ripianetto di tavola con ferro iìb la dritta inteitato nel muro 3 che fa parapetto,, iòpra di cui v' è unafineiira con ferrata che d;s lume all' Archivio ddSacro Condito Trìdentinor la quale prende il lume da altra imeiìra dieoa* tra,
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i>d Vaticano « f 5
tfo corriipondente dalia parte del Prato. À ca-
po di detto Ripianetto ialiti cinque gradini li- mili agi* altri,. trovai! altro piccolo ripiano » tetto- ςοη fua fjneifra a mano fùiiftra al pari dell' antecedente , ed ima Porta dicontro a ma- no deftra con fineftrella· fòpra, la quale con* iguinci per di dentro introduce ihunfito fola- rato , che forma Corridore lungo palmi trenta e mezzo, in cui nella1 facciata a mano dritta v' è una lapide di marmo con libazione indi- cante , che udejfandro VIL V anno 1*658., ed il quarto del fuo Pontificato trasferi nel Vatica- no gl'Àreir-ivj; 'di diverfe Congregazioni- per lo* avanti di^ècfinaatóiliio^ii non ίίίΤι r e iiabili< per maggior fkurezza,. e dignità , con arme iopra del iùddetto Pontefice parimente di mar- mo . Nel fine di queik facciateli* v* è vana con feffo tondo , ed importa {corniciata, il qua- le in altro Corridore contiguo lungo e ilretto ne introduce. Nella facciata a mano ilnirtra in- contro la fopradetta Ifcrizione vrè una Porta corriipondente ridi* Appartamento denominato della Matilde . "Pallata k predetta Porta feguc Ρ ultima , che reità in proipetto dell' altro Cor- ridore , la quale con itipiti di peperino che fan- no moltra , ed ilteifa Ifcrizione neJF Architra- ve introduce in due ftanze che ièrvono per V^irchhio della Camera *Apoftolka. Sono eife tutte ad un piano folarate con una fineilra pet ciaicheduna r che le communicano il lume * S1 entra nel fòpraccennato Corridore eh»
refia a mano dritta di lunghezza palmi Dugen- òt
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14 Ίσιωνα Befcrizione
to trenta , e di larghezza palmi cinque e mez-»
zo con volta a botte e dado ibtto con undici tra- mezzi di muro fbtto la medeiìma fino al pari del Dado icorniciato. Efiitono alla iìniilra di quello Corridore fette fineitre con altra che dà lume al fuperior deicritto corriipondenti nel Cortile di Belvedere · Nella dicontro facciata alla delira riiiedono Tei Porte con altra a capo , ciaicheduna delle quali introduce inunaihnza feparata dall' altra per commodo di diverii Archivi deilinata . La prima Porta adunque con Hip iti, ed architrave di peperino che fan- no moiira orecchiata, ed Ifcrizione nell' Archi- trave , introduce in una itanza , che ferve d* ^Archìvio per la Sacra Congregazione de'' Vejto* mi, e Regolari, EiTa ricoperta viene da volta che ne forma due fatte a fchifo, con un riqua- dro nel mezzo ricaffato, divife da un Architra- ve di mura feorniciato al pari del Dado , che .ivi ricorre attorno ; e la medeiìma prende lu- me da due fmeilre iltuate nella facciata incon- tro , la prima delle quali con ferrata , guarda nel ripianetto a capo della Scala a lumaca , e Ρ altra reila fopra il Prato . Seguono le altre cinque Stanze ièparate , come di fopra il è det- to K e di ugual iìmetrìa , con due fineftre per ciaicheduna, che le communicano il lume . Le Porte che in elfe introducono fono tutte con ftipiti di peperino che fanno moltra , ed Ifcri- zione Latina particolare nell* Architrave di daièuna di effe.. .Legge!] nell' Architrave della fèwOr.ua Porta, archivio dd SaCyConcil. dì Tren- to* |
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Sei faticano. ϊ £
tu. Nella terza -, ^Archivio dell a Sac. Congreg.
debiti. Nella quarta, archivio della SacXon-* g??g* dell'Immunità .. Nella quinta , ^Archivi* della Sac. Confidila, Nell'i ièlla , archìvio della Sacr.Congreg. del Buon Governo. E nella ietti— ma, cherelhi a capo 5 vOrtbwh delle Lettere isipOpwHcbu contr adette. Rimane quell' ultima Stanza per -fianco dritto con volta a botte, e due ffnelirecurriipondenti, qcsella a de/lra io» pra il Prato, e l'akra a iìnhìra ventò ij Cor- tile di Belvedere .*. ■_/. CAPITOLO IL
Della Librerìa Vaticana, e contìgua bibita*
zione di Monfìgnore Vrimo Cuflode della medefima „; |
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Ορο avere eiaminare tutte le fuperiori
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abitazioni, è ben tempo· che al divifato
Gran Corridore facciamo ritorno- » J?u accen- nato nel traicorib Capitolo che nella metà del- la iiniitra Facciata del detto Corridore, riiìe- de laprincipal Porta, che alla ihpenda· Vati- cana- Libreria ne introduce:; nia pria d'inter- narli nella mede lima,a fine di ammirare, quan·* to di più raro, e più prezÌofo in quella parte il contiene, fa d'uopo· fa pere, che la di lei origine, ed avanzamenti molto più lungi traod- ilo l'Epoca fu^daimodemoftabilimentc*, che il Pontefice Sifla V. ad e ila- ne diede . L'Erudi- ti ilìino- MonfigiiorGi'ifcppe^Temany non· ibi ce- lea-.xr ndk. Letteraria Repuilica per Le di lui |
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i6 *ft(uóva Befcrizfone
Opere a noi trafmeflfe, maajtresì indefefTo Ri-
paratore della detta Vaticana Libreria come Primario di lei Cuitode abbaftanza fu tal ma- teria c*iiìruiice nella Trefazione del Tomo primo ieW Indice de* prè'zioii Codici in eifa diligente- mente t e con la maggiore accuratezza confer·· Yhti, e cuitoditi « Quaii tutti i Romani Ponte- fici ne'trafcorfi iècoli, come altresì ne'prefet- ti , al di lei ingrandimento han contribuito. Traiportata quella fu, ancor copiofà di rari, ed intigni Codici dal Patriarcale Lateranenfc Palagio , e dalla Città d'Avignone, ove per lo ipazio di cento e dodici anni era rimaira , e per.ordine di Martino F. nel Vaticano fu collo- cata . Il Pontefice pìccolo F., oltre Γ averla illuitrata de' più riipettabili Codici ritrovati nella Citta di Coflantinopoli, allorch&riniafe preda de barbari Traci, aiTegnolle nel Conile del Pappagallo alcnne Stanze, come fu dimo~ (Irato al Cap. 44. del 2. Volume, iito allora ben capace da eifervi con ferva t a , e commodo alle Pontificie Abitazioni . Sìflo IF. adornò le medeilme Stanze della vecchia Librerìa, e di moltiilìmi Volumi di diverfe Lingue impin- guollà . Conofcendo poi Siflo F., che tal lieo era divenuto e troppo ri'ftretto , ed" abietto , edificar fece quivi da'fondamenti tutte le conti- gue ftanze-, e con la più magnifica foggia ador» nandole, come al Cap.4?. del d. 2/Volume verlb il fine fu accennato , per ufo delia mede- sima Libreria deftinolie. Entrati per la detta Porta dell'ih greiTo
......) : ■ ' ra.cJla |
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Del Vaticano* ϊ?
nella prima Stanza dove fi ièrive , dr forma bis-
lunga , ella è larga palmi tréntatre , lunga pal- mi ièttantotto, ed alta trentadue, che reità per fianco dritto con volta a fcliifo tutta dipinta a grorteichi, t quali racchiudono le otto Sibil- le , vale a dire la Cumea Ψ la Delfica, la Cime- ria , la Tìburìma , Ρ Eritrèa, la Frigia, la Sa- mìa y e la Tcrfa .Diverfe armi t e putti con effe fcherzanti e tramiichlati ricorrono attorno d'al- cuni Ìpecchj y ove iono eipreflì, aiTiem con vedute di bellilfimi Paeil, Uomini che attendo» no a ltampar libri di varie e diverte forme ; chi ipande le già ftampate Carte ili le canne ; chi le pone su i Torchi ; e chi fi vede intento a pie- gar fogli: Il che ci rapprefenta la eommodità- della Stamperia Vaticana dal detto Pontefice Stfio V. iftituita per aumento della predetta Li- breria , il tutto mirabilmentre efeguito da Taolà Brilli. Le dette Sibille fi credono travaglio di Marco da Faenza, ed i Putti con i Grottefclii raflòmigliano alla maniera di Cherubino ^Alberti* Sotto la predetta volta ricorre attorno da ogni lato una cornice in parte dorata, appretto della quale vedonfi appeil ventiquattro Quadri con lue cornici dorate rapprefentanti ì'i Emi Cardi- nali flati Bibliotecarj di quella Libreria, prin- cipiando dal Cardinale Girolamo oleandri , fino all' Emo Sig. Cardinale *Aleffandrò ^Albani,. meri- ti Almo odierno Bibliotecario. Sono attorno dì quella Stanza alcuni fedili con lue Spalliere , Banconi avanti} e Tuoi leggi j fopra, ove fian- na a icrìvere nelli giorni determinati con l'afii- ikn^
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ι 8 ^nova Defcrizione
Ìtenza di Moniìgnòre Primo Cuibde. Prende
lume la medeuma Stanza da una fìneilra fiutata nella facciata flniiìra corriipondente nel Cortile di Belvedere ; dicontro la quale nella tettata delira efifie una Porta, per cui fi paila alla ilan- za ditta de' Legatori , ed alle contigue fianze , ed Abitazione di detto Monfignor Primo di- fterie , come a Ilio luogo verrà indicato. Rifie- de nella lateral Facciata incontro altra Porta a dritto di quella dell'IngreiTo, la quale ornata retta da ttipiti, ed architrave di travertino fcor- niciati, ed orecchiati con un pilattrino per par- te , fimilmente icorniciato , menfola fopra, che regge I' Architrave, fregio, e cornice , il tut- to venato a marmo finto parte dorato ; dalli di ί cuilati v'è una Lapide di marmo per parte , delle quali quella a mano delira contiene la Scomunica ordinata da Tapa Sifio V. contro qualunque Pedona , e di quaifivoglia dignità , e condizione , che ardifie portar via , ed ettrae- re qualunque Libro fenza la lpecial licenza in icritto del Sommo Pontefice. Contiene 1» altra aiìnilìra il traiporto fatto dal detto Pontefice Sifio V. della Librerìa in quello luogo , da Pon- teficiTficcolòr.yeSifioIF., come di fopra fi dille , altrove collocata. ; Per la fopraenundata Porta iceiì due gra- ι
din! per di dentro li fguincj della mede/ima fi palla alla prima grandiofa ttanza in due Navate divifa; con fei piiafironi nel mezzo ben ordi- nati , che lolìengono le due volte a botte tutte nobilmente dipinte con vaghi Grotteichi, biz- < zarie ,
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Del faticane* \φ
zarle , e varie invenzioni in belliifima foggia
efeguite· Contiene quella prima ftanza palmi trecento diciaiTette di lunghezza , larga fetfan- tanove , ed alta palmi quarantuno. Sette fine- lire per parte, con Tue tavole al di (òpra centi- nate , fcorniciate , e dorate , dalle quali pen- dono le Tue corrifpettive Tele bianche , com- municano alla medefima il lume. Quelle a de- lira rifguardano verfo il Giardinetto^di quella Librerìa, e lafamofaScala di Bramante; le altre a finiftra corrifpondono fopra il Cortile di Belvedere. Vago Cornicione lumeggiato d'oro ricorre all' intorno della medeiìma, e ferve di bafamento alla fuperior volta . Tofano fopra il detto Cornicione a piombo delle fottopoile al- cuni quadri dipinti a frefco nel muro , ove le più eccelfe Imprefe del Pontefice Siflo V. ven- gono efprefle . Sopra la Porta dell' Ingreflb ve- defi rapprefentato il Poifeifo dal detto Pontefi- ce prefo con la folenne Cavalcata, che al Pa- triarchio Lateranenfe s* invia : indicando ciò i due veri! latini fopra il detto quadro delineati ; e lotto la detta pittura fi legge altra Ifcrizione a caratteri d'oro fcolpita , indicante , che il detto Pontefice Siflo V. Γ anno 1588., ed il terzo di fuo Pontificato edificò, ed adornò que- lla Vaticana Librerìa. I fopraìndicati verfi con le fottopoile ìfcrizioni si di quefta Pittura, co- me di tutte le altre fparfe in quefta prima ftan- za e nelle altre due fufièguenti a pie di quefta fidiate , furono parto delle fubblimi penne di Tktro Calefmo Protonotario Apoftolico., del Car-
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&8 Ήασνα Befcrìzknt
Cardinale Silvio Untommo, e di Mimfignvre 'jin-
ÌgeloRocca Sagriita Pontificio. Nel quadro foprà
la prima contigua ÌÌniiira fineitra vedefi elprel- io un Leone fopra tre Monti fituato , arme dei riferito Pontefice , circondati da un branco di Pecore , ed in lontananza fi fcorgono molti Lu- pi me ili in fuga da Fulmini tenuti nella branca delira dal detto Leone : il tutto allullvo aJli La- droni fugati dalP Italia per ordine di sì magna- mmo Pontefice , conforme i fovrappofti veri! latmi il manifefiano. Sopra la feconda fineifra Ι fcorgefi Ρ ObelifcQ Vaticano avanti la Balliica fatto dal mcdeiìmo innalzare, con Π progetto
di detta Chiefa nel grado, in cui fi ritrovava di quel tempo , cioè fenza la gran Cupola , di cui non era fatto le non le il Tamburo, con h veduta altresì del Palazzo Vaticano avanti 1 accrefcimento di Clemente FUI. con i foliti veri! fuperiormente fcritti. Sopra la Terza fi- ne/fra Γι vede un Albero carico di frutti con un Leone rampante al tronco, attorniato da mol- te pecore, per denotare la fertilità , ed abbon- danza, che SifloV. introduOe in Roma con il ìlio buon Governo , ed i foliti due verlì al di fo- pra . Su la Quarta fineftra rimirali la Colon- na Trajana con la Statua di bronzo del Principe degr Apoftoli Sjpietro fatta collocare Hi h lem- mica della medelìma dal detto Pontefice , con i Puoi due lùperiori verlì. Sopra la Quinta fine- fa viene efpreffo quando il Pontefice" Siflo Κ dopo la lira elezione, fecondo il conlùeto de* nuovi Pontefici, va a porre il Giubbileo a San- ta Ma- |
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'DdFatkaw* 21
ta Maria Maggiore, come viene fplegato dal
iòvrappoifo Diilico. Sopra la Sella finestra fcor- gefi dipinta laBafiiica, e Palazzo di S. Gio- vanni, in Laterano nella guifa che lo riduffe Si4 fio V. : i iovrappofti veri ballante mente ne in- dicano il fignificato. Sopra la Settima Fineilra delineata fi vede la Fontana detta delle Terme Dioclcziane che fa la morirà del? Acqua Feli- ce condottata in Roma da quello Pontefice , co- me fi deduce dal Diiìko iopra di efia lcolpito - Sopra 1' Arco finiilro iti fondo a quella Navata rimane dipinta la Città di Roma , per alludere alle molte llrade , -che il medefimo Pontefice raddrizzar fece , con i foliti veri! -al di fopra eipreifi, Sopra Γ Arco compagno dell'antece- dente , e che corrifponde alla Navata deitra , vedoniì eipreffi i tre Monti gentilizia Arme d'i Sifio attorniatila Donne d' ogni età , e condi- zione , ^ nella-Campagna adiacente fono molti porci in fuga-, Alludendoiì con ciò alla sfrena- ta licenza ed eilremadìifolutezza repreflacìaUa feverità di detto Pontefice, il -che ballante- mente -manifeitato viene dalùperiori due veriì ivi delineati. Soprala fin eilra Ottava : quale farebbe la prima , cominciando in fondo ; iì of- ferva delineata la Cappella -del Prelèpio eretta in S. Maria Maggiore da Sifio V. con i lòliti ver- li al di fopra. Su la Nona finefira elpreifo fi ri- mira 1' Obelifco eretto dal predetto Pontefice ih la Piazza del Popolo., che qui figurata reità fecondo lafimetrìa di quei·tempi, con i foliti al di fopra lcolpiti verfi. Sopra la'Decima fi- nefira |
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2i8 *t{uova Defcrkìone
Porta dell' ingreflb, che corriiponde nel, io»
pradetto Viale, il qvale conduce alla Vigna.
Nel falire pertanto il decimo Cordone
di detto Viale del Monte, unito al muro di recinto della preindicata Pavoniera dietro Jo fpallierone dì Laori, vedeii immuro di al- tezza circa palmi dieci interrotto da diveriì archi, il quale feguitando fino al decimonono cordone , va a perderli fotto terra , ne più di elfo fé ne fcorge alcun velUgio. Racchiude detto muro un condotto d'acqua di Bracciano di diametro circa due libbre ; prendendola^ dalla gran forma eiiilente nella detta Vigna ; s'iniìnua nel muro di recinto della Pavoniera} inappreifo nell'altro muro difopra descritto 9 che fiancheggia ilViaione della Gioflra per fcaricarla nel Giardino Segreto della Pigna, nella Fontana della Cleopatra , ed in quella della Galera 5 e va a gettarli in altri iiti 5 co* me a ilio luogo verrà.divifato. Trafcorfo il vigeiìmo quinto Cordone^?
trovaiì a delira altro Viale s di lunghezza circa palmi cento quindici, il quale termina con uno iipiazzo ovale, in tettata di cui eiiile alto Laoro tofato s che rapprefenta con la di lui artificiofa forma una fontana con tre tazze di differenti grandezze . Nel? angolo delire dietro la fpalliera di quello Viale vedeii nel terreno un chiuiino , entro del quale con ru- more ftrepitoiò cadono le acque di Bracciano ivi raccolte , che vanno a comunicarli col fcr pfadefcritto Condotto,. Dalla iìniilra parte, |
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&el Vaticano. aig»
ed incontro a quefio. divìdono il Viale dei
Monte due altri fpazioH Viali, il primo de* quali fecando la prolftma Macchia, ο ila Bo- feo per linea fetta , va a corteggiare il muro del Giardino Segreto degli Agrumi, e sbocca incontro il Portone delle Carrette, ertenden- doii in lunghezza di palmi mille dugento tren- ta ; ed il fecondo per palmi cinquecento ot- tanta iì protrae fino al Fontanone dello Sco- glio, ο ila dell'Aquilone. Saliti due cordoni per linea obliqua fi giunge ad uno ipazìofo fitoerbofo di figura quali circolare, e ferrato da lpailiera di Laori si a delira, che in fondo , e dalla linifira parte divifo da un muro di tufi, dell'altezza di palmi otto, e mezzo, a. fine di forteneie «l'erta corta del Monte. Nel mez- zo di querto piano follevali un piedirtallo di materiale , alto palmi fei, e largo dì fronte palmi tre, nei di cui ipecchj, sì dì faccia > che laterali, contornati da cornice di riiie»- ■ vo , li feorgono ì fei Monti, e la rtella a baf fo rilievo, indicanti le armi gentilizie del Pon· tefice Clemente XI., ivi collocato per pro- spetto di detto Viale , e fqpra dd quale per lo addietro s'innalzava fopra di uno zoccolo, e pieduccio circolare , proporzionato globo di * terra cotta per fuo finimento. Continuando a finillra il nortro cammino , e ialiti in tor- tuofogiro altri due cordoni, il arriva ad al- tro maggiore ipaziofo terreno erbofo, eurten- te su la cima dd detto Monte , il quale a de- Ara vien fempre fiancheggiato dalle /palliare jK 2 di
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22 *tyuo'V4 Defcrìzbne
neftra icorgefi eretto Ρ Oipizio per lì Poveri
mendici da quello Papa ρ re ilo il Ponte edifictt- to da Sìfio IV., come i iitperiori veriì lo com^ provano. Sopra Ρ undecima fineirra lì vede la Colonna Antonina con la Statua di bronzo rap- prefentante il Dottor delle Genti S. Taolo, iù la medelima fatta erigere da Siflo V., con i io- liti verii. Al di iòpra della Duodecima , rap- preièntata viene la Traslazione che fece quello Pontefice del Corpo di S.Tio F.alla Bafilica Li- beriana , con i lùoi iòvrappoiìi verii. Sopra la Decimaterza vedefl PObeliico eretto avanti la fuddetta Bafilica dalla parte che rifguarda il Quirinale con i foliti verJi. Sopra la Decima- quarta ed ultima Fineltra rimirai! delineata una vaga Marina con le Galere Pontificie in ella e£ prette , ciò che indicato viene dalli iòliti veri! al di iòpra icolpiti. Nella gran Lunetta in fon- do a quella Navata icorgeil eipreifa l'Incorona- zione di Siflo V. iu la Piazza di S. Pietro , con i foliti al di iòpra fcritti verii. Sotto poi del iòpradelcritto Cornicione
nei vani tra una fmeiira , e Ρ altra vedoniì in al- cuni riquadri dipinte le più celebri, e ilngolari Librerìe del Mondo adorne da quantità di figli-, re , le quali in vaga maniera rimìraniì eipre£ fé . Principiando adunque dalla lòpraccennata Porta dell' Ingreifo, vedeil· nella prima lito- ria Mosè che da il Libro della Legge ai Leviti, acciocché lo riponghino nell'Arca ad Teiìa- mento , con fua Iicrizione Latina ciò denotan- te . Contigua alla iuddetta 3 ove principia la Fac-
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22· t{uuva Defcrizlone
di Laori » e a finiftra da alto Torrione coll'im*
bocco, prima di giungere al medefimo del Viale , che per linea retta conduce al foprain» dicato Fontanone dello fcoglio . Al lato di detto Torrione s'innalzano da detta parte le fi Ite mura comunemente dette di Belifario, le quali feparano il noitro Giardino dagli Orti e Vigne contenute dentro il Recinto della Cit- tà , dette Leonine , eiiftenti dietro la Bafilica Vaticana . In fondo di quello fpazio s'innalza un
ricado di muro di cortina, il quale antica- mente da quel tanto, che ne apparifee , figu- rava una Torre fmantellata , nel fuo profpet- to 9 di larghezza circa palmi dodici fiancheg- giato da due ale di muro umile, che per li- nea orizzontale dividono quella montuofa -, e bofeareccia parte . In mezzo al detto ricado ricoperto da piccol tetto a una pendenza, fi feorge ampia porta ferrrata da fuoi furti di legno, e contornata dalla parte pofteriore da fello tondo con iftipiti feorniciati di marmo, e moftra bugnata. Per mezzo di detta porta Λ ha l'ingreflò ad altro vaftiiTimo fito, detto volgarmente la Vigna, per effere flato nei già andati tempi ricoperto tutto di Viti, ed a coltura di Vigna addetto : in oggi reiò tut- to lavorativo , come ancora tutto il trafc©rfo terreno ·> il quale vien racchiufo dall' ampio Circondario delle dette Mura Leonine , e fuoi Baluardi, alla coltura de* Legumi \ che fi diipenfano per carità alle Religioni Mendi- canti ? |
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Del Faticano, 22 r
canti 5 ed in qualche parte ricoperto da pochi
alberi fruttiferi, da piante di iìlveiiri Olivi » ed altri alberi dJ inutil fervizio . ' Incontro s e di profpeteo alla riferita pen-
ta ci ii prefenta ampio Viale , fiancheggialo dalle laterali parti da alte fpalliere di Laori » le quali dalla delira parte ricuoprono il va- ilo Terreno, di larghezza nelle fue maggio- ri esenzioni di palmi duecento ottanta, e di quattrocento novanta j e dalla fini Ara al- tro piccolo lpazio di terreno d'irregolare di* menzione, e parte delle fopra ddette mui'iUj di Belifario interrotte da nlcuriQ piccole tor- ri . Quello Viale ha di larghezza palmi ver > ticinque , e di lunghezza iempre per linea ietta palmi mille trecento dieci, terminan- do in uno ipazio di forma circolare vicino alle mura Leonine } nel di cui mezzo perpro* fpetto evvi innalzato altro Umile piediilallo con fuo pieduccio, e pina fopra, di terra, cotta colorita a marmo . In diilanza del det- to Piediiiailo di palmi trecento dieci, e__? contigua all'angolo di fianco dell'ultimo Ba- inone , vedeiì la gran forma dell'Acqua di Bracciano , che effendo incanalata fotto ter- ra , va a cadere nel fopra enunciato chiuii- no, eililente nell'angolo del Viale della_3 Macchia profilino al vigeiimo quinto cordo- ne . Nel Viale predetto della Vigna a de- lira avanti di giungere all'altro braccio obli·· quo, che va a terminare addofìb l'ultimo lomone ι fiorgeiì nel Terreno un Chiù fin ο Κ 3 di
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222 T^iova Detenzione
di travertino , da iimil coperchio ferrato,
il quale internandoli fotto terra per circa palmi feffanta , racchiude picco! Condotto dell'Acqua di S.Damafo , la quale vàa com- . parare nella piccola vafea eiìftente a. pie del Piedìitallo della Lucrezia s come fu di fopra accennato nel gran Viale della Gioilra . In diftanza di palmi cento venti da! det-
to Piediftallo, il apre il fopracitato braccio obliquo , delì'ifleiTa larghezza, come il fo- pra deferitto, e protraendoii per il tratto di palmi cento cinquanta 5 corteggiando^ * fini- ftra l'ultimo Torrione , introduce in un riqua» drato Ìito 9 tutto circondato da alte mura, fuori che. nella parte dell' ingreifo , e vol- gendo a delira 9 feorgofi. nelle mura dellsus; della Città tre alti ricaffi , da fuo tetto rico- perti , eifendo quello di mezzo aperto 9 e ferrato da furti di porta , e gl'altri due late·· rali murati. Querta porta fu chiamata ne' trafeorfi tempi Pertufa 5 a cagione della iùa piccolezza ; e ferviva foltanto per comodo- della Corte Pontificia , perchè corrifpondeva in sì vaib Giardino. Il Pontefice Leone X. la fece adornare nel fuo profpetto aldi fuo- ri di buona architettura 5 al prefente tuttavìa reità ancora chiufa , e di niuìi'ufo- Rivolgendo i noilri paifi al Torrione: proifimo affa già deferitta porta della Vigna, per un Viale di larghezza di quindici palmii e di lunghezza di palmi cinquecento cin- quanta 9 feendendo la coita del Monte il cala ' ; . ad |
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Del Faticano * 2%%
ad uno ipaziofo Tito di terreno battuto, nel
di cui feno fi vede innalzata una gran Fon·* tana »■ denominata dello Scoglio , ο fia_j dell'Aquilone . Figura la medefima un alto malfa, da tutte le parti iiblato, di circa cen- to cinquantacinque palmi di altezza , che_> nel fuo profpetto forma una gran Nicchia * con due altre piccole laterali ,. adornate sì al di dentro, che nella faccia , da tufi lavo rati ad ufo difcoglj » con particolar maeilria travagliati, ed interrotti da paluftri verdu- re « Sopra la fommità del riferito- fcoglio pofa una grand'Aquila di marmo fcolpita , la quale pofando i fuoi artigli fopra di elfo , e con le ale fpiegate, fembra , che ilia alla guardia del fottopoflo Fonte, e per difen- derlo da qualunque acceiTo. A pie delle det> te tre nicchie fi eftende un gran Vafcone_> d' forma femicircolare , di circa palmi no- vanta di larghezza , e di palmi felTantacin- que di aggetto , venendo contornato da un labro biitondato di travertino d'ogni intorno . Li zampilli, e fcherzi d'acqua, de'quali quella gran Fontana viene adorna, fono in co·· piofa abbondanza , e molto pericolofi da_j bagnarli per chi ne vuol vedere il mirabil giuoco , Fu fatta coilruire quella Fontana dal Pontefice -Taolo V* fotto la direzione di Carlo Maderno. Quivi fi apre fpaziofo Viale di terreno
battuto , interrotto da dodici cordoni di tra- vertino per linea tralVerfale *■ ed altri quat- te 4 tra |
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324 V(uòva Befcrìzione
tro ovali nel fine , di larghezza palmi quii*
rantatre, e di lunghezza palmi quattrocen- to cinquanta ; conduce queito per declivic del Monte , eiTendo corteggiato dalle foli te fpalliere di iaori, ad uno fpaziofo ripiano di figura quadrilunga 5 parimente di terreno battuto della larghezza di' palmi ottanta, e lungo palmi centoquattordici, il quale ferve di ipiazzo ad altra nobile Fontana al ridoflb delle mura del recinto di quello Giardino della parte deitra fcendendo collocata, chia* mata la Fontana de' Torrioncini, e fatta edi·» ficare dal fopraiodato Pontefice Taolo V. con «tìfegno dei riferito Carlo Maderno. Figura^» la medeiima un grand'Arco , con fello tondo» e fafcia attorno bugnata , il quale racchiude una gran Nicchia incavata , adorna di fcogljj ai di cui piedi iporge in fuori gran Vafca ova·* le , con labro tondo di travertino, di lar- ghezza palmi quaranta· , nel di cui feno il folleva peri'altezza di palmi cinque una__» Tazza di travertino , con altra piccola tazza al. di fopra , dalle quali fgorgano le acque * che vanno a cadere nella foprariferita vafca .- Sollevai! fopra il detto Arco un Sodo , fian- cheggiato da due pilauVi rifaltati con fuoì ca»· pjtteili 5 i quali foftengono il corriipettivo ilio architrave, fregio, e cornice con due grandi cartocci ai lati, e ferrato ai di fopra da un frontefpizio acuto, il quale racchiude dentro èdi fé una grand'arme del Pontefice-* Taolo F.) ed al difotto· dell'architrave efi- iie
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• ' Bel Vaticano^ 22$
fé un grande fpecchio centinaio al dr Cotto
fecondo il contorno del fottopofto arco, m cui leggell la feguente IfcrizJone latina, cioè; Taulus ®umtu$ Tontifex Maximus ad augendum Vdatii profpedlum èr Honorum- decorem fieri juffit Tonti/. Λ. IV». S'innalza qttefta Fon- tana fino alla fommità del fiiperiorfronteipi·1 zio perpaimi cento quindici incirca; e k__* medeiìma nel fuo proipetto vien fiancheg- giara da due Torri rotonde , di diametro pal- mi diciotto, e dell'altezza di palmi feiTair- ta , con fua merlatura al di Copra , dado in^ cavato al di fotto , e tutte di bugne ricaliate ricoperte . Proffimo all'ultimo cordone, ova* le éfiiténte nel fopra defcritto Viale » per cui fiamo fceii in detto ripiano , ii apre a iiniitra altro Viale di larghezza palmi ventuno, il quale in linea retta per il tratto di palmi cen* to quarantacinque , ne conduce alla porta meridionale del recinto del Calino di Tìq 2K>, uno de' fuoi principali ingreill. Quivi il fuolo per effere flato fempre
dirupato , e fcofcefo ; ed a fine di render pia v-ago, ed ameno ii fito, che per Io addietro riiiedeva avanti il foprariferito Calino, oc- cupato da folti alberi, e dal Giardino , che veniva denominato de'femplici, fu penfato di rompere la fcofcefa ripidezza di quello fuolo, il quale oltreché arrecava non picco- lo incomodo a chi pereifo ofaliva, ο Ccen- deva 5 le acque, che in occaiìoni di pioggìe con rapidezza dalla cima del Monte ne feor- Κ 5* reva-
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2 2 6 Ttyova Descrizione
revano giù per ij fopradefcritto Viale del
Torrione, e della Fontana dell'Aquilone, cor- rodevano tutto il terreno, e riempivano di mille Cozzare l'inferi or vallata. Fu a tale ef- fetto innalzata una comoda fcaia a due bran« chi, e con faldo muro fu fecato ^anzidetto ripiano, a pie della riferita Fontana de'Tor- rioni eiiilente » Per un vanp di larghezza pai* mi quaranta, fiancheggiato a delira da_j un morello dell'altezza d'i palmi quattro e mezzo, con unpilafiro di fronte perciafcu- J?a parte, e fua bafetta bifiondata, che ne folti ene una palla di travertino per orna men- to, Γι fcende per due gradini ad un ripiano largo palmi undici , con fuo parapetto di fer- ro di fronte , il quale fino ai due laterali branchi di fcaia 5 comporti d'otto gradini di travertino , fi dilata per palmi circa qua- ranta . Sceii i medeiimi, trovai! altro ripia- netto largo palmi ventuno , il quale fervei «li ripofo alla rivolta della fcaia, che com- prende altri otto gradini limili. I detti ripia« ni, e branchi dì fcaia , fono fiancheggiati da foiidali muri della groifezza di palmi tre in circa , rifaltati da fuoi pilailri con bafette iopra, e palle di travertino . Siegue inap- prcifo altro ripiano-di efienfione palmi qua- ranta da i lati, e dì fronte palmi dodici, ri- coperto di quadrelli in calce con fuoi ipec- chj in mezzo, e nelle due laterali parti di fi* mili quadrelli commefli a mofaico, j| quale analmente refia bordato da un cordone bi- fion-
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Del Vaticano. 227
fiondato di travertino . A pie di queifo ίί
eftende per palmi cento trentacinque di lar- ghezza nella fu a circonferenza , lungo palmi cento ventotto,. uno ipaziò· di terreno battu- to 5 di forma bislunga ovale » il quale vien fegnato all'intorno, da guida di breccie, in* calciate addòila alle alte lpa II i'ere di La ori s che ne difegnano la fua circonferenza , e_? dì fronte nella fua apertura di larghezza pai* mi quarantino, contornato: reira da larga fa- fcia di breceie in calce, bordata da cordo- ne di travertino', con pietra quadra nel mez- zo forata da quattro buchi ad ufo di chia- vica , per ricevere lo fcolo delle, acque* Altro ipaziofo Viale , della larghezza di pal- mi venti ? fiancheggiato Umilmente da fue fpalliere di Laori, traverfa il dritto fendere », per cui col mezzo; di cinque cordoni di tra- vertino ίΐ fcende al lungo Viale , ii quale corteggia il muro del recinto di quelk* vaila Giardino · Quello adunque a ilnilìra ,. per- ii tratto di palmi dugento venticinque va. adi imboccare unitamente coli' altro iuperior- mente deferì tto Viale alla porta del recinto) del Calino diThlV. : a delira ne. conduce a pi eco! braccio di fabbrica laterale al gran- de Arco fatto ergere da Vaolo V., ed alla raeraviglioliflima Fontana delli Specchi Que* rto picco! braccio* di Fabbrica delia lunghez- za di palmi feilàntadue, e. di larghezza pah mi diciotto, compreiì i iuoi folidali muri* racchiude la Scala fegreta , per cui dall'Ape Κ 6 £ar«
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22§ tornita Defcrìzhne
partamento di S. Tìo V. detto· comune mente
della Galleria, ροίΓοηο i Pontefici fcendere m quello Giardino*,come noi divifammo nel Toma ILCap. ι 8 Jn fin*pag. 2 49. Scorgonfì nella di lei facciata due porte con iiHpiti, ed architra- ve di Travertino {corniciati, con piccola finer- llra ibpra da ferrata munita * k prima delle quali dà: Γ ihgreflò alla predetta Scala fegre- ta ; la feconda introduce ad un bislungo ri- piano di lunghezza palmi ventuno, ricoperta da volta a botte , che foiìiene l'ultimo bran··· co- della fopra riferita Scala ; e fcendendofi ledici gradini, fi perviene ad altro più pic- colo ripiano, a delira del quale eiiile una_.j- porta , che fcende nello Stradone fuori del Giardino. Pochi palmi dittante da queff'ul- tima e di fianco, che fa finale e profpetto ■al lungo Viale altre volte fuperiormente de-, fcritto , che fiancheggia il muro di recinto di quefiovafto Giardino·, trovai! la celebre Fontana delli Specchi, sì per li ornati che vi fono, come anche perla di'lei ifruttura oltre ·»■ modo graziofa ; e quantunque derelitta , ed in uno fiato rovinofo ella fi ritrovi, non lafcia pertanto di dimoilrare una certa tal qua! va- ghezza, di'è propria della maniera , con cui fc ideata, e maeflevolmente efeguita . E' que* fla una piccola ftanziola , il di cui profpetto fi eftende per palmi diciotto, e dell'altezza di circa palmi trenta . Forma nel mezzo pic- colo arco con fefto tondo, foltenuto da due pftaflrr di marmo Icorniciati con fue bait , e gì-
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Bel Vaticane* ·, 229·
cimafette dello fteifo marmo , e fpecchj di
porta fanta : ricorrendo una fafcia fìmile fcor— niciata , il di cui fondo è a mofaico punteg- giato d'oro . Ai diluì lati s'innalzano pic- coli piedeitalli, di circa tre palmi di altez- za di marmo, rifalrati in fuori con fue baii e cimafe , e fpecchj fcorniciatì , nei fondi de'quali a firn il mofaico punteggiato d'oro fono fcolpiti in baffo rilievo e Draghi, ecf Aquile alluiìvi allo Stemma Pontifìcio di Taolo V,, che la fece edificare. Sopra i me- deiìmi s'innalzano due belliifime Colonne al verde antico, con iùe baii, e Capitelli d'Odi* ne Jonìco,dell'altezza in tutto di palmi tredici incirca; e dietro alle medeflme due pilaftri di marmo bianco , parimente fcorniciatì, ne accompagnano la loro altezza . Soltengono le medefìme Colonne il fuperiore architrave di marmo , intagliato con fregio fcorniciatì a 11'intorna, e fondo di verde antico » con ina. cornice intagliata , e dentellata , rifaltato- il tutto da ambe le parti ? ove a delira fa ri- volta in altra facciateli^ » anch'eifa adornata da ftioi pilafiri in vece delle colonne, con nicchia in mezzo, nel di cui sfondo efiilono- alcuni fcoglj. : nella iinìiira p-arte vien fofie- nuto il detto architrave da una menfola, che fa cartoccio, la quale po-fa fopra la cimafìt di un pilafiro con rfpecchj di portafanta » fcorniciato , il quale fi unifce con la faccia- tela della fopra enunciata Scala. $' innalza %ra la cornice in dentro una falcia (ir mar** mo»
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Del Faticano· 23
Facciata il rappreiènta la Libreria d'Éfdra, con
iua Iicrizìone a pie di eila . Nel fecondo vano grande tra la prima , e la feconda Fineftra il oTerva la Scuola Babilonica iiHtuita da T^abu* codomfor , nella quale furono addottrinati Da- nielle , ed4. tre Fanciulli Ebrei con la iòlita Ilcrizione al di iòtto . Nel Quarto Quadro ri- mirai! elpreilò il Decreto di Ciro circa la re- fìaurazione dd Tempio di Salomone , avendo il medeiìmo itabllito la di lui riparazione, h quale però fu efeguita da Dario Longimano, con la iùa Ifcriz ione lòtto. In quinto luogo ii rappreiènta la Biblioteca Greca , e Tififtrato Tiranno d'Atene , e SeleucoTS(icanore Re di Macedonia , il primo de' quali ereiTe> ed il fe- condo rilhbili la Librerìa d' Atene; eiTendovi al di lòtto due Ilcrizioni. Segue la Libreria Uleffandrina eretta da Tolomeo Filadelfo nella Città di AlefTandria in Egitto, compoita dì Settecento mila Volumi, fecondo il fentimen- to di alcuni Autori. Rimirali quello Re con Demetrio Faleveo ìlio Bibliotecario, ed Λή- fièa che difpongono i libri da una parte; e dall' altra i Settantadue Interpreti, che offeri- feono a quello Rè il Codice del Teitamento Vecchio per di dui ordine tradotto dall'Ebrai- co in Greco ; al di fòtto efiibno due libazioni. Appreffo ne fegue la Biblioteca Talatina fon- data fui Monte Palatino da ^ugufto. Si vede da una parte la Sibilla che portò a vendere i Nove Libri Sibillini a T^rqmnio Superbo . ^UY altra fi oifen/a *Aug:$o tra Virgilio , ed Ora-
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2ga tytova Defmzìone
mo,. fòpra di cui pqfa una cuipide icanto-
nata con cartocci, ed intagli , e cornicetta fimile al diiopra , che. ne foiKene. una vaga / barchetta meravigliofamente fcolpita, la qua-
le le ferve di finimento ; L'interno di detta Stanziola è-tutta sì: nelle laterali parti , che in fondo , e nella volta ugualmente guarnita.. Nelle laterali parti ibnovi" due piccole· nic- chie incavate », con conchiglie fcpra intaglia- te di materiale, colorite a gialla antico , ed al di lòtto picco! gruppo di fcoglj·. Due pi- lami di marmo con iipecchj fcorniciati, e fondo· del foprariferito molaico , e con fafcia fenile, che ricorre nel fèlla delta fuperior vol- ta fatta a botte, tutta punteggiata droro> con fogliami1, e rabeichi, fiancheggiano le dette due· nicchie.. Di proipettò in fondo ev- vi una nicchia, nel di cui fuperior fefta il icorgono1 otta aperture sferiche , contornate da fue cornici, le qualiracchiudevano alcu·· .si' fpecchj di criiìalio. Viene al pari deJla__j cornice , che ne iblHene la fuperior volta , interrotta da tre degradate fafee di marmo bigio con divedi fcoglj da eife iòftenuti. Una Tazza di marmo bigio centinaia efiite dopo lemedefime , la quale s'interna in dentro per ! palmi otta, larga di- profpetto palmi Μ, efc
ièndo iòrrettà da un maifc di brecce , e rot- tami , che le formano pieduccio , e bafe, a guifa di fcoglj travagliato. Si apre al di fotto al livello del terreno ampia vafca con- tornata da fuoJabro di marmo biftondato, la ima?
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Del Vaticani* 231
quale riceve le acque, che in abbondanza^
featurifeono dalli fcogl), nicchie, e volta , facendo con il lororifleiTo in detti fpecchj un vago interrompimento , indi ne recano una piacevole veduta.. Rivolgendo di qua il noftro cammino
per il dritto fendere del Viale, ebe corteggia il muro del Recinto per il tratto di palmi quattrocento diciotto , ii perviene ad un vag- ito imbocco dì altro Viale della eftenlìòne_? di palmi feifantacinque, che s'incontra dalla finihVa parte ; e quello ne introduce in uno ipazioib lito di figura circolare nell'ingreifo, il dì cui arco lì ellende per· palmi feicento dieci, e termina ih un- Trapezio:, 1 di cui lati uguali lì prolungano per palmi dugento fei~ fanta , ritingendoli nei fuoi due angoli.ottufì per palmi cento quaranta :. coilcchè nella fua diyilìone diametrale dall'arco, fino alla linea orizzontale il prolunga per palmi dugento ot- tantotto . Racchiude tal Figura due fpazj di- fuguali, e di diverfabruttura. Il primo con- tiene un iito di terreno fterrato, e battuto, con due ligure curviligne difnguali ,, rifaltate da contorni di balE bulli, e brecce dì divedi colori, rapprefentanti rabefehi con fogliami, cartocci, ed altro fecondoFufa dei Parterre alla Francefe, con tre ampi Viali, della lar·· ghezza di palmi cinquantacinque , e lunghez- za di palmi dugento venti quello di mezzo ; e palmi dugento quaranta i due laterali, che li racchiudono: fcorgendovili alte fpalliere di
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z$2 Ttyùva Defcnzfone
di Laori, che il tutto circondano ? è qtreffo
«ra nei paflati tempi il Giardino de*Sempli- ci ♦ li fecondo comprende un Teatro Scoper- to di figura ovale con fuolo più ballò » ove eiifie un dilettevole Vivaio, efiendendofi per larghezza palmi cento feifanta , e lunghezza palmi cinquantadue . Contornato viene da nobile Ringhiera di travertino {corniciata, dell'altezza di palmi tre, intefiata da quat- tro piedifialii , che fofiengono quattro vali di terra' cotta con pigne artificiali di buffò ; ed interrotta da due parapetti di ferro dell'" eilenfione di palmi dodici per crafcheduno·. Viene fa detta Ringhiera altresì interrotta da tre aperture della larghezza di palmi venti- cinque , ciafcuna delle quali per il mezzo di otto gradini di travertino ne agevola al detto Teatro l'interno ingreiìb·* S'innalza nella__* parte oppofia nobile prospettiva di Edificio , e.riveilita de'più eccellenti ornamenti, che sì di Architettura , come di Scoltura idear mai fi pollino. E'quella la nobil Facciata^ della Galleria po/ta avanti il Palazzeto, ο ila Calino di Th Ifc Sollevali dal fuolo per l'altezza di palmi ottanta in circa , e di lar- ghezza palmi cinquantotto. Sembra, che el- la iìa fabbricata in mezzo all'acqua , a mo- tivo di una gran Vafca di figura ovale in—* ■proipetto, che la circonda sì dalla parte an- teriore ? che dalle due laterali » bordata da labro di travertino della larghezza di faccia palmi Settantotto 5 prolungandoli indentro dai I
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Me!Vaticano · 2g3
jiai lati per palmi trentotto, denominata il
Vivaloì in cui cadono copioiìifime acque» che da due eanali a guifa di due torrenti dal- le laterali parti della medefima facciata, ne fgorgano . Tre Nicchie contornate da brec- cie, e rottami fi feorgono nel bafìfo di eifa > le quali racchiudono tre non ignobili Statue di marmo , rapprefentanti quella di mezzo Tana Cibele feduta fopra dì un eminente fco~ glio, da cui ne fgorgano rivi d'acqua, con la teita coronata di Torri, e l'altre laterali » due Femmine divaga panneggiatura rivenite» e tutte molto antiche, come fi feorge dalla fovrapofta ìfcrizione in tali parole fcalpità Tìus liti. Tom. Maxìmm Lympbcenm hoc Condìdit, antiqmfqm Statuii ex ornavi? indicante, che Tio IV. Pontefice Maffimo fab* brieò quello Vivajo, e di Statue antiche ador» nollo. Vedonfi altresì li fpartimenti fino al- la nobil Cornice adornati di mofaico-mitico; ed alcuni termini di Satiri travagliati con. maeftrfa di fiucco a guifa di pilaltri, fi folle- vano al fofregno della detta Cornice, fotta la quale in ampio cartellone bislungo, che fieltende per tutta la facciata »icorgefi fcol^ - pita la feguente ìfcrizione latina : THus IV. Medkes Mediolanenfìs Vont. Max»
in nemore TalatiiVaticani Torticum apfìdatam cum cohmnh yiumidkis , fontibits , lympkno immìnemem e regione aretf extruxit anno fa- lliti* MDLXL h |
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2J4 Ttytwx Befcrizioue
ìa quale innoilro linguaggio eiprime, che_5
Ψϊο IV. Medici MiÌanefé. Pontefice Ma (Timo Panno della Salute. t$6ì.. innalzò nel: Bofco ad Palazzo Vaticano' un Portici efcentico, con Colonne di granito-Orientale » Fontane, eminente al Vivaj<>, dalla parte del piano della Campagna. La detta. Comi ce con fuo fregio ed inferiore architrave:, ferve di'bafe ad una balauftrata , interrotta da quattro pie- eoli piedeftalli, Η tutto di marmo, iòpra de' quali s'innalzano* quattro belliifime Colonne di granito Orientale, con loro bafl, e capi- telli d'Ordine-Dòrico.· » le quali" foftengono l'architrave d'una loggia aperta ivi collocata. Sono altresì fiancheggiate da due-gran pila- ftri > i quali fervono di pofamento ad altro· nobile architrave con fregio , e Cornice il tutto rifaltato nelle laterali parti ; fópra del quale ricorre con l'rfteiTa· modfnatura un.Fron- tefpizio acuto , racchiudendo nel fuo feno· Parme in marmo de] detto- Pontefice. Ricop- rono nelle due· iaterali facciate i medeiimi adornamenti di ihicco a baiTorilievo, i quali, nonoflante l'intemperie dell'aria, ed illaiTo di due Secoli, pajono di frefeo travagliati. In vece della riferita balauftrata, e. Colonne efifte una finèftra con moflra orecchiata', e feorniciata ; ed il fuperiore frontefpizio, è fat- to ad arco di figura sferica. Eiìtfono ai lati di detto Vivaio,. e Galleria due grandiofe ed agiate Scale centinate , compoile di venti gra- dini l'una , interrotte da cinque ripiani; con &0*
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Del faticano. 2$J
Tuoi parapetti da ambe le pam , · chefeguo-
no lo fteflfo loro declivio-, fi, prolungano per il tratto di palmi ottantadue , dilatandoiì in larghezza palmi' venti... Conducono le mede- fime ad un ripiano di terreno battuto, di figu- ra femicircolare di fronte fotto Π Monte, ove imboccano da ambedue le parti due lunghi Viali, fiancheggiati da alte fpalliere df Lao» ri, de' quali quelli a delira * come di fopra fu accennato, conducono aP ripiano fituato avantr la Fontana de'1 Torrionr , e: I* altro, alla Fontana delli Specchi": il primo· de'" due a iiniilra ne guida al Giardino Segreto degli Agrumi ; il fecondo a! fuperior Monte , e^ nella Macchia s'interna ... In ambedue i fo- pra ccennati ripiani trovai! gran Portone con fello tondo, ornato, di fuo architrave , e ili—- piti fcorniciati, che li fanno- moflta, fian- cheggiato da fuoi pilailrì, i quali" ne. foilen- gono il fuperiore architrave, fregio, e cor- nice rifaltata dalle partf, e frontelpizio io- pra, da cui vien chi'ufo a guifa d'un arco di trionfo. Serrato egli viene da finii dilegno^ e per elfo fi ha l'ingreflò al bene intefo tea- trino, il* quale avanti il nobili Palazzotto ri- fiede , circondato altresì da forte recinto di muro*, che per ogni; intorno ricorreli.. Ma prima di pórre in elfo il piede „ è da
%erii:, che. ìtPontefice Taolo /riavendo or- dinato di fabbricare in,quella, parte un picco* lo Edificio· per il fuoritiro , e diporto, ne die l'incombenza a TirwLigorb, celebre Archi- tetta |
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st%6 Qtyutétf hefcrimone
tetto di quei tempi , acciò con la maggior
vaghezza ei ne ideaiTe , e faceiTe profeguire il premeditato peniìere ; ma appena ne erano gettati i fondamenti, che la morte del detto Pontefice ne interruppe il proièguimento * Ciò , che appena incominciato dal predetto Vaolo IV. , fecondo le traccie del già appro- vato diiegno, fu mandato alla fua perfetta^ ! efecuzione dal Pontefice Tìo IV. di lui imme- diato Succeifore; e perciò ritenne il nome di Palazzetto , ο Ha Calino di Tìo IV. Forma il medeiimo una figura-Ovale perfetta , nelle 1 «li cui teliate , una incontro l'altra , eiiilono due belli dime Gallerie, ο ila no Loggie aper- te, di figura quadrilunga, la prima delle quali I s'innalza ibpra il già descritto Vivajo, come di già dimoftrammo ; Paltra oppoita ièrve d'in·· greifo al detto Palazzeato , formato di foli due Piani, eduna Loggia con alcuni fofntti» come più chiaramente dimofireremo , allor- ché in effo porremo il piede . Figura il detto Palazzetto tre parallelogrammi in divertii fi.» tuazione collocati. II primo il dilata per li- nea orizzontale , e quello contiene la detta Galleria » Il fecondo fi dilunga per linea per- pendicolare , e ne forma una lunga Galleria. Il terzo iuperiore in dimeniìone agli altri prir· mi due , e per linea orizzontale collocato, racchiude tre ilanze di diiìtgual grandezza . Viene in feguito difiante venti palmi circo- icritta tal figura da un alto muro , che gli for* ra.i recinto per iicurezza di qualunque accef* iòt
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Del Vaticano. 2|7
io} e ricorre in diverii angoli acuti da ogni
parte, dilatandoiì ancora alla figura elìttica, che forma il iòpraenunciato Teatrino. Po- nendo pertanto il piede ο nell'uno , ο nell'al- tro dei laterali indicati Portoni cofiruiti a guila di Archi trionfali , trovai! un Larario dì larghezza palmi quindici, e lunghezza. ^ palmi venticinque ricoperto da volta a bot- te con varie nicchie nelle parti delle fian- cate } ed altri ornati di moiàico ruitico, come anche nella fuperior volta, che quan- tunque in peilìmo fiato ridotte, dimoiìrano con qual vaghezza, e maeitria nella loro edi- ficazione faceifero pompa : il tutto fu dedot- to dall'eccellente Architetto dalli avanzi del- le antiche Fabbriche qui in Roma ancor eli- ftenti · S'inoltra per il detto Entrone all'ame- no Teatro feoperto, come lì dille, di figura ovale, il quale H eftende per larghezza pal- mi cento diciotto, e per lunghezza da una Galleria e l'altra per palmi lettantacinque ; contornato d'ogni intorno da vaga ipalliera-j {corniciata s e fuoi Tedili, il tutto di traver- tino ; e racchiudendo nel mezzo del Ilio fuolo tutto laftricato da triangoli di porta Tanta , e Idi travertino una Fontana con Vafca di mar-
mo bigio ovale centinaia , e feorniciata , e iòllevata in altezza di palmi ièi da terra da un fodo Tcorniciato a guiia di piedilrallo . Volgendo il palio alla iìniitra", per mezzo di quattro gradini , fi fàglie alla iopradeicritta Galleria 5 aperta dalle due facciate, e ferrata nel·
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■21$ T$twva Defcrkione
nelle fue laterali tettate di figura patirà al
di fuori , ma ovale nei Iati interni . II fuo progetto etano da quefla parte corriiponde ftlI'ifteOa fimetrk, ed architettura -con pro- porzionato fregio , fpartimenti di fcojnicia- tura, 4'fintagli , e di figure inguifa di Ter- mini, che dividono il grande fpecchio dimez·. 20 , tutto iltoriato a baffi rilievi .di linceo, con figurette quaiì a mifura 4d naturale, e Ino Frontelpizio acuto da noi.fuperiormente_.· divifato nella Tacciata -corrifpondente verlò il Vivajo : eccetto iòltanto, che quivi non ri- corre la balauiìrata , che ne folleva le quat- .tro indicate Colonne: pofando altre quattro ^°^0.nn5 del -medéfimo marmo xon'leiue bau fui ciglio del pavimento, e con i fuoi Capi* telli, nelòftengono il lungo architrave , fre- gio , e cornice, che d'ogni intorno ugual- mente le ricorre. Numeranfi adunqueJn dei- sta Galleria , ο ila Portico , otto belliilìme_j Colonne di granito Orientale , quattro prime nel fuo mgreiTo aperto , e le altre divifate quattro di proipetto , che su .labalaufirata^ poiano. Vien ricoperta da volta in parte fatta afchifo, ed a crociera, ornata di varj fpar- timenti di flucco con-Iftoriette tratte dahVec- chio Teilamento, dipinte a frefco, ed altri pittoreichi fcherzi, édte quali, per eflère af- fatto Scolorite, non fé ne può -dedurre il li- gnificato: invenzione però, e nobil travaglio diFederigo Zuccheri. Due gran nicchie nelle ύι tei tefiate lcorgonfi da una fineitra, l'una e HI*
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ν fiel Faticano, 239
e 1* altra nel fuo concavo interrotte , fotte
il di cui parapetto s'innalzano dne conche di marmo ovali ■, di diametro palmi fette e mez·» 20 , intagliate con guicj, ed ovoli, foilenuti; da iìioi piedi ? ό iÌano.baIauiìri intagliati con due Draghi alati , e ifemma in mezzo di Tiolfc, .d'altezza in tutto di palmi .quatura.» e mezzo. jNel centro di dette conche s'innal- zano alcune pergamene .con cartocciami .gra* dinati ι conchiglie,, globi, ed altri intagli in- trecciati ., il tutto di marmo . Ai lati delk medeilme eiiile una nicchia per parte, ador- na di belliilìmi grotteschi αϊ micco 9 eiTendo le pareti tutte, dopo la cornice, che iòtto Ì9La precitata volta le ricorre d'ogni intorno, rjk coperte .dimolàico ruifocale, il quale ne for- ma un dilettevole "interrompimento. In oggi con quanta miglior iìmetria è compartito il piano da noi fopra deferitto eiiftente appreiT© l'inferior Vivaio ; con altrettanto piacere fc ne gode dalla predetta balauilrata , che le ferve di parapetto , la dilettevol veduta. Oppofta a quella Galleria , ο Portico»
s'innalza la bene intefa facciata del Palaz- zetto precitato-, ileiadendoiì jn larghezza di palmi feiTantadue ; e fiiòlleva dalfùolo del fuo Teatrino per palmi ottanta/maturo in cir- ca. Viene lamedeiima diviia da tre iparti- menti dfbene intefa Architettura , i quali ad arte polli in opera , pare , che indichino e£· fer copioiò di più appartamenti, e di mag- gior numero di Stanze 9 di quello, * che effet- ti va- s |
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24 tyewa Defcrizìone j
Orazio difporre la predetta Libreria Palatina,
con due Menzioni parimente al diletto. Nel vano che appreflò rie viene icorgefi la Libre- ria Cerofclimitana raccolta da S. +Aleffandro ! Vef'covo , e Martire lotto Deck Imperadore. Dimora il Santo Vefcovo a federe con "Trarci/o, ed Origene in piedi, allora in età giovanile , con Tua Ifcrizione iòttopofta . Segue la Librerìa, di Cefarèa in Palcjflina eretta da S. Tanfilo Tre~ te e Martire, la quale conteneva trenta mila Volumi , ajutato in ciò da Eufebio Cefarienfe Tuo allievo . Quivi vedon.fi rapprefentati l'uno, e l'altro con ó", Girolamo, per avere il mede- fimo perfezionati i fuoi libri nella detta Biblio- teca , con la Ìòttopoita Hertziane . Bell'Otta- vo ed ultimo vano da quella parte fi oflerva la Librerìa degly *Ajpofidi , in cui vedefi eipreifo S. Tictro, il quale comanda , che fi confermino qui in Roma, come nella Chiefa Maeftra di tutte le altre i Sacri Codici, I* Epiilole Decre- tali , ed i Canoni de' Concili con la iòttopofia fua Ifcrizione . ConnefTa alla fuddetta, nella piccola rivolta della Facciata, che forma un Arco largo con gradino lòtto, vi e dipinta l'ul- tima Libreria de' "Pontefici, ove varj di elfi ve- donfi eipreflì con la lottopolla fua Ifcrizione. Retrocedendo il paifo alla fopraindicata
Porta dell' Ingreiìb , nel Iato deliro di eflà , fi offerva dipintosi olio il Pontefice Sifio V, con il Cavaliere Domenico Fontana Architetto genit- fieiìb , che gli mofira la pianta della Librerìa : quivi effigiati al naturale, rapprefentando le altre
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2%φ Innova Defcrizìont
tivamente ivi fi riicontrino. La prima divi-
sone viene fegnata da quattro gradini, Pul» timo de' quali ièrve di baiamente» a quattro Colonne di granito Orientale , con bafi , e_> capitelli d'Ordine Dorico , in tutto epertut- to Umili;alle di fopra descritte. Fiancheggia- te qneiie vengono da due fafcioni a guiià di pilailri per parte con fue controfafcie , quali racchiudono un riquadro con iua inoltra icor- niciata , ed orecchiata , guarnito di mafcherc, cartelle , lVoIazzi, e felloni di lìueco . Sopra dette Colonne, ed architrave, ch'elle foite& gono , ricorre altro architrave con fregio, e iua cornice, il tutto di travertino : e fopra di eiTa pofano iei annette di marmo , quattro Cardinalizie , e due Ducali. Segue nella fe- conda divisone altro piùi grandiofo ordine di falcioni in piedi {corniciati, né* di cui ipeo- chj eiliiono baiTirilievi di tralci, pampani, e grappoli di uva. Racchiudono i due late- rali un riquadro da ambedue le parti nella estremità della Facciata , nel di cui campo fcorgonii due Satiri di rilievo, con zampogne» collocati in due ipazj, che fingono Nicchie, ed un fellone di frutti, che le fa finimento. Efiilono al di lòpra di quelli due tondi con cornice intagliata da foglie , fafce , e lin- guette, oveveggonii fcolpiti due Fiumi, in- dicanti Ρ uno il Tevere , e l'altro il Telino . Lo ipazio di mezzo ipartito reità da gran ri- quadro per travedo guarnito all' intorno da fufaroli, baccelli, e linguette, ed orecchiato negl'
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ÙdVatkm"* B4*
ittgf angoli, il quale racchiude k feguente
latina Ifcrizione Vius IV. Medices Mediolanen* Toni. Max.
hmc in mmore Talatii ^ipojloìici areamy
portkum , fontem, eedificlumquè
jonflìtuìt, ufuìquefuQ , Φ fnccedentium
ftbi Tontìficum dedìcavit ·*Λη. Sol.
MDLXL Pofa il fopra detto Riquadro ibpra iei
■menfole, ai lati delle quali rellano attaccati alcuni felloni di fiori confvolazzi di fettuc·- cie ; due delle quali menfole fervono di fer·» raglio al fello di due Nicchie fottopolle, ove a baffo rilievo fcorgonli efpreffe alcune figure rapprefentanti in uno apollo con cetra in ma*1 no , in compagnia d'Egle 5 -e neh" altro un gruppo di tre Mufe in piedi, con fondo di grotte!co : pofando le medeiìnie figure su di un fodo di rilievo, con fellone al di fotto * Al di fopra del precitato riquadro , ov'è rac* chiufa Γ Ifcrizione, fcorgeii altro riquadro * incui fono fcolpite due Fame volanti , che_^ moiìrano di reggere il grande Stemma Genti·* 1Ì2Ì0 del Pontefice Tio IV. fcolpito in marmo, contornato da fellone di frutti} il di cui catti* pò è di giallo antico, cinque globi di foiìò di Francia , ed il fello di pav@nazzetto ♦ Un doppio Meandro ripartito da tre fpazj riqua- drati d'una cornice, ed un ordine di foglie, forma il cornicione, che fepara quella fecon- da divillone. Sovrappone) a quello rimane-? un Dado piano, che forma le foglie delie tre TomMI. L fine-
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242 Innova Defcrhione
fìneiìre » ed uniche, che in detto Profpetto
ciillono , e le due contigue Nicchie , il qua- le divide finalmente il fecondo dal Terzo or- dine della Facciata . Altri quattro Falcioni per Tirapiedi fi follevano fopra il detto Da- do, e^gueiti.coftituifcono i tre fpazj, quello di mezzo occupato dalle dette tre fineftre , e gì' altri due laterali da una Nicchia per eia- icheduno . Il fedo di quelle Nicchie è fatto a conchiglia, con cornice intagliata per im- porta ; e nel loro vanoracciudono due fiatue dì marmo , rapprefentanti due femmine di non volgar panneggiatura rivenute . La luce delle riferite tre fineftre rciìa modinata all'in* torno da piccoli intacchi, gufej, mezz'ovo* li, e fafeia piana $ e nei due fpazj fra le-? fineftre efiilono due Termini con candire di frutti in fella ad ufo di Cariatidi. Sopra la fineftra di mezzo feorgefi un riquadro orec- chiato per tutti i verfi con cornice a due or·· dini d'intaglio con borchie nei mezzo , ed alcuni felloni , che formano triangolo , rac- chiudendo il medefiino un vafo di baiTorilie- vo * Li altri due riquadri di confimile ador- namento accompagnati , contengono due_? ovati bislunghi per altezza , in uno de'quali J vedefi efpreua una Fama, che col piede pre- me il globo , e con tromba in mano; e nell' altro, una figura Virile , che con una mano foftiene un globo, e con-l'altra un ramo di olivo . 11 Campo poi , che rimane fra gh orati, e le fineilre , vien contornato da al- cuni |
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Del Vaticano . 243
cimi felloni di frondi a rilievo con frutti, che
ne formano aggradevole interrompiraento . Il fregio fuperiore , tutto da fogliame artico ricoperto, con foglie frappate, rimane fogni- to da vago cornicione di travertino d'Ordine Dorico , il quale ibftiene la gronda del fu- perior tetto , che in quattro pendenze ricuo- pre la fronte di si vago Edificio . Entrati adunque nell'inferior Portico , ο
ila Galleria , di uguale ifruttura del Ilo corri··' fpettivo dicòntro collocato j e da Nei fupe- riormente deferitto ? trovai! il medefimo ri- coperto da volta, parte a fchifo , e parte s__j, crociera con lunette, dipinta di Grottefchi, con alcune Iltorie tratte dai principio della Genefi , contornate da cornici, e riquadri » sì nel fregio , che in altri diveriì liti, quali dall''gibbute+Agofiìno Taja pag.$02. nella fua Defcrizìomdel "Palazzo Vaticano, vengono at« tribune all'opera, edifegno di Giovanni Schiu- sone : Le laterali pareti fono adornate delle iileife nicchiti « conche 9 -e fii/eiìre, come di iì>- pra divifammo . JLa facciata incontro Je pre» narrate quattro Colonne, viene adornata da due porte enn iiripiti, ed architrave di tra- vertino , icorniciati ·> ed orecchiati 5 delic_> quali , quella a deifru è finta , e murata , e l'altra a iìniura dà Γ ingreilb all' Apparta^- mento terreno di detto Appartamento ; éflen·· do tutto il rimanente ricoperto di mofaico in finte porticelle , e nicchie. Ponendo adunque il piede in detta por*'·.
L 2 ta,
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V.A
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244 fyiova De finzione
ta , ci porge effa l'ingreifo aduna magnifica
Sala di lunghezza palmi cinquantadue, <lj> larga palmi venticinque 5 che reità illumina- ta da tre fìneirre a delira, e due alla iìniiìra, Viene efifa ricoperta da volta fatta a botte * con ovato in mezzo fcorniciato, in cui ve- deii dipinta a buon frefco l'Immagine di Ήο~ flra Signora, che ftringe il Santo Bambino al feno , il quale ftende la pueril delira a S.Gic* 'vanni il fìattifla, in fembianza puerile anch'el* fo , porgendo a lui una piccola Croce, còll'af· ilitenza di S. Giufcppe , e di S.Elifabetta : ope« ra mirabile di Federigo Barocci. Altri quattro quadretti di non inferiore fpirito , colorito , e leggiadria, ii fcorgono efpreifi nelle teliate di eifa 5 quali rapprefentano il giudizio deW ^Adultera: dicontro la Samaritana al pozzo : come anche nelle facciate di fianco, vale a dire 5 il Battcfìmo dì Criflo amminiftrato dal Trecurfore S. Giovanni, e dirimpetto , quan- do Tslojlro Signore apparve nella Borafca di Mare a' fuoi Difcepoli t e chiamò a fé ΓΑρο- ftolo S.Tìetro ; con molti altri quadretti rap- preferitali ti Paefi, Fiumi, Animali 9 Bacca- nali , e Grottefchi, interrotti , e rifaltati da corniciami , e felloni di flucco , con vaga fimetria compartiti. Nelle contornate , e ne- gli angoli di effa iì tavvifano dipinte alcune targhe , coll'arme , ο col nome di Tio IV., quali targhe fingonfi foilenute da due_j» Virtù per ciafcheduna , con alcuni putti di lor corteggio . Quelli angoli parimente , a |
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■ ■■:-Del Faticano■>' 24.·?
riferva d'uno verfo la porta dell'ingreifo, il
ammirano dipinti nelle figure dal medeiimò Federigo Barocci f vaga cornice le ricorre at- torno intagliata nel gufcio con menfole fot- .to, diverfe mafchere , e-geroglifici di rilie-
vo, il tutto di ftucco , con baccelli , jftrfav roli 5 e fregio di foglie , e fiori ricoperto , dell'altezza di circa tre palmi * Per una por- ta in fondo., con mo&ga orecchiata di mar- mo , a dritfo di quella dell'ingrefio, fi palla •alla feconda ftanza lunga palmi trenta, e lar- ga .Umilmente palmi venticinque , la quale illuminata rimane nella deftra facciata dacj una fineiìra , e porta con moftra di marmo orecchiata nell'angolo infondo di eifa ; nella facciata incontro quella per cui entrammo , vedefi accanto la defcritta porta altra fine- itra limile , e proifirho alla medeiìma evvi un cammino, con cornice di marmo venato attorno. Quella ftanza parimente vien rico- perta da volta a fchifo , adorna di vaghe_j> pitture ugualmente che la prima , e confimi! cornice ; nel di cui fpecchio di mezzo rimi- rafi rapprefentata a buon frefco , e con mol- ta grazia Γ *Ànnunziazìone di Maria Vergine fattale dall' ^Arcangelo Gahbrieile , di fiVure fotto la proporzione du naturale , opera pa-« .rimente efeguita dall'eccellente pennello del
lopranomato Federigo-Barocci. Viene il me- deiimo-attorniato da diverfi quadretti efpri- -H^ati la vita , ed avvenimenti di Giufeppe
Ejreo figliuolo di Giacobbe ; con altri quat- L 3 trj
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2$6 Tfyom De finzione
irò più graridi efiilenti nelle quattro tettate
di effa » rifaltati da pilafiri, frontefpizj, cor- nici, e cartelle, con altri grottefchi, ed or- namenti di ftucco. Per una porta efiftente_; nella finiiìra facciata, contornata da ugual moftra di marmo orecchiata , fi paifa alla terza contigua fianza lunga palmi trenta , e larga palmi diciotto-» ricoperta da volta confinate , e fregiata delle iftefle pitture , con cornice intagliata , che te ricorre d'#u intorno . EiTa illuminata viene da piccola fine* tira* efiftente fopra di una porta conifquincj da quefia parte, incontro quella delL'ingrei- io, qua! porta corrifponde nell'intercapedi- ne con fuolo mattonato , IL quale vien rac- chiufo dal muro, che fa recìnto, al Paìazzet- to, incavato da ventotto nicchie, con undi- ci IfcrÌzioni antiche, dette Dììs manWns , e che ricorre attorno di efló . In fondo evvi altra fineftra più grande , la quale aneli efla le comunica il lume; e nella facciata a de- lira fubito entrati ι fi feorge dipinto a guaz- zo un grandOvatoi fcartocciato, e con ta- gliami contornato, in cui fono efpreifiIa_, Verrine dei Hpjario cor il Bambino m brac- cio" ed a'piedi della mcdeiìma il'Patriarca S. Domenico , e S. Filippo ^m : fegno mam- felto, che nel Pontificato di Benedetto XHU quefta itanza era fiata deibnata ad uio di Cappella: quantunque non vi fifeorga mog- gi alcun veiligio d'Altare, ma foitanto nel mezzo vi efiite un inginocchiatore d albuc- cio
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Del Faticano . 24-7
ciò bianco {"corniciato. La volta, da cui la
medefima vien ricoperta , è fatta a fchiro colmo , ripartita con riquadri , nicchie , pi- lailri ad ufo di Termini, interrotta da varj ornati di foglie, felloni , rofe, e fufaroli ; il di cui fpeceliio di mezzo è mancante di pittura ; e finalmente contornata viene nella Jua imporla da cornice di ftucco carofa a cin- que ordini d'Intagli* Volgendo di qua i nofrri palli alla So-
praindicata porta elìdente nell'angolo della delira facciata della feconda Stanza ; intro- duce la medeiìma ad una Scala a brancher- ti , di larghezza palmi cinque , e mezzo "·, ricoperta da volta a botte, la quale nelia_3 fua prima origine era dipinta tutta a riqua- dri di finte pietre , come al dì d'oggi il fcor- ge fotto il bianca della calce apparirne ι co* lori» Viene quella Scala comporta _dì dodici branchi, il primo di quattro gradini, e gli altri di tre , di travertino , con fuoi ripia- netti di ripofo; eflèndo illuminata da picco- le finefìrelle. di luce quadra, ma tonde in_^ fondo, e da crociate di ferro , e vetri mu- nite . Alla fine del·Nono muta iìmetrìa la detta Scala , non venendo più ricoperta dal- la fua baffa volta, ma bensì da alta loggia con un fineihOiie aperto a tutto fello nelle__? quattro facciate , e da volta a crociera da diverfe fcorniciature e rabefchi di ilucco or- nata . Termina adunque la predetta Scala con un piedeltallo quadrilungo ifolato di tra- L 4 ver-
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248^ Ήρονα Defcrizìone
vertìno, il quale nel ilio fpecchro anteriore
fcorniciato porta impreifa la medefima Iferi· zione del Pontefice Pio IV., che fi legge in fronde della Facciata , come accennammo· 5 e nelle due teliate il di lui flemma gentilizio fcolpito ; conghingendofi il medefima nella pollerior parte con una balauifrata dello Ìfef· fo travertino , la quale all' ultimo ripiana ferve di parapetto ■♦ - 4 A delira del medefimo trovafi portai
con iitipiti, ed architrave di marmo fcorni» ciati, ed orecchiati, per cui fi paifa ^l fii* perior fecondo Appartamento, di altre q-uat· irò fianze compoilo . Salito il gradino-, che alla detta porta ferve di foglia, fi entra in una ftanza ricoperta da folaro per Conven- to-, fvenato con fregio a chiaro fcuro rabe- scato, efeguitoda fua cornice intagliata.. Quella Stanza illuminata viene a mano drit- ta da nna fmeftra, e da altra confimile nella facciata dell' in gre ffò. Per una porta, poco dilìante nella facciata a lato di detta fine- fira 9 contornata da moilra di materiale fcor* ni'ciata , ed orecchiata , fi ha l'ingreifo alla feconda ilanza illuminata da tre fineitre dal- la fini ara parte , e con fokro- al difopra , fatto a regolo per Convento fvenato , in cui femplicemente fi fcorge un fregio , purte di» pinto , e parte a riquadri con fua cornice t modiglioni1 nel fregio , ed architrave , orna- to di mafchere , e grotùefchi , il tutto di: ile eco ». Per una porta in fondo, di elXa con ilt>
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Bel faticano-,- 24-9
rftìpìti 9 ed architrave di marmo fcorniciati r
fi ha Padito alla terza ftatrea da quefta par- te , bislunga, la quale fi eftende per tutto il fito, che contiene 1' inferior Portico , ο ila· Galleria . Illuminata la medefima reità da; cinque fineitre , tre di elle nella facciata di· proipetjo , ed una. in ciafcheduna delle due_j»- laterali rimangono. Da volta a botte vieit ricoperti con-ch'veril ornati, e pitture, e fpar*· tita da riquadri di micco * Vien rapprèienta*- ta a buon frefconello fpecchio dimezzo lai Sacra Famiglia , travaglio di Federip;o Zuc- é?ri , il quale attorniato viene da di veri! Cammei, quadretti , e tondi ad ufo* delle_> Loffffie di Raffaelle. Confini il cornice, e tì> tignale ilile , che le altre detenete-1 le ricorre d'ogni intorno, e le fa finimento. Ritorccn·· do ì noiìri paiTi alla prima defcritta Stanza per altra porta incontro a quel-la del princ*- pale ingreifo , fi paiTa alla quarta Stanza ivi contigua , la quale fcorgefi ricoperta da voli- ta a fchifo , da diverfe pitture a frefco ador~ ria. Nel quadro principale di-mezza di figu- ra ovale, guarnito di felloni, e cartelle du flucco, fcorgefi■ rapprefentato Criflo nell'Ori® degl'Olivi, con l'Angelo-, che gli prefenta i-I Calice della fua amara , e dolorofa PaiUo» ne. Incontro· alk porta dell' ingreifo·, efifte* k. Cena del Signore in compagnia de' Dodici Apoiloli.. Dirimpetto a quello- fcorgeiì· il Sal- vatore con la Croce sa le [palle\, che s'incarna» rama al Caivario;» Finalmente iopra la fine- |
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Del Vaticano. 25*
altre figure eiprei&vi il Cardinale Antonio Ca~
rafa Bibliotecario, il Cardinal Montato, ed il Marcheje Michele Teretti iùo fratello, Pronipoti del medefimo Pontefice. Sul muro immedia- tamente iopra gì' Armarj de' Libri reila efpreA fo il gran Concìlio T^iceno, il primo fra i Gene- rali tenuto nel 324. contro *Arh in tempo del Pontefice 5". Siheflw, il cjuale vi mandò tré de' iùoi Legati t eiìendo quei due vefiiti di mi- io , quantunque in quel tempo i Cardinali non portaifero né porpora t né il cappello roiTo : ed il terzo, e principale è quello con la mitra, e di piviale riverito. Rappreiènta quel Vecchio indiiparte mlafiniuYa, al iuo baroncino ap* poggiato ) S. Spiridione in attori convincere un FilolòfoGentile, il quale fu dipoi alla vera Cattolica Religione convertito * Siede l'Impe* rador Coflantino in luogo più umile dirimpetto alJi iòpradetti Legati. Suiamiiilra diquefio Confeifo il vede un Diacono in una Cattedra legger la condanna d'Ario, il quale ila in piedi preiTo la detta Cattedra con abito inculto, e con una faccia , che dimoilra la Ìùa venefica empie- tà , come il legge nella iottopoiìa Iicmione . Fra l'angolo, e la prima fineilra è delineato l'abbruciamene -de* Libri Ariani, come lode- nota la fottopoila Ilcrizione. Tra la prima, e la feconda fineiira iì %ura il Trìmo Concilio Co* fìantinopolitano tenuto l'anno g$2., in cui fu condannata l'Eresia ài Macedonio, parimente con ìùa licrizione al diiòtto. Ne fegue nel fe- condo vano il prim Concilio Efefwo tenuto nel TomMI. Β 43 tf. |
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2 SO T^iùova Defcrìzlone
lira il Demonio , quando tenta Gesù Crlflo nel
Deferto . Negli angoli parimente della me- deiìma rimiranil colorite otto virtù , le quali a due per due in dafcheduno angolo moilra- no dì reggere un panno , che forma padi- glione air arme di Tio IV* al di iòtto fcoi- pita , e Torretta da putti di ftucco feduti fo- pra la Qorniee carola , a tre ordini d'inta- glio i che le gira d'Ogni intorno . Due fine- lire illuminano quella Stanza , una incontro la porta dell' Ingreiìo, ed altra ncir angolo della facciata in fondo a quella contigua . Secondo il fentmiento del fovralodato xAbba* te xAgofilno Τ a) a pag.504. e feg. Federigo Ba- rocci dipinfe le due prime ilanze del Pian Ter- reno ; e Leonardo Cungì unitamente· con Du- rante del Isserò dal Borgo S. Sepolcro dipin- fe, oltre rgrottcfchi, ornati.ed altro delie det- te due ilanzcvinche h terza ad ufo dì Cappel- la, come li di (Te . Federigo Zuccheri travagliò nella terza Stanza del fecondo Piano y orna- ti di grottefchi da Giovanni dal Corfo Schid- ione ; e Γ ultima fuperiormente defcritta fu colorita da Santi Tìti : Mentre fé il Vafari pi- glia abbaglio circa refpreflione de'Soggetti* ivi dipinti ) non è da fmentìrlo, fé enuncia, ed accenna eililere in quello Palazzotto, e fé·* condo Piano una Scala a lumaca, come real- mente trovai! proflima alla fineflra d'angolo ; delia quarta fuperiore lìanza 5 come andia- mo a dimoftrare. In fondo a queil' ultima Stanza dentro*
,V al ri- |
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Del Vaticano . 25 Γ
al ricattò di muro , che fa rifalto in fuori, a
iìniura s'incontra pìccola porta , la quaLe_? introduce, ad una fcaletta a lumaca con cor- no piena, comporta di trentotto gradini di peperino , illuminata da alcune ferìtorelJe quadre ; edafceil venticinque gradini', tro- vai! anguita porticella, per cui il pa-if.i a pie*' cola itanziola 5 ed ai fornai, che eilitona ib- pra le Stanze del deferitto fecondo Piano # Terminata di falire la detta Scala con pa-r rapetto di ferra in fine,iìhaPingreiTo aduna bislunga Loggia ricoperta da tetto, a quat- tro pendenze y follenuto da due Incava 11 atu™ re, con tre arcate aperte nelle due facciate grandi , e due per ciafeheduna delle laterali, dalle quali per ogni parte lì gode di una ag- gradevol veduta , sì del fottopolto Giardino, eBofca, come anche del pròiTimo Palazzo.* e delle circonvicine Campagne .. Cofìcchè· il detto Calinolo Palazzetto, vien comporto: di numero fette Stanze, non comprefa la Stan- ziola, la Loggia, quattro Soffitti., dueCan? tine, ed una Grotta , alle quali fì fcendeper una porta effluente fottO il primo branco del* la Scala, che al fecondo Appartamene ne guida ψ y Drizzando il nortro cammino daquerta
luogo al Viale., che, come fi difle, rerta in- contro al Portone, per cui a quella parte_j> pervennemo > il medeiìmo fecando il piede- dei prommo Monte ricoperto di alti Alberi * che fonnano Selva , imbocca in altro Viale L 6 di
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*S» tyiova Deftrtzibne
di larghezza palmi trenta due -, il quale co»
mimica coi primo Viale a cordonata·, fupe» rionnente descritto, che faglie fui dorfo dd Monte, e dilungandoii per linea retta per il; tratto di palmi feicento· dieci, va a riufcire dirimpetto al gran Portone delle· Carrette ,, per-cui fi; ha uno dei principalr ingrefii ϊ$φ queito vailo Giardino Bofcareccia. *. ife dritta* iinea di quello: vallo-Viale ,~ fi.veder un altro* ilio-, recinto da tutte le parti di altonnuro·,;. che racchiude il foprindicato* Giardino· Se- greto degl'Agrumi, di- forma quadrata , e? cjte. fi eftende iti larghezza di palmi-'dugento; venticinque » e di palmi cento iettane in lun- ghezZa . Si ha Γ ingreffo al medeiìmo per mezzo- di un nobil Portone, da cancellò di ferro- ferrato , ili quale ciifte dirimpetto ai moto Viale, per cui qua giungemmo■- Il prò*· spetto del derto Portone-non-è meno .gran-· diofo-, e nobile , di quanto in fé-racchiuder e fi; eftende in liimenione di'palmi trentotto $ di cui dieci· palmi ne occupa il ; vano'del me- infimo* ,. e quattordici palmi- ciaicuna delle Facciatelle, che Io fiancheggiano .. Viene_^ egli contornalo al di ibpra da moifoa;di mar* mo ("corniciata , ed intagliata, con due pila- uri accanto Scorniciati, ν di cui*ipecchj · veg* gònfi rifaltati da un graziofo catenario a bai^ iorjJkvo, con baili, «capitellid'OrdineCo»· tm.th '4 So/tengono· i medefimi il fuperiore· architrave , con fregio rifaltato d^; tre ma»·· ifiteijne 9 e fefioni di frondi ». « frutti % inca»· s gliati |
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Del Faticano: È fa
gitati ilmilmente a baiforilievo , Φ ίϊιο coi*
nicione a<I difopra, ri tutto dentellato , e fuo- tettarelk), che gli ferve di difefa, con il no-* me fcolptto del Pontefice Tìo W. nelPanzi- detto- architrave·. Il medeilmo profpetto-fian., eheggiato viene da moitra di materiale fatta, adadi, rifàltata fu le due- corrifpondenti fac- eiatelle contornate al1 di fopra da un cartoc- cio per parte centinaia . Perii foprariferirr> Portone fi pafta? ad' un ripiano dì larghezza^ palmi dieci·,'con fue guide di travertino , e parapetto-incontro di materiale, dell'altezza di palmi quattro, cou fue fafbie al difopra * che formano cimafa rifàltata , ed al difotto* zoccoletto , con cornice rifàltata^ in fuori,, quale fiancheggia ih una parte, e dall'altra* la Scala a due branchi , per mezzo della^, quale Ìì'fcende all'inferior Giardino .· Difegna? il medcftmo nel fuo primiero ingreiTó un Te— micircolo corteggiato da quattro zoccoli dv marmo , r quali iblkngono altrettanti Vali di agrumi·, e piccola fpalliera drbLtiTo , άύψ altezza di palmi tre e mezzo ; racchiudendo' nel Tuo feno· ibtt-σ il parapetto della dettai Scala unaVafca di figura ovale, di larghzza palmi diciaifette, contornata da fuo labro bi-- ifondato di travertino, nel di cui mezzo ii al* za un piccol· zampillo a vela , di due onde- d'acqua ,· di cui· effà ne vien fornita - Da or* ϋα riquadri bene inteiì di parterre , contor- nati da mnùmiii spalliere di· buffo , e. rifai- tatenei fuoj -angoli'da zoccoli ài travertino* ddi*
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25*4 Ί^ιιονα Defcrkhne
dell'altezza di palmi tre fcantonati , e fcor-*
niciati nella cimala , e baie , con armi dì Clemente XI* nei fuoi ipecchj, che ne follen- gono i vali d'agrumi, il di cui numero afcen» de ad ottantaquattro in tutti , vedeil com- partito il di lui fuolo, interrotto da fpazioii Viali di terreno battuto , che lo iecano ne* ilioi ipartimenti, e cheli ricorre d'Ogni par- te . Il muro, che d'ogni intorno lo circonda dell'altezza di palmi trentatre, vedeiì rifai* tato dalla finiltra parte da quattro iòdi di ma- teriale, contornati da fafcfe rifaltate, e mo* dinate , che a girila di fperoni ne foitengo- no la ipinta del fuperior terreno : ir ultimo de' quali iituato nell'angolo, rimane inter- rotto da vano di' porta con fello tondo, e_> moitra di marmo fcorniciata , per cui il ha l'adito ad un interno grottone, in fondo de! quale fcorgeii una porta murata , per cui ne' trafcoril tempi il aveva l'ingreifo a grandio- fa, e lunga itrada coperta , la quale'tra ver·· fando il fovrappoilo Monte , ne conduce va—* ad altra porta iegreta fuori delle mura della Città , eifendovene nella luperior Vigna due akre coniìmili, denominate ilrade difortitai In mezzo alla facciata corrifpondente incon- tro quella dell'ingreiìb, fcorgefi altro Porto- ne con fello tondo ferrato da furti di legno, e fiancheggiato da quattro pilaitri dì cortina fcorniciati, con fue baiì , e capitelli, quali foilengono il fuperiore architrave, fregio e cornice, che fervono di pofamento al para- petto |
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Del yatkano. 25^
petto di fimi! materia compoilo della log-
gia.efiilente nel Vialone della Gioflra , come indicammo nel principio del prefente Capito- lo . Per mezzo del medeiìmo Portone li ha PingreiTo· ad altra ltrada interna coperta, la quale va a riufeire nella Selva de' Leccj efi- ilente preifo la Fabbrica degl'Archivi. Dalla delira parte r e facciata addoifo il muro di re- cinto ,. s'innalza gran Capannone di lunghezza palmi fettanta,. e largo palmi venti y ricoper- to da iìio tetto, ad una pendenza,' e iòftenuto· da dodici travi, fei de'quali con faettoni ai muro , ed incavallature , il quale interrotto viene da alcuni lucernari , che gli comuni~ cano il lume,, quale ferve per - riparvt i vali d'agrumi in tempo d* Inverno, e le Stùore , con cui iìcuoprono in detta Cagione le altre piante d'agrumi, che attorno il detto Giarda no formano una ben dilettevole fpalliera. In fine di quella iilefla facciata eiiile altro Porto- ne con fello baifo tondo,, ferrato anch'elfo da cancello di legno , per cui le carrette da ilab- bio , ed altre vetture vengono nel medeiìmo introdotte . Finalmente rivolgendo da quella parte i noilri paiii, e per il retto cammino dei Viale ι che conteggia il recinto del prefente_i> Giardino Bofcareccio, fi perviene al Portone * per cui noi ebbemo al medeiìmo l'ingreffo . |
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CA-
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%5& tytovA Defìrizione
CAPITOLO ΧΊΙΓ.
Bei grande Stradoìie, che νϊαι rinchìufa
dalla Facciata laterale del Τ alazzo % e dal maro , che ferve dì recinto al uiardmo Bofìareccio, con ala^ ne ì^meffe , ed altre abita- zioni ivi' efìflentì ... RlmoiTò perfine il piede dal detto-Giardino
Boièareccio, in cui per eliminarne tut* ta la di lui vaftità per così lungo· tempo- ci trat- tenemmo , fa di meilieri feguitare ilnoilro ca- mino per- il vailo Stradone , che il medeiimo· corteggia , ed efattamente in-eiToefanimare^ quanto ivi s'incontra , a fine di portarci ad all- ure, abitazioni , e luoghi, i quali a si immeni» Palazzo fono acceiTorj, e che anch'eiii ne com- provano la di lui incredibile valliti ». Si prolun- ga quefto Stradone dal Portone r che introdu- ee nel Cortile degl'Archivi, fina all'altro r che efifte in fronte all'Arco fatto edificare da Tac~ lo F. in fine ad medeiimo iituato. Si eilende adunque il medeiimo per il tratto· di palmi cin- quecento iè(Tanta in lunghezza, e di palmi venti in larghezza, fiancheggiato Tempre a delira^ sìa! muro di fratta , che &rve di recinto, come altra volta fi è divifato , al vailo Giardino, Bo~ fcareccio ; ed a iiniilra dalla facciata laterale del Vaticano Palazzo, ove corriipondono le funghe Corsìe ,> e fàieilre della librerìa, e del- la Gallerìa Vaticana » Trafeorii adunque palmi :. qua-. |
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; Del Faticano * " 2 5* 7?.
quarantaiette , come altra volta il diife , fpa»,
zio , che viene occupato dal profpetto del Por- tone , per cui entrammo, ed uicimmo dal con- tiguo già decritto Giardino Bofcareccio ; fe- gue altro· muro più b-aflb ad ufo di cortina , che. termina in pendenza mediante la ièefa di que- fto Stradone ilnoaddoilb Π Portone di mezzo del Giardino predetto , con zoccolone di Cor- tina mitico, aggetto, e dado (òpra. Ir detto muro ri<ato viene da tredici pilaftrihi con dado nella iòmmità, che ai medefimi ferve di finimento ; è nei vani fra detti pilaflri iònovt tre riquadri ricaiTati m dentro, di*e piccoli, e quello di mezzo· più grande , con cappello ib>- pra di tegole, e canali. Nel fine di queilo mu«- fo reità l'accennato Portone di mezzo -, con liia luce tonda , e moiira Micia di travertino, con Serraglio nel di lui mezzo , che forma cartel- la, contornata da cartocci , e chiocciola da piedi, e da teità di draghe» , e cimaiètta iòpra> fcòrniciata. Nei due lati accanto il detto Por- tone , fonovi due pilastri per parte , con coi>- trapilairri, piediilalli , cimala, dritta·, traiè ,. e capitello d'Ordine Dorico, con Frontefpizto tondo , ed un rifalto per parte, che reità al vi"*· το dei pilaitri, modinato, firn-ile ai capitelli ? Rei di cui mezzo epile un arme del Pontefice· "Paolo Κ, con feilone, e cafcata di frutti per parte, ornata altresì da borchie , e fvolazzt di fettuccie $ fotto la quale- fcorgeii una la- pide , parimente di marmo con la. feguente- Iscrizione t |
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2:5$ tUtiova Dcfcriziene
T?aidus 1f. >
Tonti/. Maxim.. .
mirino III. Ornata ella reiìa da iiifcella, gola con falcia at- torno di cortina rifaltata, orecchiature nelle te/hte da capo, ed' un pendone per parte da piedi dell' iiìeifa falcia , che ricorre dal Goc- ciolatore, e gola de* Cappelli , con ovolo -, tondino, e Jiifello fotto ; ed in tefta ai" con- trapiiaiìri , principiando ibtto il collarino, vi è una Cartella di Cortina con aggetto e? una faicia Jumacata, ibtto di cui eujfte unpiedi- flallo per parte, con cimaiètta , che poia fo- pra gl'altri del detta muro di fratta, il tutto di cortina . Segue l'altra porzione di mura tutto in
piano, che principia accanto il riferito Porto- ne; ed inteih addoiTo di un braccio di Scala effttente preflò la Fontana delli Specchi j, co- me fuperiormente è (iato divifato. Comporto- egli viene da diciatto pilahrini * diflanti uno dall'altro, rifaltati in fuori, con.dado, e cap- pello di tegole, e canali fopra ;· e zoceolone in degradazione a piedi, a motivo dell'altra pendenza dolce di quello Stradone perloicolo dell'acque piovane ; con tre riquadri ricaflati nei vani tra un pilailro, e 1* altro , eifendo quello di mezzo grande , e gl'altri due piccoli* Reità nella metà di quella mura addoifo il va- no più grande una Vafca di marmo con due_j» zoccoletti ibtto, che la reggono , fopra della quale V è zinna di muro con boccaglia,, che : ί getJ |
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* Bel Vaticano.- 2.e9
getta acqua. In fine di queifo muro· inteiìa ,
come poco fa ίϊ di (le, una facciatina di Cortina,, che reità add'oflb l'ultimo branco della Scala 5 la quale dall' Appartamento della Gal Ieri a_j feende al'contigno Giardino Bofcareccio, e va a riuicire preflb la Fontana dellr Specchi. Det- ta Facciatina fi folle va. per palmi quaranta r eftendendofi in lunghezza di palmi fettanta in circa, con zoccolone da piedi ,. ed un falcione nel mezzo rifaltato,. con altro in principio di detto muro T quali formano due grandi riqua- dri. Nel primo di eifi fcorgefi una porta con iitipiti, ed architrave di travertino r icorm- ciati, ed orecchiati, fregio, con IfcrizioncL-? in eflfo fcolpita Tatdus V. Τ. Μ., e cornice io~ pra modinata, a cui fi faglie per mezzo di quat- tro gradini, tre ovati, ed uno dritto , che li fa fòglia, con cordone in faccia ; introducendo5 la medefima porta alla ipeifo nominata Fonta~ na delli· Specchi.- Sopra di' eifa, in mezzo di queftì riquadri, fcorgefi un dado lifcio di ihic- co y e nella iòmnrità di effi una fiicia a traver- fo, che forma altro dado, con cornice iòpra architravata, modinata , di fiucco, con tetto,, che ne cuopre la metà . Profeguendo fuperior» mente altra piccola alzata di palmi dodici in: circa y. con una fìnta fineuYa murata nei mez- zo , adorna da moilra lucia attorno f e contro** moilra orecchiata con falcione , che fa canto- ne a piombo di quello di mezzo ' di: fotto, ed altra fafeia f la quale fa- dado , e cornice ar- chitravata iòtto tetto·. Segue·l'ultima, facciati- na » |
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26 "Ityova Defcrhhne
436'. contro Telagìo, e T^efiorio, come fi leg-
ge dalla iùa lòttopofta Iicrizione. Nel terzo va- no vien delineato il Trìmo Concilio Calcedonenfe celebrato Ρ anno 444* lòtto $. Leone Magno, e Riardano Imperatore contro Eutiche., come dalla fòttopofta fua Iicrizione il deiùme. Nel quarto vano il rappreiènta il Concilio Cofìanti- nopolìtano Secondo, tenuto circa Panno 55"3. Ve- defi a finiftra dell'Altare Ρ Imperadore Giufii» mano 5 ed a delira un Diacono, che da una Cattedra legge la condanna degP Errori di Teo- doro Mopfwflmo, e di Taolo "Patriarca dì tAntìo» tbìa, con la {olita inferiore Ifcrizione . Ne iè* gue inappreflb iìConciiìo CofiantinopolkanoTer- zo cominciato iòtto 5. «Agatone Tapa, e finito iòtto S. Leone IL intorno al 676. e 681. contro i Monotelìflì. A finiftra delP Altare riiìede un Diacono, che figlila alcuni icritti, perchè non foiTero alterati dagl'Eretici . Vedoniì alcuni Veicovi rilcontrarc su i Codici alcune propor- zioni fiate portate de' Santi Padri ^ e Macaria principale autore di quella frode vien degrada- to . Su la delira rimane Giovanni Vefcovo dì Tor- to , il quale nel giorno di Paiqua celebra col ri- to Latino in S. Sofia alla prefenza delP Impera- dore , con la lolita Iicrizione al di fotto. Ne viene in appreifo il Concilio l^iceno Secondo^ed il Settimo de' Generali, celebrato fotto %AdrU- no L, e Cofiamino figliuolo d'Irene contro gYlco- nomachì. Scorgonfi nel mezzo dei Conieifo tre Veicovi} che abiurano Ρ Eresìa avanti i Legati Pontifici, de* quali imo impropriamente è ve- |
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2ü¼ ^Çïíá rjefcrmone
m che fa nfalto adcbfTa dell' ultimo Mm
ti Ì^^T Scala ' Che intdìa ^
IS£? °7n ^JVtone , che introduce .nella 1 Viftt» de k Panetterìa , ornata con tre fa, Hmi in piedi di Cortina, rifattati da cima a raido , e dado a traverfo, di travertinofcor* Wnfa'r e.Vl£ne ardilre quali nel mezzo
Ji.quefta facciata , feguito da altra fotto, li- m»'9^ deifafcioni in piedi di fotto, con
tale a inferiormente fituata , che forma tre ri- £* ë *Ð0 fQpra Ð detto dado Corniciato
jretoieftre grandi, finte » con moilra lifcia di &ucco e contromctfira orecchiata; e nd me* SI a ¥lBmt eiIlk in «afeuna di efle
una figura di fotto mezzanile aperta . dando Ñ ì aIacorr'd?re dell'Appartamento dèi Êéßéï
Ì.Maeftro del Sacro Palazzo, fopra ddl^ guali, cloè a piombo di quella di mezzo , eiT- «e un riquadro ricalata in dentro , e nelle al- tre due una fafcia con moiira orecchiata fopra, e lotto , la prima delle quali è aperta, e di lume ali accennata Sczh, e l'altra è finta .. Vi ricorre altresì altra fafeia a traverfo, che ia dado.iopradt cui ne €egue h Cornice archi» tiavata con tetto, che termina col terminar de due riquadri ; ed il reftante Ì riquadro pm piccolo vien rifaltata con dada fcornicia- tp, iaicia, ovolo, tondino, eliitello. Sopra detta porzione di dado vedeiì altra facciata di cortina, alta palmi fette incirca ,. in cui lotto ifCornicioncino architravato elite una mmm mzìmm ,· e mezza finta i con |
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ma-
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Bel Faticano. 261
moftra iìmile alle antecedenti, eorrìipondente
nella predetta Scala , eiTendo in teila di quella Facciatina, ov'è la rivolta, una Cartella con inoltra d'aggetto . Nella rivolta in feguito , che rateila con la deferitta facciata , eiiite una porticella conmoilra di ilucco orecchiata con tre gradini da piedi, due centinati, ed uno dritto, che fa foglia , fopra la quale \ in altez- za di palmi otto in circa , ricorre la deferitta^ fafeia di ilucco, con una fìneilrella {òpra mez- zani le , eorrìipondente nella Cucina delle Stan- ze del Cuilode di Palazzo , con moilra lifeia orecchiata , ed un ricaifo fotto del-dad©, fopra di cui fcorgeii altra iìneftra più grande con mo- lerà iìmile, che dà lume al Corridore del Pa- dre Maeilro'del Sac. Palazzo . Segue a piom- bo di effa, in diflanza di palmi dieci in circa , l'ultima fìneiìra fotto la Cornice , con moilra fotto, e fopra orecchiata, che riferifce , co- me altra volta fi è detto , nella Scaia , che_j» dall' Appartamento della Gallerìa feende alla riferita Fontana delii Specchi, La finillra facciata eorrìipondente dirim-
petto alla già deferitta, e che per linea retta fi dilunga fino all' Arco di Taolo V., inteila coir angolo del fopradeferitto Portone, il qua- le dal Cortile degl'Archivi dà il paffo a quello vafto Stradone. Eilile nel principio dì eifa una porta grande, di luce tonda, con iilipìti di tra* veruno feorniciati ■> e moiira dei di lei arco di flucco : con un fafeione per parte ricaifato , il tutto rifaltato da dado fopra j e la medeiìma in«
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2Ò"2 *ì<(uova Defirìzlone
introduce nel Pcrtichetto , che dà il paffo al
Giardino Segreto della Pigna 5 dopo di cui vi fono diiiribuite con diilanza nove fineftre, con moilra lifcia attorno 5 la metà di fotto murate, e l'altra metà di fopra aperte, e da ferrata^ munite, con altra ovale per traverfo fopra la prima dieiTe., le quali comunicano il lume al nuovo Mufeo JProfano , ed al braccio deliro della librerìa., ο ila nuova Corsìa di Clemen- te XLU n come nel principio del prefente Vo- lume dìmoiirammo , e le medeiìme tramezza- te vengono da altrettanti fafcioni ricadati nel mezzo . Segue al di fopra il fuo architrave , fregio ϊ e cornice di cortina , che in oggi fer- vono di baie alla nuoya facciata dell'ultima^ Corsia della Galleria , modernamente fatta in- nalzale dal Regnante Sommo Pontefice , con- fitente iu nove archi aperti £on fello tondo, contonnati da fafeia rifaltata, ed interrotta-.» nell'impoila dacimafa icornkiata, i quali ven- gono fiancheggiati da quattropilallri, due per parte,. che racchiudono altre due più piccole aperture quadre., con faièie attorno , e cima- fé limili, in mezzo delle quali veggonfi collo- cati alcuni -bulli di marmo , come altra volta fu accennato. Servono di follegno i detti pila- Uri nei nove fpartimenti, che formano, al fupe- rior architrave fregio e cornice , che fotto h gronda del iùperior tetto fi vede lituato. Indi ne prosegue una porzione Jiicia di fabbrica len- za pilaftri, con due porte, e tre finellre mezza- nili efiftenti fotto il dado dell'importa dell'Ar- chi |
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Del Faticane. φ§
chi in appreflb confecutivi, da fue ferrate mu-
nite . La prima porta più piccola, icefiperdl dentro tre gradini, introduce nella Cantina..» del Fornaro di Palazzo, di forma bislunga, la quale reità per fianco iìninro da volta a botte ricoperta, e lunette nelle due laterali facciate· In quella incontro l'ingreiTo eiìllono alcuni pi- lalironi, e feritore , parte aperte , e parte mu- rate , che reftano al piano del Giardino Segreto della Pigna, e nella facciata a mano iiniura tro- vai! un muro lungo circa diciotto palmi, ed al- to palmi undici, che forma parapetto, con iha porta avanti, il quale racchiude un branco di Scala compofta di ventitre gradini di materia- le j dopo i quali efifte un ripiano : e su la drit- ta icefine altri cinque iì entra in due Grotte frefchiifime , ed affai capaci per mantenervi il vino. La prima delle dette tre fineiìre dà lume alla contigua Stalletta. Siegue Ja feconda Por- ta grande, la quale introduce in una Rimeffa ca- pace foltanto per un ioì legno , e su la iìniilra parte ad una Stalletta per dm Cavalli, con la riferita fineilra in alto iòpra la Magnatoja. La medefima Rimeffa è lòlarata , effendovi nel- la facciata incontro a quella ddì7 ingreffo una Scaletta di legno di tredici gradini, che_j> porta ad una iìanza iuperiore , che ièrve per il Cocchiere, ricoperta da volta mezza a bot- te , e mezza a lunette, divifa da un arcata con Parte della fineitra di fotto. Le altre due fùffe- eutive fineftre danno lume ad una Stanza , al- tre volte deferì ita , che corrilponde a capo del- la
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"L·.
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$1$4 ^muet Befcrìzkne
la grande Scala , che dal Cortile di Belvedere
conduce a quella parte, Sopra le iùddette tre fineiìre ,, in altezza di palmi otto in circa , cib- ile un dado di mattonella, che prolìegue in luo- go della Cornice ,. e termina al pari xieila ftra- da lòtto alla fettima fìneiira dell'ultima Corsìa della Libreria, mediante il declivio di ^queib Stradone.. AppreiTo la detta RimeiTa., e Stai- letta trovali un Chiufino a livello del terreno, che riceve lo itolo delle acque piovane side] Giardino Bofcareccio, come anche di -quello Stradone. * U rell© di queitalungaFacciata è ricoper-
to da ventitre vani, con un arco nel mezzo per eiafeeduno , di vili da ventiquattro pilallri, e contropilaftri di cortina rifaltati ., con piedi- Halli lòtto, zoccolo , e cimafa-rilaltata lilcia, adornilidi<apitellirullici, architrave, fregio, e cornice andante d'Ordine Tofcano , parte ru- nica , e parte ihibilita ; rilàltando folo il detto architrave , fregio , e porzione della Corni- ce fino lòtto il gocciolatore nei femplici pi- lallri . Avanti pertanto di giungere a detti Archi, e quali incontro il iòpradefcritto Por- tone,, che introduce nel Giardino Bofcareccio, trovai! una gran Porta con iltipiti, ed architra- ve .di travertino fcornicÌati , e zoccoli a5 piedi, per cui li ha l'kgreflò alla lòprindicata gran Scala, per cui lì icende al Cortile di Belvedere. Partati i primi tre Archi aperti iòlamente nei loro felli, che danno lume alla predetta Scali , trovanfi nei quarto arco due porticelle , con due |
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Bel fìatkmì $6$
fìnertre fopra da ferrate munite , che termina-
no lottò iafafcia dell'importa con irtipiti, ed architrave di travertino lilcj, con una meniòla, che regge una iellata dell'architrave della fe- conda porta, a piombo della quale nel lèrto cfiite finertrella mezzanile , da ferrata a gab- bia munita . La prima di dette porte introduce nelle Stanze del Librajo dell'Archivio Segreto, altra volta delcritte ; eia ièconda introduce ini una Stanza di forma quadra, con volta a botte, e dado attorno-;, la quale prende lume da una fineftra da ferrata munita, limata fopra la lte£« là porta: ed è la medefima dertinata ad ufo d'Archivio, ove li confèrvano i libri, e Scrit- ture fpettanti a quelli, che hanno tenuti gl'Af- fitti della Rev. Camera Apoitolica , e che fono falliti. VedeiJ fiutata nel vano del quinto arco altra porticella limile , la quale dà Pingreflfo ad altra Stanza , dd tutto uguale alla lòpradefcrit- ta, che al medefimo Archivio VÌen deftinata . Nel fello Arco parimente s'incontra altra Porti- cella con illipiti, ed architrave di travertino lifcj, con finertra iòpra, da ferrata munita, che termina fin fotto la fafcia, la quale viene dall'' impoiia , con limili rtipiti. Nel fello di quell'Arco fcorgeli una lapide di marmo, ove fi legge icolpita in idioma latino la feguente_> Ifcrizione : ^Alexander VII. V. M.
Ή? ^irgentariorum Foro cedéntium Codic&s
ìnpoflerum, aia lateanty aut diffipentur9 . ·. Tabdario infittito -, ubi polke affermati
Tom. ΠΙ. Μ gmni· |
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266 Ήμ&ϋίΙ Deflcriztóne
omnibus fini in promptu,
Creditbmm Jemritati hac in parte profpexit Un, idi MDCLX1. Toni, fui yih con arntf fopra del riferito Pontefice , ornata da una cafcata per parte di feiloni di fronde di quercia, e fvotazzi di fettuccia , ij tutto di marmo : e la medeilma introduce ad altra con- limile Stanza per ufo deLdetto Archivio, le_j quali in numero di tre il medeiimo compongo- no . Efifte nel vano del fettimo Arco gran por- ta confafcia, che ricorre dairimpofta, reftan- do il fello murato di cortina ; e quella introdu- ce inunaRimeiTa , ricoperta da volta a botte, e dueìunette , una fopra la detta porta , e l'al- tra incontro, Cotto della quale trovai! un arca- ta con impofta lifcia j e nella metà di eflà fot- to il fello fcorgefi gran fineftra, da ferrata^ munita , corrifpondente nel Cortile di Belve- dere : ed è ben capace la fteiTa RimeiTa di quat- tro Legni, ο iiano Carrozze. Siegue nell'ottavo Arco altro Portone di
Rùneifa capace di tre Legni, ricoperta da_j volta a crociera mitica, nella di cui iellata in- contro quella dell'ingreflb, efifte vano d'arco murato in dentro , con una fineftra mezzanile nel fello al pari dell' impoila, corriipondente nel fuddetto Cortile ; e dirimpetto ad elfo v'è altro vano d'arco , formando dall' impoila in giù. il vano del Portone con altra fineftra nel fe- llo. Altra porta di Rimeifa efifte nel nono Ar·· co s in tutto e per tutto coniimile alla iòprade- fcritta, la quale è capace di tre Legni. Scor- |
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Deì Vaticano. 26*7
gei! nell'Arco decimo una porta , k, filale in-
troduce in una Stalla , ricoperta di volta a lu- nette , ove nella facciata incontro a quella^ dell' ingreiTo efiite una Magnatoja tutta andan·· te, capace per fei Cavalli, con fineitra mez- canile a dritto della porta in alto fotto Pimpo- ita, con parapetto-, e grata di legno, corri- fpondente nel Cortile di Belvedere ; e addoifo la facciata dell'ingreflb , su la dritta trovai! una Scala di legno , comporta di ventitre gradini, per cui fi faglie in un Palchetto ivi coiìruito per comodo uqì Cocchiere ,-con una fìneftrella da ferrata munita fopra del Portone . S'incon·· tra neirundecimo Arco altra porta di Rimeifa , capace per un Legno, con fìia n'alletta fu la^> driìta per quattro Cavalli : è quella ricoperta da volta a lunette , ove nella facciata a dritto della porta eiifte una fìneftra in alto, con para- petto vuoto 5 che dà lume alla medeirma * con altra fopra la fuddetta porta : accanto la quale, nella facciata finiiira efilìe una Scala a braccio didiciaifette gradini., per cui fi afeende ad un palchetto per comodo di Cocchiere , Parimen- te incontrai! nel duodecimo Arco altra porta di Rimeifa folarata , capace per un Legno con^ fua ihlletta su ladritta , per quattro Cavalli. Insontro la iìiddetta porta feorgefi vano alto con ifguincioni, e murelìo fotto , unitamente ad una fineilra -a lume dentro di elfo, da fer- rata munita , e corriipondente nel Cortile di Belvedere 5 e fopra detto muricciuolo ripoià una Scaletta di legno 5 che appoggia nelpara- M 2 pet-
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268 · tyióVd Defcrìz ione
petto, comporta dì quindici gradini, la quale
porta ad una ftanza per Ter vizio del Cocchiere, con pavimento dì tavola , che reità fopra il fo- laro , ricoperta da volta a botte mitica ; e la medeiìma prende lume dalla fineiìrella eiìftente fopra la porta, da ferrata munita. Nel decimo terzo Arco v' è altra porta di Rimefla capace per un Legno , e Stalletta fu la dritta per quat- tro Cavalli, da volta a lunette ricoperta , il- luminata da due fmeftre , una fopra la porta_j dell'ingreiTo , e l'altra incontro in alt© con pa- rapetto vuoto 5 che guarda il Cortile di Bel- vedere . Altra porta di Rimefla s'inconlra nel decimoquarto Arco, da volta a botte ricoper- ta , e dado fotto ; efla è capace per tre Legni» e prende lume da una iìneitrella su la porta, da ferrata munita. Segue nel decimoquinto Arco ugual porta di Rimefla , capace di tre Legni, pure da volta a botte runica ricoperta. Incon- tro detta porta eiìfle un arcata murata , con una fineftra nel mezzo a parapetto vuoto , e mu- ricciolo fotto, corriipondente mi iùddetto Cor- tile , con altra fìneitrella fopra la porta ; ac- canto la quale , su la dritta vJè una icaletta di legno di quattordici gradini comporta , per cui Ìì afcende ad uh Palchetto per comodo del Coc- chiere . Ugual porta trovali nelPArco decimo- fefto, la quale introduce in una Stalla con vol- ta a Lunette , capace per otto Cavalli, cioè quattro per ciafcheduna delle due laterali fac- ciate . Prende lume la medeiìma da due fme- ftre, da ferrata munite, una cioè nella faccia- ta |
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Del Vaticano*'' ■ 269
ta Incontro PingreiTo con parapetto vuoto, ed
una Copra la porta , Còtto, della quale , addotto il primo furto di eifa principia una Scaletta di legno, che forma due branchi, comporta di diciannove gradini, per cui, fi afcende ad un_> Pai chetto per comodo di dormire . Nel deer- moièttimo Arco icorgeiì in luogo di porta una fìnertra fotto la fa fòia dell'impoiìa,. con la luce del ièrto in parte murata . Altra porta ricorre nel decimo ottavo Arco, la quale introduce ad una Stalla grande ricoperta da volta a lunette , e dado attorno, incui nella facciata di contro vi eiìrte una Mangiatoia tutta andante, e ca- pace per quindici Cavalli. Sopra di erta, vi- cino agl'angoli vi fono due finertre, da iue_» corrilpettive ferrate munite , corriipondenti nei Cortile di Belvedere, con due altre limili in- contro , che rellano nella facciata dell'ingrertb, non comprefaci quella fopra la pòrta , accanto della quale su la dritta v* è una Vafchetta dì muro con fontanella , che ièrve per abbevera- re i Cavalli ; e su la manca in detta Facciata delPingreiTo avanti la fìnertra efifte una fcalètta « legno di diciannove gradini comporta , per cui li afeende ad un iùperior Palchetto per co ■ modo di dormire . Tutte le deferitte Rimefle e Stalle fervono, alcune per Sua Santità , ed altre per gì' Emi Signori Cardinali Segretario aiStato, e Pro-Datario. Efirte nel decimono- no Arco la fuperior deferitta fìneiìra, da fer- rata munita, corrifpondente nell'anzidetta Stal^ *i con feito tutto aperto. Altra finestrella^ „ Μ ? feor-
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£>el Vaticano » 2 7
ftitò degP Àbiti Cardinalizi, con la iÒIita Iicri-
«ione al di lòtto - Nel Settimo vano cornicilo con la tefiata a capo vedeii il Concìlio Cofiantirto· pittano IV. tenuto iòtto ^Adriano IL, e l'Im* perador Bafilìo circa Γ 870. contro Fozio, eh' è dipinto Vecchio, ed appoggiato ad un baffone amano finita ; quei eh' erano fiati iùoi fegua* ci fono in ginocchioni. Evvi anche S, Ignazio riveliitodel Pallio, ereftituito alla fuaSede dopo effere flato depoflofteà,, come la iòtto! poita Ifcrizione lo dimofìra. Dalla parte delira . fi bruciano gì» Editti, ed atti fatti dal medefi- mo Fozio, con la fua Ifcrizione al di fotta. E iiccome i Pilaitri, ih cui pofano le due
volte di quella magnifica Stanza vedonfi anche efli ricoperti in tutte le quattro facciate dalla ior Cimafa, fino alti fottopofii Armar;, di va- ghe Pitture a frefco rapprefentanti tutti d5 In- ventori de» Caratteri di varie Lingue, quali ve» doni] formati in una cartella fopra ciafeheduna figura ; neceflaria cofa è avanti di paiTar oltre di dame delle medeiime una piena contezza , giacché ì' ordine prefiiToei così il richiede. Scorgefi pertanto in quel mezzo pilailro appog- giato alla muraglia , e che a mano delira delta porta ddl> ingreOb rifiede delineato Mam cinto di pelle, e con una zappa in mano, co- me Inventore dell'antiche Lettere Ebraiche, u che nella fottopofta Ifcrizione vkne eipreifo. Sotto la detta pittura efiile una gran Lapide di marmo fatta quivi collocare dal Pontefice Tao- iQV* > con fua armetta di fopra, ove fcorgeil £ ζ (col*
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■27© yiuova Èefcrhlóné
fcorgefi nel vìgeiìmo Arco , efiiiente nel di lu?
feiìo con quattro traverfe di legno murate, la quale (fijiime alla prima Stanza del Granaro del Fornaro di Palazzo . E finalmente negl'ul- timi tre Archi fcorgeii tutto il loro fello aperto per dar lume al predetto Granaro, deièrìtto nel fecondo Tomo Cap. 42. -pdg. 438. r eflendovi tuttavia nelP ultimo di detti Archi una portai quadra, che faglie un gradino, la quale in- troduce nel medefimo} con un pilo di peperino accanto sii la dritta, con boccaglia d'acqua, e muricciolone in pendenza avanti la medefima per comoda di caricare! lacchi con fua Icaletta accanto a mano finiilra, comporta d'otto gra- dini, la quale reiìaaddoiTo la facciata a piedi di quello Stradone. Ricorrono iòpra quello primo ordine de-
ièrìtto ventotto fineftre grandi, che danno lu- me alla Libreria Vaticana con mollra attorno Jiicia di ilucco , e contromoilra orecchiata. Ventiquattro di cfle reilano a piombo delli ar- chi fopraddetti, ed altre quattro ibpra al de · icritto dado ; le quali vengono diviie da ven- tiquattro altri pllailri a piombo di quei di lòtto con piedillalli fenza zoccolo, e cimafa lifcia rifaltata da una iafetiche gira tre faccie attor- no i vani dalle finelìre , con iùoi capitelli : I fervendo dì iòltegno al ìlio rifpettivo architra- ve , fregio ? e cornice , il tutto ruiìico, del medefimo ordine . Sopra la medefima ricorro- no altre ventotto finelìre grandi 1 con mollra attorno di mattonella ruilica, le quali danno lu- me |
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bel Vaticano. zjì
me alle tre Corsìe prime della Galleria, inter-
rotte da altrettanti ptlaftri a piombo di quelli di fotto, cen Cuoi predella Hi fenza zoccolo, con cimafa liicia rifaltata , e. fuoi capitelli' ; iòpra de'quali pofato viene altro architrave , fregio. e cornice con modelli, il tutto mitico d'Ordine,,, Dorico , con collarino- 5 che ricorre addoiTo ί vani tra un capitello, e 1* altro. Avanti la nona fineftra fenza parapetto , vi refta una Kìn». ghiera, chejbrma Loggia con Mrone fotto di travertino·, che le ferve di pavimento feorni- ciato pertrefaccie, con balauilrafopra , in- j terrotta da quattro pikiìrini, con 5afe, e ci-
mafa da cima a fondo icorniciata - VÌen fòffe*- j mito il detto lailrone da quattro meniòlari in- tagliati nei fianchi, e cartellone fotto > iltnt- j to di; travertino, della larghezza dello tfeifo vano tra un pìlaflrone, e l'altro . La predetta porta, ornata fi vede da un pilallrino perparte | d'Ordine Tofcano mitico di Cortina , rifalta» 1 to da bafe,. e capitelli, i quali fervono di fo- ftegno al iiiperiore architrave , fregio, corni- \ ce, e frontefpizio acuto,, con lùoi rifalti di ί dentro al vivo de' pilaiìri . V'eiìile fòpra Jìu* detta cornice altra alzata di facciatela mitica, «Ita palmi dieci in circa,. nella quale iòtto la j gronda dtì tetto vi fono ventotto fineilre mez- zanili di lucei quadrata , che danno lume a di- · verii Archivi, diviiè da altrettanti pilaftrini [ a ρiom bo dell'ordine di fotto, con una mancan- za di^ gronda di tetto , che viene a reitare fo- Pra l'ultimo Arco, e porta contigua, la q\ia- 9 Μ 4 le, 1
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272 ^mva hcfcrkwne
le, come fu detto di fopra, introduce nello
Scalone , che icende al Cortile di Belvedere. Proiìegue un alzata di facciata ilabilita dell'ul- tima abitazione dell'Archivio Segreto , alta_j palmi cinquanta in circa, in cui nella facciata da queifo parte vi fono due fineftre mezzanilì con mofira attorno liièia di ftueco , cioè 1' una aperta , e l'altra finta. Ricorrono fopra le me* defime tre dadi in diilanza , con due altre fi- neiìre a piombo più grandi da eonilinil mofira contornate : eifendo la prima aperta , e la fe- conda murata : iòpra le quali r in proporziona* ta diiianza icorgeil una cornice modinata di ftucco, con fuo collarino, la quale dà fine a quella Facciatelia. L'ultima Facciata , la quale ferve ài fina*
le, e refia a piedi di quello Stradone , conilile in un gran Portone tondo, con fue impoile di travertino fcorniciate, iripiti, e faicia attorno di fello Ilici, con ièrraglio nel mezzo dèli'ar* «o, rifaltato da cartella, aquila, ecimafetta fopra , ed una fafcia a traverfo dietro il detto ferraglio. Eiifie fopra di eifa una fineirra mez- zanile , contornata da moftra Iifcia, orecchia- ta nei lati, e per difotto , la quale còrrifpon- de in una delle Stanze definiate per il Cuftode di Palazzo . Nelle due fiancate addoifo li fii- piti del detto Portone eilile un largo fafcione per parte , che iporge in fuori col fuo aggetto, ed una faicetta nel vano di mezzo, la quale i ricorre lòtto il dado dì travertino icorniciato f iòpra di cui icorgeiì una fineilragrande, a piom- • ... bo |
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Del Faticano, ζγς
ho di-quella di lòtto, che dì lume adumu*
Stanza dell'Appartamento del Rmo P.Maeilro del Sac. Palazzo , contornate da ilipiti, archi- trave , e foglia di travertino , fcoraiciati, ed orecchiati di fopra , con un ricado in alto por co dinante dalla medeiima, e dai di lei lati lò- pra i due falcioni di lòtto ve ne fono due per parte , divi li' con proporzionato intervallo net mezzo. Segue altro dado limile a quello di fotta, con una fitieftra nel mezzo corrilpon- dente nell'Appartamento di S.Tìo V., da con*·, limili iHptti della fuperior defcritta contornata v. con fregio , cornice , e cappello, fiancheggia- ta dille parti da due limili falcioni. E lille f> -pra di e/Ti una falcia lucia con gulcio ornato di baccelli, che fórma architrave , accompa- gnato da fuo fregio coìi grottelchi, e cornicio- ne , con modelli, e rofe tra l'uno y e l'altro \ lopra di cui elìlle la gronda del fuperior tetto < ζ emendo pertanto il piede nd fopradeferitto A-ortone, ο iiaArco, trovarli un entrone da volta a botte ricoperto, il quale fi prolunga^*, ;. Per palmi ventotto in circa, e di larghezza palmi dodici, ricoperto da volta a botte, e da- do lòtto, con due lunette , una per parte ; fot- te le quali eiiftono due findlrelle per ciafehe- «una , una fjtto l'altra , da fue rifpettive fer- ite munite. Quelle a mano linilira corrifpon- αοπο in dm difabitate Stanziole ; e le altre in- contro a delira , quella di fotto va a riufcire_j> «ella Stanza delia Panetterìa , e l'altra fupe- , r*ore, nell'abitazione del fopra riferito Culto- Μ 5- de
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2 74 ΉιιονΑ Defcrizwne
de di Palazzo ; E finalmente nella iellata di
quello Entrone efiile l'altro Arco, che intro- duce nella proifìma Piazzetta della Panetterìa. CAPITOLO XIV.
Cortile della Piazzetta della Tanetterìa.
PErvenuti alla fine a quella Piazzetta di
forma quadra irregolare , ella contiene^ fìella fua linea cento dieci palmi di larghezza, e palmi cento ottanta di lunghezza. Vedeiì la medefima recinta da tre diverfe Facciate di differenti altezze, reilando a mano delira aper- ta ,( a riferva di piccol tratto in angolo di ella occupato dal Portene , il quale dalla parte de' Fondamenti della Bafilica ,* dà alla medefima il principale ingreifo), ove rifiede la cordo- nata , per cui in falita fi pafla al Calino della Zecca, al Forno di Palazzo Apoilolico 5 ed al- tri fiti attinenti al medefimo . L'altra Facciata, che fcorgefi da quella parte eminente iòpra il già deicritto Arco, e che ilendefi in lunghezza palmi cento feifanta, comprefo il gomito in dentro , che forma il proipetto della Panette- ria , e dell'Arco 5 ο Ila Portone , che introdu- ce al Cortile della Fafcinara ; vedefi ornata-j nel!' angolo su la mano finìfira da una gran fa- icia, con zoccolo lotto di travertino 9 e da al- tra fimile su la dritta; fiancheggiando le me- defime il riferito Arco/ con Portone , per cui qua giungemmo . Viene quefto contornato da fiipiti di travertino, e zoccolo fotto, con fer-
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De! Faticano. 275:
ferrata nel fello, che pofa fopra à importa
di travertino del detto-Arco j venendo li {pi- goli dieifo biitondati'j e nel mezzo dell'ar- co , che fa ferraglie, ellile una menfola con- tornata con l^àrme gentilizia di" TaoloV,% fopra di cui vi ricorre un dado liicio , che_> viene a formare riquadro», Scorge!! al di. fo- pra di quello una gran Cartella fcartocciata * entro vi un ovato con la feguente Ifcrizione latina : Taulus V~ Ô. Ì. ËçÌÚ. ;. ed un ar-, me in grande al di fopra del medeiìmo, Pon- tefice, la quale ornata viene da due felloni,, tino per parte. Un dado di" travertino indi ricorre , per quanto è larga quella Facciata,, fcorniciato con fafcia , ed ovolo ; fu di cui pofa una fineura grande a piombo del Porto- ne ^recinta da iti'piti", ed architrave di tra- vertino fcorniciati, ed orecchiati, la quale dà lume alle ilanze. del Rmo P. Maelìro dei Sac. Palazzo , con un riquadra fnperiormente ricalato.. Åßúßßïçï ai lati di quella fineftra due . fafcie ilrette per parte, una accanto Pai tri, che formano pilailri a piombo delle fafcie^ grandi di fotto-j e fopra detto riquadro- vi ri- corre altro dado limile all'antecedente» iiids cm pofa la feconda , ed ultima fìneflra , a^ piombo dì quella dì fotta, con iltipitr, archi- trave , fregio , e cornice, il tutto di traverà tmo, fcorniciati, la quale dì lume ad una felle ftanze dell'Appartamento della Galle* ria; con altre «luefafcieperparte, parimene te a piombo di quelle ài Cotto ; ed al pari dì Ì 6 €[*&■>·
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276 ^uov.i Defcriztom
quelle due fineftre grandi fu la dritta, ve ne fo-
no altre due , in tutto, e*per tutto limili ,una fotto ]' altra, fenza altre fafcie nella canto- nata di quella Facciata » Scorgonii fotto il primo dado cinque pic-
cole fineftre, una iopra Ρ altra, dalla banda della fafeia grande su la dritta , a piombo delle due di fopra 5. la.prima delle quali , principiando dal gran terreno , rella mezza murata fopra di un muricciolo lungo, da fer- rata munita, che da lume alla Cantina del Cuftode di Palazzo. Segue la feconda* e ter- za delle dette fineftre , finiate nei vano di al- tra grande ■> conmoitra attorno di travertino orecchiata dalle partì ; la terza però è da ferrata a mandola munita, con altra fìneftrel* la al pari della feconda vicino la fafeia gran- de ; e tutte tre danno lume alla Stanza della Panetterìa di Palazzo. Ne proseguono la_a quarta, e quinta , tutte a piombo con iitipi- ti, ed architrave ai travertino Iifcio mezza- nili, che danno lume alle Stanze del predet* to Cuftode. E fopra le deferitte ultime iìne- ftre grandi vi fegue il cornicione di muro , con modiglioni fotto il gocciolatore lifej qua»* drati nella faccia , con goletta inferiore iuta·» gliata , fotto della quale eilfte uno ftretto fre* gio, dentro del quale vi fono diverfi lavori » ed intagli con Aquile, e Draghi di itucco, alludenti all'arme del Pontefice "Paolo V. Al -bailo del detto fregio ricorre un braghetto- :nc 5 Umilmente intagliato ; fervendo il detto ύ i . Cor- |
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Del faticano. 277
Cornicione rifaltato dalle due bande di io-
ilegno al tetto , il quale fu la dritta dà fine a queiia Facciata . Accanto dieifa fu la delira» vedefi una llrifcia di facciatina , larga palmi fette in circa , e alta fino al primo dado della predetta Facciata grande ? e dentro di eifa » che fa poco rifa Ito indentro , eiì$e una porta con iilipiti di mattonella , ed architrave di travertino lifcio, a cui fi afeende per tre g'ra-* dini ; e fopra di eifa efiìle un vano di fineitra» conmoftra fimile di mattonella, ed architra- ve orecchiato dalle parti, da fua ferrata imi** nita. Introduce la fopraddetta porta in un_j bislungo ripiano di paiio , da volta a botte ri- coperto , in cui dalla delira parte trovai! al- tra porta con un gradino, che le ferve di fo- glia , e per eifa fi ha l'adito ad una Stanza di forma quadra, da volta a botte ricoperta-» con due lunette sì dalla parte delira , che fi- mitra , ed .un dado, che te ricorre d'ogni in- torno . Sopra di quello , nella facciata incon- tro fcorgefi una fineitrella , da ferrata muni- ta, che reità fotto l'entrone del profilino Ar- co, come di fopra indicammo; e fu la drit- ta ve ne fono altre due eorrifpondentì in que- lla Piazzetta : vedendoli attorno di detta fian·* za diverte fcanzle dileguo per tenervi'il pa- ne , il quale li difiribuifce giornalmente alla Famiglia del Palazzo Apoltolico, ed altri : denominata perciò la TanmerL· di TaLizzo. Ritornati nel detto Ripiano, incontro la por·* ta di ilrada fcorgefene un'altra 9 per cui fceiv den-
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ζη% *K[iio<vd Descrizione
dendo una {caletta centinata m la dritta ,
eompolta di nove gradini, il cala in due Can* tine s da volta mitica ricoperte, una gran- de, ed una piccola perfervizio del Cuflod<u> de* Cancelli del "Palazzo Vaticano , effluendo in queita parte la di lui ordinaria dimora , ed abitazione . Su la manca del fopraddetto Ri- piano, incontro la deicritta porta della Pa- netteria elìfte un principio di Scala in ango- lo , comporta di fette gradini, a capo de'quali fegue un branchetto dritto di dodici gradini, trovai! un ripianetto con fiheilra ili la man- ca, che guarda nel Cortile della Fafcinara \ e dalla delira parte , ialiti altri tre gradini, iì entra in una piccola danza a tetto, di for- ma triangolare , con due fìneftre , corrifpon- denti l'ima nel fuddetto Cortile , e l'altra nel- la defcrltta. Piazzetta. A capo del fuddetto Ripiano inproipetto della.Scala, ialiti quat- tro gradini, trovai! la feconda ftanza con Co- lare» ordinario, ed una fineilra fu la dritta > che guarda nella fopranominata Piazzetta , con altra fineilra piccola incontro la porta*j dell'ingreflb corriipon dente fotto il già de-- fcritto Entrone. Nella facciata fu la manca incontro la prima fineilra vede.il una porta, che introduce in un Corridore folarato, con tre fineftre fu la finìftra, che guardano nell'ac cennato Cortile , con fciacquatore fotta la_j prima , e l'ultima . A capo di quefto Corri- dore fi entra nella terza Stanza , da volta a botte ricoperta 5 ad ufo di Cucina s con una fine-
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Μ Vaticano. 219
fineftra incontro, che guarda fu lo Stradone,
che conduce al già defcritto Giardino Boica- reccio , accanto la quale fu la fmiitra efiitc muro alto con altra rivolta , che fa facciata verfo la porta, rinchiudendo dentto un iito con Comodo . Nella facciatela di detto muro verfo la fineftra , trovafi porticella d una Sca- letta , che conduce da baffo in un Corrido- rello atto a tenervi qulache Gallina , con al- tra porta che efce nel fopraindicato Stradone. Ritornati nella prima Stanza a tetto -, nella,* facciata su la finiftra effite una fcala di muro, che fa rivolta su la manca , comporta di un- dici gradini ; e ialiti i medefimi, fi entra nel- la prima ftanza di fopra , che* a quart*,. π coperta da volta a botte baiTa, la quale Ulur minata viene da una fineftra su la dritta , cne guarda nella Piazzetta della Panetteria , Su la manca, incontro la predetta fcorgen una porta , che introduce in altro Corridore , da volta a botte ricoperto, il quale reità iopra al già defcritto con tre fineftre comfpondent nel Cortile della Fafcinara . Rivolgendo U paiTo alla fopraddetta quarta ftanza > nei» facciata incontro la defcritta fcala , vicino- l'aneolo finito efifte una porta, laqna«* fceff quattro gradini, -dà l'ingrefifa alla quin- ta , ed ultima ftanza , ricoperta cta volta a botte , tutta dipinta di color turchino, con dentro diverfi Ucellami, e cornice attorno dipinta di giallo . Efifte nella finiftra facciata una fineftra , che guarda nel fopra dei critto |
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2$ %ζΗονα Dcfcrfzwne
icolpita una di lui Bolla , concernente le Ren-
dite , e Dote da eflb fatta , ed aiTegnate alla Vaticana Librerìa . Nella prima facciata, che | rifguarda le fineftre del Cortile di Belvedere , del primo Pilaiìro iiòlato, vedonii effigiati i Figliuoli di Set, con le due Colonne da effi in- nalzate , una di mattoni crudi, e l1 altra di mat- toni cotti, ove icolpite avevano diverfe noti- zie per tramandarle alla Pofterità *, e iòpra hanno lo ileffò Alfabeto Ebraico . Nella fecon- da facciata d'appreifo del detto Pilailro vien rapprefentato sbramo cinto di fpada , per la guerra che moife a 1 cinque Rè , e con Squadra e Compaflb in mano, per avere infegnate le Matematiche agli Egizi ; e iòpra il di lui capo m è ieritto ί* Alfa&to Siriaco. Nella terza di lui facciata rimane dipinto Mosè con le Tavole del Decalogo polle ibpra due Libri, con 1' Alfabe- to antico Ebraico iopra la iùa fella fcritto. Fi- nalmente nella facciata quarta fcorgeil eipreifo Efdra veilito da Sacerdote coli' Alfabeto Ebrai- co odierno. Nella prima facciata del fecondo Pilàftro viene effigiata Ifìde Regina d' Egitto, con il Coccodrillo a piedi, e la Luna in capo, mentre al riferir di Plutarco , per la medefima Luna fu preia . Ella fu Ρ inventrice delle Let- tere Egìzie „ il di cui Alfabeto rimane al di io- * pra ieritto.. Nella feconda è rapprefentato Mer- curio , con la tei la d'Argo a iùoi piedi, dal me- deiìmo recifa > ed una piramide al lato di Ge- roglifici Egizj ripiena, de*quali fu reputato Γ Inventore « Rimirafì nella terza Ercole Egizio I inven-
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2%o ^HOva BefcrìzUne
Stradane, con ifguinei, e riquadrati di chia-
rofcuro giallo , eilendovi nel parapetto dipin- ta l'arme di Clemente XI. ; e nell'arco di fo- pra vie il Triregno con chiavi » e rtella nei mezzo ; fcorgendofi nella finiAra facciata ιπτ rifalto di muro , con firn porticella , la quale chiude la già defcritta Scaletta ·> che corri- iponde nelle Stanze del Rmo P. Maellro del Sac. Palazzo . Cofiechèla detta abitazione vien comporta di cinque Stanze tra grandi, e piccole , non comprerei i due Corridori*, due Stanziolini, e le due deferitte Cantine . Ritorcendo il nortro cammino alla iò~
praddetta Piazzetta della Panetteria, paiìa- ta la porta del Curtode, quafi nel principio del muro , che unifee con il Palazzetto della, Zecca, e che fi eitende per palmi centotren- ta di lunghezza , ertile un vano di Portone_? baifo eoniiHpiti di travertino birtondati nella luce , con importa fimile ; fopra del quale viene ad importare un arco , che forma ferto triangolare , con un'arme nella faccia di mez- zo del detto fello di Vaolo V.. Introduce il medeiìmo in un ripiano, ove fu la manca ert- ile una porta, che dà l'ingreifo ad una bi£* lunga rtanza iòlarata , che ferve per Carbo- nara di Palazzo, Dalla delira parte ertile al- tra confimil porta , da cui per mezzo di una fialetta fi giunge a quattro Stanze dertinate per gli Scopatori Comuni dì Palazzo. Incon- tro il detto Arco vi rerta il Portone, che di ì'ingreffo al Cortile della Faicinara, di for- ma |
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&d Vaticane « - 2M1
ma quadrangolare di larghezza palmi novan-
ta , e lunghezza palmi ottandadne , racchiu- fo dalLa iiniftra parte dalla Facciatella delll Scopatori Comuni, rifaltata da un Mignario di legna per tutta la fua lunghezza , con due ftanze a pian terreno ad ufo di Carbonara , . a delira da tre grandi Arcate, le quali io- iìengono la facciata laterale del grand'Arco» per cui dallo Stradone di iòpra defcritto paf·- fammo alla Piazzetta della Panetterìa, ove corrifpondono le indicate fineflre del Cuftode * quelle dei Rmo P. Maeftro del Sac Palazzo ,r e le fineftrelle della Scala, che dall'Apparta- mento della Gallerìa, come altra volta iì diil fé , conduce al Giardino Bofcareccio. Dalla parte dell' ingreiTo da un tettarello foftenuta da due pilaihx di materiale ,' deir altezza ài circa fedici palmi, ( appoggiato alk faccia·*· tella , ove corriipondono alcune ftanze dei prenominato Cuftode , e quella della Panet- teria ) fotte del quale altre legna per ardere vengono collocate . E finalmente da altro tet- to lungo per quanto porta la Facciata y che riiiede incontro quella dell'ingreffo ; foilenu- to da quattro pilaftrì di materiale , che for man Portico, ferrato in profpetto da falda muro , fino all' altezza di palmi fedici. Per una piccola porticella fi ha V ingreiTo al me- deiìmo , ed ivi in vece delle Fafcine, e le- gna , che quivi iì oonfervavano ne' paifati tempi per fervizio del Palazzo Apoftolico ^ & offervano diverfi lunghi fornelli con Crogio- |
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282 Tettava Defcrizione
li, ed altri attrezzi} il tutto per raffinare l'oro,
e l'argento, che quotidianamente quivi il tra- vagliano in fervizio della Zecca Pontifìcia . Tempo è ormai, che ritorniamo alliu*
tralafciata Piazzetta dellla Panetteria. La fé* conda Facciata , la quale, colla fup~eriormente defcritta, forma angolo retto, e s'eitende per palmi cento ottanta, fino all'altro angolo, che unifce con la facciata terza di fuo recin- to , vien diiìribuita in tre diverti* ipartìmenti f il primo contiene palmi" fettanta di'lunghezzaj il fecondo , che fàrifalto iniuori per il tratto di palmi cinque e due terzi, il dilunga fino al Portone deL'Gortik della Sentinella per palmi feiTantatre ; ed il terzo, quel iito che occupa 2. detto Portone, ed ala di muro mitico * che unifce colla fuflecutiva facciata . Il primo· ipartimento è tutto andante fenza eifèr ador- nato di piiaitri ; nel. quale principiando dal· pianterreno, accanto ilrifalto, fcorgefi una fineftra con moftra attorno di calce, e .da* fua ferrata1 munita * la quale comunica il lume al contiguo Entrone dd Portico, che conduce ai Cortile di Belvedere . Sopra di quella , in al- tezza di palmi cinque incirca, fcorgeii" altra fineitra grande murata, da fuoi ftipiti, ed air·* clu'trave di travertino fcorniciati adornar, con con altra aperta, del tutto fintile „ all' iiteiTa_a linea , dittante un palmo e mezzo dall'angolo, e da fua ferrata a gabbia munita , la quale cfù lume a-I Granano- di Palazzo , con dado nel vano di eife, formato da alcuni pilailrini - di
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Bel Vaticano . 285 ,
di cortina. In altezza di palmi otto incirca
ibpra le dette due fineftre , ricorre un archi- trave , fregio, e cornice mitica, parimente di cortina , fopra di cui vedonii due altre fr~ neftre a piombo delle di già- defcritte, con- tornate da itipiti, ed architrave di travertino fcorniciati, e dado fotto lifcio, quali corn- fpondono in alcune ftanze dell'Appartamento- del P.Maeilro del Sac Palazzo, comunican- dole da quella parte il lume; con dado eret- to di mattoni nel vano di effe·, ed altro dado fuperiore di travertino. Sopra di quello ve- . donfi altre due fineilre, a piombo di quelle d* fotto adorne di Hip iti, architrave, fregio, e cornice , il tutto- di travertino fcorniciato % e le medefime illuminano alcune ftanze dell* Appartamento della Galleria , con dado al di fopra di mattonella· andante , ed altro fu- periore di travertino lifcio. Efiilono parimen- te fopra di quello due altre fineifre ornate di ilipiti , architrave, fregio, e cornice di tra- vertino, il tutto fcomiciato, murate da un terzo fotto l'architrave, delle quali, quella a delira è munita da ferrata a gabbia , ed ambedue danno lume alle ftanze dell'Agnus. Dei. Altre due fineilre più piccole contorna- te damoitra dttravertino attorno, ricorrono fopra le medefime, le quali tagliano il· cor- done , che fa collarino, parte di travertino, e parte di mattonella , con fregio iòpra Cimi- le 5 fu di cui s'innalza un Cornicione mitico, con modiglioni contornati di travertino, <l_> 0 fuoi |
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, 284 Ήίΐονα Defcrizione
fuoi dentelli di materiale intagliati, che fer-
ve di foftegno alla φonda del fuperior tetto . Il fecondo-fpartimento , che rifalta in fuori, come iìdiile di fopra, per palmi cinque, e due terzi, vedeiì in altezza di palmi dodici ri* veitito da uno zoccolo di mattonella formato nel medeiimo muro ; fopra di cui vi poiano nelle due cantonate due pilaitri , con altro nella metà della Facciata , e contrapiiaftri- no » fimilmente di cortina , i quali dalia metà in giù fpartiti vengono da una fafcetta , for- mando piediikllo con zoccolo fotto,. rifaltato. da ambe le parti, e capitelli al di iòpra ab- bozzati di calce , d'Ordine Tofcano. EOilo- no nei vani di detti pilaitri alcune grandi fine·; ftr.e contornate da ilipiti, ed architrave dì travertino fcomiciati , e dado fotto lifcio;· eifendo quella fu la manca murata , e l'altra fu la dritta aperta, oa ferrata a gabbia mu- nita , aA'ifteffa linea ìqìL· due altre fuperior- mente defcritte 5 e quella altresì comunicai il fno lume alle ftanze dd Granaro . Pafiata la metà, i fuddetti contropilaitri formano fa- fcetta. , e riquadro quali al pari delli ftipiti $ e fopra detti pilaiìri ricorre il fuo architrave „ fregio , e cornice mitica di cortina , rifaltata dalle due cantonate con tettarelio fopra 5 re- cando gl'altri rifalti fino fotta il gocciolatore . Seguono fopra detta cornice tre fafcie a_> piombo dei pilaiìri di fotto, con lue fafciette {frette accanto, che fanno riquadro fino fotto il dado di.travertmo fcorniciato ,· rifaltato fo* pra
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Bel Vaticano, 285"
■ pra le fuddette fafcie , che formano capitel-
li } dentro de* quali riquadri vi fono altre due iìneiìre a piombo di quelle di fotto, delJe_* quali, quella a iìnihra reua murata, con fem- plice moiìra per di fuora abbozzata di calce; e l'altra a de/tra è aperta , e (fendo ornata di ilipiti, ed architrave di travertino feornicia- ti, e dado lifcio fotto , la quale dà lume ad una delle Stanze dell'Appartamento dd Rmo P.Maeftro del Sac. Palazzo . Sopra il detto dado ricorrono altre due fineitre , la prini£Uj delle quali fu la manca rimane murata , con- tornata da moitra, ed architrave di matto- nella mitica , e Paltra accanto non a piombo viene divifa nella metà per larghezza da un muro , che.forma due fmeitre , una fotto, che dà lume ad una Stanziola dell'Appartamento della Gallerìa , con fineftrino Cu h dritta ac- cantono flipite di effe » corrifpondente in uno Stanziolino deiriitefTo Appartamento ; e l'al- tra fopra cori quattro ferri in piedi, la quale comunica il lume ad una Scaletta , che condu- ce alle Stanze degli Agnus Dei : fono finia- te le dette due fineiire nel vano di una grande con iitipiti, architrave , fregio , e cornice^? 'fopra , il tutto di travertino^feorniciato - Scor- gefi al di fopra un dado di cortina limile, tut- to andante , il quale rifaltato rimane nelle_* due cantonate di quella facciata ; ed al difo- pra di detta fineilra, tramezzata in altezza di palmi fette in circa ve n'è altra femplice, che taglia il dado , e fegtie fino fopra il fe- C01J-.
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ύ$6 tytovap'efcfiziónt
condo dado di travertino lilcio, che dà lume
all'accennata Scaletta con parapetto di ferro j iòpra della quale fegue l'accennato dado an- dante , rifaltato nelle due cantonate , con altre due fìneiìre a piombo di quelle di fotto j contornate da ItìpitU architrave , fregio , e cornice, il tutto -di travertino fcomiciato * Quella fu la manca, tramezzata reità * e for- ma due vani dì fineilre , quel dì iòpra mu- rato , e l'altro di fottoaperto 5 l'altra fu h dritta è murata da un terzo in giù dell'archi- trave : reftando gl'altri due terzi aperti con parapetti di ferro. Accanto -la Suddetta fine* lira, vicino il rifalto n'elìlle altra più picco- la baifa femplice fbpra deidado, 'quali tre finenVe danno lume alle Copra accennate^ Stanze dell'Agnus Dei, con tre fpiraglj nel vano delle due grandi, uno fopra l'altro cor- rifpondenti in una Scaletta a lumaca. In al- tezza >dipalmi fette incirca, al di fopra di -eife eiiire un cordone , che forma collarino, parte di travertino , e parte di mattonella, con fregio fopra limile 5 dentro di cui vi fono due fineltre a piombo delle grandi di fotto ; la prima delle quali su la manca èdell'ilMa altezza del predetto fregio, e l'altra su la dritta è più grande , che. taglia il cordone ι renandone ugual porzione sì di fopra, che di fotto : quali danno lume alle furriferite_^ Stanze . Ricorre al di fopra di quello Fregio il fuo Cornicione, con modiglioni-contornati di travertino fotto il Soffitto , con dentelli di
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Sei Vaticano. 2S7
di-muro intagliati, fopra di cui vi fiegue il
tetto .-Nel terzo fpartimento, che forma tut- tofi rimanente di-.qu.efta feconda Facciata ; principiando dall'angolo n finiftra, che uni- ice con la fuirecutiva.terza "Facciata, e tro~ vaiì un ni alto di muro , che s'ellende per il tratto dipaimi quindici in circa , accanto dei quale , in diftanza di dalmi fei, efifte eran l ottone , per cui fi ha l'ingreflo dal'Cortile della Sentinella a quella parte . Egli è co- limito con fello tondo , moftra , ed impolla, il tutto di Cortina , con due Colonnelle avanti & granito Orientale ifolate, di altezza pal- mi fette incirca. Paffato 51.detto Portone in lunghezza di palmi dieci, fcorgefi fineftrella baila al pari del terreno, daferrata munita , la quale -riceve lofcolo dell'acque piovane di quella Piazzetta ; e fopra detto Portone ville dado grande di cortina , il quale princi- piando dal ridoOb dei detto rifalto va a ter- minare fino al primo pilauTO, fu la dritta di lopra indicato. Sopra di eiTo viene ad impa- ttare .un fello tondo , che forma arco mura- to nel fello, Tettandovi per di-fot to dd vano Jl lopra indicato Portone. Sopra il deferitto muro , che fa rifìiito , di lunghezza palmi quindici fopra del dado, vi fono tre modi- glioni di travertino contornati 5 fopra de'quali vi pofano tre modelli, fimilmente di traver- tino , con tre rifalti di muro, che fanno ar- co , e volta s quali foftengono il fecondo oranco delia Scaletta , che conduce alla Cap. jpelift
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2$$ Jfiiova Defìnzhne
pella di S.Tlo V,, e fopra il fello tondo dell'ai
co murato, efifte altro modiglione di travet tino , quale regge il ripianetto , che fa rivol- ta , ed introduce nel terzo branco della pre- detta Scaletta, che reità dentro il muro, con uneilra nella iteffa rivolta , e tettarello fo- pra . Su il detto fello ricorra un muro andan- te in pendenza , il quale appoggia addoifo la Facciata grande già defcritta » che fa rifal- lo , Con tetto fopra , il quale cuopre il branco •di detta fcaletta dentro il muro, con due fine- iirelle nella facciata per di fuori di queito min ro in pendenza , una di effe, grande , che dà lume al ripiano, fotto della quale eiìfte vano largo baffo nella groffezza del muro ; e l'altra •più piccola , la quale reità più baffa , e dà lume al branco fuddetto ■. •La terza Facciata , la quale racchiude
la prefente Piazzetta , e fi prolunga per pal- mi cento dieci, ha nella fua metà una Portar a cui fi faglie per via d'un gradino , ed è or- nata da ftipiti , ed architrave di travertino fcorniciati » con fineftra dentro il fuo vano da ferrata munita . La medefima dà l'ingreffo da quella parte all'abitazione * e Stanze di Mon- iìgnor Sagriifa , ( come fu accennato nel To- moli. Cap.m pag^H. e/eg.)' e^ all'abita- zione per la fua Famiglia , è quella del Fac- chino -delia Cappdla Siftina . In altezza di palmi fette in circa fopra la medeiima porta fcorgefi un fineiìrino quadro da ferrata muni- to . Segue un rifalto di muro , che va inden* . tro,
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Del Faticano t - *%
irò, è forma un vano con due ale di materia-
le , le quali reggono un ripiano di Scala ; e_> dentro di eflfo vano al pari del rifalto » che iorma parapetto infuori,efiileuna fineiìra con fna ferrata $ reeinta da iBpiti, ed architrave di travertino feorniciati, con liìneftrino fìretto accanto ; e fopra fporge incuori Ja volta dell' accennato ripiano di Scala. Palfata la foprin- dìcata Porta., fu la dritta vicino l'angolo icor- :gefi un;principio uì ièilo tondo d'arco , reflan- do il rimanente fotto il terreno ; e fopra il me- defimo in altezza di palmi fette incirca efiile ■un vano con ifguincj, parapètto-pieno, -ed alv- eo ottufo al diibpra , · dentro del quale vi è iìiieitra -quadra con ferrata $ ed in altezza di .palmi cinque incirca fopra di eifa eiìite altra fineitrapiù grande con fua ferrata a gabbia ^ e ricopertala tettarello, con altra fineftra al pa- 1 ri accanto l'angolo , munita da Ferrata dritta , Icon un fineilrìno fotto bislungo. Dall'altra par-
te fu la manca di queita Facciata , paifata la porta , in diitanza uguale all'altra parte, fi ve- de altro principio di fefto tondo murato -, fo- J pra di cui in altezza di palmi fei incirca' efiitc ; unripianuccio, che fa rtiako dalleparti ,for- I mandodue aie di muro, che fanno-eontrafear- •pà a parte di queita Facciata άΐΐ altezza di palmi trenta in circa ; e dette ale vengono ; ■sfinire addoifo il muro andante della mede fi- ma. Efiite fopra il dettò ripianuccio un fìne- ftrino itretto dà ferrata munito , iòpra di cui eel vano delle due ale Q. vede una fineftra gran- ii; Tm.tiu Ν de I '■.'*'■ ■ . . ■ ' ■ ' . ■ -■ " ■
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V
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Del Vaticano. 2ο
inventore delle Lettere Frìgie . Il fanciullo a
pie del medefimo allude al racconto d'Erodo- to , del bambino nudrito fenza che udiiTe mai parlare, che pronunziò da fé una parola Fri- già, che lignificava il pane, Nella quarta efi- ile Memnone anch' egli creduto ritrovatore del- le Lettere Egizie 5 e dietro è il fuo fepolcro con alcuni Uccelli, che fi videro fcappare dal iuorogo, ed ogn'anno volare fopra il detto iuoiepolcro. Nella prima faccia del Terzo Pilaiirò ve-
deli Cecopre J{e d> ditene inventore di diciaiTette Lettere Greche . Ei brandifce dalla definì ma- no un giogo, e due mani, ed a lato un Sati- ro, per denotare ch'ei riduflè al culto civile ìiuoi Popoli, che prima vifluti erano in una brutale fierezza ; e preflò loro introduiTe il ma- trimonio . EfpreOb fi vede nella feconda, F*. mce veftito di porpora , fopra il di cui capo ve- defi fcntto Ρ Alfabeto Fenicio. Nella terza fi torà Cadmo col Drago a piedi, Inventore di ledici Lettere Greche. E nella quarta è. dipinto Imo Tebano con lira fu la detfra, per eiTere fla- to Poeta , ed eccellente Mufico, venendo re- putato delle medefime Lettere Greche Ρ In- ventore. Su la prima faccia del Quarto Pila- ftro Γι fcorge dipinto Tdamede Inventore di quattro Lettere Greche ; egli è riveflito di abi- to militare col Sole, e la Luna, e con una wiie nello Scudo , e molte in aria volanti, per avere il primo dimoifrato che l'EcIiflè è un effetto naturale ; ed aver ricavato dalle Grue Β 3 l'ufo
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20ο tyióva Defcrizknè
de femplice, parimente da fua ferrata munita«
Kel muro della detta controfcarpa , pacatala fineftra, fu la dritta al pari della medefima eiì* ile altra fineftra recinta da ftipiti3ed architrave di travertino icorniciati con fua corrifpettiva ferrata ; fopra della quale nel rimanente della detta controfcarpa vi è un tettarello foftenuto dà tre modelli di legno con iàettoni fotto. Tutte le defcritte fineftre danno lume,all'abita- zione ad Facchino della Cappella Siftina · Ricorre fopra l'indicato tettarello al fine della controfcarpa una fineftra con fefto tondo , da fua ferrata a gabbia munita, contornata da IHpiti 5 ed architrave di travertino icorniciati, la quale dà lume alla prima Stanza della Sa- greftia di Sua Santità ; e paifata la medefima» quafì nel principio dell'altra controfcarpa eli- ite una fineftra ftretta bislunga , che da lume ad un Corridorello . Segue al pari di eifa fopra il fine della fuddetta controfcarpa altra fineftra grande , che dà lume alla Cappella di Moniì- gnor SagriftaΛ contornata da itipiti 5 ed archi- trave di travertino fcorniciati, ed orecchiati j e da ferrata a gabbia recinta . A piombo del- la fopradefcritta Porta, in alto fopra le due ale di muro , che reggono il ripiano dell' ac- cennata Scala 5 eiìfte un rifalto di muro in_> fuora , foftenuto dalla parte accanto il predet* to tettarello da un modiglione di travertino » che chiude , e copre il detto ripiano , con fua fineftra grande nella faccia di detto rifalto quali quadra » recinta da moitr* di travertino j e |
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ì)ét Faticane 2 i fcit
Tuia dritta fegue il branco di Scala per di fuo-
ri, che conduce alla Cappella S.Tio Γ. nell'Ap- partamento della Gallerìa , foilenuto per di- fotto da tre modiglioni di muro, con tetta- relle fopra detto branco, che fa rivolta ad doflb la Facciata dell'ingreflò ; e Ìbpra il mo- diglione di mezzo eiìfte ttn fineftrìno quadro » che dà lume a detto branco. Sopra il tetta- rello del ripiano vedefi una fineftra con iftipì~ ti, ed architrave dì travertino , il tutto feor- niciato , e fua ferrata , al pari della quale re- ità un cordone dì travertino , che fa dado al rimanente della Facciata, Su la manca , e fo- pra detta fineftra a piombo, in altezza di pal- mi fette in circa efifte 'fineftra più grande con- tornata da fuoi ftìpitì s ed architrave di tra- vertino feorniciati, da fua ferrata-munita, con altra fineftra fu la dritta al pari, in tutto , e per tutto iìmile} e tutte tre danno lume ad una Scala che conduce all'abitazione di MonÌìgnor Sagrifta . PaiTate le medefime, fopra il cordo- ne in altezza di palmi otto in circa fu la man- ca rimane una fineftra grande con fefto tondo, e fguincj per dì fuori con una Colonnetta in dentro nella luce dì eifa s che la divìde , for- mando due archetti, ed un tondo in cima , la quale dà lume alla Stanza della Guardarobba della Sagreftia Segreta di Sua Santità . Tra- ' feorfa la detta fineftra , a piombo della gran- de deferitta di fotto nel fine della controicai-- pa fé ne fcorge un altra ibpra del cordone in altezza di palmi fette in circa , contornata da Ν Ζ, fuci
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292 tyma Befcrhhne
fuoi ftipiti , ed architrave di travertino, Ìcojvì
niciati, ed orecchiati, e -da fua rispettiva ferra** ta munita, la quale dà lume ad altra Stanza della Guardarobba della Sagreitia Segreta di Sua Santità; ed in altezza di palmi otto in circa fopra la medefima ricorre il fello , che cuopre una parte di quella Facciata . Accan- to il medefimo fu la dritta , nel corpo di mez- zo della Facciata efiftono quindici modiglioni piccoli di travertino, contornati lifcj, con cor-· doncino fotto iimilmente di travertino , e tet- tarello fopra ; a filo del quale principiando dal primo modiglione iu la manca fino all'undeci. mo fegue fopra una facciateila bianca alta_, palmi venti in circa con due fineilre, recinte da moilra attorno di materiale , -orecchiata dalle parti ; la prima delle quali fu Ja finiilra, dà lume alla Stanza, ove dorme Monfignor Sa·* grilla , e quella fu la delira rimane murata. A livello dell'architrave di effa fi iblleva pie* cola Facciatina con fineilra nel mezzo, la qua- le racchiude un Comodo ; unitamente ad al- tra Facciatina un poco più alta , la quale reila fopra il rimanente de' modiglioni , con fua fineilra, che dà lume alla Cucinetta del det- to Prelato con fuo tettarello fopra , ove in—», dentro vi fi vede un lucernaro , da fua ferrata munito . A filo del rifalto del deicritto muro » fino fopra il tettarello dell' ultima facciatina accanto la bianca ne fegue un pezzo alto di quella , che guarda verfo la Cappella Silìina* e fa rivolta verfo la Cupola di San Pietro · Scgr-
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ψ . ''.Λ,. -.■ . ' ■ !|'iy:
-'tàd Vaticano,. 29 Γ
Scorgonii in detta rivolta dicia (fette faettoni di
materiale, che formano archetti tondi in ck ma, e fopra i medeiìmi eiìiie cordoncino di travertino , fopra di cui vi iòno; tre armi di marmo bianco del Pontefice Siflo IV. ; vale a dire, una nel mezzo, e le altre vicino gl'ani goli , con altro Cordoncino umile, ove vi fo- no quattro vani di fineilre mitiche , che danno, lume ad un corridore Ho , che gira attorno il foffitto dell' accennata Cappella Siflina ; ed, una cimafetta formata da una q;oIa dritta con: intacca , e tetto fopra . S'innalza perdi den- tro fuperiormente a quello tetto altro rifalto* di. muro con cornice fopra, andante .rufticfc, e modiglioni lifcj di travertino. Foia fopra la detta cornice un muro alto palmi dodici in circa 3 che forma frontefpizio acuto ■* altro non· vedendoli nel prospetto verfo la Cupola di S. Pietro ., Nella Facciata verib. quefta Piaz-- zetta. feguono i foliti faettoni di materiale ,, che formano otto archetti , fopra de'quali rir corre Ρ ilkflfo cordone di travertino conaItros fopra ; ed. in qualchediitanza una fìneitra r.u- ftica fimile alle antecedenti : iòpra della qua;*· le efiik l'ilieiTa cimaià con tettarello , Ìbpr& del quale ricorre il medeiìmo muro in dentro i; con là cornice mitica, e modiglioncini,, La parte, che.rifguarda Ponente, eie
I ìndica il termine di quella Piazzetta, viene oc-
cupata prima da un erta cordonata, la quale, conduce al Caiìno della Zecca, al Forno Apo* ftolico,. alla Stalla Grande, de'Cavalli perfer« Ν $ vi*
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294 Vt&wk &eftrhsione
vizio di Sua Santità , ed altri annelfi liti, Sfc
la delira parte però di detta cordonata vi refla un muro, che fa parapetto, nel principio dei quale addoffo il muro della controfcarpa di queft'iiltima defcritta Facciata elille un Porto- ne con fefto tondo , e iguincioni per didentro di cortina : formando fu la imiftra un pilaftro » con pilaftrino fotto di travertino {corniciato, e riquadrato ; entro del quale lì feorge l'Arme del Pontefice orbano Vili* Sopra detto muro y che forma pilaftro, fegue il tetto lungo lino ad* doiTo il muro della controfcarpa , con altro mu- ro fopra di mattonella , che fa fronfelpìzio con Ìlio tetto » Il predetto Portone refta quali in- contro a quello della Sentinella fuperiormente deferitto ; per mezzo di elfo li ha 1* ihgreiiò dalla Strada , che recinge i fondamenti della Bafilica Vaticana ; e ferve per comodo delie Carrozze , che da quella parte vengono in Palazzo. Alle falde della ibprindieata cordonata-*
lì folleva in quella Piazzetta una non men no^ bile» che dilettevole Fontana. Ella è compo·* ila di una vafca grande contornata > e centina- ia con quattro mezzi tondi : formando nelle ugnature di elfi quattro angoli acuti con labro piano fopra , e corpo di detta Vafca centinaio la metà in dentro v e la metà in fuori, che pò- fa fopra uno zoccolo contornato coli' ifteifo contorno della Vafca > il tutto di travertino. Attorno di eifa H vedono ritte in piedi venti Colonnette parimente dì travertino contorna- te» |
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te, e concatenate con telarofoprà di ferro,
ed altro ferro fotto centinaio, che forma pro- filo di cartella inteftata addotto le medefìme · Nel mezzo di detta Vafca fi folle va uno zocco* lo quadro di travertino, fopra del quale vi pò* fa una colonnella graffa contornata a balauftro, la quale foitiene una tazza tonda di diametro palmi fei in circa ; nel di cui mezzo fi folleva altra colonnetta fimile all'antecedente ; con_j> altra tazza di diametro palmi cinque in circa ^ Segue nel mezzo di quefta altra colonnetta , che forma parimente balaufiro , con altra più piccola tazza di diametro palmi tre in circa ^ e dai mezzo di quella terza, ed ultima tazza ne fgorga un'alzata d'acqua, la quale fi folle* va in aria per circa palmi lei , e verfandola_£ nelle due fottopoile Tazze , va a perderli nell7, ìnferior Vafca fuperiormente deferitta · CAPITOLO XV.
Del Talazzetto't ofìa Cafino dellaZem
Pontificia. AFfine di ammirare nel proifimo Palazzet-
. to della Pontificia Zecca il forprendente, ed artificiale Edificio di travagliare l'Oro, Ar- gento , e Rame, metalli foliti impiegarli nel coniar le Monete , mentre quivi con fomma celerità, e più efattezza vengono coniate tut- ta forta di monete , mediante un ordegno KiJÌÌb da impetuofo , e groifo canale d'acqua, opera mirabile deli'ingegnofo penfiere del ce, Ν 4 l?brc
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29tf tyfttòà befcrkhtté
lebre Ca<&. ©io: Lorenzo Bernini, il quale coi*
sante-,, è sì pellegrine iùe produzzioni, fé ve- dere, che in lui folo-il Sommo Facitóre aveva ue'npilri baffi fecoli accumulate quelle doti,.. e qualità , che in mille altri foggetti di iùa_j sfera, aveva in altri tempi diffufe :: eiTéndo egli riufcito Pittore eccellente, Scultore in- comparabile, Architetto,, ed; Ingegnere fen- z^pari: come le tante di già accennate ope- rer nella prefente noitra Delcriziope , e le in- finite altre fparfe per Roma , e nelle- più no-· bHi parti dell'Europa, ne fanno incontrafta- bile teiHmonianza. Fa d?uopo adunque, che nói ci indrizziamo alla già indicata Cordona- ta, e traicendiamo la più montuofa , e fco- ΐφίζ parte, che nel Vaticano Colle efifta .. Ifeticorfo il già defcritto muro , che forma re- cinto al· Cortile della- Faicinara , il quale-,, come fi diiTe , fi prolunga per palmi cento· trenta , fcorgefi un rifàlto* di fodo -muro , che fa facciatina. triangolare., ecf unifce con. un* Cafìho d'irregolare lìruttiira , mentre la di Juft facciata di profpetto, la quale fi eiìende per- lai· lunghezza eli circa'palmi dugento dieci $,.fa vedere, ο che adiverie riprefe fia itato edi- ficato , ο che fecondo- i biiògni occorfi, altre· Stanze , le quali per lo avanti fervivano ad al- tro ufo, eoi medèfimoCafino fiano Hate m-- corporate . Nella faccia- adunque angolare di- proipefcto ricorre al pari della ibmmità del fo- prariferito.muro un'dado di materiale, fopra> ili cui rifiecle un arme, di marmo· del I-onte lìce |
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3>elΎΜ'ιολμ>ν' f97
^Jiejfandrò FU. contornata da due. felloni nV
nuli, ed a piedi di eifa gran lapide di marmo, dafuacornice attorno recinta,incilileggeii la., ieguente Ifcrizione. latina Alexander Vth TonL Max..»
Monetarìam Offieinam in. qua novo artificio Tracìpltis atjim impulfu verfatis mtis} magno tempori-Si operteque compendio "ì^ummì affabre celeriterque fìgnentur, T.ttblìca utUitatì conjìruxlt; Ληηο Sul MDCLJf. -, Ih diftanza di, palmi otto da detta rivoltai di muro , e la iòprihdicata Menzione , falitai una piccola eminenza , che forma padiglione,, trova fi. una porta recinta da fuoi .ftipiti, ed ar- chitrave di travertino,,, la quale ferve: d'ordì-· nano ingreifo a quello Calino ,.> con fineilrellai fepra, il medèfimo: architrave., di fua corri-· ipettiva ferrata munita, e per. eifa in prime?) luogo fi. ha l'adito ad una bislunga itanza , lai quale illuminata reità da due mezzanili fine-»- ftre , da fue ferrate munite, efiiìentl· a delirai fub.ito entrati» chele comunicano.il lume>, e che guardano nella cordonata iòpraddetta », Vien eiTa ricoperta da folaro ordinario,,, ovcl- uella facciata incontro a quella, delL'ingreiTo* icorgeii.piccola porticelia , ed in appreilb, una lungo fuocolare. alto con luoi fornelli,. e.dajfii·, perior cappa ricoperto., con alcune. caldare_>* murate, in fondo, ed una lunga vafea efiiten- te fotto ledette fineilre·, in cui.cadono,, da_^. Κ Sì di«*
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29 8 'Huo'uitDefcnzfone
diveriì cannelli le acque perenni per quoti-
diano ufo dei lavori, che ivi li fanno , ed al- tri fornelli y ed attrezzi al raedeiimo addetti. Per una porta nella finiftra facciata, e vicino all'angolo dell' altra fòpra indicata , s* entra nel grande Stanzone denominato dell'ordegno» di lunghezza palmi feifantatre , e largo palmi quaranta , ricoperto da iòlaro fatto a regolo per Convento , ed illuminato da quattro alte fineitre di fue ramate , e ferrate, munite, cor- riipondenti, comefopra, le quali li comuni- cano il lume. Viene detto Stanzone denomi- nato dell' ordegno a motivo di una ingegnoià Macchina, che a guifa di un Credenzone, che eliiie nel mezzo di elfo tutto icorniciato con llioi pilaiìrini, e riquadri, Frontefpizio , che racchiude l'arme del Pontefice Ale(Tandro VII* il quale iifolleva da terra per ρ a Imi tredici, il eilende nelle fue due principali facciate sì anteriore, che poireriore per palmi diciotto, tì^feiig due rifpettive fiancate per palmi otto j tenendo altresì circondato sì nella parte da- vanti delì'ingreiTo, sì in quella a iiniitra per la lunga tratta di eilb Stanzone da cancellata di legno, affine d'impedire l'appreflaril al me* deiimo, e che niuno fervi'd'imbarazzo a quel·· li, che attorno tal macchina operare devono» Racchinde il detto Credenzone una gran Ruo- ta di legno tutta ferrata con fuofufo , la qua- le internamente vien moiTa da un grande^ fgorgo d'acqua, che cade dall'alto di detta Stanza » incanalata dentro un gran pilaftro di jua-
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Bel Faticata. 299
materiale, e cadendo con impeto iu i dentati
raggi di e fifa per mezzo del ioprindicato fufo dà veloce moto nella parte d'avanti al gran Trafilone, e trafila delle verghe fluiate fopra un ben difpoffo , è retto piana ; e nella parte poiteriore alle ftampe del conio delle Monete, ciò che con una iòmma celerità, ed efattezza viene. in pochi momenti efeguito: onde per mezzo di detto Ordegno il accelera quel lavo- ro in breviffimi illanti, che prima della ilia invenzione, come ildifiTe prodotta dal Cava- lle r Gio: Lorenzo Bernini; ed in altre Caie del·» la Zecca, a forza d'uomini, ο di animali in una giornata appena fi poteva efeguire . Net» la delira facciata entrando in eilò Stanzone » eiifte una porta con fineiìra aperta ibpra l'ar- chitrave , la quale introduce alla gran fucina per ricuocere le Verghe prima, e dopo, che fono paifate per il gran trahìone, e trafila, con un picco! cammino in dìfparte ad ufo di rin- cuocere Toro, ed altri metalli prima di efporli all'incudine ; oltre altre macchine dette Ta- glioli, affine di compire la moneta , eilitenti indetto Stanzone; morze, ed altri attrezzi per il detto travaglio fervibili. Eiìite ia fondo di quello Stanzone una doppia fcala a due_j» branchi, da fùo parapetto di ferro recinta » a cui il afeende per mezzo di tre gradini di tra- vertino ad un ripiano per parte, ove efiite pic- cola porticeUa, che dìd'ingreiTo alla Carbona- ra, luogo ove fi confèrva in gran quantità il carbone per feryxzio delle fucine » Si faglie per Ν 6 mex-
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jo Innova Defcrìztone
l'ufo delle Sentinelle, ed il modo déÌQ fifa
de' Soldati. Nella feconda vien figurato Titta- gota Inventore dell' Υ : Et ila col dito alla boc- ca , in fegno di comandare il Silenzio , ed una Stadera a piedi. Nella terza effigiato fi fcorge Il Poeta Bficarmo con la Maichera icenica , In- ventore di duo. Lettere Grecite. Nella quarta fi vede eipreifo S'imonìde con la lira in mano » perchè le aggiunfe Ρ ottava corda, e fu pari- mente Inventore dì altre quattro lettere Gre- che . Nella prima facciata ad Quinto Pilaftro rimane effigiata *Nicoftrata Carmcnta Madre di Evandro, che fi pretende efiere fiata inventa- le dell'Alfabeto Latino. Nella feconda vie» rapprefèntato il detto Re Evandro inventore di alcune lettere notate iòpra il iùo capo ♦ Nella terza fcorgefi dipinto Claudio Imperadore , che ritrovò tre lettere. Nella quarta refla delinea- to Damarato Corintio con V Alfabeto Etraico * PaiTando al Serto Pilailro , nella di lui prima facciata fi rimira effigiato rifila Veicovo de* Goti* che inventò le lettere, di cui fi fervi quella Nazione . Nella feconda è rapprefènta- to 5. Gioì Grifo/imo autore del* Alfabeto Ar- meno. Nella terza vedefi S. Girolamo , come inventore delle lettere Illiriche . Nella quarta fcorgefi S·. Cirillo Veicovo de3 Schiavoni inven- tore di altre lettere Illiriche „ Finalaiente nella faccia di mezzo dell' ultimo Pilaftro congiunta con gl'archi, vedefi eijpreflò il TSlpfiroDmn %e* dentore, come Maeitro di tutti i Maeftri, e 1* Autore della Cekfte Dottrina * In m libro |
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^oo ®{Η@0 &eftrìzione~
mezzo^de^fopra riferiti branchi compoiK drot*
to gradini l'uno, ad altro più ipaziofo ripiano,, il quale dì il patto a-vano di porta con tre gra- dini!, la quale introduce ad;un piccolo Corri- dore-, da volta a botte ricoperto, lungo ρal- ftt|ventinove , e largo palmi nove e-mezzo, ove a ilniilra evvi una porta con firieiìra ìbpra l'architrave> da fua ferrata munita, la quale ttifei kro ingreifo a· qu ella ρ arte della Cordonan- te^ predetta ?r ed a1 mano delira-icorgeli altra porticella con piccola fineitra ibpra^, da con- ih» il ferrata munita, la quale-dà l'adito a d* urirpiccolo St-anziolino, ove.ii ripone ogni Ìòp- ta&di moneta *.;■■" Incontro alla prima dèfcri'tta porta tCiSter
altra-coniimile con, alcuni gradini, per cui ili paiTa a d. altro Stanzone denomin ato-l'Eiirà ζ lo- ng-delia moneta »4 Eg|i è ri coperto da voltai ■ a lunette, Ìòftenut-a nel mezzo da due pilauViy <fi|"è'di lunghezza palmi-quarantottoy e pala- tili quarantadue di1 larghezza , con due fineftre ajSmllra , premunite come le fòpra defcritie5 c£e le.comi-mkano dalla parte della Cordo·* nata il lume . Se riikiote là» meraviglia-de7 rp- {guardanti ilprimo già^eicritto, perchè rac- chiude, il riferito grande Ordegno-; quello fe- condo moltopiù ne aecrefee Io ikrpore per quel tanto, chej di forprendenre in* eflfo liritrova Τ J'una è una macchina di metallo collocata nel· pavimento; l'altra una bilancia efattiffimaV che qualunque picciolMìnìo grano- di pefo ne» addita ν A uni-lira- entrando in eflo trovali ad« |
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*BèV praticami.. '" jo*
efcffo: il muro un Credenzone , da ΤιιοΓ crt'itallii
munito-, denominatola Buifoia, entro del qua- le eMe ìm bilancia per i Saggi, con fuo for- nello accanto, il tutto fatto fare dal Pontefice: ^lejfandrò FU. Quafi incontro a queito, ad- dotto; ìl primo de' due ptlaiiri- difopra accen- nati , eiìite altro più nobile Credenzone, di noce * con riquadri icorniciati, il quale nella parte Tuperiore racchiude la foprac.cennata_j? efattiiTima bilancia, con Tornino, artifizio tra- vagliata di un finiifimo acciaio, e fue fcudel- le di rame fofpefa in aria , e dalla Tua afta pendente con -matrici di giuftiiimii peii, & quale ferve per pelare l'oro.,, e l'argento nelr là confegna , che fé ne fa al Miniftro per fa- Bricarne 1? ordinata moneta ; e da quello nell·*" eitrazione Te ne fa; la doyerofa confegna? kl Principe - Viene aceuratiiTimamente confer- mata la predetta "Bilancia entro una cnftodia, di pelle roifa, fatta a guifa di Padiglione, la, quale il alza , e il abbaila cohmezzo di a leno- ni piccoli arganetti·, eifendo il detto Creden- zone parimente in iìmil guifa-: nell'-interno fa*·· derato ,. efue tendine dtTetanell'anterior parr- te, a fine dreonfervarla dalla menoma; pioli vere, la quale ne poteife impedire il di lei. efattiifimo movimento .- IncontroIaTeconda_j fineilra li iòlleva dal pavimento la induilrioi죫 lima macchina difopra indicata . Un piano di marmo disfigura efagona con apertura a deitnr. di un gradino ,. il quale ferve di fedile a quello* che afliite ai C©nio.> le ferve di piantato . EH*
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§ SÉ ftyovj &efmzhm
Ella e gettata tutta in bronzo con finale ad ai®
di volta, e eimafa riquadrata da faicie tutte icorniciate, e vuota nel mezzo, óve li collo- cano le fiampe : piantando per due lati iòpra un plinto di metallo ; la di cui larghezza fi éftende a palmi due e mezzo , e l'altezza fi fbl- leva per palmi fei e mezzo. In ciaicheduna delle di lei quattro Facciate viene rifaltata da alcune armi in baflbrilievo s e riipettive fotto- poiie Ifcrizioni. In quella di proipetto feor- gefi l'Arme del Pontefice Clemente MI*, con h feguente Iscrizione Clemens XII. Τ, Μ.
ex are /alido ' fingi }ιφ , '*Λη. Chrìfli 1730.
Neil' oppofta parte eilfte iimilmente l\Arme_> del iòpralodato Pontefice % fotto della quale & legge \Auro , & .Argenta
^tffabre fìgnando ,
Vom» lAn.VI.
Dalla deffra parte icorgeii l'Arme di Moni?-
gnor Caiòni, Prefidente di quel tempo della
Pontificia Zecca , con la qui da baffo libazione
Tslicolaw Cafonm
Camera ^poflolka Clerkm
Monetar. Twfefòus
faciendam curavitr
Dalla dicontro parte finalmente fi vede quella dell'Enio Signor Cardinale Annibale Albani con la ibttopofia Ifcrizìone |
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Bel Fatìcam * 30g
'Mjpfàis, & Uuttorìtate
vtnnìbalis Cardinalis ^Albani - Epifcopi Sabìnenps 5. R. E, Camerata La predetta macchina è altresì ornata di Ma« fcheroncini, Cimafette , fronteipizioli, e Car- telline 5 vedendoli altresì nel di lei centro tra- forata dalla ilupenda vite a fpina quadra ri-» cavata tutta d'un pezzo in grettezza, e lar- ghezza d'un oncia , con la madre vite com- prefa in detta macchina . Termina l'enuncia- ta vite parimente di metallo nella fommità con un ornamento fatto ad ufo di Capitello j nel dì cui primo quadro di cinque oncie entra- no per alcuni occhi le due ilanghe di ferro lun* glie palmi diciaflette l'una , nelle dì cui telia- te vi fi aggiungono quattro peii di piombo per facilitarne la tratta,. Le Molle di acciaio, che la follevano , fono efattiffime , e fortiffime ; e con tale impeto, ed elaiticità efife agifcono, che l'impeto della tratta delle fopriiidicate_j» ilanghe farebbe capace a far cader morto chiunque fi lia , che inavvertentemente ne ri- ceve iTe il colpo in qualunque parte del fuo cor- po . Francefco Giardini fu il Fonditore di cosi mirabil Macchina , vero oggetto dello ftupore . de' Riguardanti, la quale agifce con la velo- cità la più forprendente , che idear un fi poiTa. Neil* angolo di quefto Stanzone al lato di eifa Macchina efiite altro Credenzone , ove nei fuoi ipartimenti vengono con lòmma diligenza diipoik, e capufcrvate le innumerabili Stampe, ο fi&-
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33>4 Ήΐίονχ Detenzione
ο .iìano Con/' di tutta forta di monete, efie quivi
fi travagliano. Dalla delira parte d'una porta, che in fondo di queiia itanza efiite, feorgefi entro dì caifa il Fornello da Campagna per fare gl'aifaggi in qualunque luogo , che occorra, sì delle miniere . come de'metalli convenevoli per la Zecca . In altro Credenzone dalla fini- ifra parte della predetta fi conferva la Rilancia di lìrapazzo . Neil' angolo in fondo della fac- ciata delira per una porta di fello tondo , ialiti dodici gradini di travertino, fi. pa.fa ad una lungi ihnza a tetto , illuminata da due fineflrc alte da lue ferrate munite elidenti nella faccia ta incontro quella dell'ingreifo , due altre d, iìanco a finiilra , ed una a deiira . Efiitono in eifa diverfi Cammini, Fornelli, e Vafche, a fine di formare le Verghe d'Argento, che_j quivi fi iquaglia , e rincuoce per ufo.della mo- neta bianca . A deiira· fconjeil la grande Stu- fa , ove fi pongono ad afeiugare le Staffe per i Getti dello ile :fo Metallo. Per la fopraccen- nata Porta elidente, nella metà della facciata-^ àtì fuperior deferitto Stanzone dell'Eilrazione, incontro quella deil'ingreifo , contornata anche eifa con fello tondo, fi paifa ad una fcala coni·* polla di due brandii con iùoi ripiani, per mez- zo della quale fi faglie ad una fuperiore ilanza a tetto,illuminata da una· fineilra alta nella par- te dritta della facciata, finiilra , ed altra d'in- ferior grandezza nell'angolo di eifa. Quivi fòtto l'ultima delle dette fineilre incontrai! col- locata nei di tei pavimento.: altra più piccola^, Mac-
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' 'Bel tattcam. %*$
Macchina tutta di metallo comporta, dell' al-
tezza di palmi quattro e mezzo, e larga par- mi due e mezzo, la quale ferve per coniare le Monete sì d'oro , che d'argento d'inferiore e più piccola mole , come farebbero i mezzi Zecchini, Quartini, mezzipavoli, e quarti di pavolo, che giornalmente abbifognano . La medeilma Macchina non è punto inferiore eir·* ca la bruttura , gì' ornamenti d'Armi, Ifcri- zioni, riquadri, rabefchi, edogn'altro dellas fuperior defcritta j e tutto ciò, che in quella ammirammo, in queila è in più piccolo con_> fomma maeftrìa compendiato : non eflfendo al- la prima in veran conto inferiore circa l'atti- vità delle fue elamiche Molle , né circa la per· fezzione della di lei efattiifima Spina, la qua- le in tutte le fue parti mirabilmente le corrì- fponde . Al lato di eifa efiite altra ingegnofa Trafila a mano, compofta di diverfe ruote dì- legno , e della quale fi fa ufo iòltanto , quan- do quella di già defcritta, e nioifa dall'acqua * non è in itato di fervire -. Rivolgendo da quella parte Γ ηοίϊπ pam*
alla prima Stanza , ed alla porticella fuperior* mente indicata-, la quale eiifte nell'angolo della Facciata incontro quella deiringretfo ; ella ci dà l'adito aduna Scala a lumaca co» corno pieno, tutta di travertino, comporta di trenta gradini ; e falendo dodici gradmi per una piccola porta il ha l'ingretfo alla Stanza della Fonderìa dell' oro , la quale illuminata scila, da tre. fine lire, eoa fooi Cammini,. For- nelli ι |
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$o6 ^uovd fìefcrìzióne
udii s Vafche, e Fontane per il medefimo ufo.
Saliti altri quindici gradini per altra porta con fuoi fiipiti, ed architrave di travertino, il paf- ùl ad una Stanza bislunga illuminata da tre lineare di faccia con altra di contro, nel!a_j quale efiiìono lunghi banchi, e quantità di ta- gliolij i quali ièrvono per aggiuntare le monete d'argento. Saliti altri fette gradini di materia- le-, termina la detta Scala a Lumaca; e per via d'altra coniìmile di legno,il faglie ad un foifit- to, e alla fuperior loggia coperta . Scefi per- tanto quattordici gradini,/! entra in altra Stan- za illuminata da due finente, la quale ferve per ufo del Tornitore delia Zecca, con fuoi tor- li; ι ed attrezzi; e nella di lui delira facciata cfiile porticella baifa , la quale dà l'ingreifo ad un lungo Corridorello, illuminato da fuoi Lucernar/, della larghezza di palmi tre , per cui fi paifa al gran Canale , ο ila Condotto d'acqua, che con impetuofo igorgo va a cade* re nell'interno pilo della Stanza dei grand'Or- degno iuperiormente defcritto. Da queiPulti* ma Stanza il paifa ad altre tre piccole Stanze tramezzate da tramezzi dì legname, le quali iervono per i Lavoranti della Zecca ; e quelle quattro flanze efiitono iòpra il grande Stanzo- ne dell' Ordegno . Per mezzo d'una Scaletta di legno con lùo parapetto iimile, fi ha il paf« fo per vìa d'un lungo Corridore a fofiìtto ad altra piccola ilanza iòlarata a regolo per Con- vento , illuminata da una finefira nella fini/ira. facciata efiiìente, in cui ς&ίΐοηο alcuni ban- chi |
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Del Vaticane. 30 f
éiì, ed otto Tagiioli 5 quali fervono per ag-
giullare le monete d'oro , e ridurle al ilio do- verofo pefo. Scendendo da quella parte alla foprindicata Stanza del Tornitore , fi paflfa al detto Corridore a Ìòflìtto, ove icefi alcuni gra·* dini li ha l'adito ad altre fei llanze abitabili con fua Cucina elìilenti in due piani, quali fervono per ulò del Cuilode della Pontificia Zecca: Colicene il detto Palazzetto , ο fia^t Calino, è comporto di venti llanze , non com- prefi quattro Corridori, uno Stanzino } la Cu-i cina, Loggia 5 e due grandi foffitti. CAPITOLO XVI.
Del Form *Apoflolha , ed altre annejfc
Fabbriche. TRafcorfi pochi palmi dal fopradeferitto
Palazzetto delia Zecca s e l'ultima por* ticella al medefimo fpettante , in falendo la Cordonata , la quale al Forno in dritta linea ne guida, s'incontra un rifalto di muro, il qua- le , fporgendo in fuori per circa palmi trenta , e facendo rivolta dritta per il tratto di palmi cinquantacinque, ferve di follegno ad uno ipiazzo felciato efiltente a pie di due porte, ad ufo di Rimeife » che ivi fi feorgono. La prima di effe prolfima all'orlo del detto muro ad ampia Stalla di dodici Polli, per ufo de' Muli di Palazzo ; e la feconda ad altra Stalla di fei Polli foltanto capace per il det- to ulò vien deilinata . Trafcorfa queil' ulti- ma* |
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go$ %i4ova Defcrizione
ma , trovai! una Scaletta addoifó il muro con
parapetto di legna, che conduce ad un mi- gnano parimente di legno , per cui fi ha l'adi- to a quattro llanze fuperiori, ed eilltenti in due diverfi piani per ufo de' Mulattieri, e_? Garzoni della Stalla Pontificia . Segue ac- canto la riferita Scaletta altra porta , la qua- le introduce in altra confimile Stalla capace di fedìci Polli per il foprariferito ufo . Prof- fima a quella fcorgeii una Scala di materiale, con fuo parapetto limile , sì dall' una parte , che dall' altra , la quale dividendoli in due bracci fiancheggiati dalla parte dì ftrada da fuoi parapetti di materiale; quello a delira falettdo conduce a due flange effitenti nel pri- mo piano, e cinque nel fecondo ; l'altro a ma- no Infiltra ne dà Tingreifo ad altre tre llanze finiate nel primo Piano , e tre altre nel fecon- do per fervizio del Primo, e Secondo Coc- chiere della Muta Nobile di Sua Santità *. Se- gue altra Porta confimile, che ad una Stalla di lei polli ne dà l'ingreifo ; indi incontrali porta quadra , che introduce alla Sellarla , ove li confermano e Stanghe , e Lettighe per fervizio di Palazzo ; ed in fpecie quella , in cui li conducono dopo la lor morte i Pontefici nel traiporto , che lì fa de' loro Cadaveri dai Quirinale alla Cappella Siftina nel Vaticano, indi alla Bafilica di S. Pietro . In appreifo ne viene una piccola Scaletta , che fporge in fuo- ri, compoila di nove gradini, la quale per via di particella al lommo di e (fa efiftente, dà l'adi-
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bel Vatmnè* %ù§
l'adito ad una ftanza con due fomtti ai di Cor
pra praticabili * Afcefi pertanto dodici cordoni, e laicia-
to a finiitra il montuofo Calle , e Strada , che ne guida agi'Orti della Reverendi Fabbrica di S. Pietro , e della Reverenda C mera A pò* ftolica, come altresì ai Fienili di Palazzo, ci fi prefenta piccol Portichetto con tetto fo~ pra, da due pilaitri di materiale foitenuto > per mezzo di cui fi ha PingreiTo al Forno Pon·· tifìcio tanto decantato per la fquifitezza , ed ottima qualità άζ\ Pane , che ivi fi manipola, e fi cuoce , la -quale dipende ibltanto da una vena particolare d'acqua di S.Damafo, di cui fi fervono per impaftarlp : e che quantunque ila ftata traiportata Γ acqua , e farina quivi macinata ed al Quirinale, ed in altre partì di Roma , ed ufate molte altre precauzioni, non è riufeito il detto pane di quella perfezio- ne , e guito di quello , che ne] Vaticano fi cuoce : onde convien dire , che l'aria iiteifa molto vi contribuiica . Quella porzione di Fabbrica, vaila ugualmente", che comoda , in così eminente iito collocata , con altri Ac- ceiTorj, quali iòno Io Stallone per i Cavalli si delle Mute Pontificie , che da Sella , e per al» tri ufi ; la Mola , ο ila Molino, ove quotidia- namente fi macina non piccola quantità di Grano ; la gran Sellarla ; ed il Lavatore ai Palazzo, tutti nella medefima compreii ; non la credo fpregievole della curiofità de* miei Foraiìieri : ο almeno facendo eifa porzione di sì
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Del Faticano. 31
di* eflb tiene in mano fi rimira icritta la prima,
é Γ ultima lettera dell* Alfabeto Greco, allu- dendo alle parole dell'ApocaliiTe — Ego iùm alpha & omega — . Onde conforme di iòpra é fiato accennato, cominciando gì' Inventori delle Lettere dal primo diciamo, terminano nel fecondo Sciamo il quale è Crìjio noflro Signore . Nelle due facciate laterali di quello medeiìmo Pilaftro, da un lato viene effigiato Π Pontefice S. Siheflro 3 e dall' altro /'Imperadore Coflant'ma, il Grande. Numeranii in quella prima Stanza quaran-
taièi Credenzoni dell' altezza di palmi otto, tutti fcorniciati, e riquadrati, verniciati a co- lor di perla , e dorati nelle ricettive loro Icor- niciature, come altresì da alcuni feitoni di fio- ri , e lumeggiati ad oro , nelli ipecchi de' me- deiìmi j in vece óqIIq armi di diverii Pontefici, che per lo addietro in eifi efiilevano. Sono i detti Credenzoni, ο Armadj collocati addoifo le laterali pareti, e cingono da ogni parte i fo~ pra deicritti lèi pilaftri, ove Ìi conièrvano rac- chiuii rariifimi antichi Manuicritti Greci, La- tini , Tedefchi, ed Italiani : oltre quantità di Libri Cineil donati dal Tadre Glohet Geiìnta ad Innocenzìo XI, racchiuii in un Armadio elìcen- te addoffo il quintoPilafìro: irai quali degni iòno d'eflfer coniìderati, il Tapiro} ο Ha Scor- za d'albero , dove fì icriveva negì' antichi iè- coli. Un Libro manufcritto, e fòttofcritto di proprio carattere da Enrico Vili. Re d'Inghil- terra , il quale tratta deSacrumentìs dalmede- B 4 fiino
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Iio ftyewA Defcriz'wtte
sì vailo Palazzo 5 quantunque non vi fi fcor-
ghino né pitture , né fcolture , ο ilmetrla nel- le Stanze che la compongono, mi reputai in dovere dì farne della medefima un uguale , ed «fatto ragionamento . Comprende il Forno Pontificio tre divertì , ed appartati Forni ; l'uno chiamafi Forno Segreto , in cui fi cuoce ogni dì il pane , che comunemente chia- mai! Papalino, ed è quello, che fervir deve in particolare per la bocca del Sovrano » Vien de- nominato il fecondo Forno Comune, ed in quello giornalmente fi cuoce il pane , che vien desinato per ufo di porzione alla numeroia_j Famiglia Pontificia, e che traiportato viene dalli Sportaroli a venderli anche per la Città, denominato pane baffo diparte : come altresì il pane , che ogni Settimana in abbondante copia fi difpenfa dalla Pontificia Munificenza alle milerabili Famiglie di Ruma. Il terzo Forno fi chiama del Poifefiò, ed il medeiìmo ferve per cuocervi tutta quella abbondante^ quantità di pane, che ogni Pontefice fa di- fpenfare nel giorno del folenne Pofifetfò a tutto il Popolo di Roma : e quando anche il Forno Comune non è fufficiente a cuocere tutto il pane di Porzione , e di Elemofina , come fi è detto di fopra , per fupplimento fi fa ufo di quelto terzo Forno. Fu lèmpre inveterato} f collante ufo fino da i primi Santi Pontefici il difpen&re larghe Elemofine ai Poveri, sì del- la Città, che di tutto l'Univerfo , i quali in queita Dominante concorrono a venerare-* i tuo-
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De! Faticane. gir
i Luoghi Santi» ed in fpecie il Sepolcro del
Prencipe degPApoitoli, come altresì di trat- tare quotidianamente a lauta Menfa Xredeci Pellegrini d' Oltramontane Nazioni . A tal propoiìto il Torrìgìo nelle fue Grotte Vatica- ne, facendo menzione sì dell'una, che dell'al- tra EJemoiina , come dì fatto proprio , cosi ne parla Varie Seconda pag.2^1* ,, Tal Limo» 9, fina il diitribuiva vicino alla Chiefa di s, S. Maria a Campo Santo fin dal tempo di „ Taolo HI. » come ho trovato ne' libri del-· „ la Computiiìerla del Palazzo Apoitolico „ in un libro dell'anno 1549., c^€ Pero f" « chiamata la Limofina di Campo Santo : ,i e cosi è chiamata in tutti i libri di détta ,. Compiitiiterìa da me Ietti adì 18. di Mar- 5» zo iè$2. E' ben vero , che il numero de* ,» Poveri, a' quali fi dava dal Pontefice tal „ limoiina , non era cosi copiofo ,-come ora, « perchè in un libro dell'anno 1566. ìeggefi: 3» Elemofina del Venerdì in Campo Santo fu ,, ridotta ad un dì per bocche cinquantafei, j, la dove ora arriva il numero alle Centina- 5, ra , e Migliaia ..*. La limoiina anco del Ϊ» pranzo d'ogni giorno delli Tredici Poveri 1} è mera carità, e liberalità del Pontefice ; ?, e fé ne fa menzione ne' libri della Compu- ii tiiìerìa Apoitolica da me letti : e facevafi jì già tal pranzo in una cafa contigua a Cam-· 5, pò Santo, come luogo allora opportuno... »> Ma Noiìro Signore ha trasferito per mag- ie gior decoro della Sede Apoilolica tali li- „ mo-
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3*2 tyuwd 'Bèfcrhhntf
5, moiine nel Palazzo Apoitolico ,"dove ί!
9ì cominciò a difpenfarle nel 1629. a di g.dì 3> Settembre in Lunedì, eifendo io allora De- si putato da Sua Beatìtudiue ad effa diftri- -, buzione di pane, e vino nel Lunedì, e^? s, e Venerdì, ed alla benedizione della Ta- 5, vola di detti Tredici Poveri Foraiiieri , 3, e particolarmente Oltramontani , effendo s, Maeltro di Cafa di Noftro Signore Monii- « gnore Faullo Poli, il -quale a tutti li Po* 55 veri delli Rioni di Roma aifegnando que- 59 ita limofina fa dare una Cedola ftaitìpata ,5 con l'arme di Sua Santità , e poi fottofcrit- 33 ta di iua propria mano, ed è di queito te* « nore : Limofina che la Santità di Noftro ν Signore Orbano Fili, fa dìitribuire a Po~ 5, veri nel Palazzo di S. Pietro in Vaticano* *» li Rmo Monfignore Μ altro di Cafa della 3, Santità di N. Signore intefo il bifogno νο- υ, itro vi ha provillo di quello ajuto, che vi „ fi darà per quattro Meli venendo , ο man** ,, dando il Venerdì con la predente Cedola.^ ?) a laude d'Iddio. Dal detto Palazzo a dì s, primo di Settembre 1629. Faultus Polus s, Magi/ter Domus. DelPiileilb tenore è la 9, Cedola del Lunedi ; e così ogni quattro a, meli fi va variando a diveriì Rioni : Onde 5, vedefi in tali giorni un numero grandi {fimo „ di poveri Uomini , Donne , e Fanciulli » 9, che in detto Palazzo prendono tal carità ,, distribuita daMiniltri di Sua Beatitudine , ;, come anco ogni giorno Tredici Foreitieri, (ai qua-
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v t)el Patitane * 31 ς
(ai quali in oggi il difpenfano altresì duc_#
Agnus Dei dopo il pranzo) , ed in fpecie, co- >, me -li è detto, Oltramontani, i quali effendo ,5 trattati lautamente , non fi puoi dire qu-an- „ to lodino la MaeiB. Divina, e la iplendi- y, dezza del Pontefice Romano... „ In oggi invece dd^Vino fi dìipeniano quattro pavaii a teita ogni m^fe in -danaro contante ; ed mi tale officio è pattato nelle mani di Mo»fi%m& Elemofìmere dì Sua Santità in vece di Μο?φ- piore Maeflro di Cafa, come fi praticava -pe* Io addietro. E' tempo ora-mai, che da tal lunga -di-
greiTione all' intraprefo -Forno facciamo pa£- faggio . Per una .porta ben ampia in fondo al lòpradefcritto Portichetto fi paiTa aduna yafta ftanza denominata dello Spaccio eoa luoi banchi, Scanzle, ed altri mobili per ufo Gel Pane, che ivi fi cuilodiice . Ella ha -tre Porte, -due negli angoli deliri, edunafokan- te in quello finiftro da capo . Paflando ade- rirà dell'ingreifo per la prima porta fi ha l'adi- to ad una grande Stanza folarata , in cui fi amura la Sejnbola, con fuoi Galloni per il detto effetto neceOarj. A deflra d'i queitaper via d'altra porta fcefo un gradino fi paifa ad altro Stanzone , ove confervanfi -le Falcine e per ciò detto il Fafcinaro ; ìndi ne fegue ai tro Stanzone fimile divifo da un tramezzo di tavole , fervendo la prima divifione di palfo ; per i Garzo·
* tornan , ed alto al precitato fermio ad- |
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3 ú 4 tytovd Deftrkhne
detti. Scendendo inoltre una cordonatela di
fei cordoni comporta , ii paifa nella itanza del Forno Segreto Pontificio con fua Vafca , ed acqua perenne di 5". Damafo $ e dietro al det- to Forno efiite da una parte la fua Stufa fre- fca , e dall'altra la Stufa calda , e due Stan- zini accanto per fervizio di quei, che in det« to Forno quotidianamente vengono impiegati; ed accanto il detto Forno nell'angolo della fac* ciata dicontro a quella dell' ingreOfo ? eiille altra porta , la -quale in un piccolo Cortilet- to feoperto ne introduce . La precitata ftanza, ove efiite l'anzidetto Forno , illuminata viene da due fineilre di fue ferrate munite. Per l'altra porta, che, come di fopra fu
enunciato , efiite nel fecondo angolo deliro in fondo, per via d'otto gradini fi faglie ad al- tra ampia Stanza , nella di cui facciata incon- tro , icorgefl il Forno Comune , ed in quella a delira à altro detto del PoifefTo , fotto il di cui bancone vedefi collocata un Arme di mar- mo del Pontefice -dleffandro Vi, ; e 1' uno, e l'altro all'interno fono di diametro palmi di- ciotto : contandoli in eifi quaranta pezzi ai iuolo per coperta , oltre le giunte : ed ap- preiTo de' medeiimi eiìitono le fue Stufe cal- de , e freiche , con uno Stanzino accanto per dormire in fervizio de' Garzoni Pomari detti- nato . A finiitra di quella ftanza , e profuma alla Scaletta , per cui in effa giungemmo , in- contrai! altra porta, per mezzo della quale fi ha l'ingreifo ad un Cortile lcoperto di forma |
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Bel Vaticane * l * $
quadrilunga, che ha di eflenfione circa pal-
mi quaranta , e cinquantatre di lunghezza: ove efiftono le Fafeine , il quale per via d'un Entrane ferrato in fondo corrifponde neila_j ftrada della Mola, « che porta ai Fienili -di Palazzo. Ritornati di nuovo nella fopraddetta
ftanza dello Spaccio, per una porta , che , co- me fi diife fuperiormente , efifte nell' angolo finiftro di eifa , fi paifa ad una ftanza folarata ad ufo di Refettorio de' Padroni Fornari , e Miniftri, illuminata da una fineflra , che cor- rifponde verfo la Strada ; e nella dicontro fac- ciata per altra piccola porta , fcefo un gra- dino i fi perviene nel fopraddetto Entrone , ove nella dìcontro facciata efifte porta, per cui, faliti due gradini, fi paifa ad una Cuci* na , con fuo focolare, Cappa, fornelli , e_* V'esca d'acqua perenne ; e- finalmente ad uno ilanzino contiguo. Ritorcendo il nofiro cam- mino al fuperior deicritto Portico, e falita piccola Cordonata, nella parte delira efiiten» te, compoita di diciannove Cordoni fi faglie ad una gran porta ad ufo di Rime fifa , per cui fi paifa ad ampio ftanzone folarato ad ufo di Farinaro per il Pane Papalino , che prende lu- me da due fìnefire , da fue ferrate munite , e corrifpondenti verfo ìl Giardino. Per una por- ta in fondo di eifo , faliti due gradini, s'en- tra nel Sembolaro, formato da tre ftanze, ed - una in mezzo , ove dormono i Garzoni For- nari. Saliti da quella parte altri due gradini » Ο $ fipa£
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316 l^ficva Beftrkioné
fi paifa ad altroCamerone , ove efiilono di«
verii Frulloni per fetacciarvi la farina , con altra Manza Ivi anneiTa , ove parimente dor- mono i detti Garzoni Fornari. Per altra porta con feilo tondo , fi paifa a due ampie ihnze * la prima folarata di lunghezza palmi cento cinquanta-cinque , e larga palmi trentacinque, illuminata da duefrnefire in fondo, corrifpon- denti verib il Giardino Bofcareccio , e da tre altre firn ili nella facciata incontro a quella-» dell',ingreffo , corriipondenti verib il Cortile della Mola ; e la feconda di circa palmi du- gentò feifantafei di lunghezza , ed uguale larghezza ad ufo di faicinaro, ove fi confer- vano le legna da ardere per i fopradetti For- ni , illuminata anch'erta da confìmili Fineitre, e ricoperta da tetto a due pendenze foilenuto da ilie incavallature. Efiile nel principio di eifa a finihra una porta, che Uà in cima ad una Cordonata comporta di ventifette Cordo- ni , per cui fagliono i Cavalli carichi di fac- chi di farina per Scaricarli in detto Farinaro. Incontro la medeiìma porta fcorgefi altra Sca* letta di materiale , -che fa rivolta , e pervia di piccola porticella fi ha l'ingreiTo a due pic- cole ftanze ad ufo di Computiiferìa del Forno, a due ibffitti 5 e ad una Loggia fcoperta ai di fopra. * Ritornati pertanto nella prima fuperior-
mente indicata itanza , ad ufo di Fafcinaro deifinata , a finiftra di ella fi paifa ad altra ilansa a tetto s con due finefire ferrate da gra- te |
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Del Vaticano*. 317
te dì legno, corrifpondejiti verfo la Strada^
a cordonata ; e indi ad altre fette ftanze eii- ftenti nell·'ifteflò piano per fervizio de'Mini- ftri, ed altre Perfone. al detto Forno addette., ed una Scaletta , la quale feende da bailo nel- la Cucina de' Padroni fuperiormente deferit- ta. Sonovi al di fopra di dette fette ifanze_> molti foffitti morti di verun uiò, i quali fól- tantofervono per riparo dell'aria a tetto di dette fette flanze abitabili. Coiicchè nel For- no Pontificio numerami trentatre itanze, quat- tro ilanzini y nove foffitti, due Cortiletti, ed una Loggia feoperta > non comprefovi tre_j>. Cantine , e due Grotte., Rivolgendo da quella parte inoftripafE
alla fuperior deferitta Cordonata , per cui fa- gliono i Cavalli caridii al Farinaio 5. efeefa la niedeilma , trov-afi a pie di eiTa a delira una porta con fello tondo, per via della quale fi ha. Γ ingreffo. ad una lunga fianza folarata,, con beveratori lunghi nella facciata dicontro, e fìie chiavi d'acqua, fopra de' quali eiìile incalvata nel muro un arme di marmo del iontefice Taolo F.\ e nella facciata delPin- greflfo efilbno fpazioil caiToni murati per con* Servarvi la biada, ed effa fianza viene illu- minata da due fineilre munite di ferrate , e corrifpondenti verfo la ilrada , che conduce, come altra volta fi è detto, alla Mola , e Fie- n,« · In mezzo a detti Canoni, pervia d'una Poita , fc.eft fei agiati Cordoni fi ha Pingref- 10 ™ una Staila di.dieci polli, fervendo eiTa 0 l per
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•gif, ftywA He finzione
peri Cavalli da fella , che al fèrvizio Ponti-
ficio vi fi trattengono . A delira falendoii pie-* col padiglione di felci s' entra per un ampia porta ad una Stalla di lunghezza circa palmi «lugerito venticinque , e larga palmi trentacm* «[uè , con venticinque spoiti per parte , e quat* •frfo palchetti iuperiori per fèrvizio de'Gar- zoni di Stalla, illuminata da fei fineitre pei parte, e dm m fondo , con altro iito pari- mente capace di fette pofti per trattenervi altri Cavalli da fella , ed altro Stanzino pef il Maneicalco 5 con porta in fondo, che mette nel Giardino Boicareccio per fcarico dello iìabbio * Detto Stallone ferve per cuilodim i Cavalli delie Mute Nobili Pontificie, e di altre fue rifpettive Carrozze di leguito * Facendo di qua ritorno alla fopraindka-
ta Cordonata , quafi incontro alla medefima feorgeiì unafcaletta dì materiale, che fporge infuori a due branchi ioilenuta,vichio al Por* tone della fopeadeferitta Stalla, da un pìlafero di materiale ; e per la detta Scala a delira & paflfa a numero fei ftanze divife da tramezzi di tavole , che riiiedono fopra la ftanza de CaiToni della Biada, e BeveratorUbprade- fcritti ; in una delle quali efiftono fei alti Cre- denzoni da rìporvi i finimenti Nobili » ad uio di Sellarla 4 e dal branco a finita fi palla ad altre tre flanze per ufo del Baccalare , ο «a Miniilro desinato alla diiìribuzione della Bia- da, ed oglio perfervizio della Stalla ion- tiiicia. -^, |
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Del Vaticano . 319
Da quella Abitazione fcendendo alla di
già fòpraccennata Strada fterrata, la quale-? con tortuofo giro coileggìa l'Orto della Rev. Fabbrica di S. Pietro , per il tratto di circa cento quarantacinque palmi ; nella rivolta che fa la facciata , dove riferifcono le iirreitre àzb le abitazioni, s'incontra un Portone con Te- ilo tondo , nel di Cui Entrane fcorgeii la gran- de Stadera per il peib delle Sacca, sì di Gru « no,.che di Farina ; e per un arco aperto in fondo di èìTo iljia l'adito ad un bislungo Cortile detto comunemente della Mola , ο fia Molino di Palazzo. Egli ha di lunghezza cento fettanta palmi, e di larghezza aelifua mgreiTo palmi quarantafei; la quale in fé» guito occupata viene da una Stalla : forma- ta addoifo la muraglia maeftra , che recinge il fopradefcritto Stallone : di lunghezza pal- mi feiTanta in circa , e di larghezza palmi ventidue per fervizio de* Cavalli del Moli* j^ro, da ilio tetto ricoperta , con altra Stai* la incontro capaci fra tutte due di dieci po- to ? E nel fine formando un trapezio fi slai»· ga per il tratto di palmi feiranta. In fine di eiTo Cortile fi fcende per la difuguaglianza_^ del terreno, a fine di dare il giuibicolo alle acque piovane , che in una chiavica ivi eil^ «ente imboccano ad un ampia porta con arme ίΐΐ di fopra del Pontefice orbano Vili, , e per eia fi ha l'ingreifo ad una Stanza ricoperta g volta a botte, ove a iìniftra fcorgonii due» Macine con fuoi Regolatori al difotto, e tuty Ο 4 t0
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3 3 %UM1A Defcrizionè
fimo compofìe contro Martin Lutero , per cu»
Leone X. gli dette il titolo di Difenfor della Fede \ Le Lettere che il medefimo Re icriiTe ad Anna Bolena in idioma Francefè, ed Inglefe . QY^dn- noli Ecclepaflkì icritti in Dodici Tomi di pro- pria mano del Cardinal Βaronio* Un Codice Gre- co , che contiene gì' %Attì degV *Apo$oli > /' Epl· fiole y ely epocaliffe , icritto mirabilmente in oro, donato da Carlotta Regina di Cipro al Pon» tefice tnnocenzio FI IL Diverfe Bibbie Ebraiche t Siriache, ^Arabiche , ed ^Armene. Una Bibbia Greca fcritta in caratteri quadrati circa il Sello Secolo, fecondo la Tradizione de* Settantadue Interpreti. Un Evangeliario , cioè S. Luca , e S,Giovanni icritto in tempo di Carlo Magno a ca- ratteri d* oro, con un Dittico d'avorio nella coperta. VnMeffale diviib in due Tornì, con vaghe Miniature del P, D. Giulio Clolno allievo di Giulio Romano. Il Menologio Greco di Β afillo Imper odore tutto miniato- Alcuni Manuicritti di 5. Tommafo dy *Αψίηο y e di 5". Carlo Borro- meo . Un Firgilio in lettere quadrate prima dei Quinto Secolo 5. ove con vaglie Miniature fi dimoftrano gj* abiti Troiani, e Latini. Altro Virgilio prima del Quarto Secolo , dato^ alle Stampe da Tietro Santi Sortoli . Un Terenzio della medefima antichità , feritto aneli* eiìb in caratteri, iìmili « Altro Terenzio del Nono Seoob r con le Figure , e Mafchere Sceniche,, che fi uiàvano in tempo dell' Autore. Le opere di ^HntilìanQ Votinone r di M. *Apìcìo .. Un FraiMnento d3antifonari. La Vita di S. Giro- lamo * |
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%ìò *t$ii6va befcrizione
io ciò che per il detto effetto è neceitario » ίί-
luminata eiiendo da alta fineftra di Ììia ferrata munita prò filma alla preindicata porta . Efi- ftono nella fonimita di detta Volta due figure di ilucco a baiforilievo , rapprefentanti gli 'Apoiìoìì SS.Tìetro, e Vdolo * In fondo di que· iìa itanza pervia d*una Scaletta di legno j5 afcende iliperiormente ad una itanza dells_^ !feiTa ampiezza , e lunghezza per ufo. del Pe-< latore ^ ed in feguito ad altre due Stanze-, ed un ibffittone per comodo dei Molinari . Vi* dno alla porta della predetta iknza delle Ma·» cine evvi un apertura in forma di fiheftra al ciglio del terreno eililente , da cui cader fi fcorge il gran Canale d'acqua perenne , il quale con impetuofo fgorgo alle dette due ma- cine ne da il moto $ e poco dittante per- altra porta fuperiore lì ρ affa ad altro (tenzone- de- nominato delle Sacca. Nell'ufcire da tal irto, poco difcoifo s'in-
contra un Portone quadro 3 che introduce al Lavatore di Palazzo , formando gran itanzo- ne da. volta ricoperto, della lunghezza di cii'M ca palmi cinquanta , e l'argo palmi trentacm- que ad uib di Lavatore del Palazzo Apolìoli- co . Eiìftono in- eiTó due grandi Vafche pei lavare i panni con quattro grandi caldare di rame murate, e fiioifornelli, e tutti gl'altri iitromenti, che per il detto ufo abbiiògnano· ? venendo illuminato da due iineilre corrifpon- denti verfo la firada da fiie ferrate munite. Si. afcende per via d'una fcala al di fopra a due |
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Del Faticano. 521
rtan ζ e ibl'arate con fuoi·'■ fofiìtti praticabili, e
per altra coniimife fcala al di fotto fi fcende. ad ima cantina , ed altri iiti neceffarj per ufo della Fontani era , ο fia Lavandara , che ivi attualmente dimora . Fa qui rivolta la Fab~ brica con una Facciati-na di eifrenfione circa_j palmi feiTantacinque , e viene unita ad una ■ fiepe > la quale per il tratto di palmi circa dugento cinquanta racchiude un pezzo di ter- reno ad ufo d'Orto.ipettante al Fornaró di Pa- lazzo, e che confina col Giardino Bofcarec- ciò in fondo ; ed a finiitra con altro piccolo Orticello fpettante alle Monache Convertite di S. Marta Maddalena al Co:iò .. In falendoPerto di quefto Monte , fi apre
fpazioib filo erbofo- a dedra , che confina col- le mura , le quali fervono di recinto al Giar- dino Boicareccio Pontificio, e con il grande Torrione eiiitente a capo della Porta della Vi- gna fuperiormente indicato al C.ap»XIJ, pagi- na 220., ed a iiniiìra la uVada iterrata, che fé- para il fopraindicato Orto della J{sv. Fabbrica- di S. Vietra·, da una picce! Vigna , q ila Orto- delia i(e9. Camera ^pofiolica . Fiancheggiato, viene in difugual diitanza il detto Torrione cta due alti Fienili, che racchiudono in mezzo piccol ilto ad ufo di Orticello muragiiato, che racchiude in fondo-una Cafetta compoda d'una i^anza terrena, ed una ftalletta , e due ftanze abitabili al difopra;. il di cui frutto con altro· Orto iìmile lo· gode Π Gay diefizzo prò tem- pore di Sua Santità * li primo di detti Fienili Ο j ha
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5 22 'Nuova Defcrizione
ha di efleniione circa palmi dugentocmquanta*
e palmi quarantacinque di larghezza ricoperto da tetto foftenuto da nove incavallature ; ed il fecondo di lunghezza palmi dugento fettan- ta, e di uguale larghezza, ricoperto eia fuo corriipettivo tetto foitenuto da tredici inca- vallature. E quivi termina tutta peilenfione di sì vallo Palazzo Pontificio , per le coféCo* pradeferitte giuftam-ente degno dell' ammira- zione di tutto TUniverfo » Ma iìccome i Quar·* tieri sì delle Reali Guardie nobili del Corpo s dette de'Cavalleggieri, che delle Corazze^ e delle Guardie Svizzere ; quantunque le pri- me , e le feconde feparate per molta diftanza 4al medeiimoPalazzo, e le altre in teftata , ed a pie di eab elìdenti ; fono flati edificati per ufo y e comodo di perfone , le quali attefo li loro diuturno , e prorfimo fervizio, che pre- dar doveano con tutta fedeltà, ed attenzione al Sommo Pontefice loro Sovrano : era t>en_do·* vere, che di decenti , ed agiate abitazioni proffime al detto Palagio foiTero provedute : Onde e alPune » ed all'altre dirizzeremo i no- .firi paifi, a fine di render fa.zia la curìofltà de1 jioftri Foreflieri, e dare il compimento a quan- te) ci fìamo impegnati di efattamente deferi- yere. |
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CA-
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Bel Faticano' 32B
CAPITOLO XVII.
Del ^artiere della J\eal Guardia Tontifiàà
del Corpo , detta de' Cavalleggierì. DAL fopradivirato Forno dipartendoci, fa
d'uopo, che di bel nuovo alla diiòpra de- Scritta Piazzetta della Panetterìa ne indirizzia- mo i noilri palli ; indi ufeendo per quel Por- tone , che , come s' indicò al fuperior Cap. 14· pag, 294. ne apre Γ adito al circuito , 0 fumo Fondamenti della Bafriica Vaticana, ftrada pra- ticabile per le Carrozze , le quali da quella parte vogliono avere l'adito al Palazzo Apo- stolico » aperta , e fatta felciare dal Pontefice Orbano VUU Viene la detta ftrada fiancheggia- ta sì a delira, che a finirtra parte , da folidalc muro., a fine di foilenere il dirupo dello feofee- fo , e tronco Monte, che a mano dritta riile- de , parte arborato, e parte ridotto a coltura y Spettante al Palazzo Apoiblico ; il quale con tortuofo giro prolungandoli per il tratto di cir^- ca palmi Settecento ottanta , va a confinare-* con lOfpizio de' Monaci Copti di Sintomo , e Chiefa di S. Stefano de' Mori. A mano manca ferve di argine, e dì Sollegno alia medefima llrada ; la quale reitando Superiore ai Fonda- menti della Sovraccennata Bafilica , cort decli- vio va a congiongeril con l'ampia ftrada , ο ili grande Spiazzo , chiamato Tiazza delFoffo , con fui Fontana , che cofteggia la Chiefa dì 3. Marta, e Convento de* TV. Memnar) l^for- Ο 6 matu
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3 2 4 Ήιιονα Deferitone-
matti fiativi introdotti dal Pontefice Benedet-
to XHI. ; che per Io addietro ièrviva di Ospe- dale della Pontificia Famiglia y iìato in ella eretto l'anno· 1537. da T-aoìo. ITL, e foppreifo dal fopramentovato Pontefice Benedetto Xtlì.\ il Seminario di S.Tktro , iiHtiùto Panno 163 7. predò la Chiefa di S. Magno, e provednto di ottimo il'udio di lettere , ed eccellenti Precet- tori per i Chierici della Baiìlica Vaticana,£òtte hi cura del di lei Rmo Capitalo·: i quali tenni1· nati avendo li Quid), ritornano alla Baiìlica per Chierici Maggiori deilihati alla Cuiiodia dello eofe Sacre fino a tanta che di opportuno Bene* jìcio iìano proveduti : ma di poi nell'an». 1729. per il maggior comodo di detta Baiìlica qui» vi-fu trasferito-, e di ottime abitazioni prove- nuto. Η finalmente corteggiando il Palazzina dèli*£mo arciprete di S.Tietro·, edanncifo Stw dìo del Mofaico -Ί il volge a mano delira verib la ipaziofa Piazza di 5". Marta con fua Fontana, ed imboccando nella iirada di Campo Santo, pu'ofegue fino alla Tribuna della Chiefa di det- to nome 5 appreflò la quale efirte piccola fito ridotto in oggi ad Orticello* in cui anticamente lì faceva la dimibuzlone del Pane, detta l'Eie- moilna di Campo Santo, alfuperior Capitolo in- dicata. Dkontro la medeiima Tribuna per H- &ea retta fi entra nel Vicolo del Leoncino , così denominato, perchè nella di lui metà vedefi in un cantone d'una Caia icolpita in marmo pìccolo Leone, il quale tiene con una branca.^ ìm arme efprimente una falcia coy tre Rofe, e pie-
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Del' Vaticano., $2$
e piccola-Colonna in mezzo. Infondo dieilò*
trovali una porticeìlà' aperta , dipinta a chia«- roicuro nel di lei profpetto «,. per cui fi ha l'in- greiTo ad un Ehtrorìe , U quale però iiconoice^. che nella iùa prima origine era aperto con ar- co , conilmrle agl'altro, che fi icorge infondo» del medefimo.. A finito entrando fcorgefi unit Cancellata di legno , con fuo gradino a piediV la quale ricinge da due parti un Altare , fopra^ di cui efiik una divota Immagine di Maria San?* tìjjimadenominata della Saluta, ovver S.Marién [Otto tlvario, fervendo il detto Arco: di.Cap- pella -, come lo accerta il Conte Bernardini neU nuovo dipartimento de* B^oni di Scorna pag..212», Periljfovraccennato Arco fi ha pertanto l'in-· grcifo da quella parte al Quartiere della Real Guardia del Corpo detta de' Cavalieggieri», Tal luogo, fu denominato per teiìimonianza.^-, dello ipeiTo lodato Francesco Tonigiο alia pa- gina $ii. il Predio Mageìlo, ovvero Macello l ed era, foggiuniè elfo ,, dove è ora la Guar* j, dia ( fatta da Inmcenzio VllL·^ e vi fono le: ?5 fue. armi, in marmo) de' Cavalleggieri di ,), N. Signore , cliiamato così, perchè 11 at* 3, torno fi faceva Iafirage , occifione, e quaifc 5, macello dei Critìiani ,. ivi martirizzati ali „ tempo di Nerone ,„.. Cunfiite il detto Quar* tiere in uno fpaziofò , e bene Glielo fpiazzo ad: ufo di Cortile di forma bislunga r il· quale il protrae in lunghezza di palmi.ièicento fèiTan^ ta, ed in larghezza di palmi leiTanta . E' eifò circondato da Fabbrica regolare da ere latino |
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$ 20* ^uova Defcrìzkne
ilano facciate ; eiTendo Γ ultima in fondo re-
cinta da alto muro con gran Portone in mez- zo di feilo tondo . La Facciata , per cui in eifo entrammo ? contiene le abitazioni ièparate di detti Cavalleggieri in numero di diciannove, compofìe alcune di ièdici itanze , altre di do- dici , ed altre di quattro tutte folarate con af- fìtti iòpra eliilenti in due diverii Piani, cioè nel terreno, e nel fuperiore , con Tue porticel- - le, a cui il faglie per uno5 e per tre gradini, le
quali dal detto Cortile per via di alcune ica- Jette , al detto fuperiore Appartamento ne conducono, con fuoi comodi di Cucine, e Mi- gliarli corriipondenti verfò l'Intercapedine del Palazzo, della Sa e. Inquiiìzione , ed inferiori Cantine ; reilando illuminate da fue correipet·· ti ve fineilre corriipondenti, e, verfo l'Interca- pedine predetto, e verfo il fopradeferitto Cor- tile ; che in tutte compongono il numero di cento, e otto Stanze abitabili, non compreiìci 28. Corridoreili, ed altrettante Cantine : efc fendovi comprefa in fine di detta Facciata vcr- ib la parte dei fopraìndicato Portone , com- moda Abitazione d'uno de' Capitani di detta Rea! Guardia, la quale inteila con una piccola Chieiòla dedicata al S.Salvadore in oggi incor- porata col contiguo Palazzo della Sac. Inquiiì- zione . Queifo Chlcfuola fu chiamata lino dal- la fua prima Erezione di S. Salvadore ,eperchè - per la fede del Noilro Salvadore molti Santi
Martiri quivi fpargerono 11 loro Sangue . ν Vedeii ora tal Chiefa, afferma il Torriglo, |
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Bel Faticane· 337
„ del Sàtvadore corigionta al Palazzo della
,, Sacra Inquiiizione, ma però non è offiziata . „ E' chiamata in alcuni antichi Libri Ecdefì* „ S. Salvatore de Qffìhus, ovvero de Tenone % n e così chiamata in un Mromento del tempo „ di *4leJ]andrò III,, oda Terionem\ Majorem t „ ο ad Teriones, con tal nome detta, per eifer „ vicina al Torrione di Leone IF., come ora. „ iìvede, e per la quantità dell'Offa de' De- ,, fonti, che già ivi li fepelli vano. Fu riilo- 5, rata da Incedo Κ, e fino àdeiTo vi il vede „ la fua arme con lettere TsiìccoUus ΤΨ. F^ )Jt La detta Chiefa però trae più lungi l'origine fua, eifendo fiata edificata fino dal Nono Se- colo j e dotata dall' Imperador Carlo Magno , come il deduce dal di lui Imperiai Diploma..* cilfiente nell'Archivio della BaÌìlica altre vol- te citato , in tali parole. n Etefl ifia Ecclefm. « dedicata in honorem Venerandi Saldatori* San·* » Biffimi Domìm 3γ\ féfu Chrìfli, quem lìbens ,ì voto augeri cupio, ampliar ique /u/fi'» & Λΐ~ υ, tare ibidem confecrarì ferì, & maxima J\elì- 5i quiarum conditifìatiémus in honorem Salvato^ .» m , <& Sanfèi Stepbani Trotomartiris, eè* sj Sanili Laurentìi, φ· Baobab* & Vanii .. « Eiifte nell'angolo deliro della iùperior de-
scritta Facciata una Scala feoperta , compoifofc di diciotto gradini, fiancheggiata dall'altra parte da parapetto di materiale con fuo ripia- no , per cui a delira il ha l'adito ad un Appar* tamento compoifo di lèdici fianze , ed una Sa- la 5 delle quali nove rifiedono da quella partej efàr*
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§2% l^t'ova Befcnsione
e ialiti altri tre gradini fi ha Pingreflb ad na
mignano con parapetto di legno ·> il quale fi. eftende , per quanto è lunga la feconda Fac- ciata in teftata di quello Cortile , e che dì l'adito alle altre otto itanze, che compongo- no il fovraeitato Appartamento per fervìzio d'altro Capitano di detta Rea! Guardia , e tre gran porte ad ufo di Rime ila , e Stalla al dr lòtto nel Pian terreno . Nella facciata di con- tro , la quale fi eilende per la lunga tratta del Cortile, fcorgoniì ventifei piccole porte , le quali introducono ad altrettante Stalle di cin- que polii per ciaicheduna , larghe palmi quin- dici , lunghe palmi trenta, ed alte palmi di- eia fìfette, tutte ibi arate, e due porte di Ri- me (Te nel fine verfo il Portone delPIngreflTo : le prime per ufo de'Cavalleggieri ? e quelle ultime del prima indicato Capitano di detta Keal Guardia . Sopra le dette Stalle efittono ϊ fuoi riflettivi palchetti per i.-Garzoni di fitti- la , e fuoi fienili al difopra della fòprarìferita larghezza , e lunghezza , alti dalla parte delle Mura della Città, palmi trenta , e nel ciglio de' loro Lucernari palmi fei, ricoperti da tetto a fìre pendenze , con fne finelìre dalla parte é.QÌ Cortile , che illuminano le dette Stalle, e Lucernari al difopra per ufo dei detti Fienili. Appoggiano le riferite Stalle,e Fienili alla jlra- da icoperta del parapetto delle mura della Cit- tà di larghezza palmi fei, fuperiore ai detti Fienili, per cui fi può palleggiare per tutto il tratto di dette mura » |
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E
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ί
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Del Vaticano « ja^
Quali nel mezzo di detto Cortile il vede
una Vafca di marmo quadrilunga con labro bi- ftondata di lunghezza palmi tredici,. largala palmi fei, ed un quarto, la- quale rimane folle- vata da terra , da tre graffi iòdi, ο fianoban- ehi contornati di travertino dell'altezza di pal- mi quattro e mezzo. Nel centro di detta Va- fca fcorgeii innalzato un Balauiiro contorna-· to, e fcantonato adorno nelle due facciate di· proipetto da due Draghi per parte da baffo, al*· lufìvi ali' arme del Pontefice Vaolo V. , ciò- che vien comprovato dal nomeicolpito del me- deiimo nel giro della corona di detto Balauitr© in tal guifa; VaulusV, Tont. Max. \An.lLi ed un Mafcaroncino in alto, da' quali vedono fgorgare alcuni zampilli d'acqua·, che cadono in detta Vaica-; e indi vanno a fcaricarfi nei: proffimo inferior Beveratore de'Cavalli for-» ma-to anch*euo di travertini, di lunghezza* palmi otto, e dì uguale larghezza . PaiTata la decimafeita Porta delie dette Stalle troyafi un. alto Montatore di' pietra con tre gradini per parte, fopra del quale iTfcorge un Taberna- colo di legno con Immagine di Noi tra Signora- al! di dentro, li detto Cortile vien chiufo nella facciata da piedi „ come altra volta fi è detto,, da alto muro, il quale racchiude nella fua me- tà fpaziofo Portone di feifo tondo contornato da pietre bugnate, e cornice da ambedue i lati nella parte anteriore , che ferve di principale ingrefib a queilo Quartiere , con annetta p&« rimente, di marmo del predetto Pontefice Inna~ |
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'ì)el Vaticano■;' 53
lame ; GÌ* Atti e Martirio di S. rigata V. e M.
un Martirologio Romano. I Frammenti ad Codice Teoàùfìano , ìe Novelle di Valentìnìano \ Le Poeiie ed Opere di S. Taolino ; La Vita ed Opere di San Fulgenzio ·. Un Frammento della Vita di 5* Luigi J^e di Francia ; Le Itfo~ rie di Orofto . La Vita di S. Remigio Veicovo di Rheims. S, Gregorio di Tours lite di Frane: Lib. io. ed altre Opere. Un Martirologio e Lettera di Cromazìo ed Eliodoro Veicovo 5 Tutti Scritti nel Nono Secolo · Le Opere di Ennodio » I Dialoghi e Lettere di S, Girolamo* Lettere e Trattati dì Odone abbate* Gl'opu- fcoli di Adelmo . Gì' Atti di San Bartolomeo \Apoflolo . V Epigrammi ed Opere di Straber- ne parimente ieritte nel Decimo Secolo. L'Iti»- rie Mifcellanee di Taolo Diacono . L* Morìa Eccleiìatiica di Eufebio Cefarienfe tramortita dal Greco in Latino da S. Girolamo. Le Opere di aratore , e di Sedola. Le Lettere del Filo» ibfo Jiétito , e di S. tfidoro Giuniore ,. e iue Etimologie. Le Geila de* Franeefì „ ed altri Gerofolimkani. Alcuni Frammenti Greci Cent* ti nel? Undecimo Secolo. Le Lettere, e divel- li Poemi di S* Fulgenzio. La Vita di S. Marti- no Veicovo, e lùoi trattati, lèritta da Severo Snlpìzio. Le Opere di S. Cipriano * icritte nel Duodecimo Secolo. Ed infiniti utn delli firflè· curivi iècoli decimoterzo, decìmoquarto, e de* cimoquinto , quali per loia brevità il tralaièiV no. Un Taffo maravigliofamente ieritto . Uà Libro ieritto dal Cardinal Bembo Vewziam * Ai* Β $ cuoi
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33° TttyoVà fiefcrizione
eenzio Vili* collocata nella bugna di mezzo fi>
pra il Serto ; ed al diiòpra fcorgeiì un gran gu- fcio, il quale ferve di cornice al tettarello, da cui viene ricoperto*il fopradefèritto muro. Detto Portone vien circondato da ipaziofò Pa- diglione infaiita felciato, e contornato da cor- done biftondato , che ièrve di argine allo fter* rato , che a mano finiiìrà conduce alla itrada delle Carrette , e di prolpetto imbocca nella pubblica itrada della Catena , la quale condu- ce alla Porta antica Toflerula, di poi chiamata dey Cavalleggieri dal fopradeicritto Quartiere preifo la medefìma edificato ; e finalmente^ a delira da alto muro, che cinge il piccol Giar* dinetto fpettante ad uno de' Capitani della iteifa Real Guardia de' Cavalleggieri. Driz- zando or dunque , ο per Γ una , ο per Γ altra fìrada i noftri paifi al Colonnato , ο fia Anfi- teatro della Piazza di S. Pietro , defcritto al Cap.L del Tom.l.pag.2, efeg., fcorgefi proifi- mo al Frontefpizio del Braccio Meridionale il il Palazzo Cefi, in cui riiìede il Quartiere del- ia Guardia Reale de' Soldati Reggimentarj Roflì Pontifici con fuo lleccato all' intorno· In ièguito traveriando la medeiìma Piazza, ed entrati fotto il Profpetto di mezzo del Brac- cio Settentrionale di detto Colonnato, e vol- gendo a mano finìltra, pallata la feconda co- lonna , pafllamo ad oifervare quel unto che da quella parte vi rimane di pertinenza del Palaz- 20 Apofiolico Vaticano » CA-
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eAPiTOLo xyii-L
Quartiere della %a/ Guardia Svizzera.
1 Urono le Abitazioni, ο ila Quartiere del-
m. le Guardie Svizzere fatte edificare dai Pontefice Sìfto Μ , a fine che la fedel Milizm di effe (alla dicui fida euitodia era affidato il principale Ingreffo del Palazzo Apoftolico * come accennammo al Cap.l.pag. U ·> e Cap,5$+ paz.SSo. del TomM., e la Sacra Pontificia»* Maeità più d'appreffo delle altre Guardie ve- niva gelofamente cuftodita, ed accompagnata) tvèffe maggior comodo, e più pronta foffe a quel fervizio, che Pera flato ingionto . Perciò in tutti gl'Appartamenti Pontifici, come divi- fammo , anche una Sala a parte le fu dei ma- ta . Lo fpeifo citato Francefco Torrìgto nella-j Tardi, pag. 500., afferifce , che nei traicoriA Secoli talìuogo fu denominato!^ Franage- na, ο tyia Francifca, come fi deduce da alcuni Iftromenti dell' Archivio della Bafilica Vati- cana : mentre oltre i Collegi de 1 Franceii, Frifoni, Longobardi, e Saffoni, 1 quali fituatt erano nel Borgo, oggidì, detto di S. bpirua in Saffia, ο Saironia ; un altra abitazione par- ticolare per la Nazione Francete fu edificata vicino la Bafilica , quafi dove ài prefente rifie- de il Quartiere delle Guardie Svizzere . In al·* trolilromento dell'anno 1324. come rapporta il detto Tonìglo , ai tempo di Giovanni XXII. % così leggefi con poca latinità..» Domuspojtta |
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312 "bjuova Descrizione
„ prope Tortam VìrìdarUm (oradi S. Egidio,
j, ο di S. Pellegrino ) , & prope Statuam mar- j, Twpmj cum tribus Capiiis in. loco quivocatm s> P\!4Sa Francigena „. In un altro de] 1330» ,> Oddoìina babìtatrix in Vrbe in Contrada Rug$ ?t Francì/ca de Vorticu S. Tetris * Eiìftono ic iòpraddette Abitazioni a fronte del Torrione, iòpra di cui fu fabricato in decorib di tempo comoda Abitazione per l5 Emo Segretario de7 Brevi defcritta al Cap^H.pag.$i^ del detto Tom.Il., e quaiT d'ogni intorno lo circondano » Tre diverfi Cortili, e di diiùgual forma eife comprendono , da fuoi recinti di muro circon- date , con tre porte, che ai medefimi danno PingreiTó ; una delle quali, e la principale eil· ire dalla parte dei Colonnato di S.Pietro, ο Ha • Portico ovale aperto $ e le altre due dalla par- te de' Prati, ο lia del Giuoco del Pallone, in Borgo Pio incontro la Gliela di S^nna de'Ta- xafrenierì corriipondono. Il primo Coitile è di %ura Triangolare, e diiègmmdo di fronte la raedefima curvità, del detto Colonnato, abbrac- cia quel fito, che dal Proipetto, ο ila Fron- teipizio di mezzo efiitente incontro la Fontana della Piazza , e il efiende fino all' undecima Colonna : coiicchè ha di eiknfione circa cento ieiTantacinque palmi : e nei di lui angoli di- iùguali, vate a dire in quello, a delira deillii- gr-^ίΤο, fi protrae per palmi cento due ; nell'al- tro a finì/ira fi prolunga per palmi cento trei*- tacinque in circa. Il fecondo più ipaziofo Cor- ti^ * ciie viene interrogo, dal primo; per via ' - dei-
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bel Faticano* f$f:
ddl-a untola ^ ο ila Pa fletto coperto , che-dal
Palazzo Vaticano fi eftende fino a Cartel 3. An- ge lo, come rimarcammo al Cap.51. pag.5 3 64 del riferito Tcm.lL, e forma Arcata : difegna un Trapezio di larghezza nel primo In'greflb palmi centoquindici, -infondo di palmi ottan- ta 5 e prolungandoli perii tratto di palmi du- gento quarantacinque 5 abbraccia col Tuo cir- cuito , e racchiude due terze parti della cir- conferenza del fopraindicato Torrione. Il ter- zo Cortile, il -quale ha comunicazione con quello ; mediante un Ρ a (Tetto coperto eiiften- te fotto le Stanze abitabili delle dette Guardie Svizzere, è di forma quadralunga , avendo di larghezza circa palmi ieflanta , e il protra e_j nella iìeiia lunghezza, che il fecondo defcritto. Ponendo il piede nel primo Cortile pei via d'un Ponte di laliré di travertino, e felci comporto, a fine di agevolarne la falita , e la curvità dell'Intercapedine del Colonnato, ej» della llrada ièlciata , che fonila qua fi uu Foffo per comodo dello /colo delle acque piovane, fi faglie ad un Portone con architrave in piano fiancheggiato da alti muri, che ne formano iì scinto , ed al diiòpra ornato refla di dado, che se folìiene il luperior tettarello fortenuto nella interior parte a finiitra da unpilartro di mate- riale , ed a delira da rifalto dì fabbrica ad ufo di Cafotto ,con fiia porticella, e fineilra nellai fiancata accanto detto Portone per comodo del ■ la Sentinella, che ivi efille in tempo di notte. Segue un ripiano ovale , con fuoi cordoni di tra-
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4334 ^Uffva Befcrìzhwe
travertino biilondati all'intorno , il quale fer-
^e d1 invito al primo fopradefcritto Cortile ; il tutto racchi ufo, come di fopra fi diiTe , da folidale muro, di altezza in quella parte di circa palmi fette . Racchiude primieramente quello a iìniftra un Pozzo di forma quadra in- nalzato da terra , e racchiufo da recinto di ma- teriale con fuo gradino da piedi a guìfa di fo- glia di travertino, e groife lailre nella bocca del medefimo, iopra delle quali vedefi piantato un arco di ferro con fua girella limile in mezzo per comodo di attingervi l'acqua. Incontro al detto Pozzo efìfle piccola , ma ben comporta facciata della piccola Chiefa dedicata a' Santi Martino, e Sebafiiano fatta erigere in quello luogo dal Pontefice S.Tfo V. l'anno 156®- Per comodo della MeiTa per i Soldati dì tal Guar- dia , e fue Famiglie. Comporta viene la pre* detta Facciata da quattro pilailri, e fuoi con- tropilaitri con bafì , e capitelli d'Ordine Don- co , i quali ne follengono il fuperior architra- ve , fregio, e cornice del medeiìmo Ordine ri- faltato dalle parti ; e fopra dì eifo un Fronte- fpizio acuto con iùa cornice all'intorno, » quale in fé racchiude un arme di marmo del fo- praindicato Santo Pontefice Tio V* Racchiu- dono i detti pilailri una porta contornata da ih- piti di travertino feorniciati, ed architrave-» umile rifaltato da piccolo frontefpizio acuto, parimente fcorniciato; iòpra di cui eiìiìe una fineitra tonda, contornata da fua cornice di tra- vertino , da vetrata, e ramata munita , la qua- le |
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hei Faticati* , 335?
le comunica da quella parte il lume alla detta
Chiefuola di larghezza palmi venticinque , e lunghezza circa palmi quaranta ; nel di cui la- to altresì dalla parte dell'arco efiile per linea orizzontale altra quadrilunga fineitra da iua._a vetrata , e ferrata munita , la quale anch'eìfa da quella parte le comunica il lume. Nella finiftra parte in fondo , e congiunta
colla riferita Chie/uola efiile piccola porta , la quale conduce alla Sagreitia per ufo delia me- defima ·, ed ivi unito fi eilende un braccio ài piccola Fabbrica appoggiata al muro maeltro del Palazzo di Sìflo, ο lìa di Clemente VUL , corriipondente fotto le fineilre'' del Tribunale della Ruota, e dell'Appartamento del Segreta- rio di Conlùlta ; la quale fi prolunga per palmi- cento dieci in circa , racchiudendo otto porti- celle , alle quali fi aieende per via di alcuni gradini, che conducono ad altrettante abita- zioni feparate , compoile d'una ilanza nel pri- mo piano, e d'altra limile nel fuperiore fola- rate, e lòifìttate ; e fei altre porte accanto le rnedefime , le quali icendono a divede Canti- ne per comodo delle rnedefime abitazioni, ove riiìedono particolarmente i due Pifferi, ο Tamburi di detta Guardia. Per un Arco gran- de , con Sello tonde , della larghezza di palmi venti 5 il quale ièrve di iòitegno al lungo Cor* ridore coperto, ο fia Galleria , che dal Palaz- zo Vaticano conduce a C allei S. Angelo , de- ferita al Cap.$ i./>.*g.536. delTomM. : fi pala- ia al fecondo fopradeicrirto Cortile , nella di |
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$$$ 'l^uatoA fiefìrlzìone
•eui iiniilra facciata fubìto entrando fi fcorge
•una porta, la quale dà l'ingreilò all' Otìeria del detto Quartiere > con tavola di marino al -«lifuori iorretta dapilaiirelli di materiale, sì in quefta parte , che nell'altra delira corrilpon- «dente parte , e ieditori fimili. Circa dodici palmi da detta Olìeria dittante trovafi un Tet- to a due pendenze ibi-levato da otto ρ ilaftri di materiale , fótto del quale eilfìe un Lavatoio -di lunghezza palmi quarantacinque, e larghez- za palmi ventiieì in circa, con iuoi labri dì pe- perino , per comodo di lavarvi le Biancherie ; eguale:poi confina col iòpraindicato Torrione. \ Λ mano delira efifte piccol Arco, il quale per via d'un Entrane -comunica col ibpradefcrkto primo Cortile $ lotto di-cui fi-ha l'adito ad al- cune ltanze , ed all'Armerìa., ο iìaGuarda- •darobba delle armature di ferro iblite portarii -da dette Guardie Svizzere nelle Solenni Pon- tificie Eunzioni. Indi ne viene lunga Fabbri- ca , k quale fi eftende per tutta la lunghezza del Cortile -;, ed in-cui fi vedono undici-Porte , die conducono ad altrettante Stanze sì nel pian terreno , -che nel iuperiore appartamento efi- j ftenti, con fue refpettive Cucine, e Cantine , ■ ed altri Comodi neceifarj. Infondo dalla fini- ftra parte -trovafi altra piccola Fabbrica , che unilce col Portone, il quale ne dà l'ingreifo dalla parte di Borgo Pio , ed uniice col fopra- riferito Torrione con due rifalti in fuori , ed una porta, la quale ad altre fianze abitabili «là Pimjreab.
Pei
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%elFatt€<m. 337
Per il fòpraindicato Portone di fello ton-
do tutto bugnato ali' intorno , con arme iòpra del Serto, di Via IV. s'efce nella ilrada maeiira di Borgo Pio ; e voltando a finiftra fi paifa per via d'altro Portone cuadro al terzo iuperior denominato Cortile di forma quadrilunga ; ove lù la fini lira vedonil a lire porte , le quali introducono a diverte Caie, ipettànti a diffe- renti Luoghi Pii, e Perfone particolari di Ro- ma , abitate tutte dalla Guardia Svizzera, co- me altresì tutta Γ libra , che corriiponde nel Borgo detto S,*Anmfovz abitano il Capitano, Tenente , .Alfiere , Officiali Subalterni, ed al- tri Soldati della iletfa Milizia. Attefa la de- molizione di altre Cafe appartenenti a quella» medeiìma Guardia nel Pontificato di 1AlejjO.1l·- dro VII. per la nuova fabbrica de* Portici, e Colonnato, che circondano la Piazza di S.Pie- tro ; fi obbligò la Rev. Fabbrica , per fiippln mento delle dette Cafe demolite, di pagare^ la pigione di alcune delle iòpra enunciate caie abitate dai predetti Officiali, e Soldati, e dell'altra porzione ne paga per fupplimento ». la pigione il Palazzo Apoilolico. In line della, deitra facciata di quello Cortile , icorgefi una porta quadra, a cui fi faglie per quattro gradi- ni , e per eifa da quella parte fi ha la comuni- cazione al fecondo fuperior deferitto Cortile.. Nella facciata in fondo, la quale vedefi fian- cheggiata da due Torri, che fanno rifalto alla preindicata Galleria > ο ila Corridore coperto di C a ilei S. Angelo, in mezzo ad eife icbrgèfi Tm.llU ' I? Sefto: |
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zr
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338 fytova Deferitone
Sello d'Arco {corniciato , addoflb del quale ri-
mane rifaltata piccol mofira di fabbrica con porta tonda in proipetto 5 la quale il Carcere pubblico di detto Quartiere racchiude ; e per via d'una fcala feoperta fì aicende all'abitazio- ne del Carceriere , la quale appoggiata reila fopra il rifalto della delira Torre - Scorgefi fopra l'enunciato Arco un Arme di marmo del Pontefice lAlejfandro VL , ed al diiòtto incapa- ta nel muro la feguente licrizfone Latina , in una lapida di marmo fcolpita . Alexander VI. Tont. Max.
Califfi III. Tont. Max. t{epos
Trattone Hijpanus "Patria
Valentìnus Gente Borpia
Tortas , & Tropugnaada
a Vaticano ad Hadnamm
Molem vetuflatè corifena
tuttora çâßÀéõú
'Unno Salutis MCCCCXCtI. Onde qui termina il Recinto del foprìn- dicato Quartiere , contandovi!! in elfo fino al numero, di ottantotto ftanze abitabili, e ven-« tifette Cantine , non compreiavi la Chiefa, Sagreftia , la ftanziola della Sentinella , l'Ar- meria , lOlteria , il Carcere , e fianza per il Carceriere, e le ultime foprindicate Abita- zioni del Capitano, ed Officiali, in verun con- to a quello Quartiere attinenti. Da quella parte traverfando la firada drit-
ta dì Borgo Pio , che conduce al Portone del Cortile di Belvedere j e corteggiando una Ca- ^: . . ietta, |
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'Bel faticane* 339
fetta" , che fa cantone alla Chiefa dì $.<Anna de*
Tarafrenieri, ed alcuni Granari, a divertì Par·· ticolari ipettanti"» per il tratto di circa palmi quattrocento venticinque s'incontra altra pic- cola Chiefa dedicata al Martire S, Pellegrino ? conCimiterio ivi anneifo della iòpradetta Real Guardia Svizzera. Quella Chiefa per atte- flato del Torrìgio vieti chiamata belli antichi Manufcritti della Eaillica : Ecdefta S.Veregrini extra Portarti Vmdarìam ; onde ibggiunge egli, in occaiione di viiìtare i Sacri Corpi dcgI\Apo* itoli, viiitavano i Pellegrini ancora Ja detta Chiefa , ed alla medeiìma facevano molti do- ni , ed offerte . Efiilono nella facciata di eiìa due piccole lapide di marmo, nelle quali il leggono le feguenti Ifcrizioni latine : cioè in quella a delira EccUfta S. Peregrini Epifcopi
. ìAntifìodorenjis Μ art ìris
quota S.Lco Tom. III. adificavit
circa M-mmm Dm DCCC.
vetaflate collabentem
Capitulum , & Canonici $acrofanSt<t
Vaticana Bafilìc<e inflaurarunt
%An, Sai. 1590,
a ilnìilra
Mamdem S. Peregrini Ecclefiam
Clementis Pontific. X.
Hehetia Cuflodia
Bux , Officìdes , Milites
JForis , facie , ìntiis variti
Ornarnnt■·.'·.·
vinng 167'r. Per·*
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3 4 "Njiova De funzione-
cimi pezzi originali delle Poesia del Vetrari *.
Un Uffizio- con miniature di Tietro 'Perugino a .ie Prediche e Bibbie di Martin Luterà * V. JiW corano icritto.'m Arabico.. Il Breviario ài Mat- tia Cornino Rè d* Ungheria tutta miniato con» dìverfe figure oltremodo Angolari.. Rifiede pa- rimente ίη quella prima ftanza a mano deftra dell' ìngreflo· una belliflìma Tavola- di Granito Orientale* lunga palmi tredici, e mezzo,. lar- ga· palmi fei ed un quarto. In mezzo alla lècon*-- 4a Arcata eflìle· il Globo Terraqueo con piede* di Noce-;. Sotto la quarta arcata il Globo Ce» ielle i, lòtto la quinta la Sfera Armillare di med- iali a; Sotto la iella altro Globo Celefie ; e fi- nalmente fetta la iettima Arcata altra tavola j compagna alia fcperfor deferitta di granita orientale;: e finalmente lotto 1'ultimo mezzo», jpilanm,,, ove fu accennato· eifervi eipreOTo Cn- fio Ήρβτβ Signore vedeii un piccolo armadietto; con- iàa cornice attorno· % entro del quale_> fi conferva il Calendario Ruteno informa dai Croce: „ munito da iùoi criitalli ,, che fu donata ©fere moke altre cofe dall' eruditii&mo Matthew. jft *j£e§,<twlw Gregorio. Capponi. » Sèi fine poi di quella vamìfima Stanza m
falsità un gradino-s* entrai perdile grand? archi teiiaauknza.,, divHa nel mezzo da. altro Arce» ^ .UEuub,, lunga palmi trentotto»,, ecM minorlar-- gj&ezza» aifiem con l'altrailiiìecutiva5 della, piioaia j ( quantunque perà- poiTa effettivamen- te cUtsimrfi tutta una tratta, e ibi diiiinguina fucile 4ue ultime dalla prima già deicritta, la diffe-
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3 4·ο ^«oC4 DefcTÌzio&s
Perciò la detta Chiefa , col contiguo Ìopmfc
detto Cìmiterio , vien pofifeduta ψ. °gfi dalla detta Real Guardia Svizzera, e con ogni atten- zione cuiiodita , efervita. Dirimpetto a que- lla Chiefa , e Granari foprenunciati, nel Col- le , che confina colle mura efierne sì del Cor- tile di Belvedere , e del Gran Corridore della Cleopatra , come anche delle mura , che cir- condano il Giardino bailo eiiilente a ptè della Fontana della Galera , il folleva una Fabbrica iiolata r la quale iì eiknde in lunghezza di palmi quattrocento dieci, ed in larghezza di palmi feiianta in circa , la quale di fronte al Gran Torrione, ove riiiedono le Abitazioni dell'Emo Segretario de'Brevi, il dilunga con un muro baifo circondario per palmi cento venticinque 5 indi facendo rivolta in' angolo acuto il protrae in lunghezza di palmi trecento cinque , e piegando di bel nuovo con tratto di palmi feflfanta va ad unirii con la defcritta fo- lidale Fabbrica . La prima ferve di Fonder!* deVCannoni della Rev. Camera, fornita di tutti quei neceifar; comodi, che per la mede- sima h ricercano 5 il fecondo racchiude un non men deliziofo Giardinetto , che fruttifero ; « l'ima, e l'altro non hanno alcuna coerenza col Palazzo Vaticano : lòlo che in fine di dettai Fabbrica , e dalla parte , che rifguarda il det- to Palazzo eiìitono una Stalla di lei poiti, 9 due Rimeife con vafehetta al di fuori per ab- beverare i Cavalli, e lavare i Legni di parti- colare pertinenza del medeiimo Vaticano -A pò- ftolico Palazzo, e £10 vjfo · CA* |
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Μ Patitami $4*
CAPITOLO XIX. ''..".
Quartiere per la Guàrdia Reale dclh
Corazze Tonti fide. * Indubitato, che nei trafcoriì tempi un tal
ι Quartiere avelie la fua iìtuazione preiTo il Palazzo Vaticano, ed in fpecie in Borgo Pio, come ne fa fede il Conte Bernardino Bernardini nella fua elegante , ed efatta Descrizione de* Rioni di Roma alhpag.2i$. ; poiché per 1« inveiKgate notizie certe avute da Periòne de* gne di fede le medeilme Corazze per lungo tempo rifiederono dove è al prefente un Palaz* zetto fpettante alli Eredi Ferruzzi efiftente an- che a' dì d'oggi in detto Borgo Pio ; ed in ap- pello nel Paìazzino denominato della Regina in Borgo Nuovo. Ma da che i Sommi Ponte- fici trasferirono laìoro Refidenza al Quirina- le | e fin dal Pontificato di Clemente XI., le fu degnato altro Quartiere ftabile nella Piazzi delle Terme Diocfeziane vicino ai Granari 5, onde la fola memoria di eiTo n'è rimaiia. Innal- zato nel Pontificato di Clemente XII. il fontuofo Palazzo delia Confulta fui Monte Quirinale^ predetto ; quivi unitamente al Quartiere de* Cavaileggieri a delira , ed all'altro delle Co*, razze a fini/fra fu data /labile permanenza, coti tutti i comodi neceiTarj perla loro abitazione, e Stalle . In tempo di Sede Vacante viene alfe* gnato loro il Cortile degl'Archivi, ove iì fab- brica un Cafotto di tavole per loro tratteni- mento durinte il Conclave. Ρ 5 (Η-
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_»„
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$ 4-* ;;.- ^uwa Defcrizionè
CAPITOLO XX. ' .
Petit ^Acquedotti) e Sorgenti d'acque, chi
fipojfiedono dal Τ alazzo *Apoftolko >
e fuerifpettive Chiaviche.
TRE fono le Sorgenti d'Acque le più co
piofe , e le più celebri, delle quali vie- ne arricchito il Monte Vaticano , oltre altre due minori ritrovate ne* baffi tempi, come in fine del prefente Capitolo verni dimoitrato. Effe fono di diretto Dominio del Palazzo Apo* ftoìico Vaticano , godendone l'ufo per i iòpra- deicritti Giardini, e Ìuq Fontane , per la Mo- la y Forno ] Zecca $ per la Fontana della Piaz- za di S. Pietro dal lato Settentrionale ipettante ili detto Palazzo Apoffolico , e per altri Offizj in elfo indicati «. Chiamai! la prima adequa Tao- la $ la feconda di $. Damafo ; e la terza delle Ufi * La prima è- molto cognita fotto tal no- me dì "Paola, quantunque ne' trafandati Se- coli , e fino in tempo della Romana Poilanza folle chiamata Trajana , Sabatina, Tufcia, ο Tofcia. Fin dall'Anno 1609. il Pontefice Tao- Io V. gloria della mia Patria , e della Capitale del Mondo ancora,rifarci l'Acquedotto dell'Ac- qua Trajana, vi aggiunfe molta quantità di quella del Lago Sabatino , ο di Bracciano, fe- condo il fentimento dell' Erudito Canonico .Al- berto Caffio nel fuo dotto Corfo deW\Acque To- mo 1. pag. 374· in tali termini parlandone; „ ο foife., che nonriufei a Giovanni Fratello |
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Del faticano» 34 5
„ di Domenico Fontana 5 cui fu data l'incom-
„ benza di ritrovare tutte le antiche vene dell* „ Acqua Trajana ; ο voleile il Pontefice far „ godere a Roma in quantità maggiore gl'ef- „ fetti di quella fua nuova munificenza, vi „ aggiunle, e meicolò due mila onde d'acqua 3, del Lago di Bracciano , comprate , e pattuì" ,i te per tante colla Rev.Camera Apoiblica, e „ gii Ecemi Orimi Padroni allora del Lago „ onde fatto ergere l'ilìeflò anno nella iòmmitì del Gianicolo , ο Monte Aureo , in oggi detto Montorio, un iòntuofo Arco , ο ila Emiifario « e rifpettivo Caftello da introdurvi la dettai Acqua , nominato al prefente Fontanone di S.Pietro Molitorio , prelè il nome di "Paola de- funto dall'augulHilìmo Nome di tal benefico Pontefice . Ciò che "meglio fi deduce dalli fuf- ièguente latina Ifcrizione, che collocata fi feor- ge lbpra la Porta delPingreffo de Cortile delle Statue , tradotta in Toicana favella al Ìuperior Cap. 6, pag* 122., ed ivi fcolpita in così fatte parole : Taulus V. Toni. Max,
'Pdatii Vaticani rnultis in locis
inftauratì, atque amplificati Jplendórem
'Honorum védiacentìum ^émmitatem
Terennì falubris %AquA copia
De fui ^ornine TfancupatJS
Bgvocavit, ùiuxiique
\An. Domini MDCXIK Tont. X.
Si prende adunque quell'Acqua dalla forma ,
clie la conduce al Fontanone di S. Pietro Mon-
P 4 torio
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344 Cuffia Bifcrìzìont
tono ilei fito detto il Cafaietto di S. *h <fo?e
efifte un apertura, ο ila foro, di forma qua- dri unga , largo palmo uno ed un quarto in una tkUe iponde della medeilma forma j per cui paffa l'acqua, ed entra in altra forma feparata, e particolare del Sacr. Palazzo , che la condu- ce alla Fontana dell'Aquilone nel Giardino Bo- icareccio accanto la Macchia. Dalla detta.* bornia prendono l'acque con iue fittole diveda Particolari per ufo di quelle Vigne, ed Orti die efiftono fuori di Porta Fabbrica per la Ara- ti a, che tende a Civitavecchia : ove nelle fpon- de della predetta Forma ciìtte uno dei Con- dotti , che ne* paffuti tempi conduceva l'acqua fopra gli fcoglj della precitata Fontana del? Aquilone. Nella fopraddetta Forma, la quale il pro-
lunga nella Vigna dei fopradeferitto Giardino Bolcareccio, efitte una fittola di marmo qua- drilunga , la quale conduce l'acqua alla Fon- tana della Piazza di S. Pietro fpettante alla Rev. Fabbrica. Nella Macchia ad fuddetto Giardino , parte da detta Forma un Condotto, che porta l'acqua alla Fontana efittente fopra Ja Loggia feoperta prelfo la nuova Corsìa della Gallerìa ; dal qual Condotto diramando divedi altri brace], la dittribuifeono in differenti Luo- ghi , vale a dire alla Fontana della Galera , al Cortile delle Statue, ed alle fpalliere du Giar- dino de' Fondi. Si divide il ritorno ddh Vafca della Fon-
tana ad Loggione in due Condotti ; il primo de'
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tei Faticano i $4$
de' quali la conduce al Giardino Segreto, e l'al-
tro alla Fontana della Cleopatra. Tutti i ri- torni delle fopraddtete Fontane vanno in una_j Botticella iituata nel Giardino dietro la Libre- ria , dalla quale poi uniti in un Condotto {cari- cano le loro Acque alla Fontana Settentrionale della Piazza di S. Pietro, Ipettante al Palaz- zo Apoitolico. Altro Condotto, che prènde l'acqua nella ioprariferita Forma dietro la Fon- tana dell' Aquilone , e la conduce in una CaA fetta porta nel Cortile della Mola di Palazzo ; e dividendoli da detta CaiTetta in tre braccj : uno ii protrae allo Stallone Pontificio , l'altro alcalino dell'Emo Arciprete di S. Pietro, e annetto Studio del Mofaico , e l'altro al Lava- toio di Palazzo porto dietro al Forno , igorga le fue acque . Il ritorno del iòpraddetto Stallo- ne va al Caiino del fu Abate Campana fituato accanto S. Stefano ÜÝÌïÞ , ed Orto de' mede- fimi Monaci. _Nel Vafcone dell'anzidetta Fontana dell*
Aquilone eiìrte una Fittola d'onde cinque , la quale riceve le acque in detta quantità , e le conduce ai Palazzo della Sacr. Inquifizione ; In detto Va icone prende l'acqua un Condotto di tre quarti di diametro, e la conduce nella Vafca di ibpra della Fontana de' Torroiidni, iti cui diramano dalla medeilma i condotti, che danno l'acqua ai Bollori, Padiglioni, Vele, e Zampili' de'detti Torrioncini. Altro condotto, dalia detta Fontana , conduce l'acqua alla Zec- ca"» ed altro ne guida l'acqua per i Giuochi del* t S h
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3 0 ^HOVd Defìrkìan?
li Fontana delli Specchi. All' Abitazione del
Cuiiode della Zecca > ο ila .dello Zecchie- re , vi va una porzione d'acqua prefa dal Con- dotto de'Torrioncini, prima che faccia moilra. Elìdono parimente nel Vaicene di iòtto di detta Fontana de' Torrioncini quattro Condotti, che prendono l'acqua dalla medeilma , ed uno di effi la conduce alla SagreiHa di S.Pietro ; il fe- condo alla Fontana della Piazza della Panet- terìa ; il terzo al Cortile di Belvedere ; ed il quarto alla Botte incontro la· Palazzina poita nel Viale, che va alli Specchi j che poi da det- ta Botte , unitamente con gl'altri va alla Fon- tana Settentrionale della Piazza di S. Pietro ► 11 rimanente dell'Acqua poi, che avanza dal- la iìiperiore indicata Vaica grande dell'Aqui- lone , imbocca in una Chiavica , che la con- duce alla Mola di Palazzo, dalla quale una por- zione ne cala alla Zecca, e l'altra porzione (corre alle due Botticelle polle dietra il Caii- ne, a ila Palazzetto di Tio IV, ; dalle quali poi fcende a far moilra alle Fontane del Teatro di detto Calino , ed ύ Vaicone , ο Ha Vivajb e/I- itente avanti il medefimo. In una delle fud- dette due Botticelle evvi un Condotto, che^* prende Tacq.ua , e la conduce alla Fontana del Beveratoio iituato nello Stradone incontro le RimeJe . L'Acqua, che fa moilra alla Fontana del lopraddetto Calino , vien preia da una for- iì:ctta prima d'arrivare alle dette due Botticel- le , la quale poi fi divide in diiQ bracci , che <lanno Γ acqua ai veloni, ed alla Statua delia |
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'bel Vaticano i 347
Cìbele iltuata in mezzo : come anche vi è una
forma , la quale conduce tutte -le acque della Zecca, e sbocca in un lato del Vafcone della medeiìma . Nella Vafca grande della predetta Fontana eiiifono due Condotti di piombo di tre quarti di diametro , i quali prendono l'acqua , e la portano alla Botticella polla nel Vi alone , che. va alìi Specchi, nella quale vi fono altri due Condotti di maggiore diametro , che pren- ' dono l'acqua dalla medeiìma , e la conducono a far moftra alla Fontana Settentrionale della Piazza di S.Pietro: quali Condotti pailando nel mezzo del Cortile di Belvedere, dirama ivi da efli altro Condotto, che dà l'acqua nei quat- tro Bollori Ìltuati nel Vafcone di fotto delkuj detta Fontana di Belvedere : Dipoi in certa di- itanza fi unifce ai mede fimi altro Condotto,chc porta via intorni tanto del Giardino Segreto . della Pigna,che della Fontana della Galera,edì quella lòtto la Librerìa , andando tutti tre in- fierac uniti a far moitra alla detta Fontana Set- tentrionale della Piazza di S. Pietro. In una Botticella pofta, dietro il Capannone, ο iìa Ca- ■* fotto de' Vali d'Agrumi del Giardino Segreto della Pigna , fopra la Fontana del Giardino della Librerìa vi fono tre Condotti, uno de* quali dì l'acqua alla fopraddetta Fontana dei Giardino d.ila fuddetta Librerìa ·, l'altro alla Fontana dell' Annerii ; e l'altro la porta alla Botticella lotto il Circondario del Giardino, dilla quale poi con un Condotto va alle Rime£ le limate pretlo la Fabbrica della Fonderìa de* Ρ 6 Can-
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?4·8 Innova Definizione
Cannoni della Rev. Camera Apoftolica. Il ri-
torno della Fontana innalzata in detto Cortile di Belvedere va in una Botticella poco diiìante} nella quale vi fono tre fittole : una d'un oncia, che conduce l'acqua ai PP. della Trafpontina; altra di dieci oncie fi divide fra la Fontana di Porta Angelica , ed altri Particolari ; ed altra d'un oncia perfervizio d'una Caia in Borgo Pio 5 e da quella di dieci oncie ne vengono de- tratte tre per moftra della Fontana a Porta An- gelica ; la qual Fontana reiìa lotto il dominio e cura di Monfig.Prefidente dell'Acqua Paola, e tutto il rimanente di dominio del Palazzo Apoilolico . Nella Vafca della fopraddetta Fontana altresì trovai! una fittola d'un oncia e mezzo incirca, la quale prende l'acqua dalla medeiìma, e la conduce alla Fonderìa della Rev. Camera . Dai Condotti, che portano l'acqua alla Fontana Settentrionale della Piaz- za di S. Pietro , prima di iàlire , a pie di detta vi diramano tre Condotti, uno de' quali con- duce l'acqua al Lavatoio iìtuato nel Quartiere delle Reali Guardie Svizzere ; Ρ altro la tra- iìnettè ^alPOipedalè di S. Spirito con fittola di oncie ledici incirca; ed il terzo d'oncie lei all'Olpedale de5 Pazzi limato allaLungara. Nella Tazza grande della ioprindicata Fonta- na della Piazza , efiftono inoltre cinque Con- dotti , fenza Moie , murati in un lato del Ba- huilro diettaj uno de'quali conduce l'acqua, Belle Cafe diS.Spirito; l'altro al Palazzo de' Signori Conti Giraud 5 il terso alle Cale dei |
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bel Vaticane ; 34$
Rino Capitolo di S.Pietro ; il quarto alle Caie
della Rev.Fabbricà ; ed il quinto al Bollore in cima della Fontana della Piazza di S.Giacomo ScolTa-Cavalli. Nella Vafca della Fontana Set- tentrionale di S.Pietro iònovi altresì due Con- dotti fenza fittola , uno de'quali conduce l'ac- qua al Velone pollo alla Catena di Ponte , dal quale vi dirama un Condotto , che dà l'acqua ai quattro Bollori di lotto della Fontana efiiten* te nella Piazza Scoila-Cavalli ; e l'altro con- duce l'acqua al Beveratoio della Piazza di S. Pietro. Il Sig. Marchete Accoramboni ha parimente una fìttola d'onde fei poila nella iò- praddetta Vaica accanto i precitati Condotti ^ la quale tramanda I* acqua al Tuo Palazzo , © Lavatoio. Nella Tazza iùperiore della Fon- tana fituata, come di ibpra il dille, nella..* Piazza di Si Giacomo Scoiia-Ca valli, efiile un Condotto, che porta l'acqua all'Oipizio de* Convertendi : godendo il mede firn© Ofpizio d'altro Condotto imboccato Bella Vafca di lòt- to , il quale porta 1' acqua al fuo Lavatoio . ΕίϊΛοηο altresì nella Vafca di detta Fontana ti·*. » tri due Condotti, uno de' quali porta l'acqua ai PP. della Penitenzieria di S. Pietro , e.l'al- tro ai due Bollori fotto il Mafcherone della Fontana fituata alla Catena di Ponte. Dal Coa- dotto /che porta ai predetti due Bollori, dira-, ma un piccoi Condotto, che dà Ρ acqua alla Fontanella del Draghetto , fituata vicino la Trafpontina . Prende l'acqua dal predetto Condotto una-jSibJa d'oncie tre, la quaie rima- |
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V bel Faticane * £$
differente (frattura degP accennati archi, ed il
fuolo un poco più elevato ; eiTendo ciò al cre- der mio iùcceduto a fine di fotfenere i fuperiori muri maefiri che dalli predetti archi vengono, foiienuti nel piano di fopra della Gallerìa, e del contiguo Archivio Segreto di Sua Santità . > A capo di quella feconda iknza fonovi <hic altri Archi dicontro alli antecedenti, li quali intro- ducono nella Terza Stanza , lunga iòltajito pal- mi trentadtie , che prende lume da due. fiheftn* di contro, comTpondenti verfo il Giardino Bo- fcareccio Pontificio. Sono ricoperte ambedue quelle danze da volta a crociera, ο ila a lunet- te da uguali pitture a frefco fregiata con nobi| maeitrìa; vedendovi fi eipre ile dalla parte de·* ftra le Quattro Cappelle , che tenevano i Som- mi Pontefici ne' paifatitempi in Sr Maria Mag- are , in S. Croce in Gemfàlemme, nella Chiefis di S. Maria del Popolo , ed in quella de* SS.XIL, '•dpofidi ; e dalla finita in 5". Giovanni Latera^ no, in Si Vaolo, in S. Sabina, ed in S+ Lorenz^ fuori delle mura„Nobil Cornice in parte dorata* che le ricorre attorno da tutte le parti, ferve d'importa alle fuperiori Lunette* Sotto la me- delima iìqìIq quattro rifpettive facciate fi fìpp» gono dipinti altri Otto Concili, i quali conti», uuano la ferie degl'altri fuperiormente deiirittr, Nella facciata a mano delira dell' enuncia ta feconda ftanza rifiede grandiofa Porta, CPB ìtipiti, ed architrave di travertino fcormqiati „ ed orecchiati, acuiiìfale per due gradini eoe Scrizione impreifa nel dettò Architrave φ> Β 6 men*
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g£ò Innova descrizione
ne imboccata in faccia ia Chiefa della Trdfpon-
ima, tramandando l'acqua al Lavatoio pollo /òtto l'Oratorio della Dottrina Criitiana . Dal Condotto iòpraddetto , che viene dalla Vafca della Fontana Settentrionale della Piazza di S. Pietro, e che porta l'acqua al Velone, vi diramano altri due Condotti , uno de5 quali dà l'acqua all'altra Fontanella del Draghetto, di fopra enunciata , e l'altro porta l'acqua ad una Cafi del Capitolo di S. Pietro , iicuata fu la Piazza vicino al Colonnato , donatagli dal- la S. mem. di Benedetto Xllt, Rimane attacca- ta a detto Condotto una FiiloJa di mezz'on- cia , la quale conduce l'acqua alle Cafe Nuo- ve , ed Oratorio di S. Spirito, eiFendo prefa a livello ; ed in Borgo Nuovo eilite la pietra di livello . 11 ritorno della Tazza di fopra del Ma- fcarone di Ponte , va dentro Cartello S. Ange- lo ; ed il ritorno della Vafca di lòtto il ripar- tile per il Lavatoio di S. Spìrito, e Bottega del Telapiedi polla accanto il medeiìmoLavatoio. Aifunto alla Cattedra di S* 'Pietro il primo d'Ottobre del 366. di Nollra E. V. il S, Pon- tefice Damafo L : celiata la Perfecuzione dell' Arriano Imperadore Cofianzo, e tolto lo Sci- fìna d' Orficìw : rivolge tutti i fuoi vaiti pen- fieri al rifarcirneito delle Chiefe di Roma , ed in fpecie della Sacroianta Baiìlica del Principe degi'Apolioli, con diifeccare cerc'acqua ,.che danneggiava la Sacra Consone ·, e e >1 ritro- vamento di nuovo , e perenne Fonte per uio della medelìma , e per loliievo de' poveri Pel- legri- |
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Del Faticano * ?5T*
leprini, che ad ella accorrevano ; come di ciò
rifuka dalla Lapide di marmo eretta nelfe Grotte Vaticane, additata al TomJ.^rtic.j. fcflpiti Ϊ fegucnti veri! latini citati dal Tom-
cioè *
Chmhant latice* Montem , tmeroqm meatti
Carperà multorm ànem, atquc offa »&»"*>
Ήοη tulìt hoc Damafns, communi legcfipultos
Τφ requiem trifles iterimi perfohere pajas -
Trotini* aggreffus magnum fupcrare Uborem
^ertt immenì dqecit crimine Montem ,
laim0icitofiriitatus^aTnr^ Skcavit totum quideqmd madefecerat mmof »
Inventi Fantem , pnthet ψ dona dutis.
lUc curami MercmusLevitateti*
Una tal magnanima imprefa , non v'ha dubbio,
che non eoihOe e fomma pena, e grave d£
foendio al Santo -Pontefice ; mentre effend*
aitretto di aprire il paifo, Pcr^TnffnJf
ritrovato, al Condotto in moki Cti da la W mitadel ciglio fino alle radici del Monte afw ne di conferire il libramento uguale dell a*· qua , fu d'uopo , che il profondai nelle viice- re di eiio, dove per cento palmi e dove per feffanta , come apparite da un Chmfinoe^ «ente fopra terra nel Viale dell» ^ignaaddita* tozìh vag.222 Jìfeflo i-Tm. Unata1^ è chiariflfma , e ialubre . La iua primiera or γ gine fu , ed è anche al prelente , proflìma a.- la Caia dell'Albergatore, dett» di ctonio* |
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?$fc %ηοόλ ttefcrìzloue
per la ftrada, che tende al luogo, volgarmente
denominato il Pidocchio, e dinante folo tre quarti di miglio dalla Porta Fabbrica. Efiifono ivi due Vene perenni della medeiìmaacqua, una delle quali paita nel pozzo della foprari- ferita Cafa, l'altra fcorre in poca diftanza da un lato di eflfa ; ed unendoli ambedue entrano allacciate nel Condotto antico quadrato , ο ila forma , comporto di tegole , e mattoni ben pu- liti, econneilì, cìi larghezza palmi quattro, ε di altezza palmi dieci, il quale oggidì va ad imboccare nel Bottino efirtente incontro laj Fontana dell'Aquilone , fituata nella pendenza dei Monte Macchiofo del Giardino Bofcarec- cio. Quantunque quell'Acqua iìa in poca quan- tità , depone nel letto, e muri laterali dello ipeco il Tuo tartaro, non alabaitrino, come , lo è di altre acque , ma comporto rimine di mi- nuti fpruzzi crirtallini .· ciò che dimoftra la pu- rezza , e la perfetta qualità dell'acqua : onde a ragione il fopracitato Pontefice S.Damafo h fé condurre per la di lei purità nell'Atrio di S. Pietro . Durò tale Acqua a fcorrere limpi- di (firn a fino all'anno 500. di iioiira falute : va- le a dire nel Pontificato di Simmaco; indi fi per- de, come io accenna il iòpraJodató Canonico CaJJio, dicendo non faperne addurre il giuito motivo dello imarrimento , e ceiTazione della detta Acqua , fé ciò foflfe , ο per rottura da Condotto , ο pure per aridità di lua Sorgente : Nell'anno 164$. fedendo nel Soglio Pontificio InnQcmtÌQ X, ebbe queiH la bella forte di rin- ye-
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pélPattern. ffg
vcfùre h detta Acqua di S. Dama/o , come ài
ciò ne fa indubitata fede la di lui Iscrizione col- locata iòpra l'Arco , che racchiude la Fontana detta di S. Dama/o nel Cortile delle Loggie dì , Raffaelie , denominato comunemente di S.JDs.* mafo, indicata nel Tom, IL· Cap.4.6, pag. 485*. in fine, la quale ύ eiprime con tali parole ò cioè: *4quam Vaticani Collis Incerto ohm Capii?
Deerrantem \Ah Damafo Inventari J Scaturigine ad lavacxum T^pva Generai ionis (k Fontem
Corrhatam B$rfus ^fmiffaf^ Innocentius X. Tont, Max. Conquifitam B^paratamque *Ac Mire Trobatafft Fonti P^ecens FxtrucJo J\efliiuìt Vt in Orbe Jiq:ii$ Teregrinis ^Affluente iJEdes Vaticana Suam liane Uaberent Gemina Salubritate Gratius Hauriendam *Λη. Domini MDCXXXXIX. Tont. Sui X. Tal Pontefice pertanto , non iblo rintrac- ciò la detta Acqua, e rifarcì il foprindicato Condotto $ ma eziandio , laddove elfo sbocca- va anticamente con altro tortuofo giro nel baf- fo pavimento della Sacrofanta Baiìlica lenza verun precedente ricettacolo a drittura nel Fon* te , ordinò , che foife alzato il detto Condotto, e prolungato fino al Bottino incontro la fopra- deferitta Fontana'dello Scoglìo,o ila dell'Aqui- lone-, fituata nel pendìo del Monte , come fu diuioilrato al iuperiorC^.ia. diquefio $.Tom* pag.
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»5'4 'JtyovaDefcrizfont .
pdg.22%. Da quello Bottino adunque vien por-
tata in un Condotto di diametro oncie Ìètte , fino all'altro Bottino iltuato dietro la Staila^ Grande Pontificia ; dal quale poi diramata ef- fendo in due Condotti, l'uno di eiil conduce porzione di detta Acqua al Forno di Palazzo ; e l'altro con diverti bracci ripartiice la mede·» ilma in molti luoghi, vale a dire alla Zecca. al Vialone della Gioiìra nel medeiimo Giardi- no, al Pilo del Gran aro , all'Abitazione di Moniìgnor Sagriiia , alla Cucina delia Forefte* ria , e Cucina di Sua Santità , terminando ili una CaiTetta pofta in alto nel Cortile detto del- la Camera . Dalla medeilma CaiTetta ritorce il fuo giro , e con un tubo di quattr'once incir- ca paiìa per la Cucina , ove anticamente fi cu- cinava per i Dodici Pellegrini, che ogni mal· tina mangiavano a quello Palazzo ; indi fa ne bil comparfa nella lòpnndicata Fontana du Cortile di S. Damafo: e di bel nuovo per iòt- terraneo Condotto ne partecipano della mede- iima la Cucina di Moniìg, Maggiordomo, e più inferiormente l'altra Cucina di Moniìg. Gover- natore del Conclave . Il Ritorno di quella Fon- tana parta alla Cucina delli Emi Cardinali de- critta al Cap. 40. del Tom, II. pag. 399., alla ifcinza delle'Legna ; indi il va. a gettare^ nel Chiavicone comune di tutte le Acque di Ritorno. Il Ritorno di quella porzione , che, come
di Ìòpra fi dimoi Irato , ferve ad ufo del Forno ^podolico, con tortnoiò, e b^n lungo Con- dot-
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BelPatkdffi: 3 £5:
Sotto vi A comparire nel Paìaz2ó del Sacro
Tribunale ddV Inquifizione iituato, come di ibpra accennammo ρ re ilo il Quartiere della»,* Real Guardia de' Cavalleggieri, dove fa va- ga veduta in un Fonte fallente Cu h prima Log- gia del Cortile di detto Palazzo. Il Pontefice orbano V1IU dopo aver coti
tante opere meravigliofe abbellita la Vaticana Bafilica , e l'annetto Palazzo Apofiolico, come fu dimoitrato al Cap.^y. ddT.Lpag. 148., e all' Introduzione del Tom.lL pag.xxxu. in fin. $ Non pago altresì il di lui benefico cuore di ave? proveduta Roma dì nuovi accrefeimenti dell* Acqua Felice , e dell' Aequa Vergine, come Io attera lo ipeifa lodato Canonico Cuffia, prò- pizia, e fortunata congiuntura lo itimelo ezian* dio con atto di fua maggior beneficenza a fieri- dere le di lui pietofe mani al vantaggio de'iuoi Popoli, col ritrovamento di nuova iòrgente d'acqua limpidiiTima , ed aifai falubre } comu-* nemente denominata dell'api. Circa Γ an- no 1637. di noiìra fallite fotto il Portico Occi* dentale del Cortile di Belvedere, il quale fer- ve di iòitegno alla fuperiore Libreria , e Gal- leria , e di paifaggio per via d'una agiata fa·* L'ta modernamente felciata in calce , alle Car- rozze , le quali paifano ai Cortile della Senti- nella , ed a quello di S*£)amafo , e gialla lotto l'Arcata di mezzo di elfo Portico , comparve- ro indizj apparenti d'acqua perenne chiarifil- ma , la quale trapelava.dalk Muraglia interio- re , che foitiene il terreno del iopradeferitto Stra,-
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É?* ., Ê*** Defirìziont
Bftfteri^ild -2 ■' ' ed ai Gran Giardini
tS.3¥ °nnfic,° · Ne fu di c«> duo rag.
Ñ Éé™ «ce , ed egli torto ordì Stradone ^^I"* talìi si "e! d«<°
e rfi H, f,i « nd G'ardino ' a fine ^ «ràfr
te delia Ñ É5'"6 5 C rinVem,ta fotto « Mo>
. «icano Ë'Ã Ô"' f ««fo» Giardino Va-
tM e rà *[f e-la '" P'CC0,e Ve"«« , rinato
«fot 1 d ti Ã",a f°rma fitUatldietro i!™"
do toHI ni > °h/ ' ePer mezzo d''"» Con-
- l'Arco Ô ^ '/" :utta incana!ata <»«««>
d, du?oni,-rT ^ÑËÌ. della capaciti
tt lÌn„» ç lia Perfe21™e. e qualità di det-
ta Acqua, fiata «trovata fquifitiffima ; ma al. f condotrtare CT '·'riferit0 A™ þ Ê»
fadfrt? ™ Ñßegnne ÌdeC Per mem=>™ . 0
iibe™ A rant0beneficio' Premente dalla
Po„ efi e SD,PM 7menfa dcI Cov^ta h dfhhl;, P1 adu,1<3«efcpra di mutavo- Ani lT° 'narm?' '^gnofo Architetto tre iSlf&T? Ie qua,i aI,"dend° alIe Á™
fciu t'*?'' C*W piccole probo-
ftók f; ?rrfi,matt0 di e'iraere dalla Fl Éffi „7fenl Ì kcri,ta,Ji«e Acque, che da hthrt d |Ãð ' ,?>me ß ieSSe dai due verdi te. u dal predetto Pontefice comporti, e fatti fcplpire « Iap,da di marmo ali* detta Fouto |
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preeminente .-
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De! Faticano. $fy
Sfciiid mkarh \Apem, ψα mei deflorìbiìs bmrita
Sì Ubi melitam gutture fundìt aquam ?
Perlochè finanche a'dlnoftri la detta Acqua ha conferva tofempre il nome d'acqua dell'Λρί. Il Ritorno della medeiima vien goduto dai VP. della Trafpontina , effendovi a detto Condotto imboccato un'altro , che ne porta una piccola porzione alla Fonderia della Rev. Camerali Apoftolica. Facendo altresì menzione ai altr'Acqua,
che come di iòpra fi di fife al Cap. 17., fa inoltra, e igorga dalla Fontana innalzata in mezzo ai Cortile della Real Guardia de' Cavalleggieri ; naice quefta fotto il Monte nella Vigna , che' fpettava una volta all' Eccma.Cafa Buoncom- pagni , paflate le Fornaci, dove allacciata ri- mane per Condotto di terra fino a Porta Cavai- leggieri : entrando in un Pilo di marmo ad ido ài C'affetta poiìa in alto accanto detta Porta « Quivi vien diilribuita in tre fittole , ima utile quali conduce l'Acqua alla Fontana del foprad- detto Cortile , e Giardinetto, fpettante au uno «le'Capitani di detta Real Guardia, e fituat© accanto il Portone del medefimo Quartiere ; Altra porzione ne tramanda alla Fontana pub- blica Sfilata accanto la indicata Porta della_, VJita. li Bollore'di-mezzo poi, è porzione di Ritorno della Fontana collocata nella Loggia dei Cortile del Palazzo ivi anneflo della Sacr. In- qmfizione. E finalmente una porzione del Ri- torno della Fontana del detto Quartiere Cen vk ΨΜ Fornace del S&Marcbefe Riccardi difìrenze* ; |
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i$S9 t 9(wvaDefirkiwie
Finalmente nel gloriofo Pontificato (iella
ià: mem: di Benedetto Xi'K , dovendoli rifarete il muro finittro della grandiofa Scaia di Silfo, deferitta in fine de] C?p.4 i.^g.428., che dal Cortile di Belvedere iàglic all'Archivio Segre- to , ed allo Stradone del Giardino ; lòtto i di lui fondamenti fu rinvenuta una iòrgente d'acqua limpidiifima , e perenne , la quale non avendo il ìlio giulb , e doveroiò corlò , or qua , ed or là ferpeggiando , veniva a corrodere il fuolo, che a tutta la Fabbrica da quella parte ferve di fondamento^ Fu per tanto incanalata in uru_> Condotto di larghezza palmi tre in circa, il quale pai&ndo lòtto il contiguo Portico , dove ditte un chiuilno di forma quadra , iìtuato in- contro il primo Arco aperto da quella parte, vi fecando il detto Arco, ed in linea obliqua il Cortile di Belvedere fino al primo Recipiente di Chiavica, con cappello contornato rotondo ricoperta ; indi imbocca in un braccio di Chia- vicone , che prende li fcoli ad Giardino Segre- to della Pigna , e di quello della libreria , co- me fi riconofee dal Chiuilno dittante palmi quindici dal iòpraenunciato Recipiente di Chia- vica , per cui in eiTo umilmente tramanda le lue acque. La menzione fatta del predetto Chiavico-
ne, bailevole occaiione ci porge di decorrere di ?ltte..Ie, Chiaviche., e Chiaviconi maeiiri, 1 quali lervono per lo icolo delle acque piovane delm<deijiio Palazzo Vaticano , ed anneifi mi Giardini 5 come altresì di quelle, diedi |
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Del P at team, $$£
ritorno dai Ìòprindicati Aquedotti, ivi vanno
a /caricarli ; onde brevemente sì dell'ime, che t degl'altri iè ne accenneranno i vendici ilei, e mifure . A piedi adunque del Vivajo collocato fotto la Galleria, ο ila Portico"; che dirim- petto al Palazzetto di Tio IV. fi folleva , come fu dimoilrato al iùperior Cap. i2.pag. 232. , efiire un Chiavicone di altezza palmi fétte , e larghezza palmi tre, e mezzo in circa, il qua- le in le raccoglie tutte le Acque delli icoli de* Viali del Monte Macchioiò, e della parte Me* ridionale del Giardino ; Mentre l'altra porzio- ne di icoli, che ne icorre , come altra volta fu accennato, da quel declive Viale fituaio ac- canto il Giardino Segreto degl' Agrumi, di porzione dell'erto viale del Recinto, del Cor- tile degl'Archivi, e della parte lùperiore dello Stradone $ va a racehiuderfi in quel Chiuiìno , che eiìile iòpra terra, ed a livello di detto Stra- done , indicato al fuperior Cap.13. pag.264. » e paiTando fotto il Giardino Segreto della Pi- gna , vù ad imboccare in altra Chiavica s ο iìa Condotto efillente nel Giardinetto della Li- breria , per cui poi al fopradeferitto Chia vico- ne nel Cortile di Belvedere eilftente fi comu- nica, le .altre acque piovane inoltre, che ne feorrono lòpra terra dal Monte della Panette- ria , e Forno Apoilolico, tutte vanno a rac- chiuderli in altro Recipiente di Chiavica fitua- to accanto il Portone ad Cortile della Senti- nella , come dimoiirammo al fuperior Capi» toh 14. /^£.287., ed ixi ieguito nel Chiavi- cene |
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5 β l^uova Descrizione
mente — '•Archivio Vaticano del Tontefice Va&->
lo V., fopra di cui eiìfte un Ovato fcormciata, intagliato , ed in parte dorato con meniòletta lòtto, ove collocato refta il Bullo di metallo dei detto, Pontefice, e per effa da quella parte all' Archivio Segreto Pontificio Γι ha il princir pale , e nobile ingrefl© .. Alli Iati della mede- fima Porta ièorgell a colori dipinto con copia di; figure il Concìlio Lateranenjb Uh celebrato fette» il Pontefice ^Aleffandro 111. dell' antichiffim* Famiglia: Ba>ndinellti della Città di Siena, e Vini» peradorFederigo L.r comma Ifcrizzione Latina per parte al: di ietto collocata , efprimente ; la prima ^ cioè alla delira die lòtto il Pontefice ^ileffandr.o lll*r el? Imperadov Federigo L. i cor flumide'JLaici,, e de» Chierici vengono· rifor- mati ,. e.reftimiti all'antica difciplina 5 efulb. finite y che-fotte» il detto Pontefice ,. e riferito·. Imperadòre furono condannati gì' Eretici Wal·- denfi",. eCathari, e proibiti l Tornei. Segue- nella; Terza- Stanza parimente nella delira fac- eiataaltra Porta con Pipiti ed: architrave di tra- vertino^ {corniciati ^ e nome di Τ dolo V. icolpir toinell? architrave', la-quale dà l*ingretTo* alle· fianze Ìltuate a delira delle Librerìe Paolina.,, Alefiàndrina „ Clementina , e. Muièo Profano?;; edlaffiliati parimente di detta Porta il icorge di-· jpwti® ili: €oncilio Lateranenft' IP. iòtto> Innocen.-» zikiM^v e Federico Il-lmptradore T il di cui ίϊ~ g^LÌfieaio> fideiùme dalla iòttopoila Iièrizione ,, cine è di qua j> e di là da detta porta y elprimen» te » ckeiktQ ϋ detti Pontefice, ed Iniperado* re
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■^eo *&(μο4λ Befèriziotifr
cone e&tente nel Cortile di Belvedere il fera*
dicano.
Ma ripigliando l'interrotto difcoriò dQÌ fo
g>rindicato Chiavicone , quello Teca obliqua- mente il baffo Teatrino , ed il Parterra ivi fu£- feguente, come iì riconolce da un Chiuiì- 110 di pietra in forma quadra efiilente a pie della Spalliera, e ditate iòltanto ièttantaquat- tro palmi dall'imboccatura del gran Viale, che al detto Parterra conduce. Indi traverfa il Via- le del Recinto vicino alla Fontana delli Spec- chj, e traverfando lo Stradone per linea rett3, vicino alla Vafca iituata incontro la terza ri- sneffa , ove diiìante undici palmi da eiìa fi tro- va altro chiuiino di pietra iòpra terra : Fa il medefimo Chiavicone una cafeata di circa M- fanta palmi ; ed imbocca in altro Chiavicone di altezza palmi dieci, e mezzo , e di larghez- za palmi fei, e mezzo , che traveria. il Portico Cotto la Libreria , come fi riconofee da un pic- colo iportello di legno efiiiente nel muro mae- iìro di detto Portico , incontro il primo Arco aperto. Quivi tagliando obliquamente tutto il Cortile di Belvedere dal iòpraenunciato Chiù- fino , dittante dal primo Recipiente di Chia- vica per quindici palmi fino ai Portone, che dà PingreìTo dalla parte de'Prati al Cortile pre detto: qual Chiavicone altresì riceve tutte le ncque , che vengono raccolte dai fei imbocchi di Chiavica fituati nel medefimo gran Cortile» Corteggiando eziandio il fopraddetto Portone, ave yicino alla colonnetta Ììnitfra del medefi- |
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Del Vaticano. ?<5t
ino iì fcorge altro Chiufino di forma quadra ,
e ipranga di ferro al difopra, feguita il Tuo corfo radente il proifimo Prato , come fi rico-· nofce da altro Chiufino ferrato da cappello ro- tondo , efiilente dirimpetto alla Loggetta 'dei Cuiìode dell'Armeria · Quivi il -medeikno Chiavicone lì profonda per otto palmi,éome fi fcorge dalla gran calata , e mormorio dell'ac- que, che ivi impetuofa mente cadono; e fegui* tando il ilio dritto corfo fino incontro il Portone del Giardinetto della Fonderìa , ove efifle altro Chiufino quadro , traveffa la Strada màeilfa , e va ad imboccare nel fecondo Cortile delle_3 Guardie Svizzere » In tallito, e poco dittante dal Portone , ove vedeil altro confimii Chili» fino quadro, fa gomito, e gettando*! da-ll'op* polla parte , palla aldi/òtto della prima porti- cella delle fuperiormente indicate abitazioni * Con traveriare eziandio il terzo inferìor Corti* le ; ore incontro il Palazzetto del Capitano dì dette Guardie , re ila eh info da grolla grare^> di ferro ; denotante , che fino al detto fegiro reità il deicritto Chiavicone iòtto il dominio^ t direzione del Palazzo Apolfo'lico s di cui ne fa teftinionianza il rotondo Chiufino elidente £o- pra terra nella metà del riferito Cortile, rima- nendo il reilance dtl detto Chiavicone lòtto la cura di Monfignor Prefidente delle Strade : mentre traverfand > il fopraindicato Pozzetto delle Svizzere Milizie , e ritorcendo a finiitra del Borgo di S» Anna, va di bel nuovo ad im- boccare nella itrada maeftra di Borgo Pio ; ed TomJLU Q^ &ί |
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%6% ^ltiova Defcrlzionè
alla fine dì efla traverfando il Borgo S.Angelo,
il diiìende al Vicolo del Villano, ove efifte il nuovo Edilìzio della Vallonèa ; e finalmente fé- cando la Piazza di Ponte S. Angelo' fen corre ritorcendo fotto il nuovo Ofpedale di S.Spirito, e va ivi a Icaricare ìe fue acque nel Tevere . Meritava al certo un cosi vailo, e Real Pa-
lazzo di eflfer delineato da altra efperta , e non così rozza penna come la mia j mentre la fua am- piezza lenza paragone con qualunque altro , la fua nobiltà, che non la cede a più fuperbi Pala- gi, i quali dagl'Eroi della Romana PoiTanza fu- rono innalzati in quella iiteifa Capitale ; la fua magnificenza e iplendidezza,divenuta per tanti Secoli l'oggetto ammirabile di tutto l'Uni ver- iò , gli hanno prodotto il pregio, e quell'alta (Urna, che meritamente fé gli compete. Tale, e tanta è la Ìùa vailità ed ampiezza, che ben fi comprova da quanto fu accennato nell' Intro- duzione del fecondo Tomo, mentre tutto il Pa- lazzo cogli anneifi Giardini fi eltende per Rubbia ventiquattro di fupe.rficial Terreno, fenza punto computarci la Pontificia Zecca , il Forno, ed annelfo Mulino , i Quartieri, ben- ché lontani, in di lui guardia desinati, quali iòno appunto i di fopra deicritti de'C galleg- gi eri , dei Soldati Reggimentarj, delle Co- razze , e delli Svizzeri al medefim.) congiunti· Quale litorico (premeTa però fempre la ves- tii ) ci addita eierfene trovato mai un limile compoifo di Quarantatre lèparati, e diitinti Appartamenti, comporti chi di undici, e tre- |
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bel Vaticano» 363
dici Stanze , fette di elfi di quìndici ; quattro
) di dieiaiTette ; otto di ventidue , e di ventitré ;
altri di ventinove, trentatre, trentacinque» \ trentanove, e fin diquarantafette, e quaran-
tanove ampie Stanze ; oltre cento fedici fepa- rate altre abitazioni compone chi dì due, quat- tro , e cinque itanze per ciafcheduna , e le abi- tazioni del Cortile degl'Archivi in numero di ventotto, del Palazzetto della Zecca di venti- tré ftanze comporto, del Forno Apoitolico in numero di trentatre, del Quartiere de'Caval- leggieri di duecento nove, e di quello delli Svizzeri in numero di cento e ventidue itanze abitabili? Nonilaròquì a ripetere l'ampia^» eilenfione delle due Cappelle Siltina, e Paoli- na , la prima di cento ottantatre palmi di lun- I ghezza, e la feconda di cento ventotto ; di
venti grandiofe Sale, di lunghezza di palmi cento cinquantafei, come lo è appunto la Sala Regia ; di dugento palmi, come ίί icorge nei* k Sala Ducale ; di cento ieìTantadue quella delCentauro; di centofei palmi, quella del Gallerione , oltre altre,, che pattano la ièttan* tina , e l'ottantina , come lo ibno, la Sala de' Pontefici nell'Appartamento Borgia , dell'Emo Segretario di Stato , della Clementina , del Conciibro, di Coitantino, de'Palafrenieri, della Bologna , di Monfignor Segretario di | Coniùlta, del Palazzetto d* Innocenzlo Vili*,
j delle due nel Palazzetto di Tìo IV. in Belve-
dere ; e finalmente dello Stanzone della Fio- rerìa de* Velluti : una volta vecchia Libreria Qj di
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m.
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264 *fytova Defcriztone
fi Sìflo IV., di lunghezza palmi cen loie i, con
aitre tre contigue ampie ihnze, che la mede- dTma componevano. Che dirò delle tredici va ite itanze , che formano il completò della»* odierna Libreria Vaticana , compoite chi di trecento dieiaiTette palmi di lunghezza, di due- cento novantotto 5 di duecento ottantatre , di cento ventin©ve , dì cento undici, e cento cin- que , e le altre che oltrepafifano la metà del centinaro? E non baita al certo, che in com- prova di ciò ometta l'elleniìone dei tre Piani delle Loggie di RafFaelle ; quali hanno di cir- cuito novecento ventinove palmi, delle va- ittifime quattro Corsìe della Galleria , la pri- ma di lunghezza palmi cinquecento quaranta, la feconda di dugento trentafei, la terza di cento trenta, e finalmente la quarta di trecento feiTantun palmo . A che vale che io rammenti il lunghiiiimo iito occupato dalla prima Corsìa dell'Armeria confidente in feicento feiTantafei palmi, della feconda a due Navate comporta di duecento ièflantun palmo , della Selleria di cento otto palmi, e di altre due , che rie oltre·' pallano i ièlìanta : quali tutte iòno irate da me numerate per una foi tanto , e diitinta ita η ζ a ? Che dovrò dire degl'immenil Corridori, alcu- ni de' quali il elìendono , come iàrebbe quello del Paifeggio , per dugento venti palmi di lun- ghezza , il Corridore de* Chiariicuri per cen- to feiTanta palmi ; quelio de' l'ette Archivi del- le Congregazioni è. di eiìenibne di dugento trenta palmi j e finalmente quello delia Cleo- pa·1
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bel Mattane*. 36$
patra, ο ila della Libreria è dì lunghezza pal-
mi mille trecento e due : da me numerati alla rinfufa nel novero dei cento novantafette Cor- ridori defcritti ? I Cortili, di· Belvedere di cin- quecento fettanta palmi, del Triangolo , ο ila de' Falegnami di cento dodici, della Senti- nella di cento ed uno , del Portoncìno di Fer- ro di ottantanove, di quello del Pappagallo lungo novantuno r del Marefciallo di novanta palmi, di S. Damalo dì dugento ottantotto, dì Moniìgnor Maggiorduomo di novantaquattro palmi, della Camera di feifanta palmi » del Torrione di centocinquanta palmi f del di lui interno Cortiletto- di trenta palmi ; del primo della Ruota di cinquanta ,. del fecondo di pai-· mi fefifanta ;, del Tinello di cinquanta palmi * di quella delle Statue di centoquaranta , de- gli Archivi di dugento fetfantadue, deJIaPìaz·- "'t zetta della Panetteria di cento ottanta palmi j · e finalmente di quel della Fafcinara di ottanr* tadue palmi : unitamente con gl'altri, e Pen·* fili, e del Forno ApofloHco , della Mola, delli Quartieri de'CavàHeggieri, e delli Svizzeri? Forfè lo Stradone y che divide il Palazzo dai Giardini di eiteniione palmi cinquecento fei» fante 5 lì ftupendi Viali del Giardino Bofca- reccio, quali fi avanzano chi ai numero di no* vecento e più palmi* chi dì mille * e cinque- cento fettanta , e di mille e trecento dieci pal- mi : come fono quelli della Giofira,, fopra i| Doriò del Monte Macchiofo, e della fuperioj ^igna,. mi farà aicritto ad ampoUo/a proIIC- |
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3 66 tytwa Defcriziótté
htà per farne conofcere rincontra/labile cer-
tezza del mio affunto > vale a dire della fan* ampiezza ? Siami ancor permeilo in comprova di fua
Magnificenza Γ addurre le più itupende Pit- ture di tanti eccellenti Maeftri fparfe in più di cinquecento fra Cappelle , Sale » Stanze, Gallerie , e Loggie , che Io compongono ; Le vaghe dorature , e Stucchi, di cui vanno le medeiime adorne 5 il prodigioio numero di dugento feflfanta Colonne , otto delle quali di Pavonazzetto , due maeitofe di Porfido , due di Verde antico , tredici ,di Giallo anti* co j due di Cipollino » quattro di Bigio, fet- tantacinque dì granito Orientale ; ed il ri- manente di travertino, che in diverfi luoghi l'adornano. I prezioiì Manufcritti in numero di Trentamila novecento quaranta : trafcor- fendo l*altro prodigiofo numero di ventifei mi- la fettecento fettanta de'più rari Libri in.j> iftampa di fua prima Edizione , che nella Va- ticana Libreria fi confervano, Li prezioii Ar- redi Sacri della Guardarobba Segreta Pontifi- cia ; i più pregievoli Metalli , e preziole Gemme, che li cuilodifcono nei due Mufei Sa- cro e Profano : Gli Arazzi teffuti in oro e fe- ta dellMncomparabil Raffaelle . Leprodigio- fe Fontane del Cortile di Belvedere , di S.Da- maib » della Cleopatra , della Galera , del Giardino Segreto della Pigna , della Scala di Bramante nel Giardino della Libreria, dell Aquilone s de' Torrioncini, delli Specchi, del |
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bel Vaticane* 367
Palazzotto di Pio IV., e della Piazzetta del·-
la Panetteria. Le dotte Ifcrizioni marmoree Latine , ed altre , che al numero di trecento ottantanove , e più fi leggono fparfe in quello così maeibiò Palazzo. Le quindici più fcelte, ed antiche Statue produzzione de' più eccel- lenti Scalpelli Greci, fenza punto far parola di altrettanti e più Modelli di Stucco, opere de'noftri illuftri recenti PrafeiTorì. Le Tazze di Granito àeìL· iòpraenunciate Fontane ; i marmi rari nelle pareti,e nei pavimenti delle rìfpettive Cappelle, Sale, ed altre Stanze, che il fcorgono5pur troppo a farne riiplendere dovì- ziofamente la di lui magnificenza ivi concor- rono . Che dirò della di lui Nobiltà per tanti Secoli delibato eifendo in Refidenza de'Som- mi Pontefici, e della numeroia fua Corte ? decorofo alloggio di tanti Imperaradori, Regi» ed altri Periònaggj illuftri, che ivi ebbero la loro permanenza , come ciò fegul nell' an- no 800. di Noftra falute in tempo di $. Leo~ ne IÌL il quale con faflofa pompa in elfo ri- fece , e fplendidamente trattò Ρ Imperador Carlo Magno. L'anno 1200. da Innoccnzio Iti, vi fu accolto Tktro H, % di ^Aragona. L'an* no 1409. nel Pontificato di *Akfj\mdro V, nel medefimo per lungo tempo fu trattenuto con il fuo numeroib feguito Lodovico %e di Sicilia· L'anno 1452. furono parimente ivi accolti Federigo IV. Imperadore, e Γ Imperadrice Eleo~ nora fua moglie da T^ìccolò V. Del 156*1. Th IV· con iòmma fplendidezza ivi ricevè il »0.4 *«-
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-ι
16È tyiova Jbekrte. del Faticano,
Duca Cdfìmo de Medici unitamente con la Mo* glie > e Figli * E finalmente 1* anno ! 744. 1* odierno I{e Cattolico Carlo I1L dal Pontefice Benedetto ΧΙΫ* a lauto pranzo ivi fu trattato ; non taran bailevoli a fempre più aumentarla , ed accrefcerla ? Dunque la Nobiltà , la Ma- gnificenza , la Valuta del fbpradeicritto no- firo Palazzo Vaticano., lo hanno fenza- dub- bio fatto fàlire a quel fupremò grido, e pre- gievole Nome, che predo tutte te Genti ia* delebile ancor rimane . |
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IL FINI.
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IN-
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INDICE **
Delle Materie contenute nel Secondo r
e Terzo Volume. Si avverte che li Caratteri Tdhfipijficano To-
mo Secondo ι T.III.5 Tomo Terzo. I Carata- teti Rimani u n« in. &c. indie ano lapriwafe* gnatura della Trefazióne, ed Introduzione » Vvdfterij'co * , dìmofira che le Stampe di eia che fi deferire, ritrovanfì preffo la Calcogragm della Reu. Camera ^poflolka- A
Abele Τ.ΪΓ. pag. 3 r.
AbimeleccoT.il. 13 r^
Abiron XII. 35.
Abiilini-Regno T.IL348-
Abitazione del Cavallerizzo di Sua Santità
T.II. 11-, del. Primo Maeiìro di Cerimonie T.II. 71-, d'un Gentiluomo dell'Emo· Prar- Datario T.II.71., dei Chierico della Cap- pella Comune T, IL 72.,. d' un Cappellano dell' Emo Pro-Datario. T.II. 73.., del.Con» fe flore della Pontificia Famiglia T.II.. 74.* dello SportaroLo dell'Emo Segretario di Star» to T.II. no* Ab nazione della Famiglia del? Emo.Pn>Da>
tario T.II..11-2·. « d'un Gentiluomo dell'Emo» Segretario di Stato T.II.. 11 3.,, de'CappeL- Lani del detto Emo Segretario di Stato XIT. irò.,. della Famiglia del detto Emo T.IF* |
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Del Faticano» g7
re furono condannati gP errori delineate Gìoac*
chino. Fu inabilita la Crociata, e la Guerra da intraprenderfì per il ricuperamento delia Santa Città di Gerufalemme . Di fianco al detto Con- cilio eiìibno altre due pitture , una delle quali rapprefenta la Viilone eh1 ebbe dormendo il detto Pontefice Innocenzo 111. dì S. Francefce à'tAffifi, il quale iòpra gP omeri iùoi reggeva la Chiefa Lateranenfe ; e dalP altra vedefi rap- prefentato 5". Dcn.enko con feopa in mano , indi- cante la qualità d'Inquiiìtore di S. Madre Chie- fa , che fa bruciare i libri degP Eretici ; ed al- la di cui iniìnuazione fu moifa guerra contro gli Eretici Albigenii, come il deduce dalle fotta- polle Ifcrizioni. Profegue nel vano tra le due fìneiìre il Condilo di Lione L celebrato fotto il Pontefice tnnocmzio IV., in cui Ρ Imperador Fe- derigo fi. fu dichiarato nemico della Chiefa , e privato dell' Impero ; fu inabilita la ricupera- zione della Terra Santa : desinato Capo della Spedizione Geroiolimitana S. Luigi Kg di Fron- da : e finalmente i Cardinali dì S» Chieià £iin> joo iniìgniti della Saera Porpora, e dei Cappel- lo roifo ; ciochè iì deduce dalla fottopoila licri- 2Ìone . Meli' altra tettata di fianco dalli lati del- la Porta ornata anch' effa di itipiti, ed architraf ve di travertino feorniciati, la quale dà Ρ in- greifo ali1 altra Coriìa iìniftra r ove eiìiìono le Librarie Siiìina i Aleifandrina , Urbana , ed il Musco Sacro, vedeiì dipinto il Condito di Liof- ile 11. celebrato da Grrgorio X , in cui fu coin- chiu&P unione delle due Chiefe Greca, e Lat- tina y |
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37* INDICE
uS. 122. , del Credenziere della Forese-
ria T.II. 176., della Famiglia di Monfignor Segretario de Brevi a Princ. T, II. 315"., d'un Aiutante di Camera di S.Santità T.II. 324., del Barbiere dì S.Santità T.II.324., d'un Gentiluomo dell' Emo Segret. di Stato T.II. 328., del Sotto Guardarobba di Sua Santità T.II.3 30., d'un Cameriere Segreto di Sua Santità T.II. 566., del Chierico del- la Cappella Segreta di S.Santità TJI.373., del Cuoco della Foreilerìa T.II. 449., del Sotto Foriere T.II. 3 67., del Capo Fiorie- re T.II. 468., del Cantiniere di Palazzo T.II.483 , dello Spenditore di Sua Santità T.II. 483., dello Sporcarolo di Palazzo T.IL484., degl'Aiutanti di Camera dell' Emo Segretario di Stato T.II.489., d'uno Scrittore della Segretaria di Coniùlta T.II. SZì' ì del Sotto Segretario di Coniulta_j T. II. 536., d'un Gentiluomo dell'Emo Pro-Datario T. III. 7., d* un Gentiluomo dell' Emo Segretario di Stato hi 7.1 del Segretario dell' Emo Segretario di Stato hi 8., d' un Cameriere Segreto di Sua Santità hi 9., d' un Minutante della Se- gretaria di Stato hi ι ο., del Coppiere^ dell' Emo Segretario di Stato hi 11., d'un Cappellano Segreto di Sua Santità hi 105Ό del Segretario dell' Emo Pro - Datario ivi 109., d'un Cappellano del detto Emo Pro· Datario hi in., del Credenziere di Sua Santità hi 114., del Cavallerizzo dell'Emo Pro-
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DELLE COSE NOTABILI. 571
Pro-Datario TJIT.i 16., del Maeitro di Ca-
mera di detto Emo ivi 118. ·, d'un Cappella·* no Segreto di S.Santità ivi 15°· > d'un Scrit- tore della Segretaria de'Brevi ivi 182., del Giardiniere ivi 183. , di quattro Scrittori della Segretaria de' Brevi, e Indulgenze^ ivi 103. f94. ■> del Cuitode de* Cancelli ivi 278., delli Scopatori Comuni ivi 28®. » de'MuIattieri, e Garzoni di Stalla ivi 308«* del Primo, e Secondo Cocchiere della Muta Nobile ivi 3®$·, del Baccalaro, ofiaMI- niitro della Biada ivi 318., delli Mulinari di Palazzo ivi 321., della Fontaniere di Palazzo ivi 321., dell' Ortolano nell'Orto del Cavallerizzo ivi 321., de'Cavalleg- gieri, e loro Ufficiali ivi 323., delli Sviz·* zeri, e loro Ufficiali ivi 331. Abramo T.II. 130.131. 220.255. T.IIL
28. 142. Abruzzo T. IL 281.
Acqua Paola T.IIL 122. 342., di Bracciano
ivi 218., di S.Damafo ivi 215.342. 3 50.,; dell'Api ivi 342. 355. 357., Trajana ivi 343. ì del Quartiere de'Cavalleggleri ivi 357., dello Scalone del Mangano ivi 358. Acquedotti T.IIL 342.
Accoliti di Sua Santità T.II. 00.
Accoramboni Marchefe T.IIL 349.
Adamo T.II. 31. 129. 227. 254.255. T.IIL
27. 3t. Adelberto T.II. 22.
Adige-Fiume ivi 274.
Q_6 Ad**
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372 É Í D I C E
Adorazione del Vitello d'oro T.II. 35^
Adorazione de' Re Magi Ô.Ð.. 86. 13 7. T.III.
142. Adornamenti, di pitture., e di marmi del Mit-
ico Profano T.III. 71.76*. Adriano L P. T.II.S4. Ô .III. .2.6*58.-92*
Adriano IL P. ivi 27'-.
Adriano IV. P. Ivi 92*
Adriano Impera dorè foi- 12 7.. 20 ê
Adultera T.II. 144. T.III. 244*
Affrica T.II* 346. 347*
Agapito II. P. ivi 22*
Agar -i?w 131.
S. Agata V. e M. ivi 27®*
S.Agatone P. T.III. 26*
Ageiandro ivi 126*
Agnello Pafquale mi i$f*
S.Agnefe V. e M. T.II. 286".
A gn us Dei T.I É. é ç é.. 246.44 ã, 45 3. Ô.. IIL
311. AgoftinoNifo daSezza T.III. xxxvr»
Agoih'no Abb. Taja T.ILxxxix. 33.99*129.
Ô. ÉÉÃ. 1 f i·. 122. 124. 143.243.255* S.Agoilino T.II.47*49. 184.,223. 240. 307.
T.III. xx. 44. 46*50.51.-52..65., Agoftino Saporiti ivi ni..
Agricoltura T.II.. 218*
Aiutanti di Camera di S.Sanrità ivi 11. 324..
Aiutanti di Camera dell' Emo Segretario, di
Stato ivi4.89., Alabardieri di Monilgnor Governatore .dei
Conclave zW 541.
ÀÌ.Mio T.III. 52. Al- |
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DELLE COSE NOTABILI. 3.75
Albergatore di S>Antonio T.IL 351-
Alberto Sforza imi $68.
Alberto Canonico Caffio· T.IIL 342.3 5 t*l$$+
Alberto Re de' Romani ivi 90..
AI bertucci da Urbino TJI. 1.73..
Albino T.III. 5 r.
Alcibiade T.IL 224-.
Alcorano ivi 34.
Alexandria d'Egitto Ô.ÉÉÃ. xxrr..
Aleffandro S.evero Imperadore ivi raviif*.
S.Afeffàndro-I. P. T. II. rto„
Aleffandro. IL P. &i ili..
AleffandroIII. P. T. IL 24.25..257·., T. IFL
85. 87.88..S9. 403.439. 410. 418.-437»-.
446". 449.. 'F.IIL 314. 338-
Aleffàndro VII. P. TJLxxxu. xxx.ni. 1.6., io. 12. 13. 68.-151. 152. .i6j.284,-T.ÌII.
xlv. 13..49.90., 92. 96. 1-58. 265. 29.7*'
298. 301, 337.
Aleffandro VIII. P. T. II..xxxiv. 65.. T, IIL. xlv. 65.,
AleffandroCav.Algardi T.II.xxxm.99.4S6Y Aleffandro Filippi detto Sandro. Botticella mi $5.$6. 37.
Aleffandro Magno ivi 181. Aleffandro Card. Albani T.III.. 17. 74. S. Aleffandro-Vef., e M.wìxxv. 24. Aleffandro Gregorio· Mareixefe, Capponi T.IL xxxvi. T.III. 34.
Alfa-
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$74. INDICE
Alfabeto Ebraico T. III. 28. Siriaco-Ebraico
moderno-Egizzio-Frigio 29. Greco-Fenicio, Latino 30. Etruico-Armeno-Illirico 30. Alfoniò Duca di Portogallo mar*
Altari di marmo fatti erigere da P. Benedet-
to ×ÐÚ. Ô. II. xxxv. 4i. 9^. 184. 238. 303. 497. T.III, 140. r6g. Altare di marmo della Cappella di Monfignor
Sagri ita T.II. 47., della Cappella Paolina T. Il, 58., della Cappella di Giulio III. T.II. 204., della Cappella dell' Emo Se~ gretario di Stato T.II. 120., della Cappel- la Secreta di Sua Santità T.IL 168, Altercazione di S. Michele Arcangelo con il
Demonio ivi 36". Alvergna Monte ivi 172.
Amara Monte ivi 348.
Amanno ivi 33.
Ambafciadori T.II. 184.240.25*4. %$6*10º·
T.III. 43.46'. 52. America T.II. 346*.
Ammiano Marcellino T.III. xxir.
Anacreonte ivi 6*4.
AnaiWIo Bibliotecario T. II. xviii. T. Ili»
XXX'.
Aneli ile T.IL 228.
Ancona ivi 267. 274.280.
S.Andrea Apoilolo T. II. 41. 140. 26^ 294*
T.III. xxx'.
Andrea Contucci T.IL £8. Andrea Procaccini ivi 173. 285· Andrea Lilio T.III. 46. Áð-
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DELLE COSE NOTABILI. 37$
Andrea Mantegna T.III. 143. Angelici Cori T.II. 3 $'4. F.Angelo Monfignor Rocca T.II.48.T.IIL20· Angelo Marchefe Gabrielli T.III. 58. Angelo Maria Cardinal Quirini T.II. xxxvr» T.III. XLVHi.68.
An. Seneca hi 65*. Anicio Manlio ivi 50. Anna T.II. 267. S.Anna ivi 286. Annali Eccleilailici T.III. 32. Annibale Card. Albani ivi 302. Annibale T.II. 279. Annibale Caracci ivi 24.1. SSma Annunziata ivi 85.240.248. T.III. 141* Anno T.II. 340. *. S.AnteroP. T.III. xxvn.
Anticamera de'Cavalleggieri T.II. ι6\., de'" Buflòianti T. IL i6i. , de' Cavalieri di
Cappa , e Spada T.II. 162., de'Camerieri
Segreti T.II. 163.
Antifonari T.III. 3*. *Antinoo ivi 127. Antioco T.II. 219. Antonio Tempeiìa T. II. Γ52. 25*4. 284. 312. 3S>
Antonio Labaco T.II. xxxv. Antonio Sangallo T.II. xxxv. 12. 13. $8. T.III. 170.
Antonio Viviano da Urbino TJI. 174» ; S.Antonio Abbate T.II. 184. TJII. 142. Antonio Card. Barberini T.II. 202. S, An-
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ίΤβ INDICE
S.Antonio dì Padova T.II. 258.. 264U ι
Antonio Danti voi 284.
Antonio Card. Carafa T.III. 25".
Antonio da Urbino detto il Sordo ivi 46^
Antonio del Pollaiolo ivi 1 56*
Antonio Gregorihi ivi 1 76*
Anicio ivi xxxin. so*
ApocaIiflTeT.il. 175.
'Apollo ivi225.227. T.III. r2g. 24r.
Apollonio di Neflore Ateniefe fai 1,48.
SS.ApoftbH Pietro, e Paolo T. II. 20.294.
497· 5 11. T.III. 57.
Apoiloli SS.Pietro,e Andrea T.II.3 7.220.311. Apoftoli /<w 46.87.140.141,167.248. 259. Apugiiaivi 264. Apuleio T.III. 62. Apparizione della Croce a Coihntino T. IL
21 r. Apparizione di Dio a Mosè nei Roveto T.IL
260. «Appartamento, della Speziarla. Apofiolica-»
T. II. 55., del Perobitum della Daterìa
T.IL 6j,, di Monilgnor Sagriila T.II. 740
dell» Emo Pro-Datario T. IL 74., d' A^i:
landra VI. detto Borgia T.II.82., del limo
P.MaeiIro del Sac Palazzo T.II.91.. t deli'
Auditore dell'Emo Pro-Datario T.IL 11 io
dell'Auditore deli' Emo Ses
retano di Stato
T.II. 1 r 3., del Maeilro di Camera di detto
T.II. 114.., di Monilgnor Segretario delia
Cifra T. II. r 14., di Monilgnor Coppiere
di Sua Santità T.II. 114. 115·. „ dfctP Emo
Se-
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DELLE COSE NO ΤΑΒΛΙ. 377
Segretario di Stato T.II. 117-» dl Monfig. Segretario de' Memoriali T.II. 125., No-
bile Pontificio T.II. 1 $3. 173·. di Giulb III. T.II. 194., di S.Pio V. T.II.233. r di Mon- fignore Auditore di Sua Santità T. II. 313* 219., di Monfignor Segretario de Brevi a Princìpi T.II. 315., del Maeilro di Caia di Sua Santità T.II. 3 r?· > d' un Cameriere Segreto di Sua Santità T.II. 321.,, d'altro C ameriere Segreto di. S. Santità T.II.3 zi., di Monfignor Segretario d'Ambafciata T.IL ,22 , d'un Scrittore de'Brevi a Principi Τ II 22e , di Monfignore Elemofmiere, e Guardaroba T.II. aa?.t del FonerMag- giore T.II. 3*1 > ώ MonfigncjMaeftro di Camera di S. Santità ΤJI. 358-, Secondo Appartamento·di Ritiro per S Santità T.II. Jl, de'Principi Nipoti T.II. 369- d'uà Cappellano Segreto X. IL Π*·, d'altro Cappellano Segreto T.II.3 73., d'altro Cap- pellano Segreto- tot 374- de Sotto Guai* darobba Μ 4^. , de' PK che fabneano eli Agnus Dei Μ 453· »dl Monfignor Mag- liorduomo. T.II. 47^· » d'un Cameriere Se- Ireto lèi <> 07. , del Medico di S. Santità ivi S io., Primo dell'Emo Segretario de'Brevi T.II.^10.·, Secondo di detto Emo voi 519· |
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dì Monfig. Segretario di Confulta fài.539. ^
di Mooiìg. Cuilode della Libreria hi 80.,, di Pio IV. a Tor-de-Venti T-IILi^i^ d'Innocenzio Vili, in Belvedere hi 127.* di Pio IV. nel Giardino Bofcareccio hi 2. Aqui-
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378 ÌNDICE
Aquila T.II. 281.
Arabia Felice m 349. AntoSicione T.III. $1.63. •Arazzi T. IL 42. 77. 79. 82. 178.181.254. 216. 237.242. 243.244. 245.245. T.III. 3 00. Arca del Signore T.IL 1.15. T.III. 22. Arcangelo Gabrielle T.II. 240. 245. ' Archia AleiTandrino T.III. xxfv. Archi del Corrile di S. Damafo T. IL 100. 484· > del Corrile di Belvedere '1.11.414., del Cortile ad Triangolo T. IL 422., del ì ß , ?, PaPPaP]|o Ô..ÉÉ.45·9., del ^or~ tiie dd Marefciallo T. IL 463. 4<?4., del Cortile della Camera T. IL 492., delia., Facciata dtl Palazzo nello Stradone T.III. 264., del Coitile della Fafcinara m 281. Archimede T.IL 222. 22^ Archita T.III. 62. Architettura T.IL 299. Archi-Ofpedale di S, Spirito in Saffia ivixx. I.IIL48. 348.550.362.
Archivio della Bafilica Vaticana T.IL xvnu UH. 39. 327. ,.;
Archivio de'Mufici di Palazzo TJI.72.4tf2., Segreto T.IL284. T.III. 35-. 3*. L·, de' Notan dell'AC. T.IL ö., del Sacr.Col- iegiol .IL487., di MoniìgnorArchivilla delie Bolle T.IL 49., dell'Officio degl'Ar- chi vj Ã.ÉÉ 491,, delia Sacr.Congregazio- ne de Veicovi e Regolari T.IL^i. &U Liti. 14., delRegiilro delie Bolle Ô. Ð. 491·
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■mhhhhm
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DELLE COSE NOTABILI. 37$
403.494., della Rev. Camera Apoftolica
T.II. 494. T.III. 13. 102., dell'Emo Se- gretario de> Brevi T.II.5 H- » deI Rt&li)™ della Dataria T.II.49^· > del Sac.Conciho- di Trento T.III. Ú2. r4., della Sacr. Con- gregazione de' Riti ivi 15-, della SacCon* gregazioue dell' Immunità foi À£·3 delia Sac.Confulta few 15· 103.> della Sac.Con* gregazione del Buon Governo ivi 15· É03· » delle Lettere Apoitoliche Contradette ivi 15Ú, dell'Annona ivi 103., del Rmo P.Mae- ftro del Sac Palazzo ivi 103., de' Confini ivi io?. , dell'Acque ivi 103., Urbano ivi 104., de» Notati Civili ivi 18 »., Crimi- nale del Governo ferf 18 ú ., Primo dell Emo Vicario fai 186. , Secondo dei detto ivi i86\ , Terzo del detto tot 187., Quarto del detto fri 188., Primo della Ruota m ino., Secondo del detto fv/ 191. « /erzo dei detto ivi 191 ..Quarto del detto w/ 191-· degl' Affitti della Rev.Camera ivi 26*. Arciprete » Emo Cardinale·· di S.Pietro T.III. 324.34?.
Arco di Coftantino T.III. 149· Arco dello Stradone ivi 195- 256** 201. Areopago T.II. 224. Arezzo Città ivi 37. Ario T.III. 25. Ariftèa ivi 22. Ariftide ivi ò2. Ariftotile T.II. 224. T.III. xxr. 52. Aricperto Re T.II. 20. T.III. 92.
r % Ai>
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3 8 Ήΐίονα Definitone
tina, come fi icorge da una Pittura al Iato di
elfo Concilio, rapprefentante due Donne ve- nute alla foggia Ecclefiaiìica, le quali fi Tahita- no , dlmoilraiido la icambievol Concordia.™» dell'una, e'dell' altra Chiefa (labilità dopo tanti diflldj, e diicordie. Dall' altro Iato icor- gefi il predetto Pontefice col Rè rie' Tartan a piedi in atto di baciarglieli, avendo accanto Fra Girolamo i^Afcoli, il quale fu poi *h{kco- ìùly.i per il di cui mezzo quello Re fu con- dótto allanofira Santa Fede: oifervandofi alla delira di queito Quadro il Battesimo d* uno de- gP Ambalciadori di detto Re con due Compa- gni ·, ed alla finiftra S. Bonaventura in Cattedra tra molti Religiofi , elprimendo I' infìgni offici predati dal detto Santo alla Cattolica Chieia in tal Concilio , con le Ìòlite iòttopofte Iicrizioni. Nella qnarta Facciata tra li due Archi incontro siile finefire, vedefi eipreffo il Concilio Vien- nenfe tenuto ibtto il Pontefice Clemente V., nel quale fu promulgato il Codice delle Decretali Clementine ; fu iitituita la TroccJJÌons della So» Umiltà del Corpo di Criflo 7S(pfiro Signore, e fu introdotto in quattro nobiliiTime Accademie dell'Europa lo Audio delle Lingue Ebraica, Cal- dea , Araba , e Greca per la dilatazione della Cattolica Fede , come di tutto ne rifulta dalla inferior iòttopolla Iicrizione L Rientrando nella feconda Stanza accanto
nella facciata a mano finiiìra dalli lati d* una fi- neitracorriipondente nel Cortile di Belvedere, fi rimira dipinto il Condìo Fiorentino celebrato fot-
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?So INDICI
Arraamli della Rev.Camera T.II. 3gì.
Armata Romana, e Cartagineiè ivi 279.
Armatura del Duca di Borbone ivi 385*
Armerìa Vaticana voi 382. T.IIL354.
Armonia TJL 256.
Arno Fiume ivi 274.
Arnobio TJI1. xxvr. 52.
Aronne T.II.i 35. 240. T.III. 160*
Arrigo Fiammengo T.IL 38. T.IIL4&
Arrigo IH. Imperadore T.II. 21..
Arfenale dell'Armeria ivi 392..
AH ivi 266.
Alcamo ivi 288*
Aiceniìone di N.Signore ivi8*>.ι$2*2Δ.$*
A (Tedio dell'Ifola di Malta ivi 282..
Alla ivi 3 39. 345.
Aiinio Pollione T.IIL xxjik 6*1.
Aflìduità T.II. grò.
A1Γ1 fi fof 2 5 8. 26*0·
Aiiuero ivi 33.
Ailunzionedi M.V. ivi j9.4y.8ii. TJII^·
Aitolfo Re ivi 27. 3.0.
AiiroIog;ìa ivi 222. 239»
Agronomìa *V/ 299.
S.Atanaiìo T.II. 307. TJIL44.
Atene T.II. 224. Τ III. xxi. 23*
Atenodoro T.III. 126.
Atlante ivi 16$*
Attila T.II. 2 Γ9.25-9.26ì*
Atti degl'Apolidi T.III. χχνπ, ,.2λ
Atti del Martirio di S,Agata ivi 6f.
Atti del Concilio Calcedonenfe /W 6$*
§ Atti
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DELLE COSE NOTABILI. 3S1
Atti de'SS. Martiri T.III, xxvm..
Auditori di Ruota T.II. 11 f. 534- Auditore dell'Edio Pro-Datario ivi 111.112. Auditore dell'Emo Segret. di Stato ivi 113. Auditore di Sua Santità ivi 313. Augnilo Cefare T.III. xxui. xxv-ag. Avignone T.II. 281. T.III. xxxn. Aulo Perfio T.III. 52. Aulo Gellio ivi xx<. xxrr. 65. Aureliano Imperadore wixxvnw Autunno T.II. 337. 339. Β
Babilonia ivi 350.
Baccalaro Miniilro della Biada di Palazzo
T.III. 318. . Baccio , ο Bartolomeo Pintelli T. II. 29. 456.
Bacile d'Argento con {uè ampolle donato dal
Marcheiè Angelo Gabbrielli T.III. 57. Bagno, ο fia Benedizione degP Agnus Dei
T.II. 17. Baldacchino di Broccato con Doifello d'Araz-
zo ivi 42. BaldaOTarre Croce ivi 147.
BaldalTarre da Bologna ivi 174,
BaldaiTarre Caitiglioni T.III. in.
BaldalTarre da Siena T.II. 237. 243.
Baluardi che circondano il Giardino Pontili*
ciò T.III. 206. 207. 2^8. 220. Barbiere di Sua Santità T.II. 324.
Bari /V/.270.
BaroaioCardinale T.III. 22. <rr.
S.Bar-
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g$2 INDICE
S.Bartolomeo Apoftolo Ô.Ð. 41. 295V j
Bartolomeo Platina T.III. 6c.
D.Bartolomeo della Gatta T.II. 37.
Baie marmorea cTima Vergine Vertale Ô.ÉÉÉ.40.
Baillica di S.Gìoì in Laterano ivi xxxr.
*BaiIlica Vaticana T.II. 253. T.III, 350.
Baillica di S.Paolo T.II. 253.
Baillica Liberiana T. III. 48.
Bafilica di S.Croce in Gerufalemme ivi 48·
S.Bafilio ivi 44, 52.
Bafilio Imperadore ivi 27, 32.
Bafilio Colcondile ivi xxxvn.
Bafilicata T.II. 279.
Ba-flirilievi di marmo nel Mufeo Sacro T. III.
56. - :
'Batiiterio di Coftantino in S. Gio: Laterano
T.II. 202.
Battaglia Navale ivi 19. 27. Battaglia data da Colìantino a MaifenfioT.II· 21 I.
Battaglie memorande T.II. 276'. 277. 278·
279. 280.281.
Battefimo del Signore T.II. 137.141. T.HL 157.159.244. v
Battefimo di Coftantino Ô.Ð. 3.
Beda Ven. T.III. 46. 52. 65.
Belifario ivi 209. 220. 221.
Belvedere ivi 152. 156.
Bellona T.II. 217.
Bembo Cardinale T.III. 33.
Eenedetto Vili. P. ivi 89.
Benedetto XIII. P. T. IL xxxv. 42.47. S*2·
92.
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DELLE COSE NOTABILI. 3S3
92. 184.303. 363. 365. 363. 369. 415.
417.515. T.III. 135.163. ãç6. 183. 199.
324.350.
Benedetto XIV. Ñ. T.II.xxxvi. 182.286.389. 412. 413.415. 425. T.III. xlviii. 46. 49-
54.58.68.59. 358. 368.
S.Benedetto TJI. 261. T.III. xuil Benedetto Bonfilio T.II. 90. T.III.122.196. Benedetto Cav. Luti T. II. 285. Benedizionale di Gelafio II. T.III. 66. Benevento ivi XLrn„ Benignità TJI. I5S· Berengario ivi 22. S.Bernardino da Siena ivi 268. Bernardino Moniìg. Baldi T.III. 111. Bernardino Pinturicchio Ô.É1.88.9è.Ô.ÉÉÉ.ú4ü*. Bernardino Co:Bernardmi T.III. 325. 341. S.Bernardo T.II.264. 453. T.III.51. Bernardo Caftelli T.II. 99. Beroaldo il Giovane T.III. xxxvi, Berfabea T.II. 136. S.Biagio ivi 41. Beveratoio dello Stradone T.III. 346.
Beveratoio della Stalla Pontificia ivi 3 18. Beveratoio del Quartiere de* Cavalleggìeri ivi 329., dello Stradone ivi 346., della__i
Piazza di S.Pietro ivi 349.
Bibbia Greca T.III. 72. Sac.Bibbia corretta d'ordine di Siilo V. ivi 46. Biubie Ebraiche , Siriache , Arabiche , ed Armene ivi 3 2.
Biblioteca Greca ivi 23. Bi-
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I
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V84 ÌNDICE
Biblioteca Aleffandrina T.III. 23» 67»
Emi Bibliotecarj ivi 17,
Bilancia efattiflìma per ρ efare oro -, ed argen-
to ivi 301. Boezio T.IL 269*
Bologna ivi 263. 278. 279. _ ^.
Bolla originale delConcil.Fiorentino Τ.ΙΠ.39,
Bolla con cui Paolo V. dotò la Libreria Vati-
cana ivi 6o» Bollature de Piombi T.IL 529.
Boldetti T.III. 55. \
Bolfena T.IL 2<8.
Bombardiere della Guardia'Svizzera ivi 42£.
"S.Bonaventura ivi 225. 307. T.IIL 38.42,44.
Bonelli Cardinale ivi 60.
Bonifazio Vili. P» ivi 90.
Bonifazio IX. P. T.IL xx. 84*
Borbone Duca ivi 386.
Borgo S.Spirito T.IIL 331.
Borgo Pio ivi 332. 336.337« 35S.3-48-.3-5f·
Borgo Nuovo ivi 341*
BorgoS.Anna ivi i,èr.
Borgo S.Angelo ivi 362.
Bottari Moniignore ivi 55*. 57.
Botte d'acqua, ο ila Bottino nel Giardino Bo-
fcareccìo ivi 346. Bottega de'Falegnami T.IL 42 l·. 424.
Botticelle dietro il Palazzettodi Pio 1V.T.IIL
34*· , . .
Bottiglierìa della Settimana Santa T.IL 172.
Bottiglierìa della Forefterìa ivi 3 16
Bottiglieria di Monfig.Maggiorducmo ivi 54°· Bot-
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DELLE COSE NOTABILI. ^
Bottino d'acqua incontro la Fontana dello
Scoglio ÔJII. 353. 354.
Bramante Lazzari T. IL99. Ila 224.225. 403.404. T.III.xxxvnr. §7· ì39» 151.
156» 170.
Breviario di Mattia Corvino ivi 34. Breviario Romano /#743* Britannia T.II. 333. Buoncompagni Eccma Cafa Ô.ÐÉ. 357» Buifola , ï fia Bilancia de'Saggi hi 30U Buflblanti T.II- 90.116.161. 376'. Buili di marmo ivi 289.290.36$. TJIL é5ã. Buifo di metallo hi $6* C
Cadmo T.III. 29.
Cadolo Antipapa T.II. iSB*
Cafarnao hi 143.
Caifeaos nel Giardino Quirinale T.HL48»
Caifas T..IL 149.
Caino ivi 31. 254. 255,
Calendario Gregoriano hi 354..
CalendarioRutenoT.III. 34*
Califfo III. P„ hi xxxiv.
Cam T.II. 32.
Gamaldòli ivi 172Ì - .-/■-■·'
Camarlengo Emo Cardinale hi 1 i 5.^,446, '
R,.Camera Apoiìolica%·5 À2*Ô.ÉÉÉ^2À.345.
Camerieri di Sua Santità T.II. 90. Camerieri Segreti ivi 32º. T.IÌL 9* Camilli T.III. 129. TomMU R Cam-
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z%6 INDICE
Cammei ivi ÷é.ô÷. $8. 75.
Campagna Felice, oggi detta di lavoro T.IL
277. Campidoglio T.III. xxv. 45·
Cananèa T.IL 144.
Canarie Tibie ivi 25*5.
Candace Regina ivi 548*
Canne ivi 281·
Canoni de'Conciij Ô .HI- 24.
Canonizazìone de' Santi T.II. 287.
Cannoni della Guardia Svizzera ivi 4* £·
Cantica de'Cantici T.III. ó^.
Cantine di Palazzo T.II.418. 422. 42 £.
Cantina di Moniignore Elemoimiere ivi 445"*
Cantina dell'Emo Segretario di Stato ivi 498.
499., diverfe ivi 501. 558., detta la Ro· tonda ivi 531.5 di Monfignor Segretario di Confulta ivi 538. 543., del Tinello de'Pa- rafrenieri ivi 554. 55*5, , della Libreria-* TJIL 83., d'un Scrittore della Segretari* de' Brevi ivi 188. ì del Fornaro di Palazzo - ivi 26$. Cantine del Quartiere de' CavalJeggieri ivi
326., del Quartiere delli Svizzeri ivi 3 36· Capannone degl' Agrumi nel Giardino della
Pigna ivi 199. 1 Capannone al lato del Viale della Gioftra ivi
212. Capannone della Peretta ivi 255.
Capannone nel Giardino Segreto degl'Agru-
mi ivi 255. GappadocU Ô,ÉÉÉ. ÷÷,ã. .
*-C.ap-
|
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DELLE COSE NOTABILI. 3^7
^Cappella del Sagramento denominata Pao-
lina T.II. xxr. xxviii. 22.5*<5".57- $8. ; del Sagramento nella Baiìlica Vaticana ivi 53., della Madonna del Portico hi xxn,, * Si- ilina hixxm. xxvi. xxvnu 9. 29.45*57. di S. Stefano Protomartire /i>/ xxvm. , di S. Pietro Martire /#/ xxviiu 92., dell' Af- , funzione ivi xxvin.45. 238., di Niccolò V. ivi xxr. xx χ. 303., della Sagreitìa Segre- ta ivi ^47., dell'Emo Pro-Datario /1-/75., dell'Emo Segretario di Stato &/ 119., Co- mune per la Famiglia Pontificia ivi 183., Segreta dell'Appartamento Nobile di Sua Santità /Φ/ if>8. » dell'Appartamento dì Giulio III. ivi 204.9 dell' Appartamento Vecchio della Galleria ru/234., del Se- condo Appartamento di Ritiro di S. Santità ivi 36*3.5 dell'Appartamento di Moniìgnor Maggjorduomo /9/ 474, , della R.C amera &// 497. 498., dell' Appartamento dell' Emo Segretario de'Brevi /9/514·, dei Tri- bunale della Ruota /vi 535. r di Monfignor Segretario di Coniùlta tei 54 3., del Pre·* fepio in S. Maria Maggiore T.III. 21», di Moniignor Cuftode della Libreria ivi 77., dell'Appartamento d'Innocenzio Vili, ivi 140., delì'Appartametno di Ritiro di Bel- vedere hi 1Ó3., del Palazzetto di Pio IV. ivi 24.6., di S.Maria dell'Arco ivi 325. Cappelle otto Pontificie antiche ivi 3 5. Cappellano dell'Emo Pro-Datario T.II. 73. Cappellano di Moniig.Elemoiiniere ivi 3 28* R 2. Cap.
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388 INDICE
Cappellano Segreto di S.SantitìiT.n.372.374,
Cappellani dell'Emo Segret. di Stato hi 1ι6. Capitano , ed Officiali del Marefciallo del Conclave ivi 3 17.
Capitani de' Cavalleggieri T. III. 326. 328. 330.
Capitano delle Guardie Svizzere hi 337. Capitolo di S. Pietro hi 324. 350. Capo Fontaniere T.II. 71. Carabine per la Cavalleria hi 3Ss*-387- 3S9* Carbonara di Palazzo T.III. 280. Carcere del Quartiere delle Guardie Svizzere ivi 338.
Cardinali di S.Chìeia iniigniti della Sac. Por pora , e Cappello rodò ivi 37.
Cariatidi T.II. 209. T.III. 171. Carità T.II. 113.153.184.2io^o'o'.T.III.^ì· Carlo Magno Imperadore T.II. xvm. 24.84· 229. Τ.ΠΪ.32. 57.90.92. 327.36*7.
Carlo IX. Re di Francia T.II. 26» Carlo Cav. Maratti ivi 173. 230. 244. 303. Carlo V. Imperadore ivi 191.192. 193-335· Carlo Cignam ivi 182. Carlo Malli ivi $ 13. S.Carlo Borromeo T.III. 32. Ci. Carlo IV. ivi 90. Carlo III. Re di Spagna ivi 368. Carlo Cav. Roncalli ivi 162.176% Carlo Maderno ivi 223. 224. Carlotta Regina di Cipro ivi $%* Caronte T.II. 40. Carpegng Conte T.III. 57- |
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DELLE COSE NOTABILI. 389
Cartagineiì T.IL 279 281.
Carte , e Figure Cinefì T.IIL 6"$·.
Caia Reale de'Medici T.IL 329.
Cafaletto di S.Pio T.III. 344. ■
Calino di Tor-de-Venti T.IL 290. T. III.
xxxvnr.
Cafino dell'EmoArciprete di S.Pietro ivi 34$; Caiìnodelli Eredi del fu Ab.Campana ivi 345% Carta de' Cinque Millioni riporti in Calteli· ivi 42. 1
Caffiano ivi 46*.
Cafliano Diacono ivi $2, Caflìadoro ivi 40". Caifiodoro ivi $0. Cafliodoro Vefcovo di Ravenna hi 6$,
Cafotro de'Soldati in guardia del Conclave T.IL 12. in.
Caflbni della Biada T.IIL 317. 3 ig. Cartel S.Angelo T.ILxxr. xxiu. 89.19ο"·* 5^ ί$1ζ'%$6. T.III,2©i.335· Wj..$$o·
Cartel Mimato T.IL 276. Cartello dell'Acqua Paola T.IIL 343. Cartiglia Vecchia T.IL 335. Catone T.IIL 170. Cattolica Religione T.IL 309* Cattedra di S.Pietro T.IIL 170. Cattedre ivi 170. S.Caterina da Siena T.IL 23.94.95'. 36*4*
S.Caterina delle Ruote ivi 41. T.IIL 142. Cavalcata degli Auditori di Ruota T.IL 534* Cavalleggieri ivi T.IL 160.161. Ύ. III. 322. 323. 325. 341.
R 3 Cau-
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Del Vaticana · 39·
lòtto Π Pontefice Eugenio IV. perla nuova uniu>»
ne alla Fede *de' Greci, Armeni, ed Etiopi » Su la delira vedeiì effigiato uno che legge la Confeffione delia Fede , che lafcìò alia morte iùa Gìufifpe Tatrlana de Greci morto h Fi- renze , ^ ièppellito in nobil fèpolero nella Chie- fa de' PP. Domenicani di $· Maria Novella_j. Dalla imiilra efìile un altro die legge i Decreti del detto Concilio. la Bolla originale emana- la nel medeiìmo Concilio I' anno i^go-fcritta in pergamena a due Colonnette *ίη Lingua Pa- tina , e Greca >. fottoìèritta dal predetto Pon- tefice y e diveriì Cardinali da una parte, e L'Irne perador d'Oriente Giovanni VII. Taleologo ff conferva nell' Archivio della Eafilica Vaticana* come fu enunciato*nel Tornai* cap.4.1. pa$.2$$* Dicontro ad eifo tra li due lati dell' Arco di mezzo vedefi delineato il Concilio Generale Late- tanenfe F. tenuto lotto i Pontefici Giulio II-, e Leone X., in cui fu ilabilita la Crociata contro i Turchi j eiTendo flati eletti per Capi della me- ri efima lJ Imperador MaJJimiliano , e. Francejcù %e di Framia, come fi legge dalla lòtto eipref·- fa Ifcrizione . Finalmente dall' altra parte tra i due lati del fudxietto Arco efiite dipinto il Coik- eilio Generale Tridentino, ed ultimo, convocato fòtto lì Pontefici Tacb 11Ι.> Giulio UL·^ e TioIV·, incili fiironocondannati gì'Errori dì Martin Lutero, e dì altri Erefiarchi, e loro ie- guaci ì e fu altresì reilituita alli primieri coita- mi la disciplina del Clero* e del Popolo Cat- tolico . Sotto
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3ö INDICE
Caudatari) Ô JL 117-
C&zumum Città ivi 348.
Cecchino Salviati ivi 14. %$* 3<5*
Cecrope Re d'Atene Ô.ÉÐ. 29.
Celerino III. Ñ. Ô JI. xix·
Celeftino V. P. ivi 268.
Celio Cavaliere ivi 174»
Cella di noce fatta fare da Clemente Vili.
Celle in tempo di Conclave ivi 6ç ç é. 72*73·
7S.8i.8a.90.i i2.113.éÀ4·Ì5*é з1^·. Cena di Noilro Signore eoa gli Apoibli m
38.137.173· _TTT
Cena del Re Erode T.IIL 14*· Centauro Ô.Ð. 367·
Centurione fri ú43· , ' Ceraiuolo di Palazzo ivi 37S- Cefare Piemontefe fai 69. Cefarèà TJIL xxvi. 24* Cefare Nebbia ivi 46· Cefare Torelli ivi 4<?· _ . T 1TT M
Cherubino AlbertiT.II.i74-iS3*3^T-IIL,7'
S.Chiara T.II. 260. _ ; -
Chiaviche, eChiavicom T.IIL· 34*·35»·
2^0.2^0.301. TTT
Chierici della Bafilica Vaticana T.II · 3«4·
Chierico della Cappella Comune T.II· 7 «· Chierico della Cappella Segreta, ** J7 · Chiefa di S. Marco m 99· > ,dl b· * ~n
VaricanoW^S.-diS.Bib.ana^o,., di S.Stefano Rotonde,to202 de PP £
puccmi *vì 202. , aeua oiduuuu ^^
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£>ELLE COSE NOTABILI; 591
Cuardia di BolognaT.II.263., de'SS.XII, Apoiloli T.III. 35. 169., diS.Maria Mag- giore ivi 3 5"., di S. Croce in Gerufalemme ivi 3 ST., di S.Maria del Popolo ivi SS·, di S.Giovanni in Laterano ivi 35., di S.Pao- lo ivi 5 5., di S.Sabina ivi 3 s" -, di S.Lorea« zo fuori le marcivi 3 £. ■> di S. Maria No- vella de'PP.Domenicani di Firenze ivi 39.» di S.Girolamo de'Schiavoni ivi 42., di S.Apollinare ivi 48., della S.Cafa di Lo- reto ivi 47., de' SS. Pietro, e Marcellino ivi 48., di S.Stefano de'Mori ivi 323., di } S.Marta ivi 323., di SJMagno ivi 324., di
S.Maria della Pietà in Campo Santo ivi 311. 324., de'SS.Martmo,e Sebaitiano ivi 334·* di S.Anna de' Parafrenieri ivi 332» 339. , di S. Salvadore d"e Tenone 326'. 327., di S-. Pellegrino ivi 339., di S. Maria della-* Traipontina ivi é $0* ChiefaÔ.Ð. 210. 267. 5º3· T.III. 55.5^
SS.Chiodi Ô.Ð.41.
; Chirurghi del Conclave ivi 114. Chiiifinò dell'Acqua di Bracciano Ô.ÚÚÃ.2ã5ì
che riceve lo fcolo dell'Acque piovane ivi 264.., nel Giardino Bofcareccio ivi 36¼., nel Cortile di Belvedere ivi 358. 36*1., nella Strada di Borgo Pio fof 3$i>, neili Cortili delli Svizzeri ivi 36º. Ciampini Monilgnore T.ILxvn. T.III. 58»
Cibele ivi 233.
Ciborio dell'AuguiK filmo Sàgramentq ivi é çï.
Ciborio di metallo in S.Pietro T.II. aoQ.
R 4 Ci-
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?*i ÌNDICI
Cicerone T.IIL 52. 53. $9.
Cifre , e Geroglifici dcgl'£giz2j *v/ x*x*
Cimiterio di S. Spirito in Saffi a ivi 48«
Cimiterio delle Guardie Svizzere fai 339.34«*
S. Cipriano ivi 4<5u
Circo Ma film ï ivi? xxiV.
Circuito dd Giardino Bofcareccio ivi $o6\
^.Cirillo ivi 30.43* 46.
Ciro ivi xx. 33.
Città di Cartello Ô.Ð. 276".
Città Leonina fai 84.
Civitavecchia fai 273. T.IIT. 47. 344.
Claudio ìmpemdore T.II. 282. Ô .III, 30,
ClaudÌano Turoneniè fai 6$ ·
S.Clemente I. P. T.II. 154.159. 210. T.IU»
XXVIH. y ■ '
Clemente V. P. ivi 38.90.
Clemente VII. P. T.II. xxv. T.IU, 2.39*
193. 201.280- Clemente Vili. P. T.II. xxxr. xxxrr. xxx!ir<
48.90.91.98. 100. 151.152. 103. 154· »55« I57-I59* 16ú. 162.163.'164,16*7.170* 172.317.329.357.363.4* 5-423·497*52ß» 522. 526. 527. 544. T.IIL 20* 335· Clemente IX. P. ivi 205.
Clemente X.P. T.II. 356- .
Clemente XI. P. ivi xxv. xxxiv. 44. 165·
167, 231.303.304.363.390. 415.458*
T.III. xlvf. 40. 124. 127. 13 i. 135* 164.
. 165.167.168.171.174.199. 202:219.254-
280. 349*
Clemente XII. P. T.ILxxxvi. 71.289. Ô.ÉÐ-
XLVII·
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DELLE COSE NOTABILI ; 393
xlvii. <?8. 131. 138. 149. 262*302. 340.
Clemente XIII. P. T.II. xxxvir. 71.70.25 ** 289. 415.528.
Clemente Aleffandrino T.III. xxvi* Clemenza T.II. 154· •Cleopatra T.III. xxrn. 2.2. ìo$. Clovio ivi 51. . Codice delle Decretali Clementine ivi 3H?.
Codice Teodoiìano ivi 33. ^5» Godici Sacri ivi 24. Codici del Patriarcale Lateranenfe hi 16V
Codici della Città di Coilantinopoli ivi 16. Codici Manufcritti ivi ÷÷é÷. xxxiv. xlvu XLVr. XLVII!.
S.Colonna T.II. 41. Ã49.
^Colonnato di S.Pietro T.III. 330· £33. 3$(U
Colonne del prima Branco della Scala Regia
T.II- 4.5% 7., del fecondo Branco di detti*, úíßçß, nel terzo Ripiano di detta ivi 8. » dell* Pineftroni nella Sala Regia ivi 15.16.» di pavonazzetto aranti la porta della Cap- pella Paolina ivi 57-, di porfido ivi 58. · del Terzo Piana delle Logge di S.Daraaic* ivi io 1. 353.? di granito ivi 460-5 di gra· nito della Scala a lumaca di Bramante^* T.III. 116"., di marmo greco, bigio, pa~ vonazzetto, e gialla antico ivi j 54· » di granito T. II» 290. 4Ó7.5*21.2391- T.IIL. 238.2401.243., di pavonazzetto TJI^S^.» di Travertino ivi 539. T.IìL 4.» di gialk* antico ivi 53. * di verde antico ivi 229* Colonna d' Aìaòaitra Orientale' ivi 4Q»*
R s **»-
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...-
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394 ú Í D I C E
* Trajana Ô. III. 20. * Antonina ivi 22.
Colla tino imi 21$. Collettariea di Canoni fot $1. Collettanea di diverti Autori fot 52* Comacchio T.II. 278, Commiflfario del Conclave m 126. Commentar] fu l'Epiitole di S.PaoIo a Tito T.III.53.
'*Commado Impera do re fot 122.
Computata della Florerìa T.II. 11.
Computiilerla della Daterìa fot 71.
Computiilcria di Palazzo fot 529. TJII.j ir.
Computiilerìa del Forno fot 3 é·5.
Conche di marmo fot 239. 243.
Concilio di Trento TJI. 349. T.III. 12. 14.,
■Niceno fot 25%, Primo Coilantirropolitano fot 25., Primo Efeiino fot 25., Primo Cal- fedonenfe w 26'., Secondo Coftantinopo- Jitano fot 26'., Terzo Coitantinopolitano ivi 26., Secondo Niceno fot 26. , Quarto Co •ftantinopolitano fot 27,, Terzo Lateranen- ie ivi 36'., Quarto Lateranenie fai gò-.» Primo di Lione ivi 37., Secondo di Lione fot 37., Fiorentino iw 3 8., Qmnto Late- raneniè ivi 39., Ultimo· Tridentino ivi 59« Conclave Primo tenuto da Cardinali nel Pa-
lazzo Vaticano Pan. 1378, T.II. ÷÷. Concia vii ti ivi 112.123*171. "Conclave fai 9. 10.11. 12. 29. $», $$·$6,6æ·
6ç· 71.72.73.74.75.81.82.90.98. éïï. II 1.1 12. É É3.2É4·ÉÉ5· É 1~É·122. ß 2g.É 2^-
3Ç*3^·3À7·3^·»2É*^22. 323-S24-325'
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DEÌLE COSE NOTABILI. 39?
327.32S. 332.361.372.37g.374.380.399. 4ογ.439·445·446«447-448.449*455459·
460.463.498.469.483.484.385.486.487. 488.490.493.499.522.528.529. 530.53 ι»
53*^3 3-54Γ·54^·547-548.55ΐ·552·553·
554· T.III. 7.8.9.1 Ori i. 12. io8.r 11.115. 118.119.120. 150.151.183. 193.194.195,
34i.
Condotto dell' Acqua di Bracciano ivi 218.3 dell'Acqua di S.Damaiò ivi 222., dell'Ac-
qua dell'Api ivi 356., dell'Acqua dello) Scalone del Mangano ivi 358. Condotti di veri! d'acqua ivi 344. 345. 346, 347-348. 349- 35°· 35*· 352- 353-354*
355-356. 357-358.
S.Confv filone ivi 350. ConfeiÌbre della Pontificia Famiglia TJT. 74.
S. Congregazione de' Veicovi, e Regolari ivi 491. T.III. 15., del Buon Governo Ìvi'14,.
de'Riti ivi ι ς.9 dell'Immunità ivi 15.»
della Confulta ivi 15.
Primo ConfervatOre-deIPop.Romano T.II.73» Contea Vena fina ivi 281. Contemplazione ivi 256. Conferitane di S. Paolo ivi 60* * della Sam- maritana ivi 141.
Coppiere-Monfignore-di S.Santità./^i 114. nf» Coppiere dell'Emo Segret.di Stato T.III. n- Corazze Pontificie ivi 341. Cordonata che introduce al Cortile ài S.Da- maio T.II. 2.52.Ì. 539. 547. T.IÌL 1.
CoreT.II.35. Κ * Co-
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&6 INDICE
Coatto per i Perfonaggi nella Cappella Si-
ftina TJI.44.45*. Cornucopio di frutti in baiTorilievo TJIL 123.
Coro, de'ΜLiilci Cantori delia Cappella Pon-
tificia T.IL 42. Corona di Spine ivi 41.
Corridore coperto, che communica eoi Palaz-
zo Vaticano, e Calìel S.Angelo ivi xxv.u 5$6. T.IIL 339·, della Cleopatra T. II· «Xxvi. 377.378. T*III. 1. 105. , coperto «Ulla parte Aquilonare della Basìlica T.il.r. delle Stanze del Corpo di Gnardia Svizzera foi&y che conduce alla Scala fegreta Si- $ina ivi 9. s accanto la Cappella Paolina Svi 62. j de' Chiarifcuruw* 72. 313.5 del Palleggio ivi 112., Oicuranell'Apparta* mento dell'Era ο Segret. di Stato ivi 11 $., di Monsignore Elemoilniere ivi 315. Corrado. F. dell' Ordine de' Minori Conven-
tuali TJIL 90. Coriìca Ifola , e Regno TJI.. 213.257.. 280.
Corsìa prima della Gallerìa ivi 25*3-·, Seconda
di detta ivi 284., Terza di detta Ivi 285, ? Quarta di detta ivi288*5 Prima dell'A r~ tiasà&ivi 384., Seconda di detta ivi 388., Prima della Libreria TJIL 41. y Seconda di detta ivi 58. Cortile del Tinello de' Palafrenieri T. IL 2# ^49., del Marefciallo ivi io. ? * di S.Da.-· maio ivi 99. ϊοο. 382. 46^5. 523. 5*47. TJIL r. 353. 354. 355., di Monfig.Mag* Ijorduomo T.IL tot. 471»» dell'Arme- ni* |
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DELLE'COSE NOTABILI*. 39*
ria Ô. Ð. 392. , * di Belvedere ivi 4è2í
Ô .III* xxx vn j* xxx, ÷-.· 355*35 8.360. $6< de'Falegnanii detto del Triangolo T.IL42 ,.· 4$6. T.III. 365., ìnufimo T.II. 423. ,dei Torrione /vi 423. 5 li- T.IIL365.,, della Sentinella T.IL 4?2. Ô.ÃÉÉ. 365., del Por. tontinodi ferro T.IL444. T.III. 3%. ,del Pappagallo T.II, 455. T.III. .365., III* Camera T.H. 49 i,T. Ili. g65.,.Prim^
della Ruota TJI.527.532.537· T.IH..36-5.,, Secondo della.Ruota T.II.531.. 556. Ô.ÉÃÁ |65· 5 Triangolare accanto il Corpo di guardia Svizerà T.II, 550., delle Sta tu» LUI. 121.. 343.365.., degl'Archivi/^· 177. 341. 356. 565., Quadro accanto il detto ivi 187,, della Piazzetta della Pa- netteria ivi 274. 364., della Faieinara /vf •280., del Forno /v/ 315*, della Mola /vi 3 r9· * (^[Quartiere de' Cavalléggieri ivi 325. 357-' Plinio del Quartiere del li Svizi, zen ivi 332. 333.,36r., Secondo, di detto* tv* 332. 335·., Terzo di detto ivi $32.$2% Cortina del Giardino ivi 207.. 208. Cofcia Cardinale TJI.3 20.322.344.3 5^5^ Coiirno Rofelh ivi 3-5.· 37. 38. Cofimo Duca de' Medici T.III. 36S.. Coimografra , ed Iiforia' de·'Romani ivi 50» Coiranno il Grande T.II. ÷íð. 2.3. rSS^ 1.93· 207^o8.209.2lO. 2 Ã2.2 1-3,230.253'..
«54-294. 459*4^0-4^2« Ô-ÐÉ.÷÷é÷.,25·.
3 r. 6-î*æ)ï~ Coitanti'no Figliuolo dfcnàW 2.C
Ce·-
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§ g£ ÌNDIO â
CorhntÌnopoli Ô.ÉÉÉ.÷÷÷'úã. é 6*
Coiianzo Impera dorè ivi xxvm. $æï*
S.Co.tanzo Vefcovo Ô.ÃÃ. 257.
Coitumi de'Laici, e de' Cherici Riformati
Ô.ÃÉÃ. 36. Credenza dell'Emo Segretario di Stato T.T7·
Ho. r22. ? Segreta di S. S. ivi 121. 5¼4., della Tavola de' Cardinali nella Settimana Santa ivi 144., della Foreilerla ivi 172- 17$'., di Moniìg.Segret.di Confulta ivi jgr. Credenzoni . ï ilano Arraadj della Libreria
T.III. 31.40.4r. 45.49. 5r.61*64. 68., del Mufeo Sacro /w 57., del Ì ufeo· Pro- fano m 74.9 dell'Archivio Segreto ivi j2» 96.102.103. i della Sellarla Pontificia ivi 318-..
Crefconio /1?/ 52*
CreuraT.II.22S. "■"
SS.Croce ivi4.1. s" r. 209. 211.115,.
Croce Armena T.IIL 158.
Croce di legno ivi éçï*
Crociata (labilità per il recuperamento di Tcf»
ra Santa ivi$j.
•Croci fiiTo T-tlI. 215*. CrocifìiTì antichi,e Croci Stazionali T.llL$8.
Cromazio /w'33. Criftina Regina di Svezia T.II.283. T.III» 65-. 66.
Criiìo Noiiro Signore ivi 31. 34. Criiloforo Colombo TJI. 27?. Crirroforo Cav. Roncalli ivi 11 d. 3^7. Cucine, e Credenze in tempo di Conclave |
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DELLE COSE NOTABILI* $0
per gì' Emi Cardinali T.II. 9. ro. n. 74*
75.126.312. J14.316-317.. 3 r.9. 321.. 322*. 323.324.32i1.327.328.332. 361.372.373* 374. 380. 399.40r. 43 7.445·. 44& 447*. 449» 455· 5<?S* 469. 485.486'. 4S7. 488*- 490.499-528. 529, 5*3-532· 547-551* SS2.5S4- Τ.ΙΙΓ. 108. n r.irsr. 118. 119- P20. 150. 151.183*. 193. 194.-195% Cucina de' Pafti per gì' Emi Cardinali T. IL.
3 80., della Foreiìerk ivi 447.,. dell'Emo Segretario di Stato tv? 494. ■> di S» Santità ivi"502.,, dell'Emo Segretario de'JBrevi ì'^p 514., del Tinello de'Palafrenieri /φ/554,*, comune della Famiglia dell'Emo Pro •Daz- iario T.III. 125.5 a Tor-de-Ventrdi S.Sanp- tìtki'vi r47i., d*un Minulante della Segre- taria. diStato ivi 247. » del Forno Apoito- lico^ fo/ 315. Cncinetta del Soteofegretaric*· di Corfulta-*
T. IL 543-
Cucinone di Mongnor Segretario di Coniuka
imi 538. 553· ■'* Cucine del Quartiere de'Cavalleggieri T.IIL
226"., άύ Quartiere delli Svizzeri ivi 3-3^» Cupola di Mofaico della Madonna della Co-
lonna in S.Pierro T.II. 16Ό. 162. 182. Cupola di S. Michele. Arcangelo hi 162**
Maggiore di S.Pietro· ivi 20 r. Curforìivi 375*
Cuilode Primo Monfignore della Libreria^.
TJIL5.6. r5« y dell'Armerìa T.II. 395., de'Cancelìi di Palazzo T.II.9^.4^7. TJIL 261.278. Pai- |
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'4ο Tfyova Defcrizionc
Sotto il mentovato Arco efìfte una beHifc'
fima Colonna d' Alabaitro Orientale ■ tralparen- te , e fcannellata a ipira dell'altezza palmi tredici e mezzo 5 e di circonferenza palmi cin- que ed un terzo, la quale fu ritrovata nella via Appia . Dirimpetto alla medefima efiile un Sarcofago di marmo rozzo , lungo palmi nove, largo palmi tre e mezzo, ed alto palmi tre ed un quarto ; iòpra del quale in una caifetta il conferva un Lenzuolo te fiuto di filo d'Amianto, il quale ardendoli mai fi conlùma, ritrovato nel medefimo Sarcofago , e donato a quella Li- brerìa dal Pontefice Clemente XL , come fi de- duce dalla iòvrappoftavi Ifcrizione: a delira del medefimo rifiede un monumento fepolcrale al- to palmi quattro ed un quarto , largo palmi due e mezzo con licrizione di C. Faunio ; ed a fini- flra una Bafe marmorea d'una Vergine Veilale alta palmi tre ed un quarto, larga palmi due e mezzo con Iicrizione latina ♦, Quattordici Credenzoni, ο fiano Arma-
di dell' ìlleiTa fimetrìa ed ornamento di quei della1 Prima deferitta Stanza a due Navate ri- corrono addoiio le Facciate, ed i pilaftri che reggono i iòprariferiti Archi di quelle due ulti- me itanze , ripieni de'medefimi Manufcritti rari, i quali afeendono ( comprefe le dette Tre Stanze ) al numero di Diecimila dugento Jet* tantaquattro , oltre i iòpraenunciati Libri Gì- nefi, de5 quali circa ièttemila e cento fono La- tini · Duemila e trentaquattro Greci. Trecen- to Italiani» Due Ebraici, Due Sammaritani. Cento
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*â© ÌNDICE
D
Dalmazia TJII. xxv.
Damarato Corintio TJII. 30.
Damaico T. II. 349.
S.DamalòP. ^99.100. lor. Ã07. 210.2 r?,
486". TJII. xxviri. 1. 215- 324.342.350.
„3??· 354· 355·35^. Damele T.II. 267. T.IH.23. ll** Daniello Ricciarelli da Volterra Ô JI. Ã4. 41» Daterìa Pontificia ivi çï.ç é. r 07.10?. r é ú.ð2*
Davidde die uccide il Gigante Golia hi 22. 135. Recano, e Palafrenieri di S.Santità ivi $zz«
Decio Imperadore TJII. ÷÷íé. 24·
Decime T.II. 259«
Decretali ivi 226*.
Del bora ivi z6gr ■
Demetrio Falereo T.III. 23.
Demetrio Duca di Candia ivi 9 r.
Demoiìene ivi 6$. J
Deferto Ô JI. 134, Ã40.
Defiderio Re de'Longobardi ivi 24.TJir.27fc
Deflazione TJL 383.
DigeiH ivi 226,
Diluvio Univerfalc fof g2'. 130, ÷ö
DioclezianoImperadore TJII. xxv. i Diogene T.IL 63, )
"DiofcorideTJir.ya.
Pi.
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DELLE COSE NOTAMI! * 4fl
Diploma di Carlo Magno T.IL 24.
Discrezione T.IIL 142. 143;. Difpeniiere della Biada di Palazzo T.IL 48S* Difputa di Gesù nel Tempio con i Dottori fàì 140.
Dittici d'Avorio Till. xltx. $8. . Domenico Beccafumi da Siena detto Medte* rino T.IL 22.
Domenico Corradi, detto il Ghirlandaio Vfi 37- 5§-
Domenicani Santi dell'Ordine ivi 94*
Domenico Sampìeri, detto Domenieliino ίβ 286. 367.
§.Domenieo ivi 26$. 364.36^* TJIL37.42· 246.
Domenico Muratori T.IL 2S4, 2$$. DoraenicoCav.FontanaTJII.24. * 3 7*34!*
Domenico Guidi ivi 157.
Donato da Formelle» T.IL€$~ 1:23* 124. Ϊ0^
2ϊ9· 4^9«
Donazione fatta alla Chiefa da Arltperto R$ de' Longobardi ivi 20.
Donazione fatta da Coflantlno a S. Silvcftro IVI 212.
Donazioni fatte alla S.Sede TJUS9.90.efeg.
Doroteo TJI. 22,5.
Duca -Sermo Gran- di Tofcana ivi 172.
Duca di Baviera T. III. xliv. 50» > di Boe->
mia ivi 91· Ducato di Parma > e Piacenza T.IL 277.> di
Mantova ivi 277., di Milano ivi 276.5 di Ferrara ivi 278*, d'urbìa»/1^280* |
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4©s ÌNDICE
Duchi di maggior Potenza T.II.67*
Duchi d'Urbino T. III. xlv. 50, Durante del Nero ivi 250. E
Scce Homo Ô,Ð. 243.
Edifizio della Polvere da Cannone TJII. 48.
Edilìzio della Vallonea hi 362.
S.Efrem ivi 57.
Egle &/241.
Egitto T.II. §5·. rgj- 549. XIII. »f*.
Eleazaro ivixxm.
Eleonora Imperadrice ivi $6*7.
Eiemoiina di Campo Santo ivi 3 ú i-
Elemoiiniere, Monilgnore » di Spaurirò TJL
72.327. Ô.ÉÐ. 313. , S.EIena T. II. 209*2 rg» Eliodoro ivi 2'ig,
Eliodoro Vefcovo TJII. 33*
S.Eliiabetta XI 1.8 7.. %llt 244*
Emiliano dell'Acqua Paola ivi 3,45.»
Enea TJI.228.
Enoch TJII. xx.
Enoch Afcolano ìvixxuu
Ennio· Ô..ÚÉ. 226»
Ennodio T.IIL 3 j.
' Epafrodito Cheronefe ivi xxu Epicanno ivi30.
Epifanio ivi 46*
Jìpiil )le di dtvern" Pontefici ivi4.8., dì $. Pao· '
Io ivi xxvn. 50. 65., di- tutto V anno con prcauoie jiùniature ivi $2. , di S..Giaco- mo |
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DELLE COSE NOTABILI. 403
Aio T.III.xxvii., di S.Giovanni ivi xxvrr*, di S.Taddeo ivi xxvir.,di S.Pietro ivizznu Eraclito ivi 6$·
Ercole Ferrata T. II. S. T.IIL ϊ6>.
Ercole che uccide Cacco IMI. 6$.
Ercole Egizio T.IIL 28.
Eredi Fernizzi ivi $4.1·
Eretici Waldenfi, e Catharr IMI. %6.
Eretici Aibigenfi T.IIL 37.
Eretici Novaziani ivi xxvnr.
Erode T.II. 149. 220. T.IIL 141~
Erodoto ivi 29. $"9· _■
Errico IV. Re , e III. Imperadore T.H. 1S7*
188. z6j»
Errico Vili. Re d'Inghilterra TJIX. 31* Errico I. Imperadore ivi 8<?~ Errico VII. ivi 90. Errico Landgravio d*AiSa ivi 9%. Errico II» Re d'Inghilterra w'92. Errori di Martin Lutero, e deliri Erellarchf condannati ivi 39. ,
Errori dell'Abbi bachino condannati ivi 3,7»
Efaìa T.II. 266. E (arcato di Ravenna &7Ì230* Efau ivi 43 1. 132. T.IIL 107. 172- Ei chine ivi 5*9. Efedra ivi xx. 23. 2S. Eiicio toi xxvi. Eiiodo ivi 60. Eipofizioni del Venerabile , che fi fanno nella Cappella Paolina la prima Domenica dell*"
Avvento , e. la Settimana Santa T.II. 58.
Sita*
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4°4 Ι Ν D I C »
EitateT.II. 217.337. 338.
- Jbterno Padre ivi 221. Eternità hi 239. Β va iw 31. i29. 227.25:4* Evandro Re T.III. 30. Evangeliario ivi 32. Jvaugelifti - i quattro T.II. 35-3. T.III. 143.
Eugenio IV. P. T.ILm. TJII. 39. Eumene ivi xxrir, Euripide fv/ 65»-" Europa ivi 346. Euièbio Cefarienfe foixar.xrri. *xx 24?!.
Eutiche m 26. * Eutropio ivi 52.
.pzechiello TJI. 347. 34$, * ·
S.Fabiano P. T.III. xxvm. R.Fabbnca di S.Pietro w 3 37. 339, Bacchino della Cappella Si/Una T.II. 5a, Facchini di Camera di S. Santità hi 375. * Facciata delia Bafilica Vaticana T.III. 59.
* Facciata del Calino , ο ila Palazzotto di
Pio IV. ivi 239., del Palazzetto di Tor-de
Venti ivi 201., laterale del Palazzo ivi 250. 26i.efeg., con muro di cortina , che ierve di Recinto al Giardino bofcareccio «"a58., che retta addotto Intimo branco di Scala dell'Appartamento della Galleria ivi 259., Ultima dello Stradone con Arco voi 273., Prima della Piazzetta pelia Pa- netterìa hi 274., Seconda di detta ivi282., ima di detta ivi 283. Fa- |
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/
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B1LLE COSH NOTABILI. À^g
Falegnami dd Conclave T. II. 117. "
Falegnami di Palazzo ivi 421.
Faina ivi 217. 256.
Fame volanti T.III. 24 1,
Famiglia Piccolomini di Siena T.II. ÷÷ð. 9
Borghefi di detta ivi xxx?. 96., Chigi di
detta ivi ÷÷÷úð. , Cervini di detta T. III.
xxviiT., Bandinelli Paparoni ivi 24. T.III.
3<?.5Criìni di Romaici 343„Buoncompagni
™*ìS7') Giraud ivi 348., Accoramboitf
^ ivi 349., Celì-Duchi ivi 330, Fanciullezza buona T.II. 342. Fanciullezza cattiva ivi 342. Faraone Re d'Egitto ivi 35. 133. T.III. xì% 159. 16. 161*
Fatica T.II. 311, * Fauno ivi 2$ 6.
C. Faunio T.III, 40. Fauito Poli ivi 312. Fede T.II. 94. 177. 210. 215. 236. 259.2^. 513. T.III. 142. 167.
Fedeltà T.II. 269. 309. Federico I; Imperadore ivi 24.257. T.III. 3^. Federico IL Imperadore T.II. 19. 260, 275. T.III. 16. 37.89.
federico Zuccheri T.II. 21.22.59. tfo.ffi. 238. 303. T.III. 162. 177. 238. 250,
Federico Barocci T.II. 173. ,62. T.III. éç6. 244· 245"· 2?o.
Federico II. Duca di Mantova T.II. 225. Federico di Monte Feltre T.III. 51. fenice ivi 29, Fa-
|
||||
ô$ï6 ÌNDI C È
Ferdinando il Cattolico T.II. 23^«
Ferdinando Legato d'Alelfandro V. ivi xxr.
Ferrara mi 278. 383-
Ferro-Ifola ivi 355"-
Feito Pompeo T.IIL 6*5·.
Fetro Suocero di Mosè T.II, 13 3«
Fez-Regno ivi 347·
Ficoroni ¾ËÉ÷. $<)*
Figliuoli di Set ivi 28.
Filippo ■ Germi Iòni T-.II. 38.
S.Filippo Apuiblo ivi 140. T.IIL xxxi.
S.Filippo Neri TJI.3tf4.365, TJII. 246".
P.Filippo Bonanni della Comp. di Gesù Ô. ÉÃ.
xviii, xxix. T.IIL xrr,
Filippo Cav. Raguzzini T.IL 36$,. Filippo Buonarroti T.IIL 75. Filippo Prete Coitantinopolkano ivi 6$-. Rliitòi T.IL 96. Filoiofia ivi 226. Firenze Metropoli della Tofcana ivi 92. 276.
Fiume ivi 217, Fiume Mincio ivi 220. 259. Fiumicino ivi 282. Flagello -di Dio ivi 383. Flavio Biondo ivi 274. Flavio Vegezio Renato T.IIL 5¼. Flavio Card. Chigi ivi$6. Florerìa Apostolica T.IL 455. 468. 484. Fioriere ivi 46IL Fonderla de' Cannoni della Rev. Camera ivi 496. 517. T.IIL 340. 347. 357.
Fonderia dell'Oro, e dell'Argento della Zecca ivi 305. Fon- |
||||
DELLE COSE NO FABILT. 4a|
fontana fopra il Terrazzo della Galleria T.II.
29o. Ô.ÐÉ.179., dell'Api T.II. 431. Ô.ÉÉÃ. 3 5*6., alle Terme Diocleziane ivi 21., di Trevi ivi4#.,delia Cleopatra ivi 113-345.;» della Galera ivi 204. 344., dei Giardino della Pigna ivi 108., della Pavoniera ivi 21ç., dello Scoglio, ï ila dell'Aquilone ivi 223. 344· 352. 353.} de' Torrioncini ivi 224.34?., delli Specchj ivi 228. 346., del Teatrino di Pio IV. /£-7237. 346. 359., del Giardino Segreto degl' Agrumi m'253. « della Piazzetta della Panetterìa ivi 244. 346., di S.Damuibnei Viale della Gioilr* ivi 225., di S. Damalo nelle Loggie T.II. 100.107.465'· 486. T.III.353. 354., dell* Piazza del Folio m'323., della Piazza di S.Marta ivi 324., del Quartiere de'Caval- teggieri ivi 3 29. 3 57. s del Cortiletto dell* Armeria *w" 851 347., del Giardinetto del· , la Libreria ivi 85. 447., del Cortile di Bel- vedere T.II.403. T.III.346. 349., dei Cor* «ile delle Statue ivi 123.Ú24. » di Porta An- gelica ivi 348., di Porta Cavalleggieri ivi 357., della Piazza di S.Pietro ivi 342.345. 347.348.349.350., delia Piazza di S.Gia- eomo ScoflTa-cavaili ivi 349.» del Maica- rone nella Piazza di Ponte ivi 349., del Loggiato nel P^hzzo della Sac. InquiiÌzio-* ne ivi 225. 357. Fontanella del Draghetto vicino S.Maria Tra- ipontinam 349.
fontanella, e Vaie* di granito ivi 201. 346, Fon-
|
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,40* , ϊ Ν D' ! C ff
Fontanieri, ο ila Lavandara di Palazzo Τ.ίΠ.
Fontanoni di S.Pietro Montorio ivi 5-9« 343.
Fonte antico di S.Damaiò ivi 35©.
Foriere Maggiore di S.Santità TJI. 72. 73.
Forma dell' Acqua di S. Pietro Montorio fai
344,, dell'Acqua dell' Api T. III. 3 56., dell'Acqua di S.Damafo ivi 352., dell'Ac- qua Paola m 343- fornace Riccardi , Marcliefe di Firenze ivi
357·
Fornello da Campagna della Zecca ivi 304- Forno Apoiiolico m 307. 35:4.
Forno Segreto, Comune, e del PoifeiFo ivi
Fortezza T. II. 94.15:7, 177. 189. 190« 210.
225. 311. 384. T.III. 142. 164, Forte Urbano T.II. 279. 383.
Forte Ventura Ifola ivi 3 5:5.
Fortuna ivi 227.
Fozio T.III. 27.
Frammento d'Antifbnarj ivi 32-.
Frammento della Vita di S. Luigi Re di Fran-
cia ivi 33. Frammenti del Codice Teodofìano ivi 33.
Frammenti Greci hi 33·.
Frammenti di Leggi Galliche ivi 6$,
Francefco Commendatore Vettori T.ILxxxvr·
T.III. 57. Francefco Allegrini T.II. 152.
S.Francefco dì Sales ivi 173,. "%
Ì'ranceièo Mancini ivi 182*
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DELLE COSE NOTABILI. dor>
S.Francefco d'AiJiii T.H.255.25S.295.TJr.
37· 44·
Francefco Giardini hi 303* S.Francefco di Paola T.II. 26$. 266*
Francefco Trevifani ivi 284.
Francefco Ú. Re di Francia T.ÌII. $9»
Francefco Maria della Rovere hi 51.
S.Francefca Romana hi 61.
Francefco Monilgnor Bianchini hi 124.
Fianceico Torrigio hi 311. 325» 327. ??ú.
33?·
Francia T..II. 336, Friuli T.II. 277.
Fuga diS.Giufeppe con Maria Vergine ■» ü
Gesù Criib ivi 140«
S.Fulgenzio T.IIJ. 33. 51» Fulrado Abbate hi 92. Furore T.II. 383. G
Gattoniti ivi 13 5» Galeno T.III. xxiv. 52» Galera di Rame ivi 205. Galere Pontificie ivi 22. Galleria Vaticana T.II. 250. Galleria de' Quadri in Campidoglio TJIL4S. Galleria avanti il Calino di Pio IV. ivi 222» 237., altra fotto il detto Calino ivi 243.
Galieriola delle ftanze dello Spogliatoi T. 11« So.
Galieriola di Tor-de-Venti T.III. 166.
Galleriole del Romanelli,T.II. 139. iS5. Gallerione ivi 159. 171, TomMl. S Gal-
|
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bel Vaticano. 41
Cento ottantacinque Siriaci. Trecento novanta
Arabi. Quarantotto Copti, e Copto-Arabi. Quarantaquattro Turchefchi , e Turchefchi Arabi. Ventitré Perfiani. SeiTantanove Etio- pici . Due Iberj. Dieci Armeni. Sei Ruteni. Tre Illirici. Cinquantaquattro Siriaci. E due Malabarici. Avanzando pertanto ì noflri paifi veriò la
Ìlniura Porta , da ella Ρ ingreflb ad una delie quattro Stanze , le quali compongono la gran- de , e ben lunga Corsia da quella parte enfien- te . E' la medefima lunga palmi cento undici, larga ventotto , ed alta trentadue palmi. Vien # ella ricoperta da volta a botte} formando tre Lnnette per parte , ed una per teilata, le qua- li pofano iòpra la Cornice , che da ogni lato le ricorre attorno. Due fineitre per parte, con fuoi iòpraporti centinati, fcorniciati, e dora- ti , da cui pendono alcune tende bianche di fu- ilagno guarnite di piccol pallone di feta gialla nelle eitremità , e fiocchettate della medeilma feta , comunicano alla detta ilanz a il lume, corrilpondenti quelle a delira veriò il Giardino Bofcareccio, le altre a iiniitra verfo il.Cortile di Belvedere. Otto Credenzoni dell'altezza palmi dieci , e mezzo verniciati a color di per- la , con lue fcorniciature dorate pieni di rari Libri Latini ilampati delle prime e più antiche Edizioni, efirtono in quella primaifonzaj io» pra de' quali vedonfi collocati quarantotto vaiì Etrulchi di rara qualità . La fuperior volta è tutta ornata di pitture afrelco rapprefentanti divcriì
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4úâ INDICE
Gallieno Imperatore TJII. xxviir.
Gallinaro ivi 214.
Garzoni Fornari ivi 313. 314· 3l $· 3 * °·
Garzoni della Stalla Pontificia Ì 318., de
Cavalleggieri ivi 328.
Gafparo Colignl T.II. 26. S.Gaudenzio Vefcovo di Brefcia TJII· 5º* Gaza Ô.Ð. 96.310.
S.GelafioI.P. Ô JII. xxx.
GelafioII.P. ivi 66.
S.Gemignano T.II. 261.
Genealogia de* Re di Francia TJII- 65*
Genio della Vita T.II. 241.
Genio di Roma TJII. 70.
Genova T.II. 255. 273«
S.Gennaro ivi _26 u
Gerico ivi 135.
Germania ivi 341. TJII. xxxm*
Geroglifici Egizzj voi xix.
Gerufaiemme T.II. 136.145.146.230. TJII.
XX, XXV. XXVI.
Geita de' Martiri ivi xxvn. xxvin.
Getta de' Franceii ivi 33.
Gesù Grillo T.II. 230. 23 1. 232, 233., chia-
ma all'Apoftolato S. Pietro , e S.Andrea-j ivi 140., Invita S.Filippo all'Apoftolato m j 40. TJII. 250., Diiputa con i Dottori nel Tempio T.II. 140., Si ritrova in Caia di S. Pietro ivi 141. * Predicando nella barca di S.Pietro è riconofciuto da S.Giacomo, c S.Giovanni ivi 141., Predica nella Navi- cella alle Turbe ivi 141-9 Dormendo nella bar-
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DELLE COSE NOTABILI. 411
barca vieti rifvegliato dagl'ApoÌioli T. II.
141., Libera IWeifo da'Demonj ivi 141., E'pregato dall'Ardi iiìnagogo ivi 142., Ri- fufcita la figlia del detto Principe ivi 142., Convince li Scribi, ed i Farifei nella Sina- goga ivi 142,, Chiama S.Matteo dal Te- ionio ivi 142., Sana la mano arida d'un po- vero ivi 142. , In Gafarnao vien pregato dal Centurione , che rifani il Tuo fervori «45., Rifufcita il figliuolo della Vedova^, di Naim ivi 143., Riprende li Scfibi5 e Fa- rifei della loroIpocrifiai^i 143. ·> Predican- do nel Defèrto ìazia con cinque folipaui, e due pelei cinque milaperfone ivi 143, , Nelle vicinanze di Tiro, e Sidone vien hip* plicato dalia Cananea ivi 144., Libera la Donna Adultera daHe accufe de' Farifei ivi 144., S'invola da Giudei, che tentano di lapidarlo ivi 144. Confegna le Chiavi dei Primato della Chiefa a San Pietro ivi 144., Si trasfigura nel Monte Tabor ivi 144., Libera un giovane cieco, ed uil_> muto indemoniato ivi 144., S.M. Madda- lena protrata a fuoi piedi ivi 14.$., Ordi- na a S.Pietro che , con la moneta ritrovata nella br cca del Pefce , paghi il Tributo ivi 145. , Viene interrogato dagfApQibli chi fotfe^ per eflfere il Maggiorerei Regno de* Cieli ivi 145., In Gerufalemm* gii fi pre- fentanodieci lebbroùivi 145'* , E'fuppli- cato dalia Madre de» figliuoli di Zebedeo ivi J45. s Rifufcita Lazzaro dal Sepolcro S ζ T.U.
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ι
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412 INDICE
Τ.II. 146., Vien ricevuto inCafa di Zac-
cheo ivi 14.6., Suo iblenne Ingreifo in Ge- rufalemme in publica forma di Trionfante ivi 14.6., Confonde le Cavillazioni de'Fa- rifei ivi 14-6., La Maddalena gli unge li piedi in Caia di Simon Lebbrofo ivi 14.6., Lava i piedi agli Apoiloli ivi 146,, Ultima cena con gì*Apoiloli T. II- 146., Orazio- ne nell'Orto di Getièmani T.II. 146. T.III. 24C * Giuda con i Mafnadieri caduti per terra alla fola parola del Salvadore Ego funi T.II. 14.8., Rifana l'orecchia aMalco ivi 148. , Vien condotto al Tribunale d'Anna ivi 148., al Tribunale di Caifas ivi 149. * Prefentato a Pilato ivi 149. > Pilato lo rin- via ad Erode ivi 149., Vefiito di bianca To- naca vien fchernito da Erode qua! pazzo ivi 149., da Erode è rinviato a Pilato ivi 349., Condannato da Pilato a flagelli ivi 149./Flagellato alla Colonna ivi 149. > Coronato di Spine ivi 149., l'Ecce Homo ivi 149., Pilato il lava le mani ivi 150. i Porta la Croce fu le fpalle al Calvario ivi 15*0. T. III. 249. , Inchiodato in Crocea T.II. 1 s'è., Depoilo dalla Croce ivi 1 $0. ·> In grembo dell'addolorata Madre ivi 15X,, Collocato nel Sepolcro da Giufeppe, e Ki- eodemo ivi ι $o., Diicende al Limbo de' SS, Padri ivi 15Ί., Rifufcita Gloriofo , e Trionfante ivi 151., Le Marie al Sepolcro ivi i^i., La Maddalena con due Angioli al Sepolcro ivi 15.1 ·, Apparisce in figura d'Or- tolano |
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DELLE COSE NOTABILI. 4r$
totano alla Maddalena T.II. 15*2., Aicende
Trionfante al Cielo ivi 152., Due Angeli apparifcono agi' Apoiloli dopo la di lui AfceniTdne ivi 152. 3 Partono gì'Apoltoli alla predicazione del Vangelo ivi 152. Giacobbe ivi 131. 132.220. 257.258.260.
S.Giacomo Maggiore Aportolo w/141.294·
T.III. xxvn, S.Giacomo Minore Apoilolo T.II. 295.
Giacomo Stella ivi 3 io. T.III. 46.
Giacomo Sermoneta T.II. 147.
Giacomo Palma il Giuniore T.II. 147.
Giacomo Semenza ivi 250. 284.
Giacomo del Zucca ivi 309·3 io. gii.
S.Giacomo ScoiTacavalIi T.III. 349.
Gianicolo Monte ivi 343.
GiafetTJI. 32.
Giappone ivi 354.
Giardinetto della Libreria T.III. 19.84.86.93.
Giardino Segreto della Pigna ivi 197.
Giardino Boicareccio ivi 204. .
Giardino Segreto degl'Agrumi ivi 252.
Giardinetto diMonfig.Sagriita T.II. 54'
Giardinetta del Quartiere de' Cavalleggieri
T.III. 330., delia Fenderla della R. Cam. ivi 340, 361. Giberto Arcivefeovo dì Ravenna TJI. t88»
Gigante Golìa ivi 33. 136.
Gioacchino Abb. T.III. 37.
S.Gi'ovanm il Preculibre T.II. 40. 139. 140/
225° 2$S· 298. 303. 443, T.III. 129.141. 142» 244» S 3 S.Gιο-
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414;, INDICE
S. Giovanni Evangelica T. II. 39. 141.144.
1 so, 184.234. 240.297.308- T.III.xxyii.
129.
S.Giovanni P, T.II. 269.
Giovanni VI. Ñ. T.III.92*
Giovanni XII. P. ivi 89.
Giovanni XXIII. P. TJL xxu
Giovanni Vefcovo di Porto T.IIL 2&
Giovanni Alberti TJL 502. $09·
Giovanni Angeloni T.IIL 94.
Giovanni da Udine T.II.83. 1*00.110.138.30*
Giovanni Fiammengo ivi 69*
Giovanni Cav. Lanfranchi ivi é><2·
Giovanni da Modena ivi 185. 25o».284«
Giovanni Cav^Odazzi ivi 17-5. 285· a
Giovanni VII. Paleologo T.III..39..
Giovanni Re d'Inghilterra ivi 92»
Giovanni Guerrero ivi 4.60
Giovanni Schiavone ivi 243«. 250·,
Giovanni Fontana ta/ 342.
B.Gio: Angelico da Flefoie TJL 58.
304»
Gio: Antonio Buxi VefcAlerienfe TJI-.xxXft
Gio: Batti ft&Na Idi ni TJL 15 3.
Gio:Battifta Nolli ivi xxxix,
Gìo. Battila della Marca ivi 78,
Gio.rBattiita Marcucci ivi 303*
Gio.'BattiitaLombardelli ^/309. 3M«.$5f*
Gio: Batrifta da Novara TJIL^tf.
S.Gio: Damafceno æö/43.4&
Gio.-Franceico Penni detto il Fattore: TJL 13 **
212.
Gio: Francefco Romanelli Ivi 1-68·.. 174. 193·- 284. S.Gio;
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DELLE COSE NOTABILI. 415
S.Gio.-Grifoilomo T.II.30. 507. T.III. 43. 5-2.
Gio: Lorenzo Gay.Bernini T.II. xxxìv. 15S. T.III. 166. r69.17o. 296.299.
Gio; Paolo Tedefco TJI. 152. Gjo: Paolo Melchior ivi 285. Giordano Fiume hi 135.137; Giordano Vefcovo T.III. 5-2. Giorgio Vafari T.II. 14.19.21.25,.s&pftp^, 238.303. T.IIL250-
Gioluè T.II. 135·, 259. Giotto Pittor Fiorentina ivi Su Giovenale T.III. se- Gioventù buona T.IL.342* Gjoventù-cattiva ivi 342. Giovio Moniignore ivi $$. Girandola che ßß fa a Cartel S.Ange lo ivi roti, Giraud Conti T.III. 348. Girolamo Card. Aleandro ivi 17* Girolamo Ferrarefe T.II- 58. Girolamo Muziani ivi 77.167. 184.284. Girolamo MaflTei ivi P47.152. 186.250.284,. Girolamo Siceiolante da Sermoneta. ivi 26*. F.Girolamo Savonarola ivi 225.. F.Girolamo d'AfcoIi- TJIL 38. Girolamo· Botticella mxxxvi. S.GiroIamo-T.11. 1-84. 240. 241. T.III. ÷÷÷, Ç. 3.0.32.33.46.50. 52. 65. i5TS.
giubileo porto-da Siilo V.. ivi 20. S.Giuda Taddeo TJI. 36". 298. Giudea ivi 548. Giuditta ivi 33. Giudizio Univer&Ie ivi 39. 349* G 4 Giù-
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4*6 INDICE
Giudìzio di Salomone Ã.ÉÉ. 136. 227,
S.Giulio P. T.IÌI. xx'x.
Giulio IL P.. T.II. ÷-x'v. xxvr. xxvu. 9. 48,
5©.?9· 216.221, 226. 207. ji8. 523. 326., 328. 403. 404.43?. 436· 445*. 457· T.III. xxxvur. 2. ^.iif.ii7.122.133.156,170. Giulio Ili. P. T.II. xxxii. 14. 49. f ñ >. j^.
r95· 577· 435- 45^-544« Ô. Ili. 39. lo&j
no. in. *
Giulio Cefare T.II. 270. T.III. xxiu.62»
P. D.Giuìio Clovio fa* 32. Giulio Pippi detto Romano T.II. rio. 129. 130.133.137.211.212*219.234, TJH^a. Grullo Firmio Materno ivi 52. 65.
Giulio^Solimene ivi 176. S.Giuieppe ivi 244. Giufeppe Simone Monilgnore Aifeman ì<pz
x* vi*. 66.
Giufeppe d.Arimatea T.II. 150.
Giufeppe Chiari T.II. 173. 285'. Giufeppe Ebreo far 132*1 $3. f .III.xx,xxrrr. 5.2- 245.
Giufeppe Cùv. Cefari d' Áößçï Ô. IL 163» 174-245'. 3 ii«. J57;
Giufeppe Franco T.III. 46*. Giufeppe Cav. Naiìni T.II. 2^5. Giufeppe PaflTeri ivi 173. Giufeppe Patriarca de' Greci TJIL 39* Giufeppe Porta T.II. 25» 26". Giufeppe Salviati ivi 25V Giufeppe Zobbolifa/160. 162. 1S2. Giuilizia ivi 24. 15*8. 184.190.2 ÷ ï» 226.3} e. Ji 3. T. HI. 59 ..142.164* Giù.-
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DELLE COSE NOTABILI. 4r7
Giuftiffcazione miracolofa del S.Ponteiìce Leo-
ne III. T.II.229. Giuiìiniano Imperadore ivi 226. T.III.a$.2<?·
S.Giuilino Martire ivi xx.
S.Giufto T.IL 335,
P.GIobet della Comp.di Gesù. T.IIL xiVt ? r.
Globo Celefte fai 34*
Globo Terreftre fa/ 54.
Gloria Τ.Π. 312.
Gloria de'Eambim ivi 349,, de» Maritati ft|
350., dello fiato Vedovile ivi 35·©., delle Vergini fa/ 3 50,, de'Santi Confeflori, Mo- naci , ed Eremiti ivi 35Ί., de* Santi Ve~ icovi , e Dottori della Cliiefa fa/351., ^Pontefici, e Patriarchi fa/ 35-2., de'Mar* tiri ivi 352., de'Sacerdoti,eLeviti fa/ 353^ de'Patriarchi, e Profeti fa/ 353., dimoiti Santi hi 35*3*, delli Apoitoli m 35-4., de- gli Angelici Cori ivi 354., della Beatifli- ma Vergine ivi 355·. , dell'Auguitifiìma^ Trinità ivi 35·5% Gordiano il Giovane Imperadore T.IIL xxv- Gori fa/ 50.
Gottifredo Buglione T.II. Γ20-
Governatore Moniig. del Conclave T.II, 3 28. _ 522. 5*31.54r. 553. Gradi di longitudine, e latitudine delle più a»» fpicue Città, Ifole » e Provincie. d'Itali*
ivi 273..
Granaio di Palazzo far 43 £..
Granari di Civitavecchia T.IIL 47. ο 5 Gt*3;-*
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4i9 INDICI
Gratitudine T.IL 25*9.
Graziola Itola, ivi: g 55**
Grecia ivi xxj, 338.
&. Gregorio, il Grande P. iviú§4·240. 307*
X.III. xxxj *. 44 0.5 2.. S.Gregorio IL P. T.IL .20» T.IIL xxxr.
Gregorio VI. P. TJIL.92.
$► Gregorio VII. Ñ. /K IL 2.1.187* 2$&*.:26L·
T.1IL 91, Gregorio IX. P. T.IL 19..22*6.
Gregorio X. P. T.IIL 37.
GregorioXI.Ñ. Ô.ÉÚ. 22. §4.281»
Gregorio XII. P. ivixx,
Gregorio XIIL P.,i<2/ xx-vrn. xxx. ^..l'&.rS».
19. 3648. 47. 61.68.77. 79· âï. 105.106. 107.139.140Ì. i42.i:4^3.;i^:;t47ijr7(s'.-i76* j 80. i8 i.r 84*215f.2 3 70242.244.-246.248* 2:5 r.272,278.279.282.28^285'. jor-gos1· J09.5r2^3r.34.7.349.35,o.352-353k35,4- 35;$ì44& ËÀï^Ô'Ðß. xiiiv..62.89.100. Gregorio XV. P. T.IL xxxut. T.IIL 77.
S.Gregorio Nazianz; T.IL347. T.III^Xi.44.
S.Gregorio di Toiirs ivi 53»
Grimani ivi 66*
Grolandia T.IL 34?.
S.Grotte Vaticane T.IIL xxxuu
Grotte T.II.501.547.^48· T.III^2.2^3.3 *7*
Grotta comporta di tufi ivi 205.
Gualdo T.IL 280.
Guardarobba Monilg.di S.Sàntità ivi 327.529·
Guardarobba Segreta della Sagreitia di S.San-
tità ivi 50. Guaf-
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ÐÅÚ×Å COSE ÍÏÔÁÂÚÇ. 4*9
Guardie Svizzere ivi xxnu é. 90. 100. 153·
312,433. 440. 549.5'sro. T.IIL 33u 332· 33|- 334· 335«33& J3T· 33§*-3J9--J4P>
348. 3.61.. GubbiaT.H.255.
Guerra /22/383.
Guglielmo da Majanafai 99.
S.Guglielmo di Vercelli fai 27JL. Guglielmo Re de'Romani T.III. 90*, Guido Reni ¹É«.95.99.248». Ã
lano Parrailb TIII.xxtvu
Ibernia T.II. 333.
Iconomaci T.IIL 25.
Idolatria T.II» 259*
Iginio Grammatico T.III. 5?,,
^.Ignazio Dante Domenicano T.IL.2^.3^57^
S. Ignazio T.III. 27*.
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